scuola FEDERICO FELLINI
Si tratta di un viaggio un po’ virtuale e un po’ reale in
uno zoo, in un bioparco, come qualcuno lo potrebbe
chiamare, insomma nel fantastico mondo degli animali
tanto amati dai bambini di tutte le età.
È stato un pretesto per fare ricerca di immagini, di
notizie e di aspetti e caratteristiche sugli animali che
popolano e potrebbero popolare il bioparco di ogni
città.
Ci auguriamo che questa ricerca potrà essere utile a
tutti coloro che, possedendo questo CD lo potranno
utilizzare come piccola enciclopedia multimediale.
Grazie!
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Mammiferi
Uccelli
Animali
Marini
Animali
feroci
Museo
Fellini ZOO
Scimmie
Insetti
Rettili
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BOA
COBRA
I Rettili
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CAMALEONTE
Il Boa
Il Boa chiamato più comunemente Boa costrittore.
Appartiene alla famiglia dei Rettili.
Non è un serpente velenoso ma le sue spire
possenti che avvolge intorno alla vittima è
capace di stritolarla in pochi attimi.
E’ ghiotto di piccoli mammiferi come i ratti.
Quando è sazio rimane anche una settimana senza cibo.
Depone le uova e alcune specie partoriscono serpenti vivi.
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Il Cobra
Appartiene alla famiglia dei Rettili.
Sono molto velenosi.
I morsi del cobra dagli occhiali e il cobra reale sono fulminei e letali.
Il cobra reale è il serpente velenoso di maggiori dimensioni: lungo 6
metri.
Quasi tutti i serpenti trascorrono la maggior parte dell’esistenza sulla
terra.
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Il Camaleonte
Appartiene alla famiglia dei Rettili.
Afferra le sue vittime con la lingua
lunghissima dalla punta appiccicosa.
Quasi tutte le lucertole camminano su 4 zampe. Sono famosi per la
loro capacità di mutare colore.
Non sempre adattano il colore a quello dell’ambiente circostante;
in realtà cambiano colore a seconda della luce.
Quando fa freddo è di solito bruno: se la temperatura e la luce
variano diviene verde oppure giallo verdastro pallido; quando è
eccitato il suo colore verde diviene più intenso ma se perde un
combattimento con un altro camaleonte ritorna di colore bruno.
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Le scimmie
GIBBONE
GORILLA
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SCIMPANZÈ
Il Gibbone
Appartiene
all’ordine
dei
Primati
che
comprende oltre alle
scimmie
altri
mammiferi poco noti.
In generale le
scimmie diffuse sia
nel nuovo che nel
vecchio mondo spesso
hanno lunghe code
che servono loro quasi
fosse una mano.
Trascorre pigramente
la vita sugli alberi:
di dimensione più
piccole rispetto agli
altri, ha braccia
talmente lunghe da
sfiorare la terra
anche quando sta
eretto.
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Il Gorilla
Appartiene all’ordine dei Primati che
comprende oltre alle scimmie altri
mammiferi poco noti.
In generale le scimmie diffuse sia nel
nuovo che nel vecchio mondo spesso
hanno lunghe code che servono loro
quasi fosse una mano.
Originario dell’Africa.
Più grosso di qualunque altra scimmia,
ha un aspetto feroce e possente: invece
purchè non venga molestato è
abbastanza inoffensivo.
Spesso costruisce tra le fronde degli
alberi delle piattaforme di tronchi che
utilizza di notte come un nido; di giorno
molto spesso è facile vederlo camminare
sul terreno con una caratteristica
andatura a quattro zampe.
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Lo Scimpanzé
Appartiene all’ordine dei
Primati che comprende oltre
alle scimmie altri mammiferi
poco noti.
In generale le scimmie
diffuse sia nel nuovo che
nel vecchio mondo spesso
hanno lunghe code
che
servono loro quasi fosse una
mano.
Animale più simile all’uomo
ed è dotato di una certa
intelligenza.
Originario dell’Africa.
Scimmia
più
conosciuta
avendo una grande capacità
di adattamento, è facile
allevarla
in
cattività:
collocata
persino
nelle
navicelle
spaziali
per
sperimentare l’effetto dei
voli sugli esseri viventi.
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Gli insetti
APE
MOSCA
GRILLO
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La Mosca
Appartiene alla famiglia dei
Ditteri.
