Lezione n. 24 Amministrazione del personale Il modello DM10
Il modello DM10 Il modello DM10 deve essere utilizzato dal datore di lavoro per denunciare all'INPS le retribuzioni mensili corrisposte ai lavoratori dipendenti, i contributi dovuti e l'eventuale conguaglio delle prestazioni anticipate per conto dell'INPS (malattia, maternità, donazione sangue), nonché le agevolazioni e gli sgravi spettanti. Le somme dovute dal datore di lavoro, in base a quanto risulta dal modello DM10 devono essere versate con il modello F24 di cui abbiamo parlato in precedenza. Il modello serve anche per la comunicazione di alcuni dati statistici quali il numero di dipendenti di sesso maschile e femminile, il numero di dipendenti non retribuiti, la forza aziendale. Allegato alla lezione trovate il modello DM10 (Allegato 1). Vediamo un po’ più nel dettaglio tale modello. Considerazioni generali Come si è detto, la denuncia delle retribuzioni mensili corrisposte ai lavoratori dipendenti, la determinazione dei contributi dovuti e dell'eventuale conguaglio
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Amministrazione del personale Lezione n. 24 delle prestazioni anticipate per conto dell’INPS, delle agevolazioni e degli sgravi è effettuata con il modello DM10/2. In precedenza esisteva anche il modello DM10/1 che veniva utilizzato come modello di versamento dei contributi: esso è stato abolito e, come detto, il versamento dei contributi è effettuato ora tramite il modello F24. Come abbiamo visto nelle precedenti lezioni, il datore di lavoro è tenuto, da una parte, a versare all’INPS i contributi a suo carico e a carico del lavoratore e, dall’altra, ad anticipare al dipendente, per conto dell’INPS, alcune prestazioni economiche (indennità di malattia, indennità di maternità, assegni al nucleo familiare, ecc..) che sono conguagliate con i contributi dovuti nel mese. Il modello DM/2 serve a denunciare:
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da un lato, gli importi a debito del datore di lavoro, ovvero contributi calcolati secondo le aliquote percentuali e le misure vigenti per la categoria di appartenenza, ma anche quote associative, ecc..
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dall’altro, gli importi a credito del datore di lavoro, come assegni per il nucleo familiare, indennità di malattia e maternità, sgravi e benefici per assunzioni agevolate, ecc... L'azienda con personale dipendente occupato in più stabilimenti, filiali, agenzie, succursali ecc., operanti in province o Regioni diverse, può chiedere di accentrare gli adempimenti contributivi relativi a tutte le dipendenze. In tal caso l’azienda può utilizzare un’unica posizione contributiva per il versamento dei contributi per i dipendenti dislocati negli altri stabilimenti. L’autorizzazione all’accentramento deve essere richiesta alla Direzione provinciale del lavoro competente per la posizione aziendale sulla quale si intendono accentrare gli adempimenti e decorre dal primo giorno del mese successivo a quello di emanazione del provvedimento. I datori di lavoro autorizzati all’accentramento devono trasmettere alla sede dell’INPS territorialmente competente per la posizione sulla quale si accentrano gli adempimenti contributivi, copia del provvedimento emanato dalla Direzione provinciale del lavoro. A seguito dell’accentramento le posizioni contributive
Rosanna Marchegiani ­ Merlin Wizard DMC © 2008 Tutti i diritti riservati 2 Amministrazione del personale Lezione n. 24 delle aziende accentrate vengono chiuse d’ufficio. Nel caso di apertura di nuove unità produttive i datori di lavoro già autorizzati all’accentramento possono chiedere l’estensione del provvedimento anche alle nuove unità. Soggetti tenuti alla presentazione del modello Devono presentare il modello DM10/2 i datori di lavoro appartenenti alle seguenti categorie:
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industria;
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artigianato;
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commercio e terziario;
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proprietari di fabbricato e servizi di culto;
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professionisti ed artisti;
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credito, assicurazioni e servizi tributari appaltati;
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agricoltura (solo per taluni dipendenti e per taluni tipi di contributi;
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amministrazioni dello stato ed enti pubblici. La presentazione delle denunce DM10/2 va effettuata relativamente ai lavoratori dipendenti e a quelli equiparati come ad esempio i soci di società ed enti cooperativi per i quali il datore di lavoro ha l’obbligo di versare almeno uno dei seguenti contributi:
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contributo per il fondo pensioni lavoratori dipendenti (IVS);
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contributo per l'assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione involontaria generale obbligatoria;
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contributo per il finanziamento dell'assegno per il nucleo familiare (CUAF);
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contributo per l’indennità economica di malattia;
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contributo per l’indennità economica di maternità;
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contributo per la cassa integrazione guadagni ordinaria;
