EDIZIONE DEL LUNEDÌ
3 MARZO 2014
LEVANTE
TESTATA INDIPENDENTE CHE NON PERCEPISCE I CONTRIBUTI PUBBLICI (legge n° 250/1990)
EURO 1,40 con “GIOIA” in Liguria, Alessandria e Asti. EURO 1,30 in tutte le altre zone
ilsecoloxix . it
ILARIO LOMBARDO
A
ngelino Alfano ha un problemino che pesa circa 20 mila voti.
E di conseguenza anche Matteo Renzi ha un problemino al
governo. Il problemino si chiama Antonio
Gentile, senatore del Ncd nominato sottosegretario , con la delega alle Infrastrutture, una botte di ferro, dunque, da cui controllare le grandi opere sul territorio, soprattutto in una regione dove le grandi
opere non finiscono mai, la Calabria. “Tonino” Gentile ha un curriculum politico
lungo quanto la lista di familiari con cui
condivide la passione per questo mestiere.
A cominciare dal fratellone maggiore Giuseppe, detto Pino, classe 1944, che oggi è
assessore in Calabria, indovina un po’, alle
Infrastrutture, e indagato per rimborsopoli, tra le altre
cose. Pino e Tonino,
cresciuti nella culla
del socialismo a Cosenza, poi rinnegati
da Giacomo Mancini, hanno trovato riparo prima tra i repubblicani e poi in
Berlusconi.
ULTIMATUM
Pino, più grande di
6 anni del fratello,
FORZA ITALIA
non si è mai voluto
AVVISA IL PD:
spostare dalla sua
ITALICUM
Calabria. Tonino, inVALIDO SUBITO vece, è stato lanciato
nel firmamento delO SALTA TUTTO la
politica nazionale.
COSTANTE >> 7
In Parlamento dal
2001, prima sottosegretario all’Economia nel 2011 con
Berlusconi, ora di
nuovo nella squadra di governo sotto Renzi. Il suo segreto? I voti. Coordinatore regionale del Ncd, Gentile ha scelto Alfano e
voltato le spalle a Berlusconi, incoraggiato
da Giuseppe Scopelliti, potente presidente
della Regione Calabria, a rischio disgrazia
per grane giudiziarie e pronto a dimettersi
per volare al sicuro a Bruxelles con le prossime elezioni. E raccontano proprio come
di fronte alle argomentazioni di Scopelliti
sia stato difficile per Alfano difendere il
buon nome del governo dalla macchia che
avrebbe portato l’arruolamento di Gentile:
«Così perdiamo i suoi voti e tu perdi il partito». Tradotto: accontentiamolo, altrimenti quello se ne torna da Berlusconi.
ORE 7-9 SVEGLIA 19 - LA LIGURIA E LE SUE
VIDEO - GENOA E SAMP
VITTORIOSE, GOL E AZIONI
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SU IL SECOLO XIX E RADIO 19
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IL CASO SOTTOSEGRETARI
Sotto pressione
l’impresentabile
Gentile,
Alfano lo blinda
e Renzi tentenna
FONDATO NEL 1886 - Anno CXXVIII - NUMERO 9, COMMA 20/B. Spedizione abb. post. - gr. 50
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COME PASSARE LA SELEZIONE ONLINE
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LA SPEZIA 90.0
REPORTAGE A PORTACOMARO
LA CARICA DEI NUOVI 007
SETTEMILA DOMANDE
PER 2.000 EURO DI PAGA
VIAGGIO A PAPALANDIA,
IL PAESE CHE VIVE
SUI NONNI DI FRANCESCO
MENDUNI >> 6
L’inviato CRECCHI >> 8
KIEV RICHIAMA I RISERVISTI: «SIAMO AL DISASTRO». MERKEL TELEFONA AL CREMLINO PER MEDIARE
Putin si prende la Crimea
La flotta ucraina passa ai russi. Gli Usa: Mosca rischia il posto al G8
BOTTINO PIENO PER LE DUE SQUADRE GENOVESI
GENOASCIUPONE
MAI3PUNTI
VALGONOORO
Gol di Antonelli in apertura e di Sturaro in chiusura.
Tanti gol sprecati ma la vittoria sul Catania è oro.
Perin in Nazionale CASACCIA e SCHIAPPAPIETRA >> 40-42
SAMPSPIETATA
ILTORO
ÈINFILZATO
Apre Okaka di furbizia e chiude Gabbiadini con una
punizione-gioiello. La Sampdoria ha dominato in casa
del Torino di Ventura Gli inviati BASSO e SANGALLI >> 44-46
COLPO IN TRASFERTA A PAVIA: 2-0
MAGNIFICA ENTELLA
7 PUNTI DI VANTAGGIO
A 7 GARE DALLA FINE
MARCHIGIANI >> 28-29
SEGUE >> 7
MOSCA. Più che un Paese invaso, la
Crimea è un Paese che si consegna senza
colpo ferire: i russi ne hanno preso possesso senza incontrare resistenza, anzi spesso
accolticomeliberatori.Efortedelsuccesso
sul campo Vladimir Putin in serata accetta
lapropostadiAngelaMerkeldipartecipare
a un “gruppo di contatto” per risolvere la
questione con l’Ucraina. Nel frattempo
sempre senza sparare un colpo Mosca si è
presa anche l’intera flotta della Marina
ucraina,peraltropiuttostoesigua:ilcapodi
stato maggiore che era stato appena nominato dal nuovo governo di Kiev ha giurato
fedeltà al governo filo-russo della Crimea e
11 navi militari hanno cambiato bandiera.
I governanti ucraini insediati a Kiev dopo aver deposto Ianukovich in mattinata
avevano lanciato un drammatico allarme:
«Siamo sull’orlo del disastro. Questa è di
fatto una dichiarazione di guerra». Kiev ha
richiamato i riservisti dell’esercito e ha fatto appello alla comunità mondiale. Prima
della telefonata Merkel-Putin che ha dato
la svolta alla giornata, l’Occidente aveva rispostoallasfidaconcondanne,deplorazionieappellimaconminaccesolodiplomatiche: Usa, Canada, Francia e Inghilterra annunciano che non parteciperanno ai lavori
del G8 in programma a Sochi a inizio estate
e, contro il parere della Germania, parlano
di esclusione della Russia dal gruppo.
GUELPA e VILLA >> 2 e 3
IL LEADER EMERGENTE SNITCHKIN
SCORTAVA “ZAR VLAD”
CON LA MOTO, ADESSO
ARRUOLA MILIZIANI
SERVIZIO >> 3
IL RETROSCENA
GABINETTO DI GUERRA,
MATTEO SCEGLIE
LA LINEA DEL DIALOGO
PALOMBO >> 2
INTRANSIGENZE
INSULTI? LI ADORO, MA SOLO D’AUTORE
MARCO CUBEDDU
«I
N QUEI casi in cui
retorica e falsità
minacciano di inficiare qualunque
prospettiva di verità è quasi un diritto riportare il nostro avversario
alla dura realtà dei fatti con un bell’insulto ben assestato». Questa la
necessaria premessa da cui parte
“Nemici di penna”, un pamphlet
editodaWUZ(95pagine,9.90euro)
ad opera di Giulio Passerini. Che
non è un guru del Movimento 5
Stelle, o un teorico dell’odio nel
web. Ma, per quel che ne so io, un
onesto conoscitore del mondo edi-
ADDIO RESNAIS
IL GRANDE VECCHIO
DEL NUOVO CINEMA
FRANCESE
BRUZZONE >> 10
toriale. “Nemici di penna” è una
raccolta di insulti e litigi dal mondo
dei libri, come recita il sottotitolo. E
racconta alcuni fra i più accaniti
duelli tra celebri scrittori mai avvenuti. In tempi in cui il buonismo la
fa da padrone e gli inviti a distendere i toni si estendono perfino agli
stadi, arrivando alla stravagante
sanzione della “discriminazione
territoriale”, è quasi un’oasi di pace
trovarsi tra le mani alcune fra le più
vivide polemiche in cui sono stati
coinvolti i venerati maestri delle
lettere.
SEGUE >> 11
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2
IL SECOLO XIX
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
primo piano
FRANCIA E GB: AL G8 NON VENIAMO
KERRY: MOSCA FUORI DAI GRANDI
VENTI
DI GUERRA
NELLE STESSE ore delle esternazioni di Kerry, la Francia annuncia di aver preso la decisione di “sospendere” la sua partecipazione alle riunioni preparative per il G8 e anche il Foreign Office
spiega che la Gran Bretagna ha congelato la sua adesione
LA RUSSIA rischia il suo posto all’interno del G8. Lo ha detto il
Segretario di Stato americano, John Kerry aggiungendo che
esiste «la concreta possibilità» che gli Usa boicottino il prossimo G8 in programma il prossimo giugno a Sochi
GLI USA MINACCIANO: MOSCA FUORI DAL G8. MA POI ESCLUDONO L’INTERVENTO MILITARE
Putin si prende
la Crimea senz’armi
e inizia a trattare
Kiev, il premier Iatseniuk: il Paese è sull’orlo del disastro
Il Cremlino accetta il gruppo di contatto della Merkel
ISABELLA VILLA
KIEVsipreparaallaguerra,Washington
minacciadi isolarelaRussiaeconomicamente, la Merkel “tira le orecchie” allo
“zar” e l’Occidente annuncia il boicottaggio del G8 di Sochi. Tutti contro Putin, dopo che il presidente russo ha dichiarato di avere il diritto di invadere
l’Ucrainascatenandoconlesueparolela
più grave tensione diplomatica con l’occidente dalla Guerra fredda. «Le azioni
russe sono adeguate a una situazione
straordinaria - ha sottolineato il presidente parlando al telefono con la cancelliera tedesca Angela Merkel - le forze ultranazionaliste salite al potere a Kiev
minacciano la vita e gli interessi dei cittadinirussi». LaMerkelreplicaaccusando Mosca «di aver violato con l’inaccettabile intervento in Crimea, il diritto internazionale» e chiede di «rispettare
l’integrità territoriale dell’Ucraina». Allafineconcordanosuun«gruppodicontattosottol’egidadell’Ocseperiniziareil
dialogo sulla questione ucraina».
MadaKievarrivailgridodisperatodel
neo primo ministro Arseny Iatseniuk:
«Siamo sull’orlo del disastro, è allerta
rossa.Questanonèunaminaccia,questa
èunadichiarazionediguerraalmioPaese». Di fatto l’Orso russo ha già completatolastriscianteinvasionedellaCrimea
senza sparare un sol colpo. Le forze di
autodifesa locali e persino i cosacchi
hanno continuato ieri a occupare obiettivi sensibili, scavato trincee e assediato
alcune basi ucraine, per ora senza scontri e con un apparente consenso popolare.Unmigliaiodiuominiarmatihabloccato a Perevalne, vicino a Simferopoli,
l’ingresso di un’unità della guardia costiera ucraina per costringere i militari
ad arrendersi. Altri 400 marine ucraini
sono stati assediati nella loro base di Feodosia.Anchela36/mabrigatadell’esercito ucraino alle porte di Simferopoli è
statabloccatadarepartispecialideimilitarirussi.EinseratagliStatiUnitihanno
intercettatol’afflussodi«migliaiadialtri
soldati» in arrivo in Crimea a rinforzo
delle posizioni russe. Ma uno stop a
un’eventualeazionemilitareèarrivatoa
PutindalsuostessoConsiglioperidiritti
umani. La Crimea è russa, tanto che il
ministero della Difesa si è sentito autorizzato a chiedere i dati dei giornalisti
stranieri per accreditarli. Mosca combatte inoltre la sua battaglia mediatica,
cavalcando sulle tv pubbliche la propaganda interventista, diffondendo notizie non sempre verificabili: come le «diserzioni di massa» dei militari ucraini in
Crimea,smentitedalministerodellaDifesa ucraino, o l’ondata di 675 mila “profughi” che tra gennaio e febbraio avrebbero lasciato l’Ucraina diretti in Russia,
dipinta come «un’incombente catastrofeumanitaria».Aipochipacifistichemanifestano a Mosca, invece, il Cremlino
tappa la bocca: quasi 300 fermi ieri.
DAVIDE CONTRO GOLIA
L’Ucraina ha messo il suo esercito in
stato di allerta e richiamato i riservisti,
ma le sue truppe, in pessime condizioni,
hanno per il momento il solo compito di
rimanere in posizione di difesa della
Piazza Maidan a Kiev è tornata simbolo della protesta pro Europa
Crimea,dovesonoininferioritànumerica rispetto alle forze russe. Kiev dispone
di 130mila militari contro gli 845mila
soldati russi.
KERRY A KIEV
Isolare la Russia a livello economico e
politico, a partire dal boicottaggio del
prossimo G8 in programma proprio a
Sochi, a giugno. Il segretario di Stato Usa
John Kerry, che domani sarà a Kiev, è
stato chiaro: «Se la Russia vuole essere
un Paese del G8, deve comportarsi di
conseguenza, come si deve fare nel ventunesimo secolo. Invadere un Paese sovrano sulla base di pretesti completamente inventati ricorda l´800». Kerry è
andato oltre ipotizzando una clamorosa
cacciata di Putin dal “club degli 8”. Gli
Usa escludono però ogni intervento militare in Ucraina, mentre hanno garantito il loro supporto economico al Paese
sull’orlo della bancarotta.
LE ACCUSE NATO
«Mosca viola i principi della Carta
Onuecostituisceunaminacciaperlapace e la sicurezza in Europa», ha denunciato il segretario generale della Nato
Anders Rasmussen sollecitando una soluzionepacificaattraversolastessaNato
o l’Ocse, l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione.
MAIDAN SI RIANIMA
Piazza Maidan è tornata a riempirsi.
50.000 sostenitori delle nuove autorità
ucraine si sono riuniti nella piazza di
Kiev simbolo della protesta che ha portato alla caduta del controverso presidente Viktor Ianukovich. La gente teme
il peggio: una guerra con la più potente
Russia, ma sono in tanti a pensare che
l’Occidente, e soprattutto gli Usa, siano
al fianco del governo di Kiev e non permetteranno un’invasione da parte dei
soldati del Cremlino.
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SU-27
Gli ucraini SU-27
sono stati avvistati
in aria con pieno
carico missilistico
I soldati russi
stanno disarmando
unità ucraine,
incluse batterie
missilistiche SAM
11
MI-24
avvistati vicino
Yevpatoriya
Saki
Uomini armati
hanno attaccato
il quartier generale
del Governo
e del Parlamento
a Sinferopoli
Novofedorivka
a Saki, volavano verso
la base aerea di Kacha
SINFEROPOLI
Perevalnoye
5 IL-76
SEBASTOPOLI
BALAKLAVA
avvistati vicino
a Gvardeyskaya
YALTA
5
NAVI
della flotta russa
nel Mar Nero
sono entrati
nel porto
di Sebastopoli
13
4 251 SPH
avvistati vicino
a Sebastopoli
IL-76
secondo
dei testimoni
sono atterrati
nei pressi
di Sebastoboli
TARANTUL
Corvetta
stanziata
di pattuglia
nella baia
di Balaklava
mentre milizie
russe stanno
disarmando
le forze ucraine
di frontiera
LA STRATEGIA DEL GOVERNO ALLA PRIMA CRISI INTERNAZIONALE. IL PREMIER PARTE PER IL TOUR UE
“GABINETTO DI GUERRA” A PALAZZO CHIGI
RENZI SCEGLIE LA STRADA DEL DIALOGO
IL RETROSCENA
GIOVANNI PALOMBO
ROMA. Battesimo di fuoco nel parterre internazionale per Matteo Renzi, che si appresta a compiereilsuotoureuropeonelpienodiunacrisiche
rischia di degenerare in un conflitto bellico. Il
premier domani pomeriggio volerà a Tunisi, nei
prossimi giorni toccherà le maggiori capitali europee, da Parigi a Londra per finire con Berlino
(previsto un vertice per il 17 marzo) per spiegare
non solo come l’Italia intende portare avanti la
strada delle riforme, ma anche come intende collocarsi in politica estera. Per ora il premier ha
scelto di tenere una linea attendista sul caso
Ucraina. Ma sono lontani i tempi di Silvio Berlusconi in cui il nostro Paese faceva l’occhiolino a
Vladimir Putin.
Già qualche settimana fa l’ex sindaco di Firenze non approvò la decisione dell’allora premier
Enrico Letta di partecipare alla cerimonia di
apertura dei giochi Olimpici di Sochi. Posizione
non dettata da motivi di opportunità politica, ma
semplicemente, così spiegarono i fedelissimi del
segretario del Pd, per inviare un messaggio chiaro sui diritti civili e sulla lotta contro l’omofobia.
Caso ben diverso quello riguardante la Crimea.
Ma il premier è pronto a rinunciare a partecipare
al G8 in programma a giugno, sempre a Sochi.
Proprio per mandare un ulteriore segnale. Per il
momento una decisione in tal senso l’hanno presa solo Canada, Inghilterra e Francia. Roma è un
passo indietro, vicina a Parigi nel condannare
nettamente l’interventismo del presidente russo,maallostessotempodisponibileadaccogliere
latesidiBerlinodimuoversiconipiedidipiombo
prima di alzare la tensione con Putin.
Ieri durante il vertice a palazzo Chigi, al quale
hanno partecipato oltre al premier Matteo Renzi,ilsottosegretarioallapresidenzadelConsiglio
Marco Minniti, il direttore del Dis, Giampiero
Massolo, il ministro della Difesa, Roberta Pinotti,eilresponsabiledellaFarnesina,FedericaMogherini, è stato semplicemente fatto il punto della situazione. «Stiamo valutando quali sono i
margini di trattativa – riferiscono fonti ministeriali - l’Italia vuole mediare per evitare una escalation della tensione». «Il governo italiano – è
E PRIMA DEL SUMMIT
IL MINISTRO CORRE
LA MEZZA MARATONA
Fra gli 11.268 atleti che hanno concluso la
mezza maratona Roma-Ostia, ieri, prima del
vertice sull’Ucraina, c’era anche il ministro
della Difesa Roberta Pinotti. La senatrice
genovese è arrivata in 2h02’53’’, tra le donne ha vinto la turca Chepkwony in 1h08’48’’
emerso dalla riunione - si associa alle pressanti
richieste della comunità internazionale affinchè
siarispettatalasovranitàel’integritàterritoriale
dell’Ucraina», violazioni «di tali principio sarebberoperl’Italiadeltuttoinaccettabili».Perilmomento non ci si vuole spingere oltre. Oggi la Mogherini parteciperà al vertice dei ministri europeidell’Unioneeuropeaeiltemadell’Ucrainasarà al centro anche del prossimo Consiglio
europeo del 21 marzo che si terrà a Bruxelles, alla
presenza di tutti i capi di governo dell’Unione. Il
presidentedelConsigliocheoggidovrebbesentirealtelefonoancheBarackObama,auspicacheci
sia una posizione unitaria da parte dell’Europa.
Ma intanto ha voluto sottolineare quanto alta sia
la preoccupazione del governo. «La situazione è
drammatica – ha esordito l’inquilino di palazzo
Chigi -, dobbiamo mandare subito una risposta,
Moscadeverecederedallesueintenzioni».Ecosì
nelcomunicatodiramatoalterminedellariunione con i ministri si legge che «l’Italia rivolge alla
Russia un forte appello ad evitare azioni che
comportino un ulteriore aggravamento della crisi ed a perseguire con ogni mezzo la via del dialogo».Altempostessoilgoverno«esortaleautorità
di Kiev a promuovere ogni sforzo volto alla stabilità ed alla pacificazione del Paese nel rispetto
della legalità e della tutela delle minoranze».
La strada del dialogo verrà portata avanti anche nei prossimi giorni. Il presidente del Consigliosiauguraunasoluzionediplomaticaallacrisi
ed è d’accordo con la posizione della Nato che
vuole inviare degli ispettori per spegnere subito
l’incendio tra Kiev e Mosca. Renzi ieri ha sentito
al telefono Angela Merkel, poi Francois Hollande,infineilCapodelloStato,GiorgioNapolitano,
che si è trovato concorde nel mantenere una linea di prudenza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA SLOVENIA
SI PROPONE
COME MEDIATORE
IL MINISTRO degli esteri sloveno
Karl Erjavec ha proposto per il suo
Paese un ruolo di mediatore tra Ue
e Russia nella crisi ucraina «grazie
agli ottimi rapporti con Mosca»
CORTEI IN EUROPA:
VLADIMIR COME
HITLER E STALIN
DIVERSE centinaia di persone si
sono radunate di fronte alle ambasciate russe di Varsavia, Berlino e
Londra per protestare contro l’intervento russo in Crimea. Putin è
stato paragonato a Hitler e Stalin
primo piano
IN SERATA frena la Germania: il ministro degli Esteri, Frank-Walter
Steinmeier si dice scettico sull’eventuale esclusione della Russia dal
G8: «Il format del G8 è il solo dove noi occidentali parliamo direttamente con la Russia. Dovremmo davvero sacrificare quel format?»
GUARDIA COSTIERA
SOTTO ASSEDIO
Un migliaio di uomini armati ha
bloccato ieri pomeriggio l’ingresso
in Crimea di un’unità della guardia
costiera ucraina per costringere i
militari di Kiev ad arrendersi. Nel
frattempo dieci navi della Marina
sono passate sotto bandiera russa.
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
3
AL CONFINE SALE LA VOGLIA DI SECESSIONE
LA GERMANIA: MEGLIO MEDIARE
L’INVASIONE RUSSA IN CRIMEA
IL SECOLO XIX
IL PARLAMENTINO di Lugansk, regione mineraria nell’Ucraina orientale, ha definito «illegittime» le nuove autorità di Kiev. «Gli organi centrali sono illegittimi», si legge in un documento pubblicato dal Consiglio, al confine con la Russia, che ha chiesto un passo indietro a Kiev
SPARITA NEL NULLA LA FREGATA AMMIRAGLIA “SAGAJDACHNY”
«Siamo fedeli alla Russia»
la Marina cambia bandiera
L’ammiraglio ucraino: «Prendiamo ordini solo da Mosca»
Feodosiya
150
ZUBR
Mezzi anfibi
avvistati vicino
a Feodosiya
SOLDATI RUSSI
hanno circondato
la base militare
ucraina
di Perevalnoye
Tra
Lo stretto
di Kerch
è già sotto
controllo
dei soldati
russi
I NUMERI
6.000
e
28.000
Gli uomini
a disposizione
della fanteria
russa
Tra
40
e
100
Mezzi
cingolati
40
Elicotteri
Oltre ai molteplici avvistamenti
di BTR-80, autocarri Ural e
Kamaz e GAZ Tigr MRAP
vengono riportati movimenti di
batterie missilistiche S-400
verso i confini ucraini.
Sono stati avvistati inoltre
circa dodici MI-28e Mi-8
IL CASO
LUIGI GUELPA
FONTE: CIGEOGRAPHY.BLOGSPOT.COM, BBC, CNN, NYT
Kerch
KIEV.
«Purtroppo non posso negare
che altre dieci unità navali da guerra
sono sotto il controllo dei russi». C’è
imbarazzo nell’espressione del nuovo
ministro della Difesa ucraino Igor
Tenyukh.Èunammiragliodi55annie
prima di accettare l’incarico ed entrare a far parte dell’esecutivo guidato da
ArseniIatsenyuk,hacoordinatoquellenavieimpartitoordiniaglistessiuomini che hanno deciso, in piena crisi
d’identità della repubblica autonoma
di Crimea, di lasciare la base di Sebastopoli per mettersi a disposizione dei
russi. Fu proprio Tenyukh a vietare
l’ingresso della Marina di Mosca nella
baia di Sebastopoli, in risposta alla
guerra in Ossezia del Sud nel 2008.
Unaprovadiforzachevennepremiata
con una medaglia appuntatagli sul
petto da Ianukovich. Gloriosi tempi
andati, perché come se non bastasse
ancheilcomandanteincapodellaMarinaucrainaDenisBerezovskiyhagiurato fedeltà alle autorità filorusse della Crimea nonostante fosse stato appena nominato comandante in capo
dal presidente ucraino Turcinov.
La marina di Kiev perde i pezzi ormai con una cadenza quotidiana. Sabato era scomparsa quasi nel nulla la
fregata ammiraglia “Hetman Sagajdachny”. La notizia in un primo momento era stata tenuta nascosta, trattan-
I PRECEDENTI
LA POTEMKIN,
CORAZZATA ROSSA
Creata per diventare il pilastro della
flotta russa del Mar Nero, l’equipaggio della nave nel 1905 si ammutinò,
scatenando una rivolta che coinvolse
anche parte della marina zarista.
AURORA, LA NAVE
DELLA RIVOLUZIONE
Nell’ottobre del 1917 sparò il colpo
che diede il segnale per la conquista
del Palazzo d’Inverno di San Pietroburgo nella Rivoluzione russa. Oggi è
un museo galleggiante.
KRONSTADT, LA
RIVOLTA DEI MARINAI
La sollevazione della piazzaforte
avvenuta nel 1921, fu condotta
dagli stessi marinai russi che
avevano sostenuto la Rivoluzione d’Ottobre.
COME “CACCIA A
OTTOBRE ROSSO”
L’equipaggio della fregata Storozhevoy nel 1975 si ammutinò contro la politica di Brezhnev e a favore di un ritorno
al comunismo leninista. La vicenda ha
ispirato (liberamente) film e romanzi.
CHI SONO I FEDELISSIMI DEL PRESIDENTE RUSSO IN CRIMEA
SNITCHKIN, IL BIKER CHE SCORTAVA LO “ZAR”
Il comandante dei miliziani che garantiscono l’ordine in città: «Vicino al presidente non solo sulle due ruote»
KIEV. A Sebastopoli la folla ha eletto ieri il suo
nuovo sindaco per alzata di mano. E’ Alexei
Tchaly, anzi, Tchalov, in russo, un uomo d’affari che per cinque anni ha vissuto a Mosca
prima di tornare, carico di denaro, nella nativa Crimea. I miliziani applaudivano, così come la popolazione filorussa, sotto lo sguardo
severo ma al tempo stesso sereno dei militari
russi, chiamati a mantenere l’ordine nel centro della città. Non ci sono ancora bandiere
russe sul pennone del municipio di Sebastopoli,maunostriscioneaduepassidall’entrata
principalecherecitaqualcosadisimileall’italiano “chi di spada ferisce di spada perisce”.
I miliziani, quelli che battevano le mani e
festeggiavano Tchaly alias Tchalov, hanno un
comandantecheliscrutacompiaciutoapochi
passidalluogodell’insediamentodelsindaco.
Si chiama Dmitry Snitchkin, 44 anni, conosciuto da quelle parti per essere stato a lungo
il capo dei “Lupi della Notte”, un gruppo di
bikers votato alla violenza e al crimine che si
vanta di aver scortato per le vie di Mosca persino Vladimir Putin. «Non è un segreto che il
nostropresidenteabbialapassioneperlemoto di grossa cilindrata - racconta Snitchkin eravamo al suo fianco sulle due ruote, lo facciamo anche adesso. L’occasione è solenne e
cruciale per le sorti di molti Paesi». Parla col
pigliodelpoliticoconsumato,abitudinechesi
sta diffondendo a macchia d’olio negli ultimi
giorni in tutta l’Ucraina. Di sicuro avrà visto
decine di volte la pellicola di Hopper, la leggendaria “Easy Rider”, ma sul cuoio del suo
giubbotto le Notti da Oscar rimbalzano e “Capitan America” Fonda deve avere una risonanza sacrilega. Ha piuttosto i rubli scolpiti
nelle pupille cerulee, si definisce un uomo
DA TRAFFICANTE D’ARTE
A LEADER DEI RIBELLI
Dmitry Snitchkin (a sinistra), 44 anni, è conosciuto per essere stato il capo dei “Lupi della
Notte”, un gruppo di bikers votato alla violenza e al crimine che si vanta di aver scortato per
le vie di Mosca persino Vladimir Putin. Proprio
Putin l’ha voluto nel cuore della ribelle Crimea
per organizzare la rivolta filorussa. Nel passato
di Snitchkin diversi episodi legati al riciclaggio
di denaro e alla ricettazione di opere d’arte.
d’affari. In effetti non è a digiuno di trattative.
Putin l’ha voluto nel cuore della ribelle
Crimea per organizzare la rivolta filorussa
forse in virtù di un curriculum che toglie il respiro e che va dal riciclaggio di denaro sporco
(proveniente dal traffico di droga e prostituzione) alla ricettazione delle opere d’arte. Bi-
Mentre tenta di costruirsi una carriera da
eroe con frasi ad effetto istruisce cinque uomini a predisporre nuovi posti di blocco. «Miliziani? Macché, così li chiamano i giornalisti
occidentali per creare altro caos e farci apparire dei terroristi. Diciamo che sono vecchi
amici, alcuni davvero importanti nella mia vita. Tutti animati dal desiderio di tornare a far
parte della Russia». Un desiderio così forte
che ha portato gli squadristi di Snitchkin a occuparedueaeroportiesbattereingaleraqualche giovane manifestante, per lo più studenti
universitari, di etnia tatara, ma anche chi, di
etnia ucraina, vorrebbe abbracciare il sogno
europeista della Timoshenko. Snitchkin più
che un motociclista sembra l’autista di una
grossa ruspa che spiana tutto senza alcun tipo
di remora. Ha parecchi soldi, arrivano direttamente da Mosca. Assolda, compra, corrompe e convince. Ogni uomo percepisce circa
2mila euro al mese, quando lo stipendio medio di un impiegato in Crimea non supera i
300 euro. Offre gas ed energia elettrica gratis
aifamiliaridellasuabrigata,conlabenedizionediGazprom,cheminacciaKievpergliinsoluti(piùdiunmiliardodieuro),maèbenevola
con i combattenti filorussi. L’ex boss dei “Lupi della Notte” non promette le 40 vergini del
paradiso islamico, ma qualcosa che comunquenondispiaceagliuominidellasuabrigata:
«un passaporto russo nuovo quando tutto si
sarà concluso. Senza dover attendere inutilmente per mesi o fare code agli uffici di polizia. Putin sa come ringraziare chi lo sta aiutando. Manderà in frantumi la burocrazia per
premiare gli eletti».
sogna essere preparati a tutto tondo per entrarenellegraziedelleaderdiMosca,nonsolo
saper guidare un Chopper. «Devo molto a Putinecercosolodifareilmeglioperriportarela
democrazia in questo paese». Non si capisce
come, ma la parola “democrazia” ha un suono L. GUE.
indisponente sul suo faccione imbolsito. © RIPRODUZIONE RISERVATA
dosi dell’eccellenza in assoluto della
marina,mapocodopoeraintervenuto
il senatore Morozov, membro della
commissione per gli affari internazionali, confermando la diserzione della
nave ai media. Ad oggi non si sa con
esattezza dove si trovi la nave. Impegnata in un’operazione Nato nel golfo
diAden,erasullaviadirientro.L’unica
certezza è che il comandante, l’ammiraglio Andrey Tarasov, ha rifiutato gli
ordini impartiti da Kiev e da quel momento ha deciso con i suoi uomini di
muoversi a fianco di Mosca. Ordini similieranostatiimpartitiallealtrenavi
della flotta di stanza nella regione.
La rotta sembra quasi obbligata: si
dirigono a ovest, verso Odessa, o dalla
parte opposta, a Mariupol, entrambi
porti controllati dai russi. Tutte meno
(a quanto pare) la “Hetman Sagajdachny”, il pezzo più pregiato, ed equipaggiato, del potenziale bellico dell’Ucraina. Se l’ammiraglio Tarasov è
arrivatoatantoèunsegnalenondipococonto,econsolidalatesicheilribaltone del governo ucraino perpetrato
conlaforzadairibelli,nonvieneconsideratodaimilitarilegittimo.«Ilgoverno deposto era ratificato da elezioni
democratiche-ricordal’ormaiexcapo
della Marina Berezovskiy - non possiamo prendere ordini da chi sostiene
di rappresentare il popolo senza che ci
siano state alla base libere consultazioni».
Il ministro della Difesa Tenyukh
non può far altro
che
prendere
tempo e sopratGOVERNO
tutto contare su
quante unità può ILLEGITTIMO
disporre. Ha di Il ribaltone
fatto mobilitato
dei ribelli
le sue forze armaper i
te e tutti i riservi- militari non
sti per proteggere è legittimo
il Paese da invasioni
esterne.
Una misura accompagnata dalla chiusura dello spazio aereo a tutti i velivoli
stranieri non civili, ovvero ad aerei ed
elicotteri russi in movimento da e per
la Crimea. Dall’ottobre scorso è stato
abolito il servizio di leva che copriva
circa il 40 per cento degli organici e il
personale in servizio è in progressivo
calo. Senza dimenticare un particolare non di poco conto: se dovesse avvenire lo scontro di sicuro verrebbe privilegiata la via di mare. Al momento,
senza gli ammutinati, e sperando che
non vi sia nei prossimi giorni una nuovaemorragia,lamarinaelaguardiacostiera sotto il controllo di Kiev può
schierare 15 mila uomini con una vecchia fregata, 7 corvette, 2 navi da sbarco, qualche motovedetta e una decina
di navi ausiliarie e dragamine. Numeri
alla mano, sulle acque le forze ucraine
non sono in grado di contrastare la
flotta russa del Mar Nero. In Crimea
inoltrelecasermedellaguardiacostiera sono già state circondate dai milizianifiloussiedagliuominidellamarina di Mosca. Il porto di Sebastopoli, da
dove le navi ucraine salpano per abbracciare la Russia, e dove secondo
un’affermazione del deputato Dmitri
BolotserkovetsdelpartitoUdar,imilitari russi avrebbero assaltato la caserma della Marina militare, vive una
doppia situazione molto delicata. E’ il
centro operativo delle attività militari
ucraine sul Mar Nero, ma al tempo
stessoospitalapiùgrande“officina”di
riparazione e messa a punto dei sommergibili nucleari russi. Parlare di caos sembra quasi restrittivo.
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4
IL SECOLO XIX
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
news
LA DONNA ACCOLTELLATA IN STAZIONE
Delitto di Como,
appuntamento
con il killer
Duetestimoni:«Abbiamovistoungiovanescappare»
COMO. Aveva un appuntamen-
to alla stazione, molto probabilmente con l’uomo che l’ha uccisa, Lidia Nusdorfi, 35 anni, assassinata a coltellate nel tardo
pomeriggio di sabato nel sottopasso della stazione ferroviaria
Trenord di Mozzate. Lidia non
era lì perché in arrivo o in partenza col treno, ma perché qualcuno le aveva dato un appuntamento. Lo hanno rivelato i carabinieri, convinti che l’aggressione sia stata mirata e non
casuale, come dimostrerebbe la
stessa dinamica. Qualcuno l’ha
attesa nel sottopasso, l’ha presa
alle spalle, ferendola con diverse coltellate, prima di fuggire a
piedi. Letali i colpi alla gola e al
4 ARRESTI
Imprenditore
sequestrato
per recuperare
i crediti
torace.
Sono i pochi elementi certi da
cui parte l’indagine della procuradiComo,chelavoraall’ipotesi
di un delitto passionale. Gli investigatori stanno approfondendo gli ultimi mesi di vita della donna, con particolare attenzione alle sue relazioni sentimentali. Ieri pomeriggio è stato
sentito-aRimini-DritanDemiraj, il 29 enne fornaio albanese
ex compagno della vittima, che
ora vive nella cittadina romagnola con i due figli avuti dalla
donna. L’uomo avrebbe un alibi
di ferro, tra l’altro confermato
dal suo datore di lavoro: è rimasto tutta la notte al forno dove
lavora. La sua testimonianza
potrebbe essere utile per ricostruire cosa sia avvenuto in questiultimimesi.Apartiredallafine del suo rapporto, interrotto
sei mesi fa quando la 35 enne ha
iniziato una storia con il cugino
del fornaio, un ragazzo poco più
che ventenne.
Nata a Garbagnate Milanese
neldicembredel1978,LidiaNusdorfi ha vissuto a lungo a Rimini dov’è rimasta sino a pochi
mesi fa quando ha deciso di tornare in Lombardia, a casa di parenti. Forse cercava un lavoro.
Dal suo profilo Facebook emerge il ritratto di una donna sensibile, che postava cuoricini, animaletti e poesie romantiche.
Un’immagine che stride con la
MISTERO IN CALABRIA
terribile fine nel sottopasso di
una stazione ferroviaria.
Gli investigatori cercano un
uomo abbastanza giovane, comequellochegliunicitestimoni
indiretti del delitto hanno visto
allontanarsi dalla stazione di
Mozzate. Lo ha notato in particolare un egiziano, che assieme
a un connazionale stava aspettando il treno sul marciapiede
quando Lidia è stata assassinata. I due hanno sentito le urla, si
sono avvicinati al sottopasso e
uno di loro ha notato quest’uomo, all’apparenza italiano, con
l’ombrello, allontanarsi a piedi,
attraversare i binari e uscire dal
cancelletto della stazione. Sono
stati loro a lanciare l’allarme al
capostazione. «Capo, capo c’è
una signora che sta male», hanno detto al capostazione Carlo
Covini, che è corso e ha visto la
donna agonizzante.
«Aveva gli occhi sbarrati e
non respirava», racconta il ferroviere. Il 118 è arrivato in sette
minuti, precisano i carabinieri,
ma non c’è stato nulla da fare, la
poveretta è morta dissanguata.
Durante la notte i carabinieri
hannocontrollatoleripresedelle videocamere della stazione,
unaèinstallatapropriovicinoal
luogo dell’aggressione, e di altre
videocamere in paese per cercare di identificare l’assassino.
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I N T E RV I STA A L M A I L
••• COSENZA. È andata a
scuola a prendere il figlio,
prima della fine delle lezioni,
e poi è sparita nel nulla insieme al piccolo. È un mistero
la sparizione a Rovito (Cosenza) di Daniela Falcone,
43 anni, e del figlio di 10. A
dare l’allarme, sabato pomeriggio, il marito della donna.
Che andato alla scuola del figlio, s’è sentito rispondere
che il bambino era andato
via con la madre passata a
metà mattinata. L’uomo si è
subito allarmato e ha denunciato la scomparsa di moglie
e figlio ai carabinieri, facendo scattare subito le ricerche. Secondo quanto è
emerso, la donna con il figlio
si sarebbe diretta, sulla sua
utilitaria giallo, verso Camigliatello Silano. Prima però
avrebbe fatto rifornimento,
un piccolo rabbocco essendo il serbatoio della sua auto
quasi pieno, in una stazione
di servizio lungo la strada
che conduce sull’altopiano.
Poi sarebbe arrivata ai familiari una segnalazione che
dava i due nella zona di Magaro, sull’altopiano silano,
nelle vicinanze di Camigliatello. A nulla sono valse, però, le continue telefonate sul
cellulare della donna, che
continua ancora adesso a risultare irraggiungibile. Le ricerche continuano.
NUOVO RECORD
CASERTA. Aveva ingaggiato
tre pregiudicati con precedenti
per estorsioni e minacce per
sequestrare un imprenditore
fallito, dal quale voleva recuperare un credito di quasi 200
mila euro. Il rapimento però è
stato denunciato dalla vittima e
così per Antonio Grassano, 41
anni, imprenditore, ed i suoi
complici, il lucano Canio Lancellotti, 30 anni di Molitierno
(Potenza), ed i calabresi Donato Anzillotti, 51, di Mangone
(Cosenza) ed Antonio Parise,
39 anni (Cosenza), sono scattate le manette per sequestro di
persona e minacce.
I quattro indagati sono finiti
agli arresti domiciliari su ordine del Gip del Tribunale di Cassino che ha accolto le richieste
della Procura, competente sull’
inchiesta essendo il rapimento
avvenuto nella città ciociara.
L’ oggetto del contendere era
un debito contratto dalla vittima, un imprenditore di Casagiove titolare di una ditta operante nel settore del calcestruzzo dichiarata fallita, verso
un altro operatore economico
attivo nello stesso settore, da
cui il primo aveva ricevuto una
fornitura di prodotti che non
aveva mai saldato. Il creditore
ha così deciso di ingaggiare tre
pregiudicati, due dei quali calabresi (non sono emersi dalle
indagini rapporti con i clan della ndrangheta), per risolvere la
questione. Il sequestro è scattato il 24 gennaio 2013. L’imprenditore casertano è stato
sequestrato, incappucciato e
condotto a Siena dal fratello,
socio al 50% nella ditta di calcestruzzo, e noto medico nel
capoluogo toscano. I sequestratori volevano garanzie dal
professionista sul pagamento
del debito ed hanno minacciato
che in caso di mancato saldo
della somma sarebbero passati
alle maniere violente. Alla fine
hanno ottenuto garanzie generiche ma l’imprenditore sequestrato, una volta liberato, ha
denunciato tutto. E non ha saldato il debito.
SPARITA COL
FIGLIO DI 10 ANNI
SEGNALATI
SULLA SILA
I miliardari
in Gran Bretagna
sono 56, la cui
metà è formata
da stranieri
GLI INVIDIA L’ETÀ
IERI E NELLA NOTTE DI SABATO
Nuovi crolli
a Pompei
e il progetto
di salvaguardia
è già nelle secche
SQUINZI
APRE A RENZI,
«MA LA TASI
È UNA BOTTA»
«Voglioguardarloinfaccia
echiedereaPistoriusperchè»
Parla la madre di Reeva, la modella uccisa in Sudafrica
LONDRA. Si apre in Sudafrica il processo a Oscar Pistorius, accusato di aver ucci-
solafidanzata,labellissimamodellaReevaSteenkamp,ilgiornodiSanValentino
diunannofa. «VoglioguardarenegliocchiPistoriusechiedergliperchéhasparato alla mia Reeva... soltanto dopo potrò perdonarlo» ha dichiarato June Steenkamp, 67 anni, madre di Reeva. Al Mail on Sunday, in un’intervista esclusiva,
la donna ha detto che, «qualsiasi cosa deciderà la corte», lei alla fine sarà pronta
al perdono. A una condizione: «Prima voglio obbligarlo a guardarmi, e vedere il
doloreel’angosciachemihainflitto».Esoprattuttosapere«perché».Aggiungendo: «Molte persone nella mia posizione vorrebbero vederlo morto o punito in
modo esemplare. Ma credo nella fede e nella giustizia e non c’è odio o voglia di
vendetta nel mio cuore».
Oggi, nell’aula dell’Alta Corte di Pretoria, la donna si troverà per la prima volta
faccia a faccia con l’uomo che le ha ucciso la figlia. Da quando sua figlia è stata assassinata,nellavillachecondividevaconPistorius,ladonnanonhamaivolutorilasciaredichiarazionietantomenointerviste.Nès’èmaitrovatadifrontel’assassino della figlia, ammazzata a 29 anni. Nel pieno non soltanto della bellezza, ma
della carriera di modella che aveva intrapreso amando molto più gli abiti griffati
dellatogaallaqualesarebbestata“costretta”daavvocatoqualera.«Conoscomolte persone che nella mia posizione vorrebbero soltanto vederlo morto o punito
duramente-hadettoancoraJumealMailonSunday-Macredoneldestinoenellagiustiziaenonhoalcuntipodiodioovendettaneisuoiconfrontinelmiocuore.
Non mi appartiene. penso sia meglio piuttosto pregare per lui e per la mia famiglia, in questo terribile periodo». E nonostante «il tormento di ascoltare come sia
morta mia figlia» June è decisa «a sapere finalmente com’è morta e perché».
••• RHO (MILANO. «Renzi
potenza nel motore ce l’ha, auguriamoci che sia capace di scaricarla a terra». Il presidente di
Confindustria, Giorgio Squinzi,
ricorre a una metafora della Formula 1 per parlare del nuovo
presidente del Consiglio. E a
Renzi, di cui confessa di invidiare «l’età, ma anche l’energia che
emerge, in particolare come voglia di fare», chiede «interventi
incisivi in tempi rapidi» e soprattutto, in un momento in cui
arriva «un’altra botta», la Tasi,
«un intervento forte sul cuneo
fiscale nel lavoro», perché
«l’emergenza lavoro è la numero uno di cui si deve occupare
questo governo, da lì può venire
occupazione». Aumentare l’occupazione significa anche creare
«lavoro per le nostre imprese facendo ripartire i consumi interni». L’importante è che il nuovo
esecutivo sappia accompagnare
le imprese alla ripresa: «Me lo
auguro. È la sfida fondamentale
del governo. Se pone le imprese
al centro garantirà un futuro al
paese e ai nostri figli». Il numero
uno degli industriali ha parlato
alla partenza del Micam, la fiera
della calzatura al polo fieristico
di Rho. Il nuovo esecutivo? «Alcuni ministri sono di ottimo livello - dice Squinzi - altri o non
hanno esperienze specifiche di
gestione amministrativa o politica, oppure sono io che non li
conosco», aspettiamo alcuni
mesi per vedere come operano.
CACCIA A DUE BANDITI ITALIANI
IMPERIA, RAPINA CON SEQUESTRO
DUE ANZIANE PESTATE IN CASA
••• IMPERIA. Imbavagliate, sequestrate e picchiate selvaggiamente da una coppia di rapinatori. È accaduto ieri mattina in
un appartamento del centro di Imperia. Due uomini, passamontagna calato sul volto, quasi certamente italiani a giudicare dalla testimonianza delle vittime, si sono introdotti con
uno stratagemma nell’abitazione di una novantenne, Maura
Santoro, che in quel momento si trovava in compagnia di
un’amica, anche lei ottuagenaria. Le due anziane sono state
prima scaraventate a terra e poi prese a calci, pugni e schiaffi.
I malviventi si sono poi allontanati con i seimila euro arraffati
dopo aver legato e imbavagliato le donne. La più anziana è
ora ricoverata in prognosi riservata all’ospedale di Imperia.
L’amica se l’è cavata con dodici giorni di prognosi ed è già
stata dimessa. Le indagini sono condotte dalla squadra volante e dalla mobile della questura di Imperia. Dai primi accertamenti pare che i banditi abbiano pedinato le loro vittime
designate per giorni. Poi, ieri mattina, hanno approfittato dell’arrivo dell’amica per entrare in azione. Siamo in via XX Settembre, nel cuore del centro storico di Porto Maurizio. La più
malconcia delle due rapinate è una docente in pensione.
IL SECOLO XIX
news
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
5
I TERRORISTI APPARTERREBBERO ALLA MINORANZA MUSULMANA
Cina, strage in stazione
caccia agli uighuri
Almeno 33 persone uccise e 140 ferite a Kunming
NAPOLI. DuecrolliinpocheoreaPompei.Muri che si sbriciolano sotto la pioggia insistente,
il peso del tempo ed i mancati restauri. I crolli
di sabato, avvenuti in orario di assenza di visitatori, non hanno fatto registrare feriti. Pietre
si sono staccate nel pomeriggio da un arco già
puntellato sottostante il Tempio di Venere.
Nella mattinata di ieri, poi, si è sbriciolato un
muro alto un metro e 70 centimetri, per un
fronteditremetriemezzo,diunatombasituatanellanecropolidiPortaNocera.Ilnuovoministro dei Beni culturali, Dario Franceschini,
ha convocato una riunione operativa sul sito
archeologico per domani, al fine di valutare
l’efficacia degli interventi di ordinaria manutenzione e lo stato del Grande Progetto Pompei. «Il Tempio di Venere era l’avamposto della città verso il mare. Il suo stato di conserva-
zione era da tempo compromesso. Per quanto
riguarda la necropoli di Porta Nocera, si tratta
della più rilevante, per numero e importanza
di monumenti funerari, tra quelle rinvenute
nell’area archeologica», afferma l’ architetto
Antonio Irlando, responsabile dell’ «Osservatorio Patrimonio culturale», che punta il dito
contro «un vuoto gestionale senza precedenti». Irlando ricorda che «la nomina del soprintendente Massimo Osanna non è stata ancora
perfezionata dalla Corte dei Conti ed incombono su di essa alcuni ricorsi amministrativi».
«Inoltre - aggiunge - il direttore generale del
Grande Progetto Pompei e il suo vice sono di
fatto impossibilitati ad operare in quanto lo
staff di 25 persone che li dovrebbe supportare
nel difficilissimo compito di dare impulso al
pianoperlacittànonèstatoancorainsediato».
SAVONA
SI SPOSANO
IN OSPEDALE
3 GIORNI PRIMA
CHE LEI MUOIA
DA GRUPPI LEGATI AD AL QAIDA
NOTTE DI SANGUE IN NIGERIA
MASSACRATI OLTRE CENTO CIVILI
••• NEL NORD-EST della Nigeria «siamo in guerra». Tre giorni fa
la presidenza del Paese lo aveva per la prima volta ammesso con
un comunicato ufficiale. E sabato notte i fondamentalisti islamici
Boko Haram lo hanno testimoniato per l’ennesima volta con i fatti.
Una strage dopo l’altra, prima a Maiduguri, capoluogo dello Stato
di Borno, poi a Mainok, cittadina a non molti chilometri di distanza, con un bilancio di un centinaio di morti e decine di feriti. Venerdì il comunicato della presidenza aveva definito l’insurrezione
dei Boko Haram nel nord-est una «situazione di guerra». Ma nonostante lo stato d’emergenza in atto dallo scorso maggio e l’offensiva militare scatenata dal governo centrale, sabato i terroristi legati ad al Qaida hanno colpito con clamorose operazioni, massacrando civili indifesi, uomini, donne, bambini. Un primo attentato,
avvenuto in due tempi, ha devastato un’affollata zona residenziale di Maiduguri: nessuna pietà per la popolazione a maggioranza
musulmana, benchè proprio qui sia nata nel 2009 l’organizzazione armata islamica Boko Haram. Secondo gli abitanti, a distanza di
pochi minuti l’una dall’altra due deflagrazioni hanno fatto strage
tra i fedeli che si preparavano a partecipare alla preghiera serale.
L’esplosivo era nascosto in due vecchie camionette abbandonate.
••• SAVONA. E’ morta tre
giorni dopo essersi sposata e
aver realizzato, così, il sogno
della sua vita, in un letto del
reparto Rianimazione, al San
Paolo di Savona. Una storia
nata fra due giovani, innamorati uno dell’altro da qualche
anno e conclusasi con il fatidico “sì”. La giovane varazzina,
A. P., trentaduenne, era ricoverata per un male che, purtroppo, si è rivelato incurabile.
Sabato la giovane è mancata,
lasciando nel dolore più profondo lo sposo, R. R., che aveva voluto testimoniare il proprio, infinito amore con il matrimonio. La giovane lascia il
papà, le sorelle, i parenti e
tanti amici varazzini, e non,
che le volevano bene e che la
descrivono come «una ragazza splendida, buona d’animo,coraggiosa sino in fondo».
I funerali si terranno questa
mattina, alle 9, nella chiesa di
Sant’Ambrogio. Il sindaco,
Giovanni Delfino, esprime il
sentimento proprio e della cittadinanza intera. «Innanzi tutto - racconta - siamo vicinissimi alle famiglie e, non lo dico
per mera retorica, la notizia mi
ha rattristato e commosso,
specie pensando al gesto della giovane coppia».
PECHINO. Almeno 33 persone sono state uccise e 140 ferite nella notte tra sabato e domenica a Kunming, nel sudovest della Cina, in un attacco
attribuito da Pechino a terroristi della minoranza etnica
musulmana degli uighuri.
Testimoni hanno riferito di
scene di panico e disperazione
quando un gruppo di persone
armate di lunghi coltelli si è
scagliato contro la folla nella
principale stazione ferroviaria della città, che conta oltre
seimilionidiabitantiesitrova
al centro di una popolare zona
turistica. Secondo le testimonianze, i terroristi erano una
decina, o forse più, ed erano
tutti vestiti di nero. I media cinesi affermano che quattro di
loro, tra cui una donna, sono
stati uccisi a colpi di arma da
fuoco dai poliziotti accorsi sul
posto. Un’altra donna sarebbe
stataferitaesarebbericoverata in ospedale. Gli altri membri del commando sono attivamente ricercati dalle forze
di sicurezza cinesi in una caccia in corso su tutto il territorio della Cina.
L’attacco, di una gravità
senza precedenti, è stato condotto in un momento delicato
dellavitapoliticadelPaese,alla vigilia della sessione annuale dell’Assemblea Consultiva
del Popolo e dell’Assemblea
Nazionale del Popolo, che costituiscono l’istituzione cinese più vicina ad un Parlamento. In una dichiarazione rilasciata durante la notte, appena si era capita la gravità
dell’accaduto, il presidente Xi
Jinping ha chiesto alle forze di
sicurezza di «indagare e risolvere il caso» e di sradicare
«tutte le forme di terrorismo»
dal Paese. Xi ha anche ordinato al capo dei servizi di sicurezza di Pechino, Meng Jianzhu,diseguirepersonalmente
il caso.
Gli uighuri sono la minoranza turcofona e musulmana
originaria del Xinjiang, la vastaregionedelnordovestdella
Cina ricca di risorse naturali e
che segna i confini con l’Asia
meridionale e centrale. Oggi
sono una minoranza a causa
della massiccia immigrazione
da altre regioni della Cina e lamentano di essere lasciati ai
margini dello sviluppo economico. La situazione nella regione è estremamente tesa dal
2009, quando quasi duecento
persone persero la vita in
scontri tra uighuri e cinesi a
Urumqi, la capitale della Re-
Nel massacro hanno perso la vita almeno 33 persone
gione Autonoma del Xinjiang.
Da allora il territorio è isolato
e teatro di sporadici episodi di
violenza che Pechino attribuisce a secessionisti musulmani
legati all’Internazionale islamica del terrore basata in
Pakistan e Afghanistan e in
particolare al Movimento
Islamico del Turkestan del-
l’Est (Etim nella sigla inglese).
I gruppi di uighuri in esilio denunciano l’atmosfera di repressione che regnerebbe nella regione e ricordano che negli ultimi anni centinaia di
persone sono state arrestate e
che le condanne a morte sono
state decine.
L’ultimo violento attacco
attribuitoaterroristiuighuriè
quello di Turpan, nel luglio
scorso, nel quale 24 persone
rimasero uccise. Lo scorso 28
ottobre, una jeep ha investito
la folla a piazza Tiananmen, a
Pechino, uccidendo cinque
persone. Anche questo episodio è stato attribuito ai secessionisti del Xinjiang.
C A R N E VA L E
VENEZIA, CAROLINA KOSTNER SI FA “AQUILA”
E VOLA DAL CAMPANILE DI SAN MARCO
••• VENEZIA. Sulle note de “L’Inverno” di Vivaldi Carolina Kostner ha spiccato il volo dal
campanile di San Marco per la tradizionale discesa dell’aquila. La campionessa olimpica era avvolta in un costume, disegnato da Francesco Briggi, intitolato alla Natura, cosparso di brina,
ghiaccio e licheni. Carolina non ha tradito l’emozione per la lunga discesa dal campanile, una
performance completata da lancio di sorrisi e grandi coriandoli. Atterrata in piazza San Marco è
rimasta stupita da chi si stupiva della naturalezza con la quale aveva compiuto il tragitto.
«CONFLITTO DI INTERESSE»
EUROPEE, VENDOLA SI SFILA
ROMA. GianrobertoCasaleggiopreannunciaquerelaneiconfronti
delsenatoreespulsoFabrizioBocchinoperalcunesueaffermazioni
nellequaliloaccusadiconflittodiinteresse.SabatoBocchinoaveva
a sua volta minacciato il ricorso alle vie legali per le «false accuse»
rivoltegli dai colleghi parlamentari che hanno avviato l’iter per la
suaespulsionedalgruppoM5SdiPalazzoMadama.Grillosolidarizza e in un post si schiera al fianco di Casaleggio. Che aggiunge: «Affermazioni false. ne risponderà in tribunale». Bocchino, ad Agorà
avrebbedichiaratochenellacommissionedelfondoperlePmiacui
i parlamentari M5s devolvono le loro “restituzioni” di indennità, ci
sarebbero imprese che fanno capo al co-fondatore del M5s. «C’è
una commissione che decide chi aiutare - le parole di Bocchino - In
questa commissione ci sono le imprese in cui è coinvolto Casaleggio, peraltro si apre la possibilità di un conflitto di interesse».
BARI. Lo scrittore Andrea Camilleri, la giornalista Barbara
Spinelli, l’autore e attore teatrale Moni Ovadia e lo storico
Adriano Prosperi annunciano la loro candidatura alle europee con la lista di sinistra “L’altra Eurpoa” che sostiene Tsipras con una lettera pubblicata sul sito ufficiale del movimento. Proprio in questi giorni il leader greco presenterà il
logoeilsimboloperlacorsacontinentaleedeuropea.Finora
hannoaderitoalmanifestoprogrammaticooltre30milacittadine e cittadini italiane, seguendo l’appello proprio firmato da Camilleri, Spinelli e altri. Non scende invece in campo
il capo di Sel Nichi Vendola: «Io non sono disponibile a candidarmialleeuropee.Nonpossocandidarmiatutto,sempre.
Hounannoparticolarmenteimpegnativo,quelloincuidevo
chiudere il decennio di governo della Regione Puglia».
Casaleggio: «Falsità,
querelo Bocchino»
Camilleri e Ovadia
corrono con Tsipras
6
IL SECOLO XIX
radar
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
COME PARTECIPARE ALLA SELEZIONE DEI NUOVI 007 E GUADAGNARE DA 2MILA EURO IN SU
Un clic e diventi
IL CASO
MATTEO INDICE e MARCO MENDUNI
BOCCA CUCITA. Questo è lo scoglio più difficile. Perché una volta
che sei diventato uno 007 a tutti gli
effetti, puoi scordarti di spifferarlo
a chiunque. Alla mamma, al papà,
alla fidanzata, agli amici. Devi inventarti un mestiere o una professione ombra, perché se no che servizi segreti sarebbero?
Magari sembra una quisquilia,
ma per i più è una prova (parecchio) pesante. Tanto che l’intelligence italiana offre anche supportopsicologicoperchisitrovaamalpartito in questa doppia identità,
che è pure una doppia vita. A sbatterci la faccia, inutile dirlo, sono i
nuovi agenti italiani. Una trentina,
quelli che hanno passato il vaglio
dopo la selezione online; i primi assunti inviando il curriculum per la
grandescrematurapartitadalweb.
Spie del futuro, in teoria: adesso
hanno fra i 30 e i 35 anni, sono gli
outsider. E se la stanno cavando
alla grande, nel processo che li
consegnerà, formati, alla sicurezzanazionale.Unesercitonascostoilcuinumeroèsegreto:si
parla, in tutt’Italia, di oltre cinquemila unità.
D’altronde,sebbenetuttisappiano che non ci sono né barbe
finte né l’Aston Martin di James
Bond,ilmondodeiservizimantiene sempre un fascino incorrotto. È
vero, mancano i gadget ipertecnologici (per l’epoca) di 007, ma chi
sta sperimentando i sistemi informatici ammette che «questo è un
mondo avanzatissimo». E per
quanto non si vada in giro con l’auto che spara, ma con comunissimi
modelli Fiat dai colori più anonimi
possibile, la fascinazione è fortissima, a maggior ragione passando
per la rete.
Vediamo qualche dato. Il sito
web del Comparto intelligence
(www.sicurezzanazionale.gov.it) è
stato presentato il 18 giugno 2013:
ha una media di 135mila accessi
mensili e dall’apertura sono oltre
diecimila le e-mail ricevute, mentre le risposte dirette al pubblico
hanno superato quota tremila.
E poi arriviamo alla selezione.
Nei giorni successivi all’apertura
della procedura online per l’invio
delle proprie credenziali, il sito ha
avuto picchi di visualizzazione
giornaliera intorno ai diecimila
contatti.
I curricula inviati sono stati oltre
settemila: il reclutamento riguardava professionalità nel settore
dell’economia, dell’energia e del
cyber, ma c’è anche chi vuole soltanto collaborare scrivendo. Non
solo.Insiemeallasezionediapprofondimento delle tematiche prettamente d’intelligence, ha aperto
uno spazio “Scrivi per noi”, aperta
ai contributi di giovani studiosi, ricercatori, studenti. Dal mese di ottobre, quando è partita la procedura, sono pervenuti un centinaio di
interventi, molti dei quali già pubblicati.
Ma qual è l’identikit di chi si propone ai servizi? Prevalgono gli studenti universitari o i neo-laureati.
Qualcuno già appartiene alle forze
dell’ordine e aspira al salto. E c’è
chi forse coronerà il sogno, ma per
ora è prematuro: come Antonio di
Cagliari, che ha 16 anni e si è presentato con un’analisi del sito (che
non riesce a bucare) e una lista delle vulnerabilità che aveva preso in
considerazione. «Brillante», annotano i commissari. Prenotato.
Chi entra a lavorare nei servizi
segreti ha uno stipendio che parte
da duemila euro. E, prima di cominciare con il lavoro vero e proprio, deve seguire una serie di corsi
di preparazione che gli insegnano
AGENTE SEGRETO
Settemila domande on line per entrare nei servizi
Prima prova da superare: nascondere tutto alla famiglia
LO 007 DEL CINEMA
L’AGENTE DI INTELLIGENCE NELLA REALTÀ
macchina dotata di scudo
posteriore a scomparsa
per difendere i passeggeri
dai proiettili; mitragliatrice
anteriore; spruzza-olio
posteriore; congegno crea-fumo
negli inseguimenti; radar;
espulsione del sedile
del passeggero
Pistola Walther LP53
e sigarette esplosive
o comunque modelli Fiat
il più anonimi possibile,
anche per i vertici
Aston Martin DB5
Orologio garrota
contiene un sottile cavo
che si può utilizzare
per strangolare gli avversari
Macchina fotografica
con contatore geiger
Telefono con scanner,
laser e taser
VITA SDOPPIATA
L’intelligence
offre un supporto
psicologico
perchè la doppia
vita venga gestita
senza stress
una cosa tanto semplice quanto
cruciale: non solo scovare notizie,
mapoilegarleinsieme,capire.E,se
possibile, anticipare le minacce. Il
suo compito? Sostanzialmente è
diviso in tre fasi. L’acquisizione
dell’informazione, dalla singola
fonte all’uso di strumentazioni
elettroniche. La gestione di ciò che
si conosce: l’analisi trasforma il
contenuto grezzo in un contributo
articolato. Ed è questo il momento
Fiat Punto azzurra
Nessuna arma
Visore notturno
per l’elaborazione
di immagini
con scarsa luce
Telefono
algoritmo cifrato
per le comunicazioni
(solo quelle riservate
ad alto livello)
Computer
dotato di sofisticate
applicazioni
per l’elaborazione
e l’immagazzinamento
di dati sensibili
che rappresenta il passaggio distintivodell’intelligenceveraepropria. Infine la comunicazione alle
autorità, governo innanzi tutto: sia
semplici informazioni, sia report,
sia informative analizzate e “punti” di situazione. Si lavora sia in solitudine o in gruppo quando le informazioni vanno confrontate. La
regola aurea? Silenzio, sempre silenzio. Nessuno vieta relazioni, fidanzamenti, matrimoni.
?
Certo, è difficile dover dissimulare sempre, anche di fronte al
partner. Non poter mai dire: «Vienimi a prendere ». A Roma è meno
complesso, tra le varie sedi nascostefrasemplicieanonimiuffici.Altrove più dura. E vallo a far capire,
al tuo compagno, che non stai nascondendo un amante.
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ROMA, BARI, MILANO: TRE GIOVANI GIÀ ARRUOLATI SI RACCONTANO
LUCREZIA,
LA MIA
AFRICA
CARLO,
TUTTO ISLAM
E KITESURF
GIULIA SA
QUATTRO
LINGUE
«IL PERCORSO è di alta qualificazione. È una
costruzione faticosa, non siamo ancora approdati a un risultato definitivo. Siamo per ora dei
semilavorati», scherza Lucrezia, 31 anni. All’Università, nella Capitale, ha studiato Giurisprudenza. E poi le specializzazioni, Etnologia,
Antropologia.
Quando arriva a contatto con il bando online
per entrare nei servizi, comprende di aver trovato la strada che può fare per lei. Tanto ha decisamente superato la figura letteraria, ma anche un
po’ caricaturale, della spia
ROCCIOSA
alla James Bond; quella dei
«A me
romanzi, dei film, tutta gadget e lotta con i super-cattipiace
vi della Spectre: «Anzi,
lavorare
guardavo a quel mondo fanmolto
tastico con un po’ di tenema senza
rezza, pensando che è solo
apparire» fantasia, roba degli anni
Cinquanta».
È invece chiaro come la nuova via che si dischiude possa venire incontro alle sue attitudini: «Innanzi tutto quella derivata dagli studi,
perché a lungo mi sono occupata della realtà
dell’AfricaNordOccidentale».Epoi èinclineal
suo carattere: «A me piace lavorare molto, ma
senza apparire». Riservatezza soprattutto: che
cosa chiedere di più, per partire, a un agente segreto cui spetta il compito di analizzare scenari
internazionali? E l’amore? «Non è ancora arrivato. Sono single».
LA SUA NICCHIA? «Il mondo islamico, che ho
studiato e conosco in profondità». Appunto:
analisi e approfondimento delle tematiche legate all’Islam sono i compiti di Carlo, 35 anni, di
Bari.Arrivadall’Università,fortedellesuericerche geopolitiche. Ma siccome la vita non è solo
studio, coltiva diverse altre passioni. La fotografia soprattutto. Poi va in palestra, quindi il kitesurf sulle spiagge e tra le onde.
Allaselezioneperentrarenell’intelligencenazionale partecipa diversi anni fa, e subito è solo silenzio.
«Non ci speravo nemmeno
NASCOSTO
più, tanto che ormai avevo
«Continuo iniziato una nuova attività».
La sorpresa lo coglie mentre
a dire
è a Bruxelles, dove sta svola tutti
che lavoro gendo un corso di dottorato
locale università.
per il mio nella
«Questoerailmiomondo,
Ateneo»
questa era la mia aspirazione. Così quando mi hanno
convocato mi sono presentato immediatamente. Adesso sono qui e sono sempre più convinto
che questa sia stata la scelta giusta per la mia vita». Nemmeno troppi problemi con gli amici: «Il
fatto che mi sia spostato tanto già in precedenza,
per studio, mi consente di dire che continuo a lavorarenell’ambitouniversitario,girandospesso
per l’Europa. L’amore? «Quello non è ancora arrivato.Perstareneiservizisegretinonèobbligatorio essere single. Solo finora non è successo
nulla d’importante».
GIULIA HA 32 ANNI e ha fatto la Cattolica a
Milano. Laurea in Scienze politiche, con una
particolarepredilezioneproprioperlapolitica
italiana. Single «ma per caso, non per scelta»,
la sua giornata lavorativa inizia alle 8.30 e si
conclude nel tardo pomeriggio. Il compito?
Analizzare gli scenari internazionali che coinvolgono il nostro Paese, specie in relazione al
terrorismo e alle missioni di peacekeeping. La
aiuta moltissimo la conoscenza delle lingue:
«Parlo bene inglese, francese e arabo e me la cavo
con i fondamenti del cinePOLIGLOTTA se. E conosco altrettanto
«Inglese,
benel’informatica,quiposfrancese, siamo lavorare in questo
campo ai massimi livelli».
arabo
Delle spie alla James
e cinese per
Bond ha solo «una visione
snidare
cinematografica. Non ho
i terroristi» mai pensato che il nostro
lavoro fosse veramente così».Ehaleideechiaresulproprioruolo:«Iosono al servizio del decisore (lo definisce così,
ndr)politico,alqualedevoesserecapacedifornire informazioni, analisi e quadri di sviluppo
il più precisi possibile». Perciò si muove pure
all’estero, «talvolta attraverso collaborazioni
universitarie per l’aggiornamento, per poter
accedere a vari archivi». Poi c’è la vita privata:
«Sono una grande appassionata di nuoto, adoroilgiardinaggioalqualemidedicotuttelevolte che posso. E poi so suonare il pianoforte».
MAIL E CURRICULUM
«Prendetemi,
sono una maga»
Ecco alcuni tra i profili,
curricula, contatti giunti
all’indirizzo internet
per l’arruolamento
dei nuovi 007 italiani
GLI ECCELLENTI
Francesco, bolognese, laurea (con
dottorato) in fisica nucleare.
Giancarlo, torinese, 40 anni, già
quadro in una importante organizzazione internazionale in Olanda.
Pietro, funzionario di polizia, laureato in ingegneria delle telecomunicazioni, esperto in telerilevamento.
Clara, veneta, ampia esperienza in
Medio Oriente, parla quattro lingue.
Massimo, milanese, si occupa di intelligence economico finanziaria,
brevetta un algoritmo di crittografia.
Giovanni exLondonSchoolofEconomics, lavora in Usa: dirige un’azienda
d’import-export di beni di lusso.
Stefania, laurea specialistica in relazioni internazionali, vorrebbe entrare
nelleagenziedisicurezzaperchécoerente con la sua formazione (ha seguito corsi di terrorism and counter
terrorism al King’s College).
Riccardo, Roma, ha superato con
successo gli esami di ammissione in
una top università americana e chiede di considerare una sponsorizzazione dei suoi studi, considerandolo
un ottimo investimento per il Paese.
GLI ENTUSIASTI
Marco da Bari, laurea magistrale in
Scienze della comunicazione, sottolinea che «fin da quando avevo 15 anni
sognavo di poter essere d’aiuto alla
sicurezza nazionale».
Luigi fa il vigile in un comune laziale e
nell’oggetto della mail scrive «laureato in amore per la patria».
Guido, Genova, conoscenze informatiche quasi da hacker, sottolinea che
tra le sue doti figurano «la riservatezza,ilsensodiresponsabilitàelacapacità di accettare ogni sacrificio».
FAMOLO STRANO
Sandra, piemontese, propone un’invenzione per la lettura del pensiero
che funziona con iride dell’occhio o
sensore termico. Segnala: «In mani
sbagliate può fare gravissimi danni».
Letizia, daTerni,segretariaaziendale
si definisce «riservata, scaltra, cinica,
spregiudicata, non religiosa, diffidente, autonoma, aria innocente, incorruttibile, creativa, capacità di agire secondo immoralità».
Marita, Pesaro, madrelingua russa, si
presenta: «Ho una bella presenza
femminile... pericolosamente ingannevole perché ho fatto arti marziali;
determinata, forte».
Roberta, dell’hinterland napoletano,
si definisce «colta, furba e dotata di
facoltà paranormali».
Gianmarco, Udine, è fiero del fatto
che «la mia passione è far parte di un
sistema che abbia lo scopo di riuscire
a incastrare persone che si credono
furbe per prendere in giro lo Stato».
Diego, siciliano, chiede invece aiuto
ai servizi segreti contro «entità» che
lo controllano.
UN MONDO MIGLIORE
Enzo propone una serie di «progetti/
idee sociali che potrebbero essere attuate a costo zero per dare lavoro a un
milionediragazzi,quindiperladifesa
dei cittadini, quindi della patria». Le
idee spaziano «dalla produzione di
zafferano alla realizzazione di mattoncini in sansa per camini e stufe».
Antonio, Napoli, laureato in biotecnologie industriali vorrebbe una valutazione e un eventuale finanziamento «per una invenzione sugli usi
efficienti dell’energia elettrica nei
bioreattori».
Marco, Padova: «Ho solo 16 anni, ma
vorrei i vostri consigli per costruire un
percorso di studio che mi faccia diventare un vero 007 un giorno».
radar
IL SECOLO XIX
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
7
IL SOTTOSEGRETARIO CHE MINACCIA I GIORNALISTI, VOLUTO DALL’NCD, REAGISCE: «IN MOTO LA MACCHINA DEL FANGO»
AlfanoblindaGentile
«GuaisetornainFi»
EMatteotentenna
I circoli Pd insistono: «Dovete cacciarlo»
Sulla graticola
IL PERSONAGGIO
dalla prima pagina
E fa niente che un direttore con la
schiena dritta, Luciano Regolo, e un
editore non certo cuor di leone, ma
vinto dagli scrupoli della libertà di
stampa, Alfredo Citrigno, abbiano
svelato cosa significare tocca un Gentile in Calabria.
Un riassunto delle puntate precedenti: il quotidiano “L’ora della Calabria” il 19 febbraio non va in edicola.
Un guasto alle rotative è la versione
ufficiale. Ma subito trapela la verità:
lo stampatore, Umberto De Rose, ex
capo degli industriali calabresi, ha ordinato di bloccare le macchine.
In prima pagina era pronta la notizia delle indagini a carico di Andrea
Gentile, figlio di Antonio, avvocato,
coinvolto nella vischiosissima inchiestasullaAspdiCosenza,grumodi
interessi per le consorterie locali. La
faccendaèdelicata.Ilsenatore,epapà
premuroso, è in lizza per diventare
sottosegretario alla Giustizia. Ha la
fedina limpida, e l’ultima seria pendenza con la magistratura risale alla
finedeglianniOttantaquandosedeva
come consigliere d’amministrazione
in Carical. Ne va del buon nome di famiglia, quindi. Quella notizia sul giovane Andrea non s’ha da leggere. O almenocosìintimaDeRoseinunatelefonata con Citrigno, da riascoltare
per cogliere lo spaccato di gommoso
potere che aleggia sulle teste dei calabresi. «Il cinghiale ferito colpisce per
ammazzare» lo avverte De Rose.
E il “cinghiale” dopo giorni di silenzioieriètornatoadimenarsi.Conuna
nota alla stampa, Gentile si scaglia
«contro la macchina del fango che ha
contaminato i grandi giornali». L’autodifesadelsenatoreèrabbiosa,parte
Quasi
salvi
FRANCESCA BARRACCIU (Pd):
indagata nell’inchiesta per le
spese pazze della Regione
Sardegna, Renzi l’ha blindata
FILIPPO BUBBICO (Pd):
garantisce gli equilibri al Viminale,
il suo “peccato” è di essere stato
tra i saggi di Napolitano
MAURIZIO LUPI (Ncd): è per la
nomina del commissario
dell’Autorità portuale di Olbia,
Golfo Aranci e Porto Torres
ENRICO COSTA (Ncd):
nel Pdl fu l’estensore di molte delle
leggi ad personam di Berlusconi
in tema di Giustizia
Nel
limbo
Sul
fuoco
ANTONIO GENTILE (Ncd): per
le pressioni al quotidiano L’ORA
per non mandare in edicola
un’inchiesta sul figlio Andrea
dall’assunto che la notizia «è falsa»,
mapoitravalicaeattacca“L’Oradella
Calabria”, un giornale che definisce
«espressione della corruttela più truce» e l’editore Piero Citrigno (papà di
Alfredo, ndr), «un signore condannato a 4 anni e 8 mesi per usura domici-
COSIMO FERRI: sottosegretario
alla giustizia e magistrato fu voluto
in via Arenula da Berlusconi, dato
troppo “azzurro”
liari, e rinviato a giudizio per violenza
privata nei confronti del povero AlessandroBozzo».Asuatutela,ilsenatore usa tutte le armi possibili: Bozzo
era un giornalista, si è tolto la vita un
anno fa. I pm credono che sulla sua
scelta possano aver pesato le pressio-
LA POLITICA
UN SERBATOIO
DI PREFERENZE
ANTONIO Gentile ha un serbatoio di ben 58 mila preferenze
e questo lo rende prezioso per
Angelino Alfano e il suo Ncd.
Voti conquistati e mantenuti
grazie anche al fratello, Giuseppe, il consigliere regionale
più votato della Calabria
ni dell’editore che lo avrebbero costretto al licenziamento e poi alla
riassunzione con un contratto a 800
euro. Al tempo, direttore era Piero
Sansonetti. Il quotidiano prima del
fallimento si chiamava Calabria Ora.
Oggi alla guida c’è Luciano Regolo
simile a un sultanato che a una democrazia,senonfossechelaricadutapolitica è un tonfo di credibilità nel momentoincuidalconsigliodeiministri
delnuovogovernoRenziescecomunqueilnomediGentiletraisottosegretari. Non alla Giustizia, ma alle Infrastrutture. L’imbarazzo è grande, e
monta sempre di più, giorno dopo
giorno. I renziani fanno uscire le prime indiscrezioni. Spiegano come sia
stato Alfano a pretendere il suo nome
in un colloquio lungo un’ora con Graziano Delrio. «Non ne puoi fare a meno?». «No». Alfano è irremovibile anche di fronte alla controproposta di
Delrio di dare un posto da sottosegretario a Rosanna Scopelliti, deputata,
figlia del magistrato ucciso dalla
‘ndrangheta nel 91, anche lei transfuga dal Pdl a Ncd, anche lei calabrese.
