FEBBRE E INFEZIONI IN MEDICINA PALLIATIVA Regione del Veneto Azienda Unità Locale Socio Sanitaria OVEST VICENTINO Nucleo per le Cure palliative ULSS 5 Ovest Vicentino Mirko Riolfi Definizioni • TEMPERATURA – la normale temperatura corporea (≤ 37,2 °C al mattino e ≤ 37,7 °C la sera) viene mantenuta grazie all’azione del centro termoregolatore ipotalamico; • FEBBRE – aumento della temperatura corporea rispetto alla norma, insieme a un innalzamento del punto di regolazione ipotalamico. Sono comuni le cause infettive; – evento legato all’ingresso e alla colonizzazione da parte di microrganismi di sedi dell’ospite normalmente sterili. La risposta infiammatoria che ne consegue realizza una condizione di malattia localizzata o sistemica con danno cellulare o tissutale; • INFEZIONE Definizioni • SIRS – Risposta Infiammatoria Sistemica a numerosi stimoli clinici (infettivi e non), identificata dalla presenza di 2 o più delle seguenti condizioni: • • • • Temperatura Corporea Frequenza Cardiaca Frequenza Respiratoria Conta globuli bianchi > 38°C o < 36°C > 90 batt/min > 20 att/min > 12000/mm3 o < 4000/mm3 • SEPSI – risposta infiammatoria sistemica che riconosce una eziologia infettiva. L’identificazione di una sepsi prevede il riconoscimento di un nesso causale diretto tra le manifestazioni sistemiche e il processo infettivo; • SEPSI SEVERA – sepsi associata a uno o più segni di disfuzione d’organo lontano/i dalla sede/i di infezione; Questione complicata… SEPSI PANCREATITE SEPSI SEVERA INFEZIONE SHOCK SETTICO SIRS USTIONI TRAUMA ALTRO … in un paziente complicato • INGUARIBILE IN FASE DI FINE VITA – patologia oncologica evolutiva e irreversibile contemporaneamente presenti: definita da tre criteri • Terapeutico, assenza o esaurimento dei possibili trattamenti specifici antitumorali; • Sintomatico, sintomi invalidanti che condizionano una riduzione del performance status < 50% • Evolutivo, rapida evolutività della malattia che porti a morte in genere entro tre mesi; – La fase terminale-agonica della malattia neoplastica è caratterizzata da scompenso multiorgano in cui numerosi meccanismi fisiopatologici intervengono contemporaneamente o in sequenza a determinare l’aggravamento e la morte del paziente. I meccanismi secondo cui questo avviene sono ancora poco noti nella loro estrema complessità. • FRAGILE Fattori predisponenti al rischio di infezione Fattori predisponenti Caduta delle difese organiche - Cachessia, malnutrizione - Leuco-neutropenia - Deficit immunitari Alterazione delle barriere anatomiche - Chemioterapia - Radioterapia - Lesioni da decubito Manovre invasive - Cateteri venosi - Cateteri vescicali - Stent Altro - immobilità - stato di coscienza Fusco F Febbre, infezioni e terapia antibiotica Medicina e cure palliative in oncologia 2002 Masson ed Pereira J et al, 1998 J Pain Symptom Manage Complicanze infettive • Le infezioni rappresentano un’importante causa di mortalità e, in molti centri onco-ematologici, la causa di morte più frequente nei pazienti affetti da malattia in fase avanzata; • Le infezioni da batteri e da miceti costituiscono la causa di decesso in circa il 70% dei pazienti con leucemia acuta e in circa il 50% dei pazienti affetti da linfoma o da tumore solido; Inagaki J et al, 1974, Cancer; Nosari A et al, 1991, Haematologica; Diagnosi di infezione nel paziente con tumore in fase terminale • La febbre è presente solo nel 54% dei pazienti con infezione (Bodey GP et al, 1986, Am J Med); • La febbre può essere sostenuta da cause diverse dall’infezione; • Spesso i sintomi infettivi sono assenti o atipici (malessere, anoressia, stanchezza, calo ponderale, cambiamenti dell’umore) oppure aspecifici (già presenti anche in assenza di infezione) (McClure CL et al, 1992, Am Fam Physician); • L’alterazione dei più comuni indici laboratoristici (VES, leucocitosi, profilo proteico) può essere già presente anche in assenza di infezione; • Il concomitante utilizzo di cortisonici e/o