Corso di formazione sull'accessibilità dei siti Internet, per tecnici e redattori delle Amministrazioni centrali La Multimedialità Roberto Ellero Commissione interministeriale permanente per l'impiego delle ICT a favore delle categorie deboli o svantaggiate Segreteria tecnico scientifica Roberto Ellero [email protected] www.robertoellero.it settembre 2005 Versione SMIRK di queste slide: http://www.test.robertoellero.it/multimedia/ie.html (HTML+TIME, richiede IE), con slide, sottotitoli, parlato MP3. Versione per Firefox. Commissione interministeriale permanente per l'impiego delle ICT a favore delle categorie deboli o svantaggiate Segreteria tecnico scientifica Roberto Ellero [email protected] www.robertoellero.it settembre 2005 1 FAD Forum, materiale di test e di studio, con esempi di filmati con sottotitoli e tracce audio. http://test.robertoellero.it/atutor Commissione interministeriale permanente per l'impiego delle ICT a favore delle categorie deboli o svantaggiate Segreteria tecnico scientifica Roberto Ellero [email protected] www.robertoellero.it ESEMPI DI FILMATI CON SOTTOTITOLI http://test.robertoellero.it/elaborazioni_sottotitoli/ Commissione interministeriale permanente per l'impiego delle ICT a favore delle categorie deboli o svantaggiate Segreteria tecnico scientifica Roberto Ellero [email protected] www.robertoellero.it 2 Definizione di multimedia Ogni Ognimedium mediumha haililproprio proprioambito ambitodi diapplicazione applicazione per perililquale qualeèèadatto, adatto,per pertutto tuttociò ciòche cheesula esulada datale tale ambito è o poco efficace o del tutto inadeguato ambito è o poco efficace o del tutto inadeguato La Lamultimedialità multimedialitàindica indicala lacompresenza compresenzaee l'interazione l'interazionedi didiversi diversilinguaggi linguaggiall’interno all’internodi di un oggetto o di una tecnologia di un oggetto o di una tecnologia dicomunicazione comunicazione Presentazioni e multimedialità: dalla lavagna a SVG W3C SLIDEMAKER TOOLS XML TOOLS PDF HTML SVG FLASH XHTML+CSS SWF DA XML APPLET QUICKTIME IN PDF REAL POWERPOINT WIZARD 3 Il multimedia nelle linee guida e nella normativa Circolare AIPA Circ. 6 settembre 2001, n. AIPA/CR/32 Criteri e strumenti per migliorare l'accessibilità dei siti web e delle applicazioni informatiche a persone disabili Circolare AIPA La rispondenza ai requisiti di accessibilità deve essere interpretata in maniera non limitativa: gli autori non devono essere scoraggiati ad usare elementi multimediali, ma, al contrario, invitati a sfruttarli per assicurare l'accesso alle informazioni a una sempre più vasta platea di utenti. Un "sito web accessibile" è un sito Internet il cui contenuto informativo multimediale e le cui procedure di interazione e navigazione siano fruibili da utenti dotati di browser con diverse configurazioni, che consentano di disabilitare le funzioni di caricamento di immagini, animazione, suono, colore, temporizzazione e omettere l'uso di visualizzatori addizionali. 4 Circolare AIPA Nella realizzazione dei documenti, si devono ricercare soluzioni che permettano la compresenza di componenti orientate a diverse necessità degli utenti. Ad esempio, per i browser che non trattano queste componenti occorre utilizzare le opzioni noframes e noscripts, che forniscono procedure alternative; un'altra soluzione consiste negli "equivalenti testuali" che consentono di fornire le stesse informazioni a coloro che non possono fruire di una o più componenti multimediali. Gli equivalenti testuali vanno applicati a componenti quali: immagini, rappresentazioni grafiche del testo (inclusi i simboli), bottoni grafici, regioni delle mappe immagine, applets e altri oggetti di programmazione, ASCII art, piccole immagini usate come identificatori delle voci di una lista, spaziatori, disegni, grafi, filmati o altre immagini in movimento, come GIF animate. Circolare AIPA Le verifiche di accessibilità con le configurazioni indicate al punto 1) potranno simulare varie condizioni di disabilità, attraverso la disattivazione selettiva di una o dell'altra funzione multimediale (ad esempio: immagini e grafica per simulare la cecità, suoni per la sordità, colori per i difetti di percezione cromatica). 3. Linee guida e criteri per l'accessibilità delle applicazioni software [...] Una tipologia particolarmente importante è quella delle applicazioni didattiche multimediali, per le conseguenze che ha sull'integrazione dei ragazzi disabili nella scuola. Per le applicazioni multimediali che adottino le medesime modalità di presentazione del web, le problematiche di accessibilità si riconducono a quelle esposte in precedenza. 5 Il multimedia nelle linee guida e nella normativa CIRCOLARE FUNZIONE PUBBLICA Circ. 13 marzo 2001, n. 3/2001. Linee guida per l'organizzazione, l'usabilità e l'accessibilità dei siti web delle pubbliche amministrazioni CIRCOLARE FUNZIONE PUBBLICA Componenti multimediali Corredare le componenti sonore di segnalazioni alternative visive. Corredare, possibilmente, i filmati di descrizione testuale delle immagini e di sottotitolazione dei dialoghi. 6 Il multimedia nelle linee guida e nella normativa Web Content Accessibility Guidelines 1.0 W3C Recommendation 5-May-1999 Linee guida per l'accessibilità ai contenuti del Web Raccomandazione del W3C del 5 maggio 1999 Punti di controllo 1.3 [Priorità 1], 1.4 [Priorità 1], 7.1 [Priorità 1], 8.1 [Priorità 1 se importante, altrimenti Priorità 2], 14.2 [Priorità 3] Web Content Accessibility Guidelines 1.0 Punto di controllo 1.1 [Priorità 1] Fornire un equivalente testuale per ogni elemento non di testo (per esempio, mediante alt, longdesc o contenuto nell'elemento stesso). Questo comprende: immagini, rappresentazioni grafiche di testo (compresi i simboli), zone di immagini sensibili, animazioni (come le GIF animate), applet e oggetti programmati, arte ASCII, frame, script, immagini usate come richiamo per elenchi, spaziatori, pulsanti grafici, suoni (azionati con o senza l'intervento dell'utente), file di solo audio, tracce audio di video e video. 7 Web Content Accessibility Guidelines 1.0 Punto di controllo 1.3 [Priorità 1] Fornire una descrizione audio delle informazioni essenziali del filmato di una presentazione multimediale fino a quando i programmi utente non potranno leggere automaticamente ad alta voce il suo equivalente testuale. Web Content Accessibility Guidelines 1.0 Punto di controllo 1.4 [Priorità 1] Per ogni presentazione multimediale temporizzata (come un film o un'animazione), sincronizzare alternative equivalenti (per esempio didascalie o descrizioni parlate del filmato) con la presentazione. 8 Web Content Accessibility Guidelines 1.0 Punto di controllo 7.1 [Priorità 1] Fino a quando i programmi utente non permetteranno agli utenti di controllare lo sfarfallio, evitare di far sfarfallare lo schermo. Web Content Accessibility Guidelines 1.0 Punto di controllo 8.1 [Priorità 1 se importante, altrimenti Priorità 2] Fare in modo che elementi di programmi come script e applet siano direttamente accessibili o compatibili con le tecnologie assistive. 