Già,perchéilpuntoèproprioqui:la
Calabria, vera roccaforte dell’ancora
gracile partito di Alfano più della sua
Sicilia. Il pacchetto di consenso dei
Gentile è fondamentale. Delrio non
può che capitolare, Renzi pure. E
mentre parte la
baraonda di dichiarazioni - Ncd
GIOCO
che fa muro, il Pd
DI
POTERE
con in testa Rosy
In ballo
Bindi che attacca
e ne chiede la «rii pesanti
mozione» spalequilibri
leggiato da Forza tra correnti
Italia, Lega e
M5S che prean- in Calabria
nunciano mozioni di sfiducia - il premier tace. Ieri sera,l’edizioneonlinedell’OradellaCalabria riportava: «Oltre 150 presidenti di circoli calabresi del Pd hanno
IL FATTACCIO
scritto
una lettera al presidente del
L’INTERFERENZA
Consiglio Matteo Renzi per chiedere
NEI MEDIA
la rimozione del senatore Antonio
Gentile dalla carica di sottosegretario». E l’editore annuncia querela
GENTILE avrebbe fatto prescontro il senatore Gentile. Lo stesso
sioni perché il quotidiano l’Ora
farà il cdr del giornale diretto da Ludella Calabria non pubblicasse
ciano Regolo.
la notizia di un’indagine della
DaRoma,ilpremierfaparlareisuoi
Procura di Cosenza su suo fiper lasciare la responsabilità ad Alfaglio Andrea per i reati di abuso
no: «Risolva lui la questione». Ma è
d’ufficio, falso ideologico e asdifficile che Renzi si terrà lontano da
sociazione a delinquere
questi fili ad alta tensione. Prima di
spezzarli però, e ritirare la delega a
Gentilecomesarebbesuaintenzione,
che di fronte ai toni del politico non deve muoversi con cautela, perché
indietreggia: «Se il tentativo di Genti- sullo sfondo di questa vicenda contro
le è di intimidire me o la redazione Ncdsistagiocandolapartitadellelegge elettorale che ricomincia domani.
sappia che fallirà».
Una bruttissima pagina, quella ILARIO LOMBARDO
“rottura della rotativa” all’Ora della [email protected]
Calabria. Racconta di una realtà più © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL CAMMINO SPRINT PER LA NUOVA LEGGE ELETTORALE. DOMANI IL TESTO SBARCA ALLA CAMERA. IL CARROCCIO TENTA UN BLITZ PER IL RINVIO
ITALICUM ALLA CONTA, ULTIMATUM DEGLI AZZURRI
L’incognita del sistema-Lauricella che aggancia la riforma al superamento del Senato: «Se passa significa che l’intesa è saltata»
ALESSANDRA COSTANTE
LE POSIZIONI IN CAMPO
ROMA. Domani l’Italicum riprende il suo per-
corso alla Camera. Dopo due rinvii, ora l'idea è
quella di un’approvazione veloce: ventisei ore
di dibattito calendarizzate, ma l’obiettivo vero
è di arrivare al voto sui 270 emendamenti (entro oggi alle 12 se ne possono presentare altri)
giovedì ed archiviare la prima pratica del governoRenzi. Piùfacileadirsicheafarsi.Laleggeelettoralesiconfermaunbancodiprovatutt’altro che scontato sia per l’asse Renzi-Berlusconi sia per la tenuta della maggioranza. E lo
sfondapiedipiùpericolosoperRenzipremiere
segretario democratico, è proprio l’emendamento presentato dal Pd (minoranza interna)
GiuseppeLauricella.L’emendamento,oltread
essere firmato dagli esponenti della minoranza interna e da Rosy Bindi, è stato ripresentato
anche dai deputati di altri Gruppi: Sel, Ncd, Pi,
Cd e dagli ex grillini. Su di esso come su altri
pende il voto segreto, e sta ora alla minoranza
del Pd decidere se rischiare o meno
Che dice di tanto imbarazzante per Renzi il
“Lauricella”? Che la legge elettorale deve entrareinvigoresolodopol’entratainvigoredella riforma costituzionale del Senato. Un modo
perallungarelalegislaturafinoal2018e pertogliere la pistola carica dalle mani del Cavaliere
la cui intenzione di andare a votare prima, nel
L’ACCORDO BIPARTISAN
RENZI-VERDINI
I TIMORI DI IMBOSCATE
DEI CENTRISTI
DALLA LEGA A SEL
CHI È RIMASTO FUORI
Matteo Renzi, che ha stretto un accordo
con Silvio Berlusconi e Denis Verdini, non
vuole ulteriori cambiamenti all’Italicum e
spinge per una rapida approvazione
I centristi, ma anche Ncd temono l’imboscata, ovvero che approvata la legge
elettorale, il segretario del Pd e il Cavaliere vogliano andare subito ad elezioni
La Lega Nord ha strappato un emendamento che la tutela: entra in Parlamento
con il 9% in tre circoscrizioni. Sel ha timori e cerca alleanze con la sinistra Pd
2015ogiùdilì,ècosanota.Così ierierail“Mattinale”, il foglio di Forza Italia ad avvertire:
«votare l’emendamento Lauricella significa
disinnescare l’Italicum e non riconoscere l’urgenza dell’approvazione della legge elettorale». E al di là di tutte le argomentazioni sul ri-
schio di andare al voto con il Consultellum, la
news letter dice chiaramente che se Renzi sostenesse l’emendamento Lauricella, «significherebbe sicuramente non rispettare la parola
data».
Così tocca a Lorenzo Guerini, uomo di fidu-
cia di Renzi, cercare di rassicurare Forza Italia:l’unico modo per cambiare qualcosa di
«quell’accordo che segna un passaggio di maturazionepolitica»èunaccordoconForzaItalia.EdaparteforzistaèilpresidentedellacommissioneAffaricostituzionalierelatoreallari-
forma, Francesco Paolo Sisto a ribadire che
«gli accordi si modificano in due».
Certo è che l’emendamento Lauricella fa gola a Ncd che avrebbe più tempo per consolidarsi, e anche questo fa parte di un accordo con
Renzi.EcosìpercontodelNuovocentrodestra
è Roberto Formigoni a riaprire la trattativa:
«Laleggeèanchefiglianostra,macibatteremo
per le preferenze».
I nodi politici, insomma, restano. I partiti
centristidellacoalizione(Udc,Pi,Sc)chiedono
un abbassamento delle soglie di sbarramento
(il 4,5% per i partiti in coalizione e l’8% per
quellichecorronodasoli).Pernondirepoidelle quote rosa, per le quali c’è una richiesta bipartisan e, ancora una volta, un emendamento
della minoranza interna del Pd.
Infine c’è la Lega: lo sbarramento viene alleggeritoperipartitiavocazioneregionale, per
entrare in parlamento basterà aver ottenuto il
nove per cento in tre circoscrizioni. Ma il Carroccio va avanti per la sua strada e il deputato
Cristian Invernizzi, nei giorni scorsi, ha chiesto che il disegno di legge sia rinviato in commissione. Il giorno dell’assedio grillino a Montecitorio, i deputati leghisti non riuscirono ad
entrare in commissione ed esprimere un parere sull’Italicum: chiedono di poterlo fare ora.
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IL SECOLO XIX
8
radar
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
NELL’ASTIGIANO UN BORGO DA DUEMILA ANIME È DIVENTATO META TURISTICA NON STOP
Francescofailmiracolonelpaesedeinonni
Così Portacomaro si arricchisce tra poster, cartoline del Papa e gadget di ogni genere
campagna pettinata, cucina superba fra
agnolotti, bolliti e fritti misti, il Grignolino che ha ottenuto la denominazione
di origine controllata proprio qui, Asti a
un passo e Torino a due. Ci vivono un
dal nostro inviato
saccodipendolari.IlsindacoValterPiePAOLO CRECCHI
rini lamenta «una tendenza a dimenticarsi della propria identità» e allora le
PORTACOMARO (ASTI). Papalan- radici di uno dei pontefici più amati di
dia!C’èlaneve,aevocarnel’abitocandi- semprepuòservire:«Masì,arecuperardo,epoiilsuoritrattocheincombesulla la! Francesco ci ha fatto un regalo enorpiazza, sorride dai manifesti, spunta me. Ora più nessuno sbaglia il nome del
nelle vetrine della tabaccheria incasto- nostro paese, e soprattutto ci viene un
nato negli anelli, stampato sui magneti, sacco di gente in vacanza. Finalmente
avvitato sui campanelli che hanno un abbiamo un futuro: turistico, per di
manico double-face, da una parte Fran- più!».
Ha un futuro Claudio Meschia, il carcesco e dall’altra il paese degli avi.
Portacomaro. Duemila anime, il gri- tolaio, un rosario sei euro e un piattino
cinque, un ditale
gnolino come ecopersartaquattroe
nomia e filosofia La mappa
una palla di cridivita,lacasadella
stallo, con la neve
famiglia Bergoglio Torino
che scende sul pafa già comune di
pa benedicente,
Asti ma la parrocnove: «Ci sono
chiaèSanBartologiornichenonriemeo, il cuore del
Asti
sco a stare dietro
borgo. I turisti
alle richieste. Mi
sbarcano dai pullriforniscodirettaman e si mettono Portacomaro
mente in via della
in fila per fotograConciliazione, in
fare la dimora aviVaticano, ma ho
ta e il campanile.
allertatoancheun
Don Andrea Ferartigiano locale
rero tira fuori i reche cuce bandiegistri, «ecco qui: il
rine. Basta cam15 agosto 1884 nabiare colori…».
sce il nonno, GioPuò sognare un
vanni Carlo Berdomani migliore
goleo!». Bergoleo?
la bibliotecaria
«Sì ma il bisnon“PORTACUMÉ” IN FESTA
Alma Ravizza, seno, che era del
1857, faceva Ber- Il sindaco non nasconde dicimila volumi
curati con amore
goglio».
il suo entusiasmo:
«più tutti quelli
E insomma è di
qui, (Papa) Fran- «Il pontefice ci ha fatto del Santo Padre,
naturalmente». E
cesco. Se guardi i
un regalo enorme.
Franca Accorneprofili gli assomigliano in tanti, e Ora ci conoscono tutti» ro,pensionata,già
lavandaiaeimpiepoi lui - quando
gatadaunconcessono andati a trovarlo a Roma, in delegazione patria - ha sionario di auto, «adesso fa brutto temabbracciato i compaesani uno a uno, po ma con il sole siamo presi d’assalto».
sfoggiando un ottimo dialetto piemon- E le farmaciste Carla Bruno e Patrizia
tese: «Fratei ’d Portacumé!». E al parro- Cielo, inclini all’omeopatia e alle teraco: «L’hai battezzato tu mio nonno?». piedolci,comeifioridiBach,nonchéorDon Andrea ha quarant’anni, ne dimo- ganizzatricidiincontrisultemailgiovestra trenta, ha apprezzato la spiritosag- dì e il sabato sera. Qualche giorno fa è
passato il rappresentante di Art Sana,
gine.
Papalandia è uno di quei posti che sa- industria farmaceutica tra le più rinorebbero stati magnifici anche prima, se mate, e si è lamentato per lo scarso conla gente l’avesse saputo. Palazzi antichi, sumo di preservativi. Carla Bruno: «La
I PERSONAGGI, I DOCUMENTI E GLI OGGETTI
IL REPORTAGE
=
È mancato all’affetto dei suoi cari
Fulvio Contini
Ne danno il triste annuncio la
moglie Maria Teresa, i figli Ivan e
Giulia, la mamma, il papà, la sorella
e parenti tutti.
I funerali avranno luogo Martedì 4
Marzo alle ore 11,45 nella chiesa
S.M. Della Vittoria.
Il S. Rosario sarà recitato alle ore 18
oggi, lunedì 3 Marzo, nella chiesa
suddetta.
La presente quale partecipazione e
ringraziamento.
Ciao
Fu
ottimo compagno di viaggio ed
ottimo papà.
Cosa chiedere di più? Per sempre,
ciao baffo.
Al nostro caro
Fulvio
con tanto amore.
Mamma e Papà.
Al nostro
Fulvio
con infinita tristezza ed infinito
amore.
Gabri e Mauro.
Al nostro genero
Fulvio
con affetto ed infinito rimpianto.
Amelia e Romildo.
Ciao mitico zio
Fu
la tua simpatia ed i tuoi sorrisi
vivranno sempre nei nostri ricordi.
Cristiano, Patrizia e Sofia, Eros e
Laura.
Gli zii Franca e Lino con le famiglie
sono vicini a Maria Teresa a Ivan e a
Giulia nel triste momento della
scomparsa del caro
Fulvio Contini
marito e padre esemplare.
Ciao
Baffo
Per me sei stato e sempre sarai una
“ persona speciale”.
Tua cognata.
I familiari di
Fulvio
ringraziano gli angeli di oncologia
dell’ospedale Galliera e la
associazione Gigi Ghirotti
per la quale sono gradite eventuali
offerte.
LE NECROLOGIE su IL SECOLO XIX LEVANTE: Rapallo VELABUS Srl - Corso Assereto 1A. - Tel. 0185 51306; Chiavari DE.FAL Sas - Via Nino Bixio ,19/8 Tel. 0185 313613; La Spezia BELTRAMI Viaggi - Via Vittorio Veneto, 141 - Tel.
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Il sindaco Valter Pierini con La bibliotecaria Alma
L’atto di battesimo del
il costume e la gualdrappa Ravizza con un volume
nonno del pontefice,
comunali del palio di Asti e la maglietta di Francesco Carlo Bergoglio
Il parroco responsabile
della chiesa di Portacomaro, don Andrea Ferrero
La signora Franca
Accornero, lavandaia del
paese in pensione
Il cartolaio Claudio
Meschia mostra un gadget
dedicato a Francesco
Il fruttivendolo Arturo
Sallaku, albanese
naturalizzato italiano
Il parrucchiere genovese
Tino Daccà all’opera
nel suo negozio
L’ANGELUS: SEGUIRE LA STRADA CHE GESÙ INDICA ANCHE QUANDO APPARE IRREALISTICA
IL PAPA: A NESSUNO
MANCHI IL PANE,
SIAMO FRATELLI
ROMA. «La strada che Gesù indica ha detto il Papa ieri all’Angelus - può
sembrare poco realistica rispetto alla
mentalità comune e ai problemi della
crisi economica, ma, se ci si pensa
bene, ci riporta alla giusta scala di
valori. Per fare in modo che a nessuno manchi il pane, l’acqua, il vestito,
la casa, il lavoro, la salute bisogna
che tutti ci riconosciamo figli del Padre e quindi fratelli tra di noi e ci
comportiamo di conseguenza».
=
È mancata all'affetto dei suoi cari
Luciana Belluati
ved. Soldani
di anni 94
Ne danno il triste annuncio i figli
Silvana e Saverio, la nipote Sandra
con Giovanni ed i nipoti Marica ed
Enrico con le rispettive famiglie.
I funerali avranno luogo oggi
lunedì 3 marzo alle ore 10 nella
parrocchia del Sacro Cuore di
Carignano.
La presente valga da
partecipazione e ringraziamento.
A.Se.F. del Comune di Genova
Tel. 010.291.54.01
=
Munita dei conforti religiosi, si è
spenta
Margherita Canepa
ved. Leveratto
Lascia le figlie Mara e Tiziana con le
rispettive famiglie, l'affezionata
Emma, i parenti tutti.
Il funerale sarà celebrato oggi 3
marzo alle ore 11,45 nella
parrocchia SS. Annunziata di
Sturla.
Anticipatamente si ringrazia chi
vorrà partecipare al dolore della
famiglia.
A.Se.F. del Comune di Genova
Tel. 010.291.54.01
battuta l’ha fatta, eh?». Sul Papa. «E invece Francesco sta aprendo alle coppie
non sposate, ai divorziati…». Sì, ma il
motivo del disappunto del rappresentante? «Qui ci sono un sacco di bambini».
Il depliant delle meraviglie locali ha
un titolo inequivocabile, «Portacomaro
presentalesuespecialità,dallaterradel
nostro Papa Francesco». Su Internet il
paese è indicato come “patria di”. Sono
disponibili, gratuitamente, alberi genealogici particolareggiati. E poi le gigantografie del pontefice campeggiano
ovunque. Dal macellaio. Dal panettiere.
Dal fruttivendolo, l’albanese Arturo
Sallaku, nato a Scutari e ormai piemontesizzato nel profondo: «Ho due figli,
quando si mette su famiglia poi non si
torna più indietro».
Solo il barbiere Tino Daccà non ha
immagini sacre in bottega, ma lui è genovese e genoano, e dunque – con rispetto! – già saturo di fede. Davanti alla
poltroncina, il calendario del Grifo. Famiglia di portuali, il signor Tino si è trasferito a Portacomaro per amore. Di
Francesco parla con devozione e affetto, «una persona semplice, mica come
l’altro. Come lo chiamavano? Il pastore
tedesco, ah, ah».
Paolo Conte sta a quattro chilometri
da qui, lo ha sempre detto e soprattutto
cantato: «Eppur parenti siamo noi / di
quella gente che c’è là / che in fondo in
fondo è come noi / selvatica…». Era Genova per noi, naturalmente. E un pezzettino di Liguria è rappresentato dai
gioiellieri Fratelli Currado, negozi a
Sanremo, Milano e Asti. A Francesco
hanno regalato una croce di rubini, lui
difficilmente la sfoggerà ma ha apprezzato il pensiero.
Ilpaeseloaspettapermaggio,unadeviazione dalla prevista visita a Torino.
Ci saranno popolo e autorità, sindaco in
testa, e allora Portacomaro sarà per tutti e definitivamente Papalandia. Anche
per don Andrea, che essendo il rappresentante locale della Ditta non fa sconti
a nessuno: «I miei parrocchiani sono
brava gente, ma spettegolano un po’
troppo.Oraiononsoaqualepeccatocapitalesiacollegatolosparlare,seallagola - la gola c’entra - oppure all’invidia.
Bisognerebbe interpellare un moralista… Non è una bella cosa, comunque».
Francesco sarebbe d’accordo. Però perdonerebbe, bòia fauss.
[email protected]
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Matteo con Deborah e Valentina
con Leopoldo ricorderanno
sempre il sorriso della cara
nonna Margherita
È mancato all'affetto dei suoi cari
Nicola Cocchella
(Tino)
Lo annunciano con dolore la
moglie Lilli, il figlio Paolo con
Patrizia, gli amati nipoti Mirko e
Maurizio, i parenti tutti.
Il Santo Rosario sarà recitato oggi
alle ore 20,30 presso la chiesa di
San Sebastiano (via Lodi).
Il funerale avrà luogo martedì 4
marzo 2014 alle ore 8,15 nella
suddetta chiesa.
La presente vale da partecipazione
e ringraziamento.
O.F. Mariarosa Barletta
Tel. 349.09.71.420
LE NECROLOGIE su IL SECOLO XIX
si ricevono presso le agenzie di GENOVA: CENTRO
Ufficio Abbonamenti de IL SECOLO XIX - Piazza Piccapietra,23r-tel.0105388312;AgenziaviaggiEQUIPAGE - Via Brigata Liguria, 63r - tel. 010 5701151; FOCEAgenziaviaggiILTEMPORITROVATO-ViaFinocchiaro Aprile, 15r - tel. 010 566209
=
Ci ha serenamente lasciati
Vincenzo Lauro
Lo annunciano la moglie Maria
Grazia Gallarate-Gosso, i figli
Pietro e Lilli con Enrico, gli adorati
nipoti Giacomo, Vincenzo,
Giovanni, Agostino ed Elena.
Il Santo Rosario viene recitato
questa sera lunedì 3 marzo alle ore
19 nella chiesa di San Filippo in via
Lomellini. Il funerale verrà
celebrato martedì 4 marzo a Ischia
Porto.
Genova, 2 marzo 2014
La Generale Pompe Funebri Spa
Tel. 010.41.42.41
Alberto, Paolo, Piero con Giovanna
si stringono alla sorella Mariagrazia
ed ai nipoti Pietro e Laura per la
perdita del caro cognato
Vincenzo Lauro
Sandro e Margherita Biasotti si
uniscono al dolore di Lilli e della
famiglia Lauro per l'improvvisa
scomparsa del carissimo e
stimatissimo
Vincenzo Lauro
Anna, Checco, Paola, Paolo, Bebe,
Nico, Lella, Giorgio, Marcella,
Michele, Giovanna, Lazzaro si
stringono a Lilli e alla sua famiglia
nel ricordo del caro
Papà
Marco Bisagno, Paolo Zanetti,
Dirigenti e Maestranze T. Mariotti
sono vicini a Pietro e Lilli Lauro per
la perdita del
Papà
Roberta, Federico, Silvia e Roberto
Dotta partecipano commossi al
dolore di Lilli e della sua famiglia
per la scomparsa del caro padre
Vincenzo Lauro
Silvana; Edoardo con Carola,
Antonio, Francesco, Lorenzo; Anna
con Edoardo, Valentina e Claudio
sono vicini con affetto a Cristina
nel dolore per la perdita della
mamma
Anna Pignatari
Mareni
=
Ha raggiunto il suo amato figlio
Fabio
Giovanni Poggi
(Nanni)
Con infinito dolore ne danno
annuncio la moglie Mina, la figlia
Isabella, i nipoti Carlotta con
Francesco, Maria Vittoria,
Giacomo, Lucrezia, i nipotini
Stefano, Paolo e Ludovico, la nuora
Elisabetta e la sorella Luisa.
Il funerale avrà luogo martedì 4
marzo alle ore 10 nella parrocchia
S. Francesco d'Albaro.
Il Santo Rosario sarà recitato
questa sera alle ore 17,30 presso la
suddetta parrocchia.
La presente vale da partecipazione
e ringraziamento.
A.Se.F. del Comune di Genova
Tel 010.291.55.01
Dino e Angela Di Mattei sono
affettuosamente vicini a Mina ed
Isabella ricordando il carissimo
Nanni
La cognata Wanda con Enrica e
figli ricordano con affetto la cara
Margherita
Sarai sempre nei nostri cuori,
Margherita
I cognati Titti, Mariarosa e figli.
800-550755
CON OPERATORE 24 ORE SU 24
Ottavia, Eugenio con Alberto e
Magiù partecipano con tanto
affetto al dolore di Jack e della sua
famiglia per la scomparsa
dell'amatissimo nonno
Giovanni Poggi
2013 3 marzo 2014
DOTTORE
Giovanni Flaminio
Becchi
Ciao micio, sei sempre nel mio
cuore.
Mi manchi tanto tanto.
Gabriella.
1970 - 2014
CAVALIERE
Pasquale Ciampi
Un costante incancellabile ricordo.
Moglie e figlia.
economia&marittimo
IL SECOLO XIX
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
9
I RICERCATORI DI OXFORD: PER LA PRIMA VOLTA I POSTI CANCELLATI DAL PROGRESSO SUPERANO QUELLI CREATI
Se l’hi-tech è nemico del lavoro
Cassieri, assicuratori, banchieri a rischio. E i nuovi impieghi latitano
IL CASO
FEDERICO SIMONELLI
QUANDO agli inizi della rivoluzione industriale i luddisti cominciarono a sabotare i telai meccanici, il
ragionamentochefecerofusemplice: il telaio automatizzato sostituiscel’uomoquindicirubaillavoro.A
lungo termine però si sbagliavano,
perché le innovazioni tecnologiche
alla fine produssero più lavoro, non
meno, per via della creazione di indotti e di settori produttivi che prima non esistevano. Questo almeno
è quello che è successo negli ultimi
duecento anni. Ora invece le cose
potrebbero cambiare.
A dirlo è uno studio di due ricercatori di Oxford, Carl Frey e Michael Osborne, secondo cui circa la metà delle professioni esistenti ad oggi
negli Stati Uniti sono a rischio per
via della crescente informatizzazione. Frey e Osborne considerano
più di 700 professioni che potrebbero scomparire nei prossimi anni
e puntano la loro lente sugli Stati
Uniti perché è lì che il progresso
tecnologico è avanti rispetto al resto del mondo. Basti pensare alla rivoluzione della stampa 3D, a quella
che viene chiamata rinascita del
manifatturiero (però senza manifattori...), alle reti ultraveloci, ai
cloud.
Ilpuntodipartenza,spieganoiricercatori britannici, è la preoccupazione keynesiana sul rischio di
“disoccupazione tecnologica”, dovuto al fatto che «la nostra scoperta
di modi di economizzare l’uso del
lavoro procede ad un ritmo più velocerispettoaquelloconcuipossiamotrovarenuoviutilizziperillavoro stesso». Insomma, addio a bibliotecari,autisti,cassieri,operatori telefonici? Non subito, anche se
parecchi esempi li abbiamo già sotto agli occhi, anche a casa nostra.
Nei supermercati, giusto per citare
un esempio, da qualche anno sono
comparse le casse automatiche che
permettono di velocizzare i tempi
(quando non si inceppano) e richie-
I cassieri del supermercato sono tra i lavori più a rischio in quanto vittime dell’automazione
CRESCITA SENZA
OCCUPAZIONE
AL LAVORO SEMPRE
MENO PERSONE
La tesi è che automazione e
progresso tecnologico stanno
rendendo obsolete centinaia
di professioni. Questo è sempre successo ma, per la prima
volta, la disoccupazione tecnologica non è “recuperata”
dalla nascita di nuovi impieghi
In un recente discorso l’ex segretario del Tesoro Larry
Summers ha spiegato che negli anni Sessanta solo un americano su venti tra i 25 e i 54
anni era senza lavoro. In dieci
anni questa proporzione potrebbe arrivare a uno su sette
dono la supervisione di pochi commessi. Le polizze si fanno sempre
più sul web e gli hard disk esterni
per i computer si vendono poco
perché ormai gli spazi di archivia-
zione online sono sempre più disponibili. Dietro a tutte queste innovazioni c’è chiaramente una perdita di lavoro, che però tradizionalmente si sposta e si va a collocare
nella sacca di innovazione appena
creata: ci sarà ora bisogno di più informatici o tecnici specializzati sui
sistemi di raffreddamento delle
centrali dati.
Solo che, osservano i due studiosi, più l’informatizzazione si specializza, più si amplia la forbice tra
lavoro super specializzato e lavoro
manuale poco qualificato, caratterizzato da paghe basse e maggiore
flessibilità fisica e di orario. Ed è
proprio nello spazio all’interno di
CHI SI SALVA
Fuori dalla crisi
i lavori
che richiedono
creatività e capacità
di interagire
700
professioni
sarebbero a rischio
negli Stati Uniti a causa
dell’innovazione
tecnologia secondo la
ricerca di Freye-Osborne
questaforbicecheillavoroscompare, nelle professioni medie: autisti e
camionisti, assistenti legali, contabili, redattori tecnici. Gli effetti della crisi in Europa, con Paesi che co-
LA TESI CONTRARIA
Moretti (Berkeley):
ogni nuovo posto
nell’alta tecnologia
ne crea altri cinque
come indotto
minciano a tornare a una crescita
economica, ma restano con tassi di
disoccupazione oltre il 20%, quella
chevienechiamata“joblessrecovery”, sembrerebbero suggerire propriounaconfermaaquestadinamica. Ma lo studio si concentra sugli
Stati Uniti, dove la disoccupazione
al momento è al 6,6% e si sta riducendo. E allora qual è il punto? Il
fatto, spiegano Frey e Osborne è
che il lavoro sta cambiando faccia e
gli effetti si sentiranno a medio lungotermine:«autisti,assistentilegali e contabili - scrivono - a nostro
modo di vedere scompariranno, le
professioni che hanno invece a che
fare con la persuasione e la creatività ad esempio no».
AnchenegliStatiUnitiinveritàla
geografia del lavoro sta cambiando:
l’economista italiano Enrico Moretti, che insegna a Berkeley, in un
recente popolare libro sostiene che
l’innovazione al contrario crea indotto e che per ogni posto di lavoro
ad alto contenuto tecnologico se ne
creanocinqueinsettoricheoffrono
servizi ausiliari. Questo però non
significa che parecchie professioni
non siano destinate a scomparire.
Inoltre i dati a volte hanno un rovescio nascosto: dietro alla bassa disoccupazione americana c’è ad
esempio il fatto che la proporzione
di adulti che partecipano alla forza
lavoro ha recentemente toccato il
punto più basso da trentacinque
anni a questa parte, e non solo per
effetto dell’invecchiamento. Larry
Summers, ex segretario del Tesoro
americano, in un recente discorso
ha ad esempio notato che negli anni
‘60 solo un americano su 20 tra i 25
e i 54 anni era senza lavoro. In dieci
anni, ha spiegato, questa proporzione potrebbe arrivare a uno su
sette. I due ricercatori di Oxford,
conl’aiutodiunmodellomatematico,stilanoancheunaclassificadelle
professioniamaggiorrischiodi“sostituzione informatica”: in cima alla lista figure come gli operatori di
data entry, i tecnici di orologeria e i
cassieridibanca.Lostudiononparla dell’Italia, ma nel dubbio, la prossima volta che andrete in filiale, date un abbraccio al commesso.
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MA IL BOLLETTINO DI VIA NAZIONALE NON TIENE CONTO DEI RAPPORTI CON GLI ISTITUTI DI CREDITO STRANIERI
Derivati, si allenta la morsa sugli enti locali
Scende il numero di contratti e si dimezzano le perdite potenziali nei confronti delle banche italiane
ROMA. Si allenta un poco la “morsa” dei derivati sugli enti locali italiani. Il numero delle amministrazioni che hanno contratti scende e
si dimezzano le passività potenziali.
Secondo i dati della Banca d’Italia, che però “catturano” solo le
operazioni siglate con le banche
nazionali (pari a circa il 50% del totale secondo le stime del Tesoro), il
numero degli enti con contratti è
sceso di 5 unità a 172. Il valore di
mercato negativo (passività potenziale), scende da 1,6 del 2012 a 0,9
miliardi. Il valore nazionale dei
contratti si è ridotto da 11,3 miliardi a 8,7.
Nel supplemento al bollettino
statistico dedicato al debito degli
enti locali, l’istituto centrale rileva
come i dati siano per difetto dell’operatività complessiva visto che
almeno la metà dei contratti è stata
stilata con banche straniere. Una
circostanza questa, ma Banca
d’Italia non lo dice, che ha portato
ancheconflittidigiurisdizionenel-
le numerose cause intentate dagli
enti per annullare o rivedere i contratti siglati, spesso causa di forti
perdite, a volte perché non suffi-
cientemente compresi nei loro
meccanismi. Il foro competente
nella maggior parte dei casi relativi
ad alcune tipologie come gli swap è
quello della Gran Bretagna.
Il valore di mercato negativo per
l’amministrazione locale e positivo per la banca rappresenta il potenziale esborso che si determinerebbe per l’ente se il contratto venisse chiuso al momento della rilevazione. Un valore che non
concorre alla determinazione del
debitodelleAmministrazionilocali. Dal dicembre 2008 (anno nel
quale è scattato anche il blocco del
governo alla stipula di nuovi contratti ndr) infatti in seguito al cambiamento della struttura delle segnalazioni di vigilanza, si fa riferimento al fair value.
Via Nazionale quindi sottolinea
come gli enti con un’esposizione
complessiva (inclusiva del valore
di mercato negativo del contratto
derivato, superiore a 30.000 euro)
siano pari a 172, di cui 11 Regioni, 21
Province, 128 Comuni, in riduzione di 5 unità rispetto all’anno precedente. Dal blocco disposto dal
governo nel 2008 a siglare nuovi
contratti, il taglio è evidente. All’epoca il numero delle amministrazionieraparia474conunvalore di mercato negativo per 1,1 miliardi che aveva toccato una punta
negativa di 1,6 nel 2012.
La maggior parte degli enti con
contratti attivi (25) si trova in
Lombardia ma con un valore di
mercato negativo di 51 milioni. Più
esposte le 10 amministrazioni in
Piemonte con passività potenziali
per 287 milioni, in forte riduzione
comunque rispetto ai 499 dell’anno precedente. Vengono quindi gli
enti della Campania con 128 milioni di valore di mercato negativo.
PILOTINA BLOG
QUEL VIAGGIO
A SINGAPORE
CHE LUPI
NON HA FATTO
GIORGIO CAROZZI
I
l separatismo riformista
tiepidamente ventilato
per Genova da Luigi
Merlo non paga, non
rende, è già evaporato. Quindi
ha ragione da vendere chi indica Civitavecchia come modello
vincente per la portualità italiana. Quella è un’oasi protetta, in
cui ruotano politici, sindacalisti, giornalisti e varia umanità.
Rivalità e fazioni sono trasparenti. Intrighi, chiacchiere e
cordate si risolvono in casa. Come per buona parte delle opere
e delle forniture, i dipendenti
vengono assunti per chiamata
diretta. L’Autorità portuale di
Civitavecchia spende 14,2 milioni di euro per il personale in
pianta stabile, cioè mediamente
125.079 euro per ciascuno dei
114 dipendenti: il 40% in più rispetto a Genova, Livorno o Napoli e oltre il doppio rispetto a
Ravenna. Nel 2013 l’Authority
laziale ha investito 2,5 milioni
in attività di comunicazione e
promozione: cd, gadget, brochure, manifestazioni, catering,
immagine istituzionale, spazi
pubblicitari. Quasi 300 mila euro per inaugurare una banchina
e 36 mila euro per allestire un
cd sul porto dei miracoli e recapitarlo al ministro dei Trasporti. Il problema è capire se quel
filmato digitale abbia definitivamente ispirato Maurizio
Lupi, al punto da non temere
neppure le bastonate ricevute
dal ministero della Funzione
Pubblica sulla storia delle assunzioni. In buona sostanza: è
legittimo e funzionale allo sviluppo giustificare una gestione delle risorse pubbliche in
controtendenza con la politica di tagli alla spesa imposta a
tutti gli enti.
E poi l’Autorità portuale di
Genova, stretta tra l’incudine
della burocrazia romana ed il
martello delle Procure, non può
continuare a lagnarsi. O a denunciare – sempre sommessamente, ovvio – la disparità di
trattamenti, ispezioni e controlli. Palazzo San Giorgio? Che
faccia e se la sbrighi, che agisca,
che si adegui. Il che potrebbe
anche avere una logica, sempre
che il presidente Merlo e il suo
segretario generale Titta D’Aste
accettino uno stage sulle banchine della Capitale. Del resto il
ministro Lupi è già troppo impegnato a riflettere su nuovi
modelli di governance, a dettare
tempi e modi di una riforma legislativa già seppellita nella lavanderia dei poteri consociativi.
E’ già al secondo premier, ma
tra una comparsata nel salotto
di Bruno Vespa e un tour elettorale, Lupi non ha ancora trovato
il tempo di imbarcarsi per Singapore e capire se e quante centinaia di milioni Psa potrebbe
investire e a quali condizioni. Se
è possibile una partnership sull’Aeroporto Cristoforo Colombo con colossi asiatici o russi. Se
si possono cancellare subito le
limitazioni imposte dal cono
aereo che impediscono a Vte di
acquistare le nuove gru. Bastava
una telefonata a Enac. Ma nel
frattempo Lupi consente al capo delle Ferrovie, Moretti, di
sproloquiare allegramente sul
Terzo valico.
PRIMO ESCLUSO DAL GF. Enzo, uno dei
quattro candidati delle “primarie” del Grande
Fratello, è stato escluso dal reality per aver infranto le regole dello show. Le motivazioni saranno esposte questa sera da Alessia Marcuzzi
xte
10
Vasco in tour con la nuova band
Fuori Solieri e il batterista Laug
Vasco Rossi in tour con
una nuova band, ma
senza lo storico chitarrista Maurizio Solieri.
Scompare anche il batterista Matt Laug. Con
Vasco, nei sette concerti in programma a Roma e a Milano dal 25 giugno al 14 luglio, ci saranno invece Stef Burns, chitarra solista, Will Hunt, batterista e Vince Pastano, chitarra
ritmica una nuova entrata, proveniente dalla band di Luca Carboni e già collaboratore, tra gli altri, di Tiziano Ferro e Cesare Cremonini. L’annuncio è stato dato su Facebook. In un’ora ha raccolto
centinaia di commenti, pro e contro l’esclusione di Solieri e Laug.
IL SECOLO XIX
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
ADDIO AD ALAIN RESNAIS
L’INVENTORE
DEL TEMPO
Morto il regista francese, padre del nouveau cinema
Da “Hiroshima mon amour” cambiò il modo di raccontare
I film per conoscerlo meglio
NATALINO BRUZZONE
ERA UN MAESTRO del tempo.
Atomizzato, scomposto, ribaltato, esaltato e messo in discussione in un “nouveau roman” che
con lui era diventato simbolicamente “nouveau cinema”. Con il
venerabile vegliardo Alain Resnais, scomparso ieri a Parigi a 91
anni, si chiude un’epoca di arte
sofisticata, di sperimentazione
rigorosa e inesorabile che all’inizio dei Sessanta decise di rivoluzionare la narrazione.
Ma dietro la scientifica freddezza e l’apparente algidità dei
toni covava, comunque, la passione di un intellettuale che si interrogava sulla
vita e sulla sua
rappresentaLA GUERRA
zione in seAL CENTRO
quenze. Certo,
I suoi primi un autore che
quattro film si negava alla
popolarità,
sono un
manifesto probabilmente
sconosciuto al
politico
grande pubblico ma, nella verità delle immagini, un regista
che incideva la scansione cronologica degli eventi alla ricerca del
trionfo della memoria, dove realtà e immaginazione si confrontavano in un cono d’ombra e cedevano alla seduzione dell’ambiguità e al piacere di ridisegnare
identità e verità.
Figlio di una famiglia agiata di
provincia, Resnais arrivò dietro
alla macchina da presa con la voglia e l’intelligenza di provare a
sondare quel territorio “mistico”
cheilromanzofrancesestavainiziando a esplorare. Cominciò dal
documentario per firmare, nel
1955, i 32 minuti di “Notte e nebbia” che evocavano, nel cozzo e
nello scivolamento tra bianco
&nero e colore, l’orrore dell’Olocausto. Era già un’opera da non
riconciliato,chedividevaigiudizi
e innestava un primo rigetto dal
concorso di Cannes.
I suoi primi quattro lungometraggi delineano un disegno politico-poetico che suscita entusiasmi, ma anche scandalo: “Hiroshima mon amour”, “L’anno
scorso a Marienbad”, “Muriel” e
“La guerra è finita”. L’atomica, il
collaborazionismo durante l’occupazione nazista, le torture in
Algeria, la guerra civile spagnola,
la militanza comunista e i dubbi
sono argomenti di trattazione
impervie, caratterizzate da una
Hiroshima
Mon Amour
Girato nel 1959 su
soggetto e sceneggiatura di Marguerite Duras, è il film di
Resnais più noto
L’anno scorso
a Marienbad
I dialoghi sono dello scrittore Alain
Robbe-Grillet. Vinse il Leone d’Oro a
Venezia nel 1961
La guerra
è finita
Il dramma di un
esule della guerra
civile spagnola
chiude la trilogia
dedicata ai conflitti
E non avete
ancora visto...
In bilico fra i linguaggi di cinema e
di teatro, fu da molti
considerato il suo
film testamento
LA NOTTE DI HOLLYWOOD
VERDONE: L’OSCAR?
SE L’AVESSI VINTO IO
L’AVREI NASCOSTO
IN CASSAFORTE
MICHELE ANSELMI
forte impronta memoriale e da
una personalissima vertigine di
un montaggio che decostruisce la
linearità del racconto e di quanto
sta passando sullo schermo. E
Resnais non si accontenta e non
si ripete perché “Stavisky” e
“Providence”, pur conservando
lo stigma di chi non crede ad unica versione dei fatti, sono esempi
di un procedimento meno lambiccato nonostante proseguano
ad insistere su accostamenti arditi e su una tecnica espositiva
non adagiata nella normalità ma
spintaalparadossostoricoedesistenziale.
Con “Mon oncle d’Amerique”
Resnais, con l’aiuto dello scienziato Henri Laborit, lancia uno
scandagliodabiologodelcervello
in una disamina di comportamenti, di desideri, di aneliti , di illusioni e di delusioni.
Così anche titoli come
“L’amour a mort”, “Melò”, “Voglio tornare a casa” dialogano sul
vivere e sul morire, come se i personaggi dovessero sciogliere
enigmi propri ed altrui. Nulla è
semplice, nulla è codificato, nulla
è più misterioso del quotidiano e
del
destino.
Una lucidità
chesaltal’ostaANATOMIA
colo
della
DEI SENSI
frammentaAnalizza
zione dei suoi
allestimenti
desideri,
per approdare
aneliti,
sempre all’inillusioni
novazione e
mai alla caduta e delusioni
del “già visto”.
Ma c’è anche il tocco leggero di
Resnais come in “Smoking/No
Smoking”, il musical eterodosso
di “Parole, parole, parole…”, le
commedie in punta di perfidia di
“Cuori” e “Gli amori folli”. Con
“Vousn’avezencorerienvu”sirifugia nel teatro e ancora il testamentario “Aimer, boire e chanter” presentato a Berlino 2014 e
premiato con l’Orso d’argento
per il copione, coniuga i fondali
del palcoscenico con la malattia e
i casi di tre coppie.
Due volte Leone d’oro a Venezia, Alain Resnais era il padre nobile della “nouvelle vague” senza
perquestoconfondersiconilmovimento. La sua era un’opera da
solista che sperimenta e indaga
sull’essere, sui ricordi attraverso
viaggi nel tempo spiazzanti, dove
passato, presente e futuro sono
trasformatiinentitàmetafisiche.
Un cinema di pensiero e di parola
cheperòpretendevaradicaligeometrie estetiche come un architetto che disegna il caos e ne cava
uno spartito di ossessioni incontrollabili.
La sua compagna Sabine Azema era uno dei corpi che Resnais
muoveva sulla scacchiera virtuale del flusso di coscienza nel segno, come l’adorato di Proust, del
tempo e della sua malia abissale.
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PAROLA di Carlo Verdone, a poche ore
dalla Notte delle stelle, attorno a un piatto di polpette fatte in casa nel ristorante
prediletto dentro la Grande Bellezza,
cioè Roma, a un passo da piazza Farnese
e Campo de’ Fiori. «Paolo non è superstizioso,iounpo’sì.Ognivoltacheglispedisco una mail o un sms, il giorno dopo vince un premio importante. Quasi quasi gli
scrivo». Che cosa? «Speriamo che anche
stavolta tu sia sotto una buona stella»
sorride il regista-attore parafrasando il
titolo del suo nuovo film.
In “La grande bellezza” Verdone fa Romano, l’aspirante drammaturgo servile e
onesto, angariato da un’attricetta cocainomane, che torna al paesello, Nepi, nauseato dalla vita capitolina. Deciso a non
restare sveglio fino all’alba, benché invitato alla Casa del cinema per una nonstop, l’attore confessa al Secolo XIX di
non essersela affatto presa per una scena
tagliata al montaggio, a suo dire venuta
benissimo, dove Romano veniva sessualmente umiliato dalla tizia. «Figuriamoci.
Sono un regista, ho dato anch’io dei dolori a qualche attore». E ancora, a proposito di presunti malumori infiocchettati da
Dagospia. «Ma quale “contenuta amarezza” per essere rimasto a Roma! Sciocchezze. Da Medusa mi avevano invitato,
e li ringrazio. Dipendeva da me andare o
non andare. Avevo il
mio film da seguire. E
poi il protagonista assoluto è Servillo, giustochecisiasololuitra
gli attori accanto a
Sorrentino e ai produttori».
Pare, in realtà, che
anche Sabrina Ferilli
volesse andare a Hollywood, perfino a sue
spese: non è stato pos- Verdone nel film
sibile.
«L’importante è trattarlo bene,
l’Oscar. Non fare come Salvatores, che ha
l’ha messo in bagno. Meglio lucidarlo
ogni giorno, come fa Sofia Loren. Ne
prendessi uno io, e non succederà mai, gli
farei una fotografia, lo infilerei dentro
una cornice e nasconderei quello vero in
cassaforte per non farmelo rubare dai ladri».
Di sicuro ha visto giusto Sorrentino nel
girare questo affresco magniloquente,
che non è una copia degradata di “La dolce vita”, tanto meno “La grande bruttezza”, come da facile battuta. Poi, s’intende, ogni giudizio è lecito. Da Los Angeles,
il regista ha replicato così: «Alcuni si sono sentiti chiamati in causa e se la sono
presa, forse vedendosi rappresentati
non al meglio delle proprie doti. Altri,
magari, non sono stati chiamati in causa
e si sono sentiti offesi perché avrebbero
voluto essere nel film».
Chiosa Verdone: «Paolo ha usato parole ragionevoli, eleganti e lapidarie. Certe
critiche mi sono parse inutilmente velenose, pure infantili, forse frutto di un
grande equivoco». Che equivoco? «“La
grande bellezza” non è un film su Roma.
Paolo usa la città come scenografia stordente, sfondo quasi metafisico, per descrivere il peregrinare di anime sbandate, depresse, cafone, incattivite. Pure il
confronto con Fellini è fuorviante. Fellini amava i suoi personaggi; Sorrentino
no, li giudica, pur riconoscendo loro una
bizzarra forza». Già.
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xte / cultura
INTRANSIGENZE
ESIMIO COLLEGA,
QUANTO TI ODIO
Capote insulta Kerouac, Twain la Austen: ecco lo sport degli scrittori
dalla prima pagina
Che ci ricordano il valore dell’acredine e del
rancore, ci aiutano a capire quanto ci sia di
umano nell’invidia e quanta bellezza possa
scaturire dell’odio e dal disprezzo del nemico.
Alcune buone regole d’ingaggio ci introducono nel vivo del libro. Che, va detto, senza nessuna spocchia, non è un poderoso tomo,maunlibrettosimpatico,unregaloperfetto per tutti quelli che amano leggere. Scivola via in un pomeriggio e non tenta mai di
essere qualcosa di più del simpatico oggettino che è, un concentrato di arguzia e intelligenza in una confezione furba, che incuriosisce e fa riflettere senza la pedanteria del
saggio.
Ecco i 5 principi base dell’insulto letterario, riassunti per ragioni di spazio:
1) conoscere le opere di chi insulti;
2)nonprendertelaconipoverettichenon
esistono, attacca solo chi ha venduto più copie di te;
3) lascia stare i morti (a meno che non siano abbastanza famosi da non farti sembrare
uno sciacallo);
4) quando possibile, usa l’ingegno e l’eleganza;
5) lasciati guidare dall’invidia, dal tuo ego
e dall’odio personale. Sono tutte ottime ragioni.
Un po’ di esempi.
Truman Capote, autore tra le altre cose di
“ColazionedaTiffany”,all’etàdi11anniaveva già deciso che sarebbe diventato uno
scrittore famoso, per consacrarsi alla vita
eterna e rivalersi di un’infanzia difficile.
Quando quei degenerati della beat generation diventarono più di moda di lui non poté
sopportare l’affronto: «Quello non è scrivere, è battere a macchina». Parlava di Kerouac, principalmente.
AncheFaulknereHemingwayselediedero di santa ragione: «Non ha mai usato una
parola che inducesse il lettore a cercarla sul
vocabolario», disse il primo del secondo.
«Povero Faulkner, crede davvero che le
grandi emozioni derivino da grandi parole?»replicòErnest,andandocistranamente
leggero per uno che aveva cercato di strangolare un giornalista che aveva criticato un
suo libro sulla scrivania del suo editor, Max
Perkins.
Jonathan Franzen, il grande scrittore di
“Le Correzioni”, appassionato polemista,
uno che dei blogger dice «molto meglio avere cinquanta inflessibili recensori piuttosto
che cinquecentomila strilloni incompetenti»sel’èpresatraglialtriconilveneratoma-
Sopra, Vladimir
Nabokov con i
guantoni: definì
Dostoevskij “mediocre, sciatto e
frettoloso”. A sinistra, Ernest Hemingway: sono
famose le sue
schermaglie con
William Faulkner
sulla semplicità
della scrittura
estro Philip Roth: «Invece di pensare in modo ossessivo a vincere il Nobel, farebbe meglio a scrivere libri migliori». Elegantissimo
Roth: «Ci sono circa venti grandi scrittori
americani nella generazione successiva alla
mia. Il più grande è Jonathan Franzen». Più
che una frase, un manuale per sottomettere
elogiando.
Delizioso il feroce scambio di battute tra
Norman Mailer e Tom Wolfe: «C’è qualcosa
di stupido in un uomo che porta solo abiti
bianchi, soprattutto se vive a New York».
Sospirava Wolfe, «il capobranco è quello a
cui tutti cercano di mordere il sedere». Fulminante Mailer: «Il fatto che ti sanguini il
sedere non significa che sei il capobranco».
Nel mezzo, la scazzottata da Nobel tra
García Márquez e Vargas Llosa, i battibecchi da milioni di copie tra Umberto Eco e
KenFollett,ilformidabileMarkTwaincontro Jane Austen, «ogni biblioteca che non
contienelibridiJaneAustenèunabuonabi-
blioteca. Anche se non contiene altri libri» e
«tutte le volte che leggo “Orgoglio e pregiudizio” mi viene voglia di disseppellirla e colpirla sul cranio con la sua stessa tibia»,
D’Annunzio che definisce Marinetti «un
cretino fosforescente» e un lapidario Gore
VidalcheliquidalamortediTrumanCapote
come «un buon salto di carriera».
A proposito di morti, lo scettro è di Bret
Easton Ellis. Che, dopo aver definito David
FosterWallace«loscrittorepiùsopravvalutato della nostra generazione», sentenziò,
in seguito al suicidio dell’autore di “Infinite
Jest”, «chiunque giudichi Foster Wallace
un genio letterario dovrebbe essere incluso
nel Pantheon degli imbecilli» suscitando il
boicottaggiodapartedialcuniindignatipesi
mediitalianicheinvitarono(conscarsosuccesso) i loro follower su Twitter a smettere
di seguire l’ex enfant terrible californiano.
Nel finale, l’immenso, inarrivabile, Vladimir Nabokov, autore oltre che del capolavo-
ro“Lolita”,traglialtri,diunbellissimolibro
di interviste edito in Italia da Adelphi col titolo“Intransigenze”(vidicequalcosa?).Tra
i giganti letterari che trasformava in nani
nel prisma della sua prosa definiva Dostoevskij «mediocre e sopravvalutato, sciatto e
frettoloso, creatore di personaggi dalla psicologia malata e razzolatore di cronaca nera».
In tempi di compiacenza, per non rovinareirapporticonnessuno,chediredelburrascoso Gore Vidal? Di fronte alla stroncatura
di un suo romanzo da parte della critica del
New York Times, Michiko Kakutani, disse:
«Non ho la più pallida idea di cosa le faccia
tanto rizzare i peli del suo immortale culo
giapponese».
L’unico eroe di casa nostra è lo scrittore e
poeta Michele Mari. Qualche anno fa, dopo
una stroncatura di Antonio D’Orrico, si presentòalCorrieredellasera,sifeceannunciare e, una volta salito nel suo ufficio, gli mollò
una sonora sberla. Chapeau.
Perilresto,aparteBusi(manonèpossibile tenere il conto delle sue querelle) le polemicucce dello Stivale sono più stucchevoli
del rosolio. Figurarsi che la più inviperita,
negli ultimi anni, risale al premio Strega di
due anni fa, meritatamente vinto da Alessandro Piperno. Gianrico Carofiglio non
poté sopportare le accuse dell’oscuro editor
di Ponte alle Grazie, Vincenzo Ostuni, che,
dopoaversostenutofinoallamortelacandidaturadelsuoautore,EmanueleTrevi,definì Carofiglio sulla sua pagina Facebook
«scribacchino mestierante». L’impavido ex
magistrato, conforme alla sua cavalleresca
visione del mondo, lo querelò?!?
Chissà che la crisi del mercato editoriale
nonspingaquestomondodicadaveriambulanti (no money, no drugs, no groupie: no party!) a far nascere qualche scontro degno di
questo nome (esempi felici: 2011, Los Angeles, due fan di Melville malmenarono un fan
di Joyce, 2013, Russia, un sostenitore di
Kant,dopounadisputafilosofica,aprìilfuoco sul suo avversario).
Dapartemia,essendounapersonavendicativa, segno tutti i nomi dei miei nemici in
un’agendina, che aggiorno mensilmente
nell’attesa di essere abbastanza importante
da farli fuori. Rigirandomela fra le mani,
provoaripetermicomeunmantral’avvertimento di Vladimir Nabokov (sempre lui):
unartistanoncommetterebbemaiundelitto, perché ha un’alternativa migliore: scrivere un grande romanzo. Ma ci credo poco.
MARCO CUBEDDU
[email protected]
twitter: @cubamsc #intransigenze
QUESTA SERA AL CARLO FELICE IL GRANDE MUSICISTA È OSPITE DELLA GOG
APPENA EBBE il suo primo pianoforte
smise di fare il direttore d’orchestra. Strana rinuncia, di solito prima si è pianisti o
violinisti, poi, in molti casi, si diventa anche direttori d’orchestra. Ancor più stranocheiltuttosiaaccadutoquandoilmusicista,lostellareGrigorySokolov,avevasolo 4 anni. Il musicista sarà questa sera alle
21 l’attesissimo protagonista del recital
per pianoforte della Gog al Carlo Felice
con un programma tutto Chopin con la
Sonata n. 3 in si minore op. 58 e 10 mazurche.
Va precisato che il piccolo Grisha, nato
nel 1950 a Leningrado, arrampicato su un
piccolo podio casalingo e con tanto di bacchetta in mano, all’epoca si limitava a dirigere con foga i dischi di musica classica del
padre.«Perlestrade,appenasentivoqualcuno suonare mi fermavo incantato, io
non ricordo, me lo dissero in seguito i miei
genitori» racconta. All’età di 5 anni fu
iscritto alla prestigiosa scuola di musica
per bambini dotati di Leningrado, a 12 il
primo recital importante, a soli 16 anni,
ancora studente del Conservatorio, vinse
il primo premio al Concorso Tchaikovsky
di Mosca, la cui giuria era presieduta dal
grande Emil Gilels.
ECCO IL GENIO TIMIDO
DEL PIANOFORTE
GIULIANA MANGANELLI
l’ultimo titano del
Da allora la sua
pianismo russo, vuocarriera come solista
le rendere onore e
di pianoforte non ha
giustizia al composiconosciuto soste.
tore, spremerne l’esUncriticofrancese
senza musicale fino
scrisse “C’è Sokolov,
all’ultima goccia, e
poicisonoipianisti”.
per farlo lo strumenGrigory Sokolov, orto deve rispondere
so col viso di bambialle sue dita alla perno, un repertorio vafezione, per cavarne
stissimo che va dal
sonorità inimmagibarocco francese ai
nabili, trilli intensiscontemporanei, ha Il pianista Grigory Sokolov
simi e pianissimi che
fama di essere uomo
molto riservato per non dire schivo e timi- dialogano con impressionanti fortissimi
do, maniacalmente, forse sarebbe meglio che sposano senso musicale a virtuosidire, religiosamente, pignolo nei confron- smo.
Quindi prove, tante ore, e altrettante
ti del suo compagno di musica, il pianoforore alla messa a punto del pianoforte inte.
Nonpotendoportareilsuosottobraccio sieme all’accordatore. Immaginiamo accome un violino deve rimettersi a quelli cada anche nelle sue fortunatamente freche trova nei teatri e nelle sale da concer- quenti visite nella nostra città. Nei circa
to. Dal loro primo incontro deve nascere 80 concerti annuali di Sokolov, per molti
un sodalizio profondo, perché Sokolov, appassionatiedespertiilpiùgrandepiani-
stavivente,ilDostoevskijdelpiano,ilrecital per la Gog trova sempre spazio, negli
anni passati con Beethoven, Bach e
Brahms.
Tra le centinaia di migliaia di suoi estimatori molti rimpiangono di non poterlo
ascoltare dal vivo anche oltre Atlantico e
in Gran Bretagna. Il Maestro, che sulla
carta vive a San Pietroburgo ma in realtà
passa più tempo su aerei e automobili per
i suoi tour, non tollera di sottoporsi alle
lungaggini burocratiche per ottenere un
visto all’ambasciata, quindi si limita all’Europa. E poi non ama incidere dischi o
CD, ne ha prodotti solo 7 o 8, ha smesso di
registrare nel 1995 e comunque le registrazioni sono tutte dal vivo e rigorosamente“buone”allaprima,nonricuciteinsieme scegliendo fior da fiore per creare
una tecnologica creatura di Frankenstein.
Per Sokolov la musica, tutta la musica,
andrebbe ascoltata dal vivo, anche perché
ogni sera è diversa, diverso lo stato d’animo del solista, diverso perfino lo stesso
pianoforte e l’acustica. Ogni sera è una
nuova magia da condividere con il suo
pubblico.
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IL SECOLO XIX
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
11
DUE GIORNI A GENOVA
L’economista e sociologo Serge Latouche
Latouche, l’eresia
della decrescita
e la follia collettiva
dell’ “usa e getta”
GIORGIO BERTONE
OGNI VOLTA che arriva Latouche la sfida
si rinnova. Il mondo gira così veloce e rapidamente si sposta verso l’arcimetafora del
“orlo del baratro”, che le teorie provocatorie dell’economista francese giungono alle
nostre orecchie, almeno in parte, come profezie realizzate. Da tempo andava dicendo
che debiti pubblici come quello della Grecia
e dell’Italia non verranno mai ripianati.
Inutili le finzioni. Le parole chiave della sua
alternativa potrebbero essere, in sintesi:
“decrescita felice”, “decolonizzazione dell’immaginario” (del consumismo occidentale), “frugalità”. Parole all’o.d.g. Solo che
alla decrescita ora siamo arrivati per obbligo e condanna. E Latouche aveva avvertito
che non c’è peggior decrescita che quella
imposta dalle contraddizioni del capitalismo: lui chiama ancora così ciò che oggi viene chiamato mercato. La decrescita felice è
invece una scelta politica generale che tiene
conto dei rapporti tra ecologia, economia e
società. E soprattutto dei limiti possibili
della crescita.Il bello è che questo suo slogan giunge in un momento di parossistica
richiesta e invocazione di sviluppo ad ogni
costo, con l’industria anche inquinante (vedi Ilva) che reclama la difesa disperata dei
posti di lavoro.
Ce ne sarà da discutere. In generale e con
diversi accenti, economisti ed ecologisti
confermano: se tutti gli abitanti della terra
pretendono e raggiungono il tenore di vita dei
paesi prosperi, il mondo
DOPPIO
collassa. Secondo il viINCONTRO
ceministro cinese dell’ambiente il costo di di- Il sociologo
struzione annuale delsarà domani
l’ecosistema in Cina sta
al Ducale
intorno al 10/12% del
e mercoledì
Pil. Cioè a un tasso che è
in Facoltà
all’incirca quello di crescita. Tutta la ricca bibliografia di Latouche, professore emerito
di Scienze economiche all’Università di Paris XI, -e, non dimentichiamolo, grande conoscitore del cosiddetto Terzo Mondo -, risuona di forti slogan già nei titoli. Per esempio: “Come si esce dalla società dei consumi” (Bollati Boringhieri, 2012). Ma l’ultimo
appena uscito è ancor più forte e provocatorio: “Ci sarà ancora vita dopo lo sviluppo?” (Arcoiris). Come diceva un grande
economista, Kenneth Boulding, chi crede
che una crescita esponenziale possa continuare all’infinito in un mondo finito o è un
pazzo o è un economista. Da economista
eretico Latouche sostiene sostanzialmente
la “società della decrescita” come rivoluzione sul piano culturale, mentre sul piano politico si limita a un programma preciso di
frugalità, autonomia, produzione locale (sul
tipo dei Systèmes d’échanges locaux). E di
“decolonizzazione dell’immaginario”, politico e pubblicitario: i politici ci illudono con
le parole, la pubblicità ci ammalia con immagini del paradiso.
Nei due appuntamenti genovesi, domani
alle 17.45 a Palazzo Ducale e mercoledì alle
15.30 alla Facoltà di Architettura, Latouche
ci parlerà anche della veloce obsolescenza
degli strumenti informatici. Ne sa qualcosa
l’università, che sembra diventata un Moloch di consumo ultrarapido e diffuso di congegni informatici al servizio della burocrazia. Ciò a cui Latouche infine si appella sono i saperi critici di cittadinanza, sviluppati
in altri paesi, ben sapendo che il dilemma
odierno sta nell’estrema difficoltà di questa
educazione e autoeducazione collettiva per
raggiungere se non proprio l’Utopia di una
Città Giusta, almeno una società meno
squilibrata e meno a rischio economico ed
ecologico.
12
IL SECOLO XIX
xte / spettacoli
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
IL NUOVO DISCO DI WILLIAMS
“G I R L”, IL RITORNO
DEL
RE
PHARRELL
È l’uomo che ha in mano il 43% della musica americana
Ma i censori del “politically correct” lo accusano di razzismo
solleconChadHugo,harilanciato un
simbolo inossidabile come “Simpaty
QUESTO BEL TIPO con il Fedora fortheDevil”deiRollingStones:celecontrollail43%dellamusicaameri- bri le notti del penultimo tour negli
cana. Si chiama Pharrell Williams, stadi, con i ragazzini che intonavano
40 anni, di Virginia Beach. Difficile il coro satanico solo perché avevano
che un posto bucolico e governati- sentito le bizzarrie di Pharrell.
Che l’anno scorso ha praticamente
vo, a Langley c’è il quartier generale
della Cia, possa generare un tycoon dominato la scena cantando in “Get
della musica commerciale. Tant’è, Lucky” dei Daft Punk, nel video si veWilliams sembra più vicino al Mu- de la sua faccia ma non quella dei due
seum of Fine Arts di Richmond che francesi nascosti dietro ai caschi, e in
ai ghetti ipertrofici dov’è nato il rap. “BlurredLines”,altrosuccessonehip
Ma il segreto del suo successo è pro- hop finito nel tritatutto mediatico e
prio qui, e l’uscita oggi su Internet e moralista per contenuti ritenuti ofdomani nei negozi del nuovo album fensivi verso le donne: “roba da inci“G I R L” lo conferma: il diritto alla tamento allo stupro”, hanno tuonato
felicità non è solo scolpito nella co- contro il titolare della bravata, Robin
stituzione,maimpressoafuoconel- Ticke, mentre Pharrell se l’è cavata
la musica del prossimo millennio. conilsuoappealdabravoragazzo.Un
“GIRL”,chepurehagiàprocurato po’ più rischiosa la copertina di “G I R
L”, che lo ha coa Williams la solita
stretto allo sdegno
accusa di razzismo
politicamente corper aver messo in
LA COPERTINA
retto: «Come potecopertina tre raINCRIMINATA
te pensare che io
gazze bianche e
sminuisca le donnessunanera,èuno
ne nere, ne ho spodei migliori dischi
sato una con la
degli ultimi dieci
quale sto da una vianni. Non tanto per
ta». Vero, e poi coil sound, smart e
me si fa a dubitare
sparato a mille neldi un uomo che gola vostra testa,
verna, in modi diquanto per l’idea
Tre ragazze bianche: la coversi, quel dannato
che il confronto fra
pertina del nuovo disco “G
43% delle produuominiedonne,ma
I R L” si è subito attirata le
zioni americane.
vale anche per
accuse di razzismo. Lui si è
Williams, che
qualsiasi relazione
difeso: «Mai pensato di
fiuta da sempre il
gay, è più facile nelsminuire le donne nere»
giro del vento, ha
l’artecheinpolitica
messo comunque
o nel mercato del
lavoro. Detto per inciso, con 100 mi- le mani avanti con canzoni che solioni di dischi venduti, l’uomo con il stengono la causa femminile, «Mi
Fedora è ricco da far paura. Una spe- fanno sorridere quelli che non lo capiscono, ma io ho sempre avuto a che
cie di re Mida.
Ma i dischi li vende o li fa vendere? fare con donne, nel mio lavoro, e non
Vere entrambe, perché oltre a can- mi spiego perché non siano loro a cotante, showman e musicista, Wil- mandare». Detto fatto, nell’album
liams è un super produttore. Sotto le duettano Miley Cyrus, “Come Get It
sue mani sono passati Madonna, Bae”, Alicia Keys, “Know Who You
Britney Spears, Justin Timberlake, Are”, e Kelly Osbourne, “Marylin
DaftPunk.Jay-ZeKanyeWest.Coni Monroe”. E per non fare torto ai vecNeptunes, il duo di maghi della con- chi amici Timberlake duetta in
RENATO TORTAROLO
“BrandNew”mentreiDaftPunktorreggiano in “Gust of Wind”.
Ma non finisce qui: “Happy”, che
ha fatto la fortuna di “Cattivissimo
me 2”, questa notte ha corso per gli
Oscar,mentre“LostQueen”èundialogosulfureofraluieleiche,venendo
da un altro mondo, si mettono in
guardia l’un l’altra sulla perfidia del
terrestri.
Niente male per l’artista più cool
degli ultimi vent’anni. Che a Parigi,
nei giorni scorsi, ha lanciato modelli
sofisticatidiocchialidasoleperMoncler dopo aver creato pure per Louis
Vuitton. E che ammette: «Non mi
chiedo mai se una canzone piacerà al
pubblico, ma quello che provo per
primo io ad ascoltarla. Lascio correre
liberi i pensieri, credo che Einstein e
Leonardo facessero la stessa cosa».
E sorride. Mi credete o no? Però vi
diverto. In realtà qualcosa
di rinascimentale, più
nel look che nella
fogadifarebottega con produttori,famosele
discussioni
con l’altro
imperatore della musica, Jay-Z, Williamsloha.Edèl’intuizionedelbello,
diquellostilecheirapperemogulneri prima di lui hanno inseguito invano, mettendo su fashion brand, da
Jay-Z a Beyoncé, che non si sono avvicinatinemmenolontanamentealla
Moda con la m maiuscola. Nel video
di “Happy”, che non a caso un gruppo
di giovani napoletani ha copiato e rifatto per le strade della città, si presenta in bermuda e Fedora risultando più un modello che Mister 43%,
ma se si ascolta tutto quello che fa si
avverte l’urgenza di portare l’Hip
Hop, un linguaggio ormai più universaledipoperock,aunlivellodicredibilitàpariaifilmimpegnatidiGeorge
Clooney e Brad Pitt.
In “G I R L” non succede nulla di
complicato, lui e lei, ma ripeto vale
anche per le relazioni gay, si cercano,
si incontrano e probabilmente si lasciano mentre il peggio di economia,
politicaeconvivenzasocialerestano
sullo sfondo. Cerchiamo la felicità, suggerisce Williams,
che ci sarà poi di male?
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RISERVATA
Loro devono
dirgli grazie
[+]
L’exploit dei Daft Punk
Sotto le sue mani di produttore è
passato anche il duo che ha stravinto ai Grammy Awards. Pharrell canta anche nella loro canzone più conosciuta, “Get Lucky”
Il vecchio amico
Timberlake
È una sua scoperta.
Ed è diventato
anche un bravo
attore
ATTENTI AL PORTAFOGLIO
ADDIO A MARIO LODI
È morto
il maestro
che costruì
l’Italia
È MORTO pochi giorni aver
compiuto 92 anni, nella sua casa
di Drizzona, in provincia di Cremona. Mario Lodi, maestro,
scrittore e pedagogista, insignito
di una laurea honoris causa, resterà nella memoria del Paese
per il valore dei sue metodi educativi, ispirati, quantomeno inizialmente a quelli di Cèlestin
Freinet.
La sua vita e la sua attività professionale si sono svolte interamente nel Cremonese, in un ambiente rurale ricco di spunti di riflessioneecaratterizzatodallaricostruzione post bellica e dal
processo di alfabetizzazione della gente delle campagne. Proprio
nel contatto quotidiano con i
bambini,conlaloroosservazione
partecipe, Lodi ha ridisegnato il
valoredellascuola,nehacambiato aspetti didattici e metodologia
di lavoro. È negli anni del Dopoguerra che ha avuto inizio il suo
impegno culturale e civile,
conclusosi
solo lo scorso
anno, attraverso l’Associazione culturale “Casa
delle Arti e
del Gioco”:
l’obiettivo,
quello di co- Mario Lodi
struire
un
centro studi e ricerche sui problemi dell’età evolutiva, sui processi di sviluppo della conoscenza e della cultura del bambino,
con produzione di documentazione bibliografica, iconografica,
audiovisiva, multimediale.
Il suo impegno è sempre stato
rivolto al futuro. Per questo, ha
lasciato intendere il suo desiderio: vorrebbe che la famiglia, gli
amici e i collaboratori potessero
proseguire «con un impegno collettivo» per promuovere la formazione degli insegnanti e dei
cittadinichesidedicanoallaeducazione fondata sui valori della
Costituzione Italiana. Tra i numerosi incarichi ricoperti nel
corso della sua carriera, Lodi nel
giugno 2000 venne nominato dal
ministro della Pubblica istruzione Tullio De Mauro membro della Commissione ministeriale per
il riordino dei cicli scolastici.
SCRIVERE A:
RISPARMIO
Il Secolo XIX - piazza Piccapietra 21
16121 Ge - fax. 010 5388426
di STEFANO MAIONE - [email protected]
IL PRESTITO
BCE ALLE BANCHE
LTRO o prestito alle
banche in che cosa
consiste?
LETTERA FIRMATA email
Con LTRO Long Term
Refinancing Operations - si intende un’
asta di liquidità con
cui la BCE mette a disposizione delle banche
europee che ne fanno
richiesta tutta la liquidità di cui hanno bisogno a un certo tasso. In
cambio la BCE riceve
dalle banche come garanzia sul prestito,
degli asset composti solitamente da obbligazioni governative (titoli degli stati membri
dell’UE). Ma le banche
possono arrivare ad of-
frire in garanzia anche
titoli privi di valore
come ad esempio quelli
emessi dalla Grecia.
TITOLI: POSSIBILE
AUMENTO DI TASSE
E’ possibile una maggiore tassazione delle
rendite finanziarie ed
in particolare sui titoli di Stato?
LETTERA FIRMATA email
Partendo dal presupposto che non c’è nulla di
scontato e che per il
momento sono solo ipotesi, l’idea di alzare
l’aliquota fiscale sui
tds è allo studio del
nuovo governo. Ricordo
che i titoli in questione
sono stati risparmiati
nel 2012 dall’aumento
delle aliquote (passate
dal 12,5% al 20%); ora
potrebbe esserci un aumento del prelievo fiscale non solo però per
questa categoria di titoli ma anche per
quelli che già scontano
un prelievo del 20%
(obbligazioni corporate e bancarie su
tutte). Gli unici proventi risparmiati potrebbero essere quelli
generati dai fondi pensione che oggi godono
già di una tassazione
agevolata all’11,5% e
che dovrebbero continuare ad essere esentati dalla stangata fiscale.
DIFENDERSI
CON I DIVIDENDI
Come vede una strategia di portafoglio
volta ad acquistare ti-
toli italiani ad elevato
dividendo come Terna
Snam ed Eni?
LETTERA FIRMATA email
I titoli elencati fanno
parte dei cosiddetti titoli difensivi, ovvero titoli che forniscono un
rendimento costante e
utili stabili, indipendentemente dallo stato
del mercato azionario
globale. Un portafoglio impostato solo su
titoli azionari difensivi
può essere molto a rischio soprattutto in periodi di ribassi pesanti
come abbiamo avuto
modo di verificare nel
recente passato, tuttavia l’ inserimento in
questo di una giusta e
coerente percentuale
rispetto al proprio
grado di rischio può
Questa rubrica è firmata ogni lunedì
da esperti di Borsa. Oggi tocca a Stefano Maione, Responsabile Retail
AreaGenova-BancodiChiavariedella
Riviera Ligure
dare quel extra rendimento che ora non si
può avere dal mercato
obbligazionario. I titoli che ha elencato
hanno tutti uno yield
sopra il 5% con Eni che
arriva addirittura ad
oltre il 6%; non dimenticherei però anche
Enel che oltre ad elargire un dividendo interessante può avere
spazi per un ulteriore
crescita del prezzo .
[+]
COME CONTATTARE
GLI ESPERTI
lunedì
ATTENTI
AL PORTAFOGLIO
[email protected]
Quindi titoli azionari
si, ma con moderazione
e diversificazione
......poi ognuno!
DOMANI
martedì
È CORRETTA
L’IMPOSTA DI BOLLO
È corretto che la mia
banca mi abbia applicato l’imposta di
bollo sul rendiconto?
mercoledì
LETTERA FIRMATA email
Assolutamente si perchè l’ imposta si applica su tutti i depositi
a risparmio, compresi i
conti deposito e i conti
liquidità come previsto
dal decreto legge n. 16
del 2012 con le relative
modifiche. L’imposta
per il 2013 e’ stata del
1,5 per mille e per il
2014 sarà del 2 per
mille.
TAX CORNER
[email protected]
LA CASELLA
DELLA SANITÀ
[email protected]
giovedì
LA STAGIONE
DELL’AMORE
[email protected]
venerdì
PREVIDENZA
FACILE
[email protected]
sabato
L’AVVOCATO
DI FAMIGLIA
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domenica
BIMBI IN FORMA
[email protected]
xte / salute
IL SECOLO XIX
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
13
UNO STUDIO PUBBLICATO SUL BRITISH MEDICAL JOURNAL
IL BIKE SHARING?
MIGLIORA
L’AMBIENTE
E LA SALUTE
Il Bike-sharing può migliorare la vita delle persone. È quanto mostra
una ricerca condotta a Londra sul
sistema in atto nella capitale inglese, che fa sapere anche come a godere di più di questo servizio in termini di salute sono i maschi e gli anziani. Lo studio è stato pubblicato
sul British Medical Journal ed è stato condotto dall’Università di Cambridge e dalla London College University, insieme alla London School
di Igiene e Medicina Tropicale.
Randomizzazione
È il criterio attraverso il quale si inserisce
un malato in un braccio di ricerca o un
altro all’interno del protocollo di studio
Doppio cieco
È il metodo di studio più diffuso quando
occorre fare in modo che la scelta
del paziente e la risposta ad una terapia
non possano essere influenzati dal
medico che segue la ricerca. In pratica
né il medico né il malato sanno
che trattamento stanno seguendo,
se quello innovativo o quello standard,
fino a quando non vengono aperti
codici che lo chiariscono
Criteri di inclusione
Non tutte le persone possono
partecipare ad un determinato studio
su farmaci che potrebbero essere
indicati per la loro malattia. Esistono
infatti parametri specifici, come l’età, le
caratteristiche biologiche della malattia,
l’assunzione di altri trattamenti e altro
Consenso informato
Il malato entra in una sperimentazione
solo dopo aver dato il proprio consenso
informato, che deve essere ottenuto solo
dopo che il medico ha spiegato il tipo
di ricerca e il tipo di situazioni che
il paziente si può trovare ad affrontare
ha definito, tra le prime in Italia, modalitàecriteriperlosvolgimentodelle
sperimentazioni cliniche, le imprese
farmaceutiche hanno sottoposto all’ente 230 richieste di ammissione allosvolgimentodisperimentazionicliniche nelle strutture della regione nel
solo 2013. E, per dare un’idea del rit-
mo delle richieste, altre 40 sono arrivate a gennaio 2014.
«I vantaggi di questo accordo sono
di tre ordini» spiega l’assessore alla
Salute Claudio Montaldo «il primo e
più significativo è per i malati, che potranno essere curati con i farmaci più
moderni ancora in fase sperimentale
se il medico riterrà che siano potenzialmente utili per il loro caso: tra l’altro la nostra regione si propone in
questo senso come un punto di riferimentoneglistudisullemalattiecroniche e sulle patologie dei bambini, grazie alla presenza dell’Ospedale Gaslini.Glialtrivantaggisonopergliopera-
© RIPRODUZIONE RISERVATA
MO
NTAL
LE
G
A
RO
◊
S
CA
52
TERAPIEintelligenticontroitumori,
disegnate esattamente per colpire le
cellule malate risparmiando quelle
sane, nuove cure per il melanoma che
migliorano le capacità difensive dell’organismo, farmaci che tengono sottocontrolloilvirusdell’epatiteC:questi alcuni dei più recenti successi della
ricerca farmaceutica, attualmente in
fase di avanzatissima sperimentazione. E nella nostra regione avere accesso a questi e a molti altri farmaci potrebbe nel prossimo futuro essere più
facile. Quindi, stop definitivo ai viaggi
della speranza, per i tanti malati che
debbono fare i conti con queste situazioni.
Potrebbenonesserepiùunsognola
disponibilità di una terapia che si sa
essere somministrata in altri Paesi,
ma non ha ancora avuto il via libera
dalle autorità. Genova e la Liguria, insomma, aprono le porte ai farmaci innovativiinsperimentazione.Perimalati sarà più facile avere a disposizione
imedicinalinonancoraregistratiufficialmente che possono radicalmente
mutare la storia di una malattia. A far
giungere più rapidamente gli ultimi
ritrovati della scienza, in un percorso
che sarà sempre gestito dai medici e
che dovrà essere adattato alle caratteristiche di chi soffre e della biologia
della sua malattia, è l’innovativo accordo siglato a Genova tra Regione Liguria e Farmindustria, l’associazione
cheriunisceleaziendecheproducono
i medicinali. Grazie a questa novità ed
alla decisa accelerazione dei lavori del
Comitato Etico Regionale, sia i pazienti che i medici diventeranno protagonisti in prima persona del turbinoso sviluppo delle ricerche. Proprio
il Comitato Etico regionale, peraltro,
haungranlavorodafare.Dopochenel
luglio 2013 la Giunta regionale ligure
L’accesso ai nuovi medicinali: criteri e limiti
A
19
FEDERICO MERETA
UN ADOLESCENTE su quattro
soffre di mal di testa frequenti. E
la sua cefalea è diversa da quella
dell’adulto. A rischio sono soprattutto le ragazze e ovviamente queste cifre si riferiscono a chi
ha mal di testa anche solo due
volte l’anno. La situazione cambia quando si parla di cefalea
cronica quotidiana. In questi casi
il giovane accusa attacchi di mal
di testa almeno 15 giorni al mese,
e l’incidenza è dell’1-2 per cento
della popolazione giovanile.