farmaci antiinfiammatori può alterare la curva termica; Diagnosi di infezione nel paziente con tumore in fase terminale • Anche in molti studi in cui viene fatta una analisi dettagliata dei sintomi nella fase terminale non viene riportato il “sintomo” febbre; Principali cause di febbre non infettiva • Direttamente dalla neoplasia: • Linfoma / leucemia • Sindrome mielodisplastica • Carcinoma renale • Mixoma atriale • Dai trattamenti: • Chemioterapia / immunoterapia / terapia a bersaglio molecolare • Antimicrobici • Bisfosfonati • Radioterapia • Reazioni post-trasfusionali Inagaki J et al, 1974, Cancer; Nosari A et al, 1991, Haematologica; Principali farmaci responsabili di febbre Farmaci frequentemente responsabili di febbre Farmaci occasionalmente responsabili di febbre Amfotericina B (P) Beta-lattamine (H) Antiistaminici (I) Barbiturici (I) Fenitoina (H) Procainamide (H) Chinina/Chinidina (H) Sulfamidici (H) Allopurinolo (H) Benzodiazepine (I) Cimetidina (T) Glafenina (H) Isoniazide (H) Nitrofurantoina (H) Rifampicina (H) Streptomicina (H) Vancomicina (I) Antidepressivi triciclici (T) P: effetto pirogena; H: ipersensibilità; T: azione sulla termoregolazione; I : meccanismo ignoto Chemioterapie responsabili di febbre Frequente o osservata Actinomicina D Bleomicina Deticene Doxorubicina Gemcitabina Possibile ma rara Methotrexate Aracytina Idrossiurea Mitomicina C Cisplatino Non riferita Nitrosuree Ciclofosfamide Clorambucil Busulfan Thiotepa 5-Fluoruracile 6-Mercaptopurina Daunorubicina Vincristina Vinblastina Procarbazina Etoposide L. Asparaginasi Identificare le infezioni è un problema… • Le infezioni nel paziente onco-ematologico in fase di aplasia sono sufficientemente ben conosciute e ben studiate; esiste parecchia letteratura, vi sono linee guida per quanto riguarda l'antibioticoterapia. • Numerose sono invece le lacune circa la frequenza, la distribuzione e il trattamento delle infezioni dei pazienti non neutropenici in fase terminale. … ma ancora più arduo è scegliere di trattarle con antibiotici • “Antibiotics assist the body’s immune system to fight invading bacteria. Succes means a return to baseline health” • “Discontinue inappropriate interventions: antibiotics” • “Life-sustaining treatment is any medical treatment that serves to prolong life without reversing the underlying medical condition. Life-sustaining treatment includes […] antibiotics and artificial nutrition and hydration” Hallenbeck J (2003) Palliative care perspective, Oxford University Press Grossenbacher B et al (2007) Der Liverpool care pathway of the dying, Onkologe Council on ethical and judical affairs of the american medical associations (1992) Decisions near end of life, Jama Nelle cure palliative • Negare una terapia antibiotica è medicina palliativa o è solo un modo per anticipare la morte? • Trattare l’infezione può migliorare la qualità di vita? ? Bauduer F et al 2000 Support Care Cancer Caratteristiche dello studio N° pz Setting Tipo di valutazione Criteri per definire l’infezione % di infezioni 81 Analisi retrospettiva delle caratteristiche della morte nei reparti di oncoematologia T > 38,5° C, 40% (32/81) Oncoematologia Caratteristiche delle infezioni nel paziente terminale con cancro Sede dell’infezione Microorganismi Causa della morte Commenti Non valutabile 19/81 sono morti per l’infezione Non valutabile 47% dei pz ha ricevuto antibioticoterapia (47% tratt vs 40% infezioni) Homsi J et al 2000 Supporty Care Cancer Caratteristiche dello studio N° pz Setting Tipo di valutazione Criteri per definire % di infezioni l’infezione 393 Analisi retrospettiva della frequenza, del tipo e del trattamento delle infezioni nei pazienti con cancro in fase avanzata Almeno una emocoltura o altra coltura positiva Unità di cure palliative 29,3% (115/393) Caratteristiche delle infezioni nel paziente terminale con cancro Sede dell’infezione Microorganismi E. Coli (19%), Non valutabile K. Pneumonie (11%), S. Aureus (9%) (48% gram -, 45% gram +, 7% lieviti o virus, 68% polimicrobiche) tratto urinario (66) batteriemia (31) polmonite (22) cute, ulcere, ferite (33) Causa della morte Commenti Infezioni delle vie urinarie sono molto più freq in chi assume steroidi, infezioni da lieviti nelle vie urinarie, la cute come sorgente di HSV2; durata media del trattamento antibiotico 11 giorni Nagy-Agren S et al 2002 J Pain Symptom Management Caratteristiche dello studio (USA, Review) N° pz Setting Tipo di valutazione 957 Ospedale Hospice domicilio Review 8 studi dal ‘76 al ‘00 Criteri per definire % di infezioni l’infezione / 42% Caratteristiche delle infezioni nel paziente terminale con cancro Sede dell’infezione Micro organismi vie aeree vie urinarie enterobatt stafilo aureo Causa della morte 19-39% infez Commenti 60-72% antibioticoterapia per sospetta infezione in hospice o unità palliativa 83% trattata in sede universitaria obiettivo: controllo dei sintomi trattamento complesso: deve essere individualizzato Nagy-Agren S et al 2002 J Pain Symptom Management Nagy-Agren S et al 2002 J Pain Symptom Management Clayton J et al 2003 Palliative Medicine Caratteristiche dello studio (australiano dal 3/99 al 4/20) N° pz Setting Tipo di valutazione Criteri per definire % di infezioni l’infezione 913 Unità di Analisi prospettica 41 (6HIV) cure sull’uso di antibiotici palliative parenterali Segni e/o sintomi +/- colture 45% antibioticoterapia parenterale Caratteristiche delle infezioni nel paziente terminale con cancro Sede dell’infezione Microorganismi Causa della Commenti morte tratto urinario (37%) vie respiratorie (31%) cute (16%) / / beneficio dell’antibiotico 62%; (88% nelle infezioni del tratto urinario vs 48% nelle altre condizioni) non associazione con età, tipo di malattia, motivo del ricovero (controllo sintomi vs fase terminale) beneficio più comune nella fase terminale rispetto alla fase agonica monodose giornaliera White P H et al 2003 J Pain Symptom and Management Caratteristiche dello studio(USA,6 mesi nel 2001) N° pz Setting Tipo di valutazione 255 Residenti Studio prospettico; scelta ambulatoriali del pz tra: di programma - pieno uso di antibiotici hospice (20,8%) - uso solo sintomatico (48,2%) - non uso (31%) Criteri per definire l’infezione % di infezioni Segni e/o sintomi +/colture 46% Caratteristiche delle infezioni nel paziente terminale con cancro Sede dell’infezione Microorganismi Causa della morte E. Coli (22,9%), S. Aureus (14,9%), Enterococco (11%), Klebsiella(7,9%), P. Aeruginosa (6,3%) Proteus mirabilis (6,3%) Candida albicans (7%) Non associata con la presenza di infezione (13/117) tratto urinario (54) vie respiratorie (45) oro-faringe (13) cute-sottocute (12) sangue (5) Commenti White P H et al 2003 J Pain Symptom and Management ____________________________________________________ Sede dell’infezione Antibiotico Risposta (%) ____________________________________________________ Tratto urinario (54) TMS/SMX (13) 92 Ciprofloxacina (9) 89 Amoxicillina (5) 60 Norfloxacina (3) 67 Tratto respiratorio (45) Levofloxacina (13) 46 TMS/SMX (6) 50 Azitromicina (3) 33 Gatifloxacina (2) 0 Claritromicina (2) 0 Oro-faringe (13) Fluconazolo (6) 50 Nistatina (3) 33 Cute-sottocute (12) Cefalexina (6) 50 TMP/SMX (3) 33 Sangue (5) Ceftriaxone (2) 0 Levofloxacina (1) 0 White P H et al 2003 J Pain Symptom and Management _______________________________________________ Scelta del paziente e uso antibiotico n(%) _______________________________________________ Uso pieno (A) 53(20,8%) Sintomatico (B) 123 (48,2%) Non uso (C) 79 (31,0%) _______________________________________________ Uso antimicrobico effettuato n(%) _______________________________________________ Opzione A 30 (56,6%) Opzione B 45 (36,6%) Opzione C 2 (2,5%) __________________________________________________________ Antibiotico Sopravvivenza Morti correlate all’infezione (giorni) __________________________________________________________ Opzione