9 Web Content Accessibility Guidelines 1.0 Punto di controllo 14.2 [Priorità 3] Integrare il testo con presentazioni visive o audio nei casi in cui possano facilitare la comprensione della pagina. Il multimedia nelle linee guida e nella normativa Web Content Accessibility Guidelines 2.0 W3C Working Draft 30 June 2005 Linee guida 1.1, 1.2, 1.3, 1.4, 2.2, 2.3 10 Guideline 1.1 Provide text alternatives for all non-text content. L1 SC For all non-text content that is used to convey information, text alternatives identify the non-text content and convey the same information. For multimedia, provide a text-alternative that identifies the multimedia. … For non-text content that is intended to create a specific sensory experience, text alternatives at least identify the non-text content with a descriptive label. … For live audio-only or live video-only content, text alternatives at least identify the purpose of the content with a descriptive label. L3 SC For prerecorded multimedia content, a combined transcript of captions and audio descriptions of video is available. Guideline 1.2 Provide synchronized alternatives for multimedia. L1 SC Captions are provided for prerecorded multimedia. Audio descriptions of video are provided for prerecorded multimedia. L2 SC Real-time captions are provided for live multimedia. L3 SC Sign language interpretation is provided for multimedia. Extended audio descriptions of video are provided for prerecorded multimedia. Audio descriptions of video are provided for live multimedia. 11 Web Content Accessibility Guidelines 2.0 Guideline 1.3 Ensure that information, functionality, and structure can be separated from presentation. L1 SC When information is conveyed by color, the color can be programmatically determined or the information is also conveyed through another means that does not depend on the user's ability to differentiate colors. ... L2 SC Any information that is conveyed by color is visually evident when color is not available. ... Web Content Accessibility Guidelines 2.0 Guideline 1.4 Make it easy to distinguish foreground information from background images or sounds. L2 SC A mechanism is available to turn off background audio that plays automatically. ... L3 SC Audio content does not contain background sounds or the background sounds are at least 20 decibels lower than the foreground audio content, with the exception of occasional sound effects. ... 12 Guideline 2.2 Allow users to control time limits on their reading or interaction. L1 SC Content is designed so that time-outs are not an essential part of interaction, or at least one of the following is true for each time-out that is a function of the content: -the user is allowed to deactivate the time-out or; -the user is allowed to adjust the time-out over a wide range which is at least ten times the length of the default setting or; -the user is warned before time expires, allowed to extend the time-out with a simple action (for example, "hit any key") and given at least 20 seconds to respond or; -the time-out is an important part of a real-time event (for example, an auction), and no alternative to the time-out is possible or; -the time-out is part of an activity where timing is essential (for example, competitive gaming or time-based testing) and time limits can not be extended further without invalidating the activity. Web Content Accessibility Guidelines 2.0 Guideline 2.2 Allow users to control time limits on their reading or interaction. L2 SC Content does not blink for more than 3 seconds, or a method is available to stop any blinking content in the delivery unit. Moving or time-based content can be paused by the user. ... 13 Web Content Accessibility Guidelines 2.0 Guideline 2.3 Allow users to avoid content that could cause seizures due to photosensitivity. L1 SC Content that violates Computer adapted ITC Guidance for general flash or Computer adapted ITC Guidance for red flash is marked in a way that the user can avoid its appearance. [V] Note: Other National or International General Flash or Red Flash guidance can be used in place of adapted ITC Guidance. ... / Il multimedia nelle linee guida e nella normativa User Agent Accessibility Guidelines 1.0 W3C Recommendation 17 December 2002 Linee guida per l'accessibilità dei programmi utente L'utente deve poter definire una serie di preferenze per accedere al contenuto e interagire con i componenti multimediali. 14 Guideline 2.4 Allow time-independent interaction (P1) Techniques for checkpoint 2.4 For rendered content where user input is only possible within a finite time interval controlled by the user agent, allow configuration to provide a view where user interaction is time-independent. Sufficient techniques The user agent may satisfy this checkpoint by pausing processing automatically to allow for user input, and resuming processing on explicit user request. When using this technique, pause at the end of each time interval where user input is possible. In the paused state: Alert the user that the rendered content has been paused (e.g., highlight the pause button in a multimedia player's control panel). Highlight which enabled elements are time-sensitive. Allow the user to interact with the enabled elements. Allow the user to resume on explicit user request (e.g., by pressing the play button in a multimedia player's control panel; see also checkpoint 4.5). The user agent may satisfy this checkpoint by generating a time-independent (or, "static") view, based on the original content, that offers the user the same opportunities for interaction. The static view should reflect the structure and flow of the original time-sensitive presentation; orientation cues will help users understand the context for various interaction opportunities. 15 User Agent Accessibility Guidelines 1.0 Guideline 4. Ensure user control of rendering [...] For dynamic presentations such as synchronized multimedia presentations created with SMIL 1.0 [SMIL], users with cognitive, hearing, visual, and physical disabilities may not be able to interact with a presentation within the time frame assumed by the author. To make the presentation accessible to these users, user agents rendering multimedia content (audio, video, and other animations), have to allow the user to control the playback rate of this content, and also to stop, start, pause, and navigate it quickly. User agents rendering audio have to allow the user to control the audio volume globally and to allow the user to control distinguishable audio tracks. User Agent Accessibility Guidelines 1.0 Checkpoint definitions for multimedia presentations and other presentations that change continuously over time 4.4 Slow multimedia (P1) 4.5 Start, stop, pause, and navigate multimedia 4.6 Do not obscure captions [...] 