In genere il dolore è pulsante,
come se il giovane avesse una
sorta di “martello” che continua
a battere in testa, e spesso si accompagna a nausea, fastidio alla
luce, ai rumori e agli odori. Purtroppo a volte si eccede con le
cure fai da te, quando invece ci
sarebbe bisogno di approfondimenti che solo i medici possono
effettuare. È dedicato anche al
mal di testa dei giovani il primo
Social Manifesto in Italia per i
diritti della persona con cefalea,
a difesa degli oltre sei milioni di
italiani che ne soffrono. Si punta
a ottenere il riconoscimento legislativo della cefalea primaria
cronica come malattia sociale,
poi a mettere a punto un sistema
di cure più efficiente e modulabile sulle necessità del singolo
paziente, differenziato per livelli
di gravità, e soprattutto ad assicurare in tutta Italia gli standard
assistenziali che possono favorire il controllo ottimale delle crisi. «Oggi in Italia chi soffre di cefalea, e si tratta in gran parte di
donne, utilizza troppo spesso i
farmaci in modo improprio e
protratto, con rischi di tossicità e
abuso o dipendenza da medicinali, che possono facilitare la
cronicizzazione del disturbo»
spiega Giorgio Bono, presidente
della Società Italiana per lo Studio delle Cefalee. Per questo è
fondamentale arrivare a una
chiara definizione legislativa
della malattia come patologia sociale».
D
I
L
La Regione firma l’accordo con Farmindustria per introdurre
cure innovative: ecco come i pazienti potranno usufruirne
Quel “martello”
alla testa
che colpisce
i più giovani
LL
PORTE APERTE
AI NUOVI FARMACI
tori, che faranno una specifica
formazione e per la ricerca e l’industria che opera in Italia». Ovviamente
le sperimentazioni saranno destinate
aunnumerolimitatodipazienti.Questo è estremamente importante da
sottolineare: come è nelle regole dei
protocolli scientifici, solo quando una
persona e la sua malattia rientrano
esattamente nelle caratteristiche richieste dallo studio clinico si potrà
pensareaproporrequestaalternativa.
Ciò che conta, poi, è che non siano
“favoriti” solamente i malati che fanno riferimento alle strutture più importanti. Per questo l’impegno della
Regioneèquellodicreareunareteche
possa favorire il reclutamento dei potenzialimalatiintutteleAsleleaziendeospedaliere,peroffrirelastessaopportunità a tutti i cittadini. «Il 26 per
centodellesperimentazioninazionali
sisvolgeinLiguria,elaricercarappresenta un investimento fondamentale
in questo settore» ha precisato Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria «con la firma di questo accordo si fa un passo avanti importante
per i pazienti e i medici, ora gli obiettivi sono velocizzare al massimo le procedure, per poter imprimere il giusto
ritmo alle sperimentazioni, e capillarizzare il più possibile la diffusione
delle ricerche, per ottenere investimenti maggiori». La cosa più importante è che ai malati si offrano nuove
opportunità, come già avviene con i
protocollidiricercaattualmenteinatto.Inpratica,aunapersonacheavràle
caratteristicheperpoterentrareinun
protocollo sperimentale, il medico offrirà due opzioni: da un lato la possibilità di essere curata con la terapia
standard disponibile, dall’altro quello
di seguire un trattamento con farmaci
chehannogiàfattounampiopercorso
distudioepossonorisultareancorpiù
efficaci di quelli disponibili. In molti
casi, poi, negli studi che vengono definiti “in doppio cieco” e confrontano
efficacia e tollerabilità di due farmaci,
l’eventualeterapiainnovativapotrebbe capitare “a caso” in un paziente
piuttosto che nell’altro. Ma anche in
questo circostanza, per il malato c’è la
certezza di essere sempre seguito al
meglio. L’ultima parola, in ogni caso,
spettasemprealsingolo.«Staallapersona scegliere se entrare o meno nel
protocollo di ricerca» conclude
Manlio Ferrarini, direttore scientifico dell’Ospedale San Martino-Ist di
Genova”.
CEFALEA CRONICA
◊ VI
SPERIMENTAZIONE IN LIGURIA
CURA D
A
MONTALLEGRO
IL SECOLO XIX
televisione
21.10 REX 6
In “Cioccolata amara” il commissario
Terzani e il fido Rex indagano sulla
morte per avvelenamento del presidente di una fabbrica di cioccolato
Rai 1
10.30
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23.15
ALLE
DALLE
00.50
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UNO MATTINA Attualità
I TG DELLA STORIA
TG1 FLASH Telegiornale
UNO MATTINA STORIE VERE
Attualità
UNO MATTINA VERDE Attualità
TG1 Telegiornale
UNO MATTINA MAGAZINE Attualità
LA PROVA DEL CUOCO Varietà
condotto da Antonella Clerici
TG1 TELEGIORNALE
TG1 ECONOMIA
VERDETTO FINALE Attualità
LA VITA IN DIRETTA Attualità 17,00 TG1 Telegiornale
L’EREDITÀ Game show condotto da Carlo Conti
TG1 TELEGIORNALE
AFFARI TUOI Game show condotto da Flavio Insinna
IL GIUDICE MESCHINO Fiction
con Luca Zingaretti, Gioele Dix
PORTA A PORTA Attualità condotto da Bruno Vespa
TG1 NOTTE - CHE TEMPO FA
SOTTOVOCE Attualità
RAI EDUCATIONAL
07.00
20.00
07.05 ULTIMATE SPIDERMAN - VICKY
PHINEAD AND FERB - WINX
CLUB Cartoni
08.05 SORGENTE DI VITA Attualità
08.35 DESPERATE HOUSEWIVES Telefilm
10.00 TG2 INSIEME Attualità
11.00 I FATTI VOSTRI Attualità
13.00 TG2 GIORNO Telegiornale
13.30 TG2 COSTUME E SOCIETA’
13.50 TG2 MEDICINA 33
14.00 DETTO FATTO Attualità condotto da Caterina Balivo
16.15 COLD CASE - DELITTI IRRISOLTI Telefilm
17.45 TG2 FLASH L.I.S. - TG SPORT TG2 NOTIZIE
18.45 SQUADRA SPECIALE COBRA 11
Telefilm
20.30 TG2 Telegiornale
21.00 LOL :-) Varietà
21.10 REX 6 Fiction con Francesco Arca “Cioccolata amara” “Wunderkammer”
22.55 THE GOOD WIFE Telefilm con
Julianna Margulies “Squadra
rossa, squadra blu”
23.40 TG2 NOTIZIE
23.55 RAZZA UMANA Documenti
01.15 RAI PARLAMENTO
GR 19
Viabilità
Meteo
Ogni ora notizie locali,viabilità,meteo
21.15 QUINTA COLONNA
Paolo Del Debbio propone argomenti di politica e attualità nel suo approfondimento settimanale. Fra gli inviati, l’ex deputato Roberto Poletti
Rai 3
Rai 2
DALLE
06.45
09.05
09.30
10.00
21.05 PRESADIRETTA
“Sofisticazioni” è il titolo della puntata,
dedicata alle frodi alimentari. Come possiamo essere sicuri della genuinità del cibo che compriamo?
07.00
07.30
08.00
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01.05
01.15
TGR BUONGIORNO ITALIA
TGR BUONGIORNO REGIONE
AGORA’ Attualità
MI MANDA RAITRE Attualità
ELISIR Attualità
TG3 - TG3 FUORI TG
PANE QUOTIDIANO Attualità
IL TEMPO E LA STORIA Attualità
TG REGIONE - TG3 - METEO 3
TGR LEONARDO - TGR L.I.S.
TGR PIAZZA AFFARI
TERRA NOSTRA Telenovela
ASPETTANDO GEO Documenti
GEO Documentario
TG3 - TG3 REGIONE - METEO
BLOB Varietà
SCONOSCIUTI - LA NOSTRA
PERSONALE RICERCA DELLA
FELICITA’ Attualità
UN POSTO AL SOLE Soap opera
PRESADIRETTA Attualità condotto da Riccardo Iacona “Bancarotta”
HOTEL 6 STELLE Documenti
TG3 LINEA NOTTE - TG REGIONE
FUORI ORARIO Attualità
FILM: TEMIRKANOV: PROVE
D’ORCHESTRA (documentario)
07.19
19.19
21.10 GRANDE FRATELLO
Torna il reality show, assente dagli
schermi per quasi due anni. La nuova
versione del programma dà più spazio
agli interventi tramite social network
Rete 4
06.25
07.20
08.15
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20.30
21.15
23.55
00.55
CHIPS Telefilm
MIAMI VICE Telefilm
HUNTER Telefilm
CARABINIERI 7 Telefilm
SAI COSA MANGI? Attualità
RICETTE ALL’ITALIANA Attualità
TG4 - TELEGIORNALE METEO
UN DETECTIVE IN CORSIA Telefilm
LA SIGNORA IN GIALLO Telefilm
LO SPORTELLO DI FORUM Varietà
HAMBURG DISTRETTO 21 Telefilm con Sanna Englund
MY LIFE - SEGRETI E PASSIONI
DELITTI DEL CUOCO Soap
FILM TV: IL COMANDANTE
FLORENT (poliziesco) con Corinne Touzet “La grotta”
TG4 - TELEGIORNALE
IL SEGRETO Soap
TEMPESTA D’AMORE Telenovela
QUINTA COLONNA Attualità
condotto da Paolo Del Debbio
TERRA! Attualità
DONNAVVENTURA Attualità
GR 19 Sport
13 appuntamenti
quotidiani dedicati
all’informazione sportiva.
06.00 PRIMA PAGINA
08.00 TG5 - MATTINA
08.45 LA TELEFONATA DI BELPIETRO
Attualità
08.50 MATTINO CINQUE Attualità
Condotto da Federica Panicucci
e Federico Novella
11.00 FORUM Attualità condotto da
Barbara Palombelli
13.00 TG5 TELEGIORNALE - METEO 5
13.40 BEAUTIFUL Soap
14.10 CENTOVETRINE Soap
14.40 UOMINI E DONNE Talk Show
16.10 IL SEGRETO Telenovela Con Maria Bouzas, Sandra Cervera, Ramon Ibarra
16.55 POMERIGGIO CINQUE Attualità.
Condotto da Barbara D’Urso
18.50 AVANTI UN ALTRO! Game condotto da Paolo Bonolis
20.00 TG5 - METEO 5
20.40 STRISCIA LA NOTIZIA - LA VOCE DELL’IRRUENZA Varietà
condotto da Ezio Greggio e Enzo
Iacchetti
21.10 GRANDE FRATELLO Reality
Conduce Alessia Marcuzzi
00.40 GRANDE FRATELLO LIVE
01.10 TG5 - NOTTE Varietà
01.40 RASSEGNA STAMPA
06.30
19.30
19.35
20.20
23.30
23.50
00.15
06.55 FRIENDS Sitcom
07.40 UNA MAMMA PER AMICA Telefilm
09.30 EVERWOOD Telefilm
11.25 DR. HOUSE - MEDICAL DIVISION Telefilm
12.25 STUDIO APERTO – METEO
13.00 SPORT MEDIASET
13.40 FUTURAMA Cartoni
14.05 I SIMPSON Cartoni
14.30 DRAGON BALL GT Cartoni
14.55 THE BIG BANG THEORY Cartoni
15.45 DUE UOMINI E MEZZO Sitcom
16.35 HOW I MET YOUR MOTHER Sitcom “Senza fretta”
17.00 NIKITA Telefilm con Maggie Q.,
Lyndsy Fonseca
18.30 STUDIO APERTO - METEO.IT
19.20 C.S.I. SCENA DEL CRIMINE Telefilm con William L. Petersen,
Marg Helgenberger
21.10 FILM: FERITE MORTALI (azione) con Steven Seagal, Isaiah
Washington
23.20 TIKI TAKA - IL CALCIO E’ IL NOSTRO GIOCO Sport
01.50 STUDIO APERTO - LA GIORNATA - SPORT MEDIASET
02.05 SPORT MEDIASET
14 appuntamenti
con le notizie dall’Italia
e dal mondo
La 7
07.00 OMNIBUS - RASSEGNA STAMPA Attualità
07.30 TG LA7 Telegiornale
07.50 OMNIBUS METEO Attualità
07.55 OMNIBUS Attualità
09.45 COFFEE BREAK Attualità condotto in studio da Tiziana Panella
11.00 L’ARIA CHE TIRA Attualità
condotto in studio da Myrta
Merlino.
13.30 TG LA7 Telegiornale
14.00 TG LA7 CRONACHE
14.40 LE STRADE DI SAN FRANCISCO
Telefilm con Karl Malden, Michael Douglas
16.40 THE DISTRICT Telefilm con
Craig T. Nelson
18.10 IL COMMISSARIO CORDIER Telefilm con Pierre Mondy
20.00 TG LA7 Informazione
20.30 OTTO E MEZZO Attualità condotto da Lilli Gruber
21.10 PIAZZA PULITA Attualità condotto da Corrado Formigli
24.00 TG LA7 - NIGHT DESK
01.15 FILM: IL PROSSIMO UOMO
(drammatico) con Sean Connery, Cornelia Sharpe
sms: 335 1981919
email: [email protected]
facebook.com/radio19
numero verde 800 980 964
Tutte le frequenze
su www.radio19.it
La radio del Secolo XIX.
LIGURIA
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IL BOSS DELLA CASA
RENATO ZERO - ALLA FINE
CASE CHE NON TI ASPETTI
ITALIAN PICKERS
JUNIOR MASTERCHEF AUSTRALIA
MASTERCHEF MAGAZINE 3
THE X FACTOR USA
JUNIOR MASTERCHEF
IL BOSS DEL LEGNO
ITALIAN PICKERS
21.10 PIAZZA PULITA
Corrado Formigli conduce il programma di approfondimento dedicato
a temi di politica e di attualità. Con
ospiti in studio e inchieste
Italia 1
GR 19 Flash
PAY TV
16.00
16.20
17.05
17.15
18.00
18.50
21.10 FERITE MORTALI
Orin Boyd, poliziotto dai modi un po’
spicci,vieneconfinatoinunodeiquartieri più malfamati della città. Comincia a
indagare su un traffico di droga
Canale 5
DALLE
21.10 IL GIUDICE MESCHINO
Nellaprimapuntatadellafiction,LucaZingaretti interpreta Alberto Lenzi, pubblico
ministero alla Procura di Reggio Calabria.
Lasuavitavienesconvoltadaunomicidio...
ALLE
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
ALLE
14
Sky Cinema 1
10.00
12.05
13.30
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16.55
19.15
21.10
23.10
00.50
FILM: THE MEXICAN
FILM: PARIS MANHATTAN
FILM: IL PRINCIPE ABUSIVO
FILM: RED DAWN
FILM: THE KARATE KID: LA
LEGGENDA CONTINUA
FILM: INKHEART
FILM: WORLD WAR Z
FILM: VIVA LA LIBERTA’
FILM: IL MIO MIGLIORE INCUBO!
Sky Sport 1
12.30 SERIE B REMIX
13.00 SERIE A REMIX
13.30 TERZO TEMPO, IN ONDA CON
NOI
14.30 CALCIO: SERIE A
19.00 BUNDESLIGA REVIEW
20.00 SERIE B PREPARTITA
20.30 CALCIO: SERIE B
22.30 SERIE B POSTPARTITA
23.30 I SIGNORI DEL CALCIO
24.00 GOAL DEEJAY
Fox Crime
16.25 LAW & ORDER Telefilm
18.15 GOLDEN BOY Telefilm
19.10 NCIS Telefilm “Una visita inattesa”
20.05 CRIMINAL MINDS Telefilm “Il re
pescatore”
21.00 NCIS Telefilm “Licenza di uccidere”, “La vita continua”
22.50 THE BLACKLIST Telefilm
“L’agenzia Cyprus”
23.45 CRIMINAL MINDS Telefilm
00.40 NCIS Telefilm
Joi
18.05 THE BUG BANG THEORY Sitcom
18.30 OUTSOURCED Sitcom
18.55 SUBURGATORY Sitcom
19.20 SHAMELESS Telefilm
21.15 DURO A MORIRE Telefilm “La
talpa”, “Assedio”
23.00 LEVERAGE Telefilm “Mestiere di
famiglia”, “Rubacuori”
00.45 DR. HOUSE Telefilm
02.15 FRIENDS Sitcom
Primocanale
08.30
11.00
11.15
13.00
13.30
15.00
17.15
19.00
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21.00
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LIVE NEWS MATTINA
TELEGIORNALE
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ANTEPRIMA CALCIO
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Telecity 7Gold
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12.30
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20.30
21.10
WILDLIFE
TG7 REGIONE
EXTREME TRAVELLER
POMERIGGIO CON CASALOTTO
SETTE SERA
TG7
TG7 SPORT
CASALOTTO
TG7 SPORT
FUNAMBOLI Attualità. Conduce
Alessandro Milan
23.15 DIRETTA... SUPPLEMENTARI
DIGITALE TERRESTRE
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15.50
16.35
17.25
18.10
19.40
20.25
21.15
BROTHERS & SISTERS
90210
ONE TREE HILL
XENA
STREGHE
SANCTUARY
HEROES
FILM: DALLA CINA CON FURORE
22.55 WONDERLAND 2013 FLASH
23.05 IL TRONO DI SPADE 2
01.10 FILM: WATCHMEN
Mya
16.55 FILM: IN CUCINA NIENTE REGOLE
18.35 ONE TREE HILL Telefilm
19.25 E.R. Telefilm
21.15 PARENTHOOD Telefilm “Sostieni chi ami”
22.05 MERCY Telefilm “Vite salvate”
22.55 DANCE ACADEMY Telefilm
24.00 GOSSIP GIRL Telefilm
00.50 ONE TREE HILL Telefilm
Agenzia di comunicazione
Iris
09.15 FILM: APPASSIONATAMENTE
11.00 FILM: LA VITA E’ UN MIRACOLO
13.50 FILM: LA BANDA DEL GOBBO
15.40 FILM: LA VITA COME VIENE
17.55 FILM: ISCHIA, OPERAZIONE
AMORE
19.35 A-TEAM Telefilm
21.05 FILM: APOLLO 13
23.25 FILM: FROST/NIXON - IL DUELLO
01.40 FILM: IL CONSIGLIORI
Boing
15.20 LA CQ - UNA SCUOLA FUORI
DALLA MEDIA
15.45 DORAEMON
16.40 GUMBALL
16.55 LEGEND OF CHIMA
17.20 GREEN LANTERN
17.45 JOHNNY TEST
18.10 ADVENTURE TIME
18.35 I PINGUINI DI MADAGASCAR
19.00 DORAEMON
21.15 CHICA VAMPIRO
Teleliguria
MTV
16.00
16.50
17.50
18.20
19.20
20.15
21.10
GINNASTE - VITE PARALLELE
TEEN MOM
TEEN CRIBS
GINNASTE - VITE PARALLELE
SCRUBS
MODERN FAMILY
LE RAGAZZE DEL REDNECK HEAVEN
22.00 ARE YOU THE ONE? UN ESPERIMENTO D’AMORE
23.00 GEORDIE SHORE
24.00 THE VALLEYS
07.00
14.00
17.00
17.30
18.00
19.30
20.00
21.00
23.00
SHOPPING
TG
MUSIC BOX
ASTROLABIO
STELLA DANZANTE
CHE FIGURA
TG
LIGURIA SELECTION
HARD TREK
Telenord
07.00
12.00
12.15
14.00
16.30
17.00
18.00
19.00
20.00
20.30
21.00
23.00
TGN MATTINA
TGN NEWS
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SHOPPING HOUSE
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TGN POMERIGGIO
TGN CALCIO - TGN SERA
TRANSPORT
TGN SERA
IL DERBY DEL LUNEDì
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lettere e giochi
Posta e risposta
a cura di GIULIANO GALLETTA
Giulia, la figlia del marò
sognava il Grande Fratello
ANNA DIMEZZO TORINO
Caro Galletta, ho letto, non senza un certo stupore, che Giulia Latorre, figlia ventenne del Marò Massimiliano Latorre, trattenuto in India da due anni con Salvatore Girone, accusati di aver ucciso due pescatori scambiandoli per pirati, ha partecipato alle selezioni per il Grande Fratello. La notizia ha scatenato la protesta dei
social network che hanno accusato la ragazza, secondo me con un po’ di ragione, di
voler strumentalizzare la vicenda del padre. Lei si è difesa spiegando: «Non l’ho
fatto per diventare famosa, non è così. Se cercassi la notorietà sarei andata ovunque visto che mi hanno invitato in tantissimi programmi. Non l’ho fatto. Anche
Cara lettrice, mi sembra che ormai “l’indignazione” dei social network si stia
pericolosamente trasformando in un giudizio divino e vada invece valutata con
grande discernimento critico. Anche perché overdose di indignazione rendono
la stessa sempre più debole. Alla fine la figlia del marò non avrà una parte nel
Grande Fratello e questa è la soluzione più logica e sensata della vicenda. Sicuramente candidarsi al reality non è stata una gran buona idea ma non è un motivo per crocifiggerla. È solo una ventenne a cui piace il Gf, come a tantissimi
suoi coetanei.
Fs, niente risparmi
ma tanti disagi
Come vecchi utenti di Trenitalia di Cengio
(SV) e Saliceto (CN) dobbiamo fare presente che le ultime variazioni dell’orario
dei treni ed i disguidi quotidiani (ritardi e
soppressioni) sono molto pesanti.
Qui di seguito sono elencati alcuni orari
della stazione di Saliceto (CN) che precedono di 5 minuti quella di Cengio(SV) .
Alla stazione di Saliceto (CN) si attende in
piedi al freddo. Con il nuovo orario del
15/12/2013 si sperava nel rimedio delle
gravi variazioni precedenti, ma siamo rimasti delusi. Ad esempio era stato soppresso il primo treno per Savona delle
6.00, pazienza! Bisogna risparmiare!
Il treno delle 6.45 è stato ritardato prima
alle 7.00, poi alle 7.15: così arriva a Savona
alle 8.00 circa e non serve più né agli studenti, né ai lavoratori; senza contare che si
perdono le coincidenze per Milano e Ventimiglia. Sono state, inoltre, soppresse le
fermate di Bragno (SV) e Ferrania (SV)
utilizzate da molti lavoratori.
Sia ben chiaro che queste variazioni non
CLARA CAULA E-MAIL
Ucraina, speriamo
che sia solo guerra fredda
Duemila soldati russi stanno prendendo
possesso della penisola di Crimea. E’ questa la logica conseguenza del fallimento
governativo di Yanukovich, conclusosi con
la sanguinosa repressione. Gli Stati Uniti
intanto minacciano onerose ritorsioni:
dalla guerra fredda a quella economica.
Tuttavia l’ex Unione sovietica non sembra
disposta a cedere di buon grado all’Occi-
dente i territori ucraini; almeno non a titolo gratuito come vorrebbero Europa e
Usa. L’Ucraina, infatti, può essere considerata la centrale nevralgica dello smistamento del gas europeo: circa l’80% della
produzione proveniente dalla Russia transita su questo territorio. Gli interessi geopolitici di Russia, Europa e Usa sono
quindi alla base del caos in Ucraina. Come
avvenuto in tante altre nazioni, vedi
Medio Oriente, le superpotenze fomentano indirettamente le rivolte per poi indignarsi davanti al bagno di sangue. Non è
facile preventivare gli sviluppi delle ostilità in atto. L’ultima volta che l’Occidente
si trovò in conflitto contro l’Impero russo,
per il possesso della Crimea, correva
l’anno 1853. In quell’occasione, dopo una
guerra di circa tre anni alla quale anche
l’Italia prese parte, le attività belliche si
conclusero con il trionfo degli Alleati.
Questa volta il dissidio dovrebbe restare
entro i limiti delle intimidazioni e delle
rappresaglie economiche; salvo complicazioni. L’unica certezza è che a farne le
spese, sarà per l’ennesima volta il popolo
ucraino.
FABRIZIO VINCI E-MAIL
Renzi è ambizioso
ma non è un difetto
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
15
SCRIVERE A: [email protected]
Fax: 010.5388.587
Piazza Piccapietra 21 – 16121 Genova
su twitter @gigalletta
questa decisione di partecipare ai provini del Grande Fratello era solo per aiutare
papà, per dire al mondo che sono innocenti. Non per altro». Sarà tutto vero ma mi
domando: è possibile che l’unico orizzonte di una ventenne di fronte a un problema come quello dei marò sia un reality?
hanno comportato risparmi, ma intollerabili disagi, basti pensare che, ad esempio,
si impiegano 105 minuti nel tratto Saliceto
(CN) – Finale Ligure (SV), sempreché non
ci siano ritardi! Ultimamente il Torino –
Ventimiglia che dovrebbe partire da Cengio (SV) alle ore 8.02, è quotidianamente
in ritardo dai 5 ai 45 minuti!!! Intollerabile
per chi deve recarsi al lavoro e giustificare
il ritardo al proprio datore di lavoro! Confidiamo in un riscontro da parte di Trenitalia a queste brevi righe di protesta.
IL SECOLO XIX
messi graditi agli alleati e al Presidente
della Repubblica che gli aveva consegnato
il governo. La mossa di Renzi di concertare con Berlusconi un piano di riforme
istituzionali ha fatto scattare il conto alla
rovescia per l’esecutivo Letta che invece di
cogliere il segnale per ripartire con atti di
forza e di coraggio, si è imbrodato
sull’onda di una ripresina chiaramente
frutto della risalita economica europea.
Renzi si è limitato a tirare le somme per
imprimere un’accelerazione finale a una
morte annunciata. Vediamo se Renzi sarà
capace di schivarle, ma non rimproveriamogli l’ambizione, virtù a cui l’intera
classe dirigente italiana ha rinunciato da
vent’anni, per pigrizia e non per modestia.
PINUCCIO C. E-MAIL
L’ambizione di Renzi è diventata il peccato originale, la mela tentatrice che ha
escluso Letta dal paradiso terrestre. Letta
ha sprecato la sua fortuita occasione un
po’ per l’assenza di coraggio ed un po’ per
il culto democristiano dello splendido immobilismo. Che un uomo di 39 anni sia
ambizioso appare opportuno, in politica
come nel mondo del lavoro: a Renzi si contesta un cinismo tattico, quasi un’assenza
si lealtà verso il compagno di partito che,
però, si era progressivamente alienato il
consenso di tutte le parti sociali a partire
dai sindacati fino ad arrivare a Confindustria. Renzi, dotato di quello che venne
battezzato decisionismo craxiano, ha calcolato che la palude lettiana avrebbe pregiudicato il risultato elettorale europeo del
Pd di cui è segretario, quindi responsabile
in prima persona di successi ed insuccessi.
Rischiava di pagare il conto di un pranzo
di gala di cui non aveva scelto il menù e
che vedeva a capotavola un premier democratico alla costante ricerca di compro-
La disoccupazione
ha tanti padri
Meravigliarsi serve veramente a poco.
Quando il premier Matteo Renzi ha appreso le cifre sulla disoccupazione e in
particolare su quella giovanile non è andato oltre la semplice constatazione del
disastro nel quale sta versando il Paese,
promettendo un fantomatico Job-act
entro 15 giorni. Una presa d’atto che non
serve a nulla. Un presidente del consiglio
degno del ruolo che gli è stato assegnato
avrebbe come minimo analizzato e condannato le scelte economiche di chi lo ha
preceduto. Questo accade solamente
quando la colpa è degli altri, se il colore
non cambia come in questo caso non ci
sono colpevoli. Se Matteo Renzi vuol mostrare il volto nuovo della politica ammetta quello che tutti sanno perfettamente. L’attuale situazione occupazionale
non è figlia di padre ignoto.
ADELMO MUPPETTI E-MAIL
PESCI 20 feb - 20 mar
Marzo è il tuo mese e ti appresti a viverlo con vitalità ed
entusiasmo. Oggi però un peso sul cuore ti affligge: sono i vecchi
ricordi lasciati ad ammuffire in un cassetto che si riaffacciano.
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s i o ne
CAPOREDATTORI
CENTRALI
MASSIMO RIGHI
ANDREA CASTANINI
fu
DIRETTORE
RESPONSABILE
UMBERTO LA ROCCA
16
IL SECOLO XIX
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
ZANELLI GIACOMO di Genova è nato il
22 febbraio 2014 a Villa Scassi, figlio di
Chiara Tacchino e Matteo Zanelli.
I BAMBINI
AMORETTI LORENZO di San Lorenzo
al Mare è nato il 16 febbraio 2014 al Imperia.
BARBERIS DAVIDE di Albenga è nato il
9 febbraio 2014 al Santa Corona.
BOGLIOLO SAMUELE di Borghetto
Santo Spirito è nato il 8 febbraio 2014
al Santa Corona.
BOSCIONE ANDREA di Alassio è nato il
17 febbraio 2014 al Santa Corona.
CARIERI RAFFAELE di Boissano è nato
il 20 febbraio 2014 al Santa Corona.
CASSISSA GIACOMO di Belforte Monferrato è nato il 16 febbraio 2014 all’Evangelico.
CENTENARO EMANUELE di Genova è
nato il 19 febbraio 2014 all’Evangelico,
figlio di Irene Vitiello e Patrizio Centenaro.
CICERI GIOVANNI di Laigueglia è nato
il 11 febbraio 2014 al Santa Corona.
CONIGLIO ALEX di Genova è nato il 26
febbraio2014aVillaScassi,figliodiLorena Bellone e Michele Coniglio.
MAGLIANORAFFAELEdiAndoraènatoil17febbraio2014alImperia,figliodi
Anna Bianco e Gabriele Magliano.
MAGLIO PIETRO di Imperia è nato il 16
febbraio 2014 al Imperia.
NUVOLONE ELIA di Savona è nato il 25
febbraio 2014 al San Paolo di Savona,
figlio di Serena Prinzi.
ODDONEMATTEOdiToiranoènatoil8
febbraio 2014 al Santa Corona.
PAPALEONARDOdiImperiaènatoil18
febbraio 2014 al Imperia.
RIDELLAGIOVANNIdiGenovaènatoil
24 febbraio 2014 al Galliera.
SHULI BRYAN di Albenga è nato il 18
febbraio 2014 al Santa Corona, figlio di
Krisilda Shuli e Erjon Shuli.
TABYI ILYAS di Genova è nato il 21 febbraio 2014 a Villa Scassi, figlio di Maria
Grazia Rospo e Adil Tabyi.
LE BAMBINE
ALVIANOMARTAdiOspedalettiènata
il 16 febbraio 2014 al Imperia, figlia di
Alessandra Artuso e Raffaele Alviano.
BERNARDO GIULIA di Genova è nata il
19febbraio2014all’Evangelico,figliadi
Elvi Costagliola e Giovanni Bernardo.
LORENZINIALESSIAdiSavonaènatail
21 febbraio 2014 al San Paolo di Savona, figlia di Roberta Paciolla e Edoardo
Lorenzini.
MALATESTA VIOLA di Genova è nata il
20 febbraio 2014 al Galliera.
MICHELINI PERLA di Boissano è nata il
16 febbraio 2014 al San Paolo di Savona,figliadiVivianaSivieroeDavideMichelini.
MONTALDO LEA di Genova è nata il 17
febbraio 2014 al San Martino.
PALERMO IRIS di Savona è nata il 19
febbraio 2014 al San Paolo di Savona,
figlia di Samantha Sanguineti.
PARODI GINEVRA di Finale Ligure è
nata il 14 febbraio 2014 al Santa Corona.
RICHERO SOFIA di Toirano è nata il 12
febbraio 2014 al Santa Corona.
SCIANI IRENE di Savona è nata il 21 febbraio2014alSanPaolodiSavona,figlia
di Laura Novaro e Daniele Sciani.
SOLARI MARTINA di Recco è nata il 21
febbraio 2014 a Lavagna, figlia di Tatiana Deghenghi.
IL NOME
FRANCESCA
Deriva dal femminile dell’etnico
latino, tardo e medievale,
Franciscus, che indicò prima
l’appartenenza al popolo
germanico dei Franchi, poi a
quello dei Francesi. Dal
Trecento si è trasformato in
nome prevalentemente
religioso. L’onomastico si
festeggia il 9 marzo in memoria
di santa Francesca Romana,
morta nel 1440, patrona degli
automobilisti e delle vedove.
IL NOME
MARCELLO
I GEMELLI
FERRANDO LORENZO E GABRIELE di
Savignone sono nati il 17 febbraio 2014
al San Martino.
Deriva dal gentilizio latino
Marcellus, antico diminutivo di
Marcus, cognomen di una famiglia
della gens Claudia. L’onomastico
si festeggia tradizionalmente il 16
gennaio in memoria di Papa
Marcello I, martire nel 309.
I SANTI
DELLA SETTIMANA
Lunedì 3: S. Cunegonda
Martedì 4: S. Casimiro
Mercoledì 5: S. Adriano
Giovedì 6: S. Giordano
Venerdì 7: S. Felicita,
S. Perpetua
Sabato 8: S. Giovanni di Dio
Domenica 9: S. Francesca
I PATROCINATORI
SPALLAROSSA VIOLA di Genova è nata il 14 febbraio 2014 al Gaslini, figlia di
Manuela Chessa e Luca Spallarossa.
TROCINO GAIA di Genova è nata il 20
febbraio 2014 all’Evangelico, figlia di
Maria Dolores Torreño Castillo e Francesco Trocino.
VALLONE AURORA NICOLE di Garlenda è nata il 19 febbraio 2014 al Santa
Corona.
ZANCHETTACAMILLAdiCelleLigureè
nata il 19 febbraio 2014 al San Paolo di
Savona, figlia di Ivana Pozzati e Martin
Zanchetta.
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max.
4°
6°
IL SECOLO XIX
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
17
IL PROGETTO CONCORDATO DAL COMUNE CON LA SOPRINTENDENZA. I DIPENDENTI SPOSTATI IN ALTRI UFFICI
Chiavari rifà il look all’Anagrafe
Via lo storico bancone, spazi moderni e funzionali: il restyling partirà ad aprile
dirisanaregliambientiemigliorarnela Il progetto
vivibilità sia per i dipendenti comunali
CHIAVARI. L’anagrafe di Chiavari sia per i cittadini che frequentano l’ufIL NUOVO INGRESSO
cambia volto. L’ufficio affacciato su via ficio. Abbiamo concordato l’adeguaE LA SALA D’ATTESA
dei Casaretto si trasforma in uno spa- mento con la Soprintendenza che ha
La
bussola di ingresso
zio moderno, più accogliente e rispet- bocciato la nostra idea di creare un
per
il pubblico verrà
toso del diritto alla riservatezza. Lo controsoffitto per eliminare il probleadattata per rendere
storico bancone sparirà (ma la Soprin- ma della dispersione del calore».
più agibile l’accesso
tendenza impone al Comune di non di- L’anagrafe occupa un solo stanzone di
all’edificio.
sfarsene e conservarlo in un magazzi- 130 metri quadrati, lo spazio riservato
Le due porte a battente
no) per fare spazio a postazioni indivi- all’ufficio elettorale non è compreso
esterne saranno sostituite
duali riservate al ricevimento dei citta- nella riqualificazione perchè già amda una porta automatica
dini, protette da pareti in vetro capaci modernato qualche anno fa dalla prea due ante vetrate,
di garantire agli utenti un adeguato li- cedente amministrazione. «Per la parsalvaguardando però
vello di riserbo e, allo stesso tempo, lu- te riservata all’accettazione - spiega
i serramenti della bussola
minosità alla stanza; il pavimento at- l’ingegnere Alessandro Savioli - verrà
tuale sarà mantenuto, ma coperto da creato un bancone su misura e sarà doesistente, oggetto
una superficie sopraelevata; globale il tato di video informativi che indichedi interesse storico.
rinnovamentodegliimpianti;lacoper- ranno il turno di ricevimento e la poAnche l’antico portale
stazione alla quale diritura del terrazzo sarà
in legno con chiusura
gersi. La bussola di inimpermeabilizzata per
“a libro” verrà mantenuto
gresso per il pubblico
eliminare le infiltrazionecessita di un adattani; gli intonaci ritintegmento a causa delle difgiati con i colori origificoltà che si incontranari e gli stucchi decono al momento di enrativiripristinatiperritrare nell’edificio. Si è
portare il soffitto
deciso, quindi, di
all’antico splendore,
smontare e accantonainfine, per garantire
reledueporteabattenmigliori condizioni di
AMBIENTI
te esterne e il relativo
vivibilità, sarà installaPIÙ VIVIBILI
serramento fisso per
to un impianto di riPER TUTTI
sostituirle con una porscaldamento/condita automatica a due anzionamento. Il progette vetrate. I serramenti
to esecutivo, eseguito
Il vicesindaco Sandella bussola esistente, L’ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI prevede la rimozione dell’attuale bancone e un frazionamento in diversi
dallo studio “Savioli ardro Garibaldi: con
oggetto di interesse punti di ricevimento dell’utenza con sistema “open space” composto da elementi modulari a spessore
chitettura” di Genova
questi lavori avremo
storico, saranno tutela- ridotto. L’obbiettivo è quello di creare diverse postazioni di lavoro per le diverse tipologie di servizi in modo
prevede un costo comuffici più vivibili
ti. L’antico portale in da garantire una privacy adeguata, garantendo però luminosità e apertura nella sala principale
plessivo di 150 mila eulegno con chiusura “a
ro (totalmente a carico
libro” resterà montato
diPalazzoBianco)eilavori sono già stati affidati all’impresa e sempre aperto, come succede attual“Teknika srl” di Genova che ha ristrut- mente. Per quanto riguarda la paviturato l’asilo di Ri basso. «L’intervento mentazione - prosegue il progettista inizierà ad aprile e durerà tre/quattro si è optato per un classico pavimento
mesi-affermailvicesindacocondelega sopraelevatosututtalasuperficiedilaai Lavori pubblici, Sandro Garibaldi - voro esclusa la reception. Due i vantagAvremmo potuto partire anche prima, gi: salvaguardare il pavimento esistenma durante il cantiere il personale do- te,dirilievostorico,edistribuiregliimvrà spostarsi in parte nell’atrio del mu- pianti elettrico, informatico e termico
nicipio e in parte nell’attuale ufficio nelle diverse postazioni di lavoro. Il sielettorale, era necessario, dunque, che stema di illuminazione sarà a sospenle temperature non fossero rigide. sione, caratterizzato da luce diffusa diL’androne del Comune, infatti, non è retta e indiretta».
L’aspetto attuale dell’ufficio anagrafe. Il costo complessivo dell’intervento è stimato in 150.000 euro
riscaldato. L’operazione ci consentirà [email protected]
DEBORA BADINELLI
LA NOVITÀ
“Porta a porta”
da oggi anche
nelle strade
del centro
CHIAVARI. Al via oggi il “por-
ta a porta” nel centro storico
di Chiavari. Il nuovo servizio
di raccolta della spazzatura
differenziata si estende non
solo al cuore della città, ma
pure a Sampierdicanne e alla
zona adiacente il campo
sportivo di via Gastaldi. Nel
centro ci sono orari diversi di
conferimento: i rifiuti devono
essere esposti di fronte ai
portoni degli edifici dalle
19.30 alle 21, ossia un’ora e
mezza più tardi rispetto all’orario (18/21) in vigore nel
resto del territorio. Previsti
ritiri più frequenti per le
utenze commerciali: tutti i
giorni per l’umido, ma anche
per carta, cartone e contenitori in tetra pak (frazione,
quest’ultima, che viene raccolta pure il martedì, dalle 6
alle 9); il martedì e giovedì
mattina nonché il sabato
(dalle 19.30 alle 21) per plastica, imballaggi e lattine; il
secco viene raccolto il sabato
mattina e il martedì sera; per
il vetro ci sono i contenitori
in strada e i bidoni personali
che vengono svuotati ogni
giorno. Per adesso non sono
previsti calendari differenziati a seconda della stagione.
Per tutti gli utenti è a disposizione il servizio gratuito, su
prenotazione allo 0185/3651,
per lo smaltimento di ingombranti, ramaglie da potatura,
pannolini e pannoloni.
D. BAD.
18
IL SECOLO XIX
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
levante
IL RITROVAMENTO DELL’AUTO A SCARUGLIA FA PENSARE A UN’ATTENTA PIANIFICAZIONE
Colpo preparato da tempo:
caccia aperta ai rapinatori
“SESTRI LEVANTE LES VIN” A PORTOBELLO
Ancora nessuna traccia dei banditi entrati in azione sabato a Calvari
SAN COLOMBANO. Ancora nessuna traccia dei rapinatori dell’ufficio
postale di Calvari. Ieri, nel Comune
di San Colombano Certenoli (e non
solo), non si parlava d’altro. Il ritrovamento, in località Fornace di Scaruglia, dell’auto sulla quale sono
inizialmente fuggiti i ladri ha alimentato ipotesi e teorie sul fatto
che la rapina fosse stata pianificata
da tempo, con sopralluoghi sul territorio per individuare e memorizzare i luoghi sicuri in cui fare il cambiodellavettura.Ierimattina,aCalvari, c’era chi sosteneva di aver notato, nei giorni scorsi, qualche
movimento sospetto attorno alle
Poste: volti nuovi, sconosciuti in
valle, in particolare due uomini nei
pressi della fermata dell’autobus.
Ricordi che si trasformano in sospetti. Il colpo messo a segno allo
sportello postale di via Cuneo, infatti,creaallarmesocialee,inmolti,
temonocheipiccoliufficidecentrati diventino facili prede di malviventi. Ieri, tuttavia, non c’erano notizie ufficiali sulle indagini che i carabinieri di Chiavari, coordinati dal
maggiore Giangluigi Bevacqua,
stanno svolgendo per risalire agli
autoridellarapina.Qualcheindizio,
forse, potrebbe arrivare dall’analisi
dei filmati delle telecamere della
banca e dell’oreficeria del borgo
fontanino. Per adesso l’unica traccia lasciata dai ladri è la Fiat Punto
bianca: abbandonata, senza chiavi e
con i finestrini abbassati, sul ciglio
della strada che collega San Colombano Certenoli a Leivi.
La rapina è stata compiuta sabato
mattina. Mancano pochi minuti alle otto quando Matteo Gatti, come
tutte le mattine, arriva all’ufficio
postale nel quale lavora. Ha venti
minuti a disposizione per farlo e i
banditi lo sanno. Gatti prepara l’ufficio, esce per alzare le saracinesche
e due uomini, con il viso parzialmente coperto, gli si avvicinano, pistola in pugno. Premono la canna
dell’arma sulla schiena dell’impiegato e, con accento siciliano - forse
simulato - gli intimano di rientrare
nell’agenzia e consegnare loro i soldi della cassaforte. Il bancario viene
legato, i rapinatori hanno nervi saldi e informazioni precise sui tempi
di apertura della cassaforte. Hanno
pensato a tutto e il colpo riesce: arraffano 25 mila e fuggono.
Ci vogliono diversi minuti prima
che Matteo Gatti riesca a liberarsi
dai lacci da elettricista che gli immobilizzano le mani. Appena può
muoversi corre al telefono e lancia
l’allarme. I carabinieri arrivano in
pochi minuti, ma dei ladri non ci sono più tracce. Nel tardo pomeriggio
un residente nota l’auto abbandonata e la segnala ai militari.
VETRINA ALL’ANNUNZIATA DI SESTRI
PER I 54 VITICOLTORI DI VINATUR
SESTRI LEVANTE. Sta diventando un appuntamento importante anche
sotto il profilo economico “Sestri Levante Les Vin”, la manifestazione dedicata alle produzioni vinicole naturali ospitata per il secondo anno all’Annunziata. Ieri in passerella i 54 viticoltori soci di Vinatur
LA DENUNCIA
LA FINTA VENDITA
CARASCO. Denuncia per furto di
generi alimentari all’Ipercoop di
Carasco. Sabato nel tardo pomeriggio, un uomo, nato nel 1963, senza fissa dimora, di origini venete e
con precedenti penali per lo stesso
tipo di reato, è stato sorpreso dal
personale addetto alla vigilanza all’interno del centro commerciale
Ipercoop “I leudi” di Carasco mentre cercava di trafugare cibo dagli
scaffali. Sono stati immediatamente avvisati i carabinieri di Carasco e
l’uomo (che all’interno del supermercato era solo) è stato fermato,
identificato e denunciato dai militari. Gli alimenti che ha provato a
rubare non erano di valore: generi
di prima necessità che il senza fissa
dimora voleva portare via senza
pagare perché sosteneva di non
avere con sé abbastanza denaro.
BORZONASCA. Due donne romene, nate nel 1979 e nel 1982, una residente a Foggia l’altra senza fissa
dimora e irreperibile, sono state denunciate dai carabinieri di Borzonasca per aver truffato un uomo del
1966 residente in valle Sturla. Le
straniere hanno messo in vendita un
trapano tassellatore su un sito internet specializzato in compravendita
on line, l’uomo residente a Borzonasca si è fatto attrarre dall’offerta, ha
versato la cifra richiesta dalle venditrici, ma, in cambio, non ha mai ricevuto il tassellatore. Resosi conto di
aver subito una truffa e di aver perduto il denaro, si è rivolto ai militari
per denunciare il raggiro. I carabinieri sono riusciti a ricostruire la vicenda (purtroppo piuttosto diffusa
tra gli utenti meno avveduti di internet) e a identificare le due romene.
Alimenti rubati Truffa on line
all’Ipercoop
denuncia
di Carasco
a Borzonasca
L’auto dei carabinieri davanti all’ufficio postale di Calvari rapinato sabato
PIUMETTI
LAVORAVA IN UN ULIVETO DI SAN LORENZO DELLA COSTA
ANZIANO CADE DA UNA FASCIA
IN ELICOTTERO AL SAN MARTINO
SANTA MARGHERITA LIGURE. Anziano sammargheritese trasportato all’ospedale San Martino di Genova in elicottero. Ieri in tarda mattinata l’uomo, un
pensionato del 1929, è rimasto vittima di una caduta
accidentale mentre lavorava nel suo uliveto attiguo
alla casa, nella frazione di San Lorenzo della Costa, a
Santa Margherita Ligure. Intorno alle 11.45 l’anziano
èprecipitatodaunafascia,compiendounvolodicirca
due metri. A dare l’allarme alcuni abitanti delle case
vicine che si sono accorti immediatamente dell’avvenuto incidente e hanno chiamato il servizio 118. Considerata la zona impervia da raggiungere e l’età avanzata del ferito, i medici hanno deciso di chiedere l’intervento dell’elicottero dei vigili del fuoco di Genova,
sul posto anche i militi della Croce Rossa di Santa
Margherita. L’uomo (che ha riportato un trauma cranico commotivo e un trauma toracico di lieve entità)
è stato trasportato in codice giallo all’ospedale San
Martino. Per recuperare l’anziano, che pur essendo
sotto choc a causa della caduta è sempre rimasto lucido, cosciente, i soccorritori si sono calati con il verricello e, appurato che le condizioni del ferito non ne
impedivano lo spostamento, hanno trasferito l’uomo
sul piazzale dell’Alega, a Camogli (il cancello è stato
aperto dai Volontari del soccorso di Ruta) dove il velivolo è atterrato. L’anziano è stato issato a bordo e, subito dopo, l’elicottero è decollato alla volta di Genova.
Al momento del trasferimento al San Martino il quadro clinico del pensionato era stabile.
R. GAL.
MALLUCCI: «DONNA MODERNA E IMPEGNATA»
I monarchici
rendono omaggio
alla beata
Maria Cristina
Domani cerimonia a Lavagna:
dono di un dipinto alla chiesa del Ponte
FARMACIE DI TURNO
Immagine di repertorio dell’elicottero dei pompieri
LAVAGNA. Festa speciale del beato
Umberto. Quest’anno, alla chiesa di
Nostra Signora del Ponte, a Lavagna,
la ricorrenza assume un significato
particolare perché ospita il terzo
evento nazionale legato alla beatificazione della principessa Maria Cristina
di Savoia regina delle due Sicilie (la
prima decretata da papa Francesco),
avvenuta lo scorso 25 gennaio. La prima iniziativa - la beatificazione - si è
svolta a Napoli, nella basilica di Santa
Chiara (dove è sepolta), la seconda a
Romaconlamessainscenadellospettacolo di Mariù Safier “Maria Cristina
di Savoia... venuta dal cielo in terra a
miracol mostrare”. Domani tocca a
Lavagna. Alle 18 la delegazione provinciale di Genova dell’Istituto per la
guardia d’onore alle reali tombe del
Pantheon, il circolo culturale “Colloqui letterari beata Maria Cristina di
Savoia”eilpartitonazionale“Italiare-
AVEGNO:Spognardi, via Rosaguta 1,
tel. 0185/79549.
USCIO: Farmacia della Salute, via Vittorio Veneto 104, tel. 0185/919.404.
RECCO: Falqui, piazza San Giovanni
Bono 1, tel. 0185/74.155.
CAMOGLI, sino alle 12.30: Machi, via
della Repubblica 4, tel. 0185/771.081;
dopo le 12.30: Simonetti, via della Repubblica 97, tel. 0185/771.069.
PORTOFINO: Internazionale, piazza
della Libertà 6, tel. 0185/ 269.101.
SANTA MARGHERITA: Pennino, piazza
Caprera 10, tel. 0185/287.077.
RAPALLO, sino alle 8.30: Sant’Anna,
via Mameli 267, tel. 0185/67.024; dopo
le 8.30: Moderna, piazza Cavour 10, tel.
0185/50.600.
CHIAVARI E LAVAGNA, sino alle 8.30:
Bellagamba, via Martiri della Liberazione 1, tel. 0185/363.342, Chiavari; dopo
le 8.30: Frezzato, via Roma 36, tel.
0185/396.016, Lavagna.
SESTRI LEVANTE: Ligure, via Nazionale 131, tel. 0185/41.100. MONEGLIA: Marcone, corso Longhi 78, tel. 0185/49.232.
ale - Stella e corona” doneranno un ritratto della beata alla cappella sabaudadellachiesa.Ilquadro,realizzatoda
Federico Heidkamp Gonzaga (presenteallacerimonia),siaggiungeràalleimmaginideibeatiedeisantidicasa
Savoia. Il dono avverrà al termine della messa in rito latino romano antico
in onore del beato Umberto III di Savoia, al quale è dedicato un altare della
chiesa, e del canto del “Te deum” di
ringraziamento per la beatificazione
di Maria Cristina. «Sarà l’occasione spiega l’avvocato chiavarese Massimo
Mallucci,presidentenazionaledi“Italia reale - Stella e corona” - per approfondire la conoscenza della principessa,consortediFerdinandoIIdelledue
Sicilie al quale, nonostante le nozze di
Stato, l’ha unita un grande amore, e
madrediFrancescoII.Unadonnadell’Ottocento, ma modernissima. Dedicò la sua breve vita, è deceduta a 23 an- Maria Cristina di Savoia
CARASCO: Moderna, via Disma 148, tel.
0185/ 350.026.
COGORNO, a San Salvatore: Farmacia
dei Fieschi, corso Risorgimento 262, tel.
0185/ 380.155.
VAL FONTANABUONA, a Cicagna: Casassa, via Valenti 4, tel. 0185/92.162.
VAL GRAVEGLIA, a Conscenti: Santa
Rita, piazza Municipio 16, tel.
0185/337.085.
VAL PETRONIO, a Casarza: San Lazzaro, via Annuti 26, tel. 0185/46.004; a
Castiglione Chiavarese: Farmacia Castiglione, via Canzio 56, tel.
0185/408.065.
VALLE STURLA, a Mezzanego: Farmacia Mezzanego, piazza Spinetto, tel.
0185/ 336.084; a Borzonasca: Melegari,
via Grilli 14, tel. 0185/ 340.008.
VAL D’AVETO, a Santo Stefano d’Aveto: Farmacia Santo Stefano, via alla
Fontana 8, tel. 0185/88.669. VAL DI
VARA, a Varese Ligure: Alinovi, piazza
Marconi 63, tel. 0187/842.182.
DEIVA MARINA: Sant’Antonio, via XX
Settembre 8, tel. 0187/816.211.
ni, all’impegno sociale: si interessò
dell’educazione dei carcerati, cercò di
migliorare le condizioni delle donne
lavoratricieseppededicarsiallacarità
consentendo ai destinatari delle sue
azioni di imparare un lavoro ed essere
autosufficienti. Durante il regno di
Maria Cristina, tra il 21 novembre
1832 e il 21 gennaio 1836, - prosegue non vennero eseguite sentenze di
morte e, grazie alla sua intercessione,
anche i condannati per eversione furono graziati da re Ferdinando». Della
principessa parlerà Raffaella Saponaro Monte Bragadin dell’Istituto per la
Guardia d’onore al Pantheon. Interverranno Giacomo Zoppi di Zolasco e
Stefano Monti Bragadin (Guardie
d’onore),EdoardoBrandone(segretario ligure “Italia reale - Stella e corona”) e Paolo Dragonetti de Torres,
presidente del circolo culturale.
D. BAD.
IL SECOLO XIX
levante
DOMENICA 16 MARZO LE PRIMARIE PER LA LISTA PD-SEL-COMUNISTI ITALIANI
Barbieri o Teppati?
«Ecco le nostre idee
per cambiare la città»
“Santa Bene Comune”: la scelta del candidato
L’INTERVISTA
SENZA ALCUN
CONDIZIONAMENTO
SILVIA PEDEMONTE
Non sono la continuità di nessuno
Meno di due settie non ho interessi da tutelare,
mane. E dalle urne delle “Primarie Civiche
Santa 2014” – il voto domenica 16 marzo, dalquindi sono del tutto libero
le 8 alle 20, nell’atrio del Comune - uscirà il
ANDREA BARBIERI
candidato sindaco per le amministrative del
Candidato alle primarie di “Santa Bene Comune”
25 maggio per “Santa Bene Comune”, che
unisce Pd, Sel, Partito dei Comunisti Italiani.
In vista delle primarie, dieci le domande che
abbiamo posto ai due candidati Andrea BarUN MANDATO
bieri e Cesare Teppati.
È SUFFICIENTE
Perché si è riconosciuto nel percorso
delle primarie proposto da Santa Bene
Credo nel programma e in un
Comune?
futuro diverso per “Santa”: e mi
BARBIERI: «Il percorso intrapreso dal
gruppo SBC è l’unico tra quelli presentati in
impegno a non ricandidarmi
queste ore che parte dal basso, dalla gente coCESARE TEPPATI
mune.Inunacasaprimasicostruisconodelle
Candidato alle primarie di “Santa Bene Comune”
fondamenta solide e solo alla fine il tetto. Le
nostre fondamenta sono i cittadini di Santa
Margherita chiamati sin da subito a partecinifesto politico che sono tra loro concatenati il nostro porto sicuro, accogliente, bello e
pare e a condividere con noi ogni scelta».
TEPPATI: «Ero, stufo, e lo sono ancora, di sesivuoleunacittàincuièbellovivereeveni- funzionaleall’altezzadelnomediSantaMarpersonaggi che con manifesti e articoli di reasoggiornare.Sonodiecipuntiequamente gherita, un salotto nel cuore della città da vivere quotidianamente. Considero il porto un
giornale si disputano benemerenze e si rin- urgenti».
TEPPATI: «In senso stretto, la scuola. motore importantissimo per il turismo e per
facciano errori. Le primarie sono il coronamento di un percorso che ê l’esatta antitesi Prospetticamente:piùpedoni,piùbici,meno tutte le attività lavorative che in esso si svoldei personalismi che costituiscono da anni la auto rappresentano un orizzonte, quello del- gono».
TEPPATI: «Il porto va toccato il meno
l’incremento della qualità della vita, in cui a
palla al piede della città».
possibile,tutt’alpiùvariordinatoerilanciato
Eperchéicittadinidovrebberosceglie- mio avviso si gioca il futuro della città».
L’amministrazione che verrà dovrà af- nellagestione.Ilretroporto,chepoièl’oggetre lei, come candidato sindaco di Santa
frontare maxi temi iniziati durante l’am- toverodelcontendere,hadarimanerefruibiBene Comune?
BARBIERI: «Non ho responsabilità di ministrazione De Marchi e ancora in cor- le dal pubblico. Per come la vedo io, l’attuale
progettualità ha un vizio di origine, che è per
scelte passate, non rappresento la continuità so. Sul Puc, che idea ha?
BARBIERI: «Ho idea l’appunto quello di non inquadrarsi in una
di nessuno e non ho intecheilPucdovràessereri- prospettiva di bene comune».
ressi da tutelate se non
Partecipazione è la parola chiave di un
visto alla luce degli esiti
quellideicittadinidiSanTEPPATI
dellaVAS.Intalsensomi percorso come quello intrapreso da Santa Margherita Ligure.
piacerebbe aprire un ta Bene Comune, con le primarie. Come
Quindi sono libero per
«Il Puc non è un
con tutti sul- tradurrequesto,undomani,nelrapporto
guardare al futuro di
feticcio: non abbiamo confronto
l’idea di futuro che ve- Comune-cittadini.
“Santa” con la consapeBARBIERI: «Noi di Santa Bene Comune
volezza di poter fare le bisogno di nuovi volumi diamo per la nostra citproponiamo il bilancio partecipato ma nello
tà».
scelte migliore nell’intema semmai di riuso
TEPPATI: «Il Puc stesso tempo noi ci impegniamo a condivideresse della comunità».
dell’esistente»
non è un feticcio, è uno re con la cittadinanza tutte le scelte strategiTEPPATI: «Beh, crestrumento al servizio di checonlacittadinanza.Lamiaideaèracchiudomoltonelprogramma,
una visione del futuro sa nelle parole di Gaber “La libertà non è star
e in un futuro diverso per
“Santa”, ma questo è scontato. Allora aggiun- della città, e in questo senso posso essere sopra un albero, non è neanche il volo di un
go che mi impegno, da subito, a non ricandi- molto chiaro. “Santa” non ha bisogno di nuo- moscone,lalibertànonèunospaziolibero,lidarmi per un secondo mandato, per dare ai vi volumi, casomai di recupero dell’esistente bertà è partecipazione”».
TEPPATI: «Prenderò in considerazione
cittadini un’ulteriore garanzia di indipen- edimessainsicurezzadelterritorio.Evistala
sua importanza, il percorso del Puc ha da es- ogni strumento tecnico, dal referendum codenza».
“SBC” propone un manifesto di dieci sere il più trasparente e partecipato possibi- munale al bilancio partecipato alle assemblee pubbliche sui temi decisivi per la vita
temi chiave per Santa Margherita. Quale, le».
delle persone e per il futuro della città. Nel
E sul porto?
fra i dieci, crede che sia più urgente.
BARBIERI:«Lesortidelportosonolegate miocaso,comunque,primadeitecnicismic’è
BARBIERI: «Affinché vi sia un miglioramento della qualità della vita nella nostra co- a doppia mandata all’esito della Vas sul Puc, una forma mentis partecipativa che precede
munità occorre lavorare in maniera seria e in ogni caso a prescindere dall’esito finale, ed è alla base del mio impegno».
Ha davanti un cittadino indeciso sui
concreta su tutti i dieci punti del nostro ma- vanno completate tutte le opere per rendere
SANTA MARGHERITA.
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
19
La scheda dei candidati
ANDREA BARBIERI
Anni 39, ingegnere navale, titolare
di una società ingegneria che si occupa
di energia rinnovabile e gestione
corretta del ciclo dei rifiuti.
Prima atleta e oggi dirigente della
società Canottieri Argus 1910, è
appassionato di musica, lettura e cucina
CESARE TEPPATI
Anni 53, laurea in scienze agrarie,
sposato, 2 figli, lavora in una multinazionale farmaceutica, una seconda
laurea in Filosofia prossima ( gli manca
la tesi di laurea). Sportivo (è anche ultra
maratoneta dilettante) ha parecchi
interessi dalla musica alla lettura.
Le votazioni: domenica 16 marzo, dalle 8 alle 20, nell’atrio del Comune
CHI POTRÀ VOTARE
Possono partecipare alle "Primarie Civiche Santa 2014", in qualità di elettori, tutti i cittadini
che abbiano titolarità del diritto attivo di voto per le elezioni Comunali, i quali all'atto del
voto sottoscrivano le "linee guida di Santa Bene Comune" e accettino di essere iscritti
nell'Albo degli elettori delle Primarie Civiche Santa 2104.
Possono partecipare al voto i giovani che compiranno il 16° anno entro il giorno destinato
allo svolgimento delle elezioni primarie.
Possono partecipare al voto per le Primarie Civiche Santa 2014 i migranti, regolarmente
residenti nella città di Santa Margherita Ligure, muniti di regolare permesso di soggiorno.
Possono partecipare al voto i residenti in altri comuni che abbiano trasferito la propria
residenza da Santa Margherita Ligure non prima del 01/01/2004 in grado di darne evidenza.
Verrà creato un apposito registro per la verifica dei requisiti.
Possono partecipare al voto i cittadini che hanno attività imprenditoriali in Santa Margherita
Ligure e che esibiscano evidenza della propria attività all'atto della iscrizione alle votazioni.
Per essere ammessi al voto occorre esibire al seggio un documento di identità e la propria
tessera elettorale.
GRAFICI IL SECOLO XIX
candidati sindaci già schierati. Che gli di- di persone che ritengono prioritario candidarsi a fare il sindaco, il rischio è quello di una
rebbe?
BARBIERI:«Lasituazioneeconomicage- vittoriarisicata,mafrancamentenonmipare
neraleimponediagireconcoraggio,determi- una responsabilità nè mia personale nè tannazione e coerenza, doti che non mi manca- tomeno di SBC».
Un giudizio dell’amministrazione De
no. Ho bisogno del tuo supporto e della tua fiMarchi che si sta concludendo.
ducia».
BARBIERI: «Poca trasparenza e chiusura
TEPPATI: «Gli direi di osservare con attenzione la storia dei candidati e delle perso- su Puc e porto per il resto tanto fumo e poco
nechecondividonoilloropercorso,odeiloro arrosto. Diciamo pure che la comunicazione
garanti.Storiapolitica,beninteso,nonperso- è ben più efficace dell’amministrazione».
TEPPATI:«Lamontagnachehapartorito
nale, sulla quale non mi permetto alcun appunto, ci mancherebbe. Gli direi di aspettare iltopolino.Lastoriadelvincitoredelleultime
elezioni mi lasciava imil canddiato che uscirà
maginare qualcosa di un
dalle primarie, e potrà
livello decisamente susmettere di dire che “soBARBIERI
periore a quanto poi si ê
no tutti uguali”».
realizzato, vale a dire, in
“No alla frammenta«Il porto? Vanno
buona sostanza, un’ordizione”: un appello che
completate tutte le
naria amministrazione».
SBShalanciatoallacitLa “sua” Santa rità, mesi fa. E che non è
opere per renderlo
parte da?
stato colto. Si andrà a
sicuro, accogliente,
BARBIERI: «Fiducia,
un sindaco votato nuovamente con 19 voti di motore per il turismo» collaborazione impegno
comune tra istituzioni e
scarto,comenel2009?
cittadini, noi siamo SanBARBIERI: «Credo
che gli elettori, mai come adesso, abbiamo le ta Margherita Ligure e Santa Margherita è
scatole piene della solita politica ma forte vo- noi».
TEPPATI: «Un progetto per trasformare
lontà di cambiare l’andazzo. Con questa consapevolezza mi auguro che il prossimo sinda- secondecaseinprimecase,ilcuitrainosiaun
co non vinca con soli 19 voti di scarto ma con incremento costante e duraturo della qualità
della vita, agendo in concreto su scuola, moun margine più ampio».
TEPPATI: «SBC non ha solo lanciato un bilità, impianti sportivi e arredo urbano. Una
appello a superare la frammentazione, ha nei cittàincuisivivebene,peraltro,richiamaanfatti riunito le forze progressiste della città. cheivisitatori,unturismopiùdiqualitàemeHa lanciato le primarie civiche, non “di Santa no mordi e fuggi».
BeneComune”,peraprirsiachiunqueavesse [email protected]
a cuore il futuro di Santa. Se la città abbonda © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’APPELLO AL “PASSO INDIETRO” E A LIQUIDARE I PERSONALISMI, POI IL NOME NUOVO: QUELLO DEL DIRETTORE DI BANCA IMPEGNATO NELLO SPORT
A Lavagna Barbieri, Vergano e Scardavilli lanciano la candidatura di Margarita
«È lui l’uomo giusto per puntare a vincere le amministrative». Si cerca di sfoltire il numero di liste in campo nell’ambito del centrodestra
LAVAGNA. «Evro Margarita, un can-
didatopervincere».LuigiBarbieri(capogruppoconsiliaredi“Ripartiamoda
Lavagna”; Claudio Vergano, già vicecoordinatore cittadino Pdl, e Alex
Scardavilli, coordinatore locale dei
giovani di Forza Italia nonché portavoce del gruppo “Zueni de Lavagna”,
provanoadareunoscossonealcentrodestra, ancora senza candidato sindaco. Barbieri, Vergano e Scardavilli rilevano la presenza di «troppe liste in
campo», paventano la «frammentazione del voto» e il rischio che questo
favorisca «il candidato dell’attuale
maggioranza», Mauro Caveri. «Ascoltiamolagenteognigiorno-dicono-eil
concettoripetutoèsemprelostesso:le
liste si devono unire, devono cessare i
personalismi e bisogna fare il famoso
“passo indietro”, tanto evocato, ma
mai messo in atto da nessuno. Ci vuole
un segno di coraggio da parte di tutti,
nella consapevolezza che nel nostro
Comune non esiste il ballottaggio, si
può vincere anche per un solo voto di
scarto e la saggezza popolare ci ricorda
che l’unione fa la forza. Sarebbe auspicabile e doveroso che tutte le liste antagoniste a quella uscente si unissero
anche esprimendo un unico candidato
sindaco proveniente tra quelli che sono già scesi in campo». Il riferimento è
a Giuseppe “Pino” Sanguineti e a Piergiorgio Ravaioni, i primi a ufficializzare la corsa verso la fascia tricolore, ma
siestendeancheachistameditandodi
seguire il loro esempio e, finora, tentenna. Con un azzardo, forse, l’appello
potrebbeessereallargatopureadAlessandro Lavarello, aspirante primo cittadino Cinque stelle. A tutti Barbieri,
Vergano e Scardavilli fanno sapere di
avere un asso nella manica: Evro Margarita. Cinquantasei anni, sposato, Evro Margarita
FLASH
due figli, direttore di banca, vicepresidente Fisek (la Federazione italiana
sportiva educativa karate), presidente
e direttore tecnico del Csk e presidente del comitato “Piana dell’Entella”.
Nuovo alla politica. «Accetterò solo se
sul mio nome ci sarà un accentramentotrasversalediconsensi-diceMargarita - Non farò una lista alternativa alle
altre. Non avrebbe senso. Più liste ci
sonominoreèlapossibilitàdiottenere
un risultato importante». Chiaro il
messaggio che Luigi Barbieri, Claudio
Vergano e Alex Scardavilli lanciano ai
loro ex ed attuali colleghi di partito,
ForzaItaliaeNuovocentrodestra:«La
guida della nostra città deve essere affidata a chi pone al primo posto gli interessi di Lavagna e non a chi opera seguendo direttive esterne di enti sovraordinati o capi politici. È auspicabile
sedersi a un tavolo per trovare la comunanza d’intenti indispensabile per
arrestare il decadimento della città e
favorire l’alternanza. Viene da pensare, nel caso in cui nessuno voglia mettersi in discussione, che tale scelta sia
motivata da interessi particolaristici
non ancora emersi».
D. BAD.
20
IL SECOLO XIX
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
levante
UNA DOMENICA DI “RIVINCITA” SUL MALTEMPO PER LA FESTA PIÙ COLORATA
Riviera, pioggia di coriandoli
È pienone per Re Carnevale
Sfilate e pentolacce, bimbi in festa a Camogli, “Santa” e Sestri
IL CARNEVALE si prende una “rivincita”sullapioggiaelaRivierafail
pienone. Carri allegorici e sfilate in
maschera, musica, giochi, scherzi,
“chiacchiere” e pentolacce gli ingredientidiunagiornatavissutanel
segno del divertimento e dell’allegria. Costumi da Peppa Pig, l’eroina
dei cartoons che piace tanto ai più
piccoli, con clown e principesse,
Zorro e l’Uomo Ragno, Topolino e
Minnie, Robin Hood e Super Mario,
Mary Poppins e lo Spazzacamino,
odalische,fatineelegionariromani.
A Camogli successo per la “Marcia
delle Pentolacce”, andata in scena
con la “regia” dell’associazione San
Fortunato e la collaborazione di un
lungo elenco di realtà locali, compresa la Croce Verde di Recco, presente con una “ciurma” di pirati sul
carro-galeone: la “Verde” di Camogli ricambierà domenica prossima
inoccasionedel“Carnevaleesplosivo”; applausi per l’elicottero dei Lego (con i “mattoncini” umani) e Folla a Camogli per la rottura della pentolaccia
l’hamburger, i vichinghi di “Camoglix”, i Minions di “Cattivissimo
me” e il gattone di “Musi di Camogli”. Alla colonna sonora ha provveduto la banda Città di Camogli con i
suoi “marinai” (maglie a righe e il
“baciccia” di lana). Festa grande anche a Rapallo, per la pentolaccia del
comitato fuchi di San Maurizio di
Monti,eaSantaMargherita,dovela
sfilata dei carri, con la filarmonica
Colombo, e i giochi nei giardini a
mare a cura della ludoteca “L’Isola
che non c’è” hanno fatto il pieno.
Come il carnevale dell’associazione
ScogliodiSant’Erasmo,allabanchina di Sant’Erasmo, a Corte, e quello
di Carasco. Folla anche al corteo
mascherato del Carnevale Sestrese
che si conferma una delle manifestazioni più gettonate del Levante.
R. GAL.
La pentolaccia di Santa Margherita
Il gruppo dei pirati
SILVIO FERRARI: IL RESTAURO DEL TEATRO SARÀ COMPLETATO
Camogli, la Regione conferma
«Per il Sociale 1,4 milioni»
CAMOGLI. «Sono letteralmente
entusiasta. E anche emozionato,
perché certe situazioni non lasciano indifferenti». Silvio Ferrari, presidente della Fondazione per il recupero del Teatro Sociale, commenta così l’arrivo di una lettera
dalla Regione. In cui l’assessore alla Cultura, Angelo Berlangieri, annuncia: «Nella nostra proposta alla
giunta sulla riprogrammazione dei
Fas il finanziamento, pari a
1.440.000 euro del secondo lotto
del Teatro Sociale, ci sarà». «Fondi
che riteniamo una specie di manna
– dice Silvio Ferrari -. Consentiranno non soltanto di ultimare i lavori
previsti e quelli stabiliti in corso
d’opera, ma anche di comprare gli
arredi. Avremo, insomma, il teatro
finito». E prosegue: «Insieme alla
proprietà abbiamo ottemperato alle condizioni richieste dalla Regione per accedere ai Fas. Merito, in
particolare, del presidente, Claudio
Burlando,e dell’assessore Berlangieri, che ringrazio, se si centrerà
l’obiettivo». Il cantiere, ha aggiunto Ferrari, «procede a gonfie vele.
Il primo lotto sarà concluso entro il
2014. Il secondo nell’ottobre
2015». Silvio Ferrari che, da anni, si
batte per restituire il Teatro Sociale
alla città e a tutto il comprensorio,
tira un sospiro di sollievo ma non
nasconde di aver vissuto, anche di
recente, «momenti difficili, sebbene facili non ne ricordi. La crisi della
Fondazione Carige ci ha preoccupato molto. Lo scorso 13 gennaio
ho incontrato il presidente, Paolo
Momigliano, e il vice presidente,
Giacomo Rossignotti, i quali si sono impegnati a confermare il finanziamento di 1.768.000 euro. E già
questa è una notizia importante
per il nostro teatro».
R. GAL.
IL COMMISSARIO PREFETTIZIO HA VARATO I FINANZIAMENTI
Rapallo Città dello Sport:
una raffica di iniziative
FOTOSERVIZIO CIOTTI
FLASH
Il gruppo dei lego
I festeggiamenti a Sestri Levante
RAPALLO. Ci sarà la cicloscalata Ra-
FLASH
pallo-Nostra Signora di Montallegro (il
22 giugno). E non solo: perché sempre
la Geo Davidson metterà sul tavolo ,
fra le altre cose, anche la tappa in linea
del quinto giro d’Italia hand bike (il 13
settembre), la “Rapallo Città Europea
dello Sport on the bike” (sempre il 13
settembre) accanto alla ormai classicissima Milano- Rapallo (il 26 settembre). Per la scherma, il Trofeo Rapallo
Città Europea dello Sport 2014 (il 26 e
27 aprile); per la pallanuoto, la Finale
di Coppa Italia (il 7 e 8 marzo); per il
nuoto, il Trofeo internazionale di nuoto città di Rapallo (il 24 e 35 maggio).
E, poi, sbirciando nel calendario fra
calcio, basket, nautica,arti marziali,
podistica e molto altro ancora: ad
aprile, la Grifo Boxe proporrà “Le
Amazzoni del ring”; il calcio, il Torneo
delle Province; la Asd Rapallo Cheers,
il raduno delle cheers e il gemellaggio
con Londra (il 26 e 27 aprile). Ancora:
la festa del fuoristrada (il 29 e 30 marzo); l’arrivo della tappa motogiro
d’Italia a Rapallo (da Alba, il 26 giugno); le gara di ginnastica artistica, di
tiro a segno e tiro con l’arco, il canottaggio (il 13 luglio, il Palio Remiero), la
Night Run per il podismo, alla seconda
edizione (il 25 aprile) e molto altro ancora. Queste, alcune delle iniziative
già in programma per “Rapallo Città
Europea dello Sport”. Nei giorni scorsi, il commissario prefettizio Gennaro
Terrusi ha deliberato, per le iniziative,
65 mila euro: 51 mila per spese per manifestazioni sportive; 14.500 euro per
le spese di organizzazione. Via libera
al patrocinio del Comune per “Rapallo
Sport Festival”, targato Panathlon, dal
19 al 25 maggio. Via libera anche a patrocinio e stanziamento per la XVI edizione del Festival Organistico Internazionale “Armonie Sacre” (S. PED.)
IL SECOLO XIX
levante
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
21
IL PATRIMONIO BOSCHIVO È A RISCHIO: FINANZIATA DALLA REGIONE UN’INDAGINE SCIENTIFICA SU ALCUNE SPECIE DI ARTROPODI
Alberi della Riviera nel mirino dei parassiti
Cocciniglia del pino, punteruolo delle palme, cinipide del castagno: il Parco di Portofino studia i predatori
ROSSELLA GALEOTTI
Le minacce per gli alberi della Riviera
PARLA L’AGRONOMO BATTOLLA
PORTOFINO. Prendendoaprestito
LA COCCINIGLIA DEL PINO, è arrivata in Liguria
circa 30 anni fa dalle coste atlantiche del Marocco
e del Portogallo, devastando pressoché tutte
le colonie costiere di pino marittimo o pinastro,
da Imperia alla Spezia. Nel Parco di Portofino,
da più di un decennio, vengono disposti interventi
di abbattimento delle piante colpite, colanti
resina e spesso secche e morte “in piedi”,
per la messa in sicurezza dei sentieri
IL PUNTERUOLO ROSSO DELLE PALME,
originario del Sud-Est asiatico, è stato rinvenuto
più recentemente. Rischia di stravolgere
nei prossimi anni il paesaggio dei nostri viali
e parchi costieri. L’insetto è destinato a diffondersi
e non esistono, allo stato attuale delle conoscenze,
efficaci metodi di lotta se non l’abbattimento
preventivo della pianta attaccata, come del resto
è previsto dalle prescrizioni regionali
Palme nei giardini a mare di Santa Margherita
IL CINIPIDE DEL CASTAGNO proviene dalla Cina
ed è ormai presente in tutta la Liguria.
Le sue “galle” indeboliscono la pianta
e ne compromettono la produzione.
