FONTI
LA
PER
D'ITALIA
STORIA
PUBBLICATE
DALL'ISTITUTO
STORICO
ITALIANO
SCRITTORI
•
SECOLO
XII
ROMA
NELLA
PALAZZO
SEDE
DEI
ALLA
DELL'ISTITUTO
LINCEI,
LUNGARA
I9O4
GIÀ
CORSINI,
LA
HISTORIA
o
LIBER
REGNO
DE
SICILIE
LA
E
EPISTOLA
AD
PETRUM
ECCLESIE
PANORMITANE
THESAURARIUM
DI
UGO
LEZIONE
FALCANDO
COD.
DEL
DI
DELL' ARENA
S. NICOLO
VATICANO
ORA
LAT.
A
G.
B.
CON
DI
10690
CURA
SIRACUSA
UNA
TAVOLA
ILLUSTRATIVA
ROMA
FORZANI
E
C.
PALAZZO
TIPOGRAFI
MADAMA
I904
DEL
SENATO
CATANIA
NOV
1
71947
DIRITTI
RISERVATI
Sicilie
di
"c.
al
appartenuto
era
che
di
poche
le
detti
io
regno
li distinsi
e
di
di
de
annoverai
Matteo
benedettina
Liber
o
codici
prima
Soissons,
biblioteca
entrambi
Di
Catania.
Nella
esistenti.
vescovo
nella
esisteva
di
e
Historia
della
(l\ parlai dei
Falcando
Ugo
perduti
di
categorie,
edizione
alla
prefazione
Nella
quello
Longjoue,
S.
Nicolò
notizie
che
due
in
che
l'altro
e
dell'Arena
di
fu
di
mi
dato
raccogliere.
Ora
mi
quello
la
giunse
bibliotecario,
Ehrle,
la
preparare
per
oggi
Sulla
oro
noto
in
inquadrato
custodia
scritta
col
queste
(1)
mitane
carte
la
La
Historia
ecclesie
biblioteca
dall'Istituto
carte,
è
0
tagliata
Storico
di
de
Liber
di
con
Italiano,
n.
queste
22,
a
Roma,
e
la
Fonti
per
1897.
iniziali
pagina
dal
Epistola
ad
storia
S
N
2.
d' Italia
meri
nu-
Di
rigo
Petrnm
sui
di
A.
con
all'ultimo
la
in
foglio
rasente
edizione
:
XXIII
cominciare
nuova
xvn.
impresso
Nel
di
limetri
mil-
di
secolo
antica
pie
a
Falcando,
in
le
segnatura
Sicilie
è
margini.
piedi quasi
Regno
Ugo
Parigi,
da
del
Nicolò
i
branaceo,
mem-
ioóyo,
rovescio,
automatico,
thesaurarium
Nazionale
la
volumetto
un
prima
numerate
ora
numeratore
prima
S.
del
servirmene
e
sul
lungo
corre
matita
a
cinquantacinque
impressi
che
fregio
vede
si
Conta
un
di
centemente
re-
cortesia
nota
lai.
non
quanto
dell'abazia
stemma
è
Fatte,
bruna
pelle
dritto
sul
tanto
:
fatto
edizione.
mia
D,
catalogo
in
legato
132,
legatura,
il
nel
segnato
X
201
chiamerò
ora
la
il manoscritto
alla
Falcando,
dell'Arena,
Nicolò
esaminare
del
codice
un
Per
Appendice
da
sin
S.
Vaticana.
potei
presente
che
codice,
Il
di
biblioteca
dalla
P.
biblioteca
della
appunto
di
dell'acquisto
nuova
Panor-
codici
della
pubblicate
;
G.
Vili
l'ultima, 55, è formata
sul
le sole
verso
dalla
stessa
da
nel
contenere
a
che
mano
piccolostrappo
striscia di pergamena
una
gliultimi righidella
recto
parole:
SIRACUSA
B.
labia
Domine
«
vergò
la metà, onde
presso
dalla
va
breve
un
2
alla 5
a
quellodi
del
pare
ed è scritto
a
È benissimo
A
fu anche
si riconosce
tutto
e
biblioteca
18
carta
.
secolo
stesso,
a
mia
per
delle
da
poche paroledella
«
Pel
(1883), 3"Sr.
fu
in cui
il merito
e.
di
19.
inchiostro
a
scomparso
della
la provenienza
rifare il cammino
teca
alla biblio-
sottratto
libraio lo vendette
un
giunta a tempo
essere
dell' Istituto Storico
der
mi
da
indaginiinfruttuose
manoscritto, io
e
auguro
ne
ad
che
in
Geseìlschaft
fiir altere
Italiano,
fatte
«
(0, aveva
pubblicata
un
le
stesse
giorno
deutsche
non
a
Prima
1' Hartwig, il
avute
aveva
me
scrivevo:
ricerca,nel 1881,
testimoni
deglistudi
Archìv
bollo
malagevoledi
breve notizia da lui
una
terrogatigli stessi
Neues
taglionon
per questo
abraso,none
dal di in cui
questo
stessa
«
bene
salvo
riesce assai
ma
prefazionealla edizione
fatta la
veggo
stessa
d' Italia.
rintracciare
aveva
forse della
e
dell'Arena,si può argomentare
quellorecentissimo
le vicende
narrando
marginali,delle
subito da chi ha visti altri manoscritti
Vaticana, la qualeebbe
evitare che uscisse
fogliritagliati
i
parecchienote
che, sebbene
e
dovette percorrere
di Catania
Nella
che
salvo
dissimile da
parecchiedi epoca posteriore.Il codice
a
di S. Nicolò
che
Vili
del
sono
di questo codice ;
(1)
in C
come
molto
impresso sulla legaturae dal
stemma
del
come
di
il testo,
mutilato,fortunatamente,
sulla
«
un
mutile
restand
Historia
nel margine superiore;
ma
ritagliato
che si vede
me
ha
50
più antico probabilmente di A,
xm,
mutili
anche
sono
ne
ve
Dallo
«
pare,
immediatamente, dopo
questa segue
conservato,
.
; ma
restò
carta
o
paginepiene in piccologoticonon
qualila maggior parte
alla
;
secolo
lato destro rimasero
mano
b
che ha
e
spazio.
Il codice
nel
e.
la
mancano
parecchieparole. U Epistolaqui precede 2$
Quella
Historia
come
scritte,
»
codice;
il
tutto
mea
ciente
suffi-
appena
tania
Ca-
di
quale,
in-
risposte.
lontano
Geschichtskunde txc.
APPENDICE
questo preziosomanoscritto
«
PREFAZIONE
ALLA
in
rimesso
essere
possa
IX
qualunque
disposizione
deglistudiosi». Ecco oggiappagato il mio
le mie parole,
dalle
ed io mi compiacciodi rileggere
desiderio,
gettivo
qualiperò ora, dopo l'esame del codice,dovrei sopprimerel'agmodo
«
a
prezioso
»,
«
è fuori di dubbio ;
circa
secolo,almeno,
un
di
alla
è
ma
Parigi?
di
Ugo Falcando
di Catania,ci
venne
fattidel regno
di
salutis
GuglielmoI
.1166.,fato
vero
quicquidde Guilelmo
functus
scriptum,vetustissimum
Renis
olim
mihi
Quod
aliquotpost
opera
quidem
Ioannis
ut
est, prò
queste
Che
i°
parolesi
Leontini
non
Ustoria,
il modo
e
2°
Che
dell'anno
est.
ex
regni autem
Cuius
coenobio
dei
racconto
refert.
.15.
Ex
opus
quo
manu-
Divi Nicolai de
viri disertissimi allatum
Hugonis Falcandi, dum
pararem
est.
haec
C1).
legitur
ricava:
nel codice che il Fazello ebbe per
dell'autore;
ma
nome
Guiscarda
corrosum,
pene
nomine
aetatis .45.
anno
excerptum
Rithonii
sub
annos
con
diu post,
et
la
contenente
qualechiuse il
queste parole:
edere, Lutetiae impressum, passim hodie
Da
manoscritto
un
nella bibliotecabenedettina
memoravi
hactenus
della biblioteca
tre
e
necessaria,
importante
dal Fazello,il
[Guilelmus]non
dispositis,
His
di
essere
soddisfacente.
risposta
una
conservato
e
antico dei
più
domanda
una
di
notizia dell'esistenza
prima
Historia
Ecco
avrebbe dovuto
colà
e
anteriore al
poter dare
qualevorrei
La
seguito.
propriol'antichissimoche desideravamo
dalle notizie raccolte qua
che
in
il codice D appartenesse alla bibliotecabenedettina di S. Nicolò
Che
e
dimostrerò
come
che
vi
mano
mancava
forse sostituito il nome
era
il
di Guiscarda
nazione
sapendomispiegarealtrimenti siffattadenomiè
come
data;
questo apparivaantichissimo
assai
e
1558, quando le Deche del Fazello
vennero
sciupato
prima
per la prima
volta stampate.
Circa
al
re
secolo
III
Filippo
del regno
«
un
di
summo
(1) Deca
la concessione
Amicus
studio
II,lib. VII,
dell'ufficiodi
Amico
nel chiedere
e cronista
storiografo
librorum quos partim
Catalogus
Messanensis
ce
composuit,partimedendos ve-
Sicilia,
un
allegava
D. Antoninus
teres
dopo,nel 1621, Antonino
et
«
labore additisannotationibus procurat »
cap.
iv.
D"1
,F7
;
G.B.SIRAGUSA
X
e
una
«
antiche
fra le altre opere
cod.
ex
de rebus
Historia
«
Apparatusad
di Antonino
Amico,
dopo
Fazello
in
"3),
nota
del testo, scriveva
Codex
servatus,
nec
vel in
suo
parole
stesse
I et Guliehni II
S. Nicolai de Arenis, e poco
secondo
S. Nicolai
in
Falcandi
tvpis Parisiensibus
le
quasicon
de rebus Gulielmi
saepiusconsului,nullum
Hugonis
ractere
or-
volume
del
delle Deche
nome
Guiscarda
«
»
:
membranaceus
quem
Cataniensis
Arenis
precisamenteal
apposta
II Siciliae regum
Agostino Inveges nel
in biblioth. monasteri!
una
de
1709,
Amico, ristampandoil
Vito
pubblicareregistra
Wilelmi
et
annotava,
Historia
una
I
Nicolai
Nel
SiculosW
Annales
ms.
Siciliae,
regimi
Sancti
»0).
Benedicti
sancti
«dinis
di
prometteva
gestisWilelmi
bibliothecae
ms.
che
dedit Gervasius
hinc
Arena
Tornaceus
integer hodie
Collatus
habet.
eo
cum
Codex
cha-
autem
adamussim
1550
anno
exseriptusRegius
nostro
ex
bibliotheca
recentiori
praeferttitillimi;
praefixum
nomen
apice differt :
de
quem
respondet
ceus
Torna-
unde
desumpsit.
Dalla
1
di
Che
°
sorta
di Vito
nota
Falcando
20
si ricava:
il codice membranaceo
che
e
Amico
vi
scritto da
era
che
eglivide
non
posterioreil
mano
titolo
aveva
di
nome
Ugo
;
Che
era
3° Che
«
integerservatus
esattamente
corrispondeva
che poteva ritenersi
la metà
verso
»
del secolo
alla edizione
copiatoda questo quelloche
xvm
;
tanto
principe,
servito all'edizione
era
predetta.
Ora, confrontando
dateci dal Fazello
e
le conclusioni
dai due Amico
che
dalle notizie
si traggono
col codice
che
D
ora
mi
è
dato
,
di
esaminare, io
Prima
trascurate.
fu da lui
alcune
noto
di
tutto
circostanze
il codice
giudicatoantichissimo,ma
tale,a
del secolo
lui che
xm
parte, è anche
che
di manoscritti
ha
ora
oggi in
uno
storia
di
Sicilia,ser.
(2) Palermo,
1709,
(3) Catania, 1751,
iv,
p.
p.
che ebbe fra
noi
non
essere
il Fazello
mano
sappiamo
certamente
era
di
stato
0
rari
conservazione
di A.
Palermo, 1892, I,
103.
405,
debbono
non
se
brare
potè sem-
esperto, questo
la Vaticana,il quale,d'altra
acquistato
(1) Starrabba, Scritti inediti
alla
che
nota
9.
Amico, fra
305.
non
i Doattn.
solamente
per servire
APPENDICE
buono,
sum
«
Se
».
che importa
l'antichità,
di
poi
si vorrà
Guiscarda
«
anche
sciupato,troveremmo
la
quando per
ora,
di custodia dove
forse
codice che
Vito
più
incollata nel
carta
scrittura del secolo
(0.
lo
era
abbiano
codice
e
non
tava
por-
del Falcando
oggi si vede
di
una
testualmente
alla edizione
cui
a
tere
carat-
scritto in
che contiene
appunto il D
il
piamo
sap-
al credere che l'Inveges e
oppone
vedere
potuto
scritto
mano-
non
(« praefixum»)
il lungo titolo preposto
xvm
Nulla, dunque,si
Amico
che
stesso
e
»
l'
del-
Invece
sovente,
poichéil nome
xvn,
il
sorta.
integerservatus
«
di esservi preposto
recente, forse
striscia di
consultato
aver
al secolo
titolo di
o
era
si ricava che
notizie
d' autore
disse di
sino
dice
Amico
non
e
giàal tempo
ma
scritto,
era
dalle cui
nome
Amico
titolo alcuno
V.
nome
fosse antico,ma
quanto
che
quel
Amico,
portava
non
e
un
foglioantico
potè disperdersi
rilegatura
nuova
di Vito
Invegese
antichissimo
Catanese
mancante,
particolarità
questa
il
certamente
la denominazione
che
lecito,
fosse scritta sul codice
»
relativo
dall'autore delle Deche.
è
come
corro-
«pene
gliconviene
non
attestato
supporre,
era
molto
giudizio
un
,
di conservazione
pessimo stato
Se
al D
convenire
personale,
poteva
e
XI
quelloche eglivide
ottimo, mentre
ma
PREFAZIONE
ALLA
in
cipe
prini due
qualità
queste
convengono.
Fatta
ragione di
che questo, che
studiato dal
tutto,
forse
ma
Fazello,
copiadi quello. Così,
codice
uno
xm
di poter rinvenire
lacunoso
come
pri\mum
Historia
un
in P
ravvicinare
(i)
e
e
altro,
in A
poco
me
ne
e
B
ne
Hugonis Falcandi\siculi
de rebus
in
librimi
ab
trovo
un
gestisin
interiore
potuto per
Siciliae
D.
ac
domini
altro
di potermi
la speranza
lectionis encomium
praefatioet hi\storicae
Suessionensem.
speravo
,
avessi
non
il
davanti
trovo
mentre
e
corretto, onde
più che
all'originale
fra le mani
avere
typisexcìusa (sic),stadio, et beneficio
Reverendi
accessit
Tomacaeum
di
una
probabilmente
inoltrato ;
et regni Galliae
LongogaeiSuessionensis \Poutificis
Huc
molto
del secolo xn,
come
integro,
e
sia l'antichissimo
consultare,non
forse abbastanza
in C
il dubbio
concepire
si possa
io anelavo
speravo
testo
e
pare
un
mentre
che
antichissimo,
del secolo
me
è dato di
mi
ora
a
i
tre
Regno, iam
Matthaei
Consilio.
peni\tiore
per Gervasium
|
G.B.SIRAGUSA
XII
codici
Parigi,è completamente delusa.
di
paroledella prefazionedel 1897,
che dalle mie
codice
«
Ecco
perchè io
dicevo
s^ riferivano al
cne
dell'Arena,avrei dovuto sopprimerel'aggettivo
di S. Nicolò
prezioso».
Resta
un' altra
ora
lieve osservazione.
non
e
predetta,
indagando la parenteladei
istituito
avevo
D
progeniedi quelliche
nella
a
allora
parlailargamente.
di Soissons
che
modificare
anzitutto
Catanese
A
di
servì
un
hanno
alla
testo
il
D
a
e
sia
il
principee
delle
che
tale
mi
seguono,
altro
un
più evidente
reso
quali
quellodel
quadro genealogicoonde
,
dar
prima edizione,e
precedono e
poco
perduti,
occorre
le lacune
dell'esistenza di
probabilità
la
anteriore
l'edizione
dei
e
progenieappartenne
questa
le altre che
considerazione,
con
a
esistenti
quadro genealogico,nel quale ora
un
posto
vescovo
codici
prefazione
Nella
stringono
co-
vi apparisca
codice
il rapporto
tra
originale.
suo
Originale sconosciuto
Codice
A
Codice
B
Cod.
del
Soissons
di
vescovo
Edizione principe
Cod.
Mi
resta
il dubbio
giustificare
a
l'antichissimo,
potesse
dubbio
che
mi
D
e
C
armi
si
si
Messina, e
di
che
è
codici A
l'inciso
codici
C
il re
il
richiese
B
D,
e
che
narra
che
rese
e
(e perciònella
del
manca
al Fazello ;
delle lacune
Una
sons,
di Sois-
vescovo
dei timori
In
soldati
la speranza
mia
edizione
nell'edizione
giungere delle
navi
del
ritorno
re
in
questi codici
aiuto di navi allo
re
essendo
non
servì
fatto.
Bonello.
un
al
D,
il minacciato
sopraggiungeredi
il timore
e
per
Matteo
che
importantissimo,
e
C
preoccupazionee
Maione,
poi
di Sicilia allontanò
Nei
della
narra
che
narra
Codice
manifestato
della città di Palermo
e
dell'uccisore
lacunosi
di
I
D
quelloperduto del
di
e
,
è laddove
Codice
copia di quelloche
essere
dell'Arena
di S. Nicolò
sopratutto dal seguente
nasce
dei codici
Guglielmo
antico
da
e
stratigoto
ogni parte
la
del
lità.
tranquil-
1897) Yl
principee
messinesi
a
nei
Pa-
APPENDICE
lermo,
Ora
monarca.
nel
fra mani,
taciuta,essendo
avrebbe
non
testo
a
cui
manca
C
Codd.
la
(Ediz. princ.
.
.
.
Messanam
ad
Codd.
interim
autem
rex
.
stratigotumpopulum-
galeas possent
.
.
A
ad
Fazello,
viris
65-66).
interim
stratigotumpopulumquot-
galeas possent
cumque
viris
structas, sine dilatione 00
instructas,sine dilatione
sed
alio fretus Consilio,
Cacabum
sed multi
milites
ex
quantum
adverse
ac
parti
formidinis
statuit
ergo,
adventus,
tantum
diffidentie
galearum
civium
Siciliae
his
oppidis
cognitismilitum
ingens
auxilio
regi
Quorum
access
viribus
a
disii-
animo
Rex
sumptis
auxilium
At
rc-
vero
.
.
.
regisconfluxerant,quantum
resumpto
scebat,
dinis
accedebat.
ergo, resumpto
accre-
adverse
tantum
partidiffidentie
ac
formistatuit
spiritu
panni,da siffattoconfronto
che nel manoscritto
ex
cilie ciuntur.
interioribus Si-
illi roboris
come
Consilio,
revertitur.
Caccabum
coniuratores
partibusad
.
lus]
sed ille [Matheus Bonel-
multi
accedebat.
munitio-
.
restituit,sed
ex
ha-
transmitteret
mum
venit.
milites
misit
instructas,Panor-
multitudo
metu
vulgo
quotquot
viris et
spem
spiritu
Se,
triremes
sublato,regiquoque
et
praefectum
alio motus
subitus
autem
Messanensium
illi roboris
accrescebat,
.
iter instituit.
rursus
nam
viso, Messa-
appellantnuntium
ut
VII
459).
P.
strategotum
nibus
[Matheus Bonellus]
rioribus inter hec
inte-
rant,
regis confluxe-
hoc
rex
quem
alio fretus Consilio,Caca-
Siciliepartibusad
auxilium
sed
iter instituit, bum
rursus
.
.
[Matheus Bonellus]
.
armisque diligenter bebat,
sibi transmicterent
.
quelli
II, lib.
ad urbis
armisque diligenterin-
sibi transmicterent
.
mittit nuncios
civitatis,ut
Deca
(Ediz. 1558,
.
que
riscontro
a
l'inciso,
secondo
B
e
autem
rex
Messanam
mittit nuncios
ut quoteumque civitatis,
que
quale
del Fazello.
(Ediz.dell' Ist. Stor. pp.
83-84).
pp.
dal
l'avesse trovata
se
principale,
appariscapiù chiara,pongo
D
e
la
questa circostanza
tace
appunto
il testo
secondo
e
fedelmente
molto
questo passo secondo i codici che contengono
in cui
rinfrancare il
a
attingeva.
la dimostrazione
Onde
valse
Fazello,riassumendo
ebbe
che
manoscritto
il
qui
XIII
precipuache
della circostanza
come
PREFAZIONE
ALLA
.
.
.
scaturisce
che il Fazello ebbe fra le mani
P quam
(a) sine dilatione]
occyssime
evidentemente
mancava
l'in-
G.
XIV
che
ciso
questo
del
narra
manca
diverso
faccio
D,
pubblico,onde
in
trovo
questo
conformità
anche
per
«
accederet
«
citatem
»
molte
«
corredate
del facsimile
del
da esso, le
quali
date
varianti
in
e
comuni
C;
P
a
e
a
collocazione
C
.
di D
che
sovraccennate
anche
ma
generalesi
quello perduto del
da
le lacune
per
in
notevole
una
per
errate;
more»
per
per
»
componandum
»
«
«
come
fore
occupato
per
«
civitatem
«
»,
«accideret»
e.:
p.
»
«
aserciri
»
per
«
ce-
»
per
«
ce
ac-
,
componendum
molte
e
»
e
altre.
Come
delle
sono
le
che
e
antiche
del testo, sebbene
sono
che
non
stesse
mi
era
sembrano
paiano
permisero di dare
(i) La
scrittura
noto.
scritte
esser
e
B,
di
fatte in
stessa
certa
una
certa
qui
parmi,
come
tipo francese, ma
Sicilia dove
erano
io trovai
che
io
di C
cettai
ac-
avendomelo
a
credere
quelladegli altri
ciò
teria
ma-
compilatimeriti
sono
composti lui,m' indusse
D
rala,
trascu-
della
partizione
Ricordo
onde
testo
dello
mano
una
dell'amanuense
averli
cod.
con
trattati nel
che
o capitoli
paragrafi
perchè il modo
gotica del
specialmentedi A
più copie potessero
della
nelle edizioni anteriori.
giudicareincapacedi
è
che
perchè l' ignoranzacrassa
lode,ma
marginalidi tempi
parecchienote
intestazioni di
non
questititoli,
fatto
ha
semplicirichiami agliargomenti
quali le più
scrittore
in C
il D
dianzi,
accennai
diversi,che
come
che questo
omissioni, ripetizioni,
trasposizioni,
spesso
nuncupato
«
cersiri »,
«
»,
della biblioteca
CO.
pienamente la
solo
in P
strai,
dimo-
come
è lecito supporre
discendono
parolemanifestamente
in
fosse bensì
assai spesso
e
che
non
alcune
in
,
e
codici
come
dubbio,
apparato, sebbene
nuovo
notevoli
di Soissons, e
vescovo
il
nella biblioteca
rico
Appendice l'edizione dell'Istituto Sto-
anche
giustificano
riscontri
categoriadei
nella
seguire le
di questo
tratti di lezioni poco
Questi
in Catania
fondato
poiché
in Palermo,
forse fatta in Catania
la presente
con
manchi
non
si trovava
notizie,le quali presento
codice
A
più antico di D,
e
copia di quelloe
queste
nuovo
US
cui attinse il Fazello
quello a
ma
predetta,
A
che
D
in
dell'Arena,essendo
di S. Nicolò
fosse
AG
SIR
giungeredelle galeemessinesi
pure
che
B.
non
Francesi
toglie che
in gran
stiti,
superuna
numero,
o
APPENDICE
egli li
che
mutili
restano
quadre
Il
D
in
non
generale
dal
punto,
un
quale
fa
difficoltà
e
un'
è facile
intera
indica
la
lettera
la
da
fare
errata,
alla
giusta.
porvi
a
ho
cura
Quando
due
sotto
siffatto sistema
da
ture
abbreviadifficoltà
cancellatura
si limita
come
grande
tesi
paren-
sbaglia,e sbaglia sovente,
la
sotto
parola,
con
le
Una
sovrappone
intendere
che
confusioni
volte
a
comuni.
quando
ma
tra
presentano.
visibile,
appena
mutilazioni
vano
ritro-
accennai,
cui
leggere, poiché
a
copiare.
a
tali titoli si
margine,
le
dalle
raschia,
dato
derivino
di superare
cercato
di evitare.
Le
agli studiosi,
però
codici
sigle dei
sigle,è
bene
Edizione
A
Cod.
6262
B
Cod.
14357
C
Cod.
5150
D
Cod.
10690
dell'Arena
di
quali
ricordarlo,
P
seguita
sempre,
ai
le
singole
sono
della
della
della
biblioteca
biblioteca
biblioteca
biblioteca
e
apporre
le
righi
ai
alle
che
dell' edizione
lezioni
mi
non
laboriosi
evitare
per
erronee
sembrano
riscontri
parentesi quadra, la forma
da
aggiungo
e
principe, Parigi,
della
di
che
avvertire
si riferisce
la variante
pagine
frequenti e
troppo
essere
pongo
alle
tralasciando
Storico,
Debbo
necessari.
riferisco
D
dovrebbero
i sic che
cui
di
varianti
dell' Istituto
a
difficile
escono
seguire,
del
che
l'amanuense
nò
cancellare
punti, ed
tre
che
spesso
volte
a
poi intende
o
fatto
cancella,
non
né
dove
con
variante
è
non
troppe,
sono
però
nasce
li noterò
fu
gli
D
la rifilatura
per
qualche
con
da
avvalorato
quasi tutti,io
e
che
antico
più
ora
poiché questi
; ma
o
codice
giudizio viene
Questo
con
dal
traesse
XV
PREFAZIONE
ALLA
richiamo
opportuno
con
varianti
Tali
comuni.
sono
le
seguenti :
1550.
Nazionale
Nazionale
Nazionale
Vaticana;
di
di
di
Parigi.
Parigi.
Parigi.
già
della
biblioteca
di S. Nicolò
Catania.
G.
B.
SlRAGUSA.
niVwcfotyemiffct"fa^
ft*m*ib;
^twèfi
wmttì%ÌJm»fi^i«m^
%t^f Afpatr
asme
nt^
afemcpttii^^
t^Jfatw"rp^^
tir ramar
tnofei«-0^ufr
«j^^lbtffmf
a"jHd
"tt/tó»ettqu6ttfi4rt|«nrtómn"mi^;
awcmTbutuf
tami^nl. ur"t$ttt
^
cpm
«abmtmfieflfettiirfVutti^
tpwkimfc
nic iAtwrawtw ^ftu
mjUhm-
n"t£few
^^mc-ci^n^toiJa^c^cttutWfrt
m^dtótuMr toùxymvttyaMZ
tia«t^iicropfetTmtt-ttimo2x
FALCANDI
H.
p.
18.
tyrannus] tirannus
i.
detulit
p.
iq.
8.
in
come
plebi
20.
[De
15.
iureiurando] iusiurando
C
21.
[De excidi]o
4.
stris
26.
p.
22.
p. 23.
1.
14.
p.
24.
17.
p.
2$.
4.
quid] qui
26.
5.
2j.
5.
p.
28.
4.
tamen
ve-
regis]
P
come
P
come
redit[u
De
15.
11.
hiis] his
P
come
[De amis]sione [Affri]ce (C admissioneJ
19.
P
come
C
aliquid]aliud
5.
B
come
17.
6.
tyrannus]
Ma-
Hispania] Hyspania
Mamudorum
sexaginta].lx.
piene] nuper
PC
come
6.
deerant]
id]
omnes
come
id
15.
omnes
14. per-
ultroque] utroque
19.
famem]
fame
C
come
BC
plurimis] pluribus come
io.
16-17. nam-obligatam
deerat
quicquid]quidquid
11.
PC
habentes] habens
11.
9.
ilico]illieo
nulli]nisi
C
come
[De Mai]one
15.
C
come
turbabant] perturbant
p.
autem]
io.
C
Boam.
et comes
Hispanie] Hyspanie
11.
smudorum]
p.
regique] regisque come
cuippiam] cuipiam
veluti]velud
cancella-
16.
facillime] facilime
31.
Richardus] Ricardus
tirannus
inquit]inquid
palatii]palatiisepta
septa
4.
plebis]
eligunt] eligent
28.
8.
Boamundus]
20-21.
qui
quem]
manca
30.
opibus] oppibus
14.
3-4.
Svcil[iam]
in
Greci]
vestris
Richardi] Ricardi
2.
C
P
Gre]cis
[cum
pugna
et
Grecis
[Barens]is
civitatis
abire] abire
in
come
manca
si]
quam
19. crederet
Hugonis] Hugoni
29. de
[Apuli]am
in
regis
riumj cancellarius
p.
dicturos]ducturos
7.
Simon
Symon]
transit]u
1 1.
ultioni]ultionis
24.
31.
C
come
distulit]
21.
C
egredi] ingredicome
25.
adoriretur]adoretur
esset] esse
2.
nisi
p.
regi] regis
23.
mani[festatione] Ma[ionis]
9. De
B
come
manca
come
19. Maio-
C
in
nis] Maioni
p.
29.
4.
quidam]
quidem
daque] opidaque
p. 30.
1.
De
io.
p. 31.
8.
sibi
13.
22.
licet]licent
C
Dopo
etiam
Ma]theo
risque
pronaque]
11.
[Bone]llo
C
come
26.
5.
come
B
come
C
occupato] nuncupato
protapnaque
come
PC
[qualiter]
et
Hispania] Hyspania
25.
15.
oppi-
19.
audendum]
audiendum
Almafiam
Maioni
aggiunge
spontaneis]spontanes
detrahi
distraili]
3.
Amalfiam]
22.
17.
Richardus] Ricardus
com[ite] Andr[ea]
come
manca.
Dopo
9.
Melfiam] Melphiam
[Ma]ionem
occmiT
optimam aggiunge
P
come
quoque
18.
[De
plerique]ple-
21.
B
C
28.
e-
que-] quep. 32.
6.
Molisini
Mollisinii]
come
in
oppinionem
V- 33'
4-
3.
adversus
14.-15.
Le
parole :
satis superque
nefandissimi]nefandissimum
inquit]inquid
plerique]plerisque!
18.
p. 34.
16.
19.
P
come
C
9.
haud] haut
Dopo
virtutem
24.
come
C
se
17.
mirari
cano
man-
opinionem]
aliquid]aliud
14.
obstructam] obstrusam
come
AB
manca.
aliquid]aliud
chari] debachari
4.
aggiunge
tuam
come
PC
13. debac-
LIBER
p.
35.
velut] velud
12.
36.
p. 37.
1.
1.
cum]
ratum]
22.
SICILIE.
raptum
morlique] mortisque
23.
idem
30.
dopo regi
(cf. r. 29)
p.
REGNO
DE
P
come
cumque
Dopo
quidpiam] quippiam
ripete de
rege
optimum
oportunum]
2.
PC
come
ac]
17.
ad
'
Bonello] Bunello
24.
p.
38.
1.
30. fidem] suam
impunitas]impugnitascome
C
p. 39.
8.
p. 40.
3.
sensim]
6.
sensum
desideret
p. 41.
p. 42.
2.
2.
excusat] recusat
sunt
14.
rumoris
come
p. 44.
4.
3.
come
come
C
In
46.
p. 47.
4.
8.
4.8.
2.
PC
come
rosso
emolliri]emoliri
e
è
della
stessa
est] \am
io.
sint]
2i.timoris]
come
C
come
C
13. Ade-
inquit]inquid
20.
è in
in
13.
civitatem
Dopo
30.
mano
così:
margine,
fine
del
[De cap]tione
exilarata]exhilaregiam
aggiunge
tutti
come
gli altri,
rigo che finisce con
6.
regis
depre-
Sequenti
a
capo
Aristippum] Aristyppum
C
come
7.
carceris
5.
14.
suis
iussio]lictere (P
manca.
extiterat]exstiterat
quidquid] quicquid
10.
P
come
C
literej
19
e.
9. inter
eos
come
come
in C
come
mutile
23.
1 1.
per
ope
16.
et
18.
Consilio destitutum
e
si
C
come
propensiorem]
C
P
puniendum]
C
P
rifilatura
la
PC
come
interficerent
interficeret]
come
futurum
laudantes] laudentes
quicumque
quecumque]
visus] nissus
io.
futuram]
13.
leggono
16.
posse
nel
a
primo rigo
stento.
9. Phi-
Philippum] Philip-
P
habiti]eos
tyrannidem
C
sono
lippus]Phylippus
posse
15.
viderent
archiepiscopi
di D
a
P
25. perveniret]pervenirent
19. deferebat]differebat
parole:
in
come
adquireret]acquireretcome
24.
affinitaticome
affinitatis]
Le
manca
Apuliamque] Acpuliamque
21.
sollicitudini
sollicitudinis]
manca
C
come
mutilo
24.
pum
50.
C
longis
erant
desiderat]
P
come
suspensa] suspensas
12.
5. // titolo che
peterent]peterat
3-}.
in
manus
P
della
p.
C
est] ei
23.
pugniendum
p. 49.
26.
come
de]
9.
accersiri]aserciri
18.
come
margine
eamdem
p.
C
come
manum]
5.
C
come
15-16. longis erant]
grande iniziale rossa.
come
p.
P
ripetuto in
con
2.
nuptias manca.
13.
quoquam
immisceri] imisceri
4.
Adenaolfus
plebi]plebs
dari
45.
pre-
BC
P
redeuntis]redeunti
rata
è
p.
idem
itidem] ut
io.
come
pessundate] persundate
21.
p. 43.
quoque]
30.
insuper]desuper
3.
effluebat]affluebat
nolfus]
iubet] viribus
21.
B
come
PC
circumductis] circaductis
4.
P
come
ut] ac
27.
C
celeri]sceleri
21.
C
come
allexerat
illexerat]
come
illisque
illis]
10.
quidpiam] quippiam
14.
P
come
amplectendum] amplectandum
19.
C
promissi] promisi come
longam] longa Dopo
8.
abscedere
ascendere"]
9.
PC
preleniat come
libaverit]
oppidum] opidum
3.
industria
temporis aggiunge
C
come
inter
24
P
.
habiti
rem]
tantam
n.
esse
nec] neque
(PC
tantam
come
C
remj
22.
25.
camerarium
tyrampnidem]
FALCANDI
H.
p.
si.
i.
come
p. 52.
6. iuxta
C
18.
quod
manca
additus
p.
53.
54.
1.
è
55.
2.
56.
1.
25.
P
enim
autem]
implere] imperum
PC
videt] vidit
universis]universi
3.
C
18.
anuloque
come
C
p.
57.
5.
eos]
p.
58.
6.
tyrannidem] tirannidem
15.
eo
come
[De
vero
7.
confabulatone]
p. 60.
6.
adfuturum]
affuturum
ripete satis
come
61.
3.
Dopo
causas]
aggiunge
tamen
la
20
e.
15. auctores]
a
actores
quidquid] quicquid
C
come
causam
labentes] labantes
io.
videret] videre
5.
vasa] argentea
argenteaque
i
7.
16.
anulosque]
C
come
vasaque
[filio]regis
C
persuasi]persuasit come
[r]egis
fabulatione
cum
auderet] audiret
13.
prestolabantur come
prestolabatur]
16.
ergo]
P
9.
proditoribus]ad depredatoribus
abire]habire
14.
Dopo
promerendum
De
Guil[lelmo]
egredi] ingredi
ripete quidem
tempora
de
ac
12.
PC
come
C
[regis](Cha:
filio
super
^ua/e termina
C
P
P' 59-
p.
Dopo
ag--
P
come
9.
9.
/a
con
manca,
[De Ro]gerio
12.
liber]atione
come
tantum]
5.
24.
ad
32.
etiam
ripete ei
iusiurandumque
PC
come
Dopo
C
di optaret
sillaba
prima
aditus]
P
come
21.
C
come
sensum
in
come
Dopo
12.
Symon
redituris]redituri
19.
circumspecte] circonspecte
4.
La
C
come
sensim]
manca
Symoni]
io.
putabatur
putabantur]
il.
16.
que
11.
ripetuta.
come
p.
et
co?we
18.
p.
P
come
depositis
dispositis]
hoc
C
in
come
P
come
PC
come
.xx.
etiam
agg.
incoacta] inchoacta
fuerit]fuerat
11.
cuius
Dopo
.xxn.]
14.
giunge
p.
8.
caput] capud
indolis]yndolis
9.
io.
P
i4.tyrampnidis]tyrannidiscome
GuilielmoJ
22.
[De
mes]titia [regis]
p.
62.
14.
p.
63.
6.
merore]
merorem
id] his
14.
manca.
[M\]thei
64.
9. aut
fui sse
-
velut
p.
65.
3.
26.
come
3.
66.
6-8.
inter
11.
come
p. 67.
3.
nemo
-
-
C
C
in
posuerat
è
matica
1
come
recepto
come
manca
diligenter
C
come
19.
manca
libertatis come
liberalitatis]
9. Maio
Boft
ha
gravare]
P
C
23.
abbreviatura
progravare
Rkstitutio
di
consueta
C
come
1 1.
confuso
manca
23. semper
in
in B
come
C
velud]
12.
subtulisset
sustulisset]
quocumque
restituit
resumpto]
Clavum
perpensuros
quoteumque]
passo
p.
21.
D
C
come
come
manca
reg[is]
gratiam
come
P
perpessuros]
1
[in]
Sclavum]
manca
nomine
eo
[ad populum]
regis
populi] temporis
13.
20-21.
Bonelli
Bonelli
p.
a] ab
io.
se
[Aiaocu]tio
21.
in
così:
in
armis
nemo
PC
9.
in
P
manca
io.
20.
spem
P
C
20-2
1
//
.
posuerat
quantumque
come
P
benignitati]benignitatis
C
come
uti
come
civium
quantum]
innate] ingrate
in
P
adquiescens] acquiescens come
io.
miserateque]misereque
come
C
PC
6.
manca.
in P
6.
regi] regis
come
C
68.
p.
3.
transmetiri]transmeare
i6.
est
69.
io.
p.
1.
Sclavus]
Clavus
componandum
C
come
B
come
tantum] tantumque
rursus]
p.
71.
20.
p.
72.
9. Dopo
ripete et
73.
2.
[dit]orum
p.
74.
6.
p.
75.
2-3. usque
6.
conatus] cognatus
loci
C
p.
77.
3.
78.
p.
5.
79.
2.
80.
4.
P
come
18.
28.
7.
P
Dopo
9.
[De cast]ro
14.
socios
Gilebertum
Gillebertum]
6.
14. De
[Butheri]e
haditatione
io.
oppugnandum]
14.
PC
come
positionem loci]
P
come
26.
obpugnandum
quin] qui
ancipitem] accipitem
17.
P
come
infidibus
intìdis]
agg.
quoque
7.
iri]ire
ABC
come
12.
Marius
Mariusque]
C
novo]
nove
C
C
come
6.
9-10.
C
16.
12.
hiis]his
eos]
p
82.
5.
Dopo
83.
15-16. consequeretur] consequatur
eo
eidem
conabantur]
est
agg.
harii]Ioarii
quis minus]
fuerat
minus
come
affligi
affigi]
sionum
come
P
C
come
P
come
P
B
come
C
come
contigerat]
9-10.
precognito] preconito
25.
cognabantur
P
11.
caput] capud
come
PC
magister] magister
quis
auctores] actores
quidem] quidam
12.
convolabat] convolebat
7.
PC
come
repperisset]reperisset
adstraxissent
abstraxissent]
incesserat]inceserat
28.
pro-
9. fuisset
breviter]breviter
7. socios
P
etiam
pleriqueagg.
4.
22.
[De vin]dicta
Saracenorum
P
come
oppidi] opidi
81.
p. 84.
3-4.
proponeret] disponeret
usque
p.
p.
C
P
come
suspendit]suspendi (C suspendi mandavitj
contingat come
.
come
transduxisset]traduxisset
audiendum
28.
Dopo visa
come
p.
iure
C
come
p.
et
acto
audendum]
come
21.
avertente]
12.
[subver]sione Placie
i
fuit
P
come
in C
come
de
et
impetraverat]impetraratcome
7.
C
C
Orgeolum
positioncm come
come
manca
Sarracenorum]
12.
come
Orgeolum]
iure] in
haud]
C
17. aucto]
76.
iam
partes
[destruct]a
qualiter
P
come
P
come
come
18-19. eveniat]evehat
P
come
diversis]diversi
di[versas]
per
13.
C
P
come
quoque
agg.
24.
regni
fuisset
orta
Buterie
p.
C
come
senescalcus]senelcascus
come
armati
15. amicitiam] amicitias
immersit]emersit
orta]
20.
armorum]
C
in
Sclavus] Clavus
discurrerent
discurrissent]
io.
C
come
come
manca
eos
C
32. Dopo
advertente
23.
P
come
rursum
huc
C
noluerint]voluerint
18.
PC
ususque] ritusque come
12.
quam
-
De
19-20.
SOLAVO
autem
come
diversa
per
come
enim
ei]
14.
C
in P
conflusissent
confluxissent]
7.
qui
10-11.
haut
eis]eis
P
come
(r. 15)
R[OGERIo]
DE
ET
autem
1 1.
hiis] his
11
dopo postquam
BoNELLI
componendum]
armarum
p.
trovasi
ma
9.quasdam] quosdam
18.
PC
come
Ma[tHEi]
CAPTIONE
p.
qui,
manca
SICILIE.
REGNO
DE
LIBER
P
come
29.
carcerum
21.
fuerat
A B
come
come
non]
nec
come
aliquid]aliud
C
26.
Io-
C
25-26. vexarentur]
manca.
13.
30.
vexabantur
come
C
promissionis]promis-
FALCANDI
H.
p.
85.
3- ducti
PC
in
come
manca
terius]Galterius
p.
86.
I.
Dopo
esset
16.
p.
87.
6.
[De r]egis
filiiJ
il
7.
p.
88.
5.
89.
1.
.xiiiim.].xiiii.
16.
90.
aliquid]aliud
plebem
3. ut
sultis
p.
91.
2.
19.
6.
92.
4-7.
p. 93'
6. V
// tratto
a
15.
p. 94.
8.
summa
C
come
26.
et
C
exsequens
P. 95-
3.
erat] erant
lebertum]
p.
96.
8.
apparuit
PC
come
p.
97-
5*
4.
manca
29.
fautores]factores
transumere
in
agg.
consulti]con-
20.
Gentilis]Gen-
5^6.
velut
velud]
10.
PC
in
sima]
splendidis-
12.
nulloque] nullosque
20.
8.
C
come
in
impium
auctores]
13.
hactenus]
Mateusque]
PC
come
18.
actenus
Matheus
exequens]
A B
actorescome
militum
manu
C
come
19.
29.
31-32. Gil-
P
come
15.
hiis]his
absentantes]
videri
7. virum
C
come
quiepiam] quidpiam
omnes
dignam]
come
11.
aperuit]
P
se] eius
assentantes
videri
dignam
come
PC
come
PC
C
moverint
22.
C
quod] que
9.
Dopo
C
come
come
commoverint]
sanguineo
C
come
Siculorum] singulorum
regimen] reginam
17.
eos
premunitus] premunitus
30.
9.
98.
eo]
transsumere]
C
gentile]gentille
25.
come
pius] pius
24.
in
C
come
ingressu]egressu
longa] longua
16.
C
15.
6-7. in odium] modum
19.
24.
eum
p.
12.
P
manca
27.
impium
Gilebertum
militum
manu
eum]
15.
C
come
avertebat]advertebat
io.
in
14.
eius
PB
ad
a]
gaytus] gaitus
come
excitaret]
passis]sparsiscome
5.
C
come
episcopi]episcopus
5.
come
inizialedi alia è ripetuta.
ut]
16.
come
filiosque
filioque]
4.
beatius]beatus
conabatur
-
palatium agg.
13. Dopo
B
come
admovendum
Tustinus] Tustanus
splendidissimecome
p.
è
12
r.
portanza
Sull'im-
dissenteriam]dissinteriam
regin[a et] officiali[bus eius]
24.
christianis
christiani]
tillis
saracene
C
in
De
de
in]
22.
subsequutus]
amovendum]
P
come
eum
C
subsecutus
putabantur] putarentur
come
io.
come
C
come
mancano
P
come
mi-
Al
P
Siracusanum] Syracusanum
9-10.
14.
il.
P
sarracene]
4.
Guai
Guiluelmi
ha:
(C
volutuosum
dell'edizione.
1
come
20-21.
induti]inductis
9.
p.
C
predia] premia
A ; Mimnermum
imponeret] imponerent
principatu]principatum
come
9.
nota
17.
valetudine]valitudine
incitarent
p.
PC
PC
secundi
voluptuosum]
Mimnenium
BCD;
legione cf,
della
come
novum
18.
Minenium
proprio
nome
21.
come
15.
[ W]illelmi
regis
C
in
come
manca
12.
confluxe-
manca.
[et cre]atione
ab
accusatimi
valeret]velleret
et
20.
obitu
accusabat]
9.
ABC
come
conamine] cognamine
7.
campanarium] campaniarum
13.
amicorum
eadem
eosdem]
eo
Calataboianensis]Calataboiamensis
27.
agg.
noris] minori
C
P
come
rat] confluxerant
eos]
4.
come
PC
come
hiis]his
PC
hostiariis]
come
hostiariisque
15.
P
come
inquit]inquid
26. gaytus] gaitus
9-10.
PC
virum
prudentem] prudentem
quasi
-
16.
velut
consanguineo]
ipsis]ipsiuscome
comitem
19. velud]
manca
come
C
come
come
PC
PC
in
C
p. 99-
p.
tranfretavit
8-q. transfretavit]
100.
P
come
p.
/or.
C
come
[De
1-2.
9.
13.
propter
quod
24.
PC
come
15. ta-
atestante
attestante]
cardinal]cardinalis
28.
manca.
28.totiens
9. consecrationis
dus]
manca
Ricardus
adprobo] approbo
Pompei] Pompeii
pare
habere
[électum]
come
in PC
mano
C
106.
7.
Richardus] Ricardus
18. Richardo] Ricardo
PC
come
[et Ri]cardum
Richardi]Ricardi
21.
[in p]arte
iustitiam
p.
107.
De
11.
De
p.
108.
fratre
et
regine
mobilita[te]
muuerum
statu
3.
in P
15. De
2.
in
4.
come
Quarellum
posteriore (C ha
mano
Hispania] Hyspania
et
16-17. pecu-
diversitat[e]hominum
civi-
post
il.
17.
Guillelmum
Emenso
a
capo
grande
con
chardi]
19. Ri-
Richardum] Ricardum
come
C
Rupeforti]Rape forti
in C
12.
Stephani
sperabat dopo
filii
Hispania]Hyspania
17.
io.
(r. 13)
venturum
Perticensis
completimi]complectum
27.
in B
comitis
plenis]plenus
gratiamanca
ostentans]obstentans
Siciliam
in
come
21.
De
in P C
creatione
cancellarium
Willelmo] Guillelmo
cu[rie]
contra
Richardus]Ricardus
C).
referrentur]referentur
11-12.
mortem
come
C
inquirensmanca
C
come
cardinalem
per
di
pare
scribit
scripsit]
adventu
in
manca
patri]fratricome
Ste[phani]
111.
8.
28.
curie
e
qualit[ate]
Willelmum]
20.
lata
manca
pecuniam] peccuniam
gaytus-palaciimanca
1-2.
14.
v.
3.
post mortem]
(in Siciliam
110.
eiusJ
possit]possitque
que
come
p.
moribus
21.
27. De
109.
sbiadilo
t[atis] Messane
Richardi
p.
molto
18-iQ. De
inizialerossa,
quia] omnino
13.
sententia
fratris
niam] peccuniam
4.
PC
come
[De]
Richar-
Richardi]Ricardi
22.
[De mori]bus regine
1.
.11.]duo
20-21.
comitem
et
quopiam] copiam
io.
C
I5.quan-
Perisini come
P
16. dudum
1 5. Parisini]
13-14. Richardus]Ricardus
in C
come
C
20.
21-22.
Richardi]Ricardi
finibus]
partibuscome
p.
steriore).
poB
come
Willelmus] Guil-
26.
Siracusanum
14.
ceteris agg.
ultime
inquit]inquid
io.
P
come
totìens
Panormum
inter
9.
di
locacitatiscome
i4.Ioquacitatis]
C
Dopo
25.
che
mortem
le tre
mancano
posthaberi]post
5.
PC
Panormum]
6-7. [De am]icitiainita
C
minutissimo
cardinal]cardinalis
20.
[quod post]
multis
a
suc[cess]ores (in
tirannum
come
quamquam
lelmus
[habeba]tur
titolo è in carattere
tyrannum]
come
ceterique]
ceterisque
doque]
3.
18.
malos
coaptabat] coartabat
9.
105.
impune] impugne
hodio
vita
questo
4.
p.
nenecessitatis]
9-10.
atj atque
P
come
in
[eum]
parole; in D
104.
C
13.
dificultas
difficultas]
io.
quod]
eo
dilexerunt
p.
velud] velut
19.
P
come
103.
adstruere]
15.
P
come
precepitcome
precipit]
8.
spectabat]spectat
22.
p.
P
come
camdestinis
clandestinis]
8.
Pctrum
servum
hiis]bis
18.
manca,
men
102.
servum]
fautores] factores
i 1.
C
velud] velut
5.
cessitas
p.
g. Petrum
aufugiens]affugiens
16.
abstruere
C
come
sequuti]secuti
io.
potestate] potestatem
7.
SICILIE.
REGNO
DE
LIBER
15.
8. De
consuetudine
Pan[or]mitane eccl[esie]
13. Gallias]Galleas
.ii»R.]duasco»zePL7 16. onus] honus
come
C
14.
17.
De
tane
ordina-
Quarrellum]
FALCANDI
H.
p.
ria.
iiobus.] duobus
i.
dam
113.
19.
y.
114.
1-2.
[De
quod]
eo
[populus]
della
lut]
5. De
p.
116.
sillaba
prima
aductus
quadam
que] omissis
itS%
5.
velud]
119.
P
velud]
Sedictum
QUOD
p.
120.
5.
haud]
AD
haut
De
13.
p.
122.
5. Nota
hoc]
V
123.
ab
scisuris
17.
7.
hoc
9.
detruden-
velut
C
uiusdem
Richardo]
18.
canc[ellarium]
hispana] hy-
27.
legione cf.nota
(C ha
4-5.
racenos
Sarracenos]Sa-
conflarat]conflaret
delVedi\.
2
7. D
12.
[Nota]
[Nota
quo]d
ODtAj
C
come
20.
Belli]sinensisinfirma[tus est]
22.
ha
PC
come
de]
ab
19. posse
P
come
20-21.
propinavit
Dum]
manca
in
come
egro] ergo
Salernitanus
C
li.
ad
dam
23. quiddam] qui-
8.
manui]
manu
come
16. domum
C
suam]
[De capti]one Salerni
scissuris]
io.
domo
[med]ici qui
C
come
sua
venenum
venenum;
[De]
u.
Cum
Salernus]
porrexisse]prorexisse
5.mos]mox
Ricardo
6.
medicij
Bellimensis
Bellisinensis]
malefìcium] malefìcum
dicum
omissis-
15.
21.
Stephanum
6.
Quarrelli]Quarelli
13.
velud]
come
15.
della
[medi]corum (C
[prop]inavit (C
,r. 124.
BC
come
CORRUMPIT
periculum
eiusdem]
2.
renitenti]renitendi
Ro]bertum
Richardus] Ricardus
[SUNT DIS]SIMULANDA
siroppum] siropum
p.
ap-
PC
come
importanza
Robert[us
C
come
31.
contra
invidia
2.
B
come
Qualiteu
12.
23.
ve-
locacitate
loquacitate]
prorupisse]prorumpisse
21.
velut
TEMPUS
[FIDEM]
CUPIDITAS
121.
C
come
17.
[contra
lata
detractores
Per
HODIA
p.
14.
Sarracenos] Saracenos
9.
C
come
5-6. Sarracenorum] Saracenorum
ha
ad
ob]
20.
exactissime]districtissime
sententia
PC
come
[Ratio con]tra
1.
9,
De
come
velut
28.
spana
p.
fine
la
manca
oppidis]opidis
Sarraceni]Saraceni
2.
18.
paucas] paucos
18.
sillaba,
prima
dove
C,
detradendum
dum]
p.
D
ET
in
Saracenorum
porrectas] prorectas
1.
QUOD
,
7.
cui-
P
come
17-18. Calataboianensem]Calataboiacensem
p'. rry.
in
re)
C
come
della
mancava
ma
;
CIRCUM
diversamente,
ma
[Roberti] Calataboianén[sis]
accusatione
quamdam]
1.
che
(cf. r. 5)
et
20.
manca.
rec[ipere]
mutila,
C
C
tamen
22.
ava-
quidam]
25.
P
come
7. De
P B
come
bono
C
come
ac
è anche
testo
la
adauctus]
19.
adprobatam
Sarracenorum]
19.
sul
parola, si legge chiara
probatam]
hiis] his
inintelligibile,
recipere,
accipere
velud
prò
sin[gulis] deberent
a
(Questa intestazione
restaurato
avevo
.n*?.]duas
17.
26.
aut]
21.
notarii
in parte
resta
ornaret
retribui[t] malum
Apulie
agg.
P C
repperisset]reperissetcome
2.
qui
gratis dari] dari gratis
non
115.
C
exornaret]
illo
remotis
Dopo
onde
p.
De
22.
manca.
p.
8.
Od[donis]
ritu
B
P
come
PC
come
sententia
con
grande
[con]tra
lata
Salernum
iniziale i-ossa.
20-21.
me-
chard
Ri-
uni] Ricardum
p-
125.
2.
Richardum]
io.
Ricardum
quidquid] quicquid come
5-6. Richardo] Ricardo
B
11.
Richardum]
9.
edicant]dicant
Ricardum
13.
come
P C
hiis] his
p.
140.
subsecutus] subsequtus
4.
9.
ei] eisque
24.
p.
FALCANDI
H.
IO
141.
regis
C
come
proferre
in BC
si
25.
C
D
Turgisio]Trugisio
22.
Beamundus
Boamundus]
28.
PC
18.
Cf.
dell'edizione.
1
C
come
che
ut
19.
manca.
la nota
probare]
14.
famamque
numquam
et
regi]
io.
Richardus] Ricardus
13.
in P
come
velut]velud
6.
dieta]predictacome
9.
caput] capud
17.
in
C
P
C
P
come
come
come
iniquam falsamque]
15.
legge
ea
ergo] igitur
il.
come
hiis]his
4.eam]
curie] curia
16.
pecunie] peccunie
20.
Ricardum
Richardum]
2.
C
come
itaque]itaque sunt
sunt
quippiam] quidpiam
5.
manca
dum]
Richar-
21.
Ricardum
p.
142.
hiis]his
1.
P
come
terius]Galterius
patus
C
manca
144.
PC
in
come
emolliti]emoliti
2.
19.
p.
145.
p.
146.
vi
C
come
5.
8.
p.
148.
manca.
C
come
T4Q.
150.
inde
p.
151.
6.
manca
debere]
19.
in
come
in
come
15,
P
C
Cf.
C
P
P
dell'edizione.
2
P
come
C
Willelmus]
eorum]
11.
G
come
quos
consanguineum
15.
1
pecuniam] peccuniam
nota
quod]
12.
nota
adversus
16.
come
20.
la
32.
insidiari
Ricardum
Cf. la
C
in
captos] captos Grecos
presumant
plerique] plurimi
21.
.
.
.
B
nostrum
C
come
.
caput]
cancel-
et
precibus manca.
PC
7-8. ceperunt
C ;
al
ma
suo
luogo
velud] velut
14.
come
manca
in
come
trovasi
C
cancellarlo
9.
procul
cancellato.
astruebant] abstruebant
P
pecunia] peccunia
C
lo
et
armis
come
(cf. rr. 6-7).
esse
per
PC
come
22.
Gillbertum?
PC
come
predia]oppida come
come
manca
armisque]
come
aliis
P
come
castello] castellum
in
come
eorum
Grecos
Richardum]
PB
26.
manca
13. aperta] apertas
[6.
sue
manca
suam
13.
eos]
1-2.
22.
14.
dubio
una
23.
P
comi?
scitote
1.
terre
Willelmum]
6.
adversus
5-6. insidiari presumant]
capud
p.
15.
r.
come
larium
piendo]
7. Em-
periculi]periculum
egredi] exgredi
25.
A
come
via]
uaccersiit]accessiit
horum
p.
12.
a
mensis
Ricardus
Richardus]
21.
preeminebat] preminebat
19.
23. Richardus] Ricardus
sequuturos] sequturos
eius
1.
Ytalie
Italie]
14.
quibusdarn] quibusdarn
sue]
terre
20.
prodltorem] proditorem
147.
aliis
li.
manca.
la ni
dell' edizione.
p.
velut] velud
5.
9.
P
come
C
come
villani]
1.
[De offi]cialibuscurie
PC
come
C
come
13. Hiis]His
[Pan]ormum
C
come
eis partem
prebere
25. sustulisse] substulisse
Quarrellum] Quarellum
regis
20.
adimplendo
ab
principrecipitatus]
17.
foverat] foveat
5.
[De red]itu
12.
obtinuit] optinuit
PC
come
facte] fratrem
26.
Hispaniam] Hyspaniam
4.
come
p.
14.
comite
Sangrensi] Sangrensi
comite
11.
additum
aditum]
24.
C
come
143.
P
come
8. Gual-
Bartolomeus] Bartholomeus
6.
manca.
Richardus] Ricardus
11-12.
p.
virìs
2.
sofio
19-20.
ripetute.
strappo della
PC
carta
9. Prima
Le
parole
21-25.
.so,
imitilo
H
tratto
così:
di
inde
ripete Regini
considerantes
in
nec
posset sufficere
posset sufficere
-
toto
vero
Consilio
castello
adducerent
tum
tan-
è in
D,
nensibus
LIBER
comitem
instantissime
sine
DE
dices, vel omnino
La
continuata
dopo
11.
p.
153.
2-7
:
Lo
ad
eum
fixum]
chardum] Ricardum
54.
dum] Ricardum
p.
155.
6.
Capiciani]Capiani
come
in C
come
PC
1
56.
15J.
158.
Nel
160.
7.
p.
161.
162.
1,
2.
spectaculum
potuit viribus
.
.
.
illius im-
huius
5.
is] his
8,
af-
io.
19. Ri-
aggressi]agressi
Richar-
io.
illius
cancellarli
qui
dubiam
-
manca
constitutum] constitutum
hoc
C
hactenus]
C
come
ad
actenus
hoc
C
come
pecuniam] peccuniam
15.
C
come
Richardi]Ricardi
18.
hiis]his
29.
oportunitas]inportunitas
2.
eius] ipsiuscome
C
Sarraceni] Saraceni
26.
P
come
17.
C
come
contigua erat]
7.
que] qui
22.
manca
se
29.
in
P
26.
chardus]
Ri-
come
6.
Richardo] Ricardo
3.
come
14.
tunc]
la nota
tum
1
eum
P
come
dell' edi\.
P
come
2.
17.
C
8.
8.
non
Richardus] Ricardus
PC
come
eum
manca
17»
PC
come
15.
in
C
galeis] galleis
Richardum] Ricardum
Gualterium] Galterium
come
manca
9.
5.
hiis]his
come
P
Richardoque] Ricardoque
Syrie] Sirie
ipso]ipse
in
galea] gallea
14.
curie
statum
Richardum] Ricardum
manca
egredi Cf.
alii agg.
a] ad
presumpsisset] presumpserit
aliquid]aliud
canus
nichil]nil
inventem
curie statum]
2.
13.
ha
Dopo
13.
prohibuerunt agg.
Dopo
20.
D
20
r.
Leocatulans
inventam]
multitudinis]multitudine
5.
cancellato.
pare
16.
15.
163.
hoc
8.sequuti]sequti
quopiam] copiam
16.
PC
corrispondente al
io.
7.
p.
ad
scissa]scissas
BC
come
che
luogo
Lecatulam]
2.
seguenti mutilazioni:
sistentes.
18.
// tratto
13.
ripetuto.
Richardus] Ricardus
come
p.
.
facile]facile
28.
conantibus] cognantibus
machinas
p.
populo
adheserat
.
6-7.
7.
Ricardus
2.
le
ad
PC
in
/5p.
di D
50
deducunt
huiusmodi]
C
PC
contigua come
erat
p.
.
milia].xx.
cancellarli
eius] eiusdem
1.
carta
universo
Simon] Symon
31.
p.
strappo, è
signari
ntis
illius
astrologi]abstrologi
et domum
13.
dehinc
collegisse]colligissecome
16.
3. certa] tertia come
20.
p.
della
verso
3.
come
.xx.
dallo
superiori]superiore
27.
p.
11.
consignari]cum
12.
qui fer
14.
sillaba
prima
ven
contingeret]contigeret
1.
alla
ostentantes] ostendantes
11.
duce
au
ioribus
ma
ingenticlamore
cruorem
afixum
r
nel
cum
civitatis
portam
mergens
p.
C
come
clinato.
contra
bis
ubi
de
P) que postulabant
ripetuta.
era
predetto dà
strappo
partem
ignotos qui sine
his (come
quospiam
forse
il
poscen
parola maioribus, interrotta
pecuniam] peccuniam
.
SICILIE.
super
....
152.
sibi reddi
re
ducerent
p.
REGNO
4.
Gualterius]Galterius
foverant] fuerant
17.
come
opera]
P
C
operas
5. de-
p.
164.
quarta]
3.
8.
quarto
milia]
.xv.
Saracenorum
p.
FALCANDI
H.
12
165.
ad
12.
come
curiam
PC
9.
.xv.
come
rumor]
circiter]
C
come
Leontini]
littoris]
26.
B
rumor
ad
curiam
circa
PC
come
Leontium
come
litoris
come
27.
C
7.
ac
P
hiis]
15-16.
manca
20.
his
come
Gualterium]
come
Sarracenorum]
P
Galterium
in
C
EPISTOLA
p.
169.
yemis]
4.
hyemis
nentur]
p.
170.
17
1.
thonum
p.
172.
2.
teuthonico
eam
desparatis
P'
Jl
3'
rum]
p.
174.
6.
17
5.
176.
p.
177.
caput]
16.
p.
178.
10-12.
dell'
hinc
p.
180.
manca
18.
P
come
Teu-
Teutonum]
quove]
9.
C
come
Teuthonicis
disperatis]
opidaque
P
come
C
come
ne
quo
18-19.
oppidaque]
22.
9.
Sarraceno-
P
Khemonia
et
passo
edi\.),
enim
per
videas
-
dyamitaque
enim
hinc
in
D
è
6.
ne
P
come
gloria riferite
et
quanta]
tantis
que
civitatis]
15.
videas
amita
quasi
confuso,
di
ripetizione
erronea
P
come
in]
to-
serpeggiante.
P
come
vel
ut
caput
linea
una
toties]
13.
Sicilie
posteriore.
mano
ac-
civitas
P
perfici
amita
regni
tracciata
circumclusum
come
sibi
la
di
e
circonclusum]
13.
è
vi
rasura
su
totius
ut]
14.
tirannidem
tyrannidem]
parole
sopra
Cataniensium
haut
haud]
28.
circonseptum
C
Cathaniensium]
12.
9.
P
come
ergo
4.
Le
e
circumseptum]
23-24.
P
24-25.
tempto
Kemonia]
//
C
tibi] tibi
abrase
et
alcune
sibi
parole
invicem
diamitaque
et
in
come
nel
multiplici
triamita
minori
C
(cf.
modo
nota
4
seguente
texendi
genere
peritia sumptu-
perfici
varii] variis
3.
theutho-
teutonica]
21.
elegerint] eligerint
Teutonicis]
tirannorum
sono
coaptantur.
que
his
hiis]
17.
incursum
come
capud
Palermo
come
C
come
fulgor] fugor
ystorias] hystorias
6.
temptabo]
4.
16.
3.
ergo
tyrannorum]
14.
a
P
come
sustineas
substineas]
8-9.
come
8.
discrepant
accrescit
tiens
p.
P
Saracenos
discerpant]
2.
memorari
Saracenorum
crescet]
p.
come
incursus]
19.
Sarracenos]
5-
co-
14.
innatus
et
PC
come
quodlibet] quamlibet
12.
P
come
P
come
eamque
innatus]
22.
teutonico]
14.
seditionum
sedictionum]
io.
memorare]
io.
C
THESAURAR1UM.
C
come
ripetuto.
come
ECCLESIE
P
come
conantur
locus
2.
nica
p.
PANORMITANE
PETRUM
AD
come
13.
ystoriam]
21.
dextera]
4.
in
C
in]
12.
ut
come
7.
diversi] diversis
hystoriam
dextra
C
come
17.
P
caput]
23.
connectuntur]
come
capud
porrecta]
C
conectuntur
coloris] coloribus
20.
prorecta
hedificiorum]
9.
parte
come
edificiorum
PC
:
p.
183.
I.
184.
C
torum]
18.
185.
mis]
p.
186.
vegetent]
ha
hyemis
cannemellis]
I.
sunt
fecundi]
11.
habentur
C
come
u
un
o
mellis
canne
come
intendendo
forse
C
come
hortos]
Kemonia]
4.
come
zucari"]
semel
Khemonia
ortos
eam]
come
in
PC
zuccraii
semel
eam
C
come
14.
ureolis
urceolis]
citroli
correggere
ingruente
P
io.
idemque
citruli]
ingruentis]
P
come
13.
itemque]
P
come
4.
P
come
C
come
15.
vegetentur
siili'
cunctos
fecunde
PC
come
PC
come
cunctas]
9.
ortorum
lumias
6.
constituti
inclite
insolite]
4.
obliquata
obligata]
2.
constructi]
P
come
p.
Gregorii
Georgii]
come
p.
FALCANDI
H.
14
hor-
come
C
PC
lomias
18.
C
come
loquar]
6.
nos
14.
locar
habentur]
ye-
Finito
stampare
nella
di
oggi
di
giugno
15
1904
Forzani
tipografia
C.
e
Edizione
esemplari.
di
trecento
ISTITUTO
STORICO
ITALI
**
A
204
N
O
FONTI
LA
PER
D'ITALIA
STORIA
PUBBLICATE
DALL'ISTITUTO
STORICO
ITALIANO
SCRITTORI
•
SECOLO
XII
ROMA
NELLA
PALAZZO
SEDE
DEI
ALLA
DELL'ISTITUTO
LINCEI,
LUNGARA
1897
GIÀ
CORSINI,
LA
HISTORIA
o
LIBER
REGNO
DE
E
SICILIE
LA
EPISTOLA
AD
PETRUM
PANORMITANE
ECCLESIE
THESAURARIUM
DI
UGO
FALCANDO
EDIZIONE
NUOVA
SUI
CODICI
DELLA
BIBLIOTECA
NAZIONALE
DI
CURA
A
DI
G.
B.
SIRAGUSA
VOLUME
CON
TRE
UNICO
ILLUSTRATIVE
TAVOLE
ROMA
FORZANI
E
C.
PALAZZO
TIPOGRAFI
MADAMA
1897
DEL
SENATO
PARIGI
DIRITTI
RISERVATI
PREFAZIONE
i.
Preliminari.
Ai
cultori
l'opera
da
quale
intitolata
:
De
Ad
di
del
fu
luogo,
suo
nuovi
ma
;
sola.
restituire
il
ad
testo
ora
le
dire
che
condotta
presente,
fino
di
condurre
per
possiamo
La
evidenti,
niuno
da
alla
sua
II, sino
forma
di
a
al
di
e
1 1
69
:
torto,
a
darò
prima,
ricercare
e
ristampe
con
codici
I
tizia
no-
volte
a
aggiungendone
volte
si
degli
quel periodo.
quali
sulla
è
thesaura-
non
e
delle
tutte
sui
edizioni
Guglielmo
storia
condotte
curarsi
senza
i codici
terii, onde
furono
"c,
regno
narrazione
una
considerata,
e
1550
Hugonis
nelle
Guglielmo
seguirono,
gli errori
correggendone
di
di
sempre
che
che
nota
nel
Historia
Siciliae
di
tempo
principalissimadella
edizioni
a
quello
che
fonte
Le
Sicilia
di
di
ecclesiae
di
e
Parigi
a
Panormitanae
Siciliae,
narrazione
come
Epistola,
una
Petruni
parte
in
gestis
calamitate
avvenimenti
piccola
di
consta
titolo
col
rebus
de
volta
prima
Tournay,
Siculi
siciliana, è
specialmente
la
per
di
Gervasio
rium,
storia,
stampata
Falcarteli
la
di
nare
collazio-
di
giusti
riducano
ad
esistenti
adoperati, mira,
genuina,
almeno
e
se
una
sciuti,
cono-
non
a
cri-
emen-
a
G.
Vili
notevolmente
darlo
SIRAGUSA
B.
e
togliereparecchie
a
parecchieincongruenze che glieditori
modo
di correggere
trascrizione
una
diciamo
che
e
inesatta
brevemente
prima
successivi
fanno
dell'
e
bero
eb-
non
il dubbio
sorgere
per parte del
oscurità
di
primo editore.
Ma
delle opere
sue.
autore
e
II.
Falcando.
Ugo
Falcando
Ugo
di
lunghe
del tempo
in
in
quellache
al
intorno
cui dettò
carattere
del
dobbiamo
In
di
vasio
di
dubbio
1
storico
la
E
Tournay.
sin
qui il suo
Non
lendo
vo-
vesse
do-
che
Longjoue,
prima
è il
scritto
dei perduti,
uno
ritenere
V
in
inverosimile,
resto
ogni modo, soggiunge
nome
Hartwig
di Catania.
di Matteo
noi, responsabiledi quel
Y
rifletteva che
in
era
dunque
Soissons, sul quale fu condotta
mentovata.
a
stesso
le
tutte
di lui trovasi
nome
luogo
importanza
sua
avanti
Egli
'.
dell'Arena
nel codice
la
per
invenzione, del
una
primo editore,
trovarsi
di
a
Fra
ancora.
della
del
autore;
metteva
il
lo
che
e
S. Nicolò
credere
anni
esistenti
antico
luogo
Falcando
del
codici
quello di
il primo
dell' essere,
nostro
di altro
e
pochi
sono
nome
dei
nessuno
in
or
il
visse
stati oggetto
sono
Si è discusso
cui
questionitiene però
scritture
sue
controversie.
patria,dell'età
e
le
e
vescovo
edizione
sum-
Hartwig, rispetto
primo editore,
ragionamento
è
Gersenza
giustissimo.
Re
Guglielmo I
e
il
suo
Napolitano,a. Vili,
grande
fase.
in.
ammiraglio
Maione
di Bari
nell'Archivio
antichi
ratteri
ad
credere
indurci
nei
respingere
Il Clément
in
ravvisare
«
Focault
e
si
all'abbate
il
di
è,
casi
che
trentasette
il
70
1 1
il
e
Un' altra
della
di
1 1
questione
Il
primo
come
«
Art
2
Das
1878,
3
p.
de
quel
des
116
4
Mèmoires
s
La
6
Ep. 46,
in
Migne,
di
op.
sé
lo
in
b
come
che
di
e
un
scriveva,
conseguenza
cui
a
è
tutti
i
ecclesiae
codici,
133.
e
testazion
in»
;
solo
(ediz.1770).
Falcandus
%u
Romuald
Patrologialatina, CCVII,
des
indirizzata
qualificavanella
"c.
Inscriptions
Guglielmo il Buono, II, 227,
cit. p.
Blois, parlando
ei
Panormitanae
mancano
Hugo
de YAcadèmie
Sicilia sotto
poi
Soggiunge
voti
9.
Ep.
rola
pa-
narrazione
la
quando
Pietro
editore
les dates, e. 896
vérifier
Verhàltniss
è
non
lui, affermava
da
nasce
thesaurarius
titolo
e
bene
80 6.
Epistola!
1
osservò
lettera Pietro
Normandia,
era
nome
potius de
Falcando
trattato.
con
di
pregava
aut
; ma
di
Pietro
stati, sopravvivevano egli
Chi
e
di
statu
del
un
Sicilia
prima.
ma
de
storia
di Rouen,
quali lo
le
3
erano
Ruggiero
maestro
fra
in
venuti
di
sarebbe
che
lettera
"
descripsistis
in un'altra
che
s
mandato.
tra-
Hugues
«
Stefano
e
una
quem
nella
di
particolaridello scrittore, né
Lumia
dei
di
con
rigorosamente parlando,
il La
la
suddetto,
che
Brequigny4,
il nome
di Blois
parole
in Sicilia
per
2
Dionigi nel 1186,
tractatum
«
vestro
casu
il
sulle
e
ha
lo
ce
far
per
1' Hillger credettero
Pietro
con
che
Falcando
di S.
abbate
basta
non
primo editore,
tradizione
quello di Ugo
»,
mandargli
la
del
recentemente
e
fondano
Blois
«
'
in Sicilia
venuto
conosciuti,
codici
invenzione
una
a
SIRAGUSA
B.
G.
345.
XLI,
nota.
621.
Salerno, Halle,
PREFAZIONE.
è scritto
qualcuno
in
del
pel nome
del
del
in carattere
Falcando
«
«
rarius
»
del
che la
e
,
nelle
a
questo
Pietro
In
altro
si legge:
un
chiesa
concessioni
tante
Martini
et
«
ipsimonasterio
a
rius
del
»
carica, per
sua
dovea
nome
«
chiesa
questa
Indulsus
Del
del
:
tabularlo
di Stato; del
nella
1
Nessun
nominato
2
1702,
3
Del
la
di
diploma
però
principioe
Giudice,
si
che
nella
la
il mio
di
la
per
considerazione.
Il
di
alla chiesa
due
originali
l'altro in
quello
nel R.
conserva
esiste
indirizzata
letto
esser
anche
Ora
a
un
chivio
Ar-
ginale
l'oriil Ga-
Pietro,che
è
fine.
Descrizionedel tempio di
Regno
il
appunto
tane
fat-
Palermo.
Epistolasia
thesaura-
donazione
e
del 1167
«
che
la
per
Morreale
Morreale
p. 25.
V.
fosse
concessione
che
Petrus
denza
corrispon-
il
che
sventura
cappella palatinadi
dubbio
nel
di
S. Martino
di
convento
idem
avvertirlo, esistono
bene
nel
uno
però
Sancti
.
3, uomo
molta
in
diploma
e
bulano
ta-
delle
una
.
affermare
fondazione
del
82
La
»
S. Martino
di
ebbe
»
di Morreale, è
coevi
donavit
ad
tenuto
essere
male.
sempre
.
diploma palatinodel 1167
della
fondatore
principee
11
Indulso, quam
optulit et
thesau-
ecclesiam
.
Petro
Falcus
quella chiesa2,
a
confirmamus
cronologicaporta
«
del
Guglielmo II
fatte da
fundatam
«
nella edizione
diploma
codice
corrisponde
»
Morreale, che contiene
di
concedimus
«
thesaurarius
«
«
Indulsus
Petrus
«
qualitàdi
successive.
della
un
quel
a
sponsabilità
re-
ploma
nel di-
che
osservare
67, insieme
1 1
è sottoscritto
quelladata
a
è da
; ma
alla
più del
al
tutto
Come
'.
recente
dunque daccapo
primo editore, o
summentovato
«canonicus»
assai
siamo
»
di Soissons
vescovo
XI
Guglielmo I, II, 141.
del
Lello,
Palermo,
G.B.SIRAGUSA
XII
rofalo
lesse
e
prima
ma
la
tutti
Indub
«
di lui il Lello
lezione
Indulsus
«
dunque
e
dei
diplomi il «
«
thesaurarius
Si
La
lo
credettero
questione
thesauecclesiae
dall' animo,
sgombrare
del
di
nome
le scritture
la parte
dirò
del
fede
la
non
stati
sono
che
uno
lo studio
tenga
consistente
nella
Cf.
p.
138, r.
corrispondenti.
12;
all'isola.
ne
rano
si conside-
se
storiche; poiché
e
ad
potrebbe
e
da
non
fare
di
p. 153,
luogo '.
r.
16;
p.
155,
5 ;
ture
sven-
ora,
e
p.
ai
un
quali
altro,
di nomi
chi
io rimando
161,
ma
che
cotesti
erronea
Intanto
r.
sue
aggiungere
frequente trascrizione
ciliano,
sil'
del-
ricevutine,
patria; argomenti
discussi
Epistola
bellezze
parla delle
e
modo
sia stato
egli non
benefizi
per
ogni
della
le
e
sufficienti
sono
e
descrive
straniero
come
propri, specialmente
1
che
dove
l'ami
lungamente
dei codici
fonti
Historia
affermare
meravigliadi
con
più
egli merita;
parecchi passi della
come
che
; molto
come
che
specialmente là
isola
autore.
grande importanza
palesiabbastanza,
ad
nostro
egli militava, gì'intendimenti
cui
sono
porterebbero
la
abbia
Falcando
giudicare della
che
che
attribuita
politicain
passionisue
far
credo
non
patria del
sulla
siciliano ; altri straniero
le hanno
alcuni
che
ci
primo
Indulsus
sulla invenzione
discusso
anche
è
Parecchi
a
dal
Falcando.
Ugo
le
biamo
Ab-
testazion
la in-
Panormitanae
e
in
che
inventata
Petrus
«
Petrus
dubbio
analogia,ogni
sott' occhio.
ritenere
fu
non
è chiarissima
»
avuti
per
edizioni
delle
»
ho
Giudice
quello di Morreale,
Indulso
«
col
identificare
rarius
»
Epistola
per
«
per
e
"
in
»
argomento
un
della
editore
Indulfo
«
gli originaliche
tre
e
diploma palatino; il Del
nel
»
r.
2
e
le
note
PREFAZIONE.
volesse
di
Regno
o
ciò
che
nulla
si
può
di
ho
detto
dell' essere,
certo
nostro
né
autore,
poco
patria,
è il
questo
cognizionedel
esatta
luogo
rebbero
giove-
non
che
testo
gliamo
vo-
piuttostopartitamentedelle
Diciamo
emendare.
mio
che
della
che
ipotesie probabilità
più
una
scrissi nel
ne
chiaramente
appare
di
del
avanti
ad
che
ciò
a
I.
sapere
stesso
nome
mettere
due
più
Guglielmo
Da
del
di
saperne
XIII
scritture.
III.
La
La
Epistola fu
storia, forse per
scrivere
«
de
trum
"c.
corre
alcuna
;
primo
Régno
ma,
minacciata
editore
La
del
matrimonio
stato,
delle
topograficadi
di
che
dedica, all'infuori
era
in
mente
dello
«
di
quasi
; e
forse
Falcandi
praefatio ad
la Historia
e
dei
con
bellezze
zitutto
an-
danni
dei
quali era
dominio
dei
Tedeschi,
immediata
Arrigo VI,
e
poi
dell' isola
e
una
Non
vi è altra
quella summentovata
scrittore,se
Penon
Epistola,infatti,contiene
Palermo.
di
"
Hugonis
fu, la conseguenza
Costanza
enumerazione
:
questa
il temuto
come
di
tesoriere,
historiam
di visione
cennanti
ac-
si proponeva
autore
Pietro
tra
Hi-
quali incomincia,
la intitolò
vero,
la Sicilia per
sarebbe
Y
della
primitiasdedicarem
Siciliae
relazione.
che
le
con
all'amico
veris
dedica
come
che
opera
dir
a
specie
una
vivace
parole
renascentis
il
per questo
suam
le
di dedicare
e
quasdam
in
considerata
qualche
a
Epistola,
la
morte
;
una
scrizione
de-
parola
dedica
inaspettata
XIV
G.B.SIRAGUSA
del
«
Il
insieme
tutto
l'Amari
disse
gliavesse
scribere
iocundum
ac
II
Guglielmo
re
bensì
forse
ma
piuttostodettato
Gualtiero
Offamill,
di
Tancredi.
se
E
questa
pubblicità,come
ridestare
di
stesso
per
anzi
stile
che
particolari,
1
Storia
2
«
«
Hec
3
Non
mi
prefazione,di
W.
clusione
con-
ei
lesse
vo-
nel-
Die
Heimath
solliciti
dimostrare
Jahr (cf.Hartwig,
insieme
di
una
neh' altra, per
e
di
Lo
un
solo scrittore 3.
stesso
a
mostrò
dipresso di-
un
avverti
paucis multa,
Cf.
p.
ex
186.
solo
ricorderò
assunto;
che
ex
1880.
all'indole della presente
sia conveniente
scritto cit. p. 22)
volta
tal-
e
Hugo Falcandus, Eisleben,
esempi questo
stenti,
esi-
parecchie dizioni
».
prudentia lectoris intelligat
con
lo
interruzione, basta
senza
opera
des
una
nei manoscritti
pigliarnota
credo
anche
sempre
neh"
rimangono
prescinderedalla
a
ma,
perstringendo descripsiut
pare necessario,né
ci
dell' Epistola sia
di Sicilia,III, 545.
igiturbreviter
parvis maiora
e
entrambe
dei Musulmani
lo Schròter,
l'altra
incontriamo
sono
che
scritture, così
dopo
lo
persuaderci che
;
perduti,vanno
l' una
confrontarne
Historia
le due
nei
come
alla
nazionale
tentata
l'autore
se
sapere
che
si è
Falcando,
del
quello della
circostanza
trono
della
essa
con
dissi, nei manoscritti
come
nome
questione
che
il sentimento
vivo
più
al
destinata
parole
le
lo
contrastare
a
autore
per
mento
movi-
Siciliani.
dei
il
credersi
può
al
Sicilia,portava
suo
costui ;
a
opponesse
parmi improbabile
2, non
Poiché,
dal
era
mitana,
paler-
dell' arcivescovo
quel partitonazionale, che,
in
chiesa
linea
prima
si
non
signoriatedesca
manca
della
sull' animo
influire
perchè
in
ben
come
opuscolo politico,
un
tesoriere
stabilirsi della
l'animo
di
destinato
non
per
Epistola ha,
il carattere
Pietro
a
aliquid
.
siffatta
di
quasi
\
diretto
»
letum
«
permesso
la
parola
«
che
il Dr
nichilominus
»
XV
PREFAZIONE.
Si
anche
è
stata
scritta ;
dallo
stesso
Sicilie
«
domandato
poiché
; e
Guglielmo II, siamo
del novembre
è
figuraallusiva
alle
Se
primavera
che
di ritornata
e
vicende
alle
dell'estate
che
di poco
poi ciò
di lui, ci
particolari
al cominciar
dubbio
un' epoca
a
1189.
rinascente
è
non
audita
«
teutonico
cum
«
constantiam
«
nensium
«
seundi
rege
del
»
noi
2, e
di
maresciallo
Magonza
imperiale di
Regno
nel
credere
il Falcando
avanti
il
primo,
subito
dovette
dopo
la
si
stagionepuò
senso
1
2
di
Cf.
Loc.
«
p.
montis
confinia
di
niente
del
chiamarsi
171,
rr.
cit. p. 7.
meno
ove
L' ha
»
13-16.
nella
le
e
non
una
senso
messa
dell' Italia,
nel mezzodì
Historia
il
vorrà
Secondo
l'
finire del-
Guglielmo, sul
re
allora
del
scritta, è più
fu
importante.
dettata
morte
il
che
l'Amari,
nota
1' arcivescovo
confini
i
passò
tran-
spedì
seguito poi dall' Hartwig.
essere
Messa-
spiritoprofetico.
rinnova, il cielo
di
VI
Arrigo
alcuno,
meno
adoperata frequentementetanto
il
Constantia
utinam
copia
che
poiché quivi,dopo
autunno,
infatti le
ei daretur
questione, sul luogo
lo Schroter,
primavera, o
finire dell' aprile,e
dotato
difficile a risolvere, ma
di cielo, non
ingressaperseverandi
Toscana
né
maggio;
L' altra
nec
sul
di
Notiamo
1190.
sappiamo
il Falcando
alla
Ethnei
et
18
polìtichedi quei tempi o
Sicilie fines
aut
agros
parlidi
si
a'
posteriore
serenità
troveremmo
haberet,
non
regis
morte
qui
dice
seguenti parole dell'Epistola:
«atque
«
data
rispostaè
la
che la dice dettata
X Epistolasia
dove
e
al tempo
riguardo
ma
autore
"
quando
prime pioggie, la
ridiventa
azzurro
rinascente
quanto
classico
nella
di
«
e
getazione
ve-
la
primavera 2.
Epistolaha
ciò
non
di
sempre
meno».
G.
XVI
il critico
Così
della
di
morte
Epistola
e
vien
alle
ubbidisce
In
autunno;
rivelazione
di
onde
grande partito,
fonte
e
morale
vivace
giovata
a
di
parecchi
della
non
sta
con
dettata
dopo,
seguire
che
la
sentimenti
dei
si
da
E
in
la
xn,
di
che
che
fra
deve
a
come,
tre
struzione
rico-
codici
evo.
X
stola
Epi-
relazione
evidentemente
poco,
dei
ha
non
e
quale
medio
affermare
e
bella
la
per
città nel
poiché
due
si apparecchiava
felici conati
può
sé
politico
stato
secolo
precedere la Historia,
edizioni, vediamo
terra
moti.
sveva
luogo
nel
si vedrà
come
la
in cui la dinastia
momento
sempre
la Historia.
alcuna
delle
che
dire
vuol
che
da
genuina
secondo
dunque,
scrittura
la
giustamente fu adoperata come
Palermo
e
che
importantissima;pria di
è
topografiadi questa
Riassumendo,
è
in
data
post hiemis
«
caso,
i suoi
estinguendo, e
succederle;
descrizione
primavera
rappresentazionedello
si veniva
a
ma
e
della Sicilia nel grave
normanna
è
la
precipua per
affermazione
primavera
schietta
come
la
,
sua
ogni
quel-
tra
primitias»
governano
Epistola
tutto
un
la
che
la
ogni modo,
in
e
sempre
leggi
la
e
autunno,
non
asperitatem»
veris
II
Guglielmo
in
discordanza
trova
non
renascentis
«
scritta
fu
primavera
«
tedesco
alle
l'accenno
SIRAGUSA
B.
fu
piuttosto
differenza
esistenti.
mi.
