Elaborati Progetto:
A scuola nei Parchi
Classe quinta
anno scolastico 2013- 2014
Scuola F.Rismondo Faè di Oderzo"
Perché abbiamo aderito a questo progetto?
Arturo: stiamo facendo questo lavoro per dimostrare al servizio della Regione Veneto
che da questo progetto abbiamo imparato molto.
Gioia: oltre ad essere d’accordo con Arturo vorrei aggiungere che ci è servito anche
per osservare meglio la natura e stimarla …
maestra: stimarla come ....?
Gioia: sì, ringraziarla, come amarla!
Phukraj : per me il progetto “A scuola nei parchi” è servito per incominciare ad
amare la natura ed insegnare questo valore ai bambini più piccoli; per esempio a
lasciare il giardino della scuola pulito
Harkirat: pulire la natura significa rispettarla ed amarla
Matteo: imparare dalla Natura
Edoardo: curare la Natura perché lei ci fa vivere, soprattutto gli alberi; lo abbiamo
anche studiato in scienze
Helena: rispettare la Natura è un nostro dovere; per noi la Natura è un dono e come
tale ne siamo felici; al giorno d’oggi la Natura viene trascurata dall’uomo e questo
lavoro ci suggerisce come fare e ci qualifica come guardiani della Natura
Giacomo S.: scoprire cose nuove e imparare quanto è bello stare a contatto con la
Natura
Rachele: Sì, imparare quanto è bello stare a contatto con la natura
DENTRO IL BOSCO
NELLE DIVERSE STAGIONI
Conoscevamo alcune giornate nelle diverse stagioni in cui siamo stati benissimo
insieme.
Le avevamo imparate ad amare quando abbiamo conosciuto il maestro Fausto .
Lo avevamo incontrato la prima volta nella gita al Piave, in classe prima. Quest’anno
in quinta, ci accompagna nel progetto indetto dalla Regione Veneto: ”A scuola nei
parchi. I guardiani della Natura” .
Egli ci guida nel bosco di Cavalier di mattina, dove l’aria è scintillante e fresca, e
sembra che non voglia lasciarci anche quando torniamo in pulmino; infatti continua a
raccontarci tantissime storie.
La prima volta entrati nel bosco abbiamo visto le masse sempre più scure delle
querce ergersi in alto, quelle degli olmi, dei pioppi e dei carpini contro il cielo, fisso
in una lucente chiarità.
Per ben tre volte il maestro Fausto ci ha accompagnati verso l’entrata per raggiungere
il cuore del bosco: in autunno, in inverno e infine in primavera.
Andavamo insieme ai nostri amici di classe 4°, con le insegnanti, mentre l’autista del
pulmino si affacciava al finestrino e ci vedeva sparire alla sua vista.
Scendevamo nel bosco e ci inoltravamo nel sentiero e nel punto che il maestro
Fausto, dopo un suo sopralluogo aveva previsto. La prima volta abbiamo scelto e
recintato uno spazio di alberi e arbusti per riconoscere i nomi e le caratteristiche
degli stessi.
Eravamo in autunno. Pensiamo ora al bosco , che chinava nel sonno i suoi alberi
frondosi e compatti, alle foglie già rosse, gialle e ancora verdi , quando quella mattina
passavamo sotto i loro rami colorati.
La seconda volta dopo aver recintato il nostro spazio, abbiamo realizzato il frotage
delle diverse cortecce.
Eravamo in inverno. Ci ricordiamo ancora il bosco tutto spoglio con i rami lunghi e
scuri che si orientavano o pendevano sul sentiero; sembravano delle radici che
formavano degli archi.
La terza volta abbiamo osservato e “studiato” i fiori di diversi tipi di specie. Divisi in
piccoli gruppi potevamo disegnare dal vivo i fiori che si presentavano ai nostri occhi.
Come dei piccoli amici, folletti colorati di campagna, si sono presentati : il gigaro, la
pervinca, l’amio rosso, il “ciuccetto”, l’ orchidea di bosco, la veronica, il sambuco,la
viola, l’anemone di bosco, il fiore di fragola e il ranuncolo.
