Maestra Tecla
ha sempre disegnato,
illuminato
la vita paolina
“Sempre
prego per voi,
vi vedo,
vi seguo,
sono a voi unita”
Ha disegnato la vita
paolina con il suo grande
cuore
“Certe volte
mi viene una gran voglia
di partire per venirvi
a trovare…
Vi vedo in spirito
e mi trovo in mezzo a voi
sovente…
Vi voglio tanto bene,
desidero tanto vedervi”
“Alla Prima Maestra dovete tutto e devo anch’io
molto perché mi ha illuminato e orientato in
cose e circostanze liete e tristi: è stata di
conforto nelle difficoltà che intralciavano il
cammino”
(Beato Alberione, 1960)
“La
Prima Maestra
ha segnato la via
con molti sacrifici
e ha fatto dei passi difficili che,
alle volte, sembravano
anche rischiosi.
Era debole quanto a salute,
ma forte quanto allo spirito;
tenace e obbediente
fino al sacrificio”.
Don Alberione
“Non sentitela
lontana, ma sentitela
sempre vicina
... Se foste sante
quanto è stata
la Prima Maestra,
bisognerebbe
allargare il
paradiso!”.
Don Alberione, 1964
“La Congregazione va bene e
piace al Signore: la Prima
Maestra l’ha guidata bene con
la carità, la preghiera e
l’esempio…” (don Alberione).
“Vivo con voi”
Maestra Tecla ha disegnato
la vita paolina anche
attraverso le sue lettere
che ci presentano il suo
essere “madre”, amica,
vicina a ogni sorella,
mediatrice
del carisma.
Maestra Tecla
scrive alle missionarie
ogni quindici giorni ma
anche più spesso: si
preoccupa di tutto…
“vivo con voi….”.
A Sr. Addolarata Baldi,
novembre 1931
“Trovate pure le
difficoltà che vi ha
accennato il Primo
Maestro,
questo è il segno delle
opere di Dio.
Incominciare dalla stalla
di Betlemme
per seguire il Maestro
Divino
fino al Calvario, ecco la
nostra vita”.
Alle
sorelle
partenza
“Partite
in in
nome
della
per
il Brasile Trinità”
Santissima
(1932)
Alle sorelle
in partenza per gli USA
“…Vi mando dal profondo del cuore un saluto ed un
augurio che la nuova terra che andate ad abitare sia per
voi il campo di lavoro della santità vostra prima di
tutto. Fatevi molto sante;
i sacrifici grandi che vi aspettano laggiù
vi siano resi soavi dal pensiero del Paradiso
e dalla speranza di portare tante anime
al Signore”.
“Vi penso sempre, vi
nominiamo,
siete sempre in mezzo
a noi e noi siamo lì
con voi. Coraggio!
Avete il Signore con voi,
attaccatevi molto a
Lui…”
(1932)
“Attaccati bene al
Signore (…)
Tutto serva per le
fondamenta
dell'edificio.
Senti il peso della
croce?
Ma il pezzo più
pesante lo porta
sempre il Signore”.
(a Sr. Stefanina, 1932)
“Sta raccolta,
sperduta in Lui…”
“In Gesù troverai tutto
ciò che il tuo cuore
desidera, tutto
troverai e l'amore
della mamma e
l'affetto delle sorelle.
Stattene pure sempre
sotto il manto della S.
Madonna”.
(1934, a Sr. Stefanina)
“Con tutta prudenza ma
con larghezza
di vedute…”
“Una cosa è bene
curare… lo studio della
lingua”
“… Aspetto ora un
tuo scritto, non di
storie ma di tutte le
notizie della casa, e
delle Figlie. Se me lo
mandi per via aerea
mi fai piacere…”
(1932 a Sr. Addolorata)
“Sto tanto in pena per voi”
Carissima M. Paola
(…) A tua mamma scrivi una volta al mese e
se credi mettere un foglio quando scrivete a
me glielo faccio avere. Lei è sola e tu sei
così lontano.
29.12.1932
Un viaggio solitario…
Il 26 marzo 1936 M. Tecla parte
da sola per le Americhe
“Sono sul mare…. Sono 15 lunghi
giorni di cui già sono passati nove,
così mi faccio coraggio. Li trovo
lunghi più di tutto del digiuno che
bisogna fare… senza Messa, senza
Comunione… Mi son fatta in cabina
un altarino…”.
Gli anni del difficile
discernimento istituzionale
(in rapporto alle Pie Discepole)
Carissima M. Brigida, (…)
prendiamo tutto dalle mani
di Dio, cerchiamo solo di far
bene i nostri doveri,
esercitarci nella virtù,
guadagnarsi il Paradiso.
Il Signore, a suo tempo, farà
conoscere le cose.
Stiamocene serene e
confidando solo nel Signore.
… Parlare poco, dir niente di
queste cose e operare solo
per il Signore.