La
Historia
Dei
codici
o
Liber
conosciuti,
Nazionale
di
il titolo
della
de
Sicilie.
regno
teca
solo, quello della biblio-
uno
Parigi 6262,
porta
Historia,
la
che
in
edizione
carattere
tico
an-
principe e
di
«
in
avere
lecito
per
indugiarsia
gì'intrighidi
alcuno,
del
gY inganni
utile di
Sarebbe
storia,
anche
ma
Poiché
testimonio
del
T anno,
si
come
e
dalla
il
suo
anche
torno,
da
che
vibus
»
Bari
4
del
che
e
rifabbricare
1
2
e
di
Cf.
p. 4,
II
nel
si
p.
175,
Cf.
p.
21,
4
Cf. ibid.
r.
in
rr.
xn
«
r.
16.
15.
;
iacet
nel
e
vata
appro-
11
69
una
anni
13,
e
PP-
164-165.
dopo.
in
non
città
superba
Ruggiero
parere
da
nunc
che
nobilissimis
doveva
in
obbiettarsi
può
ma
Sicilia
contro
tempo,
parecchi
—
3
fu
con
cinquantamila cittadini, non
e
in poco
11
chiudere
distrutta
Bari
«
quel-
dettata
stata
di
fu
e
Epistola
nel
dà
quell'anno,
difesa
era
della
dice:
»
18-19.
rr.
Cf.
sia
69,
11
in
secolo
rovine
3
che
di
la cui riedificazione
il Falcando
stato
cavalieri
mucchio
55,
egli scrivesse
era
ne
169
1
febbraio
4
che
transformata
lapidum
prova
«
Guglielmo
l'essere
come
1 1
di induzioni.
luogo
perchè parlando
I nel
acervos
credersi
può
racconto2,
del
un
particolare descrizione
Guglielmo
che
da
ad
perfidie,
le
in Sicilia nel
terremoto
raccoglie
noti
scritta la Hì-
fu
contentarci
certamente
grande
"c,
consiglieri.
indagare quando
era
rapporti
esser
congiure,
suoi
qui dobbiamo
l'autore
dei
drammatici,
particolari
le
dei
e
della
tacere
col papa
pace
poterono
non
corte,
monarca
della
e
con
che
di
o
serva
ri-
questa
d' Oriente,
impero
guerra
e
Con
'.
»
veraci
«
appreso
appena
descrivere
inverosimili
spesso
«
V
della
Barbarossa,
parte
accennare
contro
guerra
col
quel
di
in
e
interfuerant
qui
eorum
si fa
grande
veduto
parte
relatione
SIRAGUSA
B.
G.
XVIII
trocento
quatdosi
potenun
ancora
D' altro
ci-
canto
PREFAZIONE.
il nostro
nel
«
dice:
8 1,
1 1
parlando
autore,
1' opera
potrebbesi anche
e
in
gli altri
io
che
luoghi
che
della
calore
e
ad
di
si
può
luoghi,di
e
2
3
in
secolo
p.
28,
rr.
19-20.
Cf.
p.
61,
rr.
10-21.
GuglielmoI,
così
Prefaz.
Y
sotto
una
p. 8
il
racconto
i
e
primi
quasi tutto
non
possa
varsi
tro-
di
impressione
giudizioanticipato
m' inducesse
come
«Tacito
Gibbon
alla forma,
opera
ha
d' arte
;
tata
redivivo», invennel
da
e
né
del
Thesaurus
mi
altri,non
agi'intendimenti,
3, non
appariscono partigiani
vi
sieno
pitturestupende
caratteri; pagine di mirabile
latinità classica che
non
di
quenza,
eloera
xn.
parte del giudizio che
e
del Falcando
Y opera
Aa, editore
generale una
Cf.
Correggo
di
che
di
persone,
frequente nel
1
né
convenire
non
Lumia,
parmi
si considera
della critica
all'occhio
che
del
Guglielmo II, non
che
certo
Vander
conveniente
sembri
tratti
a
il contrario2.
ripetuta dal
e
ma
;
Guglielmo I ; poiché il
di
esempio
per
sia, è
lui dal
Burmann,
1
contraddizioni
le
del La
vi traspare
l'antonomasia
per
dettata
stata
così
8
1 1
partecipantea quelle lotte intestine,se
affermare
sebbene
il
dopo
chiudere
con-
posteriorità.Fra
scrivente
pregi notevolissimi, se
e
la
Romane
tunc
dovremmo
all'attualità
carattere
Comunque
sia
spiegare
autore
un
del
dà
che
periodo
qualche luogo,come
ei
scritta
il parere
contro
quellevicende
che
stata
passione che
in
che
sia
e
si riferisce al
che
questo
dimostrano
potreiporre,
ciò
Da
morì
III, che
qui
pape,
accennano
ne
Alessandro
'.
supporre
epoche diverse,
i
fra
di
Alexandro
«
presidebat Ecclesie»
che
XIX
II, 104.
io
detti
nel mio
Regno
di
G.B.SIRAGUSA
XX
V.
Le
a) Y.2i
ha
il
Hujgonis
accessit
Geruasium
in librimi
Tornacaeum
via Iacobea,
siculi
a
Parigi nel
1550,
Reuerendi
beneficio
ab
Suessionensem
|sub insigniHominis
Domini
D.
interiore
historicae
"
praefatio,
Siciliae regno, iam
|rebus gestisin
de
"
pontificis
regni\Galliae
gei Suessionum
Huc
Falcandi
studio "
typis|excusa,
primum
princeps», fatta
titolo seguente:
lungo
Historia
editio
«
edizioni.
ac
\Matthaei
Longo-
penitioreConsilio.
Encomi|um
lectionis
Mathurinum
|Parisiis |Apud
"
Syluestris,
Frobenij|m
.
d
.
l
per
Dupuys
|Cum
legio
privi-
Regis.
La
di
vescovo
del
ed
sul
di
Historiae
il
Tournay,
dei
principinormanni
accadere
chi
a
dall' autore
L'edizione
storia
che
Guglielmo
LJber
«
risiorvm,|Cai.
al lettore
e
1550
un
Gervasio
della serie
confusione
di Sicilia,degli svevi
monito
numerazione.
fu
finita di
L'
\
ciò
sia
potuto
le notizie
m
.
e
date
d.
|Impensis
fatta coi
Fu
stampare
l.
»
(p. 192).
tipidi
al
i° del
la
Historia
qualiparlaipiù
Mathvrini
della
1' encomio
Epistola precede
Morelivs
Septembr.
da
poi
piccolo,di pagine centonovantadue,
Sicilie, coi titoli dei
Gvil.
stesso
condotta,
operai
Y
stampava
e
dello
almeno
prefazione,il
Morel
Excvdebat
fu
Puglia e
conoscere
hanno
non
de regno
x
cui
la
del
edizione
maraviglia che
fa
è in 40
contando
non
«
di
doveva
di
brutta
una
al
Longjoue, proprietario
in versi
quale fa
degli aragonesi, e
e
di
monito
breve
un
dedicatoria
lettera
quale questa prima
seguita da
Encomium
di
forma
Matteo
Soissons,
codice
è
in
prefazione è
tembre
set-
o
sopra.
Dv[pvys, Lvtetiae
Pa-
XXI
PREFAZIONE.
Il codice
darò
tardi
più
editore
del
poche
dallo studio
ma
;
le
che
parmi
i codici
quali
L'
i
e
rum
T
del
uso
e
tavit
«
stiis
«
; un
»
pliciisdeputentur »
«
nentur
mitti
; un
»
in
«
«
poni »
vece
in
;
di
portavit»
transtulit
Questi,
«
luogo
toto
che
Cf.
2
Cf. p.
p. 7,
r.
in
in
ac
corn-
mutuam
prius
«
,
forse
parve
sup-
compensationem
«
; un
»
,
all'editore
«
custodie
«
studio
toto
corretto
suppliciisdesti-
«
prehabite »
«
è
angu-
altrove, un
e
»
«
»
depu-
carcerum
compensationem
posse
caso
per
re-
oblate
«
»
;
trans-
volgare,diventa
"c.
2
»
e
caso
«
,
molti
il
che
1
di
in
Rem
«
conclusit
deputari»
,
«
:
frequentissimo
«
poi in luogo di
rediberi
mutuam
un
corregge
custodie
«
Abbiamo
'.
»
si
scriptu-
me
hanno
carcerum
«
capitalisupplicioaddicatur
»
eam
»,
Historia,
la
;
»
capitalisuppliciodeputetur»
«
«
«
Così
diventa
esempi
Statuebam
«
sostituisce
più proprio.
zione
l'edi-
assai largo
significato
in
1' edizione
»
angustiis
edizione:
»
sia
non
scritture.
codici si vede
Dai
stenti,
codici esi-
Due
due
i codici
primo
che
e
nunc
ne
forme, nelle
meglio.
Rem
«
deputare
«
ma
vocabolo
«
in
verbo
generico;
un
"c.
»
:
il
costui
certe
Disponebam
«
mentre
,
in
nella
tutti
»
tre
fatta da
principiodelle
comincia
presenti me
«
al
dei
s' incontrano
ordinario
hanno
propono
che
costantemente
Epistola comincia
nella edizione
«
ci fornisce
concordano
giusto
codici
notizie
delle varianti
poiché
modifica, per
palesi sono
pare
la trascrizione
fedelissima,
stata
perduto, e
di Soissons
vescovo
21
15,
p.
r.
28,
esempii
editore
primo
; p.
36, r. 26;
altri
12;
r.
1;
p.
16,
p. 29,
che
si contentò
non
r.
r.
potrei recare,
3; p.
14;
36, r.
p. 37,
4.
r.
12.
di
mostrano
di-
ripro-
durre,
quale
fu
B.
G.
XXII
intese
ma
così
A
migliorato,ma
e
dalle
edizioni
edizione, di Francoforte
Sicularum
nel
M.,
s.
la
dietro
tenne
volume
seconda
dei
Rerum
Wechelum,
And.
apud
scriptores, 1579,
solamente
zello:
di
graphia
furono
Mario
la Siciliae
brevi
Faz-
la Coro-
descriptio
libri De
regibus
le due
finalmente
e
pare
stam-
di Sicilia del
Appendice
come
Arezzo,
Rizzo
Michele
proposito di
storia
Nigro, i quattro
Mario
di
Siciliae
aggiunte
Claudio
di Domenico
sulla
le Deche
vi
poi
col
fu cominciato
volume
Questo
scritture
Falcando.
del
A
la
alla
Historiae.
prima
Prefazione
Alla
Gervasii
del
Tornacaei
si qua
esset, abunde
visum
librum
Così
est
obtrudi
si fa
ebbe
storica.
alcuni
errori
finem
Nunc,
adiicere
tra
la
Tournay,
coscienza
fonte
posset.
confusione
di
scrittori,ne
videretur
della Historia.
e
la
nota
guente:
se-
decreveramus
Fazzellus
illam,
iacturam
cesso,
temporis spatio con-
iusto
quis,si
ne
conformi
omittere
et
e
omissa
forent,mutilum
possit cavillari.
una
Gervasio
non
ipsa sub
et
admissura
compensare
Tournay,
sono
è preposta
Falcandum
in
prolegomena
resto,
Epistola
editore
primo
temporis angustia non
et
cum
Del
i titoli della
edizione
di
lettera dedicatoria, il monito
della
prima parte
1' Encomium
di Gervasio
la Prefazione
queste segue
meno
e
ci
genuino,
non
il
;
636-699.
pp.
sibi
testo
successive.
prima
questa
migliorare il
e
correggere
corretto
tramandato
b)
a
SIRAGUSA
del
della
valore
diversa
evidenti
importanza
dell'opera del
in
incorsi nella
1' editore
che
quale dimostra
Questa edizione,
il Fazello
il Falcando,
di
Falcando
ogni modo,
prima,
ma
questi
come
corregge
siffatte
cor-
XXIII
PREFAZIONE.
rezioni
non
ci
del
testo
La
e)
regni
Palermo,
nel
tertio
«
nacaei
BibL
che
autem
sine
fu condotta
agio
si vede
del
dalle
1550
e
ordine
e
è
non
il Caruso
nomine
historiarum
\
nello
anno
stesso
Hugonis
curri
Come
Falcandi
I Gervasii
di
S. Nicolai
»
Del
1579.
sua
forse
intestazioni
si
possa
nel
e
Pietro
lo
con
la
; ma
rettezza
cor-
desiderare.
Thesaurus
anti-
Corsicae
Burmanno,
edizione
vede, questa
|rebus
tanto
resto,
stampate
sono
quella del
Tornacaei
la
; ma
Siciliae,Sardiniae,
|Siculi |de
l'
del-
sulla prima edizione
riferite,
edizione
si
l'
al-
accenna
di consultare, sibbene,
adiacentium, di Giorgio Grevio
Leida, 1723
che
dimostra
questo, che
su
meglio
la quarta
appendice
eglicrede,
auctoris
certamente
di
in
in bibliotheca
«
Historia
quanto
d) Seguì
et
Poi
le identiche
con
Precede
quale si
quelladel
la
"c.
nella
nemmanco
su
gestisin
Mongitore
parole sopra
Epistola quanto
quitatum
f. 51,
prima
rebus
typis excusa
serbavasi
Catanae
ebbe
egli non
I
Nos
«
nella
de
codice, anzi, secondo
un
codice
Arenis
Historia
fu siciliano.
di
ristampa non
1
:
qui, come
Antonio
D.
ex
non
esistenza
stesso
soggiunge
anche
Falcandi
Siculae,
il Falcando
la
le due
cita
raccoglitore
Torabsque praefationesupradicti
jam primum
notitia
2.
come
Caruso, I, 401-486, in
B.
G.
senz' altro
intitolata
è
regno
la Brevis
de
di
L'illustre
1723.
Hugonis
:
Siciliae
«
scenza
cono-
».
edizione
unico
Siciliae
typis damus
L' opera
tom.
la
per
la luce nella Bibliotheca
vide
edizione
precedentie
€
vantaggio
genuino.
terza
historica
edizioni
alcun
arrecano
et
t.
fu
V,
fatta
Caruso.
gestis
I Suessionensis
|in |Siciliae
dedicatione
regno
cui
storia
|Hiinsertum
G.
XXIV
Dopo
Aa,
«
il Falcando
cui
in
redivivus
Tacitus
titolo
delle
lunga
introduzione
dalla
Ultima
storia.
Perchè
la
ricercare.
lo
e) La
VII
è
T
nis
Basta
Carusii
le
edizioni
nella
citate
che
«
pium
»
raverat
prima
edizione
puys)
anziché
prooemium]
novissima
a
duni Batavorum
demiae
Item
di
caso
nel
1725,
lume
vo-
Scriptores de
Muratori
il titolo
valutarne
per
Falcandi
et
rebus
de
gè-
Iohan-
Sicula
prioribus editio-
cum
;
errori
che
di
stampa,
dal libraio
:
come
»
in nota,
corregge
denomina
conosceva
mente
quale riproduce testual-
superaverat
«
,
che
non
manca
conosciuta, 1'avrebbe
la
errori
»
Prefazione
breve
1' avesse
se
imperium
«
"c.
»
gli
con
per
nel
il Muratori
forse
preferitaa quelladel Caruso,
«
il
è
è correttissima
ibliotheca
deprompta
anzi
anche
della
emendata.
ac
credo
lettore,
precedenti.
apparve
B
ex
che
;
le
Hugonis
quella del Grevio,
ancora
né
l' edizione
citarne
Historia
Baptistae
Fra
al
dalla Historia
separare
Italicarum
regno,
collata
che
edizione
Siciliae
nibus
stesso
in lode
i versi
comprendere,
a
però
dei Rerum
importanza :
stis in
voluto
permettevano
(coli.223-334).
lo
con
la Historia.
abbia
quinta
volta
prima
col monito
e
Vander
poi riprodotta la
E
V intestazione,
riesco
Certo
Epistola
Tornaceo,
segue
non
quanto
per
del
la
per
precedenti.
Y editore
Epistola
la
segue
»,
tolta
fu
quale
chiamato
è
edizioni
lettore, di Pietro
al
saluto
breve
un
SIRAGUSA
B.
per
im-
«
«
spe-
la
citando
(Maturino
Du-
dall' editore.
eiusdem
mendis
Tornatati
pur gaia
\Sumptibus Petri
atque Civitatis.
et
H istoriati
in di
Vander
e
"\\o
Aa
cu
\Encomi
piatissimo
on\
Edi
t io
aucta\ Lug-
et Typographi
Bibliopolae
Aca-
G.
XXVI
errori, del
che
prenderlo
a
fatta a' 25
ci è
codici
del
quale,
come
Nazionale
b)
Codice
di
della
dal
Fazello, il quale nel settimo
dice
di
da
le
«
che
fu
a
di
S.
Hugonis
cuius
«...
adeo
«
tuorum
Lutetiae
«
volentis
attrectare
«
et
«
summum
corroso,
lui recata
che
da
«
in fine.
notizia
Deca
seconda
I
Guglielmo
che
serba-
corio
suo,
ann.
in
tania
Cadi
Rithonio
Giovanni
si preparava
a
Parigi «
a
del
»
dell'Arena
despectavidebatur, cum
oculos
ut
tanquam
.
videntis
statim
amiciebatur,
quo
infecturus
Parisiorum
un
corrosum
pare
stam-
sub
no-
».
facies
repertus est,
videretur
Lutetiae
dell'Arena
»
pene
apparve
Falcandi
prima
«
mentre
digitulum illi admoveret
2
6262.
n.
prima
fatti di
Nicolò
Deche, quellacronaca
1
della
Guiscarda
codice
un
Soggiunge
mine
fatio
in
benedettino
Lentini.
la
dei
«
ad
,
manoscritta
e
col
di S. Nicolò
libro
chiama
dei
nella
quelloesistente
avemmo
il racconto
che
cronaca
convento
codice
questo
tolto
aver
una
vasi
Di
ma
originale,al
Y
Parigi segnato
Catania.
;
studio
lo
essere
conforme
in
che
seguito, ci porta
in
biblioteca
veniva
anteriore
Però
poteva
più
che
argomentare
poco
altro.
non
è
ripugnanza
destar
descrizione
non
si vedrà
pare,
biblioteca
di
essere
questo
da
potremo
d' indovinare
che
suo
ricopertopresenta-
era
brutta
15502,
esistenti,come
del
»
u
questa
doveva
dato
affermare
cui
scrivere
de-
a
soltanto
fa sapere
librorum
acervo
corroso,
e
mani
a
maggio
il manoscritto
non
le
fra
riflettiamo
Se
di
tarlato, lacero
così
vasi
il cuoio
che
e
in
Parigi «
a
si ferma
non
ma
;
originale,del quale ci
suo
fu trovato
mecenate,
libro
del
contenuto
il
SIRAGUSA
B.
m
.
d
.
l.
ex
acervo
averteret,
librorum
manumque
parte carioso, lacero
presentissimo, si quis vel
veneno
Prefat.
»;
omni
in
p.
6.
calend.
viii
.
iunias
».
Cf. Prae-
PREFAZIONE.
Il Caruso,
codice
nomine
colla notizia
l' Inveges nel
nales
Siculos
lielmi
«
colai
II
(ediz. 1
75
1
scrive:
)
colai
«
quem
«
centiori
«
praefixum
de
di
Da
S. Nicolò
servatus
fatte da
me
a
del
che
tutto
ciò
volumi
;
ma
p.
A
9.
nota
103.
1
75
che
credere
di Catania,
;
oggi
Le
in-
visita
il dubbio
nascere
oggettipiù
e
«
passata in proprietà
notevole
quando
sia
ricerche
però una
trafugato,all'infuori
come,
e
di
quale
che
il 1550
infruttuose
come
del
è strano
dopo.
di veramente
il codice
dopo
,
verso
Catania, mi fece
era
1
; ma
secoli
Benedettina,
stato
sapere.
Palermo, 1709,
p. 405,
due
in vetrina
di studio
possibiledi
2
sia
custoditi
che
vi
che
dicendo
dunque
al Fazello
riuscirono
di
di manoscritti
1
»
comune
re-
nomen
copia di questo
traccia
ogni
alla biblioteca
accurata
Falcandi
segue
sino al
esisteva
Catania
servatus,
Tournay.
all'Amico
»
S. Ni-
in
praefert titulum;
Hugonis
si ricava
notizie
corrosum
«pene
teger
di
smarrisce
ne
Fazello
al
corrisponde perfettamentealla
Gervasio
dell'Arena
se
parso
«
nullum
di Soissons
il secondo
queste
note
Ni-
S.
monast.
integer hodie
L' Amico
2.
vescovo
poiché
edizione
»
I et Gu-
membranaceus
charactere
habet
del
il codice
anno
Codex
«
saepius consului,
autem
nelle
an-
rebus
De
Gulielmi
in bibl.
ms.
bibliotheca
Arena
«
manoscritti
l'Amico
e
»
D' altro
Fazello.
rebus
de
Sicil.
Arenis
de
rebbe
concorde-
questo
dal
dei
catalogo
regum
di questo
Apparatus praeliminaris ad
Historia
«
in
e
»
abbiamo
suo
l, nel
Siculis, cita la
auctoris
che
canto
«
all'esistenza
dissi,accenna
come
sine
«
XXVII
da
in fatto
di
pochi
di
sità
curio-
chi,
non
è
Prima
1'
lui
pubblicata\
mi
studi
come
le
giorno
un
prezioso
manoscritto
modo
disposizionedegli
a
Versione
di
Catania,
la segnatura
con
del secolo
cartaceo
Falcando
di Filoteo
traduttore
che
e
dell'Arena2.
Re
bon
infatti dice
italiana tradotta per
«
ritrouata
benedettino
deglifattidel Re
Qualche
sino
ma
a
in
frase
certo
della
risulta
sua
in
1
sul
News
Arch.
di S. Nicolò
questo
et
poteva
"c.
abbia
avuto
in
testimonianza
del
assai
ovvia.
dell' Arena
di
il manoscritto
certamente
sapere
che
quella
Falcando?
Hugone
che
fa supporre
le mani
un
sulla
«editio
Fazello, fu
tore;
tradut-
Se
era
principio,mi
fra
|lingua
nuouamente
«
fatta dal
il traduttore
era
età\del
dal latino nella
del testo
S. Nicolò
Guglielmo
|Siculo deglifatti
11$$6\. Le parole
considerazione
noscritto.
ma-
del Castorina.
nel\laminore
successero
scoverta
una
di
se
pure
cominciò
prima edizione, e
manoscritto
Archiv
luogo quest'assunto; qui
der
perduto
che
deve
Gesellschaft
fùr
(1883), 381.
2
che
procedette evidentemente
altro
dell' Omodei,
fu finita sulla
notizia
autografo del
codice
in
nota
inedito;
princeps»,
Sicilia
la
poco
pubblicazione.
Dimostrerò
versione
sia
Falcando
|ritrouata
ripete),come
Mal
dalla
scritture del
benedettino
Hugone
versione, specialmente
seguito il lavoro
della
a
sfuggitauna
il traduttore
punto
quale, come
dopo
di
\Philoleo |Homodei
lo
codice
un
delle due
che
crede
Universitaria
utile di esaminare
parve
Historia
della biblioteca
(ed eglistesso
Historia
:
certamente
è
qualunque
a prima giunta l'affermazione
giustifica
così
\Antonio
al Castorina
anonimo
mi
fgliuolo|nuouamente
accennano
»
ma
Castorina
et quelle
Guglielmo di Si\cilia,
cose
|Guglielmo suo
questo
trovasi
25,
italiana
fatta sul codice
aspetto
l' intestazione
Essa
Re\ Mal
questo
in
oggi
21,
versione
una
sia stata
degli
bene
biblioteca
Nella
D.
XVIII,
Pasquale
la versione
Veramente
del
Omodei.
Sotto
S.
contenente
xvi,
testimoni
studiosi.
Filoteo Omodei.
O.
notizia
lontano
non
rimesso
essere
possa
italiana di Antonio
Pel
risposte.
stesse
1881,
breve
una
interrogatigli stessi
in
che
auguro
da
veggo
aveva
avute
aveva
ne
quale,
ricerca, nel
fatta la stessa
aveva
me
il
Hartwig,
da
e
di
SIRAGUSA
B.
G.
XXVIII
stor.
Sic. N.
S.
a.
II, 90.
ad
esser
perciò la
affermare
basterà
fatta sopra
speranza
considerarsi
altere deutsche
come
il codice
di
cavarne
affatto
che
la
di S. Nicolò,
qualche
delusa.
Geschichtskunde
"c.
VIII
XXIX
PREFAZIONE.
esistenti,dei qualiabbiamo
I codici
biblioteca
della
tre
6262,
14357,
contiene
che
App.,
Vi
è
poi un
4848
n.
cuna
al-
dell' Epistola,senza
estratto
un
di
codice
quarto
meri
nu-
mente
rispettiva-
chiamerò
io
che
5150,
sono
conoscenza,
Parigi,segnaticoi
di
Nazionale
B, C.
A,
esistenti.
Codici
II.
importanza.
a) Codice
di
membranaceo
sono
quali le
mutile
in testa
disordinatamente,
verità è evidente
arabiche
29,
37
"
30,
dovrebbero
38,
39
le
con
invece
essere
legati,fossero
e
i due
suddetti
per
[rere
quorum
«
|diamsunt
finisce
così
:
«
delle
lacerazione
e
e
1
secolo
La
iam
neque
"c.
reducti»,
hinc
inde
altre.
che
La
ne
\
Vedi
al
essere
alii »
pagina seguente.
in
xvm,
guisa che
di
e.
la
20
asportò
mutila
buona
cifre
con
le
carte
28,
quelle segnate
31,
e.
che
finisce
"
incomincia:
28, che comincia:
della
iniuriis ad
è
onde
uspiam compa|
continuazione
è
insieme
infatti,che
27,
; mentre
verborum
e.
numerati
hostes
alla
messi
come
nell' ordine
posto
e.
piedi,
capovolti. Questa
errore
un
da
dimostra
di
continuazione
sua
«
«
che
della
parte
bruciate
parole; ciò
viceversa.
e
parole:
la
trova
b
altri anche
in
sono
13-14
anche
nel
forse
tina,
sessan-
28-52, 56-61
25,
19-22,
legatii quinterni,i quali furono
son
carte
bruciatura, la quale in parecchi
di alcune
quinterni,
prima
di
costa
x35"
margine,
carte
distruzione
con
i
Le
X
8-12,
carte
per
il
distrusse
scrittura.
180
mm.
delle
luoghi
(tav.1). Questo piccolocodice
A, 6262
anche
parte
e.
36
che
»
e
concor||
da
delle
lato per
colonne
XXX
G.
B.
SIRAGUSA
Codice
Rappresentazione
Col.
impetum
et
derent
terosque
lio
id
quorum
fuerat
semel
eorum
armis
Bonellum
proceres
gestum
Sed
ab
Matheum
et
excitata
magis
minantes
nisi
derent.
ad
bantur,
sperantes
interim
autem
disce-
eundi
eos
concesserit
posse
re
libertatem
gratiam
suam
igitur
Hec
ad
nimepro
d
ducti,populo
voluntati
s
ade
scuntur,
ut
ab
ad Ioh
facile
trans-
brevissimi
arum
prò
M
n
vari-
malorum
temporis
coartavit
p
licet
rerum
tamen
totique
attulit
de-
enim
piu-
solum
tatis
st et
amissione
exhausta
non
aliam
et
ad ultimum
reseratis
autem,
repentinaque
tra
ple-
Cacabum
exeuntes,
runt.
deme-
tumultu
sedato,
cum
inte-
iterum
promeruerant
Sic
alioquin
;
quam
opi
ut
columes
rogantes
c.
posse
industria
ex
gemque
mutila.
agnam
tam
defensionem
tamen
hinc
acr
regem
Illi vero
quaquam
lum
poterat,
non
instabant
20
ut
expe
..,
sedari
e.
Col.
mitigare
interim
ut
della
b.
,
eos
A.
in multa
minima
irrepatempora
t, interfecto
pra
the-
Ro-
meminimus,
atrui
geret,
moribus
iam
evi-
insigniri,
dentiam,
et
alterius
XXXI
PREFAZIONE.
Questo codice
risalire alla fine
dei
in
a
del
Falcandus,
carattere
e
dissi,ha in
che
2
e
della
senz' altro titolo
mancasse3)
Z?£
che
all'ultima
medio
e.
1
1
carta,
di
di
sermoni
evo
o
6
1
a,
altra
alla
carta
e.
58
prima
lonna
co-
e
dietro
servire
il trattato
Seneca,
a
che
in
vi
va
sino
carattere
istessa, una
per
qualcuno
di
frequentinel
tanto
per
che
Segue
d.
dell' epoca
è mutila
regno
affermato
erano
qui,
immediatamente
Dumiense
ma
mano,
poche
de
della
aveva
quale tien
trattati che
la
; ma
lacerazione,
come
IV,
222.
20.
Cataloguscodd.
Nella
tav.
si sa, la
3
di Martino
mano
una
attribuito falsamente
capoversio appunti da
riuscire molto
come
Hartwig
di
di Liber
Epistola segue
X
di
numero
la Historia, che
alla metà
principiodella
opera
minutissimo
quei
L'
poi
e
con
eleganti,
con
1
e.
quatuor virtutibus
si crede
serie
dalla
566,
nuovo
tutto
il titolo antico
(onde
sino al
scritto
gina,
pa-
\ è scritto:
Baluze
2.
colonnine
due
rosso
54.
e.
E
Comincia
va
2.
legatura,il
6262.
goticopiccoloin
Sicilie
la
sulla
recente,
faciliabbreviature.
come
è scritto
scorso,
cui apparteneva
Reg. 10485,
collocazione, Lat.
in bel
scompartimenti,
del secolo
carattere
senza
pergamena,
in sei
diviso
del Baluzio
di carattere
di
in
legato
più antico
il
pare
far
forse
potrebbe
mi
e
bibliothecae
mss.
|Fal|candus. A' piedi della prima
Hugo
mano:
si
xiv,
xm,
E
quali,in
dei
Hugo
secolo
col dorso
ornamento,
uno
Catalogus codd.
secolo
summentovati.
tre
alcun
del
dice
Paris,
Regiae
il
che
Loc.
1
mss.
bibliothecae
il titolo
:
Liber
Regiae Paris., Parigi,1744,
de regno
Sicilie
non
è
è alquanto
chiaro,sì perchè nell'originale
fotografiariproduce
cit. p.
21.
meno
nitida
né
riuscito,
sbiadito
la scrittura
in
e
rosso.
sì
poteva
perchè,
XXXII
D' onde
né
potè
non
copiato:
stato
quello di
essere
dimostrato,
è
Matteo
in
mutano
lode
Leggiamo
infatti
in
nam
fu gè
re
nibus
servandis
alios
produnt
bus
sima
si munitionibus
quidem
nec
que
in pace
1
2
nec
retinere
bello
Cf.
p.
172,
Cf.
p.
14,
.
a
d
valeat
rr.
24
-
4-7.
p.
173,
.
nec
cum
possitesse
r.
4.
retinere
bello
et
hostes,
sociis,
abbiamo
Sicilie
libertatem
quidem
piunt
inci-
occidunt.
Apulorum
tunc
si
alii
preficias,
resistentibus
aut
il cod.
multum
A.
constantissima
stra
fru-
adipisci non
desiderans, quam
e-
tranquilla.
r.
.
gens,
ut
sufficeret,
multum
possitesse
s-
stra
adipiscifru-
desiderans, quam
ptam
plerumque
servandis
et
de regno
quos
iusseris expe-
pugnam
Secondo
in constanti
libertatem
gens,
(sic)arbitror
signa bellica conferantur;
ignorantibus
Liber
studiis
rerum
pugnare
quam
novi-
semper
reponendum,
copiisad
le edizioni.
Apulorum
tunc
.
Apulis, qui
fiducie
dire, ante
si munitio-
del
il
A.
omnimodam
aut
coactis
si-
il cod.
gaudentes novarum
trucidant
Secondo
.
.
spei
cunt.
.
.
tate
co-
sociis,introdu-
luogo
(e
Pugliesi.
hostes, ignoranti- quidem alios protegunt,
et
In altro
edizioni
:
in
nam
alii quidem
preficias,
resistentibus
aut
le
l
expediri,ante
conferantur;
bizzarre, poiché
dei
ducie aguntur,
fi-
aut
singolare
una
due
Epistola
.
plerumque incipiuntquam
bellica
gna
dallo studio
carattere
novi-
si coactis
quos
iusseris
pugnam
evidenza,
secondo
studiis
spei
recchie
pa-
le edizioni.
Secondo
rerum
arbitror
reponendum,
piisad
nella
semper
novarum
il
ni eh
aguntur,
pel
per
con
le edizioni.
Apulis, qui
gaudentes
tate
che
biasimo
è
C)
Secondo
.
quello
un
cod.
.
anzitutto
originale
Longjoue
quali hanno
citerò
Ne
importanza.
.
delle
varianti, alcune
delle
Y
però
di
ad
non
quale manoscritto
presenta
parmi
e
da
certamente
diversità sostanziali che
Questo
al Baluzio
pervenuto
possibileindovinare
è
sia
antico
più
sia
codice
questo
sappiamo,
SIRAGUSA
B.
G.
in
adepta
sufficeret, ut
valeat
tranquilla.
et
que
in pace
Siracusa
di
hanno
altri due
circostanze
«
a
che
nuove,
silio, Cacabum
Messanensium
bitus
«
sublato,
narrando
regi
l'eletto
«conabatur»,
A
excogitans
«
veri,
«
suum
«
desideratam
tutto
«
nel
:
«
la
si vede
curia posset
produsse
avviene
edizioni
2
3
primo,
mancano
onde
Cf.
p. 66,
rr.
Cf
p. 92,
rr.
Cf.
p.
xxxix,
»
e
della
i salti
nota
può
nuovi
è
certo
che
e
et
videbatur
multumque
brani,
parole
«
«
e
poi
instituit
conabatur
»
»
trascrizione, come
dubitarsi
codice
nel
secolo
1.
dice
co-
2.
parola
nella
un
4-7.
ledere
: pria
interpolazione
di
delle
di
5-8.
che
sibi diu
rem
questi
pure
,
scrive
solus
primo editore, poiché
anteriore, almeno
princeps»
et
in simili casi ; né
nelle
per
qualibet amo-
quod
eo
il ricorrere
secondo,
nel
Girgenti
edizioni, il
occasione
conabatur
di
»
stati fatti dal
1
illum,
che
altrove,
diligentiaperquirens
summa
sostanza
metu
opinionem
delle
possibiledubitare
sieno
«
differenza
constituit
spesso
eius
proceresque
preripere
per
perchè
e
Siracusa, il Falcando
autem
è
E
di
A,
su-
civium
di
vescovo
con-
autem
restituit»1.
impedire desiderium,
non
hec
inter
Gentile
a
a
oderat
Ora
di
ut
«
fretus
il codice
di
e,
soggiunge
«
alio
instituit»,
spem
quoque
apud plebem
«
«
degli
incerto
galearum adventus,
dell' opera
discreditare
egli:
Palermo,
Là
affatto.
Bonello, che
iter
rursus
aggiungono
ignoravamo
delle edizioni, segue:
differenza
«
di
gli
ma
re;
importanza, ed
Matteo
popolazione
del
nome
a
finora
parla di
della
umori
popolo
altra
ben
T autore
dove
al
teneva
SIRAGUSA
B.
G.
XXXIV
mezzo
i brani
C,
i salti
che
mancanti
certamente
3, alla
contemporaneamente
«
editio
al-
XXXV
PREFAZIONE.
F
da
originale,
altro
un
del
e
cui fu
le lacune
con
di
vescovo
T edizione
Soissons, da
di Gervasio
di
starò
leggendo
b)
riferire
a
il
Codice
B,
di
membranaceo,
in pergamena
alcuna
senza
lo
iscrizione.
dell' abbazia
stemma
legatura si
vecchia
cui
in
scritture
margine, in
del
gotica,in
58
b
e
sono
scorso
1
Chi
de
l'abbaye
15175
du
del
xv,
in
xvm
sei
di
di Léop.
la
in
e
Falcandus.
secolo
in
xvn,
belle
grandi e
scritture, delle
occuparmi particolarmente
vanno
dalla
e.
a
alla
del
colo
se-
33
In carattere
margine superiore:Hugo
all'Inventaire
bibliothèque
Imperialesous
Delisle,
è
fogli cento-
con
diverse
delle
cicilie,
33,
Hugo
del
una
del Falcando
conta
titolo alcuno.
a
Y indice
è
:
di
rovescio, sul
a
regno
conoscerle, potrebbe ricorrere
S. Victor conservés
oro
Dopo
164.
n.
Quella
colonne
Falcando
è scritto sul
fonds latin
secolo
necessario
senza
volesse
due
col
guardia fatta
arabica
Contiene
Quelle
\
di
conservato,
bella scrittura
pare
poi
messa
secolo
del
numerazione
mi
impresso in
è
e
quedam gesta
codice, benissimo
quali non
e
codice.
ventitre, con
e.
carta
nel
iniziali miniate.
davanti
406
n.
una
carattere
scompartimenti
sette
di Saint Victor, alla cui biblioteca
carattere
Item
:
codice
gato
miscellaneo, le-
è
a
manoscritta
contenute
così
notata
Il
trova
pergamena
verso,
Sul
col
prima
apparteneva,
la
dorso
con
valutare
produco.
385X275»
mm.
io
A, che
(tav. 11). Questo
14357
di
detta,
contrad-
essere
chiunque può
io
C
conferma
codice
del
che
che
testo
nuovo
A
può
non
varianti
qui, ma
il codice
derivarono
me
il codice
forse
era
Tournay.
per
moltissime
stanno
cui
esisterne
A, doveva
riferite,
e questo
questa affermazione, che
non
il codice
tratto
Paris, 1869,p. 7.
des
les numéros
Fai-
mss.
de
142^2-
G.
XXXVI
operis reperiesin finefolio j "6° verso.
huius
prefationem
ad
il
an.
X
qui
Sicularum
Epistola
anche
qui
Per
stessa
quicumque
«
istum
deleverit
Sancti
Victoris
e
di
poi
catalogo:
«
Neppure
di
T antica
nel
406
Vici.
che
sia
al codice
Falcando,
del
A.
infatti,non
che
sia
Amen
in
y"
codice
Dalla
secolo
Per
le varianti
è
copia
saltati nelle
e
e
più
»
sotto
il
:
Sancti
«
sul
verso
tissimo,
recen-
numero
nuovo
di
dato
è
grande
di
i
Historia
fatica
Identiche
questo.
è
non
mente
posterioresicura-
riguarda la
al
conoscere
caratteri
carattere
a
sono
dei
del
noscere
ricole
Pugliesi
tici
Montescaglioso, iden-
edizioni, identiche
fedele.
Iste liber
«
in carattere
dei
ma
xiv;
persino gli errori,
fin troppo
legge:
fu
durarsi
di
si
forma
ciò che
dee
.
.
mi
quello riguardante il conte
i brani
parisiensis.
Sull' ultima
»
stampa
a
nei passi relativi
interpolazioni
e
fogli,
.
164
143 jj
copia
dei
Finalmente,
»
n.
cartellino
questo
gina,
pa-
forse
e
xvn
Victoris
carattere,
provenienza.
dubbio
ed
prima
numerazione
sit.
n.
Latin,
secolo
del
»
parisiensis
S.
Anche
fuerit,vel celaverit vel titulum
stesso
«
della
fine
Sancti
anathema
parisiensis
custodia:
.
particolarità
principali
in
la
est
,
della
che
fece
Victoris
franco/
alla Historia,
sulle
pare
furatus
eum
pagina poi, dello
est
mi
lìber
Iste
«
«
dirò
che
mano
scritto:
sta
le notizie
che
carattere
an.
intestazione.
codice,
questo
in
della
alcuna
senza
per 23
Wechelium
apud
immediatamente
segue
II
scriptoresin folio.
rerum
completare
di
edit.
(sic). Tipis
00
Inter
TS79
«
I, Guillelmo
Rogerio I (sic),Guillelmo
Sub
«
ecclesiae Thesaurarium,
Panhormitanae
ad Petncm
candus
SIRAGUSA
B.
quasi
quali dimostrano
Il codice
A,
per
tutte
che
esempio,
XXXVII
PREFAZIONE.
ha
spesso
la
prima
B
2
e.
circa
«
forma
di A
luogo di
farebbe
non
riproduce
b
in
»
vi
è
in
«
il
correre
matura
"
nella
56
e.
1
e.
d
a
3
un
un
doctibus
«
scorrezioni
sieno
poiché
o
V
Né
»
dotibus
per
basta
ancora.
alle
sbagliatele
due
«
codice
avrebbero
A
Stando
dobbiamo
Cf.
p.
2
Cf.
p. 7,
vi
35 e,
e.
di raschiare
producendo
del
C
codice
Y
r.
r.
Cf. p. 48,
io;
r.
29
e
prima parola
«
lo
p.
e
lasciato
è
potè leggerle
3.
sarebbe, assolutamente
copia
di A
;
che
spazio
leggere io
potute
»
lando,
par-
poiché
; ma
mutilazioni
sopra
quello che
tate,
no-
ci
esattamente.
(tav.m).
26,
r.
p. 97,
r.
r.
il C
e
p.
2.
altrove.
177,
r.
6.
è
branaceo,
mem-
legato elegantemente
pelle marmorizzata,
21
20;
Anche
3ioX22°"
mm.
in
p. 37,
servum
non
importantissimo,come
C, 5150
5;
la
amanuense
le molte
restaurarle
19,
che
la seconda
e
il B
lamentare
solidamente
1
di A
d
altre volte, sovrappose
l'aiuto
le ho
non
miscellaneo, di
3
»
che
certo
Codice
e
6
a
rispettivamenteoccupare
diventa
di
e)
1
lettere, ma
importante, come
poco
permette
trova
entrambe
così le cose,
il B
ne
si vede
senso,
mancano
come
,
in A
B
; segno
in
le
Con
iniecerat
dovuto
in bianco
meglio
del
e
essere
nel
ma
prodotte
ri-
,
edizioni
doveva
tali
parole giuste,ingegnandosi
indecifrabili.
sgorbi
delle
alla
due
nella
;
tuttavia
e.
;
»
sebbene
e
dice
co-
nella
;
»
Nella
se
il
immatura
«
»,
fece
addirittura, come
di accomodare
x
invece
sbagliato,
avendo
amanuense
di cancellare
l'errore
removens
«
per
»
un'altra
parola illeggibile
e
una
e
evidentissime, si veggono
in B 2.
è
removeris
«
senso,
per
/
là dove
anche
»
testualmente
sempre
un
contra
«
con
taglio
G.
XXXVIII
dorato
sui
e
in
dorso
e
impressi in
il monogramma
Theil
di
Costa
2,
che
notizie
le
quale
dalla
64
alla
b
le
e
qui la Epistola precede
anche
qui
vecchio
catalogo dei
questo
codice
lo
secolo
le
la
Vite
gonia,
dei
il
scrittura
alla
xiv
de
Aragonia
anni,
e
parmi
possa
al
in
vita di lui
Palermo,
1
Cf. la
2
nota
a
del
la notizia
del De
a
del
Parigi
Porte
e
scritture,
de
Ara-
In quanto
alla fine
del
colo
se-
Y altro argomento
corsero
dalla
del
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trentotto
ancora
questa trascrizione sia
dopo
Governo
la
tre
stato
venne
Dopo
morte.
ho
potuto, per
francese,
Parigi,mi
sarebbe
ma
caratteri
dei
1362.
agli altri
Nolhac
di
il La
Rosselli
; ma
che
poco
insieme
fu rimandato
Secondo
xv
vanno
autori
le altre
tra
card.
secolo
o
trecencin-
Sicilie ;
ma
attribuirsi
di supporre
concessione
cortese
di
Dagli
marzo
principiodel
alla fine del
La
consultare.
regno
grande valore, poiché
il codice, che
che
par.
del
nulla vieta
fatta
stata
a' 23
abbia
credo
non
morì
anche
o
J. G.
alle edizioni,
xiv;
contiene,
dal
quale
'.
citato
Falcando
la forma
sì per
che
F.
della biblioteca
raccolte
papi
de
secolo
del
xv,
circostanza
del
il Liber
manoscritti
detto
è
giudica del
sì per
ossia
intestazione.
ogni
manca
dal
agevolmente
Conformemente
104B.
e.
gigli
dispenso dal ripeterequi
mi
scritture
due
i
reale
corona
notizia
avevamo
censettantacinque carte,
pagine,
menti
scomparti-
fu illustrato da
Paris.,
quindi
e
sei
alternati
e
dalla
chiunque può
quanta
e.
del
in
oro
sormontato
bibl.
mss.
du
Porte
L,
codice,
Catalogus
diviso
pelle rossa,
qualisono
Questo
SIRAGUSA
B.
studiare
fatto
rilegatosotto
di
a
leg-
Luigi XVIII.
p. xxxix.
Nelle
2, p. 41,
Notices
anno
et extraits
della
des manuscrits
Repubblica
xn.
de la
Nationale, VII,
bibliotheque
XXXIX
PREFAZIONE.
la
e
notizia
dataci
il codice
stesso
una
gere
quale
conterrebbe
cui
a
alcune
sarebbe
in
che
ma
è
Da
si trovano
Vi
sua.
lacune,
volte
a
per
per
altre
saltate
«
agli
voluptatis»
1
De
«
et medii
patrum
acvi
collectis disserebat Petrus
de
De
spernendas, profert Parisinus
rentia
fidamus, praemissa
ubi
«
«Ludovico
mee
.
mill.
310X220
XVIII
iterum
Siciliae
«
Siciliae
«
gine genealogiam
«
rius
«
tertii papae,
trascrivere
affermate.
narrantur
1
usque
Fuit
iunii ad
n.
1
annum
f.
169.
Siciliae
primus.
supra
testualmente
Hic
in tractatu
regum
fuit
non
eiusdem"»
per lasciare
al De
».
65,
multo
post
«
la
Regiae
Missus
de
poi
nota
Francia
ante
giunge:
sogsub
ad
summaria
f. 104) ; f. 67 in
cum
Flo-
illis res
Chronicis
adnotatione
tempus
(cf.in codice, f. 12).
Nolhac
Inex-
«
olim
In
Francisci
V. etiam
collocavit
"
Papiensi,in
in altra nota:
geographiam pertinent(de Arethusa.
Normannorum
"
ohm
Petrarchistis
bibliothecae
ves[perum]
E
ligatusest».
ad
aiunt
ut
in castello
345
per
p. 32:
:
possessorissubscriptio
erat
caso,
in bibìiotheca Petrarcae
50, cui, si modo
1361, 5
anno
.
.
«
rex
5
,
doctis
a
a
;
»
discrepant
«
»
quove
a
senso
volumptatis»
«
Parisiis,mdccclxxxxii,
notitias,nec
«
«
«
per
scriptorumcodicibus
studiis Francisci
pectatas
custodibus
»
Cito
"c.
parola,
Nolhac,
«
«
di
ne
quo
,
disattenzione
errori
in bianco,
scapitodel
a
arte
gravi errori;
e
parole lasciate
o
che
neLT
abile
poco
addirittura
evidente
ripetizioni
per
limitandomi
frasi
pretare.
inter-
a
chiaramente
infatti moltissimi
volte
sono
abbreviazioni
difficili
però, apparisce
ignorantissimoe
era
miglianza
so-
Porte,
lettere
Le
non
la
per
il La
due
una.
lonna,
co-
prima vista,
a
notò
sovente
generale
sola
solo
come
n,
onde
in
tutto,
amanuense
bello
par
incorporatein
come
frequenti,ma
sono
T
delle
e
1361
Petrarca
una
su
difficoltà;non
il modo
per
e
u
nel
del
mano
mano,
una
molte
presenta
di
già
\
gotico che
carattere
anche
unite
di
tutto
delle
ma
annotazioni
appartenuto
Questo
scritto
stato
era
Nolhac, secondo
De
Pietro
da
"
mar-
Roge-
Innocentii
Ho
voluto
delle
responsabilità
cose
G.B.SIRAGUSA
XL
discerpant »
«
per
haud
«
per
ulterius
«
»
pedoribus
«
per
ha
però
dal
di
lo
me
fa
lui, io debbo
antico
che
gli fu
copia
questa
sul
mutazioni
scaglioso,né
alcuna
senza
secolo
relative
ai
i brani
saltati,dei
piccolo,legato
descrizioni
lo
per
1
Cf.
altrove;
2
più
p.
Cf.
p.
p.
da
24,
r.
r.
titoli
nei
Af
il codice
che
servì
conforme
a
quello
alla H
al
istoria ;
di
conte
quali ho
ha
non
Monte-
discorso
lando
par-
di
5;
io.
19.
p.
codice
cartaceo,
mani
del
foglicencinquantasette in
folio
è
scritto
da
diverse
Contiene
pergamena.
opere
r.
171,
177,
di
in
lodi
e
siffatta
admissione
De
Questo
App.
4848
costa
e
più
principe; porta, infatti,
Pugliesi e
importanza,
xvi,
composti
A.
Codice
d)
l'edizione
1' Epistola avanti
codice
del
Ma
2.
il
le
codice
dal
anche
«
gine
mar-
dell' amanuense
confermare
evidentemente
era
condotta
questa,
come
le
fu
quale
"
al
meritino
averli
traesse
esempio,
amissione
«
di
A
sione
divi-
partizionee
crassa
evidenti
errori
per
come,
per
ignoranza
copiare.
a
alcuni
summentovati,
»
dato
notati
compilati
sono
mente
giusta-
certa
una
questa
egli li
eh'
lodata
quali sono
che
Y
è
giudicare incapace
credere
ipotesi stanno
frice
dirò
poiché
ma,
;
»
,
productoribus»
«
fu
Vi
titoli dei
siffatti titoli
lodi
nostre
,
Theil.
du
Non
onde
aut
«
»
pudoribus »
«
»
singolaritàche
una
Porte
rosso.
alterius
«
per
opima
«
per
"c.
x
paragrafi,i
in
modo
La
»
( « paedoribus » ),
»
proditoribus»
«
Il C
a
»
,
per
«
optima
«
,
trentacinque
città, di regioni e di Stati,
conosciute
172,
r.
9;
p. 174,
cavate
comunissime.
e
r.
6; ibid.
r.
26; p. 9,
L' ul-
r.
9
e
B.
G.
XLII
SIRAGUSA
genealogico,nel quale
prospetto
di S. Nicolò
il codice
della
responsabilità
principe,lo
di
di Matteo
dubitativo
dell'Arena, mancandocene
che
notizia
fosse
collochiamo
fra
le
Longjoue,
facendovi
siasi
qual-
all'Amico
lasciando
precisa. Tuttavia,
notizia
dere
inclu-
dovremmo
non
la
zione
alla edi-
conforme
del
derivazioni
seguireun
dice
co-
segno
:
Originale sconosciuto
Codice
A
Codice
B
Codice
di S. Nicolò
Codice
Siffatte conclusioni
nella
C
Longjoue
la
?
dell'Arena
Edizione
forniscono
mi
di
di Matteo
Codice
principe
da
norma
guire
se-
edizione.
nuova
VII.
particolarialla presente ristampa.
Avvertenze
Poiché
è
Soissons, deve
essere
possibile;sopratutto
lacune
riscontrate
poiché
tanto
le
i
in
poche
Pugliesi e
A
nelle
quello del
perchè permette
edizioni
quanto
di
di
A
seguito fedelmente,
alterazioni
il conte
il codice
che
all'originalesconosciuto
conforme
di
chiarissimo
parmi
nella
citate
nel
e
sua
nei
più
vescovo
quanto
per
di
le
colmare
codice
copia
sia
B
C.
sono
Ma
denti
evi-
passi riguardanti
Montescaglioso,mi
è parso
con-
PREFAZIONE.
di conformarmi
veniente
edizioni
codici
al
e
A
in
Segno
C, notando
A
dalle
la scorta
del B.
Faccio
della
20
che
di
di
selva
una
notare
dare
la
qualicredo
completa
presentazion
rap-
occorrerebbero
ne
dalla
derivanti
delle
e,
e
con
pagina deturpata
una
che
le
la mutilazione
per
parte
parentesi,quante
giustamentelamentato
ci sia pervenuta
di
divisione
guisa di
e
capitoli
note
da
per
predettalacerazione.
il nuovo
opera
annunzio
si
testo
sin
ora
costi
ac-
avemmo
sì
codice
perchè
partizioneche
codice
le mie
e
del
editore
poiché quelli
dotti
Parigi,ripro-
Aa,
riflessioni.
Il La
è
e
compilazionedei
zioni
intesta-
siglio,
giustodi seguire il con-
condizione
forse
che
al futuro
delle
e
partizioni
ci offre il C
riserve sul valore
più
sovente
del
probabilesi
neh"
sulla
in
testo
ricerca, e
malagevolequalsiasi
e
dentemente
evi-
sono
citato, raccomanda
delle
la presente
di
e
brevi
sono
C, ed io credo
più antico,
sulla
edizione
alcuna
senza
pezzo,
del Vander
e
primo
di valersi
le edizioni rende
però
Caruso
cando
del Fal-
la Historia
titoli di sorta,
senza
Theil, nello studio
editore
del
d'un
tutta
dell' argomento
du
Porte
che
marginalidella
quelle del
in
un
il principiodelle
genuino assai più di quelloche
Si è
la
dei
le edizioni.
per
a
b
a
questiaccorgimentiparmi
al
varianti
parentesi quadre
un' eccezione
non
le lacune
tutte
Con
alle
mutilazioni, le qualirestauro
presentare
per
fra
le colonne
tocca
più conveniente
chiudo
e
derivanti
e.
le
però
è costume,
margine, come
codice
del
lacune
questi passi alterati
per
B.
e
colonne
codice
XLIH
sì
tutte
perchè
trovasse
in
originale.Rinnovo
esattezza
titoli dei
delle divisioni
capitoli.
si riferisce
dedicatoria
e
di
anche
intendo
che
le
per
un' epoca
a
togliereali 'Epistola quel
Le
varianti
accuratamente
è
testo,
codici
dei
indico
all' A,
onde
recati
al
dalla
testo
trascrizione
esistenti, comunque
miglioratae
In
al
quanto
altre
fonti
necessarie.
Soltanto
cenni
hanno
Finalmente
e
non
i codici
dato
il
riguardo
miglioramenti
poiché P
; e
anteriore
sono
a
presenta
rap-
quelli
trascrizione
imposta
a
la massima
semplici riscontri
dichiarazioni
occasione,
debbono
strettamente
e
riuscire
per
ai
la
quali
copia
oscuri
cialmente
spe-
largheggiato dippiù.
utile di presentare
e
cui
spensabile
indi-
creduto
Epistola,e pei dubbi
Siciliani,ho
parmi
saranno
alle altre.
sempre
alle
topograficiche
ai
adoperate
quasi
nella
edizione
P
mi
e
detto.
dell' edizione
i
e
codice
ho
rigorosamente fedele, nel-
non
comento,
coeve
parecchi luoghi
dei
ma
ho
fu dimostrato,
sigle prepongo
sobrietà, limitandomi
con
un
sia, come
corretta,
delle
di
fazioni
pre-
quali può
P, sempre
differenze
gioni
ra-
correggo
varianti
le
presente
allora
ma
la lettera
con
appariscano le
la
1' ordine
notato;
le
frequentiin
non
poiché
anche
delle
rispettoall'A
C
di
delle
ciò che
tutto
nei casi
FA,
segnare
principe,che
e
l'errore
avvertendo
di
B
salvo
notate,
evidentemente
errato
dopo
questo
dire
alcuna
di
cenna
ac-
attribuirle
occorre
occupo
abbastanza
apprezzato
cui
carattere
voluto
è
Non
mi
quali non
si
degli editori precedenti,il valore
essere
appare
Con
posteriore.
assolutamente.
ha
non
perchè questa
tutto
prefazione che
di
o
de regno
quello,e poi perchè pei fatti
di
compilata dopo
il Lìber
B, prepongo
e
Epistola; pria di
alla
Sicilie
A
i codici
Seguendo
SIRAGUSA
B.
G.
XLIV
le edizioni
che
insieme
le
sigle
rappresentano.
XLV
PREFAZIONE.
Non
i
più
vivi
francese
della
chiudere
posso
al
ringraziamenti
che
pose
biblioteca
Prefazione
questa
mia
a
senza
della
Governo
i
disposizione
Nazionale
di
Parigi
porgere
Repubblica
quattro
liberalità
con
esemplare.
G.
SIGLE
P
Edizione
A
Cod.
B
Cod.
C
Cod.
principe,
6262
14357
5150
della
della
della
B.
Siragusa.
ADOPERATE
Parigi,
biblioteca
biblioteca
biblioteca
1550.
Nazionale
di
Nazionale
Nazionale
Parigi.
di
di
Parigi.
Parigi.
codici
ramente
ve-
HUGONIS
FALCANDI
LIBER
DE
REGNO
SICILIE
nulli IllìFi
liHiiIfllllf
VÉìffIh
itiidilli
tlìlll1fì)||IÌIÌJ
jbìj]}}*
ffflìMlltf
*$ÌÌ
liliali
i gir*
l
illlSllHlSs
-
li
.
„
I SS 1 « Jll
?«§i'Wtl^l§S*1'
tolllilillllllr
llIiliS
111
|W|
iii-iiiiiUfiirr
"1 f 1-11 ri i§S s$M Si ì I i §*£•*
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M
*
8
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«àklàlut 1 1 1|in ItifIlffl
I ut in i Ittit!II111Jf ì ilh
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§
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»
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5 £ E.* a."2 e
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*
S^ZMÉ J?
nubili,
et Silo
*
"-
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e
ili gif
?
^
P.1L
i
.ifrT
si«C
ef I gii §"* f 5 S g »si INI
-
»
e
*
ÌÌPf|s?a|.f^
??
•
LIBER
in
Rem
presenti
satis
reddere
5
(2)
est
boatibus
deflenda
alibi
enim
io
sceleruni
monstra
ea
ludit
discrimine,
sum
fidem
tinas
funibus
rint
15
opimi
aut
clamitent
se
nichilominus
acervi
possint laudibus
elabitur.
P
in
cienter
4.
quod]
contexanda
titolo
che
mano
fu
Come
C
presenti
certe
ha
frequenti
nunc
gloria
ripete
alterationes]
io.
Ptoties
in
il
13.
A
della
codice.
nella
lacune
più
id quoque
ad
inter
tot
enituit, meritis
in
ab
P
initio
P
factis
cornmutationes
ut
dignatis gradum
proposizioni
tralascio
nei
casi
di
(cf.
C
suffi-
ystorie
ubi
cum
Ccumsenescens
parole
nota
avvertire,
principali.
C
C
qui]
19-20.
di
e.
labore,
6.
esset
vi-
con-
sufficiet
B
5. est] P
che
nun-
taciturnitate
abundeque
est
ac
successibus
evum
frequenti ripetizioni
tere
Prefae
Cad
decide-
ingenti quisque
3.
miraculi
mi-
totiens
quorum
preclaris
quam
eam
C
nec
trovasi
detto
ha
ut
4-5.
PC
scrisse
fides
sicut
metiuntur,
ne
imminuti,
pauci,
ut
tune
for-
qui
ut
dignitatis gradu
perpetuisque
que
fit
ita
.Bdesignant
12.
(1) Questo
zione,
P
non]
u.Pfinibus
(2)
in
di
luogo
fuerint
repen-
quam
gloriam
enitescit, sic in ||
p[osteru]m
dixerim,
ita
senescens
BC
defraudari
gloria propagetur.
ut
a
flagitiamemorabilis
quam
atroces
predicare,
aut
daturus
sum
operam
pessimorum
2.
quotiens
dicturus
que
posterorum,
desinant
se
eorum
affluentia
rerum
quomodolibet
tanta
rens,
tradere
ex
beatos
moniti,
inhumanitas
non
mortalium
maiori
aut
tam
sint
contexenda.
ordine
A
miraculi
nichil
tragedorum
potius
que
pretium
memorie
Sicilia
in
I
vel
excludere
fidem
celerius
torquet
itaque loci ipsius
casu
virtutis
20
fortuna
alligati suam
rursus
quod
veritatis
faciet, eritque opere
rerum
seros
nisi
C.
ipsius atrocitate
sui
que
omnino
perpetrari,
alterationes
aliorum
vel
historice
quam
rotam
propono
sufficeret
veritatem,
(I).
SICILIE
scripturum
me
habundeque
suspectarn
REGNO
DE
a
meno
e
rr.
di
stessa
in-
4-5),
che
1
B
FALCANDI
H.
villatim decidens
ter
sunt,
acta
accidit
totius
verum
ad
cum
commodo
posteritatis
quoque
virtutem
quibusdam sopitasit
tarie virtutis memoria
in filios transfusa
perpetuandinominis
natura
recordatio
id
nimirum
gines
ut
Romani
antiquitus
sequilasciviam
virtutis
multorum
I
e
situ
gressus
latim
domi
haberent
necessitatem
amplectende
et
oculis.
pre
obliterari memoriam
que
relatione
discrimina
expediam;
fuerint,
eos
si maiora
taceam,
non
in hiis maxime
transcurram,
sine
non
militumque confuerit
breviter
momenta
curiam
circa
que
ipse
cognovi.
proposito,si qui laude
rerum
20
sigildigni
ac
gesta
cinte
suc-
sunt
occupandus.
Primum
25
igitursatis
manis, Rogerius eius
4.
B
imagines
tisfecisse
ducis
accidit
non
17.
24.PI1ÌS
(1) Poiché
«
B
A
C
apuleensis
»
ha
in
fortes
inberti
comoes
sempre
luogo
non
di
solum
(sic)
«Apulea»,
Apulia »,
«
C viro
ai.
forti
io.
«
P
partem
in
da
conceperunt
ora
questa
labrie
Ca-
Apuliam post-
CApulee
apuliensis
»,
hu-
consanguinei
13-14-
C gestumque
27. C Guischardi
di avvertire
ac
vero
PCoppidisve
cilie,
Si-
comes
excessisset
Siciliani
cognita,transiens
oblicterari
B
26. C
primum
optinuit;postmodum
Apulie morte
viros
Rogerius
cum
ApulieWs rebus
ducis
filius totam
successionis
sui Wilelmi
quod
constat
frater Roberti Guiscardi
iure
15
nec
partim
gesta Sicilie,
in regno
satis fecisse videbor
yma-
puderetque de-
urbibus oppidisquegestum
quid in singulis
aut
adiiciat ad
conservabant
occurrerent
bellorum
io
patrum
utique faciens promptiores.
turpi languere desidia
omnia
ut
ingenio ac
suopte
veraci
[quiinjterfuerant
id ago
tamen
heredi-
tamen
propositorobur
ac
semper
patiareorum
eorum
licet
scintilla,
facile
qui vero
patrum
periclitatione
nuper
vifdi,partim
non
acta
ac
quasi quamdam
igiturinerti
C.
eis
exemplo
conceperint,
ipsatamen
amorem
eos
quod speraverint,
antecessorum
generem
si
foveat desiderium
eorum
maturandum
hinc
convalescat.
percipere,
provocentur
quasi premortua,
et
enim
provideri,presertim 5
liberi patrum
plerumque
velut quedam
patriequeprobitatis,
in
hinc
laboris fructum
viros fortes meritum
forti-
si qua
cognitionitransmictere.
posterorurn
ea
multorum
interest ergo
evanescat.
solum
non
brevi fa-
sibi ipsepeperit,
in
multisquepericulis
industria
surama
22.
30.
innanzi
variante.
C
P
sa-
PGulielmi
lascerò
30
F AL
H.
c-
ribus
2k
subiugavit. aliorurn (quoque reguru
periculis
ac
consuetudines
rimum
fecit inquiri,
ut quod
diligentissime
utile videbatur
aut
consiliis utiles
aut
sibi
Normannis
bello claros
aut
originem
duceret
propensiushonorandos.
pernecessariumstuduit
dines
alternare,ut
nichil
circumspectumin
novitate
e
2
b
tamen
populi ferocitas
rebellis
viveret
quoad
posuit.
otio
iam
conteri
dolore
fatidebitum
P
6.
20.
C
Northmannis
compulsus
7.
22.
A
B
in omnibus
et
ut
egisse,
fla-
neque
animadvertisse
labores
se
duci
régno
thesauros
Panormi
ad
re-
virtutis reddebatur
effi-
qui postea,
totiusqueregni luctu maximo,
in B
12.
.
C
Tarenti
AB
principe^,quem
tirannidi
15-16 .A
Cf.
«
Salern.
Romualdi
loc. cit. : «Et
si
quos
pientes viros, sive
de
op.
probos
terra
et
sua,
e
sa-
sive
«
aliunde
«sibi
(2)
genitos
adherere
invenire
.
.
.
poterat,
iubebat».
Confrontando
Romualdo
30
flagitiosa
item
#
(r)
25
Apulie Amphulsoque
paterne
Willelmo
superstite
ubi]
20
audacia
periculapacem
ac
est,
aliter
enim
participandam crediderat.
coherceri
5
pre-
visus
poterat
preparavit ac
Rogerio
elegerat manca
1
contem-
superesset
proditorum
aut
patrisincredibili
agno vere,
vocant
quietiquededitus, faustaquese prole fé-
gies,regni sollicitudinem
sine
locus
durius
in quibusverissima
Capue principi,
non
porro
eumque
compulsum intelligo.
| nec
existimans, filiis suis
licem
habuerit.
parem
io
impunitate blandiri,
neque
consulens
posteritati
exinde
novo
omittens,nemi-
peperitinconcussam, ingentes etiam
regni tuitionem
ut
absterreret,
quibusita miteni
is, ubi post multos
coerceri.
deceret
mansuetudine
ad id necessitate
quadam
5
belli
belli vicissitu-
pacisac
industria sic
sibi possent
quosdam
si forte in
ac
rigorem
iniqueprudentem
regniex
nimia
ex
ab
cum
gravioreset legibusincognitas
penas
severitas
nimia
ad
eos
gentem
tyrannididant
virum
de scelerum
gitiosi
quilibet
buit, ne
sic
virtutem
opera
sic existimo
irrogaverit,
ego
benemeritos
sic iustitie
exercere,
quod
multis
quod
eo
viros
cumulatis
sciretqueFrancorum
quod quidam pleraque eius
inhumanum
pulcher-
Transalpinos maxime,
principimitemporibus suis
aut
in eis
quoscumque
compererat,
postremo
regno
regum
gentium
ac
anteferri,plurimum diligendoselegeratet
gloriaceteris omnibus
ptui.
transumerei
beneficiis invitabat (l\
virtutem
nem
CANDÌ
Sa-
LIBER
vix pater eodem
REGNO
tritus
laboribus,tum
rebus
assuetus
fata,
cui
ultra quarti
succedens
suscepit. eo
tempore
re-
immensis
at-
senectute
cessit in
consumptus,
adhuc
filius,quem
thesauros
vivens
optinuitregnique curam
Sicilie strenuis
preclarisviris
et
marique plurimum posset, vicinis circum||qua-
terra
gentibusterrorem
que
imposuit
pater
corporisexigeretvaletudo
eius
regnum
quando
igitur,
ipse tum
post
bona
Willelmus
(0,palatium ac
habundans, cum
10
multo
nec
immatura
veneriis,
fecerat
regem
huic
regium diadema
supererai,
gnique fecit participem.
5
SICILIE.
censuerat.
dignum principato
alius nullus
iam
DE
incusserat
summaque
tranquillitate
ac
pace
fruebatur.
maxima
omnis
sic tranquillitas
Veruni, brevi temporisinteriecto spatio,
ut facile quidem ex
elapsa
repente disparuit,
fortunam
15
cuiuslibet
efferatus amentiam
industria curie
suaque
unde
permitteret,
et
Willelmus
barensem, humili
3. C
cum
15. AB
condemnavit
lern.
loc.
e
Telesino
ortum
valitudo
C
5. AB
17. AB
ampliare
deputavit]P
21.
op.
l'abb.
AB
4.
in B.
manca
cit.
presso
p.
427,
Bi-
Anfuso, Tancredi, Guglielmo,
rinrico.
Il Falcando
dell' ul-
timo, che
da
In
tovato.
chiviodi
molti
un
Stato
Syllabusmembr.
una
nutrice
gittimo
Enrico
«
Xevprjv
»
"c.
e
è
men-
diploma greco dell'Ardi Napoli (Trincherà,
concessione
Adelina
terzo
scrittori non
graec. p.
di
del
:
«
156)
(2\ qui
genere
18. P
(sic)
in
primum
cum
9. PA
in matura
tantum
si
legge
Ruggiero a una
lefigliuolo
jjlod utòv
La
(1)
Germ.
plurimum
abundans
contemneret
P
20-21.
(in Mon.
pontificaìis
513) dice avvenuta
di Guglielmo I come
Historia
hist. XX,
la incoronazione
socio
«
del
schali
padre
che
»
agli8 di aprile:
quella fornitaci
condo
il quale
27
febbraio
«
qui cum
«
sibus
padre
«
n
festivitate
in
«
nell'anno
1151
data che
concorda
dal
a
54,
di
altro
Maione
dere consueverat
pa-
cadde
con
Salernitano,se-
ai
Ruggiero, morto
successe
Guglielmo
patre duobus
decem
(2) In
suo
yv^atóv
partim con-
deputavit
angustiis.Maionem
con
Caruso,
Sicula,p.291 sg., si ricava che
: Ruggiero,
Ruggiero ebbe cinque figli
qui del
iri
pessum
conclusit
bìiokca
tace
contempneret,
familiares pater habuerat,eos
quos
est
tantam
reformatum,
in melius
statum
in
existerit,
cipe
prinpatrie
cum
rex,
optimi patrisacta
ut
dempnavit exilio,partim carcerum
quoque
enim
regni
in
dubites,quantum
non
virtutis heres
edam
non
potestatis,
primum
20
cognoveris.
esse
intelligas
regnorum
regnantium, tantumque
gloriam ampliatiposse
virtutis
solum
virtuti parere
statimi
ac
hoc
annis
regnaverat
luogo
«
».
e.
et
il F. dice
oleum
men-
».
che
Bari
Altrove
ven-
chiama
il
2 e
8
H.
curia
instituit CO.
admiratum
gnitatem,magnum
nulla ad
pestisimmanior,
poterat efficacior inveniri.
facundia
omnia;
vellet
C.
2
D
honestius
ac
ptabat;dominandi
vebat
stimulis
serenitate
Huic
spes
lo
u.C
di
Maione
Bari,
libuerat
vulnus
P
illius temeritatem
efficere
ma
»,
5
velie et conari
docu-
aprile1155,111
di
S.
da
una
Luigi
da
Terza,
«
domini
sententiam
bone
«
«
«
de
protoiudicis patris sui
[Maionis Dei et regia gratiaegreammirati] Consilio
giiammiratorum
baronum,
tam
avesse
».
avuto
iudicum
Che
il
nome
subit
et
militimi
Leone
di
da-
Maione
si sapeva
B
visaque
daret
adhibens
C
tamen
subiit
conceperat
Cf.
(1)
in
Rer. It. Scr.
hioc
«
cancellarium
primo
dato
col
e
del
»,
»
da
o
titolo di
di
«
admi-
leggiamo
Guglielmo I a
come
quale questi governò
ministro, cf. Amari,
dei Musulmani
ce
al-
Quanto
».
valore
admiratus
volte,
Maione,
virum
satis
fecit
admiratus
ratorum
altre
.
providum
primo scriniarium,de-
al
e
magnus
.
cancellarium, postremo
vice
l'origine
loc.
Maionem
oriundum,
Baro
facundum,
«
da
Rogerius.
discretum,
et
«
«
de
iuvenem
«
«
Salern.
Romualdo
426:
«utique
.
padre
15. Cfidem
NecrologioCassinese
«
regalis Ba.
mente
Volpi-
Leonis
memorie,
quod
cit. p.
riensium
.
«
falsa prò veris
VII, 948.
in-
me
«
15
singulis
rege
19. tum]
Nicolò
(IlBugiardo,a. I,n. 37)
pubblicato (Il regno di GugliehnoI "c. I, App. 11), riferisce
e
plenam
rex
demulcens.
in C.
manca
dal
dudum
un
basilica
annunziato
14. in
(sic)
nel 1843
cella
ut
tum
inclinabat,
colloquium] C obsequium
notarium
«
venditorem
dizione, della
est
et
colloquium,solus regni tractabat negotia,re-
17.
in B.
originaledel
mento
actum
effectuimancipandi quod preconceperat,
ilio
stesso
olei
io
vultus
tempestatem
excludens,cum
omnes
adulationibus
spes animum
malica
ceteros
quocumque
9-10. i?volebat
20.
sce-
adhibens,nichil alii cuipiamcredere,nichil prorsus
habebat
solus
rege] PC
continuis
et
dignitatetotiusqueregni cura
in brevi sic
commissa,
ingerens, tum
«
collata
igiturmaxima
gisque animum
16.
animi
estuantis
vol-
desiderio,multa
accensus
consiliis
fatigabat
mentem
alio vellet audire,
inde
pudicitiam
quas
attem-
celabat.
verbis eius fidem
diebus
animus,
vehementius
semel
5
nobilium
expetebat,et
agebatur,sed
administratione
ab
dissimulandi que
ac
libidinem
in
ad
erat
virgijnumconcubitus
quoque
in animo, multis
lerum
illi promptum
ingenium
nam
audierat,earum
viventes
subversionem
regni perniciem ac
facilitas;
preceps
matronarum
utique quo
monstrum
disparingenio;simulandi
non
summa
maxime
di-
extitisset,
gradatim ad cancellariatus pervenerat
notarius
nulla
FALCANDI
in
Storia
Sicilia,III, 351.
20
LIBER
DE
ut
temporisadesse oportunitas
libido
moram
agit,
precipitem
interim
animo
Lorotelli
rardus
rumpendam;
procedere.
Visum
(0,Symon
nulla
eorum
sceleris sui
niret.
industrie
elati quidem
illum
ad
et
confìdentius
machinari
eorum
machinationes
quaslibet
tiunt
ut
maturius
con-
pervevirum
summeque
aptissimum
;
ceterum,
de
C
Ideponant;
deterreat,
sperans,
ad
cetero
maturaret
haut
2.
23. C
(1) Roberto
Conversano,
omette
di Giuditta
la
U.
damnosam
tamen
nobile
sorella di
Cronaca
Falcando.
si
tutor
5. P
re
hoc ambo
reticet,ne
consen-
facti socium
possitfieripuerorum,
nullius
indigereConsilio,
obtineat
in C.
prelibare manca
8. C
19. AB
Loretelli
altissimum
dictum
9. C
21.
P
aut
(sic)
pedetentim
dissimulat
figliodel conte
berto di Conversano
Secondo
P
di Basseville,conte
fu
Maio
cetera
in-
puerisconservantes
impleverint.in
optinendum regnum
i4.Ceosque
pertentat
exponit,regnandi
difficile
persuadetut amoto
rege
subeant, regnum
annos
pubertatis
regem
atrocitate
e
Pa-
aperit,
propositipartem
mentem
dum
colume
1.
ad id
et
deserviens.
animi, gloriecupidus,libidinique
erat
inutili,
ipsitutele munus
B
3B
pernitiem,
participemeius haberet
ac
prudentem,providum
dissimulai voluntatem, nec
tamen
se
e
unquam
primum adrniratus pedetemptimpertemptat animum, dehinc
huius
25
erat,
archiepiscopum,
qui tunc
Hugonem
socium
preerat ecclesie,
sciebat enim
comes
dubia
edam,
prelibare,
placuit
primitias
totis virìbus nitebatur,
ut
3
premiiscorincolumes, sperabatrem
posse
primum aliquidad
ergo
haud
illi virtus
fraude,nullis
si superessent
nec,
Robertus
c-
EbPolicastrensis,
comes
cuius fretus auxilio,ad id quod speraverat
silii,
20
omnia
circuit,
Sicilie,
su||umimpedire
incutiunt
metum
Squillacensis,
quorum
comes
normitane
ei
autem
regisconsobrinus
in eoque
florebat
regnum
pre ceteris
fidem
sciebatque
esse
nulla
existimat.
viros nobiintelligit
optineat. multaquediu precogitans,
regnum
propositum;
15
dampnosam
omnem
regnandi
et, quem
diligenter
quibusartibus
explorat,
quo Consilio,
lissimos,quibusadhuc
io
consilium
maturet
omnia
datur, nulla tranquillitas;
pax
omnia
premetitur,
5
SICILIE,
REGNO
di
Ro-
normanno
Ruggiero,
(in
ài Casauria
Rer.
It. Scr. II,895) la contea
di Lo-
ritello,
posta fra Larino, Gerione
Fortore, fu data
dopo
conte
essere
di
stata
a
tolta
e
il
Guglielmo I,
lui da
a
Boemondo
Manoppello.
I
'
*
FALCANDI
H.
IO
est
consuetudinem
quod hii,iuxta
preterea
fedus societatis contraxerint
rint
alter alterum
ut
modis
in adversis
sperisquarn
omnibus
unius
iureiurando
invicem
seseque
lederei,amborum
consilii;
quisquisalterum
familiaritatem
Maionis, in
sodi
regi suggereret,
I.
hec inter
confirmaret.
transitu
Panormi
eos
profìciscitur.
cumque
Lorotelli, eadem
comes
adventu
cuius
animum
2.
precognito,sic
immutavit,
traret,
federa
C
ut
Salernum
persuasus,
comitem
erga
iurando
5. C
curreret
astutia
regis
15
copiam impe-
rege
(z\
instituit
P
11.
iter instituit.
Maionis
loquendi cum
neque
Robertus
concurrerent,
viso,tristis iratusquediscederet
non
eoque
C B
ratione
Laboris
Terre
Apulie et
multi
proceres
regem
io
lernum
dehinc, paucispost diebus,Sa-
diversis
ex
transire
Farum
Consilia,
rex
versantur
ac
videndum
Salernum.
regis
Dumdisposuit, primo Messanam,
partibusad
Consilio
et
regisadmictitur,ut quicquid admiratus
testimonio
De
atque
offensamW.
incurreret
inita societate,prefatusarchiepiscopus,
instinctu
hac
in pro-
voluntatis
unius
animi,
astrinxe-
tani
et
promoveret,
essent
fraterne
Siculorum,
ibi
ali-
rex
P
instituit]
14.
in-
greditur
(1) Quest' uso di giuramento diamicizia,di reciproca difesa incondiziodura
"c.
tuttavia
nel
nata
popolo
la
forma
sotto
specialmente
bellare
del
fatti,s'incontrarono
Cf. Pitrè,
comparatico.
stumi
(2)
"c.
co-
II, 253.
Cf. Otto
imperat.II, xi
395;
Usi,
Frising.
in Mon.
Gesta Frider.
Germ.
hist. XX,
Epitome "c. ediz.
1836, IV, 136; Martène
Durand,
collect. "c.
Anipliss.
stette
che
nella
sino
a
Guglielmo
a
«
èxouivou
quaresima
Pasqua, epoca
il Loritello, secondo
avuta
respintala
sua
il
115 5
nella
a
Savi
e
quale
F., avrebbe
domanda
di
ve-
Una
n
e
»
del
a
;
Cinnamo,
Martène
op.
col.
e
alla
la Cron.
896)
volta del Loritello
e
"3"pe-
«
sua
e
novembre
op.
sete
sua
e
loc.
Casauriense
attribuiscono
alla
loc. cit.
diCorbeia,rela-
Durand,
et
Il Cinnamo
Maione
1154;
è del
tali trattative,
(Joc.cit.
fra l'ot-
npòc, xb ÒDa^pke, òxvyjoei
lettera dell'abbate
54;
cit.
Sé
tempo
questo
ossia
gravi e difficili,
Sepbcoo
che
siciliano,
imperatori per riI legati di lui, incon
quelli delquando il BarbaAlpi,stava esitante
il dicembre
«
tiva
delle
qua
cose
et
docc.
I andò
del
fra
due
d'Oriente
di
Salern.
55^" 574" 575 5 Romualdo
loc. cit. p. 427.
Da
confronti
questi
si ricava
di
rossa,
coi
regno.
tobre
PP*
lerno
il
di
prima
congiurava
altresì
si ricava
ma
il Loritello
l'impero
Cinnamo,
Bonn,
il re;
dere
la ri-
gelosiaper
di dominio.
LIBER
REGNO
DE
SICILIE.
quanti temporis intervallo consumpto,
horreret
paucisque nec
rediens
Panortnum
gestis
|n
|egotiis,
aspectus, inaccessibilem
diens
ab eis
conformabant.
cellarius
et
Alemannorum
ut
viarent,simul
io
et
erat.
admiratus
nam
habebat
accederet
(0
satis
nec
liquebat
ambiguoque
20
idque modis
custodia
De
ad audiendum
omnibus
acriores viro
sti-
uti Robertum
co-
regisimperium Capuam
eumdem
ut
agat
transmittat.
enim
ut
efFecerat,
asserens
persuasionibus
rex
testamento
25
quod Rogeriusrex,
pertinereeo
||
precepissediceretur,ut
suo
filius inutilis aut
6. P
13.
Anscontinus
haud]
C
aut
(1) Questo
I
mo
tinus
è
cancelliere
chiamato
»
Salern.
Casin.
e
«
Eo
di
anche
«
PC
8.
quod
22.
Gugliel-
P ad
quidem
Willelmus
Cf.
Alamannorum
il passo:
e
Assitino
Germ.
«
chidiacono, quem
«
cerat,
cit. p.
(Ro428).
«misit».
e
Rex
eius
comitem,
ergo
9.
24. PGuilelmus
se
di-
eius,in quodam
«
»
regni sub-
sibi iure
regnum
Asclen-
in Mon.
Ascittinus
loc.
ad
comes
preficerent.
erat, regno
Anscortinus
16. Ai?
(sic)
(Ann.
hist. XIX, 311)
mualdo
dubia
C
vellet multis
ydoneus videretur,Robertum
parum
cuius virtus haud
idem
avunculus
si
sub fida
captum,
quod ipse comes
reptionem plurimum aspiraret,
ipsumque
ceret
iam
Lorotelli.
comite
tanquam
Panormum
res
aliter quam
haud
eiusque nomen
mulos
evocet
3
obpredixerat,
providentes
; omnia
spe
Lorotelli
c.
Apulia erant
subnixa, regnandicupiditas
Eoqueipso
ingerebat.scribit itaquecancellano
mitem
can-
timebatur.
regisipsiusab omnibus
IL
qualiaipsi
sui multos
propositi
regnum
fautores
parti
cipes et
15
totum
per
in
ita in incerto
essenti
sed
fama
suspicionis
piena erant,
ac
30
aucopiam faciebat,
exercitu
adventus
e.
admirato
temporis Ascotinus
magno
quid ibi turbinis
ne
regisquive admirati
qui
id
cuius
imperatori,
timoris
iam
enim
cum
sui
qualiaerant,
sub
Symon
comes
si hnmanos
nisi quod
prebuit,
se
regni sui negotia non
propositosuo
moria
dignisme-
deincepsac
diebus, archiepiscopo
plerumque
singulis
5
Il
PC
ac-
accideret
25.Pidoneus
Ascittino
Ascitinio]Catheniensi
cancellarium
Apulie amministrationem
[var.
ce
ar-
fecom-
d
ceptislitteris cancellare
regis imperio
ei
ut
se
cum
audire
contra
dignum
4
prout
et
contra
si
ac
sortirentur,
instaret
que
multo
nec
comitis
Symonis
quoque
militum
iniuria redundaret
contigerit
parum
intercessisse
inde
ut
consilii,
litteris curie
maiori
5-6. C temptoria
res
quam
12.
excitanda
voluntatem
vere
quam
optimo
nam
in B.
27.
et
et
mi-
sit,
super
hoc
expressit
dipulsavit,
ei daret
29.
non]
demum
(1)
dal
vento,
Il F.
tace
cancelliere
a
Coprano
dell'opera compiuta
Salern.
Ascontino
e
"c.
a
Bene-
Cf. Romualdo
Ann.
loc. cit.; Ann.
Ceccanensts in
XIX, 284.
Casin. loc. cit.
Mon.
