La Catumeo Manilo productions, presenta
Una notte da incubo
Una notte da incubo
Passai una notte terribile. In certi momenti il mio
polso batteva così forte che sentivo palpitare ogni
arteria, in altri momenti mi accasciavo a terra per il
languore e per l’estrema debolezza.
Sentivo una presenza nei paraggi, avevo
l’impressione che qualcuno mi stesse osservando;
cercai in tutti i modi di arrivare alla porta, che era
la mia unica speranza di uscita, da quel posto
lugubre e tenebroso. Mi incamminai in un
vicolo cieco inciampando su qualcosa di ignoto a
causa del buio. Intravidi la luce dal buco della
serratura e mi sentii risollevato.
Una notte da incubo
Ed ecco che trovai la maniglia della porta, però
solo allora mi accorsi che la serratura era chiusa
dall’esterno; in quel momento sollevai il capo e
diedi un sospiro d’inquietudine e
avvertii una presenza sopra di me.
Cercai in tutti i modi di trovare l’interruttore della
luce ma invano perché l’oscurità mi ostacolava.
Pensai: <<Dannato il momento in cui mi
rinchiusi in questo vano che mi soffoca come una
gabbia di matti!>>
Una notte da incubo
Percepii un rumore netto e scrosciante e
presagii che era un rametto e subito pensai
che ci fosse una finestra dalla quale sarei
potuto filtrare, per poi essere libero da quella
camera maledetta. Appoggiai l’orecchio sulla
parete per udire meglio il picchiettio del ramo
individuando la posizione della finestra;
quando finalmente la trovai, cercai di aprirla,
ma la maniglia si ruppe: era arrugginita!
Una notte da incubo
Allora afferrai la prima cosa che mi capitò
fra le mani, ma mi accorsi che era un
peluche, rovistai in terra, presi qualcosa di
ignoto che però era solido e compatto.
Quindi lo scagliai contro la finestra che si
frantumò in mille pezzi. Feci un sospiro di
sollievo, e la prima cosa che praticai fu
gettarmi fuori dalla finestra, che per
fortuna si trovava a pochi centimetri da
terra.
Una notte da incubo
Però le difficoltà non finirono lì, perché un
rottweiler mi sopraggiunse alle spalle e caddi
per terra, credo svenuto. Ma proprio quando
quei randagi si stavano dimenando con violenza
e aggressività su di me, rendendo a brandelli i miei
vestiari, mi ritrovai nel mio letto, con il mio
cagnolino Bobby, che mi annusava la faccia.
Ero molto risollevato al pensiero che fosse stato
tutto un brutto incubo, anzi una notte da incubo e
ringraziai Bobby con 5 biscotti extra per avermi
svegliato da quel brutto sogno.
Una notte da incubo
Questo racconto è stato Realizzato da:
Caterino Maria,
Cotugno Domenico,
De Meo Paolo,
della classe 2ªB
Scuola Media statale Nicolò Perotto
Manfredonia A.S. 2011/2012.
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