A 26,3 3 Opzione B 30,1 6 Opzione C 29,7 4 White P H et al 2003 J Pain Symptom and Management • Uso sintomatico o non uso; • Scelta basata su: controllo dei sintomi, condizioni del pz, • • • • • prolungare la sopravvivenza; Ristretto uso di antibiotici per pz anziani e con peggior PS Scelta indipendente da: tipo di neoplasia, sesso, dati anagrafici, precedenti terapie, coperture assicurative, terapie concomitanti; Similarità di infezioni con altri studi in setting diversi; Uso di corticosteroidi e cateteri urinari non aumenta le infezioni (tranne mughetto); Sopravvivenza non influenzata da presenza di infezione o uso di antibiotici; Lam PT et al 2005 J Pain Symptom Managment Caratteristiche dello studio (Hong Kong dal 1/02 al 7/02) N° pz Setting Tipo di valutazione 105 Unità di Analisi retrospettiva (87 con cure sull’uso di antibiotici infezione) palliative e sopravvivenza ospedale Criteri per definire % di infezioni l’infezione Segni e/o sintomi +/- colture 80% Caratteristiche delle infezioni nel paziente terminale con cancro Sede dell’infezione vie respiratorie (53%) tratto urinario (29%) cute (6%) sepsi (2%) Microorganismi Causa della morte / / Commenti 80% dei pz con infezione; (45% più di un episodio) 67% documentata microbiologicamente 97% antibioticoterapia (60% parenterale, 40% per os) 39% infezioni polimicrobiche 61% antibioticoterapia empirica (2.6 RR di morte entro 14 gg in infezione con dispnea) 46% antibiotico nell’ultima settimana di vita 56% morte in antibioticoterapia 39% miglioramento dei sintomi infettivi Lam PT et al 2005 J Pain Symptom Managment Oh DY et al 2006 Eur J Cancer Care Caratteristiche dello studio (Corea del Sud dal 3/03 al 4/04) N° pz Setting Tipo di valutazione 141 Ospedale Analisi retrospettiva universitario incidenza di febbre o Med Int infezione (pz con ca terminali, ultimi 30 giorni) Criteri per definire % di infezioni l’infezione Segni e/o sintomi +/- colture (leucocitosi + PCR) 80% (20% febbre all’ingrsso, 55% durante la degenza) Caratteristiche delle infezioni nel paziente terminale con cancro Sede dell’infezione Micro organismi polmone (54%) peritoneo (27%) vie biliari (17%) vie urinarie (10%) non definite (11%) cute (3%) meningi (1%) Gram + stafilo 7 enterococco 5 stafilo aureo 3+1 strepto viridans 1 Gram - Causa della morte Non valut (sepsi 22%, 31 pz) Commenti 30% sepsi (42 pz); causa morte 22% (31 pz) 13% febbre paraneoplastica 84% (119 pz) uso antibiotico durata terapia antibiotica 17.8 gg 56% antibiotico fino alla morte 48% febbre controllata con antibiotico (15% migliora i sintomi, 55% non migliora, 30% non noto) Reinbolt RE et al 2005 J Pain Symptom Management Caratteristiche dello studio (dal 1/01 al 10/03) N° pz Setting Tipo di valutazione Criteri per definire % di infezioni l’infezione 1598 Retrospettiva su miglioramento dei sintomi infettivi con uso di antibiotici Residenti Ambulatoriali Hospice (Domicilo) Segni e sintomi + colture 39% (623 su 1598) Caratteristiche delle infezioni nel paziente terminale con cancro Sede dell’infezione Micro organismi Causa Commenti della morte / tratto urinario E Coli (27%) 89% PS Karnofsky < 60 (39%) Stafilo aureo 685 episodi infettivi vie respiratorie (15%) 415 microbiologicamente + (32%) Entero (15%) antimicrobici efficaci: orofaringe K pneum (8%) - vie urinarie (79%) (9%) - vie aeree (43%) Candida a (7.5%) cute (9%) - mucose (46%) Proteus m (7%) - cute (41%) sepsi (4%) Pseudo a (6%) - sepsi (0%) Stafilo c- (5%) non differenze in sopravvivenza tra pz con Haem i (4%) infezione o no (623/975) e + antimicrobici Altro (5%) (573/1025) Reinbolt RE et al 2005 J Pain Symptom Management Reinbolt RE et al 2005 J Pain Symptom Management • Alta incidenza di infezioni in pz con cancro avanzato in • • • • hospice (39%); Antimicrobici prescritti routinariamente per la gran parte delle infezioni in questi pz, con un buon controllo dei sintomi nelle infezioni delle vie urinarie /79%), ma in meno della metà dei