25
comite
habuisse
hostiliter
B
20
Maionis
est
exigeretcriminatione
manca
verba
lite id
eliceret.
tam
non
in
con-
dominos
cancellarli factum
tamen
esse
spe de-
iter
in
hinc inde
j
cum-
cancellarli
processitut
i
volun-
sic inani
cancellarium
causam
alium
inutilis.
inter milites
daret, in
maledicendi
I0
corniti assi-
Aprutium
verisimile
ipsumque
destinatis rem
comitem
in
industria
utrum
crimini
quid
ille
mi-
istud
proditoris
multaque
constat.
mandatum,
videntem
non
C
quod
exeat,
universos
ut
regie satisfaceret
rediit,comes
seditio,eousque
orta
comes
preceperit. at
id facturum.
post in exercitu
discurrerent.
casuve
cancellarius
milites sui ducem
capitisaut
nullatenus
se
veniat, velie
ad id
bello videretur
sani
non
j
denunciat
tulit,
responditquein-
ut
cancellarius,
persuadens ut
cancellarius,
Capuam
neque
urbem
esse,
comes
esse
ipseprojditor
ideoque
et
molestissime
aut
optime
tenplano figit
exigebat,Boamundo
aut
mandatum
vertit (l\
regishanc
suum
neque
intelligens
presensisse,
egressus
consuetudinem
comes
lusus
dolos
feudum
tati,adiecit
:
paucisin
parte regia sibi
voluntatem
quod quidem
gnaret.
in
comperit,illieo
ipsecum
comitem
dicens
eum,
lites suos,
suis
extra
venisse
quidquid ex
suam
spem
ad
hunc
militibus
urbem
tenderei:,
in-
propositossibi
et
ingressurum asserit;siquidem
non
se
expedireconsilium,ut
quingentisfere
veniens,
fraudis
quid
loqui et regisaperiremandatum.
secrete
eo
paratum
a
militibus
omissis
urbem
est
Capuam
ubi
cancellarius,
toria.
sibi
itaque, cum
instructis
amicos
per
obloqui videretur
contumaciter
laqueos evitaret.
armis
cognitoque
eiusmodi
animadvertit
e
FALCANDI
H.
12
Gena.
hist.
30
e
e
4
FALCANDI
H.
14
eius
rumores
fama
quod
hoc
super
constantissima
predixeratasserentes.
libertatem
gens,
valeat
in pace
nec
bellum
regismortem
armis tuendam
comi
hinc
maritimas
inde sepe
bilissimos
dusium
ac
(*\
viros
prepotentes
Terra
in
aliosqueab
agitari,
cerneres
Surrentinus
Robertus
a
ubi
Tec
d
1
Panormi
industria
AB
4-5.
AB
13.
Lorotelli
(1)
Cf.
A
in
manca
Cinnamo,
Hisloria,ed.
Romualdo
Salern.
Fossae
hist.
op.
e
Novae,
XIX;
19.
op.
e
a.
1155,
P
turbine
stare
op.
e
in
Casin.
ad
C
tamen
cuncta
rege.
sibi iure
20
admirati
adeo
usque
in maximis
;
Moti.
9. AB
ut
periculis
quoque
adeptam]
nec
constantia
si
in
AB
pau-
vultum
quotiens 25
adepta
prede] C
nec]
fide
(sic)
se
cit.;
Chron.
cit. p.
6.
capessit
II, 126;
loc.
Gertn.
311.
15
Brun-
cum
hereditario
inopinatares
frustra
non
B.
loc. cit. ;
Bonn,
loc. cit. p. 455
Ann.
a
Maione.
nam
in
manca
C.
Niceta,
Sigeb.
De
5. 4 2?
et;
ple-
Grecorum
dignitatemoris integram conservabat, ne
nec]
7.
etiam
deficere,alios
conturbavit,non
constantissima
cum
Lorotelli
pecunia mittit
et
Capuanis suscipitur
sufficeret immutare,
quoque
tumultuque exorto,
minori
non
io
causam
recuperandiApuliam, no-
maxima
cum
cognita||
sunt,
1 lisper
animum
ex
ductus
rege
UH.
4
turbata
quod
Capue principatum.
pertinentem occupat
e
admirati
tamen
imperator
Laboris
vero
ad arma,
confligitur.comes
rogatus auxilium, speque
te
multi
civitates.
occupat
alii,
quia iam diuturne
concitantur
suscipiunt.sic ubique re
dubiis eventibus
rasque
vindicandam.
censeant
societates
inconstantia;alios prede spes
ratione
pleriqueea
;
dat.
operam
)'
bello multum
nec
tranquilla,
capescitarma,
erat, sola raptantur
pacis pertesum
trahit ad
adipiscifrustra desiderans,quam
possitesse
contrahit,castellis muniendis
in-
Apulorum
tunc
ut que
sufficeret,
retinere
adeptam quidem
nec
morte
hesitandum
Apuliam detulerunt,nichil
totarn
per
copia negaretur, certissimos de
eis
consueverant
prout
regem
ad curiam, videndique
Apulie partibusvenissent ||
diversis
ex
cum
Da
i
queste fonti ci è dato
fatti
gravi
levazìoni
e
importanti
e
accenna
che
giugno
durò
11
56.
dal
conoscere
delle
appena
quelli gravissimi della
greca,
al
cui
di
solil
F.,
invasione
novembre
115 5
LIBER
REGNO
DE
SICILIE.
indicio;hostibus
erat, vultus id fateretur
timendum
ingerens,suis
optimum in
nichilominus
memores
sue
se
hactenus
opinionem
laudesqueproponi, e
contra
proditoribus
irrogari.ipse interim
sibi conciliat,
propositum
10
hoc
setque
l5
vir
sibi
rerum
habebat
idem
nam
castellum
nitissimum
mum
erat
hac de
se
tisse,sed
30
periculoeam
admi-
opem
e
regis incutiat.
Scla-
diligebat.
specialius
loci
natura
mu-
sibi munitionem
hanc
accipiat,
possideri.dehinc,
ubi
oppidisatis comperit indignatum,secreto
iurat
dolere, regique cum
tantam
eximius
prebebataptissimum. pri-
comite
a
precipitaccersiri.
se
re
locum
persuadetut
amissione
ex
ad
eum
sine
non
comitem
25
regi Maio
ergo
dicens
defensioni
et
comes
commodissime
ei
tum
frequentia,
virorum
tum
pitali
obiecto,ca-
Sicilia,
Notum,
in
ceteris
Notum
eum
fidei vaingenii,
huius
exoptans.
oppidaquedam
fanum, Calatanissetum,sed
20
erat
|putans necessariam, ita
ipsecomes
autem
id
rex
Gaufredus
si prius odium
perspicit,
ailici posse
eum
si forte
ne
armis
liberalitatis,
summe
semper
sibi fore
plurimum
regis aperit,cen-
morte
sed mobilis
pectoris,
consulti
novitates
cillantis,
ratus
utique
potest
quoscumque
Panormi
tunc
infamie
notam
sibi maiestatis
crimine
perpenderit,
Caveosi,
admodumque
Panormi
eis de
suum
suppliciodeputetur.erat
Montis
virtuti premia
perpetue
peragendum, timens
maturius
sceleris machinari
et
penas
re-
habitamque de
faciant;meminerint
ratam
est
ratus
uti virtutis
exhortatur
dimicent
audacter
proditoribus
cum
spem
qui nondum
consilium, eos
perturbatione
tanta
quidem
quod ergo
incuteret.
metum
bellaverant litterisregiis
suisque crebrius
5
IJ
hominis
credi facile sit
ultra quam
hoc
insaniam
temeritatem, tantam
esse
resti-
plurimum
preciperet
ab
ut
neque
cuiuspiam consilium
dixerit
qualibetpossit persuasione derlecti. quodque indignius
est, Salomonem
mortalium
edam
hunc
3. A B
mundum
8.
interim] C
16.
fore] C
32. C
5. B
item
more
tyrampnum
12.
(sic)
P
18.
soli
verius
Nothum
quod
eo
quam
14.
AB
19. C
7.
C
nobilis
Calatanicsetum
omette
ascribat.
P
e
14-15.
sit
quid sceleris
nescio
regem
semel
ipse cum
prudentiam,sibi virtutem
productoribus(sic)
addicatur
C
admittat, nec
scisse commemorans,
parum
sibi
stolidissimus,
preterea, tyrannum
iam
AB
23.
non
sine
contra
vero
vacillantis
manca
inC.
5
A
16
H.
in animo
brevi
gnaverit,
c-
5
b
facile
gerere
tingat qui
futurum
feminis
«
viri
«
brutorum
«
querelaseiusmodi
et
non
similes
imminentis
certe
«
periculorum adduxit».
hoc
mali
temeritas
tunc
huius
culpam
rei
eum
voluntatem
sequi,si
eius
eius
in id
e
se
ei
indignum
se
esse
consilium
ut
regisfilius patrisuccedat.
surum.
nam
celum
de
non
semine
sed
et
ideoque
ob-
omnes
ad
se
unum
latuit,
responditquehoc
primum
admiratus
ei
comes
animum
ad
suum
ei sub-
8. C
1-2.
imitantem
C
civitatem
provideri
(sic)
et
24-25.
31.
regeneraverit (sic)
17. C
(sic)
B
hoc
P
idoneum
passurum
ac
3. P
causurum
25. C
ut
sibi videri
djxisset
pas-
nunquam
nisi
tyrannicum
futuros
25
impietatis
regiadignitas
destincntur
C
18.
-
iam
querebatydoneum,
fore subsidio.
omnia
tyrampni
adhuc
mutantem
exhinde
astringit.
tempus
sibi per
Gaufredum
comitem
conjici
mine
locum
20
siquidem ipsiplacuerit,
spondet auxilium
perpetrandosceleri
existimans
se
admirato
illise iureiurando
efficiat,
certiorem
admiratus
ilio sic futurum
hoc
co-
ipsumque
id animo
tyranni nichil nunquam
laudare,hoc velie
conferatur,subinferente
15
animo, subiungit,
quo
ut
C
ei
debeat; sanius
pre||esse
regno
heredes.
hoc
io
tyrannidem
tollere
ex
quoque
C
nos
transfundere,
ad hec
procreari,
impioque patre genitos,
paterne
22.
et
quoque
magis temptandigratiaquam
Gaufredum
P
extrema
quod archiepiscopus
aliiquequamplures
inde
comitem
nos
inducit.
gereret,
rex
cognoverint sese
stituant.
1.
fata
consenserint,ut, interfecto rege, ipsum admiratum
qui tanto
5
sibi vellet oratio
criminationem
prudentiam virtutemque ad
cepitamplecti,referens
5
in
non
opinione versari quod
omnes
imperium sanguinem regishausturum.
mitis laudare
hec
singulosexhortari,facile
viridictarn
omnium
ad
qui regisinsanias
alienam
publicaredeberet, nec
ad
quid
comes
esse
et
nobis
iam
Consilio nichil omnino
penes
utentes
cecitatem
est, que
hac
intelligens,
subiungitin
absque ipsiusadmirati
sed
nostra
siquidem
forte ad interitum
necessitas
im-
nec
«
pestisexitio dudum
tante
sed
re-
con-
superesse
carceri.
si ratione
huius
sopissemus.
«
satis
paucos
nam
contingerent,
essemus,
animantium,
trahunt
fatum
conici,si diutius
posse
nobilium
nobis
molliores
«
et
eius
virorum
ut
merito», inquit,«deteriora
«
e
verbis
ex
dejputenturaut
suppliciis
aut
non
FALCANDI
4.
C
virtutem
tyrannidem
inquid
ai.
29.
5.
P
C
fe-
tentandi
P nutantem
30
DE
LIBER
V.
voluntate
enim
Barensium
plurinios
videbatur
hoc
consilium
eorum
irruerent,ne
tores
maiorem
Maionis
eum
ne
credi certis
regis,si quidem aliter non
quod quadam
in
iam
25
secus
non
videns
autem,
capitet
ei
ex
ordine
hodie
5. C
rem
»,
cum
id
« ad
inquit,
Ricardi
9. C
13. P
qualiter]P quanta
U. Falcando.
curiam
si-
esse
presentia
sibi destinat occidendum.
ea
30.
B
re
est
ab in-
tunc
fortune beneficio liberatus evasit;
actum
celari non
erat
nam
posse ;
optime
io.
20.
silium
con-
habens colloquium,
narrat
||
secretum
tyrampnidem
substituerent
a
•
viderant introductos;prò tempore
admirato
cum
6
tepi
nisi quod
accidisset,
providerat
ac
quod
armis
e.
quod
gerere
parat insidias et vel in
sit spe
quid sibi acciderit et qualiter
irruerant (sic)
in P
admiratus
illisuspectam
suam
eum
possit,
Maio
absterrente,
multi milites
et
«
videt
semper
subito nunciatum
introductis,
palatiumpercussoribus
cepto milites
comes
3°
die
ut
curia,de partibus
Apulie galeasadvenisse.
in
ipsiblan-
colligit
argumentis. post habito igitur
regisConsilio,Maioni
morte
d
adversus dolos
ita comes
adimpleret.ubi segniuseum
bique parum
5
interfecti regisul-
tanquam
de die in diem
milites,
prestolari
secum
c-
admi-
regem
negligendodifferret,
paratos
tantam
rem
dumque languerepropositum,fidem
de
mature
quum
fraudulenter agere instituerat,
plurimum interim
proposuerat
20
sic enim
consueverat;
gauderetregisquefilinm
proditione
diutius
sua
ut
patrisustituerent heredem.
natu
diri,rogare
habere
factiosimilites per que-
et
eis
permicterent.sed neque displicebat
in ||
viros nobiles exercebat.
tyrannidem quam
occidisset,
ipsistatim in
ratus
15
SyrxionSangrensiset Ro-
eo
regnare
interriciob
autem
erat
animo;
morabantur
Panormi
Bari vendere
cuius pater oleum
ut
dicebatur;eum
io
cum
in
periculasecuturi,quibusindignum, turpe miserumque
eum
regem
comitis.
qui tunc
geriusfiliusRichardi pluresquenobiles
libet
17
aliudquevolvebat
erat
ipsesibiiurare fecerat,erantque
5
mente
et
longe alia mens
vero
Comiti
iam
De
SICILIE.
REGNO
venimus
mature]
C insidie
P
nam
ultimumpreparati,
primum
(sic)
frustratus.
C virtute
23-Cpalatio
(sic)
29.
ex
12.
manca
inquid
2
C
18
FALCANDI
H.
que
«
quani
nobis
ei
eum
timuisse
nam
respondit,
secum
esse
propositi,eadem
frustra
ei iurasse
riam
nisi quod galeacalipolitana,
clausisset,
audivimus, impedimento
applicuisse
autem
ratus
est
diem
vite tyrannus
«
unius
et
pluribusamicorum
a
interfecturus
eum
dixit; suo
id
totum
quod
intraverit.
Calipolimtotam
die suggestum
Gaufridus
comes
armis
cum
omnia
ille hec
quibus
Consilio;regi timendum
acumi
admi-
fuit».
cu-
scire
5
se
fuisse,non
sibiCO.
VI.
adversus
et
mum
plerisquepotentibusviris
ad
facinus
c
6
b
fere
ultimum
mali
hostes
bellandos
vires
Siciliani in
cognitum
A
tirannus
ubi]
C
dixit
C
ut
(1) Nessun
racconto
ma
mile
ze
F.
da sé stesso.
narrate,
C
25.
di
particolare
quello
quod
Callipolin
poteva
si
enim
regi
consuetudinis
5.
P.
in
manca
P
C.
deinceps 25
raptabatur,
callipolitana
19.
P
com-
eum
temere
ac
un
palesa
inverosi-
le circostan-
Maione
accusarsi
cosi
P
2.
alioqui
fuisset
quod]
20.
leggermente, rispondendo agli a-
mici che
armi
«
del
scire
suo
.
«
lo avvertivano
conte
della
Goffredo
totum
:
id
«
actum
in
venuta
hec
omnia
consi-
.
Ho; regitimendum
20
occupata
ingredi (sic)
queste congiure;
Date
in
manca
est
de-
tanti
non
ultro,ab
ignavia,tanto
altro scrittore ci dà
del
dicens
distulit,
indiscrete
ad
quod ubi regi
prius torpuerat
tyrampnum
P
adhuc
ubi necessitas
quam
5
| aperiat,alioquin
hostes.
id
1
inceptum
ut
exire,sed
audacter
tam
Maionem
res
aliter invalescentis
audeant
perseverare
difficile palatio
vellet
respondit]C
quid
ad
nuperrime discessuros.
impetu, non
B
populari,cum
ea
totam
rem
defecturam
qui
pellebategredi,quanta
1.
differendum, nec
suppetunt,
brevi
momenti
munitione
3.
vicina
contrahere.
primum negligendorem
est,
esse
erat, ut
loca
agere,
dispendium evitari,nisi regi ipsi,dum
posse
viros
pluresalii confluentes,cepe-
societatem
crederet
io
utique munitissi-
desperationis
compulit,adeo quidem
necessario
totam
ad quem
agrisfinitimis predam
ex
de Garsiliato
impetus preruptimontis
quoslibetobsidentium
beneficio facileresistentem.
runt
occupat, locum
aliis Buteriam
quibusdam
:um
Maionis.
manifestatione
Bartholomeus
turbari Sicilia,
incipiente
iam
nterea
r
De
fuisse,non
sibi
»
?
LIBER
SICILIE.
REGNO
DE
obiecturus.
se
periculis
quantislibet
partivirium
attendebat,par
esset
sollicitus.
nolle
cepto
5
Ebrardum
castellimi
existiment.
regi seriatim
io
dicunt
duci
eo
Consilio
dicturos
se
certissime
contra
admirati
quod petieranta
15
pedes venturos,
igiturhec
cum
fidei,
non
ratus
manum
20
sibi
eum
sublimaver.at dignitate,
quicquidei
exinde
miratus
ultioni tempus
Buteriam
comitem
suadet
ut
14.
manca
regi
cum
2.
C
P
anhelare
e
6d
adin
et
(sic)
19.
in
C.
militimi relieto presidio,
sua
videns
extrahatur
Symon
fremit
Maionem
ac
unanimi
omnes
invalescere,
murmur
ut] C
ut] B
murmur]
ubi
io.
crederet
ne
B
in
unum
carcere,
quo
reddita videretur.
contra] A
manca
de
||
civitatis immutatus
status
urbi
tranquillitas
5.
Gaufridus
comes
compesci, nisi plebissatisfiatdesiderio,per-
comes
pax
adoretur
P
ut
autem,
regiseducto,ita subito
eo
in
interim
iniuste captum
Symonem
facile posse
iussionem
e.
tanta
quem
habens, atrox
plebs adversus
deposcunt. admiratus
iam
moliri
inhu-
ingens exoritur,ubique civi-
tumultus
Panormi
tota
indignano,
et
murmurat;
nec
cepit;dehinc
suspectum
inveniret.
congruum
vero
tatis timor
voto
notiregispertulisset
quippiam crediturum.
castella
transfugit,
per aliquot
tunc
de
audierint.
dixerat retulit admirato,
comes
Ebrardum
comitem
regios
incorruptevir
erat
mortem
de ilio tale
se
ad
6
exercebat,sed id prudentidissimulabat Consilio donec
odium
eum
30
audacter
ut
rei attonitus mirari
crederet
ut
subiungensnumquam
25
Ebrardus,
comes
novitate
primum
ad
e.
ad
Maionem
Panormum
se
adversus
quos
proditoribus
suppliciumsumptum
omnia
comite
Hugonis archiepiscopi
et
ultro
efficaciterquam
tam
tiam, rex
anelare.
si
egisse,sed
aut
conspirasse,
ipsumque
noverant
si de
Consilio,
respondent,quam
nichil agere
regem
Maionis
totis viribus
regnum
comitem
eis quo
proditionemdetegant,impediantque||
propositum
regem
in-
quicquid ei dixerint,ipse
prestitodeinde
se
ut
sciscitetur ab
ut
obliget,
se
exponat.
sacramento,
ab
Buterie
erant
propositum,
urgere
ut
aliter id
eis iureiurando
Comes
qui
nini
pa-
occupaverint;quid se deincepsacturos
suum
illi non
at
impar hostes adoriretur
an
acrius
legatum mittit
eos
quid sibi,quid adverse
nec
comperit eos
sed
desistere,
ad
mente
qua
ubi
mox
19
in
B
C.
circa
28. B
13-14.
C
unanimes
rex
a
regno
ad
est,
ita-
(sic)
29. de
e
F A
H
20
L C A
I
D
N
.
in
ut
que,
dilationis
ignavie, nec
educit
Maionis
Symoneni
rus.
necessitatis articulo nullum
tanto
Consilio
comitis
ab
5
deditio-
hortatu
et
deducta,
admirato, archiepiscopoac
eos
absque impedimento
et
diebus
Sicilia,
paucis post
ad
et
transactionem
in
permitteret.sic oppido recepto
ire
suum
oppugnasset,
regisiuratum, quod
in animam
secure
ac
temporis consumptu-
ei resisterent
est
res
sociis eius
et
plerisquecomitibus
libere
CO
Symonis
comitique Gaufredo
instinctu
impossibilevideretur, demum
iam
locum
nisi comitem
totis viribus
audacter
nichilominus
cogi fere
eos
lumes,
fuerat
parum
igituraliquandiucastellum
oppidani vero
tandem
vix
obsidet, ubi
Buteriam
duxisset,non
secum
cum
nem
ydonearn,
causarci
exercitum,
videt superesse
inco-
rex
extra
totaque iam
io
regnum
quiescente
in Apuliam
proficiscitur,
Messanam
transiturus.
VII.
De
odem
transitu
Maione,
instigante
mon,
singulisaudacter
e
7A
edam,
post
itaque,Farum
aliquot| annos,
vident
C
necessariis
ad
conflicturus,
comitis
idoneum
«
ad
excepit,
career
extremum.
reditum
18.
mediante
se
pugnam
Roberti, cuius
auxilio,quod
manca
Salern.
Maione».
in
iubet
rex
tran-
dili-
suum
milites
restabat
principiopugna
venit,
expediri.25
consilium,
fuit,inde
C.
loc. cit., il
quale
dice
che
questo
20
navi
iam
adventum,
prestolabantur
unicum
in
cum
allegationibus
ei
morabatur,
Messane
usque
eliguntexperiri. anceps
(1) Cf. Romualdo
conchiuso
vite clausit
qui
dehinc exercitu,
Brundusium
multiplicato
defraudatos
se
fortunam
2.
ubi
vero,
suis
dampnatumque
diem
precepitet ipsum
Grecis
cum
pulsavitcriminibus.
15
Sy-
comes
corniti Gaufredo, qui parata
transiturus,
interdici
Greci
Grecis.
cum
venientem
curiam
subito
captum
genter observari.
ubi
ad
pugna
et
responsurum,
ad transfretandum
ceterisque
situm
Apuliam
multis
diceret
se
licuit,
nam
non
ubi
in
cancellarium
tempore
E'
uti
regis
trattato
fu
22
FALCANDI
H.
transfugerunt.Robertus
sibi
fuga tutius comperisset,
per
transiens,in
secure
traditus
que
oculis
chardus
cum
antea
regem
datum
litatis
tatis
boris
tumultuili
Farum
De
primum
morte
est.
bantur, inter
ob
idem
carceri datur.
in
ipso
C
regisque
4.
C Panormum
disparerent]P fugitarent
12.
(1) Cf. Romualdo
tornare
Salern.
Guglielmo
sti,invece,
andò
a
suoi
più fieri nemici
col
papa.
della
pace
Delle
P
20.
(2) Il F., dopo la distruzione
fa
in
p. 429.
di Bari,
in Sicilia.
Benevento
si
erano
trattative
in
manca
Gulielmus-et
ove
iam
i
C.
comes
S. Marciano
raccolti
428
;
ha-
parum
C quo
unum
data
sul
nella
Calore
(sic)
Cf. Romualdo
II, 395,
pontificalis,
nel Baronio,
chiesa
il F.
Bosone, Adrianus
seguite, 1892; Annoi.
importantissimaconchiusa,
tene-
Ebrardi,ut
sed
virum] C
9.
20
Boam.
dell'investitura
p.
quam
in vinculis
strenuus,
solutamente.
Que-
ut
Alesinus,Boamun-
Bovensis, comitis
ferebatur, avunculus, vir quidem armis
3-4.
Symon,
comes
procinctu itineris felici
Wilelmus
comes
15
ad curiam,
accersitur
Robertus
et
erat
gestisomnibus,
interdictus fuerat,
transitus
Panormi
pluribusaliis,
quos
La-
Siciliani.
in
Fari
sed
preterea
Tarsensis,cum
dus
cui
privatusoculis
capiatur.
preventus
Terre
ac
io
cum
persequens,
prospere
regis
reditu
remanserat,
venerit
devictis
rediit (2).
Gaufredus,
Policastri
fideli-
Grecis
totius Apulie
disparerent,
transiens,Panormum
comes
suos
pro-
nobi-
quoque
antera,
5
multis
summe
sacramentum
compescuit;ac demum
Interea
suadente Maione,
qui
cui
virum,
eius
Villi.
Ri-
a
nam
suum,
Roberto, reliquoshostes
faciem
ante
post in
facto, comes
eo
dominimi
prestiterat,
turpiterprodidisset.rex
omnes
multo
non
penitus evitavit.
idem
accepi,quod
comite
fugatoque||
capi iussus regi-
Panormi
(l).
privari
notam
mansuetudinis
ac
eodem
Aquila
plurimum offendisset,
gratiam eius
infamie
nec
fecit
Richardi de
comitis
terram
admiratus
quem
coniectum,
crimini
7 e
est.
nichil
Capue princeps,cum
fluminis ab
transitu
vincula
meruit, sed
e
Surrentinus
tace
di
as-
Salern.
IV
in Liber
Duchesne,
ediz.
Casin. loc. cit. e il trattato
Annales
ad
a.
1
156,n.
99.
LIBER
fidei,quem
bens
Francorum
Tancredus
gerii,
5
dum
nec
Maionis
uxores
io
clauserat
venalem
filiaseorum
scit
15
quid tanto
evidenter
iam
apparet.
tunc
quadam die
adit
regem
compuleratexhibere.
hiis omnibus
militum
actum
putat
sed neque
quia
satis
omnia
facta
comitis
inveniat.
causam
dictaque
cum
ergo
exisset,admiratus
Ebrardum
absque licentia
rebellandi
recessisse ;
ilico
hoc
curie
satis
esse
evidens
argumentum,
eiusdem
propositisocios habiturum,suadetquemissis absque di-
ad
vocatus
cui
timendos
totius
qui
accingitur.sed
1.
C
septa
C
prodictionem
4-5
habire
P
Le
parole
(sic)
facilius
videns
1-2.
C
habuerat
fecerat
-
26. P C abscindi
31.
rursus
manca
ibidem
inclusi
autem
mancavo
27. C
in
C.
matre
C.
capitis(sic)
31-32.
B
voluntati,
distulerat facinus
posse
si
fieri,
nobilissima
7-8. A
30.
populus
4.
fuctibus
C
po-
affinibus suis
propinquiset
in
superesse
contradicere
cogente
3. C
compulsis,
Maio
ita facillime sperat id
sibi conciliet,
si
puliprius amorem
in exilium
captisaut
necessitate
linguam
fortibus,
quos||cumquesibi
possitvel audeat
sue
perpetrandum quod
rursus
20.
quieverat.
coniectus;
admiratus
post
viris
aut
subitoque
in vincula
et
est
multo
iamque
putaverat,
tumultus
neminem
ad
retentus
regis
autem
comes
venatione,redit Panormum,
effossis oculis,non
admiratus
regni
itinere revocari.
ex
fecit abscidi.
quoque
iam
comitem
curiam, ibidem
primum
siquidem abire libere possit,multos
eum,
audiens, omissa
mandatum
30
ergo
nunciatque comitem
latione nunciis
25
potest, nichil
paucis venatum
cum
multitudine
cum
20
comes
c^d
diversis
abstractas,
suis
gente
inopiaco-
detrahendi
subtiliter explorat,
ut
serpentibushabitare.
cum
possitintendere,cuius fides omnibus
criminis
viro
carceres
alios cedi fueffodi,
videt incolumem.
superesse
viris
deservire libidini,
alias
formam
passim
Ebrardum
quam
nefandum
aut
nobilibus
domibus
e
rabies explerinon
proditoris
comitem
ducis Ro-
ad
geniti,
matre
fecerat
aliis oculos
locis,aliasquesue
in
ibidem
quam
filiiquoque
quiescitanimus
locis
teterri||mis
in
ac
quoque
proditionem
ac
preclaris
tot
cum
plenos aspiciat;
quorum
stibus,quosdam
23
servabantur
habuerat, inter septa palatii
tamen
propositum
cessat
ob
rex,
Willelmus, nobilissima
et
ipse consuetudinem
inclusi,
SICILIE.
iusserat exulare.
perpetraverat, ad tempus
dux
REGNO
DE
distillerat
P
11.
palatii
P
(sic)
bis
cinus]
fa-
e.
8
a
FALCANDI
H.
24
maxirnas
conferat
regni
superbiam
sororis
maritum
auxilio.
tueatur
sese
sue,
Stephanum
pitaneum preflciens,
(l).
stituit admiratum
omnibus
prebere se
honorare
rimum
longobardos
tionibus
in
ipse
senescalcum,
ergo
Laboris
fratrem
quoque
magistrum
largiri,
5
facilem,legatosundecumque
venientes
induxerat
bello
animum
strenuos
;
indifferenter
clericos quoque
alliciens,
magnis
e
8
b
dum
utile videretur.
mos
admiratus
callide
diu visum
est
X.
Per
idem
tempus
Brundusinum
14.
P
P
Aprucij
seneschalcum
tinopolin
(1) Stefano,
la
mandò
C
C
Ricardus
prius
rico, che
in
guerra
19. Cod.
fratello di Maione,
p. 243
nel
giugno
del 1157
Oriente, dove ebbe
a
Salern.
sg. ;
sti fatti,dei
co-
flotta di centoqua-
vittoria
mualdo
12.
in vinculis
22.
una
Negroponte.
p. 429;
Niceta,
quali il
p.
da
ca-
portò la
segnaCf. Ro-
Marangone,
130.
F. tace,
Per
e
comestabulus,
Panormum
deductus.
Affrice.
iam
animo
grande
galee e ventiquattronavi
ranta
lata
C
Roberti
et
15
sepe pugnatimi
fedus
tenebanturW; iam
superaverat;
11-12.
17.
post]
est
in
initum
est
20
Constantinopolim dimissi,qui post
in vinculis
rei difficultatem Maio
Aprutii
terram
imperatoreGrecorum
cum
bellum
est
captus
amissione
firmata, Greci
paxque
2.
De
io
plebisani-
fatigabatincursibus,ut
comitis
Mandra,
episcopo Tetino
cum
Robertus
comes
exercitus,ubi variis
de
Richardus
omnibus
regis pernitiem premoliens,
adeo
crebris
teneretur
ho-
propositum,||
r[egnum aliquan-
nisi quod
qu]ievisse,
Apulia necessario
interim
in
occultaret
suum
vicinasquepartes Apulie
eventibus.
hec
milites
promovebat
sepe
omitteret,quod ad alliciendum
nichil
ut
erat
plu-
plurimis sibi largi-
noribus, prout cuiusque dignitasexigebat. ita modis
sollicitus
ca-
stolii con-
suum
indigentibusmulta
interim
transmontanos
ac
Symonem
Apulie ac Terre
toti
nobilitatis
adversus
dignitates,
quorum
la
ad id pervenerat
20.
admissione
in
cui
C.
71
13. B
inictum
B
calide
2i.PCostan-
importanza fu sin' ora
v.
potestatis,
C.
il mio
Regno
di
poco
avvertita,
Guglielmo I, IV,
sg.
(2)
Cf.
mualdo
Cinnamo,
Secondo
la pace,
gionierigreci,fu
t' anni.
p. 174
loc.
Salern.
Casin. loc. cit.
monianze
que-
in
pernitiem manca
manca
itaque omnem
sg.; Ro-
cit. ;
Annoi
queste testi-
sollecitata dai
conchiusa
per
pritren-
LIBER
ut
admirati quain
tam
non
REGNO
DE
SICILIE.
25
regisvideretur preditusdignitate
; iam
insanias;iam stultitiam eius publice
regisipsiusaperte predicabat
deridebat,et
si
quid tyrannicum aut inhumanum
preceperat, veluti innocenti
5
vel
cuippiam oculos erui,linguamabscidi,
aliquidtalium perpetrari,
ipsesua
dicens
hibebat id fieri,
suadente,
eo
rex,
omnia
non
auctoritate pro-
postmodum
que
inconsulte
tyrannus
rando
deli-
aut
statim effectui mancipanda, alioquin
innocentium
iusserit,
vitam
bis exasperaret animos
10
et
fuis[seexistimant
||
rique causam
Masmudorum
ciatum
cui
animo
erant
saracenus.
contra
intra
territus,
habituquechristianus erat,
AB
1.
7. effectui
at
ubi iam
B
Hyspanie
16.
C
12.
(1) Questo
17.
la
di
monarchia
distruzione
U.
del
Falcando.
19.
B
rivoluzione
un
dello
principatoeletereditaria,mercè
potere
esercitato
P
io.
P
hospitibus
mil
"c.
Secondo
est.
nam
abscindi
6.
P
Africani
C
gaitus
Ctyrampnus
11.
15.
C
Yspanie
C palata (sic)
ipsis
masmuda.
'Ibn-'al-'Athìr, Kà-
Bibl. Arabo-
Siculo, dell'A-
formata
era
I,486, questa
oltre
le
teride;
centocinquantagalee,
flotta
mari,
di
et
fususquebarba-
eunuchus
24.
in
propin-
exoritur
sin allora dalla aristocrazia
(2)
gnitudine
ma-
latere,ipsi,
apertis
cuipiam
14.
per-
sui
pre
clamor
actum
alioqui
Africe
»
una
PC
califo che
la costituzione
quale mutò
una
13. P
Yspania
il celebre
operò sugliAlmohadi
Stato, facendo
C
4.
adventu
stolium
terre
die victus
secus
effici oportere,
potentissimusfu
rex
«
'Abd-al-Mumin,
tivo
sed
dignitatem
Africani
P
sarracenus
per la
B
tamen
uno
ex
alio in hostes irruerent,ea
predictus(sic)
iam
galeasostendere.
letitiamilitum
cum
mancipanda, alioquin]P
cum
possent
galearum
inopinato
poterat.
cessisset exercitus.
rorum
(*). que
.clx.
venientes
et
siquidem,ut arbitrabantur,stolium
portis,ex
et
qui AfTrice erant, resumptisanimis, cla-
rex
urbe
quabat,ingens in
cati,
revo-
isque,sicut
cogebatexercitum, qui
castra
regi vix
25
stolio,
mìsso
stationibus Masmudorum
e
Masmudorum
vero,
Saracenis]
AfTrice stolium
galee circiter
tollere,insultare hostibus
morem
ple-
eam
a
Hispanie
eunucus.
tantum
autem
milites
conspici,
ceperunt
20
gaitus Petrus
nomine
palatii,
Hispania redeuntes
ex
in partes
enim
preerat
eunuchi
omnes
Affricam
Sicilia,
placuitad auxilium
in
tunc
idem
ut
pie-
AfTricam obsedisset,
potentissirnus^1)
idquenun-
rex
esset
in regem
ut
ei conflaret invidiam.
omnium
capi permicteret. cum
15
ad hoc nitebatur
periclitari
sepissime. nam
secondo
il KitaV '-al-hulal '-almawsiah
II,688)
(ibid.
di duecento
in
tutto.
2
c-8c
26
H.FALCANDI
8
i"
ventis
carbasa
expo|suit.
non
metu
stolii
ptem
sunt
Masmudis;
a
extulit
mos
plurimum
et
pauci quidem
poterat, effecerunt.
egressi,barbarorum
tam
consumptis
omnibus
nitus
y. PC
(1)
17.
Dalle
contraddetta
del
P
14.
(sic)
tragem
C
6-7.
.lx.
suis
sed
P
fonti
.vnm.
9.
arabiche
verrebbe
Bibl.
che
appena
l'armata
siciliana fu
vista,il capitanomusulmano,
presentò
dicendogli:«Ecco
Ibn-May-
l'armata
che
ar-
sparpagliataper la forza del
ostante
«temporale», che ciò non
calate le vele
parecchie navi aveano
«
riva
per
ron
nel
entrare
vinte
e
mirabatur,
porto,
fugate.
ma
Cf. anche
che
obsidionis
fu-
'Ibn-
atto-
nullis
et
obsidione
13.
eorum
21.
C
contra]
amo-
20
humanam
dopo singulisaggiunge
nulli]PC
nisi
AB
AB
15.
circa
'al-'Athìr, p. 489; 'Abd-al-Wahid,
512;
p.
e
Romualdo
Salern.
loc. cit.
(2)
Secondo
'Ibn-'Saddàd
presi dai Musulmani
'Abd-al-Mumin
ad
C
in
in
15
sibi crediderat
considerabat
exercitum
ibid.
'Ibn-'Saddàd, testi-
(presso'At-Tìganì
Arabo-Sicitla,II,79-80),racconta
si
18.
del tradimento
oculare
mùn,
urbem
consuetudinem
contra
egressum
consyderabat (sic)
post mul-
expugnari,ultroquenisi famis
obsessis]C
C
creberri-
itaque Masmudorum,
rex
constantiam
ubi
proturbabant
la notizia
gaitoPietro.
monio
nonnulli
audaciam
viribus
io
singulisfere diebus
et
perfugaruminditio cognovisset,ab
exercitum.
erat
(*).
nani
cibi preme-
multitudinis
optinendam
et
ani-
angustia virtus
rerum
tante
militum
sperabatposse
iam
intolerantiam
turus
que
virtutem
eorumque
urbem
ad
obsessorum
iam
expedire,
tanta
solum
revertentes
5
fugientes. se-
et
erant
exercitum,
perturbabant
hostium
stragem
terram
barbarorum
et
res
ea
sustinebant, sed
viriliter
impetus
ad
ilico
milites
in
enim
nec
quas
desperationem incussit.
bello
invicti
sed
inopia, quicquid tarnen
bantur
mos
obsessis
et
proditoris
reliqueturpiter
misereque
to\
gesta in Siciliani pervenerunt
conversus,
quos
vero,
prius eduxerant, persecutisunt
galeecapte
plerique
galee fugienteniducem
quoque
latuit CO, sexaginta galeas armantes,
dolus
(*)
cetere
iam
cunctis, in fugam
sequebantur; barbari
poterat
prout queque
re
previdens,cum
deducerent, ultro,mirantibus
vela
e
id
magister stolii,totum
Petrus
op.
cit.
conforme
80-81.
pp.
al F.
furono
i
otto
legni
;
cf.
'Ibn-'al-'Athir
è
(3) Da 'Ibn-'al-'Athìr(p.487) racfu comcogliamo che questa battaglia
battuta
di
agli 8 del settembre
1159 (22
sabàn).
'Ibn-'Saddàd
e
(4) 'Ibn-'al-'Athir
confermano
la circostanza
quenti sortite.
delle
fre-
LIBER
nec
equis iam
bus
abstineri
frustra
5
suam
Sicilia nichil
e
fuerint
iturn
dierum
5
proposite;nec
nuncii
Panormum
nerent,
omnia
iam
20
Aflrice,quod
iubente, fuisse reposi||tu[m
; foris
ea
regem
ut
sententia,]
esse
dampni
passurum,
honori;
cum
in
emolumenti
hoc
speraret.
fiebat animo
ut
insani
civitatis amissione
duceret,
rei
teret
eidem
posset
Affrice
C
stineri
8. C
piene] C nuper
5.
15-16.
B
exponent
urbem
(sic)
9
b
16-17.
26. C
regem
autem
tamen
publicepredicabatin
esse
capitis
27. C
urbis
quam
tuitionem
nichil unquam
mutilari iacturam
facillime subveniri;
Sicilie
fames
14.
est
P
non
periculum imminecum
esse,
ultra poterat sustineri,
manca
Africa
admissione
est,
animadver-
nec
legatos elusos
est
21.
esse
bilissime
ostenderet,qui no-
regem
suum
regnimi
indixisse
sibi
admirato, sicut dictum
ab
cognitum
esse
in-
sufficeret,
faceret,unde
sumptus
tyrampnidem
C
expo-
regi sug-
annum
aliisquead
nichil sperarent auxilii,
sed neque
iam
famem
falso
plus oneri
quod inde
turpitudinem aut
igiturubi
ret.
23.
cum
e
eorum
diceret si caperetur Affrica,nichiLwSe
stipendiismilitum
quidem
totum
autem
civitatem
eamque
cum
necessitas
admiratus
per
legatis,
po-
transmitti,nichil
eo
nam
se
eo
30
saltem
pau-
conditioni
sed
est.
summa
quecumque
effecerunt.
persuasionibus
necessariis maximos
25
passos
trans-
consilium,
periculumet
sue
eis
demum
impetrato, tum
non
pu-
Siciliani
in
autem
Siciliani
in
missis
ut
petiere,
frumentum
frumentum
se
evasuros
habentes
idipsum'eisnegatimi
se
ut
sin
hoc
venientes, urbis
dixisset,peterentque
gesserat
piene
eis
maluerint, largissirna
daturum.
illi,
super
at
inducias
starent
multis
litteras
se
sufficiant navibus, liberum
que
stularent auxilium, quo
1
a
siquidem regisSicilie
et
parcere,
morari
se
stipendia
permittendum.
corum
se
secum
datis
prelegerint,
redire
nam
auxilii,
ventururn
spei reliquum esse
virtuti velie
tyrannidetn metuentes
io
9
hortari,dicens
palatii
nuperrinierecepisse,
quibusrei veritatem
eorum
quotquot
e.
sibi non
indigentiamoccultare;que patiebantur
eos
didicerat;denique,nichil
sed
animali-
aliisqueimuiundis
||canibus
a
27
cognovit,cepitmilitesad deditionem
eunuchorum
tent,
SICILIE.
REGNO
parci,nec
incognita;
esse
DE
in
C.
22.
30. P
15.
P
Africe
C
damni
fame
-
(sic)
oneris
31. Csub-
28
FALCANDI
H.
prehabitetransactioni
stari
placuit^);ac
XI.
Maionis
vero
t
traheretur.
tam
c-
9C
propositum amplius regi non
id
Ebrardo
erat
silere quam
subire
rei
periculum attonitique
dicerent transmisisse.
id
dici;alii quoque
Romane
presidebatEcclesie,multam
ut
impetrasse,
1.
io.
amoto
C
pluribus
15. suis
gatam
in
manca
in
manca
(1) Secondo
1'assedio
decade
Mahdiah
B
C.
21.
16. dicerent
eis
C
unius
'At-Tìganì,
(sic) e
loc. cit.,
restaurati
i riti dell'Islam.
Ibx-al-Athìr,
loc. cit.,
dal
in
'Al-
30
luglio
agli n di gennaio.
le fonti arabiche,
(2) Secondo
fere
succe-
prodictionem
in B.
manca
nam
-
obJi-
delle navi
i vinti in Sicilia
furiosa tempesta;
ci induce
«
8. C
12.
16-17.H periodo
maggior parte
81.
dice:
la
20
erat
vano
p.
tunc
cardinalium,
tegi
magis
a
suis
Romualdo
«
in
che riportaperirono per una
il silenzio del F.
ma
dubitare
Cf. Ibn-al-Athìr,p.
Secondo
qui
in eius locum
C.
in
omette
asserebant
pape,
erat
unus
5. PC
C
quam]
manca
dal 30
furono
conditioni
11.
luglioalla prima
gennaio (1160), e il 21 di
durò
di
mese
latae
contigisse(sic)
C
obligatam. ple-
pecuniam detulisse idque
admiratus
Sicilie,
rege
palatio15
hoc fieri eam-
nichilominus
neapolitani,
qui
P prius ob
prehabitetransactioni"]
CB
quel
Iohannis
ope
que-
familia-
ei de
familiarem,Alexandro
Maionis
Matheum,
et
federis
contractu
notarium
Consilio
hec
totum
consensu
io
expectabant.
diademata
qui reginam
eius
et
nam
risque falso videbatur
enim
dissoniquerumores
erat, admiratum
deerant
putabant inhonesti
Maioni
que
nemo
||
co[miti
sibi preparaverat, multis
aliaqueregis insignia,
que
ribus suis ostendisse,nec
exitum
hoc
varii super
impleverant,
passimque vulgatum
dam
erat;
inde
5
libidine
regi detegere;sciebant
quid
aut
plurimiscontigisset.preelegerant]
ergo
fere Siciliam
totam
index
crediturum, memores
minime
eum
poterat
quin regnandi
impie machinationis
tam
aliisquequam
iamque
dubium
proditionem audebat
apertam
omnes
tamen
nemo
Maione.
De
diutius occultari,nec
suffi-
transfretandum
(*).
in Siciliani transierunt
cerent,
A
ad
tradita,acceptisquenavibus, que
urbe
Masmudis
demum
tunc
di
tale
notizia.
490; At-Tìganì,
Salern.
loc. cit.
rebus
Ipsi [Christiani]cura
Siciliam
sunt
reversi
».
FALCANDI
H.
30
XII.
Per
idem
De
de
Andreas
tempus
Cassino
monti
sed
ceperant
circumventus,
Siculi
et
ledant
ad
cui
sed
atrocius.
audendum
animus
quibus edam
nullis
tamen
suam
omnibus
vires
immensum
in
Neapolim,
ex
parte
cuius
ditorum
C
3.
15.
AB
circa
schismate
P
(sic)
24. P
comes
virginitate
priva-
nondum
P
5.
Sylvester
Hidruntum
nullis
ut
Surrentum,
defecerant,dehinc
Brundusium,
26.
eo
Barolum
C
18. B
ex
literas
moverentur
25
rumo-
se
pro-
devenerat, ut regislitteras
res
nuncupato
-
audeat
Aliphyas
20.
C
11.
in vindictam
suggestionibus]P vanisque
sermonibus
gens]
ai.
B
pars
contra]
C
27.
im-
miscerent
(1) Cf.
Chron.
Casin. loc. cit.
ricostruire
la
Ceccan.
Su
p. 284
e
Annoi,
queste fonti si può
storia
della
nuova
in-
surrezione
che
pare
Tedeschi.
di Andrea
secondata
2°
comitum
suggestionibuscrederent,aut
sed
15
approbaret,
Amalfiam,
primum
Ydrontum,
miscerent.
invidens
consilium
animadvertit
suam
spem
civitates,
que
falsis comitum
turbe
Silvester,ho-
comes
filiam Maio
regis transmisit,admonens
audiendum
C
contra
Tarentum,
ribus,neque
reliquerat,
auxilio,
spoponderat futu||r[um
excrescere,
maritimas
mari
altero
improvisi
ut
patienterdissimulans,vindictam Apulis reser-
suam
io
proposi-
voluntatem.
audebat]indiciis [detegere
admiratus, ubi
vabat.
celant
admiratus
nani
enim
quodlibet facinus
dissimulando
Apulorum
etiam] Rogerius Creonensis,
verat, miuriam
Apulia turbaretur,
sit ad
superesset.
modis
sese
evasit,
tumultibus; licet
agitabatur
cautius
re-
expugnatas
quam
modum
pronaque
timidissimus,quamquam
minum
vix
5
per-
sponte
suorum
in Sicilia quemquam
nec
Germani,
eum
blandis adulationibus demulcent,
oderunt
quos
ullis
tamen
Sancti
qui
expugnare,
hunc
in
infida,mobilis
perpetrandum,
tum
hostium
nec
quiescebat,
gens
civibus
eisdem
distraili,
Aliphiasusque
paucis militum
interim, dum
Sicilia
dehinc
panie
in Cam-
tunc
regnum
cepit,oppidoque
cum
urbes
tutiusque potuerat
utraque
ab
paulo post
deserere (*\
scismate
tanto
subiacet,occupato,
transiit.
adhuc
Rupe Canina, qui
partibusexulabat,videns
congregane militibus,
Aquinum
quod
Andrea.
comite
di
dai
Rupecanina,
Greci
e
dai
nemo
susciperet:dicebatur
neque
regisin eisdem, sed
num
Roberti
comitis
5
fratrem
quoque
invitaret.
et
eorum
miti||ga[ret
ab
solum
amplius
sibi
promissisad
quam
senescalcurn in
comitum
timor
resistendum
quoddam
mitri
cillime
revocare
20
H
1 1
Matheo
De
sed
lum
ratus
iuvenem,
etate
nobilem, forma
id etatis
quam
filiam
Maionem.
quam
Matheum
filium
ut
pleriquenobiles
eum
diligebat.videns
qui prima lanuginegenas
et
largiens
omnibusque se prebensarTabilem,
iurarent
C
invitaret]
C
eundem
iterum
24.
(1) Cf. Romualdo
8. PC
14.
B
antea]
lanugene
Salern.
dopo etiam
C
26.
anima
PBC
p. 431.
aggiungono
(sic)
21.
opt. quoque
C
Maioni
idem
9. C
plerisque(sic)
terram
ultra
possidentem,
multa
illi desponderat
(l\
eumdem,
viribus
adhuc
parvulam
admi-
eum
vestiret,
summe
in Sicilia
terram
et
enim
pulcherrimum,corporisprestantem
exigeret,optimam
Bonel-
nobilissimus
genere
suam
verum]
adhuc
et
terroris
legatum,
oportere
occidit
et
nam
fides diffi-
antea
Calabris.
a
magis
Calabria, iam
linea contigebant.sed
propinquitatis
aliter quam
non
adhuc
7.
mitti
eo
opinioniserat,
omnes
e.
etiam
plurimum
qualiter
et
sufficere.
putabat posse
viri Calabrie
11.
talem
Bonello
non
il]le,
at
et
cuius
admirato
res
neminem
legationi
autem
uic
integrequeapud
25
ea
mature
est
animos
plurade proditioneMaionis
fides habeatur
facile persuasionibus
XIII.
civium
studuit,verum
non
exasperans,
vacillare,
consueverat
attulit,
visumque
cuius
munitissimum
legatum,ut
Apulie procellis,
quaticeperat,
ingruentibus
15
comitibus
edam
compulerat. placuit
audissent,eis narravit.
quam
alliceret
mentes
indignationemcompesceret.
mentes
eorum
Stepha-
in
qui militibus
incepto Melfenses
atrociora
et
exprimi voluntatem.
episcopum Melfiam
Mazariensem
io
crebros
receptare
se
fieri,
Apulia preerat, ut
horsepiusadmonens
impetus sustineret,
Symonem
nam
31
proditoriseas
rnanus
per
Maionis
suum,
muneribus
tam
oppidum
enim
militum
amplioribusstipendiis
tabatur,ut
eosque
SICILIE.
REGNO
DE
LIBER
vero
litibus
mi-
in eque-
Mazarensem
23-24.
C
io
e
H.
32
ludis, que
stribus
C
inconstans
Mollisinii
filie
busdam
omnibus
sui
nominis
omnium
erat,
nefandissimi
ostendere
eum
sectari
«
nec
animo, ||
«
enim
«
statem
«
egestatem.
«
sinit,eoque
«
viant,sunimam
«
pedibus inherere
«
ctare
1.
patrimonium
negligere,dum
alios obscuritas
beatitudinem
hastilludia
io.
Pharum
C
exstimantes
nefandissimum
26.
quod
6. P
P
contrai A B
reatum
Molisini
C
A
27.
il
quale
di Io.
«
de
litum
cita
Ianua
cum
Gloss. med.
la
seguente
:
«
Quidam
hastis ;
et
B
Masilini
eo
faciant
possintvel
18.
non
deser-
nobilumi
vereantur
obie-
pertimescant.
differunt
non
forma
satis
-
parola
mi-
quando
«
in
manca
mirari
7. C
B.
in
manca
non] Cut
equites currunt
V.
la
C.
AB
eo
frangunt hastas
».
25. C
sinunt
abor16. C
et
descrizione
di
una
di
siffatte
da
d' Angiò in
Carlo
giostre,tenuta
in
Saba
Malaspina,
Napoli,
Colle^.
Del
20
quosdam
quod
definizione
scilicet
(sic)
I4-Ì5"
inf.lat.
ludus
equiore tulerim
aliquidsperare
si
sceleris
iy./Jvelut
circa
deliramenta
angustiacogit hone-
se
quibuslibet
Maturano
di questa
(1) Sul significato
cf. Du-Cange,
estimantes
ullius
13.
immerito
potentioribusadulando
ut
pacto
B
admi-
causam
Maionis
generis altum
traducit
eoque
omnium
quolibetpacto tolerabilem
suam
miserie
potuerit,15
contra
crediderim.
rei familiaris
et
conve-
modis
devolvi
immisceri
admiratione
io
respondit,satis
vice
inquit,«
sceleribus
dignum
tanta
ei
non
conspirationis
»,
qui-
et
in Calabria
tunc
innoxium, adeoque
alios
lestissime
mo-
impe-
innocentiam
exequens,
eiusdem
nam
«
nec
periculis,
C
velit
eiusquenegotiisac
tenue
loquendum
aderant
qui
ut
susceperit,
«
rere
ad
Consilio ad id temeritatis
quo
particepsestimetur.
A
hoc
et
transisset
Maionis
proditorismandatimi
rati tuendam
II
Farum
Rogerius de Marturano, qui
mirari
se
opinionem
C.
sed
cognita,palatium eiusdem
exponeret,
causam
asseverans,
superque
ut
abhorrere.
potentibus viris Calabrie, qui
adventus
5
desponsate sibi puellule,eo
captus,
igitur,legationesuscepta,
cum
magni
comitis
Hugonis
custodiri preceperat, utriusquevotum
diligentius
comitisse
nerant,
ceterum
tepidior. is
erat,
regis Rogerii spurie,que
fuerat,forma
uxor
ventum
rem
quod ignobilisesset, ceperat nuptias
ferebat,quod admiratus, re
diens.
posthabendus,
pepererat.
nomen
ad
promittere,ubi
cuiusdam
autem
('),nemini
animo, facilis a propositoresilire,
quod persuasimi
erat
audax
esset,
lu dia
h asti
vocant
||
[sibigratijammagnumque
militimi
IO"D
FALCANDI
Re, VI, cap.
x.
25
LIBER
item ab hìis,sed
«
sint
«
presumunt,
«
culis
«
nobiles criminosis actionibus bonam
«
«
«
«
I5
20
2
5
3°
SICILIE.
REGNO
«
5
io
DE
«
virtute redimant, sublimia
tamen
multis
potentium virorurn patrocinia
abiecti
ignobiles
laborant insania,
dispari
quicum
non
nullaquegenus
ut
33
sperare
peri-
ementes
generispossintignominiam diffiteri. plerique
lance trutinant,
nichil
demeriti,fas et nefas
famam
deincepssperantes acturos, quo
infamie propulsare,nonnulli
possintsemel inflictam notam
de proditorumsemine
procreati,
eliguntsequi
patrum
quoque
haud
vestigia, eiusmodi quidem homines
indigneferendum
Maionis
est
eiusque limina frequentare,te
parere mandatis
equa
integerrimefame iuj|[venem,
amplis-
nobilitatiset
summe
se
«
vero
«
simis
«
inhiare;pre]oculis habe qui
«
tibidelinquendi
viam
«
necessitatem
«
huius
«
cissime
«
omnes
«
predicasinnocentem
«
ctum
«
incurras.
«
nium
«
cognoverit,
qui demum
ditem
ratio lucris turpibus
nulla permittit
patrimoniis,
et omnem
genuerint,
sceleris
aspernandique
intelliges
parentes
obviare sceleribus,
tu saltem
vindex
persequitur,
adversus
eum
videres
certe, si neminem
indictam.
debueras.
nunc
unanimiter
moveantur,
tu
?
dum
cuius
proditoris
idem
nobilitatis,
quam
esse
atro-
autem,
cum
solus eumdem
asseris innocentiam
suspe-
facis,
verendumquetibine fame dispendiumac lesionem
te
quis enim
putandusnocentior,qui bonorum
eo
sanguinem sitit,
qui nemini
in hanc
hoc
«
occidi consenties,
aut honore
«
litatisastrictus,
aut,
«
dudum
«
summis
«
tatum
«
blandiris.
«
situm.
«
die
cer[te
innocentiam
ei
cum
privari,
?
at,
eo
hunc
consilium
tibi iam, nisi
regem
sis fide-
fieri,
regem
regnante, secundus
honoribus, optiotibi dabitur
fulgebis
eligere.sic
subripere,
tu
sacramento
notarium
deposito,
eo
olei venditorem
querit
regnum
tu
propositum hoc approbas,
tu
vocas,
om-
innocentem
evasit?
potestatis
eminentiam
«
quem
nisi quem
nocet
ei fraudulenter
per
quem
eris
a
rege,
velis comi-
de futura prosperitate
fallor,
virum ingenii!puta|[iamregem
perditissimi
depoMaionem
quidergo?
existjimas?eadem
regnaturum
i.Phis
o
qua
4.
14.
cantior
te
obstructam
«
nuerunt
e.
C
omnibus
reg]num occupaveritcum
possint]B posuit
9.
haud] C
(sic) A
derilinquendi
B
obstrusam
aut
11-12.
18.
C
hiis
amplissimus
adversus]C
contra
qui eius
i3.Cge2i.Cne-
33. P his
U. Falcando.
3
C.1IC
11
B
FALCANDI
H.
34
adde
obruetur.
lapidibus
esse
quod
solum
aliquidimputetur;te
obscurum
si ferrum
adheserint,et
fam Maritati
suscipere. aspernare
amicorum
dictam
et
ipsius incolumitas
ceteris omnibus
impotentiacondempnatis,tante
est.
benignitasreservavit.
suis
armatus
patus
unde
scitur.
semel
dictam
et
eum
hoc
ex
facturum
dubia nobis
inde
quam
mutua
1.
virtutem
et
non
meriti
si] Così
tuam
i codd.
io.
Cperuitiam
in C.
e
P.
Cacquicsce
15. C ultioncs
26.
Cnequempiam
preclari
fortune
existimat,ut
est
tuum
ne
sti-
multitudine
iuvenis; enitere
virtus
te
sequaris
vocat
pactionespoponderis,
preter
(sic) gladios
manca
BChoc
25
ad vin-
quempiam
ergo,
id modis
nani
1 1.
in B.
AB
et manca
18. P
31. /l Z?
tu
eam
deerit edam
gloriam,non
imputetur]P vendicetur
hunc]
igitur
denegesobsequium. quod
eorum] Pcommuuem
28.
ne-
ubicumque libuerit obtruncare.
compensano,
3.
sive
20
innatimoris,nichil suspicionis
consequerisimmortalem
grataque
Xr
procrastinationis
militum
an
felicitatisattingas,
quo
nec
intrepidus,
te
ei
potes
secure
poscentifortune
si
ac
||
[huius]tam
superstitemderelinquat.age
hunc
gradum
deesse.
laudis cumulum
occiso,nichil tibi verendum
sui
vin-
libertas in
familiarius admictendum.
inermis, solus
nichil
occurras,
virtuti,
gladiosnon
dolis circumventum
ac
putet iam
sive
beluam
ad
attriverit,
salus
io
superest
hanc
id cuiuslibet
ad
nec
quod
expectanda. adeo
temporisoportunitas
est, aut
fraudibus
te
alium
minem
ut
nani,
vin-
experiaturcerte
regnique
facinoris
eidem
nobilitatis
ultores
tuis
dilatio necessaria
13.
audaciam
manibus
quo
sit
pari-
omnium
eorum
persecutionibus
oppressam
eam
scelerum
tamen
regisquidem
enim
ad
et
perniciemdiutius debacchari.
nostram
licet innumeris
manca
consiliis
patere truculentissimam
vendica, nec
in libertatem
tibi
liberos tibi
sapis,uxorem
accingere;teque pariteret id
dictam
D
si
5
rudimenta
artium
affinitatiscontagio tua
cuius
polluenda. respue,
adquiescetandem
II
expectationem deludere;
omnium
socerum,
scelera
an
degeneresprolemque generisbiformitate patridissimilem.
turam
C.
malis
malarum
iuventutis auspicia
pudeat inter prime
in
respiciunt
; quicquid egeris,
elige:virtutem
? pudeat te quidem
publicari
nobilitas
in Sicilia cui virtutis
es
omnes
potest.
non
unus
saltem
compareat,
nusquam
solus
omnibus
(sic)
in C.
12.
condemnatis
conquereris
4.
P
PC
vindica
20.
adeo
A-B hiis
32 id"l
.
30
LIBER
5
DE
SICILIE.
REGNO
«
perquiremus et impetrabimus,ut
«
trimonii
«
scrupulo,huius
«
iurandi
«
satisdationis genere
«
autem
«
tium
«
horum
tibi federe
esse
religione[majlueris
eadem
virorum
Hec
batur
incognitum
iam
eius affinitatem
velut hesitatione
premineat,quam
15
comitisse
nuptiasanimo
cepitquein eodem
se
detestari
dum
autem,
mox
metiretur,puduiteum
aliisque
quiaderant
20
partinichil
etiam
postmodum
situm
fedus matrimonii
25
temporis interim
animi
ut
quam
mature
3°
ciendo
1.
6. P
AB
27. quoque]
(1)
«
enim
La
missum
1-2.
C
nec
ubi visum
est
utrique
propinquis
predispo-
Matheus
instaret iam
P
Bonellus,]si
17.
alibi quoque
ab eius
esse
quin illud
staturum
fortunam,
obsequiodesci-
dies quem
idem
prospiciandum (sic)
PRogerius
18. P
P
persuaderent
23. prehabitum] P ipsum
predictum
id sibi
interfl-
secretum
archiepiscopo
cum
5. C
se
per
minus
matrimonium
13. Pdesponse
21-22.
C
plenaqueperacturum
eius
et
successibus,iam
fatigatam
Caracensis
(sic)
Romualdo
expectet,
regi providerat,
placuitei
preemineat
diutius moratus,
promiserantimmutare, ipsaque
nec
possitperficiat.
perciperes.cum
putaverimus
19. P
posito
pro-
mutuo
25. C occurrit
si ammiratimi
occideret, Cle-
que
Salern.
enim
Cf.
di Catanzaro.
contessa
loc. cit. :
illi erat
a
«
B
hoc hesitasse,
oportunitas,
nequaq'uam
occurrat
12
pactas sibi
sacramento,
habentibus,utrinqueprestito
ratum
prefixamdiem
tantis admirati
visse
inde
nobilibus viris respondit:
prefigitur.additqueetiam
certus
nec
ausurum,
non
nec
adhuc
roboratur,mortiqueMa]ionistermipreha]j[bitum
pactum
[nus
comitissa
scelera,
obscurum, patris
super
proposite.sic
penitusque
eorum
tamen
lo
ve-
secum
paulisper
periculumimminebat,
si pactioni
starent
fiducia,
nichil
facile mo
ut
iuvenilis,
animus
persuadeteconfidenter
que
a
».
roborari.
plenius
proposito
Rogerio de Marturano
ea
ei
quod
et
12
poten-
dicere,cum
attinet
deliberans,hinc desponsatesibi virginisgenus
eius infamiam
e.
putaveris.quantum
plurimum abhorrebat,quadam
suspensus.
iuris-
quolibetalio
seu
laudis,accendi, ipsiusqueMaionis
amore
iamque
nobilitate tibi
dicente,ceperat
eo
contentus,
non
nuptiasrecusaverit,
tibi putem
ma-
seu
certissimum,||
esse
prospiciendum
comitissa
CO
dubietatis sublato
omni
coniungatur, et
tibi
Catacensis
comitissa
pactionisreddemus
te
35
Pro-
comitibus
«quod,
«
menciam
«
darent
comitissam
in
uxorem».
Catanzarii
illi
e.
36
FALCANDI
H.
habere
colloquium.
populi motibus
de rege maturius
cum
regnique statu
suborta
disceptarent,
inde
est
futuro
mox
de sedandis
amovendo,
deliberantes invicem
de thesauris
controversia
enirn admi-
cuius deberent custodie deputari.dicebat
regisfiliis,
ratus
tutelam
puerorum
palatiumsibi debere
thesauros totumque
ac
ipsiusque
5
commuti, quoniam oporteret regni negotiìsinsudare,maximeque
thesauros necessarios
et
arcendos
dissensiones
emersuras
C.
12
C
tutela
rorum
roborari
plurimum
omnibus
dari, nec
sanius
iura
autem
suspicio,
puerorum
sic
12
D
socio
spei
1.
P
sibi debeat
24.
ita
auxilio
7. B
manca
mancano
custodia crederetur.
2.
in C.
ut
sibi
ij
et
nam
si necessitas
et
sufficeret
quantum
20
posset avelli
iratus
ab
9.
C
mutuam
enim
sola
eius
non
indi-
C
reluctante,facile
etiam
hanc
iam
ad
dubium
i codd.
advertisse
in
C.
17.
et
4.
manca
quid
Preponi
in tali 30
||
[sepenitejre
positi,
pro-
cuius] P
in
chil
ni-
presens
nec
inceptopenitusavertisse,
mancano
proposito.25
eum
verum
esse
ita
rediberi,quod
preterea iam
emersos
rediberi]Cosi
32.
suis
subintulit,
non
debuerit adversari
suo
reservare,
regnique statu
26.
C.
custodibus
adimplere.
suum
tumultum
in
censere.
quippe quem
penitusdispliceret,
discordiam, nec
cumque
pueris
tutorem
sit,removendum
quidem ignaro,aut
eo
animumque
committi
enim
cum
participemascivisset,
proposuerat
obfuisse
fore certis-
[tuncadversujs
appetere,
obviare,tandem
consilii
et
quod
posset
C.
Maioni
compensationem
auxilio,et
geret
maxime]|[que
non
a predicta
archiepiscopus
cum
meruisse
archiepiscopo
grada socium
io
episcopisaliisque
archiepiscopis,
thesaurorum
machinationibus
nunc
pue-
controversia
ea
igituralternis disceptationibus
sententia,eademque
de
ea
ex
omnes
regnisumptibus faciendis suppetere,
diutius protracta,
noverat
ut
thesaurorum
ac
ab ipsiseum
exigeret,
accepturum.
nam
e-
de quibus nulla posset haberi
religiosis
personis,
et
redditus totius
si datus
archi
compesci,
tunc
asperandos.suspectum
esse
venerabilibus
regjnum
consilium
magnis sumptibus
suspicionisinnasci
posse
permictere,et
comprimendos
passurum,
precedentem plebisopinionem :
modis
eum
sed
numquam
se
nichil illuni aliud quam
simos
se
intestina bella posse
et
aiebat id
piscopusautem
sine
hostium, nec
incursus
exterorum
rebellantium
ad tumultus
esse
C.
26-28.
utrius
22.
Le
P
unquam
deputari]P
archiepiscopo
parole quod
eum
-
38
berans, ad
Matheus
Bonellus
ibi
13
B
militem
quemdam
impunitas sequeretur.
urbe
ab
et
Panormo
obvium
suum
Siciliani iam
in
reversus
mi-
.xx.
in
habens, quem
mentem
reliquerat,
persensitindicio quodque
eiusdem
prepararet,
cerem
gesta,
re
Panormi
profecturus
Calabriam
Maionis
ita
hoc
quod oppidum
pervenerat,
libus distat.
factum
dabat,ne
id operam
autem
Thermas
e-
FALCANDI
H.
propositum
ac
sibi
iam
venturo
5
car-
admirati litteriscrefbrius
citaretur,
quamquam
prudenti
nec]Ilongam temporisangustiadeliberationem admitteret,
Consilio statuit
tamen
priusThermas
non
(%
ascendere
nunciis animum
(2). litterisergo
illiusprelibaverit
narrat
sedatos
de
sua
opera
inimicis
iniunxerit
stolari ;
ipsiusfìdem
qui
admirati,licet
gesserit
quidem
sue
fiducia,ut
ac
1.
P
C
PC
io.
quem
BC
(1) Termini
B
B
voluntati
9. P
negotia
C
14-15.
spe
negotiis,eum
abscedere
P
A B
trenta-
sibi filie
B
abscendere
abundeque
19. P
nevolenza
be-
prelibaverit(B err. prelibavit
»)
preferibile
perchè degli
par
intendimenti
del grande ammiraglio il
date
dal F.
absce-
«Thermis
portano
i codd.
mi
consigliano
«
»
«
mi
Bonello
non
aveva
la certezza,
la notizia da
solo
ma
quel suo
(« menpropositum Maionis eiusdem
ascendere
poiché ascendere a Terpersensitindicio »), e poi perchè la
della quale
e
una
mini, che aveva
vera
acropoli, lettera che egliscriveva
il F. ci riferisce il tenore, pare che non
che precede,può
dopo il pervenerat
miri a raddolcire,ma
ed era
naturale
afforzarvisi,
significare
piuttostoa inda«
dere
ad
»
; ma
la
accettare
lezione
tem
ac
»
che il Bonello
sarebbe
stato
Governo,
esitasse
a
far questo, che
un' aperta
senza
prima
di Maione
verso
C.
Accetto
col
rottura
accertarsi
del-
gare
l'animo
di Maione;
contiene
anzi
qualche frase di
rata
a
rimprovero,come
conveniente
non
dispetto,
ispia
chi
vogliacalmare la collera altrui : nam
prò gratiapotiusingratitudinemeompensationisvice sibi redibitam, iamquesta ragione.
praeleniat
que se longa promissionisexpecta
di lui.
«prelibaverit»(v. nota
te)mi pare che rafforzi
(2) Le edizioni hanno
come
«
milite
«
«
l'animo
Thermas
»
«
riante
«
La
va-
«
«
seguen-
«
«
»
però la lezione di
«
«
tione
suspensum
»
15
diligen-
deserviens,ea
insudare
Termas
prelibavit C Maionis
dista da Palermo
edizioni
sollicitudine
amplectandum
miglia siciliane
alle venti
satis habun-
amplectendum,pactasque
Thermis
3. P
preleniat
omnes
imperia pre-
maxime
iussioni
videret
chilometri, quasi corrispondenti che
sette
Le
suis
crederet
impugnitas (sic)
tantaque
omnia
per
quem
ampliori benivolentia
re
eius nichilominus
semper
fuerit obsecutus
in
eius
io
quicquid
peragendum
aliud quam
hac
studio
tanto
ad
et
nichilqueiam
expeditos,
deque spectatam,
tissime
factos
ei
additquesuam
directis
Maioni
Calabrie tumultus; Calabros
esse
amicissimos
missis
quam
"c.
LIBER
differret;
nuptias non
bitam, iamque
votorum
plenitudine
obtestari,ut
mendum
eius in
timorem
gaudium
tatem
sibi dieta fuerant; iniquuniesse
niat
dicens
nuptiastanta
palam
(l)
prece
deincepscrediturum,si quis de
W.
gesserit
et
dehinc
illisub omni
agit,rogatque
25
promissionem
ut
febribus
archiepiscopum
fuerat
omnibus
moveat,
acceleret
enim
Matheus
ergo
tantam
Bonellus
C
t.
io.
gessisse
2-3. P
illisque
13. prece]
pturum
P
prae
13-17.
se
B
20.
et
et
repositam
4.
il tratto
sub
P
15.
pata
«
tono
di correggere;
che
».
omni]
26. P
I codici
l'errore,sebbene
ma
è
così
susceptus,
da
plurimum
admonetur
prece
ad
maxima
quam
notare
grave
desyderio
7. A
eumque
17.
P
sub-
omne
differri. interim
iam
periculo
tanta
effectu.
ydoneum
stricte
de-
non
8. C
promisi
nuptias manca
in
B.
18. C adem-
desyderio
idoneum
ci permetda
P
gratias
adit,eique quod
huic eius sollicitudinifortuna
«
se
130
vene-
ingre-
perpetrandofacijnori
tempus
dalla variante
si vede
(1) Come
la
(cf.r. 13)
parola prece », per evidente errore
di lezione,in P fu stamprae
e
ve-
litteris,
tanquam
secretius
eodem
sine
eum
afFectuose
tam
celeri prosequatur
suam
eas
securus
dilationis impedimentum
et
Tutto
benigne
criminis
primum
quam
honore
laborantem
non
solliciteperquirebat;
sed
PC
13
falsi-
fronte Panormum
eum
expediens,ab
totum
modis
rem
e.
quidpiamsibi sug-
mali
nuptias,quas
ditur,
ibiqueab admirato benigneet
ut
ti-
tantisquevotis expeteret,
eo
nuptiarum promissione lenitus,leta
gestum
tanti
ille visis eiusmodi
at
suis
eorum
nunc
deponatsollicitudinem,
suo,
conceptam
postulaverat,
adepturum.
hinc
qssq
celeritate rescribit,
uti
satisfacturum iri desiderio,
rit,
eumque
ea
qui
eius indi-
Bonellum
commoverant,
se
meruerat
le|tosexitus perduxisset,
gnationem
nec
bene
eo
id
rogare,
se
familiaribus
inspiciens,
igiturlitteras admiratus
que
id
comrnutasset,
ostendit,illisprecipuequi adversus Matheum
ei
nani
promissiconiugiiletitia muneraret.
arguì,qui filiesue
20
cessisse.
nunc
quid de
per si
ac
triste belli principium ad
ac
Has
fraudari desiderio,
exposcere,
qui
redeuntem
eum
15
in contrarium
longa promissionisexpectationesuspensum,
se
diutius cruciari,
suoque
io
hoc
veruni
39
vice sibi redigrada potius ingratitudinem
compensationis
prò
5
SICILIE.
REGNO
DE
da
far
tutte
«
in
riprodotto
le edizioni,
(2) Cf. Romualdo
dunque ammiratus
«super
hoc
hec
credere
«
fu
il senso,
mancare
esset
Salern.
sepe
recusavit
ab
loc. cit.:
amicis
suis
premonitus...
».
e
FALCANDI
H.
40
rendum
fere
in summo
flagitiis,
precipitiumminabatur
detrudens, ad infima,circumductis
enim
cum
cuiusdam
propinarifecisset,mirabatur
et
tardius
ingentibusangebatur,timens
curis
nitati restimi,
preparat aliud multo
litie.quod
ne
rogatque
evasurum;
facilem
ut
medicinam
egritudinis
de
e
14
a
ficultate cibos
accipiat.at Maio,
aliam reservari
:
dehinc
dili-
se
15
iurat
audiat,neque
sue
ferenter
esse
cuius
tem,
3. C
animus
nichilominus
fidei
se
6. P
sensum
acturus,
quo
committat.
C
elexerat
viribus
ut]
B
P perinde
27-28. indifferenter]
promittat
(1) Cf.
secondo
se
hoc
negligenter
tam
(sic) C portionem
24.
12.
C
nec
29. C
sciat
sanari
sibi,si
propriasalute
mori
vertat,
nichil
C
iubet"]
P
; vim
siquidem eum
21.
ac
diem
eam
frequentiusappetens,
de illius ut
; seque
allexerat
in
potionem
amicorum
nociva
aspernetur
sollicitum,
nam
quid deincepssit
dif-
summa
obtemperet voluntati,cum
semper
faciendam
aliquotiens
cum
importune instare,20
iubet
consilium
ne
ut
legem egritudinis
prosunt
et
illifamiliarius assidet,et blande super
redarguens,hortatur
se
genus
vexari,[utneque]sine
videretur
ne
ipso suspectus fieret,preparatam
eoque
que
hoc
tantum
archiepiscopus
solo visu abhorreat,sed
quamlibet medicinam
esse
crediderit,
amicorum
ipse in presentiasua
debilitate
membrorum
eius interrogati
statu
ita debile possitamplius inaniri,et ipse
periculocor||pus
magno
eum
ad hec
ro
undecimam^,
expertissimam ad
et
accipiat,
quam
gentissimefecerat preparare
patifastidium,tanta
Consilio
facile,si
subiungiteum
maamplioris
et
circa horam
quadam,
sapristine
previdens accidisse,
archiepiscopumvisitat,
eique assidens,primo
inde
5
manum
diuque languere,
forte posset
ad nocendum
vehementius
deferens,die
secum
mori
impotentia veneni
idque ex
quare,
ceperat obli-
venenum
promissisillexerat,
ac
eum
ei
supereminentiam sensim
ipsiarchiepiscopoper
donis
familiaris sui,quem
hor-
iam
collocasset,
rotam
anfractibus,
admiratus
iam
culmine
rerum
volubilis circuii
et
ignobilem,tantis
virum
ducta,quod
quasipenitentia
fuit,que
in
26. P
quem
desiderat,
iurat indif-
expetat societaalio quoque
invisit
P
visitat]
expectet
B
valetudine
P
statu]
desyderet
P
27.
spei
expectat
aliquoties
30.
quoquam
Romualdo
il quale
Salern.
loc. cit.,
questifatti seguirono
«
in
«
iam
vigiliab. Martini,
.
nocte
».
25
nescire
contigerit,
quam
enim
ea
inchoata
.
.
C
30
LIBER
DE
fiducie sibi repositum.
aut
excusat,
suam
ad
5
ille grates ei
at
fidemquelaudat
spondendo,aliisque
insuperde
qui Matheo
Bonello
rebus verba
Maionem
se
armatos
variis sermonum
monet
audaci
ut
cillime posse
minere
chinari
non
exierit,
dubium
lucri spes vehementius
succedente
accendebat.
exire,aliud
iri.
'
fugiendi
ei
quicquidmalongis
vero
nec
perpetrandum,et
inflammaverat
inter hec
urbem
totam
crepusculo,
Ma-
fapericulo
quin omnis
ad id
dudum
Maionis
et
astrinxerat,
mentum
b
14
imsibi periculum
hoc
spatiumindultum
onerandi,quos
persuasionibus
erant
e
ipsisedibus nichilo segniusobtrun-
in
ei deliberandi
nec
suos
secretiore domus
sine
sine metu,
nesciens
esse
eum
et
exponit,paucisquead-
totani
cognitatimens
re
itidem
voluerit,
candum,
eis
fieri; sive enim
sive
obstruatur;
ilico
acceleret
nunc
imperatum fuerat,in
sint animo;
fortique
rem
securus
aditus
sacra-
odium,
et
solis iam
occasui
subitis incertisque
rumoribus
videres attonitam
incedere,
civesquehinc inde turmatim dispersos
ab
timoris quod urbem
et quidnam esset
repente sic attonuerat,
sed arrectis
invicem sciscitari;
alios autem
obstipoquidem capite,
auribus per
plateasurbis conventicula
sententias.
dissonasque
proferre
sabatur
nocte
varias
facientes,
ad
opiniout Maionis instinctu,
regem
in
venturum
ipsaquevia
Maionem
ab
nichilominus
via
Cooperta,ab
protensa, qua
congrua
1.
P
AB
22.
oportune
P
loca
gratias
audaciam
19.
urbem]
eum
P
C turbam
Pobstippo C obstipe arreptis
U. Falcando.
eam
imparatum
21.
P
29.
qua
6.
de] Cin
desuper
-
deesse,
non
interim
noctem
detineri,
ad
domibus
archiepiscopi
dehinc
disponit;
3. C
Matheus
at
um
palati
A
armatos
13. P
opportune
21-22.
30.
ab
competentibus]
16.
quicquam
invicem]
domibus]
per
occulte
erat
in B.
manca
paratum
rumoris
P
transiturus
in
regis
militum
fuga speraripoterat, plerosque
Maioni
8. ei]A
congruisipse
in
eisdem
ver-
tenebras iniecisse,
primum
mundo
suas
id
ea
archiepiscopum
crederent occidendum.
satiscommode
archiepiscopo
hoc
super
circa
||
plurimorumtamen
Bonellus,ubi videt militum sibi promptam
30
est,
ambagibus detenturum.
parte militibus convocatis,rem
25
mittit
multiplicans,
competen||tibus
disponatin locis;
theus ergo Bonellus,prout ei
20
resingulaprolixius
milites
peragendum quod promisitviriliter accingatur;
interim
15
ad
amicitie.
41
referens,
impotentiam
vir
dicat,ut siquidern
occulte faciat armari ;
10
SICILIE.
REGNO
P
P
a
se
aedibus
3
et]
mutuo
e.
i4
c
H.FALCANDI
42
easdem
vias alias lateraliter effluebat,
turbe
observandas;
Agathes (2)
cte
quoque
locurn
sequebatur quosdam
Maionem
paucis ad
ipse curri
quod ibi via
insidiis,
eo
putabatoportunurn
trivium
in
dispergebat
est
re
diligentissime
quam
14
o
insidiarum
lateri
eius
qui
Messanenflsi,
eius familiaris
tudinena transeuntes,
Matheum
ad
Bonellum
plerisquemilitibus
cuna
Maio,
tunc
ad
stans
subiti
ac
mali
precipitaccersiri.
se
Maionem
iam
latere
non
«
sceleribus tuis modum
«
admirati
immurrnurant
visuiaa
armatis
ille sentiens
at
Consilia,prosilit
ex
B
4.
in
B.
B
sic
misceri
13. C
5. P
(1)
C
Venula
«
constituerat
Adenalfus
pervenit
assum
(e
»
senso
strata
dal
Sicilia
del F.
della
e
si chiama
nedda
questa
e
»,
specialmenle
a
che
una
riesca
Palermo,
in
dove
tiene presso
arabica
di
Nei
Calabria
tuttavia
«
C
psundate (sic)
regi-
voce
cita anche
il
«
vicolo
e
»
parola si
vi-
proverbio
cassaro
o
modo
di
dire
:
Maione
iuxta
sitando
«
inchoata
«
tutti i
volume.
Salern.
», cor-
B.
iam
loc.
cit.,
che
circostanza
in via que
«
Agate
Panormitano
alla
di Palermo
cf. la
cassaru
in vias alias lateraliter
».
portam
Quanto
manca
supervenit]
20.
fu assassinato
«
comunissimo
«
tam
parum
C.
(2) Cf. Romualdo
quale registra la
«
principale. In
principaleman-
», è
il
vicolo
il volgo la denominazione
«
effluebat
te
Maioni,
at
nto
spuntanu
adopera
un
significare
la via
«
»
in
rispondente a
«
ictu in
est] C iam
manca
20
nefandissimis
ut
semel
9.
vaneddì
«
dialetti della
vanedda
via
nel
»)
nellum
Bo-
inquit,« adsum,
»,
abradam».
19. iam
(sic)
15
interrici,
vocari,suaque
se
vel serus,
opportunum
21.
che
Cange,
questo passo
6. P
aserciri
esse
insidiis,
strictoque
ecce
nomen
C
è
et
unoque
18.
vinella
«
figuratodi vicolo
Du
imponam,
regis adulterum
quam
multi-
turbatus,Matheum
rumore
gladio,terribilisei repente supervenit,«
« o proditor,
pessundatenobilitatisultor
il
notarius
insidiis,
ipsunaque ab eodena, sicut audierant,debere
in
«
Matheus
auri
perveniunt,eiusque
euna
io
locum
adherebat, colloquens,prope
camerarius,vix sequentisturbe
Adenolfus
et
adrnirato
iam
igiturepiscopo
cuna
subito
angustiasincidisset,
in vie iana
tata,
pluriinum coar-
archiepiscopifores
exierit obserari.
primum
5
eumque
culpam
precedentis
et
iubet
bene gesta discedere,
panini
San-
portam
itaqueubi
angustiedilatatione prodiga redimebat.
visum
providedistribuit
admiratum,
preveniredisposuerat
exeuntem
deinceps sese
militibus suis
que
immisceri.
preceperat
suorum
in
CO,ut vulgo dicitur,
sic ubi forte per venulas
ac
prcmunit insidiis,
nocte
dum
.
.
est
a
vi-
.
archiepiscopo
reverteretur
».
topografiadella regione
che
fu
teatro
del
misfatto,
Epistoladel F. in fine al presente
LIBER
cum
orandi
nec
teram
violentiam
5
impetum
in irritum
evitare
in
defecit ingenium.
fatigatum
defluens,et sublati
partem
43
spatium, nec
indulgeretur
veniam
vite discrimine
tamen
SICILIE.
REGNO
DE
fortius redeuntis
transportavit.at eiusdem
letalivulnere, ad
potuit,acceptoque
non
corruit moribundus.
hii
pa|jrentes,
qua quisque potuitaufugerunt. Matheus
io
eiusque comites, ita
immorari,
tota
ribus,proditoris
morte
Maionem
15
haberent
civitas que
vero
erat
rex
ut
est
in
primum
tunc
-
rumo-
suspensa
in media
aliicadaver
nani
adhuc
conspuebant.nec
vivere,tantiquevirum
siliifuisse inopem,
ut
rex, insolitum
in urbe
via
qui
ob
id
ipsum nuncianduni
Maionis
mortern
Matheum
gnationisexarsit.
fuisse
P
13. P
assererent
23.
dilecti
(1)
«
tota
vir
30.
Cf.
turbatus
C
est
et
ab
eo
audacter id,iniussu
regiam
contra
maie-
ex
reflexit
maiori
quidem impetu indi-
mandato
15.
Credeunti
6. P
regio,delecti
forte
hi
7. P
protervius]C promptius
indignatumque (sic) est] C ei
regina
at
patienteraudivit,et
circuirent,
ne
pervigiles
exhilarata
C
ergo,
vindictam.
adeo
nec
eiusquesocios
nocte
civitatem
Romualdo
quid
magistrum stabuli,
etsi
nani,
molestius
interim
Paliorsum
transportavit]
tharius
nocte
palatium accedebat,rem
sibiquereservari
multo
Bonellum
qui civitatem
eadem
ad [setamen]
[aliquid
mjachinariconst[aret],
referri debuisse,
primo
4.
ad
presumpsisse(s\
Iadmiratum
statem
in
accidisset,
vidensqueOdonem
quempiam
suo,
con-
qui iacebat
autem
militibus suis afferrent.
ex
Maionem
adeo
ingeniinunquam
edidicit,
est plurimum tam
indignatusque
totani
qui
palatiovulgitumultuili audiens, mirabatur
e
turbinis
deerant
vero
sic interficipotuisset
; eum
exanimis, aliquem fuisse
30
prius ambiguis erat
appareret.
ergo
oppidum, devene
eius
15
diutius
Panorrni
animo
e.
proiectum,pedibusconculcabant; alii barbe pilosproterviusevel-
putarent
25
quoddam
vix
Matheus
id factum
quo
cognita,sic exilarata
plebisodium
lentes,eius faciem
20
re
Cacabum,
ipsanocte
accepturus,
runt.
in certuni
cum
gesta, timentes
dis-
notarius
inter noctis tenebras,gravitervulneratus,evasit.