Questo nome significa che
questi animali sono composti
da due ali.
Sono vivipari, ossia le uova si
schiudono nel corpo nella
madre e perciò vengono
partorite le larve
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L’Ape
Appartengono alla famiglia dei Imenotteri.
Vi sono due tipi di specie: le api Regine e quelle operaie.
Le api Regine sopravvivono soprattutto durante la stagione invernale.
Le api operaie vivono durante l’anno e si cibano del miele accumulato durante l’anno.
Debbono cercare fiori e raccogliere il nettare, costruire il favo, riempirlo di miele e
ricoprirne con un coperchietto allo scopo di conservare il miele.
Vi sono alcuni compiti che devono essere fatti nell’alveare:
1)
le cure che occorrono all’ape Regina;
2)
pulizie
3)
Metodo della ventilazione ottenuta agitando le ali per far penetrare aria fresca
nell’alveare.
4)
Riparare tutti i guasti o le imperfezioni dell’edificio.
A volte le api operaie si trasformano in api guerriere e difendono l’alveare dagli intrusi
utilizzando i pungiglioni
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Il grillo
Fa parte della classe degli insetti più importanti chiamata Antropodi.
Vi sono 75.000 specie d’insetti e la parola insetti significa “divisi settori”
Il corpo di questi animali è diviso in tre settori: testa torace e addome.
Tutti gli insetti sono forniti di antenne.
Il Grillo appartiene alla famiglia degli Ortotteri
Il grillo è formato da due paia d’ali
Non può passare a lungo inosservato, in quanto il suo potente e allegro stridio
permette di localizzarlo subito.
Questi garruli animaletti amano riprodursi e deporre le uova nel giardino e negli
orti.
Il grillo campestre ama vivere all’aperto ma talvolta penetra nelle abitazioni dove
procura danni ai vestiti e biancheria.
Sono simili a foglie come i catididi, affini ai grilli e alle cavallette e i membracidi:
questi possono anche essere scambiati per spine o gemme.
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I Mammiferi
GIRAFFA
ZEBRA
ELEFANTE
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L’Elefante
Nome di questo antenato dell’elefante è
Moeritherium, parola che deriva dal lago
Moeris antico dell’Egitto ora asciutto dove
sono stati rinvenuti fossili di questo animale.
Non solo la mandibola dopo essersi
allungata ridivenne corta e si trasformò in
qualcosa di simile ad un mento, anche le
zanne inferiori scomparvero e le lunghe zanne
superiori si incurvarono all’insù invece
che verso il basso. Senza più una mandibola
su cui appoggiarsi la proboscide si allungò
notevolmente verso il basso e divenne la
tipica proboscide da elefante.
Quasi del tutto glabro, possiede zampe
massicce e grossi piedi inadatti per
camminare in zone rocciose. Giganteschi
pachidermi dalla lunga proboscide sono sicuramente inconfondibili e ne esistono di due specie:
Elefante Africano di mole maggiore e possiede orecchie più grandi rispetto all’Elefante Indiano. Animale selvatico è assai difficile da convincerlo
ad aiutare l’uomo.
Elefante Indiano è addestrato a compiere ogni tipo di lavoro: in passato è stato usato persino sui campi di battaglia.
Gli elefanti racchiusi nel recinto degli zoo sono abituati a mangiare di tutto e, spesso, il momento del pasto costituisce uno spettacolo divertente
per i visitatori. Gli esemplari liberi si cibano solo di erba e di foglie: utilizzano le zanne per portare alla superficie le Radici.
Sono forniti di quattro grossi denti con cui masticano le piante: quando sono consumati ricrescono immediatamente.
Molti credono che gli elefanti siano longevi di un uomo: credenza errata in quanto pochi di questi animali superano i 70 anni.
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La Giraffa
Famiglia di Paridigitati.
E’ fornita di gambe e colli talmente lunghi da
renderla l’animale più alto della terra; può
raggiungere la considerevole altezza di 5
metri e mezzo.
“Sui Trampoli” assume una strana posa
quando deve bere: allarga le zampe anteriori
finché la testa riesce a toccare l’acqua.
Il collo e le zampe sono utili per brucare le
foglie degli alberi più alti, che altri animali
non possono raggiungere.