Eravamo in primavera. Ci ricordiamo un’aria diversa come una grande bellezza che
ci avvolgeva. Sembrava di volare in un posto leggero, delicato per la luce del sole
che si intravedeva attraverso le foglie agitate appena dal venticello.
Oggi abbiamo un desiderio , noi classe 5°, essere soli e immaginare il bosco immerso
nel buio. Ma non sarà solo un’immagine quando andremo in maggio in Cansiglio al
rifugio Vallorch.
Udiremo il silenzio lontano del bosco, in cui mai ci siamo inoltrati durante la notte,
ma che già ci attrae, quanto il rumoroso brusio del bosco di giorno. Speriamo di
rimanere a lungo nel bosco, attenti ai progressi della notte, alle forme che
prenderanno le piante, al loro dissolversi nel buio.
Vorremmo ringraziare soprattutto due personaggi molto importanti per noi: la guida
del bosco di Cavalier, il maestro Fausto e la Natura che ci ha stupito sempre con la
sua bellezza, e la sua presenza senza la quale non potremmo vivere felici.
Racconto collettivo classe 5°
Poesia……
Il nostro albero Alberto Inverno
Inverno inverno
fra poco te ne vai
e te ne pentirai
perché sei spoglio
come un quadrifoglio.
Inverno inverno
con il freddo e il gelo gli uccelli ti cantano a ritornello.
E gli animali si distendono sotto il tuo albero,
correggono i compiti di volo che a casa fanno e
sono in buona compagnia .
Inverno inverno
vieni qua a scaldarti
c’è la nostra felicità a coccolarti.
Albero
ormai spoglio sui rami nudi e neri,
sussurri con voce spaventata alla fredda e oscura notte.
Albero caro
senza foglie
spoglio tu sei,
ma non ti preoccupare dopo le riavrai.
Albero
spoglio senza una foglia
hai voglia
di una foglia.
Albero
senza foglia
ti riposi ancora
aspettando le foglie come una lettiera di primavera.
La lettiera cresce come l’erba
sotto foglie nere, marroni, arancioni,
sulla terra nasce
si sviluppa
e risplende di nude gemme non più marroni.
Se arriva la neve …
....cara neve
vieni giù
io ti sto aspettando sempre più.
Io ti voglio
vieni giù!
Bianca
come il mio cuore.
Il vento soffia
soffia sull’albero indifeso,
soffia e nell’aria la neve vola.
Vento
vento freddo
con le tue girandole fai svolazzare
foglie secche e le fai volare ….
Albero
albero Alberto sei
d’inverno di nero e di bianco stai.
Ma rami e radici storte
come delle corde morte hai.
E uccelli e scoiattoli
dal freddo e dal gelo proteggi come un velo.
La luce dell’alba sta per arrivare
albero Alberto...
e l’inverno ....
dal letargo se ne vuole andare.
NEL BOSCO DI PRIMAVERA
Entravamo nella località di Cavalier avevamo l’intento di inoltrarci nel nostro bosco.
Noi, classe 5 preparammo frettolosamente qualcosa da mettere nello zaino per
scrivere qualche appunto e per disegnare. Ci recammo all’appuntamento con i nostri
compagni di classe 4° e finalmente partimmo per l’eccitante ed entusiasmante gita.
Ci trovammo dapprima su una radura coperta da dei fiori colorati che venivano
lievemente mossi dalla brezza fresca. All’esterno del bosco si trovavano dei filari di
alberi coperti da germogli teneri e freschi. Le sfumature delle chiome degli alberi
facevano sembrare il bosco come un enorme quadro dipinto ad acquerelli.
Superando un gigantesco tronco ci ritrovammo dinanzi ad uno spettacolo leggiadro:
vi era un largo sentiero su cui si ergevano numerosi arbusti dai quali spuntavano
radici di qua e di là. Un ramo segato per terra ci fece inciampare e cademmo sul
fango e ci sporcammo tutti. Un bambino si appoggiò ad un albero e, sfortunato
com’era, gli cadde un rametto in testa: vide quasi le stelle e per un po’ gli rimase un
forte mal di testa. I nostri amici ci seguirono verso una casa vecchia, coperta di rovi
irti, che dominava tutta quella piccola pianura.