Bonellus
terram
subito
qui sequebantureum,
vero
al-
in
nani
evasit,et ferientis
ictum
ensis
extremo
24.
ex
ea
Mattheus
19. Pex
contra] AB
sunt
occa-
AB
militibus
circa
no-
suis
29.
regiam
Salern.
condoluit
».
p. 431:
«
Quo
agnito,rex
Wilhelmus
multum
C
e.
i5b
a
sione
inter
riqueetiam
et
FALCANDI
H.
44
seditionis
domus
admirati
licite
erat
custodie
die
De
mansuetissimi
P
2.
virum
3.
dolos
eius] C
ac
5
ingenii et
sibi
regni negotiispertractaret.
delegati
poterat, per-
non
Cata-
Aristippum, archidiaconum
latinis quam
tam
delegitut
vicem
et
notariis,
gereret admirati,preessetque
Siivester admirati
enim
regis.
familiarem
C*)f
grecislitteris eruditum
de
ple-
oriretur.
deputati;
propinquorum
captione
Henricum
rex
Seguenti
niensem,
cretius
quidpiam
depredane.
XIIII.
ficium interim
discordie
aut
domos, quia facile plebiinhiberi
eius
affinium
missum
cives
eo
cum
igiturhic
cum
et
et
ofse-
comes
io
propositum regipleniusindicarent,et
PC
eiusdem
plebs
11.
P
Sylvester
viene
(2) Arrigo Aristippovoltò in latino
(t) La figuradi Maione, come
di Ariil iv libro delle Metereologica
stotele,
tore
dipintadal F., è quella di un malfatle
di
Nastudi
nuovi
i
san
Gregorio
parmi
volgare. Dopo
opere
di
verso, zianzeno, quelle
debba portarsidi lui un giudizioben diDiogene Laerzio,
due dialoghi di Platone
al mio
{Fedone e
e
Regno
pel quale rimando
ai
di GuglielmoI. Si sa che Maione
due
qualiprepose
prologhi
Menone),
tesse
proletterati e filosofi di ogni nazione,
mes,
che furono
stampati dal Rose in Hernota
classische
come
Arrigo Aristippo(v.
seg.)
Zeitschrift
Philologie,
fùr
che glidedicò un
stippo
Arie il card. Laborante
1866, III, 379.
Questi crede
De
trattato
iustitia et
neh" archivio
e
della
pubblicatoin
Maione
fu anche
insto,da
me
di
vato
tro-
cana
basilica Vati-
Palermo
scrittore
nel 1887.
e
dettò
una
del
dal
in
e
MXX,
k, III, 3,
ce.
94-105,
appendice all'articolo Re GuglielmoI
il suo
grande ammiraglio Maione
di Bari
fase.
neìVArch.
Secondo
in.
tempietto di
di mirabile
Nap. a. Vili,
ogni probabilitàil
stor.
S. Cataldo
fattura
in
Palermo,
architettonica,da
pochi anni liberato dalle fabbriche che
lo coprivano da
mente
ogni parte e bellarestaurato,
fu fondato
da
lui.
fu fatta ad
Nazianzeno
Guglielmo I,e
Expositiodel Pater noster indirizzata
al figlioStefano
1' Hartwig
che
e
di
pubblicò dal cod. della Nazionale
Torino
dio
originegreca. Dal dotto stuRose
apparisceche la versione
ad
invito
quellada
di Maione
di Palermo.
diversa
e
invito
di
zio
Diogene Laercivescovo
e di Ugo, artali elementi
Con
potrebbe rifarsi una pitturaben
da quella del F. degli uomini
degli avvenimenti
I,
«
cuius
del tempo
curia
di Guglielmo
ce
s^holacorni-
philososingula verba
cuius
studium
phica apoftegmata,
cuius
nil relinquitintemptatum
facinora
itatenus
preclara
magnus
ille Rogerius genitor illustriora et
multo
fulgore radiantiora reddidit
(dal prologo al Fedone).
tatus, cuius
«
«
.
..
«
«
«
»
46
audierat
batur, dicentem
nomine
catus
ad curiam
eum
Maio
Cacabum
auribus
admirati
mortem,
accepisse,
prestitoqueetiarn
iuriiurando
id
ipsum
totamque
universis
militibus
civitatis
ingressuvero
obviam
turba
ibi
palatii
prosequentes.
frequentiaplebisad
est
facinore
famoso
Farum
trans
Laboris
sibi
adeo
virtutem
simis
per
16
a
voluntatem
consilium
||
et
normique maxime,
quis Matheo
2.
quasi] P
ciusmodi
manca
quoque]
11.
in P.
PC
prope
4.
iuriiurando
21.
P
Post
Pharum
hec, rogatus
C
24.
26. C
Salern.
a
in
causa
regem,
5. carceris
peteret
manca
comitesque
(1) Cf. Romualdo
«
C
adversus
ove
lo
manca
litere
20
Terrarn
ac
eius universi
in remotis-
inefficaciter iussio
omnibus
Apulie cum
in Sicilia vero,
hostem
in P.
io.
18.
25.
PC
C
Pa-
quis-
publicum
eum
siquidem
ob
B
admirati
excludent
maiori
pervenirent
PC
19.
rnultis,[rex]
«
Mattheum
«
in
suo
Bonellam
amore
quodammodo
recepit».
ad
comites
iam
loc. cit.:
25
dein-
sublata,eius
causa
spazio è bianco.
iussio]PC
Sicilia,
verurn
populus conclamabat:
temptasset,
nocere
etiam
aperte
igiturtam
eo
extollerent,
nec
iam
in eius
et
ut
allexerat,
expectabant.
iam
totus
Bonello
iudicari,seseque,
rebellandi
erant,
i^-
ad portam
Apuliamque
civitates
ipsiac
mulierum
rege,
in
ad quemquam
futuram
curie sub eadem
solum
non
laudantes
quoque
a
maioribus
Calabriam
totani
est
ob
accessit,
gaudio usque
perductus.
suam
regni partibuseius
eis confederati
ceps
ei quam
Bonellus
audaciam
perveniret. comites
qui
virorum
plebisnobiliumque mentes
et
quoque
sperabatsibi
io
au-
qui
omnes
securus
a
nichil
se
suis Panormum
; dehinc
domum
Matheus
quoque
Calabriam
ingentieum
W
in
regem
benigne susceptus
gratiam integrerestitutus
omnem
huiusmodi
quia comites
plurima tam
exierunt,cum
5
gestis,
regem-
metum
ille quamquam
tamen
plebis,tum
rebellaverant
auxilio,cum
in
favorem
ob
tum
surum,
accersirent
sacramento,
at
crederei,sciens
parum
ita
eius scelera,
letis
com||perta
post
periculi
suspicionemexcluderent.
ac
c.
Bonellum
legati,
qui Matheum
apud
carceris
tarenorum
fuerant, assignavit.his
missi
eo
vo-
reddi-
peterent
quam
septingentamilia
reversus,
cum
nuntiarent
que
accepisse.episcopusergo,
deposuerat,responditplura se
hostiariis,
qui
'5D
depositi
eo
uncias auri,quas
iussusquereddere predictas
domumque
missi
ab
episcopum Tropeensem
auri uncias
quasitrecentas
turum,
c-
FALCANDI
H.
30
LIBER
mortem
in
pturos.
nani
severius
eum
animadvertere
ei debere
fuissent
indignationemet
odium
io
impendere,
derat, in
elatum
tantam
viribus vel
temeritate
ad
totum
nobiles suis per omnia
15
chil
eorum
[a plebe]solum,
et
veruni
sacramentis
quod
sibi iam
in regno
quadam
cumque
acci-
ei nuper
ductum
populum confluentem, virosqueetiam
consiliis et iussionibus
ab
niobsequi,
nec
||
imperaverit
putet illicitum,
animus
sibi velit reverentiam
ipsiscurie magnatibuspropensiorem
exhiberi.
interim
sibi
eum
gere
astrin-
omnes
pactionum federibus obligare.his
ignotis
et
rationem
incusserat,quod
crederent
litterissuis
implacabilem,
eatenus
cedere
ac-
quibushoc ipsum despe-
transfarini proceres,
quod universi
20
existimet.
parere
quecumque
id
neminem
superbiamut
videat
se
ob
non
fuerit,
periculum
precautum
Bonellum,
potentiaparem
regis
aperiunt asseruntque
mature
Matheum
nam
illum
itaque regine ipsiusfreti
regi causas
nisi
negligendum eius capiti,
palatii,
admirati conscii
dabant, ut adversus
concitarent.
Consilio,sollicitudinis sue
lato
sub-
potentiam illius
ipsimachinationum
et
id operam
ad
participes,
et
sum-
eunuchi
at
conscientia
scelerum
ac
fecerat,
eo
quod
suspectam
arma
presumpsisset,
reddidisset.
omnibus
animus
quibusflagitiosus
47
obsequiqui, publicoregni
omnes
libertatem
periculo,
5
SICILIE.
REGNO
DE
regem
offenderant
iuvenilem
ut
sibi
eum
crebrius
animimi
si
hortabantur,ut siquidemplenam consequi gloriam affectabat,
nulli
eniteretur quatinusintegram et
deincepssubiacere periculo,
libertatem
regno
25
vivente
maret
non
se
dum
30
facile sibi
sic enim
putasset.
manu
sibi securitatem
poterat, neque
tam
eum
et
regem
expeririomnia,
obviatum,
nisi citius
et
9. C
precantum
16.
quatenus
P
coercendum
propensiorem]
24. PC
promptumque
eiusmodi
consiliis
et
12.
P
ductum] C
eamdem
acquireret
25.
dum
19.
C
nec
B
dudum
transfarum
28. C hiis
impetus
metu
14.
B
20.
audere
et
provide fuerit
iuventutis
nulloquecohercendum
(sic)
am-
persuasionum stimulis avi-
incitatum
fervor animi
quocumque
dexteram
manum
dicere: interfecto Maione,
sic
opinari,
his ergo
adipisci
rege
promissioneseductus esti-
placatum cui
plurimum
facilesecuturum
traxerit,
verit
fallacicurie
dextera mutilatum.
glorieiuvenem
adquireret,
quam
satis
periurii;
15. C
parem
quod]
29. C audire
eum
B
quam
32. C
tempta23. C
ulloque
e.
16
b
48
vecordeni
quippe
e
i6c
FALCANDI
H.
cuipiam
eum
iure
qui
servaturum,
socerum
posthabito,
etiam
affinitatis
iurisiuranjdi,
quam
tam
suum
patrishabuerat, cuius
vice
quem
patrimoniisui
opera
fìdem
improvidum quisquis existimet
et
esse
tantis
impetraverat,
restitutionem
et interfeceritinnocentem; falsum
gratus beneficiis prodiderit
illuni inventa
nec
eadern
regi,ut
suetudinem,
theo
in thesauris
ei transmicteret
Bonello
tot
interficeret. aliud
ad
eiusmodi
quod
randam.
hec
id
cantes,
ut
effecerant,
miliares
admicteret, neque
crederet
interfectum,nisi
ditoribus
de
ducere.
sed
morte
facilis,
moras
dum
e.
i6d
huius
visset.
illisqui prò
ut
patrimonium
curiam
itaque
Matheus
quod hoc
metus
2.
novitatis
C
vix]
manca
(1) Come
PC
19.
ove
lo
in
illeggibile
A
ab
eo
et
hoc
B
4.
daturum.
27.
non
tantus
8.
5. et
29.
pluin
manca
calendis
P
io.
17-18. perducerc]
ubi
parum
camerarium
confixerant
ut] P
repen-
admicti, mirabatur
effectum] P compendiosiusque
differebat
ignorante
solito rarius
eius animo
AB
olim,
improviso
Adenolfum
C affluitati
socii
quam
idem
parcens,
ex
per-
impetus quie- 20
et
tam
solebat
ut
pro-
iniecerat
P
P.
tracta]
con-
efficere
illeggibile in A,
spazio è bianco.
nella nota
avverto
questa parola che
è
ad
17.
rex
B
(sic)
sui] P caedisque factae
contra
P
in
iam
portenderet. sed
iusiurandi
C
cuippiam
6. complicesque
18.
Bonellus
iniecerat^^,
suspitionis
quod
ac
P
tarenorum,
si
e
legge
manca
in P
a
r.
e
29,
in C
in B ;
ma
lo
il trovare
timo
che
codice
B
è
spaziovuoto
dimostra
copia
di
15
deferebat,
necessario
fervor
eo
puniendum
pulsatus,
simulque videns
vocari, neque
se
ad
erat
admiratus, genero
tina debiti veteris exactione
ad
ut
curie spoponderatse
reciperet,
suum
distulerat.
rege,
ab
causam
ipso fideiusserant,
repetiiubet, quos
solutionem
autem
iam,
congruum
||.lx.milia
inter fa-
posset ad effectum
composito, novitatis
tamen,
ab
eorum
vix
sustinens,in tempus
interim
incul-
quibusdam
eum
liberius
rei vindictam
populi tumultu
aliam
comunicatum
ut
io
prepa-
Bonellum
ob
Maionem
consilium
sua
Maionem
ut
censuerat
Matheum
iam
neque
Ma-
a
plurimasepissimeregisauribus
huiusmodi
con-
fovere propositum,
altiusque
sibi comode
principioviam
et
societates initas
ambire
maius
eum
ob id solum
nunquam
federa,tot
contracta
iuxta
nomine,
strenarum
; verum
5
sibi preparasse, sed
eius diademata
in kalendis ianuarii
enim
confinxerant,
admiratum
quicquid ipse complicesquesui adversus
in-
A.
in
ancora
quest'ulmeglio
25
LIBER
rimum
et
optinuerat,
apertiusin
cius atque
viderent
5
sine
modi
nam
obierat W,
furoris
Marmoream
domura
domum
est,
tardius
Bonelli
loca
congrua
per
viros eius-
regisanimum
erga
diutius,
sperans ita posse
ostenderet
ut
20
deesse
nisi
copias aut
registimor
fere
2.
P
obtinuerat
C.
in
(1)
ducentes
Matheus
La
della
data
vescovo
Ugo
animo
di lui
non
eius
parla,all'infuori
nuove
del F.
e
B
ducentem
nessuno
Risulta
dalle
Adenolfì
W
mo-
milites,
siquidem
tran-
intercipi
; simulque
sibi militum
delere,
omnes
unum
sic mediani
hiis atque aliispluribus
cum
propositum regisagnosceret, aliter
Del mutato
Maione
scoverte
ac
dell' arci-
morte
Galcule
ab istisper viarum
posset ad
Bonellus
22.
è nota.
verso
eos
visus] C nissus (sic)
nec
circa
insompnem, demum, infecto negotio,
autem
io.
neque] C
fuerit
Matheo
facultatislicentiam refrenaret.
indiciis voluntatem
rerum
dalle
domum
Consilia,
ignorare
neque
non
eiusmodi
ubi
ad portam
Philippumet
virtutem,ut
noctem
redierunt.
manca
se
eorum
erat
rnilitibus armatis
inveniri,vel ab illisqui in insidiiserant
situs
se
midisponensinsidias,reliquos
vel
exierint,
precedenti,
nocte, sicut in
ea
ventum
quod
pertransire.
precepit
Coopertam,usque
per viam
itinere transeuntes, ante
frequenter
replicato
rari
omnia
autem
audacie
et
fati-
unquam
litum
15
piscopi
archie-
eura
rnilitibussuis armatis,primum
nocte
sequenti
suam
auda-
suos
visus
perambulans,
|a plerisque
noctu
Mathei
cognitum
hec
Adenolfì, cum
urPhilippus Mansellus, nepos
viarn
nisi
ausuros
eo
apud
destitutum,qui diuturna
Consilio
quicquam
se
crederent inimutatum.
io
quod
eo
exercere,
nec
regisexistimabat fieri,
consensu
adversum
alios hostes
quam
nuperrimemortem
egritudine,
gatus
non
odium
se
et
ope
hunc
tam
49
amicitie locum
videbat in curia,qui summum
posse
Maionem
SICILIE.
REGNO
DE
però
nuove
16.
P
biamo
P
Philippum posse
insomnem
nel cit. cod. del
dell'ardi, della
trattato
sec.
1 io
xn,
basilica Vaticana
Deveralibertate
card. Laborante.
19.
non
his
23. P
dal
intitolatogli
V. iltrattato
et instodel card. Laborante
C,
un
Deiustitia
cit.innanzi,
il
pubblicazioniche egli fu, come
(2) Le annotazioni relative alla tonel secolo xn
grande ammiraglio, amantissimo
degli pografiadi Palermo
studi e protettore degliuomini
il loro luogo nella Epistola.
di lettroveranno
tere.
di
e
Oltre
alla versione
delle opere
da lui
Diogene Laerzio, commessa
ad Arrigo Aristippo,
ab-
da Maione
U. Falcando.
Circa
alla
Giovanni,
lermo
«
porta
Galcule
Topografiaantica
cf. Di
»
di
"c. I, 37 sg.
4
Pa-
e
17
a
providendum existimans, nondum
sibi
interim
de
sublata, Matheo
aliis nobilibus
c
17
b
FALCANDI
H.
50
sperent
ipso
facile
ad
inter
federisquenuper
amicitie
sibi
necessitate
desint,qui
non
istud subierit,nec
communi
se
id
subtrahere,admonetque
fuerint animi
unius
fortunam
omnem
sibi
comunicato
velint
nunquam
militum
plebisanimos,
moti,
mirarentur
cum
et
indignabanturAdenolfum
tamen
c-
'7C
dacie
in
ut
exercere.
ctui,aut
neque
eiusmodi
inveniri
eum
qui
iam
ab
foret,plebem
eis inchoatum
inceptam moderatius
4.
8. C
neri
ex
manca
obsecrant
(sic)
in
9.
14.
manca
25. P
et
Adenolfì
nunc
neque
tyrannidem
sibi
P.
5. C
in
nimia] PC
in
C.
23.
27-28.
C
una
anderet
neglediutius 25
oportere
tante
presum-
quicquid
nam
alii
secuturam.
dicebant
rem
vero
felicius proventuram,
5-6. C exasperant
(sic)
uti] B
19. P
et
presumptionis] P
.1 1.
/? subieris
consenserit
20.
PC
prima
(sic)
20
inimicitias
24.
eius
sycophantiae
7. B
(sic)
C mirabantur
di
rem
30.
30
fla-
periculum minui, sed augeri si
enuchis
amicis
avide
cautela
morte
amicitie]C
periculum et
precipitatumau-
eo
protelandam censerent,
cum
per-
estimabant,maxime
contingeret,
impetum faciendum, neque
ulterius
mortem
ipsum Adenolfum, ubicumque
in
tunc
ptionisvindictam
in
novitate
insaniam
et
*5
ita,
deinceps habendam
registyrampnidem
sustineri,erantque
siquidem
auderet
mani[fes]tas
putabant rem
vero
qui
illi,
rumorum
camerarium
Ma||theum Bonellum
con-
si dissimulando
eorum
benemeritos
se
co-
defuturam.
quod
gravissimeferrent inde
emersisse,unde
ingratitudinem
esse
io
permanserint,ut
gratiam
at
evasurum.
in
periculosustinere,nunquam
subterfugerequisque maluerit, neminem
consenserint
uti hac
precaveant;
quicquid aggressifuerint,facile peracturos.
Maionis
per fidem
fraudulenter
firmiter voluntate
nimia
et
ab
se
conservate
capiendum
mature
5
regni periculum
oneri
regisquedeliramenta
dolos
hostium
ut
silii,
enim
sanctionem,
quisquam
exa-
regem
quo
salute totius
prò
con-
||
quodque
eos, obsecrans
habiti
eos
se
iam
urgeri,a
premium expectabat. dehinc rogat
salutis
netur
effecisse.
debiti solutionem
veteris
in
ut
inierant,
voluerint
quod
sibi acciderant
que
societatem
eunuchis
eosque
rege
ordine
panditex
[sui]cum
hostes
quibusdam
et
suo
Panormum
Sicilie,
qui litteris eius citati,
viris
omnia
venerant,
consobrino
Lucia
Sancta
deliberandi libertate
conservare
C neque
aggiungono
inceptam]
A
ho-
-
(sic)
22.
merarium
ca-
tantam
B
latali)
ince-
LIBER
gitiorum caput, quod
enim
deincepsrivorurn inopiarnexsiccari.
filium
progenitum, Tancredumque
industria quam
minimus.
io
virtute
corporis
sciebant
enim
spuriorum
ad comitatus
ducatum
5
esse
dictum
est, intra
Willelmus
ibidem,non
adolescens
utiquepulcherrimus,
qui,cum
3.
8. P
etiam
aggiunge
lelmus
18.
PC
sine
militum
P
copia preconsumpta]
tra
cuius
filiisdebere
io.
Embrion
et
detestabile
E
re
,_,
contro
,.
Tancredi, già
°
a
'
puer
a
tergo
Fra le miniature
di Pietro
Arrigo
"
vivis, ab
sono
alcune
facce:
e
una
da
V altra
vecchio
da
,
il carme
originale
caricature,
adorna
di
fanciullo,con
Tancredus
«
verrebbe
F.
...
in
parte
.
comjtes
«
della
sommossa.
forse
«
essere
sinum
come
palatii
muros»
»
uno
il
Però
dal
nominato
Salernitano
quel
in
di coloro
e
tardi
Ale-
seguitodal
che
e
prima
Guglielmo
potrebbe
Willelmum
«
mentovato
principiSimone
..
.,
esilio più
in
inter
non
m
...
.
morto
volte
c
et bymoGuglielmo dunque
».
.
con-
»„
,
.
Guillelmum,
(( nem
è
Il
concesso
due
nomina
regno,
Z
Tancredum
.
mi
Salern.,ilquale
Romualdo
fuori
facie
notizia.
altra
trovare
e
di andar
,
vere
17. PGuil-
parlando dei ribelli cui fu poi
senex.
quali una, certamente
ispirata
versi citati,
Tancredi
con
raffigura
corona
del
sarebbe
codice
circa
puellus».
Guglielmo non
questo
di
*,.
«
che adornano
nel celebre
di Berna,
ai
Di
(2)
occorso
,_,
ore
exiccari
PC
copiam
scritta:
statura
senex,
VI:
fra le
due
«
TrT
Corporetegeminas.brevisathome.semperinuno,
Nam
la
presso
traddettoda
monstrum.
.
rivolgendosi
segue,
unto
,
annum
repererat
.'
,
.
P
contra] AB
11.
cenno
infelix
frater
obierat,
etatis
.xxn.
4.
CSymon
lui:
^
sicut pre-
vero,
reppererat (2). hos
prius consumpta
d' Eboli, Carmen "c.
(1) Cf. Pietro
Lipsia,
1874)
p. 25 (ed.del Winkelmann,
che forse esagera
per passionedi parte
la deformità
di questo principe,detto
da
fere
viribus sibi parem
supra
19. PC
.xx.
cedi,
con-
indignum
regis invidia,nuper
magna
scatebra
e
Apulie,Ta-
enim
Tancredum
e
in multis
tenebat inclusimi,cuius etiam
muros
palatii
ageret, neminem
decretum
non
regni dignitates
aliasque
naturales admicti.
liberos etiam
me-
supra
dicens patrem
abstulerat,
autem
matre
principatum Ta-
Symoni
deceptum.
amore
CO, cuius
prestantem
tantum
rentiqueet Capue principatumlegitimis
1
adhibere
socios
Rogeriiducis,ingenio magis
idem
patristestamentum
contra
errasse,
rei sibi
quicquidadyersus regem
eos,
foret,facile consen|suros.nam
renti
igiturapud eos
hoc
comitem, Rogeriiregisfilium,ex consuetudinaria
Symonem
diffi-
sine
copia preconsumpta,
preponderanteConsilio,placuiteiusdem
et
JI
originesublata,cetera
malorum
ut
operam
subsequantur;fontis
cultate
5
SICILIE.
lume;
incoprecididebuerat, relinqueretur
ante
ad id dandum
facile
REGNO
DE
insieme
Tancredi
«
in
F.
ai
ca-
17
d
FALCANDI
H.
52
itaquesibi Matheus
milites
multosque preterea
adolescentulum
iureiurando
Bonellus
potentes viros,in
et
dissimili pacto sibi confederat CO.
non
in
positum, ut
primis regem
decerneretur
communi
ducem
e
18
a
dehinc
assensu;
lignandigerere
ob
si tyranno
ipsisubstituant.
ad
hoc
inter
extorquerent.
videbantur,cum
assidue
ille
fere iuvenes
trecentos
ipsiuspalatiicustodie deputatos,qui
gisset,certum
exitu
patente,
non
3. C
ibidem
erat
comitem
6. iuxta
Rogerium
sceleratoque
P
11.
putabatur
14.
B
virorum
P
praefectos
«
ptione regis consenserant
17.
farebbe
caso
minato
due
per
principireali.
numerum]
specie il vederlo
volte
Il
prima
del
racconto
no-
dei due
F.
è
parte assai
più preciso,ma
si ricordi che
egli scriveva di questi
fatti dopo qualche tempo
e
probabillontano dai luoghi che ne furon
mente
per questa
teatro,
il Salernitano
mentre
testimonio
e
(1) Romualdo
che
narra
Salern.
succintamente
di
(loc.cit.),
questa
il
che
suo
aveva
sin' allora
dispettocontro
con-
pardel
dissimulato
gli uccisori
por-
ab
quod' 20
16.
(sic)
Barones
«
malo
malignando] P
9-10.
deputatos]
C obviavit
autem
multi
et
facto socii
hoc
de
Mat-
populo, qui
thei [Bonelli]fuerant, cognoscentes
in
regi manifestum
«
hoc
«
molestum,
«
rex,
«
in
«
ret.
pariteret
esse
ceperunt valde timere,
ne
temporis opportunitateinventa,
de
eos
hoc
facto acriter
vindica-
"c.
Della
ceperunt
quare
partecipazionedei
»
del sangue
principi
assolutamente
a
proposito
congiura; ma poi li ricorda come
compagni del Bonello quando questi
si riduceva
Favara
e
a
quando trat-
della
tava
della
modo
di
per
nivenza
da
15
redituris
intercipi,
desyderiisobstabat
Maione:
«
erant
militum
C inchoacta
reale, tace
parte.
giura,la attribuisce al timore dei
del Bonello
tigiani
per la vendetta
re,
era
ne
P
20.
«
haberet,
secum
numerum
in C.
manca
inchoata
in
ma
»;
P
dere
proce-
desideriis obviabat
eorum
quod
quod
parum
sic
sine spe salutis
id
veruna
io
aliquos ingrediconti-
si furtim
et
eos
eius
pro-
iusiurandum
eo
aliter incoacta
nam
ingressufacile submoverent,
tal
ab
ut
angustiasdistributi,
quantumvis
tarum
ma||
palatii
quibuslibet
possent
idem
ut
pactionibusirretire,
fecerant
se
crearent,
regem
aditus preputabantur
facillimus
autem
filium Rogerium,
sublato, filium
sua
r
omnium
videri nichil animo
facinora
pararisi Malgerium castellanum
missionum
quod
iuxta
eius maiorem
fore,seque
pro-
qualibetinclu-
in
fere puerum,
populo gratum
hoc
eorum
captum
quolibetloco,
Apulie,novennem
id existimantes
autem
erat
caperent;
derent insularum, vel in alio
quibus et nobilem
Avellini,
regisconsanguineum,
comitem
Rogerium
invicem obligat,
jllis
seque
pace
non
loro
col
re,
e
li ricorda
lasciar dubbio
attestataci
dal
sulla
F.
in
con-
FALCANDI
H.
54
Bonellus
Matheus
dispositis,
mentuiri
cessariis
premuniret;
monuit,
ut
ad
usque
haberent, neque
quid
interim
reditum
adhibentes
eiusdem
sibi militem
et
ad hoc
tempus
genter omnia
dici solet:
e.
18
D
tanquam
ad
et
cum
et
avelli
rationis
quod
esse
miles
postulatisinduciis,ad
horrendum
protulit,tam
celari ;
in-
super
hiis
potuit ab
esset
infamiam,
rito
imme-
nec
id
se
ille vero,
proditoreseos
consentire
appel-
sceleribus,quam
per sociorum
negligentiam 30
accidisset,
hortatusqueest
eos,
ad
quidquid egerant perferendum.
audientes
rem
17.
regisin
crastino
in C.
g. P super
hoc
2.
sua
superabundantem
18.
autem]
25. P
C
edocturam
ramque
auctores
PC
Matheum
adh.
P
P
consulerent,nam
Bonellum
iusiurandumque]
12.
enim
27.
sibi
nocte
ea
cum
plenam periculi,
P
manca
ut
gratias
his
31.
pri-
aliosque confede-
comitem
Symonem
principesadiit,referens quid
aures
25
plurimum indignari,
laudansque viri
eorum
eo,
se
poteritet
mature
numero,
20
si perpetrari
quod
edocturum.
socios
conspirationis
propositum,qui noluisset
mum
verum
indicasset,
sibiperutilem
in crastinum
ipse de coniuratorum
lans, simulabat
me-
cautelam».
nocere
non
est
accidat,curiamque quantum
ne
sceleris
actores
sua
proditoresdeincepsappellandos. verum
omnes
precauturum
illius ex
palando
pro-
edocens, dili- 15
Sicilie sit allaturum
contigerit,
perpetuam
non
illum
expertus
audita
io
participem,quic-
esse
intelligens.
oportere dissimulando
non
amicissimum
cum
discretus,parum
illireferens,quod
rem
notitiam
sui
quiens scelus
Siculos
demum
deliberationem
||
alterius amici
periculoso
principia
eorum,
prefixum reiqueauctores
superhabundantem
prefatus
grates
autem
minus
perscrutantem,
«
rei
iusiurandumque de
exposuit,
tiens,sive rei periculum, ut
eum
promise-
quam
negligenteromisit, sive fidem
Consilio
sed
eam
conspirationis
optaret
fuerat ei seriatim
quid actum
enim
suis
5
ingentibusmilitum
illi non
at
quidam
publicarent. si
cum
secura
diligentiam,
concluserunt.
satis exitu
ne-
diligenter
pre-
suos
temere
exposceret,
res
rebus
dignum emergeret,
cura
citius adfuturum.
copiissperato
super
illis creditum
si
; nam
fru-
eo
prudenter et circumspectese
suum
opinionem
preter
ut
oppida sua
socios
tamen
recessurus
secretum
litteris evocarent
rant
faceret ceteraque
convelli
armaque
profectusest,
Mistretum
20.
est] di?
P
in
non
C visurum
pertulit
32.
illi,
at
pa-
numque
24.
in] P
C
die
ei
cu-
SICILIE.
REGNO
DE
LIBER
statuerunt
angustiatemporisaccersiri,
teretur
implerenegotiurn. premonitusergo
expectarinon
tempus
oportere
circiter horam
Jatio
in
rex
tumultu,
io
ampliorem
propter
fratrem
primo
25
2.
C
premoni (sic)
cautione
(1) Questo luogo
che
aperto
palatiolamulto
«
ribus
rex
aut
de
suis
eis
era
erat
ut
20.
quei
nitentia
ubi
familiaregni cum
de
aut
disserit,
statu
et
publicis
«
locuturus
maioribus
proceres
Pietro
regni negotiis
introducit
Tesoriere
»
Cf.
Romualdo
9. B
24.
qui
ad
Salern.
cum
lo-
eum
qui cum
ad
se
ve||ni[en-
"-•
patuissemirabaturque
idem
C
in
cum
armis
cum
io.
eventus
P
PC
reli-
territus
labantes
13. P
vidit
(loc.cit.)questa insurrezione
seguì:
adveniente
prima quinta feria quavellet ad audience
« dragesime, dum
rex
1 161).
« dammissam
pergere»(omarzo
della
connivenza
notizia
La
degli
(3)
«
ufficiali del
dei
.
in fine al
volume.
(2) Secondo
premu-
fuge se
concipiens,
tamen
spazio
di
uno
se-
ducasi,
palatiumintro-
Tancredum
at, ubi videt
P anfractus
forse lo
decore
C
tantum]
eo
nichilo
armis
cognoverat,
aditum
mente
secretius
«
YEpistoìaa
5.
circondava
«
iam
sequentes,
viarum
filium
fratrisque
C raptumque
14.
gavarretus,
venerunt.
Aristippocolloquebatur
rem
insequentes,
quos
qui cum
cautela futurum
priusin
eorum
sibi vellet adventus.
quid eorum
(2)
comitem
indignatus]est
aspiceret,
tes
erexit,
disposuerat,
promissionem suam
Symonem
suum,
pa-
Ca-
attulerat,
parum
summa
viros nobiles,quos
efTectu,
Henrico
rex
e
in spem
ceterorumque
die
palationutritus fuisset,amfractus
ubi
animos
cum
sequentivero
illi vero
cum
raptimque fieri superingruenscorn-
carceribus eduxit, sociis
nierat,e
tantum
19A
intercipi^.hec igiturtam
Bonelli
imprudentiusquam
celeri prosecutus
eos
c-
regni disserere,sine
statu
diffidentie non
quod
turbatim
necessitas.
pellebat
gnius aut
20
id
;
archidiacono
cum
eorum
et
Mathei
quoniam
quasi
providerant,
5
labentes
formidinis
absentiam
tum
recesserant,
de
clamore, posset ibidem
sine
quibus inopinatares
1
solebat
facjtu-
provide se
affore,ut
preparatos
exiret,ubi
locum
fiducia
promissionis
certe
tum
tertiam
singulisdiebus
thaniensi
ipsi decreve-
sequentidie, prout
poterat,
rei difficultatemfacile submovendam
totamque
rum
quiastatutum
ut
gavarretus,
susceptum
se
per
educeret, spoponditomnia
incarceratos
rant,
5
SS
della liberazione
palazzoe
prigioniè confermata
Salern.
«
stellano
«
aperti».
loc
et
cit.:
«
da Romualdo
consentiente
servientibus,carceres
casunt
*9B
$6
FALCANDI
H.
universis
sed
preparabat;
ab eis
est
blandius
tyrannidissue
tanien
reliquerant.mox
autem,
se
regno
deles hostium
manus
fuisset
abdicare,
cuperet
comitem
venientes,rogabat
illis interfici paterentur,
:
evasurum
de Mandra
cru-
fallax
non
eaque
(l)
tam
quorumdam
providentiacustodibus
19
e
videbatur;
occidi.
assignatis,
foribus proturbatis,
palatii
progressi,
ceperunt
interiora
alii gemmas
quia [parvo loco
anulos||que,
alii purpuras
potera[nt,]
deferenda
interim
domum
in
plebem
gebant;
foris
que
deerant
nec
tarenis
vasa
autem
res
AB
5. P
arguantes
Guilielmum
12.
P
propulsasset vetuissetque
18.
C
argentea
(1) Dalle
lern.
Mandra
dei
in
disper-20
B
parole
di Romualdo
annulosque
nulli
non
19.
iam
Sa-
agebantur.
nullus evasit,plu-
domos
ceperant
6. AB
16. P
vasaque
studiis
potuerunt
amicorum
genereque
confugerant,
25
via, milites occiderunt
exierant,aliiquequi
maris
4.
inveniri
plerosque repertos
quorum
moribus
etate,
dissonisquererum
in initio rei ad
eorum
fenestras palatii
habundantissime
homines
quotquot
vero
per
qui puellarum pulcritudinemcrederent lucris
diversi,variis nichilominus
eunuchorum
quoque,
stabat,tarenos
preferendam. sic
omnibus
concludi]
implentes porrigebantamicis,
nonnulli
;
20.
In
P
per
Bonensem
C
11.
anuloque (sic)
qui de
civitatem
quod
manca
quia manca
stello
ca-
di-
in
P.
in C.
abundantissime
quanto
alla insurrezione, il mede-
loc. cit.,pare che Riccardo
di
simo
aggiunge che Guglielmo I « refosse uno
dei prigioniliberati, « pentino casu
attonitus,ad fenestram
qualiquesto
scrittore nomina
Guilielmus
te
mes
«
Riccardus
«
Monachus,
de
et
de
multi
:
«
co-
Principatu,et
Mandra,
15
regiasavidius appetebant; quidam
vestesque
argenteaque
aurea
io
in
singula loca disquirere,
rapere, predariquod cuique potissimum
e
5
nichi-
impetus propulsava vetuitque regem
communi
ei
Ale-
note
arbitrabatur enim
nullatenus
se
igituromnium
deincepsad
Willelmum
ab
eum
verbisque
effugiendemortis
strictis ensibus
opinio,nisi quod Richardus
irruentium
eum
huic
videret
cum
quibus captus fuerat,ne
ultro
cum
sciscitantes
eo
insaniam, spem
crudelitatis hominem,
a
ab
atrocissimum, Robertumque Bovensem,
sinum, virum
lominus
se
palatii
recipereconaretur.
causas
asperiseius arguentes
minus
eos
occulta
angulos et
in
cuna
concurrentìbus,comprehensus
repente
et
alii
Alexander
prisones ».
«
turris Pisane
«
cuntes
«
vocare;
«
venit,et quosque
cepit ad
sed
succurreret,
suum
quum
captum
auxilium
nullus
est
transcon-
qui
palatium ».
esset
DE
LIBER
multi
scurrere.
mercibus
5
suas
quidem ad
se
bant, in
Christianis in
est.
ctum
resistendum
cum
impares arbitrati,
arma
est
eos
coegisset,
in civitate media
Papiretum^
trans
que
curie reddere
sua
eorum
plerique
quas
partem
eam
ab eisdem
improvidivagabantur,
covero
Sarraceni,perturbatione
omnia
admiratus
anno
precedenti
domibus
relic||tis
io
domos
extra
gnita,viribus
suis
apothecis
preerant, vel in duanis fiscalesredditus colli-
militibus interfecti. postea
sunt
57
vel in
Sarracenorum, qui
quoque
vendendis
gebant^, vel
SICILIE.
REGNO
possideubi
secesserunt,
aliquamdiufrustra confliimpetum facientibus,
eos
illiad introitus
nam
viarum
angustias
et
nostris tutius
resistebant (3).
XV.
His
ita
comites
gestis,
filio
fecerunt, ostendentes
equitare
beni
centes,
5. C
ne
8. P
eo
è
fossero
oramai
cosa
musulmani
viarum
ad
vedersi
re
Da
la riscos-
durante
il
imposte fiscali,
che
circostanza
Guglielmo I,
«
fondura
grafo
nel
Storia
Amari,
regno
di
piro siciliano
(2)
sfuggitaall'Amari.
«Quivi
«tutta
anco
di
coperta
21:
che
b.rbir
(papiro),
è
«
«
faccia
«
che
della
non
terra
altro
questo di Sicilia
citazione
basti
a
Siciliani il
(« Papiretus»)
U.
»
nella
"c.
far
Questa
che conservasi
ai
tuttavia
Vili
dei
«
Interea
«
stianos.
«
tum,
«
sunt
bolla
a
scritta
di
Parigi.
loc. cit.:
Salern.
Sarracenos
bellum
multi
maximum
est
della
L'
exor-
mortui
Amari, Storia
cit. III,486, crede
in
questa
del poeta
quale
Bibliot.
Sarracenis
».
expoliati
avvenuta
uccisione
de
Chri-
et
..
et
paGiorni
dell'abbadia
prò
Romualdo
dei Musulmani
su
del papa
Francia, che si conserva
inter
et
ilgeoquesto
Musulmani, II,299,
(875)
in
può
della
Cf. anche
x.
credette
una
biblioteca
(3) Cf.
sia
compagno
comprendere
del nome
significato
Falcando.
plices]
com-
dove
quale scriveva
secolo
quale
di Tournus
fondura
una
proprio la pianta
di cui si fabbricano
i tu mar
(rotoli
«di
Io
da
foglio
non
so
scrivere).
che il papiro d'Egitto abbia su la
«
«
ossia bardi
Bibliot.
I,
(versione),
stendesi
2, il
vanni
in
'Ibn-Hawqal
cit.
13.
l'estensione
e
», della
arabo
nota
Arabo-Sicula
appella-
di Palermo
il sito
delle
Cf.
ur-
in C.
manca
contrada
una
sione
par
dominum
aut
io.
tenuti
ad ufficiali
commessa
era
totam
omnibus, plebiquedi-
dai
accertata.
risulta che
accenno
palatio,
per
eum
9. CChristiani
di abili amministratori
normanni
ducem
nequaquam
i Musulmani
(1) Che
in conto
de
deincepsregem
Papyretum
16. P
socii
P
alium
quemque
regis.
complicesRogerium
eorumque
regisfìlium educentes
maiorem
15
Rogerio
De
fa
sedizione
che
la
Jehia-ibn-Tifasci,
cenno
Arabo-Sicula
'Imàd-'ad-dìn,
cit.
(versione),
II,466.
4*
c-
!9D
58
FALCANDI
H.
hunc
rent,
hunc
auspicioregnaturum,
totius
ipsa die
ea
vel
xMathei Bonelli
iusiurandum
et
si
sacramentum
fideliter dicebant
minus
vero
libitum
vel vellet eis resistere,
autem
id Mathei
eum
in
4.
8. enim
P
17.
P.
5.
P
manca
in
C.
in
manca
Galterius
B
praestolabantur ergo] PC
(1) Cf.
ìa^m
p. 43
1 :
Rogerium ducem Apulie,filiura regis,
imponentes in equo,
civitatem
totam
circumduxerunt,
per
volentes
per hoc populi sedare tuvero
«
multum
«
veneris,iterum
facto
.
.
.
vero
mane
die
Rogerium ducem per
equitarefecerunt ».
questa opera spiegatadal fa-
civitatem
(2)
moso
Di
Gualtiero
Offamill, che
tanta
parte ebbe nelle seguentivicende, parla
il solo
F.,
Gualtiero
di Cefalù.
è
è
detto
In
per
«
qui
manca
P
monis
Si-
in P.
versificatoriae
vobis
toriae
«
industriam
dal
arcidiacono
«
beneficium
«
nuit
»
et
littera-
primitiashabuerat,
artis
;
fuit,et
discipulusmeus
annum
a
«
del
id
«
«
verosimile:
F.
exigebant
B
16.
palatino. Fu
Girgenti e dì canonico
di
Palermo
arcivescovo
poi
per circa
la
anni
dopo
venticinque
partenza o
Del suo
fuga di Stefano di Perche.
ufficio di maestro
dei figli
del re, parla
anche
Pietro di Blois in una
sua
epistola all'Offamill:
te
« Scitis
quod doSiciliae [Guglielmo II]
minus
rex
molto
un
diploma
1167
cappelladi Palermo, è sotcolla qualità di decano
di
della regia
toscritto
ma
ventu-
neque
C.
ter-
Ci
in
manca
in
persuasit
diem
in
cognoscerent,
9. C
audisset,
gestum
iam
ergo
exigebat manca
vocabatur
vero
Salern.
Romualdo
Prisones
7.
eorum
jj
Consilio
eum
venisse
neque
qui vel
erat
regis.
Bonelli
eius
sustinentes, eum
iam
silentio confirmabant.
liberatione
Plebsprestolabatur
adventum.
sperabant.
ipsiepiscopivel
et
nam
publice laudabant,vel dissimulantes
De
prestandum, io
futu|rumqssq
regem
eius
agere;
eum
esset
nemo
disponentibus,
cuncta
XVI.
tium
cuipiam
tempestate
ea
potiusoportere iurari,quem
facta
quod Symonis principis,
exigebatab omnibus
vocabat, parerent imperio*»; multique monitis
eum
auderet
u
venturum.
multitudine,registyrannidem publicepredi-
sic illis ad
«
erat
virorum
duci
«
presentiam,
convocata
nam
«
dubium
non
coronan-
Cephaludensis archidiaconus,preceptor pueri, j
persuasiiurabant, alii
A
Consilio
quoque
sic enim
20
Rogerii regis
Gualterius
cabat
C.
crastino
in
sui
populicommuni
dum^1), nichilquealiud expectari
quam
quem
avi
hunc
dominum,
esse
eorum
et
sollicitudinem
scientiae
Migne,
Ep. 66, col. 195.
stessa
epistolasi
per
meam
pleniorisobti-
Patrol. lat. CCVII,
Da
ricava
due
che
passi della
Gualtiero
LIBER
dicentes
indignum
donibus
turpitercaptum
satisquemiserabile
esse
in
patidebere diutius,cum
multis
laboribus
videant
et
io
dent
thesauros
ad
omnes
pente
re-
ardentissimi ducis
palatium obsi-
interminantes, si
depostulant,
sibi reddi
de
illaturos ac
W.
sumptujros supplicium
attoniti,
primo
molibus
diutius
furentis iram
C presentarent
i.
(sic)
4.
erant, ambitus-
sui multo
maiorem
virorum
Bonellum
P
8. PC
pati
debere
ceterosque
ab
interim
ut
eos
proceres, quo-
commonerentur
C
12.
secum
tentabant
: «
famiglia
da povera
nacque
erigens,ut
egenum
principibuset solium
vos
«
vere
«
cum
«
teneatis
«
qui
«
exhibeatis
extulit,plenioris
«
tatis officium
de
Ob
De
pul-
sedeatis
gloriae
«
»
humani-
popolare
sici-
Biblioteca delle tradì-
fioni popolari,
VII, 23 sg.) attribuisce
Guglielmo
la
I
di cuoio
forzata
regno
in
cambio
coniazione
di
di
quella d'oro
Nel
ad
altre
nelle
«
thesauros
«
ravit
che
stenza
(2)
Secondo
rifare il tesoro
per
le guerre
di
e
capo
popolarea
favore
cusa
di
questa
del
re
scrittore,Roberto
e
Tustino
Salern.
Romualdo
loc. cit.,a
di Messina, Riccardo
a
i
di Sicilia sotto
nel regno
Normanni.
ri-
mio
pare
l'esi-
del tesoro
definito il carattere
e
mi
affermata
fosse
sperperato
.
reposuit»
chiaramente
stesso
adottata
.
« ingentesetiam
regni tuitionem prepa-
Panormi
ac
sia
ad
pubbliche casse.
Regno di GuglielmoI,II,77 sg. e app.iv,
annunziai
l'ipotesiche quellamisura
guerra,
regni defensioconquisiche riguardano
laboribus
.
e
»
di guerra
una
postain circolazione
tirata nelle
multis
breve
Ora nelle pa-
thesauros...
«
nem
tos
nel
frequenti
quel monarca.
Ruggiero II (cf.p. 6) :
"c.
tradizione
di
role:
reverentiam
»
(cf.Pitrè,
moneta
per le sedizioni così
illius, «
;
«
contemptibilipaupertate vos
Una
(1)
liana
pauciadmodum
desuper
eos
temptabantpopuii
igiturprevidentes,
Matheum
et
rerum
distributi de-
muros
impetum mitigare,rogantes
et
armis discederent
18. P
et
per
patiuntur,missis
defensionem
copiam exposcebat. hoc
subita mutatione
acerrime
proturbantes.verum
||
[acde proditoribus
secus
illi tam
at
propius accedere
castellidiffusior ad
que
ipsisnon
instantes
tamen
pellunt,neque
a
emanavit,
concurrunt,
arma
accidit,
ut
paucorum,
oraculo, aut
commoverentur
sequerentur,
machinas
20
a
ad expugnandum palatenuerint,se- quidem scalas aliasque
tium
eum
ij
regni defensionem
ad
etiam
id
populum
profectum in vulgi multitudinem
regemque
paucispre-
a
regem
optimique regis industria conquisitos
asportari
quasi divino
impetum
murmurare,
detineri,neque
carcere
penitusexhauriri (x). quod ubi
confabulatione
59
invicem
indiciispersentirent,
quibuslibet
ceperunt
rum
5
SICILIE.
REGNO
DE
vescovo
reazione
si posero
le
arcivescovo
eletto
di
di
Sira-
Mazzara.
e
20
B
60
fuerat,expectarent CO,
id Consilio gestum
rum
rabies facile sedari
excitata
defensionem
ad
viderent
tamen
rem
Bonellum
theum
interim
populo spondent eorum
et
20
e
dehinc
tatC*);
viso
ad Ioharie
evadere,
fenestras
(3)
autem,
sinant
egredi,quibus ipse quo
alioquineos
tatem;
demereri.
iterum
ruerant,
sedato, reseratis foribus
licet subita
autem
malorum
seriem
totique regno
1.
gestum
14.
C
promer.
19.
C
Kacabum
(1)
Da
C
buona
Cf.
poi la
in
20
e.
delle
parte
che
co-
la Prefazione.
7. C
17.
di
condo
nache
«
denominata
era
Romualdo
«
quella parte
Ioaria
Salern.
Guglielmo
I si
fatto poco
prima
per
Se-
».
loc.
affacciò,come
chiamare
C
aducti
-
enim
P
12.
18.
possent
A
B
ocyus
ut
siciliane
nache
la
Questo
Pisana.
testimonio
un
di
l' affermazione
smentisce
mutilazione
che
solum
non
alla torre
corso,
testato
fra le
»
20
tamen
magnani
procedentes
alioqui
P
It. Scr.
«
plebisuteumque
varietas
Salern.
(2) Cf. Romualdo
p. 432.
Secondo
la
(3)
Epistoladel F. nel
al
palazzo reale di Palermo
erano
di Guglielmo II due torri printempo
Greca
la
cipali:la
e
Pisana»,
quali distendevasi
prome-
temporis angustiascoartavit,
affuturum
(sic)
del
cum
X, 814,
e
Di
Pisana
torre
sarebbe
Guglielmo II.
(4) Da questa
e
sopra
Giovanni,
stata
parola
della colonna
nella
soc-
dersi
nella
colonne
cro-
(Rer.
xiv
siciliane,
p. 175) secondo
Prefazione.
le
Cro-
quali
eretta
comincia
da
la
e, avvertita
La
B, può
rappresentazionedelle
ivi inserita.
at-
veduta
di due
secolo
cit., staurazione, fatta sul cod.
aveva
15
liber-
contraxit
lacerazione
una
per
e.
e
6. P
coartavit]P
questo punto
fa desiderare
b
C.
15. C deponunt
21.
è mutila
lonne
in
integre"4)
attulit detrimenti,
parum
eosque
transfugerunt. hec
Cacabum
brevissimi
quod
libere
concesserit
igitur,tumultu
exeuntes,
intra
satis
sic
repentinaque rerum
non
manca
eundi
quiescere,
eos
deponant
quam
io
proditores
sufficere
fidelitatistitulum
gratiam suam,
posse
vero,
ingens exoritur;
indicens,iubet
maluerint
permit-
tunc
oportere
non
liberatus;deinceps arma
sit opera
eorum
tumultus
et
silentium
manu
adeunt
abire
eum||perducunt.
clamor
5
adducti,
desperationis
incolumes
et
postulantaperiricensentque
rex
sufficere,
posse
satisfacturos,
regemque
eos
inquiensad promerendum
satis
di A
salvos
rege, totius multitudinis
portas ocius
nequaquam
ad ultimimi
voluntati
se
paciscunturut
eo
cum
tametsi
illivero,
protrahere conabantur, sperantes Mahoc
adfuturum.
autem
ut
opinatifue-
tandem
procedente,
minime
rant
semel
eorum
magis instabant,
eis ostenderent.
palatiise
industria
ex
sed
poterat, eoque
non
nisi regem
acrius comminantes,
c
FALCANDI
H.
reve-
due
62
opinio tanti
omnium
men
alii vero,
refundebat.
C.
21
palatiifatebantur
efficacie fuisse
hostiarium
Darium
vulnus
criminis
imputandam.
hostes
postea
reginam
dolore
memoriam
hebetemque
hostes
etiam
undique
insinuans,ut
causam
crimas
a
andem
consolandum
5. C crimini
18.
et
regis
Dum
«
sultus in
6. P
«
multos
occurreret
in
manca
suum
enim
la-
episcopisaliisque
qui ad
in
]des[cendit
prò
est
il fanciullo
all' occhio
liberando
percussus,
Della
qui
vulneris
voce
P
19-20.
aulam
pa]latio
que
post
occasione
corsa,
e
ri-
fidem
primum
ac
Chabentemque
il-
17. Cinobse-
(sic)
lachrymas
compiacenza
con
abbiamo
del
padre, non
(1) Questa
«
iuncta
«
best
stola,e
»
«
erat
1'
mente
ucciso
sia stato
Ruggiero
dux
ocu-
non
14.
ferita
:
in-
rege
eius,sagittaiuxta
dies huius
interiit ».
Cdegressus
9.
P.
palatiofieret,
Rogerius
Apulie,filius
lum
oderant
populum.
ad
ab
rogatus
venerant,
eum
fu ferito vicino
«
«
Allocutio
il particolare
che
aggiunge
Ruggiero
«
nigne
be-
luctus
et
qui prius eum
capiende multitudini vulgi sufficeret.
ratis
venientes
se
15
apertis
illis dolorem
etiam
eius
erat(l),
populum convocar!,eo quod amplitudo
[iussitjque
coniuncta
loci
ad
suum
sui
neque
20
monitus
vero,
io
sibi acciderant
extorqueret.
XVIIII.
T
multis
rei
quam
revocaret.
foribus,omnes
palacii
familiariter admictebat,
ac
multum
consilii,
cum
esset
imminerent, ad animum
inobservatis
et
que
infixerat,ut
quid sibi capiendum
secus
ille
regia,sueque
veste
malis
mentem
merore
vix
in
flens inconsolabiliter,
et
eatenus
conversus,
gereret, neque
curam
sedebat
humi
calce
et
se
a
nec
pertulit,
perturbatus,abiecta
r
quasi sibi pre-
acceptisincommodis,
itaquetam
immemor,
dignitatis
ex
fuerat
passus
que
vehementissime
stuporem
illuni
appellaverant,
repuliteum
supervixit.rex
pudore
atrocitatem
potuit impetu proturbavit.unde
quanto
ut
aiebant,liberato patripuer
ut
indignatusquod
pater
sui regem
digressus,ad
enim,
cum
plenius
se
acceptum
inferre sufficeret,
ipsiqueregi putabanteius
percussum,
B
secreta
in
mortem
latum
21
culpam
eius
applaudens accurreret,
C.
sceleris
qui
agnojscere,negabant
A
FALCANDI
H.
«
aula
cui
che
»
dal
per
altro
F., che
un
calcio
attestato.
aula que
te
palatio conera
probabilregia que palatiosu-
accenna
si è voluta
assai
il F. nella
identificare
Epicon
25
LIBER
commendans
lorum
rant
Additate
stes
suos
moliri
aut
contulissent,
Consilio
mala
multa
hoc
videatur
animo
quod
iuste dari debeat
etiam
suetudines
fateri;
vel
timeri.
diligiquam
demissius
hec
conciliaret
20
et
diu desideratam
quam
Mathei
Alexandrum
temporis
ducis
Conversanensem,
P
io.
minuere]
C imminere
C
C
la così detta
commento
di
vel
25. P
20.
Guilielmum
B
et
plenius
ex
agris
nunc
impetrare.
regis.
principem
fìlium,Willelmum
Alesinum,
in
B
11.
se
quem
male
debebat
eis
C Alesinum
filium comitis
Sclavum
captioneregis consense-
15. P
ipsis]B
gratiam
in
Rogerium
non
14.
porrexit(sic)
desyderatam
Solavium
reale
animo] C
gratiasque
18. portarum]
22.
sibi
potuerant
Symonem,
Symonis spurium aliosquequotquot
P
licteratissimus
illorum
numquam
est
r
1 appellabant^,
Tancredum
1.
sine lacrimis
non
vel empta
sua,
Bonelli
nunciatum
Panormi
nterea
se
libere possent inferre,
eo
collecta,
nichilqueab ipsis
Restitutio
XX.
one-
malie
quis exigeret. quod plebigratissimumfuit,rem
adeptosesse,
25
con-
eis]immunita[tem concessit,ut]
panormitani victualia
vineis suis
nomine
rex
referebat. || [utautem
gratiam, portarum
cives
populis
vel iustam
enim
cetero
loquebatur,electus Siracusanus, vir
eloquens,ad populum
omnes
subiectis sibi
his similia que
et
obsti-
iniquisgravare videantur
eos
ut
acturum
temporibus,que
ribus, piaceresibi penitusantiquari,de
15
et hoc
accidisse,
difficileconcessurum,
introductas
populilibertatem minuere,
freti
flagellumnequaquam
a
se
id sibi,mentis
deincepsquesic
non
postuletur,
suis
inquiensquo
fecerat
percepisse,si quid
nato
cepe-
deincepsho-
eum
certum
que
inflictum sibi divinitus correctionis
10
qua
adiecit etiam
facinus perpetrassent.
cognoscere,
ea
in Sicilia fautores quorum
haberent
ob
exigentibus,
quidem
se
satis
in
ut
est
proditorum
de
eum
quid adversus
contingeret,non
quos
tantum
suis
si
permanerent,
quod
exhortatus
abstraxissent,dehinc
manibus
5
referens
gratesque
63
SICILIE.
REGNO
DE
non]
C
quem
eo
13.
16.
lacrhymis
20-21.
si
B
nomine
populi] C
demissius
omettono
principem appellabant
non
PC.
26. B
Clavum
«
sala verde
Palermo.
alla
Ne
»
del
palazzo
nel
riparlerò
Epistola.
(1)
mone
Nessun
sia il
giero II, di
dubbio
che
questo
Si-
di Rugfiglioillegittimo
cui parla il F. più d'una
e.
21
e
64
rant,
Matheo
cum
mitti
legatos,ut
quid
hec
e.
21
d
nobiles
ad
discutiat,magis
servitutem
enimvero
debuisse
enim
cetera
apud
diu
servilis
hanc
permissionem
demum
liceret
conditionis
pnatas
sine
ut
hiis
sibi
4.
nicum
C
21-22.
volta.
adunatio] P
manca
diligenter
damnatas
Romualdo
lo chiama
che
inP.
manca
11.
da
«
comes
24.
P
his
Salern.
»,
C
restituas
Questo
mi
fa dubitare
nel passo
»
parola vocabat
debba
leggersi«vocabant», ma
nò
P
mi
correzione.
autorizzavano
né
a
que-
fuisse
P
regni
restituat
Guischardo
in
mancano
aput
(1) Andrea
1568, p.
20.
C.
tiran-
B
impetui (sic)
B
d' Isernia,
232, dice
Constitutiodi questa
autore
delle
i matrimoni
il permesso
II imperatore; il Gresenza
(Considera^,sulla
crede
Stando
alle
parole
invece
che
debba
glielmo I.
consue-
Guiscardo
cilia,II, iv) la
i
totius
Roberto
a
nes,
gorio
20
hoc requirere,
postulare,
del re, Federico
citato
«
se-
damvirginitate
legge, che vietava
figliedei feudatari
che
tunc
sobolis
autem
nunc
16. C
25.
quidem
spem
perpetua
velut
(sic)
(loc.cit.)
il F. dice avanti
denominato
tutti.
codici
omnem
9. autP
12.
principeda GuaitieroOffamill(cf.
p. 58,r. 8); qui invece
afferma
che quel titolo gliveniva
dato
era
alias
ut
5
innuptas
suas
difficile
comes
concursio
in BC.
1
adeoque
vero
Rogerius
miserrimum
contrahi
hoc regem
illis,
eius
avus
exarse-
absque
nec
aliisque
eas
pernitiosis
legibusantiquatis,
tudines, quas
eum,
inter eos,
coniugiidecessisse (0.
cum
in
enim
iam
alias
ingruens sustulisset,
nobiles,seque
adversus
filias
impetratam,
nectus
velud
proceres
quod
homines
posse
fuisse
facta
diligenter
impatientiadoloris
permanere,
hactenus
eorum
crudele
et
sua
quod regni
nuptui dari, cum
spe
si
sustinuerint,
quam
permissione curie, matrimonia
viros
eorum
numquam
perpessifuerant omittantur,
que
vite tempore
toto
mirari
5
recipere,capitalibusio
regem,
provocati,vix tandem
iniuriis
vel
domi
immi-
scelera, recepisse,
perpetraverant
confujgientesnon
se
tam
redigi
se
ut
esse
pro-
oportuisseillum proditorum consiliis
periculisexponendos.
rint.
facturum
se
approbasseconsilium,sed tyrampnicum
aut
multis
Matheum
gerat animi,
regem
adunatio, quidve
militum
proditoresappellentsceleribus consensisse,nec
viros
tot
quid erga
eo
legationefungentibusillerespondit:
quos
scisse
ab
post audita que
eos,
plurimamque
esse
placuitigitur ad ipsum
sciscitentur
dicantquenon
autem
se
Cacabi
sibi velit militum
sceri, vel
hac
Bonello
illis adiunctam.
multitudinem
ponat,
CANDÌ
F AL
H.
di
del
di Sila,
storia
Ruggiero
F.
mi
attribuirsi
IL
pare
a
sta
Gu-
25
DE
LIBER
priusintroductas observaverit
si
antecessorum
contra
hec
malie
5
se
ab
diu-
minime
eos
legatis
respondit:
deferen||tibus,
regem
vel minis
meni
eo
alioquin
preceperit.
niti voluerit,
hoc
vel morti, si
privari,
regno
quam
rere,
ad
observari
et
statuta
tius perpessuros.
6$
SICILIE.
REGNO
sit,audacter
necesse
indignum se
e.
22
e.
22
A
occur-
eliciant.
pactum
armis
ad se
dimissisqueproditoribus
pacifìce
depositis
facilius
venientes
eos
quod petierint
postularint,
adepturos.
aliquid
universis qui aderant, et
quod ubi Cacabi relatum est, displicuit
si
quod
culpantesignaviam, persuaserunt ei ut ad obsidendam
ille consiliis adquiescens,
accederet. quorum
Panormum
Mathei
io
urbem
fere milibus proculab
profectus
est, tribusque
suis consedit C«).
15
interim Messanam
autem
militibus
cum
mittit nuncios
ad
ut quotcumque
galeaspossent
populumque civitatis,
stratigotum
sine dilatione sibi transmicteviris armisque diligenter
instructas,
videre erat
militum adventu precognito,
Panormi
at vero
rent.
desolate
miseratequefaciem
attonitos
omnemque
et
fame
cives trepidos,
civitatis;
paventes,
strepitumarrectis auribus haurientes,
conformantes
auditis animum
timebant
ofTenderant,
rumoribus; aliiMatheo
dedere
primum veniret,sese
quum
20
rex
urbe
Bonello,
alii,quia socios
cogitabant;
predam fore militibus ; nemo
civium
in armis ||
de civitatis]
nemo
po[suerat;
defefnsione
spem
sollicituser]at.hiis accedebat [quod annone] deflcientis inopia
eius
se
future famis intolerantiam
i.Palioqui
verint
18. P
2.
contra] A B circa
8. CKacabi
3.
io.Pacquiescens
sine
in P C.
manca
minabatur, nec
de locis flnitimis
poterat
eo
suaque
C
committentes
P quam
dilationej
confortantes
Cperpensuros
12.
Da
questo
scrittore
21.
P
omni
ex
A male
et tra
16. PC
primo
«
4.
aggiunge
ocyssime
19. C
con-
C
frumentum
iam
comportari,cum
Romualdo
Salern.
(loc.
(1) Da
abbiamo
designatoil luogo dove
cit.)
il Bonello, e questo fu Fasi fermò
di tre miglia distante da
meno
vara,
Palermo.
enim
(sic)
7.Ppostula-
ed interim
autem
misereque
in armis
parte
1
spem
ligenter
^.di-
7. C aurientes
P
22.
his
doluit,sed dissimulavit
suos
regi mandavit:
eius captione plurimum doet quod prò eo liberando
cum
plurimum
«
et
«
se
per
de
«
luisse
«
sua
nuncios
militia veniebat.
rex
autem
ma-
et conscientiam
e che deve
essere
« litiam eius agnoscens
fatti,
ad
ogni parola confrontato col F., « suam, conditione temporis exigente,
illius benigne reappariscealquanto diversa la storia
« abscondens, legatis
dei particolari
relativi al Bonello, il
Matheus
autem...
«spondit...
usque
venit ».
quale, « audiens
regis liberationem, Fabaram
temporaneo
ai
«
U.
Falcando.
5
B
66
transitus milites custodirent.
viarum
erant
confusaque omnia,
fenso
pergens
W, sed
de
Robertum
Sancto
Consilio,Cacabum
illiroboris
in verbis
ab
quam
Iohanne
ad
Bonellum
nulla
concuteret,
benignitati
superbiequicquam
sic adversa
quam
gratiavel
cuiuslibet
piscopus latenti
multas
adversus
ei, cum
ratus
aperte
sed
nemine
rogatus
dicto
5.
vel
C
cancetlariatum
Kacabum
gnitatis
-
6-8. inter
C
dopo
nei
nelle
codici
hec
edizioni
A
restituit
e
e
B
manca
-
restituit
che
si
»
tro-
aggiungono,
enim
cum
voluntatis
come
hoc
super
7. B
subato
P
benignitati]
28.
sì
Maio]
admi-
hinc
insidias,obfuit 25
parans
in P C.
20.
in PC.
manca
perfecit,cum
decerneret,idque
eius
20
archie-
eum
erexisset.
id incidisset
dare
ripete misit
23. semper
(1) Le parole «inter
mancanti
-
Robertum
tyrampnidis
hinc
quod optabateffecit.
monitus, in
nun-
potentium virorum
parum
machinas
ipsiusregis indicio, laudavit
15.
vano
prosecutus,
posset, occulte
non
omnino
nec
Roberto
visset
odio
consiliorum
eum
quidem,
vellet
suam
dignitatis
pretionundinari.
semper
sepe
propositofide-
inheserat
tyrannidisadmisceret;
aut
deiecit,ut fidem
totum
fortuna sic extulit,
ut innate
blanda
eum
nunquam
quem
semper
misit
coniuratorum
nulla [persecutiojnis
cum
procella,
societas],
litatisavulsit.
hu-
superbiam
legatum
unquam
regnum
I0
canonicum, preclariij
Panormitanum
cui
statuit
pretenderedignitatem,
et||
exami[natefidei virum,
eo
partibusad
accedebat.
nominis
ab
tuit
resti-
spem
tum
accrescebat,tan-
humilitate
Matheum
j
ga-
respiranteprogredì,et
fortuna
esset
fretus
formidinis
ac
itaquead
rursus
palatium, ipsumque
interioribus Sicilie
ex
abiecta,regiam
legationis
transvolare,
e
milites
nichil illi faciiius
cum
Bonellus, inof-
sublato, regi quoque
rnetu
cum
spiritu,
resumpto
militate
autem
parti diffidentie
adverse
ergo,
perturbata
subitus Messanensium
regisconfluxerant,quantum
auxilium
22
multi
et
alio
sed
hec
inter
adventus, civium
learum
urbe
Matheus
ingressus occupasse
iter instituit.
rursus
siquidem
et
coniecisse.
in vincula
regem
igiturin
itinere,
propius accessisset,
poterat utique,nemine
prohibente,civitatem
e
FALCANDI
H.
ut
Maio
pre-
cogno-
(sic)
9. P quantunque
modestie
C
beni-
maiori
vede, la circostanza,fin
ignorata,dell' arrivo
galee messinesi.
a
voluntatem,
semel
C
rex,
a
Palermo
ora
delle
LIBER
hoc
dicens:
DE
equitaticongni
regieliberalitatisin
Venetiam
5
curia
fidem
ber||ti
beneficio
mictendos
uberior
suppetat,
causa
est, illieo Maio
sum
et
transituro
in P
[, esse
curia
in
C
fragilemet
lo
e
Maio
NelPArch.
in
manca
PC.
abbiamo
(LiberBlancus, ce. 267 e 278,
Pac tortini,II, 172 e 180) sono
e Liber
due
del settembre
cessi
1 175, conprivilegi
da Guglielmo II alla Repubblica,
Tafel
pubblicatida
Fontes
Thomas
e
nei
Austriac, Diplomataria et
rer.
acta, XII, 1, 135
174,
e
pel
secondo
si riducono
dei
i dritti
metà
a
quali
sulle importazioni ed esportazionidi
merci
gloquas temporibus domini
riosissimi
regis Rogerii avi nostri,
domini
« et
magnincentissimi regis
Willelmi
«
patris[Venetici]dare soliti
È chiaro quindi che un tratsint ».
«
tato
«
«
di commercio
e
tra
la Serenissima
II
Ruggiero
di
e
il regno
quale parlailF.
Navagero,
D'altra parte, confrontando
55
m.
dei duchi
di Andrea
dolo,
Dan-
stor. ital. 1845,
la
epigrafedel sepolcro
Morosini
(m. febbr.
dal Sanudo, Vite
v.),riportata
Domenico
di
in
Ioanne
XXII, 495,
Venezia nei Rer. It. Scr.
in
in
netiam
Ve-
nautas-
in P.
manca
7. P
risulta che ilGoverno
a
tunc
causa
in P.
manca
I sia riuscito
di Guglielmo
Venezia
separare
dall'imperatore
greco, durante la guerra
contro
gloriosache combatteva
quest'ultimo (cf.
1, e p. 24,
pp. 20, 21, nota
note
1
«
nicus
«
rege
Nella
epigrafesuddetta si
[Domifecit
cum
Mauroceno]
pacem
2).
e
legge :
Iste dux
«
nobilissimus
Sicilie Wilelmo.
discordia
erant
«
magna
«
peratore Emmanuele
ci porta
commessa
quia in
prò im-
Roberto
la
di San
gia
cronolo-
legazione
Giovanni
di questa
rebbe
quale ipotesiconcorde-
la circostanza
I volea
restava
La
che
alla conclusione
la
con
pace,
Ideo
Veneti
».
credere
a
a
sia servita
accennata
dare
vacante
che
dal
il re
F.
glielmo
Gu-
Roberto, quando
a
l'elevazione
per
di
glio
dignitàdi grande ammira(4 aprile11 54). Se poi si volesse
Maione
alla
credere
che
It. Scr. XII, 286, del
Altinate,neìYArch.
doge
per
della
ibid. XXIII, 975, della Cronaca
Vili, 158, con
P
io.
di Sicilia dell' ufficio di cancelliere
Guglielmo I, e
le testimonianze
Rer.
Iohanne
dissolutam
vetustate
esisteva al tempo
questo potè ordinarsi l'ambasceria
nei
Novo, qui
Sancto
di Stato di
Venezia
1 1
e.
regipersua-
è posto dopo dignum (r. 2).
3. C libertatis in
P obeat
C regis
6. perficiat]
spazio è vuoto.
(1) Di questa legazionenon
altro attestato.
Castro
de
uti Roberto
navem
ilico
P B
9.
de
ubi
quod
qui, ma
manca
manca
uberior
del
ipsiusRo-
diuturni fructum
ille,
peracta legatione,
Petro
scripsit
Apulia capitaneuserat,
di
hoc
ad
perutilem,expedireut
esse
gratiusamplectaturCO,
servitiipost laborem
4.
constet
quialegatos
quatinuset regipromotioniseius
prius legationern
perflciat,
hanc
10
et
providerit,
esse
industriam
et
diuque servierint,tandem
ei
fraudentur;verum
non
di-
maiestate
regnantisesse
et
ere
qui fideliter
propositum, ut
gnuni
«7
SICILIE
REGNO
la
a
questa
nomina
(cf.p.
Ascontino
a
si
guisse
se-
di
potrebbe supporre
mio
Regno di
che la legazione
riferisse al periodo dell'agitarsi
del regno
dopo
cancelliere
11),si
(come io feci
Guglielmo I, I, 118)
di Roberto
elevazione
la morte
nel
per la elezione pontifìcia
di Adriano
IV.
22
D
68
H.FALCANDI
inscios, inertes
maris
que
qui,traiecto Faro,
conservari.
archiepiscopusei
ipsiusostendit
ritus salutem
literas admirati.
suam
Maionis
exposuit,sed
et
ille prudenti Consilio,non
at
igiturCacabum
tamen
multas
profectus,post
j
ve-
nau-
insidias
fatigatus
periculis,
licet multis
hic
evasit.
verbis
redimere, propriis
sumptibus navem
auro
tasque conduxit, et
TraApuliam pervenisset,
hoc
solurn
non
incolumis
peritia
posset
in
cum
putrida
et
sufficeret sinum
fatiscens,
non
ille nautarum
nec
transmetiri,
Adriaticum
nensis
insultus
quoslibetundarum
navis ad
ut
improvidos assignaret,
et
va-
fine conclusit negotium,
et controversias,
eo
riasquedisceptationes
e
23
a
ut
hiis
omnibus
rex
sufficerent
galeisque
piene restituens.
ad
est, Matheus
De
et
autem
lini
ob
motus
prece
2.
P
12.
P
et
fathiscens
galleis
P
13.
(r. 15).
postquam
errorem
Adelicie
3. PC
transmeare
indemnes
B
A
21.
Giovanni,
chiusa
da
una
tra
dice che
ma
il Bonello
parte,
quentibus
'
Sul
tenore
e
il
re
nunciis
del
la
e
pace
i suoi
dà
completano
delF.:
omnibus
rex...
consorti
discurrentibus
concordato
consobrine
».
questi
la notizia
eis ofTensam
P
(sic)
con-
omnes
9.
in PC
est
P
21-22.
«
quam
theo
«
cilie
in
C
manca
eiusdem
et
«
dum
«
in
«
illesos
«
nam
«
vero
cum
remanere
rebus
P
terras
lachrymis
remisit.
suas
et
Mat-
multis
usque
Si-
restituit.
Tancrealiis
nolebant, salvos
suis
his
dopo
aliis baronibus
gratiam
Guillielmum, Simonem
comites
P
trovasi
ma
24.
«
et
11.
qui,
fecerant
eum
cum
putans
comitis
Kacabum
Avellani
Bonelle
terra
eo
appellari,
simulque
sue,
Pharo
«
corniti Avel-
iudicabat,in
facinus
16.
dall' altra, « fre-
che
particolari,
«
fu
15
20
Rogerio
suo
non
4.
Salern.
(1) Romualdo
(loc.cit.)
parladel canonico Roberto di San
alii fere
Sclavo.
indamnes
cumsanguineo
pre-
Bonelli
atrocissimum
debere
gratiam
W.
Mathei
consanguineo
lacrimis
restituit.
exierunt
Rogerio
de
in aliis crimen
etatis lubricum
ei
ingenti plebisalacritate Pa-
cum
captione
rex
Pepercit
quod
questionere-
regiasacramentis
parte
ex
galeasperducti,
regni terminos
XXL
faceret salvos
eos
suam
benigne susciperet,
suum
urbi
veniens, tranquillitatem
normum
conpugerant
omni
Matheum,
vero
quod postquam
stitis roboratum
Bonellum
regni fines
extra
assignatis,
fidelem
missa, tanquam
«
Matheum
indempnes perduci; ipsum
et
non
ad
qui
io
qui
et
Terraci-
galea fecit conduci; alios
Hierosolymam ire permisit».
cum
H.
70
nonni
Lombardorum
ceteraque
et
e
23
e
Lombardis
a
oppida,que pater
auspiciaprelibari
; Lombardi
iussionis
eius
tardi
non
sunt
villas
permixti,quam
erant
adeo
nunc
Lombardorum
Cathaniensium
turbabat, et
23
Victoria
gressus
assidue
nelli Consilio
geri,eo
1.
C
Clavus
qui per
vius
2.
diversa
18. C
exorrent
21.
et
del
conte
gliaAleramica.
Musulmani,
moni,
ramica
Sulla
prius manca
eos
-quam
noluerunt
PC
tantum]
(1) Ruggiero
gittimo
non
19.
era
Simone
Cf.
III, 197
timendum
C.
5.
in C.
25.
figlioilledella fami-
e
C.
et
per-
20
populis
eius
ci
impe-
eis |con-
repentinoterrore
absque
illum
Mathei
Bo-
25
existimans, quod
apertos hostes posse facile devitari,
Amari, Storia dei
sg.
accessum
inferior
curiam
comes
C
11.
gractanter
Desi-
della famigliaAlegenealogia
nella Nuova
Antologia, 1866,
P
(sic)
7. C
(sic)
Padmixti
devitent]Cduractent
tantumque
Sciavo
Silvester
nam
in
manca
denuo
eam
crebris incursibus
possent
15
usque
Siracusanorum
militimi
res
Si-
solum
viri circumiectis
numero
magis
curie familiarius adhereret ;
10-11.
audacia
potiretur. ea
Christianorum
etiam
regiicomestabuli
id arbitrabatur
concussit,nec
ut
adiacentem
et
et
neque
sustinere,cum
tum
sed
virtus
ut
attulerat,
terrorem
D
exhorrent,
regionem Rogerius Sclavus
tantum
cecidit
oppida confugerunt,et
gentem
io
mine,
discri-
in australem
deincepshabitare noluerint,verum
devitent W.
omnino
vel
elapsi,
fortunam,
ad tutiora Sarracenorum
Sicilie
partem
eius
furtim
habitum, propitiamsensere
cilie partem,
oppida
diversa
per
gentishaud facile numerabilis
tunc
multitudo, pauciquequi,vel fuga
assumentes
finitima
in loca
etatis habito
aut
sexus
audituri,
separatim habitantes
qui
eos
propriaspossidebant,nullo
perimebant. eius
qui
eos
5
ad
armorum
libentius
et
effecti,
executores
repentinosimpetus facientes,tam
Christianis
multique etiam
nichil unquam
vero
promicte-
se
cum
prima iussit
Sarracenos
Placiam
tenuerat,occupavit,
periculasecuturos,
in
confluxissent,
milites
ipsum
eius
avideque susceptus,
gratanter
IIper quantalibeteum
rent
vide-
discesserant,
cum
Bonello
Matheo
filio,
ducis
Tancredo,
cum
Buteriam,
iniquipactionesfederis inclinari,
ad
eum
Sclavus^0
Rogerius
geruntur,
qui priusa
paucisquealiis,
rent
FALCANDI
1$. Bhzux
20.
conflusissent
(sic)
PCataniensium
17.
C
C Cla-
Sylvester
fase.
IX,
Società
p.
193
liguredi
sg.
negli Atti
e
storia
patria,I,
647 sg.
(2) La strage dei
da Ruggiero Sciavo
Musulmani
Romualdo
p. 432.
Salern.
è
confermata
della
141
e
fatta
da
LIBER
familiares
illum, ut
autem
precaveri.suspicabatur
insidias paraturum,
primum
impedire, cum
ei
si
paret; quem
iri
ditum
lumem.
Bonellum
Matheum
ut
comes
exercitum,
nec
mortis
timore
ultro
regiquod
facturum
se
15
sciebat
persuadereniteretur.
necessario
20
secuturam.
deficiat,
nec
curiam
25
vocatus
est;
presumptione regem
eum,
etsi iusiurandum
et
consilium
metu
accederet, a castellanis exceptus
19.
manca
inde
in C
manca
io.
impetus
vero]
manca
in C.
29, C adscendit
C
5.
non
in C.
25. dolos
contra] AB
11.
20.
B
cum]
pacta
P
populi
segnius peragenad
Bonellus
ei
edi-
totam
viri per
circa
ubi
estimabat
nec
facto
eo
cum
teterrimo
P
Pcontemnendum
Galcule
ambitus
coerceret
carcere
premoneri
B
sunt
9.
14.
segnis(sic)
in C.
26. presumptione] P immanitate
manca
P
circunclusus
viri
deputatus]
31.
32. P arm.
quoque
ad
carcere
omnibus
et
murorum
7-8. P
13.
ab
amiita,neglectis
et
est
sed
palatii,
22.
rursus
ascendit; sed antequam
obseratis,armati
portisdiligentius
autem
hunc
hoc ausurum,
regem
1.
riculo
pe-
hoc
aperiret.sed confidebat
ad palatiumsecurus
consiliis,
in
seipsum
deterrendum,
periurii
solum
sine
popularisimpetus hanc
ampliusperturbatumiri cognosceret.
non
plebisaltein
ab eis die,Matheus
contempneret,
deputatus. moxque,
hoc
ut
posse,
perturbationemfactum
corum
B
e.
defuit eius lateri qui rem
nec
hac
placuisse||testatus.
24
ideoque motum
quidem
comitisquedolos
ceret
regnum
30
neque
constituto
itaque,
promoveri,
non
ipso palatio
propositam
rem
alio
peracta fuerit,in
res
difficilecompescatur;
contempnendum,
dam.
in
et
eiusmodi
veruni
consuetudinem, ut ubi
esse
ab
palatiumcapi non
futurum,
iri,totiusquecivitatis
captum
esse,
promereri. placuitergo
extra
illum
nam
religionilocum
sibi dudum
temeritatis
quempiam
tante
neque
Matheum
ipsum
autem
rediturum
decreverat, hoc
comitisquelaudavit consilium,idem
tra-
suumque
periculum evitari,quod
facile veniam
admictitur
manci-
io
inco-
cetero
iurisiurandi
possitmortis
absque periurionon
cum
carceri
quidem hostibus
palaciumde
servande
vero
neque
ad
exercitum, persuasit
prius captum
duceret,se
secum
nichilominus
quoque
eiusquesocios educturus
Rogerium Sclavum
regis veniens,
militibus dari,contra
stipendia
precepisset
rex
ergo
timidus, sibi
auxilium
mine
periculo
sine
nec
natura
erat
ad
quod
eo
videretur illius impedisse
propositum,et
5
71
difficiliusquidem,
inimicitias
autem
SICILIE.
REGNO
DE
28.
sibi]B
23.
iri]
se
die
iri]C rei
A
si necessitas
ut
dispositi,
c
24
b
FALCANDI
H.
72
ubi
pulsarent. quod
ingrueret,primos plebisimpetùs pro-
malorum
militibus
inde vi eximerent
eum
ad
concurrentes,
qui
viderent
rissent,omnemque
fervor
animorum
luisse.
nomen
ad
promerendam
camerarium
Adenolfum
dacter
c
24c
Matheum
in
fortune
civitatis
iussitquecuria
simulque
est
loci perpetuo
suis quam
3. P
ilico
C.
in
15.
io.
nunc
23.
C
delle
nello
;
dice
amicitias
24.
Salern.
crudeltà
soltanto
della ribellione
P
di
C
usate
che
loc.
contro
manca
cit.
il Bo-
il re, udito
Ruggiero
Sciavo
e
P
in
longius absces-
evehat
est
carcerem,
Matheus
Ivo
vultum]
in
manca
tam
quoque
9. huc
(sic)
coercente
19.
autem
sublatus
incisis,
8. C idem
P
reductus; 25
Matheus
talum
obvolutus^.
12.
prohibente,
Panormum
detrusus
audacia
18-19.
iam
urbe
et
6-7.P reperissent
11.
emersit
Romualdo
tace
Sylvestrum
discurrerent
in P.
manca
exercuerat
(1)
5. P
P
tenebris
20
subla-
ensem
nemine
amputari.
horrendum
aspectui,in
videret
dolore stimulatus,au-
ab
Bonellus, effossis oculis nervisque super
solis
periculi
inimicitiarum
memor
fretus,altius
iam
ei dexteram
libertate
militibus eius,cum
equi velocitate
manum
15
evegloriediuturnitat[e]m
redeuntem,
elapsus,cum
co-
disparentibus,
qui
[qua] se
ex
a militibus
regiscomprehensus
sisset,
omnino
illius amicitiam
fugientisimmersit, ac|deinde,
medium
per
curia
preexercuerat,
et
irruit,
eum
cerebro
tum
a
fidei,
quam
gratiam appetebant,
viderentur
Ivo, quidam
conversi,
avertente
Bonelli
ne
extruentes.
desperationecepit io
ex
tempori servire
amplecti,et
nam
[niat,experiri].
undique reppe-
illucquealiquamdiu
vultum
auderet
animus
contemptor
in
huc
defuit,tot amicis
tamen
neque
virtutis
studio
elaborabant
nnne
e
regisprecipitem audaciam
prius diligentiaMathei
quantaque
tanto
timore
maluerunt
Siculis,
est
cognatum
proditorem
tanquam
lignorum congeriem
fortuna
cum
itinere,ut
prohiberi,cogitabantignem
et
proficere,
tepescere,
cohercente, subitoque
quod
tendebant
recto
tandem
proposito discurrissent,
certo
quas
aditum
nichil ita possent
cumque
ipsiusMathei
portas clausas
cum
populum
||
per
cum
Silvestrum
ibidem
portisimmittere, magnam
sine
palacium
comitemque
penis afficerent.
mentis
prenuncia
plebismultitudo
illieo plurima
dispersit,
fama
audax
C.
P
manca
multum
21.
P
C.
di altri signoridi
«
theum
«
retrudi
di Santa
Bonellum
fecit
Lucia
»,
e
Puglia, primo Matcapiet in carcerem
«
né
fa
cenno
di Giovanni
di Matteo
Romano,
LIBER
de Sancta
SICILIE.
REGNO
DE
Lucia, eiusdem
consobrinus, Iohannesque Romanus,
carceribus
eius senescalcus,privatioculis,diversis sunt
XXII.
De
vindicta
5
T
1 1
rex
contendit
io
velud
peractis,
ita
Tis
rapto
Lombardo-
rum
oppidum, in plano situm, evertit penitusac destruxit;ubi,
cum
inter Sarracenos
seditio,
Christianos in exercitu fuisset orta
et
plurimaSarracenorum
et
multitudo
acriter in
cecidit,
eos
irruentibus
cum
regiscessantibus,
vel interminatione
metu
comestabulis,prohiberet
ipse,missis ad auxilium Sarracenorum
occidi(').
eos
XXIII.
DE
Buteriam, quo
tnde
BUTERIE
CASTRO
auditum
post
se,
vidit
obsessum,Iprimum
danos
admonuit
at
sustinerent,maximam
partem
diversa
animi, neque
essent
regisformidarent exercitum,nam
aut
adventum, hostes
eius
Rogerius Sclavus, ubi se
breviter cohortatus,dehinc oppi-
socios
unius
ut
FUIT.
DESTRUCTA
QUALITER
1 contulerant,obsidione vallavit.
20
Rogerium Sclavum
itinere,primumque Placiam, nobilissimum
Christianis,
neque
15
difficultatibussuperatis,
universis iam
exercitum, adversus
educens
partes
PLACIE.