Per contrastarne gli attacchi, si utilizzano metodi
di lotta biologica, introducendo l’antagonista
naturale del fitofago, un insetto presente nelle
stesse zone di origine che controlla la produzione
del cinipede: il Torymus sinensis kamijo
MOLTE LE FITOPATIE dovute ai cambiamenti climatici:
• IL BLASTOFAGO attacca i pini d’Aleppo: molti gli esemplari colpiti sulle falesie di San Fruttuoso e a Paraggi
• IL COROEBUS BIFASCIATUS attacca i lecci, scavando gallerie nei rami e facendo seccare intere branche
• LO SVILUPPO DI FUNGHI RADICALI diminuisce la funzione di ancoraggio delle radici e la pianta,
apparentemente sana, cede improvvisamente
• LA GRAFIOSI DELL’OLMO sta uccidendo il vecchio esemplare del Boschetto di Camogli
• IL CANCRO DEL PLATANO ha costretto il Comune di Santa Margherita ad abbattere oltre la metà delle
piante di via Matteotti e a introdurre nuove essenze
ANCHE L’ERRATA PIANTUMAZIONE avvenuta in passato, senza tenere in considerazione le potenzialità
di crescita degli alberi, messi a dimora a ridosso di muri o di edifici, è all’origine di molti problemi: le piante
crescono inclinate, sbilanciate, con zolla ridotta e, subendo ferite agli apparati radicali, hanno maggiori
probabilità di essere attaccate da fitopatologie in seguito alle quali si rende necessario l’abbattimento
del legno, gli insetti xilofagi, che, nel
giro di 3-6 anni, portano le piante
colpite alla morte. A distanza di decenni il problema persiste e non si è
trovato un antagonista in grado di
controllare il parassita». La lista degli artropodi-killer prosegue con il
cinipide o vespa del castagno. Spiega Girani: «Arrivato nel 2002 dalla
provincia di Cuneo, di origine cinese, il cinipide, nome scientifico
Dryocosmus kuriphilus, oggi diffuso in tutta Italia, viene considerato
l’insetto più nocivo a livello mondiale per il castagno, perché causa il
rapido deperimento delle piante,
insediandosi sui germogli e causando la formazione di “galle”. Quest’azione, arrestando la crescita vegetativa,provocaunariduzionedellafruttificazione.Nel2011l’infestazione ha provocato danni
gravissimi ai castagneti liguri. E’
scattato l’allarme e si è avviata una
lotta biologica, introducendo un insetto antagonista del cinipide. Un
percorso intrapreso anche dal Parco nei suoi castagneti». Il terzo “nemico dichiarato” tra gli artropodi
responsabili della malattia e della
morte di numerosi alberi nel Parco
I RIMEDI
Scattato l’allarme,
è iniziata una lotta
biologica con
l’introduzione
degli antagonisti
e, più in generale, nel comprensorio, è il punteruolo rosso. «Comparso negli ultimi anni attacca diverse
specie di palme, portandole alla distruzione e minacciando seriamente l’intero patrimonio locale, dal
grande valore estetico e commerciale – dice Girani -. A oggi non si individuano efficaci controllori naturali di questo temibile parassita per
arrestarne la diffusione e limitare i
danni». E chiude: «Il Parco intende
affermare la cultura della precauzione rispetto a quella della lamentela relativamente a ciò che “scompare” per la nostra imprevidenza e
rispondereaquantoconcordatonei
Paesi dell’Unione europea per la
conservazione della “Rete Natura”».
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PIUMETTI
«Boschivicinialcollasso
perglisquilibriambientali»
PORTOFINO. «Studiare e mo-
GRAFICA: ROLLI
l’anticoadagio«E’meglioprevenire
che curare» il Parco di Portofino ha
proposto alla Regione Liguria un
progetto per lo studio e la migliore
conoscenza dell’artropodofauna
locale. Dice il presidente, Francesco Olivari: «Si tratta di uno studio
su alcune specie di artropodi, nello
specifico grandi insetti e crostacei,
indicatori dello stato di salute di alcunihabitatdipregio,inparticolare
forestali, non conosciuti a fondo».
Lo studio, realizzabile attraverso
un finanziamento europeo di
23.500 euro, spiega il direttore, Alberto Girani, «è utile per comprenderelapresenzaeladiffusionedialcuni predatori e, con loro, le condizioni e la stabilità di diverse tipologie di boschi e querceti che,
attualmente, appaiono in lenta ripresa e crescita». Girani entra nel
dettaglio: «Sono formazioni boschive di valore non solo dal punto
di vista ambientale e paesaggistico,
ma essenziali, nella bassa e media
collina, per la stabilizzazione del
suolo e interessanti per la presenza
di funghi commestibili, primi tra
tutti i porcini». L’area di studio del
monitoraggio, precisa Olivari, «non
è solo limitata al Parco ma si estende ai Sic del Tigullio, interessando
l’area della Madonna di Montallegro e la pineta-lecceta delle Grazie.
Attendiamo di fare il punto zero rispettoadambientieaspeciegenericamente ritenute importanti ma
mai studiate a fondo e tantomeno
monitorate, collegando lo studio a
un’attività più generale e rilevante
che la Regione sta sviluppando da
anni. L’iniziativa si propone anche
di realizzare una carta degli habitat
della Liguria, non solo per avere un
quadro di riferimento autorevole e
moderno ma anche per varare uno
strumentoingradodigestireinmaniera consapevole il grande patrimonio ambientale regionale, dal
quale dipende una parte importante della nostra qualità della vita e
settori strategici della nostra economia». Le ragioni che hanno portato l’Ente Parco a scegliere di approfondire attraverso la ricerca, aggiunge, «affondano nel passato recente». Vicende legate, come spiega
il direttore, «alla presenza di alcune
specie di artropodi nei nostri boschi. Partiamo dalla cocciniglia del
pino marittimo, veicolata da legname commercializzato nel Sud della
Francia e progressivamente diffusa
inItalia,dovehageneratounosconvolgimento vegetale senza precedenti nel patrimonio boschivo ligure. Le piante colpite, nella fase di
“infiltrazione”, presentano gli aghi
ingiallitichedisseccanoemostrano
evidenti colature di resina lungo il
fusto. Lo stato di deperimento dell’albero favorisce l’insediarsi di altre specie di insetti che si nutrono
nitorare l’habitat e le specie
delle piante è estremamente
utile per valutare lo stato di
conservazione e di “salute” degli ecosistemi e dell’ambiente».
Antonio Battolla, agronomo
del Parco di Portofino, prende
spunto dallo studio degli artropodi che l’Ente ha avviato per
approfondire l’argomento. E
descrive uno scenario afflitto
da problematiche anche gravi,
in cui l’uomo non è esente da
responsabilità. «Squilibri e variazioni dei fattori ambientali
possono comportare la comparsa di fitopatologie anche serie – dice -. Negli ultimi decenni lo “stato di salute” delle
piante arboree nei parchi, nei
giardini e negli spazi naturali è
stato deteriorato da diverse
malattie, in gran parte riconducibili all’azione umana». Secondo Battolla «il fenomeno
della “globalizzazione” ha molta responsabilità in questo processo. L’aumento esponenziale
dello spostamento di merci e
persone in tutto il Pianeta ha
permesso a parassiti di altre
aree geografiche di arrivare fino a noi e, spesso, di svilupparsi in maniera abnorme per la
mancanza delle specie antagoniste. In molti casi la possibilità di contrastare gli attacchi
parassitari è ridotta o nulla,
anche per l’ampiezza dell’area
interessata. In altri si utilizzano metodi di lotta biologica,
per esempio introducendo gli
antagonisti naturali, presenti
nelle zone di origine. Metodi
che hanno determinato buoni
risultati per esempio nel caso
del cinipide del castagno». E
aggiunge: «L’innalzamento
delle temperature medie e del-
l’umidità ha favorito lo sviluppo delle popolazioni di molti
parassiti e l’insorgere dei marciumi radicali. A causa dello
sviluppo di funghi radicali diminuisce la funzione di ancoraggio esercitata dall’apparato
radicale e la pianta, apparentemente sana, cede all’improvviso. Di recente si sono schiantati
un grosso cipresso nel cimitero
di Camogli e un pino del parco
del Flauto Magico, a Santa
Margherita. Casi a raffica anche
sul Monte di Portofino: i terreni sono talmente intrisi d’acqua
che quasi si “sciolgono”, diminuendo la capacità di sostegno.
E le piante si ribaltano». Nelle
città, dice Battolla, «molte patologie sono favorite dall’errata
piantumazione, avvenuta in
passato, in cui non si è tenuto
conto delle potenzialità di crescita della piante, messe a dimora a ridosso di muri o case.
Condizioni che favoriscono
l’insorgenza di malattie e rendono necessario l’abbattimento
per ragioni di sicurezza». Tra le
fitopatologie Battolla ricorda
«la grafiosi, che sta facendo
morire il vecchio olmo del Boschetto, a Camogli, e il cancro
del platano che ha costretto il
Comune di “Santa” ad abbattere oltre la metà delle piante di
via Matteotti e a introdurre
nuove essenze». E chiude: «La
situazione è critica e, con ogni
probabilità, destinata ad aggravarsi. Senza interventi mirati,
come il monitoraggio delle dinamiche tra organismi fitofagi
e i rispettivi antagonisti, l’abbattimento delle piante colpite
e la manutenzione, i nostri boschi sono destinati a “collassare”».
R. GAL.
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LA “BARBA” DELLE PIANTE DI PIAZZA SANT’ANTONIO ERA STATA PRESERVATA PER PROTEGGERLE DALLE CORRENTI FREDDE. L’ASSESSORE: SOLUZIONE DI COMPROMESSO
SARA OLIVIERI
SESTRI LEVANTE. Sui social
network c’è chi ha gridato al miracolo: le fronde secche delle palme di
piazza Sant’Antonio – preservate finora perché ritenute utili alle piante
per proteggersi dalle correnti più
fredde – sono state in parte rimosse.
La loro pulizia proseguirà anche
nei prossimi giorni. A innescarla è
statoilconvegnoorganizzatolasettimanascorsaapalazzoFascie,dedicato all’infestazione del punteruolo
rosso e alle misure per prevenire il
contagio. In quella sede, gli esperti
hanno spiegato che le foglie secche,
oltreanonrappresentarealcunaprotezione per le palme, potrebbero
staccarsi dal tronco e, cadendo a terra, danneggiare i pedoni con il loro
Via i rami secchi per salvare le palme
Sestri ha avviato la pulizia del fogliame: l’intervento era stato sollecitato in un convegno
peso. Così, nei giorni scorsi, l’amministrazione comunale ha assunto la
decisione che una parte della cittadinanza, a colpi di mugugni reiterati,
chiedeva da tempo. «Tagliamo i rami
secchi» conferma l’assessore alle
Opere pubbliche Giorgio Calabrò,
annunciando l’avvio dei lavori. «Durante il convegno il problema è stato
sollevato,evistelecriticheelerichieste di diversi cittadini abbiamo chiesto un parere agli esperti intervenuti.
Alla fine – spiega l’assessore - abbiamo optato per un compromesso: toglieremo buona parte delle fronde e
lasceremo i rami più vicini alla parte
verde».
L’intervento, di natura estetica, va
incontroachigiudicavabruttaquella
“barba” appesa alla sommità delle
palme, considerata un segno di trascuratezza troppo evidente in una
delle piazze principali del centro storico.Sentitoilpareredeitecnici,dunqueiltaglioècominciato.Idipendenti del Comune lo eseguiranno una
tantum,perdareallepalmeunaspetto migliore («Mi hanno assicurato
chenonc’eraalcunpericolodicaduta
dei rami» puntualizza Calabrò).
Palme in piazza Sant’Antonio
FLASH
Tuttavia, l’incarico che non hanno
ricevutoriguardailtrattamentodelle
palme per scongiurare il possibile
contagio del punteruolo rosso. Nonostante i casi accertati a Santa Margherita e Rapallo che denotano
l’avanzare del coleottero lungo la riviera, in direzione di levante, il Comune di Sestri Levante ha deciso di
affidarsi alla buona sorte. Niente repellente da irrorare: nel caso si verifichi un’infestazione, si procederà al
taglio immediato della pianta, cercandodiisolarladalrestodegliesemplari cercando di contenere il conta-
gio, come suggerito dal dipartimento
fitosanitario della Regione Liguria.
«Secondo il dipartimento – riferisce
Calabrò – neppure il trattamento
preventivopuòassicurarcicheilcontagio non avviene. Purtroppo sappiamo che il punteruolo rosso è devastante e una volta aggredita la pianta,
questa non ha scampo. Però le palme
sono monitorate in continuazione e,
nel caso notassimo i segni dell’infestazione,procederemmosubitoaltaglio». Se il taglio della pianta e la sua
sostituzione raggiungono costi notevoli, Calabrò spiega che per le casse
comunali anche il trattamento di
prevenzione rappresenta una spesa,
più contenuta sì, ma al momento non
prioritaria.
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22
IL SECOLO XIX
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
levante
TEATRO DIALETTALE
“Quelli de
na votta”
in trasferta
nel Bresciano
Il Gran Caffè Rapallo sul lungomare Vittorio Veneto, da sempre punto di riferimento di letterati e uomini di cultura. Di recente è stato posto in vendita: i nuovi titolari sono cinesi
CAMBIANO IN RIVIERA IL MODO DI DIVERTIRSI E I LUOGHI DI AGGREGAZIONE DEI GIOVANI
Al bar tra flipper e calciobalilla:
non avevamo bisogno delle slot
Il Gran Caffè Rapallo da Pound, Palumbo e Bianciardi ai... cinesi
LA STORIA
MARIO DENTONE
ALCUNI bar hanno deciso di rifiutare o eliminare le slot machine, altri
chiudono perché le tasse superano le
taschenonsolodeigestori,maanche
quelle di dipendenti e avventori.
Un giorno, eravamo verso gli anni
Settanta, anzi, ricordo bene, era un
magico pomeriggio di aprile del ’72
perché in quei giorni cadeva il primo
anniversario del mio matrimonio,
avevo telefonato, illuso d’essere
scrittore per avere scritto due racconti, senza esserlo veramente, a Nino Palumbo, che abitava a San Michele di Pagana nel silenzio dei suoi
“castagneti” (proprio così si chiamava la via dove abitava). Da qualche
tempo ci tenevamo in corrispondenza epistolare (lui a differenza di altri
scrittori rispondeva sempre alla posta e scriveva e firmava soltanto con
un sottile pennarello verde!) per incontrarci,emiavevadetto:“CivediamoallequattroalGranCaffèRapallo
sul lungomare”.
E fu il primo di tanti nostri incontri, anche se poi, nel tempo e con la
confidenza, talvolta ero io a raggiungerlonelsilenziodeilibriedellalieve
collina che circondava il suo eremo
di San Michele. Ma quando l’appuntamento era là, al Gran Caffè, sedevo
col sole in faccia e guardavo verso
l’ultima curva in discesa dalla quale
luisarebbeapparso.Venivaapiedida
San Michele, e appena arrivava cameriere e proprietario lo salutavano
con rispetto e affabilità insieme. Era
il bar della letteratura in riviera, mi
diceva.EmiraccontavadiPoundche
scriveva poesie e lettere seduto a
quei tavoli fuori o, se era freddo e lui
soffriva il freddo, in un angolo quasi
buio della sala interna. E poi mi parlava di Bianciardi, che amava la nostra riviera, l’uncino da Rapallo a Sestriinparticolare,piùdella“nonsua”
Milano dove lui, ancor giovane, toscano inquieto e purosangue, aveva
accettato di trasferirsi e campare col
mestiere di scrittore e traduttore.
Oggi leggo che quel luogo di incontri nel sole e nel blu, nella tramontana e nello scirocco, chiude, e leggo
poi che sarà rilevato da “cinesi”
pronti a “salvare”, qui da noi, tutto, e
trasformare, riavviare.
Ma è triste tutto ciò! Ricordo per
esempio che nei nostri paesi, come
un po’ ovunque, esisteva (esiste) il
mercato settimanale, quasi un rito: a
Riva il lunedì, a Moneglia la domenica, a Sestri il sabato, a Chiavari il venerdì, e così via altrove. E ricordo i
banchetti, e le facce degli ambulanti,
ormai amici, ognuno aveva il suo posto. Oggi cinesi, cinesi, cinesi, e solo
ogni tanto ritrovi un banchetto nostrano. Niente in contrario, sia chiaro, ma... ecco, mi viene da scrivere
che sono triste.
Chiudonoinegozi,liapronoicinesi, ora addirittura il Gran Caffè Rapallo. Come dire che il Defilla a Chiavari potrebbe diventare “De Fi llin” e
occhiamandorla,perchéancheilnomeèidentità,storia,tradizioneecultura. E sento dire che se vuoi avere
clientela devi tenere quegli aggeggi
infernali che si chiamano “slot machine” capaci di rovinare lavoratori e
casalinghe (e ne ho conosciuti parecchi).
Ho visto gente prendere addirittura permessi dal lavoro per trovare la
“macchina” preferita libera, con
l’ansia che altri possano averla occupata, sedere davanti a quegli schermi
impazziti che fanno scorrere ubriacanti simboli di arance, mele, uva, e
altro fino a fermarsi col suono di un
campanello,eviaancora,lamanodel
sempre più nervoso “giocatore” che
come automa inserisce ogni volta
una moneta, come se gli nascesse fra
leditastileSilvan.Eavetemainotato
lo sguardo? Fisso su quelle colonne
che si rincorrono parallele. È febbre,
delirio, tutti ci guadagnano, escluso
lui, il... giocatore.
E penso al capolavoro di Dostoevskji, “Il giocatore” appunto, dove si
percepisce e si vive tutto il travaglio
del gioco che ti prende, quando Aleksej inizia a giocare ridendo, convinto
di dominare non solo il gioco, ma se
stesso, e alla fine si trova a vagare per
la città, fuori dalla sala gioco, sconfitto, con le sue tasche vuote. Ha giocato tutto! E ha perso. Ma ha giocato! E
quando con gioiosa sorpresa (tipica
effimera gioia) pesca in una tasca
un’ultima dimenticata moneta, è
quasi felice, perché potrà almeno
mangiare qualcosa con quell’ultimo
appiglio alla vita, anzi, alla sopravvivenza. Ma ecco, invece che a mangiare si ritrova a tentare l’ultima, quella
sì ultima, risorsa al gioco.
Si dice che uno è maggiorenne e
vaccinato, che nessuno è colpevole,
neppure lo Stato che autorizza quel
suicidiomorale,chebastaildivietoai
minorenni (ci credete?). Sarà, ma sono più che mai convinto, pur da pro-
fano, visto che l’unico gioco che ho
fatto in vita mia è stata la schedina il
sabato (perché le partite erano la domenica!) e poi da ragazzo a carte al
bar per giocarsi il caffé, o una gara al
flipper, sono convinto, scrivevo, che
a certi livelli il giocatore non è più
maggiorenne, che l’età non conta,
perchéormaièmalato,drogato,indifeso, come il protagonista di Dostoevskij che senza rendersene conto
crede di usare quell’ultima moneta
per mangiare qualcosa e si ritrova in
sala da giochi. E penso alla tentazione del paese dei Balocchi e alla fine di
Pinocchio.
Ora leggo che alcuni bar hanno deciso di disinnescare quelle “droghe”
sataniche, e ripenso al bar. Cos’era?
Da ragazzo per me fu dapprima il
“proibito” di un padre moralista per
CONCORRENZA
Sento dire che oggi
se vuoi avere
clientela nel locale
devi tenere quegli
aggeggi infernali
il quale era tutto peccato, lui che vi
metteva piede già pronto a scappare
dopo aver giocato la Sisal, due colonne sempre quelle. Poi fu le cento lire
rubate a un resto di mia madre per il
caffé e la partita al flipper. E il calciobalillainunasalettaangusta,tuttiintorno,coppiefisse,afareiltorneo,eil
biliardo col panno mai cambiato, lucido dall’uso. Poi vennero le carte,
tressette, briscola, cirulla, mentre a
un tavolo quattro anziani (per noi
erano tutti anziani) che consideravo
professionisti, che pensavo ci dormissero, là, giocavano più di sguardi,
smorfie, in linguaggi per me allora
misteriosi, per poi esplodere a fine
“mano” in accuse e rimproveri che
facevano tremare anche le bottiglie
schierate dietro il banco. Ma poi di
colpo il silenzio.
OSSESSIONE
Ho visto gente
prendere permessi
dal lavoro per
trovare libera la
macchina preferita
PASSATEMPI DI OGGI
MA È IL TRIONFO DELLA SOLITUDINE
LE SLOT machine hanno rimpiazzato flipper e calciobalilla. Ma sono divertimenti
costosi (tanti rischiano di rovinarsi al gioco) e poco socializzanti. Attorno al flipper c’erano sempre gli amici a fare il tifo, per non dire del calciobalilla, tutti intorno a formare le squadre. Oggi si è soli davanti a uno schermo.
Oh,c’eranoancheallorai“giocatori”! E i soldi non volavano, ma sparivanonelletasche:raminoepokero,a
biliardo, le scommesse, e c’erano i
cosiddetti “amici” pronti a prestare i
soldi necessari a placare un debito o
sostenere un’impossibile rivincita,
un sognato recupero, ma poi “amico
o non amico scendi giù dal fico” disse
il contadino che sorprese l’amico a
rubargli la frutta. E giù interessi, altrimenti... Si parlava di appartamenti, magazzini, avuti a saldo del debito
del prestito.
EmipiangeilcuoreperRapalloeil
lungomare, là seduto al tavolino del
Gran Caffè Rapallo con Palumbo che
poi riaccompagnavo per un tratto finoallacurvainsalitadietrolaqualeil
golfo spariva, e voltandoti vedevi via
via la costa di Zoagli, mentre davanti
ti si apriva il miracolo di San Michele
silenziosa, e dietro, là, sapevi che
c’erano Santa e Paraggi e Portofino.
E mi mancano le voci dei giocatori
di carte, il silenzio quasi sacrale per
loscoponeaqueltavolinocircondato
da spettatori che a fine mano s’ergevano tutti professori a commentare,
e chi aveva commesso l’errore che
dopo qualche timido tentativo di
spiegazione abbassava lo sguardo,
come abbandonato da tutti, partner
e amici intorno. E il titolare che appena vedeva entrare un cliente già
sapeva e gli faceva trovare il caffé
pronto, o l’amaro o l’aperitivo, quasi
risentendosi se il cliente quel giorno
chiedeva altro.
Emivienenostalgia,pensandoalle
“slot machine” di oggi, del mio flipper con i suoi campanelli, fruscii, le
manopole e quella pallina impazzita
a rimbalzare da una molla all’altra
mentre davanti agli occhi il contatore dei punti ti faceva sentire più bravo dell’amico. Eravamo diventati
braviancheascuoterlonelmodogiusto come fosse un puledro da incoraggiare o frustare fino a che, una sequenza di campanelli e... “tilt”, l’avevi scosso troppo e il flipper, il tuo puledro, aveva detto basta. E il juke
box? In un angolo, e il padrone che
regolarmente arrivava, mentre eri lì
che ascoltavi la canzone con la ragazza da conquistare sperando che si
commuovesseetiprendesselamano
(che era già tutto), e senza una parola, proprio da padrone, abbassava il
volume! Cinquanta lire una canzone... tre minuti di emozione, e ti bastavano più d’una slot machine e delle tasche vuote per riempirti il cuore.
L’autore è scrittore e saggista
CARASCO. Va in trasferta, in
un concorso a livello nazionale, la compagnia “Quelli de na
votta” di Carasco. La commedia “E meistre Passera”, già più
volte portata in scena a Chiavari ed in Fontanabuona, è infatti stata selezionata per il
concorso “Leonessa d’oro” di
Travagliato, in provincia di
Brescia, festival di commedia
dialettale, ideato nel 2001 dall’attrice Maria Teresa Scalvini.
Il concorso si articolerà per
cinque fine settimana
“LEONESSA
consecuD’ORO”
tivi: quelli
Festival
di marzo,
più il 4 e 5
seleziona
aprile, al- la commedia
ternando
“E meistre
sul palco
Passera”
dieci
compagnie in totale, delle quali cinque bresciane e cinque delle
altre zone d’Italia. Il gruppo di
Carasco sarà in scena domenica 23 marzo, alle 16. Occorrerà,
sicuramente, portare un po’ di
“tifo” in terra lombarda e magari aiutare la regia a districarsi nel genovese della commedia. Allora, gli amici di “Quelli
de na votta” organizzano un
pullman per portare tutto il
sostegno alle Meistre Passera:
la spesa per il viaggio è di 30
euro, ai quali sommarne 5 per
l’ingresso a teatro. Il pranzo,
invece, è libero. Prenotazioni
al 347-0779136. (S. ROS.)
L’INIZIATIVA
Recco scrive
a Pinotti
«Caserma
da salvare»
RECCO. La prima lettera
l’aveva scritta Sandro Pellegrini, storico della città,
quando Roberta Pinotti era
ancora sottosegretario alla
Difesa. Un appello accorato
per un intervento volto a salvare la caserma dei carabinieri, che oggi viene accolto
anche da Massimo Trebiani,
candidato sindaco del centro
sinistra, che chiede però di
fare un vero confronto con
l’Arma: «D’accordo con la lettera che sottoscrivo, ma teniamo conto che occorre anche capire bene quali sono le
reali volontà dei carabinieri.
Dobbiamo essere seri, perché
non basta fare sparate elettorali come quella sull’ex pretura, per la cui trasformazione in caserma costerebbe un
milione di euro. Comunque
ho fiducia nel ministro Pinotti, che è di Genova». Ecco il
tenore della lettera destinata
al neo ministro: «È assolutamente inaccettabile, sia pure
in anni di ristrettezze finanziarie, che una Città come
Recco, Medaglia d’Oro al Merito Civile, ed onorata da pochi anni con il titolo di Città,
piccolo “capoluogo” del Golfo
Paradiso non abbia una degna ed adeguata caserma dei
carabinieri. Non è credibile,
non è accettabile, che nel bilancio dello Stato non si possa trovare una cifra adeguata
alla bisogna».
E. M.
cronache
IL SECOLO XIX
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
23
LA RIFORMA CHE DOVEVA RIDURRE LE CARICHE HA MOLTIPLICATO COMPENSI E COMPETENZE
Università, i “baronetti” raddoppiano
Tagliati i presidi di Facoltà, ma l'indennità ai capi dipartimento vale 148 mila euro
22
IL CASO
i dipartimenti
in cui sono divisi
i professori e i ricercatori
dell’ Università di Genova:
ai direttori viene
corrisposta un’indennità
EMANUELE ROSSI
C’È CHI li chiama “baronetti”,
scherzando ma non troppo sui “baroni” universitari di una volta (e di
oggi). Perché i direttori dei ventidue dipartimenti dell’ Università
di Genova, nell’ Ateneo post-riforma Gelmini e sotto la direzione del
rettore Giacomo Deferrari, hanno
guadagnato parecchio in importanza, in incarichi operativi e - loro
malgrado - anche in oneri amministrativi e burocratici. Ma soprateuro
tutto hanno guadagnato l’indennil’indennità
prevista
per
tà che spettava, un tempo non lonciascun
preside
di
facoltà.
tano, ai presidi delle ormai soppresse Facoltà. Con l’effetto
Per i “vecchi” undici
perverso che la riforma Gelmini,
presidi l’ Università
quella che doveva ridurre e semplistanziava 63.546 euro
ficare le cariche universitarie e i
corsi di studio, sul modello americontro i 148 mila di adesso
cano, ha prodotto nei fatti un rad- L’inaugurazione dell’anno accademico dell’ Università di Genova
FORNETTI
doppio di competenze e di incarichi oltre che una gran confusione
tra ciò che fanno i presidi delle
Scuole(chehannosostituitolevecIL RETTORE GIACOMO DEFERRARI DRIBBLA LE POLEMICHE
chie Facoltà) e ciò che è finito sul
groppone dei dipartimenti, che
delle Scuole fanno parte. Tanto per
fare un esempio, nello statuto dell’
Università di Genova riformata, si
legge che «Il dipartimento assicura
lodiricerca,adessogestisconoancheladidatlo svolgimento delle attività didatLARIFORMAdell’ordinamentodell’Univertica e non è un compito da poco: il ruolo è eftiche, è la sede dell’attività scientisità è stato il grande compito di Giacomo Defettivamente più importante rispetto a prima
ficadeidocenti,promuoveesostieferrari nei suoi anni da Rettore (parallelaed è giusto che venga riconosciuto anche pernel’attivitàdiricercadeipropridomente alla vicenda Erzelli), anni che volgono
ché comporta un maggiore impegno»
centi».Insomma,quellocheprima,
al termine. Deferrari era stato eletto, nelSe tutto si fa nei dipartimenti a cosa è
per semplificare, era il “coordinal’estatedel2008,alargamaggioranza(61,33%
servito aggregarelevecchiefacoltàincinmento” accademico e scientifico
dei voti) proprio con l’ambizione di rivoluzioque Scuole?
per la ricerca di professori e ricernare l’Ateneo: sostituendo le 11 facoltà con
«Le Scuole hanno un ruolo diverso: si occucatori adesso è nei fatti anche il ricinque grandi scuole (Politecnica, Scienze
pano del coordinamento di aree tematiche afferimento degli stessi per l’orgamediche e farmaceutiche, Scienze sociali,
fini, che possono mettere in collaborazione
nizzazione dei corsi di studio e per i
Scienze umanistiche, Scienze matematiche Il rettore Giacomo Deferrari
più dipartimenti: il preside della Scuola coorrapporti con il corpo studentesco.
fisiche e naturali), distinguendo meglio le
dina la didattica, che viene fatta dai dipartiIl primo anno di applicazione
competenze del consiglio d’amministrazione
della riforma all’ Università genoda quelle del senato accademico, prolungan- ricordo nemmeno di quanto si tratti, ma non menti, poi il ruolo della scuola varia da caso a
vese (dall’ autunno del 2012 al
do, da quattro a sei anni, il mandato del retto- è certo una cifra esorbitante, quasi simbolica, caso, a Medicina ad esempio c’è una maggiore
2013) ha portato alla luce proprio
re. In origine la riforma doveva anticipare il è un riconoscimento al lavoro che devono fa- omogeneitàèallorailruolodelpresideèmaggiore»
questa nuova conformazione dei
ddl Gelmini, alla fine finì per esserne influen- re»
Avete dovuto riconoscere l’indennità
dipartimenti, già pesantemente riEra proprio necessario?
zata. Ma il Rettore uscente può dire di averla
dotti negli anni precedenti con ac«Credochenonsiaunaprerogativagenove- dopo le proteste dei docenti che si sono riportata a compimento nonostante le difficolcorpamenti e soppressioni per il rità di adattamento del mondo accademico. E se,anchelealtreUniversitàsisonoadeguatea trovati con un aggravio di compiti?
«No,qualiproteste,èstatounprocessonorsparmio, accompagnata anche dal
quando gli si fa notare che la spesa per le in- questo nuovo sistema»
mugugno dei professori e in partiCome è cambiato il ruolo dei direttori di male, necessario per questo nuovo quadro
dennitàdicaricaaidirettorididipartimentoè
dell’organizzazione universitaria. E non è
colaredeidirettorididipartimento
più che raddoppiata rispetto ai presidi di Fa- dipartimento?
per il nuovo aggravio di compiti.
«È stata una rivoluzione: prima i diparti- successo solo a Genova»
coltà, Deferrari si difende:
Tanto che, alla fine, la governance
«L’abbiamo deciso molto tempo fa e non mi mentieranomoltidipiùmasioccupavanoso- E. ROS.
5.776
«GIUSTO RICONOSCIMENTO: CON LA RIFORMA
DEVONO OCCUPARSI ANCHE DELLA DIDATTICA»
dell’ Ateneo genovese ha messo all’ordinedelgiornounaumentodelle indennità da corrispondere a chi
ricopriva quell’incarico. L’argomento è stato discusso nel Cda universitariounaprimavoltaloscorso
18 giugno. In quell’occasione il rettore Giacomo Deferrari avanzò la
proposta: dare ai direttori di dipartimento la stessa indennità di carica che spettava, nel precedente ordinamento, ai presidi delle facoltà,
da Architettura a Medicina a Ingegneria. Un compenso annuale e
lordo che, al netto di due riduzioni
del 10% imposte da due differenti
leggi finanziarie statali (nel 2006 e
nel 2010) era quindi pari a 5776 euro per ciascun preside di facoltà e
nel complesso, per gli undici presidi per i quali lo stanziava l’ Università di Genova, valeva 63.546 euro.
Il dettaglio non trascurabile è
che se le facoltà erano 11, i dipartimenti sono esattamente il doppio,
cioé 22. E questo dopo una pesante
sforbiciata fatta dallo stesso Deferrariappenatreanniprima,cheaveva ridotto il numero di dipartimenti da cinquanta a circa 25. E allora,
con l’attribuzione ai direttori attualmente in carica della stessa indennità il costo totale, per l’ Università, aumentava sino a 147.871
euro, sulla voce “indennità di carica organi accademici”, con un maggiore onere, rispetto al passato, di
84mila euro. Ai quali vanno aggiunte le indennità dei cinque presidi di Scuola. Non bruscolini, per il
bilancio dell’ Ateneo, ma il consiglio di amministrazione dava il suo
assenso a prelevarlo “dall’avanzo
disponibile”, previo parere del collegio dei revisori dei conti, rimandato a una successiva sessione. E
nell’Ateneo in cui si discute su tutto e si chiedono pareri e contro-pareri a questa proposta del Rettore
nessuno ha ritenuto di dover obiettare.
Segno anche, secondo alcuni, del
crescente potere dei direttori di dipartimento, considerati più importanti anche dei presidi delle
cinque Scuole, in ottica pre-elettorale: i giochi sono molto aperti e la
campagna elettorale vera e propria
per il nuovo Rettore comincerà solo a ridosso di maggio. Almeno
quella ufficiale.
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IN SETTECENTO ALLA RIUNIONE DEI CLAN DELLA LIGURIA
AL TAVOLO DELL’INCONTRO ATENEO, REGIONE E I PRIVATI DI GHT
Erzelli, parola al comitato di vigilanza
Incontro fissato il 5 marzo. L’Università avrebbe mal digerito l’ultimatum di Castellano
IL FRONTE degli Erzelli è ancora
caldo, per l’Università. Il Rettore
Giacomo Deferrari parteciperà, il
prossimocinquemarzo,allariunione del Comitato di vigilanza, l’organismo che riunisce tutti i soggetti
firmatari dell’accordo di programma del 2006 con il quale si decise di
dare vita alla cittadella hi tech.
La convocazione del Comitato è
arrivatainseguitoallostopimposto
dall’ Autorità di vigilanza sui contratti pubblici sul progetto di “acquisto di cosa futura” relativo alla
sede di Ingegneria nel polo tecnologico. Nei giorni seguenti Ght, la società realizzatrice, aveva dato un ultimatum all’ Ateneo genovese chiedendo di avere una risposta definitiva entro 30 giorni (la fine di
marzo). Ultimatum i cui toni non
sono affatto piaciuti all’ Università
anche se il Rettore Deferrari spiega
che «la convocazione del Comitato
è stata decisa prima, dopo il parere
dell’ Authority. Si tratta di un passaggio doveroso perché la situazio-
ne è cambiata e dobbiamo spiegarlo
ai partner nell’operazione, anche se
ovviamente ne abbiamo già parlato
siaconilsindacosiaconilpresidente della Regione».
Il presidente della società del
parco high tech Carlo Castellano lo
scorso 17 febbraio ha inviato una
lettere al Rettore (e per conoscenza
al sindaco Marco Doria e al presidente regionale Claudio Burlando)
ribadendo nero su bianco la piena
adesione alla soluzione, maturata
in Università a seguito di un parere
chiesto all’Autorità di Vigilanza sui
Contratti pubblici, di procedere
verso l’acquisizione dell’area e del
progetto della nuova sede, oggi detenuti dalla stessa Ght. Un’azione
propedeutica al lancio di una gara
europea che mirerà a trovare il soggetto chiamato a costruire le nuove
aule e i nuovi laboratori. La volontà
diGhtèquelladicederel’area,compreseleoperegiàrealizzate,peruna
cifra inferiore ai 30 milioni di euro.
Soluzione che potrebbe andare be-
POST-LAUREA
SCUOLA TRASPORTI,
INAUGURA LA SEDE
GENOVESE
••• OGGI inaugura una nuova sede genovese della Scuola nazionale Trasporti e Logistica, presso
l’incubatore di imprese di Filse/
Bic, base per lo sviluppo delle attività sul territorio regionale. Negli
oltre vent’anni di attività a La Spezia la scuola ha sviluppato iniziative di formazione continua a livello
nazionale, grazie anche ad una
stretta collaborazione con le Autorità portuali e la sinergia con
tutte le più importanti associazioni di settore Assiterminal, Assologistica, Assoporti, Fise Uniport. La
scuola è diretta alla formazione
post-laurea e post-diploma, realizzate con cadenza annuale
ne anche all’ Ateneo ma ci sono ancora passaggi preventivi da fare e di
conseguenza tempi che si allungano, per l’ennesima volta. Il timore,
inviaBalbi,ècheallafinel’interavicenda vada a finire in tribunale.
In base a quanto dichiarato subito dopo lo stop, l’Ateneo potrebbe
essere intenzionato a chiedere una
valutazione dell’area all’Agenzia
delle Entrate. Se così fosse, i tempi
si allungherebbero a dismisura,
spostandoconcertezzalagarad’appalto al 2015. Nel mezzo, non va dimenticato, ci sono anche le elezioni
per il nuovo rettore, il cui insediamento avverrà in autunno. Tra i
candidati il più favorevole ad andareavantisuErzellisembrailprorettore Maurizio Martelli che al SecoloXIX ha dichiarato: «La situazione
è delicata ma anche una occasione
da non perdere, mi piacerebbe ci
fosse un programma che punta al
2020 ma tutto è legato alle disponibilità dello Stato».
D. GRI. E. ROS.
FAZZOLETTONI ALLA SALA CHIAMATA:
È IL FORUM REGIONALE DEGLI SCOUT
SI SONO ritrovati in 700, tutti ragazzi dai 16 ai 20 anni, alla Sala Chiamata del Porto per il Forum regionale dell’Agesci (l’associazione degli
scout cattolici), assemblea che ha riunito i clan e i noviziati dei gruppi
scout di tutta la Liguria. Aperto dalla tavola rotonda “Il coraggio di esser
cittadini” (con l’avvocato Alessandra Ballerini e Don Fabio Corazzina di
Pax Christi), il lavoro è proseguito poi per tutta la giornata in vista della
route nazionale di luglio. La foto è del gruppo Genova XX
PREVENDITE
album
ENRICO RUGGERI
“Frankenstein 2.0”
Giovedì 3 Aprile ore 21
Teatro Politeama Genovese
Via Nicolò Bacigalupo 2
Biglietti:
Poltronissima e palchi: 35 euro
Poltrona: 30 euro Galleria: 25 euro numerato 42 euro
Prevendite online: greenticket, ticketone, happyticket
LIGURIA
24
IL SECOLO XIX
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
SAVONA
DA NON PERDERE
CONCERTO ALLA PINACOTECA CIVICA
DIALOGO FRA VIOLA E PIANOFORTE
SULLE FUSIONI MUSICALI DI ACROSS DUO
STEFANIA MORDEGLIA
SAVONA. Un omaggio musicale con
le melodie più belle dedicate alle
donne. In occasione dell’8 Marzo,
sabato alle ore 17 nella sala conferenze della Pinacoteca civica in
piazza Chabrol, si terrà il concerto
“La signora... in viola” dell’Across
Duo.L’eventoèorganizzatodagliassessorati alle pari opportunità e alla
cultura del Comune di Savona, con il
supporto dell’Unione Industriali
della provincia.
L’Across Duo è un brand dell’Orchestra sinfonica di Savona, costituito da Claudio Gilio, presidente dell’Orchestra, alla viola, e da Enrico
Pesce, al pianoforte. I brani del Duo
sonotuttidedicatiallafigurafemminile, riedizioni in stile che si può genericamente definire “cross-over”
di celebri canzoni, che spaziano dai
grandiclassicideiBeatlesallapoesia
di Fabrizio De André, dagli standard
jazz a Fabio Concato. Tutti i brani
sono legati fra loro dal tema della
femminilità,intesacometrasfigurazione della figura della donna attraverso la musica. Jazz, pop, fusion e
barocco si incontrano in maniera
inedita negli arrangiamenti di Enrico Pesce per dare vita a un sound
unico di forte impatto emotivo.
L’Across Duo presenta a Savona il
suo lavoro, da poco edito in cd. Inoltre il duo è reduce da una tournée di
successo che si è tenuta a gennaio in
Sicilia. Nell’ambito del progetto
“Colto Circuito”, cofinanziato dall’Unione europea, il brand dell’Orchestra Sinfonica di Savona si è esibito a Scicli, nel prestigioso Palazzo
Spadaro, a Siracusa e a Modica.
Gilio e Pesce sono uomini molto
diversi, ma nella musica combaciano alla perfezione, sfidando la compatibilità caratteriale per produrre
musica nuova, piena e coinvolgente.
Una proposta di confine, dove la violapassalaparolaalpianoforteeviceversa. Un repertorio, riscritto e arrangiato dall’estro di Enrico Pesce e
interpretato da Claudio Gilio, che
musicalmente porta altrove.
AcrossDuononfasolomusica,ma
anche spettacolo. Infatti, durante
l’esecuzione dei loro brani viene voglia di applaudire come si fa normalmente nel pop e qualcuno lo fa, anche se si tratta di musica classica. Ed
è così che nei loro concerti anche il
pubblico più rigido si lascia andare,
partecipa e, a volte, fischia con entusiasmo crescente.
In occasione dell’8 Marzo a Savona è prevista un’altra iniziativa culturale: tutte le donne potranno visitare gratuitamente le straordinarie
collezioni della Pinacoteca civica e
dellaFondazioneMilanieCardazzo.
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LA SPEZIA
IN SCENA AL TEATRO CIVICO
TONIOLO SI MISURA CON “LA TELA DEL RAGNO”
COMMEDIA EVERGREEN DI AGATHA CHRISTIE
SONDRA COGGIO
LA SPEZIA. Questa sera e domani se-
ra alle 21, la compagnia “Attori &
tecnici” porta al Teatro Civico, “La
tela del ragno” di Agatha Christie e
mette in scena artisti affiatati, collaudatidaunalungaesperienzaeun
simpatico cane che strappa applausi personali per la tranquillità con la
quale affronta la scena. Nella traduzione di Edoardo Erba, “La tela del
ragno” è uno dei testi più noti e divertenti della signora della suspence. La storia ha una genesi curiosa:
negli anni Cinquanta l’attrice Margaret Lockwood chiese alla Christie
di scrivere per lei un copione in cui
non fosse più costretta a indossare i
panni della cattiva, ruolo che le era
stato attribuito fin troppe volte e
l’aveva stancata. La Christie era già
all’apice del successo grazie a
“Trappola per topi”. Si mise all’opera e creò il suo nuovo capolavoro,
accontentando sia l’amica attrice
sia la figlia adolescente e debuttante. Lo spettacolo, nel 1954, fu un
trionfo.
La compagnia “Attori & Tecnici”
che lo propone oggi è nata oltre
trent’anni fa, alla fine degli anni ’70,
dall’attrice Viviana Toniolo che sarà in scena anche questa sera, diretta dalla regia di Stefano Messina.
Era molto giovane quando con il
compagno,AttilioCorsini,purtroppoprecocementescomparso,fondò
lacompagnia,perrendersiindipendente dalle logiche di mercato del
tempo che riteneva soffocanti. Alcuni dei suoi spettacoli, come “Rumori fuori scena”, sono proposti
con successo da quel lontano 1977.
Ed intatto è rimasto il suo amore
per il “teatro che sa divertire”. La
sua sfida, racconta, è sempre stata
quella di ribellarsi a un teatro distaccato e ripetitivo, una sfida che
negli anni ha portato la Toniolo a
scommettere sui giovani, a credere
negli spettacoli che piacciono alla
gente, anche se - confida con amarezza - il teatro continua a doversi
battere per sopravvivere, fra tagli e
disattenzione di quelle istituzioni
che dovrebbero sostenerlo.
La commedia in scena al Civico è
ambientata a Londra, dove Henry e
Clarissa ricevono tre ospiti, Sir
Rowland, Hugo e Jeremy. Quando
arriva Oliver, che in seconde nozze
ha sposato la prima moglie di Henry, Miranda, inizia la tensione.
L’uomo insiste perché la figliastra,
Pippa, vada a vivere con la madre,
ma Clarissa non è affatto d’accordo.
In questo contesto delicato, spunta
un cadavere in salotto. Tutti si danno da fare per nasconderlo e inventano singolari versioni per giustificare la stranezza della situazione. Si
ride anche molto.
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TEATRO
LAVIA: «CON I “PILASTRI” DI IBSEN
ESPRIMO IL MIO SDEGNO CIVILE»
macchinisti. Oggi si fanno trucchi, in scena c’è un attore, un microfono, forse dietro un clarinetto, e il pubbliGENOVA. Veritàelibertà,l’unaesistesolosec’èl’altra. co ci casca. Ho voluto restituire il teatro agli attori».
Il tema forte è la menzogna?
E viceversa. Teatro civile quello dello spettacolo “I pi«È un tema a me caro, che appartiene alla mia poetilastri della società” di Henrik Ibsen, in cartellone alla
Cortedamartedì4adomenica9marzoconregiadiGa- ca, la luce e il buio. Nel mio ultimo spettacolo “Tutto
briele Lavia, anche interprete nel ruolo del console perbene“diPirandellolaveritàvenivascopertasoloal
Bernick.Uomodirispettabilissimamoralitàchehaco- buio, anche con Ibsen siamo in una condizione di buio
struitolasuavitasullamenzogna.Finchèungiornoac- ma nell’accezione platonica del mito della caverna,
cade qualcosa che minaccia la sua comoda nicchia per- quel mondo in cui gli uomini vivono senza la luce della
verità, un mito che Pirandello rivolbenista e ipocrita. Lavia è il console
ta. Ibsen invece dice che la verità è
Bernick,econluiinscenabentredici
l’essenza della libertà, non c’è libertà
attori della sua Compagnia. Tutti inDOMANI
IL DEBUTTO
senzaverità.Ilprimoaessereincatesieme incontreranno il pubblico nel
nato dalle catene della menzogna è il
foyer della Corte mercoledì 5 marzo
Debutta domani alle 20.30
menzognero».
alle17.30,asviscerareicontenutianal Teatro della Corte di GeIl finale dà speranza?
cora così urgenti di un testo scritto
nova “I pilastri della socie«Quello di Ibsen sì, dà luce e spenel 1877.
tà” di Henrik Ibsen, diretto
ranza, ma io l’ho un po’ cambiato. In
Ilvideopromozionalemostrale
e interpretato da Gabriele
150 anni non è successo nulla, il finafoto di Scilipoti, Fiorito, DelLavia. Repliche fino a dole oggi sarebbe suonato retorico, l’ho
l’Utri. È questa la chiave dello
menica 9 marzo. Mercoledì
reso più pessimista e ironico».
spettacolo?
alle 17.30, invece, si terrà
Crede in un teatro civile?
«No. L’idea era dare un impatto
nel foyer della Corte un in«È il motivo per cui ho messo in
molto forte, presentare uno spettacontro gratuito con i proscena questo testo. Il pubblico oggi
colo che coinvolgesse non solo inteltagonisti. Interverranno
sente il peso della politica, un abbanlettualmente ma anche emotivaGabriele Lavia e gli attori
dono da parte dei politici staccati
mente e politicamente. Pur essendo
della compagnia, intervidalla realtà, vivono in un Iperuranio,
allontanato nel tempo, non vuole esstati da Umberto Basevi
loro».
sere attuale ma contemporaneo.
Vie di fuga nella politica italiaL’inattualità mette in crisi la falsità
na?
dell’attualità».
«Vedo solo una corsa verso un buco chiuso. Vedo un
In che senso lo spettacolo è “allontanato”?
«È rigorosamente del 1877, senza nessuna allusione allontanamento da quella strana cosa che si chiama
all’oggi.Leallusioniarrivanosoloalcuoredeglispetta- cultura,coltivazionedell’umano,l’unicachecipuòsalvare. Vedo i ragazzi chini sui loro iphone, sarebbe metori».
È un testo di Ibsen poco rappresentato. Come glio leggessero “Cime tempestose”. Ma ormai è andata
così».
mai?
CresciutoaTorinomaoriginisiciliane.Lesente
«Hatantissimipersonaggiequinditantissimiattori,
costumi, scenografie, tutte cose che costano molto. queste radici?
«La mia terra è la Sicilia, l’Arcilavia è siciliano, mi
Una produzione pesante dal punto di vista economico
ma l’ho voluta fare, è una presa di posizione sul palco- piaceilsuonodeldialetto,eancheilcervellodeisiciliascenico, questo sì che è intimamente politico, ho volu- ni, è una radice forte».
to restituire il teatro agli attori, costumisti, scenografi, © RIPRODUZIONE RISERVATA
RAFFAELLA GRASSI
[+]
UN INSERTO SETTIMANALE
CON LE GARE DEI RAGAZZI
Dal lunedì per la gioia di tutti gli appassionati ogni settimana è in edicola
‘Giovani Sportivi’: un inserto distribuito a Genova con il Secolo XIX ad
1 euro aggiuntivo. Un appuntamento
da non perdere che racconta le gesta
dei ragazzini impegnati nei vari we
sportivi: il calcio fa la parte del leone
con tabellini, foto, le caricature dei
piccoli protagonisti.
Non mancano al pari dei professionisti commenti, la formazione della settimana, interviste anche per
Giovanissimi, Allievi e Juniores.
Grande novità di questa stagione è
l’allargamento a tutte le altre discipline come ad esempio calcio femminile, basket, volley, pallanuoto, nuoto,
tennis, rugby, atletica, scherma e soprattutto danza e ginnastica che
coinvolgono tante migliaia di bambini.
All’interno dell’inserto, patrocinato da
Costa Crociere con cui a brevissimo
saranno lanciate alcune iniziative
straordinarie, è previsto un tagliando
per votare il giovane sportivo preferito.
Come negli ultimi anni non mancherà
la festa finale (era stato sempre lo
stadio di Marassi ad ospitare l’evento)
dove i più gettonati saranno protagonisti sul campo, ma la giornata sarà
organizzata per far divertire tutti.
E’ possibile inviare foto, informazioni
sumanifestazioni sportive etc a:
[email protected]
Per info tel. 0105388260/250/206
SVEGLIA 19
MAURIZIO CROZZA
Crozza in “Crozza delle Meraviglie – tour 2014”
girerà i principali palazzi dello sport d’Italia dal 5 al
26 giugno 2014. Il tour farà tappa a Genova il 26
giugno
al 105 Stadium - Via lungomare Canepa, 155
Biglietti in vendita presso il Politeama Genovese
e il circuito TicketOne (web, punti vendita e call center
892101) www.ticketone.it
Info Politema Genovese: tel. 010/8393589
IL PIACERE DI SAPERLO
PER PRIMI.
Per segnalare
tutti gli eventi,
inviare una mail
all’indirizzo
Dalle 7 alle 9, dalla colazione
al lavoro, insieme a voi.
Da lunedì a venerdì.
facebook.com/radio19
@ [email protected]
[email protected]
☎ 800 980 964
SMS
335 1981919
La radio del Secolo XIX.
IL SECOLO XIX
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
DA MARTEDÌ
AL TEATRO DELLA CORTE
LA SETTIMANA
3
LU
NE
DI
4
MAR
TE
DI
VENTIMIGLIA
ILGIROTONDO DI GAIA
TANTE DONNE IN UNA
ANGELO BOSELLI
VENTIMIGLIA. Il Girotondo, capolavoro di Arthur Schnitzler,saràinscenagiovedì6marzo,alle21,alteatroComunale di Ventimiglia. Lo spettacolo è la nuova produzione del Teatro Garage di Genova, che ha recentemente
debuttato in prima nazionale a Roma. Sul palco Gaia De
Laurentiis e Lorenzo Costa.
Girotondo è un’opera teatrale che suscitò clamore e
scandalo nell’Austria del primo ‘900; quando nel 1897
ArthurSchnitzlercominciòascriverlaaViennastavanascendo la psicanalisi e l’impero asburgico era agli sgoccioli. L’intreccio si basa sugli incontri tra dieci coppie appartenenti a differenti condizioni sociali e umane: la prostituta, il soldato, la
cameriera, il giovane signore,
la giovane signora, il marito, la
ragazzina, il poeta, l’attrice e il
conte. Dialogano in dieci quadri; uno dei due personaggi di
ogni quadro è poi protagonista del successivo. Quando il
conte, ultimo a entrare in scena, si congiunge alla prostituta del primo quadro il “girotondo” si chiude. Ogni cosa gira su se stessa e alla fine anche
Costa e De Laurentis
le esistenze dei protagonisti si
svuotano di senso in un balletto implacabile in cui dominano falsità, retorica, ipocrisia, vacuità della vita e stereotipi di relazione e rapporti.
Gaia De Laurentiis interpreta tutti i personaggi femminili e quindi sarà la cameriera, la ragazzina, l’attrice, la
prostituta, ma in fondo dà vita a un unico personaggio:
una donna attraverso le sue esperienze nel girotondo dei
sentimenti, ritratto di una complessa psicologia femminilechenonescludemomentispiritosietonipiùrilassati
nello spettacolo. Assieme a Gaia De Laurentiis ci sono
Lorenzo Costa nel ruolo del conte, Giovanni Guardiano,
VincenzoSchirru,SimoneLambertini,NicolaPaduanoe
la danzatrice Federica Ruggero. La regia è di Francesco
Branchetti, scene di Alessandra Ricci, musiche di Pino
Cangialosi, costumi di Clara Surro.
Prima di approdare a Ventimiglia “Il Girotondo” andràinscenaaLoano,martedì4marzo, e adAlassio, mercoledì 5 marzo.
RIPRODUZIONE RISERVATA
5
MER
CO
LE
DI
6
GIO
VE
DI
7
VE
NER
DI
IDEE
MOSTRE
alle 20.30 sul palco del teatro
Duse in scena lo spettacolo “L’af- Opere di Chiari e Galletta
PALAZZO TAGLIAFERRO
faire Picpus” con Enrico Bonavera,
Grigory Sokolov
Andora. Al Centro di cultura conregia di Christian Zecca. Un viagCARLO FELICE
temporanea di Palazzo Tagliaferro
gio surreale ispirato da Gogol’.
Genova. Alle 21, per la stagione
fino al 1 Maggio sono allestite le
Via Nicolò Bacigalupo
della Gog, concerto del grande
mostre personali: “Giuseppe
pianista Grigory Sokolov che a soli
Chiari. Fantasticare - Gli anni
16 anni, ancora studente del Con- ODISSEA
dell’avanguardia e oltre” (40
servatorio, vinse il primo premio Gioele Dix
opere degli anni Sessanta e SetPOLITEAMA GENOVESE
al concorso Tchaikovsky di Mosca.
tanta) o a cura di Nicola Davide
Genova. Alle 21 per la rassegna
Info: 010 53811
Angerame e “Project Room di
“Odissea, un racconto mediterraGiuliano Galletta. Materiali per un
neo”, Gioele Dix leggerà i primi
IN SCENA
romanzo visivo” a cura di Viana
quattro canti dell’opera di Omero,
L’Affaire Picpus
Conti.
incentrati sul viaggio di Telemaco.
TEATRO DUSE
Ingresso libero
010 8393589
Genova. Fino a giovedì 6 marzo
CONCERTO
DA VEDERE
Laurent Cirade e Paul Staicu con
La Spezia. Alle 21 al teatro Civico
la regia di Philippe Quillet.
ultima replica dello spettacolo “Il
www.politeamagenovese.it
Principe” di Niccolò Macchiavelli,
Oasis Photo Contest
portato in scena dagli attori della
MUSEO DORIA
compagnia Arca Azzurra. Regia di MOSTRA
Genova. Da oggi al 23 marzo al
Fascismo ultimo atto
Stefano Massin.
museo di storia naturale è possiPALAZZO DUCALE
Piazza Mentana 1
bile vistare “Oasis Photo Contest”
Genova. Fino al 16 marzo dalle 10
dedicata al più importante conalle 13 e dalle 15 alle 19, lunedì
corso italiano di fotografia natu- MUSICA
chiuso, è visitabile la mostra “FaImprevedibili Duel
ralistica e uno dei maggiori a liscismo ultimo atto. L’immagine
POLITEAMA GENOVESE
vello europeo.
della Repubblica Sociale” dediGenova. Sul palco del teatro PoliVia Brigata Liguria 9
cata alla propaganda fascista duteama Genovese alle 21 in scena
rante la seconda guerra monlo spettacolo musicale “Duel”, un
TEATRO
diale. Ingresso libero.
duo di musicisti scalmanati e imIl Principe di Macchiavelli
Ingresso libero
prevedibili. I protagonisti sono
AL CIVICO
MOSTRA
DA ASCOLTARE
DAL VIVO
delle Arti”, organizzato dalla
“Dante Alighieri” alle 16.30 Elvio
Guagnini parla del “Libro giallo”,
dal “protogiallo” dell’Ottocento
alla prima collana di “gialli” Mondadori, all’odierna produzione.
Ingresso libero
puntamento del ciclo “La coscienza e il cervello”.
Ingresso libero
Jack Savoretti
ALLA CLAQUE
MOSTRA
Genova. Alle 21.30 alla Claque del
Tutto sui fratelli Grimm
Teatro della Tosse concerto del
PALAZZO DORIA
cantautore inglese Jack Savoretti
Loano. Nella Sala Mosaico fino al
per la prima volta a Genova, città a
30 marzo si tiene la mostra “Tutto
INCONTRO
lui molto cara essendo la terra
sui Fratelli Grimm”, curata dal TeSilvia Vegetti Finzi
d’origine del padre.
atrino dell’Erba Matta e dalla CooPALAZZO DUCALE
Vicolo San Donato
perativa I.SO. Manifesti in legno,
Genova. Alle 17.45 a Palazzo Dupupazzi e scenografie conducono
cale incontro con la nota psicologa
INCONTRO
alla scoperta dei personaggi delle
Silvia Vegetti Finzi, protagonista
Guagnini e il “giallo”
fiabe dei fratelli Grimm.
della conferenza “La genesi della
BIBLIOTECA BERIO
Ingresso libero
coscienza nel bambino”. Un apGenova. Per il ciclo “Il piacere
8
SABATO
IN SCENA
MUSICA E PAROLE
Pierdicca e Yo Yo Mundi
TEATRO DELLA TOSSE
Genova. Alle 20.30 in prima
nazionale “La solitudine
dell’ape” con Andrea Pierdicca e gli Yo Yo Mundi.
Info: 010 2470793
CONCERTO
DA FARE
Genova. Alle 21 live di Ornella Vanoni. Un concerto evento fra
grandi successi del passato e canzoni più recenti.
Info 010 8393589
POESIA
In ricordo di Dino Campana
“Violeperenza”
TEATRO DELLA CORTE
TEATRO GUIDO MORETTI
Genova. Alle 17.30 al teatro della
Pietra Ligure. Alle 21, per la rasseCorte incontro “Dino Campana:
gna “Donna per tre”, va in scena lo
segni e parole”. Inaugurazione di
spettacolo “Violeperenza” con An- MOSTRA
una mostra sull’autore a cura di
tonella Carrabs, Alessandra Arcadi Fabio Parisi
Walter Di Giusto, inoltre letture di
e Iride Enza Funari. La serata è
MUSEO DEL MARE
Andrea Aveto. L’evento sarà prea sostegno del progetto “Le raGenova. Fino al 9 marzo, dalle
sentato da Matteo Navone. È il
gazze di Benin City”.
17.30 alle 20, sarà visitabile la moprimo appuntamento del ciclo
Info: 019 618095
stra fotografica “Animanauta” di
“Dino Campana e i Canti Orfici: un
Fabio Parisi. Un viaggio alla scocentenario” a cura della FondaCONCERTO
perta degli oggetti della navigazione Novaro in collaborazione col
Ornella Vanoni
zione e della vita del marinaio.
Teatro Stabile e l’Università.
POLITEAMA GENOVESE
Calata de Mari
Ingresso libero
SUL PALCO
CONCERTO
Ornella Vanoni
TEATRO CIVICO
La Spezia. Alle 21 Ornella Vanoni
presenta “Un filo di trucco, un filo
di tacco”, presentazione degli
album “Meticci, Io mi fermo qui”,
raccolta di inediti, una sorta di
addio alla discografia.
Info 0187 75701
FESTA DELLA DONNA
“Giduglia”
CENTRO DIALMA
La Spezia. Alle 21.15 va in scena
“Giduglia” di e con Patrizia Aroldi
con la collaborazione di Danio
Manfredini. Una rappresentazione
per omaggiare le donne.
Via Claudio Monteverdi 117
COMMEDIA
Genova. Fino a domenica 9 marzo
rassegna di musica e cultura inglese al Myo Club con dj set di artisti nazionali e internazionali, fra
cui Layla Pepperminttwist di New
York. Inoltre giochi e gastronomia.
Info: 335 467814
Il ritratto della salute
TEATRO ALTROVE
Genova. Sul palco “Il ritratto della MUSICA ELETTRONICA
salute” con Mattia Fabris e Chiara Electropark
Stoppa. La malattia è vista come
PALAZZO DUCALE
un viaggio fra ironia e riflessione.
Genova. Alle 22 primo appuntaInfo: 010 9753672
mento con la rassegna di musica
elettronica “Electropark” con dj
RASSEGNA
set live di Hiver, Punknown, Lo2 e
Maximum Weekend
Randomplay.
MYO CLUB
Ingresso libero
TEATRO DON BOSCO
Savona. Alle 21 in scena la
commedia per tutta la famiglia “Chiavi per due” di John
Chapman e Dave Freeman,
con protagonista la compagnia La Torretta.
Via Piave 13
FESTA DELLA DONNA
Birkin Tree
AUDITORIUM SAN CARLO
Note solidali
Albenga. Alle 21 canti e musiPALAZZO DEL PARCO
che d’Irlanda con i Birkin Tree
Bordighera. Dalle 21 sul palco
per celebrare la Festa della
del palazzo del Parco conDonna. Ingresso posto
certo benefico per gli alluviounico 8 euro.
nati della Sardegna “Note soInfo: 0182 2571443
lidali”. Suoneranno dal vivo
We Fly, Ramon Gabardi,
Frank & Renzo Duo e i Black INCONTRO
“La violenza di genere”
Velvet.
SALA LIGURIA
Via Primo Maggio
Genova. “La mappa dell’intolleranza: violenza di genere,
INDIE ROCK
omofobia, transfobia, bulliNobraino
smo” è il tema dell’incontro
PALAZZO DUCALE
in programma alle 17.30 con
Genova. Alle 21 la casa ediVittorio Lingiardi, medico psitrice Habanero nella sala del
chiatra, psicoanalista e proMaggior Consiglio propone il
fessore ordinario della Faconcerto dei Nobraino, prececoltà di medicina e psicologia
duti da Missincat. I Nobraino
all’Università Sapienza di
sono una band indie rock itaRoma nell’ambito della camliana che nasce negli anni‘90
pagna di sensibilizzazione
a Riccione e cresce nel circontro la violenza di genere
cuito delle autoproduzioni e
denominata “Relazioni in
delle etichette indipendenti.
corso” promossa dall’AssesBiglietto 11 euro
sorato ai diritti del Comune
di Genova.
COMMEDIA
Ingresso libero
Compagnia la Torretta
9
DOMENICA
IDEE
MERCATINO
PER LE DONNE
25
delle Officine Solimano di
piazza Pippo Rebagliati spettacolo letteral-musicale
“Battuti, ma beati” di Mr
Puma e Claudio Bellato dedicato alla Beat Generation.
Ingresso 5 euro
Brocantage
CENTRO STORICO
Celle ligure. dalle 9 alle 19 si
tiene “Celle in bancarella”,
mercatino di artigianato, antiquariato, hobbistica.
PER I BAMBINI
Info: 019 990021
“Il pesciolino nel bicchiere”
CONCERTO FOLK
TEATRO DELLA TOSSE
Lou Tapage
Genova. Alle 16 sul palco del
TEATRO ALTROVE
teatro della Tosse lo spettaGenova. Alle 21 al teatro Alcolo per bambini “Il pesciotrove della Maddalena conlino nel bicchiere” con Raffacerto dei Lou Tapage,
ella Meragalli. È la storia di
gruppo folk che spazia dal
un pesciolino rosso, che vive
ritmo dei balli popolari alle
in un bicchiere d’acqua di
arie irlandesi, dal cantautomare, fino a quando un
rato italo-francese alla mubuffo gatto rompe il bicsica celtica, tutto legato da
chiere.
uno stile eclettico.
Info: 010 2470793
Info: 010 9753672
INCONTRO
Micio e Gozzi
ALLE TERRAZZE
La Spezia. Alle 16.30 alle
Terrazze incontro con i due
volti della tv e specialisti di
fashion e bon ton Enrico
Micio e Carla Gozzi che spiegheranno come organizzare
il matrimonio perfetto.
Via Fontevivo 17
BEAT GENERATION
Mr. Puma e Bellato
OFFICINE SOLIMANO
Savona. Alle 19 sul palco
PROVA APERTA
“Le nozze di Figaro”
TEATRO CARLO FELICE
Genova. Alle ore 11 prova
d’assieme, aperta al pubblico, dell’opera di Wolfgang
Amadeus Mozart “Le nozze
di Figaro” che sarà rappresentata in prima la sera del
14 marzo prossimo e replicata il 15, il 16 e il 18 marzo.
Il direttore è Johannes Wildner. “Le nozze di Figaro” è
un’opera buffa in quattro
atti, il cui libretto fu scritto
da Lorenzo Da Ponte.
Passo Eugnio Montale 4
26
IL SECOLO XIX
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
album cinema & teatri
I CINEMA
ACCESSIBILITÀ
A ACCESSIBILE AUTONOMAMENTE
B ACCESSIBILE CON ACCOMPAGNATORE
C TOILETTE ACCESSIBILE
GENOVA
n AMERICA Via Colombo 11
- Tel. 010.5959146 - Ingr. € 7-6 Accesso disabili AC
SOTTO UNA BUONA STELLA
h. 15,15 - 18,30 - 20,30
THE WOLF OF WALL STREET
h. 15,15 - 17,30 - 20,45
n ARISTON Vico San Matteo 16r
Tel. 010.247.3549 - € 7,50 - Rid. € 5,50
12 ANNI SCHIAVO
h. 16 - 18,30 - 21,15
SNOWPIERCER
h. 16 - 18,30 - 21,15
n CITY Vico Carmagnola - Tel. 010.8690073 €
5,50 - rid. € 5 - Accesso disabili AC
LA SCUOLA PIÙ PAZZA DEL
MONDO
h. 16,30
SMETTO QUANDO VOGLIO
h. 18,15 - 21,15
FILM IN LINGUA ORIG.: THE
MONUMENTS MEN
h. 16,30 - 18,45 - 21,15 (sott. in italiano)
n CORALLO Via Innocenzo IV 13R
- Tel. 010.8687408
A PROPOSITO DI DAVIS
h. 18,15 - 21,15
I SEGRETI DI OSAGE COUNTY
h. 16
UNA DONNA PER AMICA
h. 16 - 18 - 21,15
n ODEON Corso Buenos Aires 83 r
- Tel. 010.3628298 Accesso disabili: AC
LA BELLA E LA BESTIA
h. 18,30 - 21,30
SOTTO UNA BUONA STELLA
h. 16,30
RASS.: LA GENTE CHE STA BENE
h. 16,30 - 18,45 - 21,30
n RITZ D’ESSAI Piazza Leopardi
- Tel. 010.314141 - lun mar. gio. (sera) € 5,50 - rid. €
5. Accesso disabili: A - Lunedì riposo
LA MAFIA UCCIDE SOLO D’ESTATE
h. 18 - 21
POMPEI
h. 15,45
n SIVORI Salita Santa Caterina 12
Tel. 010.553.2054 - € 5,50 - rid. € 5
IL VIOLINISTA DEL DIAVOLO
h. 16 - 18,15 - 20,30
RASS.: LA GRANDE ILLUSIONE
h. 16 - 18 - 20,30
THE SPACE CINEMA Area
Porto Antico Magazzini del Cotone 1
www. thespacecinema.it - Matinée € 4
Servizio consultazione telefonica 892.111
BELLE & SEBASTIEN
h. 16
12 ANNI SCHIAVO
h. 18,30 - 21,40
THE SPACE EXTRA: IL PADRINO
h. 21
LA BELLA E LA BESTIA
h. 16 - 18,15
ANTEPRIMA AD INVITI
h. 20,30
LA SCUOLA PIÙ PAZZA DEL
MONDO
h. 16 - 18,15
THE LEGO MOVIE
h. 15,45 - 17,45
THE MONUMENTS MAN
h. 19
POMPEI
h. 16,15 - 18,45
POMPEI (3D)
h. 21,40
SAVING MR. BANKS
h. 16 - 21,40
SNOWPIERCER
h. 15,45- 18,25 - 21,40
SOTTO UNA BUONA STELLA
h. 17 - 19,20
SPIDERS (3D)
h. 19,55 - 21,50
RASS.: TUTTA COLPA DI FROID
h. 16 (ingresso euro 3)
UNA DONNA PER AMICA
h. 17,15 - 19,30 - 21,40
n UCI FIUMARA Via P. Mantovani Tel. 010.892960 - Accesso disabili: AC
ANTEPRIMA AD INVITI: HER
h. 21
BELLE E SEBASTIEN
h. 17
12 ANNI SCHIAVO
h. 16,30 - 19,30 - 22,30
LA BELLA E LA BESTIA
h. 17 - 19,40 - 22,20
LA GRANDE BELLEZZA
h. 19,30
LA SCUOLA PIU’ PAZZA DEL
MONDO
h. 17,15
LONE SURVIVOR
h. 17 - 19,50 - 22,40
POMPEI
h. 17
MARTEDÌ: POMPEI (3D)
h. 22,30
SAVING MR. BANKS
h. 17 - 19,50 - 22,40
SMETTO QUANDO VOGLIO
h. 22,40
SNOWPIERCER
h. 17 - 19,50 - 22,45
SOTTO UNA BUONA STELLA
h. 17,20 - 19,30 - 20,10 - 22,20 - 22,45
SPIDERS
h. 17,20
SPIDERS (3D)
h. 20 - 22,30
STORIA D’INVERNO
h. 20 - 22,45
THE LEGO MOVIE
h. 16,45 - 17,15 - 19,20
THE MONUMENTS MEN
h. 17,10 - 20 - 22,45
THE WOLF OF WALL STREET
h. 21,50
UNA DONNA PER AMICA
h. 17,15 - 20,10 - 22,40
NICKELODEON Via della
Consolazione - Tel. 010.589.640 - intero € 6,50 - rid.
€ 3,50 con tessera
MERCOLEDÌ: THE BUTLER
h. 16
n AMICI DEL CINEMA
Via Rolando 15-Tel. 010.413.838 - € 6-rid. 4,50; soci 4
n SANPAOLO FRITZLANG
n NUOVO CINEMA ITALIA
LA BELLA E LA BESTIA
h. 17,30 - 19,30 - 21,30
Via Sauli - Tel. 010.8590644
n MIGNON Via Martiri Liberazione, 131
RIPOSO
n BARGAGLI Piazza Conciliazione 1
Tel. 0185.309.694 - Pomeriggio € 4,90 - sera € 5,90
- Lunedì € 4
Tel. 010.900.164 - € 6 - rid. € 5
RIPOSO
BOGLIASCO
n PARADISO Largo Skrjabin 1
Tel. 010.3470.438 - € 6 - rid. € 5
RIPOSO
CASELLA
n PARROCCHIALE Via De Negri 56
Tel. 010.9677 130 - € 6 - rid. € 4
RIPOSO
CHIAVARI
n CANTERO Piazza Matteotti 23
Tel. 0185.363.274 - www.cantero.it
12 ANNI SCHIAVO
h. 17,30 - 21,15
THE LEGO MOVIE
h. 15,30
MASONE
OPERA MONS. MACCIÒ
via Pallavicini 7 - Tel. 010.926.9792 - € 7 - rid. € 45
THE LEGO MOVIE
h. 21
MONEGLIA
RAPALLO
AUGUSTUS via Lamamora
Tel. 0185.61.951
MARTEDÌ: 12 ANNI SCHIAVO
h. 17,30 - 21,30
MARTEDÌ: LA BELLA E LA BESTIA
h. 21,30
MARTEDÌ: SAVING MR. BANKS
h. 21,30
MARTEDÌ: SOTTO UNA BUONA
STELLA
h. 16
MARTEDÌ: THE LEGO MOVIE
h. 17,30
RONCO SCRIVIA
n COLUMBIA Via Vittorio Veneto
n BURGO Piazza Caduti - Tel. 333.163.62.285 Tel. 010.9657020 cc. disabili - € 6 - rid. € 5
RIPOSO
RIPOSO
n UCI CINEMAS
Via Gambalera - Spinetta Marengo (AL)
www.ucicinemas.it - Tel. 0131.892.960 (prenot. € 1)
12 ANNI SCHIAVO
h. 17 - 19,45 - 22,40
LA BELLA E LA BESTIA
h. 17,15- 19,50 - 22,20
LA SCUOLA PIÙ PAZZA DEL
MONDO
h. 17,30
POMPEI (3D)
h. 19,50 - 22,40
SNOWPIERCER
h. 17,10 - 22,20
SOTTO UNA BUONA STELLA
h. 17,20 - 19,50 - 22,30
THE LEGO MOVIE
h. 17,20 - 20
THE MONUMENTS MEN
h. 19,50
UNA DONNA PER AMICA
h. 17,30 - 20 - 22,30
MACALLÈ Via Marsala 1A
Tel. 0131.585.001 - Cell. 334.948.89.05
ANITA B.
h. 21,30
n CRISTALLO
Via Cesare Battisti 15 - Tel. 0144.980302
RIPOSO
OVADA
n SPLENDOR
Via G. Buffa - Tel. 010. 58.32.61
www.circuitocinemagenova.com
RIPOSO
TORTONA
n MEGAPLEX STARDUST.
ACQUI TERME
Città comm.le Oasi Tel. 0131.880754 - www.megaplex-
n ARISTON
12 ANNI SCHIAVO
Piazza G. Matteotti 16 - Tel. 0144.322.885
Ingr. € 6 - rid. € 5 lun-mar-gio (sera) € 5,5 - rid. € 5.
RIPOSO
stardust.com - Acc. disabili: AC. € 5 - rid. € 4
h. 20,10 - 22,50
LA BELLA E LA BESTIA
h. 20,30 - 22,40
Ingresso libero
GIOVINE ORCHESTRA GENOVESE
- Tel. 010.320.25.64 Intero € 6 - rid. € 5 (Mercoledì d’Argento € 4)
Uffici Galleria Mazzini 1/1 A - Tel. 010.869.82.16 - [email protected]
Oggi, ore 21: CONCERTO al pianoforte di Grygory Sokolov - Musiche di Chopin
Ingresso € 60 - 50 - 40 - 30 - 15 - Info: Uffici GOG, Galleria Mazzini 1/1 - Da lunedì a venerdì ore 10 - 16;
Solo oggi domenica 2 marzo orario casse: 14,30 - 18,30
SNOWPIERCER
TEATRO STABILE - CORTE - IVO CHIESA
HHH
In una terra gelata e spopolata un treno ripropone classi e
conflitti eterni della società. Spettacolare, intenso ma con
ambizioni troppo enunciate
Cinema: Ariston, The Space, Uci Fiumara
RIPOSO
n CINE TEATRO
ALBATROS Via G. B. Roggerone 8
Ingresso: € 25 - 17 - 11 - Orario biglietterie: 19 - 21
Via Cesarea 16 - Via Macaggi 92 A/R - 368 posti - Tel. 010.898.11.77
Oggi, ore 19 e ore 21 anteprima: LE COGNATE di Eric Assous. R.: Eleonora d’Urso
con la The Kitchen Company.
RIPOSO
NUOVO CINEMA
PALMARO Via Prà 164
Ingresso € 10 - 1 [email protected]
POLITEAMA GENOVESE
- Tel. 010.612.17.62 - € 6 - rid. € 5 - Ac. disab.: AC
Via N. Bacigalupo 2 - 1000 posti - Tel. 010.839.35.89
Oggi, ore 21: GIOELE DIX: ODISSEA, UN RACCONTO MEDITERRANEO - Il
viaggio di Telemaco (Canti I-IV)
MARTEDÌ: SOTTO UNA BUONA
STELLA
Ingresso € 8
h. 21
n CHIABRERA Vico Chiabrera 8 r
- Tel. 010.251.26.37 - € 7,50 - rid. € 5
FILM A LUCI ROSSE
n ELDORADO Via Buranello - Tel.
010.645.79.43 - € 15 - rid. anziani invalidi € 10
Giovedì 6, ore 21: ORNELLA VANONI in UN FILO DI TRUCCO UN FILO DI TACCO
Ingresso € 45 - 40 - 30 - Info: 010.8393.589 - Biglietterie: lunedì 16-19 - da martedì a venerdì 11-19 - sabato
11-13 domenica 15-18 nei giorni di spettacolo - www.politeamagenovese.it
UNA DONNA PER AMICA
Giovanni Veronesi dirige Fabio De Luigi, Latetia Casta e
un cast di richiamo intorno all’amicizia tra un avvocato e
una veterinaria dai caratteri diversi. Tra amore e ironia.
Cinema: Corallo, The Space, Uci Fiumara
FILM A LUCI ROSSE
Piazza Modena 3 - Tel. 010.65.92. 220
Oggi e martedì, ore 21, Sala Gustavo Modena: BEATLES SUBMARINE con Neri
Marcorè e la Banda Osiris - Regia di Giorgio Gallione - Produzione Teatro
dell’Archivolto
Ingresso € 22 - 20 - 13,50 - 7,50 - www.archivolto.it
TEATRO VERDI
Apertura ore 14
LA BELLA E LA BESTIA H
Ancora una rivisitazione
della celebre favola, ma
questa volta con interpreti in carne ed ossa.