8.2 Conform to specifications (P2) For synchronized multimedia, the user agent may conform to SMIL 1.0 16 SMIL - Le sfide di accessibilità della multimedialità sincronizzata IL SM Un esempio di presentazione SMIL accessibile, realizzato dal Centro Nazionale per i Media Accessibili del CPB/WGBH Le presentazioni multimediali, ricche di testi, contenuti audio, video e grafica, stanno diventando sempre più diffuse sul Web. Comprendono informazioni giornalistiche, materiale educativo, intrattenimento, ecc. Formati quali lo SMIL 1.0 possono essere utilizzati per creare presentazioni dinamiche multimediali mediante la sincronizzazione dei vari oggetti media nel tempo e nello spazio. Caratteristiche di Accessibilità in SMIL NOTA W3C del 21 Settembre 1999 Gli Autori possono rendere le presentazioni implementate mediante SMIL accessibili alle persone disabili conformandosi ai principi discussi nelle "Linee guida per l'accessibilità dei contenuti per il Web 1.0". Le Linee guida spiegano come creare documenti che tengano conto delle differenze nell'abilità, negli strumenti e nei software di tutti gli utenti del Web, incluse le persone affette da combinazioni di disabilità visive, uditive, fisiche, cognitive e neurologiche. Ciò non significa dover creare un elevato numero di presentazioni differenti ma, piuttosto, una sola presentazione integrata e accessibile. 17 Caratteristiche di Accessibilità in SMIL NOTA W3C del 21 Settembre 1999 Gli autori devono fornire contenuti alternativi equivalenti all'audio e al video in maniera tale che gli utenti con disabilità visive o auditive possano fruire della presentazione. Il contenuto testuale è il più fruibile per gli utenti affetti da un'ampia tipologia di disabilità, perché può essere rappresentato sullo schermo, attraverso sintesi vocale, o mediante una barra scorrevole braille. Inoltre, i motori di ricerca possono elaborare questi contenuti testuali. Sebbene la produzione di contenuti alternativi rappresenti un costo, l'onere può essere ridotto mediante l'utilizzo di strumenti di sviluppo accessibili. I contenuti alternativi ai contenuti video e audio devono essere sincronizzati con le tracce video e audio. I contenuti alternativi che non siano correttamente sincronizzati potrebbero infatti risultare confusi così come non essere affatto fruibili. Caratteristiche di Accessibilità in SMIL NOTA W3C del 21 Settembre 1999 Una presentazione può impegnare più canali sensoriali (vista, udito, e tatto) contemporaneamente. Qualsiasi contenuto, compresi i contenuti alternativi, che venga offerto ad un dato canale sensoriale, deve essere coordinato al fine di garantire che resti intelligibile una volta che venga rappresentato insieme ad altri contenuti destinati a quello stesso senso. La stessa natura della multimedialità sincronizzata cambiamenti di contenuto senza interazione da parte dell'utente - pone una sfida all'orientamento degli utenti affetti da cecità, ipovisione o disabilità cognitive. Questi utenti possono ugualmente accedere ad una presentazione se l'autore ha fornito adeguate alternative e se i riproduttori permettono un sufficiente controllo sulla presentazione. 18 Caratteristiche di Accessibilità in SMIL NOTA W3C del 21 Settembre 1999 Gli utenti devono essere in condizione di abilitare e disabilitare i contenuti alternativi (per esempio, le didascalie e le descrizioni audio) e controllare le loro dimensioni, posizione e volume. Per esempio, utenti affetti sia da ipovisione che da perdita dell'udito devono poter essere in grado di aumentare le dimensioni delle didascalie testuali. Gli utenti potrebbero inoltre voler specificare in quale maniera riprodurre tracce audio sincronizzate, ad esempio modificando il volume o un altro attributo disponibile di una descrizione audio, al fine di poterla distinguere dalla traccia audio. Alcune tipologie di utenti con disabilità cognitive sono costituite da persone che utilizzano combinazioni di differenti tecnologie assistive quali lo schermo braille e i sintetizzatori vocali; per questo motivo, potrebbero aver bisogno di un tempo maggiore per esaminare una presentazione o le sue didascalie; i riproduttori devono consentire loro di far partire, fermare, e sospendere una presentazione. Per essere considerato accessibile, un componente multimediale deve essere sincronizzato, equivalente (nella sua parte testuale), accessibile (il testo equivalente deve essere accessibile alle TA). Decreto Ministeriale 8 luglio 2005 Requisiti tecnici e i diversi livelli per l'accessibilità l'accessibilità agli strumenti informatici. Allegato A Verifica tecnica e requisiti tecnici di accessibilità accessibilità delle applicazioni basate su tecnologie internet 19 Requisito n. 18 Enunciato: Nel caso in cui un filmato o una presentazione multimediale siano indispensabili per la completezza dell’ dell’informazione fornita o del servizio erogato, predisporre una alternativa testuale testuale equivalente, sincronizzata in forma di sottotitolazione sotto o di descrizione vocale, oppure fornire un riassunto o una semplice semplice etichetta per ciascun elemento video o multimediale tenendo conto conto del livello di importanza e delle difficoltà à di realizzazione difficolt nel caso di trasmissioni in tempo reale. Riferimenti WCAG 1.0: 1.3, 1.4 Riferimenti Sec. 508: 1194.22 (b) Requisito n. 18 Il contenuto multimediale, vale a dire gli elementi che contengono audio e video, è un ambito dove l'accessibilità è sostanzialmente impraticabile? I sottotitoli vengono consigliati già dal 2001 in due circolari importanti per l'accessibilità del Web. Ad oggi, capita di rado di reperire un filmato con sottotitoli nei siti della PA. 20 E' d'altra parte normale vedere i sottotitoli nei programmi televisivi e consideriamo dovuta la sottotitolazione in lingua italiana dei film in inglese o altri linguaggi. Non ci si preoccupa che a un utente non udente si deve fornire l'equivalente testuale di un filmato sul Web, e a un utente non vedente deve essere fornito un contenuto equivalente (testuale o audio) che rappresenti i contenuti visivi, sia in forma di trascrizione dei dialoghi che con la descrizione di quanto avviene nelle azioni proposte nel filmato. Questi elementi, essenziali per l'accessibilità del multimedia, sono alla portata di tutti. In questo corso verrà messo in chiaro che sottotitolare filmati nei formati per il Web è relativamente semplice. Consideriamo anche che integrare i contenuti di un sito Internet con componenti multimediali, se di buona qualità e ben progettati, incrementa l'accessibilità dei contenuti per gli utenti affetti da disabilità cognitive. 21 Requisito n. 18 Si richiede di garantire l’accesso ai contenuti multimediali agli utenti non udenti, agli utenti non vedenti e, ove possibile, agli utenti sordomuti tramite linguaggio dei segni [cfr. slide 42] Verifica del requisito 18 Il valutatore, al fine di verificare l’ l’applicazione del requisito dovrà dovrà: • verificare la presenza contenuti multimediali; • verificare la presenza di testi alternativi (requisito 3). • verificare la presenza di sottotitoli per i dialoghi e contenuti audio equivalenti per i contenuti video; • verificare la sincronizzazione tra il contenuto multimediale e le alternative testuali equivalenti; • verificare la presenza di testi descrittivi e riassunti del contenuto. 