SUBVERSIONE
DE
deputati.
regni
diversas
per
proditorum
ET
73
si paucisdiebus
sentirent
equanimiter
Calabriam
Sicilie totamque
eorum
edam in eos quam
exemplum ; patris
plurimabeneficia
recensebat,
simulqueregisexponebatatrocitatem et tyrannidem
secuturam
in subiectos.
illiconstanter
eius defuturos
nunquam
25
at
periculum,quominus
tedio iam
1.
7. C
B
Così nel cod.
nerent
22.
15.
C
i quali,
secondo
Bonello
9.
P
eius] C
orta
il F.,come
furono incarcerati
fuisset
17. PC
eum
tyrampnidem
17. Falcando.
C diversi
2.
quoque
contempdit (sic)
difficultatem
imperioneque
ei pareant,
se
spoponderunt,
in
causaturos.
aliquamaut
exercitu
atficiplerique
militum,quia videbant
ceperant
Iohannes
audacissime
et
24.
C comestabulus
12.
breviter socios
neque] C ni
consorti del
e
P inclusi
deputati"!
accecati,
26. tedio
(1) Cf.
che
tace
18. C
manca
Romualdo
di
5.
(sic)
nec
ita
vero
regem
in B.
manca
destructa]
14.
C substi-
20.
in B.
loc.
Salern.
cit.,
questiparticolari.
*
5
e
24
d
diutius moraturum,
in obsidione
iri nisi fames
nitissimum
erat,
cogeret
indigere. ita,crebri
licet
illique,
25
a
fratris sui
utiles
eruptionesexercitum
difficultatem
discordia,
totius
Rogerii Tancredique
adunatum
oppidifrumentum
voluntas
in
portionesdistribuì, plebs vero
suis diem
protracta,
consilium
et
erat
victualia
negabat
signari,ut
quidem
suspectum
cepitergo
molirentur.
illorum
atque
c-
25
e
sed
sua
23.
paciscicum
tam
se
neque
eosdem
abire
eos
cogente,
defensionem]
il.
AB
Rogerius Sclavus
C
de
*
suis
-
mollirentur
qui cum
et
C
rege, ut,
iam
6. C
Rogerio
Sciavo
eo
-
obstibus
14.
solvit]C
24.
C
-
ut
diffidentes,
sta-
eis facile
salvos
rex
con-
oberat
solum
(sic)
17. C
percipere
28.
et
manca
7. C
equa
-
in
tran-
descededistribuit
CB
C.
Ytaliam
(1) Cf. Romualdo
il quale dice
cit.),
Salern.
che
re
«
estatem
per totam
Buterie est moratus
»
«
sed
«
in obsidione
pene
quum
eam
situ
(loc.
Guglielmo
e
soggiunge :
loci et
fortium
«
virorum
numerositate
posset,
non
«
pugnare
«
dia,Rogerium
«
bardis
«
sit
».
ultra
20
hoc
erant
in Italiani sine dilatione
cognatus
C.
manca
quidem
CO
||
speraret [oppidopotiturum]
proponeret
in
videbatur.
oppido recepto,
permicteret. quod
mature
*
as-
litibus
mi-
latenter introducere
consilium, rebus omnibus
incolumes
et, necessitate
4.
ubi
percepere
cessit,cum
rent
fidei vacillantis indicium
militesqueregios in oppidum
ipsiquoque
tuerunt
et
providerent. quod
plebs a militibus plurimum dissidere,adeo
regi dedere
se
suis necessaria
15
oppidanis
publicatumiri volebantque singulisoppidanissingulosmilites
eis in domibus
io
oppido nata
militibus quam
tam
quam
repentinaseorum
plebem
et
aut
suis
astrologis
premunirent. sic, aliquandiure
solvit inter proceres
nam
equas
per
hanc
oberant,
obsessis
dies||tam
cum
5
Tancredum,
sciret
cum
adversus
ut
previderat,
sub
descenderent, nichil
previdere,ipse quoque
eos
mu-
poterat
nichil
attendebat,indicans familiaribus
diligentius
dies
descensuros
quo
hostibus
enim,
rex
natura
prudentiaconsiliove
rationibus
filium,astrol[ogic]is
obsidentibus
eosdem
exercitum.
loci
et
po-
virtute vel audacia
vi sepe
magnaque
accidere
tempus
nam
obsidentium
conatus
audacter
ledebant
parum
oppidanos.
Tancredo
sub
aut
in multum
vix
oppidum captum
erat
spes
sui defensionem
ad
nec
Sciavo
Rogerio
neque
ingruens,quod
deditionem
ad
terat,
e-
FALCANDI
H.
74
Sclavonem
mare
munitam
facta
cum
illesos ire
ex-
concor-
Lom-
permi-
25
LIBER
Robertus
sire.
enim
bris tumultibus
Orgeolum
CO,
est
REGNO
DE
Lorotelli,dum
comes
maximam
fatigaret,
quod
pervenerat,
de
io
tissimum,
Farum
De
XXIIII.
15
ex
1.
C
multo
non
fortuitu (sic)
impetrarat CB
(1) Cf.
condo
era
2-3. P
Cron.
Ceccan.
Salern.
Orgeolum
B
io.
amorevolmente
ricevuto.
Puglia,giungeva sino
Romualdo
(2) Secondo
o
ltre
Gilberto
(loc.cit.),
Lori-
Boemondo
conte
seguirei ribelli.
secondarono
conobbero
Loritello
la
«
de
«
minio, simul
«
invadere
premunierat,
matre
Lauritello
et
sua
(3) Romualdo
iverunt
et
che
Moac
Salern.
«
ut
milites
«
resisteret
ricusò
solo
ri-
di
comitem
facto ei ho-
dice
Puglia
e
che
a
narca
«
«
«
Laboris
Lo
inviato
dal
gli animi
costoro
amorem
vehementer
regiam
quod volebant
in
re
dei
regiagrazia,
così bene,
riuscito
essere
ad
suis
Romualdo
venire in Sicilia
l' ingiuria fatta
eos
et
misit,
inimicis
stesso
stato
riconciliare
di
Gu-
Laboris
audivit, Aquinum
rimetterli nella
e
dice
fu mandato
quia rex
et
retineret,
».
volevano
:
Et
Terram
in
vendicare
».
«
guerram
per
afferma
affidata a Gil-
in Terra
exortam
essere
sollevati
regis
(loc.cit.)
di
7. P
Puglia, ma
di Lavoro
di Moac.
Aquino
de
Gravina,
in
nella Terra
«
ceperunt
Salern.
proni-
17. aucto] C alto
di Gravina
Taranto.
ipso terram
occupare
berto
Apulia
Roberto
re-
C Gilebertum
di questa missione
tace
«
dove
non
altri,
Robertum
cum
di
habitari
Pharum
«
che
signore
Ad
«
for-
castrimi
cum
Gilbertum
P
12.
lielmus
rivolta,ma
nuova
come
:
Gli
in-
Tornato
a
6. P
usque
loc. cit. p. 285
loc. cit.
Se-
in
di
co-
quoque
fuerat,dimissis hostibus
Caracensis
quest'ultimo, Roberto di
la Puglia, tentava
Salerno
e
poi Benevento,
vi fu il
comitis
exercitu,in Apuliam transiturus,
aucto
tello occupava
vano
relieta
et
Butherie.
pactum
post,
impetraret
Romualdo
e
se
destructa Buteria, deincepseam
ac
buit,ac
eo
contigeret,
habitatione
quod
iuxta
itaque,
R' ceptaque
T"%
in Calabria
aliis rebus necessariis
transire
re-
recipere.
secure
posset
scelera
Apulia,Roberti
defecerat,Tabernamque,
eum
militibus quam
tam
si regem
ut
ad
Catacensis
mitissa
admirati
situm
comitem, qui regisgra-
G).
moraturus
poterat
quantum
Gravine
preerat in
exercitui
societate comitum,
invadens, usque
regineprecibusimpetraveratW,
consanguinee sue
impetum
ob
cre-
illi se
regisgratiadesperantes,
coniunxerant, preter Gillebertum
tiam
Sicilianifortuna
regnipartem
comites, qui primum
omnesque
75
confinio
ApulieCalabrieque
in
belles extiterant,
postmodum
5
SICILIE.
in
et
al
mo-
fidelitatem
attraxit, adeo
Siciliam
pergere
y6
e
disposuit.prius tamen,
obsidere
Tabernam
e. 35
FALCANDI
H.
quid
ne
in Calabrie
obstaculi,Rogeriurn Marturanensem,
partibusimprovisirepperiret
habebatur, in
apud Calabros
[auctorijtatis
parve |tunc
qui non
Siciliani evocatum,
iussit
retrudi
proditioniseum
cum
Tabernam
ergo
et
arduum
cum
conspicatus,
oppidi desperantescenserent
in
asseruit
priusinde
non
ipsaque die
rum;
ad
maiora
debere
omitti
se
oppidum
quam
milites quam
tam
fere de
ad
usque
desuper
viculis ad
missis
constanter
fuerit abscessu-
captum
dolia que
d
facile
proterentes
tumulum
temptarique for-
sonitum
unanimiter
irruentes,prifmo
quin
sine
rei
facilis in
tam
disposuit]P
6. P
aput
(sic)
serant
quam]
16.
P
per] C
P
26.
quin]
«
et
et
17.
tentarique
P
2.Preperiret
traduxisset
C
opidum
14.
B
loci
=
PC
C
15.
22.
C
et]
19. P
tumultum
9. C
suspicatus
consumendum
omette
3. C
C Martaranensem
8. C
pleriqueetiam
buccinarum
quod oppidani
negligentiusobser-
positionem
C
muros
satis video
neque
Maturanensem
obpugnandum
18. PC
proturbant
21.
latere muris
scalis,primo
confidentes,muros
non]
12.
P
etiam
cen-
C
ut
poi preacutis
e
doloribus
(sic)
vindicare
»
;
poi,con
re
contraddizione, soggiunge
scoppiò l'insurrezione,
perchè
il
voleva
menti,
«
«
che
quod
voluerunt
».
abiurassero
20
quidem
et
24.
P
vulneribus
contiguus
qui
regisiniuriam
manifesta
che
B
illatis
uno
ex
nisi
fieri potuit,
irruptio
B ineffabiliter
inefficaciter]
n.
quantum
20.
7. P
dehinc
oppidum
constituit
in iure
planicie,
qui
periculotranscenderunt.
loci fortitudini temere
1.
conatibus,arduum
occupavere
superiusdistentum
non
inter-
paucis autem
viros armari
oppidi contiguis adherebat;
impetu
plerique
fatigati,
denuo
rege,
quemdam magnis
modica
15
proturbabant:quorum
redierunt.
exercitum
ad bucinarum
omnes
sed
ad
diebus, iubente
tunam
eia-
suspenderant
per precipitiumdimictentes,obre-
murum
afìecti vulneribus
25
oppidani
peracutisarmata
plurimisinterfectis,
reliquifrustra multumque
e
io
peditesarmari precepitet ad
molaribus, et
pentium multitudinem
iectis
pro-
reditum,
oppidum oppugnandum, impetu facto, conscendere,
vero,
5
captione
negocia
inefficaciter coasumendum,
tempus
sollem-
exposcebat. cum
omnes
Apuliam
perandum, interimqueTabernam
ibi multum
carcerem
neque
iudiciarius
ordo
in
transduxisset,iniquam positionem loci
exercitum
conscensum
nec
convictum
oculisqueprivari,
neque
pniter iure confessum, prout
argueret,
i fatti giura-
ipsi nullatenus
facere
25
78
Apuliam
e.
26
b
FALCANDI
H.
Laboris
Terram
ac
desciverant,tanta
eo
etiam
universas
ad
nunc
civitates
oppida
et
iri constituit,volens
hostibus
possessionessuas
et
levi saltem
rigoreiuris amictere,
comes
Rogerius
Acerranus
comes
Aprutium, partimin Campaniam
Avellini
comes
regis iram
cuius
fugiens,furorem
regium
Phenicia
C
2.
Panormum
C
admictere
17.
P
Gulielmus
(sic)
B
20.
La
legge n. xvn
8782 (v.Merkel,
del cod. Vati-
ciliae fragmenta ex
tur, Halis, 1856; La
mss.
Append.
II diritto
legginormanne
e
la pena
sveve,
di
Sicilia
nelle Storie Sici-
188 1,
Brandileone,
minaccia
proponun-
Lumia, La
sotto Guglielmoil Buono
liane, Palermo,
regni Si-
regum
codd.
qua
morte
romano
Torino, 1884)
e
la confìsca
dei beni ai ribelli,
"c.
cospiratori
della redenzione,
tassa
tura
chiaramente
è
può sembrare
fatta
per
Questa
Romualdo
una
tornaconto
stessa
fu
Salern.
la cui
La
na-
dal F.,
significata
mitigazionedi pena
del
alii
et
qui
so-
perterriti,
partim in
quod
eo
Governo.
attesta
poi, come
condo(p. 435),
15
duxisset uxorem,
Severino,
est
nuper,
obses-
cum
vero,
et
comite
cum
matre
cum
sua
20
codd.
iri]/
PC
13.
nata
di
ire
9. de
sequuti
P
14.
in P.
manca
Campanam
(sic)
nella Puglia pria della morte
il F.
Guglielmo I. Secondo
condono
ad
avvenne
opera
della
questo
hanno
quasi
sempre
sempre
«
scio di avvertire
(3) La
storia
i ribelli di
pletatacol
«Richardus»;
Ricardus
di
questa guerra
terraferma
può
confronto
di
pp. 432 e 434,
de
S. Bartholomei
Ughelli,
Italia sacra,
Cron.
Ceccan.
Casin.
pp.
La-
».
questa variante,
Salern.
moti.
di
re.
(2) PC
AB
il
re-
Gu-
gina Margherita, reggente per
glielmo II,dopo la incoronazione
e
nelle
io
Fundanus,
comes
comitissa
pendere
Burellus
Commentatio
iuris Siculi sive assisarum
cogerentur.
(sic)
transueta
(1)
cano
de
^\
sibi
iri]P
Marius
C
12.
Sancto
niteretur,capta
transvecta
7. datum
evaserant
io.
(2)
Severino
declinavit.
defendere
castellum
sum
de
suis
debuerant
redimere
declinandam,
de Sancto
filius Willelmus
etiam
thesauris
Rogerius quoque
transfugerunt.
censuit
iniussu curie,fiìiam Phenicie
5
(*\
nomine
de
Burrellus
Mariusque
re-
existimans,ut qui
fuerant,regisadventu
secuti
eorum
predo
eas
Loro-
visa fuerant
dedendo
se
Consanus, Richardus
preterea Ionatas
cietatem
comitem
quecumque
fuerat resarcire;simulque iustum
imminutum
domos
pariterconfluebant.
pecunia quod
ea
ab
dudum
pecuniequantitatem,redemptionis
certam
cepisse,
datum
levitate
eum
recepitque
inconsulte
aliquatenusei consentiendo
vel
telli receperant
enim
||quantum
invaserant.
prius hostes
universa
pertransiens,
p.
31 1-3
285
12.
contro
essere
com-
Romualdo
della
Cronica
Carpineto (in
X, 369), della
e
degli
Ann.
LIBER
hec
Dum
in
(l\ quem
chus
5
querat,
occisum,
fratrem
captionepalacii
in
cum
facti
eius
nec
Christianos atrociter
imputabat.
cium
10
cum
curie consuetudinem
idque iuxta
probaturosassererent,
se
libenter admisit
ad
tempus
ulciscendum
tabatur enim
iuvenes
quibusnullum
C
2.
et
6. P C
gloriam
reperisset
in
manca
C
(1) Nel diploma originaledel 1167
cappella palatina di Palermo,
Tabuìarìum
pubblicatodal Garofalo,
divi Petri,
cappellae
regiaeac imperialis
«
1835, p. 25, sottoscrive da
domini
Gaytus Martinus
familiacamerarius
et
regismagister
«
ris ».
Palermo,
stero
In
«
altro del
un
del Salvatore
nia, del quale vi
è
biblioteca Comunale
1
de
e]
C
C
169 del
di Calanna
mona-
in Cata-
copia fra i mss. della
di Palermo, Q_q,
fu
nome
fu
si sa,
tren-
18. B
idoneum
di
medio
anche
ma
lo stesso
da
gularispugne
«
abstruere
Gravina
autore
del
comuni
più
Dio,
in
tanto
uso
nel
questa si adoperasse
i
re
solo risulta da ciò
«
carne-
della cap-
«
sotto
se
diploma
Garofalo, il
letto «Maranus»
Che
evo.
in Sicilia
«
gaitiMartini
dal
delle forme
una
giudizio
Petrum
Nel
civium
Martinus] C
14. P
la
omessa
vel alius
».
cor-
parola camerarius ».
della quale
(2) La monomachia,
si parla in questo
luogo,era, come
e
«
rarii nostri
gaitus
erroneamente
«
di Morreale
apparisce che in
quell'anno il gaitoMartino camerario
Concedimusdomum
:«
regioera morto
«
virtute
pella palatina edito
chiesa
que fuit quondam
maxime
eos,
eiusmodi
quidam (sic)
di Molise
»
«
perniciem. hor-
ut
3. A
est
te-
paucorum
erat, quosque
cognoverat,
12.
quam
beneme-
rege
a
traxit
H, 5, e. 21, è citato il « gaytus Martinus
da un
e finalmente
regiscamerarius
della
diploma del 11 76, del tabulano
«
prompte
C.
della
testimonio
monomachia
propositis
premiisincitabat
actores
abstraxis-
(*),
irrogavit
nactusque
multorum
gloriam affectare
omnes
omnibus
pecuniam
tamquam
patrimonium
sciret
quod pala-
ydoneum, quod
rnalignandi]P inclementiae
nove
(sic)
pactam
fratrem
tenue
aut
poris partam
tinus
inde
victis atrocissimas
fuerat inchoatum, ad
meritate
in
accusarentur
accusatores
quidem
reli-
Christianis
a
probationestam
eorum
victores
et
collaudans,penas
ritos
15
pleriquecivium
multam
proditoribus
ingressi,
cum
sent,
suum
occultequedeseviens,fratrismortem
ergo
eunu-
Panormi
palacii
ac
repperissetauctores,
certos
Sicilia
e
Martinus
gaytus
nam
civitatis
ad custodiam
rex
forjtuna[Panormi
regisquediscessum
[sevijebat,
consecuta.
periclitatio
est
79
interim
Italia gererentur,
njovo rnalignandi
genere
multorum
SICILIE.
REGNO
DE
che
normanni, non
narra
qui il F.;
altro
un
passo
che
racconta
contraddicendo
affermava:
in cui
il conte
al conte
«quod
si vel
di
ipse
quilibet eumdem
gaytum
proditionisarguat, paratum
.
defensionem
».
.
.
eius
iudicio
Cf. p.
suscipereet
fidem
100.
sin-
absentis
e.
26
e
80
26
d
cacissime
mali
nichil
contingeret,
quis
gayti Martini
admictendis
uter
atrocitate
penarum
qui monomachie
solum
non
vellet subire
etiam
et
nichilominus
servos
quorum
vinci
quos
con-
suspendebat,io
at, ubi
malis
discrimen,placuitmulierum
integreerant
infamium
delationes
et
ancillas super
mor-
et
15
procedebat accusator
que
et
fratris
continuis
iam
teresse
in-
parum
quoque,
im-
verum
opinionis,
admictere; statuitque
licite postulare.
20
huius||modi
vice probationum admissis, multosuggestionibus
sepe
quidem
rum
copiam faciebat,
dum
potiretur,
civibus,rarus
perterritis
honestarum
pudicarum
huiusmodi
diligentiamadhibe-
summam
Victoria
eorum
posset in altero vindicare.
tem
autem
statini ad
pugnaturidescenderent, sua
in campum
cum
sui
alio 5
curri
ad
illudentibus
et
agere
ut quisincesserat,
semper
eorum
Sarracenis
vinci
eos
verberibus, diversis afficiebat tormentis, et
cesos
censebat
x
contumeliam,
cogniturus.
in hiis accusationibus
27
proruperat
videntibus
alios diuturnis
.
exercebat, vel
et
omnibus
paratissimus,
maxime
tigerat,alios
e
vetus
odiurn
furor
pretorium convolabat, qui
rebus
bat; sed
rabies
effi-
eos
regisipsiuscausam
urbem
verborum
suscipiendasactiones
his de
ipsum
cuna
quempiam
litigansin
forte
id
passuros
iam
tantaque
adversus
ob
et
gratiam prome||reri,
siquidem
regis posse
viderentur.
insisterent,dicens
audacter
accusationibus
c.
FALCANDI
H.
et
et fortunam
opinionem lesit,
exhausit,et corpora
penis affecit C1).
Interea
totius
rex,
(2\ Salernum
id
1.
rant
in
manca
paratissimis
sua
eiusmodi
P
22.
adventu
cuius
B.
furor] C
4.
suarum
C
uxor
contingat
(sic)
tumultuque
P
15. C vendicare
quod
7. P
(sic)
12.
his
comitibus
convolaret
B
iam]
C tam
25
Salernitani
quos
amictendis
C
sito
compo-
precognito,maxima
principesfuerant,
dissensionis
9-10.
C
parum]
sedatis
fugerunteo
appellant,
capiturinos
8. B
accessit,
qui
eorum
pars
Apulie rebus
Marioque
convolebat
13. PC
19. Pstatuit
(sic)
descende20.
PC
fortunas
di Puglia, del ritrarsi in
insurrezione
(1) La legge xxix, 1 del cod. Vatidi Loritello,insedel conte
(cf.le autorità cit. a p. 78,nota 1) Abruzzo
ordine
del
da Riccardo
Que
re
prescriveva:
passim venalem
guito per
exhibuit
formam
di
uscita
et
della
dal
vulgo prostitusua
Saya, e
regno "c.
in
si
Salern.
Romualdo
«tamseprebuit...interbonitestimonii
veggano
cano
«
«
«
feminaseihabitationemdenegamus». (p.434)
del
(2) Altri particolari
sedarsi della
Ceccan.
confrontandolo
e
con
gli Ann.
con
la Cron.
Casin. loc. cit
LIBER
Burrello iuraverant.
vellent occurrere,
coniurationis
manserant
5
urbem
rogatariut
principesuniversos
ille
excusarent,
conspectu
Salernitanorum
autem
cum
submoveri
suo
urbem
nec
W
Siracusanum
io
simul
totiqueregno
non
si forte
gerint,ac
incumbendum
crimina
destrui,cum
omnes
(1) A
«
cuse
renza
9. P C
eo
autem,
rex
»,
B
e
«
P
Syracusanum
famosissimam
P
22.
hanno
delle edizioni
multis
e
»
di C
"c.
«
a
Syracuse», Syracusanus ».
in poi tralascerò
di avvertire
questa campagna,
accompagnato
U. Falcando.
in
come
quella del
eorum
contigerit,
ob
aliena
multis assertionibus emol15. P
16.
Sylvester
mam]
opinatissi-
Sira-
(V. il prologo al
"c. p. 189):
Rose, Hermes, Zeitschrift
ora
questa
lo
sce-
in C.
di
(2) La misera fine e inaspettata
Arrigo Aristippo,della quale il solo
è un enigma incomprenF. fa cenno,
sibile. Romualdo
Salernitano,che
fa cenno
di
altri
tanto
non
prelati,
di Arrigo,il quale però, come
appare
dalle parole del F., accompagnava
il
in
opinatissimam
diffe-
Da
aveva
11
56.
Fedone
nel cit. art. del
«
Recipe Fedonem...
quem
«
stris dum
Beneventum
rex
«
obsedisset
«
consummavi
urbem
.
.
scrive
più
(cf.p. 69): «quem...
odium
ctum
.
«
«
«
«
dens
.
eum
.
Pannormi
coeptum,
contro
che
in
ca-
.
».
correvano
ciò
«
e.
ergo
difficile
prirnum huiusmodi
Sylvestrum
variante.
re
electus
aufuurbe.proditores
remansisse
cum
che hanno
«
«
urbem
ex
tamen
manca
sempre
Siracusanus
re-
serie
temporis,mi-
(2).
est
Apu-
| Panormum
et
populum immeritum
suppliciis,
neque
admicteret,demum
persuasiones
3. C
in
multumque regisupplicantes,
quospiamillorum
puniendum.
nobilis
tamque
multum
sortitus
diu
decre-
totani
decoris afferentem,ob paucorum
parum
oportere
non
fuerat
p[os]tnon
comes
Bari
tanta
ne
conabantur
persuadere
ei rationibus
multis
20
Silvester
et
a
Salernitanos
Aristippus,
antequam
modum
vivendi
eos
comitem, multis precibus
captus
rege,
in carcere,
et
Siracusanus
lera
enim
et
re-
Richardum
regisfamiliares,
eniterentur
iubente
pervenisset,
ductus, qui edam
15
omnibus
-
notarius,farniliariscurie,
Silvestrum
et
Henricus
deperiret.
civitas
liam
esset, alios
electum
exoravit,ut modis
adversus
exemplo
et
qui
eos
ingredivoluit
sed Matheus
ipsesalernitani^
et
cum
regi
simulqueut,
ingrederetur
precepit.nam
destruere civitatem.
maiores
fugissenunciantes,
plurimum indignationis
conceperat
verat
8l
SICILIE.
REGNO
DE
Circa
Arrigo
si
ricordi
lo stesso
sopra
rex
(sic)
alle voci che
habens
suspe-
dissimulabat,
coniurationis
in
F.
parla
cre-
facte
se
fuisseparticipem.sed et idem, capto
palaciipuellas in
rege, quasdam
domo
sua
per aliquotdies tenue-
«rat».
6
27
b
82
FALCANDI
H.
excidio
urbis
litus,ab
de
stratigotoet iudicibus, ut quotquot
urbe
ad
remanserant
inter
suspendi.
iudicio
tatus,
civium
sed
iusiurandum,
C
27
C
egisse,
principium
et
indiciis
ciam
adeo
per
totum
universum
exercitum
tentoria,paxillis
invasit,ut
terror
propriadesperareCO.
propinquis accidit,non
idem
cum
Matheus
contrahenda
auctoritate
plurimiconvenissent,
5.
PC
C
eidem]
civitatis
7.
ei
coruscationes
descritto
loc. cit.,il
un
potere
P
aggiunge
contra] A B
(1) Questo
a
circiter .lx.,
C
quale
P
pure
lo
e
supplicio
an-
Salern.
attribuisce
soprannaturale,
ma
civitatis
19. C
di-
verso:
5-6 P proiectus
delle
prepotenze
nati dal
re.
27.
della
e
6.
Cgentis
17. Btonitrus
P B
quello, cioè,
teo, protettore
uxo-
cum
nuptui tradebatur,
temptoria
a
ad
viros nobiles
contra] A B circa
13.
subsequuta
troviamo
Romualdo
eidem
tra
civitatis.
neptis sue
domus,
corruens
||
Mathei
coegisset,et
maioribus
n./l/Jcapud
ymbrium
uragano
da
est
curie
ipsa puella que
cum
circa
quemdam
metuque
repente
illud etiam
dispendio
totius
adolescentem
sponsalicia
corrogatide
mulieres
ac
sine
20
iactura
pleriquereferunt,quod postmodum
eius rei vindictam
regem
omnium
rerum
ad
ribus
exorta
decurreret,
aqua
omnium
ceterorum
15
subsecuta, ut
de salute
nuptias recusantem
d
rapidissimitorrentis
instar
prorsus
tempestas
inundatio
imbrium
et
of-
oculos
posthabita,
cogerentur
nam
27
repente
est
iusti-
ruptisque funibus, procellasubverteret;tantusque
notarii
c.
tanta
io
caput
contra
nullum
ut
aer
ab
sug-
manifestis
iudicis
omnium
esset
quic-
iniurias
fuerat
gestum
innocentia
rerum
serenus
ipsius regis,quam
tam
avulsis
et
exercitum
Salerni
5
prestiterat
desiderans,falso
apparuitaliquidfuisse
vestigium appareret,
tonitrua,choruscationes
nemini
visus fuerat seditiose
statim
iusti
quod
est,
et
quod
evidenter
enim
cum
nubis
mali
iussit
communis
notarius, iurgiorum
extitisse,cuius
declarata,et
fendisset.
in urbe
ei
suppliciodepu-
regem
illatas ||
atrociter ulcisci
eum
ipsa die
innoxius, qui, ut
contra
unquam
verum
perpetratimi,
eo
modo
Matheus
regi totius
gesserat
in
nec
propinquissuis
ilio
civitatis
assertio,non
erat
quam
fere
eidem
quidam
vir
autem
eos
totius
illi paucos
at
tradiderunt,quos
principes,
viros, quasidissensionis
in
coniuratorum
numero
perducerent.
vinctos
se
spopondit, precipiens
temperaturum
se
di
sponsalia
san
erie
Mat-
città, indignato
dei
suppliziordi-
25
LIBER
oppressit.ea
imniinere.
mulieres huc
animos
de ruina
mirabantur
attoniti,
dicto silentio,
quiescebant,
ipsosqueiudices miserandum
io
ab examinandarum
triste iustitium
civitas
tota
qui
tanti
luctui
20
comite
rant,
pleriquererum
in
reversus
ad
Lorotelli
cum
emersurum.
Silvestro comite, Siracusanus
Consilio
2
5
regisintererant
cius datus
est
Ioharii fuerat
C
2.
26. C
A,
Per
uno
dalla
e.
le prime due
«
confugemorabantur,
facile
non
multo
deincepsin
post, moriente
Matheus
notarius
(*)
soli
consequatur
21.
gayti
mortem
constitutus.
palacii
us
C
scholae
disposuit]P
sole
velut
P
(sic)
insti tuit
C
nec
14.
23.
P
C
acte-
Sylvestro
joarrimagister fuerat
(1)
in
Greciam, alii
care
otio]quietique[va-
eunuchus, qui post
8. P
passis
3. B
15-16. PC
et
hostes
regni disponebantnegotia,quibus so-
et
magister camerari
inientibus
(sic)
nus
et
nec
electus
Petrus
gaytus
licuerit,
iam
neque
inopes in Campania
Siciliana,
[seconclusit
pa]latio
quicquam turbinis
regno
omnia
confidens
lajborem disposuit,
post
inconsulte
imperatorem Alemannorum
omnium
ni-
rege
narrationis series con-
alii transfretarant in
(*\ quorum
uspiam compaJ[rere
ac
scelera,
preoccupasse
itaque rex, ubi sedata vidit
sequeretur.
de
et
excreverat,
eatenus
turbulenta
evagandilicentiam
maiorem
ne
sed
dolor
hec
plurima loquebantur.veruni
in-
urbis
notarti detestabatur
metum
supra
nam
cognitionesuspenderat.
incommodi.
prestitisset
causam
chilominus, ubi iam
15
litium
Mathei
vacans
quoque
nulli fiebant,et scole, velud
apothecisclausis,contractus
et,
lugebantin-
solabantur; nonnulli
civitatis fortunam
desolate
miseram
extrahendis
quidam
autem
dabant ; altidomestica
mestitiam
vel amicorum
excidium
vicos
sparsiscrinibus discurrentes,
illuc
corporibusoperam
commoda
aliter conturbavit
non
urbis viderent
capte iam
plateasululata complebant; civium
et
83
SICILIE.
Saleniitanorum
res
si barbaris irruentibus
quam
5
REGNO
DE
parere
»,
27 d,
che
si salta alla
qui
e.
31
avvertire
periodo seguente
dove, dopo notarius
«
che
»
con
parola «
tizione,o meglio intrusione
del
fogli
termina
sillabe della
(2) Debbo
di
spostamento
com-
Tantissimo,
a.
ripeparole
una
di
trovasi
continua
iam
plurimum possent (sic)in curia,
soli » "c.
disposueratadmirati non
È evidente
che
l'amanuense, igno«
«
in
: « cum
C,
corse
dello
(p. 84)
sbaglio,
mente
senza
rr.
cava.
1-2
l'occhio
con
e
che
continuò
badare
al
ai
accortosi
poi
tranquilla
senso
-
che
man-
c-
31
A
84
Matheus
adulationibus
lingue,facundia
b
admirati
in
eam
posset.
non
fidelius amici tiam
admiratus
autem
decreverat
Eo
cum
edocuit
casus
ita fortunam
veris
hostes
bantur,
palatiumquandoque
ne
gumentum,
de
iam
cum
fortune
se
fiducia
et
loquebatur,
commissum
mortales
oc-
nullum
eludere,
20
ubi
ut
periculumincurratur.
aut
causis
ire
vel
repentinuseum
adhuc
in
tirannidis
tene-
carcere
pretenderetar-
vivendi
desperantes,
venia
15
integrerestitutam,
pacem
formidandum,
ex
operam
impudenteringereret.
plerumque
viri,qui diversis
pauci namque
aflectu,quam
illi blandiri,ut
eatenus
citius dampnum
precaverit,
quis minus
rentur,
iudicans
nichil ultra sibi crederet
rex
io
vivente,
simulationibus
et
quadam
maiori
post subactos
tempore,
et
electi,college sui,
venerabatur
versutiis
veritatem, vel falsa prò
cultaret
afFectare
archiepiscopumdiligebat.electus
olim
sua
regnan||[di
spem
efficaciter,
rege
alio
aut
ipsiqueregi
honestate
indignum
generique
nisibus
Siracusani
vero
eiusmodi
multum
abiectus
foverat
nomen
neque
excolebat
ipsum
esset
impeditioris
et
totis
id
ob
Maionis, avaritia 5
cum
sed
ipsumque
locum
regiapreditusfarniliaritate,
solus
Panormitanum
non
dare
e
illise,
Maionem
que
pleniusobtineret,cum
sperare
arridebat
demulcere, sciens
exhibere.
perquirerevideretur,ut
31
oderat
ceperat
nec
curia,
imitali,omnibusque
quos
poterat,
non
in
posset
maxime
illuni [attollerje,
licet
suffijciebat
non
e
consuetudines
et
similem
animus
concors
plurimum
vero
placuisse.largitatene
imitari
prepeditus,
31
iam
ei maxime
Maionem
e
ritus
prebens arFabilem,eis
regem
iam
notarius,curri
ergo
disposueratadmirati
se
FALCANDI
H.
tedio
25
vexa-
favente
decreverant,ut vel, ea
adversante, [mortipotius vellent]occurceptis,evaderent, vel ||
rere,
diutius [perpetuis
eiusmo[dimisejriis
affigi,
horjren-
quam
dorum
multis
rum
18.
incurrat
e
C
mori
3. A B
illi gereret
quandoque]
27.
distractam
constituerat
ingereret]C
24.
P
post
quo
P
disposuerat"]
2.
itaque,custodibus
carce-
nacti tempus
promissionispactionibusprecorruptis,
congruum,
codd.
pedoribus cruciandi.
carcerum
ai.
AB
quamquam
28.
Paffligi
precorruptis]Pprius ebrruptis
31.
B
C
curiam
irridebat
palatium
4.
plurimumque
C
demulcire
22.
25-26. C vexabantur
29.
C
districtam
pudoribus (sic)
P
inobservatum
16.
(sic)
minus
quis
(sic)
30.
30
PC
-
26.
C
dam
qui-
damnum
ire] Così
promissionum
-
i
86
FALCANDI
H.
crudelitatis homo,
quebat verberibus,et eos.in
32
A
toris
ciebat
odium,
diu
capi,tam
evaderet,gratisdare
ut
suam,
distrahere
volens
cogeretur.
Siciliani
maximeque
eosdem
ut
loca
et
Sicilie
reperiri
contigit
; sed
eunuchorum
et
multos
viros
hoc
ut] A querit(sic)
9. PC
B
impetravit
(1)
17.
da
«
C
iniquos
»
ad
«affligebat»(rr.9-10) in A sono
aggiunte in margine con un segno di
richiamo
messo
dopo «affectabat».
(2) P
«
quam
«
quam
modo
nuense
«
«gratis dare
ha
valeret».
è
»
da
per
A
In
vel
lasciar
dubbio
scrivere
L'abbreviatura
«gratia»
in
minoris
la
parola
scritta in
abbreviata, ma
voleva
quanti».
dotta
ab
se
l'ama-
di A
è
obfuit,quod
20
iusticiarii,
aliique
7. P
B
in omnibus
hoc
utralibet
quam]
P
ipsos
partium
quotiesque
gratia
15.
ab
vel
8. / codd.
predia]C premia
condemnavit
in questo
(3) P
luogo
ha
«
nella
catore
collez. Del
darebbe
non
Perisinus
edizione
»
e
senso,
il Fabbri-
del
Re, I, 340, tradusse
F.
«
nella
Peru-
«gino». I codici portando tutti in queconcordano
sto
con
luogo «Parisinus
Romualdo
SALERN.p. 434, che chiama
»
questo personaggio« Bartholomeus
o
«quam»
18.
versa
di-
per
innitentes,
patrociniis
tyrampnidem
minori
I codd.
accusabat
(3)
iniuriis atterebant.
tirannidem
11.
innoxios]A B
parole
Le
B
accusatum
per
pecuniam
innoxios
solum
Parisinus
precipuum attendentes,ut
5. que
ortum
proditorum
cupiditasinexpletapenes
Bartholomeus
plebem rapiniset
iudiciis
gratiam
posset ab eis
camerarii,catapani,gayti Petri
stratigoti,
innumeris
io
oppida remansisse, qui
condempnavit, quibus
mitigariposset
ius-
(2) valeret
quam
multos
quantam
predituspotestate,
ea
ta-
Petrum,
pleniuseunuchorum
Petro
affi-
largissima
prediapossiderent,
impetravitque 1 5
et
liceret ei capere
extorquere.
unde
multis
W, donec
affligebat
minoris
Lombardorum
per
opibus affluerent
vel
autem
promereri,falso suggessitgayto
et
ergastula,
vel omnino
vineam, hortum,
siti penisque variis
fame,
tor-
aliquem privatum
eorum
quidpiam affectabat,accusabat apud gaytum
sumque
rem
domum,
eius
aut
ad
tyrannidem superasse,piena [fé-5
adversus
iniuriis,
quotiensque
habebat
iium
crebris
oneratos,
formidinis]
ipse constru[xerat.
cives]edam
ac
eorum
captos
quedam detrudebat
nova
videretur
antecessorum
ut
que
et
Christianorum
ingentibuscathenis
perducicontigerat,
eum
c-
amicissimus
obsequiis,quoscumque
devotus
omnino
eunuchorum
esset
cum
tra-
B; parola che
«Parisio».
p. 105,
C
«
r.
In
dinuovo
i5)Pha
Perusinus
altro passo del
un
»
e
AB
de
F.(cf.
«Perisinus
«Parisinus».
»,
LIBER
si fieri posset,
utraque,
!Apuliam et
tem
hostilibus adhuc
5
donibus
De
exactio
obitu
regis
voluptuosum
quod mestitiam
rent,
se
ac
creatione
et
otio
tumultibusaliquando
quievisset,
sollicitudinem
aut
eius
cuius
17. P
fere mensium
duorum
ac
6.
C excursibus
12.
dyssenteriam
(1) Sul
nome
C
P
B
e
dissintiriam
sulla
7. regnum
P
18.
cf.
variante
cit.
A
Ili,819
849), il quale respingendo la lezione
«Mimnermum»
soggiunge: «Questo
e
«
si
in alcuni codici
per vero
del Falcando
edizioni
legge
«nelle
e
quod
universis
patris
celeritate,
non
operi ma-
cepit diuturno
medici
Mimnermum
aliaque
morbo
spatioprotracta valetudine,
eum
Guillielmi
Cvagari
(Stor.dei Musulmani
Amari
iam
convalescens, cum
latius
CO
supremam
incurrens
imponeret, dissenteriam
externis
ingererenuncia-
mira
parte maxima,
ut
premonuerat
videretur
magnis sumptibusexpedita,antequam
4.
P
posset
quevisoc-
ne
palatium construeret,
compositum,
diligentius
ac
operibuspreminere(2\
denuo
timens
Favariam, Minenium
delectabilia loca fecerat,ipse quoque
dissolvi k).
filii.
devovens, cepitanimo
deincepsvoluptati
totum
commodius
Willelmi
regis
quietiquevacaret,
cogitansut quia pater
evagari,
num
Sicilie
populandum pre-
familiares suos
impediret,
otium
nichil ei
sine
potè-
seviebat,expediretque
regno
ab extrinsecis
interim
autem
rex
15
au-
plurimum qui minus
eos
domesticis
ne
fatigari,
incursibus
ergo regnuni
Cum
io
Laboris in
totam
per
traderetur.
XXV.
casio
87
SICILIE.
pecuniam extorquerent;
Terram
redemptionis
rant
REGNO
DE
crederent
in AB.
manca
Mimnenium
evasurum,
ab
13. PC
in
manca
C.
palatium novum
valitudine
(2) Oramai
sto
palagio
lontano
poco
op.
e
è dubbio
non
sia
quello
da Palermo.
loc. cit.
glielmoI, II,
e
che
della
il mio
«
que-
Zisa
»
Cf. Amari,
Regno
di Gu-
132.
(3) Romualdo
Salern.
(p. 433)5
«Il vocabolo, all'incontro,di Mine-
che
«nium
giorni,dice che
fluxu ventris
« gesimam
atque moleche
«stia cepitaffligi
poi sabbato
»,
emitritea
«ante
octavas
[fy.tpascne
TpiraTos, semitertiana]illuni febris
è scritto
bel
«
tusto
«
biblioteca
«
corr.
«
Minenium
e
prima
»
«
nel
ve-
dalla
posseduto
Parigi (S. Victor 1604
di
164)».
la lezione
chiaramente
codice
e
Due
uno
codici però hanno
«
Mimnermum
volta
in P.
Mimnenium
»
», e
spunta per
negli ultimi
quadraegli «circa
da medico
curò
il re
«
«
«
invasit
tastrofe.
»
e
che
questa affrettò la
la
ca-
e.
32
b
88
morbo
repente, recidivo
in extremis
c-
32
c
FALCANDI
H.
ageret,
Willelmum
exponens,
vero
voluit
cesserai,
regni curam
dum
principatuCapue,
quem
reginam
autem
;
eius discretionis
puer
liares
elegerat,in
post,
gens,
presentibusillis atque
metuentes
illi,
at
quoslibetexcitaret,iusserunt
motus
simulantes
sepeliri,
eura
ribus
ad
evocatis, que
quod
prepararent.
D
civitatis.
est
sequutus
coronandum
vitaque
nec
populo
15
ipso palatio
curiam
proce-
putabanturnecessaria
peractum
est,
primum
in
totius luctus sub-
20
et magnatibus
epis||[copis
cum
proceres
moxque
ut
pariter
se
in
in
ad
io
luce defun-
iam
interim
regem
paucis diebus
fami-
permanere,
dispersusrumor
eura
5
Siracusa-
(*\
disponeret
vivere, donec
adhuc
ubi
curie
lugubrifunere conclamato, repente
palatiomore
32
ne
con-
ipse sibi
quos
flentibus,regno
subito
ei
negotiisprovide
quoque
articulo,communi
ingruente mortis
con-
appellatur,
uni
que
viderentur
gerenda
que
multo
abdicavit.
esset
notarium,
ire
precepit totius
bali
iussit familiaritate
eadem
regina Consilio
eorum
c-
Matheum
Petrum,
gaytum
suam
dudum
electum
disponendissufficere putnretur.
num,
archiepiscopis
et
regnatum
se
administrationem, que vulgo
et
gerere
convocatis
fllium post
contentum
esse
adhuc
qUi?cura
presen[tibus,
ultimam] voluntatem
maiorem
stituit;Henricum
tamdiu
magnatibus curie
||
Reginoque
Salernitano
interiit CO.
consumptus,
in capellam [corpus
curie,de loco]ubi [sepultum fuerat,]
3. P
C
B
Rheginoque
ire] P regni
regnatum
(sic)
regnoque
C
successorem
P
4.
Gulielmum
regnaturum
9. C sufficeret
discreptionis 8-9. C piene provide
maiorem]
8.
esse
C
maionem
discretionis]P
13. post
in C.
manca
(sic)
prudentiae
16. C in-
citarent
Necrologio Cassinese,p. 312,
Guglielmo a' 15 maggio;
Salern.
Romualdo
te(loc.cit.),
(1)
dice
ma
Il
morto
di
stimonio
7
maggio (1166)
nona.
a
veduta, porta la data del
chi
anche
celata
ogni
La
rifletta alla
dal
per
modo
determina
e
differenza
F.,
che
farà
non
qualche giorno.
più
credibile
nitaci
dal
Salernitano;
ciarmi
alla
sentenza
ediz. di Romualdo,
la
so
dell' Arndt
loc. cit.
nota
glielmo I
sabato
data
nd
for-
id. mah».
mortuum
avanti
Parmi
ne
«
colto
1166
di
Casin.
regem
Essendo
dalla
l'ottava
nel
febbre
fuisse
Gu-
il sabato
Pasqua (ilquale
al 30 aprile),
cadde
lunghe sofferenze di tutta la
quaresima, è assai probabileche sia
il sabato
morto
seguente,
7 maggio,
Salern.
(2) Romualdo
(loc. cit.)
dopo
le
asso-
nomina
nella
e
il notaio
«
notariorum
77:
namexim/.
necrologiisconstat
«et
l'ora
si tenne
morte
Errat Romualdus,
specie
circostanza, riferita
la
«
solamente
1' eletto di Siracusa
che egli chiama:
magisteri.
Matteo
regium]transtulerunt.
in diem
stibus,
usque
tertium
quibus ex
sarracene,
saccis operte,
5
universi
hoc triduum
autem
totum
REGNO
DE
LIBER
ancillarum
mulieres
passiscrinibus
io
die noctuque
incedentes,
ululatu
com-
flebilirespondentes.
cantu
luctui
dies transierunt
obvenerat,
turmatim
civitatem
per
Willelmus,
publicodeputati,
etatis attigerat
(*\sub ingentiplebis
qui iam fere .xinim. annum
vit (2\ qui cum
equità
gaudiorex creatus, per urbem sollempniter
die,nescio quo pacto, pulcrior
pulcherrimus
esset, ea tamen
apin
vultu preferens
venustatem,
parens et augustiorem quamdam
adeo
sufEcere enim
C
14.
malorum
C indutis
P
io.
putarentur
(1) Il
La
B
4.
Gulielmus
5. C
saracene
15.
Lumia
eum]
C
12.
eius
16. C
(La Sicilia
p. 240) dice
sotto
che
questo
«
uno
natus
duodecim
annos
che
significare
e
fosse
e
così
non
anno
quasi toccava
di età.
entrato
vi sarebbe
col F., secondo
II
»
ut
qui
8.
moliretur.
medio,
ferens
puerum"! P primum
nec
13. P
C
hi
aliud
«
«
«
«
regem
Romualdo
est
promotus».
Salern.
dal F. secondo
seguì al
il dodicesimo
quale soggiunge che
«
Così
narra
loc. cit.
dando
(discorquale la proclamazione
triduo di lutto)il
in quello stesso
il
Guglielmo II «cum
gloriaetapparatu regio ad
nel tredicesimo,giorno
danza
discor-
trans-
deputati]P designati
se
prae
qui
del padre, cioè
giorno dopo la morte
a' 9 del maggio.
Hic
[Guillelmus]
secundo
die post mortem
patris,ex
mandato
Consilio
regine,
archiepi« scoporum,
et baronum, et populi,in
maxima
ecclesiam
glielmo Beate Marie de Panormo
veniens, a
quale, GuSalernitano
Romualdo
secundo
il quattordiarcesimo
è
che
in
Cf. Testa, De
«
« chiepiscopo
egli
stesso,
»,
il
«
«
vita et rebus
«
De
«
20
P
quam
de
esse
sparsis
coperte
C
terminos
eum
impie
aliquid
possono
compiuto
avesse
anno
unquam
sublatum
quamdam]
«
«
putabanturfidem
hunc
auctorem
havvi
evidente
o
luogo
sbaglio dello scrittore o una
scorrezione
di amanuensi
», poiché
Romualdo
Salern.
(p. 435) dà a
del
Guglielmo dodici anni alla morte
padre. Ma le paroledel Salernitano:
«
hii
neque
puerum
solemniter
Guglielmoil Buono,
in
promeruit,ut etiam
dicerent humanitatis
servaturi,
qui adversus
gressurum
1.
omnium
eius atrociter oderant
eius heredibus
P
favorem
gratiam et
patrem
15
et
fictus
non
ve-
maxime
matrone,
nobilesque
multitudine,totam
preeunte
ubi
habitu permanserunt.
regis dolor
plebantad pulsatatympana
At
cives,nigrisinduti
quoque
in eodem
morte
89
SICILIE
Guilkhni II Sic. reg. I,
est et coronatus.
unctus
post
gestis
regem
modum
di Napoli,X, 293.
vero
cum
honore, et
magno
totius populigaudio et letitiaad pala»
nano
accen(2) Le parole rex creatus
Errano dunque
al parlamento convocato
tium rediit coronatus
lermo
Pa».
a
coronato
d' ordine
che dicono indella regina per riconoscere gliAnnali cassinesi,
il nuovo
di
nel
il
nel
secondo
re
nuovo
re
mese
luglio.
e
Meo, Annali
«
«
«
U. Falcando.
33
A
FALCANDI
H.
90
eius
tem
puer] pulcritudifnis
quidem
que facilius]
superiorem admictere^.
videretur,quam
sibi
proceres
ac
patristyrannidem]imputari. [eratau-
[de|berepuero
innocenti
gastulaplurimamque
multitudinem
virorum,
inde
omnino
sperationeconcusserat,
magistriscamerariis
ut
nemine
a
fuerant
summa
loco
notarium
theumque
consiliis
omnium
rerum
eminentiori
omnes
curie
dignitatisequalitatevoluit
aut
Petro
gayto
amovendum,
autem
familiares
et
iam
nomine
in
non
potestate
de-
scripsitqueio
demptionis
re-
gradu
eo
nam
permanere;
constituens, electum
concessa,
super
Siracusanum
Ma-
15
coadiutores,interesse quidem
eius
precepit,ut
tabile,
impor-
ultima
deincepsquicquam
exigerent^2).familiares
5
er-
in Sicilia quam
tana
Laboris
censuit
sai-
iussit
redemptionisonus
Apuliam Terramque
totam
reciudi
universa
primum
ac
liberavit.
insulis,
in adiacentibus
quo
gratiam
eorum
elicere,et fidem, si fieri posset, immensis
beneficiis extorquere.
quod
itaqueregina,ut plebem
filioquegratos efficeret,statuit
copia meritorum
tem
excludere
parem
sed
appellari,
eius in omnibus
imperio
subservire.
XXVI.
animi,
esset
c
33
b
lum
mansuetus
in actibus suis
tatem
quoque
pre
eius per omnia
I.
8. C
omnes
C
cunctis
C
eum
(1) Un
di
Ste
ci dà
kelmann,
p.
erat
et
mali
PIETRO
D' EBOLI
insila cui
(ed.Win-
20) intitolato: Obitus
W.
nul-
largiac-
quam
C
4.
eius]C
ei
nisi
gentile25
filiosque(sic)
non]
C
ut
16-17.B
B
(sic)
grates
15.
quibus
20.
P
B
animi
della bellezza
quale tanto
C.
12.
16.
secundi
Post
Et
formosiregisSic. comincia
obitum
reSat»
ex
(2) Per
Romualdo
20
plurimum diligebant
eum
Cadmovendum
consistens
II Sulla
Particulall del celebre Carmen
in
mancano
io.
AB
milites
imperiasequebantur,et
et
malignandi] P
altro attestato
Guglielmo
il F.
22.
affabilis
benignus et
et
plebem
3. ut
in eminentiori
peccatoris (sic)
pectoriset inconstantis
amplectens virtutibus,dare
g.quod]Pquae
onus
eius.
preferensargumentum.
|ma[lignandi]
voluntatem
tyrampnidem
huius
consulti
tamen,
ciperebeatius estimabat,unde
et
officialibus
et
regina
Petrus, licet parum
autem
dem
r
De
formose
tuum,
que sceptra
così:
gubernet
proprio sanguine prole cares.
tali
grazie della regina
Salern.
loc. cit.
cf.
viri mansuetudinem
innatam
vitium
christiani nominis
sub
curiam
5
tanus
sublato
io
iam
,
et,
diuturnis ieiu-
et
regis,
vero
et
freno,liberius evagari,
excusso
vitam
convocatisquemili-
agere,
quod
impudenjterastruere.
tum
loquebatur,
consuetudines
C
PB
12.
victum
2.
C
christianis
7. A B
Rustanus
AB
splendidissime
habebant
eius iam
minus
vero
eum
sub
C
15.
4.
e.
omnes
hostiario-
et
rapiniset exactionibus locum
B
5. C
quibus
simulare
deridebant
curie malas
notariorum
se
tam
magnifice
sua
operaque
familiaris esset
officialium curie
(sic)
Tustanus
suum
genus
abrasurum, neque
ceterorumque
I.
tum
spondebatsi
se
notis-
apertissimam fal|[sitatem
[episcopum
mirarentur
noverant
6. PC
de rebus
fuit,
ipsiusimpudentiam deriderent,qui
expertam
rum
ei familiare semper
mentiti,ut qui consuetudinem
audacter
simis
20
amplexus, sub
umbram
religionis
celebrare ; interim inter epulas
tibus,crebra convivia splendidissima
loquiplurimum
15
cepit,velud
metu,
Agrigentinuset
regium promereri. post obitum
ieiuniis,dissolutiorem
omissis
Salerni-
episcopus,
Agrigentinus
laudis gloriam venabatur
popularis
favorem
satagebat
niis
Gentilis
Gentilis
regis diu simulate
obtentu
eius
CO. quorum
circa
Panormi
quidem Rumoaldus
archiepiscopi
Mazariensis
timorem
Sicilie multa
tempore
eo
pateretur
eum
penitus abiecisse,regnum
Rogerius Reginus ; episcopivero
et
91
nec
prepediret,
gauderet. erant
commorantes
Tustinus
ob
odium
tranq militate
eo
SICILIE.
REGNO
DE
LIBER
eum]
A
8.
C
Regerius (sic) PRheginus
enim
eo
B
venerabatur
B
20.
venebatur
officialiumque
sul sedi
di questo vescovo
lario;30 la iscrizione pure coeva
P, nelle edizioni posteriori polcro di questo prelatoesistente nella
in C si legge «Tustanus»; in A B
chiesa di Mazzara, documenti
dove si
e
Salern.
«Tustinus».
«Rustanus»; in Romualdo
legge sempre chiaramente
Il
(1)
Mazzara
le
secondo
Rer.
nome
in
edizioni
It. Scr.
VII,
Sicula, II, 867
Bibl.
collez. cit. I,25,
dei
«
Germ.
Moti.
«
del
e
del
Iustinus
»
Caruso,
Del
; in
Re,
quella
hist. loc. cit. «Tu-
stinus »; finalmente
di
Muratori,
del
202,
nelP
atto
dotale
Guglielmo II nei Mon. Germ. hist.
Henrici I et Ricardi II),
(exgestis
XXVII
95,
è
invece
sottoscritto
Tolgono ogni dubbio
grafa
in
:
«Iustus».
i° la firma
auto-
diploma della cattedrale
di Palermo, a. 1 1 56 ; 2° la copia coeva
dello stesso diploma nello stesso
tabuun
Parmi
dunque
di correggere
sebbene
la lezione
in P
nei codici.
né
autentici
del
e
nome
duomo
ma
della
iscrizione
Nazionale
museo
francese
andava
di
o
documenti
pergamene
come,
ilvescovo
questo
Toustein
poteva
secondo
e
17,
18)
di Mazzara
di. Palermo.
latinizzato
nel secondo
«stinus»
vano
tre
il testo,
si trovi né
palermitano (nn.
forse Toustain
caso
Dei
citati vidi le due
il calco
nel
giustanon
i suoi
«
Il
prelato era
; nel primo
Tustanus
venirne
idocc.
«
»
;
Tu-
usacit.,
contemporanei.
33
e
FALCANDI
H.
92
fore, sed ad
certuni
electoqueSiracusano
odium
occasione
oderat
qualibetamoveri.
videbatur
preripereconabatur
sedem
ecclesie totis ambo
d
dicens
electi Siracusani
eum
satis]
eiusdem
alicuius
telligat
eos
stitutus,erecto
collo
Matheoque
societati
anhelabant
in P.
9.
rigenteque
in
manca
«
«
summa
»
il sospetto
priadi tutto
un
P
7. P
trutinans,
17.
quoque
pepercissemanca
22.
se
eidem
pridem
8. A
in B.
manca
puta-
invidie
obtinendam
manca
in-
regiacon-
est, ut
electum
facile
more
Mattheo
«
«
una
le
vescovo
di Siracusa.
escludere
in
B
16*.PCmultis
21.
chiarisce
nella
e
in PC.
nidore]
io.
aggiunge
ma
accennai
P
in familiaritate
adversus
parole summa
preripereco-
a
di Gentile,
essendo
separatus tandem
difficile persuasum
manca
nelle edizioni
genti,per 1'eletto
in
ipsisquidem episcopis
curia
a
quos,
non
hoc
despexit
dalle
non
nuova,
deli' odio
Rhegino
sino
che
»
in C,
come
sustineri|
[non posse,
despexeritnulloque dignos honoie
conabatur
super
adhibens,ar-
rigentiquecervice,grandiaverba
notario
-
Si-
B
eius
12.
in C.
in
C.
nissibus
manca
ig. AB
pridem
C
(1) Il tratto
diligentia
stanza
B
20.
P
nabatur
P
superque] C
15.
ut
coniungeret,quem
Il tratto
4-7.
P
ulterius
iniurias,nec
momenti
esse
sibi subiectos
verit.
se
multas
elaborandum
pepercisse. nunc
tanquam
electum
Prefazione,
d'
manca,
circo-
ragioni
di
Gir-
Come
è
non
è
muta
giudiziodell' autore,
supponibileche
un
non
le
interpolatore
luogo perchè
aggiungesse;in secondo
lo stile dell'aggiunta è conforme
a
quello del F.; finalmente perchè il ripetersia così breve distanza della parola
conabatur
(cf.rr. 3-4 e 7) dimoforse queglicui
che un amanuense,
stra
«
da
il
»
interpolazione; dobbiamo
l'originale
perduto di P dal
mancanti
derivò
il
saltò
dal primo al
perchè
parole
quale
C,
C e che
si trovano
in A B
secondo
lasciandosi sfug«conabatur»
semplice chiarimento, che
gire le parole che vi eran
comprese.
le
io
pauperujm ingentem [coacervasse15
[rapinis
inferendo
pecunijam et
facile trahe-
infecit,
conspirationis
veneno
superbiam iam
de
superque
sibi socium
irritavit,
eumque
chiepiscopumSalernitanum
33
nidore
mense
adversus
inescato conviviis,
splendidis
ac
eius animum
racusanurn
e
aliene
propriissumptibus parceret,
batur,crebris
igitur
et
avarine, qui
inexpletecupiditatis
viro
archiepiscopoRegino,
Panor-
hic
anelabant.
nisibus
5
multumque
optinendamenim
ad
solus
quod
sibi diu
rem
cona-
curia posset
a
illum, eo
autem
CO.
ledere
opinionem
impedire desiderium, et
suum
desideratam
ut
eius
proceresque
diligentia
perquirenset excogitansut
batur, summa
mitane
ei conflabat
detrahens, multorum
maxime
apud plebem
et
restringenda;
omnia
compendium
mensure
20
denunciari
comestabulis
deincepsequitarevel
licet multorum
adversus
ad
culum
agnovisset,
neque
ascendit, ut
illius
securitatern
erat
consilium, et
offendisset,
nibus denuo
ubi ad
videntes
ventum
rem
erat
rursus
ei
malo
numque
prò
Maritate
semotum,
reddere
ad
vellet in
quia
ut
propositodecidebat.
a
notarius
episcopiMatheusque
autem
protraili,
persuaserunt
facturum
illum
animos
expectationelonga
dilationis tedio
iam
dubia
speque
ab
fatigati,
stimulis
sionum
incitabat.
summo
desidiam
nibus
illorum
mane
namque
equitare manca
pius in impium
«
«
Rheginus
22.
P
7. insidias
incitatus
bonumque
14-15.
incitasset
P
24.
regis Siculi conversantur,
ptenniumautdecennium a
recedunt
».
E
forse
fu
B
per
curia
da
in
manca
13.
C
et
C.
io.
Matheus
prò
14.
malo
non
«
regiam
«
suis assisterent
Annales
versarentur
ad
a.
per
ecclesiis
11
76.
septennium,
»
;
Baronio,
C
increpansque
Salernitano
come
affidate
si
che
quod
che
P
10-11.
(sic)
P.
in
manca
inertes
P
nota
in
imperium
eorum
25
Romualdo
di
questo,
gì'intrighidei quali fu
compiace
a
onorevoli
missioni
o
(sic)
B
affatto
tolse
disimpegnare
due Guglielmi.
a
si
21.
di
tace
di tutti
ma
exhortatio-
advertebat
quia] P
(1) È degno
se-
il decreto
del pontefice: parte;
ispirato
molte
episcopi Siculi,qui apud curiam
ut
illorum
diffidentes animos
25. illorum] C
lettera
«
persua-
20
negotium singulos
in B.
mancano
increpans
questa
desti-
domos
eiusmodi
appellans,
consumebat
spatium
in C.
11.
eos
se
eos
tepescerent, hortabatur
inhertes
et
diei
totum
stimulationihus
«
deficiendo
ne
5
eorum
quod inceperantfacile
eo
*
suspendebat,ceterique
incipienscircuire,ad perficiendumsusceptum
incitabat,et
ille
exequens,
tissent,nisi quod archiepiscopusReginus continuis
P
curie fami-
a
trans|micteret,
eiusfque
suum
diligenterrem
promisit,parumque
bo-
impium pius esse,
saltem
decrevisset,
episcopatum
inutiliter diu
rem
Salernijtanumarchiepiscopumsubrogaret(»). quod
loco
PC
mi-
suaderent
proculdubioquod
stimulatus,spondebat se
facturum.
2.
salu-
eius
scelere
perpetrando
a
5
mirarentur.
mitissimus, ad
natura
segnius
quicumque peri-
fìduciam
et
tarnen
se
avertebat,illoquerecedente, crebris episcoporum suggestio- io
lites
e
electus,
aliquatenus
premunivit,neque
mutabat
statim
tationem
facta fuerant
Petrus, ut
gaytus
electo
cum
palatium ingressuspropositasinsidias
sepe
viso
eoruoi
sequipresumeret.
euntem
singulisdiebus
rei cognoverant
cumque
eo
ad curiam
consilium
curiam
nullus
precepit,ut
relatu que
eorum
hoc
ob
34
FALCANDI
H.
94
narrare
che
delle
ebbe
spontaneamente
durante
il regno
dei
LIBER
erigebat.adhuc
iterum
spem
venerabantur
eum
REGNO
DE
5
habens
debilem
tumque
alieno
tristis
nunquam
color extrinsecus
consueverat
suetudinem
15
lernitanus
eius
adversus
consentiebat
indesinenter
regina
monitis
marito
eum
suo,
induebat
elatus, contemptorem
caciter admictebat.
sed
cardinal,qui forte
laborare,partes
tiens,electum
animum,
curia
[persuaderi
posse
eo
scismate
Petro
Petro
Panormitanam
ut
crejdebat
dum
consensuros.
turbine quateretur,
gravipersecutionis
lebertum
1.
P
20.
omnes
comitem
mate
(1)
curiam
in
manca
aliquoties
B
Cf. p. 29, nota
curiam
consen-
Consilio
ecclesiam
est
ei
ob
auctores
ita Siracusanus
nunciatum
gine
re-
electus
Panormi
Gil-
Gravinensem, regine consanguineum (l\ post
C.
ille
manca
mane
Ro-
[deincepsque
per] eum
dissensionis
regendam committerent, ipsosquesperabat
electi facile
superbe
Ecclesie
Neapolitanus,
nite|batur
quod eo]
expe[llere;
fac[ereputabatur,
quia] gayto
in pro-
petitioneseffi-
eius
aderat,videns
tunc
quibusdam
prò
interponerestuduit,et gayto
suas
a
Iohannes
et
nichilo-
vero
ille ut
porrigeret,
preces
mordaciterquerespondens,nunquam
invidiam
Sa-
illius ipsipersecutiodi-
cònsiliis,
nec
suis aliquotiens
electo
negotiis
sperissemper
30
con-
machinationum
Siracusanum
consumebant.
vivente
eo
splicebat,
quod.adhuc
25
sepissime dies ieiunus
totos
huius
electum
versutias
et
eisdem
nunciis
d
archiepiscopus
eiusquesocii,velud quibusdam stimulis
adinventiones
20
34
enim
invitaret,
frequenter
aliquis
eum
cognoverant.
multas
incitati,
minus
c-
epulas letus,in
episcopusAgrigentinusaliiquequi
vocare
eum
inter
nunquam
convivio;
quid-]
hufmanum patiens],
sitis u]ltra
morem
ut
expectabat
pertransiens,
to-
vero
ut sepultis
pallorinfecerat,
quam
domi]
sumptibus [parceret;
ut
vocem
difficilem estima||[bat,
unde lucri
nullum
piam speraretur; [famisac
io
omnes
senium;
macie;
extenuatus
viventibus videretur affinior,
habitumque mentis
indicaret;laborem
in
vergens
quasi sibilus audiretur; faciem
ut
mixtus
nigredini
corpus
et
opinionem
consilium,nondum
iam
etate
autem
ultima consumptus
procerus;
adeo
erat
95
ob sanctitatis
enim
eius libenter admictebant
et
ipsiusypocrisidenudata,
statura
SICILIE.
in
3. P
vero
23.
C.
1,
hypocrisi
29. AB
e
P
6. B
Ioannes
actores
il cap. xxxv,
p, no,
24.
pallormixtus
P
31-32.
nota
cardinalis
P
Gilbertum
1.
11.
C
eos
alieno]C alio
(sic)
C Gilebertum
P
schis-
e
35
A
$6
FALCANDI
H.
ad
regis mortem,
auditam
permoti rumore,
quo
constabat
ob
enim
venientem,
electi
persecutores
quieverunt ad
chinis
curiam
aliam
hoc
transiisse.
paulisperab inceptismadeliberationem
necessario
venire
Farum
comitem,
totius
ut
traducti.
regni magister
capitaneusconstitutus,negotia curie,post reginam,principeloco
disponeret. sed
trum,
nolente,ceteros
e
35
ad
posset
sciturus
fallacias,
precaveret
et
sociis eius
proculdubio sibi paratum
ut
rescripsit
comes
genter
hiis omnibus
super
Panormum
autem
de
securus
ad
eius
dilatione
sine
illi blandiri,
et
latenter
se
prodente,cognitum
sisse
et
est
tum
bonum
35
e
se
erga
verbis
agere,
rebus
de
cum
e
certius
Iohannem
et
nam
illib
comes
1i u
a
animum
eamque
presente gayto Petro
in
sta]tunon
eo
1.
C
sus
P
(sic)
insydias
23.
in
illi manca
C.
posset diutius permanere,
Pharum
principem
2.
8. P
occulte
C
manca
(sic)
rumorem
premunitus
in B.
1 1
se] PC
eius
.
15.
in
P
C.
his
29.
PC
5. P
militum
manu
C
esset]B
dignam
videri
esset
12.
B
miraculo
mes,
co-
25
omnibus
rem
universos
curie
C
in
manca
volente
io.
19.
C
PC
30.
30
C.
Cmis13. C
singulorum
(sic)
in
alloquens,
enim
9. B
Siculorum]
manca
omnem
t, cum
[ordinare
constitutus
fautoris
et
m
secretius
iam
premonitus
est
16.
ei sugges-
cum
asperioribus
aliter||
curiam
non
20
eludi neque
plurimisconvenisset, subiecit
dignam miraculo, quod
edam
conaretur.
statuit
gerere,
terim
in-
ipsapostmo-
animadvertit
reginam
videri
dita
au-
venerit,dein
Neapolitanum
expectationem suam
illam
fautores
ipsos,tum
se
per
15
cum
voluntati eius exponere.
suaque
imperandi facultatem auferre sibiquetranssumere
ubi
dili-
se
gaytiPetri
consolatum
reginam
fuisse iurare, quod
paratum
nam
electo
provisurum.
eum
cardinalis auctoritate,
detrahere.
interposita
dum
ceterisque
prudentiam laudare,quod
et
apud reginam,
habens,
ad hec
permaneret,
venisset,ceperunt
regismorte,
ei
cetero
ipsiusConsilio
se
crebrius convenire, studium
absentantes
iri insidias.
io
passus
quas
Petro
gayto
a
po-
electus ergo,
nunciis,persecutionemsuam
Siculorum
ea
loco
premunitus,ut, ipsa
curia familiares excludere.
a
occulte
eum
manu
Pe-
gaytum
aliquem
post
militum
ut
iniurias illi aperuit,|[monuitque
ut
se
circumspecte]
esset
b
venerat
comes
ea
nec
missis
animus
secundo
plurimum diligebat,
quem
neret,
ferebat
regine sic
neque
5
assentantes
in
manca
indignari,
quod
proceres
tibus quorum
5
nec
prefecerit.
eius debere super
aut
immo
temptibiles,
Siracusanum,
virum
nescio
eam
qui conspiratores
amovendum.
deceat
maxime
observari,sua
auctoritate
15
tum
ut
«
dignitatis
que
«
egoj mores
deerat
tuo
iam
«regni turpiter
expellaris;
fama
tua
«
roboret intellexi».
eius
at
ut
tandem
locum
2.
confidebat:
strenuus, quem
curiam
bianco.
9. PC
4-5.
A B
moverint
26.
in
U.
Cadmovendum
amministratione
C.
Falcando.
PC
contumeliam
segnius
tamen
regimen]
AB
12.
22.
P
his
dictis,
ipsis
resistendum,
allicere.
nobiles,in quibus
tam
prudens quam
et Richard
ipseprefecerat,
in A;
illeggibile
5.
ex
reversus
largisquedonis
viri
cor-
verbis ag-
eam
ei viribus
filius Atonis, vir
è
opera
pleniusibi dieta
nichiio
duo
participes
militibus suis
servum
administratione
Apuliam
aperte comitis animum
eius
Hugo
latet con-
deseruit,iratusquedomum
beneficiis sibi
contemptabiles
io.
AB
manca
in C.
manca
19. Pfacturum
cum
militum
reservans
[me
verborum
lacrymas coactam
debi-
at
dis||po[nebas.
mitioribus
arbitratus
aderat,cognovisset,
consiliorum
tunc
maxime
armis
ad
gaytus Petrus,cum
cepit animos
erant
quod
deincepsquepaulatimin apertam
presens
suppleretur.
michi
totani
per
hiis aliisque
non
propositoreluctantem
est.
enim
hic etiam
iam
dispersit;
«
remaneret,
curie
facere
me
parem
iri
regniparum
familiaris in curia
quod
lo
celi-
voluntatem
«honorem
«bene)), inquit,
servo
curia
a
infirmatum
nunquam
inge[niumquetnum
co]gnovi,
neque
silijumtuum; sci]ote quidem facjturamut ab
prorumpens,
30
ipsum
et
michi
consanguineo detulisti,
preclare
«
gressus,
25
prudentiasua
comes:
indignatus
tunc
«
20
et
quem
aliquatenusexcusari,
ad administrationem
eo
electum
necessarium, ob
illa respondit:
regisultimam
sufficiens putabatur,
ipsecum
ut
adversus
quod
esse
commoverint
si gaytus Petrus
quod
opera,
at
con-
regimen regniputaverit
regisdecreta videbantur
inconsulta
quam
insanius
consi-
qui viros
impleri,
prudentem regnoque
solum
seant
ad
servum
regno
habuisse
sanum
regem
homines
hoc
et
regi,toti
hoc iussionem
deviratos
sufficere. sed
posse
enim
97
viris prudenaliisque
comitibus
omissis
oportebatConsilio curìam
effeminatum
lium
SICILIE.
REGNO
DE
LIBER
C
manca
in
reginam (sic)
amministrationem
23. C contumelia
B,
7. C
spazio è
lo
dove
us
prudentem virum
16. PC
24.
reserva
P
veras
laerhymas
ipsius
7
e.
35
d
98
prudentieparum:
feudorum
predia vel
36
a
proceres
comestabulo
sibi
factum
Gravinensem
gayti Petri
fidem
comestabuli
auctoritate
ex
indignatione,comes
universa
optinuit. cepitinterea
titudine
Venafrum
ad
sacramentis
multa
astringere
; comes
negligeredissimulando
ipso gayto
cum
frequenter
pertinebant,15
ingentimul-
sibi quos
et
largiri,
Gravinensis
autem
comitatu
paucorum
suspectiorfieri,
Petro
inte-
precedentibus,
sagittariisque
equitare;
confluentibus
se
Molisii
comitatum
Petrus
gaytus
hostiariìs
militum,
universis
ad
sine mul-
tubis,tympanis cymbalisque
creatus,
oppida,que
poterat
velud
hec omnia
contentus
coniectabat
aliquidmachinari.
magnimi
timorem
concipiens,comitis
multi
inquirebat. cumque
addita
secretius
eum
ita variis
2.
enim
virum
note
in
manca
sollemniter
B
si
15.
PC
19.
(1) Cf.
Riccardo
aliter se
non
p.
di
Guglielmo
4.
C.
que
in
manca
5
.
preesse] C
C.
16.
P
13.
56, dove
contro
si
narra
8. B
esse
Ctimpanis
obtinuit
17. PC
tenebat
PC
manus
co-
9-10.
quasi
cimbalisque
hostiariisque
i
regio palazzo,per
come
difendesse
sollevati
il
re
nel
V ufficio di
come
25
imdesperationis
eo
fuga speraret
nocturna
prorectis (sic)
et
assererent,
18.
14.
-
P
sibi"]
velut
Mandra
I
C
diligentius
latenter insidias astruebant.
rumoribus
quam
suspicione
amicos
roborare, pluresad
eius animum
PCquidpiam
11.
per
electo
demum
ea
timendum
esse
accedentes,pararisibi
bellicis diu
B
nichil
dissonisqueconcussum
ut
pulerant,
comitem
consilium
labantem
niterentur
spe,
ex
20
esse, eoque
cum
industrie[callidumdissimulare propositum et occulte]
Siracusano
io
co-
difficile,
porrectis
non
sollempniterpreeuntibus,Bovianum,
more
tem
comi-
adversus
deincepscomes
equo
quod
resistere,
multis
eumdem
ut
impetravit. hic itaque,non
regine precibus,
hoc
greque
b
velut
ut
erigeret,
pienaposset
torum
de
Richardi
quasipropugnaculum quoddam
comitem
super
stipendiarii,
5
vero
Transmontanos,
preter paucos
suo,
malebant||
ambigeret benefictis]
obligatam,eo tendebat
non
miti
quicumque
quicpiam possidebant,comitem
sequebantur.qui,cum
miniera
36
nobiles
pre[essecurie capitaneumque constitui;milites
cum
e.
plurimum habens,
ceteriqueviri
ergo
comite
Roberto
cura.
diu bellicis insudaverat,audacie
rebus
Lorotelli
W, qui
magister comestabulus
Mandra,
de
e.
FALCANDI
H.
narra
«
cui fu assunto
magister comestabulus
lo
stesso
F.
Cf. p.
ai»,
69.
mitis
thesauros
cumque
fecisset illuc sub
suos
comportari,sequenti die post
adire velie
monia
tavit^.
quod
turbavit
eventus
ampliorisspeifìduciam
15
de
deris aurum,
dubium
quo
gisse.
cum
nichil
modumque
solis
4.
io.
in
manca
C secuti
11.
(1) Ibn-Khaldùn
Sicula
cit. II,
di
conta
«
un
«
ciliano «,
Ahmed
oriundo
dai
in
corte
alla
regina
detto
in
che
dell' isola
delle
Ahmed
del
re
Ruggiero,
al-Mùmin,
e
poi
califo Yùsuf
si
tro
11
La
guerra
84; la condizione
quale
il conte
alla flotta
santa
coincidenza
Yùsuf
dove
Marocco,
lo prepose
segnalò nella
i Cristiani.
logica,poiché
al
nel
regnò
dal
di servo,
di Gravina
concrono11
B.
gaito; la
63
rimprove-
8. P
Africani
costui
a
Siciliano,
il
valentia
di lui
circostanze
mare,
tutte
allo
come
da
mentovato
rendono
ipotesidell'AMARi
cit.
i due
che
Ili,496)
alla
(2) Intorno
da
Pietro
(p. 436)
Salern.
stanza
che
pagni
e
partì
con
sieno
la
sola
una
fuga sorprendente
Romualdo
Palermo,
conferma
con
molti
eunuchus..
la circoli
che
parecchi conitesori:
«Gaytus
cum
quibusdam
«
Petrus
«
aliis
«
Marrocho
«
pecuniam transportavit
».
.
della
comes
probabile
dei
(Stor. Musulmani
di
successore
il
di
Ibn-Khaldùn,
Tunisi
presso
in
manca
cose
persona.
di 'Abd-
fami-
et
acciderat invicem
convengono
adoperato in servigiodello Stato ;
in disgraziadel succespoi caduto
sore
fuggito a
per brighe di corte;
e
il
regiisatti-
AB.
Pietro
rava
nelle
il Si-
Cristiani,educato
quod
eunuchis
manca
«
»
thesauris
subintulit
disquirerent,
rei
costruxerat
16.
(in Bibl. Arabo166, versione) rac-
Gerbe, preso
Sicilia
6. AB
C.
Gilbertum
P
ab-
regina constanter
tamen
eo
pon-
secum
comites
palaciumepiscopi,
convenissent,diuque super
causam
disceptantes,
nullo
preter immensi
penitus de
eum
in
et
plerique,
autem
plurimaquoque
erat,
non
per-
eiusquefautores
Petrus
gaytus
post hec ad
ergo
liares curie
20
rei
inopinate]
comitem
stulerat regiedignitatis
insignia^.quod
denegans, asserebat
de-
secum
quos
arbitrantes propositumsuum
extulit,
plebisopinio,quod
erat
Ke-
vocatur
populum dispersisset,
per
deinceps obstaculo prepediri.dicebant
posse
hec
fama
mane
vero
[Gillejbertum
;
novum
in Affricatiitransfre-
regem
animos
sequuti||fue[rant
eius
qui partes
eorum
silentio
perrexit;ibique,dimissis equis,
mare
summo
cum
paucis eunuchis
Masmudoruni
ad
conscendens
navem
premu-
noctis
parte civitatis que
ea
curn
ad
adducendos,
creverat
io
construxerat,
eam
solis,fingensse
occasum
in
palatium quod
nuper
necessariis
ceterisquerebus
nautis,armis
preparari,
5
99
itaquesagitteamquanta potuitceleritate faciens
evasurum.
niit.
SICILIE.
REGNO
DE
LIBER
fugam petiitet
ad
veniens, multam
regem
secum
de
e.
36
e
H.FALCANDI
100
hec
Gravinensis
fuisse consilium
insanurn
ea
dieta
comitis
gaytum
omnibus
cum
ferens
mo||le[ste
Petrum
se
ut
si vel
ipse vel alius quilibetin
eumdem
ut
sionem
eius
evitare
posset,
non
minis
eousque
res
cui
medios
sese
ad
0)
concor||diam
perfectenunquam
Interea
AB
4.
29.
si timore
19.
faverant]B
maneret
aufugiens,
mortis
debere
regis commicteretur
timidum
discordia
orta
reducti, que
PC
iussu
inde verborum
inter
tamen
eos
nisi
non
regine
iniuriis,
25
deinceps
ut
occasionem
acquiescens,
Gillebertum
7. P
velut
fuerant
comitis
his
(sic)
P
•
AB
20.
io.
comitem
P
solenniter
Molii
adquiescens
23.
30.
aliorum
sibi desiderabat
a
14.
sese] B
P
et
curia
Gilbertum
con-
ita 30
removeret,
et] A B etsi
se
qui
26.
C
sunt
i5.Pastruere
manca
Gyllebertum
in
B
C.
re-
(sic)
(1)
Cf.
(2)
Come
pp.
24-26.
si
20
ap-
exercitus,et
eos
hinc
sione
respon-
Molisii comes,
Gravinensem
inter
iniecissent,
sunt
hiis
fugere compulisset.
comitem
curie,remissis
faverant
Masmundis
his
defen-
se
culpam refundi
eum
adactum
audaciam,
potuitsolidari.
exhiberi
gruam
io
paratas insidias aliter 15
et
regina,persuasionibusRichardi
Petro
gayto
mento
testa-
fidem absentis
partisalterius gravi dispendio sopiretur. tunc
precibusquemagnatum
18. P
iudicio
processitut Richardus
loquebatur impetu,
qui aderant
e.
velit
prorumpere
consuluit;in
terroribus
pellaretindignumque
a
in
iactis seminibus, alterna
quibusdam litigandi
comitum
28
eam
nichil mirandum
vite
et
eum
itaque velud
sine
respondit:
libertatis datio-
eamque
periculum
instans
cum
pacto
quocumque
quo
Molisii
aiebat,fuisse,sed
et
singularispugne
suscipere,
qui
eo
hiis similia
et
proditionis
arguat, paratum
Petrum
gaytum
adstruere.
qui
5
quojque regis[et regine privilegio
roboratam];quod
novi
nem
Masmudis
fecerit aspor-
hec
comes
regissolempniter manumissum,
quidem
siquidem ipsiliceret
potestate.
Richardus
quoque
illud
thesauris
facturum
quidem,
servum
stolium
latenter introductis
non
uti diutius
usurpaverat
quam
timuisse, nam
attollere potestatem.
profectodecreverat
quod
tari,
36d
ipsum
palacium, regem
in
qui
saracenum
servum
dignum miraculo, quod
maiori
acciderent
priusquam
se
to in tantam
prodiderat
dudum
e
deteriora
et
vede,
l'errore
nella
legatura dei foglidi A, notato
dianzi,
ci riconduce
dalla e. 36 d alla e. 28 A.
102
H.
ribus
contulit
comestabulus
velud
28
e
electum
suggerentes
illius opera
Gillebertum
comitem,
clandestinis
factum
nunciis
quid
quod,
audendi
eam
videatur
machinationum
Romani
ostendit
vero
recto
verbis
venerat
electi
lectis,adiecit
sibi papam
mandatum
sed neque
omnino,
si
ad
3.PCvelut
14.
P
ea
habitis
cardinalis
C
22.
B
literarum
P
tenorem
super
meam
spectat
prefuerit
(sic)
C
C
P C instarent
15. PC
vel
30.
(sic)
18. PC
ut
23.PI1ÌS
spectalus (sic)
prefixerat
simul
P
his
e
addere
25
nec
favelit,
electus pru-
aliquatenuselu-
palatiodescenderunt.
y.PGilbertum
Ioannes
B
•
potuerit,
|adimplere,
cardinalis
spem
ipse
respondit:paratum
ipseprefixerit
recepturum,
diei parte consumpta,
5.PaIiquando
nec
electus
per-
consecrari
quo
cum
aliquantadisputatione
protractis,
singularespondendo
sisset,magna
certum
sua
primum
cardinal
quem
quid preter
hiis
cturum.
denter
libenter,quam
terminum
licteris deerat
precepisseut quod
20
pergerent
presentiaregisac reginetotiusquecurie
prefiniret.ad hec
pape
nego-
Sicilie,
quorum
consecrandi.
parte
15
nibus
om-
prehabitis,
pape
hiis in
ex
iam
tramite
fore modis
spectabatconsecratio,Romam
pontificem
se
velud
suam,
ad Romanum
deberent terminum
eius factum
nec
Neapolitanus,harum
ut omnes
precipientis
electis
et prefatis
suppleret,
in
nec
proficisci,
curiam, paucisquede
ad
quibus
io
licteris pon-
ut
episcopatum suum
princeps,vocatur
licteras demum
D
facturos
se
post consecrationem
prò
eum
[cum ipsa]facinorum
constituto,Iohannes
Romane
in
et
satis
edoctum,
reginaidque sibi gratum
die
attestante,
tiis Ecclesie
evocatum
cum
possitculpequidpiam retorqueri,
assentente
reversurum.
curiam
5
fuerit prestet illi fiduciam.
eum
familiaritate privatum, ad
curie
instaurare,regine
aufugeret;nam
mirum,
quicquid libitum
Consilio,
comitis
magnis||
perturbasse]
offenfdisse,
curiam
citatum, oporteat
hoc
super
timore
in-
Petrus
deberet
agere
ipsa consenserit,facile
si solum
tificis Romani
28
licteris ad
adhuc
timebatur.
que
gaytus
[obiectasse
per]iculis;
neque
impunitas
C.
ut
eiusdem
impune reginam totamque
que
maxime
Siracusanum
curie,tum
militibus
quia
sopitafuerat episcopirursus
aliquantotempore
via
edam
turn
preerat, ab omnibus
adversus
litem
terea
ob familiaritatem
qui, cum
potestatem.
precipitemeius audaciam,
ob
e.
FALCANDI
omette
1 1.
20.
Caudiendi
prehabitis] P
regine totiusque
(sic)
ante
28. P
30
De
XXVII.
eo
diebus
Hnssimum
5
MORTEM
POST
Willelmum
Civis
die
curie
gnates
qui ob
stultitiam
citer in
quidem
afficiens,
ad
risum
« te videns
inquit,
esset
«
non
quasinegligendodiscurrere,
«
abesse quam
«
spe lucri ductus
«
stultorum
«
nior
«
neque
3. P
His
Gulielmum
-
manca
14. Clocacitatis
24.
qua]
P
C recurrerit
(1) M.
in
(sic)
quia
C.
15.
25.
posthaberi]P postponi
P
damnosam
contemnis
De
belìo
quod
20.