Sotto la dimensione digitale poco o niente.
Cinema: Odeon, The
Space, Uci Fiumara
IL VIOLINISTA
DEL DIAVOLO HH
Paganini raccontato nel
suo tormentato tour a
Londra. Genio sublime e
dissipazione fisica. Un’anticipazione della moderna
rockstar a tutto archetto.
Cinema: Sivori
RUTA DI CAMOGLI
S. MARGHERITA
www.ilsipariostrappato.it
h. 17 - 21,30
THE LEGO MOVIE
HHH
Pupazzi della Lego in 3d.
C’è da salvare il mondo
ma quello scambiato per
un eroe… Animazione divertente e di buon fascino.
Cinema: The Space,
Uci Fiumara
12 ANNI SCHIAVO
HHHHH
L’odissea nel 1841 di un musicista di colore rapito dai
mercanti americani di carne
umana. Sguardo sullo schiavismo firmato McQueen.
Cinema: Ariston, The
Space, Uci
h.22,40
SNOWPIERCER
h. 22,40
h. 20,40 - 22,40
Via San Sebastiano (da via Roma) - www.louisianajazzclub.com
Giovedì, ore 21,15: FEDERICA TASSINARI & JAZZ MOMENTS
BORGO CLUB
Via Vernazza 7-9 r.
RIPOSO
Sala Teatro Emiliani, via Provana di Leyni, 15
Lunaria Teatro Ass. Culturale - piazza San Matteo, 18
Tel. 010.2477045 - Cell. 338.8091773
RIPOSO
SAVING MR. BANKS
UNA DONNA PER AMICA
Ingresso € 60 - 50 - 40 - 32 (+ prevendite)
LOUISIANA JAZZ CLUB
TEATRO EMILIANI - LUNARIA TEATRO
h. 20,30 - 22,40
THE MONUMENTS MEN
Lungomare Canepa 155
Martedì 11, ore 21: ELISA - L’ANIMA VOLA TOUR 2013
www.teatrortica.it
POMPEI (3D)
h. 20,30
Ingresso € 16 - 13 - 9 - www.teatrocargo.it
105 STADIUM
Via Allende 48 - Tel. 010.838.0120 - [email protected]
RIPOSO
h. 17,30 - 20,20
h. 20,30 - 22,40
Teatro del Ponente, piazza Odicini 9 - Tel. 010.694.240 - 340.097.57.65
Venerdì 7, ore 21: JACK FRUSCIANTE È USCITO DAL GRUPPO di Enrico Brizzi con A. Castellini, C. Pautasso, C. Tessior - Regia di Marco Pejrolo
TEATRO DELL’ORTICA
IL VIOLINISTA DEL DIAVOLO
THE LEGO MOVIE (3D)
Ingresso libero - Info: tel. 010.5702.903
TEATRO CARGO
RASS.: LA PRIMA NEVE
SOTTO UNA BUONA STELLA
Via Antonio Cecchi, 19 r - Tel. 010.570.29.03
RIPOSO
Via Terralba 79, Arenzano - Tel. 010.912.3042
RIPOSO
Tel. 0185.286.033 - € 7 - rid. € 5.
h. 20,10 - 22,40
Ingresso € 15 - 12 - www.teatrogovi.it
TEATRO INSTABILE
TEATRO IL SIPARIO STRAPPATO
n CENTRALE Largo Giusti 16
h. 120,15 - 22,10
Via P. Pastorino 23 r - Tel. Fax. 010.740.47.07
RIPOSO
Ingresso € 12 - 9 - www.teatrogarage.it
RIPOSO (vedi teatri)
h. 20,10 - 22,15
www.teatroverdigenova.it
TEATRO RINA E GILBERTO GOVI
Via Paggi 43 B - Tel. 010.51.07.31
Sabato, ore 21: DONNE I GIOCO Con I Controversi. R.: Lidia Giannuzzi. Replica
domenica ore 17
Tel. 338.28.75.583 - 0185.77.45.90 - € 6 - rid. € 5
UNA DONNA PER AMICA
Piazza Oriani 7 - Sestri Ponente - Tel. 010.614.83.66
RIPOSO
TEATRO GARAGE - SALA DIANA
n SANGIUSEPPE Via Romana, 153
SESTRI LEVANTE
Mercoledì, ore 21,30, la Claque presenta: JACK SAVORETTI - IL TOUR 2014
TEATRO DELL’ARCHIVOLTO
SCHERMO A): SOUBRETTE E
CAMERIERE
SCHERMO B): FILM TRANSEX
n ARISTON Via Fico - Tel. 0185.41.505
LA BELLA E LA BESTIA
Ingresso: € 14 - 12
Viale Villa Glori 8 - Tel. 010.570.23.48
RIPOSO
(da Via Balbi) - Tel. 010.25.30.398 - € 10 - rid. € 5
RIPOSO
Piazza R. Negri 4 - Tel. 010.248.70.11
Mercoledì, ore 20,30: LA RUSSIA DEL 900: SOSTAKOVICH E SCHINITTKE Con
Eutopia Ensemble
TEATRO CARIGNANO
GIOIELLO PLAY
HARD CENTER Vico della Cittadella
MUNICIPALE Piazza Matteotti
Tel. 010.924.400 - Ingresso € 6 - rid. € 4
TEATRO DELLA TOSSE
Ingresso: € 12 - www.teatrodellatosse.it
Apertura ore 10,30 - 22,30
ROSSIGLIONE
Ingresso: € 25 - 17 - 11 - Orario biglietterie: 10 - 19
TEATRO STABILE - DUSE
TEATRO DELLA GIOVENTÙ
Interi € 5 - rid. € 4
EROTICI
Corte Lambruschini, viale E. F. d’Aosta - 1020 posti - Tel. 010.534.23.00
Martedì, ore 20,30: I PILASTRI DELLA SOCIETA’ di Henrik Ibsen - Regia e
interpretazione di Gabriele Lavia - Produzione Teatro di Roma-Teatro della PergolaTeatro Stabile di Torino
Via N. Bacigalupo 6 - 490 posti - Tel. 010.534.23.00
Oggi, ore20,30: L’AFFAIRE PICPUS di Enrico Bonavera e Christian Zecca - Con
Enrico Bonavera - Regia di Christian Zecca - Produzione Picpus Teatro con La Quinta
Praticabile
Tel. 010.614.83.66 - Interi € 6 - rid. € 5
ALESSANDRIA E PROVINCIA
ALESSANDRIA
Passo Eugenio Montale 4 - Tel. 010.53811
Martedì 4, Foyer del Teatro, ore 19: Aperitivi in Jazz: A DARK DRESS Con Max
di Carlo e Stefan Rolsmair
RIPOSO
n SAN SIRO Via Chiesa Plebana
h. 16,30 - 21,15
Galleria Cardinale Siri 4 - 2005 posti - Tel. 010.589.329
RIPOSO
AUDITORIUM E. MONTALE
Tel. 010.880.069 - € 5,50 - rid. € 4,50 - Soci A € 3,50
n VERDI Piazza Oriani
TEATRO CARLO FELICE - OPERA DI GENOVA
Presso Galleria Nazionale di Palazzo Spinola
RIPOSO
CHIUSO
n CAPPUCCINI Piazza Capuccini, 1 -
MARTEDÌ: SOTTO UNA BUONA
STELLA
GENOVA
ASSOCIAZIONE AMICI DEL CARLO FELICE
Via Acquarone 64 - Tel. 010.247.61.47-340.938.76.66
- € 5,50; rid. € 4,50; soci € 3,50
- Tel. 010.372.8602 - € 6 - € 5,50 - rid. € 4,50
27
Orario biglietteria: ore 11-16 - Nelle domeniche con spettacolo pomeridiano: ore 13,30-16 - Nelle domeniche con
spettacolo serale a pagamento: dalle ore 18-21 - Lunedì: RIPOSO - Tel. 010.5381.337
Per info: 010.591.697 - 589.329 - fax (010) 5381335 - e-mail: [email protected] - www.carlofelice.it
h. 21
PROVINCIA DI GENOVA
ARENZANO
BUONO .................................... HHH
DA NON PERDERE ................HHHH
CAPOLAVORO....................HHHHH
PHILOMENA
RIPOSO
n SAN PIETRO Piazza Frassinetti 10
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
I TEATRI
IN
SALA
NATALINO BRUZZONE
GIUDIZI
MEDIOCRE .......................................H
DISCRETO .................................... HH
IL SECOLO XIX
www.lunariateatro.it
SOTTO UNA
BUONA STELLA
HHHH
Come può cambiare la
vita di un uomo d’affari
dopo l’incontro con una
“tagliatrice di teste”
pentita.
Cinema: America, Odeon,
The Space, Uci Fiumara
A PROPOSITO
DI DAVIS HHHH
Nel Village, passione,
musica e poca fortuna
di un virtuoso del folk anni
Sessanta prima di Bob
Dylan. Il tocco dei fratelli
Coen.
Cinema: Corallo
CINEMA SAN GIUSEPPE - RUTA DI CAMOGLI
Via Romana 153 - Tel. 338.287.5583 - 0185.774.590
Sabato 8, ore 21: LA CENA DEI CRETINI di Francis Veber - Compagnia Teatro
Stabile di Ruta
Ingresso € 10
MUDDY WATERS - CALVARI SAN COLOMBANO C.
Via del Ramaceto 2 - Calvari San Colombano Certenoli
RIPOSO
TEATRO DI CICAGNA
Via Giovanni Gualberto 1 - Cicagna (GE) - Tel. 0185.1908.295 - [email protected]
RIPOSO
Ingresso € 10 - 8 - www.teatrodicicagna.it
sport regione
28
IL SECOLO XIX
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
PRIMA DIVISIONE, AL FORTUNATI
ENTELLA
INFUGA
VERSOLAB
Marchi-Guazzogol,Paviako
Lacapolistaadessovolaa+7
DOMENICO MARCHIGIANI
PAVIA. Entella a forza sette. Il numero dei punti di vantaggio sulla Pro
Vercelli e delle partite che mancano
alla fine di un campionato che anche
ieri ha detto Entella. I biancocelesti
hanno compiuto la loro missione passando a Pavia con una gara zero fronzoli e tutta sostanza, guadagnando
due punti sulla Pro Vercelli e sulla
Cremonese e tenendo a distanza di sicurezza il Vicenza, l’unica tra le rivali
cheèriuscitaatenereilritmodiRusso
e soci. Che ora, a sette turni dalla fine,
hannosettepuntidimarginesullaPro
Vercelli, otto sul Vicenza e nove sulla
Cremonese. Distacchi che cominciano a diventare davvero considerevoli
perleavversarie,frustratedallacontinuità di una squadra che dopo la rigenerante sosta ha infilato due vittorie
di fila contro Südtirol e Pavia, segnando quattro reti senza incassarne nessuna. Una ripartenza secca, dribblando anche assenze pesanti (Volpe, Ricchiuti, Cecchini, Di Tacchio solo per
fermarsi a quelle di ieri), figlia di una
determinazione e di una concretezza
assoluta.L’Entelladiquestitempinon
saràbellissimadavedere,mafal’unica
cosa che conta nei finali di campionato: sa vincere le partite.
ElohafattoancheaPavia,giocando
come il gatto con il topo, sfruttando le
carenze strutturali del Pavia, assestando due scrolloni letali tra la fine
del primo tempo e l’inizio del secondo
che hanno spianato la strada verso un
successo preziosissimo. Sono scelte
nette,quelleoperatedaPrinacheaPavia ha ritrovato Iacoponi sul settore
difensivo di destra, ha dirottato Ballardini a sinistra, avanzato Pedrelli
sullalineadeicentrocampistialfianco
di Troiano e Staiti e ha varato un tridente atipico e “pesante” con la contemporanea presenza in campo – prima volta in stagione – di Marchi, Moreo e Guazzo. Una squadra molto fisica con Troiano fulcro del gioco che si è
trovata davanti un Pavia volenteroso,
ma in campo con molti giovani.
La differenza di qualità tecnica tra
le due squadre si è manifestata già dalle prime battute, ma la partita non s’è
accesa immediatamente. Il Pavia si è
messo dietro e ha provato a ripartire,
l’Entella ha controllato il match, fatto
girare palla, ma almeno nella prima
parte non è riuscita a trovare lo scatto
vincente e il ritmo abbastanza compassato delle giocate dei biancocelesti
alla fine non ha fatto altro che favorire
ladifesadeipavesi.L’Entellahacapito
chedovevaaccelerareehacominciato
adaumentarelecadenze,mapercreare la prima occasione da rete i biancocelesti (19’) hanno sfruttato ancora
unavoltaunagiocatadapallaferma:la
CARRARESE
0 COMO
LUMEZZANE
0 FERALPISALÒ
ALTINIER 6’ PT
CARRARESE (4-3-1-2): Calderoni 7;
Bregliano 6,5, Sbraga 7, Teso 7, Vannucci
6,5; Brondi 7, Dettori 7, Belcastro 5 (43’ st
Gorzegno 6); Gherardi 6 (30’ st Pescatore
ng); Mancuso 5 (24’ st Ademi 6), Cellini 7.
A disposizione Di Vincenzo, Videtta, Trocar,
Geroni. all. Remondina
LUMEZZANE (3-5-2): Bason 7; Belotti 6,5, Italiano 6, Monticone 6; Bernardi
5,5, Gatto 5,5, Maita 5 (1’ st Cremaschi 6),
Quaggiotto 6,5 (8’ st Galuppini 6), Benedetti 5,5; Torregrossa 5,5 (24’ st Ferrante
5), Ekuban 5,5. A disposizione: Dalle Vedove, Biondi, Franchini, Salim Ribeiro. all.
Marcolini
ARBITRO: Morreale di Roma 7 (VitielloScarica)
NOTE: spettatori presenti allo stadio 800
circa. Nel corso del match sono stati ammoniti Bregliano e Belotti. Angoli 5-5
1
PAVIA
0
ENTELLA
2
MARCHI 38’ PT; GUAZZO 13’ ST
PAVIA (4-3-2-1): Rossi 6 (36’ st Guerci
sv); Allegra 6, Reato 6, Ranieri 6, Zanini
6.5; Spinelli 5.5, Arrigoni 6.5, Carraro 5.5
(31’ st Checchi sv); Manzoni 6, De Vita 5.5
(23’ st Mancosu 6); Ferri 5.5. A disp. Cafferata, Brugnano, Bassi Borzani, Putignano.
all. Bensi
ENTELLA (4-3-3): Paroni 6.5; Iacoponi 6, Cesar 6.5, Russo 6.5, Ballardini 6.5;
Staiti 6 (33’ st Raggio Garibaldi sv), Troiano 6.5, Pedrelli 6.5 (23’ st Argeri 6); Marchi
7, Moreo 6.5, Guazzo 7 (32’ st Torromino
sv). A disp. Zanotti, Nossa, Botta, Sarno.
all. Prina
ARBITRO: Martinelli di Roma 6.5 (Galetto-Baccini)
NOTE: spettatori 630 per un incasso di
4430 euro; ammoniti: Reato, Arrigoni, Zanini; Iacoponi, Cesar; angoli: 6-2 per il Pavia; recupero tempo: pt 1’, st 5’
FERALPISALÒ (3-5-2): Branduani 6;
Leonarduzzi 6, Magli 5, Dell’Orco 6; Fabris 6,
Bracaletti 5, Zampa 5 (13’ st Rovelli 5,5), Pinardi 6, Tantardini 5,5 (41’ st Di Benedetto
ng); Miracoli 5,5, Marsura 5 (24’ st Zamparo
5,5). A disposizione Pascarella, Cinaglia,
Rossi C., Milani. all. Scienza
ARBITRO: Ceccarelli di Rimini 5,5 (Rugini-Margini)
NOTE: spettatori 1.000. Ammoniti Tantardini, Bracaletti, Verachi, Fautario, Giosa e Leonarduzzi. Espulso Dell’Orco (18’ st) e allontanato dalla panchina il massaggiatore della
Feralpisalò (40’ pt). Angoli 4-2 per il Como
Guazzo con un tiro di sinistro firma il gol del definitivo 2-0
SPORTMEDIA
e ha fatto da torre per Marchi, che ha
ricevuto al limite dell’area, s’incuneato, ha saltato un uomo e ha fatto partireunperfettodiagonaledisinistroche
s’insaccato a fil di palo, fuori dalla portata di Rossi. Una rete apriscatole che
rimessa in gioco di Iacoponi è praticamente un cross che è planato al centro
dell’area,Guazzosiècoordinatoinrovesciata e ha colpito spedendo la palla
vicinissima al palo di sinistra della
porta difesa da Rossi. La squadra di
Prina è cresciuta, guadagnato metri
con il passare dei minuti e dopo un sinistro sballato di Marchi (31’) ha abbattuto il muro pavese. Minuto 38: sul
lungo lancio di Cesar dalle retrovie,
Moreo è salito in cielo con l’ascensore
CREMONESE
1
SAN MARINO
0 VENEZIA
3
1
PRO VERCELLI
0 PRO PATRIA
0
BRIGHENTI 13’ PT
0 ALTO ADIGE
COMO (3-5-2): Melgrati 6; Ambrosini 6,
Giosa 7, Marchi 6,5; Schenetti 6,5 (29’ st
Gammone 6), Verachi 7, Ardito 6, Palma 6,5,
Fautario 6; Altinier 6,5 (26’ st Perna 6), Le
Noci 6. A disposizione Crispino, Redolfi, Panatti, Defendi, Gallegos. all. Colella
Marchi (con il numero 11) con un diagonale di sinistro segna la rete che sblocca il risultato al Fortunati
PEDERZOLI 5’ PT
BOCALON 13’ PT, 27’ e 39’ ST
CREMONESE (3-5-2): Galli 6; Abbate 6, Minelli 6, Bergamelli 6; Casoli 5,5,
Bruccini 5,5, Armellino 6 (20’ st Caridi 6),
Palermo 5,5 (1’ st Martina Rini 6), Visconti
6 (1’ st Caracciolo 6); Della Rocca 6, Brighenti 6,5. A disposizione Quaini, Avogadri, Loviso, Campo. all. Torrente
SAN MARINO (4-3-1-2): Venturi 6;
Spirito 6, Farina 6,5, Fogacci 6,5, Cruz 6;
Pigini 6 (25’ st Magnanelli 6), Pacciardi 6,5,
Poletti 6 (35’ st Draghetti ng); Valeriani 6;
Gavilan 6 (32’ st Crocetti ng), Beretta 6. A
disposizione Quadrelli, Russo, Guarco, Lolli.
all. Cuttone
VENEZIA (3-4-2-1): Fortunato 6,5;
Pasini 6,5, Di Bari 6,5, Sosa 7; Campagna
6,5 (26’ st Calamai 6,5), Carcuro 6,5, Giorico
6 (23’ st Gallo 6), Lancini 6; Margiotta 6,5
(16’ st Capellini 6), Kirilov 7; Bocalon 8. A
disposizione Fortunato, Bertolucci, Franchini, D’Appolonia. all. Dal Canto
ALTO ADIGE (4-3-3): Facchin 5,5;
Traoré 5,5, Cappelletti 6, Kiem 6, Martin 6;
Branca 6, Pederzoli 6,5, Furlan 6; Turchetta
6 (13’ st Minesso 6), Corazza 5,5 (43’ st Bastone ng), Fink 5,5 (23’ st Veratti 6). A disposizione Micai, Obkircher, Cocuzza, Ahmedi. all. Rastelli
PRO VERCELLI (4-4-2): Russo ng;
Cancellotti 6, Cosenza 6, Ranellucci 6,5,
Scaglia 6; Pepe 6 (9’ st Disabato 6), Rosso
6, Ardizzone 6 (20’ st Statella 6,5), Fabiano
6,5; Iemmello 5,5 (20’ st Kuqi 6), Marchi 6.
A disposizione Nodari, Bani, Marconi, Erpen. all. Scazzola
PRO PATRIA (4-1-3-2): Feola 5,5;
Andreoni 5,5, Spanò 5, De Biasi 5, Mignanelli 5,5; Calzi 6,5; Tonon 6 (21’ st Casiraghi
5,5), Gabbianelli 5,5 (43’ st Taino ng), Siega
6; Serafini 5, Mella 5 (30’ st Chiodini ng). A
disposizione Vavassori, Zaro, Ghidoli, Giorno. all. Colombo
ARBITRO: Verdenelli di Foligno 6,5 (Sechi-Novellino)
ARBITRO: Giovani di Grosseto 6,5 (Stasi-Lanotte)
ARBITRO: Tardino di Milano 5,5 (LoniCroce)
NOTE: spettatori presenti allo stadio 500
circa. Nel corso del match sono stati ammoniti Abbate, Bruccini, Traoré, Branca e
Pederzoli. Angoli 6-3 per la Cremonese
NOTE: spettatori presenti allo stadio 300
circa. Nel corso del match sono stati ammoniti Poletti, Gavilan e Fogacci. Calci
d’angolo 7-5 per la Pro Vercelli
NOTE: spettatori presenti allo stadio
1.000 circa. Nel corso del match sono stati
ammoniti Siega, Campagna e Calzi. Espulso
Serafini al 35’ st. Angoli 4-3 per la Pro Patria
SPORTMEDIA
ha messo la partita nel binario Entella
e che ha liberato anche mentalmente
la squadra di Prina, che nel finale di
tempo ha avuto una buona occasione
per raddoppiare con Moreo, la cui
conclusionesuassistdiPedrellièstata
sporcata dal recupero di un difensore.
La ricerca del pugno da ko è stata rimandata alla ripresa e dopo una pronta deviazione di Paroni (3’) su un velenoso tiro cross di Zanini, l’auspicio è
diventato realtà al minuto 13, con
un’azione molto simile a quella del
primo gol. Cesar ha calciato una punizionedallametàcampobiancoceleste,
Moreoancoraunavoltaèandatoaltissimo di testa e ha fatto da sponda per
Guazzo, che al volo di sinistro non ha
lasciato scampo a Rossi, segnando il
2-0 proprio sotto la curva presidiata
da un buon numero di tifosi biancocelesti. Un’assicurazione sulla vittoria
che i chiavaresi hanno portato a casa
rischiando solo su un gran destro di
Arrigoni, che ha centrato in pieno la
traversa(30’),esuunapunizionesempre del capitano pavese, che è sfilata
molto vicino ai pali di Paroni. L’Entella ha sfiorato in contropiede il 3-0 con
Torromino, che ha chiuso la sua breve
partita in barella, dopo un duro contrasto a centrocampo: unico neo di
una domenica ancora tinta di biancoceleste e all’insegna del numero sette.
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VICENZA
3
ALBINOLEFFE
2
MUSTACCHIO 8’, MARITATO 36’ PT; CINELLI 16’
ST
GIRASOLE 13’, VALOTI 29’ PT
VICENZA (4-1-4-1): Ravaglia 6; Padalino 6, Gentili 5,5, Murolo 6, D’Elia 6; Jadid
6; Mustacchio 7 (47’ st El Hasni ng), Castiglia 6,5, Cinelli 7, Giacomelli 6 (45’ st Sbrissa
ng); Maritato 6,5 (36’ st Tiribocchi ng). A disposizione Alfonso, Anaclerio, Padovan,
Corticchia. all. Lopez
ALBINOLEFFE (4-3-3): Offredi 5;
Salvi 5,5, Tedeschi 5,5, Piccinni 5, Beduschi
6; Calvano 5,5, Taugourdeau 5,5, (30’ st Cissé ng), Gazo 6; Girasole 6,5 (42’ st Aurelio
ng), Valoti 6 (35’ st Allievi ng), Pesenti 6. A
disposizione Cortinovis, Pontiggia, Corradi,
Maietti. all. Gustinetti
ARBITRO: Piccinini di Forlì 6(Rossi-Imperiale)
NOTE: spettatori presenti allo stadio
5.000 circa. Ammoniti Murolo e Gazo.
Espulso Piccinni al 31’ st. Angoli 6-1 per il Vicenza
Solo il Vicenza
risponde
ai biancocelesti
L’ENTELLA (nella foto i tifosi a Pavia) chiama e solo il Vicenza
riesce a rispondere allo scatto dei biancocelesti, quando allo striscione dell’arrivo mancano ormai sette tappe. La Pro Vercelli
conferma anche a San Marino (0-0) di essere affetta da una forma acuta di “pareggite”, infilando il 4o segno X nelle ultime 5 gare e ora è braccata dal Vicenza che ha faticato, ma era abbastanza prevedibile, contro l’Albinoleffe, piegato 3-2 e non senza sofferenze. I biancorossi viaggiano a un solo punto dalla Pro Vercelli e hanno nuovamente superato al 3o posto la Cremonese che è
stata bloccata sul pari (1-1) dal Südtirol in una partita che in pratica s’è risolta nel primo quarto d’ora con un rapido botta e risposta. Trascinata da Bocalon, autore di una tripletta, l’Unione Venezia ha piegato la Pro Patria (3-0) e ora viaggia a braccetto al 5o
posto in compagnia del Como che ha vinto di misura (1-0) in casa
con la Feralpisalò. Hanno finito a reti bianche (0-0) il loro confronto Carrarese e Lumezzane, firmando il 3o pari di una giornata
che si chiude questa sera con il posticipo tra Reggiana e Savona.
D. M.
IL SECOLO XIX
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
29
IL DOPOPARTITA
Prina: pronti per il rush finale
Il bomber: vittoria importante
Coro dei giocatori rivolto al presidente Gozzi: «Premio, premio...»
PAVIA. Dallospogliatoiodell’Entella
al Fortunati si leva nitido un urlo che
non ha bisogno di spiegazioni. «Premio, premio», è il coro che risuona
nello stanzone e il destinatario è il
presidente Antonio Gozzi, accolto
nello spogliatoio dall’ovazione dei
suoi calciatori. Che il loro dovere
l’hannofattopienamentesulpratodi
Pavia, rendendo normale una partita
che poteva rivelarsi complicata se affrontata nel modo sbagliato. «Abbiamo giocato con l’atteggiamento giusto – spiega il tecnico Luca Prina –
con l’umiltà e la determinazione che
bisogna avere in queste gare. Siamo
stati concreti ed è proprio quello che
deve fare una squadra che è prima in
classifica e ha nella testa un obiettivo
importante. Sono molto felice che la
squadra abbia giocato senza ansie e
con buona tranquillità. E questo mi Prina in panchina a Pavia
LE PAGELLE
SPORTMEDIA
dà la convinzione, non la certezza,
che siamo pronti per il rush finale.
Certo, ci sono gli infortuni e qualche
giocatore non al top, ma vedere che
chi entra lo fa nel modo giusto, mi fa
sperare che si possa arrivare alla fine
per ottenere un risultato che sarebbe
speciale per la mia società. Fuga? È
una vittoria importante, ma è solo
una vittoria, nulla di più. Mi conforta
la reazione della squadra che dopo la
sosta ha infilato due vittorie, segnando quattro gol senza incassarne nessuno». A Pavia, Prina ha optato per
unasquadramolto“fisica”inattacco:
«La mia scelta? Due motivi. Ho pensato che il Pavia potesse soffrire quest’urto soprattutto sulle palle inattive e poi per le condizioni del terreno
di gioco. Le mie scelte, soprattutto
ora,sonodettatedallacondizionedei
miei calciatori, da quello che fanno
vedere in settimana». Un’Entella fisica,comeilsuonuovobomberGuazzo. «È l’unico centravanti vero che
abbiamo in rosa – la chiosa finale di
Prina - A gennaio abbiamo fatto una
sceltaprecisa.Èungiocatorechepuò
diventare molto importante. L’incidente di Torromino? Una “vecchietta” molto dolorosa, lo valuteremo».
Guazzoingol,comeMattiaMarchi
che a Pavia ha segnato il gol dell’ex, il
sesto della sua stagione. «Più importantelavittoriadelmiogol–dicel’attaccante riminese – Abbiamo un traguardo preciso nella testa. Non importachisegnaotenerelacontabilità
delle reti, ma è importante arrivare
alla fine. È quello che vogliamo tutti e
per il quale lavoriamo dalla prima
partita».
D. M.
© riproduzione riservata
IL POSTICIPO
Savona, cercasi notte magica a Reggio
I rimaneggiati biancoblù a caccia di punti al Mapei Stadium. Corda suona la carica
REGGIANA
=
SAVONA
=
COSÌ IN CAMPO
Marchi, Guazzo e Troiano festeggiano sul campo di Pavia
PARONI........................... 6.5
Gli attaccanti del Pavia non lo costringono a una giornata di superlavoro, ma quando viene chiamato in
causa si fa trovare pronto.
IACOPONI........................... 6
Diligente e attento. Svolge il compito
senza voler strafare, memore forse
anche delle ultime prestazioni non
proprio al top. Un rientro morbido.
CESAR.............................. 6.5
Due suoi lanci danno l’innesco alla reti vittoria dei biancocelesti. Il centrale
brasiliano offre la solita partita di sostanza. Viene ammonito e questa è
una notizia, considerata la sua proverbiale pulizia negli interventi.
RUSSO............................. 6.5
La mole del “colosso” Ferri gli crea
qualche problema all’inizio, ma una
volta che gli prende le misure non ce
n’è. Pulito, essenziale, importante anche nella costruzione della manovra.
BALLARDINI.................... 6.5
Dirottato a sinistra, fa un po’ di fatica
all’inizio, ma con il passare dei minuti
cresce e al tirar delle somme gioca
una partita più che sufficiente.
STAITI................................. 6
Il solito contributo di corsa e generosità al servizio della squadra. Prezioso, anche se non brillantissimo, riesce
anche a rifiatare uscendo qualche minuto prima della fine (RAGGIO GARIBALDI SV: Quindici minuti di preziosa
presenza quando la partita è chiara-
SPORTMEDIA
mente nelle mani dei chiavaresi).
TROIANO......................... 6.5
Sarà il playmaker dell’Entella da qui
fino alla fine della stagione e interpreta il ruolo con intelligenza, rallentando quando serve e accelerando
quando la partita lo richiede.
PEDRELLI........................ 6.5
Nel primo tempo è uno dei più continui a spingere e non a caso le azioni
migliori l’Entella le crea proprio sfruttando il settore sinistro (ARGERI 6:
Qualche buona giocata del ragazzino
che anche questa volta entra in campo con il giusto atteggiamento).
MARCHI .............................. 7
Ancora un gol, il sesto della sua stagione, e come a Venezia è una rete
importante che dà un preciso indirizzo alla partita. Ma oltre alla marcatura c’è il solito e dispendioso lavoro
difensivo a beneficio della squadra.
MOREO............................ 6.5
Due gol dell’Entella, due assist di
questo ragazzo che si sobbarca un lavoro dispendioso e utile in fase difensiva. Corre per tre, finisce coi crampi.
GUAZZO............................. 7
Centravanti vecchia maniera. Difende palla, tiene impegnata la difesa e
segna. Tre gol nelle ultime partite,
numeri che parlano da soli (TORROMINO SV: In meno di un quarto d’ora
passa dal gol sfiorato, all’uscita in barella. Non è baciato dalla fortuna).
D. M.
REGGIANA (4-2-3-1): Bellucci; Bandini,
Dametto, De Giosa, Possenti; Zanetti, Viapiana; Rampi, Alessi, Cavion; Anastasi. A disposizione Zima, Solini, Zanchi, Bovi, Parola, De
Silvestro, Ruopolo. all. Montanari
SAVONA (4-4-2): Aresti; Marchetti,
Maccarone, Altobello, Marconi; Demartis,
Gentile, Agazzi, Marras; Cesarini, Virdis. A disposizione Boerchio, Giuliatto, Cannoni, Pani,
La Rosa, Grandolfo, Sarao. all. Mattu (Corda
squalificato)
ARBITRO: Cifelli di Campobasso (assistenti Mohamed M. Atta di Roma e Argentieri di
Viterbo)
NOTE: Il posticipo delle ventitreesima giornata (ottava del girone di ritorno) si gioca al
Mapei Stadium-Città del Tricolore di Reggio
Emilia. Il fischio d’inizio viene dato ore 20.
Non è prevista la diretta televisiva
RICCARDO FABRI
SAVONA. «Ancora una volta siamo in grande difficoltà e giocheremo
contro una squadra arrabbiatissima.
Loro sono partiti per conquistare almeno un playoff ed invece si trovano
nelle ultime posizioni. Sarà un'impresa, perché oltre tutto giochiamo
rimaneggiati, ma da Reggio Emilia la
mia squadra deve venire fuori con i
punti». Ninni Corda sembra rassegnato alla caterva di infortuni che,
per dispetto, riguardano sempre lo
stesso reparto (la fascia bassa sinistra) e chiede ai suoi di stringere i
denti, in vista dell'incontro di questa
sera con la Reggiana. I biancoblù giocheranno rinfrancati dalla sconfitta
della Feralpisalò che rimane a debita
distanza (3 punti) sul decimo posto
della classifica, fuori della zona
playoff.Ibiancoblù,incasodirisultato positivo, potranno così incrementare il vantaggio, nell'ottica di arrivare almeno al nono posto in graduato-
Cesarini (con il numero 10) realizza di testa la rete che dà il successo (2-1)
al Savona nella gara d’andata al Bacigalupo il 27 ottobre 2013
PUGNO
ria. Una quota che visto il grande
equilibrio che regna nel campionato,
si sta abbassando sempre di più. Sarà
necessario però non farsi rompere le
ossa, questa sera, da un avversario
estremamente concentrato e arrabbiato,cheprovienedabentresconfitte consecutive.
A Reggio Emilia in panchina andrà
ancoraGianniMattu.Cordasconterà
la seconda delle tre giornate di squalifica, inflittegli nella gara con la Pro
Vercellidelloscorso9febbraio.«Non
ci dobbiamo fidare della loro posizioneinclassifica–continuailmistersavonese parlando della Reggiana – Sono una squadra tosta e lo hanno dimostratonellagaradiandata;loripeto, a costo di essere ossessivo, in
questo campionato non esistono incontri scontati, anzi le cosiddette
“deboli”hannoquasisempredatodel
filo da torcere alle grandi».
Primadell’iniziodell’incontrosarà
ricordato Paolino Ponzo, indimenticato centrocampista granata e capi-
tano biancoblù, scomparso tragicamente il 24 marzo dello scorso anno.
I due capitani, Alessi per la Reggiana
e Demartis per il Savona, scenderanno in campo con una t-shirt dedicata
all’indimenticabile“muratore”savonese.
Tornando alla gara, il rompicapo
per il trainer di Nuoro e per il suo vice
Mattu è già cominciato questa mattina, al momento di varare una formazioneinpienaemergenza,performare la squadra che dovrà cercare di racimolare punti nello “strano” posticipo di sta era. L'infermeria è
affollata con il lungodegente Simoncelli, gli infortunati Carta, Cattaneo e
Giuliatto. Manca poi il jolly Quintavalla, squalificato, rendendo così
moltodifficiletamponarelacorsiasinistra di difesa. Pani e Giuliatto però
stringono i denti e ritornano a disposizione della squadra. Giuliatto potrebbe andare in campo da subito, diversamente su quella fascia è disponibile il giovane Cannoni, ma schie-
rarlo
dall'inizio,
potrebbe
rappresentare una scelta azzardata.
Restaunasecondasoluzione,lasciarlo in panchina per non appesantirlo
congliinteri90minutidigiocoespostare Marconi sulla sinistra. Il difensoresavoneseharicopertoquelruolo
in passato e darebbe una certa sicurezza al reparto. Al centro potrebbe
ritornare Maccarone, che da oltre un
mese manca dal calcio giocato. Confermato Aresti tra i pali, con Marchetti sulla destra, la squadra dalla
cintola in su sarà la stessa che ha giocato con il San Marino, con la variante di Marras al posto dell'infortunato
Cattaneo.
A proposito, è risaputo che il rinvio
a questa sera si è reso necessario per
poter favorire la disputa, ieri, del derby Sassuolo–Parma, visto che i neroverdi sono i proprietari del “Mapei
Stadium” (soffiato all'asta, nello
scorso dicembre proprio ai granata),
senza “rovinare” l’erba in un anticipo
sabato. Alla richiesta del Savona di
poter giocare oggi, al consueto orario
delle 14.30 è stato risposto picche
dalla Federazione per motivi organizzativi, collocando la partita alle
20, in un orario alquanto anomalo.
Sono 25 gli stoici tifosi appartenenti al club “Gazzano” che prima di
affrontare la trasferta in pullman in
un giorno feriale con il rientro previsto a tarda notte, si sono dovuti confrontare con la difficoltà di reperire i
biglietti, mancando completamente
per questa partita i circuiti dove acquistarli. Per fortuna è riuscito un
estemporaneoaccordoconlaReggiana che, a fronte dell'elenco dei nominativiediunagaranzia,listaccheràin
prevendita e li fornirà questa sera
all'ingresso allo stadio. «Meno male
che, con fatica, abbiamo trovato questaineditastrada.–commentailcapo
dei tifosi Enrico Bardin – Facciamo
tanti sacrifici per stare vicino a questemagliedesserealfiancodeinostri
beniamini,ancheoggi,inquestadifficile trasferta».
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30
IL SECOLO XIX
sport regione
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
SERIE D: AL RIBOLI DUE RETI ANNULLATE AI VERDEBLÙ, ESPULSO IL MISTER BIANCONERO
Lavagnese all’ultimo respiro
beffato il Chiavari Caperana
2
IL DOPOPARTITA
CHIAVARI CAPERANA
1
DAGNINO: IL FINALE CI HA SORRISO UN’ALTRA VOLTA
GARDANO: DOBBIAMO ACCETTARE IL VERDETTO...
AMIRANTE 20’ PT; CURRARINO 47’ ST
BAUDINELLI 40’ PT
LAVAGNESE (4-3-1-2): Cammarota
7; Avellino 6.5, Rusca 7, Di Leo 6.5 (23’ st
Ferrando 6), Garrasi 6.5; Poesio 6 (16’ st
Santi 6.5), Bianchi 6.5, Currarino 7; Dell’Anna 6 (15’ st Damiani 6); Croci 6, Amirante 7. all. Dagnino
••• LAVAGNA. Gioia e rabbia. Sorrisi
e lacrime. È il dopo derby. Lavagnese-Chiavari non è mai una partita banale. Anche l’incrocio di ieri si è confermato tale. «Volevamo vincere
questo derby e ci siamo riusciti – afferma l’allenatore della Lavagnese,
Andrea Dagnino - In queste partite è
importante vincere, il finale ci ha sorriso un’altra volta». All’andata era
stato Croci a segnare il gol partita allo
scadere, questa volta è stato Currarino. «Proseguiamo nella nostra cavalcata – dice ancora Dagnino - I risultati
di Vado e Chieri ci consentono di avvicinarci ai playoff e arrivare nella migliore condizione possibile alla parti-
CHIAVARI CAPERANA (4-3-3):
Stancampiano 5; Genovali 6, Bettati 6, Silvestri 6, Peso 6; Marino 6 (22’ st Bencini 6),
Mautone 6, Dolce 6; Bonaventura 6.5, Baudinelli 6.5 (34’ st Piacentini sv), Cardini 6
(46’ st Chiarabini sv). all. Bongiorno (Gardano squalificato)
ARBITRO: Annaloro di Collegno (Bulzomato di Livorno e Mencagli di Grosseto)
NOTE: Espulso Dagnino (38’ pt) per proetste. Ammoniti Rusca, Poesio, Santi, Currarino, Silvestri, Dolce, Genovali, Mautone.
Angoli 4-4. Recupero 1’ e 4’. Spett. 400
L’esultanza bianconera
LAVAGNA. Proprio all’ultimo assalto la Lavagnese s’aggiudica il derby
col Chiavari Caperana e dimostra di
aver cambiato passo da gennaio. Finisce 2-1 per i bianconeri al Riboli, con la
beffagiuntaal92’perlasquadradiGardano, che aveva recuperato il risultato,
già nel primo tempo, col solito Baudinelli. Gara maschia ma corretta, che
sembrava incanalarsi verso un pari he
non avrebbe fatto comodo a nessuno.
Con i 3 punti conquistati in extremis,
invece, la Lavagnese sale a quota 43 e
intravede la luce dei playoff, distanti
sole 2 lunghezze, in virtù della sconfitta del Chieri, quinto Per il Chiavari Caperanaèilprimokodel2014chesanci-
0
RAPALLOBOGLIASCO
1
ROLANDO 25’ ST
NOVESE (4-5-1): Tulino 6; Ciccomascolo 6, Muceli 6, Taverna 7, Merlin 6 (25’
st Zirilli sv); Longhi 6, Pernice 6, Firriolo 6
(35’ st Samaniego sv), Buonaventura 7;
Rossi 7, Cortez 6 (17’ st Statella 5). all.
Cotta
RAPALLOBOGLIASCO (4-4-2):
De Martino 6; Rondelli 6, Rolando 7, Leo 6
(17’ st Vagge 6), Cintoi 7; Carretto 7 (29’ st
Vaira 6), Costantino 6, Brognoli 7, Taddeucci 6; França 6 (41’ st Cargiolli sv), Marianeschi 7. all. Panizzo (Sesia squalificato)
ta contro la capolista Giana Erminio».
Mastica amaro Massimo Gardano, ieri
squalificato e in tribuna. «Il calcio è
questo e dobbiamo accettare il verdetto del campo – chiosa l’allenatore
del Chiavari Caperana - Abbiamo
perso due volte contro la Lavagnese,
sempre nello stesso modo. Peccato,
abbiamo disputato una partita buona: abbiamo avuto l’occasione per
vincere con il tiro di Piacentini». Invece, parata di Cammarota e, all’ultimo
istante, gol di Currarino. «Proviamo a
voltare pagina da subito – chiude
Gardano - Domani, tutti al campo e si
ricomincia, con la voglia di sempre».
ARBITRO: Mazzei di Brindisi 7 (Bozzolan-Sattin)
NOTE: terreno in buone condizioni,
spettatori 200, recupero 1’ e 4’
Bel poker salvezza del Sestri
niente da fare per il Santhià
GA. INGR.
SESTRI LEVANTE
sa. La risposta dei chiavaresi è affidata
aPiacentini,altroex,al35’conunabottaversolaportadeviatadaCammarota
in angolo. Una parata che vale quasi un
gol. Ma il protagonista del derby non
sarà il giovane portiere dei bianconeri
bensì il talentuoso Currarino con una
rete che entra diritta nella storia dei
derbyLavagnese-Chiavari.Lapartitaè
praticamente finita quando Santi riesce a “soffiare” il pallone al portiere
Stancampianoeservirelasferaalcompagno Currarino. Il due volte campione d’Italia baby con l’Entella diventa
l’uomo del derby con una precisa conclusione in porta che proietta la Lavagnese vicinissima ai playoff e condanna un buon Chiavari Caperana.
© riproduzione riservata
RapalloBogliasco in una gara in cui la divisione della posta sarebbe stata più
equa. Nel ko dei biancocelesti ci ha messo molto del suo Cotta: invece di arretrare Longhi ha fatto entrare Zirilli, fermo
da oltre un mese. Partono i liguri che prima con Rondelli, poi con Brognoli cercano di impensierire Tulino. Al 15’ Marianeschi batte e rete ma Tulino para. Al 25’
Buonaventura spara alto, al 27’ Brognoli
sfiora la traversa al 39’ risponde Rossi,
mentre al 45’ su corner di Marianeschi,
mischia in area senza pericolo per Tulino. Nella ripresa Longhi perde una palla
a centrocampo e Taddeucci sfiora il gol.
I liguri al 25’ segnano con Rolando sfruttando un errore difensivo. Risponde la
Novese al 26’ con Buonaventura e al
37’replica Rossi, mentre al 40’ sempre
Buonaventura va vicino al pareggio.
ROMANO PASQUALE
4
GIAMBARRESI 19’ PT; QUINTANA 34’ e 45’,
APPLET PIRES 41’ ST
dellaLavagnese,Dagnino,vieneespulso per proteste mentre il gioco prosegue e il Chiavari Caperana, con Marino, trova il gol dal limite. Il gioco era
fermo, decisione dell’arbitro di annullarelareteèscontatamaglianimisono
caldi. E il gol del Chiavari è nell’area.
Passano2’,Bonaventuracalciaunapunizione da fuori area, l’ex Baudinelli di
testa pareggia. Emozioni al Riboli, con
lospettacolosiaincamposiasuglispalti con le due tifoserie organizzate che
giocanolaloropartita.L’iniziodellaripresa è soft. Al Chiavari Caperana viene annullata una seconda rete, ad opera di Baudinelli, per un presunto fallo
di Mautone su Garrasi, al 22’. Poi è
Amirante,allamezz’ora,dacalciopiazzato, a rendere la Lavagnese pericolo-
NOVI LIGURE. La Novese perde col
AL SIVORI
FLASH
sce l’addio ai playoff, se mai l’appendice di stagione sia stata un obiettivo dei
chiavaresi. La cronaca del derby n° 8
dellastoriainDsiapreal9’conunodei
tanti ex, Croci, che arriva alla conclusione per la Lavagnese e chiama alla
prima parata Stancampiano. Le due
squadre si conoscono bene e per questo motivo entrambi i tecnici provano
soluzioni diverse nello schieramento
iniziale. Nella Lavagnese c’è Amirante,
attaccante di altra categoria, “sceso” in
D per recuperare dall’infortunio. Evidentemente sta bene perché il suo impatto sul derby è stato devastante: al
21’, al primo pallone giocabile, entra in
areaedisegnaundiagonaledichirurgica precisione per il gol del vantaggio. Il
derby si infiamma al 37’. L’allenatore
GABRIELE INGRAFFIA
Colpo del RapalloBogliasco
Rolando impallina la Novese
NOVESE
Segna Amirante, Baudinelli pareggia. Currarino decisivo in pieno recupero
LAVAGNESE
AL GIRARDENGO
SANTHIÀ
0
SESTRI LEVANTE (4-2-3-1): Bartoletti 6.5; Fichera 6.5, Bertoncini 6.5 (45’
st Bertagna sv), Anzalone 6.5, Giambarresi 7; Ghigliazza 7, Siano 6.5; Tabbiani
6.5, Balestrero 6.5, Quintana 7.5; Appelt
Pires 7. all. Fossati
SANTHIÀ (4-3-3): Cerruti 5; Costanzo 5, Fogliato Bassaoule 5 (35’ st Fachim Romanin sv), Mancuso 5, Francese
5; Brugnera 5, Cassins 5, Berlinghieri 5
(16’ st Gallo Marchiando 5); Macrì 6, Atomei George 5, Barcelos 5. all. Bergamo
ARBITRO: Sartori di Este (Pretalli di
Crema e Dusi di Brescia)
NOTE: spettatori 200. Ammoniti Macrì,
Mancuso. Espulso (43’ st) Atomei George
SESTRI LEVANTE. Quattro gol, tre
punti, un pieno di fiducia per il Sestri che
s’aggiudica lo scontro diretto col Santhià
e si avvicina alla salvezza. Risultato netto ma piemontesi che sono stati (quasi)
sempre in partita. È Giambarresi a spezzare gli equilibri al 19’ del primo tempo
con un delizioso pallonetto, su assist di
Ghigliazza. Il Santhià reagisce con Brugnera e Bertoncini ma Bartoletti è attento. Nel finale di tempo, fra il 40’ e il 43’,
Sestri due volte vicino al raddoppio con
Appelt Pires e Balestrero. Inizio di secondo tempo con brivido per i rossoblù
che rischiano grosso sul tiro di Macrì che
si stampa sul legno. Dopo lo spavento,
ecco la svolta. Al 34’ cross di Balestrero
e colpo di testa di Quintana per il raddoppio. Al 41’, è Fichera ad imbeccare
Appelt Pires: testa del brasiliano per il
3-0. Arriva anche il poker con Quintana.
GA. INGR.
RISULTATI E CLASSIFICHE
2 DIVISIONE - GIRONE A - 9 RITORNO
1 DIVISIONE - GIRONE A - 8 RITORNO
A
A
A
G
V. ENTELLA
Pro Vercelli
*Vicenza
Cremonese
Como
U. Venezia
*Albinoleffe
SAVONA
Sudtirol
Feralpisalò
Lumezzane
CARRARESE
*Pro Patria
Reggiana
San Marino
Pavia
47
40
39
38
36
36
33
32
31
29
27
23
23
22
16
15
23
23
23
23
23
23
23
22
23
23
23
23
23
22
23
23
V
TOTALE
N
P
13 8 2
9 13 1
12 7 4
10 8 5
9 9 5
11 3 9
10 4 9
9 5 8
8 7 8
7 8 8
7 6 10
5 8 10
6 6 11
6 4 12
3 7 13
2 9 12
*Penalità: Vicenza -4 punti; Pro Patria -1.
RISULTATI
CARRARESE
Como
Cremonese
Pavia
Reggiana
San Marino
U. Venezia
Vicenza
Ha riposato:
0-0
1-0
1-1
0-2
0-0
3-0
3-2
Lumezzane
Feralpisalò
Sudtirol
V. ENTELLA
SAVONA
Pro Vercelli
Pro Patria
Albinoleffe
RISULTATI
Barletta
Catanzaro
Frosinone
Lecce
Nocerina
Pisa
Prato
Salernitana
V
IN CASA
N
P
8
6
8
4
5
6
6
6
6
5
4
2
3
3
2
1
3
5
3
3
7
3
1
4
3
4
2
4
3
1
4
6
1
0
1
4
0
3
4
1
2
2
6
6
5
6
6
5
FUORI CASA DIFF.
RETI
V
N
P
GOL
Gf Gs
5
3
4
6
4
5
4
3
2
2
3
3
3
3
1
1
34
26
35
31
29
34
33
31
35
28
29
28
19
22
14
17
5
8
4
5
2
0
3
1
4
4
4
4
3
3
3
3
PROSSIMO TURNO
Albinoleffe
Feralpisalò
Lumezzane
Pro Patria
Pro Vercelli
Reggiana
SAVONA
Sudtirol
Riposa:
1
1
3
1
5
6
5
7
6
6
4
4
6
6
7
7
17
11
14
8
8
5
0
0
2
-3
-1
-9
-9
-6
-22
-15
G
RISULTATI
Bassano V.
Bra
D. Porto Tolle
Forlì
Monza
Renate
Rimini
Santarcangelo
Torres
San Marino
V. ENTELLA
Pavia
Como
Cremonese
U. Venezia
CARRARESE
Vicenza
Paganese
Perugia
Grosseto
Ascoli
Pontedera
Gubbio
Viareggio
Benevento
CLASSIFICA
Frosinone 51 Benevento
Perugia
46 Salernitana
Lecce
46 Prato
L'Aquila
41 Pontedera
Pisa
41 Grosseto
Catanzaro 41 Gubbio
*Penalità: Ascoli -2; Nocerina -2
38
37
36
33
31
29
Barletta
Viareggio
*Ascoli
Paganese
*Nocerina
TOTALE
N
P
2-1
2-2
1-0
1-2
0-1
3-0
1-1
1-1
1-0
R. Vicenza
Pergolettese
Spal
ALESSANDRIA
Cuneo
Bellaria I.
Mantova
V. Verona
Castiglione
PROSSIMO TURNO
1A DIVISIONE - GIRONE B - 9 RITORNO
A
3-2
1-0
3-0
2-1
0-0
1-0
1-0
2-1
V
Bassano V.
54 26 16 6
Renate
44 26 12 8
Santarcangelo
43 26 11 10
Spal
42 26 11 9
Monza
41 26 11 8
R. Vicenza
41 26 12 5
ALESSANDRIA
40 26 11 7
Mantova
39 26 9 12
Torres
36 26 9 9
V. Verona
35 26 9 8
*Rimini
35 26 9 9
Forlì
35 26 10 5
*D. Porto Tolle
32 26 8 10
Cuneo
32 26 7 11
Pergolettese
32 26 7 11
Castiglione
23 26 4 11
*Bellaria I.
12 26 3 4
Bra
9 26 2 3
*Penalità: Porto Tolle -2; Rimini e Bellaria -1
17
15
21
23
21
29
33
31
33
31
30
37
28
28
36
32
21
21
17
13
12
SERIE D - GIRONE A - 8 RITORNO
A
Ascoli
Benevento
Grosseto
Gubbio
Paganese
Perugia
Pontedera
Viareggio
V
IN CASA
N
P
4 12
6 4
5 5
6 8
7 6
9 7
8 7
5 5
8 7
9 4
8 6
11 5
8 4
8 4
8 5
11 1
19 3
21 2
2
7
7
3
4
3
4
5
2
4
4
2
6
4
5
7
1
3
0
2
1
2
3
2
1
3
4
5
4
6
3
4
3
5
9
9
A
FUORI CASA DIFF.
RETI
V
N
P
GOL
Gf Gs
4
8
6
3
5
5
4
4
2
5
3
5
4
3
2
3
0
0
44
32
32
43
44
38
43
49
30
30
32
33
31
27
23
25
21
22
4 4 19
1 4 13
3 4 16
6 4 7
4 4 11
2 7 3
3 7 12
7 2 10
7 4 -2
4 4 5
5 4 2
3 5 -3
4 5 4
7 4 2
6 5 -1
4 6 -16
3 10 -35
0 12 -47
PROSSIMO TURNO
ALESSANDRIA
Bellaria I.
Castiglione
Cuneo
Mantova
Pergolettese
R. Vicenza
Spal
V. Verona
Bassano V.
Torres
Monza
Bra
Renate
Santarcangelo
Forlì
Rimini
D. Porto Tolle
RISULTATI
Pisa
Frosinone
Salernitana
Nocerina
L'Aquila
Barletta
Catanzaro
Lecce
Aprilia
Aversa N.
Castel Rigone
Foggia
Martina Franca
Messina
Sorrento
Teramo
V. Lamezia
25
19
16
36
33
35
31
39
32
25
30
36
27
25
24
41
56
69
G
Giana Erminio
RAPALLOBOGL.
Borgosesia
Caronnese
Chieri
LAVAGNESE
VADO
CHIAVARI C.
Valle d'Aoste
Novese
Asti
Albese
Derthona
SESTRI LEVANTE
F. Caratese
Pro Dronero
Santhià
Verbania
*Penalità:
58
53
50
48
45
43
43
38
32
32
29
28
25
25
21
17
15
12
RISULTATI
Albese
Borgosesia
Chieri
Lavagnese
Novese
Sestri Levante
Vado
Valle d'Aoste
Verbania
0-1
0-2
0-1
2-1
0-1
4-0
1-3
2-2
1-2
25
25
25
25
25
25
25
25
25
25
25
25
25
25
25
25
25
25
V
TOTALE
N
P
17 7 1
16 5 4
15 5 5
14 6 5
14 3 8
12 7 6
12 7 6
9 11 5
8 8 9
8 8 9
7 8 10
7 7 11
6 7 12
7 4 14
4 9 12
4 5 16
2 9 14
2 6 17
F. Caratese
Giana Erminio
Caronnese
Chiavari C.
RapalloBoglias.
Santhià
Asti
Derthona
Pro Dronero
Casertana
Tuttocuoio
Arzanese
N. Cosenza
Poggibonsi
Chieti
Gavorrano
Melfi
Ischia I.
CLASSIFICA
N. Cosenza 49 Melfi
Casertana 47 *Chieti
Teramo
46 C. Rigone
Foggia
45 V. Lamezia
Ischia I.
39 Tuttocuoio
Messina
37 Aversa N.
*Penalità: Chieti -1 punto.
36
35
34
33
32
32
Poggibonsi
Aprilia
M. Franca
Sorrento
Arzanese
Gavorrano
IN CASA
N
P
9
9
9
7
5
7
7
6
6
4
4
5
3
2
3
2
1
1
3 0
3 0
1 3
4 1
3 5
3 3
2 4
5 1
4 3
5 4
4 4
4 4
4 5
4 7
2 7
3 7
5 6
2 10
FUORI CASA DIFF.
RETI
V
N
P
GOL
Gf Gs
8
7
6
7
9
5
5
3
2
4
3
2
3
5
1
2
1
1
55
48
54
42
40
34
44
26
33
32
31
23
28
29
19
39
16
16
PROSSIMO TURNO
Asti
Caronnese
Chiavari C.
Derthona
F. Caratese
Giana Erminio
Pro Dronero
RapalloBoglias.
Santhià
4
2
4
2
0
4
5
6
4
3
4
3
3
0
7
2
4
4
1
4
2
4
3
3
2
4
6
5
6
7
7
7
5
9
8
7
36
23
30
22
8
13
12
7
0
-6
3
-19
-7
-12
-22
-27
-31
-30
Verbania
Sestri Levante
Chieri
Vado
Novese
Lavagnese
Borgosesia
Valle d'Aoste
Albese
PROSSIMO TURNO
2A DIVISIONE - GIRONE B - 9 RITORNO
A
2-1
1-1
3-4
1-0
4-0
2-0
1-1
0-2
1-1
V
29
29
28
27
25
22
Arzanese
Casertana
Chieti
Gavorrano
Ischia I.
Melfi
N. Cosenza
Poggibonsi
Tuttocuoio
V. Lamezia
Teramo
Sorrento
Foggia
Aprilia
Castel Rigone
Messina
Aversa N.
Martina Franca
19
25
24
20
32
21
32
19
33
38
28
42
35
41
41
66
47
46
IL SECOLO XIX
eccellenza
la capolista
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
31
reti inviolate
il Magra mette la quarta
rivasamba va al tappeto
Il Ligorna le prova tutte
La Fezzanese resiste
I genovesi devono accontentarsi di un pari
Trascinati da Musetti gli spezzini proseguono la marcia in vetta
magra azzurri
4
rivasamba
0
6’ PALMERO, 40’ CHIODETTI, 45’ E 60’ MUSETTI
MAGRA AZZURRI: Benedini, Antonelli D.,
Menichetti, Buccellato, Amato (76’ Padoin),
Antonelli J., Musetti (82’ Amadei), Cariati,
Chiodetti, Lamioni, Palmero (66’ Russo). All.:
Sabatini.
RIVASAMBA: Pozzo, Firenze (46’ Ghiggeri),
Di Dio, Conti, Buono, Mozzachiodi, Paoletti,
Cestari (66’ Ronconi), Cacciapuoti, Ghiglia,
Frulli. All.: Cavallo.
ARBITRO: Sonetti di Genova.
PONZANO MAGRA.Settimana
dopo settimana il cammino del
Magra Azzurri assume sempre di
più i canoni di una tranquilla passeggiata verso la Serie D. Reparto
offensivo ottimo (52 reti realizzate), difesa bunker (19 marcature
subite), solo una sconfitta: i crismi
per emettere una sentenza che sa
di promozione ci sono tutti. Salvo
il possibile appello dell’Argentina.
Vittima di giornata della capolista
è il Rivasamba di Luca Cavallo,
punitoforseoltremodonelpassivo
conclusivo ma ai levantini (che
non difettano certo per caratura
tecnica) serve ben altro piglio per
districarsi e uscirne intonsi dalla
paludosa zona playout. Certo, se
si ha di fronte il Magra Azzurri,
questo Magra Azzurri, uno stop
nella tabella salvezza è da mettere
in conto.
La cronaca della gara registra
il vantaggio dei padroni di casa
quando il cronometro segnala solo
sei minuti: sugli sviluppi di una
Musetti protagonista di giornata
mischia in area levantina, il direttore di gara sorvola su una spinta
a Chiodetti, il pallone giunge a
Palmero che fa fuori area supera
implacabilmentePozzo.1-0Magra
Azzurri. La partita assume sempre
più i tratti di un monologo quando
al40’Lamioniserveconunpreciso
filtrante Chiodetti che incrocia
di destro per il 2-0. Il Rivasamba
sembra un pugile suonato e al 45’
Musetti lo manda definitivamente
al tappeto. L’attaccante spezzino
aggira con destrezza il tentativo
di uscita del numero uno ospite e
deposita in rete il 3-0.
LUCA GHIGLIONE/FOTOSPORTMEDIA.COM
Nella ripresa i padroni di casa,
consapevoli di avere messo in
ghiaccia la disfida, alzano il piede
dall’acceleratore ma Musetti riesce a togliersi lo sfizio di segnare
una doppietta. Minuto 60’. Capitan Chiodetti lancia il suo partner
offensivo che nuovamente a tu per
tu con il portiere avversario non
si fa pregare. 4-0 Magra Azzurri.
Nella giornata in cui l’Argentina
calava il poker a domicilio della
Veloce, quale modo migliore di
rispondere se non vincere con il
medesimo risultato?
alessandro soresini
l’inseGUitrice
Troppa Argentina per la Veloce
Gli uomini di Riolfo calano il poker
vELOcE
0
argENtiNa
4
41’ CASTAGNA, 42’ GAGLIARDI, 72’ COSTANTINI,
88’ NIANG
VELOCE: Giaretti, Facello, Scimemi (81’ Barranca), Guerra, Rubino (63’ Rossetti), Schirru,
Pagano, Schirra, Cerato, Giannone, Quintavalle
(74’ Mazzonello). All. Quintavalle.
ARGENTINA: Trucco, Moraglia, Calipa, Fiuzzi,
Negro, Costantini (84’ Moroni), Mannella,
Mangione, Castagna, Cariello, Gagliardi (67’
Niang). All. Riolfo.
ARBITRO: Repetto di Chiavari.
SAVONA. L’Argentina di mister
Giancarlo Riolfo tiene il passo e
resta saldamente al secondo posto
nellasciadellacapolistaMagraAzzurri,vittoriosaper4-0sulterreno
amico con il Rivasamba.
DopolevittorieconRealValdivara
e Sestrese, gli armesi colgono la
terza vittoria consecutiva espugnando il sintetico del “Felice Levratto” di Zinola calando il poker
contro la Veloce che, per la verità,
nonavevaaffattosfiguratoalmeno
neiprimiquarantaminutidigioco.
Alvia4-3-1-2perilocalie4-4-2per
gli ospiti con qualche assenza da
una parte e dall’altra: Grasso per la
squadra di casa, Fici e Di Fuccia fra
gli imperiesi. Al 9’ è l’allenatoregiocatore Quintavalle ad aprire i
giochi con un calcio di punizione
dal limite che Trucco neutralizza
senza troppi problemi.
Poi, un minuto dopo, è l’Argentina
a rendersi pericolosa quando Gagliardi riceve palla da un compagno, si accentra e lascia partire un
tiro di poco alto sopra la traversa.
Gli ospiti insistono e al 23’ Giaretti
è bravo a respingere di piede su
una conclusione ravvicinata di
Castagna.
E poco dopo la mezzora Cariello
supera con eleganza due avversari e conclude a botta sicura,
ma Giaretti si supera e nega il gol
all’ex professionista dell’Ascoli.
Gli imperiesi tengono in mano il
pallino del gioco e la veloce è costretta ad agire prevalentemente
in contropiede.
E al 41’ arriva il primo gol: Cariello
“vede” Castagna in buona posizione, lo serve centralmente e per il
numero nove ospite non ci sono
problemi a mettere la palla in rete.
La Veloce non ha neppure il tempo di accennare una pur timida
reazione che, dopo un solo giro di
cronometro, arriva il raddoppio
grazie a Gagliardi su servizio di
Mannella.
Nellaripresalasquadradicasacerca di riaprire la partita e potrebbe
riuscircial53’conQuintavalleche,
da pochi passi, però non riesce a
sfruttare al meglio un cross “al
bacio” di Cerato.
Poi al 72’ è Costantini a firmare
il 3-0 su assist di Cariello. Infine
il poker ospite lo realizza il neo
entrato Niang, su assist, manco a
dirlo, di super Cariello, il migliore
in campo.
vincenZo Bolia
UISP LAVORATORE
TUTTI I RISULTATI
DELLA 19^ GIORNATA
QUARTA giornata di ritorno per il
campionato del Lavoratore Uisp,
ecco i risultati: A1 - Campese Amatori-Ansaldo Energia non disputata,
Independiente-Genova Calcio Linea
Messina 10-3, Astonvilla Barabino
& Partners-Genova Calcio Anni
50 0-0, Athletic-AF Calcio Alcor
2-4, Deportivo 2007-Cattolica
Bogliasco rinviata, Fia ItalbrokersGenova Lex 2-0, Campomorone
S.Olcese Cerosillo-Due Settembre
1971 5-0, Pedemontana-Sori 0-2.
Classifica: Independiente 30; Ge
Calcio Anni 50, Fia Italbrokers 28;
Sori 24; Pedemontana 23; Campese 22; Ansaldo 19; Genova Lex,
Campomorone 18; AF Calcio Alcor
17; Athletic 16; Due Settembre 14;
Cattolica Bogliasco 12; Astonvilla
11; Deportivo 9; Ge Calcio Linea
Messina 4. A2 - Genova Calcio-Foce
SAAR Depositi Portuali 2-0, ZenerGymnotecnica NGT 2-1, Liguria Medici Ristorante Diana-VCM Football
Club 2-2, Pallavicino-Phoenix 1995
0-2, Wings Aerospace-Arci Isoverde 1-3, Os. San Martino-Praese 1945
Eco Eridania 3-1, River Sogea-AB
Gelateria Cavassa 2-3, Real Quezzi
EAM Edilizia Artigiana-Vecchia
Valpolcevera 2-3. Classifica: Arci
Isoverde 29; VCM 27; Foce 26;
Ospedale San Martino 24; Zener
23; Liguria Medici 22; Ge Calcio 21;
Phoenix, AB Gelateria Cavassa 19;
Praese 17; Wings 16; V.Valpolcevera
15; River 13; Pallavicino, Real Quezzi
12; Gymnotecnica 7.
davide palermo tecnico del ligorna
LigOrNa
0
FEzzaNEsE
0
LIGORNA: Lo Vecchio, Zunino, Trocino,
Sugrenti, Napello, Pasqui (80’ Termini),
Tarsimuri (79’ Arnulfo), Compagnone, Romei,
Roselli, Jashkuri (47’ Liguori). All.: Palermo.
FEZZANESE: Bertagna, Tarchini, De Martino,
Conti, Fiocchi, Grasselli, Cafa (67’ Ginesi),
Frateschi (61’ Flagello), Lorieri, Baudi (75’
Panarelli), Biasi. All.: Carosi.
ARBITRO: Degiovanni di Novi Ligure.
GENOVA. Un Ligorna bello
e propositivo le prova davvero
tutte per superare la Fezzanese
ma alla fine si deve accontentare
del pareggio. Partita che è stata
tutto tranne che avara di emozioni. Merito anche degli ospiti
che hanno ribattuto colpo su
colpo con continui ribaltamenti
di fronte. Passa un minuto e gli
ospiti hanno subito l’occasione
per passare. Punizione dalla
sinistra. Batte Baudi con un
bel tracciante verso l’area dove
svetta Biasi che batte in uscita
Lo vecchio e deposita in rete. Ma
l’arbitro annulla su segnalazione
del guardialinee pe fuorigioco
dello stesso Biasi.
Al 4’ De Martino si fa tutta la
fascia sinistra di corsa e poi pennella un bel cross di sinistro che
la difesa biancazzurra respinge
con qualche apprensione. Il
Ligorna si scuote, Compagnone
e Romei combinano al limite
dell’area, poi Romei ci prova al
volo in girata ma non riesce ad
inquadrare la porta. Poco dopo
è Tarsimuri a provarci da fuori
ma il suo destro si perde a lato.
GHIGLIONE/FOTOSPORTMEDIA.COM
Lo stesso Tarsimuri imbecca al
limite Compagnone che si gira
in un fazzoletto e poi prova la
puntata per anticipare il portiere
ma calcia a lato del secondo palo.
Al20’Rosellicentrasupunizione
dalla destra, sulla corta respinta
s’avventa ancora Compagnone
che di destro costringe al tuffo
Bertagna.
E la Fezzanese? Si fa viva con
Grasselli che ci prova dalla distanza ed è bravo Lo Vecchio a
bloccare la palla che s’impenna
dopo una deviazione. La ripresa si apre coi fuochi d’artificio.
Baudi lanciato in velocità cade
in mezzo a tre giocatori in area di
rigore.L’arbitrofischiailpenalty.
Sul dischetto va lo stesso Baudi
che spara una cannonata che
incoccia il palo destro e torna in
campo. Al 56’ Roselli ci prova su
punizione: tiro forte a spiovere
sul primo palo ma Bertagna con
un gran balzo vola a respingere.
Al 60’ Romei in contropiede
tocca indietro per il liberissimo
Tarsimuri che calcia addosso a
Bertagna. Dalla parte opposta ci
prova Ginesi dai venti metri ma
Lo Vecchio fa sua la sfera.
Mister Palermo mette dentro
anche Arnulfo. Proprio Arnulfo
su assist di Romei tira a botta
sicuramatrovasolouncorner.Al
85’RomeituttosolovedeArnulfo
acentroareaeloservemal’attaccante impatta male il pallone e
calcia a lato. Al 87’ Compagnone
su punizione scavalca la barriera
ma prende il palo. Poi è Liguori
alloscadereaprocurarsilospazio
giusto ma il suo sinistro finisce la
corsa contro l’altro palo.
valerio titone
LE ALTRE PARTITE DELLA GIORNATA: COLPACCI DI VALLESTURLA E GENOVA CALCIO, SESTRESE E COGOLETO kO IN CASA
vaLLEsturLa
3
FiNaLE
2
25’ POMO, 41’ E 93’ (RIG.) RANIERI
66’ PUDDU D., 79’ PERLO
rEaL vaLdivara
1
gENOva caLciO
3
16’ AMORFINI
27’ ROSSI, 51’ DONATO, 66’ MEMOLI
sEstrEsE
0
imPEria
3
21’, 27’ (RIG.) E 69’ PRUNECCHI
cOgOLEtO
1
sammargHEritEsE
4
16’ BIANCHI
7’ E 82’ MUSICO, 48’ CARBONE, 84’ FONTANA
VALLESTURLA: Chinchio, Cogozzo, Pane, Cella,
Ranieri, Lanati, Pomo, Conti, Gandolfo (85’
Cossentino), Costa (83’ Musante), Firenze (70’
Agathe). All.: Ghiorzo.
FINALE: Porta, Gagliardo, Puddu D., Puddu
C., Cocito, Termine (31’ Ferrara), Gaggero,
Meneghetti, Rocca (46’ Capra), Perlo, Sighieri.
All.: Buttu.
ARBITRO: Paoletti della Spezia.
REAL VALDIVARA: Babbini, Amorfini (52’
Costa), Gherpelli, Milone, Nuti, Michi, Lunghi
(72’ Pigoni), Sbarra, Marchi, Lenzoni, Andreani.
All.: Marselli.
GENOVA CALCIO: Grosso, De Moro, Riggio,
Donato, Majorana, Maisano F. (60’ Raso), Fassone, Oliviero, Rossi (81’ Sbravati), Memoli (85’
Ramenghi), Corallo. All.: Maisano G.
ARBITRO: Zucca di Lomellina.
SESTRESE: Rovetta, Briata, Fili (76’ Franchini),
Ferraro, Tangredi, Leto, Merialdo, Anselmi,
Ciavarella (47’ Galluccio), Perelli M., Serrau (58’
Rivieccio). All.: Perelli R.
IMPERIA: Geraci M., Falzone, Ambrosini, Giglio, Vago, Feliciello, Gazzano (21’ Garattoni),
Casassa (64’ Burdisso), Prunecchi, Cuneo (66’
Faedo), De Simeis. All.: Caverzan.
ARBITRO: Ghio di Chiavari.
COGOLETO: Mancuso, Tagliabue, Rondinelli,
Fornaro, Gaspari, Perrone (46’ Foti), Sigona,
Damonte A., Bianchi (78’ Leone), Zino (63’
Rossi), Rampini. All.: Damonte M.
SAMMARGHERITESE: Raffo, Maura, Bacigalupo, Bucchieri (68’ Buffo), Lenzi, Mortola, Carbone, Musico, Fontana (86’ Oneto), Bertorello,
Marrale (66’ Martino). All.: Camisa.
ARBITRO: Camurri di Genova.
BORZONASCA. Il Vallesturla ottiene l’intera posta in palio al termine
di una gara d’altri tempi decisa dalla
rete di Ranieri su rigore al 93’.
BEVERINO. Il Genova Calcio
GENOVA. Brutto stop interno per
la Sestrese che subisce un pesante
0-3 da un Imperia trascinato dalla tripletta di Prunecchi.
COGOLETO. Successo pesante in
espugna con merito il terreno del Real
Valdivara grazie anche alla prima rete
stagionale di Donato.
ottica salvezza per la Sammargheritese che cala un poker di marcature ai
danni di un opaco Cogoleto.
casarza LigurE
2
cairEsE
2
51’ FOPPIANO, 55’ TABIOLATI
80’ MANFREDI, 88’ MONTICELLI
CASARZA LIGURE: Raggio Garibaldi, Minoli,
Bacigalupo, Sanguineti, Massa, Nicora, Tosi,
Volpe, Papi (75’ Del Bergiolo), Tabiolati, Foppiano. All.: Figone.
CAIRESE: Giribaldi, Manfredi (82’ Domeniconi),
Nonnis, Spozio, Solari, Pollarolo, Saviozzi (75’
Chiarlone), Canaparo (60’ Monticelli), Girgenti,
Pizzolato, Torra. All.: Giribone.
ARBITRO: Carrara di Lucca.
NOTE: Al 40’ Volpe fallisce un calcio di rigore.
CASARZA LIGURE. Tutto nella
ripresa tra Casarza e Cairese. Avanti i
primi, gli ospiti agguanto il pari all’88’.
32
IL SECOLO XIX
promozione a
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
GOL DELLA bANDIERA DI REbELLA
Carlin’s Boys
a tutto gas
e la Carcarese
deve inchinarsi
Non pesano le assenze di Lupo e Daddi:
a segno Atragene, Antonelli, Scalzi e Iezzi
CARLIN’S BOyS
5
CARCARESE
1
5’ ATRAGENE; 40’ ANTONELLI; 71’ E 86’SCALZI;
90’ IEZZI
78’ REBELLA
CARLIN’S BOYS: Farsoni, Giglio, Alberti, Asconio
(74’ Iezzi), Simbari, Antonelli, Cannito, Tarantola
(65’ Scalzi), Espinal, Stamilla, Atragene (51’
G.Raguseo). All.: Luci.
CARCARESE:Allario,Schettini(46’Sozzi),Ferraro,
Gallesi, Rebella, Ferrari, Spinardi, L.Negro (52’
Guastamacchia), Boveri, Lorenzon, F.Negro (65’
Marini). All.: Labbate
ARBITRO: Rolando di Genova.
SANREMO. La Carlin’s boys, che
sembrava potesse avere qualche
problema in fase offensiva per le
contemporanee assenze di Lupo e
Daddi,realizzacinquereti,colpisce
quattro legni e si mantiene saldamenteinzonaplayoff.LaCarcarese,
imbottita di giovani, per mezz’ora
haresistitoall’armataneroazzurra,
sprecando il rigore che l’avrebbe
rimessa in partita, ma è crollata
nel finale.
Ipadronidicasapassanoinvantaggio dopo cinque minuti per merito
di Atragene, che entra in area, si
libera di un paio di difensori e fulmina Allario con una conclusione
in diagonale. Pronta replica ospite
un minuto dopo, con Lorenzo Negro, che dal limite colpisce la base
del palo alla sinistra di Farsoni, al
13’ Atragene si invola sulla fascia
destra e appena entrato in area
spara una gran botta che si stampa
sull’incrociodeipali.Al27’Asconio
crossadalladestraeStamilladitesta
ATTIMI DI PANICO PER LO SVENIMENTO DI GIOVANNI MONACO
Stabile, Curabba e Parodi stendono la capolista del girone
CAMPOMORONE S.O.
3
VENTIMIGLIA
2
15’ TURSI, 40’ LAMBERTI (RIG.)
Il Quiliano cala il poker
e agguanta il primo posto
SAN CIPRIANO
1
qULIANO
4
15’ CARLEVARO
3’ PIANA, 74’ E 85’ ALESSI, 90’ RAIOLA
SAN CIPRIANO: Balbi, Gallo (60’ Bassi), Parodi, Cannella, Deodato, Puggioni, Devecchi
(89’ Neri), Giuri, Carlevaro, Rizqaoui (75’
Occhipinti), Traggiai. All. Pastine.
QUILIANO: Moraglio, Giguet, Grande, Pellegrini, Bisio, Doffo, Piana, Scaglione (70’
Mazzei), Raiola, Alessi, Tobanelli (65’ Bianco). All. Dessì.
ARBITRO: Baldini della Spezia.
CAMPOMORONESANT’OLCESE:Canciani,Merlo,
Saracco, Stabile, Madaio, Ballestrino, Roggerone,
Pozzati (60’ Guelfi), Parodi , Monaco (32’ Cantos), Curabba. All. Pirovano.
VENTIMIGLIA: Scognamiglio, Tursi, Ala (88’
Capelli), Cadenazzi, Mamone , El Khayari,
Cafournelle, Principato, Lamberti, Miceli (66’
Allegro), Bosio. All. Luccisano.
ARBITRO: Angelotti della Spezia.
NOTE: Al 73’ espulso Parodi per doppia ammonizione. Al 90’ espulso Mamone per proteste.
GENOVA. Quandoilgiocosifaduro,
i duri cominciano a giocare. Il Campomorone vince una partita dove è
successo di tutto, fermando la corsa
deiprimidellaclassedelVentimiglia.