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contributo per la cassa integrazione straordinaria;
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contributo per il finanziamento dell’indennità di mobilità;
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contributo per il finanziamento del fondo di garanzia per il trattamento di fine rapporto (TFR);
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contribuzione di solidarietà;
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contribuzione aggiuntiva versata facoltativamente dagli organismi sindacali;
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contribuzione dovuta per amministratori locali in aspettativa per cariche elettive;
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versamento da parte dell’organo elettivo della quota a carico del lavoratore per l’accredito figurativo nei confronti dei lavoratori in aspettativa per ricoprire alcune cariche elettive. Termini di presentazione e versamento Il modello DM10/2 deve essere presentato mensilmente, in genere, entro l'ultimo giorno del mese successivo a quello in cui è scaduto il periodo di paga cui la denuncia si riferisce. Nel caso in cui tale giorno coincida con un giorno festivo o un sabato, la presentazione della denuncia è posticipata al primo giorno lavorativo successivo. Le somme a debito del datore di lavoro, risultanti dal modello DM10/2 devono essere versate, con modello F24 entro il giorno 16 del mese successivo. Nel caso in cui il giorno di scadenza del versamento coincida con un giorno festivo o un sabato, esso è posticipato al primo giorno lavorativo successivo. Esistono delle ipotesi nelle quali la presentazione delle denunce mensili e il versamento dei contributi possono essere differiti. Ad esempio, le aziende che a causa della chiusura per ferie collettive non possono provvedere, entro il termine di scadenza al versamento dei contributi o alla presentazione della denuncia mensile, possono chiedere l’autorizzazione ad effettuare gli
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Amministrazione del personale Lezione n. 24 adempimenti del mese in cui cadono le ferie collettive entro un termine più ampio. Normalmente il differimento non può superare il giorno di scadenza dei contributi dovuti per il mese successivo. Nel caso in cui, nel modello DM10/2, siano poste a conguaglio prestazioni previdenziali anticipate dal datore di lavoro superiori all’importo dei contributi dovuti, si determina un credito a favore del datore di lavoro. Il datore di lavoro può compensare l’importo a credito con altri tributi e contributi da pagare (ad esempio: IVA, IRPEF, IRAP,ecc..) con il modello F24. In alternativa, egli, può chiedere il rimborso direttamente all’INPS. Il modello DM10/2 va comunque presentato anche se il saldo è a credito o pari a zero. Il modello va presentato telematicamente. Per l’invio telematico il datore di lavoro deve chiedere il rilascio del codice Pin con apposita domanda alla sede INPS compente (Allegato 2). Nel caso in cui i datori di lavoro non dispongono di sistemi informatici in grado di produrre il file necessario, l'INPS mette a disposizione una procedura per acquisire direttamente le denunce mensili sul sito Internet. I files trasmessi mediante Internet possono contenere sia le denunce per le quali sono stati versati interamente i contributi, sia quelle parzialmente o totalmente insolute o a credito del datore di lavoro. La trasmissione telematica può essere fatta direttamente dal datore di lavoro o da intermediari abilitati (consulenti del lavoro, dottori commercialisti, ecc..). Compilazione del modello Gli importi delle retribuzione e dei contributi, indicati nel modello, devono essere arrotondati: fino a 49 centesimi di euro, si arrotonda all'unità di euro inferiore; da 50 centesimi in poi si arrotonda all'unità di euro superiore. Il modello si compone dei seguenti quadri:
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Lezione n. 24 quadro A, nel quale vanno indicati i dati identificativi del datore di lavoro (denominazione, matricola INPS, codice fiscale, ecc..) ed alcuni dati sulla composizione della forza aziendale (numero di dipendenti occupati, dipendenti di sesso maschile, femminile, ecc.);
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quadro B e C, nel quale vengono indicati i dati retributivi relativi ad operai, impiegati, dirigenti, ecc... Ad esempio, nel quadro B, nel rigo operai vanno indicati tutti gli operai a tempo pieno, sia a tempo indeterminato che a termine, con esclusione di quelli contraddistinti da uno specifico codice tipo contribuzione. Per ogni rigo compilato occorre indicare il numero dei dipendenti, le giornate, le retribuzioni ed il corrispondente importo dei contributi dovuti al netto delle riduzioni contributive;
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quadro D, nel quale occorre indicare gli importi relativi alle prestazioni previdenziali anticipate dal datore di lavoro e conguagliate con i contributi dovuti, nonché gli sgravi e le riduzioni contributive. Per le prestazioni previdenziali più usuali (assegni al nucleo familiare, cassa integrazione, indennità di malattia e maternità) sono previste righe prestampate;
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quadro F, nel quale vengono indicati i dati relativi alla cassa integrazione guadagni;
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quadro I per la sottoscrizione da parte del datore di lavoro.
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