Aprimmo la porta marcia ed entrammo. Si vide all’inizio una scala di marmo che
sembrava uno scivolo, il soffitto era decorato con stendardi e orifiammi sui quali era
presente lo stemma della famiglia che abitava nella casa.
Il lieve chiarore del sole illuminava, attraverso le finestre di origine gotigo , la stanza
principale dell’edificio.
Tra le pietre della casa era nato del tenero muschio.
Usciti dallo spettrale edificio ci incamminammo lungo un sentiero con ai lati due
filari di felci. I piccoli anemoni che spiccavano come veli al vento, tra una distesa
immensa di violette, diffondevano un lieve e piacevole odore.
IN CANSIGLIO
Sabato 24 maggio siamo partiti per la magnifica gita in Cansiglio.
Quando siamo arrivati abbiamo sistemato il letto e siamo andati a giocare a pallone
con la porta “minicicciola”che nessuno riusciva a fare goal tranne Serafin e Casonato.
Alle sette e mezza abbiamo cenato con la pastasciutta al ragù e la cotoletta con le
patate al forno e le patate fritte.
Alla sera, la guida ci ha portato a fare una passeggiata in notturna con tre tappe : la
prima tappa ci siamo fermati al villaggio dei Cimbri, Vallorch dove la guida ci ha
raccontato una leggenda la leggenda “del Bus della Lum”. Massimiliano ci ha
spiegato che è una voragine carsica,dove gli animali cadevano dentro e grazie a una
decomposizione chimica i gas formavano delle fiammelle fatue; i pastori passando
vedevano delle fiammelle e pensavano che fossero degli spiriti. Un’altra leggenda in
realtà parla di streghe con le zanne al posto dei denti e al posto dei capelli avevano i
chiodi.
Le mamme dicevano la leggenda ai bambini per non farli entrare nel bosco perché le
streghe li avrebbero mangiati. La verità è che non erano streghe, ma fate vestite di
rosso che si divertivano a far perdere l’orientamento a chi rimaneva nel bosco di
notte.
Per andare alla seconda tappa, abbiamo visto un capriolo piccolo sdraiato nel terreno.
Arrivati alla seconda tappa Massimiliano ci ha letto una poesia poi abbiamo spento la
pila e abbiamo sentito i rumori della notte.
Alla terza tappa, ci siamo fermati in una capanna dove la guida ci ha mostrato dei
disegni degli animali: volpe, cervo, lupo, capriolo, gufo reale, gufo nano, orso,
picchio verde, aquila reale, stambecco, camoscio. Tornati indietro siamo andati a
dormire, e abbiamo giocato con la “PSP” fino a mezzanotte e mezzo.
Al mattino seguente abbiamo fatto colazione con: latte, the, nutella cristallizzata,
marmellata. Abbiamo accarezzato anche Robi un cane bianco. Abbiamo aspettato
mio papà e il papà di Harkirat e i sui parenti giocando a calcio.
Partiti per la passeggiata nel bosco abbiamo fatto alcune foto e siamo arrivati al
villaggio di Vallorch e dopo per andare all’altro villaggio abbiamo trovato in una
pozza i tritoni e poi abbiamo proseguito fino ad arrivare alla meta. Siamo tornati
indietro per fare pic-nic insieme e abbiamo avvistato un cervo femmina passare
davanti a noi. Abbiamo continuato a giocare fino alle quattro dopo siamo andati al
bar Bianco, un bar molto gettonato. Alla fine io sono tornato indietro insieme ad
Alberto nel suo camper, giocando con la “PSP”. Alberto e Andrea alla fine sono
venuti a casa mia, abbiamo giocato a “GTA IV” e Andrea ha rubato l’auto alla polizia
conquistando 7 stelline.
Io mi sono divertito, abbiamo visto molti animali. E’ stata una giornata magnifica e
indimenticabile.
IN PRIMAVERA NEL BOSCO
Entrammo nel bosco di Cavalier, sentimmo il profumo delle foglie umide a causa
della rugiada mattiniera.
La classe 5 e la classe 4 con molta frenesia, andando avanti trovammo una rana che si
mimetizzava fra il pungitopo. Mi guardai intorno, nel bosco non c’era ombra di
animale tranne qualche rana e farfalla.