22 Verifica del requisito 18 Tramite la Barra dell’ dell’accessibilità accessibilità è possibile utilizzare: Informazioni > Identifica documenti multimediali (Nuova finestra). Visualizza riferimenti ai documenti multimediali presenti nella pagina Web. Modalità di implementazione Vi Vi sono sono due due modalità modalità principali principali di di fornire fornire contenuti equivalenti per il multimedia: contenuti equivalenti per il multimedia: --trascrizioni trascrizionitestuali testualidei deidialoghi dialoghieedei deicontenuti contenutiaudio; audio; --descrizioni descrizioniaudio audioootrascrizioni trascrizionitestuali testualidei deicontenuti contenutivideo. video. 23 Modalità Nelle Nelle trascrizioni trascrizioni testuali testuali dell'audio dell'audio del del contenuto multimediale si identifica contenuto multimediale si identifica chi chi parla parla ee cosa cosa dice, dice, se se vi vi sono sono più più interlocutori. interlocutori. Si Si deve deve evitare evitare di di fare fare l'errore l'errore (frequente (frequente nei nei supporti supporti multimediali multimediali come come ii DVD) DVD) di di identificare identificare chi chi parla parla attraverso attraverso ilil solo uso del colore. solo uso del colore. E' E' necessario necessario utilizzare utilizzare ilil nome nome all'inizio di ciascun intervento. all'inizio di ciascun intervento. descrizione testuale e/o audio Per la descrizione testuale e/o audio, destinata agli utenti non vedenti, è necessario che il testo descriva la scena in cui si svolge l'azione, in modo da descrivere l'ambiente in cui si svolge l'azione e fornire quegli elementi che non fanno parte del dialogo (esattamente come avviene ad esempio nelle didascalie dei testi teatrali). 24 descrizione testuale e/o audio La sottotitolazione televisiva richiede l'uso di un sistema di decodifica (ad esempio il sistema Televideo): la disponibilità dei contenuti testuali viene fornita in formato "chiuso" (closed captioning), in modo che l'utente possa decidere se attivare o meno la visualizzazione dei sottotitoli. Avremo bisogno pertanto di diverse versioni equivalenti. Versione equivalente testuale per i dialoghi, dedicata a utenti non udenti o utenti con disabilità linguistiche. Versione equivalente audio per i contenuti video, dedicata agli utenti non vedenti. Versione equivalente testuale per dialoghi e contenuti video, dedicata agli utenti non vedenti, non udenti e con disabilità cognitive. Versione audio con equivalente testuale della descrizione dei filmati, dedicata ad utenti non vedenti. 25 Abbiamo bisogno di questi elementi: • un documento multimediale; • la trascrizione del testo della traccia audio; • la possibilità di registrare del parlato; • un editor specializzato. Il documento multimediale deve essere in un formato compatibile con il programma di esecuzione, e il file con la sottotitolazione temporizzata deve essere nel formato compatibile con il player. Un documento SMIL/SAMI garantisce la sincronizzazione tra la sottotitolazione e il contenuto del filmato multimediale. Il codice di marcatura per l’inclusione dell’elemento multimediale deve rispettare il Requisito 1. 26 Il formato maggiormente supportato è il formato AVI standard. Questo formato ha il problema della pesantezza dei file (singoli fotogrammi in formato bitmap non compresso). Valida alternativa è utilizzare un unico documento multimediale in formato MPEG (standard internazionale). Tuttavia, i media-player richiedono specifici codec per la visualizzazione. E’ pertanto preferibile utilizzare i formati nativi dei vari media player. Strumenti per la sottotitolazione • E' disponibile in un sito in lingua inglese una serie di strumenti per la sottotitolazione: www.captions.org/softlinks.cfm • Oggi utilizzeremo MAGpie, un editor per la titolazione disponibile gratuitamente che si applica ai tre formati multimediali per il Web: Windows Media, Quicktime e Real. 27 Digressione in formato SVG con i dettagli pratici per l'installazione e l'utilizzo di MAGpie. Installazione e debug di MAGpie 2.01 Utilizzare MAGpie E' possibile inserire i sottotitoli in due modi: importando il testo (da file txt: il programma dispone il testo in una tabella) scrivendo direttamente nell'editor Per il primo caso: l'invio a capo comunica al programma di posizionarsi nella linea successiva della stessa titolazione. Il doppio invio a capo è interpretato da MAGpie come richiesta di generazione di una nuova titolazione. 28 UTILIZZARE MAGPIE Se sono presenti pause nei dialoghi, si dovrà nascondere il testo della titolazione relativa al dialogo precedente. Per far comprendere a MAGpie questa situazione è sufficiente inserire due righe vuote dopo l'ultimo dialogo, in modo che il programma possa definire una titolazione vuota e consenta di inserire delle opzioni (per esempio, la durata). Lo stesso accorgimento va applicato al termine del testo: MAGpie deve eliminare l'ultima titolazione. 29 UTILIZZARE MAGPIE Creiamo un nuovo progetto selezionando File>New. Attraverso la finestra di dialogo Open New Project è possibile selezionare il file multimediale per il quale desideriamo scrivere i sottotitoli. UTILIZZARE MAGPIE Indichiamo se il filmato è in formato QuickTime o Real, scegliendo fra le opzioni Apple QuickTime Player o Oratrix GRINS Player. Se si tratta di un filmato in formato Microsoft Windows Media o AVI, è possibile selezionare a piacere uno tra i due visualizzatori appena indicati. Possiamo accettare gli stili predefiniti di MAGpie oppure definire stili personalizzati per la visualizzazione della titolazione e per l'audio. In modalità predefinita, i testi sono di colore bianco su fondo nero, allineati a sinistra e in Arial 12 punti. 30 UTILIZZARE MAGPIE Inseriamo le dimensioni del file video, che sono facilmente rilevabili aprendo il documento con un lettore multimediale e visualizzandone le proprietà. Accettando i settaggi passiamo a creare una nuova traccia come sottotitolazione o trascrizione audio, con possibilità di indicare la lingua utilizzata: questo consente di poter creare diverse tracce per diverse lingue. Nel caso il nostro progetto abbia già un documento di testo con le descrizioni equivalenti, è possibile importarle selezionando la voce di menu Track > Import Track. UTILIZZARE MAGPIE 31 Versione testuale dei contenuti audio per gli utenti non udenti E’ ora possibile importare il file di testo che abbiamo preparato, oppure file di testo in formato RealPlayer (RealText), QuickTime (QtText) o SAMI (SAMI XML). MAGpie consente di personalizzare la titolazione come un normale word processor, tramite una barra degli strumenti che consente di definire il carattere, il colore del testo e il colore di sfondo, l'allineamento del testo e la rappresentazione del carattere (grassetto, corsivo, ecc.). Un filmato SWF dimostrativo, che contiene i passi qui illustrati 32 Versione testuale dei contenuti audio per gli utenti non udenti All'interno dell'area di gestione dei sottotitoli, è possibile individuare cinque colonne: - Row: contiene il numero progressivo della riga della tabella contenente i sottotitoli per la traccia audio; - Start Time: punto di inizio della titolazione; - End Time: punto finale della titolazione; - Speaker: nome della persona che parla (nel caso vi siano più più interlocutori); - Caption: trascrizione testuale di quanto proposto con la traccia audio. Al termine dell'operazione si ottiene una traccia testuale che consente agli utenti non udenti di poter fruire dei contenuti audio del filmato. Descrizione della scena per gli utenti non vedenti 33 Descrizione della scena per gli utenti non vedenti Per predisporre una versione per utenti non vedenti in cui inserire una descrizione della scena, possiamo importare o scrivere una nuova traccia per la descrizione (Menu Tracks > Create new track > Audio description), e registrare il corrispondente file audio. La tabella è formata da sette colonne, che contengono rispettivamente i seguenti valori - Row: numero di riga della tabella; - Media Start: punto di inizio del filmato dove si necessita l'applicazione della descrizione della scena; - Media End: punto finale del filmato dove si necessita l'applicazione della descrizione della scena; - Audio Resource: nome del documento audio (.wav) in cui è contenuta la descrizione audio della scena. La traccia audio descrittiva può essere anche registrata direttamente all'interno del programma, utilizzando un normale microfono; - Audio Start: eventuale punto di inizio all'interno del file audio relativo alla descrizione della scena; - Audio End: eventuale punto finale all'interno del file audio relativo alla descrizione della scena; - Audio Transcription: versione testuale del contenuto del file audio relativo alla descrizione della scena. 34 UTILIZZARE MAGPIE Al termine dell'operazione sarà possibile esportare i sottotitoli e le descrizioni equivalenti in file esterni di tipo testo, SMIL 1.0 per QuickTime o per Real Player, oppure file SAMI per Microsoft Windows Media. MAGpie consente di predisporre una versione testuale contenente la trascrizione audio per gli utenti non udenti, mentre per gli utenti non vedenti consente di creare una descrizione del video sia in formato testo che in formato audio. L'utente non vedente potrà selezionare la traccia audio necessaria per comprenderne il contenuto. / Diffusione sul Web dei filmati I formati trattabili con MAGpie sono i formati proprietari dei lettori multimediali più diffusi: Microsoft Windows Media Player QuickTime Player Real Player Esaminiamo ciascun formato e le modalità di pubblicazione sul Web 35 Diffusione sul Web dei filmati Si verificano diversi problemi nella visualizzazione dei sottotitoli nelle attuali versioni dei browser della famiglia Mozilla e in Safari per MAC. La visualizzazione diretta nei media-player garantisce una migliore rappresentazione dei testi sincronizzati. Molte risorse on-line dedicate al captioning consigliano di non inserire oggetti all’interno del browser ma di fornire all’utente un collegamento al documento SAMI/SMIL in modo da consentirne l’apertura diretta. Compatibilità sottotitoli Windows media su XP sp2: Firefox 1.3: ok IE 6.0: ok IE 5.5: ok Opera 7.03: no Real su XP sp2: Firefox 1.3: ok IE 6.0: ok IE 5.5: ok Opera 7.03: no Quicktime su XP sp2: Safari su Mac Quicktime, Real, WMP 9 Firefox 1.3: ok IE 6.0: ok IE 5.5: ok Opera 7.03: no Linux supporta smil su mplayer 36 Compatibilità La sicurezza di avvio del corretto plugin avviene soltanto in ambiente Microsoft Windows: l’elemento <object> richiede l’attributo CLSID. La versione per altri browser, con i commenti condizionali di IE (che consentono di riprodurre del codice se corrisponde o meno ad una determinata versione di Internet Explorer) utilizza l’attributo "type" e affida la visualizzazione all’applicazione predefinita dall’utente all’interno del browser per la gestione di tale tipologia di documento. Requisito 3 Per rispettare il requisito 3 si deve predisporre un equivalente testuale per l’l’elemento object. E’ richiesta la disponibilità disponibilità in formato testuale. Con MAGpie è possibile esportare il captioning anche in formato testuale, testuale, utile per rendee disponibile in formato HTML la descrizione e la trascrizione dei dialoghi, attraverso un collegamento: <object id="QT" data=“ data=“esempio_quicktime.smi" type="video/quicktime" width="320" height="270"> <param name="autoplay" value=“ value=“-1" /> <param name="controller" value="value="-1" /> <p>breve descrizione del filmato</p> </object> <p><a href="trascrizione.html">Trascrizione dei dialoghi</a></p> 37 In sintesi QuickTime. Si richiama direttamente il file SMIL esempio_quicktime.smi Real Player non è in grado di avviare il file SMIL e necessita di un file .ram (o .rpm se si esegue all’interno di una pagina web) in cui inserire l’indirizzo del documento (es: file://esempio_real.smi). Windows Media Player. Si avvia il video indicando un percorso video.avi?SAMI=esempio_sami.smi. E’ altrimenti possibile utilizzare un file con estensione .asx Microsoft Windows Media Utilizza un linguaggio proprietario Microsoft, Synchronized Accessible Media Interchange (SAMI), disponibile dal giugno del 1997. file di esempio che mostra la struttura, molto semplice, di un file SAMI 38 Microsoft Windows Media E' presente la definizione di una classe chiamata .ENCC. Gli ultimi due caratteri di chiusura sono sempre CC (closed caption). La definizione del nome della classe è data da due caratteri relativi alla codifica ISO della lingua principale, due caratteri relativi alla variante ISO per la localizzazione della lingua (come differenti localizzazioni di lingua inglese) e dai caratteri CC. Questa classe è utilizzata nei singoli paragrafi contenenti i testi, nei quali viene inoltre definito l'inizio e il formato della visualizzazione. Modifichiamo il codice SAMI generato da MAGpie Il codice SAMI duplica inutilmente la formattazione per ogni riga, ripetendo quanto definito dallo stile. E' bene rimuovere queste formattazioni dal codice. E' consigliabile utilizzare caratteri con dimensioni relative in modo da consentire agli utenti non udenti ipovedenti di ingrandire i testi dei sottotitoli. 39 file ASX A differenza di SMIL il formato SAMI salva i testi della titolazione al suo interno e non in documenti esterni. Si utilizza un file che raccoglie i riferimenti al documento multimediale e al file SAMI: il file solitamente ha estensione .ASX, e si può scrivere e modificare con qualsiasi editor di testo. file ASX di esempio Con Windows Media Player 9, se non viene visualizzata la sottotitolazione, si deve selezionare la voce di menu Play > Didascalie e sottotitoli > Attivo se disponibile. Se i sottotitoli sono stati creati in diverse lingue, l'opzione Didascalie e sottotitoli permette di impostare la lingua desiderata. Ogni opzione riporterà il nome assegnato, tramite MAGpie, alla classe. 