pz con mucositi (46%), infezioni delle vie aeree (43%), cutanee (41%) o sepsi (0%); Sopravvivenza non modificata tra pz infetti o no, o con l’utilizzo o meno di antimicrobici; Controllo dei sintomi come maggior indicatore per l’uso di antimicrobici in questa popolazione); Pazienti e medici consapevoli delle limitazioni nell’uso di antimicrobici in pz con cancro in hospice; Stiel S. et al 2011 Support Care Cancer Caratteristiche dello studio (Germania, Marzo – Giugno 2006) N° pz Setting 2841 Unità CP Hospice UO Oncologia MMG Tipo di valutazione Criteri per definire l’infezione Prospettico su indicazione, uso e frequenza della terapia antibiotica Segni e sintomi + colture Indicazioni Commenti Sospette infezioni 28% (448 su 1598) Pazienti trattati 63% (286 su 448) Stiel S. et al 2011 Support Care Cancer Processo decisionale Efficacia (miglioramento condizioni generali) Stiel S. et al 2011 Support Care Cancer Antibiotici Utilizzati Considerazioni • Scarsa letteratura ed eterogenea; Studi retrospettivi; Setting: unità di cure palliative; hospice; domicilio; oncologia/ematologia; ospedali universitari; La diagnosi di infezione è clinica: la % di infezioni sospette va dal 29% all’83%. Solo nello studio di Homsi veniva richiesta la positività di un esame colturale per parlare di infezione; Considerazioni Ruolo controverso della terapia steroidea: Pereira e White non ↑ la % di infezioni, Homsi ↑ la % di infezioni; La % di pz che riceve una antibioticoterapia va dal 60% al 72% Ospedali universitari 83% Base empirica 63% La via di somministrazione: analizzata solo in 4 studi Orale 72%-82% (Pereira e Vitetta) Endovena per circa 10 giorni (Homsi) Controllo dei sintomi: il trattamento appropriato dell’infezione si traduce in controllo parziale dei sintomi (40% dei casi Vitetta, White) Infezione e depressione: il 57% dei pz con infezione è depresso vs l’8,9% dei non infetti (p=0,001) (Vitetta 2000) Conclusioni • L’uso degli antibiotici nella fase neoplastica terminale è un problema; • La percentuale vera di infezioni non è nota (possibili altre cause per giustificare un rialzo febbrile); Le sedi di infezione più frequenti sono il tratto urinario, respiratorio e la cute/sottocute; • In base al setting in cui il paziente si trova varia la diagnostica (clinica, microbiologica, trattamento; strumentale) e la modalità di • Via di somministrazione della terapia antibiotica: preferibile dove possibile la via orale, in alternativa la parenterale monosomministrazione (considerare anche i costi complessivi); Conclusioni • Obiettivo prioritario: il controllo dei sintomi; • Decisione complessa e difficile per consapevolezza che l’infezione in paziente con cancro può frequentemente anticipare la morte; • Terapia antibiotica personalizzata nel paziente neoplastico terminale: la diagnosi sottostante, lo stadio di malattia, il livello di deterioramento multisistema, la concomitante presenza di altri segni/sintomi, le volontà del paziente e della famiglia devono essere considerate nel processo decisionale Proposta di raccomandazioni • La scelta di iniziare, proseguire o sospendere un trattamento antibiotico dovrebbe essere discussa in equipe e tenere conto della prognosi del paziente e delle condizioni basali pre-infezione; • Pazienti e familiari dovrebbero esprimere le loro preferenze per quel che concerne il trattamento delle infezioni così come per la rianimazione cardio-polmonare, l’uso del respiratore, il ricorso a trasfusioni (ecc.); • Forte considerazione dovrebbe essere data all’efficacia del controllo dei sintomi come maggior indicatore per l’uso di antimicrobici per il trattamento delle infezioni. Preferire la via di somministrazione per os, monodose giornaliera. • I dati della letteratura suggeriscono che il trattamento antimicrobico delle infezioni delle vie urinarie migliora i sintomi di una larga maggioranza di pazienti, ma è molto meno efficace nelle infezioni del tratto respiratorio, della cute e