AZIENDA ULSS 20 DI VERONA
Dipartimento di Prevenzione
“CASTELBRANDO 7”
20-21 MAGGIO 2015
LA PREVENZIONE UTILE
La prevenzione è utile ?
Massimo Valsecchi
La prevenzione è utile ?
E’ una domanda complicata e la risposta non è per niente scontata.
La risposta sicuramente sbagliata : è sì, senza se e senza ma.
I tempi cambiano, cambiano drammaticamente demografia,
patologie e risorse a disposizione.
Su queste premesse possiamo definire utile un sistema “flessibile”
che individua, di tempo in tempo, nuove possibilità efficaci di
contrasto dei rischi ottimizzando le risorse che ha.
1/19
I dipartimenti di prevenzione
Nomadi che vivono spostandosi da un’oasi all’altra.
Se restano per troppo tempo su un solo pascolo e non si spostano su
nuovi fattori di rischio prevenibili morirà prima la mandria e poi
moriranno loro. (2001)
2/19
Tre esigenze fondamentali per un sistema utile
Gestire e proporre interventi di indubbia utilità
Gestire al meglio delle risorse questi interventi
Aiutare il Paese a ridurre le disuguaglianze sanitarie
3/19
Gestire e proporre interventi di indubbia
utilità
al SSN mancano fondi sufficienti per garantire a tutti i portatori di
epatite c la vitale e costosa terapia che può salvare loro la vita;
è, quindi, più che necessario che noi ci concentriamo su una
revisione feroce dell'utilità delle attività in atto ed, ancor più, su
quelle che intendiamo attivare.
un buon esempio: il nuovo intervento di screening cardiologico è un
pascolo utile dove condurre i nostri cammelli.
4/19
La montagna da scalare
Forte resistenza del nostro sistema ad abbandonare pratiche
inefficaci o ad utilizzarne di nuove efficaci.
secondo Karl Popper la vitalità di un sistema è proporzionata alla
sua capacità di individuare gli errori che ha commesso e alla velocità
con cui li elimina.
In un lavoro precedente, del 2009, avevo stimato in circa undici anni
il tempo medio impiegato dal nostro sistema per correggere
impostazioni manifestamente inutili e pericolose.
5/19
11,3 anni
L’iter dei sei provvedimenti evidenzia un tempo medio di correzione di 11,3 anni.
Normativa abolita
Data richiesta
Data eliminazione
Intervallo di
tempo
1
controlli radiologici periodici per la ricerca
di casi di tbc latente.
1982
2000, con l’emanazione della Legge
388 “Finanziaria 2001”.
18
2
controllo sierologico della lue
L. n.83del 25 luglio 1956
1982
2000, con l’emanazione della Legge
388 “Finanziaria 2001”
18
3
vaccinazione antitetanica
L.5 marzo 1963 n. 292.
D.P.R. n. 1301 del 1965
1982
2000, con l’emanazione della Legge
388 “Finanziaria 2001”
18
4
Vaccinazione contro la febbre tifoide;
D.C.G. 2 dicembre 1926
D.P.R. 26 marzo 1980 n.327
1990
1997, Legge n.449, Legge
finanziaria per 1998
7
5
Vaccinazione antipolio
L. n. 51\1966, DM 25.05.1967
1999
2002, DM 18.06.2002
3
6
Controlli per alimentaristi (LISA)
L. 30.04.1962, n. 283;
D.P.R. 26 marzo 1980, n. 327
2000
2004, sentenza Corte
Costituzionale
4
6/19
la vaccinazione contro la poliomielite
nel 1966 L. n. 51: obbligatorietà della vaccinazione antipolio.
utilizzo di virus vivo attenuato per via orale, modalità che ha
permesso l’eradicazione della malattia dal Paese.
paralisi flaccida stimata in un caso ogni 2,4 milioni di dosi di vaccino
o di un caso ogni 750.000 bambini vaccinati.
dal 1981 al 1998: dodici ( due in contatti e dieci in riceventi)
richiesta di sospensione il 1999.
disattivazione nell’anno 2000.
dal 1999 al 2001 altri sette casi di paralisi flaccida
7/19
“canale verde”
sistema di rilevamento e valutazione della plausibilità biologica e
della gravità delle segnalazioni delle reazioni avverse alle
vaccinazioni.
attivato nel 1992, a Verona, e, dal 1993, dilatato a tutta la
Regione Veneto
E’ giunto al suo diciassettesimo rapporto annuale con i dati
relativi all’anno 2013.
Ripetuti tentativi di dilatarne l’ambito ad altre regioni sono
risultati vani nonostante il costo risibile e l’efficacia indiscutibile.
8/19
due altri esempi negativi
1. Campagna ministeriale (27 maggio 2010 ) per lo screening del
carcinoma prostatico abortita dopo la reazione di 12 associazioni
scientifiche che ne hanno chiesto la sospensione.
2. Decreto Balduzzi, il 20 luglio 2013: obbligo di certificazione per
l’attività sportiva non agonistica e anche per quella per l’attività
ludico motoria; obbligo abolito a meno di un mese dalla sua
introduzione (9 agosto 2013 con il decreto del Fare)
la difficoltà, in questo Paese, di resistere ad iniziative sostenute
da interessi lobbistici.
la necessità di un serrato e pubblico dibattito critico da parte
degli operatori e delle associazioni scientifiche nei confronti delle
scelte centrali e regionali.