SubitoTursidallapropriatre-quarti
lanciaCafournellechescattandosul
filodelfuorigiocotentaunpallonetto
su Canciani. Passano alcuni minuti
e sono Lamberti e El Khayari a
combinare pericolosamente. Dopo
un quarto d’ora scoppiettante degli
ospiti arriva il vantaggio con Tursi
che risolve una mischia di testa. Si
pensachesial’ennesimavittoriaper
gli uomini di Luccisano, senza fare i
conti con la compagine di Pirovano,
che trova il pari con Madaio che
mette un pallone insidioso in area,
edopounbattieribatti,arrivailtapin di Stabile. Quando sembrerebbe
una domenica come tante, succede
l’impensabile: il centrocampista
casalingo Monaco si accascia a terra
perdendoisensi,condentisbarratie
occhialcielo,facendopassaretredici
minuti di paura, al termine dei quali
viene portato via in ambulanza per
accertamenti. Per lui pare un calo
di pressione, in serata dall’ospedale
di Sampierdarena arrivano segnali
rassicuranti.Lapartitariprendecon
i protagonisti un po’ scossi. A scuotersi ci prova subito Roggerone, con
un tiro di potenza. Il mega recupero
per l’interruzione di tredici minuti
concessi dall’arbitro dà l’occasione
al Ventimiglia di tornare avanti:
El Khayari viene apparentemente
toccato da Ballestrino, guadagnandosiilrigore.Suldischettosipresenta
Lamberti,trovandoilsuo13°golstagionale Primo parziale che termina
così, ma il bello deve ancora venire.
Il Campomorone in cerca del pari
è subito aggressivo: e a riportare le
cose com’erano ci pensa uno scatenatoCurabba,chesaltandounpaiodi
avversaribatteScognamiglioconun
colpodabiliardo.Idominatoridelgironenoncistannoetentanolacarica,
insequenzaarrivanodueclamorose
pallegol:primasull’asseElKhayariBosio, poi con Miceli-Tursi ma entrambe le volte sulla loro strada i
frontalieritrovanounostraordinario
FRANCO REbAUDO
battuto un buon san cipriano
Un super Campomorone
frena la corsa del Ventimiglia
27’ STABILE, 53’ CURABBA, 66’ PARODI
Scalzi, che a dispetto della giovane
età dimostra piedi buoni e una notevole freddezza sotto porta. Al 73’
Cannito crossa per Raguseo, che
entrainareaeconunaseccaconclusionecoglielabasedelpaloaAllario
battuto.Al78’laCarcareseaccorcia
le distanze grazie ad un gran tiro
dal limite di Rebella. Nel finale
sono il più giovane ed il più vecchio
della compagnia ad arrotondare
il punteggio per i padroni di casa:
all’86’ ancora Scalzi (classe ’97),
servito in verticale da Iezzi, supera
il portiere ospite, realizzando la
propria doppietta personale. Al 90’
c’è gloria anche per lo stesso Iezzi
(classe ’71!) che in un’area affollata
trova il guizzo giusto per anticipare
tutti e realizzare la quinta rete.
colpisce la traversa. La Carcarese
puòrientrareinpartitaal31’,quando l’arbitro punisce con un rigore
un fallo di Alberti su Spinardi, ma
il tiro di Lorenzon viene respinto
in angolo da Farsoni. Sul tiro dalla
bandierina conclusione al volo di
Ferraro e altro grande intervento
del portiere di casa. Lo scampato
pericolo scuote i neroazzurri, che
al 36’ colpiscono ancora la traversa
conStamilla,benservitodaAtragene e al 40’ raddoppiano per merito
diAntonelli,chebatteunapunizione dai venti metri: la palla (manco
a dirlo) scheggia la traversa, ma poi
terminainrete. Nellasecondaparte
la partita cala di intensità, anche se
le occasioni da rete si susseguono.
La terza rete dei padroni di casa
giunge al 71’: Stamilla crossa per
SERRA RICCÒ. Colpo esterno del
Quiliano che doma un buon San Cipriano solo nell’ultimo quarto d’ora
di gara e aggancia il primo posto in
classifica complice lo stop del Ventimiglia in casa del Campomorone
Sant’Olcese (3-2 il risultato finale).
Nel primo tempo passa subito in
vantaggio il Quiliano con Piana che
devia in fondo al sacco un calcio di
punizione battuto da Pellegrini; ma
il San Cipriano del nuovo tecnico
Pastine dimostra di avere grande
carattere e pareggia poco dopo con
una punizione di Carlevaro e prima
del riposo sfiora addirittura il 2-1
con Traggiai che, di testa, impegna
Moraglio. Nella ripresa il Quliano
schiaccia sull’acceleratore, ma i padroni di casa non stanno a guardare
e sfiorano il 2-1 ancora con Traggiai
(bravissimo Moraglio a respingere) e
sul capovolgimento di fronte, al 75’,
arriva il gol che spiana la strada alla
squadra di Dessì: conslusione di Raiola che colpisce Alessi spiazzando
il portiere.
A questo punto i savonesi volano
sulle ali dell’entusiasmo e dilagano
con Alessi che all’85’ beffa Balbi a tu
per tu e con il solito bomber Raiola
che fissa il definitivo 4-1 beffando
il portiere con preciso un tiro dalla
distanza, che non lascia scampo a
Balbi.
sconfitto il fanalino di coda blue orange
Lo svenimento di Giovanni Monaco del Campomorone Sant’Olcese
Canciani.InaspettatamentedalleceneririsorgeilCampomorone!Ilocali
al66’mettonolafrecciadelsorpasso.
Cafournelle sbaglia un passaggio
favorendo Parodi che si avventa sul
pallone siglando con un diagonale il
3-2.Lapartitasiinfiamma,ilpallone
del pari capita a Lamberti che non
central’obiettivo.Al73’Parodientra
neltabellinodell’arbitrostavoltaper
sommadicartellini.Insuperioritàgli
ospiti tentano di rimettere in piedi
la gara. Bosio con la partecipazione
di Tursi spaventa la porta casalinga.
All’86’ Roggerone può chiudere i
giochi ma il suo diagonale termina
fuori. Sul tabellino dei cattivi finisce
ancheMamone.Partitachetermina
con una mischia selvaggia nell’area
di Canciani, e con la traversa colpita
daRoggerone.
MATTEO CANNELLA
NON bASTA IL GOL DI CARDILLO
Giglio salva la Loanesi
la Voltrese mastica amaro
VOLTRESE
1
LOANESI
1
44’ CARDILLO
91’ GIGLIO (RIG.)
VOLTRESE: Ivaldi, Alloisio, Limonta, Di Donna,
Anzalone, Angius , Bruzzone M. (80’ Tutiven),
Icardi, Scatassi, Cardillo (77’ Motta), Cerasia
(70’ Siciliano). All. Navone.
LOANESI: Ceccarini, La Marra, Burastero (54’
Rembado), De Fazio (58’ Giglia), Monti, Illiano,
Pastorino, Pollio, Giglio, Battuello, Calcagno
(63’ Bellissimo). All. Biolzi.
ARBITRO: Rizzello di Savona.
NOTE: Al 75’ espulso Angius per somma di
ammonizioni.
GENOVA. Amaro pareggio per
la Voltrese, che viene raggiunta
nel recupero da un calcio rigore di
Giglio recuperando solo un punto
alla capolista Ventimiglia, sconfitta dal Campomorone. La prima
occasione del match capita al solito Cardillo che, al 12’ su punizione,
chiama Ceccarini al miracolo, la
risposta degli ospiti arriva solo
al 37’ con Battuello che, servito
da Giglio, impegna seriamente
Ivaldi, bravo a respingere. Al 44’ i
padroni di casa passano in vantaggio: rimessa laterale gialloblù che
coglieimpreparatalaretroguardia
di Biolzi, Cardillo si avventa come
un falco sul pallone e lo scaraventa
alle spalle di Ceccarini. Nella ripresa la Loanesi cerca il pareggio
con Giglio e Bellissimo, ma la
Voltrese si difende bene riparte in
velocità mancando però il gol della
sicurezza e al 91’ Ivaldi atterra Giglio (e viene anche ammonito): dal
dischetto lo stesso numero nove
trasforma con freddezza fissando
il risultato sul definitivo 1-1.
L.P.
foto cannella/fotosportmedia.com
BLUE ORANGE
PUNTI SALVEZZA
PER IL VARAZZE
IL CERIALE RECRIMINA
ALBISSOLA
21’ GRANVILLANO (RIG.)
VARAzzE
2
CERIALE
0
52’ (RIG.) E 89’ SOFIA
Albissola ingrana la quinta
agganciato il terzo posto
VARAzzE: Nucci, Salani, Cani, Cesari, Damonte G., Parodi, Gagliardi, Amos, Romeo
(82’ Corradi), Sofia, Geraci (76’ Camogli).
All. Corradi.
CERIALE: Scavuzzo , Sciutto, Oberti, Gervasi (80’ Dushi), Di Salvo , Testi, Haidich (88’
Serventi), Bellinghieri, Cresci, Piazza (80’
Antonelli), Aboufares. All. Mambrin.
ARBITRO: Collina di Imperia.
NOTE: Al 60’ espulso Di Salvo per fallo di
gioco; all’88’ espulso Scavuzzo per fallo di
mano fuori area.
ALBISSOLA. Il Varazze supera il Ceriale e guadagna tre punti davvero
molto preziosi nella corsa salvezza;
ma la squadra di Mambrin protesta
per un arbitraggio ritenuto non
all’altezza della gara. Ma passiamo
alla cronaca, con un primo tempo
molto combattuto e teso, con il
Ceriale che spinge alla ricerca del
vantaggio e il Varazze che resiste;
nella ripresa sblocca tutto il calcio
di rigore di Sofia, molto contestato
dagli ospiti che reagiscono e colpiscono due pali con Piazza, poi al
60’ viene espulso Di Salvo per un
fallo veniale a centrocampo e nel
finale abbandona il campo anche
Scavuzzo per un fallo di mano al
limite dell’area. Sulla conseguente
punizione è ancora Sofia il protagonista, con una parabola imprendibile per Serventi, che fissa il 2-0.
0
1
BLUE ORANGE: Senatore, Melini, Porcu,
Muccio, Serva, Aloi (55’ Aretuso), Valenzise
(60’ Gagliardi), Campagnani, Rambaldi (70’
Ambesi), Saba, Cutellè. All. CT.
ALBISSOLA: Binello, Bonandin, Pesce, Sangiuliano, Oliva, Dorigo (46’ Orcino), Rebagliati (83’ Laiolo), Salis, Ninivaggi, Granvillano,
Vallerga (80’ Ragone). All. Repetto.
ARBITRO: Patrone di Genova.
OSPEDALETTI. Continua a stupire l’Albissola allenata da mister
Repetto, che conquista la sua quinta
vittoria consecutiva e accorcia la
classifica nelle zone di testa, agganciando il terzo posto in classifica
occupato dalla Voltrese (fermata
sull’1-1 dalla Loanesi) e portandosi
a soli quattro punti dalla vetta ora
occupata dal tandem formato da
Ventimiglia e Quiliano. La gara contro il fanalino di coda Blue Orange
(ormai alla tredicesima sconfitta
consecutiva) è stata più ostica del
previsto, risolta come sempre da
uno straordinario Granvillano che al
21’ ha sbloccato il risultato su calcio
di rigore concesso per un fallo di
mano, e ha poi colpito anche due
traverse clamorose, la primo al 37’ e
la secondo al 65’ .
buon punto per la rivarolese
Taggia avanti con baracco
Altamore fissa il pareggio
TAGGIA
1
RIVAROLESE
1
12’ BARACCO L.
75’ ALTAMORE
TAGGIA: Martini, Cianci, Baracco L., Panizzi
C., Rosso N., Panizzi S., Prevosto, Rosso F.,
Sturaro (75’ Izetta), Gerardi (73’ Botti), Brizio
(65’ Addiego). All. Radio.
RIVAROLESE: Traverso, Puppo, Piscitelli (76’
Poggi), Ustulin, Salvetti, Nalbone, Ratto (60’
Belfiore), Altamore, Sobrero (60’ castro),
Orero, Venturelli. All. Tonello.
ARBITRO: Alberti di Albemga.
TAGGIA. Continua il buon momento della Rivarolese, che torna con un
buon punto dall’insidiosa trasferta
taggiasca e continua la propria
rincorsa alla salvezza. Buon punto
anche per la squadra di Radio che,
dopo un ottimo primo tempo, ha
sofferto nella ripresa la miglior condizione fisica degli avvoltoi. Ma passiamo alla cronaca con il vantaggio
dei padroni di casa al 12’ grazie a un
calcio di punizione concesso per fallo su Prevosto e trasformato in oro
dal piede magico di Luca Baracco.
Il Taggia spinge ala ricerca del raddoppio, ma la Rivarolese resiste e
nella ripresa attacca a spron battuto
trovando il pari con Altamore abile
a deviare in fondo al sacco un cross
teso sul secondo palo di Belfiore.
LUCA PASTORINO
IL SECOLO XIX
promozione b
un punto pEr EntraMBE
Boasi spaventa
il Baiardo di Poggi
il gol di Orecchia
mette tutto a posto
I neroverdi si allontanano dalla vetta
Athletic ancora invischiato nei bassifondi
bAiArdo
1
Athletic club lib.
1
73’ ORECCHIA
62’ BOASI
BAIARDO: Belloro, Barbè, Lombardo (71’
Poggi Gianluca), Gasti, Boschini, Merialdo,
Crosetti, Rattini, Piovesan (89’ Parodi),
Bertulla (52’ Orecchia), Rosatelli. All. Poggi
Guido.
ATHLETIC CLUB LIBERI: Di Barbaro, Busincu,
Pugliese, Di Pietro, Marraffa, Iacopino, Lerini,
Aprile, Boasi, Di Maria, Albertelli. All. Mariani.
ARBITRO: Bertoldo di Genova.
GENOVA. Finisce in pareggio
l’incontro, disputato sul campo
di Sant’Eusebio, fra Baiardo e
Athletic. Una rete a testa per le
due squadre, entrambe siglate
nella seconda frazione di gioco.
Nel primo tempo il ritmo partita
è spezzato di continuo dai numerosi i falli fischiati e le occasioni
da gol create dalle due formazioni
restano davvero pochissime. alla
fine, però, sicuramente più Baiardo che Athletic.
Crosetti, che ha fatto vedere
ottime cose sulla sua fascia sinistra, ha tra i piedi l’occasione più
eclatante per portare in vantaggio
i suoi: al 19’ infatti colpisce un
palo dopo essersi ritrovato in
posizione molto ravvicinata a tuper-tu col portiere. Ci provano
anche Piovesan al 31’e Rosatelli
al 35’ e al 37’, ma il risultato non
si sblocca e si va negli spogliatoi a
reti inviolate.
Nella seconda frazione di gioco
l’Athletic parte meglio. Dopo
ospiti pEricoLosi soprattutto nELLa riprEsa
Il Lagaccio manda ko il Lerici ed entra in piena zona playoff
A. lAgAccio
lerici cAstle
mente deviato da un difensore
dell’Athletic, ma era chiaramente
indirizzato in porta.
I padroni di casa, rinvigoriti dal
pareggio, provano in tutti i modi
a completare la rimonta, ma l’incontro termina in pareggio.
Pareggio che serve poco a entrambe: il Baiardo infatti viene scavalcato in classifica dall’Amicizia
Lagaccio e si trova attualmente
fuori dalla zona play-off dopo tante settimane in cui ha occupato
stabilmente le zone nobili della
classifica. Per l’Athletic invece
il punticino rimediato ieri non
risolve i problemi di classifica.
La squadra di Mariani resta a soli
due punti di distanza dalla zona
play-out.
sara Ganapini
al Busalla basta un tempo
per archiviare i colli di Luni
busAllA
3
colli di luni
0
4’ E 43’ RADU, 12’ ALBRIEUX
BUSALLA: Lorusso, Garré (61’ Rossi), Sciutto,
Matarozzo, Monti, Ottoboni, Sciannarella (83’
Simonini), Boccardo, Ingenno (75’ Molon),
Albrieux, Radu. All. Cannistrà.
COLLI DI LUNI: Landi, Cinquini (54’ Lenzetti),
Mezzani, Grassi (74’ Cellaro), Cerone (86’
S. Torre), Gambino, Jabraoui, Chelini, Rosi,
Faconti, M. Torre . All. Mannini.
ARBITRO: Saffioti di Genova.
NOTE: espulso M. Torre al 70’ per doppia
ammonizione.
1
0
A. LAGACCIO: Corallo, Castelletta, Vera Alvarado, Giuso, Schenal, Barsacchi, Spinetti,
Barone, Balestrino (53’ Egelonu), Lerza (90’
Rogai), Molinari (77’ Donati). All. Sciutto .
LERICI CASTLE: Mozzachiodi, Bellotti, Selimi,
Palagi, Ravenna, Biagioni, Cuccolo, Riillo
(53’ Castellanotti), Bottigliero, Esposito,
Ceccarelli. All. Valenzano.
ARBITRO: Cellini di Imperia.
NOTE: espulso mister Sciutto all’80’ per
proteste.
GENOVA. Con questa vittoria
strameritata e fortemente voluta
l’Amicizia Lagaccio centra due
obbiettivi, entra in zona play-off e
riscatta la sconfitta subita in casa
del Lerici.
La compagine di mister Sciutto
ha combattuto e sudato in tutte
le zone del campo per mantenere
i tre punti conquistati con un gol
di Balestrino ottenuto alla metà
della prima frazione e alla fine è
riuscita a prevalere sulla pur forte
squadra spezzina.
Già al 4’ minuto Balestrino si rende pericoloso in area avversaria
ma Mozzachiodi salva d’istinto,
al 10’ ancora Lagaccio con una
punizione dal limite ottenuta
per un fallo rimediato da Lerza
che Barsacchi calcia sul fondo, al
16’ Balestrino fa le prove del gol
e gira di testa di poco a lato una
bella palla calciata su punizione
dal capitano biancoverdeblù, al
18’ si fa vedere anche il Lerici con
Esposito che centra una palla che
scorre pericolosissima davanti
alla linea di porta della squadra
di casa, ancora gli ospiti con una
bellissima mezza girata dal Limite
di Bottigliero su invito di Cuccolo
che finisce di poco a lato.
Al 23’ l’Amicizia Lagaccio si porta
in vantaggio con una punizione
di Fabrizio Barsacchi pennellata
sulla testa di Balestrino che insacca la sfera alle spalle dell’estremo
difensore avversario. Il Lerici
ci prova con due tiri bomba ma
Corallo è bravo a difendere la sua
porta.
Nella ripresa i lericini schiacciano
sull’acceleratore e costringono ad
una strenua difesa la squadra di
casa che non riesce ad uscire dalla
sua metà campo fino al 71’ quando
Egelonu non riesce a girare in porta la palla sfuggita a Mozzachiodi
su centro di Molinari e l’occasione
per centrare il raddoppio sfuma di
pochissimo.
Al 75’ rischio per i padroni di casa
salvati da SuperCorallo che devia
in angolo un pericolosissimo
colpo di testa di Palagi. All’88’
un gol annullato a Merialdo per
fuorigioco, al 62’ Boasi porta in
vantaggio l’Athletic su suggerimento di Lerini: si tratta della
prima reale occasione da gol per
la formazione ospite, sfruttata
cinicamente dall’undici di mister
Mariani.
La reazione del Baiardo però è immediata: entrano in campo Poggi
e Orecchia, che si fanno subito
notare con buone giocate e buoni
suggerimenti per i compagni.
Al 72’ gran botta da fuori di Poggi,
che il portiere riesce solo a deviare
in angolo, e, dopo solo un minuto,
arriva la rete del pareggio per i neroverdi, grazie alla rete realizzata
direttamente da calcio d’angolo
dell’altro neo-entrato Orecchia,
il cui tiro viene forse legger-
33
3-0 già all’intervallo
LadittaBalestrino-Barsacchi
confezionaunavittoriad’oro
23’ BALESTRINO
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
BUSALLA. Gara subito in discesa
per un Busalla che non smette mai
di stupire e adesso si candida davvero al ruolo di antagonista più seria
e concreta della capolista molassana. i ragazzi di cannistrà dimostrano
di aver appreso perfettamente il
cinismo delle grande squadra, portandosi subito in vantaggio grazie
al gol messo a segno da radu al 4’
e centrano anche il raddoppio al 12’
con il gol di albrieux.
La partita, dopo nemmeno un quarto d’ora di gioco, sembra già scritta
e per il Busalla diventa facile amministrare il vantaggio senza correre rischi inutile e senza sprecare energie
preziose. prima dell’intervallo arriva
anche il 3-0, ancora con radu.
spella finisce in ospedale dopo 3’
rosati e Benassi rilanciano
le quotazioni dell’ortonovo
ortonovo
3
cepArAnA
1
ORTONOVO. Gara che inizia con
un brutto spavento per spella che
resta a terra svenuto dopo uno
scontro fortuito con un avversario e
viene trasportato per accertamenti
in ospedale. il ceparana è un po’
sotto choc e subisce al 12’ la rete
dell’1-0. i fuochi d’artificio, però,
le due squadre li sfoderano nel
secondo tempo. prima il ceparana
pareggia con Khalouq poi rosati
mette dentro il penalty assegnato
dal direttore di gare al 75’ ed infine
Benassi mette al sicuro risultato e
vittoria per i padroni di casa che si
portano così sul 3-1 e chiudono la
pratica, mettendo tre punti in carniere nonostante l’inferiorità numerica dopo il rosso a roberto Buffoni.
finisce in parità
doppietta di mangini
12’ VENTURINI, 75’ (RIG.) ROSATI, 77’ BENASSI
La grinta di capitan Barsacchi, autore dell’assist-gol, mentre pressa Esposito
Egelonu vine falciato al limite
dell’area dal capitano avversario
e Barsacchi calcia una punizione
magica che viene sventata da
Mozzachiodi che si supera in un
intervento magistrale.
I padroni di casa, alla ricerca della rete che chiuderebbe i conti,
finiscono la partita in attacco
con Donati che al 95’ in pieno
recupero calcia un’ottima palla
di poco a lato.
Nell’Amicizia Lagaccio che centra un’altra importante vittoria,
degna di nota la prestazione di
Barone, ragazzo del ‘96 proveniente direttamente dal vivaio
binacoverdeblù, che si è distinto
per l’impegno, il carattere e la
bravura in una partita dai toni alti
e dagli scontri duri.
MassiMo siMonEtti
zanforLin ancora dEcisivo
Il Molassana ha il cinismo
che serve alle grandi
moconesi
molAssAnA
48’ ZANFORLIN
0
1
MOCONESI: Bacherotti, Ruffino , Dondero,
Michelis (81’ Rabaglio), Tomaini, F. Bacigalupo
(81’ Grassi), El Hilali, Malatesta, D’Amelio (55’
Cizmja), Trebini, Casella. All. Muzio.
MOLASSANA: Riva, Cuman, E. Burdo, Allegretti,
F. Burdo, Garibaldi, Stefanzl, Zanforlin, Magalotti (46’ Mazzarello), Tacchino (76’ Scalamera),
Esibiti (90’ Mignemi). All. Baldi.
ARBITRO: Davio di Novi Ligure.
NOTE: espulso Ruffino al 64’ per gioco falloso.
FERRADA. Dopo un primo tempo molto aperto, nel quale le due
formazioni si sono affrontate a
viso aperto e senza troppi tatticismi, il Molassana fa valere la
propria esperienza e fa tesoro
dellaprimaveragrandeoccasione.
Tiro di Zanforlini, forse deviato da
un difensore, e palla che finisce
in fondo al sacco per il vantaggio
rossoazzurro. Il Moconesi non ci
sta e già al 60’, con il neo entrato
Cizmja, sfiora il pareggio: colpo
di testa dell’attaccante di casa e
pallone che si stampa sul palo.
Nemmeno il Molassana sta però
a guardare e anche Bacherotti
ha il suo bel da fare per fermare
i tentativi degli attaccanti avversari sulla strada del 2-0. L’ultima
occasione però capita a Malatesta
che, all’80’, scheggia di nuovo il
montante con una conclusione
velenosa. Con questa vittoria il
Molassana incassa altri tre punti
fondamentali e tiene a distanza il
Busalla, staccando invece il serra
Riccò fermato dalla Tarros. Quella
che si profila all’orizzonte è sempre più una corsa a due.
Foto simonetti/Fotosportmedia.com
VIERUCCI FERMA
LA CORSA DEL SERRA
SORRIDE LA TARROS
tArros sArzAnA
64’ VIERUCCI
serrA riccò
1
0
TARROS SARZANA: Carli, Santini, Favasuli,
Dell’Amico, Forieri, Bertolla, Belli, D’Imporzano (79’ Uccheddu), Pezzica, Paganini (46’
Alberti, 61’ Riviezzo), Vierucci. All. Plicanti
SERRA RICCò: Fuselli, Da Ronch , Bondelli
, Sardu, Mastrogiovanni (64’ Bianchi),
Serando (65’ Rotunno), Ronco, Gazzano
(84’ Casanova), Lobascio, Brema, Pietra.
All. Repetto
ARBITRO: Piccinini di Chiavari.
NOTE: espulsi al 66’ Bondelli per gioco
falloso e Da Ronch per doppia ammonizione.
SARZANA. La tarros sarzana non
sbaglia la gara forse più importante
della sua stagione fino a questo
punto e batte il serra riccò tornando prepotentemente in piena
zona playoff, proprio alle spalle dei
gialloblù di repetto. a decidere
l’incontro è Vierucci che sfrutta a
dovere un’incomprensione tra il
portiere Fuselli e ronco, la palla
finisce sui piedi del numero 11 spezzino che non ci pensa due volte,
ringrazie ed insacca il pallone che
vuol dire vittoria per i suoi.
Gara comunque vibrante per tutti i
novanta minuti, con il serra che ha
avuto una ghiotta occasione con il
subentrato rotunno e Vierucci che
ha trovato Fuselli prontissimo a negargli la rete del raddoppio su una
sua conclusione quasi a colpo sicuro. dopo nove turni, quindi, finisce
l’imbattibilità del serra riccò.
71’ KHALOUQ
ORTONOVO: Fusani, Tomagnini, Galassi, Tosi,
Stragapede (81’ Michelucci), R. Buffoni ,
Venturini (72’ Vangeli), N. Buffoni, Ragonesi,
Rosati(85’Lorenzini),Benassi.All.Michelagnoli.
CEPARANA: Perotto, Bertano, Spella (3’ Cavana), D’Apice, Tesconi (64’ Abate), Khalouq,
Vené, Gervasi (73’ Lombardi), Duchi, Beghé,
Panico. All. Affanni.
ARBITRO: Basile di Genova.
NOTE: espulso R. Buffoni al 60’ per doppia
ammonizione.
Un derby spettacolare santa maria spietato
con due gol da applausi camogli, brutto stop
don bosco
2
cAnAletto
2
6’ E 78’ MAGGIORE
40’ LUCIANI, 82’ PESARE
sAntA mAriA s.s.
3
cAmogli Avegno
0
21’ E 29’ MANGINI, 85’ PALLANO
DON BOSCO: Franceschini, Orlandini, Rosi,
Bertoletti, Costa, Launi, Sbardella (68’ Papa),
Guelfi, Maggiore, Ferdani, Romeo (61’ Lanzoni). All. Tarasconi.
CANALETTO: Natale, Olmi, Cuccinelli (87’
Miccoli), Scapazzoni, Lunardelli, Marozzi,
Luciani (70’ Cosini), Ibba, Bettanin, Pesare,
Giliberti (70’ Sanguinetti). All. Corrado.
ARBITRO: Ursi di Genova.
SANTA MARIA S.S.: Lusardi, Gardella,
Moggia, Novelli, Piazza, Pirani, Pallano (85’
Tutino), Bianco (62’ Picasso), Mangini, Merlo
(74’ Veloce), Dell’Aversana. All. Oggiano.
CAMOGLI AVEGNO: Salomone, Tommasi
(58’ Pulina) De Marchi, Martini, De Bellis, De
Stefani, Brunelli, Grilli (76’ Gherardi), Perino,
Andriello (46’ Laudisi), Pozzo. All. Giordano.
ARBITRO: Rodio di Genova.
LA SPEZIA. derby spettacolare
e ricco di emozioni condito da bellissime marcature, come quella del
momentaneo 1-1 segnata da Luciani
al 40’ con una girata al volo da circa
20 metri che si insacca sotto l’incrocio o quella di maggiore che al 78’ su
punizione scavalca la barriera e trova il fondo della rete. dopo il nuovo
pareggio di pesare all’82, il don
Bosco sfiora il colpaccio nel finale.
ottimo anche l’arbitraggio.
COGORNO. La rincorsa del camogli si ferma contro il santa maria.
finisce 3-0 per i padroni di casa
che nel giro di una decina di minuti
assestano un uno-due pauroso che
stordisce i ragazzi di Giordano. al
ritorno in campo dopo l’intervallo, il
camogli ci prova e mette alle corde
la difesa del santa maria, vedendosi
anche annullare due gol ma poi nel
finale pallano chiude i conti mettendo dentro la rete del 3-0 definitivo.
34
IL SECOLO XIX
prima a / seconda a b
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
SECoNDA CAtEgoRIA gIRoNE AB
vAlloNE SI SCAtENA E fA DoPPIEttA
Il Legino ingrana la quarta
legino
4
baia alassio
1
35’ E 85’ VALLONE, 45’ TOBIA, 58’ BATTISTEL
43’ MURABITO
LEGINO: Iannattone, Ciccaglioni, Semperboni, Rinaldi, Tobia, Komoni, Vallone (85’
Stojku), Di Roccia (71’ Vallarino), Battistel
(75’ Bubba), Morielli, Anselmo. All. Tobia.
BAIA ALASSIO: Breeuwer, Michero, Refitaj,
D’Angelo, D. Scarrone, Thioye, Guardone,
Barison, Murabito (75’ Castellana), Carattini
(80’ Abregal), Tomao (90’ Merrase). All.
Mottola.
ARBITRO: Ghislotti di Imperia.
SAVONA. Il Legino si conferma
capolista. La formazione allenata
da Tobia supera il Baia Alassio
travolgendolo per 4-1. Battuta
d’arresto pesante per i ragazzi di
Mottola che perdono un’occasione importante per rimanere
agganciati al treno playoff. Al 35
Semperboni dalla bandierina penna un pallone preciso che Vallone,
di testa, ribadisce in gol. Al 43’
il Baia Alassio pareggia grazie ad
un’incornata di Murabito su corner di Refitaj. L’equilibrio però
dura solo 2 minuti perché sempre
Semperboni su azione d’angolo
pesca Tobia che batte Breeuwer.
Nella ripresa il Legino entra in
campo determinato a chiudere
la sfida. Al 13’ una bella combinazione fra Komoni e Anselmo
libera Battistel in area di rigore; il
numero 9 di casa, con freddezza,
fa sedere Breeuwer e lo infila per
il momentaneo 3-1. Il poker non
tarda ad arrivare. A 5 minuti dal
triplice fischio del sig. Ghislotti di
Imperia,Vallonerealizzaditestala
rete della sua doppietta personale
e del definitivo 4-1.
Stop dell’Altarese,
Bardineto solo in vetta
Pontelungo fermato a Noli sul pareggio
tobia, ieri in gol
FOtO DONAtO
PRImA CAtEgoRIA gIRoNE A
Il Don Bosco resta a bocca asciutta nell’atteso big match
0
albenga
2
21’ ROSSI, 70’ CAREDDA
Andora resiste
Santo Stefano
mastica amaro
CAMPOROSSO. Il big match
della 22a giornata va all’Albenga. I
ragazziguidatioggiinpanchinadal
direttoregeneraleRenzini,acausa
della squalifica di mister Sardo, si
aggiudicano la sfida contro il Don
Bosco Valle Intemelia per 2-0 e
continuano a tenere il passo di Legino,PallareeAndoraneipianialti
della gradutoria. Seconda battuta
d’arresto fra le mura amiche per
i ragazzi di Soncin che iniziano a
sentire il fiato sul collo del Pietra
Ligure,sestoclassificatoedistante
solo due punti dai biancorossi.
Dopo solo 60 secondi dal fischio
d’avvio, i padroni di casa si rendonosubitopericolosiconCardinale,
ma sul tiro del numero 9 di casa
Rolando si supera e dice di no. Al
21’, su calcio piazzato, Caredda riceve dal limite dell’area e fa partire
un cross sul secondo palo preciso
per la testa di Rossi che insacca.
Al 70’ gli ospiti raddoppiano: palla
filtrante per Gaglioti che calcia a
botta sicura. Sulla sua conclusione Sgrò respinge con sicurezza,
ma sulla sfera si avventa come un
falco Caredda che con un preciso
colpo di piatto non lascia scampo
all’estremo difensore del Don
Bosco Valle Intemelia e chiude
definitivamente l’incontro.
ANDREA PIRAS
Caredda, autore del definitivo 2-0 dell’Albenga
REBAUDO/FOtOSPORtMEDiA
qUINTO kO DI FILA IN TRASFERTA PER GLI OSPITI
ZELA E LAUDANDO REGOLANO IL MILLESIMO
IL PALLARE PUò CONTINUARE LA SUA MARCIA
pallare
2
millesimo
0
25’ ZELA, 70’ LAUDANDO
PALLARE: Marenco, Gavacciuto, Branchetti,
Lupi, Bernasconi, Pistone, Molinari (65’ Bove),
Ferraro, Ferrotti (61’ Laudando), Di Mare, Zela
(74’ Abate). All. Bagnasco.
MILLESIMO: Ghizzardi, Dini, Minuto, Rebella,
Scavino, De Madre, Vigliero, Koltsov, Abubakar (56’ Ferraro), Peirone, Sphaiu (83’
Paganelli). All. Ghizzardi.
ARBITRO: Grisolia di Savona.
CARCARE. Vittoria all’inglese per il
Pallare. La formazione allenata da
4
bordighera s.a.
camporosso
2
celle ligure
75’ E 84’ CACCAMO
2
s. stefano 2005
1
80’ LIZZA
pietra ligure
3’ E 25’ OREFICE, 34’ FRAIRE, 59’ KRYEMADHI
andora
3’ SCARRONE, 70’ (RIG.) BRIGNOLI
86’ GRABINSKI
0
1
PIETRALIGURE: Imbesi, Pisano, Usai, Sole, Borracino (38’ Patitucci), Orefice, Fanelli, Bonforte,
Di Lorenzo (57’ Tassi), Fraire, Kryemadhi (75’
Vaccarezza). All. Ferraro.
CAMPOROSSO: Messina, Cordì. Cane, S. Lettieri, Lentini (64’ Sparma), Mistretta, Zito (81’
Pirrera), T. Giunta, Caccamo, S. Longo (46’
Maurici), D. Giunta. All. Lettieri-Messina.
ARBITRO: Fasce di Genova.
BORDIGHERA S.A.: Frenna, Mongiardo, Festa
(18’ Rea), Scavello, Gentile, Agalliu, Sofrà,
Ascone, Calcopietro (80’ Chionna), De Marte,
Amalberti. All. Ambesi.
CELLE LIGURE: Launi, Setti, Fadlaoui, Cilona,
Grimaudo, Travi, Murgia, Asslanaj (87’ Rapetti),
Grabinski, Aufiero, Komoni (88’ Carpita). All.
Gangemi.
ARBITRO: Calzolari di Albenga.
PIETR LIGURE. il Pietra Ligure cala
il poker e supera in casa il Camporosso. A nulla vale la doppietta di Caccamo nel finale del secondo tempo.
VENTIMIGLIA. Celle Ligure corsaro a Ventimiglia contro il Bordighera.
A decidere il match è Grabinski che
sigla il gol decisivo a 4’ dalla fine.
Bagnasco rifila due reti al Millesimo
e continua a coltivare legittime speranze di promozione, tenendo il passo della capolista Legino vittoriosa in
casa contro il Baia Alassio.
Un gol per tempo, il primo di Zela e
il secondo di Laudando, regalano la
vittoria al Pallare e condanno il Millesimo ad un’altra battuta d’arresto, la
quinta di fila in trasferta. Al 25’ Zela
deve solo spingere in rete un pallone
messogli su un vassoio d’argento
da Molinari mentre al 70’ Laudando
sfrutta alla perfezione una bella palla
in verticale e supera Ghizzardi con
un preciso esterno sinistro.
dianese
2
golfodianese
1
75’ (RIG.) COLLI, 91’ NUMEROSO
25’ (RIG.) R. IANNOLO
DIANESE: Taga, Calzia, Giustacchini, Putrino,
Panuccio, Garibizzo, Gorlero, Sciglitano (80’
Sarzano), Colli, Numeroso (92’ Quispe), Guidetti (55’ Battaglio). All. Colavito .
GOLFODIANESE: Amoretti, Primoceri (80’ Zinghini), Rovere, R. Avignone, Fiani, N. Avignone,
L. Conti (71’ Del Vacchio), Gagliano (55’ Shaba),
Pulay, R. Iannolo, M. Iannolo. All. Marinelli.
ARBITRO: Grimaldi di Genova.
NOTE: allontanato mister Colavito al 75’ per
essere uscito dall’area tecnica.
DIANO MARINA. Un gol di Numeroso al 91’ regala il derby alla Dianese.
altarese
0
CITTÀDIFINALE: Grosso, Bertone, Cantatore,
Padovano, Fiorito (75’ Cano), Vose, Puppo,
Rizzi, Vigliercio (70’ Marino), Ottina, Trimarchi (72’ Gallione). All. Zanardini.
ALTARESE: Paonessa, Cagnone, Oddera (70’
Porsenna), Altomari (60’ Siri), Lilaj, Scarone,
Gilardoni, Lo PIccolo (55’ Genzano) Polito,
Carminati, Valvassura. All.Frumento.
ARBITRO: Matazzi di Albenga.
ANDORA: Alberico, Welti, Fantoni, Siffredi,
Scarrone, Brignoli, Morabito (85’ Calcagno),
Mangone, Rossi, Badoino, En Nejmy (75’ Maurizio). All. Pisano.
SANTO STEFANO 2005: Lushi, Lizza, D’Attanasio, Ed. Giovanati , Gullo, Catroppa, Muratore
(77’ Notari), Gaudiosi (60’ Et. Giovanati), Arrigo, Pelassa (71’ Costantini), Lupico. All. Notari.
ARBITRO: Mirri di Savona.
NOTE: espulso Ed. Giovanati al 68’ per gioco
falloso.
con il solito Polito che viene disinnescato da Grosso.
Nella ripresa Grosso è ancora protagonista intercettando un tiro di
Genzano. il Città di Finale potrebbe
passare in contropiede ma Vigliercio
da posizione favorevole non riesce
a intercettare l’ottimo passaggio di
Ottina. Per il Città di Finale un punto
che fa morale e muove la classifica,
come spiega soddisfatto il presidente Pamparino: «Un pareggio giusto
anche se abbiamo avuto noi la palla
gol più clamorosa con Vigliercio.
Per noi un buon punto. Dopo la
pesante sconfitta con lo Speranza
era importante ritrovare morale. Ora
sappiamo che possiamo giocarcela
con tutti». in casa Altarese mister
Frumento analizza la gara: «Abbiamo giocato su un campo vergognoso che ha premiato la squadra che
cercava di difendersi. E’ andata così
ma è ancora lunga».
EmANUElE CRoCE
bardineto
4
s. stefano mare
2
val prino
0
plodio
0
20’, 75’ E 85’ SALVATICO, 30’ SANTANELLI
un espulso
DON BOSCO V.I.: Sgrò, Arena, Scerra, De
Lorenzo, Musumarra (70’ Morandini), Bianco,
Gallo, Rossi, Cardinale (73’ Basso), Celea,
Vedda. All. Soncin.
ALBENGA: Rolando, Montina, Scannapieco,
Licata, Lettera, Rossi, Rossignolo (75’ Bonadonna), Vanzini, Gaglioti, Ricotta (65’ Patrucco),
Caredda (83’ Gaino). All. Renzini.
ARBITRO: Cerri di Savona.
0
FINALE LIGURE. Un ottimo Città
di Finale ferma sullo 0-0 l’Altarese.
Con questo pareggio i giallorossi
vengono scavalcati in classifica dal
Bardineto che agguanta la vetta
grazie alla vittoria sul Val Prino.
Nonostante un terreno ai limiti della
praticabilità, l’Altarese prova a fare
la partita e nel primo tempo sfiora il
vantaggio con Valvassura che non
trova la porta con un tiro da fuori e
l’Albenga bussa due volte
Rossi e Caredda decisivi
don bosco v.i.
città di finale
BARDINETO: Bogliolo, Torrengo, Casullo,
Ciravegna (80’ Degola), Sansalone, Fiorillo
(70’ Andreetto), Carparelli, Santanelli, Salvatico, Santelia, Gelsomino (50’ Perrone).
All. Cordiale.
VAL PRINO: Curto, Laiolo, Iapichino, Gherfi,
Alberti, Canavese , Sammassimo (46’ Numeroso Ant.), Numeroso A., Bonfante, Hintari,
Barberis. All. DeSImies.
ARBITRO: Compagnone di Savona.
NOTE: Al 30’ Santelia calcia fuori un rigore.
Al 40’ espulso Canavese.
BARDINETO. Operazione sorpasso completata per il Bardineto di
mister Cordiale, che archivia la pratica Val Prino vincendo agilmente per
4-0 contro la squadra di De Simeis
e vola in vetta alla classifica a quota
44 punti superando l’Altarese fermata sullo 0-0 a Finale Ligure.
60’ RIGHETTI, 85’ CACCIA
S.STEFANO MARE: Frattini, Botti, Montepietra Nicola, Montepietra Mattia, Raineri,
Labricciosa, Delogu, Cirelli, Righetti (75’
Serpilli), Franzone (46’ Perilli), Nepita (65’
Caccia). All. Fichera.
PLODIO: Lussi, Sanna, Broglio, Abate (80’
Olivero), Bertone , Brignone, Resio (55’
Galindo), Cordini , Siri, Angoli, Carducci (22’
Panzera). All.C.t.
ARBITRO: Rosso di Albenga.
NOTE: Espulsi al 20’ Bertone e al 40’ Cordini.
SANTO STEFANO AL MARE.
il Santo Stefano piega 2-0 un Plodio
che resta in nove alla fine del primo
tempo a causa delle espulsioni di
Bertone e Cordini. i locali passano
in vantaggio con Righetti al 60’. il
raddoppio arriva nel finale e porta
la firma di Caccia, che su assist di
Labricciosa insacca in scivolata.
ANDORA. Vittoria casalinga per
l’Andora. Al “Gaetano Scirea” i ragazzi
di Pisano battono di misura un Santo
Stefano mai domo, ma che con questa sconfitta, la quinta consecutiva
in trasferta, viene pericolosamente
risucchiato nella zona playout. Dopo
soli 3 minuti i padroni di casa si portano avanti: su azione di corner, Fantoni
serve all’interno dell’area di rigore
Scarrone che al volo infila Lushi. L’Andora ci prova poi con un tiro da fuori
di Badoino, ma la sua conclusione
termina la sua corsa a lato. Al 25’ del
secondo tempo i padroni di casa raddoppiano grazie ad un calcio di rigore
procurato da En Nejmy e trasformato
da Brignoli. Una gran botta di Lizza
all’80. All’88’ Maurizio mette in area
un pallone invitante, ma Rossi manca
di un soffio l’appuntamento con il gol.
Nel recupero Arrigo viene pizzicato in
offside; a nulla vale il tocco del numero 9 ospite in gol.
CAIRO MONTENOTTE. Un’Aurora mai doma rimonta il doppio
vantaggio di un ottimo Borgio Verezzi grazie al solito Paolo Mozzone,
che riapre la gara con un tuffo di
testa su assist di Fabrizio Usai e nel
finale trova la rete del 2-2.
NOLI. Una Nolese cuore e grinta
ferma sul pareggio il Pontelungo
del presidente Ferrari. A decretare
l’1-1 un rigore per parte: al 73’ ospiti
avanti con Garofalo. Negli ultimi
minuti assalto biancorosso con il penalty fischiato all’89’ e trasformato
da Luca.
mallare
6
cengio
2
valleggia
0
matuziana s.
1
speranza
6
virtus sanremo
3
10’ DEGRADI, 19’ GUARDA, 25’ REBAGLIATI, 52’
GENNARELLI, 68’ LODDO, 79’ ACQUARONE
9’ ALDOBRANDI
MALLARE: Giampà, Rolando, Avellino, Acquarone, Guarda, Hasane, Gennarelli (70’ Bertone),
Rebagliati (56’ Colombi), Degradi, Kryemadhi,
Esposito (66’ Loddo). All. Fiori.
MATUZIANA SANREMO: Zunino, Fortunato,
Anfossi, Matani, Aldobrandi, Rosso, Libonati,
Urbina, Capozucca, Cavalcante, D’Angelo (46’
Casto). All. CT.
ARBITRO: Pesce di Albenga.
CARCARE. Aldobrandi illude la
Matuziana Sanremo, poi il Mallare si
scatena e mette a segno ben sei marcature.
aurora
2
borgio verezzi
2
42’ E 83’ PAOLO MOZZONE
18’ MORANO, 35’ PEREIRA
AURORA: Santin, Briano, Usai F., Siri (52’
Saviozzi), Monticelli (70’ Mozzone Claudio),
Mozzone Marco, Rizzo, Spriano, Barroero (46’
Picalli), Pucciano Mozzone Paolo. All. Luisi.
BORGIO VEREZZI: Scarlata, Calò, Tassistro,
Mboup, Menga Klaus, Rosati, Morano,
Casassola (84’ Imperiale), El Maazouzi (76’
melogno), Pereira, (70’ Menga Klajd), De
Simone . All. Coppola.
ARBITRO: Fagiolino di Imperia.
55’ DI MURRO, 85’ MAGLIANO MARCO
15’ CEDOLIN, 60’ E 74’ FARA, 65’ E 70’ DURO,
80’ XHURI
CENGIO: Callegari, Rebuffo (70’ Ferraro Elia),
Magliano Fabio, Veneziano, Di Salvo, Siri,
Prato (75’ Bergamo), Magliano Marco, Polla,
Beltramo (65’ Marian), Di Murro. All. Dionigi.
SPERANZA: Calcagno, Castiglia, Bruzzo, Del
Buono, Lovesio, Sciascia, Fara, Xhuri, Melica
(55’ Duro), Gallo (75’ Valle), Cedolin (80’
Anselmo). All. De Marco.
ARBITRO: Fontana di Savona.
CENGIO. Un altro punteggio tennistico per lo Speranza che piega 6-2
il Cengio segnando cinque gol nella
ripresa.
nolese
1
pontelungo
1
89’ (RIG.) LUCA
73’ (RIG.) GAROFALO
NOLESE: Fontana, Rigardo (70’ Ferro), Abate, Pasa, Garzoglio, Gaudino (86’ Tamburini),
Lavagna (85’ Maggioni), Martin, Angileri,
Luca, Castagno. All. Tamburini.
PONTELUNGO: Granata, Ferrari, Muscio,
Sesia, Alassio, Conforti ( 70’ Garofalo),
Principato, Messina, Tucci (80’ Santanelli),
Barretta, Giunta (66’ Bonavita). All. Giunta.
ARBITRO:Goddi di Imperia.
7’ TRENTINELLA, 17’ CORIO, 75’ EL MATLINI
VALLEGGIA Matuozzo, Bianco, Negro, Zunino
(30’ Briata), Caponi (65’ Zucca), Mara, Triolo,
Antona, Manzani (55’ Sanna), Cubaiu, Mancinelli. All. Cerrato.
VIRTUS SANREMO: benefoRti, Scamorza,
Moroni, Boriello, De Nicola, Tosatti, Griseri,
El Matlini, Corio (70’ Giannone), Trentinella
(65’ Gerace), Infante. All. Moroni G..
ARBITRO: Accame di Albenga.
QUILIANO. Colpo esterno della
Virtus Sanremo che inguaia un Valleggia ancora in crisi di risultati e in
piena zona playout.
IL SECOLO XIX
prima c / seconda c
Genovese, pronto riscatto
geNovese
3
mura aNgeLi
1
91’ RUMBEA
GeNovese: Fiore (75’ Giarratana), Zunino,
Pinna, Avellino, Ramponi, Macchiavello, Pezzoli
(45’ Zani), Ieraci (55’ Dagnino), Di Somma,
Grassi, Criscuolo. All. Gallo.
MUra aNGelI: Oliveri, Dri, Nanni, Piromalli,
Nicotra (30’ Di Molfetta), Giachero, Rumbea,
Reffo, Tirella, Iannino (46’ Gilardi), Schincaglia
(46’ D’Agostino). All. Chicchiarelli.
arBItro: Canova di Genova.
GENOVA. La Genovese si riscatta
subito dopo l’inatteso stop contro
Il Libraccio, supera l’ostacolo
Mura Angeli e prosegue la corsa al
secondo posto.
Nel primo tempo parte forte la
squadra di Gallo che fallisce due
facili occasioni con Criscuolo e
Grassi, ma il risultato si sblocca
prima del riposo: al 38’ gran palla
tagliata nel cuore dell’area di Criscuolo che, da destra a sinistra,
serve a Grassi il gol dell’1-0. Al
44’ è ancora il bomber di casa a
raddoppiare con una gran botta
Levante rifà sua la vetta
grazie al gol di Lanari
da limite dell’area, che non lascia
scampo a oliveri.
Nella ripresa la Genovese chiude
definitivamente i conti al 60’: Di
Somma apre sventagliando da sinistraversodestraperl’accorrente
Criscuolo che si coordina bene e di
destro dal vertice dell’area, mette
lasferasottoallatraversa.Nelfinale il Mura Angeli trova il gol della
bandiera (davvero molto bello)
con Rumbea che entra in area, salta un avversario, e beffa il portiere
con un delizioso pallonetto.
l.p.
San Bernardino fermato sul pari dal Galata
gol e assist per criscuolo
LP
Verardo e Rovatti regalano la 19^ vittoria al team gialloblù
borZoLi
2
75’ BONADIES
59’ VERARDO, 67’ ROVATTI
GENOVA. Non si arresta la marcia del Borzoli, che sembra ormai
lanciatoverso lapromozione, coni
suoi 13 punti di vantaggio sulla Genovese a otto giornate dal termine
del campionato. Il primo tempo è
povero di occasioni, con il gioco
che ristagna prevalentemente
a centrocampo, l’occasione più
ghiotta capita sui piedi di Beccaris
che, lanciato a rete, trova la grande
parata di Lucano.
Nella ripresa la capolista alza
la voce e al 59’ sblocca il risultato: Rovatti ruba un pallone a un
difensore e serve Verardo, che
dal limite dell’area scaraventa un
bolide imprendibile per il portiere avversario, che si insacca alla
sua sinistra. Al 67’ arriva anche il
raddoppio della capolista, bellissima azione di Maggiora e palla nel
cuore dell’area dove Rovatti trova
ladeviazionevincentespizzicando
il pallone di testa. La Figenpa non
ci sta e accorcia le distanze al 75’
con un bellissimo calcio di punizione (concesso per fallo tattico
di Martino dopo un pallone perso
da Minnelli) del neoentrato Bonadies. I biancoverdi a questo punto
provano a spingere alla ricerca del
pareggio, ma il Borzoli regge fino
alla fine e porta a casa tre punti
preziosi.
gioia Borgoratti,
mister satta
parte alla grande
46’ FIORITO
saN gottardo
PASTORINO/FOTOSPORTMEDIA.COM
Il valletta laGaccIo NoN GraFFIa
PONTEX IL TORCHIO TORNA AL SUCCESSO
IL TRASCINATORE È UNO SCATENATO GREZZI
PoNtex iL torchio
2
vaLLetta Lagaccio
0
43’ (RIG.) E 65’ GREZZI
PoNteX Il torcHIo: Rivera, Pestarino, La
Porta, Bona, Grandoni, Panetta, Ghiglino
(80’ Marenco), Bernardeschi, Grezzi, Lipardi
(67’ Colladon), Rebora M (70’ Santostasi).
All. Puggia.
valletta laGaccIo: Bettinelli, Albanese,
Cobo, Settimelli, Corradi, Piras (50’ Marriott),
Bajo (70’ Gallitto D.), Girone, Vassallo (60’
Colombari), Rizqaoui, Malinconico. All. CT.
arBItro: Ferretti di Genova.
luca pastorino
via acciaio
GENOVA. Il PonteX Il Torchio riscatta
immediatamente l’inattesa sconfitta
contro lo Struppa, doma il Valletta e
riprende la propria corsa in zona playoff. La squadra di Puggia nel primo
tempo soffre la verve degli avversari, ma al 43’ uno scatenato Grezzi
conquista un calcio di rigore e lo trasforma sbloccando il risultato. Nella
ripresa è ancora il bomber granata
il grande protagonista, raddoppia
con un euro-gol (assist di Ghiglino,
stop perfetto e palla piazzata sul
palo lontano), poi fallisce il tris (palo
pieno) come anche Santostasi, il cui
pallonetto termina di poco alto.
1
Pro recco
0
sori
1
0
goLiardica
0
iL Libraccio
3
vIa accIaIo: Bruzzone, Sciarrone, Giannubilo
(60’ Giordano), Abbate, Perego, Agen, D’Errico,
Fravega, Fiorito (50’ Pinacci), Biagioli, Serra
(62’ Musiari). All. Repetto.
saN GottarDo: Tovani, Bianchi, Vigezzi (80’
Pastorino), Puggioni, Pietronave, Apicella, Obino, Spinetti, Belfiore, Pili, Tricarico. All. Notaro.
arBItro: D’Amico di Imperia.
GENOVA. Successo di misura per il
Via Acciaio, che continua la sua corsa
ai playoff. Decide tutto Fiorito, con un
gol contestato dalla squadra di Notaro, per un presunto fuorigioco.
certosa
0
borgoratti
2
45’ RIZZA, 88’ ALFANO
Buona prova per il portiere Di giorgio (Borzoli)
Pro recco: Bellarosa, Conti, Bozzo (60’
Gandolfo), Ferreccio, Monte, Moltedo, Canovi,
Bernardin, Galasso, Dellepiane (70’ Calbi),
Sacone (70’ Saitto). All. Biliotti.
GolIarDIca: Torre, Bottazzi , Lamonica, Calcagno (80’ Zamana), Leoncini, Biliotti, Busana,
Luccotti (70’ Schiazza), Mennuti, Converti (88’
Incerti), Repetto. All. Bollentini.
Note: Al 65’ espulso Bottazzi per comportamento non regolamentare.
RECCO. La Pro Recco stoppa la Goliardica: nel finale i locali recriminano
per un presunto rigore su Sacone, protesta anche la Goliardica nel recupero.
75’ ZANARDI F.
6’ ANSELMO, 7’ PROFUMO, 83’ BARBARO
sorI: Palazzolo, Pini, Sanfilippo, Rossi, Carbone, Guarducci, Konnov, Piccione, Franco, Revello (60’ Lubiano ), Zanardi F.. All. Zanardi P.
Il lIBraccIo: Rotondo, Robello, Zecca (75’
Barbaro), Carpignano, Petrosino, Perasso (30’
Canepa), Tripodi, Anselmo, Amos, Testi , Profumo (85’ Damonte). All. Calcagno G.
arBItro: Rolla di Genova.
Note: Al 20’ Rotondo para un calcio di rigore
a Zanardi F. Al 65’ espulsi Testi e Lubiano per
reciproche scorrettezze.
SORI. Continua a vincere Il Libraccio, che
supera anche il Sori e “vede” la salvezza.
saN berNardiNo
1
GENOVA. Gara con poche emozioni, come spesso succede quando
la posta in palio è alta per entrambe
le squadre. Il San Bernardino era
alla ricerca di punti pesanti per
sfruttare il turno di riposo della
Sampierdarenese e tenere a bada
il ritorno veemente del Levante,
mentre il Galata voleva riprendere il
proprio cammino verso le posizioni
che contano dopo alcune settimane
di difficoltà. Ne è uscita una gara
molto combattuta ma povera di occasioni, con Nosengo che sbloccava
il risultato in avvio di ripresa con una
grande azione personale culminata
con un tiro da fuori appena sotto la
traversa.
Nemmeno il tempo di battere a centrocampo, che la gara torna di nuovo in parità. Discesa sulla fascia e
cross rasoterra di Testasecca in area,
Figliuzzi è preoccupato dell’arrivo di
Canessa, non si accorge della chiamata del proprio portiere e tocca
malamente, mettendo il pallone alle
spalle dell’estremo difensore.
Alla fine, comunque, chi recrimina
di più sembra essere il Galata che, in
un paio di occasioni ha messo a dura
prova i riflessi e le doti del portiere
ospite Tacchella, autore di un paio
di interventi davvero prodigiosi, uno
nel primo tempo e uno nel secondo.
Punto agrodolce comunque anche
per il San Bernardino.
LevaNte
2
s. teodoro garg.
1
FegiNo
1
s. siro struPPa
2
certosa: Vinciguerra A., Vinciguerra F., Bianchi, Guida A., Guida C., Cannizzaro, Russo (84’
Cacciabue), Barisone, Pili, De Fazio, Gaudiello
(76’ Chiarenza). All. Carletti.
BorGorattI: Raganini, Camporese, Boero,
Ameri, Cozza (91’ Pastorino), Burlando, Gulluni
(62’ Cirillo), Mazzier, Alfano, Rizza, Guarnieri.
All. Satta.
arBItro: Bernanrdini di Genova.
Note: al 68’ Raganini para un rigore a De Fazio;
all’83’ Vinciguerra para un rigore a Rizza.
GENOVA. Ritorno trionfale per Marco Satta sulla panchina del Borgoratti.
Nonostante i tentativi di De Fazio
e Barisone del Certosa, sono stati i
gialloblù con Rizza a mettere la sfera
in rete allo scadere del primo tempo.
Il numero dieci del Borgoratti ha
sfruttato una maldestra respinta del
portiere del Certosa assediato dai tiri
di Alfano e Gulluni. Il secondo tempo
si è aperto con la squadra di Carletti
alla ricerca del pareggio: al 53’ su
passaggio lungo di Bianchi, De Fazio
tenta l’ennesimo tiro che vola di poco
sopra la traversa. Ameri del Borgoratti
al 67’ atterra De Fazio in area regalando agli avversari un calcio di rigore
miracolosamente parato da Raganini.
Un fallo in area su Rizza garantisce un
rigore anche al Borgoratti bloccato
senza esitazioni da Vinciguerra, beffato qualche minuto dopo da Alfano
che segna intercettando una rimessa
laterale del Certosa all’88’.
marta gaggero
camPese
2
struPPa
2
10’ BONA, 75’ MERLO
20’ E 60’ FIUMANÒ
Galata: Bonica, Figliuzzi (89’ Rossi), Seria,
Civello (46’ Susino), Zambonini, Oliveto,
Dellacasagrande, Terra (60’ Passerini), Prestanizzi, Merello, Nosengo. All. A. Mangini.
saN BerNarDINo: Tacchella, Ghirardi,
Berardi, Giannazzo (70’ Senarega), Ariccio,
Di Martino, Testasecca (74’ Giampaolo),
Pietraperzia, A. Folle, L. Folle, Canessa. All.
M. Mangini.
arBItro: Milesi di Genova.
35’ PIROMALLI, 64’ LANARI
certosa sconfitto
FIGeNPa: Lucano (63’ Biamino), Pretolesi,
Cazzulo, Avagnina (75’ Cammilleri), Fiorina (70’
Bonadies), Ghirlanda, Bosio, Morasso, Curcio,
Puggioni, Macciò. All. Balducci.
BorzolI: Di Giorgio, Russo, Maggiora, Minnelli, Pioggia, Martino, Beccaris, Papillo (63’
Magnani), Rovatti, Ligios (87’ Rucco), Verardo.
All. Varlani.
arBItro: Dasso di Genova.
1
58’ (AUT.) FIGLIUZZI
il Borzoli è inarrestabile
la Figenpa cede il passo
1
gaLata
53’ NOSENGO
prima categoria girone c
FigeNPa
35
seconDa categoria girone c
mura angeli al tappeto
38’ E 44’ GRASSI, 60’ CRISCUOLO
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
15’ SEIDITA
levaNte: Pittaluga, Borgna, Depalo, Poroli,
Piromalli, Poggi, Ruiz, La Mattina, Cimieri,
Lanari, Luongo. All. Crovetto.
FeGINo: Beretta, Fazzalari, Ottobrini, Ferrando, Crescentini, Seidita (69’ Pistone), Lampis,
Gambarelli, Scapin (54’ Fais), Tripputi, Ferrara. All. Rignanese.
arBItro: Bonini di Genova.
60’ MESSINA
5’ E 88’ BRANCA
saN teoDoro GarG.: Gestro, Messina,
Jamarillo, Redenti, Casi, Farfalli, Cuccaro,
D’Agostino (65’ Valdez), Zarro (74’ Cappai),
Sannino, Lazzo. All. Rondoni.
saN sIro strUPPa: Chiapparino, Minaglia,
Cresta, Ghiglione, Branca, Daneo, Cavanna
(72’ Russo), Parisoli, Schiavo (54’ Fioroni),
Comberiati, Fiori. All. Dolcino.
arBItro: Kemtsop di Genova.
BOGLIASCO. Il Levante soffre un
po’ ma alla fine strappa la vittoria
contro un Fegino che ha saputo
difendersi con ordine ed intelligenza
ma che alla fine ha dovuto alzare
bandiera bianca di fronte ad un avversario certamente più attrezzato.
Vantaggio ospite con Seidita, poi
prima dell’intervallo Piromalli rimette in parità l’incontro. A metà ripresa, ci pensa Lanari a dare 3 punti e
vetta della classifica ai suoi.
GENOVA. Gara non bellissima tra
San Teodoro e San Siro, con gli ospiti che hanno il merito di riuscire a
sbloccare subito il risultato grazie a
Branca su calcio di punizione. Il San
Teodoro ci mette un po’ a rimettersi
in riga ma trova il pareggio nella
ripresa grazie a Messina che incorna
in rete un angolo ben calibrato. Nel
finale, però, arriva l’ultima emozione
e la doppietta vincente di Branca.
sestri 2003
1
voLtri 87
vecchiaudace c.
1
carigNaNo
89’ PIZZORNO
74’ (AUT.) BOSCO
sestrI 2003: Mistrali, Nuovo, Catania (63’
Zannon), Bosco, Seinato, Amato (54’ M.
Casu), Trentino (54’ Scevola), Ottonello,
Pizzorno, Sanfilippo, Ferrando. All. Catania.
veccHIaUDace caMP.: Beati, Bovone (64’
Esposito), Varona (60’ Cremonesi), Pittaluga, Muratore, De Montis, Dellepiane, Rossi,
Bacigalupo, Sola, Iurilli (71’ Menegatti). All.
Verardo.
arBItro: Gaggino di Novi Ligure.
41’ PESENTI
0
1
voltrI 87: Canale, Geremicca, Gaggero, Di
Cera, Magri, Parodi, Mallia (68’ Rossi), Gerara,
Amo (80’ Refitano), Grieco (61’ Di Federico),
Giurato. All. Lazzari.
carIGNaNo: Nobile, Griotti (57’ Forcella), Di
Santo, Boero, Berti Pagani, Meini, Velonà (82’
Magazzini), Burchielli, Pesenti, Veardo (66’ N.
Ratto), Barbieri. All. Odescalchi.
arBItro: Gravante di Genova.
GENOVA. Due pali e tante recriminazioni, soprattutto da parte del
Sestri, che si lamenta col direttore di
gara. Alla fine però decidono l’autorete di Bosco propiziata da un tiro di
Rossi e Pizzorno a pochi attimi dal
fischio finale.
GENOVA. Si lotta e si combatte,
come dev’essere in una gara di bassa classifica, ma alla fine la spunta il
Carignano che, son un gol di Pesenti
in chiusura di primo tempo, regola il
Voltri 87 e porta a casa tre punti pesanti che gli permettono di sorpassare proprio i ragazzi di Lazzari.
borgo iNcrociati
3
atL. quarto
2
c.e.P.
2
sciarborasca
2
29’ BOCCACCIO, 70’ (RIG.) CELENZA, 87’
BORGIA
6’ DE GREGORIO, 61’ BERTOLOTTO
caMPese: Esposito D., Codreanu, Merlo,
Caviglia, Marchelli R., Muscarella (60’ Oliveri
M.) Oliveri D, Marchelli D. , Bona, Perasso (46’
Arrache), Pastorino P.. All. Esposito A.
strUPPa: Nicoletti, Incardona, Cotta, Poggi,
Capurro, Della Putta (70’ Orlando), Segalerba,
Carossino, Fiumanò, Valenti (75’ Alloisio F.),
Compaore. All. Perasso.
arBItro: Ghio di Novi Ligure.
Note:Espulsoal30’MarchelliD.persommadiamm.
BorGo INcrocIatI: Donato, Capilli, Gamenara, Barabino, Merciadri (65’ Brancato),
Bennati (85’ Cabella), Imperiale, Boccaccio,
Marchese, Celenza, A. Ronchini (81’ Borgia).
All. Maccarelli.
c.e.P.: Pittaluga, Alvaro (15’ Miletta), Vannicola, Garofani, Forte, Belisario, Burillo (80’
Rodriguez), La Torre, De Gregorio, Leoni,
Bertolotto. All. Angiletta.
arBItro: Rizzo di Genova.
CAMPOLIGURE. Buon pareggio
per lo Struppa contro una Campese
che protesta per l’arbitraggio.
GENOVA. Gol e spettacolo nella
sfida tra Borgo e Cep. Decide Borgia
con un gol nel finale.
18’ TONCINI, 39’ CALLERO
14’ ANGELLA, 64’ FANCELLO
atl. QUarto: Vernier, Toselli, Pretolesi,
Fabiano, Cagliani, Perria, Donini, Granieri (61’
Tacchi), Callero, Pascali, Toncini (82’ Formai).
All. Albanese.
scIarBorasca: Pisseri, Gravina , Patetta,
Comito, Dibennardo (56’ Parodi), Lanfranconi, Fancello, Volpe, Angella, Corrà, Dotta (60’
Curciarello). All. Berogno.
arBItro: Pisani di Genova.
Note: espulso Gravina al 48’ per doppia
ammonizione.
GENOVA. Altalena di emozioni ma
alla fine chiude i conti Fancello.
case&affari
case.ilsecoloxix.it
IL SECOLO XIX
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
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IL SECOLO XIX
prima d / seconda f
Il Leivi scivola in pieno recupero
1
SaMpIeRdICaNNe
2
42’ CUROTTO
23’ GENIALE (RIG.), 92’ CASTRONOVO
LEIVI: Carniglia , Demerciari, Curotto, Busi,
Bellolio, Portoricco (72’ Monteverde), Ghirlanda, Rovegno (23’ Crociani), Massaro, Rei, Santo
(81’ De Crescenzo). All. Siri.
SAMPIERDICANNE: Smeraldi, Cogozzo (46’
Repetto), Costa, Testini, Giorgio, Ginocchio,
Mecaj, Raffo, Geniale, Iannuzzi (46’ Brunet; 86’
D’Altocolle), Castronovo. All. Tassano.
NOTE: espulso al 23’ Carniglia per fallo da
ultimo uomo.
LEIVI. Colpo esterno per il Sampierdicanne che nel derby del
levante genovese batte a domicilio
un Leivi che gioca per più di un’ora
in inferiorità numerica, ma viene
beffata solo in pieno recupero.
Per i ragazzi di Siri nulla è compromesso ma la vetta, complice la
vittoria della Val d’Aveto, torna a
essere distante tre punti e tra Rei
e compagni e la formazione di mister Perego adesso ci sono Termo
RioMajor e Vecchio Levanto. Per
il Sampierdicanne, invece, una
vittoria che vale davvero doppio: i
ragazzi di Tassano, infatti, complice anche il ko dei Sestieri, portano
asetteipuntididistaccodallazona
playout, un vantaggio che se non
è rassicurante per lo meno potrà
essere gestito nel migliore dei
modi per centrare da matricola la
salvezza in Prima Categoria. Dopo
un avvio di studio in cui succede
poco o nulla, gli ospiti passano in
vantaggio al 23’: Carniglia ferma
in area Castronovo e per l’arbitro è
rigore ed espulsione; dal dischetto
va Geniale che non sbaglia. La reazione dei locali è immediata e al
44’ arriva il pareggio: la palla viene
servita sulla sinistra a Curotto che
rientra e dal vertice òlascia partire
un gran tiro a giro che supera Smeraldi. Nella ripresa il ritmo sale e
i locali vanno vicini al vantaggio
prima con De Crescenzo e poi
con Ghirlanda; il Sampieridcanne
risponde al 75’ con Geniale che
colpisce la traversa. Quando il pari
sembra cosa fatta, al 92’ Castronovo sfrutta un passaggio filtrante e
nonostante il fallo di un avversario
cadendo batte il portiere avversario per il 2-1 finale.
prima categoria girone D
Un’incornata di robbiano
manda fuori giri il Vezzano
82’ ROBBIANO
VeZZaNo 2005
1
Un marola
gagliardo
strappa il pari
VAL D’AVETO: Bassi, Ravettino, Tornaboni,
Pasticcio, Ungaro, Novani, Asimi (74’ Robbiano), Campinotti (61’ Viale), Neirotti, Oneto (21’
Tuccio), Sambuceti. All. Perego.
VEZZANO 2005: Vatteroni, Ligeri, Cattabiani,
Gianardi, Gabriele, Pezzoni, Sergi, Tusi, Dido
(42’ Tacchini), Arpe, Musetti. All. Parma.
ARBITRO: Porzio di Genova.
CAPERANA. Alla Val d’Aveto di
Perego basta un’incornata di Robbiano a una manciata di minuti dal
triplice fischio finale per avere la
meglio del Vezzano 2005 in quello
che era un vero e proprio scontro
diretto e big match di giornata. Fin
dalle prime battute sono i padroni
di casa a tenere in mano il pallino
del gioco, mentre il Vezzano, sceso
in campo ancora in formazione
ampiamente rimaneggiata, non
sfrutta al meglio le occasioni avute
e alla fine deve recriminare per i
troppi errori commessi davanti a
Bassi. Nel primo tempo, dopo un
avvio di studio, al 22’ il primo sussulto: sul traversone di Cattabiani,
ArpeeDidosiostacolanoavicenda
e la palla scivola via a porta sguarnita. La risposta dei locali è tutta
nella punizione di Campinotti al
31’ ma la sfera colpisce solo il palo
esterno. Nel finale di tempo sono
ancora gli ospiti ad avere la palla
buona, ma questa volta dall’altezza del dischetto Musetti svirgola
e la palla scivola sul fondo. Nella
ripresa non possa nemmeno un
minuto e Sergi tutto solo davanti a
Bassinonsfruttaunbeltraversone
diMusetti,mentreal54’Vatteroni
si supera sulla deviazione sottomisura di Neirotti. All’83’ il gol
vittoria: traversone dal fondo di
Tuccio e colpo di testa imparabile
di Robbiano che vale il successo.
VeCCHIo leVaNto
6
CaSaNo
1
21’, 55’, 67’ (RIG.) E 77’ BERETTA, 73’ BARITI,
83’ PIROPI
42’ BASTRERI
MaRola
7’ ALVISI, 94’ ZANGANI
Real FIUMaRetta
FoTo PDP
DUE ESPULSI
DEL TUFO CASTIGA L’UTD REBOCCO
IL TERMO RIOMAJOR SALE AL SECONDO POSTO
teRMo RIoMaJoR
1
44’ DEL TUFO
Utd ReBoCCo
0
TERMO RIOMAJOR: Baron, Richerme, Zadi,
Tiziano Russo , Giorgi, Lombardo, Piro,
Bindi , Toracca (64’ Cancogni; 87’ Bonadies),
Anselmo, Piro. All. Ciuffardi.
UTD REBOCCO: Franchini, Speciale, Parisi
(74’ Idalgo), Lupi, Speranza, Cella (54’ Davide
Iaione), Graziano, Marco Iaione, Corvi, Menini,
Grillo (46’ Agliano). All. Pedretti.
ARBITRO: Yoda della Spezia.
NOTE: espulso al 70’ Bindi e all’80’ Tiziano
Russo per doppia ammonizione.
SeStIeRI
2
FoCe MaGRa
3
28’ CALVANO, 77’ LORENZOTTI
49’ BASTONI, 55’ MACCIONE, 59’ MERUZZI
LA SPEZIA. Al termine di una gara
non certamente entusiasmante a
festeggiare sono i ragazzi di mister
Ciuffardi che ottengono tre punti
importantissimi che proiettano la
squadra al secondo posto in classifica. A decidere la sfida una bellissima
giocata corale della squadra sul finire della prima frazione: azione sulla
destra di Piro, traversone in mezzo
all’area dove Anselmo fa da sponda
per Del Tufo che al volo pesca l’incrocio dei pali. Nella ripresa nemmeno la doppia superiorità numerica
serve all’Utd Rebocco di raggiungere
il pari.
Follo S. MaRtINo
1
NOTE: al 45’ Monfroni respinge un calcio di
rigore a Lollo.
CoSta dI lUNI
1
FOLLO S. MARTINO: Monfroni, Corsano, Roffo, Signore, Rozzi, Frugoni, Santunione (76’
Datteri), Poletto, Mini (69’ Friggeri), Duran
(76’ Tasso), Ferrari. All. Bastianelli.
COSTA DI LUNI: Cattaneo, Landi, Dell’Amico,
Lollo,Martignoni,Agnesini(71’M.Secchiari),M.
Ragadini, Delvecchio, Caleo, Ciancianaimi (46’
Musetti),Petri(63’D.Ragadini).All.A.Secchiari.
ARBITRO: Ravernna della Spezia.
LA SPEZIA. Un gol per tempo e la
sfida tra il Follo San Martino e il Costa di Luni termina con un pareggio
che rispecchia in pieno l’andamento
della gara. Nel primo tempo sono i
padroni di casa a passare in vantaggio al 6’ con Frugoni; gli ospiti non ci
stanno ma al 45’ falliscono un rigore
con Lollo. Nella ripresa il gol del pareggio arriva al 74’: ci pensa Caleo
a risolvere al meglio una mischia in
area avversaria.
BeVeRINo
1
aRCola
2
atHletIC CHIappa
4
aNtICa lUNI
2
6’ FRUGONI
74’ CALEO
2
24’ ROLLA (AUT.), 87’ MUSETTI (RIG.)
49’ GOMEZ, 94’ FUSANI
BEVERINO: Bordigoni, Ciuffardi (50’ Ronzoni),
Rebecchi, Barabini, M. Tomà, Chirico, Formai
(64’ Carlevaris), J. Erigozzi, Orsetti, D. Erigozzi
(89’ A. Tomà), Beverinotti. All. Bettinotti.
ATHLETIC CHIAPPA: Piscitelli (27’ Torri), Galuppini, Mec Bouli, Casale, Pistelli (64’ Caruso), Madhi (78’ C. Bertagna), Iaione, Cargiolli,
Balsano, A. Bertagna, Chiocca. All. Parodi.
ARBITRO: Lagazzi della Chiavari.
ARCOLA: Adroit, Rovani, Nicolò, N. Maracci,
Figoli (61’ A. Maracci), Tornatore, Liotti (89’
Babbini), Vallerini, Vincenzi, Musetti, Cozzani
(68’ Angiolelli). All. M. Maracci.
ANTICA LUNI: Grassi, Lorenzetti, Passaglia,
Mazzella (35’ Isoppo), Rolla, Stefanini, Paglini, Conti, Luccherino (73’ Fusani), Giovanetti
(62’ Pezzica), Gomez. All. Biavati.
ARBITRO: Cossu della Spezia.
BEVERINO. Colpo esterno per
l’Athletic Chiappa che batte il lanciatissimo Beverino e si avvicina alla
zona playoff.
SARZANA. Un bellissimo calcio
di punizione di Fusani nel recupero
permette all’Antica Luni di strappare
un punto sul campo dell’Arcola.
BolaNeSe
0
SaN laZZaRo lUN.
2
0
24’ E 57’ CALEO
2
olIMpIa p. Battolla 0
MIGlIaRINa
MAROLA: Denevi, Bello (72’ Ferro), Nobili,
Gaeta, Tortorelli, Conte, Alvisi (57’ Piastra),
Mannironi (55’ Cargiolli), Quattromani , Zangani, Bilbao. All. Fanan.
REAL FIUMARETTA: Giubasso, Tonelli, Bibbolini, Checchi (77’ Guadagni), Lubas, Attuoni, Peigottu, Ausili (82’ Bianchi), Pisani, Del Padrone,
Pinelli (91’ Cheluta). All. Strata.
ARBITRO: Cucchiar della Spezia.
NOTE: espulso all’87’ Quattromani per doppia
ammonizione.
BOLANESE: Sarti, Cuffini, G. Catalani (46’
Figaia), C. Catalani, Macchini, Chilosi, Verdicchio, Maggiani, Dascoli, Bernardini, Berettieri.
All. Tornar.
