DON MARIANO PINHO, S.G.
Consacrazione del Mondo al Cuore Immacolato di Maria
“Il Cuore Immacolato di Maria alla Luce di Fatima” è un bel libro
scritto da Don Mariano Pinho, S.G., tristemente esaurito, nel quale l’intelligenza
e la sapienza del autore, con devozione e eleganza, con delle conoscenze
bibliche, dottrinali, e anche conoscenze del messaggio di Fatima stesso, di
mariologia e dei grandi dogmi e virtù mariane. Non è facile trovare un libro che
approfondisca così bene, con tale dettaglio e sapienza il problema della
Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria ricavato dalle descrizioni dei
pastorelli, soprattutto dalla sorella Lucia.
Sappiamo che l’atto di Consacrazione solenne del mondo alla madonna,
è stato compiuto dal Papa Pio XII, il 31 ottobre 1942, richiesta che è stata fata
alla nostra cara Beata Alexandrina e da lei trasmessa, insistentemente, a Don
Mariano Pinho, che essendo specialista nel culto e devozione della madonna,
si è preso per se questa richiesta del cielo, spedendo diverse delle lettere di
Alexandrina a Roma e scrivendo lui stesso alla Santa Sede, valorizzando la vita
e la santità dell’autrice delle lettere, rafforzando con ciò le sue richieste, e
supplicando fosse fatta la volontà di Dio, espressa alla Beata, di Balasar.
Una volta che il Papa Pio XII ha consacrato il Mondo alla Madonna,
l’ultimo giorno di ottobre del 1942, la beata ha vissuto uno dei giorni più belli
della sua vita. Ha tanto ha patito e lottato per questa Consacrazione, pregato e
domandato al Papa, supplicato a Don Mariano Pinho, il suo confessore e
direttore spirituale, affinché l’aiutasse; che ha visto coronati tutti i suoi sacrifici e
sforzi, le sue domande, le sue preghiere. Gesù e la Madonna erano stati
insistenti nel dire ad Alexandrina Maria da Costa, quanto fosse necessario ed
urgente che il papa consacrasse il mondo alla Madonna. Si potevano cantare
ormai, inni di gloria e di ringraziamento. Alexandrina si è rallegrata, e Gesù,
nell’intimità degli estasi le ha fatto capire quanto fosse felice il Cielo. Il Papa e il
mondo sarebbero benedetti dopo la Consacrazione.
Grazie a Dio Don Mariano Pinho era ancora in Portogallo, perché è stato
“esiliato” in Brasile, soltanto
nel 1946. Anche lui, anche se a distanza, ha
vissuto dei momenti indimenticabili di gioia e di ringraziamento. La maggior
parte delle persone, oltre alcuni dei vescovi portoghesi, amici di Don Mariano,
che lo apprezzavano, così come anche alcuni membra della Curia Romana,
sapevano che tutto era iniziato in quella piccola stanza, dove Alexandrina era a
letto, e soffriva la crocifissione con Gesù, vivendo degli intensi Estasi, durante i
quali si rinnovavano in lei i momenti dolorosissimi della passione del Signore.
Da allora, Don Mariano Pinho ha iniziato a concepire la sua opera il
“Cuore Immacolato di Maria, luce del Messaggio di Fatima”. Che ha scritto
dopo dal Brasile, dove lo ha pubblicato in “imprimatur”, con data di 20 aprile
1948, firmato dal Vicario Generale della Diocesi di Baia. Dopo di che si è
pensata anche la pubblicazione portoghese. Di fatti il “Imprimatur” di Braga,
firmato dal Canone Manuel Peixoto, ha come data il 4 marzo 1950.
Il signore Don Jose Alves da Silva, vescovo di Leiria, il 14 settembre del
1949, in una lettera molto affettuosa e con tanti elogi, annunciava già questa
pubblicazione, scrivendo: “ho gradito la notizia, e l’avranno certo gradita anche
tutti i devoti della Madonna di Fatima, che sarebbe stata pubblicata un’edizione
portoghese del libro del Reverendo Don Mariano Pinho, S.G., professore nel
collegio Antonio Vieira di baia, in Brasile. Tutti quanti ci ricordiamo del lavoro
apostolico del Reverendo Don Mariano Pinho e perciò ho il più grande piacere
di approfittare e raccomandare l’edizione portoghese di questo libro,
attendendo che aumenti e sviluppi il culto che dimostriamo alla Santissima
Vergine”.
Nel giornale “Voce di Fatima”, del 13 gennaio 1949, pochi mesi prima
della citata lettera del vescovo di Leiria, Si legge: “Servendosi delle più
autorevoli fonti di informazione, il pietoso sacerdote trae ammirevolmente, dalla
storia, le fondamenta teologici e dell’estensione del culto al Cuore Immacolato
di maria, che a Fatima attinge un splendore particolare”.
L’anno prima, e cioè ancora nel 1948, sulla rivista “Verità e Vita”,
pubblicata a Recife, in Brasile, si legge: “Il libro di Don Mariano Pinho, S.G. ha
svegliato l’entusiasmo per la devozione verso il Cuore Immacolato di Maria.
Scritto in modo semplice ed elegante, offre al lettore molti elementi per
conoscere questo attuale argomento. L’oggetto del libro è profondamente
approcciato dal punto di vista storico, dogmatico e filosofico. È molto completo,
tanto, che si potrebbe addirittura dire che ha esaurito l’argomento.”
Di tutto quanto è stato scritto qui, e del quanto i sui libri e le sulle lettere,
oltre le innumerevole testimonianze, ci dicono su Don Mariano Pinho e della
sua devozione a Maria, della sua azione nella Consacrazione del Mondo alla
Madonna; possiamo capire quanto questo santo sacerdote, innamorato della
Madonna, cercava di vivere le virtù mariane che lo spingevano ad una vita
evangelica per eccellenza.
Don Mariano Pinho, S.G.
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