26.
C
B
habere
coartabat
Pcardinalis
PC
Gulielmus
6.
13.
22.
in
manus
si Willelmus
contentiones
ut
5.
quidam (sic)
ego »,
intelligo
qua
autem
nunc
contempnis,sentiens
9. PC
at
«
ci
di-
ab Romanis
spationos
ampliori
recurreres
P
itinere:
redires ita suffarcinatus
Romam
omissis
tanti difficultatem itineris
devenisse,
palatii
totiens Panormum
8. presentibus
dierum
.xv.
miliariis arbitrabar.
viveret,neque
contu-
ab urbe Romana
secure
periculatanta
cu-
inquit,«o
«quot»,
Panormum
totiens tamque
thesauros
assidue
et
singulospermovisset,tandem,
responsum
.xx.
quandoque morda-
solitis verborum
Neapolitanum intuitus:
cumque
»
ma-
convenisepiscopi
et
consueverat,
universos
cardinal,videtur tibi miliariis
stare?
ad cardinalem
cum
nimis
et
familiares invehi
ipsos etiam
ceteris,Iohannem
25
libere
suam
CO.
evo
et urbane
loquacitatis
quidam insanie,
note
eos
Isequebatur. hic, cum
meliis
utilis
quadam ceteriqueproceres
aderat inter
cognita,
morte
impar
tamen
arbitror,quod
illud reticendum
Nec
maioribus
iuris,sed in hoc
modum
presen-
innuere, Catonis
dampnosam
regismortem
obit, inquit,multum
Nosse
«
videflevere,
multis
aliquando,
cum
quoque,
qui Pompei
presentitemporicoaptabat,
IO
20
velut atrocis-
viventem
quem
dignitatemcurie regnique privilegia
rima
plu-
contra
tibus,vellet eiusdem
sent,
multis
a
EUM.
DILEXERUNT
regem,
electus
perpetrari.
riam
habebatur
oderant, plurimirnortuum
tyrannum
artibus inaniri,
et
15
103
inirnicitiisregniposthaberi
negotia,thesauros multis
privatis
dentes
dieta
hodio
vita
in
quod
QUOD
SICILIE.
REGNO
DE
LIBER
Ptoties
28. PC
Sicilie,
auro
et
rixas in
contra] A
C
se-
B
circa
ceterisque(sic)
23. non] Cut
Panormum
toties
(sic)
A. Lucani
civili,
IX, 190-191,
ed.
Hosius, Lipsia,1892.
e.
29
a
«
suscitares
curia
hoc
».
vidiam
excitavit,versumque
«
politanum ab
«
putare
»
urbe
Romana
De
inita
iter ampere
si
ne,
contemptus
terminum
ut
assignabat,
videns
|illum[in io
ad[cardinalem],
contra
offensam
pontificis
cum
parvipendens.
cum
derunt
fieri
oportere
abrupto,ut
inquit,«
«
electum
«
velitis
cui
expellere,
mi Ha
ad
diritti della
infatti
consecrationis
20.
corona
nella
IV
pace
e
violazione
una
di
di
obviare.
dum
et
C
tunc
verba
dei
Sicilia,conBenevento
Guglielmo I, nel
manca
tra
1 1
56
in
fieri
eo
et
pre
P C.
21.
maiores
Richardus
:
fixos
curie
accenna
vel
«miror»,
Consilio,ut
necessarium,
ceteris familiaribus
11.
contra] AB
obviare] P
il F. la
20
comes
obviam
(cf.l'atto in Baronio, Annales
nel momento
XIX, 99-100); ma
cui
15
con-
debere
prorumpens
viveret
voluntatem
(1) Il termine
assegnato dal cardiGiovanni
all'eletto di
napolitano
era
re-
negaret, respon-
electum
nec
prudentem
naie
Siracusa
facturum
se
voluntatem,
virum
rex,
9. C
aggiunge
se
dein-
ad curiam
omnes
in
regni posthabita
Siracusanum,
cum
id
cum
impetuosus,in
militate
vos
miliaria]B
dopo
erat
rursus
precibus cardinalem, ut
iussionibus
curie
Romane
posse
ergo
fictis rogare
qui
eius
qui plurimum apud
fìrmat amicitiam,ceterorum
eo
electo daret inducias.
:
comitis
incurrat,ad aliud
persuasionum instantia largisquemuneribus
venissent,ceperunt
Adriano
com-
Siracusanum
electus autem,
Richardi
consilium, et
odia
fermati
miliaria
Siracusanum
ei consecrationis
et
gratiam sibi conciliat,
4.
Nea-
COMITEM.
cogeretur.
ginam poterat multa
19. B
Iohannern
.xx.
electum
segnius electum
contendere, Romani
transfert
ex
«
plebisin-
regina que [iuraregni]tueri debuerat (*\ aperte libereque
versante
ceps
Panormum
inter
propositopertinacem],
timensque
velit
placuisset,
cardinalem
proverbiurn:
RlCHARDUM
propinquum
arguens,
maturius
in
usque
amicitia
niellilo
tamen,
lle
adversus
5
ET
I
est
astantibus
cum
.
XXVIII.
29B
illius dicturn
populo,multam
subito dispersum in
c-
FALCANDI
H.
104
reggenza
25
circa
ire
eccles.
a
di
Gu-
glielmoII, preoccupata di ire e dispetti
volentieri
le rapersonali,scordava
gioni del regno.
5
exhibuit,et in extremis
honorem
«
SICILIE.
REGNO
DE
LIBER
attentissime commendavi^1),
«
et
«
adprobo neque,
«
sed
«
vel
certe
neque
causa,
conse||cr[ationis
vel
idem
reginapatidebet ut
[a curia
occajsione
qualibet
neque
Consilio
10
De
29
d
co-
cardinal post
eum
regina mutato
reversurum,
mulierum.
mobilitate
dissolutiset consiliisredactis in nichilum,
machinis
hostium
electus in curie familiaritatepermansit. per idem
chardus
Sagio (2"
de
Bartholomei
Panormum
veniens, uxorem
adduxerat,ut
b\ secum
Parisini
Capuani,nobilissimam
lantibus,fidem inconcussam
Aquila Fundani
1.
21.
C
redditus
(1)Cf.
Richardum
«
ctum
«
riorum
«
cunctis
episcopis
personisecclesiasticis,
aliisque
et
vero
C
cardinales
dictaret
eiusdem
ut
Falcando.
loc. cit.:
Syracusanum
Matthaeum
suorum
.
6. P
cardinalis
16. dudum
9.
in
manca
C.
ad]
P
interessent
habe-
rerum
in
18. P
equitas
iturum] A B mitoties
Ca
19.
partibus
Salern.
magistrum
[regine]et filiorum
U.
unice
Perusini
C
21-22.
Romualdo
«
fi-
precepitcurie
eo
negotii,
quod ipsipromptiorem harum
Perisini
de
Richardi
ei comitatum
matrimonio
quoque
illi rogaverunt
P prae
specialiter]
15. P
rum
defecit.
ab rege
utriusque
partis
auditisj|
allegationibus,
quod inde
examinationi
Apuliediu
cum
retinens,nunquam
solvendo
de
familiaribus,
ut convocatis
expedirent.at
dudum
amore
comitis,qui sine spe reditus,in Romanorum
nibus exulabat.
et
cuius
chiepiscopi
ar-
totiens aliis rebelextitisset,
dedit
regina benigne suscipiens,
quem
sororem
dimissa,neptem
ea
meretricem
capitaneuset magistercomestabulus
Ri-
tempus
suam,
sibi coniungeret. hic
fuerat,matrimonio
captus
25
e
porisoportunitas
pateretur.
Sic
20
29
presentiamcurie necessariam esse, nec
alias iturum, cum
temquopiam proficisci;
XXVIIII.
15
e.
electi
:
respondit
ad presens posse
eum
diceret
statim
suam
verba
ad hec
»].
separetur
aliis atque tacentibus,cum
mirjantibus
m[itis,
consecrationem
istud
consilium
regis,id fieri posse perspicio.
Additate
salva
specialiter
filios suos
agens,
ego
105
.
.
[rex]
suorum
«
eie-
(2) Questo
nota-
«
illius
e
consi-
liarios et familiares
Saya»
«
de
da Romualdo
Laya
(3) Cf.
»
p.
».
disposuit
esse
Riccardo
è
detto
Salern.
«
de
loc. cit.
dal Cron. Ceccan. loc. cit.
86, nota
2.
7*
e.
106
Iohannes
cognosceret.
consensit.
duci
potuitut
Causa
dissolvi
hec
coniugium
minis
30
a
Richardo
XXX.
De
ad
licet
et
eius
eorum
secundas
que
cumque
latenter eius
ab
rerent
nihil
eodem,
IUSTITIAM
IN
se
fecisse
admiserat
1.
super] C sub
2.
5. C
ipse
nullis]C
quia
manca
in P.
24. B
secutum
29.
P
in
quod,
P
delinquerat
ut
ad
et
20
cardinalem
fuisse
de
viro
Sagio
ambigerent,illud
non
absoluto,
qui deliquerat
indixisset. 25
continentiam
paribusidem
consequentiam
multis
Ioannes
io.
4.
PC
25. C
consequentiam
15
PARTE.
perpetuam
in causis
quia] C omnino
luogo di
defl-
impudentiam arguentes, temptandigratiaque-
utrum
ad
ut
breviter satagens
qui aderant Richardi
admicterent,
respondit: sibi licere quod
id
cri-
consanguinee sue
per
gratiam sequutum
mulieri
ad solvendum
nuptiaslicite transeundi,
lata
sententia
propensiusmirabantur
tamen
denegaret,essent-
probaturosassererent,
se
rem
io
deinceps prestito
sacramento,
ecclesiastici viri
eum
vidisse
se
coniugiipermanere.
spe
CONTRA
INquo,
ami
hoc
precepit. inde, soluto matrimonio,
dedit
iussit sine
pars
obiecti
ut
coeundo
non
potestatem
autem
adversa
cum
habuisse
rem
milites
.11.
contractum
ante
crederent,etsi constaret,
iurare
de
utra||que
parte
5
putabatoportere
consobrina
sue
propulsarent
; cardinal
iniuriam
illam
quod
dudum
se,
uxoris
sed
sufficere,
posse
nire,predictostestes
ab
quod
:
processerant
huiusmodi
matrimonium
dubie,
non
sublatam, nullis precibusad-
perhiberetestimonium
eos
quia causam
non
testes
protestantes.
qui falsum
que
erat
quadam
cum
dicebat; cuius rei
certissime
petitioni
gratiaprecorruptum,
et
predictusRichardus
propter quam
matrimonium,
causis
vellet iudiciis interesse.
eorum
vero
bus
numeri
libertatem
iudicandi
ipso recte
eoque
facile
Hostiensis,vir honestatis
vidisset
suum
frequentersuper huiusmodi
Neapolitanuseorum
ergo
episcopus autem
socium
cum
curia
Romana
notitiam, cum
rent
e.
FALCANDI
H.
P
duo
non
liceret,
neque
nunc
traheretur.
gratiam
12.
Peiusmodi
precorruptum]
ut] C
Pinduxisset
ha
ut
id
P
in P.
manca
se
14.
commiserat
traheretur
eis
ius consequenter
et
15. P
26.
P
corruptum
esse
probaturi
Carguens
consequendum
13.
cardinalis
P
non
23. C
tentandi
aliis traderetur
DE
LIBER
XXXI.
edam
De
multosque
j
ut
rorum
dignum
existimans
vel
suum
eum
adduxerat.
secum
multorum
io
regina,cum
ergo
velut
diceretur,idque Siculi no|men [abhorrentes
Rodericus
ignojtum et [barbarum irriderent,Henjricum ap[pellari
precepit,
et] ei
Montis
idem
sub
cilie
comi[tatum]integre dedit oppidaque Si-
Caveosi
eodem
cum
que
15
libidini
patens
hunc
vulgo concepisset,
regisfilium appellari.
antea
Navar-
credidit vel dici voluit,in-
esse
mater
quem
quem,
asserebant,rex
ipso venerant
cum
filium
nunquam
Hispania transfretarat,
ex
lucri
hispanos spe
pleriquequi
eorum
eius.
moribus
et
Siciliani
in
107
quidam reginefrater,qui morte
morabatur
nuper
milites
SICILIE.
regine
fratre
Panormi
Tunc
regis audita,
REGNO
Henricus
autem
statura
haberet
nichiiquealiud
affectabat nisi
cuniam,
prodigusindiscrete
quam
XXXII.
De
ut
qualitate
Panormi
aliquandiu
Jpc
1
1 ptibusimmensam
habens
rarissimam,
peritiam vindicabat
rei
qui
luderet
secum
temere
ac
et
pe-
effundere.
posset
diversitate
et
hominum
Messane.
civitatis
20
(j).
tenuerat
fedatus, indiscretus,
elinguis,
preter
(2\ nullius sibi
ludum
tessare
ac
olim
comes
barbam
parvus,
pallidanigredine cutem
alearum
Gaufridus
comitatu
tus,
commora
immoderatis
cum
pecuniam a reginasibi
traditam
sum-
facile con-
sumpsisset,in Apuliam transire disposuit,
veniensqueMessanam,
6. Il
sibi rei
(1)
«
Eo
primo
«
«
tempore
in
de
Il
doveva
Rodiricus
p.
436:
frater
venit,cui
Caveosi
regis Rogerii
essere
ropa
tessere
dal
et
in
«
-
nullis
in tutta
legge:
o
Eu-
come
di Polonia
Du-Change
C
nulliusque
Filius
alium
«aut
«derit»
rischioso
del 1347
(s.v.
se
in
citato
tesserisare)
nondum
emancipaquemlibet
ludum
damnosum
ludendo,
alia exercendo
aliquid perdi«
si tesserisando
tus
...
«
tessare
considerato
statuto
uno
si
».
delle
P
15.
proposuit
naturalis
Montis
fìliabus
giuoco
9. C
P
Salern.
Sicilia ad regem
concessit
uxorem
tessere
22.
Henricus
comitatum
unam
(2)
in C.
manca
in PC
Cf. Romualdo
«regine
«rex
vel
mancano
"c.
aut
c.
30
b
108
H.FALCANDI
quales affectabat
ibi viros
multos
convenis, piratis,
predonibusadunata,
intra menia
conclusit,nullius
sua
nichil
flagitium,
rens
eorum
latrones, pirate,
scurre,
fluebant
c
3°
c
ad
illicitum.
itaque
irretiti conflagitiis
ceterisque
assentatores
extrahentes,totis noctibus
conviviis
tes-
|[du-
ut Farum] sine dilati[one
scripsit
temeritatejm
redarfguens,
latim
munitates
comitis
Avellini
;
ergo
feroces animos
5. P
tandem
inretiti
(sic)
22.
C.
20.
P
pre-
Sagio,
Sangrensem,
Rupeforticon-
20
qui de
expertem,
Acerranum
exilio revocatos,
repristine
multisque preterea beneficiis regine
De
ab
rebellandi
innata
statu
25
consuetu-
curie.
Richardus
erat:
PC
Gulielmum
Accerranum
resedisset
his
ceteris
comes,
Siracusanus
vero
diutius
Guillelmum
25.
8. PC
multitudine
A
14.
Sylvestri C
24. P
Molisii
prelatus,
apud reginam
7-8. PC
tesserarum
12.
P
de
comitem
quoque
eminentia
potestatis
6-7. P
in
manca
virtutis
ab
facilius impetrabat; electus
16-17. C preterea
parape
hic
status
vero
de
15
cohibere.
XXXIII.
9.
Rogerium
im-
Mandren-
Richardum
filium,Richardum
omnis
experti,temptabant
/""urie
e
familiaribus
:
donata
viris
filium,Hugonem
comitem,
incarcera-
donatos, civibus
nobilibus
creaverat
hominem
multis
perniciose videbantur
que
multis
anno
comitis
dignitati.hiis
liberalitatem
libertate
Gravinensis
advenerat
nuper
stituerat
stulata
in
pau-
regni
enim
filium,Iocelinum, Symonem
suum,
Rogerium
dine
eodem
Silvestri
sanguineum
quiescebant. ut
oppidaque
Richardi
Willelmum
interim
consuetudines
comites
Bertrannum
Francia
avulsus
spatio,cum
recedisset,proceres
liberatam,servos
villas
octo
Rogerium
et
beneficiis
fere
regisannuo
mortem
procellacurie
concessas,
explosas,ut
sem,
sociis,[vixin]de tandem
est,
io
itaquepost
multitudinem
teream,
reginecognitum
iter instituit.
regine
torum
quod
qui,]suadentibus
decidens
evicti
ubi
5
rius eius
Emenso
d
abhor-
iactibus insistebant.
Apuliam
30
hominum
nullurn
sceleris,
expers
ex
sararum
transiret.
e
civitas
enim
fere genus
omne
possitputans
que
diem
et
eum,
hec
invenit.
C
ei
scripsit
liberata
Sivestri
libertatem
et
(sic)
P
16.
Pharum
ut] C ubi
Rupeforti]
P
pò-
Matheus
tentabant
CRi-
30
«
e
37
B
quidem
fatear,pater
ut
«
patrimeo
«
dedit, quam
«
expugnatam,
veruni
fili
uni
meus
multis
eius,matris
«
tanter
«
que
«
rent,
nec
volo
qjuidem
excipiam,quem
ut
gratiaerga
eorum
emetiar
"ntitatem
illius adventus
(l\
»
commorari,
summa
nos
tunc
XXXV.
De
ubi
tandem
vix
id
patri]
C
5. debetis
inquirensmanca
in
in
manca
in PC.
B.
11.
17-18.
B.
P
ad
Perche
e
cugina
erale zio.
gno
di
Rotrou
di Alfonso
conquiste
contro
IV
Rotrou
di
ei
15
si remaneret,
obifrequenter
e
II
di
di
conte
in C.
manca
in
dote
alla
Garzia, che
i
14.
vari
Mori, le
fatto
re-
grandi
qualiaveva
in bocca
Questo
il F.
Su
basti
tale
elessero
competitori,
il
aiutò
consanguineitàdi Stefano
di Sicilia e le parole che
il
excipiam
nipote Mergelina.
ebbe
quali lo
-
23-Pobtinuit
I, i Navarresi
trou
sotto
II.
et
eum
manca
diligenter
propositis
Alfonso
contro
7-8.
libenter
18. PC
date
aderant
qui tunc
curiam, cancellarium
obiiciens
Mer-
cancellarium.
Stefano,che perciò
aveva
posse
20
II
I di Navarra
i
erat
multisquepromissionibus
facturos
don
Ramiro
in
7. et
PC
di
gelina,nipote
propositum immu-
die cunctis
Morto
Garzia
eius
intelligensnon
instantia
(1) La regina Margherita,reggente
per Guglielmo II di Sicilia,era figlia
don
eius
Stephani
precum
gratiamanca
io.
quibus
quod postulabatinflecti.
optinuit,constituto
fratri
B.
facturos
nonnulli
inopiam
episcopisproceribusqueconvocatis
C.
hono-
nolle diutius in Sicilia
eum
cepit ut hoc
creatione
plurima
Quod
in
fijlium-
libenter
se
essent
eos
promicterent remansuros,
se
illius aliter ad
mentem
in
gra-
ingentibuspremiishortabatur,
ipsiuspropositi
ciens,socios quoque
3.
venientem
me
id
omnes
Transmontanorum
5
fratris habendum
divitiasque,
quas habiturus
ei
simulque
eo
niti
si
io
ipso fidei dilectionisque
hoc
ex
intellexisset
ope
gloriam
et
ostentans
manca
debetis
displiceret.interea reginavoluntatem
maxime
diligenter
inquirens,cum
cum
laboribus
iubeofque,ut qui me
promptissime responderunt,licet inter
ut
dotem
fatentur,propensiusdiligantet
se
[diligere]
meum
taret,
mea,
mirari
ergo
partibusad
remotissimis
comes
diuturnis
loco michi
consobrinum,
mee
idem
matre
periculisac
quem,
per
nam
nepte sua,
cum
abstulerat.
Sarracenis
Perticensis
obtinuit.
regnum
Hispania
in
cense||am,[et de
;
filios comitis
amplissimam
terram
a
«
debeo
honorare
et
«
«
FALCANDI
H.
HO
a
Ro-
spiegare la
con
a
conte
la
costei
regina
mette
genealogia ab-
LIBER
REGNO
DE
multo
nec
subdiaconum
Salernitanus
sibi putarent
De
XXXVI.
io
runt,
hoc
5. B
bastanza
P
quod
ecclesie.
oborta
contingit,
raro
cancellarium
atque unanimes
fuerat
actum
adprobante Wilnuper
curie.
dignitates
adeptus,totius
suscepit^\
domui
1 e
lui citate.
7. P
(sic)
C
cf. La
268, n.
Le
r,
idoneum
9.
Guillelmo
15.
Lumia, op.
e
le autorità
parole:
sue
vero
orbata
(sic)
«
rema-
P
11.
cepit
terre
«
genas
«
pariter
et
suspectos
habere
»
; p.
odiosos
436.
loc. cit.,
del
(1) Questa
circostanza
Salern.
è
taciuta da
guardipesonalmente. Questi
suo
quale:
malanimo
«
«
humilem
«
modum
«Consilio
lo
sebbene
contro
non
ricela
se
primo quidem
et benignum exhibuit,
postin superbiam elatus,
vero
hominum,
indi-
re
e
«primo
«normitana
Stefano, il
omnibus
pravorum
del
(3) Cf.
Qui
della
regina:
cancellarium
ecclesia
Romualdo
in brevi
«
rex
gaudio
dei suf-
»
Romualdo
appro-
duas
Stepha-
«
pre-
canonicum, qui
oborta] BC
PC
curie post
Salern
(2) Cf. Romualdo
ad
comitem
Gravinensem
il quale tace
le circostanze
«num...
fratris sui fìlium
divertisse
spie- del popolo, della unanimità
Giila consanguineitàdel conte
fragi e dell' approvazione
gano
la regina: conberto di Gravina
naie Guglielmo di Pavia.
con
che attribuisca la elezione
sanguineitàtante volte ricordata dal F.
il
elege-
cardinali,
qui Panormum
ordinatione
honorem
Gulielmo
controversa
cit. I, 264, n.
palatium venientes,quem
Quarrellurn Carnotensem
potestam
11-12.
et
onus
fecit Odonem
bante
De
regni maximas
.nas.
1 reginam
da
inter eos,
Ecclesie
XXXVII.
taque
ut
Gallias transiturus (2\
in
venerat
quas
potestatem
Panormitane
gaudente populo, et quod
Papiensi,Romane
qui canonicis
sunt
consuetudinem, in curia nominarent.
controversia,concordes
lelmo
ad
consuetudine
nulla super
illi,
t
i\
iuxta
ydoneum,
archiepiscopus
eum
eis concedere
et
eligerent,
pastorem
sue
cum
prin-
eum
rejginamprecibuseo[rum
ac
sepe]porrexerant exauditis,liberam
ecclesie
,s
post
ordinasset (l),missi
Panorj|mitanis
diceren[t
regem
5
Ili
negotiadeincepsad
curie
ut universa
instituit,
iussitque
referrentur.
cipaliter
SICILIE.
del
cardi-
Anzi
pare
all' opera
et
post hec
regina
in Pa-
eligifecerunt».
Salern.
loc. cit. :
spatiotemporis tantam
regis et regine gratiam et familiaritatem
obtinuit,quod totum
regnum
arbitrio disponebat».
suo
«prò
«
«
«
e.
37
e
FALCANDI
H.
112
dederat,et
ei
consilium
nendi
donec
remansuruin,
de
eum
venire
in rnaxirnis
XXXVIII.
cupiditatis
erat,
solam
multa
litterarum
scientia,neque
exornaret
diu
attenderet, io
satis
Siculi
alteram
et
careret,
vice
eorum
illarum, altera quam
ut
tenore,
vocant,
a
eius
vero
diu
cancellarius,15
de
alia quoque
ei villas
.nas.
in
moraretur
optimas,
fecit,
dari
tenuerat,
que
ad
sibi dudum
rege
moraretur,
cognoverat,
villarum
pertinentium
iura
mitigare,quem
esse
asali
curiam
circa
animum
eius
commotum
e
electus,a
posthabita,
autem
cum
cancellariatus
tenuisset
quod
eo
beneficiis
causa
ad
prediorum
concessa,
volens
sequeretur.
pru-
nichilominus
tante
extorquenda pecunia modum
in
nec
Siracusanus
tempus
eo
ut
atque
5
Oddonis.
avaritia
quantitatem munerum
reddituum
Odo-
expediretei
ratione
virtutis fìjdeique
concijliandis
[amicitiis,
in
que
eumdem
ultra quam
illius,
utilitas commendaret,
secula||[ris
dentie
et
De
neque
Quem
dere^
cre-
sua
negotiisadmictebat.
quoque
cum
Consilia
contigeret. nani
plurimum diligensconsilium
nem
spoponderat
se
aut
probatefidei repperisset,
suis,quibus eque
amicis
Francia
.nobus. annis
eo
in Sicilia
amicos
aliquosde propinquiset
ad
cura,
curia
successores
in
perpetuum
RETRIBUIT
MALUM
PRO
non
possi- 20
derent.
XXXVIIII.
De
celeritate
quanta
Sed
beneficio
electus
vicem
partibusad
prò
cum
1.
20.
vero
manca
curiam
manca
2.
in
C.
C.
electi spem
curaverat
redibere.
PC
17.
25.
Petro
duas
redibere]P
1 1.
lato
petitionem col-
quidam
viri de
enim
posthabita]P
optimas
reponere
manca
remotis
25
postulaverantimpetratis,
consanguineo
notano
reperisset
PBC
ac"
BONO.
compensationisimprobe
mature
venientes, hiis que
licteris suis
in
QUI
tam
prevenire,
ei studuit
PBCduobus
16. alia
ILLO
nulla habita
in
26. PC
Mathei
C.
bis
19. quam
12.
notarii,
Cet
numerum
din] C quidem
LIBER
SICILIE.
REGNO
DE
113
quod eis iustum videbatur offerrent,ille vero multa maiora petens,
sibi resj|pu[eret,
ad cancellarli notitiam
oblata
rem
pertulerunt.
c.
qui precepituni
Petrus
notarius
autem
ad
consueverant
alio
ab
viam
precepiteosdem
est,
tarios
non
ius
hoc
20
tanta
cancellarli
sibi
in
nunc
moderatius
conveniret.
quem
examinaretur
et
nichil
iniuriam
constaret
rogatus
tamen
a
3. ex] B
attentius
ac
eum,
pro-
in
esse
ea
nores
cui preter
gratisdari fecerat,
insurgere,
|nefque
hoc
super
ei
tamen
secretius
sed
respondit,
[aut]
iniuriam
castellanum
palacii
accer-
sine dilatione retrudi
carcerem
cuiusmodi
subiacere
pene
deberet,
egisseet regie maiestati specialiter
dedecus
intulisse.
familiaribus curie,liberum
de
21.
11.
C
aut] C
eidem
ac
13. carceri
26.
contra]
post paucos
abire
eum
Falcando.
mancipari] P
AB
(1)Cf. p. 85,nota 1, alla qualesi può
aggiungereche in un diploma greco del
1 166 (=6675)
in Cusa, I diplomigreci
U.
eiusmodi
dies,
vero
dimisit,prohibens
officio.
deincepsnotarii fungeretur
ne
condemnari
Petrum
regnipacem
contra
cum
verborum
asperitate
ut
deferfre,
eum]
notarium
siit,
iussitque
donec
eum
mordaciter
condempnari.
tertius
dissimulans,AnsaldumW
patienter
suam
25
casalia nudius
videret
saltem]in curia
facile
tam
permovit animum,
duo
se
nimis
levis auctoritatis
obtinere; non
oportere
eos
omnium
cancellano
vopresentari,
sententiam
eum
ubi
forsitan ita solere decerni,sed in Sicilia ne-
iudicium
curie,nec
opinionem
suas
sociis,
est
posset, iussit
Siracusanus
rationem
et
quod
non
negare
electus
tunc
in Francia
parum
visum
sibi viros in curia
factum
notario,cum
contra
respondit:
quaquam
instare
in eius insidias incidis-
observans,cum
verberibus affecit.
et
mancipari.
et
tulisse,
absolveret.
qui prius importune
eos
eo
frustatim discerpsit,
regiasillis ablatas rupto sigillo
catoque Petro
carceri
viros
illos licteras
reverti,persensit
non
erant
ipsosquecontumeliis
cognitum
15
alias licteras super
ut
recepisse,
assumptisque quot
transituri
qua
videns
iam
se
notano
sent, licteras
JO
notariis
negotio]scriberet ipsaque die predictos
dem
5
astantibus
ex
38 a
in
detrudi
carcerem
17.
P
circa
ed arabi di SiciliaStop. 74, si trova
tovato:
«
tou
«
tòv
TtfAiwTa-rov
àvwxaaxeXXou
men-
(sic)^aiaTpov
"cup 'AvaàXoov
8
».
e
38
b
[De] eo
XXXX.
pacitatem ad
sed
rigorem
vero
redigere,certurnque
subiectos
dampnis
voluit
eatenus
opprimi pateretur,
perisdissimulando
iniuriis
et
observari,ut
pervaden[s,
ple]bisquegratiam
tanta
nomen
consolatorem
immutato,
angelum
fluere,ut
et
adauctus
deuntes,
qui
licteras
Romani
electionem
modis
omnibus
ipsi cancellano
cile
prebuerunt.
iuxta
propositum
affectuosius
3. C
Le
C
aductus
gractanter
-
atterebant
(sic)
23. P
20.
in melius
statu
mulierum
curiam
turbam
notariorum
15
ex
con-
numerus,
fuerant
missi
velie
re-
20
attulerunt,
audisse
ratam
et
eius
stabilem
et
fa- 25
assensum
Maltensis
episcopus et
iurassent,episcopusAgrigentinus,
videretur iurare,novis
animo
deberent
21.
28.
vel
-
C
in
ob] C ad
adprobatam
curie
prestarent,
Mazariensis
mancano
velut
assererent
gratanter
sacramentum
sibi modum
ex
concilians,
ei
suffragane!episcopi canoniciqueut
cumque
5-7. // tratto
(sic)
parole impune
19.
C
Hic
et
pau-
[totum] regnum
electionem
approbatam
securitatis
io
licteris scribendis sufficeret.
cancellarii
requisiti
ergo
permanere,
ac
aut
potentibusviris
pontificisaffectuosissimas
se
iusticie
quidem
contigitad
et
litibus,
esset, vix
promotionem
asserentes
virorum
tantam
a
omnes
unde
revexisset.
conflrmandam
ob
amicis
favorem
rnissum, qui
iudices examinandis
licet nuper
Interea
ut
diffudit,
Deo
a
secula
aurea
regni finibus
omnibus
ut
celebritate
et
5
refrenavit,
quia
rei fama
brevi
consti-
quamlibetiniuriam
omnino
nec
cuius
tran|siret.
eius
quid
atterebant.
nec
ra-
qui provinciis
eorumque
parcendum crederet,nec
curie
ipsismagnatibus
e
modum
accipereprò negotiorum diversitate
multis
plebem impune
38
studuit
enormem
singulis
oppidispreerant perniciosamlicentiam
vel
c
notariorum
stratigotorumnichilominus
et
[a]ccipere
C1).
POPULUS
NON
QUOD...
mensuram
singulisdeberent
tuit.
deberent
[sin]gulis
a
igituroccasione, primo
ac
H
CANDÌ
notarii
quod
CIRCUM
a
F AL
H.
114
Il
P
C
singulismanca
Jamnis
obtulerunt
primo
et
manca
in C.
9. C
22.
quibusdam
P
impugne (sic)
8. B
rigore
16.
asserentis
et
-
Carea(sic)
grato animo
in PC.
in
o no
(1)Le lacune, restaurate
stato
dipendono dall' essere
questa intestazione,
in parte inintelligibile,
foglionella rilegaturadel
tagliatoil
codice.
ipse sibi
verbis
expressioribus
ceteris iuravit
quanto
deterius
verat
SICILIE.
REGNO
DE
LIBER
quod
post||m[odumj
hec
verum
instituit.
modum
iurandi
tanto
expressius,
observavit.
HJ
rei seriern
ad
alias,nunc
qui
iura-
revertamur.
XXXXI.
5
De
ergo
Videntes
premiis
neque
apud
multos
accusaverunt
eum
ille neminem
quorum
in
sanguineos
constupratam,
qui
antiquissimumSarracenorum
20
quod
vasse,
hec
C
1.
P
A
nensis
».
(1)
«
prima
poi
r.
12)
«
«
sis
»
che
C
13. B
hanno
B
e
invece
finalmente
(cf.nota
a
p.
»,
nel
costui
titolo,
a
vi ha
dubbio
P A
«
La
(2)
legge xm
8782 decretava:
»,
Acireale.
presso
del
«
accu-
cursus
conprosiliunt;
minem
deposcuntho-
aut
alii
con-
quedam
eo
in
eum
castello maris
hoc
cod. Vaticano
Apostatantes a
est
Calcaboiacensis
«
fide catholica
«
tionibus
«
ipsa res
patenter
illi plerosquevini
6. ergo
in B.
manca
deputari]P obiectari
ulpenitusexecramus,
insequimur, bonis omnibus
Questo dell' apospoliamus "c.
»
stasia
dalle
16,rr. 17-18 e più
seguito).
giusta sia quelladi
significa di Calatabiano
piccola terra
14.
(cf. nota
la lezione
B, che
5. Cod.
(sic)
Calataboiacen-
Non
ad
dicebat illata violentia
assererent
Calataboia-
«
»
«
1
sit
ab
obiectum
novum
chiama
Calcaboianensis
e
audacter
eum
indigebat,
autem
aggiunge
Calcaboiacensis
«
volte in
n.
iurandi
dopo
C Calcaboianensem
12.
civium
pars
templum propriissumptibus reno-
testibus
minime
ostenderet; preter
constare!
esse
fratres
ablatas,plerique
virginem
suam
deerant
nec
reum
diuturnis cruciatibus interfectos ;
carcere
fìliam
mulier
edam
Christianis
alii domos,
deputariflagitiis;
sibi conqueruntur
iniuste
vineas
de
ingenticlamore
meritis
sceleratissimum
15
criminis
animati, magna
cancellarium; omnes
fletti,
de-
diu latuerant.
protectione
Calataboianensem
Robertum
fit ad
his
precibus
equitateposse
apostatas
tanti
quem
impunituradimisit (2).
sandum
ab
gratiacuiusquam
efFectos,
qui sub eunuchorum
Sarracenos
io
[canjcellarium
neque
Panorrnitani
aut
CO.
Calataboianensis
Roberti
accusatione
:
vaga
sciava
o
dunque un
leggi normanne;
ultionibus
«
adito
de' suoi
11
53.
arso
previsto
la frase
insequimur
del
»
la-
monarca
magistrati,che
persino precorrere
t' Uffizio,
contro
come
Mahdia,
ma
all'arbitrio
a
nel
reato
era
per
i
giunsero
roghi del SanFilippo di 'Al
delitto di
apostasia
e
38
D
Il6
e
39
k
FALCANDI
H.
sub
ibidem
ut
ab
quamdam
venditores
licite constuprarent
bant
obiectione
num
pulsatus,
cepitprimo
sibiquefacilem
rum
ubi
eis
neque
pedibusprovoluti,cum
virum
regno
lacrimis
pernecessarium,qui
studuerit,condempnari, nichil mirandum
eiusmodi
precum
assiduitate permota,
deinde
renitenti
precipit ut neminis
39
b
accusationes
fecisse
que
cancellarius
inclinaret
enim
sibi
quid
aut
muneribus
oportere
non
hac
cuius
tum,
illum
et
2.
servire
18.
enim
(1)
in
(r).
re
cancellano
inter has
certissime
formam
an
conservare,
ad
tepidequerem
bono
gerì, 25
proposito
cognitum iri utrumne
tempus
iuris
oculis
velud
industria
ex
hinc
hominem
pretenderit,perpetuo
potestatis
auspicium
nove
animum
eligeret.
a
20
simula-
plebisobiecerit.
hinc
30
urgebat regina precipiensut plebisloquacitateposthabita,
12.
e
in
hactenus
debeat
ut
quoniam
sceleratissimum
grada corruptum
aut
eum
decidisse;verum
innatum
obviare
faciendum
potissimum
impunitum dimicti,negligentera
amorem,
feius|[[su
ea
angustiasdeprehensus,ignorabatquorsum
populus acciamabat
videri
homicidia
et
Petro, cuius
potueritiussionibus
non
15
Calata-
Robertum
preesset curie, manifestum
cum
harum
primo rogat,
rapinas enim
ei, sed gayto
cerit,imputanda; qui
eius
adversus
admictat.
dicatur,non
idem] Robertus
cancellarium
eum
populo
obtemperare voluerit.
regina
boianensem
sit neminem
certuni
fideliter curie iussis
placiturumqui
c-
suscitari,cum
servire
adversus
asserentes
io
patiantur
ne
fidelissime
curie semper
agi
illiregisregi-
at
exorant
eos
factu-
se
districtius
rem
convertit.
patrociniase
5
polliceri.dehinc,
respuidatisquevadibus
videt,ad eunuchorum
tumultus
postmodum
exitum
accusationis
ille crimi-
tantorum
parvipendensnegligere,
rem
suis, deterius
huius
oblatam
pecuniam
dividenda.
domino
accusatoribus
interminari
feminas
impune ceteraque flalucra cauponibus accede-
quibus inhonesta
domus
ipso
cum
christianas
et
pueris abuterentur
et
ex
conduxisse,
pre||tio
enormi
patrocinioSarraceni
eius
gitiaperpetrarent,
domum
eo
manca
manca
manca
Il
P.
senso
in
P.
in
in
3. C
C.
C.
delle
13.
constupraret
P
19-20.
parole
«
B
C
ai.
fecerat
qui
-
7. B
(sic)
condemnari
obviare
incriminari
iurandum
obviare]
»
non
P
n.
lachrymis
17-18. C Calataboiacensem
P
obluctari
corre;
ma
28.
è così
PC
nei
velut
codd.
Il8
bat
ductus
d
vallarent
utroque
vix ||
tamen
latere,
se
posset, ad
multos
in quem
universi
si
faterentur,
riculum
subituros.
iUrie
e
De
transiisse,
sibiquede
in subiectos
tanta
invicem
consolando, conqueri,minus
audaciam,
tanti
40
a
ut
neminem
regni curam
bus
preminere.
qui
difficultates
se
vero,
honore
censeri.
oculis
C
populi declinare
rampnidem
psionis
17. B
24.
pocum
are-
velud
se,
verba
contumeliosa
caute
qui
iam
humiles
maximis
alienigenam,
adhibere
in
solus
dignetur,
servitio
||
velit
curie
consenuerint,
propulsarivel
suo
ei familiariter
P
praeeminere
5. P
18. PC
se
sub
ne
velud
colloquiet
nomine
propin30
paucos
velut
vero] C
25
hunc
hispana sit,Francum
intueri;verendum
numerum
20
abiectosquedespicinulloque di-
reginam, cum
furorem
15
familiares
illicitusoccultetur.
amor
quitatis
4-5.
pe-
ornnisingularis
privilegio
potestatis
nimis
consanguineum appellare,
rapacibuseum
non
exercere,
eiusque
plurimas et periculaConsilio
docuerint,nunc
precaveri
gnos
et
io
prorupissepresumptionis
tantam
sibi socium
gerere
qui iam
tyrannidem
hunc
puerum
dignitatibus
occupatis,in
curie
viri
familiariter inter
ceperunt
esse
mortis
se
affluentia vix modicos
rivulos
superesse,
placuitut
cancellarium.
cancellarium
munerum
iacere,dicentes: indignum
c
ad
scentesque
se
cancellano
ceteriquepotentes
viderent
populis maximeque
Stephanum
contra
j
consumptus
attriverat,adeo
foret,prò
invidia
curie
diversis
quam
datus,
carceri
et
ex
furorem
aliis vide-
ut
aut,
est
Sicilie
ille malis
necesse
libere solitam
lucra
omnibus
et
preirent,
pecuniam
nollet
ipse coniecerat, ubi
magnates
vero
terant
omnia
niaris ductus
innumeris
quos
XXXXIII.
castellum
factum
hoc
penis interiit.
Lombardis,
reddere
licet
accurrentis
dies,curri
daturum
olim
et
sequerentur
ergo
circum
ut
est
expectantem.
potuerunt
post paucas
spoponderat
batur, non
milites
accincti
populi declinare,
curie
falleret
ecclesie, populum
ensibus
illum
autem
39
obrueret, decretum
lapidibustranseuntem
ut
ambitum
e
FALCANDI
H.
sed
9. C
19. verba
non
28.
15. A
facto
manca
PC
in C.
velut
subditos
21.
29.
C
A
B
C typresum-
homine
(sic)
LIBER
DE
XXXXIIII.
Ratio
quoque
erat,
voluntntem
5
eius
conflarat
norum
Sarracenum,
tur, et inde
se
eius posse
nec
ei dona
ditissimum
cancellarius
inimicitias,
facere videre-
plurimacontulisset,
putabatcontempni,
gratiam promereri.
Nota
XXXXV.
plurimum dilexis-
eius Consilio multa
et
odia
ojjod
tempus
ad
sunt
dissimulanda.
hec omnia
cepit
persensisset,
Cancellarius,
familiarius alloqui multis
eosdem
cum
lans blandius
15
3. C
(1) Abu-1-Kasim
bili
Musulmani,
Ali, del
degli
ramo
Mus.
Ili, 173
tore
munificente
nari
e
il celebre
del
opere
Ibn-Zafer
e
zione
da
che
corredato
M.
di
una
che
'Ibn-al-Hagàr
era
m
m
gli dedicò
«
rebbero
edizione
«
cieca
prefa-
in
la
beralità e soggiunge che egliera:
li-
sua
«
uno
abbiano
né
imitando
«Se
il
che
strano
dictum
»
scritto in
B,
che
in
io
una
»)
in
nome,
Epistola,è
segue
l'isarabi,
ri-
in
e
in
lezione
esempio
suo
tutti
in A
Sedecim
da far loro
sol Musulmano
un
lo stesso
e
ci
riputa-
tanta
...
nell'isola;poiché tutti falui seguendolo alla
come
e
mentre
(«
hanno
che, s' egliabiurasse
marrebbe
(2) È
gode
a
i Cristiani
appo
«
dotta
per
a
lamismo,
tra-
che
quest'isola
«
supporre
abbiamo
di
ù d it
«
soprannominato
forse
«in
zione
letterati
7. AB
la
«
e
Phicassem
attentare
signoriadi primogenito
Questo
primogenito»; e poi:
«
sicula,
vers., I, 176),che lo conobbe
dice
Sicilia,
ereditata
«
viagarabo(Biblioteca
giatore'lBN-GuBAYR
di
«
protet-
Il famoso
Amari.
quei nobili
«
be-
eos
sui
tuiti||onem
C
P
15.
H
Ibn-Kalakis
che
damnaverat
St.
correligio-
la seconda
Solwàn-el-Mold
dotto
Fu
542.
de' suoi
e
della
e
V. Amari,
quali furono
inedite
più no-
Edrisiti
P
4.
contemni
schiatta di
dei poeti
mecenate
fra i
e
e
dei
uno
sacra
dei Beni-Hamùd.
casa
tre
fu
della
P
io.
ad
quod
tamen
contra] A circa
Sarracenorum
8. B
dissimu-
et
interim
nec
Calataboiacensem
Se dictum
rem
ac
neficiis attemptare,
C
Sar-
illiSarrace-
Sedictum^,
gaytum
contra
inter
multam
initio
privatashabebat
quo
cum
ab
eum
quod
familiariter admicteret
nimis
10
cum
Bulcassem
minus
prepotens M
ac
19
infestis-
ceteris eunuchis
Calataboianensem
nec
invidiam, cum
enim
indignabatur
sent.
illi cum
dampnaverat.
1
detractores.
quod Robertum
eo
Sicilie nobilissimus
racenos
SICILIE.
contra
Richardus
Gaytus
simus
REGNO
un
C.
una
e
».
i codici
questo luogo;
ripetutonella
sola parola
modo
Qui
certamente
senz'
preferisco
tre
altro.
erroneo
dunque
P
migliore,
Secondo
e.
4ob
FALCANDI
H.
120
omittere.
vide]batur
[necessarium
mestabulo
in
Farum
trans
tuit.
dubie,fidem
haud
regem
cuius
ad
non
edocebant
cancellarium
quorum
ab
auri gemmarumque
40
e
valde
tium
Nota
suetudinem
22.
P
mittere
.A 2? transfarum
P
(St.dei
arabico
cupiditas
notarium
inde
sola
ex
factum
consilium
15
mu-
ut
est
amico-
PPharum
3. C
C
13.
cursores
esset,
compertum
perpediri
fidem
corrumpit.
suos
20
licteris ad
cum
episcopum (2) sepissimepreter
con-
putabaturei conspirationis
Tyronensem
Edonis
essere
«
Mus.
Ili,263
di questo
Siddik
»
o
e
500),
kàid
«
do-
Sadàka
».
è nell' Epistoladi sinQuesta variante
avvertirò
a
golare importanza, come
suo
luogo.
(1) Cf. pp. 66 e 67, nota 1.
(2) Il vescovo
notaio
pretu-
5
B
.
haut
(sic)
15-16. C
Quarelli
8.
igitur]C
ergo
18.
sino
nemorum
B
Cataniensem
il
nome
prepediri.
fovens,||
[nonnullojsho-
in sinu
quod
Matheum
TAmari
vrebbe
Matteo,
io
compressisset. verum,
metiretur.
angues
suum
12.
quod
familiares habuerit.
cum
2.
amicos,
accidere
invaserat,ut
mentem
Interea,
fratrem
Cathaniensem
Ioanne
haberent
consiliis
ea
splendoreseductus, salubre
XXXXVI.
P
Iohanne,
Quarrelli Consilio
facile
motus
omnium
et velut
neglexerit,
rum
Odonis
Odonis
quantitatefidem
nerum
c
initio
eiusdem
cupiditas
tanta
robu-
eque
de Sancto
dignum
quibus oporteret
et
siquidem ipse monitus
lisset,
emergentes
conspiran-
semper
plurimos
5
perveniret,
conspirantiummachinamenta
notitiam
eorum
quoque
aliquidcura
esset
inconcussarn, ut
eatenus
igituret Robertus
facile posset
Panormi
abeunte,
virtutis
conspiraverit
neque
facta est^1),
cum
mentio
supra
neque
studuit
neque
hic
fidem servaverit.
co-
plurimum confidebat,illi substi-
quo
consenserit,sed amicis
tibus unquarn
stam
quam
servare
quoque
adversus
solum
non
ei curia dederat
generisnobilitate polleretet
multa
qui, cum
terram
de
Rogerium Tironensem,
Berengario magistro
nam
Giovanni, fratello del
aveva
ottenuto
il
vesco-
vato
di Catania
glielmo
preferenza di
a
fratello
del
famoso
Gu-
Pietro
di
Blois che vi
aspirava. Questi inveisce
in due epistole
Giovanni
(nn. 46
contro
e
93
in
e
si
rallegradella
Migne, op. cit. pp. 134
ziata nel
«
scopus
«
Matthaei
terremoto
ille
sua
del
morte
1169:
damnatissimus
notarii
e
291)
disgra«
Epifrater
sibi
qui,sicut scitis,
LIBER
modum
in eisdem
5
aliis
sores,
sciebat
quos
cancellarius certis
autem
Bellisinensem
transitus observaret
viarum
ut
subsequentem cepitet
vulneravit.
io
ea
opinionem
cum
XXXXVII.
vias
quo
Robertus
etiam
quos
eis
eisdem] C
13. A
2.
P
«
sumpsit honorem...
«
canonica
«
Ecce
«
lus enim
C
.
«
pum
«
et
Domini
in furore
universa
in
vece
factus
.
.
AngepercutiensepiscoDomini
cum
populo
In-
».
già esistente
manoscritto
un
in
Catania, citato dal Pirri, Sicilia sacra,
alcuni versi alludenti
p. 5 31, si trovano
terremoto
che
ivi
e
alla morte
chiamato
è
del
padre
vescovo
della
patria:
Proh
fit
,,
monachi
et
quadragintaquatuor
periit
pastor patriae
pater ipseIoannes.
.
,
,
le
.
1
.
,
1
,1
et
agosto 1168.
Falcando.
notarii
admonebat
medica
EST.
plurimum
illum
ut
5. P
Cataniam
dili6. C
Storia documentata
Il Salerno
pare
sia stato
parecchie opere di medile qualiprincipalissima
quella
ha
tanae,
della scuola
di Salerno,2* ediz.,
Napoli,1857,
dna, fra
che
cf. De
Salerno
medico
p. 311 sg.
di
autore
titolo :
per
seti
Salerni-
Tabulae
catalogusmedie amentorum
si
simpliciumiuxta facultatumseriem diai suoi tempi
rìputatissima
spositorum,
della quale è cenno
nei versi di
e
citati dal De
Renzi, loc. cit.:
....
1
Cf. Pirri, loc. cit.
Sul
Renzi,
plus
della elezione
irregolarità
lamentata da Pietro di Blois,
papa AlesSandro III consacrava
Giovanni
e gli
concedeva
il sacro
pallioper bolla del
i°
agnosceret.
febribus
-
Egidio
dolor
Malgrado
Mathei
(1)
est.
civitate subvertit
existi-
INFIRMATUS
Bellismensem
3. A
Bellisenensis
sed Giezitica venalitate
terremotus
suis
febrilimoBellisinensis cepisset
lestia
electione
non
lesam
BELUSINENSIS
instantius
Cataniensium
Bellismensis
defendere,
Salernitane urbis iudex fuerat insti-
opera
(J),ipsum cancellarium
(sic)
autem
timendum
parum
Salernus medicus,
fatigari,
cuius
familiaris,
1.
non
apud cancellarium
suam
post, cum
niteretur
se
negli-
notarius illatam cursoribus
QjUALITER ROBERTUS
multo
Nec
tutus
cum
tulit iniuriam,sibi quoque
moleste
mans,
15
Matheus
cognita,
re
cur-
in reditu
fuisse directos,
nuperrimeCathaniam
socium
gentiusobservante,qui licteras ferebat pertransiit;
eius tardius
cuni
ctos
predi
et
eisque licteras quas deferebant auferret.
caperet
vellet in
facturum
Robertum
misit
experimentiscognoscere,
quibusdam
volens
edocere.
121
quid eum
licterisaperire
et
Cathanìensium
partibus
hoc
SICILIE.
REGNO
DE
Ordine
sub
Pagina
describit
La
sua
faecunda
Salerni
quorum
similem distincta columnis.
certo,
in
1'archivio
della
primo
Salerno
qualitàdi giudice di
mentovata
è
due
documenti
pubblicatoil
li.
AntiquitaUsIta-
Cava,
dal Muratori,
del-
8
122
e.
d
4o
H.
sa||nandumcommitteret.
gentiesue
liaritatem Mathei
sub
hac
ad
ut
notarii
illuni
suspectum
Nota
tamen,
voluntatern
dornum
diligentia
contra
in
rebus
facillime
quod
statuit rei veritatem
idem
in
ad
separari;dicebant
propinatum.
ad
eum
modis
Maltensem
rei modum
et
explorare.
e.
41
a
passus
eiusmodi
iudicem
num
6. C
physica
C
ab
18.
hoc
siruppum
liae
di
m.
C
11.
eum
visa re,
B
sine
constanter
his
ad
studuit
14.
B
non
PC
£
porrexisse.
8- PC
velut
rei] C
qua
22-23.
Milano)
ei
posse
e
Annali
(1) Che
reputato
del Regno di
Romualdo
medico
lui stesso
Guglielmo
16. P
(sic)
in
manca
Salernitanum
C
23.
(ediz.
V, 317
dal
De
«
lernitanum
P
«
erat
archiepiscopumquiin arte
medicine
valde
peritus.
430.
Cf. pure
.
Meo,
20
deputati
hoc
vitreo
vase
dubio
quam
assidebant,Saler-
qui egro
in
ea
syrupum
citato il secondo
Napoli,X,168.
Salernitano
esperto
è
detto
proposito della
a
I
:
«
Rex
fosse
Romualdum
morte
da
di
Sa-
15
viros, qui
quesitum | esset
qui
eos
nunquam]
19.
pu-
misit
contingere,
ergo
disposuit]P
7.
de] P ab
22.
hiis
propinatum
hi
cognoscerent.
dissert. lxiii,
e.
circa
quoniam
corruptionem ex
quasisiroppum
12-13. C
delegati
de
est
contra] AB
evelli
P
P
C
ei
quiddam
Salernitanus
aliquoties
21.
posse
egritudineprovenire,
fuerant accessisset,dictum
pervenisset,
discretos
hii autem,
aliquisad [eum mejdicus preter
utrum
a
in fisica probatissimum^1),
et
agnoscerent.
nunquam
fuerat
cancellarli
sed
et
io
fuisse sine
ei
venenum
aliosqueprudentes et
causam
avelli
manus
quibusdam egritudinibus
posse
episcopum
cancellarli
capilloseius
videntes
aures
omnibus
adire
visialiquotiens
magno
tactum
ergo
archiepiscopumSalernitanum, virum
asserebant
sine
non
qui aderant
lividam
5
collaturus,sumniaque
eum
perquirens,
humanis,
defluere cutemque
provideri.
eius,latenter egrum
beneficia
iacebat
dolore, sublato, mirabantur
tabatur
vindicare,noluit
medici.
periculum
invitum
in qua
postea
quo
dubio
iniuriam
nuper
XXXXVIII.
velud
carne
habens, tirnensquene
eum
accederet,sed alios ei iussit medicos
Salernus
disposuit,
sponte
ob faniicancellarius,
porro
vellet acceptam
occasione
tavit.
FALCANDI
«precepit»;
Blesensis
p. 282.
p.
ep.
Di
tutte
n.
90
Petri
Migne, op. cit.
queste vicende
periziacommessagli
assolutamente.
in
vocari
.
Romualdo
e
della
tace
dicebat
enim
j
sibi
hoc
eadem
ex
quorumdam
ad
cum
profuturam. quam
lesam
adventum
dam
parte domini
15
in
eam
sui rogasse
notarius,qui
dicebat
servierat,
sepius ad
hec
in
omnia
XXXXVIIII.
audisset
Salernitano
QUI
cum
ei
25
quidpiam
convictus
1.
scopo
archiepieis
utrum
audacter
obtulisset,
et
13-14.
C
11.
sua
(1) Il
scagionare
grave
2.
P
B
siruppi
in B.
causa
P
15.
Rumualdo
Su
Salerno
questo
se
C
un
preparato
dedisse
B
5. P
C
quiepiam
passo
il
capace
quod
di
C
lesionem
13.
Bellinensis
25.
PC
posset inmanu
16.
B
io.
venisse]C
B
advenisse
domo
suo
adiecit
impiagare la mano
gagione, e quindi di
avrebbe
C
8.
attentare
Willielmus
Bellismensis
Cervello,che insegna materia
nell'università di Palermo, mi
fa riflettere che
productistestibus falsum dixisse
24.
di
medicinam
respondit:
numquam
prompte
AB
della
medici
ipsiRoberto
syrupi
Gulielmus
Renzi, loc. cit,cerca
il medico
accusa.
prof.V.
medica
(sic)
et manca
17.
De
ubi
at
est, adicit nichil ei
parte] P
ex
domo
dedisse,
totam
VENENUM.
PROPINAVIT
esset
interrogatus
se
saciatam
B
aparuisse
Salerni
captione
Qui,
aliquam
e.
consiliis accersiri.
eorum
[De]
Ro-
qua
cum
rem
ac
[proceribus],
ceterisque
e]piscopis
plerisque
20
ex
electo Siracusano,Matheo
suam
Molisii comite, Rumoaldo
exposuitiussitqueSalernum
quem-
venisse,et
se
ei domum
importunius ut
in domum
cancellarius,
convoca||[tis
aliquamdiu
paulatim,ut
Willelmus
et
bertus Bellisinensis iacebat ostenderet.
notario,Richardo
cave
fortuna,con-
efFudisset,
cutem,
terram
notario
Mathei
eiusdem
fuerat illam
nuper
apparuissescissuris,
eamque
cancellarli Matheo
hominibus
ex
imprudentium
alterius ipsam
decidisse (x). sed
patebat,
postmodum
remanens,
sic ferente
tamen,
paulo post
cumque
dicebat,multis
ante
passus
priusinfudit,digitomanus
confricando,
domo
in
viderint attemptare, maxime
expellendamegritudinemquam
manui
contigisse.aiebat
sicut
accipere,
velie quecunque
est
mos
sibi crederet
io
potione latenter
123
patentivulnere sauciatam,
late
siroppimalitia
eiusdem
ex
SICILIE.
forte sociis recedentibus,solus
quod
voluisset
ostendens
manum
unus
quorum
REGNO
DE
LIBER
semplice frenatura
caustica,
per
dovuto, anziché
produrrefeno-
generali di avvelenamento, cagionarecorrosione o perforazionedella
"c.
bocca, dello stomaco
meni
41
a
FALCANDI
H-
124
ferre.
siroppum
nam
quidem
e urn
a
non
simplicem fuisse
rosatum
factum,
se
toto
in omnibus
ita Salernus
disse.
criminis
suspicionem
curia
congregata
nichil
ei
roboravit.
Iustus,re-
penitus vendi-
se
inventus,obiecti
sollempniter
ita misere
flagitio
prepeditus,
faceret
hoc
5
die,
sequentivero
cum
vocatisquemagistrisiusticiariis,
obiectis,ut plenam iudicibus fidem
quodarn
a
autem
dixerat fallax
que
magnopere
conscientie
accusaretur,
vocatus
transierat
qui
mense
ipsa die
emptum
fatebatur.
apothecario,Iusto nomine,
sponditeo
sed
dederat,et
quem
respondebat
maleficium
eum
perpetrasse.
L.
De
e.
41
e
misericordia
multis
relinquentes. qui
minis
est
id prece
hanc
Dum
detrusus
in
sed hoc
fecisset,
vel. Consilio
spo-
ei vivendi
spem
carcerem
[utfate-
promissionibus]
attemptatus
et
in Sicilie
aliam
ordiretur,
ratione
comitem
illuni
timidum
appellari,
qui
illatam
P
1.
15
persuaderi
ei
P
attentatus
22.
C
Caneosi
(1)
C
23. P
e
u
1o
e
porta
prescriveva : «
medicamenta
5. C
ad
inventus
19.
la
di
sanzione
del citato codice
ticano; legge che
eum
sibi
C
est
7. P
alia
comitem
multis
a
12.
Richardum
et
si-
totiqueregno
sollenniter
20-21.
Va-
il titolo De
Mala
et
alienandos
noxia
ani-
seu
venena
«
mos,
«
diderit,habuerit
«
tia
dissi- 25
B
manca
probata
in
C
fcriatur.
quis dederit,vendola
(?),capitalisentenPoculum
«vel
«
«
aliquem cibum noxium
etiam si neminem
instruxerit,
impunis
non
erit
».
20
su-
inertem
sotto
legge xliii
culmine
Caveosi
inhertem
iniuriam
et
Cum
Salerno, convinto
veneficio, cadeva
esse
dignitatis
regine Montis
dedecus
syrupum
PC
indignarenturRi-
proceres
subito
confede-
roboratam
patientersustineat,vel consentiendo
nimis
18.
Il medico
multi
tante
seriem
conspirationis
multorum
stimulaverant,dicentes:
vel
siruppum
15.
Apulia
fratrem
Henricum
adversus
mul
partibusfortuna
enim
cum
Molisii
blimatum,
in
interim
texuerat.
chardum
«
omnibus
potuit.
non
o
medicum.
bonis
sententia,decrevere
eum
curie
adactus
retur]cuius
p
Salernum
contra
(l\ solum
capitali
supplicio
|[
|subiacere
liatum
in
lata
sententia
prolatain
taque
1
io
amatorium
quisquis
leserit,
126
liceat excitare,et in
impune
eis seditiones
factis
conspirationibus
c
42
a
FALCANDI
H.
in
cialiter||
imputariet
redunjdarequi cum
[iniuriarn
eum
cancellarius
cohercere.
fecisset opinio,ne
venerat,
comitem
aliosquequi
prestolari.venientem
vultu
et
post multam
gressus, hortari
cepit
et
cum
loco
in
agere,
b
per
ceptum
pescuit,et Richardum]
et
dem
comitem
regniproceres
cavendum,
derat, multis
curie
in
1.
5. P
seditiones
lì.
(sic)
13. PC
non
20.
contra]
plicilatem
in C.
6. PC
Boalmundum
aut
nec
cancellarii,
manca
coercere
29.
A
B
2.
quidpiam
eius
putetur, nisi per
animo
ex
manca
circa
contra]
8.
vultu
in
AB
circa
ulterius
C.
nichilominus
innate
21.
Le
eum-
offen-
mandatum
in omni-
reginevoluntatem
3.
suscepit
et] AB
obviare]P
P
aggiungono
ut
in
e
poi
-
voluntatem
illius
dopo
redundaret
io.
15.
sono
ex
30
aliquo
occurrere
colloquutionem
parole presumat
25
et
eos
erga
contra
temere
C debacari
23. PC
com-
plurimum quidem
disposuit]Pconstituit
aggiungono
eius]/l Sei
con-
ad
deincepsconsilium
se
Pdebacchari
contemni
dopo
ac
perperam
perpetratis.promisitautem
habiturum
bus
mitigavit,quam
Apulia
regi- 20
ne
accersiens,[pacem inter
regfinequoque]
animum
debeat,
exasperare
maiora
àli-
retrahens,indignationemeius
comitem
conjcordiarnrenovavit.
in
eum
15
tra-
regnum
Apulia furorem |[eliminans,
vixque tandem
in
ag-
multis
fabulis
ut
voluntatem
adeptus fuerit
hec
quam
verbis
Apulorum
inter maximos
et
contra
stoliditatis simplicitatem
eum
C
quod
esse
aut
presumat,
io
benigno
rebellandi
ne
impari constitutus;id ei maxime
non
vero
mandatum
eum
steterit,
adepturus. ita multis assertionibus
eum
42
interim
hesisset consilium
semper
per-
reparabilemregni quietem qui-
ei affluenter suppetant
offendere
nam
eo
usque
Boamundum
blandioribus
re-
missis
comitem, cancellarius
exturbaret,nec
nichil
perturbarent;
opes
sit
facile
motibus
buslibet seditionum
quatenus
erant
Thermis
admonere,
diligentius
ac
heretur,quorum
accedere;
collocutionem
ea
5
curia tumultus
a
Thermas
eum
ergo
daturus, haud
occasionem
c
eo
cum
curie
multo-
consiliis obviare.
corniti,
qui iam
urbem
ad
est
contumaciam
ipsecontempni videretur,aut
tamen
itaque litterisregiisHenrico
iussum
admi-
licet illuni sibi suspectum
autem,
disposuitet improbis Apulorum
arcere
debeat
seditiosos
perturbari
contingeret,
occasione
gnum
debachari,ipsiculpam oportere spe-
irnproborum
regni susceperit,
nistrationem
rum
licite
serviunt
qui curie
eos
C
fi haut
ripetute
25.Z?sem-
comitem
dum
adventus
5
nerent.
at
illisnon
ad
10
ille sibi gratum
sic ergo
rnictendam.
tesque
secus
rem
redierunt.
15
eius
tamen
familiarius
verbis,sed fide
levitate vel inanibus
viden-
vir
in
Apuliam
negligende
non
colloquendo,favorem
postmodum
optinuit,
quam
quid
ne
commorati
erat
ut
comes,
cancellano
suarn
petitionemefficacius ad-
eorum
providerant accidisse,tandem
ac
prudentie,multa
regiam opti-
consilium
esse
paucis diebus
Panormi
Boamundus
amicitiam
tamen
curia peterent, alias
a
maiestatem
quod venerint, opemque
esse
defuturam, respondit;
suum
presens
ut
cornputari,
siniulque
apud
erant
petituri
que
optantes ab
visitarent eum,
milites
inter fideles eius
quedam
eum
per
dixerunt:
inquireret,
causam
fuisse propositumut
principale
cognosci et
eo
accersiit,
morabantur
Thermis
eiusque socios qui
cum
eisquebenignesusceptis,
id sibi
cancellarius licteris suis Boamun-
demum
tum
transgressurum.
127
SICILIE.
REGNO
DE
LIBER
non
ea
dubia
non
solent
qua
et
Apuli
rerum
certisque
argumentis excoluit.
Henricus
autem
penitusvoluntatem
||
[cancellarli
comes
sequebatur,eique
cum
20
balneum
eo
curiam
cum
frequenter
intraret,]
colloquendo
adversus
amicitiam
familiaritatem
et
oportere
regine fratrem in curia
eius
totius
frequentaredomum
regni curam
2.
manca
deret
in
C.
ad
merito
Termis
in B.
22.
5.
9.
ad]
maxime
si]C sic
computari]
P
in
26.
inter
non
posse
inherere
artibus
mentem
aiebant
pertemptantes,
eos
non
superioremadmictere,
vestigiisa
potius
quo
potestatisprerogativam et
eum
pertinere. quibus ille Francorum
industrie
respondebat,
C
illam
sperato
suas
quempiam
et
visitari;
nam
conspiraverant
vero
dissolvere;primoque
insinuationibus
linguam ignorare,que
esse,
diei pàrtem
perquirebant
quibuspossent
quibusdam
ipse debuerat
30
omnibus
comitis
nec
qui
machinationes
contingeret,
fine concludi,modis
eam
transmicterent.
P
13.
necessaria
ut
oneri
accenseri
C
C pertentantes
tanto
6. C
collocando
C
esset
in
curia,nec
se
eius
cancellano
sufficeret;
6-7. P obtinerent
aput
(sic)
29.
ut
singulis[diebusa]d
eo
cancellarium,videntes, si concordiam
perseverare
silium
con-
familiaritate coniunxerat,
se
ascendere^ indeque [revertejntes,
magnam
secretius
25
tanta
et
14.
P
obtinuit
prorogativam (sic)
20.
30.
8. illis
C adscense
manca
e.
42
e
128
H.
prudens
non
e.
42
d
exhibendo,
nolens
sororem
hoc
et
offendere,docuerit
stinere,nisi patientiam hanc
reliquum quidem
illicitam
hanc
libidini
tulerunt.
qui,
solet,nimis
mente
illi rem
at
pollicitus.
distulerunt
fidem
hinc
prestitis
eum,
pactionibusobligare. hec
est
cancellarii
amicis
ut
processerat
14.
C
curam]
1.
causam
in
manca
C
4.
C.
eadem
15.
C
inde
audiens,
facturum
se
sacramentis
C
9-10.
sual
quibus vi-
19. P
eo
usque
terroris incuteret.
eisdem
11.
in
manca
que
nam
constabat
substinere
his
20
adsequuti,
iam
conspiratio
ergo
quidem
ab
adhibuit,relictoquecancellano,
plurimum
yspanos
quod]
aut]
25
esse
P
C.
haud
91.
C
assecuti
(1)
e
I codd.
le edizioni
hanno
seguenti
manifesto.
errore
caso
fa
sia
stato
quello
sempre
a
«
aut
«
haud
Anche
specie che
notato
tutti
questo
evidente
riprodotto
p. 39,
nota
con
»,
in
l'errore
come
1.
(2) Nel diploma del 1 167 della
pellaPalatina di Palermo, citato
volte, si
«
Ricardus
trova
sottoscritto
domini
P
»;
il
«
capaltre
gaytus
regismagister
ca-
«
merarius
et
p.
io
1169
thesaurario
est
«
cardo
»
In
uno
in
Troina,
(presso Pirri,
«
super
».
Arcangelo
17),ilre Guglielmo
«
del
famìliaris
di S.
monastero
del
15
per-
dehinc
vacillaret,
Ca),
gaytus Richardus, magisterpalacii
quem
autem
supi-
ac
desideraverant
multum
quam
patere
comitis
aures
adhesit,quod inde suaderent
eorum
tire,
consen-
crassam
cumulatius
ea
sibi dieta fuerant
hiis que
consiliis
non
ad
dubia
rei principibus
ipsis
qui confinxerant
plenam
io
predicantsolus ignoret: hec
omnes
primum
cum
sununc
nescire fateatur.
frequenteraudita, milites
multis
igitura
dici
reve-
sequeretur;
potius incestui
seu
se
5
velut hostem
regine votis deservire
inhonestis
ut
esse,
ignorantiam,ut quod
nam
mansuetudinis
patienteromnia
infamia
familiaritatem
eorum
omnibus
autem
aut
esse, ut
ipsiusquecancellarii
credatur
aut
M
cognove-
prudenteragere, quod
animimi
gravis
tenti,
con-
propensiorem ei
honoret
forte videri
eum
regine
ac
esse
qui |[cancellarjium,
quem
esse,
et
persequi,potiusdiligat
rentiam
familiares
et
esset
illi repulsanon
convenire, dicentes: multe
secretius
ceperunt
deberet
hac
ei maxime
hispanos,quos
comitem
patientie
et
nichilorninus
propinquitateconiunctus.
milites
rant,
commitri, qui discretus
nobilis,regi quoque
summeque
dubia
debere
rectissime
liane
curarti
FALCANDI
et
familiari
secretos,
omnes
Sic.
In
un
op.
II dà
terzo
un
Palermo, p. 293,
e
poi
dal
cit.
ordine
nostro
qui
caito Ricdocumento
1183, pubblicato dallo Spata,
greche del Gr. archivio
pergamene
del
Le
di
Cusa, op.
DE
LIBER
sacramenti.?
enim
nec
militimi
partem
voluntatem
benefìciis multis
insidias
eorum
indifFerenter
sueverat,
quibus ad
omnibus
eum
io
numerum
assisterent,
semper
Ierosolimam
nerant
15
quoque
eisdem
suos
militesque
studuit
adaugere,
de
Francia
nuper
qui
detinuit,inter
cancellario
acta
non
ve-
erat
quos
attu-
parum
decla-
sequentiamanifestius
incommodi, quemadmodum
lerunt
constituit,
militum
secum
transituri,
de Lavardino, cuius
Iohannes
con-
et
milites transmontanos,
etiam
plerosque
horas
certas
ut
omnes,
viros eligens
quinquaginta
armis parati
vestibulo domus
cum
in
ianuam
qui post primam
iam
non
pateret accessus,
precepit.sed
horis paratos adesse
c-
adversus
cancellarius,
at
sed
admictere,
sagittarios
eius in omnibus
illexerat ut
premuniens,statuit
sese
curie
universos
regis
|e|t
imperia sequerentur.
et
addiderat.
dabat,
stipendia
militibus suis,quibus ipse
contentus
[itasibi do]nisac
5
129
vires
conspiratoribus
astrictum,magnas
maximam
SICILIE.
REGNO
rabunt.
LI.
De
profectu
temporis cancellarius cupiens patefactis
aliquantum
Post
hostium
vero
consiliis ad
20
auderet
ut
reique statum
accingi,
sed
verteret.
ne
occultas insidias in apertam
et
oportere
nec
chinationibus
obviari.
ut
reginequepersuasit
6-7. PC
dissimulando
rem
sare,
principesaccu-
seditionem
diutius
in P
e
P
in B.
25.
obviari]P
obviam
cit. p. 432, si
regiacorte
«
t"i)v
xou
"(
òoo
x"xì
U.
15-16.AB
solemni
21.
e:
-nov
Ge*osToo,
iri
nec
26. C
xioptou
declarabant
-
Marrou
»
tkc.
9. viros
(sic)
manca
14. P
Hierosolymam
18.
colligissentpossent
24-25.
occultari,
ma-
consilium, regi
in
Ioannes
Post] B
-
Prius
C.
hyemem
C
io.
vasti-
15. manifestius
A
20-21.
P mechinationibus
supe-
(sic)
yemem
lettera della
una
Ivow^wTaTwv
x.upbu'Iwàwou
Falcando.
C
24.
parladi
«
13. P
traductus
con-
eorum
instantem
profkiscentes,
8. C milites quoque
Cplurimosque
12.
tere
ad aliud ergo
Messanam
consueverant
(sic)
malica
coniurationis
prius
sibi vires sup-
tantas
difficileposset
amplius virium collegissent,
cum
bulo
nondum
sollempniiudicio
latentes
ne
25
vindictam
considerans,animadvertit
diligenter
petere
Messanam.
regis
ap^oV
PixjcàpFinal-
mente
1
«
«
in
un
diplomalatino-arabico
del
i87(cf.CusA,p. 83) è citato il«gaytus
Ricardus domini
regiscamerarius et
magisterregie duane de secretis ».
Q
43
A
d
43
FALCANDI
H.
ijO
deinceps,si
transigerent,
ibidem
in
temperiem
ris
scribens
eidem
ut,
corniti Gravinensi
omnibus
nfegotiis
veret
accederet,sed ita militibus
mis
ducere
exercitum
datio
pluviarum,quanta
fuerat; unde
cancellano
bantur
distraeretur.
in
ut
quod
proxime
difficultatem
ab
et
itinerum
at
nichilo segnius,misso
ille,
versa
in transitu
que
imbrium
celi facies
omnium
spem
horruerat
constitutum
ad
militibus
ipsiuscustodiam
LII.
e
43
e
tunc
[^rat
E'
Rogerio
3. P
8
P
Tricarici
comite,
n.JSproximo
prescidi
20.
B
12.
ymbrium
(1) Infatti,ubbidendo
mando,
«
«
«
«
Gilbertus
C
a
gna
manu
militum
e
15
angustias
prefìxum terminum
die novembris
.xv.
co-
Gravine,
cama-
acces-
Casertinus
pente
re-
prius
cepit 20
(2\
Panormi
PC
differret
cum
25
filio|[suo
advenprestolabat
6.
poi Pharum
26. BC
siffatto
Messanam
uni-
regi necessaria,iuxta
regis ibidem
et
desterretur
regine...consanguineus, qui tunc
pitaneus erat totius Apulie,cum
dilatari viarum
;
curie.
comes
obruerat
comes
per
relictis
proficiscitur,
mature"] Pcelerrime
B
absterrendos
immutata, quanta
officialibus
Robertus
5.
continuos
civitatis.
Messane
Gilberto
his
De
imbres
regishostiario
itaque rex,
fuerat,Messanam
io
propositum
serenitatis indi ciò gratam
densitate,tante
deincepsspondere temperiem.
ut
ob
circa
vero
non
sperabant tamen
possent,
transituro
consuetudinem, preparari. at
contra
iter
estatem
licteris
abrupta precidi omniaque
et
tamen
ne
Sicilia visa
quod proposuerant
cum
5
inher-
contigeratinun-
tanta
cancellarium
eo
ca-
nacti, persuadere nite-
venturam
oppida,iussit
erant
cava],
licteris indi-
transiret.
temporis in
optinere non
cum
reginam ipsumque
ac
regem
hìis diebus
multum
per
et
ad]presens posthabitis,
familiares,occasionerà
curie
missis
armisque premunitus
CO.
videretur
diem
autern
gaytiPetri fecerat,ad curiam
ne, sicut tempore
autem
primam ||
[ve-
veniens, Farum
[mature posse]tMessanam
quam
huius
transituri.
Apuliam
itineris Gilleberto
causam
foret,ad
visum
C
gaiti e
13. C umbres
omette
(sic)
fecerat
17. P
prestolabatur
«sit».
Cf. Romualdo
Salern.p- 436.
Romualdo
Salern.
(2) Secondo
la partenza della corte
(loc.cit.),
per
Messina
«
Domini
avvenne
».
«
circa
nativitatem
LIBER
audierat
turn.
num
amicorum
catis suis ad curiam
Sancti
Severini
nuerat,
sibi de
cum
vellet
siam
civium
olim
dona
ut
De
multam
hoc
cancellano
Gulielmum
PB
P
at
piam
13.
accusatione
19. C
ductas
stincte
28.
(sic)
C
cum
20.
17.
B
voluit
ingenti
cetero
in-
controver-
regis maadeuntes,
factum,
pluri-
sua
stratigoti.
de totius
mulierum
ac
admiserat
Gulielmi
Gulielmum
P
Apulie
Willelmum
ratus
ille,
regnipartibus
||
[ad cu-
tiirbam confluere,neque
iudiciis districte ri-
Richardum
eis] B
24.
possidisse
eius
C dopo
18.
P
virorum
9. P
super
stra-
conscribunt,
postulantiudicio
7. sibi de] Pad
6. PGulielmus
8. C
Messane
accusationis
porrigentes,
ingenticlamore
PC
in
cancellarium
abstulerat.
prosiliunt
; libellos
B
patrimo-
adventum
fraudari,sed in omnibus
4.
Gulielmum
su-
privilegiumeis reddi faceret quod
ut
virorum
tigotum audacter
buie
aliam
de
post
observari iustitie,
ad accusandum
I.
offendere, ne
adversus
super
iacture
agnoverat,
timeret
quam
Messanenses
iure
te-
gratispetitionemimplevit.
eorum
interea
castrum
sibi conciliaret animos, noluit oblata
eorum
Videntes
ria]m
pertinere
et
advo-
quibusdam civitatis immunitatibus
supra
LUI.
eosque
Montorium
re-
Willelmus
predictus
muneribus
magnis
sed
suscipere,
gorem
cum
illiterram
diebus
ductus,eis
penitentia
quempiam
ea
paucis autem
instantissime
interesse
mura
ut,
sopita,nunquam
Rogeriusrex
postea,
causa
malignandiprebereturoccasio,et
cum
extra
quam
possedisse.at cancellarius,
comitemque
concedi
actione
de
sibi fidelem
quem
sustinere
tenore
rogabanteum
suo
sua,
ut
que
eadem
violenter
ac
suscitaret.
iores
oppida
et
integrefecit restituì,
suum
tendebat
25
terra
pertinere contenderet, ipsiusque Willelmi
iure
fidei
viro
eo
partibus
20
ei
preparatus
ceteraque
quippiam
nium
venerat
Willelmum,
neque
specte
15
fuerat,a regina multis
revocatus
fugiensamiserat, redderetur, eaque
pattern iniuste
io
ab] exilio
nuper
131
Severino, consobri-
de Sancto
precibusimpetrasseut
gnum
5
Willelmum
enim
qui
silura,
SICILIE.
REGNO
DE
se
Gulielmum
AB
aggiunge
facta
copiam
io.
C
BcomP
quid-
ferri (sic)
25. P
di-
c.
43
d
H.
132
illius
asserunt
sibi conqueruntur
cancellarius
arbitratus
autem,
illius beneficiis
protrahendo
dilatione
viri
cum
partisue
eum
sibi
summitatibus
haberi
extiterint,
audiri.
e.
44
a
harundinum
cipitut
eorum
finiat.
autem
can||cellarius
a
districti iuris tramite
fine
concludane
multorum
stratigotus
Messanenses
die
amissionem,
sibi
suadente
B
2.
maleficiis
extitcrunt
dclegabat
auctoris
28. P
30.
P
C
maliciis
C extiterant
18.
C
graia
Pensino
itidem
B
-
laudibus
pars
in
a
districtis viris
B
grata (sic)perfìdius
(sic)
et
nunquam
extollentes,eius
(sic)
C.
1
B
23.
29. C
se
civium
dicentes
5-16.
dicat
P
carcere
comite
7.
C
P
P
tentabat
precepit
levitate
piratica
Henrico
corniti,
Messanenses
che
fa
P
concordare
19.
24-25.
con
a
regni
14.
B
17.5
P
districti]
P
30
Messa-
16-17. C diffiniat
vinciendum
25
exitus rei
verum
13.
nusquam
se
ipsius
Calabrorum, qui
quoque
peccunia (sic)
manca
delegat,
mancipandum.
qui plurimum apud
multi
ludubrio
carceri
perfidiaquam
magna
Parisino
iuravit.
15
de-
ipsam legitimo
suscipere.
greca
enim
Bartholomeo
poterat, occulte
dicant
fatebantur,paratos
tam
paulo post
pre-
sine dilatione
damprivilegiumet stratigoti
multis
nomen
ostendit
eorum
vacillare,
hoc
lata sententia,depatuisset,
gratiaquantelibetdifficultatisonus
fidem
ferens,cancellano
ipsiusnegotii examinationem
post
igiturob redditum
beneficio libertati redditos
non
constituto,diligenterallegationibus
20
criminum
reus
cancellarli
curia
in
voces
diem
stratigoto
post bonorum
eum,
pnationem
eorum
ius
fidelissimi
causam
magistrisiusticiarifis]
utriusquepartisauditis,cum
creverunt
et
io
palatiumingentem
recedentes,controversiam
qui,
ex
dicentes, ceteris omnibus
vulgi non
Richardo
ut
nichil
scriptaredigunt,eaque
in
scriptarecipiens,
negotium
precipiensitidem
aliquamdiu
Messanenses, qui regi
ludibrio
mentem
negligentiusac
cancellarium
esse
regina clamorem
tunc
si
illi vero,
:
suspendentes,ante
attollunt,miserum
semper
allaturum
compescere
accusationes
consequentibus,solos
suum
obiciunt.
ingenium agnovisset,5
et
roboris
Consilio,videntes
mutato
clamorem
prudentiam
plebisiram
virginum,
stupra
allicere,
temptabat rem
posset
furentis
multi
ei subversionem
plurimum
tepidiusrespondere,rursus
a
ablatas;
iudiciorum
adulteria,plerique etiam
consensu
pecunia, perpetrari;alii vineas
maleficis,accepta
a
domos
aut
incendia
rapinas,homicidia, flirta,
alii
committi;
rem
FALCANDI
ab
damnationem
suadente
(r. 30).
H-
134
FALCANDI
tandem
vix
promictere,]
inconsulte
sibi consilium
travit,interpositafide
quod
creditum
velaret.
mane
cancellarium
summo
vero
deliberandum
coniurasse; mature
siliis obvietur; unius
ad
crastinam
tutam.
ad
hoc
peragendum
vinensi, Boamundo
incurrere
regni dedecus
nam
quod
cere.
44
s
decernere
co-
totani
io
attendentes,Rogerio iudici
confidentius
eum
loqueretur,ex
per
visum
peregisset,
consilium
eosque
et
totiusque 15
illenon
eum
cancellano
est
periu-
vero
quod ipsiusregisiniuriam
secus
regi-
ac
regem
edo-
comitis
acta
regina cognovit,anxia cepitdistraili sollicitudine
ubi
multeque fluctuationis estibus agitari. durius
e
ordine
illi suspicionis
ingereret;neque
hiis convenire
super
Gra-
comite
ex
obprobrium propulsaret.id
et
consti-
rediens, eius satisfaceret voluntati,
adversus
vereretur,
fuerat
iussus
eos
5
enim
certissime
Gilleberto
se
confidebat,rem
comitem
ipso quippiam
rium
ac
ad
nolens
si iurare
hoc
ad
con-
indulgeri,diem
Monopoleos Rogerioque Avellini
comite
ut
preceperunt
ne,
spatium
illi,
periculum imminens
at
Sicilie proceres
eum
propositum
vocatis
mite, de quibus maxime
edocuit.
diei
re-
illiverba
qualiterimprobis eorum
eorum
cancellarius
tunc
impe-
nemini
adiens, omnia
inquiens adversus
enarravit,multos
comitis
inducias
in crastinum
quippiam tantamque
in fratrem
enim
20
animadversione
||
presumptionem
digna punire crudele quidem tyrampnidiqueproximum videbatur;
sed
si fratri parceret,
et
cancellano
intelligebat
pitispericulum imminere,
absterreri;simulque considerabat
ceperant
fraternus exhiberetur
qui
eius
tot
ad
quod
eius dedecus
modis
niteretur
et
infamiam
P
impetravi (sic)
8.PGilberto
manca
in
B.
14.
2i.Pquidpiam
exhibetur
22.
PC
P
5.
via
8-9. P Guinensi
quidpiam
tyramnidique
posthabita]P despecta
huic ergo
16. P
6. P
1 0.
de
agere
25
t
decrevisset
etsi
25.
deliberationi
7. P
in P.
18. P
praebes (sic)
quietem
et
iusta
extur-
sollempni iudicio
sparii
manca
opprobrium
23. AB
29. P
esse, cui
clementiam
curia, comitem
qualiter]Pqua
quod
posthabitareverenda,
solum
ab eius animo
bavit, placuitque,congregata
ca-
ambigeret retorquendum,
non
impedire,
eo
eum
prebens materiam, regni pacem
omnibus
constitutum
id
immemor
fraternam
indignatio,
succedens
indignum
afFectus,qui sororis
beneficiorum
multisque rebellandi
1-2.
ab
proditores
posse
neque
dubium
non
crastinum
bis
20.
absterreri]AB
31. A B
7-8. P
eos]Ceam
ad
in
12.
manca
afferri
32.
eius
in B.
26. PC
P
sollemni
30
SICILIE.
REGNO
DE
LIBER
interim
conveniri, convictumque vel confessum
servari, donec
tionum
mites
c
ceteriqueproceres
timens
enim
sciret
in seditionem
clericis suis
paratos
quidem
in Sicilia
nensis
hec
ei
habiturus
velut
«
facile
postulas,
«
duxisses
«
nunc
«
firmam
erga
hanc
«
stiment, neque
«
deincepspossideri.ut
((
usus
temere
turpissimos
«
tibi
data
«
preteream,
1.
manca
dignum
fuerant
enim
es
C.
7. AB
P.
29.