OLIMPIA PIANA BATTOLLA: Stoica, Simoncini, Giacomobono, Liguori, Bertini, Bonatti,
Lupi, Scattina, Rossi, Fregosi (78’ Cozzani),
Brughitta (64’ Crafa). All. Monticelli.
ARBITRO: Schiappacasse di Chiavari.
SAN LAZZARO LUNENSE: Grilli, Bertolini,
Ferri (84’ Moramarco), Maggi, Bedini,
Pasciutti, Grassi, Ferrari, Gramolazzo, Vangeli (64’ Simonini), Caleo (73’ Cocchio). All.
Molucchi.
MIGLIARINA: Aiello, Zavanella, Straface,
Vitalone, Saia, Vanoli, Romano (67’ Alem),
Acosta, Ocwe, Gionaj, Florio (62’ Naclerio).
All. Montagnoli.
ARBITRO: Colombani della Spezia.
18’ DEL PADRONE, 52’ PINELLI
tuccio della Val d’aveto: suo l’assist per il gol di robbiano
Arcola raggiunto al 94’. Colpo del Chiappa
14’ E 32’ (RIG.) CHIOCCA, 70’ BALSANO (RIG.),
84’ A. BERTAGNA
FIUMARETTA bEFFATo Al 94’
0
Frugoni illude il Follo
Caleo fissa il pari al 74’
57’ BERVERINOTTI (RIG.)
I ragazzi di Perego si aggiudicano la super sfida di giornata
Val d’aVeto
37
seconDa categoria girone F
castronoVo Fa gioire il sampierDicanne al 92’
leIVI
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
LA SPEZIA. Un Marola gagliardo e
mai domo strappa un buon pareggio
tra le mura amiche nell’attesissima sfida contro il lanciato Real Fiumaretta.
Per i ragazzi di mister Strata secondo
pareggio consecutivo e testa della
classifica che si allontana nuovamente. Sono i padroni di casa a partire
meglio e a trovare la rete del vantaggio al 7’: punizione dalla sinistra
di Quattromani e Alvisi, da due passi,
devia insieme a un difensore la sfera
che supera imparabilmente Giubasso.
La reazione di Peigottu e compagni
è immediata e porta al pareggio al
18’: ancora un calcio di punizione,
questa volta di Tonelli, pesca in area
Lubas che di testa tocca la palla e da
due passi Del Padrone non sbaglia. In
avvio di ripresa (52’) ci pensa un grandissimo gol di Pinelli su traversone di
Tonelli a portare in vantaggio il Real
Fiumaretta che al 94’ viene raggiunto
sul pari dalla tocco di testa di Zangani
su punizione di Cargiolli.
BOLANO. Pareggio a reti inviolate
che alla fine rispecchia l’intero andamento della gara con i locali pericolosi su punizione e gli ospiti che
provano a pungere di rimessa.
SARZANA. Un colpo di testa al 24’
e un gran tiro a girare al 57’ di Caleo
spianano la strada al San Lazzaro
Lunense contro il Migliarina.
aRSeNal
0
FoRZa e CoRaGGIo
1
RoMIto 2011
5
SaNteReNZINa
3
86’ NOBILI
17’ FACONTI, 22’ E 47’ LOMBARDO (RIG.), 44’
BORTOLUZZI, 79’ TONELLI
43’ E 81’ GIANIELLO, 51’ PAGANELLI
ARSENAL: F. Lucignani, Rizzari, Ruffini,
Boulami (46’ Vegna), Parisi, Cappanera,
Maramotti, Bertolini (61’ Argenti), Bontempi
(73’ Sala), Orlandini, Perona. All. Canepa.
ROMITO 2011: C. Lucignani, Toracca, Tealdi,
Lorieri, Traietti (57’ Pala), Goretta, De Ranieri,
Lombardo, Faconti, Ravani, Bortoluzzi (67’
Tonelli). All. CT.
ARBITRO: Settimini della Spezia.
FORZA E CORAGGIO: Becci, Zucca, Pindaro,
Sansica, Rizzo, Carpena, Ibba (51’ Nobili), Cosenza (67’ Del Ponte), Macera, Piu, Bogachev
(51’ Consoli). All. Consoli.
SANTERENZINA: L. Biondo, Otgianu, Lera,
Azzarini (59’ Vincenti), Castruccio, Agliano (81’
Costigliola), Migliano (67’ Venturini), Fresco,
Paganelli, Di Candia, Gianiello. All. V. Biondo.
ARBITRO: Iemolo della Spezia.
LA SPEZIA. Pokerissimo esterno
per il Romito che sfrutta le amnesie
dell’Arsenal e torna così a vincere.
PORTOVENERE. Dopo un mese
la Santerenzina torna a sorridere rifilando un 3-1 alla Forza e Coraggio.
CaStelNoVeSe
2
RICCò le RoNdINI
2
GaRIBaldINa
0
BRadIa
0
MaZZetta
1
5 teRRe MoNVeR
0
CadIMaRe
0
eNdaS la SpeZIa
4
73’ E 87’ BARABINI
11’ RUSSO
31’ CONTI, 85’ FERRARI
23’ SIMONELLI, 43’ E 54’ EL CAIDI, 49’ EKIWUA
VECCHIO LEVANTO: Zito, Currarino, Piropi,
Villa, Ardoino, Beretta, Latini, Romano (84’
Tuvo), Daneri (62’ Cupini), Bariti (77’ Queirolo),
Filippone. All. Carrodano.
CASANO: Corvi, Stocchi (54’ Del Bianco), Breme, Vallerini, Merlini, Soldati, Bastreri, Ciampi
(68’ Monfroni), Buonpensiere, Gentile (49’ De
Luca), Basteri. All. Fusani.
ARBITRO: Spinetti della Spezia.
SESTIERI: Cogorno, Bertollo (46’ Repetto),
Pinasco, Lorenzotti, Bertani, Savona, Arbasetti
(51’ Scaduto), Canepa, Biggio, Lagomarsini,
Calvano (59’ Foppiano). All. Camezzana.
FOCE MAGRA: Mascolo, Bastoni, Biagini, Meoli,
Canciello, Conti (71’ Belforti), Taddei, L. Rolla
(46’ Rossi), Meruzzi, Maccione, Morettini (46’
Diglio). All. C. Rolla.
ARBITRO: Berto di Novi Ligure.
CASTELNOVESE: R. Paolini, Cattani, Colonnelli
(46’ Barabini), Orlandi, Vannucchi, Barbieri,
Bonucelli (62’ Mammalella), Gianarelli, Musetti,
Vita, Baldassari (41’ Boggi). All. S. Paolini.
MAZZETTA: Grippino, Cosentino, Rosi, Sarti,
Cocuzza, Palmieri, Figlia, Ratti, Todaro (76’
Polignano), Russo, Pergolizzi (89’ Barretta).
All. Capri.
ARBITRO: Servente di Chiavari.
RICCò LE RONDINI: Brogi, Gavini (62’ Natale),
Arrabito, L. Piaggi, Fiorelli, Dalforno, J. Belsito
(90’ Berettieri), Cidale, Ferrari, Malvaso, Conti
(61’ Mendoza). All. Fazzini.
5’ TERRE MONVER: Lercari, Gavazzeni, Bellotto
(37’ D. Delmedico), Ricotta, N. Piaggi, Ivani,
Casamento, Billante, Bonavino (36’ Plotegher),
Bellingeri, La Porta. All. Memo.
ARBITRO: Verni di Genova.
GARIBALDINA: La Rana, Lai, N. D’Ippolito
(77’ Barli), Sabatella, Ferrari, Baldi, Guzzoletti
(73’ Zampolini), Mameli, Forleo, Calligaris,
Caldarelli (86’ Shoshi). All. Gianardi.
CADIMARE: Rotoli, Partino, Frascatore,
Landucci, Agrifogli, Giacomazzi, Oreggia (71’
Cristina), Risso, Cantarone, Coppola, Barbieri.
All. Ferragina.
ARBITRO: Spinetta della Spezia.
BRADIA: Triglia, Sisti, Cuffini, Baldi, Conti,
Montone, Parisi, Serafini, Oliviero (24’ Cozzani), Giovannini, J. Battistini (61’ Melegari).
All. M. Battistini.
ENDAS LA SPEZIA: Conserva, Neutrim,
Kabishti, Torrini, Chilosi, Odeon, Simonelli,
Ekiwua (57’ Meccherini), El Naciri (59’ Colli),
Senivilla, El Caidi. All. Nobile.
ARBITRO: Barbieri della Spezia.
LEVANTO. Prova di forza per il Vecchio Levanto che dopo un primo tempo equilibrato, dilaga nella ripresa.
LAVAGNA. Una ripresa devastante
permette ai ragazzi di Rolla battere
Sestieri e mettere al sicuro la vittoria.
CASTELNUOVO MAGRA. Una
doppietta di Barabini permette alla
Castelnovese di superare il Mazzetta.
RICCÒ DEL GOLFO. Brogi e Dalforno festeggiano con una vittoria la
propria centesima presenza col Riccò.
ARCOLA. Poche emozioni e zero
gol, questo il risultato tra Garibaldina e il Cadimare di mister Ferragina.
SARZANA. Poker esterno per
l’Endas che trascinato da un super El
Caidi sbanca il campo della Bradia.
38
IL SECOLO XIX
risultati & classifiche dilettanti
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
ECCELLENZA - 23^ giornata
classiFica
Magra Azzurri
Argentina
Genova Calcio
Finale
Fezzanese
Vallesturla 70
Ligorna
Imperia
Sammargheritese
Cffs Cogoleto
Casarza L.
Cairese
Sestrese
Rivasamba
Veloce
Real Valdivara
pt
56
51
41
40
36
36
33
30
29
24
24
23
23
20
19
17
v n
17 5
16 3
12 5
12 4
10 6
9 9
9 6
9 4
8 5
6 6
6 6
5 8
6 5
4 8
4 7
2 11
p
1
4
6
7
7
5
8
10
10
11
11
10
12
11
12
10
gf
52
50
34
39
38
27
34
32
33
26
24
25
25
19
20
26
marcatori
gs
19
26
21
26
28
22
31
37
35
36
35
34
34
31
42
47
PRUNECCHI (Imperia)
CHIODETTI (Magra Azzurri)
ROSSI M. (Genova Calcio)
ROSELLI (Ligorna)
MUSETTI (Magra Azzurri)
DI PIETRO (Sestrese)
MEMOLI (Genova Calcio)
NIANG (Argentina)
CACCIAPUOTI (Rivasamba)
CASTAGNA (Argentina)
LAMIONI (Magra Azzurri)
ROCCA (Finale)
ROVELLA (Argentina)
MARCHI (Real Valdivara)
CERATO (Veloce)
COSTANTINI (Argentina)
risultati
classiFica
15
15
13
12
12
10
10
10
9
9
9
8
8
8
8
8
Veloce - Argentina
Casarza L. - Cairese
Ligorna - Fezzanese
Vallesturla 70 - Finale
Real Valdivara - Genova Calcio
Sestrese - Imperia
Magra Azzurri - Rivasamba
Cogoleto - Sammargheritese
0-4
2-2
0-0
3-2
1-3
0-3
4-0
1-4
Don Bosco - Albenga 0 - 2
Legino - Baia Alassio 4 - 1
Pietra - Camporosso 4 - 2
Bordighera - Celle
0-1
Dianese - Golfodian. 2 - 1
Pallare - Millesimo
2-0
Mallare - Matuziana 6 - 1
Andora - S. Stefano 2 - 1
prossimo turno
Celle - Andora
Camporosso - Bordighera
Albenga - Dianese
D. Bosco V. - Legino
Golfodianese - Mallare
Baia Alassio - Pallare
S. Stefano 05 - Pietra L.
Millesimo - Matuziana
pt
Legino
47
Pallare
46
Andora
46
Albenga
43
Don Bosco V. 39
Pietra Ligure 37
Baia Alassio
33
Bordighera SA 32
Camporosso 31
Celle
31
Dianese
25
S. Stefano 05 25
Mallare
23
Golfodianese 18
Millesimo
12
Matuziana
6
4
Città Finale - Altarese
Aurora - Borgio Ver.
S. Stefano M. - Plodio
Nolese - Pontelungo
Cengio - Speranza SV
Bardineto - Val Prino
Valleggia - V.Sanremo
Sanremese - riposa
0-0
2-2
2-0
1-1
2-6
4-0
0-3
p
3
4
5
5
4
4
6
6
9
9
9
11
12
14
16
gf
45
44
33
32
39
35
40
27
37
33
31
26
14
27
25
gs
17
22
24
22
23
21
29
23
39
42
36
33
35
60
62
gf
50
57
41
44
37
58
46
26
37
29
31
43
35
26
21
15
gs
22
30
22
26
25
43
45
28
37
30
34
48
37
53
53
63
risultati
S. Tiziana - A. Marassi 2 - 2
Cella - Pegliese
2-1
Little C. G. - Pieve
3-2
Bargagli - Rossiglion. 3 - 1
Anpi - Ruentes 2010 2 - 1
Masone - S.Desiderio 1 - 2
Riposa - Ronchese
Riposa - Praese
prossimo turno
Amici Marassi - Anpi C.
Pegliese - Bargagli
S. Desiderio - Cella
Praese - Little C.G.
Ruentes 2010 - Ronchese
Pieve L. - Rossiglionese
riposa - Masone
riposa - S. Tiziana
SECONDA C
classiFica
Levante PL
S. Bernardino
Sampierdaren.
Sciarborasca
San Siro
Sestri 2003
Fegino
Galata
Bo. Incrociati
Atl. Quarto
Vecchiaudace
Cep
Carignano
Voltri 87
S. Teodoro G.
pt
45
44
38
34
32
31
30
28
25
23
23
21
21
19
17
v
14
13
11
9
10
9
9
8
7
6
6
6
6
5
4
n
3
5
5
7
2
4
3
4
4
5
5
3
3
4
5
p
4
2
4
5
8
7
8
9
9
9
10
12
12
12
12
gf
47
43
39
32
43
27
26
32
30
37
24
28
24
19
21
gs
25
25
23
23
33
27
30
34
31
41
32
39
39
30
40
classiFica
Little C. Genoa
S. Tiziana
Ronchese
San Desiderio
Bargagli
Praese
Amici Marassi
Pieve Ligure
Cella
Anpi Casassa
Rossiglionese
Pegliese
Ruentes 2010
Masone
Montoggio
Rapallo
22
Cà de Rissi
Begato 2013
G. Mariscotti
Ravecca
Pro Ponte
Granarolo
V.Castagna
San Martino
Olimpia
pt
44
40
37
37
35
33
30
30
29
Molassana
Busalla
Serra Riccò
Tarros
A. Lagaccio
Baiardo
Lerici Castle
Canaletto
Moconesi
Ortonovo
Athletic Liberi
S. Maria S.S.
Don Bosco SP
Ceparana
Colli di Luni
Camogli
pt
43
39
37
36
33
28
29
24
22
19
16
16
13
9
0
0
v
12
10
11
10
9
7
8
6
6
4
4
4
3
2
0
0
p
0
3
3
3
4
4
5
7
10
9
11
11
12
14
0
0
gf
43
41
31
35
38
35
33
29
24
22
18
21
17
19
0
0
risultati
prossimo turno
Borzoli - Campese
Goliardica - Certosa
S. Gottardo - Figenpa C.
Borgoratti - Genovese
Il Libraccio - Mura Angeli
Pro Recco - PonteX T.
Valletta L. - Sori
Struppa - V. Acciaio
SECONDA D
pt
Merlino
42
Agv
39
Burlando
36
Cffs Polis
33
Savignone
30
Mele
28
Pontecarrega 28
Mignanego
27
Don Bosco
27
Multedo
26
Olimpic PP
26
Sarissolese
25
Campi
23
Torriglia
16
Atl. Genova
13
Baiardo - Athletic Liberi
S. Maria S.S. - Camogli
Don Bosco SP - Canaletto
Busalla - Colli di Luni
A. Lagaccio - Lerici Castle
Moconesi - Molassana
Tarros - Serra Riccò
Ortonovo - Ceparana
Certosa - Borgoratti 0 - 2
Figenpa C. - Borzoli 1 - 2
P. Recco - Goliardica 0 - 0
Sori - Il Libraccio
1-3
Genovese - Mura A. 3 - 1
Campese - Struppa 2 - 2
V.Acciaio - S.Gottardo 1 - 0
PonteX - Valletta L. 2 - 0
v
12
11
9
8
7
8
7
8
6
7
7
7
7
4
3
n
6
6
9
9
9
4
7
3
9
5
5
4
2
4
4
p
3
4
2
3
4
8
7
10
5
9
9
9
12
12
14
gf
31
38
26
30
27
27
28
34
20
35
30
31
32
15
27
gs
15
21
17
21
24
25
27
29
24
35
33
29
36
48
47
p
4
6
5
6
4
7
6
5
7
10
11
13
8
11
10
17
gf
37
39
41
28
21
26
36
28
35
26
27
23
24
22
18
20
marcatori
gs
16
20
22
22
20
20
28
27
34
35
32
37
28
31
32
47
ROTUNNO (Serra Riccò)
CIZMJA (Moconesi)
LAUDISI (Camogli)
IMBRAGUGLIA E. (S. Maria S.S.)
ESPOSITO (Lerici Castle)
ZANFORLIN (Molassana)
ALBERTI (Tarros)
ROSATI (Ortonovo)
ALBRIEUX (Busalla)
LO BASCIO (Serra Riccò)
CAGLIANI S. (Busalla)
BETTANIN (Canaletto)
BALESTRINO (A. Lagaccio)
PALAGI (Lerici Castle)
classiFica
pt
Borzoli
58
Genovese
45
PonteX Torchio 43
Via Acciaio FC 41
Goliardica
39
San Gottardo 29
Borgoratti
28
Campese
28
Il Libraccio
27
Certosa
26
Valletta
26
Figenpa C.
25
Sori
24
Mura Angeli
22
Pro Recco
18
Struppa
16
0
v
19
14
13
12
12
8
8
7
7
7
7
7
8
6
4
4
n
1
3
4
5
3
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4
7
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0
4
6
4
p
2
5
5
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9
10
8
9
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10
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14
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12
14
gf
49
59
38
42
33
28
36
27
28
30
29
28
22
27
19
25
gs
16
24
24
22
20
32
34
31
35
31
35
42
43
46
32
53
v
16
14
12
9
10
8
8
5
7
6
5
6
4
5
5
3
n
4
4
6
7
4
9
7
12
5
5
8
5
10
6
4
8
p
2
4
4
6
8
5
7
5
10
11
8
11
7
11
13
11
1-1
3-0
2-2
3-0
1-0
0-1
1-0
3-1
Colli di Luni - A. Lagaccio
Ceparana - Baiardo
Canaletto - Busalla
Serra Riccò - Moconesi
Molassana - D. Bosco SP
Camogli - Ortonovo
Lerici Castle - S. Maria S.S.
Athletic Liberi - Tarros
risultati
V. Levanto - Casano 6 - 1
Sestieri - Foce Magra 2 - 3
Castelnov. - Mazzetta 2 - 1
Marola - R.Fiumaretta 2 - 2
Leivi - Sampierdican. 1 - 2
Termo RM - Rebocco 1 - 0
V. Aveto - Vezzano 1 - 0
Riccò - 5 Terre MV 2 - 0
prossimo turno
Foce Magra - Castelnovese
Utd Rebocco 95 - Leivi
V. Aveto - Marola
Mazzetta - Riccò Le Rondini
Casano - Sampierdicanne
5 Terre MV - Sestieri
Vezzano 05 - Termo R.M.
R. Fiumaretta - V. Levanto
SECONDA E
pt
San Lorenzo 52
Moneglia
46
Rap. Nozarego 42
Panchina C.
34
Calvarese
34
S. Ambrogio 33
Real Fieschi
31
Levanto 2006 27
Atl. Casarza
26
Cornia 2003 23
Real Deiva
23
A Ciassetta
23
Cogornese
22
S. C. Aurora
21
Recco 01
19
Boca Gastaldi 17
Il Camogli del
presidente Maisano riceverà in
casa propria gli
spezzini dell’Ortonovo. Per i
genovesi un’altra opportunità
per coltivare la
speranza di una
rimonta.
PRIMA D - 22^ giornata
Come i pareggi del Sori,
squadra capace soltanto
di vincere o perdere.
classiFica
11
11
11
10
10
9
9
9
8
8
8
7
7
7
prossimo turno
PRIMA C - 22^ giornata
gs
20
29
21
28
28
23
21
32
28
35
36
29
31
45
0
0
n
4
4
6
6
10
6
8
10
9
5
5
3
11
8
11
2
Nona perla stagionale per Fabio Zanforlin del
Molassana, che
regala ai rossoazzurri di mister
Baldi tre punti
preziosissimi
per continuare
la propria fuga
in vetta.
Quiliano - Blue Orange
Ventimiglia - Bragno
Carcarese - San Cipriano
Ceriale - Campomorone
Loanesi - Carlin’s Boys
Albissola - Taggia
Rivarolese - Varazze
Arenzano FC - Voltrese
Come le reti segnate sabato: tutte le squadre impegnate sono andate in gol.
classiFica
v
15
13
12
11
9
10
9
8
7
8
7
7
4
4
2
4
risultati
Il Quiliano di
mister Dessi
continua la sua
lunga corsa verso l’Eccellenza
ricevendo fra le
mura amiche gli
imperiesi della
Blue Orange,
sulla carta un
impegno facile.
0-1
1-1
1-1
3-2
1-4
2-0
5-1
rinv.
n
7
7
4
6
6
7
5
6
4
7
4
4
4
3
0
0
pt
49
43
42
39
37
36
35
34
30
29
26
24
23
20
17
14
gf
43
35
34
28
27
41
39
30
34
29
21
27
36
26
23
19
gs
18
21
20
22
27
38
34
24
40
34
27
34
35
35
46
37
classiFica
Val d’Aveto
Termo R.Major
V. Levanto
Leivi
R. Fiumaretta
Vezzano 2005
Foce Magra
Castelnovese
Riccò Rondini
Marola
Sampierdican.
Sestieri
Utd Rebocco
Casano
Mazzetta C.
5 Terre MonVer
6
pt
42
41
40
39
39
39
35
32
31
30
29
22
20
18
15
8
v
13
12
12
11
10
11
10
8
8
8
7
5
5
4
3
1
n
3
5
4
6
9
6
5
8
7
6
8
7
5
6
6
5
p
6
5
6
5
3
5
7
6
7
8
7
10
12
12
13
16
pt
Costa Luni
57
Follo S. Martino 53
Beverino
53
Arcola
52
San Lazzaro 47
Bolanese
45
Ath. Chiappa 42
Romito 2011
39
Antica Luni
38
Santerenzina 36
Forza Coraggio 32
Endas Spezia 25
Cadimare
25
Bradia Azzurri 24
Olimpia P. B. 22
Migliarina
18
Sarzanese
16
Garibaldina
12
Arsenal
12
v
17
16
16
15
15
13
13
10
10
10
9
8
6
7
4
5
4
3
2
n
6
5
5
7
2
6
3
9
8
6
5
2
7
3
10
3
4
5
6
p
2
4
3
3
8
6
8
5
6
9
11
14
12
15
10
17
16
17
17
gf
70
58
45
74
46
35
59
43
43
46
41
38
29
26
23
36
17
22
30
gs
18
28
25
38
30
20
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31
36
49
51
41
55
35
69
54
58
72
risultati
prossimo turno
risultati
prossimo turno
risultati
prossimo turno
risultati
prossimo turno
Plodio - Aurora C.
Speranza - Bardineto
Altarese - Cengio
Sanremese - Città di F.
Val Prino - Nolese
Pontelungo - S. Stefano
Borgio V. - Valleggia
V.Sanremo - riposa
Borgo Incrociati - Cep 3 - 2
Voltri 87 - Carignano 0 - 1
Levante PL - Fegino
2-1
Galata - S. Bernardino 1 - 1
S. Teodoro G. - S. Siro 1 - 2
A.Quarto - Sciarborasca 2 - 2
Sestri 03 - Vecchiaud. 1 - 1
Sampierdarenese - riposa
Cep - Atl. Quarto
Vecchiaud. - B. Incrociati
Sampierdaren. - Galata
S. Siro - Levante PL
S. Bernard. - S. Teodoro
Carignano - Sestri 03
Fegino - Voltri 87
Sciarborasca - riposa
Don Bosco - Merlino 0 - 3
Olimpic PP - Pontecar. 2 - 5
Atl. Genova - Cffs Polis 2 - 2
Sarissolese - Campi
3-0
Multedo - Mele
1-1
Torriglia - Mignanego 2 - 1
Agv - Savignone
0-2
Burlando - riposa
Savignone - Atl. Genova
Burlando - Agv
Campi - Don Bosco
Cffs Polis - Multedo
Mele - Olimpic P.P.
Pontecarr. - Sarissolese
Merlino - Torriglia
Mignanego - riposa
Cornia - Atl. Casarza 4 - 1
R. Deiva - Cogornese rinv.
Boca G. - Panchina C. 0 - 2
R. Fieschi - Recco 01 2 - 0
Ciassetta - S.Ambrogio 3 - 2
Levanto - S. Lorenzo 1 - 2
Moneglia - S. C. Aurora 3 - 1
Nozarego - Calvarese 1 - 1
A. Casarza - A Ciassetta
Cogornese - Boca G.
Panchina - Levanto 2006
Cornia 2003 - Moneglia
Aurora - R. Nozarego
S. Lorenzo - R. Deiva
S. Ambrogio - R. Fiesch
Calvarese - Recco 01
Arcola - Antica Luni
2-2
Beverino - A. Chiappa 1 - 3
Follo S. M. - Costa Luni 1 - 1
Bradia - Endas Spezia 0 - 4
S. Lazzaro - Migliarina 2 - 0
Bolanese - Olimpia PB 0 - 0
Arsenal - Romito 2011 0 - 5
Forza C. - Santerenzina 1 - 3
Garibaldina - Cadimare 0 - 0
Sarzanese - riposa
Olimpia P.B. - Arcola
A. Luni - Arsenal
Romito 2011 - Bradia A.
Migliarina - Follo S. M.
Cadimare - Forza C.
Costa Luni - Garibaldina
Santerenzina - Beverino
Endas Sp - S.Lazzaro
A. Chiappa - Sarzanese
Bolanese - riposa
v n p gf gs
13 5 2 57 23 Bolzanetese
13 1 6 52 26 Prato 2013
11 4 4 40 26 Davagna
10 7 2 35 22 Avosso
9 8 2 40 26 Nuova Oregina
9 6 5 38 26 Pegli 2007
8 6 5 42 33 Pro Sesto
8 6 4 29 27 Pegliese “B”
8 5 7 35 36
pt v n p gf gs
27 8 3 9 48 38 risultati
25 8 1 9 44 36 Prato 2013 - Avosso
4-1
19 5 4 11 37 53 Granarolo - Begato 13 0 - 2
15 4 3 12 29 40 Bolzanetese - Cà Rissi 2 - 2
15 4 3 13 26 54 Olimpia - G. Mariscotti 1 - 1
Davagna - Pegli 2007 6 - 3
11 3 2 15 28 50
Pegliese “B” - P. Ponte 4 - 1
5 1 2 16 24 88
San Martino - P. Sesto 3 - 1
0 0 0 0 0 0 N. Oregina - Ravecca 2 - 4
riposa - Vecchio Castagna
gs
19
20
24
22
23
22
29
26
20
36
35
35
50
40
39
42
Campionato sempre più
incerto: ben 6 squadre nel
giro di 3 punti al vertice.
SECONDA F
classiFica
gf
36
31
46
44
35
30
32
28
23
37
32
28
27
19
16
18
prossimo turno
TERZA GENOVA - 22^ giornata
classiFica
classiFica
21
19
17
13
12
12
12
10
10
9
9
8
8
8
8
8
26^ giornata
risultati
n
5
3
6
5
7
7
4
7
3
4
5
4
7
4
3
RAIOLA (Quiliano)
GRANVILLANO (Albissola 2010)
CARDILLO (Voltrese)
TRAGGIAI (San Cipriano)
CATTARDICO (Bragno)
LAMBERTI (Ventimiglia)
DADDI (Carlin’s Boys)
BATTAGLIA (Arenzano FC)
RAMBALDI (Blue Orange)
MAROTTA (Bragno)
VALENZISE (Quiliano)
BELFIORE A. (Rivarolese)
ALESSI (Quiliano)
SOFIA (Varazze)
CAFOURNELLE (Ventimiglia)
HAIDICH (Ceriale)
22^ giornata
v
13
13
10
10
9
9
10
8
9
7
6
6
2
3
2
marcatori
gs
25
22
28
31
30
21
33
40
39
33
37
39
29
39
40
51
22^ giornata
pt
44
42
36
35
34
34
34
31
30
25
23
22
13
13
9
p
3
6
4
5
5
7
7
8
9
9
11
9
11
14
14
20
gf
56
39
45
42
48
23
29
38
33
36
31
31
21
26
18
21
PROMOZIONE B - 23^ giornata
prossimo turno
Blue Orange - Albissola 2010
Voltrese - Loanesi
Taggia - Rivarolese
Campomorone - Ventimiglia
San Cipriano - Quiliano
Varazze - Ceriale
Carlin’s Boys - Carcarese
Bragno - Arenzano FC
22^ giornata
classiFica
n
5
1
4
4
6
4
6
5
4
4
4
7
5
3
6
0
p
5
3
5
7
7
6
9
10
9
7
11
9
9
12
15
15
PRIMA B - 22^ giornata
Le prime quattro della
classifica vincono tutte e
se ne vanno in fuga.
22^ giornata
SECONDA AB
v
14
15
14
13
11
11
9
9
9
9
7
6
6
5
2
2
n
4
7
6
3
5
8
4
2
5
8
4
8
8
7
3
6
Otto reti stagionali per Sofia
del Varazze, che
ieri ha segnato
una doppietta
importante per
i nerazzurri di
mister Corradi:
i suoi gol sono
stati utili per battere il Ceriale.
Argentina - Casarza L.
Rivasamba - Cogoleto
Genova C. - Sestrese
Sammargheritese - Ligorna
Finale - Magra Azzurri
Cairese - R.Valdivara
Imperia - Vallesturla
Fezzanese - Veloce
classiFica
v
14
13
12
13
11
9
10
10
9
7
8
6
6
4
5
2
risultati
Per il Genova
Calcio di Beppe
Maisano, lanciatissimo verso le
posizioni di vertice, c’è il derby
con la Sestrese,
gara sentita dal
mister genovese,
ex di lusso dei
verdestellati.
PRIMA A - 22^ giornata
risultati
pt
46
46
42
42
38
35
34
32
32
29
28
26
26
19
18
12
Quiliano
Ventimiglia
Voltrese
Albissola 2010
Carlin’s Boys
Campomorone
Taggia
Bragno
Loanesi
Arenzano FC
Ceriale
Rivarolese
Varazze
San Cipriano
Carcarese
Blue Orange
prossimo turno
Con la tripletta
di ieri bomber
Prunecchi trascina l’Imperia
alla vittoria
esterna sulla
Sestrese e aggancia sul trono
dei cannonieri
Chiodetti a quota 15 reti.
Bardineto
Altarese
Pontelungo
S. Stefano Mare
Speranza SV
Sanremese
Aurora Calcio
Nolese 2001
Città di Finale
Val Prino
Valleggia
Borgio Verezzi
Plodio
Virtus Sanremo
Cengio
PROMOZIONE A - 23^ giornata
TERZA SV - 16^ giornata TERZA CH - 20^ giornata NUMERI E STATISTICHE
classiFica
prossimo turno
Pegli 2007 - Bolzanetese
Ravecca - Davagna
Cà de Rissi - Granarolo
Mariscotti - N. Oregina
V. Castagna - Olimpia
Begato 2013 - Pegliese “B”
Pro PonteX - Prato 2013
Avosso - S. Martino 06
Pro Sesto Ge - riposa
risultati
pt v n p gf gs Rocchettese - Murialdo rinv.
Letimbro
23 7 2 4 22 23 Borghetto PC - Priamar 2 - 1
Borghetto PC 22 6 4 4 24 23 Val Lerone - R. Savona 3 - 1
Priamar
21 6 3 3 26 20 Letimbro - Riva Ligure 3 - 2
S.Cecilia - S.Filippo
2-2
S. Cecilia A.
18 4 6 3 25 20
Borgio V. “B” - riposa
Val Lerone
18 4 6 4 23 20
Real Savona
17 4 5 4 15 18
San Filippo N. 16 3 7 4 17 19
Murialdo
14 4 2 5 18 17
prossimo turno
Riva Ligure
13 3 4 6 19 20
Murialdo - Borghetto PC
Rocchettese
11 2 5 6 15 24
R. Savona - Letimbro
Borgio V. “B”
0 0 0 0 0 0
Borgio V. “B” - Rocchettese
Riva L. - S. Cecilia A.
Priamar - V. Lerone
S. Filippo N. - riposa
classiFica
pt
Borgorotondo 49
Riese
44
Carasco
44
Borgo Rapallo 41
Valle 2008
32
Segesta
29
Framura
26
Entella 1914
25
R. Portofino
20
Arenelle
19
Ri Calcio
18
Leivese
17
Monilia
15
Utd Rapallo
8
risultati
v n p gf gs Borgorotondo - Arenelle 4 - 0
15 4 1 53 15 Leivese - Borgo Rapallo 2 - 1
13 5 2 46 19 R. Portofino - Carasco 0 - 5
13 5 2 48 22 Framura - Entella 1914 2 - 0
Segesta - Monilia
1-2
12 5 3 35 18
Utd Rapallo - Riese
0-4
10 2 8 31 31 Ri Calcio - Valle 2008 1 - 2
8 5 7 38 38
6 8 6 26 25
7 4 9 36 44 prossimo turno
5 5 10 21 42 Borgo Rapallo - Borgorotondo
R. Portofino - Framura M.
3 10 7 24 33
Valle 2008 - Leivese
4 6 10 22 32
Monilia - Ri
5 2 13 26 41 Arenelle - Riese
4 3 13 25 39 Carasco - Segesta
2 2 16 15 47 Entella 1914 - Utd Rapallo
DEL CALCIO DILETTANTISTICO
GENOVA. Nomi e cognomi dei calciatori
dilettanti della Liguria, organigrammi societari, dati anagrafici, rose delle squadre, ruoli,
provenienze, carriere, presenze e gol dei
singoli protagonisti nelle passate stagioni:
per arricchire sempre di più la parte statistica
del calcio dilettantistico ligure si invitano le
società, i tecnici e i calciatori a comunicare
gli aggiornamenti dei propri dati all’indirizzo
[email protected], anche in
previsione dell’uscita della sedicesima edizione dell’Almanacco del Calcio Ligure, che
a fine stagione 2013/2014 pubblicherà tutti i
dati statistici dei vari campionati.
genova sport
Il lunedì in edicola
l’inserto
dedicato ai
giovani sportivi
In collaborazione con:
IL SECOLO XIX
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
BASKET/ SERIE A2 FEMMINILE
SCI ALPINO/ CAMPIONATI REGIONALI
Tecnica, difesa e grinta
l’Almo Nature è ai playoff
Franzoso supergigante
due vittorie e un podio
Bene anche Avallone e Viviani nello slalom
GIUSEPPE D’AMICO
La playmaker Valentina Costa, grande protagonista a Vicenza con 19 punti
CESCHINA
le di questa stagione. Esserci è un
onore,giocarealmassimosaràun’altra cosa. È vero, siamo tra le migliori
quattro che ci andranno, ma serviranno carattere e sfumature di gioco
in più per essere protagonisti anche
nella post-season. Ora - conclude avremo quindici giorni per affinare
glischemidigioco,vistocheilprossimo weekend si giocherà l’All Stars
Game femminile, quindici giorni da
sfruttare al meglio in allenamento».
Nell’altro girone al momento le prime quattro sono Vigarano, Ariano
Irpino, Battipaglia e Napoli, senza
contare Sesto San Giovanni, Trieste
e Torino nel girone della Nba: otto
squadre forti a contendersi un solo
posto per la A1 (un altro sarà per la
migliore dei gironi Sud), con le migliori dei gironi a incrociarsi in gare
diandataeritornoedeventualebella
in casa della meglio classificata. In
dueanni,dunque,laNbahaottenuto
un obiettivo da record per una squadra ligure femminile: finale playoff
in A3 l’anno scorso, poi A2 quest’anno, e ancora playoff. Ovvero, quando
il basket sotto la Lanterna fa faville.
Almo Nature NBA-Zena Genova: Bestagno 13, Bindelli 9, Piermattei 2, Belfiore, Cerretti 2, Algeri, Sansalone, Principi 6, De Scalzi 17, Costa
19. T.L.: 9/13. All.: Vaccaro.
rante le partite, la sua precisione al
tiro dalla media e lunga distanza e le
sue fuoriclasse ( non si dimentichi la
De Scalzi con 17 punti) si prenota per
giocare i playoff tra le favorite alla finalissima.
«Complimentiatuttelemieragazze -ha detto Vaccaro- perché stanno
sempre più assomigliando nel gioco
alla squadra che ho in mente io: aggressiva e tecnica allo stesso tempo.
Contro Vicenza abbiamo ottenuto il
massimo dei risultati possibili contro un team comunque ostico: due
punti e un successo meritato che ci
premia con i playoff», che Vaccaro
definiscecome«l’obiettivoprincipa-
PALLAVOLO
NUOTO
Pusceddu da paura: la Filippi nel mirino
L’atleta genovese, 14 anni, nuota i 200 dorso in 2’10”93: il record italiano non è distante
PAOLA PROVENZALI
NATA PER NUOTARE. Nata per
vincere. Sara Pusceddu, classe 2000,
sembraesserelaclassicapredestinata. Quella che scriverà pagine importanti nel futuro dell’Italnuoto. Quella che quando nuota a dorso mette i
brividi e, a quattordici anni appena
compiuti, mette a segno miglioramenti che, nel recente passato, riuscivano solo a una certa Federica
Pellegrini. Nuota e vince e lo fa con
una semplicità disarmante. Di chi a
scendere in acqua si diverte ancora
un mondo e non dà troppo peso a dei
risultati che fanno sognare tutti gli
appassionatidinuoto.E’chiarocheè
ancora troppo presto per “taggarla”
come fuoriclasse. Ma una analisi
obiettiva del presente e dei crono
messi a segno, parlano più che chiaro. Al momento l’allieva di Patrizia
Bozzano è il vero fenomeno del nuotogiovanileazzurro.Perleirecordsu
record e a ogni gara un miglioramento che non è di centesimi o di decimi
come per tutti gli altri, ma di secondi.
Già nelle prime due giornate la “Push” aveva incantato. Ieri il capolavoro, nella gara che sente più sua: i 200
conquistato il secondo posto in
slalom gigante, il terzo in slalom
ANCORA UNA VOLTA i giovani speciale e il settimo in SuperG.
A completare le vittorie genovesciatori genovesi sono stati protagonisti assoluti ai Campionati re- sihaprovveduto,incampofemmigionali del Piemonte. Nella cate- nile, Serena Viviani dello sci club
goria Allievi ben quattro dei sei ti- Pragelato aggiudicandosi meritatoliinpaliosonostativintidaatleti tamente lo slalom gigante; in spenostrani. Matteo Franzoso dello ciale, la coriacea sciatrice genovesci club Sestriere si è aggiudicato il selavittorial’hasolosfioratagiuntitolo regionale sia in SuperG, gendo seconda ad appena 6 centeospitato a Bardonecchia, sia nello simi di secondo dalla vincitrice
slalom gigante disputato al Se- Carola Gardano. In SuperG la Vistriere, concludendo poi secondo viani ha concluso in nona posizioin slalom speciale: «Sono ovvia- ne. Nella stessa categoria Carlotta
De Luca delmente soddisfatl’Equipe Limone
to. La schiena e la
ha conquistato il
spalla non mi
quinto posto in
procurano più
SuperG e il settidolori e io mi senmo in slalom speto in ottima forciale.
ma. Puntavo a
Attività mavincere e ci sono
ster: A Pila si è diriuscito; mi sono
sputato un Sudivertito di più in
perG master naSuperG, gara nelzionale. Il portalaqualepensoancolori dell’Orion
che di aver sciato Matteo Franzoso in evidenza
sci club di Genodavvero bene. In
gigante meglio la prima manche va, Enrico Ghirardelli, firmando la
che la seconda. In speciale dovevo sua migliore prestazione stagiofare punti per i prossimi campio- nale, ha fatto suo il terzo posto asnati italiani e così anche il secondo soluto.
Ferma la Coppa Liguria a seguiposto mi va più che bene. Adesso
sotto con le qualificazioni per il Pi- to di un nuovo doppio rinvio, si
nocchio e il Topolino anche se il punta ora ai prossimi Campionati
mio obiettivo primario rimango- Provinciali di Genova organizzati
no i campionati tricolori dove spe- dall’OrionsciclubdiStefanoGallinoedinprogrammasabatoprossiro di arrivare in formissima».
Chi festeggia a ragione è anche mo a Lurisia. Novità di quest’anno
Benedetto Avallone, pure lui della l’assegnazionedeititoliprovinciacategoria Allievi, seppur con un li a tutte le categorie, dai baby ai
anno più di Matteo. Avallone, in master.
Firmate le delibere, trovati gli
gara con i colori dello sci club Sestriere,hacentratolavittorianello accordi, finalmente tornano anslalom speciale, e il secondo posto che quest’anno i Campionati Stunel SuperG mentre non è andato denteschi di sport invernali della
Provincia di Genova. L’appuntaoltre il settimo posto in gigante.
Restando in campo maschile mento è per il 18 marzo ad Artesivanno segnalate le ottime presta- na. In pista, per lo slalom gigante,
zioni di Stefano Cordone, altro ge- circa 150 studenti sciatori in rapnovese in forza allo Ski College Li- presentanza delle scuole medie
mone. Cordone, figlio d’arte, ha inferiori e superiori di Genova.
NANNI CIFARELLI
Netta vittoria in trasferta a Vicenza, Costa e Bestagno protagoniste
INVINCIBILI. E come se non bastasse, matematicamente ai play-off
di A2. È racchiusa tutta qui l’eccezionale stagione dell’Almo Nature Nba
Genova che, con la vittoria nettissima contro Vicenza per 68-46, raggiunge il suo massimo obiettivo stagionale:entraredidirittoeconmerito nella post-season che conta, giusto coronamento di una stagione
regolare giocata a livelli straordinari
e di una Poule Promozione in cui le
ragazze di coach Vittorio Vaccaro
hanno vinto tutte le partite chiave.
Come, appunto, quella contro la
Delco Vicenza, e per di più fuori casa,
un match che le rosanero hanno in
praticadominatosinoalfischiodella
sirena che metteva il sigillo a una
prestazione formidabile di tutte le
giocatrici. Bestagno a parte, sempre
decisiva al tiro con i suoi 13 punti e
anche a rimbalzo, questa volta non si
può non dare merito alla playmaker
Costa per i due punti d’oro conquistati in Veneto: per lei 19 punti, doppia cifra raggiunta già solo dopo undici minuti di gioco, con un +25 di valutazione finale, mentre la Bestagno
metteva a tabellino la doppia cifra,
20 rimbalzi e +23 di valutazione.
Due giganti, insomma, ma tutte le
genovesi meritano un plauso per
aver disputato una gara davvero giocata all’insegna della grande pallacanestro: difesa dura e agonistica sulle
avversarie, come è dettame del tecnico Vaccaro, pressione sulle avversarie dall’inizio alla fine, tanto che a
cinque minuti dalla fine si era addirittura sul 64-40 per l’Almo Nature,
con partita però già in tasca sin dall’avvio grazie a un parziale di quarto
iniziale di 19-12. Una Nba, insomma,
che con la sua difesa perfetta e agguerrita, il suo agonismo, il suo carattere, la sua tenuta psicologica du-
39
Sara Pusceddu, 14 anni, ha nuotato i 200 dorso in 2’10”93
dorso. Si pensava che la competizione si risolvesse al fotofinish con un
duello fra lei e l’ingauna Francesca
Fresia. Invece Sara ha ingranato la
marcia giusta fin dalla partenza e
non ce ne è stato più per nessuno. Il
tempo finale è da paura 2’10”93 (con
passaggi di 31”34, 32”46, 33”70 e
33”43). Abbatte il precedente record
che già le apparteneva con 2’12”10,
ma soprattutto si proietta nell’élite
italiana della specialità.
La genovese dovrà passare dall’ostacolo dei Categoria di Riccione a
fine mese, ma con 2’10 nei 200 dorso
sipuòambireaunpodioagliAssoluti
e dare del filo da torcere anche a Federica Pellegrini. Sara non pensa a
queste cose e forse è la sua forza
«prendo quello che viene. Oggi sono
partita forte, ho visto che ne avevo
ancora e ho continuato. Non mi
aspettavo un tempo così, ma mi sento bene. Il nuoto è ancora solo un divertimento». Trovarne atlete così e
soprattutto non risvegliarle mai dal
loro sogno.
Un’altra giovane emergente, an-
chesesutempipiù“umani”èFederica Magnano, classe 2001 del Genova
Nuoto. L’atleta allenata da Davide
Ambrosi sta entrando nel mondo dei
“grandi” piano piano, ma competizione dopo competizione sembra
sempre più convinta dei suoi mezzi.
Ieri ha stravinto i 200 dorso con
2’20”21 ma soprattutto ha compiuto
un’impresa storica abbattendo la
barrieradelminutonei100stilelibero con 59”46 (28”88 e 30”58). Piccola, umile e determinata è Noelia Sansalone, nata nel 2001 e portacolori
della Crocera Stadium. Scivola sull’acqua come poche sanno fare. E’ di
una modestia disarmante, ma in acqua sa trasformarsi. Domina gli 800
con 9’24”23, abbassando di 11 secondi il personale e strizzando un occhio
al podio tricolore di Riccione.
Nei 1500 stile libero ragazzi 1999 è
superlativo Simone Buffa dell’Andrea Doria. Il quindicenne fondista,
già campione d’Italia in acque libere,
nuota alla perfezione anche le distanze “più brevi”. E’ caparbio e dotato di una bellissima nuotata. Si impone con 16”16”39, doppiando tuti
gli avversari e dando una bella ritoccata al precedente best (16”34).
Normac travolge Varese
il Cus lotta per due set
••• NETTA AFFERMAZIONE per le genovesi della Normac Avb sul Volley Cistellum Cislago Varese. Al PalaMaragliano finisce 3-0 (25/18, 25/15, 25/19)
in soli 72 minuti. Ottima gara per Truffa
e Bilamour sulle bande, bene Bortolotti
e Campi centrali, con Agosto opposto,
Colucci al palleggio e Mangiapane nell’insolito ruolo di libero al posto dell’infortunata Pesce. Tutte le migliori hanno
vinto, classifica invariata con la Normac
Avb a soli 3 punti dalla zona playoff.
Lotta il Cus Genova che cede in B2 maschile al National Villadoro in tre set
(22-25, 23-25, 13-25). Rimaneggiati per
le assenze di Compagno e Ghia, gli universitari hanno schierato Delucchi in regia, Corrado opposto, Di Maio e Barberis al centro, Bottaro e Viale sulle bande.
I cussini hanno giocato punto a punto i
primi due set.
In Serie C femminile torna alla vittoria
l’AlbaroNervi: 3-0 in trasferta al ValdiMagra mentre il Volare Arenzano mette
in difficoltà la capolista Carcare, prima
di cedere 3-1.
C Femminile: Anfossi Arma Taggia-Tigullio Sport Team 0-3,ValdiMagra-Albaro Nervi 0-3, Ventimiglia-Serteco
Volley School3-0, Quiliano-Iglina Albisola 1-3, Genova Vgp-Sanremo 2-3,Virtus Sestri-Albenga Il Barrante 0-3, Volare Arenzano-Carcare1-3. Classifica: Car-
care 44, Albenga Il Barrante 43, Albisola 41, Sanremo 37, Tigullio Sport Team
33, Ventimiglia 31, Genova Vgp 23, Volare Arenzano 21, Serteco Volley School
19,Quiliano, Albaro Nervi 18, Virtus Sestri 15, Arma Taggia 11,ValdiMagra 0.
C Maschile: Avis Spezia-Futura Ceparana 3-0, SpinnakerAlbisola-Spezia Volley 3-1. Classifica: Spinnaker Albisola
34,Admo Lavagna 28, Avis Spezia 26,
Sanremo 24, Spezia Volley 19, Villaggio
18, Rapallo, Olympia Pgp 10, Futura Ceparana 9, Santa Sabina 8.
D Femminile – Girone A: Nuova Lega
Sanremo-Alassio 0-3, AgvCampomorone-Celle Varazze 3-1, Il Gabbiano Andora-Cogoleto3-0, Toup Sanremo-Loano
0-3, Vallestura-VolleyScrivia. Classifica:
Alassio, Agv Campomorone 35, NL Sanremo 34, VolleyScrivia, Celle Varazze
29, Il Gabbiano Andora 28,Vallestura 27,
Cogoleto 20, Loano 13, Sanremo 2.
D Femminile - Girone B: Santa SabinaCasarza Ligure 3-1, Serteco VolleySchool-Lunezia Team Volley 1-3, Recco-Canaletto 3-0, VolleyC.P.O. Ortonovo-Admo Lavagna 3-0. Classifica: Volley
C.P.O.Ortonovo 45, Admo Lavagna 39,
Santa Sabina 34, Pgs Auxilium32, Lunezia Team Volley 30, Casarza Ligure 23,
SpeziaElettrosistemi 15, Serteco Volley
School 13, Canaletto 11, Recco10.
M. CO.
sport
40
IL SECOLO XIX
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
GENOA
GENOA
2
CATANIA
0
ANTONELLI 14’ PT, STURARO 40’ ST
GENOA (3-4-3): Perin; Antonini (38’ st Calaiò), Portanova, Burdisso; Motta, Sturaro,
Bertolacci (1’ st Fetfatzidis), Antonelli; Konatè, Gilardino, Sculli (14’ st Cabral). In panchina: Bizzarri, Albertoni, De Maio, Cofie, Marchese, Centurion, De Ceglie. All. Gasperini
CATANIA (3-5-1-1): Andujar; Spolli, Bellusci,
Rolin; Peruzzi, Izco, Lodi (20’ st Monzon),
Rinaudo, Biraghi; Plasil (19’ st Fedato); Keko
(28’ st Leto). In panchina: Frison, Ficara, Legrottaglie, Alvarez, Boateng, Gyomber,
Petkovic, Capuano. All. Maran
Arbitro: Irrati di Pistoia
Note: espulso Bellusci al 39’ pt per doppia
ammonizione, ammoniti Bertolacci, Sturaro,
Burdisso per gioco scorretto; recupero 1’ e
4’; spettatori 1.415 (incasso 25.573 euro),
abbonati 16.731 (quota gara 165.379 euro)
MAURO CASACCIA
GENOVA. Diciamolo. «E diciamolo».
Perlagrandebellezza,ilsaltoqualitativo che Gian Piero Gasperini vuol fare
compiere al Genoa, la sfida con il Catania non ha rappresentato un buon passo avanti: «Abbiamo sbagliato molto e
davantitroppoegoistiofrenetici,ciabbiamo messo troppo a chiuderla, pur
rischiandopocoonulla».Chiuso,però,
grazie al 2-0 sui siciliani, è un altro discorso. Diciamolo. «Sì, diciamo che
siamo salvi. E non è poco, visto da dove
si era partiti. Anche l’anno prossimo il
Genoa giocherà in serie A». Quota 35,
alla settima del girone di ritorno, è da
Oscar: «Sono davvero tanti punti». La
gara di Marassi non è stata bella, ma,
datopurel’andamentodichistadietro,
il successo comunque netto fa sbilanciarel’allenatorerossoblù:ieriilGrifone si è preso la grande salvezza.
D’orainavanti,altrofilm,altriobiettivi. La supremazia cittadina, ad esempio.L’ulteriorecrescitadeigiovani,nel
giornoincuiSturaroèmiglioreincampoetimbragolligureinserieA,Perinsi
conferma maturo e viene chiamato in
Nazionalemaggiore(ierigiustounbrivido da Keko, su errore di Portanova, e
un paio di prese in sicurezza). Mentre
Konaté e Fetfatzidis convincono meno. Senegalese sprecone, due conclusioni fallite ignorando Gilardino e poi
Calaiòalcentro.Grecolezioso,siperde
ineccessididribbling,perdetemponel
proporre l’assist a Sculli, quando trova
lo spiraglio giusto con parabola mancina su punizione trova Andujar a dire
no. Anche una palla buona per il destro
di Motta, alto, altre occasioni potenziali. Il Genoa tiene vivo il Catania in
10, spreca molto (in più, due “quasi” rigorisuGilaeFetfa).CompresoGilardino,chegrazieacolpoditestadiKonaté
vasoloversoAndujar,scavettomaldosatoepallafuori.Tant’è,nell’esultanza
dopo il 2-0, ad Antonini che va ad abbracciarlo, il tecnico scarica la trance
agonisticavelatapoid’ironianellasuccessiva spiegazione sorridente: «Ma
vaffa...ciavetemesso50minutiafareil
secondo... vi porto tutti in ritiro...».
Per tornare ai nuovi traguardi, c’è
l’allargamento delle risorse, dando più
spaziadesempioaCenturionoCabral,
ierièentratonellaripresa.Primapalla,
losvizzeroincespica, litigaunpo’conil
pallone,boatodelpubblicoeGasperini
si arrabbia rivolgendosi ai tifosi: indice
a dire «è la prima palla, che reazione è
questa? Non è possibile comportarsi
così». Riecco la questione del mugugno.QuandopoiinveceCabralandràal
recupero palla, volenteroso, applausi
del Ferraris. «Cabral è entrato un po’
preoccupato, ha preso qualche liscio...
poi è cresciuto. Anche questi ragazzi
vivono di emozioni. Quindi si è sbloc-
LAGRANDE
SALVEZZA
Un gol per tempo, Catania battuto
Gasp: «Ora siamo salvi e non è poco»
EUROPA A 5 PUNTI
«MA MILAN E LAZIO
SONO DA FILOTTO»
Quota 35, l’Europa League è a
40, Parma e Verona. «Ma Inter,
Milan e Lazio - dice Gasp - possono fare dei filotti. Noi vogliamo stare con Parma e Torino»
TROPPI 50 MINUTI
PER FARE GOL
«TUTTI IN RITIRO...»
Sturaro segna il 2-0, Antonini
va ad abbracciare Gasperini che
sorriderà dopo e scarica la tensione: «Vaffa... 50’ per fare il secondo... vi porto tutti in ritiro...»
Luca Antonelli, dopo tocco di Alberto Gilardino, realizza l’1-0
catoehafattobuonicontrasti».EGasp
torna sull’atteggiamento del pubblico:
«Ioauspicocheversoigiocatoricheindossano la maglia del Genoa ci siano
presupposti per aiutarli a fare bene».
Argomento diverso, i fischi per Lodi
all’annuncio delle formazioni e, poi,
ogni volta che tocca la sfera. A inizio ripresa, trascorso appena un minuto:
fallo al limite su Lodi, la zolla perfetta
per lo stesso 10, verso la Nord come nel
derby, tra altri fischi. Balletto di proteste:pallaspostata,barrieracheavanza.
Dueminutiperbattereel’excolpiscela
barriera. Comportamento provocatorio che Antonini non gradisce, batti-
becco con Lodi, Sculli a dividerli.
Ieri in mediana il Genoa aveva il ’91
Bertolacci e il ’93 Sturaro. Il primo sostituito a inizio ripresa, già il Catania
erain10:secondogialloaBelluscial39’
pt, ineccepibile, trattenuta su Motta
dopo fallo da dietro su Gila. E chiave
nel primo tempo sono state le palle recuperate dai rossoblù sulla trequarti
avversaria, quattro volte: da lì nascono
gol di Antonelli, espulsione di Bellusci,
deviazione imperfetta di Gilardino su
tirodiMotta,ultimopassaggiosbagliato da Bertolacci. «L’ho tolto perché era
ammonito e rischiava, inoltre credevo
che in mezzo potessimo stare più a ri-
Prima palla di Cabral, incespica
e il pubblico mugugna. Il tecnico si arrabbia e si rivolge ai tifosi: «Non si fa così. Era preoccupato. I giocatori vanno aiutati»
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UN LIGURE CRESCIUTO NEL SETTORE GIOVANILE A SEGNO, COME ERANIO E PANUCCI
STURARO È ”L’OMMU” DEL MATCH, PESCA ANCHE IL GOL
«DEDICA ALLA MIA RAGAZZA E ALLA FAMIGLIA»
IL PERSONAGGIO
MUGUGNO TIFOSI
«DIFENDO CABRAL,
NON SI FA COSÌ»
ANSA
dosso della loro area con Fetfa, senza
sbilanciarci». Quasi un uno contro uno
diSturaroconLodi,primachel’exvenga tolto da Maran (che è senza punte e
parte dal 3-5-2 con l’ala Keko e la mezzala Plasil davanti, nel finale osa con il
4-2-3), e modulo Genoa inedito: 5-13-1, piuttosto che 3-3-1-3.
Qualcosa di troppo è concesso al Cataniain10,sulterrenoscivolosodiMarassi, sebbene Perin viva assai quieto.
Quando già il Genoa è passato al 4-23-1 e poi a un misto di 4-4-2 e 4-2-4 (c’è
Calaiò con Gila), il giovane di Sanremo
ruba palla in area e in diagonale fa 2-0
(Andujar non ineccepibile). Avvolgente l’azione dell’1-0: Sculli a Bertolacci e
Antonelli sovrappone, il mancino in
profondità per Sculli, al centro per lo
stesso Antonelli nella retroguardia etnea che si scioglie come burro (grave
abbaglio di Spolli); la prima conclusione colpisce Andujar, tocca Gilardino e
l’esterno insacca. Antonelli, 3 gol nelle
ultime 3 vittorie rossoblù, 9 punti. Allungo per la grande salvezza.
Eadesso?Alcuniobiettivigiàindicati. Poi, l’ottavo posto per introiti e griglia della prossima Coppa Italia. C’è
pure l’Europa League a 5 punti. «Vabbé, però ci sono squadre come Inter,
Milan e Lazio che possono fare dei filotti. Noi semmai vogliamo stare vicino a squadre come Parma o Torino.
Siamo cresciuti e vogliamo crescere
ancora». Dopo la salvezza, bellezza.
GENOVA. Tranceagonistica,èquasiil
90’ e il centrocampista doppia Leto
andando a recuperare l’ennesima palla. Oppure chiama la sfera e propone
sventagliata da 40 metri che innesca
Konatéall’alasinistra,gambachepare
braccio di Peyton Manning, quarterback dei Denver Broncos che è fra i
suoi idoli. Cavallo di razza, Stefano
Sturaro che s’è fatto uomo. Man of the
Match. Anzi, in ligure: l’ommu del match. E, quelli, due fotogrammi di fine
giornata da migliore in campo, album
dei ricordi appena aperto. E due momenti che dicono pure dove il 20enne
diSanremo(21annilasettimanaprossima)ègiàportentoso,larapinadipalloni, e dove può migliorare, la costruzionedigioco.Etàdallasuaenellagara
senza Matuzalem, con la mediana anni Novanta composta con il ’91 Bertolacci, altra dimostrazione che il Genoa
e Gasperini hanno pescato giusto, con
ilpescatoreSturaro.All’amopresopure Lodi, ex non rimpianto: al mancino
napoletano Gasp ha preferito “Matu”
ma anche il ragazzo portato da Michele Sbravati nel settore giovanile rossoblù quand’era categoria Giovanissimi.
Ieri, premio ulteriore con il gol del 2-0
(corsa da porta a porta di Perin per andare ad abbracciarlo): a segno un ligure prodotto delle giovanili, come Stefano Eranio e dopo Christian Panucci,
nel 1993. Quando Sturaro è nato. Ora,
Carnevale di Rio:
il Fenomeno
sfila sul carro
RIO DE JANEIRO. Ronaldo ha messo da parte per un giorno i
propri impegni di membro del Comitato organizzatore dei
Mondiali e si è lasciato trascinare nelle feste sfrenate del
Carnevale paulista. L’ex Fenomeno, due volte campione
del mondo con la Selecao, è stato l’ospite d’onore della
scuola di samba Gavioes da Fiel, nata come costola del
gruppo ultrà dei tifosi del Corinthians, la squadra di San Paolo in cui Ronaldo ha giocato gli ultimi due anni di carriera.
Nonostante i chili di troppo, sottolineati da uno sgargiante
completo color giallo oro, indossato per sottolineare la
conquista in carriera di Coppa del mondo e Pallone d’Oro,
l’ex interista, che era assieme padre, madre, figlio e attuale
compagna Paula Moraes, ha mostrato buone doti di ballerino. Durante la sfilata Ronaldo, preso dall’ansia, è incappato
in un imprevisto già accadutogli: un bisognino fisiologico in
diretta tv. Alle Olimpiadi di Atlanta del 1996, durante la partita contro l’Ungheria, Ronaldo fece la pipì in campo, coprendosi con il pallone. Stavolta ha utilizzato una bottiglia.
IL SECOLO XIX
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
41
IL PRATO SOTTO ESAME
AL FERRARIS
SCIVOLANO TUTTI
MOTTA: «IO NO,
TACCHETTI OK»
Festival delle scivolate al Ferraris,
con diversi giocatori sia del Genoa, in testa Burdisso ma anche
Perin e Portanova, sia del Catania
che sono finiti per terra uno dopo
l’altro. Colpa del terreno, viscido
dopo le abbondanti piogge dei
giorni scorsi. Ma colpa pure dei
tacchetti. «Non so quali abbiano
usato i miei compagni, io ho usato
quelli di ferro e non ho avuto problemi», ha detto Motta alla fine
IL PAGELLONE
GENOA
CATANIA
sta bene nei grandi.
«Dedico il gol alla mia famiglia e alla
mia ragazza - racconta il giovane centrocampista - è un regalo anticipato
per me. Vogliamo raggiungere al più
presto la salvezza, poi quando ci saremoriuscitiguarderemooltre».Nonha
guardato troppo bene, forse, il ct dell’Under 21 Gigi Di Biagio, che a questo
giro non ha chiamato il Genoa. Ma,
confermando il livello, al prossimo
Sturarotorneràazzurro,dovehacompiuto tutta la trafila fino all’Under 19.
«L’Under 21? Ci penso sempre, ma
adesso la cosa più importante per me è
fare bene qui». Linea dettata dallo
stesso Gasp, anche in chiave Nazionale maggiore, dove ci sono stavolta GilardinoePerin,dovesognanoditornare anche Antonini e Antonelli: «Con
risultati notevoli nel proprio club, è
più facile proporsi a Prandelli». O a Di
Biagio. Ieri s’è visto Sturaro notevole.
Il tecnico rossoblù, a inizio ripresa,
hasostituitoBertolacciepropostouna
PEGASO
sortadi5-1-3-1cheponevaancorpiùal
centro, come schermo unico davanti
alla difesa, il sanremese. «Con Matuzalem abbiamo più geometrie, ma abbiamo usato altre qualità. Sturaro? In
fase difensiva ha tanta forza, non sono
facilidatrovareelementicomelui.Deve crescere in visione e immediatezza
di gioco. Nell’immediato è una bella
speranza, con ottime prospettive».
Gasperini allarga poi all’intera fase
propositiva rossoblù mostrata contro
ilCatania:«Spessoabbiamofaticatoin
costruzione, a tratti impacciati, meglio nel primo tempo che in superiorità numerica. Mi sbracciavo perché
non allargavamo, sbagliavamo, bisogna far meglio stop e passaggio. Concesso poco, ma potevano segnare ancora, con più lucidità: ci sono ancora
margini, nella qualità tecnica». E ha
margini Sturaro, perché a vent’anni è
tutto e chi lo sa.
M. CAS.
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7
ANTONINI
PORTANOVA
6.5
BURDISSO
6.5
MOTTA
6.5
di ANDREA
SCHIAPPAPIETRA
CONVOCATO
La prima vera parata
arriva al 44’ della
ripresa, su punizione
dalla distanza: palla
deviata e abbrancata
con un balzo. Per il
resto tante uscite
coraggiose e in
totale sicurezza,
come quella a metà
primo tempo in tuffo
con i pugni che fa
salire alto l’applauso
del Ferraris. E arriva
la chiamata in
Nazionale
SPIRITATO
Altra partita di
grande spessore,
tampona e riparte
come vuole Gasp. Si
arrabbia con Lodi in
occasione della
sceneggiata per la
punizione sotto la
Nord. In trance
agonistica, esce
acclamato da tutto
lo stadio. (38’ st
CALAIÒ SV Dentro
nel finale, stavolta
non ha la palla buona
come a Napoli)
SCIVOLOSO
Ritrova la maglia da
titolare, parte un
po’ arruginito e
rischia grosso
facendosi rubare
palla da Keko. Poi
va a contrastarlo,
costringendolo a
sbagliare. Dà
battaglia senza
concedere granchè,
nel finale rischia di
nuovo qualcosa ma
il Catania davanti
combina davvero
poco
RUSPANTE
Non certo elegante
negli interventi, se
si eccettua un
controllo con
discesa sulla fascia
sinistra da giocatore
di alto livello. Dietro
concede
pochissimo, di riffa
o di raffa spazza
confermando tutto
il suo valore.
Qualche incertezza
c’è ancora ma la
crescita è evidente,
basta solo aspettare
ALTALENANTE
Viene da un lungo
periodo trascorso a
fare da spettatore,
si vede che gli
manca ancora un
po’ di continuità.
Mette però in
mostra progressi,
serve almeno
quattro assist
interessanti. Poi si
prende qualche
pausa, però i
segnali che lancia
sono molto
incoraggianti
STURARO
BERTOLACCI
ANTONELLI
KONATÈ
GILARDINO
SCULLI
8
Tutto il Genoa, compreso Perin, a esultare al 2-0 di Stefano Sturaro
7
PERIN
MONUMENTALE
Una partita
sontuosa, arricchita
dal gol che chiude i
conti. Deve ancora
compiere 21 anni,
gioca senza paura e
con un’autorità da
veterano. Le dà e le
prende, incassa un
giallo e si controlla
per evitare il
secondo. Dirige il
traffico e va pure a
segnare. È un
ragazzo del Genoa, è
uno da Genoa
6.5
CRESCIUTO
Parte un po’ timido
poi si fa sentire
soprattutto in fase di
interdizione. A volte
è impreciso ma la
crescita soprattutto
dal punto di vista
della “cattiveria” è
evidente. Ammonito,
salta il Chievo. (1’ st
FETFATZIDIS 5.5 Al
24’ ci prova con il
“giro”, Andujar si
allunga e devia in
corner. Per il resto
pasticcia troppo)
IL TECNICO: GIAN PIERO GASPERINI
7.5
RESTAURATORE
Prosegue con il suo lavoro di rilancio e
restauro di una squadra che nelle ultime due
stagioni si era salvata solo all’ultima giornata.
Stavolta la salvezza arriva con tre mesi di
anticipo, nel frattempo crescono giocatori
come Sturaro e Konatè, mentre Perin va in
Nazionale e Antonelli corre e segna come mai
in vita sua. Effervescente dal punto di vista
tattico, passa dal 3-4-3 di inizio gara al 5-1-31 di inizio ripresa, poi 4-4-2 e 4-2-3-1 finale.
Un Genoa ancora una volta camaleontico e
sempre più vincente
7.5
VOLANTE
Viaggia come una
Ferrari sulla fascia
sinistra, avanti e
indietro a coprire e
inserirsi, fino al
doppio tocco che
porta in vantaggio
al 14’, rubando pure
palla a Gilardino.
Gol pesante, il terzo
fino a questo
momento: tutti
decisivi, tutti gol da
tre punti. Pedina
fondamentale per
questo Grifone
6
ABBUFFATO
Si inerpica subito sul
cross di Motta,
deviazione di testa e
palla che finisce non
di molto sul fondo.
Strappa applausi
con un sinistro che
si spegne sul fondo,
poi innesca Gila che
però sbaglia e nel
finale chiude troppo
il diagonale sul
primo palo. Quando
parte è devastante,
però spreca ed è
spesso egoista
6
SPRECONE
Cerca il gol con
insistenza, non
riesce a trovare il
bersaglio. Al 43’
sbuca sul secondo
palo con un attimo di
ritardo sul rasoterra
di Motta. Al 35’ della
ripresa ha la chance
di chiudere la
partita, arriva tutto
solo davanti ad
Andujar ma angola
troppo e mette sul
fondo. Si consola
con la Nazionale
6.5
LOTTATORE
Finchè ne ha, è
trascinatore. Lotta
su ogni pallone, dà
una mano a Gila sui
palloni alti e
dimostra di avere
buoni automatismi
con Antonelli sulla
sinistra. Non trova il
pallone su cross di
Konatè. (14’ st
CABRAL 6 Per
l’impegno e per la
voglia di rilanciarsi,
a volte impacciato
ma da incoraggiare)
GLI AVVERSARI
CATANIA: Andujar 6; Spolli 5, Bellusci 4, Rolin 5;
Peruzzi 6, Izco 6, Lodi 5 (20’ st Monzon 5.5), Rinaudo 5.5, Biraghi 6; Plasil 6 (19’ st Fedato sv);
Keko 5 (28’ st Leto sv)
L’ARBITRO
IRRATI di Pistoia 6
Deciso nell’espulsione di Bellusci a metà del primo tempo, un po’ impreciso nella gestione dei
falli, soprattutto per quanto riguarda Gilardino,
che viene continuamente bersagliato dai difensori catanesi
42
IL SECOLO XIX
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
sport
GENOA-CATANIA I PROTAGONISTI
PRANDELLI LASCIA A CASA ANTONELLI
PERIN PIÙ GILA
SPAGNA-ITALIA
È ROSSOBLÙ
I PROSSIMI AVVERSARI
Chievo sconfitto
dall’Atalanta
Adesso i veneti
sono nei guai
GENOVA. «La Nazionale? Sono felice, non sto nella pelle. Se sono qui è
anche merito dei miei compagni».
Mattia Perin ci sperava ma solo mentre festeggiava con i compagni la vittoria sul Catania, nello spogliatoio,
nehaavutolacertezza.NienteUnder
21,nientepostodagiocarsiconBardi:
promozione diretta in Nazionale
maggiore, con la benedizione di Cesare Prandelli. Il ct ha deciso di dare
un’altraocchiatadavicinoalportiere
rossoblù e per farlo ha scelto un test
di prestigio come quello che vedrà
l’Italia sfidare mercoledì a Madrid la
Spagna campione del mondo e d’Europa in carica al Vicente Calderon, la
“casa” dell’Atletico Madrid.
C’è Buffon, c’è Sirigu e c’è anche
Perin. Il migliore tra i portieri della
nuova generazione. Lo dicono i numeri, lo dicono le prestazioni: da
quell’errore sul tiro di Pepito Rossi a
settembre non ha più sbagliato un
colpo. Ha difeso la maglia da titolare,
è diventato punto di forza del Genoa.
Gli ha dato fiducia Liverani, gliel’ha
confermata Gasperini. E ora gliela dà
pure Prandelli. Con buona pace di
quanti, in Federazione, lo avevano
“congelato” negli anni scorsi a causa
di qualche comportamento non proprio all’altezza, tanto da farlo fuori
dall’Under 21. Con Di Biagio c’è stato
il ritorno tra gli azzurrini ma il rendimento di Perin vale la Nazionale
maggiore: vale un posto al fianco dell’idolo Buffon e dell’esperto Sirigu,
con vista sul Mondiale in Brasile.
Un’occasione da non sprecare,
ghiotta perché Marchetti non sta attraversando un buon momento e De
Sanctis potrebbe non essere richiamato proprio nell’ottica di iniziare a
lavorare su quello che può diventare
il portiere della Nazionale del futuro.
In corsa c’è pure Mirante, che bene
sta facendo con il Parma, ma l’indicazione di Prandelli è netta: tocca a Perin, vedremo se sarà in grado di meritarsela. «Sono contento per lui, merita la Nazionale», sono i complimenti
di mister Gasperini. Esultano i preparatori Spinelli e De Prà, che hanno
creduto in Perin fin dall’inizio e lo
hanno fatto crescere, dagli Allievi fino alla prima squadra.
Sull’aereo che da Milano oggi porterà gli azzurri a Madrid sale anche
un altro rossoblù: dal portiere al cen-
CHIEVO (4-3-1-2): Agazzi 6, Frey 5, Dainelli 6, Cesar 4.5, Rubin 5.5; Guana 5.5
(25’ st Canini sv), Rigoni 6, Guarente 6,
Hetemaj 5, Thereau 5 (8’ st Pellissier 6),
Paloschi 6 (33’ st Bernardini sv). A disp: 1
Puggioni, Squizzi, Claiton, Kupisz, Lazarevic, Radovanovic, Bentivoglio, Obinna,
Stoian. All.: Corini 5.5.
Arbitro: Celi d Bari 6.5
Note: espulso Cesar; amm. Cesar, Rigoni,
Carmona e Dainelli; recupero 1’ e 4’
DOMANI LA RIPRESA
IL RITORNO DELL’EX
LODI, LA VENDETTA È PIATTO INDIGESTO
SOLO FISCHI E I RIMBROTTI DI ANTONINI
PEGASO
to tradito e lo ha subissato di fischi.
Lodi non è riuscito a creare pericoli,finoallapunizioneinavviodiripresa: lunga sceneggiata sulla distanza della barriera, genoani arrabbiati per il trucco del regista di allontanare il pallone per avere più
spazio. Alla fine, palla respinta e Antoninichescattacomeunamollaper
rimbrottare l’ex compagno. «In
campo mi trasformo, che dall’altra
parte ci fosse lui è stato un caso», ha
chiuso il caso alla fine Antonini, con
un sorriso. Aveva molta meno voglia
di sorridere Lodi, sostituito al 20’
dellaripresaconMonzon.Inutiledire che la sua uscita dal campo è stata
accompagnata da altri impietosi fischi.
«Lodi? Ha fatto la sua parte qui da
noi, però a un certo punto ho fatto
delle scelte puntando su Matuzalem
che ha ritrovato una seconda giovinezza e mi dava maggiori garanzie.
Quando Matuzalem gioca così è da
grande squadra», è la spiegazione
che Gasperini ha dato ancora ieri riguardo alla sua decisione di bocciare
Lodi affidando a Matuzalem il “volante” della squadra. Niente vendetta, è piatto indigesto.
A. SCH.
Miracolo grifoncini:
la seconda vittoria
in campionato
arriva con la Juve
Impresa dei ragazzi di Juric alla Sciorba
«Ma il campo è uno schifo, va rifatto»
VERSO IL BENTEGODI
SENZA BURDISSO
E BERTOLACCI
••• GENOVA. Rientra Matuzalem, in
squalifica Bertolacci e Burdisso. Entrambi erano in diffida, sono stati
ammoniti e così salteranno la prossima trasferta, al Bentegodi di Verona
contro il Chievo. Al posto di Bertolacci giocherà Matuzalem, mentre
Marchese dovrebbe prendere il posto dell’argentino. Chievo con tante
assenze in difesa, squalificati Dainelli
e Cesar oltre a Sardo. Settimana particolare per i rossoblù, diversi giocatori via per rispondere alla convocazione nelle rispettive Nazionali. La ripresa domani pomeriggio, da verificare le condizioni di Antonini che è
uscito una decina di minuti prima del
triplice fischio finale per il solito guaio al ginocchio. «Non ci sono problemi», garantisce l’ex milanista, che ormai da tempo segue un programma
di lavoro personalizzato proprio per
evitare che la situazione peggiori.
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PRIMAVERA DOPO OLTRE tre mesi e mezzo i sa? Neanche per idea. Spinti dall’orGrifoncini di Juric tornano alla vittoria (la seconda in campionato). E
ancora una volta la vittima ha i colori
bianconeri. Dopo il Cesena, ieri nel
posticipo della diciottesima giornata, è stata la volta della Juventus. Un
risultato inaspettato visto la classificadelleduesquadre(JuveterzaeGenoa ultimo).
In un campo reso pesante dalle ultime piogge i rossoblù partono forte
e poco prima del quarto d’ora passano in vantaggio con Todisco. Un Genoa determinato e ben messo in
campo legittima il risultato sul finire
di primo tempo, grazie al rigore trasformato da Velocci. Nella ripresa,
mister Zanchetta ridisegna la Juve
che però capitola ancora. Azione di
calcio d’angolo, la palla arriva a Tagliavacche: controllo e conclusione
imparabile col sinistro. Partita chiu-
1
ATALANTA (4-4-1-1): Consigli 6.5, Benalouane 6.5, Stendardo 6, Yepes 6, Brivio
5.5; Raimondi 5.5 (29’ st Brienza sv), Baselli 6 (38’ st Cigarini 7), Carmona 6, Bonaventura 6.5, Moralez 5.5 (42’ st Migliaccio sv), Denis 6. A disp: Sportiello,
Lucchini, Scaloni, Giorgi, Bentancourt,
Estigarribia, Del Grosso, De Luca, Nica.
All.: Colantuono 7.