Può resistere per lunghi periodi senza bere
perché trattiene l’acqua contenuta nelle foglie
di cui si ciba: non ha la medesima resistenza
alla sete del cammello.
Il suo mantello a macchie è molto utile per
mimetizzarsi,
perché
ha
l’aspetto
del
sottobosco illuminato dalla luce del sole o
della luna, che filtra tra i rami degli alberi.
Quando non ha la
difende
tirando
talmente robuste e
in grado di uccidere
possibilità di fuggire si
calci;
possiede
gambe
zoccoli così pesanti che è
anche il leone.
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Appartenenti alla famiglia dei Ungulati Imparidigitati.
Gli imparidigitati sono animali con un numero dispari di dita: fanno parte di
questo gruppo il cavallo, l’asino, la zebra, il tapiro e il rinoceronte.
Le zebre sono riconoscibili per il mantello a strisce, pur riuscendo a
mimetizzarsi fra l’erba alta od in mezzo ai cespugli, sono facilmente preda dei
leoni.
La
zebra
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Gli Uccelli
PAVONE
GUFO
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AQUILA
Appartiene alla famiglia
dei Rapaci notturni
Il Gufo
La luce del sole ferisce i
loro occhi mentre, al buio
la
loro vista è talmente
acuta che riescono ad
individuare
anche un piccolissimo
topo.
Sono dotati di udito
finissimo.
Sono in grado di
avvicinarsi alle prede
senza rivelare
la loro presenza.
Infieriscono contro Ratti
e topi.
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Il Pavone
Appartiene alla famiglia dei
gallinacei
Famoso per le sue penne
variopinte, è uno degli uccelli
più decorativi: quando allarga
la coda formando un
grandissimo ventaglio dai colori
smaglianti.
Cammina impettito quasi fosse
conscio della propria bellezza.
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Appartiene alla famiglia dei rapaci
diurni.
Vi è un tipo di aquila chiamato Aquila
pescatrice.
L’Aquila
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Gli animali Acquatici
DELFINO
FOCA
SQUALO
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La Foca
Appartiene alla famiglia dei
Cetacei.
Trascorre la maggior parte
del tempo
sulla terraferma
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Il Delfino
E’ un animale appartenente alla famiglia dei Cetacei. Vive prevalentemente in
mare. Predilige in genere le acque fredde.
Animale intelligente e assai docile, noto per la sua agilità e la grazia con cui
si muove in acqua. Vi sono due tipi di delfino: quello comune e quello
maculato
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Lo squalo
Pesce appartenente alla famiglia dei
Cordati
Sono dotati di orecchi.
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Animali Feroci
ORSO
BIANCO
LEONE
TIGRE
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Nell’ordine
dei
Carnivori
vi
sono
comprese
numerose
famiglie.
Una di queste famiglie
facenti parte è quella
dei felini di cui fa
parte anche la tigre,
il puma il giaguaro, il
leopardo,
la
lince
rossa,
l’ocelot,
il
ghepardo
domestico.
Il leone asiatico è
sotto la protezione
governativa in quanto
è
un
esemplare
sempre stato cacciato
sia dalle popolazioni
perché
distruggeva
il
bestiame e sia dai
maragià
perché
costituiva una preda
difficile e ambita nella
battute di caccia.
Il Leone
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Appartenenti alla famiglia degli Ursidi
Gli orsi dal corpo tozzo e pesante sono
affini sai ai canidi, sia ai procionidi e,
come questi, hanno una dieta assai varia:
pesce, insetti e bacche, miele.
L’orso
Nonostante la mole e il modo di
camminare goffo e impacciato, possono
correre abbastanza velocemente e
sopraffare prede molto grosse.
Vi sono vari tipi di orsi
e sono i
seguenti.
Il Panda gigante e il bassarisco astuto
appartengono ai carnivori: il panda,
assai simile nell’aspetto a un orso, vive
nelle foreste di bambù dell’Asia
orientale
e
si
nutre
quasi
esclusivamente di germogli di bambù.
Il bassarisco che con il panda
appartiene alla famiglia dei procionidi,
si nutre di carne.
Molti
orsi
trascorrono
dormendo
l’inverno, ma questo sonno non si può
definire un vero e proprio letargo come
nel caso del ghiro e del riccio: infatti
di quando in quando si svegliano e si
sgranchiscono le membra; inoltre il
battito
cardiaco,
la
frequenza
respiratoria e la temperatura sono di
poco inferiori a quelle normali: il loro
sonno invernale perciò è più simile a
quello degli scoiattoli.