C
se
in regno
immensam
in
Gravi-
«
Hec», ait,
improbeque
oresetur
immensa
(sic)
i5.CLaneosi
(sic)
30.
in-
oportuerat exhibere.
opinionem, sed
solum
non
fuisse
suo
te
indietiam
deceptosexi-
quidquam
te
a
pecunie quantitatemin
rapiniset
ipsum
cedi,
con-
occasionem,
comes
prodigequeconsumptam,
etiam
mitatum
co-
si in animum
iniecisti,
ut
censeant
domesticis
ausus
in
quicquam
in
sibi
nunc
iam
non
quod possidesmagnopere
complicibus]Pcohortatoribus
28. PB
manca
in
te
an-
vel
credant,qui ad altiora debeas promoveri, verum
id tibi dando
13.
de
animis
eorum
«
^o
Gillebertus
qualem
te
suis
multis
Tarenti
copia respondendi:
reginam
omnes
dicens
tenuerat
impetrare potueras,
ac
regem
iam
cancellarium
at
stabilemquesententiam
te
gnum
dudum
indutus,
sumptibusvel
timide
stricto,
preces porrigens,
ense
que
rem
cepisset,
complicibus
a
olim
comes
petitio
negaretur.
«
autem
ut
Caveosi
adversus
fa-
et
a
iusse||rat
quibusdam
comes,
Symon
cum
comitis
loricam
tunica
cepitexponere,
illius verbis oblata sibi
ex
Henrici
latenter inferri, cumque
Montis
con-
quelibetoriretur.
sufficere,
petiitque
principatum
posse
quasiiustam
si
adesse
ibidem
aliquotenses
quem
25
ideoque sub
curiam
ipseiusserat introduci,
districtius agi
eo
fuerat,indigentiamsuam
gustiisnon
20
cum
debitis coartari;comitatum
se
episcopi,co-
prohipalatii
ingressi!
qui aderant
consedissent, Henricus
curia
edoctus
15
si
ne,
converterent,
predictosmilites
in
vel seditio
plerosque procerum
timebat
partibus,
vere
io
in curia
tumultus
ne
ab
omnes
milites cancellarli quos
bentur,preter paucos
proditores
magistrisiusticiariis ad
cum
quibus admissis,ceteri
vocantur.
familiares
curie
igiturhostiariis,
missis
agnosci.
aliquamuni-
in
ceteri possent
indicio
eius
155
iniuriis multis
regem
8-9. C
oppidaque
ut
favore
attrita
eiusque matrem
(sic)
ig.PGilbertus
io.
20.
B
C
verba
turpissimos]B impiissimos
ne-
lorica (sic)
PCHoc
32.
etiam
e.
45
a
l-$6
e.
45
b
«
quitietue
«
munire,
eoque
certum
esse
45
e
thesauros
quem
dum
suos
concederet;
utilitates sectantem,
«
civitates
«
thesauros; multa
«
darent
«
excludere
«
respondit:ubi
«
crediturum.
«
tranquillitati
regni, quam
«
lebas.
«
eorum
«
quod utriquedixisti
«
ad
aliud
«
te
sceleris
«
hauriendum, eligensquetantis
«
id
te
«
te
palam
«
intendas, cuius
«
tam
«
ditatem
demum
viderentur.
matrem
michi
devolutus
facturum
in
verius
riam
«
ambitam
regis omnibus
tibi
P
patiemur
sed ad
hec
erga] /l/?gratiam
damni
26. B
michi
vulto
quid
(sic)
27.
ambo,
nunc
autem
cum
flagitiis,
velim
cancellano
intulisse
si
C regis
te
heu] P
liei e
manca
in
(sic)
31.
C.
P
here-
numquid
quod
fers
eum
glo-
parem
si temeritatis
potes, neque
forregni periclitari
poi
P
conims
semper
obiicere
Off giunge
condemnatus
25
exarsisti?
exhibeas, et
parem
respondes,te
20
quod
conquereris?
regi;moleste
aspirarenon
eo
sit
cause
fines invasit ?
ergo
crimen
tibi debitam
an
temerario
14.
15
tibi proponens
quid demum
concedimus.
forte
21.
hec
sunt
stimulatus,in eius odium
4-Ptentabas
multos] C
quod
excitavit.
rectore
consu-
obicere !
involvi
prudentiaque illi te
sub
seminans,
iurare fecisti.
idem
preiudiciocondempnatus,
20.
solus
non
quidpiam
dignitatem ultro
io
tibi difficilius
se
regni populis imperare,
affectas,virtute
agnoscens,
si potes.
arbitrio curiam
eius
tuam
sanguinem
patrimoniitui
est, invidia
«
25.
cancellarli
iniurie
prorsus
proditionisfuriis agitatus,eo
et
inimicitias
pessun-
presentes
nega,
sceleris arguas,
vel
dampni
vice
3.
consilium
eum
«
lume
utroque
coram
eum
indignarisnimirum
P
5
;
afFectum
coneris
ecce
presentiaregis edicere
in
«
tunam.
commutare
discordiam
impudenter
iurasses,multos
an,
«
curam
reginam pri-
pessundari,provide
cognovisse.
aut
|subripuit,
certe
maternum
fllium
et
deflebas
immersisti, ut
«
nos
tibi
evidenter
haberet,multo
matrem
falsitatem
regnum
temeritatem
vero
suspectam
scias indicio
atroces
«
rex
sic inter
heu
«innate
enim
in deterius
et
agere, que
filiiderogarent,et
honori
et
quod
postmodum
esset
asserebas
ce
ili-
oppidaque large distribuere;regios paulatim exhaurire
me
eum
sua
||
dicens
transferre,
rex
regni statum
vatas
«
castella
persuaderetemptabas ut regni
regi vero
«
tibi
liceret
aninium
ipsam
erga
regine consuleres
ut
aspergere,
administrationem
«et
c
venenum
habiturus.
«
FALCANDI
H.
mine
in curia
16.
nunc]
dopo palam
30
LIBER
5
io
prudentesac
«
viros
«
non
«
forsitan
«
mani
«
te
«
dum
«
te
«
quidem
possishoc
non
ipsum, ausu
contumax
«
quam
calamitas
ac
rebellis,
eoque
veniam
tibi velit
ac
seipsum minis
cancellarii
20
io.
est
2.
quod] PC
amittere
negaret
il
23-24.
in queste sole
«
«
«
3.
terre]AB
admictere
PB
16.
damnatus
del F. è da Romualdo
habito
autem,
parole:
cum
eo
«
Falcando.
de
comitis
mentem
armatos
C
kalamitas
4.
circa
C Henri
riassunto
Cancellarius
[GilbertoGra-
et
obiecta
Rogerium iudicem
comitis
certe
25.
morte
neglecto,
ipsiusconfessione
sua
contra] AB
comitem
Henricum
Consilio,
vinensi]
fratrem regine capi fecit et apud
ei quod
Rhegiumcustodiri,imponens
U.
ei iusiurandum
dam-
custodir^1);
subitoquenuncia-
est
Salern.
(1) Cf. Romualdo
(p.437)
quale dice che Enrico fu chiuso
Reggio. Tutto il lungo rac-
conto
probaturum asseruit,
prorumpens,
ita
prodidisset.
palaciumiussus
et
C
inter
opponeret,
causam
periurum, qui iureiurando
in curia milites Henrici
P
dari sibi
illius dieta refelleret,
nec
verba
ac
proditoremappellabat
tum
cuncta
conspirasse,at Rogeriusiudex,
nuper
nec
purgaret, sed in contumelie
25
terram
pulsari,
neque
ille negabat se
adactum
ut
ingenium perturbava,
pnatus, intra
regiam
solum
non
per
regni
et
maiestatem
quibus verbis adeo
prestitisse.
Consilia sibi eredita
in quo,
insperatopalam esse
ex
interim
cancellarium
contra
productusin medium, quod
dicens
coniuratione
tarde timideque
deprehensus,
respondit,
anxie
stuporem
se
nunquam
facta
contra
obiectione
copiam !ut quamlibetdilationis
metum
ergo iure tibi negan-
quod
capitalemsubire sententiam,
et
audiens
criminis
se
quidin
esset
regiabenignitasindulgere».
itaquecomes
gesserat, tanti
opulentissi-
nobis
meruisti
ipso
tua
quibusdam
tue, quam
argumento
et
perturbator,
es
id
quod
temerario,subripereconabaris.
inventus
Henricus
15
terre
id
postulare,
es
possidebasamictere,sed
«nisi
consiliis.
nisi
putareris,
ausus
137
habiturum, et quod industria
spei ac fiducie reponendum.
palam
«
SICILIE.
facturum
eorum
dicere
vere
REGNO
strenuos
recepisti,
presens
sit
que
DE
18.
A B
illius
in domum
contra] AB
8.
nimis
circa
purgaret] C
21.
(sic)
«
ipse cum
«
et
multis
comitis
cordi, però,
lesa
Cf. p. in,
da
cennata
più
Romualdo
p. 143,
rr.
innanzi
Si ripresso
».
al
pa-
cancelliere,
La circostanza
r.
fu rinchiuso
Enrico
detta
nota
iurasset
il Salernitano
che
contrari
umori
cancellarii
mortem
Gilberti
il
che
presso
ce
ac-
conte
Reggio,
dallo stesso
F.
7-9.
9*
è
Cf.
C
45
D
138
urbem
totarn
recepisse;
se
iussit armari
et
inde
ab
a
dimittebant
inopes
vibus
fessus
abbatis
curia
paci
indicio
iam
fa
silve ni-
tumultu
urbis ergo
adiens,ultro
con-
indulgentiarevocaret,
datus
huius
manifestavit
quoque
se
est,
quod
eo
idem,
confessus
Henrici
auctores
aliis
cum
id tarde
20
secutus
; sed
circumventum
Il
C
PC
21-22.
nome
«
Solavie
edizioni è
poiché
ergo
iurasse
comitis
»
alcun
dato
I codici hanno
giustificarlo.
la quale lezione
della
alla
«Sila»
aliis
C
transfarum
mente
12.
16. CNevusini
C
25.
iudicio
26. A
19. C
o
i famosi
supponendo
una
per
Silanie »,
«
«
tuia
«
ses
»
«
per
per
»
po-
«
come
Rometula
Vicarienses
PSolavie
revocabit
ingentem (sic)
ab
che
«Solanie»,
ricorrere
in C.
Consilio
25
pleriqueconiuratorum
6. P Pharum
manca
cum
eius
se
leg- delle trascrizioni errate
probabilmente pri così frequentinel
trovo
non
enim
CYspanis
yemis
cui
ambigentem
amicorum
15
temaliquanti
Egidio possidenda.
concusserat
preconis
hyemis
sequutus
che possa
turba
5. P
13. Pi?
nelle
ci
rerum
M
proditoribusexpulsisin-
coniurationis
omnes
inclinaret.
missi
Sylve
boschi
io
ver-
proderentur. hostibus itaquecognitis,
ingens cancellarium
tissimum
tutti
in Solanie
eum
persuasionum fraudibus
sollicitudinum
errato,
eodem
impetrata,carceri
fuerat, cum
eos
offerens,EgidiiVenusini
universis
Sorellus
exemplum, Rogerius
non
fuerat
multis
regni terminos
extra
restituta,regis
ipsiusinterim ab
iurasse,multis
Cala-
in
gestum
et
cancellarium
satisfactionem
congruam
precibusimpetravitut
tegreque
(1)
eorum
5
fuisse participem,
veniamque
conspirationis
se
poris sustineret exilium,donec
P
quotquot
omniumque
pars
magna
Lusciensis
eiusdem
est
postulanset
20.
omnes
Messane
consumpti.
asperitate
sedato, Bartholomeus
3. C
ut
relictis armis,
illi,
at
saucios, nudos
quorum
;
perierunthiemis
venia
crastino
quod
vero
tandem
beri|busaffligentes,
terra
populique metum
fugientibusoccurrebant
lucri
audientes,spe
46
Greci
transierunt.
urbem
per
Hispanis
retrudendos.
carcerem
arma
suosque
imperatum fuerat,prout quisque celerius poterat,
eis
briam
e.
discedere
alioquinin
ad
civium
Gravinensis
preconia denunciatur
transeant,
fuerint in
inventi
milites comitis
iuberent
armis
voce
die Farum
eadem
; multos
palatium convenire; missiquesunt
ante
hostiarii,
qui cives
sedarent.
in motu
esse
cancellarius
tunc
concurrere.
ut
FALCANDI
H.
di nomi
F.
giamo
pro-
(« Solanie
altrove
»,
»
«
«
»
Rime-
Vacarien-
"c.) o piut-
tosto
quelli dai quali potè
nome
«
trarre
il
Solano», casale presso Reggio.
LIBER
singulosvindictam
radicitus
extendere, nec
amputati, cum
ut
10
5
in viros
Gillebertus
hiis omnino
prevaluit,
porro
conscios
Molisii
Richardum
ipsiusconsuetudinem
vel membris
gerium
Post
proceres
ordine
ex
adolescens
'bonelli,
in medio
fideliter se
rum
30
iuraverant
comitis
12.
regisac
2.
posse
PC
his
17. PC
in B.
manca
13. C
Cf. p. 6,
4.
rr.
P
31. B
11-21.
capitis
quos] B
curiam
omnino
modo
olim
P
in
integram
vocati
tan-
abhorrebat.
comites
aliique
frater Car-
Tarsensis
Molisii comitem, inter fami-
PC
quod
et
adversus
solunr
non
et
B
24.
consilium
P
ex
paucos
ha
et
pa-
Henrici
ore
approbasse,
B C deservire
consocios
eos
cancellarium
consilium
tyrannice
14.
Rogerius (sic)
luogo di sed
Ro-
nobilitatis preclare,
surgens
et
enim
11.
cum
sed
piena sententia,
hiis]qui
ipsum
quedpiam
20-21.
29. P his
vel
enim
pacem
agnovissepropositum,sed
tyrannidem
episcopus
(1)
consensisset.
eorum
aliiterre
constitutum, erga
regine||
[beneficio
gessisse,cum
expu-
alias latenter interrici,
suo
dixit: Richardum
procerum,
liares curie
curia dudum
illos oportere
Boamundus
consedissent,
egregievirtutis
ad-
cum
proniorcancellarius
ad
tanti
plenius agnoscentes,
securitatis
igiturdies,cum
paucas
cen-
quos
maxime
mutilari: hoc
principalibus
et
vin-
proposuerat,
occurrisse.
pelagusdemergi,aut
crudelitatem in misericordiam
tam
a
congruum
tirannidem
utilis quidem
malie
sentiebat,neque
comitem, qui eum
prudentissimumregno
regem
peperisseW.
25
in
saltem
b
Gravinensis, cuius
comes
constaret,
esse
aiebant
providerent,
diligentius
capi,vel captos
non
20
et
sed
impunitum evadere
lerat,videret ultionis sibi tempus
futura
46
paucis exponens,
honorare
contraria
illorum
quempiam
aut
participes
•-"•
persequiconaretur;
suam
nobiles,quos
sententia
versus
[suaideoquecancellano ||
viribus uti posse,
vindictam
desevire.
sceleris
qui
contingeretqui
superesse
innocentiam
et
tirannice
sebat oportere
1
ad
quidem
beneficiis quam
cere
tamen
omnibus
convocatis,[inpresentia
ignoscens,
regis]
curiam
impunitatem concederet
se
vel
in
hoc
malum
posse
deincepsmitigarepotiusquam
eos
eisquesimul]ad
addcret
modo
eo
vellent iniurias vindicare.
propinquorum
debant
139
pluribuseorum
certe
conspiraverantcaptis,semper
5
SICILIE.
potentiam attendentes, periculosum estimabant
et
numerimi
REGNO
DE
cum
PGilbertus
manca
25.
negotium
in AB.
C Tharsensis
Padprobasse
e
46c
debuerat, adversus
ut
nec,
segnius asserebat.
oblatam
ut
impotens ire, velut
erat
clamabat
crimas,
esse
susceptam
minimo,
prò
doloris
devote
potuerit,cui
impetrare,cum
nec
Robertus
dum
Apulia
finibus
invasisse
sidere.
ad hec
Mandram
ille
sibi
dem
c
46
d
a
hec
eum
oppida
laturi.
eadem
agerentur,
fuisse
forte
Monopolis
itaqueproceres
sunt
sententiam
faciendum
de
Robertus
pro-
surrexe-
Lauro
comes
Rogerius
comes,
Sangrensis,Rogerius
comes
magister comestabulus, Florius
merotensis, iudex
Tarentinus
I. P
B
piam
n.
ea
27.
B
ii
iam
quiquam
poterit
lege
P
praemuniisse
20.
12.
C
31-32.
AB
3. P
obiiciens
C
instantiam
6-7. P lachrymas
affuisset
peccunie (sic)
Le
4.
13.
24.
9.
neque] C
P
itaque
parole magister Camerotensis
-
Abdenago
et
ei]
nec
P
C
subsequutus
eisque
18.
sunt
35.
mancano
io.
gaitus
A
P
in
his
C.
B
19.
mes
Co-
Gi-
comes
racii, Rogerius Tironensis
quoque
hiis 25
secedere, super
iudicium
comes,
inter-
aderat, negavit
iudicialem
filius Tricarici
Casertinus, Rogerius eius
Avellini, Symon
ad
qui
dicebatur, iti-
concessa,
||
presens
iussi
fuerant
preerat
pecunie quantitatem; 20
invasisse
illius camerario
hii
autem
15
dederat, ut
tenore
eo
Troianorum
dieta
du-
sua
ignorante curia, pos-
redderet
tunc
quic-
oppida regisin Troianorum
familiares,in partem
comitem
Boamundus
rant:
auctoritate
licentia tenuisse.
sua
curie
erant
eundem
tempus
certam
Turgisius,qui
adversus
que
ad
partibus
Turgisio terre
preter
omnes,
curie
in
que
comitem
quedam
et
ei tenendam
idem
rogatus
adiecit
iurantibus
neque
ei
veniam
responditquod gaytus Petrus, qui tunc
singulisannis
oppida vero
nisi comitis
cancellano
a
iu-
persuaderi io
adversus
hec
furtimque adhuc,
curie, Mandram
inde
dum
sibi
eius animo
cancellano
se
iurasse constaret,
Casertinus
comes
in
id de
hinc
obsequi studuisset,et
ministrasse,
virium
in la-
aliosqueduos
illuni
sed
pugnaturum.
eum
quippiam cogitasse, 5
adversus
quidem
semper
subsecutus,
monomachiam
obfuisset odium, facile potuerat
Gravinensis
quam
mali
Boamundo
ingeriquod
causam
instantia
obiciens
indignationeprorumpens
ex
cum
se
nam
confidentissime
ei similes
stam
defensionis
cancellarium
contra
se
nichilo
probaturum
ei falsitatem
audacter
autem,
comes
premunisse,
curiam
contenderei:,se
probationem prompta
iurabat nunquam
et
insidias
eorum
quidem ipse negare
si
quod
et
FALCANDI
H.
140
Ca-
Hannibalis
5. PC
causam
eo
26-27. B
quiddoloris
tenore] P
probaturi
30
FALCANDI
H.
142
diligentiacustodiri.
oppido supereininetsumma
ita
potentissimis
viris
duobus
dum
Agrigentinus,
autem
interim
criminis
dem
distributiW.
coniuratione
suo
monomachia
est
expectare.
frater
dus
e
47
b
Gualterius
interea
illi substitutus
eius
quoque
daciam
Lorotelli
ut
comitatum
eligeretquestabilem
hoc
commutare,
tavit.
reditum
batur
aditum
sustulisse.
multos
et
P
1.
contra
se
his
5.
Galterius
facte
in P.
manca
(1)
molestari]P
9. P
21.
queste
de
io.
(sic)
congessit]P
Cf. Romualdo
riassume
diu
que
contraxit
se
manca
foverat
11.
in C
manca
PC
7. P
14.
P
Gilbertus
in C.
25.
«
comes
«
Parisio,Ioannes
«
ahi capti sunt
de
et
Sinopoliet
in custodia
multi
positi».
«
«
«
condemnati
suis a
pertinentiis
honore
Apulia cum
C
comes
cum
rege
A
enim
substulisse
loc. cit
auxilio
et
Loritelli
12.
20.
Salern.
«
comitatum
proposuit,
Sangrensi comite
(p.437)
(2)Cf. Romualdo
«Post
hec, Consilio
particolari
questi
Richardus
Gilbertus
«cellarii,
parole:
de
aliosque 25
ambigeret,
non
Salern.
Molisio, Bartholomeus
vide-
penitus
eos
curie
tutti
brevi
20
corniti,cuius
Perisinus
Ioannes-
desideriis
23.
civi-
et
procerum
familiares
constitutum
13. quoque
15
precipitio
facta dissimulare
6. P
P
dubio
non
consensisse
eorum
detineri
hostium
exoptabant,obstruxisse
coniurationi
solemniter
partem] B parem
sustitutus
in
licet nonnuilos
cancellarius,
at
tot
auprecipitatus
est
Lorotelli,Roberto
spem
erga illos blandius agens,
tamen
che
revertendi
comes
inexorabiles inimicitias susci-
et
desideriis
summis
vero
postulans impetrare^2),
facto, multorum
comitatu
viribus
nullumque,ut [esti-
tantam
gradum
erat
quo
enim
accepto
nam,
omnes
8. P
in
io
filius,
comes
Gillebertus
curia
a
Apulie congessitinvidiam
tatum
totis
partem
cedere
periculum,in
superesse
iussus
Sangrensi,Richar-
Rainaldi comitis
sibi prospere
super
constitutam
comite
cancellarii
puer,
per loca
accusatore
cum
cancella|[rium
opera]sua
om]nia
eva[sisse,
m]abat,iam
pacta
patrisobtinuit.
Gravinensis, considerans
insidias
Symone
mortuo
eius-
Modicensis
autem
;
nec
Parisinus
diem
datisquefideiussoribus,
integreterram
creatus,
presentiamsuam
principatuSalerni
in
et
sunt
sollempniteraccusatus,
Hannibal
tuebatur.
su-
episcopus
Bartolomeus
Sinopoliet
condempnati
munitissima
eadem
formidandum.
hec in curia gererentur,
de
Iohannes
post
itaque
coniuratorum
molestari.
subtrahebat,gravise fingensegritudine
curie
multo
nemo
captis,
cancellarius
sibi crederet
pererat quem
iam
hiis
:
ili
can-
Gravine
omnibus
obtinuit et in
recessit».
ne
atrocius
rem
scelesto
a
iussit ergo
.vii.
galeas armari, que Odonem
Quarrellum in Fran-
in
sub
et
Hispaniam
custodia
eius
fines transveherent.
tensium
interim
comitem
Italie finibus sita est,
ut
inde
LIIII.
De
reditu
die
.xx°.
mensis
autem
Apuliam
die martii
a
0[do]
[arripiens], 47
iter
rex
c-
(2).
per[venit]
Panormum
transiens
(3).
est
reversus
mansit, multum
omni
Farum
comes
Panormum.
regis
.xna.
ut
galee
rediturus ab urbe Mes-
Panormum
||
Hiisitaque dispositis,
eiusdem
bertus
facilius
discederet.
sanensi
15
et
Regiiser-
in extremis
super Farum
promptius eum
prirnum rex
susciperent,
quam
in Arela-
usque
in castello
autem
vabatur('),
que civitas ex oppositoMessane
io
ut
ad fratrem remicteret.
transiturum
ciam
fuit
regine consilium
Caveosi
de
eum
datis ei mille auri unciis
5
aliorum
eos
facile revocari.
propositoposse
Montis
comite
vero
143
persequivideretur;simulqne sperans
penis admonitos
Henrico
SICILIE.
REGNO
DE
LIBER
Gillein
suis
[eum milijtibus
Quarrellus Messane
vero
re-
admonitus
et diligenter
preinstructus
cancellano
dilationis occasione
post discessum
sublata,statim
regis
galeas intraret.
LV.
20
De
officialibus
(4).
curie
Richardus
camerarius, Matheus
magister palacii
gaytus
Interea
Gentilis Agrigentinus
episcopus,
aliique
quibus
notarius
cellarius
I.
rem
C actrocius
rellum
14. P
et
7.
.xx.
Quarellus
can-
dissimulando
(sic)
PRhegii
mensis
17. P
manca
2.
B
scelerum
scelestivo
8. PPharum
in
instructus
PC.
21.2?
3. C
9.
14-15.
semel
impunitatem indulserat,
P
C
Caneosi
Ytalie
Gilbertus
e
4.
omette
15. P
C
Yspaniam
inde
Pharum
5. C
13. P
His
16. C
Qua-
.xn.
Oddo-
gaitus
Pasqua che nell'anno 1 168
(1) Cf. p. 137, nota 1.
seguì verso
Romualdo
cadde
ai
Salern.
(2)
(loc.cit.)
31 di marzo.
della
dà
la
Cf.
data
Salern.
loc. cit.
Romualdo
non
precisa
(3)
partenza
da Messina
dell'
Palermo
arrivo a
e
(4) Dopo questa intestazione C non
della corte; ma
dice che tale ritorno
mi sembri
ne
porta altre,e sebbene
e
H-
144
nitebantur
rabiem
conceptam
beneficiis emolliti,sed,
velut
et
cautum
formidantem.
tuisque se
dies
in ramis
in
perseveraverit
libertatem
47
pidanos
lium
civium
aiebant,nullas
voluntate
1.
ab
per
AB
'
22.
A
rabiam
ex
ed
C
ad
P
divisioni
voluto
molto
di
chi
il criterio
del
del
la
lv,
le
in
in-
io le
intesta-
codice, darci
se-
i
PC
1.
a
p.
P
20.
libera
solum
2.
qui
C emoliti
aliis
(sic)
16. P Ioannes
terre
sue
suis,
et
eos
quibusdam
P
reditus
il
primo
21.
Saracenos
capitolilvi,
150,
parole :
«
lvii,
dalle
il
«ras»;
secondo
Inter
cioè
lviii,
parole:
has
«
a
p.
e
»
161, dalle
Has
licte-
156, dalle
il terzo
Interea
Gen-
a
parole:
maggior chiarezza frapun
po'di spazio fra i tre suppongo
posti capitoli,
p.
non
dovessero,
B
24.
primo
sotto
cap.
mobi-
redditus,
se
sponte
Grecos
ab eis
omettendo
libro
continuare
meno
fuerat,op-
illilibertatem
at
vellent
1
15
exigeret].liane
eis partem
et
adimplendo
comprendere
seguente
zioni, le quali parmi
condo
nuper
ma-
La||[vardino,
data
ripete et Gentilis Agrigentinus (sic)
partem
o
generica del
e
de
debere, sed aliquotiensdominis
7. PC
partizione
arbitrarmi
cuius rei
nullos
pretendentes,
aliquoties C suis dominis
la materia
populis Sicilie
Iohannes
Bonelli
autem
«tilis».
(1)
24
io
cancellarium, si diu
sublaturum.
quod
Sicilie
nitebantur
(sic)
1' autore,
una
titolazione
posso
dopo
19. P mediam
prebere
capitoli,abbia
tutta
multaque
Mathei
exactiones
exsentia
difficile che
pensò
dando
servire; Sarracenos
Levardino
C
multa
instigaverant,
qualibet necessitate,quantum
urgente
confodiant.
ut
iniuriis,
affligebat
omjnium [rerum
oppidanorum
et
con-
quibusdam
s[ue consuetudinjemasserebat.
terre
sito
propo-
eliguntur
aliis
universis
potestatis,
terra
mu-
palatioiuxta
e
quam
habejbant[medietatemab
esse
rex
in-
periculi5
implendo
in ipsa turba
gladiis
argumentum
tantis
suos
quas
enim
est
cancellarli
cui rogatu
ubi
habuerant
hactenus
quam
et
in
culmine
eo
illisvisum
gnum
d
dehinc
difficile persuaserant
non
ultra
milites
prestito,
Panormi
tam
cancellarium
quibus
pollicendo
e.
ex
exierit,cancellarium
adversus
oppidis
improvidum
integropactionesinstituunt
palmarumW,
civium
conside-
virium, facile suis
insidiis,
tanquam
obligantsacramentis;
multos
et
Gravinensis
esse
et iureiurando
prefigitur,
certa
suetudinem
comitis
illius erant
nec
difEcultate superata, nichil
omni
rursus
urgere,
subtractum
itaquenovas
qui dominica
sed
absentia
ex
estimabant
patere iam
eum
efFectum
ad
multurri
cancellano
rantes
FALCANDI
«
A
marzo
1168.
20
LIBER
putatos.
nichil hec
cumque
cellarii notitiam
maluit
seduci, qui
io
contumaces
coacti
impetrantes,
raverant
sustinere.
ili11 m
adversus
attulit ut
15
redditus
consuetudinem
20
a
W.
carcerem
inde
nullatenus consentiret
tionis caput
25
erat
spe-
populi Sicilie
iuxta
cogerentur,
haberet.
vidit
nulla
defensionem
ipsiusiusiurandum
morte
que
oppidanorum odia
et
universi
ut
non
eorum
suos
Gallie
aucancel||[larius
eos
mansuetudine,
notarium,
propositorevocari,primo Matheum
iudicio
preeminebat,
sollempni
congregata curia,]
quiceteris astutia
neque]
posftulatum,
iussit in
liberos
dominos
plurimam oportunitatem
solvere
ubi
consiliis,
nullis beneficiis
audaciam,
interim
patienter
suam
civium
proponere
eum
cives
que
agnitiseorum
tem,
cancellarli
exactiones
et
annuos
itaquenichil
multorum
dicentes id
suscitarent,
adversus
iniuriam
sunt
hostibus
res
ea
fieri decer-
rusticorum
esse
iri,ut
rebelles existerent.
ac
temeritate
multis
quod postulentoptinerecontigerit,
id
perniciosumexemplura datum
inde
neglectoConsilio,
adduxerat
secum
hanc
intolerabilem
siquidem eos
et
de Francia
can-
Iohanne
Sancto
nullain illis iustitiam oportere
hoc
super
dicebant
nentes,
de
magistri comestabuli
quorundarn quos
ad
rem
allegandoproficerent,
pertulerunt.qui Roberti
Rogeriique Tironensis
145
deannuisquepensionibus
dicantur solvendis redditibus
villani
3
SICILIE.
REGNO
DE
et
ut
milites,quos
plerique
captisunt
constabat.
prestitisse
Richardus
vix
principinm,
liceret ei
offerentem, recipi
congruam
regina
cumque
qui coniura-
gaytus caperetur,
tandem
de
cancellarius id solum
beret
palatiumegredi,neque copiam hamilitibus colloquendi.episcopusAgrigentinus,
captissociis,
nichil speireliquumvidens ut ad peragendum propositum facinus
ne
optinuit,
1.
6.
P
reditibus
eis
C
illis]
12-13. C attulit
lemni
capud
25.
P
«
lerni
«causa
obnoxios
2.
15.
Quod
3. P
P
reditus
Ioanne
existiment
17. C
plerique]C plurimi
21.
consuetudine
23. PC
gaytus
C
4.
12.
P
Tyronensis
opportunitatem
(sic)
19. P
sol-
24. A B
Richardus
obtinuit
Salern.
Mattheum
p. 437:
civem
Sa-
magistrum notariorum...sine
capi fecit». Ma
soggiunge
«
C hoc
C
existerent]
io.
opportunitatem
Romualdo
Cancellarius
P
obtinere
Pafferentem
20.
(1) Cf.
1-2.
8. P
extra
factum
17. Falcando.
grave
resedit
«omnibus
«
ctus
et
Mattheus
«
discretus,et
«
enutritus,et
«bate
molestum, quia predice
homo
erat sapienset
in aula regia a puero
in agendis regiisprosubito:
fìdelitatis inventus
».
IO
c-
48
a
146
convalescat,statuit
partibusmutilata conspiratio
tot
urbis
cellarium
multos
sperans
Willelmum^1)
alios consilium
paucis militibus
Agrigentum,
eis
48B
discedens, occulta
Sicilie
veneno
sumat,
regina,quam
trimonium
contracturus
propinquam
adversus
qui]fidem
satis iusta visa
neque
Panormum
AB
suam
in
P
19.
comitis
aggiunge
Gulielmum
manca
C.
C.
est
est^, ibidem
situm
dopo eiusdem
Gilbertum
13.
15
hec
et
populo scripta
persuaderipotuit,
autem
rex
re-
ac
iusticiarium
cum
C
nunc]
dimisit
20.
C
P
ut
ambagibus
interim
5. A
iuxta
curiam
veniens
in
appellet
14.
22.
C secuturos
sequturos
9. B
B.
B
eo]
agrigentinum
23. C
25
in
operum
6.
Willelmum]
agrigentinum (sic)
(sic)
es
que
Marci, quod
servandus,donec
manca
B
ea
multorum
excusare,
in castello Sancti
facturum
7.
ad
17. et
eius
manca
26. P
ca-
stellum
(1) Questo
«
bertum
«
lielmum
20
Burgundii custodia
eiusdem
cum
niteretur
testimonio,ductus
valle Demenie
in
qui
quibusdam
gesserat
C
nichil
Burgundium
proditorem sub
transmicterent.
convictus
4.
opor-
regiisAgrigentum miserunt, precipientesAgrigentinisut
episcopum tanquam
P
prevenire,
rebellandi.
occasio
est
gina fugam episcopicognoscentes,
licteris
trans-
detestabile per-
Messanensi
et
io
appellat,ma-
tam
eius machinas
est,
ut
unanimiter
vo[luerin]t
Agrigentinishorum
verum
ipse sibi
nunc
regiservare
consiliorum
flagitium,
transmisit.
aliorum
et
ut
||
[ventum esse]necessitatis,
; eo
Agrigentipublice concionatus
palam
suam
proditorem insurgereet antequam
petretur
pervenit
consenserint, primo
non
extinguens,regnum
regem
omnes
[Siculos
teat
ei
inter
cancellarii
propositum
esse
quotquot
proceres,
capiat;inde
cum
hoc
5
curie,cum
notarii
Mathei
populum,
convocansque
simulque
via
quadam
eius
et
quod
licentia
itaque,sine
captionem exponit,dicens
omnes
Calabria,iuxta
in
facturum.
clam
socium,
facile sequuturos,
suum
can-
confidens
profiteri,
coniurationis
Leluciensem
idem
convenerat,
adversus
oppidorum populos
inimicitias
eum
Giracii,eiusdem
hortatu
eos
in
apertas
comitem
Rogerium
adiacentiuin
Agrigentine et
et
commovere
e.
FALCANDI
H.
»,
»
che
nome,
nei
codd.
con
suetain
AB,
viamo«
Willelmus
dove
una
è
in P
è
«
Gii-
nella
scritto
«
Gu-
anche
forma
non
ordinariamente
», come
si è
contro-
seguito
presente edizione
qui
(2) È
Sicilia
Noto
per
nota
nelle
e
serbare
la antica
tre
e
come
seguo
uniformità.
divisione
valli di Demona,
di Mazzara.
della
di
LIBER
eius series ad
REGNO
DE
SICILIE.
CO,
perferretur
pontificem
Romanum
reique difficultate sublata, viribus
induxisset
5
industria
suscitasset.
diutius morari
comperisset,
quod futurum
contumeliis
et
io
erat
viri
concipiens,minis
mente
infra
precipiensut
epistolam,
lucri spe
omni
post susceptas licteras,
triduum
ernergens
cancellarius
terrninum
presaga
ei direxit
plenam
casus
QuarrellurnMessane
abeundi
constitutum
post
conspiratio
forriitem unius
Odonem
cum
nam,
metu
prudentium virorurn
malorum
sopitum extinctumque pene
terneritas
denuo
novus
niultorum
periculum et
ita iam
destituta
omnino
poterat, nisi
non
deincepsrespirare
novum
147
neglectaomnique
fatali iam [immiratione,discederet. || at ille,
dampni posthabita
tenebris exce[catus],
nullis inde
cupiditatis
precijpitio,
nente
solum
15
tanto
Siriam
periculo negligenterobiciens
se
inter
ceperunt
manifestius
hanc
de civium
et
Odonis
Quarrelliclientes,
qui
in domo
qui ob
ubi
at
probam
C
PC
ac
ignaviam
ebrii
.
proferretur
P
3.
C
ludum
multis
(2)
eos
verborum
patienteraliquamdiu
abscederent,vel
iugibusaccensa
denuo]
novas
15.
PC
Salern. tace
(1) Romualdo
riguardano il vescovo
genti.
(2) P e tutte le edizioni
fatti che
asportare,
ebrii vagari con-
ab
iniuria tempe-
contumeliis,propulsato
iraillos aggressi
dedocuit, raptisfustibus,
obiiciens
23. C
et
ludentes invenerunt, eo-
cancellarli
multis
loquacitatem
eorum
14.
ut
ira
iam
patientiameos
metu,
om
ferentes,
et
Franciam
per urbem
quadam
timorem
sustinentes,rogabant eos
rarent.
in
improbe perturbantes,
cepere
iniuriis irritare,
1.
in
licentius
ipsorum temeritatem
conquisitampecuniam
forte Grecos
ludos
rumque
in
navibus
aliter eis indulta
non
conqueri,deinde
occulte
iadignari,
suamque
iniuriis
sueverant,
25
a
cives molestissime
exactionem
primum
se
ut
id
qui predones alienigenaspaterentur regni thesauros
accusare
sed
pecuniam,
transituris extorqueret
copia transeundi.
20
avelli,ob
persuasionis
nfullopo]teratgenere
precibus,
aut
minis
B
eorum
di
Syriam
25.
questi
di Gir-
verberibus represserunt.
de
B
C
AB
rogantes
hanno
«eorum»
dubito
di
di
seguenti
9. AB
novo
inter
senso
A
B
e
A
21.
C
ascenderent
come
preferirela
perchè più
alla
inde
12.
Syria e poi peccuniam
Odo
manca
Quarelli e
28.
C;
lezione
C Oddo
ma
non
«
conveniente
grammatica.
eos
»
al
e.
48
e
148
Quarrellus ea
oportere
48
d
seditionem
ad
et
differendam.
semel
ille,ut
tum
liane
ad
quasi ne-
in tempus
iram
citer eiusmodi
sibi dedecus
illatum
impresentiarum ob
pretendi,ut factum
causas
nitas; nichil sibi de rusticorum
expedire nunc
ut
stratigotuseius
derat
invenit.
derunt
non
sed
hoc
tempus
esse
dicto
blandiri;neque
fretus
equi rapiditate
quo
segnius
pides proiecerunt. videntes
in odium
nem
novis
reginam
sed
quid regi contigerit,
et
c.
49
a
itaque tota
evidens
borabat
rebellandi
ut
si
eum,
iam
rospon-
animi
esse
ut,
ceteraque
la-
ad-
seditionem
ad
tumultuum
predia possiderent.
constare
discrimini
perstrepebat,25
turbine
rerum
volun|tatem
contra
ubi
quod
la-
regi regi-
Messanensibus
flufetibus
agitari],
in hunc
modum
seri- 30
epistolam direxerunt:
ptam
«
1.
20
Grecis
omnibus
quidem vivat,magno
exercere.
5
cum
eum
quoque
satis adhuc
iudices
1
redemptio-
civitas falsis rumoribus
quidpiam
minari,
cognitum]est, falsa civitatem opinione [delusam,
imjmensis
neque
32.
conglo-
navium
pretendens indicami, eo
iuris
res
post
fuerant,Grecos
stratigotus,
neque
neque
[plebisauderent
11.
ob
nupsisse cancellano, neque
vero
subiacere.
id
vineas
eorum,
multas
lacessitos,ceperunt
Francis
expulsis,
ipsidomos
qui
acci-
pariterirruentes,
eum
verteret,
Latini
iniuriis
hortari,asserentes
eos
in
inducti
Francorurn
eosdem
versus
ubi
locum
io
ergo
cum
civibus debeant
stratigoti
fugartise
in
innasci ;
multitudinem
ibi Grecorum
impu-
cepissetasperiusconvenire,
cum
quos
timoris
terrerentur.
ad
satisfacturus
voluntati
plurimam
pervenisset,
batam
ceteri
exemplo
eorum
ineffica-
sequeretur
confederatione
5
reliqui,
puniendos ;
hoc
con-
nullum
motus
subintulit: quicquid acturi]
essent
admictebat]
consi[lium,
istos
urbem
animos
interim
ultionem
iniuriam, et
gligendodissimulan|[[dam
gruum
civium
pronos
sed
amplius asperari,
nunc
Grecos
variis
respondit:
autem
precepit.stratigotus
rumoribus
concussam
non
cognita,stratigotumaccersiit ipsosquesibi
re
captos exhiberi
c
FALCANDI
H.
Willelmus
C
nunc]
Quarellus
C
Willelmus
tunc
manca
Dei
-
gratiarex
accessit
1-2.
Phorum
in
20.
P.
C
G
C
PC
Sicilie,ducatus
captos Grecos
lacessitas
22.
5.
Apulie
et
prin-
dissimulandam] B negligendam
predia] PC
oppida
24. B
qui (sic)
H.
IJO
«
«
violare
quatenus
columes
«
de
«
nostrani
contingeret. itaque,scitote
palationostro
in
civitate
licteras
motus
hanc
ipsum cancellarium, sed
et
regnaturum,
Gallias
in
transiturum
eius
ut
49
videretur
ut
invalesceret
exclamavit
iustius
regnum
et
ad
quidam,
interrie erent, dehinc
scitote
1.
in
manca
C
8. P
P
abstinebant
cum
3.
iam
ergo
Gilbertum
non]
15.
(sic)
C
PB
C
hoc
C
A
4.
12.
Quarellum
promoveri
proculdubio
9.
maris
21.
in
Quarrellum primo
incitari
Guillelmum
20
augeretur,
silentio: solum
Odonem
nostra
aggiunge
16.
nec
ut
murmur
comitem, qui Messanenses
vestra]
invicem
dopo
facto
vocem
Henricum
15
existi[mans]
occasionem
occupare,
consilium
PC.
in
manca
C.
Willelmum]
n.
eius
fratrem
ingentipecunia
cum
rumoribus
plebisindignatiomultiplicatis
turbine superesse
tanto
eius
Constantiam, Rogeriiregis fi-
inde sibi dandam
duceret,||
liam, uxorem
aperta
ductuque predictusGau-
opera
fridus in Siciliani transfretaret,
et
c-
tam
astruebant,
quemdam
Quarrellum
io
clausum, ob-
magis utentibus
Gaufridum
Odonem
hoc
factum,
Henricum
esse;
subtraxerat,velud moderatius
rei fidem
ce-
regias licteras
in castello maris
sidione vallane); alii,
quibus ratione
ob
tari,
civibus reci-
expectaret,
venerant
interfectum
regem
5
novam
proculdubio regem
paucis militibus
eius, cum
ecclesiam
opiniones conflngere.alii
audituri
^
Willelmum
falsitashuius
ad
diutius
populus
asserebant
epistolamquam
eius
fratrem
faciente
eo
cancellarium
nam
appellati;
c
excludite,ut
universis
corani
colloquendo varias
invicem
Stephanum
faceret
eas
morarn
cumque
non
occasiones
et
iussit
stratigotus
recipiens,
populum convenire, ut
et
tranquillitate
gaudere,omnesque
summa
seditionum
vestra
in-
et
sanos
nos
possitisgratiam uberius promereri» CO.
Has
perunt
FALCANDI
in C.
manca
B
pluri7-8. ceperunt
in
manca
14.
P
C.
velut
multiplicatur (sic)
C
23.
Quarellum
(1)
il
La
lettera
di
carattere
regia qui
un
amico
stra
tore,
Stefano
e
fare i suoi
dallo
di cui
fautore.
nondimeno,
uffi-
comunicato
ciale, proveniente forse
cancelliere
inserita ha
volle
Il
ritocchi,come
(2) L'
primo
mo-
«
edi-
è
in que-
apparisce
di P.
varianti
Cf. p. 149,
rr.
5,
18.
u,
stesso
il F. si
anche
dalle
bertum
edizione
».
in tutte
ripetuto
(3) Intorno a
pua
principeporta
Questo
fratello di
errore
le edizioni
«
Gil-
evidente
posteriori,
sta
principedi CaGuglielmo II,cf. p. 88.
Enrico
LIBER
mum
liberarent.
dilexerat,
semper
aliter quam
si consiliis illius
Odonis
gnandam
portum
repente
armisque complentes,
Regium,
Consilio
vero
10
militum
dicentes
militibus
comitem
ut
evadere,
servabatur
qui ad defensionem
si
nam
ad
forte,quod
crastino
vix
accidere
Messane
minis,
eorum
primo neglectis
captiforent
eos
instantes
die
tota
su-
iri seque,
allaturos.
acerrime
tan-
quidem
posse
possit,ea
necessarias
turrim
expugnandam
ascenderant
galeas armatum
.lx.
sub
accesserunt,
paratimuros
nec
iureiu-
se
comes
confidentius
sibi redderent, alioquin
ipsos si vi
stinuerint,in
machinas
societati
inde ad castellimi ubi
custodia
viris
camerarius
Calabrie
tunc
proditoresillieo suspendendos;sed
quam
15
galeasibi repertas
eorum
aperientes,
prestitoconiunxerunt.
paucorum
ad
potuissent,
agere
Faro, perveniunt. Regini
traiecto
Calomeni, qui
Messanensibus
erat, portas
rando
Iohannis
expu-
mandato,
neglectostratigoti
transferunt,et septem
se
qui aderant,non
paritum ire iurassent,ad
se
primo impetu nichil
cum
151
universi
tunc
Quarrellidomum,
sed
concurrunt.
5
SICILIE.
REGNO
DE
at
illi
et
|[repellebant,
importunitatempiraticammultiplicatis
lapidum iactibus proturbabant.
20
in
inde]vero
castello
toto
posset
se
ad[modum
paucos
[tantum esse]victualium quod
Messanensibus
sufficere,
poscentibusresponderunt:
venerint, non
rectore
si
25
homines
oportere
se
facturos
eis
sibi reddi
ignotos,qui sine duce, sine
hiis que
super
ribus civitatisadducerent,eorum
illi statim
per triduum
instantissime comitem
vel iudices,vel
stratigotum
vero
nec
consideranjtes,
esse
audiri.
postulabant
quospiam de maio-
omnino
verbis facile credituros.
se
citi,Messanam
polli
re
versi sunt,
et
quod
Iacob
curia missus
hostiarium,qui
fuerat noa
omni
reluctantemqueRegium perduxerunt. milites igitur,
ad armandum
stolium
lentem
resistendi sublata, tandem
fiduciaque
spe
30
(x).
runt
C paratum
2.
Pharo
n.
-
Rhegini
3. Odonis
12.
P
C.
prima
alioqui
Salern.
la usata
in
9. C
18-19.B perturbabant
(1) Cf. Romualdo
il quale con
cit.)
transitum
manca
7. P Ioannis
C adscenderant
raticam
Fari
post
quo
13. P
23. C
ri-
Messanensibus
a
Quarelli
di inde
6. PC
16.
Consilio
Cexpugnandum
Phis
28.
corda
queste
gendo
anche
sine
PRhegium(cf.rr. 6-7).
(sic)
PRhegium
altre
reddidenon
armis
et
ripeteReginivero
ilico
venerunt
(loc.
brevità
C
illiscomitem
i8.Cpy30. P
Phari
vicende, aggiun-
la circostanza
che
il tu-
c.
490
civitatis
totius
raverunt
dine
circa
rebus
50
A
eum
se
illius
notario
veriti
veniam
ea
itaque, magna
adeunt
dum;
non
retur, sed
ut
Odonem
fuisse
diris excruciato
eo
desiderium
licet ei
ponere,
finem
stellum
3-4.
multo
inconsulte
adeunt, et Odonem
asino
exuentes,
donem
adimpleri,noluit
res
Oddo
C
14.
C
ad
quem
Quarellus
portum
di Messina
9.
segui
Infra
octavas
Pasqua:
sche, populus Messane
conversus
Rhegium
«
Oddonem
nell'ottava
autem
«
«
C
in
ivit
et
di
«
Pa-
tumultuili
comitem
in C.
21
e
enim
29. C
vetus
«
Castel
ne
suas
C
de
speratum
sibi traditimi
».
pe-
[3. C Od-
peccuniam
Quarellum
eduxit
Epistola,p. 177,
palatium,quod dicitur
lum
ca-
imponunt,
carcere
25
op-
filirepente
Oddonem
Cf. la
«
at
eum
11.
Henricum
(1)
serva-
ingratus
eorum
castellano
preparaverant
spoponderatmanca
18.
(sic)
20
punien-
petitionimoras
sortiri.
a
comitem
vellet,plebis tamen
eorum
cepta
deincepsexcu-
regisquam
videretur
Quarrellum
hoc
hoc
incolumis
timebat
plurimum displiceret.
posset
non
interficere.
tam
suppliciis,
15
dito
redsub-
eis traderet
ut
ec-
curie
eo
convocata,
Consilio
ne
secus
fraudulenter
curiata
beneficiis,
simulque videns, etsi reluctari
oportere
se
Odonem
erga
autem,
comes
io
silentio
Messanenses,
faceret,ut
Quarrellum
captum
eo
interea
multitudine
virorum
vindicarent.
iniurias
ipsum
comitem
posse
non
postulantesut
enim
lintri sub
societati
sunt
univer-
stimma
par]tepalacii
[interiore
custodiri
spe
traheret,optimum arbitrati
sari.
arcere
vestesfquese-
gemmas
vetusW, quod in portu
impetraret,eorumque
perpetrato,
populifurorem
est, iussit transferri,
illuni
enim
contigeratindicare,
ei
Odonem
autem
castellimi
situm
comes
ne
ipsum
ad
impositum,
novam
5
ipse poterat
plerisquecivium,
suo
pecuniam, aurum,] argentum,
custodiri.
diligentia
clesiam
erat,
multitu-
capitissui periculospoponderat servaturum.
se
ricas]scriptoconsignarifecit et in
noctis
Odo
autem
circumseptus,nec
quod
iu-
secuturos
proximum
sue
aliter irruentis
cum
I[missiscum
igitur,
comes
interim
domui
licteras cancellano
per
per omnia
se
contulerat,ibique virorum
excubantium
muros
posset,
sam
suis
palatiicustos,
et
nam
cetero
quod
palatium regis,
in
exire,ncque
de
comitis
defuturos.
superstite
ei vita
omnibus
cum
e
Henrici
nec
Quarrellus
multaque plebisalacritate suscepto,
concursu
omnes
imperium,
non
FALCANDI
H.
152
.
.
.
nota
M
».
3:
ari
s
3°
DE
LIBER
dibus
eius
in anteriorem
asini
medium
confluente,per
specjtaculum
deducunt, contumeliis
more
5
ubi ad portam
civitatis
qui ferro adheserat sub
odii
Odonem
capud
pserunt.
ad
ostentantes,
ultimimi
invenire
Henricus
buit.
Messanenses
id fieri cum
comes
igiturut
corrupta;
sunt
20
inde
ut
diffìcilepotitisunt;
non
expugnari. sed
Molisii
soliditateroboris
25
Messanensibus
14.
ai.
carcerem
demum
excidebat;
proiectis
cum
manca
licet manca
lacrimis
cum
uxoris
in
secuti
8. C
16. A
C.
in C.
22.
P
9. C Oddonem
Rimeculam
ac
tante
ut
corrupta
C ostendentes
11.
18.
P
Taurominium
C
autem]
P
24. P
vero
lachrymis
(1) Cf. Romualdo
cit.)che dà la notizia
di Oddone
Salern.
(loc.
dell' uccisione
Quarrello tacendo
i par-
dovuto
ticolari.
ma
fu castello fortissimo
(2) Romena
sito
pel
alpestree inaccessibile e del
Fu
quale oggi esistono le rovine.
scritto
U. Falcando.
nel medio
considerata
evo
cittadella di Messina.
non
forse
fa
una
scrivere
qui,come
erroneamente
linguanon
come
la
Il F. avrebbe
specie che
all'isola abbia
di
50
con-
liberorum,||
quos
caput
23. C solliditate (sic)
attentata
c.
positi
pro-
interficinisi Richar-
PC
io.
17-18. P
a
uxoris eius frater
autem
eum
premiorum
tamen
attemptata, nusquam
missus exorabat
aggressi
nullis poterat viribus
missos preceperant Messanenses
I. C
viribus
quam
autem
silio crudelitatis abiecto,misereretur
in
promissisfacilepre-
et oppidoquidem
liberarent,
castellurn
pollicitatione
multisqueminis
a
dolo
castel(*),
M'athei castellanifides,
licet multa
et
prohi-
pene
regis exercitui,quatenus
tam
comitem
hec
occidebant,
poterant
castellani fide
Tauromenium
Richardura
diutius
sepulture.inter
interminatione
venturo
fortissimum,occuparunt,
lum
urbem
per
obstruerent,primo Rimetulam
poterant, aditus viarum
discer-
(l\
publicasproiecerunt
transalpinos
quotquot
donec
pi-
inexorabilis
vulneribus
lancee
traditum
Greci
5°B
ceexemplum sequuti,
et
autem
cultrum
eorum
confossum
illud in cloacas
est
c-
insistentes.
ad
lingebat
cuius
affixum
eius
autem
quidam
aspectu
innumeris
inde furtim sublatum
quod
15
omnium
ingentieia-
cum
eum
verberibus
ac
hoc
immergens cerebro, cruorem
magnitudinem exprimendam.
teri membratira
io
illius
quantispotuitviribus
sanum
urbis
est,
in
populo ad
universo
interim
ventura,
IJ3
porrectis,
capitevero
partem
dehinc
acclinato.
contrariam
partem
SICILIE.
REGNO
un
«
Rometula
»;
egli straniero
traaltrove,
nome
proprio
sua.
IO
e
dum
reddi
comitem
mature
necem
illorum
solum
morti
is
missus
qui
dixerat
quod
dudum
solveret
hostium
et
Matheo
comitem
itinere
expeditum
ab
CO
periorem
comitis
multis
dorsi
confosso
ipsumque
ciata sunt,
tanto
quod diti neglexerat,tum
regi,
geret,
micterent, omnesque
2.etiam]Pet
noverant
16. C
feriantis
28.
Cataniensium
(1)
(2)
ei
manca
(sic)
quem] AB
Cf.
p. 53,
Cf.
Romualdo
cit.)che
come
rello dà
soltanto
per
in
nota
3.Ceiusmodi
P.
8. P
quod
(sic)
19.
PC
razione
Salern.
la notizia
castellum
amicorum
«etiam
della libe-
«
nium
ad
(sic)
Taurominii
5.
«
Richardum,
tenebaturin
PC
(sic)
caput
Cataniensibus
P
Riccardo
conte
per-
terram
is]Chiis
14.
26.
sanam
Mes-
onerari
naves
(loc. guenti parole:
del Quar-
peredu-
interim
13. Psomno
del
suadere
per-
obsessum
ibidem
20
nun-
victualium
Cactenus
4.
opportunitas
1.
la morte
ita Matheo
constituto.
insuper Cathaniensium
5
tamen
concessit,ad
nichil omnino
'
su-
expetiit;visum|[queest
Messanensium
naves
cusso
ex-
tenebat
ubi cancellano
termino
astrologis
ut
scripsit
deferrent,neque
i.non]Csi
hec
pronajque voluntate
ab
certo
Cathaniensibus
7. AB
ca-
retorsisset,
Tauromenii
exercijtu
congregato Messanam]
exercitum
autem
demum
[illefacile
quod
cendum
illius facile
turbatus infortunio,consilium
repente
io
ensem
perterritus
pretenderatvulnerata,
alacres receperunt.
ut
ad
mox
transfixisset,
manu
vulneribus, Messanenses
comitem
miente
die, dor-
fuerat,amplexus impro-
patratum
inter humeros
sublato
ensi
ut
comitem
ergo
cumque
repente
capud
5
ipsiuscastelli,
quem
eluderet,et illi cultro quem
partem
quam
M.
eduxit
insidias in
id opera
proditor,cuius
eo
spoponderat,Richardum
ut
vidisset comitem,
cum
vidum, ferientis conatum
P
resperserat.
contenderet, ille ad strepitum pedum
recto
sibi paratas
et
arripuit,
d
proditione
nota
aperiret.quadam
castellano,
gavarretus,
sompno,
nisi
ei carceris
vinculis
a
stellanum
50
huiusmodi
primum temporisoportunitaspateretur, Richardum
quam
ipsum
se
pollicitus
persuasitei
fide, multa
interposita
noverat,
etiam
illius animum
intelligeret
defletti,
gavarreto
posse
respondit:non
fore,veruni
nullius infamie
fuerat,cum
non
ille
at
antequam
occurrere,
hactenus
fedaret,quam
tum
contingeret.
sibi tolerabilem
audacter
paratum
vitam
e
FALCANDI
H-
IJ4
con
le
se-
comitem
Populus
qui apudTaurome...
carcere, liberavit
».
25
LIBER
subduci
ea
Calabria
Nicosiani,
Capiciani,
io
adversus
ut
nitentes,
nam
15
interim
rebus
se
Giracii comes,
proviso
modis
ei
necessariis
occultaverat
dissi||mulan[s
adversus
suam
opem
ab
adiecitqueut
preoccupaverat,
desiderium
et
Matheus
rat.
ab
audiens
quod
castellanum
dine
bat
Messane
episcopidubiam
hostiarium
patacioclausus
P
ad
16. C
damnata
illius absentia datam
colligisseactenus
-
29. P
dava
nome,
lezione
scritto
B
Rendacini
in
mancano
(sic)
21.
6. C
C.
ab]
P
11.
AB
deputa-
teneretur,
videns
Ansaldum
sibi perpetrandi
quod opta*
eius socium, penes
6-7.
Capiani
.xx.
ob
M.
24-25.
13.
P
PC
Le
parole
da
constitutum
constituerat
qui
ad
27-28. P
cellarii
can-
hoc
tudine
vale-
opportunitatem
(1) Questo
erronea
5.
dubiam
haud
agno-
valitusuperiori
parte palacii
oportunitatemagnovit,et Constantinum
4-5.
acci-
munitissimam
arcem
fuerat,simulque
gestum
cancellarii in
amicum
detineri,ex
in
nunquam
defuturam,
iusiurandum
Andream
cum
civitatis
iuraret
ut
urbis
initio fidem
notarius
autem
im-
hactenus
eiusdem
cum
civibus suis idem
visset,et ad ipsiusarcis custodiam
25
autem
ex
quod
Messanensibus
eiusdem
iam
cum
exposuit,iussitque
conspirationem multum
cancellarium
tamen
pu-
casteiapertiscepitin]diciis
profiteri,
universis
cancellarius
peret.
milia
laudata fide,
quorum
episcopo colloquium habens, persuasitei
20
persuadere
oppidis.xx.
muniens, Cephaludium adiit
laquesua
mi-
confidenter educeret ;
constitutum
rebellandi
collegisse,
virium
can-
dubiam
premunirent. Rogerius
vidit denuo
ubi
qui
omnibus
exercitum
hoc
eis ad
(*",
detestati,
legatosPanormum
de solis Lombardorum
cancellarius terminum
sterilitatedam-
tuebantur,haud
habiturum.
ubicumque preciperet,
gnatorum,
ut
scelera
Messanenses
quidem
eum
anni
hoc
Randacini, Vacarienses
eius beneficia
ac
aliunde super
ceteriqueLombardi
cancellarium, et
rogantes
eius
interea
Maniacenses
multa
proditoruminvidiam
nullum
enim
pnata, vix sibi sufficere poterat.
serunt,
singulastabulas subtra-
carinis
indixerat,cum
expectarent.
cellarii partes ob
155
comportande subtracta copia,Messanen-
annone
res,
funiis necesskatem
solarium
5
SICILIE.
precepit,
singulisearum
hendo.
sibns
REGNO
DE
«
altro
di nomi
Vicarienses
esempio di
propri,an».
Si
sa
che
Vicari
fu
colonia
dei
Lombardi,
come
Randazzo, Capizzi,Nicosia,Ma-
niaci
"c.
e.
51
a
156
H.
custodiendi
solum
quem
nibus
impulitut
eo
genti
ad
cancellarium
1
B
audaciam
et
spem
5
Avellini
laborabat.
circa viam
Coopertam
manebant,
videntes
sed
rixas
quidem impetum
debant
fedus
se
has
Inter
hensus, ab
Ansaldo
ceteros
quam
faciendum
set
nam
insidias
curie
sibi fideles
ignorantesnusquam
2.
P
7. C
aggiunge
scissas
cancellano
vuoto.
C
acclamari
quod
in
ere-
ij
facilius effecturos.
(sic)
li.
se
non]
29.
vel
certa] PC
26. Francorum
copiam (sic)
fuit : ut,
militibus
suis
20
Lombardos
tam
vix
moraretur,
Roberti
cancellarium,sine
(sic)
potissimum
accersiens,
quantum
noverat
aptiusinsidias
(sic)
ei
consiliurn
cuius
nescientes,Panormi
facere
quid
pos-
comitis
B
C
ut
insidias
in
quam
militibus
tertia
12.
manca
morari
rege
in
aptius
astutiam
25
et
assere-
quopiam profìcisci,
ipso palaciopreparati,
at, ubi
premunire,
sequentis
C.
Mellenti
tutius
in
prefixerat manca
AB
hostium
tantas
sententia,qui prpditorum
liceat armis
3. C
servos
Ioannem
spazio è
nemini
in
iuraverant
adventum.
ibique regis prestolaretur
Francorurn
oportere
ubi
et
io
partis
pecuniam,
et
reciperet,
prevaluittamen
evasurum.
nec
favore
primum
esse
uberius
se
diutius
consuetudinem
bant,
com-
cancellarium,eo
decerneret.
congregaret,
ceterorumque
quia
statuit sciscitari
Sicilie
si Panormi
eum,
5
familiares
curie
inter
cum
astrologiprefixerant,
quem
quos
exercitum
Marmoree
vie
congestam
ibidem
castellano
munitionum
aliquam
se-
et periculacancellarius depreambiguitates
neglecto termino
in
ac
civitas variis
scissa
quem
fore
eum
arbitrantes
rerum
turbine
tanto
primam
sequentes,
spem
facturos,in
se
de
in
conspiratoribus
ergo
inierant,non
lucri
quod optaverant
se
tunc
seditiones
et
contingeret.optabant autem
illius multam
inter
comitem,
prefixerat
Iohannem
eo
cum
superioriparte
utriuslibet traherentur,sed
domo
et
eis
quam
pleriqueviri rapinis assueti,qui
et
in
et
societatis inter
exorj|tas,
illum
certa
erectis,in partes
rursus
assensibus
in
die
quod
venientem,
Rogerium
et
persuasio-
palaciiservientes,
qui fere quadrin-
faceret
curiarn
multis
erat,
tunc
portarn interfìcerent. iarn
cundam
e.
palaciicura
universos
iurare
erant,
Lavardino
FALCANDI
28.
18. C
rege
manca
C.
4.
dopo
P
Ansaldo
in
C
e
lo
30
158
eius
gentiedomus
singulaloca
rius, ubi
domui
de
pinus,Robertus
militibus.
interea
Rogerius
militibus suis
ipsum
eius milites
quam
totis viribus
vero
et
servis
cancellarii
Sarraceni
Christiani
fieri
lignorum
magna
cumque
1.
5. P
B C
eiusdem
7. PC
io.
P
16.
eius"]C ipsius
21.
C assistere
B
Gulielmus
insistando
A
Willermus
19.
(sic)
(sic)
contigua
24.
30.
P
12.
P
C
ad
instantibus
manca
opposita
in
P.
26.
domum
ante
civitas
25
audientes,
ac
liber
in C.
13.
manca
C
C
4.
ibi]B
Saraceni
supponere.
3°
introitus,
patuisset
B
in
ecclesie
portam
ignem
premunivit
manca
Tyronensis
designatis
eis
3. P
ut
vehementius, videntesque
foribus
9. et
20
que
quo-
ingenticlamore
tandem
profìcere,
opportunitas
erat
auda-
universa
tunc
cum
instare
in carbones
P
2.
de venisse
eis
composita, decreverunt
strue
redactis
iam
nichil
etiam
Matheus
belli notissimum
crediderunt,
moxque
insistendo
diutius
locis sibi
prohibente,reddiderant.
signum
ceperunt
parte
quibus clausi fuerant
accersitis,
preceperunt
strepituconcurrentes,
se
locis in
tympanis personarent.
ac
quam
regisid
iussu
de
multitudinem
totani
nemine
dignitati,
buccinariis
tubis
de
Richardus
gaytus
pristinese
exeuntes,
tam
solum
non
15
lane
cancel-
omni
ex
repellebant
longiusquecogebant absistere.
notarius
in immen-
tam
pariterirrjuentes,
eum
foribus erumpentes,
apertisaiiquotiens
cissime
acerrime
segnius instantibus resistebant,verum
deputatis nichilo
qui
ibi repererat
quos
ambitu, ceperunt
obsessi
io
Francis
fugere compulerunt, domumque
oppugnare,
Lu-
magister comestabulus
populi confluentis
in
distendebatur
multo
que
Tarsenses,
quibusdam
cum
Tironensis
excrevit,Iresump[tisanimis
sum
ei
semper
Cantuensis, Hugo
comes,
multitudo
iam
qui
autem
Boamundus
et
viros
superveniens,
proturbabat. at ubi
c-52x
Mellenti
eccle-
campanarii fortissimam
erat, in
Severino, Alduinus
quoque
plerisque5
discedere,per
erat
Carbonellus
Sancto
cancella-
pervenisse, cum
recipit.erant
se
mam
maxi-
vero
excluserat.
passus
contigua
sue
adherebant:
Willelmus
non
se
munitionem
plano
familiarius
cum
a
quos
militum
premuniit.
in id discriminis
videt
viris nobilibus
in
disponensambitum,
murorum
repentinusplebisconcursus
rem
que
defensione
congrua
partem
siam
fuerat,milites peditesque,
prout
commissa
cura
oportunitasexigebat,per
locorum
ut
FALCANDI
H.
concursus
C
Barenses
sibi
(tic)
C.
20.
29.
se
plebis
Tharsenses
i^.Aarmìs
P
manca
aliquoties
in
PC.
LIBER
SICILIE.
REGNO
DE
pleriquemilites cancellarli,
quibusuniversa
sustulerat,
opposuerunt
vires
tandem
illi per
at
euntes,
milites
repente
captos
autem
de
5
defendendis
muris
munitioribus
locis adhuc
effecerunt.
campanarium redeuntes, cum
1
cancellarli libere
multis
iam
multa
lignorum
bant ;
nam
diutius
saxis
eorum
igne
constructum
notarius
non
ab imo
in
ergo
incepto,cum
itaquenunciis qui
1.
eos
universa"]P
immensa
digentibus(sic)
palatiomanca
AB
in
ingredi
(1)
La
C
transactum
viderent nullatenus
io.
P
C.
2.
B
conatibus
repererant
19. C
13.
admoveret
pro-
penitentia
P
regno
mis-
ita de-
proponerent,
in B.
manca
20.
abiurato
transmeare.
cognatibus (sic)
agebantur
(sic)
res
galeacancellarius
armata
C
si
ne,
animi, vel
libere
ei conditionem
est, ut
3. P
16.
his
4.
Pocyus
cum
B
in-
18-19. e
dopo prohibueruntaggiunge
eum
regredì
lezione
«ingredi»
la leconsigliaa preferire
il
che
il
un
senso
P, tanto più
regredì»
opposto, secondo
trascrierronea
quale la proibizionepoteva riguardare di Cparmi possa essere
il re ; ma
il
di ingredi».
zione di « egredi ma
tutto
gliassediami
non
non
e
darebbe
di
AB
520
sagittarumac lapi-
regidisplicere
cognoscerent.
terram
eligeret
hanc
e.
lano
pa-
Matheus
prohibuerunt
egrediC09
can|cellario
pacisci,
ut,
cum
liceret ei in quam
Sicilie,
inter
id
rium
campana-
amoveret,
agitari.cumque
crastinum, plebistepescerent
Statuerunt
mum
populum
que
ocius
petitioneme
timuerunt
campanarium expugnari,
ducti desisterent ab
sis
matris
illue accedere, nam
circumquaqueturbinem
duceretur
25
ad
rex
ab obsidione
tutum
esse
die posse
ea
cum
ceterique
conspiratores
quiaderant
dicentes
dum
ut
cense-
facile dissolvantur ; alii machinas
interea
vellet exire
20
agebantur. alii
campanarium,
esse
inferendas;alii cratibus invectis suffodiendum
decernebant.
se
expugnandum
congerie supponendum ignem
coacervata
eiusmodi
ex
quos
vulneratis acrius
nichil agerent, variis huc illue consiliis
perseverante
dabant
operam
ad
52
con-
ut
resistentes,
inde
e.
trans-
vinctosquecastellanis palaciitransmiserunt.
bonis conditionibus
instando
quod
indignantibus
impetum sustinerent. prevalente
in domum
ecclesiam
peditesquequi
reppererant
dederent
multumque
milites in campanarium
multitudine,fatigati
se
tulerunt.
Jo
ibi diu
introire.
tate
necessiquidem urgentissima
est, hiis
muititudinis
metum
periculi
virtus
audaciarn ministrante,illisautem
et
tante
paucissimiviri ||
vix
conantibus
virtute pugnatum
sumrna
5
se
159
mi
contesto
zione
di
«
»
«
b
l6o
FALCANDI
H.
traduceretur
eligeret
paucisquos
viri de
terras
libere
ac
indulta licentia vel
in
quemlibet
portum
Gallicum
eum
canonici
(2)
fidelitatiseos
curie
hinc
acrius
aderant
ille
absolveret;at
familiares
tunc
ceperunt
52
d
videns
ingressus,iussit
populum
illue
magno
ad
Messanensium
electioni.
eam
confluentem.
itaque
formidantes,
in
copiam]
(1)
potestatem
Romualdo
sebbene
vicende,
se
ne
e
P
24.
Salern.
testimonio
Rimoaldus
8. P
(sic)
parerentur
(loc.cit.),
parte di queste
sbriga
con
brevi
pa-
role, le qualitradiscono
al
versi
invece
«
Panormi
sus,
«
si
et
gliumori avquale il F.
palesa fautore:
Populus
«
«
similiter in seditionem
cum
in
cancellarium
omnibus
suis
ver-
P
14.
C
24-25.
tum
turri
transfre- 25
pri-
quam
eum
per
altera
in
manca
diem
P.
autem
obse-
unum
die
mandato
ex
«
regis et regine cum
quibusdam de
suis galeam intravit».
Gallicus
o
(2) Portus
portus
«
Galli
«
stante
deca
«
»
»
al
dicevasi
Capo
l'insenatura
Gallo
fecit, lermo; cf. Fazzello,
in
Cari-
Carinuliaque
campanarum
«dit;
«
cancelliere,del
insultum
eum
Ioannes
-
Parthenico
adventum
portu
a
I, lib.
vii
a
De
in fine.
20
ceterosque
et
eis ad
donec
commorari,
ani-
liares
fami-
castellis Partenico
duobus
navigiaproviderent. at cancellarius
P
illos interim
impetus
tandum
C
15
vero
habens
curie
Mellenti
regressi,comitem
fecerunt
2.
re-
moxque
propelli,
suspectum
terra
a
nulaque
16.
ille
videretur
revertendi
eduxerunt, plebisque seditiosos
Francos
hortari,de-
milites,
multitudinem, tumul|tu[ari
impetu
campanarium
io
sacramento
a
daret.
copiam
compulsus, renunciavit
metu
abiecisse,
galeam
ut
instare ut, electioni
magnates] indignari,[quod] needum
mum
vero
galeam ascenderet,
blandius
primo
eum
circumfremere
armatam
mane
dissimulans,nichil respondit.
rem
nuncians, eligendipastoriscanonicis
e.
episcopus
extrahentes,ad
sociis
rogabant eum
comminantes
importunius
et
Iohannes
perduxerunt.cumque
panormitaniqui
5
notarius,gaytus Richardus,
paucis
cum
locum
iri iuraverunt
galeam prepararifecerunt.
campanario
e
erant,
alium
factum
W,
archiepiscopus
Maltensis; ipsaque nocte
cancellarium
campanario
vel ad
dolo
ita sine
Matheus
electus,
Salernitanus
Rumoaldus
in
eo
commorandi,
hoc
RicjiardusSiracusanus
cuna
nobiles
militibus stipendiariis
possiderent,
curia
transeundi.
Mellenti
vero
navigiapararentur.
Sicilie,qui
regno
secure
suas
Syriarn,corniti
ad transfretandum
ceterisqueFrancis
autem
in
N
O.
sotto-
ce
di Pa-
rebus Siculis,
LIBER
REGNO
DE
fines australem
potuit avulsus, per Mazariensium
muin
^
circumiens, Lecatulam
partem
l6l
SICILIE.
Sicilie
pervenit,quod castellum
in
finibus
5
ad
ibi necessario
coactus
Agrigentinorumsitum est.
terram
egredi,premisitepiscopum Maltensem, qui dux ei datus
illuni aliquatenus
ne
fuerat,ut oppidanisex parte regispreciperet
enim
impedirent.iam
maris
galea,procelloso
cornpagibus,
naufragium minabatur.
dissolutis
temporisintervallo congrue
resarcirinon
capitis
periculoliceret cancellano
io
in eodem
onerariam
ricus
15
fuerat
missus
menie
Caveosi
Montis
cornes
et
tinum
Richardum
ne]
5.
C
12-13.
AB
8.
ut
(1) Licata,sulla
delia
Sicilia.
(p. 437), che
dello
lare
non
io.
curie
costa
meridionale
«
Salern.
«
questo
panicogalea,la
Lecata
più
Romualdo
Salern.
(2) Secondo
andò
(loc. cit.)
precisamente in
esattamente
Gerusalemme.
da
Hist.
Terra
In
Guglielmo
Cf.
Tiro.
di
«
Santa
Guillelmi
Tyrensis
quale
così
riassume
della cacciata del cancelliere
«
vir nobilis
domini
«et
regis
Panormitanae
«agitantibuseum
U.
fu
arcivescovo
transmarinarum, lib. XX,
rerum
cap. in, il
«...
».
Falcando.
dominus
i fatti
Stefano:
Stephanus
«
comes
eis-
B
decem
cum
pervefamiliares
.x.
electum, Gentilem
inventam] C
C.
statum
in
manca
sfasciarsi *della
chiama
emit,
Panormum
Saiernitanum
Romualdo
ricorda
Molisii
episcopum, Rogerium
16. PC
(sic)
navem
transigere,
innovant, et
statum
Rumoaldum
Maltensem
Demetrie
certo
transfretavitW.
prospere
Richardus
Siracusanum
episcopum,
Iohannem
sine
Ianuensibus
armatis
galeis
Messanensium
.xxiiii.
plerisque
curie
freti,
niunt^3),viribusque
instituunt:
a
brevi
Agrigentinusepiscopus qui in vallem DeHen[etcurie familiariseffi]citur.
re||vocatur
Gentilis
Interea
littore
inventam
ibi
fatigata,
cumque
posset, neque
triduum
conductis,in Siriani
nautis
demque
turbine
archiepiscopum,
comitem
venientem
19.
Agrigen-
P
Giracii,
u.
Syriam
PC
Ioannem
conspiratisregionis illius principirebus, invito rege puero et matre
niti non
valente,regno expulsuscum
evasit insidias et
paucis vix eorum
ad
«
nos
navigio pervenit». Pietro
di
Blois, ep. 90 in Migne, op. cit.
p. 282, accenna
pure alla espulsione
«
alla condi Stefano, attribuendola
accolto
giura dei «Siculi proditores».
Salern.
(loc.
(3) Cf. Romualdo
Henricus
«Comes
et
covero
cit.):
Richardus
«
mes
«
exierunt, simul
postquam
cum
de
carcere
Messanensibus
galeisPanormum
viginti
quibus rex
gratiam
reddidit,et sublatas terras
«
cum
vene-
cancellarius
«
runt.
suam
electus ecclesiae...
«
Siciliae
et
adversus
eum
«tuit».
1 1
resti-
e.
53
a
162
H.
Richardum
Molisii,Henricum
in
regis preceptorem.
Gillebcrtus
primis uti
pellature
mandatis
curie
reniti
corniti
congregantes
quodam,
quo
se
53
uxore
Eo
invidiam, civitatum
relictum
intelligens,
elegitse
comitem
4.
Catacensem, quia
dopo Molisii
PC
1.
P
C
19.
(1) Anche
7. PC
presumpserit
pel conte di Gravina,
(loc.cit.)dice
in Gerusalemme.
andò
tello la
Ro-
quale era
timo
di
rinunziata
la contea
stata
tolta
ridata
e
etiam
comes
«
raimo
filio
:
Roberto
«
omnibus
«
Robbertus
«
qui frequenterregis
«
tiam
«
e
Andrie
3-4. P
Gilbertum
16.
vero
de
comes
«
petrare, novissime
«
et
«
transmisit, humiliter
«
amorem
«
rcx
regi
et
.
gra-
potuerat im-
frequenteslitteras
Wilhelmo
iuniori
postulnnsut
etgratiam
suum
.
Loritello
Wilhelmi
regina
ei
rcstitucret.
in
...
suam
gratiam receperunt,
«
mitatum
«
illi concesserat,
«
dancia
«
Conversani
imprimis
suis
manca
pater
reddidit
et
de habun-
illi adiecit».
Il F.
più innanzi
al richiamo
volo
di
dei
Loritello, senza
particolaridatici
ed
notevole
è
il
appena
conte
che
veniva
conte
parte
avversa
al
a
ac-
riferire
dal
Sa-
egli qui
Roberto, del
del
quale trattando
regno
I
tanto
glielmo avea
parlato;
il
cosuus
gratie plenioris comitatum
conte
alcuno
cui etiam...
Loritelli,sicut
di
cenna
ricordi
cum
abiuravit
terram
postulaverat nec
autem
cum
Hugonem
Caneosi
C
«
lernitano
Berte-
.
nuncios
corniti
liceret ei
magnates
P
11.
del
con
Gylbertus
cum
comite
suo
suis
a
Lori-
Roberto
a
Loritelli
«
di
Gravina, fu daquest'ul-
di Conversano
contea
che
Soggiunge poi
che
al conte
Richardo
ni-
consanguineus erat, expel-
Henrici
P
odium
Cathecensem
le circostanze
la
his
Salern.
mualdo
data
comitem
aggiungono
5. P
Gilbertus
in PC.
curie
cancellarli
ille multam
W.
Syrie transmeare
expulso,cogitabantetiam
at
ut
di
Gu-
ma
ora
rappresentare
cancelliere
Sul ritorno di Roberto, cf. Ann.
la
Stefano.
Ceccan.
espulsionedi Gilberto
di Gravina
cf. Ann. Casin.
e del figlio,
anni
168
1 i69,nei Mon.
1
e
p. ; 12, agli
p. 286.
Geim.
Sulla
hist. XIX.
io
audito
nani,
atrox
dedere
pacto
eo
im-
in castello
comitem
discesserant.
eo
Sagio
Apulie civitatibus
totius
attendens
liberis in partes
sic
mi-
et
de
Richardoque
receperat, obsederunt.
uxore
suis
thesau||ris
cum
ac
uti
5
deinceps hostiliter
eo
exercitum, Gillebertum
cum
procerum
Fundano
B
Bertranno
si viribus
quod
de
mandato, universi milites ab
se
in
incolumis, si quidem hiis
corniti Albensi
delegatur. qui
chilquespei sibi
c-
voluerit.
filio suo
cum
presumpsisset,cum
negotium Rogerio
curie
constituta, decernitur
et
tamen
Agrigentinum
proditorem totis regni viribus oppugnari. hoc
mensum
in
salvus
comitem, Matheum
decanum
Gravinensis
comes
regno,
agi, et tanquam
Fundano
Caveosi
curia
statu
eo
ultro parere
litibus adunatis
autem
Montis
Richardum, Gualterium
notarium, gaytum
comite
FALCANDI
15
LIBER
sed
lere.
REGNO
insidias,vel
maluerunt
homo
precipiti
magnum
ex
ei parcere,
sperantes
decanus
Agrigentinusconducta
his
cum
adactum
metuve
non
fuerit ratum
diaconus
tam
asserebat
Iopinioprevaluit,
cuius
riam,
vohmtati
ut
in
oblatam
articulo
negotio paucisdiebus protracto,
demum
1.
P
dopo
consilii
C
26.
B
clerus Panormitane
«
terium
«
«
«
electionem
hoc
Galterius
22.
P
sibi
itaque
sententia,
precipitari
qui
5.
curie, sum-
decanus
contemnendam
digni-
tante
immutavit
statum
PC
neque
habuit,ipsumque iussit
ratam
firmandam
Salern.
(loc.
cancellano,
autem
ecclesie
ecclesie
Guai-
canonicum
Agrigentinum decanum
magistrum sibi in pastorem
miter
elegerunt. qui quum
et
esset
4.
PC
cu-
C.
in
manca
BC
condemnan-
sublatus
«
eiusdem
ripete nullius
peccuniam
(1) Cf. Romualdo
cit.):«Recedente
«
videretur
ne
sublimatus, repente
senseat
(sic)
obviare,
suffraganeis
episcopisconsecrariW.
a
tatis culmine
AB
audeat
esse
contempnendam.
electionem
pontifex
Romanus
electum
contraria,
autem
confirmandam
pecuniam ob
necessitatis
eo
studioque regine
Romanam
statu
non
nichii roboris
hanc
pars
eo
Sicilie
procerum
immensam
censeat
in
fndige-
curie sub-
Romane
opera
deferendas.
pontifici
Romano
acceperat
uncias
vero
posset,
ullis testibus
res
promiseratelectionem
certissime
vi
autem
cadere
virum
Caietanus
Petrus
quod
raturn
pretorern ; eiusmodi
manifesta
habituram, septingentasqueauri
dam
res
ea
fuerat
quod
constaret;
habere
non
erat, neque
his accedebat
bat.
21.
vio-
cancellarium,sed capitalibus
sponte
intercessisse,
qui et in constantissimum
nulli dubium
25
com-
electus quam
tam
id quod actum
pontificem
electioni renunciasse
gestum
meturn
20
dies, Gualterius
paucos
regirnen suscepitecclesie,
Romanurn
habiturum,
non
minis
15
regine indi-
qui cancellano foverant ipsiqueregineplurimum speisubtraxit.
tamen
sperabant
io
timealiquid
ipso posse
eo
curia,non
Panormitane
vel occulte
ut
plebismultitudine,metuque
pulsiscanonicis,consentente
lenter intrusus
erat
ausurus
gnationem aliquatenusmitigali,post
5
163
SICILIE.
quia nullius consilii audacie
paraturus
retur,
DE
negotiisapplicatuset
regis
et
unani-
ob
«
a
regis latere
facile
«scedere, Alexander
«
tis affectuose
non
papa
posset dia
rege
rogatus, illius
sa-
amore
gratia,predictum electum
consuis suffraganeis
a
consecrari
«
et
«
cessit
«
et
regni
«
dinalem
hoc
«
sit ».
per
Ioannem
suum
Neapolitanum carpallium iliì transmi-
e
53
e
i6a
FALCANDI
H.
notarium
retinens,Matheum
sibi potestatem
mamque
sub
Agrigentinum episcopum
eiusdem
circiter primam horam
quarta die februarii,
terre
opulentissimacivitas
in urbe
milia
.xv.
chorum
episcopoeiusdem
Siracusanorum
civitatis
eadem
oppidum,
diruta
c-
53°
fontes,et
minis
Taurominium
Siracusis
Grecie
limpido turbulentus
iuxta
horarum
hore
oculis
cum
hens,
paulisper cessit
prefixaslittoris
etiam
portisinfudit (I".
se
3. C
PC
quarto
circa
niensium
7.
niensium
16. PArethusa
AB
C
aliquis
cedens
ac
B
20.
27.
P terremotus
8. P
P
et
e
ai.
tanto
con
questi particolari:«Terre
«
tus
factus
est
maximus,
de
derivari,
multa
ad-
maris
latices per
unius
.
vero
contra-
se
pedetemptim rediens, 25
civitatis
circa]B
alluens,ipsis
P
(sic)
cura
C .xxm.
18. C
viva-
ita
mo-
familiares
Rhegium
g.PLeontium
19. B
limpio (sic)
P
22.
latice
-
quidam
P
Cata-
PCata-
12.
25.
quod
Syracusanum
«
castrum
«
parte
«
niensium
«ecclesia
«
20
spa-
Messane
seipsum primo
obstructus
dal F. è pure ricorSalern.
(loc.cit.)
da
15
Elide
aquis]
pedetentim
poi his
dato
Romualdo
in
5
M.
.xv.
P
subse-
ab
quem
curie
aliisque
prodigiis
17. PCSicilia
terremoto
descritto
.
C.
Saracenorum
etiam]
(1) Questo
cernente
4
in
manca
hiis
cacu-
continuit, magnoque
transiliit,
murosque
metas
Ethnei
egreditur,quasi duarum
littore,deinde
a
protulit
novos
indigenarum exhibuit.
tranquillissimumesset,
mare,
castella
quidem aquis uberrimus, qui de
obstrusus, aquas
mirantium
io
consumpsit.
pars
salsum
impetu, sanguinei coloris
erumpens
subversum
occultis meatibus
Sarracenorum
spatio manens
dehinc
tium
Casale
et
nominatissimus,
fons
Taius
mona-
aliquantulum
est
effectus,
saporem
contraxit.
Pedemontis
dehiscens
[obstruxit,
eaque
in Siciliam
est
circiter
Siracusanorum
ac
terra
fons
mulieres
mole
edificiorum
respicitvisa
Aretusa
civitate fama
mixtione
locis
nonnullos
||
veterum
que
disse.
in
multis
sunt;
quidem
concussione
in finibus Cathaniensium
preterea
5
una
ne
maximaque parte
terre
oppidanorum plerosque ruentium
multa
ac
que
quo-
Cathaniensium
oppressi. Leontini, nobile
edificiorum
sunt
ruma
in Calabria
ut
est, ut
viri
remanserit.
superstes
cuni
sub
subversa
adeo
usque
anno,
diei,vehemens
sentiretur.