GENOA
Battibecco Antonini-Lodi
CHIEVO
DAINELLI 27’ ST
travanti, ecco Alberto Gilardino. La ghilterra del 15 agosto 2012). Ecco
sua presenza non è una sorpresa, l’elencodeiconvocatidiPrandelliper
contro il Catania ha sprecato tanto Spagna-Italia (mercoledì a Madrid,
ma il lavoro che fa per la squadra è ore 22).
Portieri: Buffon (Juventus), Peprezioso. Non c’è Antonelli, battuto
in volata da Criscito e De Sciglio, più rin (Genoa), Sirigu (Paris Saint Germain).
Chiellini che non è al top. DeciDifensori: Abate (Misione che qualche perpleslan), Astori (Cagliari),
sità la lascia, non per il
Barzagli (Juventus),
valore di Criscito e De
Bonucci (Juventus),
Sciglio, ma per il renChiellini (Juventus),
dimento di Antonelli,
uno dei migliori del
IL DOPOPARTITA Criscito (Zenit San
Pietroburgo), De SciGrifone negli ultimi
glio (Milan), Maggio
duemesi.TregoltraIn(Napoli), Paletta (Parter, Livorno e Catania,
ma).
tre gol da nove punti.
Centrocampisti: Candreva
«L’importanteèfarebeneperil
Genoa, voglio restare in rossoblù», si (Lazio), Giaccherini (Sunderland),
consola Antonelli, che non ha co- Marchisio (Juventus), Montolivo
munque perso la speranza di potersi (Milan), Thiago Motta (Psg), Parolo
(Parma), Pirlo (Juventus), Verratti
andare a giocare il Mondiale.
Una curiosità: su 26 convocati, 7 (Paris Saint Germain).
Attaccanti: Cerci (Torino), Devestono o hanno vestito la maglia del
Genoa. Come ad esempio Immobile, stro (Roma), Gilardino (Genoa), Imchesigodelasuaprimaconvocazione mobile (Torino), Insigne (Napoli),
in azzurro maggiore (per Perin è la Osvaldo (Juventus).
seconda, dopo l’amichevole con l’In- © RIPRODUZIONE RISERVATA
GENOVA. «Lodi? Ci teneva a questa
gara, così come alla salvezza del Catania». Rolando Maran, con poche
parole, ben descrive la giornata vissuta da Francesco Lodi. Il regista
cercavalagrandeprestazioneeilgol,
voleva la “vendetta” sportiva dopo il
divorzio sancito un paio di mesi fa, i
fischieicontrasticonGasperini.Voleva segnare e vincere, per rilanciare
il suo Catania e dimostrare a chi è rimasto in rossoblù che lasciarlo andare era stata una mossa sbagliata.
Ci ha provato, non ce l’ha fatta. Affondato da un’altra pioggia di fischi,
all’inizio come alla fine della partita,
ugualiaquellicheloavevanoaccolto
a settembre quando si era ripresentato al Massimino. Allora vestiva la
maglia del Genoa, poi è stato riaccolto a Catania come il figlio prodigo. I
suoi sei mesi rossoblù hanno lasciato grandi rimpianti e grande delusione, il pubblico rossoblù si è senti-
2
CARMONA 20’ PT; CIGARINI 40’ ST
Balzo del portiere verso Brasile 2014: «Non vedo l’ora»
ANDREA SCHIAPPAPIETRA
ATALANTA
goglio i bianconeri in quattordici minuti segnano due gol. Bnou-Marzouk su penalty e il greco Roussos di
testa. A differenza però di quanto capitato in altre gare della stagione, i
ragazzi di Juric tengono bene il campo e sfiorano il poker più volte nel finale. «Penso che abbiamo sofferto
inutilmente poiché dovevamo andaresul4-0–analizzaJuric-ochiuderla prima. Successo importante perchè in questo tipo di partite finivamo
sempre col subire gol». Poi aggiunge.
«Questavittoriadaràairagazzifinalmente grandi motivazioni». Sulle assenze. «I ragazzi che hanno giocato e
quellichesonosubentratihannofatto molto bene». Chiusura sul terreno
della Sciorba. «Sono deluso perché
ormaisonoquattromesichegiochiamo su un brutto terreno, dove non
riesci a far possesso palla. Non si ca- Ivan Juric, tecnico della Primavera
BERGAMO. Da grande escluso a
match winner. Cigarini resta seduto in panchina per 83 minuti a
guardare il giovane Baselli che gli
ha soffiato il posto, poi entra e affondailChievoconundestropreciso e rabbioso. Una rivincita per
lui e un sollievo per Colantuono,
che pesca il jolly nel momento più
complicato del match. Una beffa
per la squadra di Corini, che in
dieci contro undici rimonta, sfiora il raddoppio e poi incassa il colpo del ko quando crede di aver già
messo in cassaforte il pari. L’AtalantaspingeilChievoadiecipunti
di distanza e si porta a +11 sul terz’ultimo posto. A questo punto
della stagione è più di un’ipoteca
sulla salvezza.
Colantuono preferisce ancora
Baselli a Cigarini come perno del
consueto 4-4-1-1. Corini ripresentainveceil4-3-1-2,Hetemajsi
sistema dietro la coppia offensiva
Paloschi-Thereau.Lacaricaemotiva spinge gli uomini di Colantuono, che comprimono subito il
Chievo.Ilgolarrivaal20’:Carmona si avventa su una respinta centrale di Frey e batte Agazzi con un
destro dal limite. L’Atalanta prova a chiudere il discorso a inizio
ripresa, ma il Chievo è vivo. Tutto
sembra complicarsi per i gialloblu, perché Cesar rifila un colpo
proibito a Denis e rimedia la seconda ammonizione; sembra finita invece Dainelli colpisce di testa sulla punizione di Guarente e
mette dentro l’1-1. L’Atalanta si fa
prendere dal panico e per poco
non incassa il bis. Poi Colantuono
azzecca l’ultima mossa: all’83’ inserisce Cigarini ed è vittoria.
pisce se i ragazzi stanno migliorando
a livello tecnico. Mi auguro che si
possa trovare una soluzione, magari
un sintetico di nuova generazione».
Genoa-Juventus 3-2. Reti: 13’ pt
Todisco, 40’ pt Velocci (rig), 9 st’ Tagliavacche, 16’ st Bnou-Marzouk
(rig), 30’ st Roussos. Genoa: Canegallo, Gallotti, Lucarini, Todisco,
Romhada Tagliavacche, Lanzalaco
(18’st Held), Bouhali, Di Marco, Velocci (1’ st Caltabiano), Mastropietro
(45’ st Soprano). All: Juric. Juventus:Vannucchi,Penna,Romagna,(1’
st Varga), Barlocco (22’ st Soumah),
Tavanti, Kabashi (1’ st Roussos),
Sakor, Slivka, Mattiello, Donis,
Bnou-Marzouk. All: Zanchetta.
Classifica: Torino 45, Empoli 35,
Juve34,Samp32,ParmaeSpezia26,
Bologna 25, Novara 23, Sassuolo 21,
Carpi 17, Cesena e Siena 15, Modena
11, Genoa 6.
IL SECOLO XIX
sport
IL POSTICIPO DI SAN SIRO FINISCE 0-2. POLI ESCE IN BARELLA
Il Milan spreca, la Juve vince
bianconeri a +11 sulla Roma
Tante occasioni per Pazzini e compagni, poi i soliti Llorente e Tevez
LUCA PASQUARETTA
È UN PO’ come la dura legge del gol.
Vince chi la butta dentro. Nel calcio
funziona così. La Juve l’ha seguita alla
lettera. Pedissequamente. Al Milan
vanno solo gli applausi, perché per 44’
fino al gol di Llorente aveva giocato
decisamente meglio degli avversari,
sfiorandoripetutamenteilgol.Buffon
e Bonucci sulla linea hanno strozzato
ingolal’urlodiSanSiro,gelatodaltocco sottomisura del Re Leone spagnolo, all’undicesimo centro in campionato. Un campionato che a questo
punto può solo perdere la Juve, che ha
in Tevez un valore aggiunto prezioso,
capacedistupireediregalareperlecome il raddoppio. Bella, bellissima la
fucilata da fuori che ha chiuso i conti.
ConlavittoriadiieriseraContehafatto addirittura meglio della corazzata
di Capello: 69 punti in 26 partite sono
numeri impressionanti, che fanno
passare in secondo piano pure una serata non trascendentale sul piano del
giocoedell’atteggiamento.Seedorfeil
suoMilanavrebberomeritatoqualcosa in più. Nel calcio vince chi segna e la
Juve lo ha fatto. Due a zero.
Tanto quanto bastava per portare a
casa l’intero bottino e accumulare altro vantaggio sui giallorossi. Scendere
in campo conoscendo già i risultati di
RomaeNapoli,hadatomaggioreserenità ad una Juve concentrata, ma non
cattiva come piace a Conte, che ha rispolverato i titolarissimi, risparmiati
in Turchia. Seedorf invece è stato di
parola, anche senza Balotelli, ha provato a giocarsela, puntando sull’albero di Natale con Pazzini terminale offensivo.
L’ordalia di San Siro (primato stagionale di pubblico, superata la sfida
contro il Barcellona) è nata come era
nei voti: tosta, tattica. La Juve aspetta,
controlla. Il Milan tenta qualcosa. Sono solo fiammate in avvio. Un’azione
caparbia di Tevez produce la prima
passa gol, sventata da Abbiati, abile a
respingere un rigore in movimento di
Lichtsteiner.Dall’altraartePazzinida
due passi viene murato da Buffon, che
è stato poi salvato da Bonucci, provvidenziale sulla linea a respingere un tirodiKakà.CresceilMilan,piùconvinto, Montolivo da fuori impegna ancora Buffon, mentre Poli qualche minuto prima aveva sparato in curva un
destro da ottima posizione. È un campanello d’allarme. Conte agitato, non
ha gradito l’atteggiamento dei suoi,
che all’improvviso hanno confezionato un’azione da manuale del calcio,
per il vantaggio: recupero di Marchisio, poi tanti passaggi di prima con
l’assist di Lichtsteiner per Llorente:
troppo facile per lui metterla dentro.
Uno a zero, un risultato un po’ bugiar-
MILAN
0
JUVENTUS
2
LLORENTE 44’ PT, TEVEZ 23’ ST
MILAN (4-3-2-1): Abbiati 6; Abate 6, Rami
5.5, Bonera 5, Emanuelson 6; Poli 5,5 (8’ st
Saponara 5.5), De Jong 6, Montolivo 6 (26’
st Honda SV); Kakà 6.5, Taarabt 6.5 (30’ st
Robinho SV); Pazzini 6 All.: Seedorf 6.5
JUVENTUS (3-5-2): Buffon 7; Barzagli 5,
Bonucci 6.5, Caceres 6; Lichtsteiner 6.5
(39’ st Padoin SV), Marchisio 6.5, Pirlo 5.5,
Pogba 6, Asamoah 5.5; Tevez 7.5, Llorente
6.5 All. Conte 6.5
43
SERIE A - 7 RITORNO
A
TOTALE
Juventus
Roma
Napoli
Fiorentina
Inter
Parma
Verona
Lazio
Torino
Milan
GENOA
SAMPDORIA
Atalanta
Cagliari
Udinese
Bologna
Chievo
Livorno
Catania
Sassuolo
69
58
52
45
41
40
40
38
36
35
35
31
31
28
28
22
21
21
19
17
G
V
N
26
25
26
26
26
25
26
26
26
26
26
26
26
26
26
26
26
26
26
26
22
17
15
13
10
10
12
10
9
9
9
8
9
6
8
4
5
5
4
4
3
7
7
6
11
10
4
8
9
8
8
7
4
10
4
10
6
6
7
5
IN CASA
P
FUORI CASA
P
DIFF.
RETI
GOL
V
N
P
V
N
Gf
Gs
1 13
1 10
4 8
7 7
5 6
5 5
10 8
8 7
8 5
9 6
9 6
11 4
13 8
10 6
14 5
12 2
15 3
15 3
15 4
17 3
0
3
4
3
6
6
2
3
5
4
4
4
2
4
2
6
2
4
5
1
0
0
1
3
1
2
4
2
3
3
3
5
3
4
5
5
7
7
3
9
9
7
7
6
4
5
4
3
4
3
3
4
1
0
3
2
2
2
0
1
3 1 43 62 19
4 1 38 49 11
3 3 22 51 29
3 4 16 45 29
5 4 14 43 29
4 3 10 39 29
2 6 1 43 42
5 6 0 34 34
4 5 5 39 34
4 6 2 39 37
4 6 -2 30 32
3 6 -8 29 37
2 10 -11 27 38
6 6 -9 26 35
2 9 -10 29 39
4 7 -19 22 41
4 8 -17 20 37
2 8 -19 27 46
2 12 -26 19 45
4 8 -30 25 55
Legenda: lChampions L. lPreliminari Champions lEuropa L. lretrocessione
* Penalità:nessuna
RISULTATI
Arbitro: Guida 6
Note: Ammoniti Marchisio, Bonera. Spettatori 75.589 per un incasso di 2.828.476 euro
Fernando Llorente tocca in rete su assist di Lichtsteiner
doperquellochelasquadradiSeedorf
hacostruito.Mabisognabuttarladentro, altrimenti poi si rischia di subire.
Nella ripresa un errore di Barzagli
nonvienesfruttatodaPoli,costrettoa
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
lasciare il campo per un colpo fortuito
al volto. La spinta ossessiva del Milan
si è esaurita con il passare dei minuti.
Il tiro spettacolare di Tevez (15 gol in
campionato, capocannoniere) si è in-
ANSA
filato sotto la traversa e ha chiuso la
pratica.Duegol,altritrepunti.Diquesto passo per lo scudetto è solo questione di tempo.
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Atalanta
Cagliari
Fiorentina
GENOA
Livorno
Milan
Roma
Sassuolo
Torino
Verona
PROSSIMO TURNO
2-1
3-0
0-1
2-0
1-1
0-2
0-0
0-1
0-2
0-0
Chievo
Udinese
Lazio
Catania
Napoli
Juventus
Inter
Parma
SAMPDORIA
Bologna
8/3
Udinese
Catania
9/3
Juventus
Bologna
Chievo
Inter
Lazio
Parma
SAMPDORIA
Napoli
Milan
h. 18
Cagliari h. 20,45
Fiorentina h. 12,30
Sassuolo
h. 15
GENOA
Torino
Atalanta
Verona
Livorno
Roma
h. 20,45
AL FRANCHI CLIMA PESANTE DOPO LE QUATTRO GIORNATE DI SQUALIFICA A BORJA VALERO
Nuovo ko Viola, stavolta gli arbitri non c’entrano
La Lazio passa con una sforbiciata di Cana. Tifosi della Fiorentina allo stadio con 10’ di ritardo per protesta
FULVIO BANCHERO
FIRENZE. La Fiorentina perde in casacontrolaLazio(0-1),esprecaun’altraoccasioneperavvicinarsialNapoli
alterzoposto.Oradovràcominciarea
guardarsiallespalle.Laformazionedi
Reja invece con i tre punti, ritorna in
pienabagarreperlazonaEuropaLeague.
Contestazione agli arbitri. La
consueta ironia toscana è stata messa
da parte. I tifosi viola hanno scelto
una protesta forte per farsi sentire,
dopo i torti arbitrali post Parma, la
squalificainflittaaMontellaelequattro giornate a Borja Valero. Nel mirino è finito Stefano Braschi, referente
della Commissione arbitri di Serie A.
Se all’ingresso in campo il quintetto
arbitrale è stato subissato fischi dai
pochi presenti, la contestazione vera
e propria è andata in scena dopo dieci
minuti dall’inizio. Quando sono entrati al Franchi i quindici mila che
avevano deciso di ritardare l’ingresso
come segnale di protesta. A questo
punto è andata in scena la seconda fase, con i venticinquemila della stadio
FIORENTINA
LAZIO
CANA 5’ PT
0
1
FIORENTINA (4-3-3): Neto 6, Tomovic 6,
Gonzalo 6.5, Savic 5.5, Pasqual 5, Aquilani
5.5, Ambrosini 6 (11’ st Anderson 6), Mati
Fernandez 5.5, Joaquin 5 (11’ st Gomez 5.5),
Cuadrado 6, Matri 5 (27’ st Wolski 6.5). All:
Russo (Montella squalificato)
LAZIO (4-3-3): Marchetti 7, Konko 6.5 (18’ st
Novaretti 6), Ciani 6.5, Radu 6.5, Gonzalez
5.5, Lulic 6, Ledesma 6 (1’ st Onazi 5.5), Cana 6.5, Biglia 6, Perea 5.5 (45’ st Keita sv),
Candreva 7. All: Reja
Arbitro: Banti di Livorno
Note: ammoniti Ambrosini, Ciani, Lulic, Tomovic, Pasqual; corner 6-6; recupero 2’ + 3’.
La rovesciata con cui Cana ha regalato alla Lazio la vittoria
che hanno tirato su altrettanti cartonciniconscritto“Braschi,vogliamo
rispetto!”. Poi cori conto la Lega e parecchi striscioni di protesta. Insomma se i supporter viola volevano far
sentirelalororabbiaversoitortiarbi-
trali, ci sono indubbiamente riusciti.
La partita. In panchina andava così il vice di Montella, Daniele Russo,
che schierava davanti Matri e non
Mario Gomez. La Lazio invece cercava riscatto dopo l’eliminazione con il
LAPRESSE
Ludogorets. Marchetti, protagonista
negativo in terra bulgara, quando era
tornato titolare dopo due mesi in cui
Berisha aveva giocato molto bene, era
nuovamenteincampodall’inizio.Edy
Reja era stato chiaro nell’affermare
che l’italiano rimane il titolare. Out
Klose, c’è Perea. La Lazio passa al primo affondo. Segna con una splendida
sforbiciata di Cana, ripescato a sorpresadaReja,sottounaFiesoledeserta. I viola sembrano addormentati. La
spinta arriva quando il Franchi comincia a cantare. Ma Marchetti non è
mai impegnato. Supremazia sterile
quella dei toscani. Inutile sottolineare quanto pesi la contemporanea assenza di Borja Valero e Pizzarro, veri
fari del gioco viola. Così sul finire di
frazione sono i biancocelesti a sfiorare il raddoppio. Cross di Candreva,
Konko di testa centra la traversa.
Si riparte con Onazi per Ledesma.
Russo al 56’ modifica la Fiorentina.
Dentro Gomez e Anderson per Joaquin e Ambrosetti. Si passa al 4-4-2.
LacontromossadiReyasichiamaNovaretti, per un più prudente 5-3-2. Finale divertente: Lazio sprecona in
contropiede, Marchetti però la salva
con due interventi strepitosi su AndersoneAquilani.LaFiorentina,questa volta, può prendersela solo con se
stessa.
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LA CORSA SALVEZZA/ PUNTO IMPORTANTE PER IL BOLOGNA A VERONA, BIANCHI SBAGLIA IL RIGORE DELLA VITTORIA
Malesani, cinque sconfitte su cinque
Il Cagliari fa 3-0 e allontana l’incubo
Sassuolo in caduta libera, Berardi entra e si fa espellere in un minuto
LA VITTORIA del Cagliari sull’Udinese e gli altri risultati delle pericolanti creano un “buco” tra queste due
squadre e le ultime cinque, che a questo punto probabilmente si giocheranno la salvezza tra loro.
Davvero nei guai il Sassuolo, che ha speso tantissimo
per rivoluzionare la squadra a gennaio puntando anche
su un allenatore, Malesani, che ora sembra arrivato al
capolinea, con 5 sconfitte su 5 partite. Malesani lascia
ancora in panchina il bomber Berardi, il quale, una volta
entrato, lo ripaga facendosi espellere per una gomitata
dopounminuto.EunminutobastaalParmapersegnare
conParolosuassistdiBiabianyeportareacasaitrepunti. Gli emiliani restano ultimi (11 sconfitte nelle ultime
12 partite) e molti invocano il ritorno di Di Francesco.
Il Cagliari ritrova la vittoria dopo un mese, fermando
l’Udinese in serie positiva da quattro giornate. Un 3-0
piùnettorispettoaquantosièvistoincampo.L’Udinese
ha l’occasione di passare al 17’, ma Di Natale alza a pochi
passidaAvramov. Dopounminuto,Ibarboinvental’1-0
che sblocca il risultato. L’Udinese va più volte vicino al
pariconDiNatale,manelfinaleisarditrovanoilgolammazza-partitaconVecinosullapunizionecrossdiIbraimi, che segnerà anche il 3-0 in contropiede.
Il Bologna raccoglie un punto a Verona: alla vigilia
avrebbeprobabilmentefirmatoperilpari,marecrimina
per le tante occasioni avute. Al 2’ della ripresa gli ospiti
hanno anche ottenuto un rigore per fallo di Cacciatore
su Christodoulopoulos, ma Bianchi si è fatto respingere
iltirodaRafael.IlVeronahasentitotantissimol’assenza
di Luca Toni, ma resta in piena corsa per l’Europa.
CAGLIARI
3
SASSUOLO
0
VERONA
0
UDINESE
0
PARMA
1
BOLOGNA
0
IBARBO 18’ PT, VECINO 36’, IBRAIMI 43’ ST
CAGLIARI (4-3-1-2): Avramov 6, Pisano 6,
Rossettini 6, Astori 6.5, Avelar 6, Dessena
6.5, Cossu 6.5 (32’ st Ibraimi 7), Vecino 6.5,
Adryan 5 (1’ st Eriksson 6), Pinilla 6 (22 st
Nené 6), Ibarbo 6.5. (1 Silvestri, 24 Perico,
34 Del Fabro, 9 Sau). All.: Lopez 6.5.
PAROLO 1’ PT
SASSUOLO (3-5-2): Pegolo 6, Mendes 5,5,
Cannavaro 5, Ariaudo 5,5, Pucino 5 (25’ st Berardi 4), Brighi 5 (1’ st Marrone 5), Magnanelli 5,
Biondini 4,5, Gazzola 5,5, Floccari 4,5, Zaza 5,5
(10’ st Floro Flores 5,5). (Polito, Pomini, Antei,
Bianco, Chibsah, Missiroli, Farias, Sansone).
All.: Malesani 4.
VERONA (4-3-3): Rafael 7, Cacciatore 5.5, Moras 6, Marques 6, Albertazzi 6, Romulo 6, Donadel 6, Marquinho 5.5, Iturbe 6 (31’ st Hallfredsson sv), Rabusic 5.5 (18’ st Gomez 6), Jankovic
5.5 (18’ st Martinho 5.5). (Nicolas, Mihaylov, Pillud, Donati, Cacia, Cirigliano, Maietta, Sala,
Agostini). All.: Mandorlini 5.5.
PARMA (4-3-3): Mirante 7, Cassani 6,5, Paletta
7, Lucarelli 6,5, Molinaro 6,5, Gargano 6, Marchionni 6 (22’ st Acquah 6), Parolo 7, Biabiany
6,5, Amauri 6,5, Cassano 5,5 (24’ st Schelotto
6). (Bajza, Pavarini, Rossini, Gobbi, Felipe,
Mauri, Obi, Palladino, Cerri, Pozzi). All.: Donadoni 7.
BOLOGNA (3-5-1-1): Curci 6.5, Antonsson 6,
Natali 6.5, Mantovani 6, Garics 6, Krhin 6, Perez
6 (25’ st Ibson 6), Christodoulopoulos 6.5, Morleo 6, Kone 6 (33’ pt Cstistaldo 5), Bianchi 5.5
(21’ st Moscardelli 6). (Malagoli, Stojanovic,
Sorensen, Friberg, Laxalt, Barreto, Cherubin,
Cech, Crespo, Paponi). All.: Ballardini 5.5.
Arbitro: Valeri di Roma 6.
Arbitro: Tagliavento di Terni 6,5.
Arbitro: Tommasi di Bassano del Grappa 6.
Note: ammoniti Pinilla, Cossu, Danilo, Ibraimi. Spettatori: 4.900 circa.
Note: espulso Berardi al 26’ st per una gomitata
a Molinaro. Ammoniti Zaza, Lucarelli, Gazzola.
Note: espulso al 37’ st Cristaldo. Amm. Perez,
Morleo, Mantovani, Moras e Christodoulopoulos.
UDINESE (3-5-1-1): Scuffet 6, Heurtaux 6,
Danilo 6, Naldo 5 (30’ st Maicosuel 5.5), Basta 6, Pinzi 6, Yebda 5.5, Pereyra 5.5, Da Silva 5.5 (16’ st Widmer 5.5), Fernandes 5 (6’
st Nico Lopez 5.5), Di Natale 6. (30 Kelava, 1
Brkic, 3 Allan, 7 Badu, 18 Jadson, 94 Zielinski, 9 Muriel). All.: Guidolin 5.5.
44
44
IL
IL
SECOLO
SECOLO
XIX
XIX
sport
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LUNEDÌ
LUNEDÌ
33MARZO
MARZO2014
2014
LATRASFERTA
PERFETTA
La Samp segna e controlla: Torino ko
apre Okaka con un gol contestato
poi una gran punizione di Gabbiadini
TORINO
0
SAMPDORIA
2
OKAKA 7’ PT, GABBIADINI 34’ ST
TORINO (3-5-2): Padelli; Maksimovic, Glik,
Bovo (dal 12’ st Barreto); Darmian, Kurtic,
Vives (dal 32’ st Basha), Farnerud (dal 24’ st
Meggiorini), Pasquale; Immobile, Cerci. In
panchina: Gomis, Berni, Rodriguez, Gazzi,
Tachtsidis, Vesovic. All.: Ventura
SAMPDORIA (4-2-3-1): Da Costa; De Silvestri, Mustafi, Gastaldello (dal 16’ st Fornasier), Regini; Obiang, Renan (dal 28’ st Krsticic); Gabbiadini, Eder (dal 36’ st Bjarnason),
Soriano; Okaka. In panchina: Fiorillo, Falcone, Berardi, Salamon, Sansone, Sestu, Wszolek. All.: Mihajlovic
Arbitro: Damato di Barletta
Note: ammoniti Renan, Okaka, Bovo, Glik,
Obiang, Maksimovic per gioco falloso; angoli
11 a 4 per il Torino; recupero 1’ e 4’
da uno dei nostri inviati
ROBERTO SANGALLI
TORINO. Samp, che colpo. E non
tanto per come è finita ma soprattutto per come è maturato. Vincere
a Torino, in casa di una squadra,
quella granata, che a questa partita
chiedeva una sorta di passaporto
per l’Europa. Mihajlovic era stato
chiaroallavigilia:«AndiamoaTorinopergiocarcela».CheSamp.Duea
zero e nuove prospettive all’orizzonte. Tre mesi fa in classifica si era
ancora a cifra singola, 9 punti e la
paura di una stagione disastrosa.
Domenica c’è il Livorno e salire ancora è possibile. Gli obiettivi non
cambiano ma qualche soddisfazione si può togliere.
E poco importa se a spianare la
giornata c’è una macchia dell’arbitro Damato di Barletta. Anche lui,
come Rizzoli di Bologna per gli errori della partita con l’odiata Juventus, è finito sul libro nero dei tifosi granata. Una svista. Ma il gol di
Okaka proprio regolare non era. Un
tocco, impercettibile, di Mustafi ha
graziato la difesa granata mettendo
la punta blucerchiata in fallo. Ma
nessunocihafattocaso.Nonl’havisto Damato, non l’ha notato il guardialinee, non ha detto nulla il giudice di porta che era quello appostato
meglio. E neppure i giocatori del
Torino hanno protestato più di tanto. Gol pesante dopo appena sette
minuti di gioco. Gol che ha permesso alla Samp di applicare senza affanno gli ordini di mister Sinisa:
pressing alto e occhio alle ripartenze di Immobile e Cerci. Missione
compiuta. Muscoli e cuore. Partita
perfetta e non solo per il 2-0 finale.
Il Torino non è riuscito a imporre
il suo gioco. Non a caso nel primo
tempo i padroni di casa hanno messo a segno solo due delle loro temu-
te ripartenze e la prima è arrivata
addirittura dopo 22’. E quando ci
sono riusciti sono andati a sbattere
contro il muro tirato su da Mustafi,
Regini e capitan Gastaldello. Persino inutile il ricorso al pullman parcheggiato in mezzo al campo per
fermare le folate granata ironicamente ipotizzato da Mihajlovic alla
vigilia. Gol sospetto, è vero, ma restavano 87’ minuti per recuperare.
E il Torino non ha fatto nulla per ribellarsi agli eventi. O meglio, non
c’è riuscito. Merito di una partita
perfettadellaSamp,bravaachiudereglispazi,adaccorciare.Elaperfezione si fa anche con un pizzico di
fortuna come in occasione del primo gol.
La Samp è salita a Torino per giocarsilapartitael’hafattosenzasbavature. Così per legittimare l’aiutino di Damato da Barletta ecco che
Okaka, a sigillo di una partenza
sprint, ha preso anche una traversa:
Eder ha scodellato il pallone in area
pescando la punta graziata dal fuorigioco torinista. Ma il pallone è
sbattuto sulla traversa. Un attimo
prima Padelli aveva già ringraziato
la dea bendata guardando il pallone
uscire di poco sopra la sua testa dopo un tiro dal limite di Renan. La
Samp gioca e non sbaglia. Il Torino
è impreciso e senza idee. Lezioso a
centrocampo e senza spunti quando i due gemelli del gol, Immobile e
Cerci 24 reti in due, non sono in
giornata.
Ma questa era stata presentata
come la partita del Torino. La partitadell’Europa,lafestadicompleanno del genovese Ventura al suo millesimo giorno sulla panchina del
Torino. E pensare che tre anni fa i
tifosi avevano chiesto la sua testa
pocheoredopolafirmadelcontratto. Il Toro butta il cuore in campo,alzailbaricentro,metteiblucer-
In alto, il gol di Okaka realizzato con la punta doriana in fuorigioco. Qui sopra, la punizione spettacolare di Gabbiadini per il 2-0 del Doria
chiati alle corde. Dieci minuti di
sofferenza, prima Immobile e poi
Cerciilludonol’Olimpico.Mainentrambe le occasioni Da Costa è perfetto. Una prestazione che ha cancellatoitantidubbisollevatidopole
critiche delle scorse settimane.
Perfetto come Okaka bravo a punge
e a coprire, a picchiare quando serve e a prenderle quando il copione
RISCATTATA LA PROVA OPACA COL MILAN
Rivincita Da Costa
Sinisa lo applaude:
fischi assurdi
ha reagito da uomo
De Silvestri via Twitter: «Grande vittoria
e Angelone migliore in campo, numero 1»
cambia.
Nell’intervalloVenturadeveaver
strigliato i suoi, più impegno, più
grinta, più corsa. E soprattutto subito dentro con la fame dei tempi
belli, con la voglia di vincere. E per
alcuni minuti è tutto un altro Toro.
La Samp sbanda, sembra vicina a
capitolare. Kurtic prima e Immobilepoimettonopaura.Maquestaèla
IL PERSONAGGIO
da uno dei nostri inviati
TORINO. Mihajlovic,daquandoèarrivatoallaSamp,hasbagliatopochissimo. Soprattutto nelle scelte. E
quella del portiere, questa settimana, era particolarmente delicata. I
pasticci del fischiatissimo Angelo Da
Costa contro il Milan avevano rilanciatolecritichedelfoltopartitodichi
non ha mai avuto simpatia tecnica
per il portiere. E ha cominciato a
chiedere l’avvicendamento tra i pali:
fuori il brasiliano, dentro Fiorillo. Se
l’allenatoreserbocihapensato,èstato al massimo per un giorno e mezzo.
Perché da primo minuto del primo
allenamento in poi, il portiere titolare della Samp è stato Da Costa: «Gli
Samp a immagine e somiglianza di
Sinisa, quadrata, concentrata, tosta. Nulla è lasciato al caso.
Ventura capisce che cosi’ non andrà da nessuna parte. E cambia.
Fuori Bovo e dentro Barretto. La
partitasifatattica.IlTorogiocacon
tre punte. Ma la musica non cambia. E allora dentro anche Basha e
Meggiorini. Quelli della curva Ma-
PEGASO
ratona ci credono. Almeno sino al
minuto 79. Punizione dal limite:
Gabbiadini tira fuori dal cilindro il
tiroperfetto,comelasuagara,come
quella di tutta la squadra, come il risultato. Gol, 2-0. Finita? No, meglio
non farsi illusioni. Ricordate cosa
ha fatto il Toro a Verona? E poi
manca poco più di un quarto d’ora
allafine.E’ilquartod’oragranata.Il
avevo parlato – ha spiegato ieri
Mihajlovic -, l’avevo trovato sereno.
Contro il Torino è stato bravissimo,
ha fatto una gran partita. Ha parato
tanto, ha dato sicurezza alla squadra.
Ha reagito da uomo. Questa è stata la
sua risposta a quelli che l’hanno fischiato e per me resta incomprensibilecomeuntifosopossafischiareun
giocatore della propria squadra».
Sottinteso dalle prestazioni.
E la prestazione di Da Costa ieri è
stata di alto livello. E’ stato determinante nel primo tempo sulle conclusioni di Immobile e Cerci. E altrettanto nella ripresa su quella iniziale
di Kurtic (deviazione impercettibile
non rilevata da arbitro e guardalinee) e di Meggiorini. Freddo fino all’ultimo, sul colpo di testa di Basha
che avrebbe potuto riaprire la partita. Ma non solo, in questa gar dal significato particolare per lui, è arriva- Da Costa in uscita su Glik
PEGASO
sport
sport
IL
ILSECOLO
SECOLOXIX
XIX
LUNEDÌ
LUNEDÌ
33MARZO
MARZO2014
2014
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IL GIOVANE DIFENSORE ENTRA AL POSTO DI GASTALDELLO E SI CONFERMA UN JOLLY PREZIOSO
PER FORNASIER
QUARTA PRESENZA
IN TRE RUOLI
DIFFERENTI
DANIELE GASTALDELLO ha stretto
i denti ed è rimasto in campo per
un’ora. Poi il dolore alla caviglia sinistra ha iniziato a farsi sentire e il
capitano ha lasciato il posto a Michele Fornasier. Il ragazzo è entrato proprio nel momento più difficile, quando Ventura aveva lanciato
nella mischia tutte le punte a sua
disposizione e la pressione del Torino era massima, ma ha fatto la
sua parte fino in fondo in mezzo a
due “veterani” come Mustafi e Regini. Si è trattato della sua quarta
presenza in campionato e la curiosità è che ha già ricoperto tre ruoli
diversi (a Roma è entrato in campo
solo nei 6 minuti finali al posto di
Soriano): contro il Cagliari ha sostituito lo squalificato Mustafi come
difensore centrale destro. Contro il
Milan ha sostituito De Silvestri come esterno destro e ieri ha rilevato
Gastaldello da centrale sinistro.
IL PAGELLONE
TORINO
SAMPDORIA
3-3. Che tradotto significa avere un
uomo in più a centrocampo per coprire le sfuriate avversarie. Che
Samp. Ancora Da Costa bravo a
bloccare un colpo di testa di Basha.
Eatenersiilpallonetralebraccia.A
coccolarlo per far fiatare un po’ i
suoi. Perfetto. Come il bilancio della giornata. E ora il Livorno. Ma è
una partita salvezza. Ricordatelo.
taanchelafasciadicapitano:quando
Gastaldello al 16’ della ripresa è uscito dal campo, è andato di persona da
Da Costa per mettergli la fascia. In
casa blucerchiata le gerarchie della
fascia dipendono dall’anzianità di
servizio e con quel gesto ha ricordato
che Da Costa è alla Samp dall’estate
del 2010.
La prestazione di ieri non cambierà niente della quotidianità del portiere. Come niente aveva cambiato la
giornata no contro il Milan. Ancora
una volta Da Costa si concentrerà sul
lavoro, sugli allenamenti, secondo
lui la via migliore per continuare il
processo di crescita. Affidandosi alle
direttive e ai consigli del preparatore
blucerchiato, Andrea Sardini, col
quale ha instaurato un rapporto di
grande fiducia, professionale e umana. E facendo gruppo con gli altri numeri uno, Fiorillo, per Da Costa più
di un collega, e il giovane Wladimiro
Falcone,chehapresoilpostoditerzo
portiere lasciato da Andrea Tozzo,
andato in prestito al Latina.
E siccome per Da Costa gli esami
non finiscono e non finiranno mai,
da domani si inizia a preparare il
prossimo, domenica contro il Livorno.«Mipiacerebberiuscireatrasformare i fischi del nostro pubblico in
applausi», aveva detto Da Costa pochi giorni fa. Chissà se riuscirà mai a
conquistarsilafiduciaincondizionata di tutta la tifoseria blucerchiata.
Probabilmente no. Però, da sampdoriano vero, le giornate come quella di
Torino gli consentiranno di affrontare con serenità tutto quello che gli
riserverà il futuro. E lo sanno anche i
compagnitipoDeSilvestricheieriha
twittato: “Grande Vittoria!!! Angelone migliore in campo num 1!!!!!”
DAM. BAS.
7
7.5
BASSO
IMBATTUTO
L’osservato speciale
ha superato
brillantemente il 26o
esame. Ha parato
tutto, qualcosa era
più facile e qualcosa
molto meno, come le
respinte su Immobile
e Cerci a fine primo
tempo e su Kurtic e
Meggiorini nel
secondo. Chiude con
la fascia di capitano
e con la porta
imbattuta per la
settima volta
OBIANG
RENAN
di DAMIANO
grandeValentino,Mazzola,dalassù
hadettatoitempidell’ultimodisperato attacco. Un tempo era così, lui
si rimboccava le maniche della maglietta e tutti iniziavano a dare il
massimo. Altri tempi. Questo Toro,
il Toro di oggi è ben altra cosa. Ventura chiama l’ultimo schema, quello della disperazione. Attacco a 4
punte; Sinisa sorride e passa al 4-
DA COSTA
CENTENARIO
Un altro degli
osservati speciali
dopo i fischi di
Marassi. Alla sua
presenza numero
100 in maglia Samp
risponde con una
prova pulita,
tatticamente
presente, sempre
pronto a accorciare,
in mezzo lui e Renan
erano in inferiorità
numerica e sono
riusciti quasi sempre
a rimediare
6.5
BATTAGLIERO
Parte male, cicca un
tiro, perde una palla
velenosa sulla
trequarti e si becca
un giallo
immolandosi su una
rara ripartenza di
Cerci che un po’
finirà con il
condizionarlo. Poi si
riprende e insieme a
Obiang tiene botta
in mezzo (dal 28’ st
Krsticic sv: l’ultimo
quarto d’ora, bene,
da rondò del 4-3-3)
IL TECNICO: SINISA MIHAJLOVIC
7.5
CARISMATICO
È riuscito a “conquistarsi” lo spogliatoio che lo
segue ciecamente, non è facile vedere tre
giocatori dalle caratteristiche offensive come
Gabbiadini, Eder e Soriano sacrificarsi con
grande sincronia e applicazione nella religione
del pressing alto, dell’accorcio sui difensori, del
raddoppio, del togliere la profondità a
Immobile. Il Torino cambia tre sistemi in 90’, 35-2, poi 4-3-3 con Barreto e si vede anche il 4-24 con Meggiorini. Lui mette Krsticic in mezzo,
poi Bjarnason e disegna un 4-3-3 che tiene
botta fino al 90’. Ora sono 22 punti in 14 partite
DE SILVESTRI
6.5
MUSTAFI
7.5
DIFENSORE
Più difensore che
fluidificante
stavolta. Nel primo
tempo sta coperto
anche se in realtà
Pasquale non lo
impensierisce più di
tanto e Farnerud è
uno che tira, più che
tagliare. Nella
ripresa la densità
nella sua mattonella
aumenta e se la vede
con punte vere. Se la
cava bene, concede
pochissimo
WUNDERBAR
È il suo momento.
Ostacolo
insuperabile per
Immobile al quale
toglie (al 23’) una
palla davanti a Da
Costa. Fondamentale
in due chiusure, una
per tempo, prima su
Cerci poi su Barreto.
Veloce, muscolare,
solido, soffre negli
ultimi 20’ per una
botta al piede
sinistro. Ma nessuno
se ne accorge
GABBIADINI
EDER
7.5
MAGISTRALE
La differenza la fa la
magistrale punizione
che si fa perdonare
l’errore commesso
pochi secondi prima
e che fa infuriare
Mihajlovic. Fino a
quel momento
doveva essere
giudicato più da
centrocampista che
da punta. Tanti
rientri su Pasquale e
Farnerud, tanta
densità e tanto
pressing alto
6.5
FASTIDIOSO
È evidente che da
trequartista ha meno
possibilità di tirare e
quindi di segnare:
ieri una sola
conclusione.
Bellissimo l’assist
per la traversa di
Okaka e poi pressing
alto, rientri, ricerca
di spazi tra le linee. Il
repertorio del
fastidioso. Per gli
altri. (dal 36’ st
Bjarnason sv: entra
bene e si rende utile)
GASTALDELLO
7
SINISTRA-PIAVE
Più forte del dolore,
si guadagna il
passaggio sulla
sinistra del Piave,
tra i “duri”. Si batte
contro il Toro e il
fastidio alla caviglia.
Poco prima di uscire
lascia il segno con
un recupero su
Immobile (dal 16’ st
Fornasier 6: non si
capisce con Mustafi
su una scalata su
Immobile. Poi marca
e spazza tutto)
SORIANO
6.5
MANIFESTO
Proprio lui è il
manifesto della
gestione Mihajlovic.
Il serbo gli ha dato
fiducia, ruolo e
identità e si è visto
ieri. Pressa su
Darmian, accorcia su
Cerci, si batte in
mezzo. Passa da
esterno sinistro a
centrocampista
destro senza
perdere i parametri.
Perde anche qualche
palla, ma ci sta
7
REGINI
PROMOSSO
Aveva uno dei
compiti più difficili
della partita,
marcare Cerci che
partiva proprio
dalla sua parte. E se
il granata ha fatto
pochissimo,
significa che lui è
stato bravo. Gli ha
concesso al
massimo qualche
cross. Una grande
prova per
atteggiamento
e maturità
OKAKA
7.5
PROTAGONISTA
Non segnava da due
anni, gol al Cagliari
con la maglia del
Parma. Sfiora una
doppietta storica. Ha
un modo di giocare
che innervosisce
avversari (vero
Darmian?), pubblico
avversario e un po’
pure lui. Ma dà una
grossa mano alla
squadra. Tiene palla,
fa alzare la squadra,
il suo arrabattarsi è
coinvolgente
GLI AVVERSARI
Torino: Padelli 6, Maksimovic 5.5, Glik 6, Bovo
5.5 (dal 12’ st Barreto 5), Darmian 5.5, Kurtic 6,
Vives 6 (dal 32’ st Basha sv), Farnerud 5 (dal 24’
st Meggiorini sv), Pasquale 5.5, Immobile 6,
Cerci 5.5
L’ARBITRO
Damato di Barletta 5. Il primo gol era da annullare,
ma le colpe ricadono più sul giudice di porta. Lui
era coperto. Bravo a non farsi condizionare dal clima ostile, non altrettanto nella continuità dei fischi. Concede (rispetto al caso Lopez-Doveri) soprattutto al Torino qualche protesta di troppo
46
IL SECOLO XIX
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
sport
TORINO-SAMPDORIA I PROTAGONISTI
L’ALLENATORE: GABBIADINI HA RIMEDIATO A UN ERRORE...
MIHAJLOVIC
«LA MIGLIORE
FUORI CASA»
PROVA DI SACRIFICIO
Eder a secco
ma contento
«Siamo giovani
e cresciamo»
da uno dei nostri inviati
«Complimenti a tutti, se c’è la testa si va avanti»
da uno dei nostri inviati
DAMIANO BASSO
TORINO. «Se è la migliore prestazione della Sampdoria in trasferta? Per
abbinata gioco più risultato direi di
sì. Anche in casa della Juve e del Napoli non avevamo fatto male, ma lì
abbiamo perso». Sinisa Mihajlovic
sente di avere superato un altro step
di questa sua esperienza alla Sampdoria. La squadra ieri è stata perfetta
nell’eseguire quanto era stato preparatoinsettimana:«Ècosì.Hannofatto tutto quello che gli avevo chiesto.
Sapevamo che il Torino era una
squadra in salute e che giocava in un
certomodo.Sapevamocheaigranata
piace uscire con la palla al piede e
quindi gli attaccanti sapevano di dover accorciare sui loro difensori, in
modo da impedire che arrivassero
pallepuliteaCercieImmobile.Ladifesa sapeva che doveva togliere profondità a Immobile e tutti sapevano
che specialmente su Cerci c’era bisogno di costanti raddoppi. È andata
così. Abbiamo vinto e direi anche
meritatamente».
Dopo una partita come questa c’è
tempo e voglia anche per scherzare.
Gabbiadini ha segnato una punizione
alla Mihajlovic, la palla è entrata in rete a 99 chilometri all’ora: «Manolo
battelepunizionicomemequandosegna, altrimenti se sbaglia assomiglia a
qualcun altro. Meno male che ha segnato perché pochi secondi prima mi
ero arrabbiato molto con lui, perché
ha sprecato una grandissima occasioneperchiuderelapartita».Inevitabile
la domanda sull’arbitro. Il gol di
Okaka, viziato da un tocco di Mustafi,
era da annullare: «Sugli arbitri non
parlo mai. Dico solo che secondo me è
inutile lamentarsi e cercare delle scuse, pensare che una partita si può vincere o perdere per colpa di un fuorigioco. Ma sono le stesse cose che dico
anche i miei giocatori, non voglio che
perdano energie a protestare, ma le
devono bruciare tutte sul campo, dentro la partita. Non sulle stupidaggini.
Qualche anno fa, come tutti sanno,
qualche arbitro non era in buonafede,
adesso lo sono tutti, bisogna lasciarli
lavorare e magari chiedergli di venire
a vedere qualche nostro allenamento.
Parlarsi di più, fargli capire meglio come si sta da quest’altra parte».
Segnalazione speciale per Okaka:
«Stefano aveva già fatto bene con il
Cagliari. Fisicamente non è ancora al to, perdendo 7 delle ultime 10 partite.
cento per cento, ma sta comunque La mentalità vincente si allena anche
meglio rispetto a quando è arrivato. nella testa, più vinci e più acquisisci
Ha fatto una grande partita, al di là del autostima e fiducia nei tuoi mezzi. E
gol.Hapressatoalto,hatenutoidifen- deve essere così anche per la Samp. La
sori impegnati, ha fatto salire la squa- testa è importantissima, perché se
dra. Conosco Okaka da tempo, lui era non ti segue non vai da nessuna parte.
una grande promessa e poi per colpa Se alleni solo la tattica fai un passo
avanti e due indietro, se ti sesua, come ha dichiarato anche
gue la testa continui ad anlui,sièperso.Ma hasolo24
dare avanti. L’allenatore
anni e può migliorare.
deve inculcare la sua
Sono contento di
idea di calcio, la mia è
Okaka, come di tutta la
quelladinonaveremai
squadra. Devo fare i
complimenti
veraIL DOPOPARTITA paura, di giocare sempre per vincere».
mente a tutti». Nel suo
Ecco Giampiero Vencollegamento con la paytura: «Abbiamo regalato
tv, gli fanno una domanda
alla Samp i primi 15-20 misul suo futuro: «Non mi piace
nuti. Bisogna capire perché. Da
parlare di futuro. Preferisco restare concentrato sul presente, dobbia- adessolasmetteremodiparlarediEumo cercare di raggiungere al più pre- ropaeciconcentremosulnostroreale
sto il nostro obiettivo, la salvezza. E obiettivo, la crescita stagione dopo
dopo continuare ad andare avanti, fa- stagione.L’arbitro?Sapetechenonne
re più punti possibile. Non voglio che parlo… però mi hanno detto che il gol
finiscacomenelloscorsocampionato, di Okaka era in fuorigioco. Penso che
quandolasquadraunavoltacheèarri- senza gli errori arbitrali avremmo dai
Mihajlovic saluta Cerci, che allenò a Firenze, a fine partita
vata vicino alla salvezza aveva molla- 4 ai 6 punti in più in classifica».
SAMPDORIA
NOTIZIARIO
L’ATTACCANTE: «FUORIGIOCO? NON MI INTERESSA...»
OKAKA TORNA AL GOL DOPO DUE ANNI
«MATURITÀ È FARSI TROVARE PRONTI»
da uno dei nostri inviati
Pronto. Forse Stefano
Chuka Okaka l’ha detto anche all’arbitro quando pochi minuti prima
della partita ha chiamato la squadra
per l’appello: «Sono pronto». «È il
mio compito, farmi trovare pronto».
Nulla da dire. Sette minuti e un gol.
«Eroinfuorigioco?Nonloso,nonmi
interessa, ho preso il pallone, mi sono girato e ho tirato». Facile. Sicuri?
Okaka ha riassaporato la gioia di una
rete dopo quasi due anni. La Samp è
tornata al gol dopo 266 minuti di
astinenza. Zero gol nelle ultime due
partite, con Roma e Milan. Col Cagliari la rete era arrivata all’inizio.
Okaka ritrovato. E non solo per il
vantaggio. Ieri è stato bravo anche a
ripiegare, ad accorciare le distanze, a
recuperare palloni. A prendere tante
botte. «Merito da dividere al 50 per
cento - ha detto alla fine - tra me e la
società. Il mister e il diesse Osti hanTORINO.
I PROSSIMI AVVERSARI
Senza Higuain
il Napoli stenta
Per il Livorno
punto-salvezza
Mertens sigla il vantaggio su rigore dubbio
un’autorete di Reina rinfranca i toscani
Okaka, pallonetto e traversa
ANSA
noavutofiduciainme,iomisonoimpegnatoperfarmitrovarepronto.Mi
sento pronto, più maturo, più sicuro
di me. Rispetto al passato sono maturato». E da uomo maturo avverte
che non bisogna illudersi. «Ora abbiamo messo tanto fieno in cascina,
ma non dobbiamo fermarco, non
possiamo farci illusioni. Non è facile.
Non c’è Higuain là davanti e si vede. Il Napoli spaventa il
Livorno praticamente solo nel primo tempo, poi quando nella ripresa
si fanno sentire le fatiche di Europa
League sono gli amaranto a tenere
maggiormenteinapprensionelaretroguardia azzurra, mentre davanti
l’assenzadelPipitasifasentireoltre
misura:néPandev,néCallejonsono
la prima punta che serve per garantirsitrepuntiinchiave-Champions.
Succede tutto nel primo tempo,
quando il Napoli è più brillante e il
Livorno, visti i risultati di giornata
delle dirette concorrenti, sa che
l’importante è non perdere. Il primo squillo del Napoli lo produce
Mertens: sterzata improvvisa sulla
corsia di sinistra e diagonale potente parato in due tempi da Bardi. Poi,
al 31’, arriva il contestatissimo rigore che porta in vantaggio gli ospiti:
LIVORNO.
ANSA
Dobbiamo continuare a lottare con
la stessa grinta».
ATorino,Okakahagiocatonelruolo che forse predilige . L’unico neo è
arrivato alla fine del primo tempo
quando ha dato qualche segnale di
nervosismo di troppo. Sarebbe stato
un errore clamoroso cadere nella
trappola dei difensori granata, ma il
ragazzo, come detto, è maturato:
«Abbiamo fatto una grande partita
su un campo difficile, abbiamo dimostrato di essere una squadra giovane ma tosta». Domenica c’è il Livorno, prima di una serie di partite
abbordabili. «Il nostro obiettivo è la
salvezza. Andiamo avanti pensando
di fare più punti possibili per raggiungerla il prima possibile». A chi
dedica questa rete? «Alla mia famiglia, a Diego, il mio migliore amico, e
al mio procuratore, Catoli: mi sono
stativicinineimomentipiùdifficili».
TRE BLUCERCHIATI
IN NAZIONALE
E TRE IN RIENTRO
••• GIORNO DI RIPOSO oggi per la
Sampdoria. La ripresa degli allenamenti è prevista per domani pomeriggio a Bogliasco senza i tre convocati dalle rappresentative nazionali (oltre all’Under 19 azzurro Wladimiro Falcone): Shkodran Mustafi
è già in Germania per aggregarsi
alla Nazionale allenata da Jurgen
Low che dopodomani affronterà in
amichevole il Cile a Stoccarda, Nenad Krsticic ha raggiunto la selezione serba del ct interinale Ljubinko Drulovic che sempre dopodomani giocherà a Dublino contro
l’Irlanda, Pawel Wszolek con l’Under 21 polacca affronterà la Lituania. Per la prossima partita, a Marassi contro il Livorno, Sinisa
Mihajlovic recupererà Palombo,
Costa e Lopez tutti al rientro da
squalifica. E il tecnico dovrebbe anche recuperare Gastaldello.
R. SANG.
LIVORNO
1
NAPOLI
1
MERTENS (RIG.) 32’ PT
REINA (AUT.) 39’ PT
R. SANG.
LIVORNO (3-5-2): Bardi 6.5, Coda 6, Emerson
6, Ceccherini 6, Mbaye 6, Benassi 6, Greco 6
(36’ st Duncan sv), Biagianti 6, Mesbah 6, Belfodil 6.5 (31’st Emeghara sv), Paulinho 6.5 (45’
st Castellini sv). (22 Anania, 37 Aldegani, 33
Valentini, 77 Rinaudo, 3 Gemiti, 7 Castellini, 2
Piccini, 14 Mosquera, 29 Borja). All.: Di Carlo 6
NAPOLI (4-2-3-1): Reina 6, Maggio 5, Fernandez 6, Britos 6, Ghoulam 5.5, Inler 6, Jorginho
5, Callejon 5, Hamsik 5.5 (36’ Zapata sv), Mertens 6, Pandev 6 (25’ st Insigne 5.5). (15 Colombo, 2 Reveillere, 4 Henrique, 3 Uvini, 22
Radosevic, 85 Behrami, 20 Dzemaili, 13 Bariti).
All.: Benitez 5.5
Arbitro: Mazzoleni di Bergamo 6
Note: ammoniti Benassi, Mbaye, Britos e Maggio. Spettatori 11.803
TORINO. Gioia samp. È finita con
la squadra in mezzo all’Olimpico
di Torino ad abbracciarssi e complimentarsi. Gioia Samp è anche
un twitter di Gabbiadini, autore
del secondo gol, il gol della sicurezza: «Felicità noi siamo qua. Viva la Sampdoria». Felicità noi siamo qua è il ritornello che cantano
i tifosi della Sud. Felicità è vincere
due a zero, fare due gol.
Felicitàèanchelaconsapevoleza
di aver fatto una partita maiuscola.ComequelladiEder.Nonhasegnato ma è contento lo stesso.
«Non gioco per il gol - spiega - certo, se arriva è bello ma sono anche
contento quando faccio una bella
prestazione e con il Torino penso
di averla fatta. È stata una partita
di sacrificio dove mi sono preoccupato di arginare Vides, la fonte
del gioco granata. Ci sono riuscito
e ho anche fornito due assist che
solo per sfortuna i miei compagni
nonhannotrasformatoingol. Ora
guardiamo al futuro con meno apprensioni,con
maggiore
tranquillità».
«Non scordiamoci - sottolinea Eder - che
pochi mesi fa
la nostra posizione di classifica
era
drammatica.
Avevamo solo Eder
PEGASO
9 punti . Con
l’arrivo di Mihajlovic le cose sono
cambiate radicalmente: in 14 partite i punti portati a casa sono stati
22. Non mi sembrano pochi».
Qualcuno potrebbe anche sbilanciarsi. Il campionato è ancora lungo. «Non scherziamo - aggiunge la
punta - teniamo i piedi per terra e
pensiamo a raggiungere la salvezza che è l’obiettivo stagionale che
hachiestolasocietà.Poieventualmentepossiamoprovareatoglierci qualche soddisfazione».
Per Eder il bilancio della Sampdoria è comunque positivo. «Siamo una delle formazioni più giovani del campionato, che non merita di essere fischiata o criticata.
Abbiamo perso contro squadre
più forti di noi e la cosa ci sta tutta.
Nondimentichiamoperòchecontro Juve e Napoli abbiamo giocato
bene. Con quella gente ci sta perdere, ma con le altre la Samp se la
può giocare sempre». «Questo prosegue Eder - è un campionato
difficile dove fino all’ultimo non
puoi mollare. Le prossime partite
sulla carta sono facili. Pensiamo al
Livorno che dobbiamo affrontare
conlastessadeterminazionemessa in campo qui a Torino».
Lo sfortunato autogol di Reina
ANSA
Mbaye solo in mezzo alla sua area
tocca di testa un pallone innocuo e
innesca Pandev, leggermente sbilanciato da Emerson. Per Mazzoleni è fallo. Dal dischetto Mertens
spiazza il portiere livornese. Neppure il tempo di prendere le misure
e il Livorno pareggia. Questa volta il
mezzopasticciolocombinailNapoli: al 39’ spunto sulla sinistra di Mesbah e palla tesa radente in mezzo,
deviazione sotto porta di Mbaye e
palla respinta da Reina che carambola poi sulla schiena del portiere e
finisce in fondo al sacco.
Nella ripresa il Livorno alza i ritmi e il Napoli fa più fatica. Paulinho
e Belfodil si rendono pericolosi,
mentre gli attaccanti azzurri perdono lucidità. Solo al 41’ uno spunto di
Insigne mette i brividi a Bardi, ma
Zapata non arriva sul cross rasoterra a due passi dalla linea di porta.
IL SECOLO XIX
sport
CICLISMO, GIRO 2014
Jansrud vince
il SuperG
Marsaglia 9o
KVITFJELL (NORVEGIA). Il su-
L’ex campione: «Alla Torretta un arrivo movimentato»
RECORD DELL’ORA, Milano-Sanremo e Giro d’Italia, un triplete da campione. Era il 1984, quando Francesco
Moser, il ciclista italiano più vittorioso
di sempre (273 successi su strada, da
professionista),coronavalasuacarriera da favola con una stagione da incorniciare. Trent’anni dopo il feeling tra il
52enne trentino e la corsa rosa è ancora intatto. E così oggi sarà lui, lo “Sceriffo”,l’ospitepiùillustredellapresentazione della Collecchio-Savona, la
tappa più lunga (249 km) del Giro
2014. Al suo fianco altri vincitori del
passato come Franco Balmamion e
Gianni Motta.
Moser, ma chi è il più forte tra voi
tre?
«Non posso dirlo io, eravamo tutti
forti, però parlano i risultati... Balmamioneraunregolarista,bravoadosare
le energie, un corridore vecchio stampo.Mottaeraunciclistabrillante,ditalento, poi dopo il Giro vinto ha avuto
qualche problema».
E Moser che tipo era?
«Uno che faceva sempre il massimo.
Magari spendevo troppe energie perché volevo essere protagonista in ogni
gara, ma sono ampiamente contento
della mia carriera».
Impreziositadalrecorddell’orae
dalla vittoria al Giro del 1984, trent’anni fa.
«Il1984fuun’annataspeciale,avevo
cambiato preparazione, ero in gran
condizione, però sono uno che è sempre andato forte. Ero già andato vicino
alla vittoria nel Giro: sono salito tante
volte sul podio e nel 1984 ce l’ho fatta. I
momenti più belli? La crono finale di
Verona e la tappa del Blockhaus quando ho tolto la maglia a Fignon, andato
indifficoltàinmontagna,sulsuoterreno».
Quell’anno vinse anche la Milano-Sanremo.
«Sì, già una volta ero arrivato secondo dietro Merckx, poi al dodicesimo
tentativo ce l’ho fatta. Siamo passati
anche per Savona dove c’era sempre il
rifornimento. Tornare in città mi farà
ricordare quella bella vittoria».
A Savona arrivò anche la tappa
dellasqualificadiEddyMerckx,nel
1969.
«All’epoca correvo tra i Dilettanti.
Pochi giorni fa guardavo una vecchia
trasmissioneRaiincuisidicevacheera
impossibilecheMerckxsifossedopato
per una tappa così insignificante per la
classifica. Almeno all’epoca te lo dicevano subito se eri positivo, non come
successo ad Armstrong di cui si è saputodieciannidopo.Cosìchesensoha?».
TRENT’ANNI DOPO
Nel 1984 la stagione
capolavoro dello
“Sceriffo”: «Annata
speciale, finalmente
vinsi anche il Giro»
AltriricordilegatiallazonadiSavona?
«L’anno della vittoria al Giro ci fu un
arrivo a Lerici, ma non siamo passati
per Savona. Invece nel 1976 ho vinto
unatappaaVarazze,conunallungonel
finale per anticipare i velocisti».
Equest’annochetappasaràquella che arriva sotto la Torretta?
«Impegnativa, è la più lunga del Giro.C’èunasalitanelfinale,saràunarrivo movimentato, ma bisogna vedere il
percorso nel dettaglio e quale sarà la
classifica. Le tappe decisive per il Giro
saranno altre: l’arrivo di Oropa, la frazione con Gavia e Stelvio, la cronosca- Francesco Moser è nato a Giovo il 19 giugno 1951
lata del Grappa e poi c’è lo Zoncolan».
Favoriti?
«Difficile dirlo ora, bisogna vedere
SARÀ LA FRAZIONE PIÙ LUNGA: 249 KM
chi partirà. Tra gli italiani Nibali non ci
sarà e Basso è un po’ di anni che non
STASERA PRESENTAZIONE DELLA TAPPA
lotta più per vincere. Se il colombiano
Quintanaandràfortecomenell’ultimo
AL TEATRO CHIABRERA PARATA DI STELLE
Tour potrà fare bene, ma è presto».
E la famiglia Moser? Oltre a suo
••• STELLE A DUE RUOTE. Stasera al salita di Naso di Gatto e un circuito
nipote Moreno c’è anche suo figlio
cittadino che regalerà qualche sorTeatro Chiabrera di Savona (ore 21,
Ignazio che si mette in luce tra i Dipresa. Nel corso della presentazione,
ingresso libero fino a esaurimento
lettanti.
condotta dal mago Gabriele Gentile,
posti) una parata di campioni del
«Sì, ha vinto dieci giorni fa il Memoci sarà spazio anche per artisti e atlepassato parteciperà alla presentarial Mola e si stava ripetendo oggi (ieri
zione dell’undicesima tappa del Giro ti savonesi. Rcs Sport, organizzatrice
ndr)inBelgiomaèstatosfortunatoesi
del Giro, sarà presente con il direttod’Italia 2014, la Collecchio-Savona,
è rotta una ruota nelle battute finali.
re di corsa, Stefano Allocchio. Al suo
in programma il 21 maggio. FranceLui è diverso da me, è un passista, più
sco Moser, Gianni Motta, Franco Bal- fianco sarà Enzo Grenno, presidente
grosso, meno adatto di me alla montadel comitato di tappa savonese che,
mamion, Marino Vigna, Italo Zilioli e
gna,manellecorsediungiornopuòdidopo soli due anni, ha riportato la
Bruno Zanoni, saranno in prima fila,
relasua.Peròancheperluièpresto,bicorsa rosa sotto la Torretta. Nel 2012,
nella serata che svelerà gli ultimi
sogna vedere se avrà sempre voglia di
infatti, Savona, ospitò la partenza
dettagli della frazione, la più lunga
faresacrifici,questoèunosportduro».
del Giro: 249 chilometri con un finale della tappa con arrivo a Cervere, vinPer tipi tosti, alla Francesco Moser.
ta allo sprint da Mark Cavendish.
di corsa movimentato, acceso dalla
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RUGBY
TENNIS/ DELBONIS SUPERA L’AZZURRO
Il nuovo Cus di Bordon torna alla vittoria Lorenzi va vicino al sogno
schiantata 18-7 la capolista Vicenza
poi si arrende al terzo set
Dopo 8 sconfitte in fila i genovesi respirano. E Sandri ci mette la testa
GIORGIO CIMBRICO
DOPOOTTOMARCEfunebri,lanonaèunsaccodicose:uninnoallagioia, l’apoteosi della trasformazione
profonda in tempi molto brevi, la
conferma della scopa nuova che
spazza meglio. Traducendo: il derelitto Cus Genova, ormai abbonato ai
naufragi,finitoquasiinfondo,battuto anche dal Benevento “ovalino di
coda”, si trasforma in un branco di
orsidiYellowstone,ingradodifregare i Rangers vicentini (18-7) reduci
da sei vittorie consecutive senza una
meta al passivo e ancorati sino a ieri
allatestadelgirone2dellaA.PerStefano Bordon, buona la prima. D’altra
parte il rodigino con nobile passato
in azzurro negli anni Novanta era
stato chiamato a rilevare Rocco Tedone proprio per un paio di salvataggi di pregio che figurano nel suo ruolino tecnico. Le doti di motivatore gli
si leggono in faccia, possono esser
uditeprimadelfischiod’inizioevengono subito in superficie.
«Abbiamo dimostrato che non c’è
molta differenza tra chi sta in cima e
chi per il momento è ancora in fondo», strizza in una definizione Bordon. In realtà differenza c’è, e parecchia, perché i biancorossi agli avversari concedono pochissimo se non
una meta in quell’interminabile finale affrontato in inferiorità numerica (giallo a Bedocchi) e che per via
del tempo effettivo trascina il secondotempooltreil53’“lordo”.Perilresto, efficace prova degli avanti e oc-
Joshua Jacas corre in meta
CESCHINA
cupazione del territorio sino a costringereivenetiadarroccarsiprima
dentro i 22 metri e, a seguire, nell’ultima roccaforte, a ridosso della linea.
Ancora Bordon, che in calzoncini
corti sembra uno della panchina che
nonhafattointempoaentrare:«Siamo stati aggressivi e potevamo chiudere la partita durante quella lunga
pressione che abbiamo esercitato
nella ripresa. Ma miglioreremo, ne
sono convinto. In questi primi giorni
di conoscenza, ho lavorato soprattuttosullatesta,sull’aspettopsicologico.Ora,avanti:questoclubhatroppa storia per tornare in basso».
Placcate e sbattute fuori campo le
nemiche che il nuovo allenatore temeva di più: la paura di sbagliare,
l’abitudine di perdere, l’apatia. Tor-
nano la vivacità di inizio stagione, la
capacità di giocare la palla, di cercare
e trovare i varchi giusti. Quello che
viene scorto dopo 10’ da Federico Salerno è profondissimo, un lungo corridoio che corre sulla sinistra. Non
resta che percorrerlo in solitudine e
in velocità per allungare palla a PietroGregoriochehasostenutol’intuizione e va a deporre nei pressi dei pali.Lasecondametaèunnumerod’alta scuola di JJ, il gallese Josh Jacas,
che si libera con una finta di due avversari,liusacomepalidiunoslalom
per liberare la sua corsa a ginocchia
alteinventimetridabruciareinfretta.Il15-0delprimotempoèscandito
dalle due segnature e dal piede di
GianSandrichetornaincampodopo
una lunga e forzata vacanza per vecchie ruggini a una caviglia. Sandri è
un veterano che ha ancora dentro la
gioiadelgioco:laoffrealpubblicodel
Carlini(moltigiovanimaanchemolti protagonisti di vecchie battaglie)
che ulula soddisfatto di fronte a una
suadiscesacondoppiocalcettoascavalcare e colpo di testa per seminare
un terzo avversario. «L’esperienza
conta: non sono mica tanti quelli che
sanno che portarsela avanti con la
capocciaèconsentito»,ridacchiadopoessersalitointribunaperrifarsila
bocca con una birra alla spina.
Classifica girone 2 serie A: Valsugana Padova 47, Rangers Vicenza
43, Cus Torino 42, Badia 41, Gran
Sasso 37, Cus Perugia 31, Capoterra
28,Prato-Sesto27,AlgheroeCusGenova 22, Benevento 17.
47
SCI/ 1
Moser torna a Savona
«Mi ricorda la vittoria
alla Milano-Sanremo»
VALERIO ARRICHIELLO
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
San Paolo, sfiorato a 32 anni il primo titolo Atp
SOGNAVA di vincere il primo titolo restituitoilpiaceredigiocareeanche
Atp a 32 anni, a conclusione di una di andare più spesso a rete. In semifisettimana magica in cui aveva già su- nale Federer aveva battuto Djokovic
perato se stesso arrivando prima in alqualeinvecenonsembragiovarela
semifinale e poi in finale. Ma ieri se- consulenza di Boris Becker, che anra,dopounprimosetvinto6-4,Paolo che da giocatore non è mai stato un
Lorenzi non è più riuscito ad argina- mostro di tattica e lungimiranza.
Esibizioni. Ieri la Premier Tennis
re il 23enne argentino Federico Delbonis, numero 61 Atp, che ha rimon- League ha finalmente svelato le sue
tato e vinto 6-3 7-5 il torneo Atp di carte: molti top player di oggi e di ieri
San Paolo in Brasile. Fatale al roma- hanno aderito alle ricche proposte
della lega che intenno un passaggio a
de mettere in scena
vuoto all’inizio del
in Asia 24 esibizioni
terzoset,nelqualeha
di 4 squadre dal 28
dovuto sempre insenovembre al 14 diguire. Lorenzi non si
cembre. Il numero 1
èmaiarresoehaavudel mondo Rafa Nato anche una palla
dal, che si lamenta
per il 5-5, prima che
spesso perché la staDelbonis riuscisse a
gione è troppo lunga
chiudere7-5aggiudie i giocatori rischiacandosi il primo torno infortuni, ha riteneo in carriera. Per il
nuto che un milione
romano la soddisfadi dollari a match
zione di essere torvalga il mancato rinato ai migliori livel- Paolo Lorenzi, 32 anni
posoinunodeipochi
li: oggi rientrerà nei
periodi di vacanza, tra il Masters e gli
primi cento del mondo.
Il ritorno di Roger. Negli altri Australian Open. Il maiorchino sarà
tornei della settimana, ha entusia- insquadra,traglialtri,conPeteSamsmato la vittoria di Roger Federer a pras. Anche Djokovic, Wawrinka,
Dubai. Lo svizzero ha rimontato in Murray, Ferrer e il nostro Fognini
finale il ceco Tomas Berdych, chiu- hanno aderito. Tra i grandi manchedendo 3-6, 6-4, 6-3. Per il 32enne di rà Federer. Di lusso anche il parterre
Basilea è il 78o titolo in carriera, uno femminile, con Serena Williams che
in più di John McEnroe. Federer avrà in squadra Andre Agassi. Si giosembra rinato grazie al cambio di cheranno anche doppi misti e doppi
racchetta (l’ovale più grande lo aiuta con le leggende, che di sicuro inconneirecuperi)eall’arrivonelsuoteam treranno il favore del pubblico.
di Stefan Edberg, che sembra avergli C. P.
pergigante di cdm di Kvitfjell, il penultimo della stagione, dopo il successo nella discesa di venerdì, è stato vinto dal norvegese Kjetil Jansrud in 1’31”39. Ha preceduto lo
svizzero Patrick Kueng e l’austriaco
Matthias Mayer. Non esaltante la
prova degli azzurri anche se il tracciato è stato disegnato da un tecnico degli italiani. Il migliore è stato
Matteo Marsaglia, 9o in 1’32”12. Christof Innerhofer è invece uscito. Il
norvegese Aksel Svindal, quarto,
ha vinto anticipatamente la coppa
di SuperG dopo aver già conquistato quella di discesa. In classifica generale è a 1.032 punti davanti all’austriaco Marcel Hirscher con 955.
SCI/ 2
A Fischbacher
la discesa
Merighetti 12a
CRANS
MONTANA.
La discesa di
cdm di Crans
Montana è stata dominata
dalle austriache: ha vinto a
sorpresa Andrea Fischbacher davanti
Fischbacher
alla connazionale Anna Fenninger in 1.34.15.
Terza la slovena Tina Maze. Migliore delle italiane Daniela Merighetti,
12a. Per la conquista della coppa di
discesa bisognerà aspettare l’ultima gara: sarà scontro tra la tedesca Maria Hoefl Riesch e Fenninger.
AVEVA 44 ANNI
Roma-Ostia
maratoneta
muore d’infarto
ROMA. Un partecipante alla mez-
za maratona Roma-Ostia, corsasi
ieri nella capitale, è morto per un
infarto subito avere tagliato il traguardo. L’uomo, Fabrizio Bellucci,
44 anni, è stato subito soccorso
dagli operatori del servizio assistenza della corsa, che lo hanno
portato all’ospedale Grassi dopo
l’arresto cardiocircolatorio. Ma i
soccorsi non sono bastati a salvargli la vita.Bellucci era tesserato per
la LBM Sport di Roma e praticava la
corsa da tempo. Il comitato organizzatore della Roma-Ostia, una
delle maratonine più popolari
d’Italia, esprime «profondo dolore
per l’accaduto e si stringe alla famiglia in un forte abbraccio».
FORMULA 1
Hamilton
primo nei test
terzo Alonso
MANAMA. La
Mercedes di
Lewis Hamilton ha chiuso
con il miglior
tempo l’ultima
giornata di
test della Formula 1 in
Bahrain a due
settimane dal
Hamilton
via del Mondiale 2014 a Melbourne in Australia. L’inglese in 1’33’’278 (69 giri)
ha preceduto la Williams di Valtteri Bottas (1’33’’987 (108 giri) e la
Ferrari di Fernando Alonso
(1’34’’280 e 74 tornate).
IL SECOLO XIX
48
meteo
LUNEDÌ
3 MARZO 2014
cielo
sereno
il tempo oggi
min. -2
max. 6
TEMPERATURE
stabili
TEMPERATURA
del mare
domani
Residue
precipitazioni,
nubi in diminuzione
mercoledì 5
Miglioramento
fino a soleggiato
giovedì 6
Soleggiato
Campobassonp
Catania
2
Firenze
3
Messina
7
Milano
6
Napoli
4
Olbia
4
Palermo
9
Parma
7
Perugia
1
np
12
14
13
11
9
12
12
7
12
domani
Pescara
4 12
Pisa
5 12
Reggio C. 6 14
Roma
5 8
Torino
3 10
Trento
-5 -4
Trieste
9 12
Udine
np np
Venezia
7 10
Verona
7 9
la situazione in Europa
1000
995
990
1025
980
1005
980
995
1015
Amburgo
2 9
Amsterdam 2 8
np np
Atene
Barcellona 7 15
1 8
Belfast
4 15
Belgrado
Berlino
1 11
1 8
Bonn
Bruxelles
1 7
5 7
Bucarest
1020
1015
1010
1000
990 995
1000
1020
mattino
1005
Budapest
6
Copenaghen 2
4
Dublino
Francoforte 0
1
Ginevra
0
Helsinki
10
Istanbul
3
Lione
13
Lisbona
3
Londra
12
6
9
8
8
3
14
10
14
10
Madrid
Monaco
Oslo
Parigi
Praga
Sofia
Stoccolma
Varsavia
Vienna
Zagabria
11
3
0
-2
-2
5
1
2
1
5
13
7
1
9
7
9
3
8
13
15
temporale
neve
nebbia
Venti:
da Sud o S-O moderati.
In rotazione da Nord
Mare:
in aumento fino
a molto mosso,
agitato al largo
moderato
06:57
sorge
forte
burrasca
calmo
poco
mosso
mosso
molto
mosso
mareggiata mareggiata
agitato scirocco
libeccio
temperature
di ieri (fonte Omir)
Busalla
Cairo M.
Varese
Ligure
Genova
Lavagna
Savona
La Spezia
IL SOLE
variabile debole
min. 4
max. 7
18:17
tramonta
LA LUNA
08/03
crescente
30/03
nuova
15/04
piena
pomeriggio
La Spezia
Imperia
min. 5
max. 7
14°
brezza
Lavagna
min. 5
max. 8
prossimi giorni
13
11
10
12
12
13
8
14
8
11
Varese
Ligure
Imperia
Previsione e dati sulla Liguria
a cura di Regione Liguria
/Arpal CFMI-PC
www.meteoliguria.it
in Italia
possibili pioggia
temporali
Genova
min. 4
max. 8
UMIDITA'
>80%
variabile
min. -1
max. 4
min. 6
max. 10
(*) La stazione di rilevamento
dati è a Cavi di Lavagna
Temperature
Alghero
6
Ancona
3
Aosta
1
Arezzo
3
L'Aquila
3
Bari
4
Bologna
3
Bolzano
3
Brescia
5
Cagliari
2
velature coperto
min. 0
max. 5
Cairo M.
Savona
oggi
irregolarmente
nuvoloso nuvoloso
Busalla
Una nuova perturbazione
determina precipitazioni
diffuse a partire dalla
mattinata in spostamento
da Ponente verso Levante.
Possibili locali fenomeni
temporaleschi,
per lo più di debole
o moderata intensità
mare
vento
22/04
calante
PROTEZIONE CIVILE : nessuna segnalazione
SULLA COSTA
Ventimiglia 6
n.p
Imperia
6
Sanremo
8
Alassio
7
Savona
7
Cogoleto
7
Genova
7
Chiavari
6
Levanto
Riomaggiore 7
7
P. Venere
6
Spezia
ALL'INTERNO
Pieve Teco n.p
1
Triora
1
Calizzano
2
Cairo M.
2
Sassello
2
Cadibona
3
Busalla
1
Torriglia
S. Stefano A. -1
Varese Lig. 4
4
Padivarma
4
Sarzana
14
n.p
12
16
15
14
12
12
12
9
12
12
n.p
10
10
11
11
11
7
7
4
8
11
11
Scarica

classifica - ASL n. 1 Imperiese