Gli alberi erano verdi e rigogliosi, gli arbusti sfoggiavano i fiori più belli. Il terreno
era ricoperto dalle foglie dell’autunno scorso che talmente consumate erano appena le
sfioravi diventavano polvere.
Più andavamo avanti, più il sole ci picchiava in fronte perciò faceva sempre più
caldo, mentre il cinguettio degli uccelli diventa sempre più forte ed armoniosa. Dopo
qualche minuto avvistammo un nido di uccelli che stavano aspettando la mamma
uccello.
Ormai con molta tristezza l’uscita del bosco era vicina in pochi minuti eravamo fuori,
e salimmo sul pullman.
Quel giorno ci rimarrà sempre nel cuore.
Poesia…..
CANSIGLIO
Questo fine settimana in Cansiglio
Siamo stati
E con i nostri amici ci siamo trovati.
Nel cuore del bosco notturno
Ci siamo addentrati,
E il cielo stellato ci ha lasciato estasiati.
La simpatica guida la natura
ci ha fatto apprezzare,
Osservando gli animali e la vegetazione
Capiamo che abbiamo molto da
imparare.
Le maestre davvero una bella idea
hanno avuto, riunire la classe 5
di Faè per l’ultimo saluto.
Istituto Comprensivo Statale ODERZO – scuola……FAE’……………………………..
a. s. 2013/2014 – classi__IV
V__
PROGETTAZIONE PER UNITÀ……A SCUOLA NEI PARCHI …” Il bosco di Cavalier”…………………….
(per progettazione quadrimestrale /per percorsi trasversali….)
Competenze_ chiave di riferimento:
Competenze sociali e civiche:


L’alunno ha atteggiamenti di cura, che condivide con gli altri verso l’ambiente naturale
L’alunno ha rispetto di questo ambiente naturale, di cui conosce e apprezza il valore
Obiettivi di apprendimento:
Conoscenze (sapere)
Arte e Immagine
Utilizzare gli elementi di base del linguaggio visuale
per osservare, descrivere e leggere immagini
Elaborare creativamente produzioni personali per
esprimere sensazioni ed emozioni
Rappresentare e comunicare la realtà percepita
Leggere ed apprezzare opere d’arte inerenti
all’ambiente naturale
ABILITA’ (saper fare)
L’alunno sa descrivere immagini relative all’ambiente
naturale
L’alunno sa produrre ed esprimere emozioni di fronte ad
un’immagine naturale
L’alunno sa rappresentare graficamente la realtà
percepita
L’alunno sa apprezzare opere d’arte inerenti l’ambiente
naturale
Musica
Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice
brano musicale inerente l’ambiente naturale,
sapendone poi apprezzare la valenza estetica
L’alunno sa apprezzare la valenza estetica di un brano
musicale
Applicare alcune strategie grafiche, orali e scritte
all’ascolto di brani musicali
L’alunno sa tradurre in forme grafiche , orali e scritte un
brano musicale
Italiano
Leggere testi letterari di vario genere riguardanti
l’ambiente naturale riuscendo a formulare su di essi
semplici pareri personali
L’alunno esprime semplici pareri personali su un testo
letterario riguardante l’ambiente naturale
Estrapolare dai testi informazioni sull’argomento
“ambiente naturale” e utilizzarle per l’esposizione
orale e la memorizzazione, raccogliendo impressioni
L’alunno sa utilizzare le informazioni scelte per
un’esposizione personale o di gruppo delle opinioni
scelte e/o memorizzate
personali e/o collettive, registrando opinioni
proprie o altrui
Produrre semplici testi narrativi, descrittivi e poetici
riguardanti l’ambiente naturale ; rielaborare testi
manipolandoli, parafrasandoli, completandoli e
trasformandoli (parafrasi e riscrittura)
L’alunno esegue scritture, parafrasi e produzioni
personali e di gruppo relative all’ambiente naturale
Traguardi per lo sviluppo delle competenze:
L’alunno acquista sensibilità per gli ambienti naturali che frequenta, rispettando le piante, gli animali presenti
in quel contesto.