40 Con Windows Media Player 10 è necessario un passaggio ulteriore: Selezionare Strumenti - Opzioni - Protezione - Selezionare il checkbox "Mostra didascalie locali se presenti" Per avviare il captioning è poi necessario abilitare l'opzione "Play > Didascalie e Sottotitoli". Sottotitoli". Microsoft Windows Media Dobbiamo ora decidere se eseguire il documento in un browser (con l'elemento object) oppure se utilizzare un collegamento ipertestuale che richiami il documento ASX. La scelta dipende dal grado di libertà che si desidera permettere all'utente. I vantaggi per l'utente che decide di eseguire la riproduzione del filmato in una nuova finestra sono i seguenti… 41 - può definire la dimensione della finestra del programma di visualizzazione, potendo adattare l'immagine alle dimensioni dello dello schermo - può utilizzare un'interfaccia conosciuta e accessibile - è sempre disponibile la barra di controllo dell'esecuzione - consente l'utilizzo in browser diversi da Internet Explorer Gli svantaggi sono legati soprattutto all'ipovisione: all'ipovisione: Windows Media Player permette l'ingrandimento del video ma non il ridimensionamento dei dei caratteri dei sottotitoli. Se il filmato viene riprodotto in una pagina Web, i vantaggi per l'utente sono principalmente i seguenti: - non serve aprire nuove finestre, un cambio brusco di stato che può far perdere l'orientamento all'utente che usa una tecnologia assistiva; assistiva; - consente di definire gli stili per la rappresentazione dei sottotitoli. sottotitoli. Si perdono però i vantaggi portati dall'apertura del lettore multimediale multimediale come programma indipendente. 42 WMP Nella versione 6.x di Windows Media Player è presente un parametro per la visualizzazione dei sottotitoli chiusi inseriti all'interno del filmato e attivabili tramite l'istruzione ShowCaptioning. param name="ShowCaptioning" value="True" E' pertanto possibile utilizzare il sistema dei commenti di IE identificando il corretto MIME per il tipo di oggetto. 43 Windows Media Nella versione 9 e 10, invece, questa opzione è stata eliminata a favore dell'utilizzo dei fogli di stile. Nell'esempio della diapositiva che segue è stato utilizzato il parametro captioningID, che contiene come valore il riferimento all'ID dell'elemento "div" che conterrà il testo dei sottotitoli e che potrà essere "vestito" tramite fogli di stile. Il controllo multimediale di Windows Media è supportato dalle versioni 4.7, 6.2 e 7.0 di Netscape Navigator, di cui le versioni 6.2 e 7.0 richiedono inoltre la Java 2 Runtime Engine (J2RE) versione 1.3.x o successiva. <object id="MP" width="320" height="240" classid="CLSID:6BF52A52classid="CLSID:6BF52A52-394A394A-11d311d3-B153B15300C04F79FAA6"> <param name="URL" value="esempio.asx" /> <param name="captioningID" value="cc" /> </object> <script FOR="MP" EVENT="ScriptCommand(type, param)"> if (type == "Text") { var cap = document.getElementById("cc"); cap.innerHTML = param; } </script> <div id="cc"> </div> 44 Apple QuickTime Il captioning di Quicktime avviene tramite SMIL, per i sottotitoli e le descrizioni audio alternative. Si possono manipolare i file in due modalità, secondo la versione del prodotto. La versione gratuita non consente di importare documenti esterni (nel nostro caso il documento di testo generato da MAGpie). Aprendo un documento multimediale (per esempio, un file .avi) non avremo la possibilità di caricare un documento di testo esterno. Si dovrà predisporre un documento SMIL che si occupi della visualizzazione dei contenuti, oppure acquistare la versione Pro del prodotto. documento SMIL di esempio, generato da MAGpie Apple QuickTime L'elemento "video" informa QuickTime della durata della riproduzione del video: con l'attributo dur viene definita la durata della visualizzazione, con l'attributo region la destinazione della visualizzazione e con l'attributo src il nome del documento multimediale da eseguire. <video dur="0:00:45.67" region="videoregion" src="esempio.avi" /> 45 Apple QuickTime E' possibile sincronizzare la descrizione audio equivalente. Possiamo indicare diversi file audio con l'attributo src. Con il punto di inizio di esecuzione - relativo al file video originale - sincronizziamo gli elementi. <par systemAudioDesc="on"> <audio src="esempio.wav" begin="0:00:08.35" /> <audio src="esempio2.wav" begin="0:00:23.23" /> </par> Apple QuickTime Con Textstream possiamo sincronizzare i sottotitoli, indicando il collegamento a un file di testo. <textstream dur="0:00:45.67" region="textregion" system-language="en" src="esempio.it_IT.qt.txt" /> 46 Apple QuickTime Per integrare il filmato in una pagina Web si utilizza l'elemento "object". Il parametro controller consente all'utente di controllare la riproduzione del filmato ed è consigliato ai fini dell'accessibilità della pagina. Per il funzionamento crossbrowser utilizziamo il sistema dei commenti di Internet Explorer, indicando il corretto tipo MIME. Internet Explorer esegue il codice richiamando l'oggetto definito tramite "classid", Mozilla utilizza il secondo oggetto con MIME di tipo video/quicktime. Apple QuickTime <object id="QT" classid="clsid:02BF25D58C17-4B23-BC80-D3488ABDDC6B" width="320" height="270"> <param name="src" value="magpie2_esempio.qt.smil" /> <param name="autoplay" value="true" /> <param name="controller" value="true" /> </object> Esempio di codice crossbrowser 47 REAL Anche RealPlayer utilizza SMIL 1.0 ed è l'unico dei tre sistemi analizzati a supportare la specifica SMIL 2.0. 2.0. Le differenze fra le versioni sono indicate nel sito RealNetworks I documenti che contengono i testi dei sottotitoli e delle descrizioni descrizioni testuali equivalenti per i contenuti video di solito hanno estensione estensione .rt (RealText). Real utilizza un documento SMIL che consente di informare il programma su come trattare i contenuti multimediali e gli equivalenti testuali. Un file di esempio Alcune versioni di Real Player non caricano direttamente il documento SMIL ed è pertanto necessario creare un documento .ram. .ram. E' qui sufficiente indicare il percorso del file o l'URL: file://magpie2_demo.real.smil Esempio di file real txt per i sottotitoli <window bgcolor="#000000" wordwrap="true" duration="0:00:45.67" width="180" type="generic" extraspaces="use" > <font size="3" face="Arial" color="#FFFFFF"> <center> <time begin="00:00:00.20"/><clear/>si tratta di un esempio <time begin="00:00:02.20"/><clear/>di testo<br/>ottenuto con MAGpie e Real. <time begin="00:00:05.65"/><clear/> Viene richiamato con un file SMIL. <time begin="00:00:08.88"/><clear/> ... </center> </font> </window> 48 REAL Dobbiamo configurare Real Player per visualizzare i sottotitoli. Si deve selezionare la voce di menu Tool>Preferences. Verrà visualizzata una finestra di dialogo: selezioniamo nella scheda Content, sezione Accessibility, le funzioni per i sottotitoli. REAL Real Player consente di ingrandire i caratteri del testo dei sottotitoli: ingrandendo la finestra di visualizzazione i caratteri vengono ridimensionati in modo proporzionale. In questo caso quindi è consigliabile la visualizzazione direttamente nel programma Real Player del filmato, per aumentare la fruibilità dei testi dei sottotitoli (che non risultano ridimensionabili nell'esecuzione come oggetto all'interno della pagina). 