L’orso bianco è stato fino a pochi decenni fa
un indisturbato abitatore delle Regioni
Artiche coperte da ghiacci eterni, ora è in
pericolo di estinzione: essendo ormai facile
raggiungere anche quelle remote zone è
diventato preda ambita di molti sportivi
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La tigre
Nell’ordine dei carnivori sono comprese molte famiglie: una di queste è rappresentata
dai felini.La tigre, insieme ad altri animali fa parte di questa famiglia.
Anche se ormai si è estinta indichiamo in breve alcune caratteristiche della tigre dai
denti a sciabola.La tigre dai denti a sciabola era invece un carnivoro dell’età glaciale.
Questo grosso felino possedeva due enormi zanne, taglienti come spade (o sciabole),
con cui infliggeva terribili pugnalate anche agli animali coperti di pelle coriacea come i
mastodonti, probabilmente sue prede preferite.
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Museo
Museo
Ab a zoo
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Animali Preistorici
ALLOSAURO
ERYOPS
DIPLODOCO
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Il Diplodoco
Il colossale Diplodoco, l’animale terrestre più lungo che sia mai esistito, misurava
circa 27 metri dal muso alla punta delle coda.
Mangiava solo piante tenere che crescevano nei numerosi laghi e acquitrini: non
poteva nutrirsi d’erba, perché l’erba non esisteva ancora.
Questa enorme creatura probabilmente trascorreva tutto il giorno a inghiottire
cibo, per placare la fame: il suo corpo pesantissimo era quasi sempre semi
sommerso negli stagni perché in questo mondo era sorretto dall’acqua.
Nella minuscola testa del diplodoco non vi era molto spazio per il cervello, che
pesava circa mezzo chilo: piuttosto poco per un corpo di circa 25 tonnellate!
Anche questo bestione iniziava
la sua vita sgusciando da un
uovo: sappiamo che le uova di
un dinosauro lungo circa 3
metri
erano lunghe circa 20
centimetri: se le uova di un
diplodoco avessero avuto lo
stesso rapporto di lunghezza
rispetto all’animale adulto,
quali enormi dimensioni
avrebbero raggiunto?
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L’Allosauro
La parola dinosauro significa rettile
terribile, non è
un nome indovinato perché non
tutti i dinosauri
erano terribili, anzi alcuni
erano piuttosto piccoli,
e altri, benché grossi, erano
erbivori del tutto
innocui; esistevano però alcune specie di dinosauri
veramente spaventosi.
L’Allosauro, un feroce carnivoro lungo più di 10 metri,
era un dinosauro veramente pericoloso per gli altri
animali.
Allosauro significa rettile saltante: si suppone che
questo orrendo mostro usasse le robuste zampe
posteriori, su cui si reggeva per balzare addosso alle
prede.
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L’Eryops
Gli animali terrestri più importanti erano gli anfibi e i rettili, ma nessuno aveva le dimensioni
gigantesche dei rettili e dei mammiferi delle ere successive.
L’Eryops, un grosso anfibio di quel periodo, raggiungeva una lunghezza massima di 2-2,5
metri; sembrava una rana gigantesca, con la coda. Possedeva un terzo occhio posto sulla
fronte.
Il nome scientifico di questa creatura è Eryops megalocephalus, cioè Eryops dalla grossa
testa; possedeva una testa enorme e una bocca smisurata.
. Era in grado di camminare, ma non certo velocemente: le sue zampe, benché robuste, erano
talmente corte che il corpo restava di poco sollevato sul terreno. Passava tutto il giorno ai
bordi degli acquitrini: trovava per nutrirsi, pesciolini e pianticelle acquatiche appena sotto il
pelo dell’acqua. Poteva grazie ai denti acuti, catturare e divorare i piccoli anfibi.
Il suo grosso cranio formato da ossa assai spesse, conteneva un cervello di piccole
dimensioni: stava sempre a crogiolarsi pigramente al sole e non si curava del mondo
circostante; forse emetteva di tanto in tanto un rauco gracidio, poiché è probabile che
avesse una voce come le rane e i rospi d’oggi giorno. A differenza di alcuni anfibi che vivono
tutt’ora, l’Eryops nonostante le
gigantesche dimensioni, scomparve
milioni di anni fa.