Attività/contenuti:
Eventuali fasi ( iniziale, centrale, conclusiva)- Spazi, Risorse ……



Presenza nelle classi di un esperto dell’ambiente (Lega ambiente) maestro F. Pozzobon nelle fasi di
presentazione del bosco di Cavalier: iniziale e precedente le uscite, nonché quella conclusiva,
Visita del bosco in autunno, inverno e primavera
Raccolta e condivisione del materiale elaborato
Tempi:
tutto l’anno scolastico 2013/2014
Metodologia
Lezione frontale; lavoro individuale, di gruppo e collettivo. Utilizzo della lavagna lim e dei computer.
Verifica:
raccolta di informazioni ed impressioni da parte di ogni alunno
bibliografia:
Ci piace leggere 5
 Serata d’autunno p.10
 San Martino poesia p.11
 Inverno p.84
 I boschi dei ciclamini p. 107
 Il risveglio degli uccelli p.120
 Tramonto a primavera poesia p. 126
 Nel bosco poesia p. 132
 Risveglio del vento poesia p. 141
 La difesa dei boschi p.168
Parla il libro 5



Guardando l’autunno p. 162-163
Dentro l’autunno p. 164-165
Dentro l’inverno p. 168-169
Come un gioco 5



bibliotecari della foresta p. 116-117
sul limitare del bosco p. 153
mattino p. 91
Bibliografia
letture scelte per le classi 4° e 5°
 Herman Hesse : L'albero
 Duccio Demetrio: La religiosità della terra

1.
2.
3.
4.
5.
6.
Testo Pista di lavoro 4 e 5 Ines Pianca ed. La Scuola
Poesia Piccoli colori (autunno)
Testo espositivo-esplicativo Piante che raccontano la storia
Testo espositivo-esplicativo I mille modi per sopravvivere
Testo espositivo-esplicativo Biodiversità: ma che cos’è?
Testo descrittivo Uno sguardo al paesaggio
Testo argomentativo La siepe è utile o inutile?
7. Testo pragmatico-argomentativo Incendi
8. Testo narrativo La canna e la quercia
Poesie per aria"
di Chiara Carminati, illustrazioni di Clementina Mingozzi, Ed. Topipittori, 2009
L'aria
L'aria e' fiato, soffio e brezza
sulle guance ti accarezza.
L'aria gonfia, svela, spinge
con le nuvole dipinge
fischia e schiocca tra le fionde
si riposa sulle onde.
Chiara Carminati
Poesia è una voce allegra
che fa le capriole
e come l'acqua e il vento fa cantare le parole.
Poesia è un orecchio attento
che ascolta e che cattura
è un seme nato dentro che riempie chi lo cura.
Poesia ha parole matte
per ridere e pensare
ci giochi le assapori e poi le fai volare.
Poesia ha parole matte
che dicon in profondo
la storia a molti sensi di come è fatto il mondo.
ALBERO ALBERTO AVEVA UNA FOGLIA
..
..........
Albero Alberto
aveva una foglia.
Albero Alberto
aveva una voglia.
E' arrivato Ottobre ventoso,
albero Alberto ha perso la foglia.
E' arrivato Ottobre noioso:
albero Alberto ha perduto la voglia.
..................
Effetti di nebbia
di PIUMINI ROBERTO
Effetti di nebbia
Buongiorno Primavera!
Sono io, Piccolo Vento!
Canto dall’alto e mi tuffo
mi intrufolo in ogni spiraglio
soffiando con voce di tuono
arruffo le piume dei passeri
che ridono e ridono e ridono
e volano in alto pieni di aria.
 Ci piace leggere 4 e 5
Serata d’autunno
San Martino poesia
Inverno
I boschi dei ciclamini
Il risveglio degli uccelli
Tramonto a primavera poesia
Nel bosco poesia
Risveglio del vento poesia
La difesa dei boschi
 Parla il libro 4 e 5
Guardando l’autunno
Dentro l’autunno
Dentro l’inverno
 Come un gioco 4 e 5
bibliotecari della foresta
sul limitare del bosco
mattino
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Elaborati Progetto: A scuola nei Parchi