49 REAL REAL Per l'esecuzione del contenuto Real richiede la presenza di due oggetti nella pagina: - un oggetto contenente il video; - almeno un oggetto contenente i controlli di navigazione. Per la sincronizzazione, è necessario che gli oggetti abbiano lo stesso valore per l'attributo id dell'oggetto e per l'attributo value del parametro console. 50 Caratteristiche di accessibilità di SMIL SMIL 1.0 è una specifica W3C del 15 giugno 1998, si tratta di un documento prodotto prima della nascita delle WCAG 1.0, pubblicate il 5 maggio 1999. Al fine di consentire agli sviluppatori di generare presentazioni SMIL 1.0 conformi alle richieste delle WCAG 1.0, il 21 settembre 1999 il W3C ha rilasciato una nota esplicativa su come produrre presentazioni SMIL accessibili http://www.w3.org/TR/SMIL-access/ Le presentazioni multimediali possono includere due tipologie di alternative equivalenti che il documento definisce come equivalenti discreti ed equivalenti continui. Gli equivalenti discreti, quando vengono rappresentati sullo schermo o tramite sintetizzatore vocale, consentono agli utenti di individuare gli oggetti nella presentazione multimediale, nel caso non possano fruire direttamente di tutti gli oggetti multimediali. Gli equivalenti continui sono i sottotitoli e le descrizioni audio alternative. 51 Equivalenti discreti alt - rappresenta un equivalente testuale dell'oggetto (immagine, suono, video). Solitamente si tratta di un breve testo informativo longdesc - rappresenta il nome di un documento esterno in cui è contenuta una descrizione maggiormente dettagliata dell'oggetto (immagine, suono, video). Nel caso di tracce audio o video è possibile riportare la trascrizione dei dialoghi o la descrizione delle scene title - fornisce informazioni sulla funzionalità dell'elemento, a beneficio di tutti gli utenti abstract - fornisce informazioni generali sul documento, una breve descrizione dei contenuti Equivalenti continui Una didascalia è una trascrizione testuale di parole pronunciate e di effetti sonori non verbali che forniscono la stessa informazione fornita dal flusso audio di una presentazione, sincronizzato con la traccia video della presentazione stessa. Una descrizione audio è una voce sintetizzata o registrata che descrive gli elementi chiave visuali della presentazione incluse le informazioni relative alle azioni, al linguaggio gestuale, alle immagini e ai cambiamenti di scena. 52 Equivalenti continui Le didascalie vanno a beneficio degli utenti affetti da sordità, da ipoacusia, o da disabilità nell'apprendimento tramite audio. Sono inoltre di beneficio per tutti coloro che si trovino in un ambiente nel quale le tracce audio possano causare disturbo, laddove il rumore ambientale delle tracce audio o l'ambiente di ascolto siano di impedimento nell'ascolto della traccia audio, o quando si incontrino difficoltà nel comprendere il linguaggio parlato. Equivalenti continui In SMIL 1.0, le didascalie possono essere incluse all'interno di una presentazione mediante l'elemento textstream. L'esempio che segue riproduce una traccia audio, una traccia video, e le didascalie (per mezzo dell'elemento textstream) in parallelo. La limitazione di questo esempio risiede nel fatto che gli utenti non possono facilmente abilitare o disabilitare le didascalie. 53 Equivalenti continui Poiché il controllo dell'utente sulla presentazione è vitale in termini di accessibilità, SMIL 1.0 consente agli autori di creare delle presentazioni i cui comportamenti varino in funzione delle configurazioni correnti del riproduttore. Quando un elemento SMIL, quale textstream, sia dotato dell'attributo di test system-captions con valore "on" e l'utente abbia abilitato la riproduzione delle didascalie, questo elemento sarà riprodotto. Esempio di inclusione di sottotitoli <par> <audio alt="Intervista con Harvey, audio in Inglese" src="audio.rm"/> <video alt="Intervista con Harvey" src="video.rm"/> <textstream alt="Didascalie in Inglese dell'intervista con Harvey" src="closed-caps.rt"/> </par> 54 L’esempio nella slide che segue è costituito da un filmato formato da quattro elementi media: una traccia video, una colonna sonora, e flussi testuali delle didascalie e dei valori delle quotazioni azionarie. Tutti gli elementi devono essere riprodotti in parallelo, grazie all'utilizzo dell'elemento par. Le didascalie saranno riprodotte solamente se l'utente ne ha abilitato la riproduzione. system-captions può essere impiegato per designare differenti strutture della presentazione in funzione del fatto che l'utente abbia o meno abilitato la riproduzione delle didascalie. system-captions <par> <audio alt="Il mio film preferito, audio in Inglese" src="audio.rm"/> <video alt="Il mio film preferito" src="video.rm"/> <textstream alt="Quotazioni azionarie" src="stockticker.rt"/> <textstream alt="Didascalie in Inglese per Il mio film preferito" system-captions="on" src="closed-caps.rt"/> </par> 55 Presentazioni multilingua SMIL 1.0 consente agli autori di creare presentazioni multilingua utilizzando i sottotitoli (costituiti da flussi testuali) e i brani sovraincisi (costituiti da flussi audio) in altre lingue. Le presentazioni multilingua, di per se stesse, non pongono problemi in termini di accessibilità. In verità, fornendo tracce addizionali (anche se in una differente lingua) saranno di aiuto per molti utenti. Presentazioni multilingua L'attributo di test system-overdub-or-caption consente agli utenti di selezionare (attraverso l'interfaccia del riproduttore) se preferiscano la riproduzione dei brani sovraincisi o dei sottotitoli. Il termine "caption" in "system-overdub-orcaption" non si riferisce alle didascalie per l'accessibilità. Gli autori non devono utilizzare questo attributo per creare didascalie per l'accessibilità; a tal fine, devono invece utilizzare system-captions. 56 Presentazioni multilingua Nell'esempio della diapositiva che segue, se le preferenze del riproduttore sono configurate per lo Spagnolo e per i brani sovraincisi, la traccia audio in Spagnolo sarà riprodotta. Diversamente, la seconda traccia audio del primo elemento switch (la traccia audio in Inglese) sarà riprodotta. Il secondo textstream specifica che le didascalie in Inglese saranno visualizzate quando il riproduttore è abilitato alla loro riproduzione. <par> <switch> <!-<!-- audio --> --> <audio alt="Il mio film preferito, audio in Spagnolo" src="audiosrc="audio-es.rm" systemsystem-overduboverdub-oror-caption="overdub" systemsystem-language="es"/> <audio alt="Il mio film preferito, audio in Inglese" src="audio.rm"/> </switch> <video alt="Il mio film preferito" src="video.rm"/> <textstream alt="Quotazioni azionarie" src="stockticker.rt"/> <textstream alt="Didascalie in Inglese per Il mio film preferito" src="closedsrc="closed-caps.rt" systemsystem-captions="on"/> </par> 57 Rappresentazioni e stili Gli autori specificano la struttura grafica di una presentazione SMIL 1.0 all'interno dell'elemento layout, utilizzando o il linguaggio strutturale di base di SMIL o i fogli di stile. Le capacità strutturali di SMIL consentono agli autori di predisporre regioni grafiche rettangolari (attraverso l'elemento region), in maniera molto simile al posizionamento in CSS2. L'esempio seguente illustra come riguadagnare spazio quando le didascalie sono disabilitate o non supportate. In questo esempio, la stessa struttura è specificata sia mediante il linguaggio strutturale di base di SMIL sia mediante i fogli di stile CSS2. A causa del loro ordine nell'elemento switch, il riproduttore SMIL utilizzerà i fogli di stile CSS, se supportati, oppure utilizzerà la struttura SMIL. L'attributo type dell'elemento layout specifica la tipologia MIME del linguaggio relativo ai fogli di stile, qui "text/css". 