9/19
Il ruolo delle società scientifiche
Alexis De Toqueville
Un’associazione politica, industriale, commerciale o
anche scientifica e letteraria è come un cittadino
illuminato e potente, che non si lascia piegare a
volontà né opprimere nell’ombra e che nel difendere
i suoi diritti particolari contro le esigenze del potere
salva le libertà comuni.
10/19
Task shifting
organizzare il nostro lavoro
utilizzando al meglio le risorse di cui
disponiamo.
Task shifting: global
recommendations and guidelines
Members document
World Health Organization
Secondo l'OMS “task shifting” è "la
ridistribuzione razionale dei compiti
all'interno di un gruppo di lavoro
sanitario" grazie alla quale
competenze specifiche sono
spostate da operatori sanitari a
qualificazione più elevata ad altri di
qualificazione meno elevata con
l'obiettivo di raggiungere un utilizzo
più efficiente delle risorse
disponibili.
11/19
Task shifting: ostacoli
In questo Paese viene attribuito un immotivato valore al
conseguimento di un titolo di studio, che più che uno
strumento di lavoro viene utilizzato come steccato corporativo
di difesa dalle categorie che hanno la privativa delle procedure
in oggetto e temono la possibilità
di veder diminuito, in
qualsiasi modo, la loro (spesso fittizia) area di potere.
12/19
Task shifting: sedute vaccinali
Shift da medici vaccinatori ad Assistenti Sanitarie/infermiere
nella responsabilità di gestione delle sedute vaccinali condotto
in occasione della sospensione dell'obbligo, 1 gennaio 2008,
disposta dalla Legge Regionale del Veneto n. 7 del 23 marzo del
2007.
13/19
Task shifting: screening fattori di rischio
cardiaci
Shift da medici ad Assistenti Sanitarie/infermiere nella
gestione dello screening dei fattori di rischio cardiovascolari.
Progetto di prevenzione cardiovascolare primaria sul modello
dei programmi di screening oncologico attivato nel 2009.
È iniziato nel marzo del 2010 ed ha coinvolto 6 delle 21 ULSS
della regione.
14/19
Task shifting: valutazione progetti edilizi
Shift da medici a tecnici della prevenzione della valutazione con firma, dei pareri su
progetti edilizi (dipartimento di Verona)
2011
1.
2.
Residenziale, a norma, con esclusione dei casi in cui è richiesta una deroga
Certificazioni relative alle civili abitazioni
2014
1.
Pareri Edilizi
Residenziale a norma
Residenziale preesistente con valutazioni discrezionali:
RAI fino ad 1/10 della superficie di calpestio
Altezza interna fino a m. 2,50.
Artigianali: a norma (C.R. 13/97)
Commerciale: a norma (C.R. 13/97)
Direzionale: a norma (C.R. 13/97)
Esercizi pubblici e linee guida pubblicate sul sito web
2.
Certificazioni civili abitazioni, idoneità strutture ricettive, idoneità scuole,
Conferenze dei Servizi istruttorie e decisorie (edilizia – ambiente)
15/19
Task shifting: prospettive future
Shift da medici veterinari ad
Assistenti specializzati ufficiali nel
contesto delle ispezione ante e post
mortem nei macelli.
Modalità consentita dalla
normativa CEE
(regolamento n.854/2004)
16/19
Disuguaglianze di salute
è un problema grave che si sta aggravando.
a lungo ignorato dalla nostra programmazione sanitaria ha, infine,
trovato rilievo adeguato (anche se non ancora piani definiti di
intervento) nel nuovo Piano Nazionale di Prevenzione 2014/2018.
Spetta ora ai dipartimenti e alle direzioni regionali della
prevenzione tradurre queste indicazioni in concreti piani operativi
regionali e locali.
Per non disperdere gli interventi vanno offerte iniziative di
provata efficacia quali le vaccinazioni, gli screening oncologici, la
protezione dalle malattie infettive contagiose.
17/19
Disuguaglianze fra Nord e Sud
Il divario angoscioso e crescente di equità fra il Nord e il
Sud del Paese è tema che va affrontato non solo dalle
autorità centrali e regionali.
Deve essere tema di riflessione e lavoro per tutta la nostra
società scientifica che non può assistervi inerte
considerandolo un fenomeno naturale ineluttabile.
18/19
Conclusioni
Per poter avere una prevenzione utile, le cose da cambiare sono,
dunque, molte ed i tempi del cambiamento, come abbiamo visto,
sono lunghi ed incerti.
E' necessario che chi vuole continuare a tentare di cambiare il Paese
(in una fase che è particolarmente pesante) faccia una scelta molto
accurata delle priorità da individuare.
Per ottenere questi cambiamenti sarà necessario esercitare non uno
sforzo singolo e puntuale ma un intervento continuativo, caparbio ed
organizzato nel tempo.
19/19
Scarica

() 2,1 Mb - Dipartimento di Prevenzione