Il più grande anfibio dei nostri
giorni, la salamandra gigante
del Giappone, è lungo solo
la metà di questo
antico animale.
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Molluschi
Artropodi
Echinodermi
Cordati
Tipo
Emicordati
(Balanogrossi)
Urocordati
(Ascidie)
Cefalocordati
(Anfiossi)
Vertebrati
Sottotipo
Anfibi
Rettili
Uccelli
Mammiferi
Classe
Chirotteri
(Pipistrelli)
Proboscidati
(Elefanti)
Roditori
Carnivori
Ordine
Mustelidi
(Donnala)
Ursidi
(Orso)
Procionidi
(Procione)
Felini
Famiglia
Acinonyx
(Ghepardo)
Panthera
(Pantera)
Felis
(Gatto)
Genere
Panthera Tigris
(Tigre)
Panthera Pardus
(Leopardo)
Panthera Leo
(Leone)
Felis Cattus
(Gatto Domestico)
Specie
Americano a
Pelo corto
Persiano
Di Man
Siamese
Varietà
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Specie in Estinzione
Il lupo
Il panda
La balenottera azzurra
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E’ il più grande animale mai vissuto sul globo
terracqueo. Pesa più di 30 elefanti, di 3 dei
più grossi dinosauri mai esistiti, o di 2000
persone. Il suo cuore pesa 550 kg, il fegato
una tonn, la lingua 350 kg Questa
balenottera può essere lunga più di 30 m (3
vagoni ferroviari) e pesare più di 150
tonn La più grande nota, catturata nel
1926, misurava m 33,30; la più
pesante, uccisa nel 1924,si dice
raggiungesse le 200 tonnellate.
Preferita dalle flotte baleniere della
prima metà del secolo, la balenottera
azzurra è stata quasi sterminata,
tanto da essere stata posta sotto
protezione fin dal 1967. La sua
consistenza può essere oggi di meno di
2.500 esemplari (1) massimo 5.000
(1), mentre prima che iniziasse la
caccia intensiva ve ne erano circa
250.000.
I balenieri commerciali hanno
sfruttato quasi tutti i grandi Cetacei,
portandone alcune specie e molte
popolazioni vicino all’estinzione,
soprattutto dopo l’adozione dell’arpione
esplosivo sparato dal cannoncino (a
partire dal 1864) e delle navi
"fabbrica" (impropriamente dette navi
"fattoria" dall’inglese factory ships.
La Balenottera
Malgrado ciò, il commercio internazionale dei prodotti di
balena, che era enorme, anche se è ora molto diminuito,
non è cessato del tutto. Eppure esistono oggi sostituti
naturali e sintetici di tutti i prodotti dei grandi cetacei,
a prezzi competitivi.
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Il lupo comune (Canis lupus) o lupo grigio, è
il canide selvatico di maggiori dimensioni: i
maschi adulti pesano in media sui 30-40
Kg. Era il mammifero con la più vasta
distribuzione al mondo in tutto l’emisfero
settentrionale. Oggi le popolazioni più
numerose si trovano in Canada, Alaska e
nell’ex URSS (1). Si trova ancora anche in
alcuni stati dell’Europa occid., ove l’Italia
ne vanta la popolazione più numerosa (oggi
di circa 500, in aumento ed espansione). Il
WWF
Italia dispone
di
abbondante
documentazione sul lupo appenninico e sui
progetti
per
la
sua
protezione
e
conservazione.
Alcune
sottospecie
o
popolazioni di lupo comune sono minacciate
(1). Il lupo rosso (Canis rufus) è il canide
più "in pericolo" ("CR") (1) al mondo. Era
una volta diffuso in tutti gli Stati Uniti
sud-orientali.