Regium oppidaqueproxima
circa
domus
violentia
Siciliani concussit
tanta
motus
eodem
faniiliares instituit.
se
Gentilem
et
cecidit.
a
fundamentis
etiam
episcopum
cum
maxima
prò
civitas etiam
S.
Agate
.xlv.
Cathe-
eversa
fuit.
corruens,
monachis
oc-
HUGONIS
FALCANDI
EPISTOLA
AD
PETRUM
PANORMITANE
DE
THESAURARIUM
ECCLESIE
CALAMITATE
SICILIE
EPISTOLA
Petrum
ad
Panormitane
ecclesie
Petre
karissime (2),post
Disponebam,
beneficio
dum
dedicarern.
reputans
illius
io
tibi
sed audita
hec
quantum
flebiles modos
celi blanda
4.
P
Statuebam
C
di
V.
charissime
-
P
conversa
C
14.
per
serbare
le
col
testo.
(2) Cf.
la P
tizie relative
della
uniformità
Chiesa
(3) Questo
r e
fa
z
di
io
n
ortografìa
e
per
questo Pietro
a
palermitana.
«
rex
Sicilie
Guglielmo II, detto
che morì
a' 18
Buono,
del
11
Ann.
89 (cf. Cron.
Casin.
Germano,
no-
tesoriere
p.
U. Falcando.
nota
tardi
novembre
nei
amena
nemorum
conentur
me
P seditionum
io.
di
13; tutti
Germ.
Mon.
dubbio
1 1.
e.
saque]
ver-
quindi
scritta
che
Epistolasia
qui
parlandosi
questa
dopo; ma
primavera
serenità
cielo, dobbiamo
del
Nessun
hist. XIX).
di rinascente
stata
e
di ritornata
pensare
al
principiodella primavera dell' anno
Poiché, poi, credo giusta
seguente.
la osservazione
dell' Amari
(St.dei Musulm.lll,544) che la visione di sciagure
segue
di vaticinio
pare
un
racconto
in forma
di fatti accaduti, e
si vede
poiché,
seguito,par che si
occupazione della Puglia
Tedeschi
dei
di Arrigo VI,
per parte
al maggio o al principiodi
saremmo
giugno del 1190.
come
alluda
p. 288;
Riccardo
e
certa-
più
Ceccan.
314;
p. 324
è
purgati
ordiri,licet re-
ac
iucundum
con-
cithara,malui
ad aliud
ingeren||tes,
che
»
mente
il
le
hortorum
5-6.P
quali riproducoquella
edizioni, togliendovii dittonghi
delle
procella
conantur
(1) Questa Epistolanei tre codici
ha intestazione
alcuna,
Parigi non
la Prefazione,
dove
spiego le
ragioni per
S.
et
hyemis
-
in luctum
lugubreCarmen
letitiam
cythara
afferret,
quantum
hostilis incursus
vel
; versaque
serenitas
facies importunamianimo
primitias
turbo subverteret,repente
lamentationum
et
calamitatis
mutatio
rerum
cepta deserui
animo
sternatus
veris
ac
mecurn
regisSicilie^,intelligens
morte
gravissedictionum
vel
iocun-
aliquidac
renascentis
quasi quasdam
regni quietissimum statuto,
concuteret,
yemis asperitatemcle-
mitigatam,letum
aure
scribere,quod
thesaurarium
sicilie (0.
calamitate
de
mentioris
C-54A
in
alla
II*
54
b
abstrahere
et
flendi
ac
locus
est
lamentationi
offendatur
non
ribus succedens
crimas
sinu
non
vel siccis oculis
turbulentas
civitates
ruentes,
michi
misera
servitute
ctibus
illinc
depressi;
matrone
54
eo
gentis libidine violari.
seratione
Hec
autem
rendum
lamentationis
alumno
thonica
3. P
7-8. P
periodo ha servito
principalea dimostrare
fu siciliano,e
non
ragione
con
analizzando
che
avrebbe
e
«
di
non
se
insieme.
suo
cono
metu
ingerit
se
dedendo
habite
aut
1
defixis in
et
terra
oculis
coniugiifedissime
fedus
rationis ordine
multo
regi,aut
mi-
pruinose
libido
precipitat.
deflendum,
merore
C
in
manca
mihi
14. P
alumpno
questa
Coloro
nutricis
»,
concetto
»;
«
filio
due
di-
matris
«
»
e
2-3): i°
dampnate
«
heu
sortis
dove
-
lo
spazio è bianco.
lachrymas
21.
P teu-
»
non
altri passi
Epistola (cf.p. 174,
misere
conditionis
et
insula,que sic alum-
provehis », dove è evidente
che per
alumpni s'intendono
i Siciliani.
2° (ibid.rr.
8-12) «sic
Constantia...
«et
cum
ingentibuscopnos
nutris
et
«
nell' isola
nato
«
«
i quali,però,
scrivere
ricordino
stessa
me
minutamente,
il F. fosse
dovuto
al
rr.
che
secondo
guarda
troppo
se
«
si
come
»
improbam tibi redibitura
ut
pulcherrime nutricis
violenter
ornatus
diripiat», dove
la Sicilia,patria di Costanza, è detta
«
«
piis vicem
revertitur
«
«nutrix».
20
novit insania quam
cum
memorari
5
conspe-
C theuthonica
argomento
nel
C
io.
(1) Questo
il F.
et
lachrymis
lachrymas
florentia
vicinisqueprovinciisgeri,licet hor-
triste sit facinus
ac
C
2.
7. P
Apulia
io
colli ac
pretiosacapitis,
et
exagitat,et rapacitasstimulat,et
in
iam
speciescalamitatis extorquet.
terreri teutonica
deflecti,
aut
religione
furor
innatus
pace
fedare luxuria.
et
varia
enim
gra-
impetu ir-
virginesin ipsisparentum
post
nec
feruntur
quo
incon||solabiliter
deplorantesvenerabile
e
me
extulit,vel
et
aut
intercepti,
gladiis
ludibrio
direpta,
ornamenta
pectoris
c-
resistendo
aut
constuprate;
Sicilie que
diuturna
future
morte
('). intueri michi
rapinisatterere
nolente
a
hinc cives
occurrunt
loca
opulentaset
lacrimas
et
acies
in
5
fateor,la-
possum,
memorare
barbarorum
cede vastare,
concutere,
lugeat,non
benigne fovit, promovit
susceptum
hybernisfrigo-
fauces ad intermisse
desolationem
possum
et
quia difficileest
verum
persuaderine
silentio
preterire
florem
pubescitin
invitat?
detersa
pruinosesenectutis
annus
feriatas avium
temperies,
verna
continere,
videor
ubi iam
iuventutis
alumpno
tissimo
propositum impedire, quisenim
querele,aut quisintempestivefluentibus
aut
modulationis
suavitatem
nutricis
lamentandi
lacrimis
canitie grate denuo
se
FALCANDI
H.
170
EPISTOLA.
cuique tamen
ut
tolerabile putaretur, si in cisfarinistantum
par-
si beatam
illam
tibus barbarorum
quod
deseviret.
immanitas
dotibus
quidem regniset preclaris
(0, omnibus
insulam
171
mentis
et
sevientis irrumpat,si
amplioribuspreferendam,vis procelle
5
dum
otium
quietem omni
et
dolendi
iam
cum
data
io
modum
excedat?
reverenda
pulveresenum
de
multa
indigenede
gaudio ad
licitatis culmine
ad
Constantia
utinam
severandi
sanensium
enim
cum
locis
in
1.
dum
P
C
(1)
dette
Le
Se
omnisque
16.
di Sicilia,
contrapposte
illam
l'autore
insulam
scriveva
accettiamo
169,nota
p.
C
io.
theuthonico
C
et
3)
in forma
che
questo sia
(cf.
rac-
un
di fatti già
di vaticinio
lui
le violenze
citate). Sono
e
il
le distruzioni
quale secondo
(loc.cit.) per
«
«
tinas oras
gli Annali
Amiterninas
(2) «
meno
cheggio
intrans,plurimaloca incen-
ma
«
da
urbium
Teuthonum
.
.
nella la-
devastazione,
»
C,
luogo
in
mi
non
Né
creduto.
erano
si allude
o
di
variante
turbinum
conto
sac-
fosse,sa-
non
di
».
invadeva
cui
senza
«
significato
raro
non
preferirela
ha
il
Regno
qui ; ma
supponesse
di entrambi.
0
qual-
Costanza, né
Y esercito
con
il
che
pare
importanza storica,come
ha
cuno
il F.
qui
così
Il bisticcio
(3)
a
Se
"c.
dopo
che
Thea-
ha
»
tinità classica, di
Arrigo
Cassinesi
P
18.
».
comune,
del
et
iucun-
8. Ctur-
gloriaripete gaudio (sic)
his
vastitas
notissime
Test,
di
P
4-5.
lachrymas
lantur
abbia
rità da
tamen
«
de la latte des papes et des empereurs de la
auto-
la-
«
che
le
crude-
cum
.
rebbe
e
P
et
hiis
iunctus
predaque consumpsit
comite Rogerio, in Apuliam vadunt locaque quamplurima depopu-
Puglia per parte di Arrigo Test,
maresciallo imperiale,
nel magvenuto
del
De
Hist.
Cherrier,
gio
1190 (cf.
v
copia Mes-
cum
della
de Souabe, lib. I,cap.
C
7. P
prima
P.
in
accaduti,qui si allude alla occupazione
maison
ingressaper-
«dio
«
continente.
l' ipotesiaccennata
C
12.
alle altre
atque
inter ambustos
qui
C
manca
dimostrano
»
nel
consistat,ubi
exturbet
«
beatam
che
6. PC
parole cisfarinis partibus»
del
le regioni continentali
per
regno
«
senium
9. C
teuthonico
illa
?
confinia transeundi !
(sic) P cispharinistantum]
utrumque
volumptatis- graviorem
binum
P
B
uteunque
5. C
nec
fe-
summo
ei daretur
atrocitas,et
confligat
litate piratica
Teutonum
de
Sicilie fines
montis
aptissimegens
||
egestatem,
dispendiadevoluti
habéret^),
Ethnei
et
fe-
;
sericis saccis
prò
copia ad ultimam
teutonico
rege
cedes
; civium
linguestridore perterriti
omnesque
miserie
non
aut
agros
urbium
(2)
defluat
lacrimas
in
gloriaad ignominiam,
extreme
constantiam
poteritimperare ne
totus
non
rerum
de
merorem,
animo
canities;matrone
barbare
indute; pueripuelleque
omnino
15
quis
ceperintvastitas
apparere
gratioremarmorum
voluptatis
genere
fragorimportunus conturbet,quisiam
iocun-
tedesco
nel momento
può darsi che
fingessela pre-
c-
54
d
incendia
flagrantis
Ethne
pides et
iracundie flammis
maxime
exestuet.
partem
ruentium
c
55
a
discrimine
dimicandum?
existiment
con-
collectis
et
rei diffidentia
barbaros
insueti
laboris
odio, tempori servientes,malint quodlibetdurum
satis
sibi
si regem
Sarraceni
ratis
dubie
fere
virtutis
subvenire
perditis
egerit,propulsare, si
eis
conciliet,si collatis beneficiis animos
civitates
oppidaque
presidiaper
tueri
in
Apulis,qui
PC
2.
12.
eam
quamlibet
C
incursum
19.
(1) Non
ignorasse
più
tanto
18.
credo
la
a
che
tare
di
la
fra le altre
Sicilia
come
cose
si
che
alla
cui
C
9.
libertati
ne
quo
il F.
piena
venne
morte
di
può argomen-
egli
dall' insistere che
fa sulla
nota
mente
dubie
detto:
«
si ||
co-
C
PC
utrum
hoc
ne
sibi
17.
i codd.
Pdesperatis
omnimodam
fra Cristiani
«
studiis
quos
io.
in B.
manca
nam
rerum
Così
18-19. disperatis]
questa
avuta
in
mihi
nichil]AB
Tancredi;
di
egliabbia
C.
20
Calabria
in
barbarorum.
transeant
gaudentes novarum
14.
26.
verosimile
condizioni
Guglielmo II,
in
manca
dall' insieme
che
8. P
sueque
marina
sibi
si
plebis alliciat,
speiaut fiducie reponendum,
et")B
elezione
delle
trovarsi
C
quasi dispe-
disponat,Siciliam Calabriamque
potestatem
nefarium
sue
rebus
22.
Epistolupare
notizia
P
13.
C.
in
manca
arbitror
4.
P
loca
novitate
semper
nichil
aguntur,
et
licet
diligenter
premuniens,
congrua
in ius
ne
poterit,
Christianis
a
militum
amplioribus stipendiis
maritima
15
hostium, si prudenter
favorem
quoque
ipse
eligendum.
nec
elegerint^1)
incursus
et
per-
mecum
censeam
rebus
io
patrie
et
mente
distrahor
creatus
et
enim
tacitus dubia
horum
dissentiant,
poteritrex
et
sue
dignitati
rationibus
inde
liquetutrum
non
vero
et
hec
quidem
ego
variis hinc
dum
dissenno, nec
certe
?
an
fame
iugum susciperequam
tractans,
B
crejandum
usuros
contra
libertati consulere
55
Siculos
in
rem
viribus
servitutis
c-
omnino
finem
intelligis
putas
quove
sibi
regem
ir- 5
conturbari.
perventuram,
utrumne
que
ingressupollui,vel
edisseras: ad quem
velim
michi
silio ?
fulgor illustrai
civitatis
barbarorum
barbarie
peregrinarumlegum
tanto
loca,eamque
vel predonum rapinisexponi,vel
percelli,
terrore
Nunc
sevientis
saxea
privilegiopreminere, nepharium
vel
simile
monstro
et
esset
et
interiora Trinacrie
nobilissime
quam
dura
gens
nam
singularimeruit
toti regno
et
FALCANDI
H.
172
quam
cf. p.
Musulmani
essere
per
virtutis
»
se
(cf.p.
doveva
Tancredi
2).
dell' accordo
necessità
e
lui
un
altrove
«ingenio magis
et
re
«non
lo
aveva
industria
corporis virtute prestantem
51,
rr.
7-8.
173,
certa-
»
;
25
55
c
totis
barbaros
irruentes
e-
FALCANDI
H-
174
viribus,toto
contendant!
proturbare
insula,que
sic
nutris
alumpnos
exereverint, prima
robur
uberum
piant et
trando
!
discerpant
sic olim
Constantia, primis
et
fluentia
iniuriis
diutius educata
tandem
cunabulis
a
tiam
tuam,
(*) ornatus
regnis omnibus
qua
tuisquein
doctrinis
af-
tuarum
moribus
et
tibi redibitura
violenter
5
deliciis
ditatura discessit,
et
improbam
ca-
recalci-
tua
deliciarum
in
barbaros
opibus tuis
pulcherrime nutricis
ut
in optatum
cum
afflixerunt.
preliis
multis
tuisque instituta
ingentibuscopiisvicem
cum
in sinu
et
sortis
experimenta
suarum
plurimituo
postmodum
te
proveniste ut
virium
te
ex
et
et dampnate
conditionis||
viscera
pinguedinesaginati,
tuorum
multis
enutriti,
sic
heu misere
totisquedesideriis
conamine
formata,
innunc
io
revertitur
mundiet
diripiat
barbarica feditate
antecellis,
con-
taminet.
Age
nunc,
Messana
civitas,
potens
putas
indempnitatitue
prepollens,quo
possisbarbarorum
e-
55
quiaItranseuntibus
bellorum
audaciam,
contrivisti,
quibus
predam
multum
hinc
2.
P
nei
in
Pharum
28.
P
26.
«
11.
tricis »
P
repensura
inde] C
suam
volte.
e
PC
1.
p. 170, nota
il valore della
cf. il passo
precedente.
A
tutto
tuas
Fari
nam
Farum
primaque
tuorum
tibi
iuvenes
aptos consiliis,
ambitum
densis turribus cir-
quibus sepe
Grecorum
fiducie,multum
superbiam
incolumitati
poi optima
27.
tibi
// secondo
tibi ergo
dato
parola
nu-
«
nota
periodo
va
che,
17. PPhari
manca
nichil
in
come
piis
"c.
in
di
in
C F fari
dove
fu
allora
»
C
manca
il valore
veniva
«
terroris incutiat
in deliciis manca
discrepant(sic)
securitatis
spei ac
formidinis,nichil
16. P
20
vir-
a
revexisti,
spoli
attendas,
diligenter
et
citato nella
il
sustinere
ut
Hispaniamque depopulansingentem
6. C
3. Palumnos
P.
nihil le due
(1) Cf.
(2) Per
etiam
sepe
tibi roboris
nichil ergo
accrescet.
manca
opima
et
quid agas,
si civium
maturandis
murorum
Affricam
copiasa
prima post traiectum ratibus
tuos
si vires
inspicias,
cumseptum
inde
deliberare
pugnantium impetus
senes
bellicis assuetos,
hostiles
et
auspiciacogerisexperiri. certe
et
rebus
in Siciliam
etiam
occurris,primos
tutem
elidere
conatus
nobilitate 15
civium
prospiciendum Consilio
prohibere? expedittibi mature
transitu
D
primos
multa
et
lo
C.
7. et
(sic)
ig.P
spazio è bianco.
C.
imagine poetica,poidetto, Costanza
«
tur-
cum
non
ingentibus
co-
25
EPISTOLA.
bulente
175
si
gentisbarbaries,cuius
stendo
primos incursus fortiter reside
substineas,poterisdurissimum
cutere
fortunam
!
potuisti
pescere
veniemus
atroci bellorum
15
vehemens
terre
edificiishaud
titudinem
lignorum
Iam
te
facile numerabilem
densis attolleet angustum
20
riectum
insule
tibi nomen
civium
sustineas
historias
viam
4.
7. C
ut]
14.
C
ire
P
dopo
23. heu]
C
non
scrisse
con
secondo
aggiunge
AB
la
sua
sola
questo
«
ambitum
et
Kataniensium
9. C
»
inopia
tam
C
(sic)
6. P
expertam
C
12.
edifficiisaut
in C
manca
nel
quale,
povertà.
da
tale
che
la
colo xn,
quindicimila
al
senso
la
che
seguita dalla
«
«
Se
2i.Pob-
numero
l'autore
popolazione
contare
di
cosa
nel secolo
14,411
appena
Cf.
Beloch,
ino-
nei
secoli xvi,
xvn
dal
Bulletin de
VInstitut
nel
de
La
xvi,
popolatone
e
xvm,
non
credere
Siracusa
gran
come
e
colpito
era
dobbiamo
scarsezza,
di
paucitas
intendersi
di
scarsezza
di
Catania
debba
tuos
16. te
raggiungeva
pia civium
ad hoc
verum
totius
-
Ethene
di
senso
dovesse
riguardo
periodo mi pare
«bellatorum»
inteportibus
elidunt "2). servire barbaris heu
testimonianza, peri-
Avuto
eloquentia
propugnaculis
conatus
C kalamitatum
persone.
(2)
florere soles
qua
aliquoties
vel
efficacia nel Lìber
e
56B
varia calamitatum
et
iam
Sicilie (cf.
p. 164)
nella
rono
grande
ea
suppetunt
(1) Fu questo il celebre terremoto
del4febbraiou69chelostessoF.dede regno
c.
autem,
nunc
possisincursibus obviare.
8. P
ut
mul-
stina,
invidit,extructis turribus premunire fe-
Catinensium
exaustam
P
ne
et
paucitasbellatorum
quam
P
2.
dolor!, vires
utriusquesexus
illud spatium quod duobus
si forte barbarorum
tibi,
Iprò
cunctis
iam, si potes,
pacispertedeat;
erige,murorum
mentes
a
addiceris servituti.
tibi vires instaura
tuorum
ut
multa
56
recensere,
violentia
(0.
oppresserit
improbitas,
post
e.
nebulis, et
volumus
concussit
tanta
Siracusana civitas diuturne
bellum
civium
ipsividimus
que
motus
turpissimetandem
genera
ystorias,
|in-
te
fluminis
lapidummoles
ac
sic fortune lentescat
ad
et
com-
de
aliquotiens
emanasse,
quod
in
ignemque
fornacibus in modum
ruentibus
ut
propagare.
mitigareaut
revolvimus
annalium
clade consumptam
temporis mala
te
nuper
si veteres
nam
Ethne
si nostri
io
cladibus eius sevitiam
ex-
toties experta
exhaustam
frequenteret pestilentibus
te
cavernosis
adversantem
civitas,
que
nullis unquam
iugum
tua
celebre
gloriam nomenque
tibi Cathaniensium
Ve
5
tibi
immortalem
et
cervice
nel
non
se-
quando
abitanti.
d'Italia
estratto
intemational
III, 1888, ire livr.
statistique,
176
sedibus,in Siciliani
in
optima
construende
et
loco
tua
locum
ydo-
pulcherrimaparte
Sicilie
Ultissimo
quid tibi nunc
prodestphylosophorum quondam
et
ora
poetarum
sisse?
vatifici fontis
sibiquesimilium
Dionisii
satius
ad hanc
devoluta
modulari,
Celebris
ideo
portu
Ciane, conditio
subtrahens
Quid
imminentem
quid
Cefaludi
nova
taceo
Pactensium
michi
veniendum
est, urbs
etsi
gloria,
quam
et
non
possum,
tue
miraculo
2-3.
idoneum
P
fabula
5. P
17. P
(sic)
(1) Da
chiaro
nota
bcculteque
cladem
defleam?
calamitatem
recenseam?
20
pretereo
dampnanda;
servitute
populi rapinisexpositos;ad
valeo,tacere
non
beneficii quam
quis enim
philosophorum
in] P
Cyane
questo
ne
e
21.
se
favola dell' Alfeo
veniva
mescere
le
Aretusa,
o
sue
se
non
passo
il F. credesse
tomarine
namento
13.
longe melior,
te
7. P
tanto
P
Macariensium
-
succumbat
io.
C
15.
25
singularisglorie
non
Dionysii
poi immersa
omnino
tamen
prima
C
oneri
preclara P
rf/ Alpheum
recenseamus
22.
Arethusa
aggiunge
P
Cephaludi
famosissima
P
24.
digne laudare
provocatus.
PTeuthonicorum
12.
è
ben
sul serio alla
che
per vie
sot-
dal
Peloponneso a
con
quelle di
acque
la adoperasse come
or-
retorico.
Mi
fa
15
totius regni Sicilie caput
opinatissima,
acceptimemor
tam
fugeras,in
tibi furtim
turpique
furentis
||
caput
deficiens,in eumdem
Agrigentinorum
misera
agros
maris
polluaris.
Mazariensium
menia
ser-
immensa
offendis ! (!)
decurris,aquas
futuram
autem
eorum
ante
io
carmina
labens,in civitate Siracusana
barbarico
contactu
ne
fugiens,et
paulatim fluendo
rivo
Aretusa, que
mitiges et
influens,Alpheum, quem
que
modico
vix
natale
subter
tua,
tyran-
solebas
poetarum
que
tibi immiscentem
se
excus-
fedeque gentistyrannidem
ebrietatem
in solum
attollis proximoque mari
portum
ut
5
iuvat
quid
adhuc
Siculorum
preclarinominis
et
Teutonicorum
spada longistractibus
maiori
barbare
floruisse doctrinis
iugum improbum
tua
tutius
ac
miseriam
es
nunc
feditati !
vias
esset
construxerunt.
?
proluisse
nectare
cervice
pati,quam
tibi fons
experiri.ve
de
tibi
quidem
sevitiam
norum
e
urbi
et
menia
inequalesportus
inter
56
transeuntes
tandem
perquirentes,
neum
olim relictis
nobilitas,
qui,patriis
antiquailla Corinthiorum
cogetur
c-
FALCANDI
H.
inclinare
alla
ciò
prima
che
(cf. p.
«
Aretusa
«
ab
«in
«
164,
fons
Elide
Siciliam
vari
».
ipotesiil
confronto
con
dice nel Liber
rr.
de regno Sicilie
16-17): « Siracusis
nominatissimus, quem
Grecie
civitate
occultis
fama
meatibus
est
deri-
EPISTOLA.
vel quem
ingentisausi postmodum
laudibus
extollere
semel
vero
non
verbum
civitas in
rium
io
ni
densitate munitos
sitam
miro
diligentia,
opponit. alterius
mira
insedit,
labore constructum,
custodie
exterius
1.
P
postmodum]
8. A rectumdendis
ia ^
ar
aliquando
circonclusum] Così
i codd.
circumclusum
P
«
»
«
Catania, Ethna, Siracusa,Corinthus,
«
Arethusa, Ciane, Agrigentum,
«
zara, Cefaludo, Panormum».
stessa
come
che
mano
le altre in
di intestazione
dei
Queste
nero
si
riconosce
;
né
l'epocadella
mente
si
codice,
a
capitolinel
può
modo
Liber
Castello
della
oggi
a
da
cala
di
determinare
fondazione,certaantichissima,« ad tuendum
sua
U. Falcando.
Pisanamtheei civitatis
medium
locum
vero
AB
quanta] Pquae
doctibus
13. anfractibus
16. P
destinatam
I, lib.
(sic)
in
manca
C.
Khemonia
conditum
ostium
deca
Faz-
;
»
viti.
che viene
(3)Il palatiumNovum
è
il
seguitodescritto,
palazzoreale,
del quale esiste poco
delle antiche
«
»
in
costruzioni.
(4) Si
denominava
Kemonia
«
il
»
che scendeva
dalla campagna
in città,nella direzione da S O a N E
torrente
e
la contrada
quartiere che
o
attra-
attesta
quale, secondo
lo stesso
F. (cf.p. 99),il gaito Pietro
fatto edificare un palazzo. Dal
aveva
nel
versava,
lato
della
torre
quasi lambita
anche
chiunque,all'entrata
Palermo
il
messe
de regno Sicilie.
(2) Il sito dell' antico
mare
della
sono
scrisse
rosso
Ma-
zello,
oppo-
gemmarum
Grecam
portus
«
tur-
plurimumhabens decoris,
P
15.
(1) Al piede della e. 64 b, in tutta
e. 65 a, enei
principiodella e. 65 b
in C sono
notati in margine per tutto
il tratto
che comincia:
Age nunc,
Messana
(p. 174, r. 15) e finisce
« dotibus
gloriosa» i nomi dei luoghi
di cui si parlanel testo, cioè: «Messana,
parole in inchiostro
turrim
Culterius
io.
la
«
6.
tentabo
maris
multo
vero
nuncupatur,
P
4.
9. C Castellum
multa
mu~
quidem spatiosis
dicitur imminentem.
pars illapalatii
que I o h
la
pa-
quadrislapidibus
ex
deputatam,illinc turrim
parti
que Kemonia^
crebris
lateris partem
vero
anfractibus circonclusum,interius
saurorum
ipsius
Vetus
(*),
murosque
auriquesplendore
conspicuum;hinc habens
15
latere
uno
ex
castellum
Novum^
palatium
rorum
continere
ipso appareat quanta
fluctibus retundendis
tamen
quod dicitur Maris
,
hoc
ex
quia
de laude
pauca
plano sita,maris
insultibus fatigatur,
cuius
iu
?
deflenda,quanta fuerit dotibus gloriosa(*".
sit lamentatione
t
valeo
!temptabo facultate qua
ergo
pectorisclaustra
intra
ut
succincteque
perstringere,
Hec
Panormum
peniteat,si
non
gloriam verbis equare contendat
eius
et
conceptum
possum,
breviter
5
177
riconoscersi
resta
La
a una
Greca
la
dal torrente,
anche
reggia era
può
come
Il
oggidì.
chiesetta detta di S.
nome
Giorgio
Kemonia.
(5)Per
«Pisana»
nota
le due
e
torri,la
«
Greca
per la «Ioharia»
»
e
la
cf. p. 60,
3.
12
e.
56
d
i78
FALCANDI
H.
illustrat,
quarti multiformis
familiarius frequentareconsuevit.
quietiqueindulgerevoluerit,
otio
e
57
A
inde
deputate(0.
nitentia,ubi
secretius
turus
coloribus
texendi
genere
Ceunucis
4.
(3) minori
a
5
et
hinc
coaptantur.
P
(1) L' Amari, St. dei Musulm.
ossia
449, parlando del Tiraz,
per
che
bra
che
«onestare
di
Su
reggia».
corte
abbia
«
pellavasimale
«
franche
«
dette
«
la
spola
scrittore
la
Ora
concubine
«
tiene
«
che:
a
quelle
ad-
che
dello
Le
«
veliera
«
menta
Qui
del re, raccontò
l' esistenza
confessata
col
del
e
ricama
p.
to?
»,
paggio
non
le concubine
e
poiché
dice
fossero
che
»,
che
le vesti-
(cf. nota
della
fatto
»
mi
non
par
lata
orpel-
il racconto
le
della
di
«
e
Di
».
tre
a
di
»
e
gli
per
triamiti
chiesa
allora
d'Africa, il cui
suffraganeodel
Palermo,
secolo
p.
questo
di
e
data,
senza
xil
scovo
vetropolitano
me-
quella
mente
certa-
ma
(nei documenti
pubblicatidal
35), si
«dimiti
cappa
sello rotundo
».
(4)
o
occorrevano
cappellaPalatina
Garofalo,
una
ancelle
lavoratrici
del
role
pa-
triamita
«
due
«
che
S. Nicolò,
"c.
per
gli examita
contrappostiil valore
di
di
\x.{-
«
le
rispettoa quelli
necessari
per gli examiti
tario
a
1
p. 179). Nell'inven-
erano
era
»,
a
uno,
come
son
minori
arte
1.
dal greco
dimita
«
ad
seta,
Qui
ancelle
oro
un
amita
tessuti
sei.
nota
55,
refe,è evidente
filo,
amiti,dimiti
dell' harem
apertamente
Tiraz,
in
tenuantur».
derivazione
«
che
nelle
dopo(cf.rr.9-10):
La
Biblioteca
e
parmi
all'harem
distincta coloribus
(3)
fili di
F
secondo
poiché egli[Guglielmo II]
musultutte
palagio sono
il
Anzi
detto famigliareYamane.
dei paggi del
«hyà (Giovanni), uno
Tiraz,
subito
fila variis
Cf.
in
«
trimita
matronis
(2)
Erano
in
Parimenti
delF.
«mansiones
in
«
viaggiò
Amari,
«
ubi
trattare
cita anche
e
»
«
«serum
il luogo del celebre
Siculo,,I, 148:
«
o
1184-85,0 questo,
versione
Arabo-
la regina
musulmano,
Sicilia nel
P
12.
et
puellisqueet eunuchis, qui regiregineque
serviunt deputate», distinte dagliopifìci
or-
di
di ricami.
o
mentovati
donzelle
regitelai
Ibn-Gubayr.
diamitaque
l'accenno
parole:
«
il
scorta
l'harem
musulmane
nei
fìcio
opi-
chiaro
voluto
col pretesto
servir
a
tessuti
l'harem
questa
normanna
e
(4);hinc
perfici
C
11-12.
Ili,
Sem-
: «
Lumia, op. cit.I, 218, scrive
«alla
amyta
mata,
rica-
seta
dice
Palermo,
Ruggiero
quel nome
con
della
La
in
.
.
.
«
manifattura
era
B
11.
dimita-
amita,
peritia
sumptuque
aedificate
multipliciio
in P.
manca
la
videas
enim
fila variis di-
in
sibi invicem
et
suis
palatioadhe-
illas
ubi
officinas,
tenuantur
5
regninegotiislocu-
nobiles
vero
nec
quidem
familiaribus
maioribus
et
publicis
veliera
serum
triamit
et
// secondo
de
paianolamulto
regni cum
statu
convenit
preteriri
stincta
que
de
introducit (2).
silentio
eunuchis, qui regi regineque
alia ibidem
et
aut
rex
aut
disserit,
proceres
rentes
sunt
circumquaque disposite
sunt
puellisqueet
matronis
serviunt
decore
varie
Ireliquum spatium
per
mansiones
«
ubi
gloriaprefulgentem,rex
ornatus
trova
annotata
bleui
luogo
C
fa
cum
un
tas-
vero
EPISTOLA.
ta^)
mi
exa
P
1.
texendi
multiplici
«
hinc enim
«
et
amysta
triamita
videas
amita
registrale parole
Xamitum
greche
»
e
'E£d(/.iTo";
«
traduce:
«
parola
entrata
(« Vestita
nella
di
Boccaccio,
Decamerone,
a
e
La
».
italiana
lingua
tessuto
e
SàfitiTo;»
verde
»,
nov.
69)
sei
fili,ma
Damasci
opere
listis
cum
(2) « diarodon», dal
vario di rosa;
ma
direbbe
che
di
unus
o
rose,
diarodon
«
soggiunge :
», si
e
molto
igneo ful-
«
Alla
»
»,
roseo
colore
un
stessa
.
l'
luogo del-
porterebbe
un
citato, dove
gnificherebbe
siinventario
«
a
diarhodon
reverberat
«
gore visum
affermazione
Stappó-
«
di tessuto
di
essere
il F.
se
operis
questo passo
«
specie
una
doveva
vivo
il nome
correttamente
a
che
», una
est
greco
di color
più
et
misto
significherebbe
80; »,
dava
M
ata
m
"c.
»
le
sciamito
uno
Hispanie
"c.
holosericus
pannus
est
o
«
ex
casubla
«
«
in-
dyarodon
«
»,
»
exarentas
ipsesunt
et
Exametum
Samitum
«
»,
«
»,
B
«
diamitaque
peritiasum-
minori
que
Examitum
«
enim
coaptantur.
genere
».
ptuque pernici
Il
Du-Cange
(1)
latine
«hinc
diamitaqueet invicem
«
et
diarhodon
(sic) P
questa forma:
in
«
«
ciamita
C
videas
«
aspectu; hic
(2)
n
color subviridis
reverberat; hic diapisti
oculis grato blanditur
hexamita
scempio
copiacondensari; hinc di arodo
uberi oris materie
igneo fulgorevisum
tuentium
179
è
diarodon
pannus
notato
:
rubicundus
gnificare
"c.
« integer
generalesi sia usata a siforma
serico spesso
» è la vera
tessuto
(3)« Exarentasmata
qualsiasi
fili
della
che
in
frammisto
documenti
di valore, persino
veneti
a
e
parola
dai molti
del secolo
d' oro, come
xm
esempi recati
(cf./ Capitolaridelle
che
pare
in
»
Dello
dal Du-Cange.
in Sicilia nel secolo
tesseva
Cange
Niceta,
parla di fanciulle
1835, dove
e
tebane
di Sicilia
il tessuto
impiegatenegliopifici
lavorare
a
con
oro
"jTiv
«
6in$atG)v 7rou5a?
«
Trpoaavs^ovra?
«
iràoTtov
xoù
.
.
.
Neil' inventario
«
scaccenos
«
miti
»,
ad
s
parmi
«
due
dubbio
come
»,
palumbini
che
est
»
lo avverte,
come:
»
due
ad
sa-
tica
dalma"c.
si
Non
la
con
pure
voce
parla
septem
tunice.
a
instruere
ornare,
tasmata
:
«
egli
l^apriCetv,
Stando
frase
qui ornamenti
che
»
ornamen-
graeco
».
»
insignita
-
Panni
evidente
exarentasmata
auleum
«
cando
operis», dimentiil rapporto
registraspiegandola:
ut
saran-
«
di
significato
«
tum
«
a
hic
dovrebbe
di circoli
questa
exaren-
ficare
signiovvero
la etimologia
tappeti adorni di circoli;ma
tutt'
altro
che
sicura.
parmi
annotò
in margine:
Il primo editore
exanthemata»
forte
vel
«
(p. io)
ferendosi
e il Muratori,
Antiq. Ital. II,406, rial dubbio
al
che
Caruso, soggiunge:
gendum
«
..
«
il Du-
forma
nella
dichiarazione, la
straniere, l'inventario
«
e
col
che
e
»
saracenici
qui si tratti di scia-
siciliano,poiché dove
di manifatture
genus
menti
para«
cappe
«
«
«
a
3
laborati
sunt
scaccenos
amiti
nota
parecchi
samiti
tasmum
«
"C.
ó"? 'Epérpieìc
»
sacri di sciamito,
«dalmatice
!£••
xaraipovra?
citato nella
ricorda
«
di notarne
KoptvSiwv catto
xaì ^puooll-ap.iT(ov
notati
sono
vuv
sarantasima
«
sciamito
"caì
twv
(jtoXwn
178,
: «
lo
toù? Iv 2»ceXÉa
iSetv
«
mito
colo,
Comneno, lib. II,§ 8, p. 130, ediz.
corinzie
p.
trovo
xn
di G. Montiveneziane,a cura
II, 32, in queste Fonti) ha la
Arti
forma
di Bonn,
e
si
nuele
Vita di Ma-
in
attestato
un
che
sciamito
tatibus
;
ma
«
Fortasse
flosculorum
quoque
»
egliattribuisce
se
alla
te
le-
varie-
parola «
exa-
180
dustriam
multa
pretiodistrahenda.
n
57
diversi
ac
gemmis
elegantiquadam
formam
operisexhibere.
Testamenti
novi
ac
dispositum,sic
ergo
gratia delibutum
toti
e.
57
e
media
trina
altitudine
iungitur,latitudinis
2.
C
P
si
ut
desyderant
C.
continens
-
C
20.
civitates.
3.
coloribus
P
nobilium
in
pretio
quarum
longum
C
in C.
manca
coloribus
21.
premi
su-
randa
mi-
et
M,
in
prepol- 20
levaque
circulorum
in] C
dopo ingentiaggiunge
minores
ut
9. parte
continentes
P
et
se-
spatiomaiore
vero
4.
inter
que
structura
13. P historiam
se
manca
in B.
manca
dextra
P
22.
la-
titudinem
«
rentasmata
»,
quale che
la derivazione.diamo
namenti
convenga
«
di
o
del
«
Die
esserne
or-
questo
circulorum
va-
insignita
», poiché nell'arte
medioevo,
è
specialmente siciliana,
frequentel'uso
dei circoli
ornamentale.
Così
sala
che
tappeti,parmi
al seguente
rietatibus
possa
il significato
di
è
come
nel
motivo
fregiodella
del
ches
Kleinodien
"c.
buita
a
tetto
xiii.
Cf.Boocii,
iv
romischen
heilig.
e
Fischbach,
Teofane
#«Orna-
CERAMEO,ediz.
Scorso, Parigi,1644,
ciliana dei secoli
e
des
trad. dal tedesco,
of textih fabrics,
tavv.
34, 35, 95, 106, 136, 144, 145.
descrizione
della cap(1) Un'altra
a questa
pella Palatina, che par coeva
in una
del Fileggiamo
omelia
attri-
musaici
xi!
tav.
men,
palagio della Zisa,così
in alcuni fregidella cappellaPalatina e
così in molte
stoffe riputatefattura siterrena
371,
dove
1
voluptatis
dextera
equales equalium
nihilominus
diversis
C
12.
duas
quis
coloris,
tres
distincta,
partitione
ab utraque
habens,
parum
io
reliquo corpori,sic
caput
collocatur,nobiliori hedificiorum
lens, ingentimurorum
porrecta,
sic omnimode
palatium, tanquam
ut ita dixerim, continet
particula|res,
in
diversi
splendorexornant
auri
ornatum,
supereminet civitati,que
extremas
ea
superiusau-
insigniselegantiacelature
picturevarietas passimque radiantis
Sic
ex
porro
continentes.
depictam ystoriam
tabulatum
fastigii
vero
forate
per-
parieteshabens
constrata,
lapillulis
quadris,partim auratis, partim
veteris
aut
dispositionis
tabulis decoratos,
quidem pretiosimarmoris
de
intexitur,
aurum
aureis includuntur,
sumptuosi operis pavimento
inferius
varii coloris
capellaregiaprimum
respicit
palatiumingressuris,
parte que urbem
occurrit
ibi
vide|as
et
connectuntur
iubentur
picturati,
industria
nichilominus
maiori
sericis
in-
interlucentibus illustratur. 5
integre cistulis
aut
filo tenui
alia
et
quibus et
in
picturevarietas
margaritequoque,
tem
quidem
generis ornamenta
multiformis
et
desiderane
ubertatem
materie
et
artificum
quidem
maiorem
insignita,
varietatibus
circulorum
e.
FALCANDI
H.
sono
(« 4^"pw
n.
lv,
mentovati
"rrtXirJOTaT0v
meraviglioso.
pp.
i
dello
370-
marmi,
»)
e
i
il
5
l82
ibidem
pertransit,
regia(?)
aula
C
I.
porta Sancte
«
F altra
con
S E
estremità
tuttavia
del
o
de
«
«
Guilla
dove
poco
si
sa
a
questa
di S.
sinistra
doveva
che
e
correre
meremo
fu
dalla
detto,
partiva,
Pisana
torre
e
»
a
dovevano
chiesa
attuale
Agata
Saraceni
e il palazzo arcivescovile
raggiungeva il duomo
dove
passando pel luogo
di S. Giacomo;
è oggi la caserma
la
quindi raggiungeva
porta S. Agata,
dove si allargavain un trivio (cf.p. 42
e la nota
5, p. 181), del quale le tre vie
esiste
Cassero
che
la Guilla.
porta fu ucciso
ab
sane
sarraceni,
come
N, presso
finisce la strada
A
(s)
sulla
era
ed
Sedicti
Sedecim
C
tertia
alla Marmorea,
quasiparallela
quando,
»,
Sarracenorum
fondersi
con-
che
Agata
forum
domum
tata
ci-
»
Quella,
de
era
dicti
l'inizio della
per
S.
il nome
conserva
Presso
da
omonima
Vespro.
distrutta,non
denominata
è
città,che
quale si va alla
Spirito,celebre
insurrezione
Agathes
non
della
dalla
e
predictum
deincepsqueper
coniungenda ^3).
Marmoree
Sedicti]P
4.
(')
hes
Agat
palatiosubest,per
que
questo luogo,
in
di S.
vie
deinceps que
La
(1)
ad
adrnirati "
Maionis
domos
Sancte
adportam
mox
desiarti,
fu
FALCANDI
H.
Maione
essere
:
a
presso
poco
del Celso, sino
presso
il
la media
che
al foro
via
dei
delle
monastero
seguiva
la odierna
secondo
Saraceni,
Vergini; la
destra
che
doveva
congiungersi alla
plurimum
via Marmorea,
probabilmente secondo
coartata, deincepssese
dispergebatin
il
della
tracciato
trivium
et precedentis
presente via delle
culpam angucare
Scuole, e la sinistra che andava
stie dilatatione prodiga redimebat».
a sbocalla
descrizione
destra
del
Questa
topograficaspiega
sponda
Papireto.
la ragione per la quale il Bonello
1.
Quest' aula
avea
(4) Cf. p. 62, nota
scelto
gliere
pace
caquel luogo opportuno
regia già citata dal F. come
per coall' agguato, poiché esdi contenere
Maione
la moltitudine
del
sendo
la casa
da
del grande ammiraglio
'Ibnpopolo, è pure mentovata
sul prolungamento della via Coperta
Gubayr
recò
(loc.cit. p. 156),cui
(cf.notaseg.)tra la porta S. Agata e il «molta
meraviglia sì la dimensione
foro dei Saraceni, uscendo
dell' aula e sì F altezza delle sue
logegli dal palazzo
la importantisSi vegga
arcivescovile, per rincasare dovea
gette ».
sima
necessariamente
da quel luogo.
dell' Amari
alla versione
nota
passare
di questo luogo di 'Ibn-Gubayr; idue
del F. né alcun
(2) Né questo cenno
ci permette di identialtro documento
articoli dello Starrabba
ficare
(N ".Effemeridi
(cf.p. 42)
laddove
la via
«
«
«
«
«
«
»
«
«
«
il sito
Maione,
il cui
ove
le
sorsero
case
palazzo,secondo
di
il Faz-
stato
I, sarebbe
zello,
op. cit. deca
forse là dove
è
il
Trabia,
oggi
palazzo
tempo
un
Bracco
e
poi Sylvera.
Ma-
ione
anche
altrove,
possedette case
come
quelle che poi furono del conte
di Marsico
1), delle
(cf.p. 183, nota
qualiconosciamo
precisamenteil sito;
ma
in
non
questo
di queste
certamente
si
siciliane,
a. I,p. 402
(5)
In
P
«
dicti
non
»,
e
può
seconda
via, che
chia-
dicti
il
senso
e
N.Arcb.
storico
La
parola
Sedicti
».
»
edizioni
seguenti
in
di
luogo
riusciva
«
lezione
come
Sedecim
dei
«
oscuro,
codici
si
uniforme, poiché
»
dentemente
di C è evi-
erronea
trascrizione
La
del kaid
casa
Se-
di alcun
parlatoinnanzi
considerare
la
«
«
essendosi
Saraceno.
parla
nelle
e
fu stampato
luogo.
(3) Questa
sg.
siciliano,
a. Il,p.423
sg.) e la Topografìa
citata del Di Giovanni,
I, 371 sg.
di
arabo,
183
EPISTOLA
ad edes Silvestri comitis
ad
et inde
rigitur,
at
dextera
vero
palatiumin
5
circumductis
mare
confinio
palatii
includitur.
ad castellum
se
titur,
ingentinichilominus
due
io
pars
(6)
civitatem
veliere
contexte
PC
2.
coloris
3. Pdextra
copia manca
io.
Ioannis
-
C
in B.
o
«
oggi
parecchiavanzi di edifizi antichi.
del conte
(1) Le antiche case
di
Marsico
proprietàdi Maione,
documento
mio
che
ed
io
state
erano
risulta da
come
della chiesa
Regno
È
loc. cit. p. 162.
alla chiesa o cappella
'Ibn-Gubayr,
fu fondata
di
(3)
città
la
quale probabilmente
Cf. il mio
da Maione.
gno
Re-
Guglielmo I, loc. cit.
Se
era
questa
la
«
porta
vicina
Bab-'al-bahr
la lezione
di
P
»,
C
che
della
può
cettarsi
ac-
hanno
obliquata in luogo di « obligata» ;
io preferisco obligata»
anche
del ripiegare è già
perchè il senso
»
«
gallico
7. Pnihi-
PCconstituti
nel seguente
dovea
via
tracciato
«
deflectitur
seguire
terza
il
poco
a
presso
delle odierne
La
».
tai,
vie dei Biscot-
di
di S. Chiara, di Raffadali
e
Giuseppe, detta oggi Giuseppe
D'Alesi, sino alla piazza Bellini ove
S.
di S. Cataldo
le chiese
Giorgio
(4) La
ai
al
chiesa
di S. Giovanni
tempo
un
del torrente
vicinissima
al di là della
coperta
Kemonia,
il
il F., lambiva
di faccia
sta
predetta.
(5) Le mura
parte destra
acque
quale,come
che
Cf.
sione
depres-
dalle
altrove
Greca
di
degli
disputato
si è
tanto
giorninostri,sorge
palazzo reale
dice
e
di Antiochia.
Eremiti, sulla quale
pubblicai dal
di Morreale, nel
GuglielmoI, I, App. iv,
anche
Cf.
ivi,p. 146, nota
2.
192.
La
fondata
dal
celebre
cappella
(2)
ammiraglio Giorgio di Antiochia,
detta comunemente
della Martorana,
fu descritta con
grande ammirazione
quasi contigua
de
serice quam
4.PKhemonia
di
di S. Cataldo
in
copia locupletem,
mercium
vestro trovansi
Sil-
aggregate
erano
alla chiesa di S. Cataldo
tabulano
continet
dopo copia ripete mercium
via descritto dal F. vediamo
terza
«
spatium
extenditur,ubi
portum
predi tam
ac
Sadàka,latinizzato Sedictus »
(cf.p. 119, nota 2),non possiamo dire
precisamentedove sia stata; tanto più
che lungo tutto
il tracciato di questa
ma
et
circuitu (s).
sor-
emptoribusexponuntur.
obliquata
lominus
Siddìk
peregrinarum quidem
diversi
vestes
quo
da
vallata
ad
ipsiusitem
extendens,ibidem finem
Maris
e.
prope
usque
reliquepartes urbis conveniunt, Amalfitanorum
vi cum,
un
sinistra ab
autem
murorum
inter mediam
quod
quoque
muris
initiurn,
constructi "*) habens
Kemonia
Iohannis
Sanai
a monasterio
civitatis,
||
por-
deflectitur.
k)
obligata
propinquam urbis portam
pars
"
capellamGeorgii admirati
C1) et
la torre
alla
chiesa
4.
p. 177, nota
che
chiudevano
della
città
correvano
la
da
degli Eremiti per porta
per porta S. Agata (« de
« Albergheria») nella direzione
segnata
mitavano
Quelle che lioggi dalla via Lincoln.
la parte sinistra,
dal palazzo
reale
porta Carini, Macqueda,
per
S. Giorgio fino al Castello a mare.
fitani
(6) Sul vico o borgo degli Amalcf. Di Giovanni, op. cit. I, 179,
S.
Giovanni
Mazzara
349" 355.
e
57
D
184
Quis
ebullientium
rentium
arborum
riam
58
a
candam
pretendit,
que
cui semel
videre
eam
ubertate
cespitis
illichortos
videas
aquam
per
fructuum
ab
mireris
vineas
ad
singuladerivari "*)
brevitate
longioreproductimelonesque
accedentes, et cucurbite per arundines
i.
in
ma|la punica
Phedificia
C.
9. P
3. Pabundanter
15.
18. P
PC
vegetentur
(1) Non sappiamo
adoperata la parola
nel
bondanza
delle
proprio
delle
indicare
o nel
scaturigini,
riferendosi
19.
abbia
ebullientium
«
figuratoper
senso
citroli
alla
C
P inelyte
insolite]
1' absenso
temperatura
20
èva-
species,
C
fu inventata
probabilmente
ancora
«
uso
(sic)
senia
Si-
in
che,
e
»
dagli Arabi,
introdotta
in
ortos
16. Cexau-
la noria, che
chiamata
in
manca
13. C
(sic)
acetotsa
evidentemente
non
suum
7.
fecunde
Cureolis
22.
cilia vien
se
C
A urcolis
longioris
è
»
cucu-
latius
connexas
11.
da
essi.
Sicilia, nella
fu
È
Cata-
pressidel villaggio logna, nel mezzodì della Francia e in
da Padell' Abbate, a tre chilometri
Algeria. Cf. Chizzolini, Ricerca e
le acque dei pozzi sono
calde
delle acque sorgenti,negli
lermo,
utilizzazione
«anzi
fumanti
Annali
nell'inverno
di agricoltura,
n.8, 1879,p. 120.
e più alte
acque.
Nei
«
«
della temperatura
«
estivi » ; cf. Scinà, La
Palermo, Palermo,
(2) La
macchina
dell' aria nei mesi
18
topografiadi
L'
uso
zucche
nei
di coltivare
certa
pergolatifatti di
no.
solidamente
sostenute
qui si descrive
comunissimo
ancora
18, p.
che
(3)
di
15
magis sphe-
diversas arborum
semel
eam
P ascendentibus
l'autore
se
C
contracti,et
dulcia granis interius occul-
Padmirari
4.
io.
Cideque (sic)
vel
acetosa
illecebris cunctos
i4.Cortorum
riri
vel
ad
oculos
convertas
urceolis
areolis
irrigatis
ut
ad formam
ricam
et rote
impleri,et inde
cisternasqueadiacentes
loca
turresque
preparatas, ubi
tractu
videbis
fecundi
tam
itemque adscendentibus
citruli angusta
si
ut
quibuslibetio
ea
laudandos
varietate
meres
hinc
sola
sic allicit
cunctas
unquam
voluptatis
opera
et
exhauriri
crescant
fructuumque
deliciarum
est
illecebres
illic enim
5
gaudentes;
preclarigerminis generositate
quam
rivulos
et
gantes^).
58
avelli!
custodiam
puteos
arborum
suum
vix
contigerit,
obsequio descendentibus
vegetent,
b
gremium
patet
cunctisqueseculis predi-
quicquid usquam
mirabili
aspicias
ad hortorum
fere milibus
quatuor
beatam
voluptarievisionis
possitblandimentis
e
|| o
conclusit,que
omne
volubilis
?
intra
planitiem,
que
genus
montesque
prosequatur
congrua
habundanter
gloquis insolite planitiei
sufficiat?
satis mirari
vi-
quis semper
aqueductus civium
aut
inter urbis menia
que
ubertatem;
suavissimam
amenitatem
servientes
laude
CO
edifìcia;
quis fontium
urbis miranda
preclarehuius
vero
passim
usibus
e-
FALCANDI
H.
da
specie
canne
pertiche,è
in Sicilia.
185
EPISTOLA.
exterins
tatis,
substantie
triplici
citros quoque
exterior
quod
5
intemperiemaeris
contra
circa
autem
et
odore
centrum
est
simul
colore
indicium; medium
videas
W.
tur
lumias
et
io
videajatur. hae
quidem
difficilecadunt,
et
gnantur;
virentia
hec
15
acetositate
plenasinterius,
humore
etiam
sua
ad aliud utiles
maturaverint
cum
rubea
iam
poma
flores in eadem
arbor continue
autem
saporandiscibis
sua
oblectant quam
arbore
tertii anni
fit yemis sterili
nec
0)
temperatiuscomprobe-
cedere
veteres
supervenientibus
presentisanni
et
inveniri.
ab
novis
et
nam
frigiditatis
liquore
prestet
acetoso
visum
sua
magis pulcritudine
que
caliditatispreferat
argumentum;
nichilominus
ydoneas et arengiasacetoso
cortice
premuniri^).
diversitate distingui,
cortex
cum
inter utrumque
vero
ibi
duro
deformis, nec
senectute
sed
frondibus spoliatur,
asperitate
temperiem repre||sentat.
quid vero
secundi adhuc
et
arbore
possunt
iuventutis
foliisveris
amigdaliaut
diversa genera vel olivas condiendis cibariiset lucernarum
ignibusoleum
ministrantes
vaginulaset fructum
20
corum
rum
ac
puerorum
procera
cacumina
blandientem ?
gutturi
detonse
dactilosque
3. AB
calitatis
-
14.
C
P
6. C lomias
(sic)
illud
hyemis
detunse
(sic)
PC
9.
hae]
Unico
16. P
ingruente
P
si in partem
«
nica
mireris
arboris
aliam visum
dittongo nei
amygdale
20.
P
codd.
mire (sic)
potiuspalmavertice
summo
ocdeflexeris,
7. P
P
idoneas
maturuerint
21.
P
8. P
(sic)
dactylosque
arbori
alla
(1) Queste qualitàconvengono
mela
di
fovendis
dulcedine rusti-
saporandis]P condiendis
caso
ficuum
quidloquarsiliquarum
ignobileminsipida
quadam
(*). quod
dependentes
pulchritudine
?
enumerem
pariter
pollensinsignibus,
ingruentis
frigoris
virentibus semper
nuces
dedi-
granata detta dai botanici
Granatum».
«
Pu-
gono
«
un
succo
acetositate
«neas».
sua
Forse
dolce,e non le direi:
saporandiscibis ydoil F. vuol parlaredei
le lime,
limoni e li confonde
con
(2) Tutti i frutti che appartengono
in Sialla categoriadegli agrumi contendei
esistenza
L'
palmizi
(4)
le
cilia
è
molti
dal
da
tre
documenti,
attestata
mentovate
F.;
parti
gono
in parti- Uno
che sorgeva
ma
qui forse egli accenna
presso il ponte delcolare alla specie che in dialetto si
sulle
l'Ammiraglio,
sponde dell'Oreto,
chiama
«
pitittuna (varietàdel li- fu distrutto dagliAngioini nella incurSpeciale
nemone), il cui mesocarpo,
più svilup- sione del 13 16. Nicolò
si mangia in Sicilia
editi
rerum
Aragonensium,
pato che nelle altre,
Scriptores
gli
ed è realmente
dal Di Gregorio, VII, 9, lo paragona
saporito.
ai
Le
lumie
lime
conteno
»
palmizi dell'Idumea e delle Gerbe.
(3)
»
«
U.
Falcando.
»
«
•
12
e
58
e
iS6
mirandarum
tibi
curret
incolis
ab
traducitur
Hec
58
D
parvis
ut,
quemadmodum
sit
de
regni
statu
diu,
vivas
||defleatur.
lectoris
vicarias
tuoque
ut
fiat
digne
simulque
lament,atio-
quantis
literas
te
huius
civitatis
diuque
michi
io
gaudeas
mittere
non
graveris.
1.
P
B
estimavi
C
carissime
(1)
le
C
12.
La
dello
in
St.
saccari
7.
C
zuccari
5.
in
manca
ex
C.
P
condensatur
il.
C
6.
kalamitas
C
nos]
P
sunt
diarissime
per
cannamele
zucchero
Sicilia
dei
P
(sic)
delle
cultura
raffinerie
Amari,
4.
extimavi
C
rimontino
Cf.
mellis
cannae
al
Musulm.
e
par
secolo
Ili,
che
x.
785.
In
un
cilia
«mus...
«lendas
diploma
sacra,
5
multa,
paucis
ex
karissime,
prò
qui
et
intelligat;
ut
Petre
spe-
zucari
existimavi.
descripsi
lacrimarum
copia
opus
in
fructus
superfluum
liquidum
est,
in
fuerit,
autem
prudentia
dictum
quantaque
calamitas
et
solliciti
maiora
ex
dulcedine
decoctus
excoctus
communes
adiungere
succi
moderate
et
perstringendo
breviter
igitur
interioris
perfectius
vero
CO.
hiis
habentur
nos
nibus
;
si
condempsatur
substantiam
penes
diligenter
succus
cannemellis
que
ab
hoc
nomen
harum
mellis
ciem
harundinum
seges
nuncupantur;
sortientes.
;.
FALCANDI
H.
p.
del
454)
si
molendinum
cannas
1176
legge:
unum
mellis
».
Si-
(Pirri,
«
Concediad
mo-
INDICE
i.
NOMI
Abdenago
iusticiarius
magister
Acerranus
comes
Adelicia
E
PROPRJ
Rogerius.
v.
Willelmi
140.
I
NOTEVOLI.
Andreas
hostiarius
Andreas
stratigotus
Ansaldus
68.
Adenolfus
camerarius
admiratus
Georgius,
v.
48-50,
42,
72.
Ste-
Maio,
phanus.
Affrica
civitas
Apulia
(Al-Mahdiàh)
regio
5,
24-
174.
decanus
Agrigentinus
episcopus
v.
v.
Gualterius;
Gentilis.
comes
Alduinus
imperator
I)
11,
Alexander
83,
Alexander
(Frideri-
comes
III
papa
28,
102,
63.
114,
163.
147,
Alferius
princeps 77.
Aliphia civitas (Alife)
Alpheus
flumen
Amalfia
civitas
Amalfitanorum
amitum
Rogerius,
14,
30,
de
Andreas
eunuchus
Aquila
126,
(de)
v.
14,
dux
127,
fons
Apuli
;
172.
30.
181.
domus
181.
185.
164, 176.
Henricus.
Aristippus
v.
Ascotinus
(Anscontinus,
Ascitinus,
Ascittinus,
Assitinus)
cancellarius
Hugonis
Rober-
Richardus.
Panormi
fructus
du-
;
v.
90,
143.
133,
Petrus
v.
Willelmus
palatium
arengia
24,
20-22,
131,
130,
oppidum
Aretusa
156.
78.
77,
148;
tus,
155,
76, 78, 80, 87,
75,
126,
5, 51,
Avellini
balius
183.
pater
comes
Anscortinus,
Asclentinus,
11,
12,
20.
97.
Rogerius.
v.
II
Capile
regis filius,
6.
Rupe
Canina
45.
(reggenza)
Barolum
178.
Rogerii
princeps
13,
113,
30.
vicus
Andreas
11,
catus
Ato
30.
176.
(pannus)
Amphulsus
io,
archiepiscopi
101.
Conversanensis
24,
capitaneus
Aquinum
158.
21,
124,
Arabum
Rogerius.
v.
Cantuensis
Alemannorum
cus
1,
85,
12,
46, 68,
Apulie
Agrigentini 146, 161, 176.
Albensis
4,
101,
27.
Affrica
Aprutium
68.
sinus
149.
101.
castellanus
29-3
Adriaticus
153.
comitatus
Andrie
consobrina
regis
COSE
30.
88, 96, 125.
(Barletta)
30.
Bartholomeus
de
Bartholomeus
Lusciensis
Bartholomeus
Parisinus
Perusinus)
86,
Garsiliato
105,
18.
138.
(Perisinus,
132,
142.
i88
DICE
IN
Barum
Barenses
21;
17,
Bellisinensis
17, 21.
Robertus.
v.
comestabulus
Berengarius magister
120.
Gilleberti
Bertrannus
Boamundus
co-
108, 162.
filius ior,
mitis
Gravinensis
125-127,
comes
Carnotensis
158.
Tarsensis
Bonellus
v.
Matheus.
Cassinus
Bovensis
v.
Robertus.
Castellum
oppidum
Bovianum
Brundusium
bellum
20,
139,
98.
(Abu-1-Kasim)
119.
Burrellus
Buteria
73,
Odo.
v.
de
Robertus
v.
mons
30.
Panormi
maris
Novo
(de) v.
183.
177,
Petrus.
coHugo ;
(Clemencia) 35, 37, 75, 77.
Cathania
(Catania) civitas 121, 175.
nes;
Cathaniensium
episcopus v. Iohancomes
v.
mitissa
Saracenus
iusticiarius
Burgundius
comes
Catacensis
24.
Bulcassem
canonicus
Lauro.
Castro
Brundusinum
30;
(Carini) 160.
castellum
Boamundus
22,
158.
139,
Casertinus
141.
140,
fra-
Tarsensis
Boamundi
Cannula
Monopoleos, Monopolis
Boamundus
Carbonellus
ter
134.
12,
comes
archiepiscopus105.
Capue prinbertus;
RoHenricus,
v.
Amphulsus,
ceps
principatus14, 51, 149;
Capuani 14.
146.
Cathanienses
Marius.
v.
70,
164.
154,
Cato
(Butheria)castrum
18-20, 70,
75-
(Uticensis)103.
Cephaludium (Cefalù) 176.
phaludensis archidiaconus
CeGual-
v.
terius.
(Kacabum) oppidum (Caccamo) 43, 46, 60, 64-66, 68.
Cacabum
Caietanus
subdiaconus
Calabria
75,
4,
31,
32,
76, 138, 146,
Petrus.
v.
38, 46,
37,
155,
164;
73,
Ca-
v.
Calatanissetum
Robertus.
(Calatanicsetum)
Calipolim (Calipolin) civitas
pidum
op-
Calomenus
v.
v.
Iohannes.
Iohannes,
Turgisius.
Camerotensis
Cantuensis
Florius.
Rogerii regis
v.
Panormi
castellanus
Conversanensis
Creonensis
comes
via
gia
re-
180.
Capiciani (di Capizzi) 153.
capitaneus v. Petrus.
capiturini(dissensionis principes Saierni)80.
civitas (Cabes) 5.
Capsia Barbarie
Capua civitas 11, 12.
Capuanus
defetarii
v.
comes
Alexander.
156,
Rogerius.
184.
62.
libri consuetudinum
(pannus)
179.
dimitum
(pannus)
178.
Dionisius
Siracusanus
Ebrardus
Squillacensiscomes
23,
28.
69.
146, 161.
diarodon
22,
181.
176.
nobilitas
vallis
Demenie
v.
157.
155,
v.
49,
hostiarius
Darius
183;
41,
fructus
cucurbita
Alduinus.
admirati
filia 150,
imperator.
Corinthiorum
30, 78, 83.
Maio, Stephanus.
v.
(harundo) 185.
capella Georgii
Ionatas.
v.
174.
171,
Cooperta
v.
Berengarius.
comes
Constantinus
Adenolfus,
185.
v.
Grecorum
camerarius
184.
Constantinopolis24.
(Galli- Constantinopolitanus imperator
poli)
18.
cannamella
fructus
comestabulus
Constantia
15.
173.
176.
fructus
Consanus
131.
Calataboiacensis
cancellarius
citrus
79,86,158, 172,
70, 73,
fons
Ciane
citrolus
labri
Campania
Christiani
tyrannus
176.
9,
19,
INDICE.
190
Maltensis
Iohannes
episcopus
in,
160, 161.
122,
96,
95,
Iohar
Ioharia
Bonelli
eunuchus
77,
83.
regiipalatiiPanormi
pars
132,
Marius
Burrellus
156, 181,
60,
177.
Consanus
iusticiarius
29, 78.
comes
Bonelli
miles
80.
vicus
49,
182.
Marsicensis
comes
Silvester.
v.
eunuchus
gaytus
Marturano
v.
Mathei
78,
29,
80, 85,
79,
109.
Burgundius.
apothecarius 124.
Iustus
146, 148,
134,
via, Marmoreus
Martinus
Ionatas
Ivo
131,
Marmorea
73.
gaytus
105,
128, 129,
47,
165.
Mathei
Romanus
senescalcus
28,
106.
102-104,
Iohannes
103,
88, 90, 96, 97,
118, 124,
109, no,
100,
cardinal
Neapolitanus
Iohannes
Margareta regina
(de) v. Rogerius.
Masmudi
72.
26, 28,
25,
dorum
Masmu-
100;
25, 26,
('Abd'-al-Mumin)
rex
99.
Kacabum
Cacabum.
v.
Karolus
Matheus
(Carolus Magnus)
Kemonia
Panormi
Latini
148.
Lauro
(de)
Lavardino
pars
177,
comes
mitatus
lumia
v.
Robertus;
co-
v.
Matheus
castellanus
Matheus
de
Matheus
notarius
comestabulus
stabuli
Barensis,
v.
22-25,
v.
in curia
Rogerius
27-33,
v.
Ab-
Odo.
io,
7, 8-10,
35-38, 40-44,
iudex
v.
Mansellus
mansiones
nuchis
155,
(Maza-
Tustinus.
Melfenses
29,
episcopus v.
punicum
(melo granato) 184.
oppidum 140, 141;
(de)
Molisi)
131 -133,
129,
164,
146,
130,
174;
148,
Messane
stratigotus
87.
Mistretum
Molisii
(Mistretta)54.
oppidum
Gualterius.
v.
comes
v.
Hugo,
Richardus;
98.
comitatus
v.
monomachia
79,
Monopoleos
Sancti
140,
comes
v.
Iohannis.
142.
Boamundus.
mes
(Montescaglioso) co(sive
tatus
comiRodericus) regine frater ;
comes.
Caveosi
v.
155.
Philippus.
puellisqueet
deputate (harem) 178.
77,
154,
151,
(Mimnenium,Mimnermum)
Minenium
Montis
v.
matronis
65,
20,
Richardus.
monasterium
Iohannes.
Richardus
112,
Mazariensium
158, 161;
Rogerius;
150-155,
Maltensis
v.
109,
Robertus.
v.
143,
Modicensis
Maniacenses
101,
Mazariensis
comes
48-50, 66, 67, 69, 84, 101, 182;
eius fili
Stephanus.
us, frater v.
Malgerius castellanus 52, 53.
malum
50, 73.
146, 149,
rensis)episcopus v.
(Melfi) 3 1 ;
v.
notarius, can-
admiratus
cellarius,
magnus
Mandra
100,
Melfia
138,
iusticiarius
denago;
12-20,
154.
Lucia
145,
143,
Messana
Bartholomeus.
Tironensis;
Maio
70-72,
28, 43, 45, 69, 81 -84,
Messanenses
magister
153,
Sancta
160;
fines
Mellenti
185.
Hugo.
v.
41,
3i-
fructus
Lusciensis
55,
158-160, 162, 164.
Mazarienses
176;
77, 86,
37-39,
35,
144.
120-123,
142.
Lupinus
31,
58" 59» 64-66, 68,
88, 90, 92, 94,
161.
logothetus v. Nicholaus.
Lombardi
(Longobardi) 70,
93» Il8" J33, i55" J56Lorotelli
183.
Iohannes.
(Licata) castellum
oppidum 164.
Leontini
5', 54,
Robertus.
v.
(de) v.
Lecatula
99,
29.
Bonellus
Gaufridus, Henricus
135.
eu-
Montorium
oppidum
131.
NOMI
Neapolis
v.
E
PROPRJ
Neapolitanus
30;
card.
Iohannes.
Nicholaus
Nicosiani
155.
Placia
6.
Normanni
133;
Novum
nuces
stabuli
Odo
magister
Odo
Quarrellus
147,
ubi
120,
112,
veliera
serum
143,
tenuantur
178.
Orgeolum
oppidum (Oriolo)
Pactenses
176.
181.
70, 73.
comes
Pompeius
porta
Galcula,
v.
Symon.
v.
(Magnus)
103.
Inferior, Sancte
75.
v.
Gallicus.
Quarrellus
Odo.
v.
Randacini
(di Randazzo) 155.
78, 87, 90.
redemptionis onus
ReRegium (Rhegium) 151, 164;
Recastellum
gii(Rhegii)
143 ;
Reginus
gini (Rhegini) 151;
(Rheginus) archiepiscopus v. Rogerius.
Castellum
palatiumv. Arabum,
raa-
ris, Novum.
palme
oppidum
portus
150-153.
officine
pater 29.
177,
Agathes.
43,
in,
turris
Policastrensis
85, 157.
(Quarellus) Carno-
tensis canonicus
191
Symon.
v.
Karoli
Pipinus
Pisana
oppidum 15.
burgo (de) v. Robertus.
palatium 177-180.
amigdali 185.
Novo
Pictavensis
logothetus 37.
Normannia,
Notum
NOTEVOLI.
COSE
22,
dactilifere
29, 78,
Richardus
185.
Panormi
planities184-187.
Panormus
6, io, 11, 19, 38, 39, 43,
46, 65, 68, 69, 77, 79, 96, 143,
Aquila Fundanus
de
Richardus
de
comes
105.
Molisii
Mandra
56, 69, 97, 98, 100,
105, 108, 123-126, 138,
24,
comes
101,
104,
141,
153,
154, 161, 162.
Richardus
de
PaSagio (de Saya, de
144, 146, 155, 161, 177-186;
ecclesie
normitane
Laya) 105, 106, 108, 162.
archiepiscopus
Richardus
thesaurav.
Gualterius,Hugo ;
gaytus 109, 119, 128, 143,
rius v.
Panormitanus
Petrus;
145, 149, 157, 158, 160, 162.
canonicus
Robertus
v.
de
S.
Io-
hanne.
Papiensis cardinal
Papiretus57.
Parisinus
v.
Partenicum
diaconus
taneus
Petrus
Romane
curie
sub-
163.
Castro
Novo
Apulie capi-
67.
gaytus
eunuchus
86, 88, 90, 93-102,
25,
116,
26, 83,
130,
140,
141.
notarius
Petrus
Panormitane
Phenicia
132.
Richardus
Rogerii pater
169,
de
112,
Sangrensis
Richardus
Siracusanus
101,
104,
160,
161.
ecclesie
thesau-
PhilippusMansellus
49.
78.
108, 109,
castellum
Robertus
Bellisinensis
142.
comes
92,
93,
112,
63, 69,
98,
95,
113,
123,
(Rometta) 153.
(Bellisenensis,
Bellismensis)121-123.
Robertus
Bovensis
Robertus
Calataboianensis
22,
56.
(Calatabo-
iacensis,Calcaboiacensis)85, 115-
130,
Robertus
Severino
108.
17,
electus
Rimetula
Robertus
113.
186.
Sancto
stratigotus131,
Richardus
117,
Petrus
rarius
Messane
81, 83, 84, 88, 90,
comes
Caietanus
de
160.
(Piedimonte etneo) 164.
v.
Stephanus.
Perticensis
Petrus
Bartholomeus.
castellum
Pedemontis
Petrus
Willelmus.
v.
Richardus
Robertus
119.
de
Lauro
Casertinus
comes
140.
de
Novo
de Sancto
canonicus
burgo
Iohanne
109.
tanus
Panormi-
66y 67, 120,
145.
INDICE.
192
(Guischardus)
Guiscardus
Robertus
64;
dux
eius
4,
Apulie
guineus v. Willelmus;
v.
Rogerius.
Lorotelli
Robertus
14,
24,
20-22,
Mellenti
Robertus
Surrentinus
9-1 1, 13,
75,
83, 98,
77,
1
comes
Henricus.
v.
29,
comes
Albensis
Rogerius
78, 108.
Guiscardi
Roberti
52, 57, 61.
Rogerius Avellini
108, 134,
140,
de
Lucia
chiepiscopus
ar-
lernitani
SaV.
anche
68, 78,
157.
35,
comes
Sancti
Iohannis
(Maturano,
76.
146,
140,
rex
5, 7, 11, 32,
filia spuria 32.
eius
150;
filius,
comitis
4;
Rogerius Messane iudex 133, 134, 137.
Rogerius Reginus (Rheginus) archiepiscopus 88, 91, 92, 94.
filius 17, 108.
Rogerius Richardi
Sclavus
63,68, 70, 71, 73, 74.
Rogerius
Rogerius Sicilie comes
4, 64.
Sorellus
138.
Rogerius
Tironensis
Rogerius
stabulus
Rogerius
120,
magister
140,
Tricarici
comes
29;
Romane
v.
curie
anche
Romani
Romanus
senescalcus
140.
ponti-
Alexander;
subdiaconus
v.
trus;
Pe-
4.
v.
Iohannes.
Marci
Sancti
Severini
Sancto
Iohanne
canonicus
109.
(Romualdus)
Salernitani^
archiepiscopus 88, 91, 92,
122,
ni,
123, 160, 161.
146.
oppidum 131.
(de) Panormitanus
Robertus.
v.
Severino
Sangrensis
(de)
Phenicia,
v.
94,
comes
Richardus, Sy-
v.
mon.
Sarraceni
(Saraceni)
25,
57, 70,
115, 116, 119, 144,
no,
V. anche
173.
73,
158, 172,
Bulcassem, Sedictus.
casale
Sarracenorum
forum
164;
181, 182.
Sclafanum
Sclavus
Sedictus
dàka?)
senescalcus
senia
oppidum 15.
Rogerius.
Sarracenus
(Siddik seu
v.
117,
v.
Sa-
182.
Iohannes, Symon.
(noria) 184.
Sicilia insula, Trinacria
3, 4,
18,
20,
rev.
Rogerius ;
165-176;
7,87,
gnum4,
113-124,
mus
rex
v.
I,WillelRogerius,Willelmus
II. Siculi io, 30, 172, 173, 176.
95,
comes
5,
siliquafructus 185.
Silvester (Sylvester)comes
Silvester
Rothomagensis archiepiscopi regine
avunculus
castellum
Sancti
Sicilie
130,
Romanus
102-104.
(degli
monasterium
27, 28, 30, 46, 164, 171, 172, 176;
come-
158.
145,
182.
eremiti) 183.
80,
comes
121-124.
Matheus.
(de) v.
Willelmus.
30.
161.
Rogerius II, Rogerii
iudex
et
Agathes porta PanormÌ42,
Germani
oppidum 30.
Sancto
comes
32,
Giracii
Rogerius
52,
Marturano
Marturanensis)
I filius
Willelmi
comes
Creonensis
Rogerius
Rogerius
Rogerii
156,
lius
fi-
II
medicus
Sancta
Sancti
Rogerius Apulie dux
6, 23, 51.
Rogerius Apulie dux
Rumoaldus
121;
Rumoaldus;
80, 81, 83.
Sancte
filius 4.
fex
80, 82,
11,
Salernitanorum
v.
Salernus
162.
comes
Rogerius Apulie dux
Roma
civitas
capiturini.
Rogerius Acerranus
139,
Richardus.
15.
Salernum
princeps
Capue
regine frater
Sicilie
Salamon
$6,158, 160.
22.
Rodericus
155,
Andreas.
v.
Hugo.
v.
Salernitanus,
Robertus
14,
Sagio (de) v.
165.
142,
(de)
filius
comes
31,
Canina
Rupe
Rupeforti (de)
consan-
30, 81, 83.
(Sylvester)Marsicensis
69, 70, 72, 183.
Sinopoli (de) v. Iohannes.
Siracusa
176.
175,
Siracusanus
Siria
electus
(Syria)
147,
v.
Richardus.
158, 161, 162.
mes
co-
PROPRJ
NOMI
E
COSE
(Solavie)silve (boschi della
Solanie
Sila?)138.
Sorellus v. Rogerius.
Ebrardus.
v.
comes
Squillacensis
filius
admiratus
Maionis
Stephanus
45.
frater admiratus
Stephanus Maionis
31, 45.
Stephanus Perticensis
24,
cancellarius
consanguineus,
118, 119,
114,
137,
I33-H5,
v.
Rogerius magister
Tranensis
68.
archiepiscopus
triamita
(pannus) 178.
Tricarici comes
v.
Rogerius.
Trinacria
Sicilia insula.
v.
Tripolim Barbarie
civitas
Troianorum
140.
fines
150»
turris
frater
co-
mestabulus.
131,
149,
eius
Tironensis
193
Tropeensis episcopus 46.
Turgisius camerarius
140.
109-
127-129,
122,
I43-J46,
156, 158-160, 165;
v.
regine
comes,
NOTEVOLI.
5.
Greca, Pisana.
v.
Tustinus
(Iustinus,
Iustus,Tustanus)
episcopus 31, 91, 114.
Mazariensis
Gaufridus.
Andreas, Richardus.
v.
stratigotus
curie
Romane
subdiaconus
Surrentum
Petrus.
Venafrum
157.
comes
9,
n
ceps
via
108,
31.
70,
filius 23, 51,
Tarenti
prinprincipatus
;
Tarentinus
iudex
140.
v.
ludus
107.
veteris
Testamenti
ac
novi
depicta
ystoria 180.
Tetinus
episcopus (di Chieti)24.
Teutoni
tonici)
(Teuthoni, Teuthonici, TeuTeutoni176;
171-173,
cus
Therme
(Teuthonicus) rex v. Henricus.
oppidum 38, 126, 127.
thesaurarius
Thomas
v.
palatium v.
Amalfitanorum,
v.
maris.
Cooperta,
Marmorea.
(Guilelmus, Guillelmus,
de
Willelmus
125.
Sancto
Severino
I
eius
84, 87-89, 103;
filius
U. Falcando.
v.
Rogerius.
Willelmus
II
Willelmi
61, 88, 89, 129,
I
regis filius
134, 143, 144, 146,
148, 150, 157, 169, 170;
frater v. Rogerius.
Leluciensis
Willelmus
146.
eius
Willelmus
notarius
Willelmus
Papiensis cardinal
Willelmus
Roberti
Willelmus
Apulie dux 4.
Rogerii ducis filius 23,
Willelmus
Silvestri comitis
Ydrontum
(Hidrontum, Otranto)
123.
Guiscardi
ili.
guineus
consan-
zuccarus
51.
filius 108.
Petrus.
princeps 77.
78,
renti
Rogerii regis filius Tarex
princeps6;
7, II, 1861,
62, 8025, 27-29, 44, 59,
Willelmus
22,
de
Gisoaldo
158.
131,
Boamundus, Carbonellus.
Taurominium
(Tauromenium) oppidum
141, 153, 154, 164.
Laboris
Terra
io, 14, 22, 24, 29, 46,
78, 87, 90, 101, 133.
vehemens
motus
terre
164-165, 175.
tessare
Egidius.
Castellum
Willelmus
74.
51, 135;
v.
Gulielmus, Guliermus, Wilelmus)
22, 56, 57.
75-77.
30, 77;
Willelmus
v.
Tarsensis
24,
164.
Rogerii ducis
Tancredus
Tarentum
Vetus
abbas
comes
castrum
fons
63,
67.
Willelmus
senescalcus
Taberna
55,
51,
142.
140,
oppidum 98.
Venetia
Venusinus
comes
Symon Rogerii regisfilius,
54, 55, 58, 63, 64, 135.
17,
Symon Sangrensis comes
Taius
-13,
22.
19, 20,
cari)
Vi-
(corr.Vicarienses,di
155.
Policastrensis
Symon
Vacarienses
30.
Pietà vensis
Symon
Symon
v.
(saccarus)189.
13
30.
INDICE.
194
IL
VOCABOLI
REGISTRATI
NON
r.
reggenza,
23;
88,
p.
125,
p.
DEL
REGISTRATI
O
balius,
LESSICI
NE
7;
34,
p.
r.
diversa
forma,
p.
gine,
ori-
favilla,
abunde,
per
r.
3,
p.
4,
rr.
1-2.
abbondantemente,
3.
karissimus,^r
cardinalis,
/w
di
9.
e
cardinal,
CANGE
2.
r.
doppia
modo
a
habunde,
biformitas,
DU
SIGNIFICATO.
favillatim,
96,
p.
DEL
E
ALTRO
CON
r.
FORCELLINI
p.
95,
24
r.
carissimus,
186,
p.
p.
169,
r.
4
11.
r.
e
altrove.
licite,
r.
deviratus,
eviratus
per
p.
r.
97,
stoffe,
p.
179,
0
stoffa
r.
3.
senso
decorata
3
e
di
senso
p.
126,
phylosophus,
decorativa
di
liberamente,
r.
p.
116,
2.
prio,
pro-
5.
appendice
exarentasma,
nel
nel
di
redemptio,
ornamenti,
tassa
in
grave,
176,
p
imposta
commutazione
p.
78,
r.
6.
r.
5.
alle
di
terre
pena
belli
ri-
più
CONTENUTO
VOLUME
DEL
Prefazione:
I. Preliminari
II.
Falcando
Ugo
III.
La
Epistola
IIII.
La
Historia
V.
Le
edizioni
VI.
I
VII.
Pag.
vili
xm
xvi
xx
particolari alla presente
Liber
Falcandi
I. De
III.
De
credulitate
De
Maione
V.
De
voluntate
VI.
De
manifestatione
VII.
De
transitu
Vili.
Villi.
De
ristampa
xlii
Sicilie
regno
3
Salernum
io
Lorotelli
De
UH.
de
regis
transitu
II.
comite
11
mortis
regis
13
14
et
reditu
X.
De
amissione
XI.
De
Maione
XII.
De
comite
XIII.
De
Matheo
XIIII.
De
captione
17
Maionis
in
in
regis
18
Apuliam
civitatis
excidio
comitis
mente
regis
De
et
cum
pugna
Grecis
20
....
Barensis
21
Siciliam
22
Affrice
24
28
Andrea
30
Bonello
XV.
De
Rogerio
XVI.
De
liberatione
XVII.
De
Willelmo
XVIII.
De
mestitia
XX.
Sicilie
regno
xxv
Avvertenze
XVIIII.
de
Liber
o
codici
Hugonis
vii
et
qualiter
occidit
Maionem
regis
filio
44
regis
57
58
regis
filio
61
regis
ivi
regis
Allocutio
regis
Restitutio
Mathei
ad
31
62
populum
Bonelli
in
gratiam
regis
63
I$6
CONTENUTO
XXI.
De
captione Mathei
XXII.
De
vindicta
Bonelli
proditorum
subversione
Buterie
XXIIII.
De
habitatione
Butherie
XXV.
De
regis obitu
et
XXVI.
De
regina et
XXVII.
De
eo
Sciavo
68
Pag.
regni partes
de
et
fuit
ivi
75
regis Willelmi
creatione
fìlli
87
....
officialibus eius
in
quod
vita
inita
amicitia
90
habebatur
hodio
dilexerunt
dum
diversas
per
qualiterdestructa
castro
De
Rogerio
73
De
XXVIII.
de
et
Placie
XXIII.
mortem
VOLUME.
DEL
a
multis
quod post
103
eum
electum
inter
Siracusanum
et
Richar-
comitem
XXVIIII.
De
mobilitate
XXX.
De
sententia
104
mulierum
lata
105
cardinalem
per
in
iustitiam
contra
106
parte
XXXI.
De
fratre
XXXII.
De
qualitateet
regine
XXXIII.
De
statu
XXXIIII.
De
adventu
et
moribus
diversitate
Stephani
filiicomitis
XXXVI.
De
consuetudine
XXXVII.
De
ordinatione
XXXVIII.
De
avaritia
Oddonis
XXXVIIII.
De
ilio
retribuit malum
Stephani
qui
quod
circum
quod
XXXXI.
De
accusatione
XXXXII.
De
sententia
XXXXIII.
De
invidia
XXXXV.
Nota
XXXXVI.
Nota
XXXXVII.
110
ecclesie
ni
ivi
112
notarii
ivi
[sinjgulisdeberent
a
[ajccipere
populus
non
Roberti
lata
bono
prò
114
Calataboianensis
'
115
Robertum
contra
Stephanum
117
cancellarium
118
detractores
contra
ad
odia
119
tempus
Robertus
dissimulanda
sunt
quod cupiditasfidem
Qualiter
ivi
....
corrumpit
Bellisinensis
120
infirmatus
est
.
XXXXVIII.
Nota
XXXXVIIII.
Hugonis
rium
periculum
.
.
.
medici
[De] captione Salerni
L.
De
sententia
LI.
De
profectu regis
LII.
De
officialibus
LUI.
De
accusatione
LIIII.
De
reditu
LV.
De
officialibus curie
Falcandi
109
....
cancellarium
in
Panormitane
contra
quod
Perticensis
curie
eo
Ratio
ivi
108
creatione
XXXXIIII.
civitatis Messane
hominum
curie
De
[De]
107
.
XXXV.
XXXX.
eius
122
medici
lata contra
qui propinavitvenenum
Salernum
medicum
123
129
130
stratigoti
131
regis Panormum
Petrum
.
124
Messanam
curie
Epistolaad
121
143
ivi
Panormitane
ecclesie
thesaura-
169
Finito
di
nella
oggi
stampare
Forzani
tipografia
di
Edizione
STOfciO'J
ITA
L
*
1 A
*
N
9
di
luglio
e
esemplari.
trecento
ISTITUTO
*
9
0
6
C.
1897
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