mucose; scarsamente efficace nel controllo dei sintomi della sepsi; Sedi di infezioni e microrganismi coinvolti Tratto urinario Batteriemia Tratto respiratorio Miscellanea E Coli Kleb Pneumoniae Enterococci Yeast Pseudomonas Stafilo Saprophyticus Diphtheroid Stafilo Aureus Stafilo coagulasi neg Salmonelle HSV simplex tipo 2 Stafilo Epidermidis StafiloSaprophyticus Kleb Pneumoniae E Coli Pseudomonas Strep Viridans Strept BEmolitycus Enterococci Strept Pneumoniae Salmonelle Yeast Kleb Pneumonia Strept Pneumoniae Stafilo Aureus E Coli Yeast Pseudomonas Haemophilus Influen Moraxella Catarrhalis Stafilo coagulasi neg Acinetobacter Salmonelle Stafilo coagulasi neg Strept B Emolitycus Stafilo Aureus Pseudomonas Enterobacter Proteus E Coli Kleb Pneumoniae Moraxella Catarrhalis Bacterioides HSV simplex tipo 2 Homsi et al, 2000; Antibiotici Utilizzati SEDE DELL’INFEZIONE Tratto urinario Prima linea Seconda linea Tratto respiratorio Prima linea Seconda linea Setticemia Prima linea Seconda linea Cute Occhi ANTIBIOTICO Trimethoprim (TMP) Cefalexin Augmentin Dicloxacillin TMP-SMX SEDE DELL’INFEZIONE ANTIBIOTICO Tratto urinario Prima linea TMP-SMX Ciprofloxacina Amoxicillina Ceftriaxone Clindamicina+ Ceftazidime Gentamicina Augmentin Ciprofloxacin TMP TMP-SMX Isoniazide Seconda linea Tratto respiratorio Prima linea Augmentin Ampicillina Gentamicina Augmentin Ciprofloxacina Penicillina V Seconda linea Setticemia Prima linea Amoxicillina Ceftriaxone Amoxicillina Cefalexina TMP-SMX Metronidazole TMP Cloramfenicolo Ointment 0,5% Vitetta el al, 2000; Pereira et al 1998; Ciprofloxacina Cetazidim TMP-SMX TMP-SMX Ciprofloxacina Ciprofloxacina+Metronidazolo Clindamicina+ Ceftazidime Amoxicillina Cefuroxime Ciprofloxacina Ceftriaxone Piperacillina+Gentamicina+Cloxacillina Ciprofloxacina Cute Prima linea Seconda linea TMP-SMX Ciprofloxacina Cloxacillina Cefazolin+Metronidazolo Cloxacillina Antibiotici Utilizzati Farmaci Dosaggio Osservazioni Prima scelta Ceftriaxone Cefodizime Piperacillina/Tazobactam Claritromicina Azitromicina 1 g/die im 1g/die im 2,25 g x 4/die im/ev 500 mg x 2/die os/ev 500 mg/die os Ampio spettro, lunga emivita Ampio spettro Ben tollerato, freq somministrazioni Terapia sequenziale ev/os Attiva verso H Influenzae, durata tratt 3 die Seconda scelta Ciprofloxacina 500 mg x 2/die os Scarsa copertura su S Pneumoniae, (attz anziano) Cefotaxime Piperacillina/Tazobactam 2 g x3/die ev 2,25 g x 4/die ev Le cefalosporine penetrano meglio nelle strutture polmonari Ciprofloxacina + Claritrimicina 200/500 mg x 2/die ev Amikacina 15 mg/kg/die im/ev Domiciliari Nosocomiali In caso di allergia ai beta lattamici In associazione con Fusco et al, 2002; 500 mg x 2/die ev/os Minor frequenza di resistenze rispetto agli altri aminoglicosidi Antibiotici Utilizzati Farmaci Dosaggio Durata TMP-SMZ Fosfomicina/Trometamina Ciprofloxacina Amoxicillina/Clavulanato 160/800 mg x 2/die 3 g/die 250 mg x 2/die 500 mg x 3/die 3-7 giorni dose unica 3 giorni 3-7 giorni Cefixime 400 mg/die 7 giorni TMP-SMZ Norfloxacina Ciprofloxacina 160/800 mg x 2/die 400 mg x 2/die 250-500 mg/die 10-14 giorni per tutti Amoxicillina/Acido clavulanico Ceftriaxone 500 mg x 3/die 1-2 g/die TMP-SMZ Norfloxacina Ciprofloxacina Amoxicillina/Ac clavulanico Cefalexina Ceftazidime Cefotaxime 160/800 mg x 2/die 400 mg x 2/die 250-500 mg/die 500 mg x 3/die 500 mg x 3/die 1 g x 3/die 1 g x 3/die Cistite acuta Prima scelta Seconda scelta Pielonefrite acuta Prima scelta Seconda scelta IVU complicate Fusco et al, 2002; 7-14 giorni per tutti Caso Clinico 1 • Gianluca, 38 anni; • Figlio, marito e padre di una ragazzina di 7 anni; • Gennaio 2010: gastrectomia con diagnosi di adenocarcinoma ad alto rischio di recidiva; • Febbraio – Agosto 2010: chemioterapia adiuvante con epirubicina, cisplatino e 5-fluorouracile; • Novembre 2010: occlusione intestinale, ricovero in Chirurgia a Verona. All’intervento quadro di carcinosi peritoneale, viene confenzionamento di