Estinto in natura, ora si trova solo in alcuni Rifugi e Parchi della Carolina del Nord e delle
Smokey Mountains, dove ne sono state reintrodotte alcune decine dal 1988, mentre circa 200 si
trovano in cattività o semi-cattività. Il coyote (Canis latrans) è diffuso in tutti gli Stati Uniti,
nel Canada meridionale, in Messico e in America centrale. E’ in aumento anche se cacciato per la
sua pelliccia, per sport e per ridurre le perdite di pollame e bestiame. Il rosso lupo del Simien
(Canis simensis) è il secondo maggiormente "in pericolo" ("CR") (1) ed è ridotto, con meno di 700
esemplari, ad alcune montagne dell’altopiano etiopico. Nutrendosi di roditori, è un predatore
essenziale nella catena alimentare e contribuisce a regolarne le popolazioni. L’unica popolazione
consistente di lupo del Simien, è quella di 200-300 nel Parco Nazionale delle Bale Mountains in
Etiopia.
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Il lupo
Le maggiori minacce per la
sopravvivenza del panda gigante
sono la distruzione del suo
habitat e il bracconaggio per
esportarne la pelle. L'esame di
immagini riprese da satelliti ha
evidenziato che l'habitat adatto
a questa difficile specie è
diminuito del 50% durante gli
ultimi 15 anni, ed è ora ridotto a
11.000 Kmq in sei aree isolate.
La cattura accidentale in
trappole poste per altri animali
rappresenta un'altra importante
minaccia. Un' ulteriore grave
problema è la fioritura dei
bambù. A intervalli regolari (da
10 a 100 anni, a seconda della
specie) le piante di bambù
fioriscono tutte insieme su grandi
aree, e poi muoiono. Ci vuole
circa un anno prima che
germoglino di nuovo dai semi, ma
possono passare 20 anni prima
che la foresta possa nuovamente
dare rifugio e nutrimento ai
panda.
Il Panda
In questi casi i panda devono trasferirsi in altre zone dove i
bambù non sono fioriti. Nel passato ciò non era un grosso
problema, ma con l'espansione delle popolazioni umane, vaste
aree di foresta sono state tagliate per lo sfruttamento
agricolo dei terreni, e gli spostamenti dei panda sono diventati
difficili o addirittura impossibili.
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Il goralla
Il copiattolo
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Il goralla è un incrocio tra un gorilla, una rana e una
farfalla, ha la faccia composta dagli occhi e dalla
bocca simile ad un clown.
Cammina lento lento
ad andatura quadrotta,
sbattendo la schiena e rotolando a terra con la schiena
bombotta e triangolotta.
Ogni tanto nella foresta raccoglie fiori gialli e
fosforescenti a forma di margherita e sfogliandoli uno
ad uno si domanda: sono fortunato o non lo sono?
E se lo sono quanto lo sono?
Ha le ali talmente lunghe e pesanti che a volte non
riesce a prendere il volo.
Con la sua forma così buffa e grassoccia è difficile
che possa mimetizzarsi o non essere riconosciuto dagli
altri.
E’ talmente simpatico e giocherellone, che è difficile
staccarsi da lui, anche per la strana forma di cui è
composto.
Con le sue mani piccolissime riesce con una grande
abilità ad arrampicarsi talmente velocemente all’albero
in modo da poter prendere qualsiasi cosa li sia visibile.
E’ difficile vederlo da solo, in quanto predilige la
compagnia di altri animali.
Durante il giorno è difficile vederlo nello stesso posto
in quanto ama spostarsi seppur lentamente in altri posti
alla ricerca di cose nuove.
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Il Goralla
È un incrocio tra un Koala, un piccione,
uno scoiattolo. Ha la faccia molto
buffa da somigliare ad un orsacchiotto
bianco gioviale e dalla lunga coda a
forma di curva molto grossa.
Malgrado non sembra, ma il suo modo
di zampettare è talmente veloce da
arrampicarsi sugli alberi e mangiare
foglie a volontà, almeno quelle che
trova.
Di notte non lo si vede in quanto è
molto pigro e ama dormire molto.
Si scatena di giorno tanto che non
ama stare nello stesso posto.
Ama essere coccolato e quando si
ferma qualcuno, smette di zampettare
e con le sue mani piccole si mette a
giocare anche tutto il giorno senza
pensare ad altro.
Essendo di forma assai buffa, non ha
difficoltà ad essere riconosciuto, al
punto che agita la coda per trovare
nuovi amici e una volta trovati fa un tal
caos che è difficile da poterlo mandare
via.
Agita le ali e alle volte tenta pure di
volare, ma non riuscendoci non si
dispera e tenta in tutti i modi di
zampettare a più non posso evitando di
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avvilirsi troppo.
Il Copiattolo
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