“Non saprei
neppure che cosa
dire, siamo
proprio al buio…
facciamo come ci
dicono e così non
sbaglieremo”
(27.12.38)
Roma 16-10-1939
Carissima M. Paolina
Ormai già saprai che ho
dovuto partire d'urgenza.
Mi hanno chiamata per
vedere se si può aiutare
un po' il Primo Maestro
che si trova in strettissimi
bisogni. Mai come ora ci
sono stati bisogni materiali
così pressanti. Mi fa tanto
pena che non so cosa farei
per aiutare…
“Vi vedo in spirito e mi
trovo in mezzo a voi
sovente.Vi voglio
tanto bene,
desidero tanto
vedervi”
A M. Paola, 1940
“Durante
la guerra la
provvidenza
ci ha
sempre
aiutate”
A Sr. Elena Ramondetti
(Filippine - 1946)
“Sempre ti ho voluto bene, tante
cose non le sapevo e quando
scrivevo non avevo tante cose
da dire. Ora che ho parlato con
te, con le suore, so di più e della
vostra vita e dei vostri bisogni,
poi avete pure tanto sofferto in
questi anni di guerra. Quando
scrivi dì pure tutto, io non mi
stupisco di niente. Se ti posso
aiutare in qualche cosa dimmelo
che lo faccio molto volentieri….”
“Guardiamo
l’essenziale”
“Non bisogna essere
tanto meticolose…
non siamo così
piccole da attaccarci
a sciocchezze…
Bisogna passar sopra
a tante cose…”
(a Sr. Cleofe, 1947)
“Portate il calore
a tante anime
che vi aspettano e
sono assetate di
verità…”
“Il Primo
Maestro sta in
pensiero
perché dice
che il Vangelo
cammina
poco… Voi
pregate anche
per questo”
In grandi difficoltà economiche…
“Non te lo vorrei dire, ma se ci poteste aiutare
un po’ in questi due mesi ci fareste una grande
carità. Mai ci siamo trovate così male per i
pagamenti… Sapete che abbiamo persino il
pane da pagare da maggio…”
(a M. Cleofe, 1949)
“Tu sei
la mia
carissima
amica”
A M. Paola, 1954
“Carissima Dolores,
dopo 40 giorni in
Oriente sono di nuovo
in Italia. Stavolta però
male in salute… Il gran
caldo dell’India ci ha
snervati… Sono
contenta del Brasile.
Vorrei che preparaste
due suore per l’India.
Penso che il pensiero
delle missioni le
animi…”.
(a Sr. Addolorata, 1953)
“Stendo la
mano anche a
voi…”
“Voi siete la nostra
provvidenza”
Nel Capitolo del
1957
“Avrei
preferito
che mi
lasciassero
a parte…
Ho accettato
per fare
la volontà
di Dio
e accetto
la croce”
“Santamente fissate a farci sante…”
“Che tutto cammini…”
“Avete già fatto tanto
con i dischi. Certo che
le difficoltà non
mancano… Non bisogna
scoraggiarsi, ma che
tutto cammini …”
A Sr. Stefanina, 1961
“Che le
maestre siano
materne…
”
“E’ bene avvisare le Maestre che
abbiano riguardo alla salute delle
Suore… Anche se loro vogliono non
facciano più di 5 – 6 ore al giorno di
propaganda e più un giorno di riposo
oltre la domenica, se non a lungo
non la possono durare e noi abbiamo
la responsabilità…”
ERA
“LA PATERNA,
DOLCE, FORTE
PROVVIDENZA
DI DIO…”
(parole del card Larraona
riferite a M. Tecla)
“Ciascuna di voi si è
sentita abbracciata da
quella sollecitudine
materna che sapeva
intuire, sapeva
prevedere, che per
tutte aveva un rimedio
e un conforto”.
Card. Larraona
“Metto fin d’ora l’intenzione nelle mie
preghiere, orazioni, patimenti,
tutte quelle intenzioni che ha Gesù
nell’Ostia Santa,
e intendo rinnovare quest’offerta
ad ogni battito del cuore.
Nella notte poi e quando dormo
voglio che il mio respiro sia una comunione
continua col mio Dio.
Ad ogni respiro intendo di dire:
Gesù è con noi e noi siamo con Gesù (…).
Deo gratias. Fiat voluntas tua”.
(gennaio 1927)
Che ogni respiro, ogni battito del cuore, ogni atto
siano tanti atti di amor di Dio.
Che tutti i miei pensieri siano di Dio, gli affetti del cuore, la
volontà mia, tutto sia ordinato a Dio.
O mio Signore e mio Dio, quest'anno che mi date, i mesi, i
giorni voglio che siano tutti per Voi, solo per Voi. Detesto fin
d'ora ogni pensiero, affetto, sospiro che non sia per Voi.
Metto questo 1938 nelle mani Tue, o Maria S.S. Tu fa che
tutte le Figlie di S. Paolo siano di Dio solo e che non
l'offendano mai. (1 genn. 1938)
“ La via tracciata
dalla Prima Maestra è una
via grande,
spaziosa, luminosa, che sale
verso
le altezze della perfezione”.
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