una digiunostomia; Caso Clinico 1 • 22/11/2010 – Primo accesso al domicilio. • Gianluca vomita 2-3 volte al giorno; • La digiunostomia non è funzionante; • La sede di inserzione è infetta; • E’ anche presente una sacca di drenaggio della ferita laparotomica; • Non è informato della recidiva del tumore, gli è stato detto che l’occlusione intestinale è dovuta a delle aderenze; • Terapia con Nutrizione Parenterale (2000cc/die) e Tazocin 4,5g x3/die (fornito da una parente medico) iniziato in chirurgia; ➔Dialogo con la moglie e una sorella circa la necessità di informarlo ➔Proposto stop Tazocin al termine del ciclo previsto (altri 2 giorni) ➔Revisione della digiunostomia Caso Clinico 1 • 24/11/2010 • Dal giorno precedente vomito frequente, biliare (>10/volte); • La digiunostomia effettivamente non funziona; • Ci viene permesso di informarlo che l’attuale condizione potrebbe durare a lungo e ci rendiamo disponibili per ulteriori chiarimenti. E’ molto irrequieto, la moglie sembra essere più ricettiva dei fratelli riguardo l’importanza di renderlo più consapevole; • Terapia con Nutrizione Parenterale (2000cc/die) e ultimo giorno di Tazocin 4,5g x3/die; ➔Riduciamo la nutrizione a 1200cc/die ➔Inizia Soldesam 16mg/die ev ➔Inizia Buscopan 120mg/die in infusione continua/die Caso Clinico 1 • 30/11/2010 • Progressivo miglioramento del quadro occlusivo; • Si alimenta con cibi semiliquidi senza vomitare. Progressivo calo ponderale, ma abbastanza contento; • Permane salivazione importante; • In sede di digiunostomia, sempre non funzionante, cute più rossa e imbibita, dolente, fuoriuscita di scarsissimo materiale purulento. Apiretico; • Terapia con Nutrizione Parenterale (2000cc/die), Soldesam 16mg/die e Buscopan 120mg/die ➔Chiediamo visita dal chirurgo a Verona, per valutare digiunostomia; ➔Scaliamo Soldesam 12mg/die ev ➔Scaliamo Buscopan 80mg/die in infusione continua/die Caso Clinico 1 • 01/12/2010 • Valutazione chirurgica: digiunostomia funzionante, consiglia di tenerla nel caso si sblocchi (?). Viene rimosso sacchetto di raccolta della ferita laparotomica, piccola deiescenza tra due punti. Non segnala problemi a livello delle ferite, eventualmente consiglia nuovo ciclo di antibiotici; • 03/12/2010 • Da ieri sera vomito costante per tutta la notte. Paziente estremamente provato. • Permane salivazione importante, che deve sputare continuamente; • In sede di digiunostomia, sempre non funzionante, cute rossa e imbibita, dolente, fuoriuscita di scarso materiale purulento. Addominalgia in sede di ferita laparotomica. Apiretico; • Terapia con Nutrizione Parenterale (2000cc/die), Soldesam 12mg/die e Buscopan 80mg/die ➔Stop alimentazione, si riduce Nutrizione Parenterale a 700cc; ➔Aumentiamo Soldesam a 16mg/die ev ➔Aumentiamo Buscopan a 160mg/die in infusione continua/die ➔Serenase 2mg/die in infusione continua Caso Clinico 1 • 06/12/2010 • Sempre presente vomito, migliorato molto poco. • Deiescenza della ferita laparotomica in due punti, con cute arrossata e dolente, spremendo fuoriuscita di scarso materiale sieroematico; • Punti della digiunostomia infetti, dolore alla manipolazione, fuoriuscita di materiale purulento; • Terapia con Nutrizione Parenterale (700cc/die), Soldesam 16mg/die, Buscopan 160mg/die, Serenase 2mg/die; ➔Discutiamo con Gianluca la situazione, iniziamo a parlare della possibilità che il quadro sia dovuto al tumore. Prospettiamo, per il miglioramento del vomito, riduzione dell’apporto idrico totale o posizionamento del SNG; ➔Stop Nutrizione Parenterale; ➔Proviamo per l’ennesima volta la digiunostomia e, in accordo con il paziente, la sfiliamo e medichiamo a piatto con betadine; ➔Iniziamo Rocefin 1gr/die per 6 giorni (non discusso con Gianluca) Caso Clinico 1 • 08/12/2010 • Migliorato il vomito, sempre presente abbondante salivazione. • Deiescenza della ferita laparotomica stabile, meno dolente; • Molto meglio l’obiettività nella sede di inserzione della digiunostomia; • Comparsa (?) di 2 nodulazioni dure e arrossate sulla parete addominale, dolenti alla palpazione; • Astenico, sofferente, irrequieto • Terapia con Soldesam 16mg/die, Buscopan 160mg/die, Serenase 2mg/die, Rocefin 1gr/die; Caso Clinico 1 • 12/12/2010 • Da quando abbiamo sospeso la nutrizione vomita scarse quantità di materiale, più concentrato; • Comparsa di nodulo duro, ulcerato in regione perineale. Spremendo c’è fuoriuscita di abbondante materiale purulento. • Condizioni generali in scadimento. Non dolore spontaneo. Irrequieto, arrabbiato perché “non stiamo facendo niente”. Ci chiede di riprendere nutrizione. • Terapia con Soldesam 16mg/die, Buscopan 160mg/die, Serenase 2mg/die, Rocefin 1gr/die; ➔Discutiamo con la moglie, che è a favore di parlare chiaramente con il marito (ma le fa paura) e sta cercando di convincere anche i fratelli; ➔Stop Soldesam e Rocefin; ➔Riprendiamo Nutrizione 200cc/die; ➔Aumenta il Serenase a 4 mg/die; ➔Medicazione dei noduli cutanei a piatto; Caso Clinico 1 • 21/12/2010 • Progressivo miglioramento del vomito (3 episodi/die), sempre presente salivazione ma di minore entità; • Noduli cutanei lievemente meglio, meno secrezioni da quello ulcerato, non dolenti; • Condizioni generali in scadimento. Irrequieto e arrabbiato, fa molte domande; • Terapia con Buscopan 160mg/die, Serenase 4mg/die, ➔Assieme alla moglie parliamo a Gianluca “da uomo a uomo”, prospettiamo la possibilità di una sedazione se l’agitazione o il vomito diventassero troppo disturbanti; ➔Largactyl 50mg al bisogno se estrema agitazione; Caso Clinico 1 • 27/12/2010 • Vomito e secrezioni stabili; • Noduli cutanei stabili; • Gianluca e sua moglie hanno parlato della sua morte, hanno pianto assieme e hanno avvisato assieme la figlia che “il papà andrà in cielo” • Condizioni generali in scadimento, cachessia IV stadio, talmente astenico da faticare a muoversi e sputare la saliva; • Dal giorno prima sempre sveglio, agitato, sofferente. ➔Dopo discussione con la moglie e con Gianluca, si inizia sedazone con midazolam e si posiziona catetere vescicale; ➔Stop tutte le altre terapie; 1cp Buon Senso/die Bibliografia Maltoni M, Tassinari D “Fattori prognostici di sopravvivenza” in Mercadante S, Ripamonti C “Medicina e cure palliative in Oncologia” pag 26-34 Ed Masson 2002 Ahronheim J C, Sean Morrison M D, Shari A, et al “Treatment of the dying in the acute care hospital” Archives of Internal Medicine, 1996, 156:2094-2100 Baudeur F, Capdupuy C, Renoux M “Characteristics of death in a departement of oncohaematology within a general hospital” Supportive Care Cancer, 2000, 8:302-306 Brown N K, Thompson D J “Non treatment of fever in extended-care facilities” New England Journal of Medicine, 1979, 300, 2:1246-1250 Da Prada G A, Preti P “Complicazioni infettive” in Bonadonna G, Robustelli della Cuna G Medicina Oncologica pag 1497-1517, VI Ed Masson, 1999 Doyle D, Hanks G, Mac Donald N “Introduction” in Oxford Textbook of Palliative Medicine, 1994, Oxford Medical Publications Flatow F A, Long S “Specialized care of the terminally ill” in De Vita V, Hellman S, Rosenberg S in “Cancer, Principles and Practice on Oncology”, pag 3077-3088, VI Ed Lippincott Williams and Wilking, 2001 Fusco F “Febbre,infezioni e terapia antibiotica” in Ripamonti e Mercadante “Medicina e Cure Palliative in Oncologia”, pag 309321, Ed Masson, 2002 Homsi J, Walsh D, Panta R et al “Infectious complications of advanced cancer” Supportive Care Cancer, 2000, 8:487-492 Inagaki J, Rodriguez V, Gerald P, Bodey M D “Cause of death in cancer patients” Cancer, 1974, 3:568-573 Bibliografia Maltoni M, Pirovano M, Amadori D “Fattori prognostici” in Amadori D, De Conno F “Libro italiano di Cure Palliativive” pag 305314 Ed Poletto 2003 Gelfand J A, Dinarello C A “Alterazioni della temperatura corporea” in Harrison “Principi di medicina interna” pag 101-107 XIV Ed Mc Graw-Hill 1999 Lam PT, Chan KS, Tse CY, Leung MW. 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