58 <layout type="text/css"> { top: 20px; left: 20px } [region="video"] {top: 0px; height: 100%} [region="capvideo"] {top: 0px; height: 80%} [region="captesto"] {top: 80%; height: 20%; overflow: scroll} </layout> <layout> <region id="video" title="Pannello video a tutta grandezza" top="0" height="100%" fit="meet"/> <region id="capvideo" title="Pannello video da utilizzare insieme alle finestra delle didascalie" top="0" height="80%" fit="meet"/> <region id="captesto" title="Pannello delle diascalie" top="80%" height="20%" fit="scroll"/> </layout> L'esempio specifica due strutture. Quando l'utente abbia scelto di visualizzare le didascalie, queste appariranno in una regione (la regione "captesto") che occupa il 20% dello spazio verticale disponibile al di sotto della regione destinata alla presentazione video (la regione "capvideo"), che occupa il restante 80%. Qualora l'utente non desideri visualizzare le didascalie, la regione del video occuperà tutto lo spazio verticale disponibile (la regione "video"). La scelta su quale fra le due strutture utilizzare dipende dal valore dell'attributo di test systemcaptions. 59 Contrasto fra i colori L'unico attributo di stile che può essere specificato è background-color. Gli autori devono garantire un sufficiente contrasto fra il colore di sfondo e quello di primo piano dei contenuti, altrimenti gli utenti con deficit nella visione dei colori non saranno in grado di percepirli (fare riferimento a WCAG 1.0, Punto di controllo 2.2, Priorità 2). Se background-color è specificato e gli oggetti media (per esempio, video, testo, ecc.) hanno un colore di sfondo trasparente, gli autori devono garantire che i colori offrano un sufficiente contrasto. I riproduttori devono consentire agli utenti di controllare i colori di sfondo per garantire l'accessibilità. L'attributo show L'attributo show degli elementi a e anchor controlla il comportamento del documento di origine contenuto nel collegamento, quando il collegamento viene seguito. Il valore di default dell'attributo è "replace", che significa che la presentazione di destinazione sostituisce la presentazione corrente (all'interno della stessa finestra, dello stesso audio, ecc.). Gli altri due valori dell'attributo, "new" e "pause", comportano che la presentazione di destinazione appaia in un nuovo contesto (per esempio, una finestra). In questi casi, usare l'attributo Title per segnalare il cambio di stato. 60 Mappe immagine e video accessibili SMIL 1.0 consente agli autori di creare collegamenti ipertestuali dipendenti dal tempo che siano attivi solamente nell'arco di specifici intervalli, specificati dall'autore della presentazione. Mappe immagine e video accessibili Per creare una mappa immagine o video accessibile, gli autori devono descrivere la natura di ciascun collegamento presente nella mappa per quegli utenti che non possono vedere o fruire dell'informazione visuale. Gli autori forniscono la descrizione per mezzo dell'attributo title. Questa descrizione testuale può essere rappresentata dai riproduttori SMIL sullo schermo oppure attraverso tecnologie assistive quali la sintesi vocale o il braille dinamico. 61 Mappe immagine e video accessibili Con l'elemento anchor, gli autori possono associare l'origine di un collegamento a porzioni spaziali o temporali di un oggetto medium. Con l'elemento a, gli autori possono solamente associare l'origine di un collegamento ad un oggetto medium completo. Nella diapositiva seguente, un esempio di filmato video con una mappa associata. Ciascun collegamento descrive una regione rettangolare attiva del video attraverso l'attributo coords. <video src="http://www.w3.org/CoolStuff.rm"> <anchor href="http://www.w3.org/AudioVideo" coords="0%,0%,50%,50%" title="Attività del W3C sulla Multimedialità"/> <anchor href="http://www.w3.org/Style" coords="50%,50%,100%,100%" title="Attività del W3C sui Fogli di stile"/> </video> 62 Collegamenti testuali in aggiunta ai collegamenti non testuali (fare riferimento a WCAG 1.0, Punto di controllo 1.5, Priorità Priorità 3) <par> <video title="Introduzione alle Attività Attività del W3C" alt="Attività alt="Attività del W3C" longdesc="http://www.w3.org/Activity/Summary" src="http://www.w3.org/CoolStuff.rm"> <anchor href="http://www.w3.org/AudioVideo" coords="0%,0%,50%,50%" title="Attività title="Attività del W3C sulla Multimedialità Multimedialità"/> <anchor href="http://www.w3.org/Style" coords="50%,50%,100%,100%" title="Attività title="Attività del W3C sui Fogli di stile"/> </video> <par> <a href="http://www.w3.org/AudioVideo"> <text title="Attività title="Attività del W3C sulla Multimedialità Multimedialità" src="AV.txt"/></a> <a href="http://www.w3.org/Style"> <text title="Attività title="Attività del W3C sui Fogli di stile" src="SS.txt"/></a> </par> </par> Collegamenti dipendenti dal tempo accessibili I meccanismi di collegamento dipendenti dal tempo offerti da SMIL 1.0 pongono, sia agli autori che ai riproduttori, una sfida sul versante dell'accessibilità. L'esempio seguente, tratto dalla specifica di SMIL 1.0, illustra la tecnica del collegamento dipendente dal tempo. Nell'esempio, la durata di un filmato video è divisa in due intervalli: da 0 a 5 secondi e da 5 a 10 secondi. A ciascuno di questi due intervalli è associato un collegamento differente. 63 <video title="Introduzione alle Attività del W3C" alt="Attività del W3C" longdesc="http://www.w3.org/Activity/Summary" src="http://www.w3.org/CoolStuff.rm"> <anchor href="http://www.w3.org/AudioVideo" title="Attività del W3C sulla Multimedialità" begin="0s" end="5s"/> <anchor href="http://www.w3.org/Style" title="Attività del W3C sui Fogli di stile" begin="5s" end="10s"/> </video> Interazione Alcuni utenti hanno bisogno di maggior tempo per interagire con la presentazione di quello previsto dall'autore. I riproduttori SMIL possono rendere i collegamenti dipendenti dal tempo accessibili agli utenti in numerosi modi, inclusa la possibilità per l'utente di controllare globalmente la tempistica della presentazione (ad esempio, attraverso le funzionalità, di facile controllo, di pausa e di riavvolgimento) o fornendo agli utenti un accesso indipendente dal tempo a questi collegamenti (per esempio, attraverso una lista di collegamenti statici). 64 Interazione Gli autori possono facilitare l'accesso ai collegamenti dipendenti dal tempo fornendone un catalogo in un documento separato (collegato con la presentazione). In questo catalogo, la lista dei collegamenti statici può includere informazioni relative al momento in cui i collegamenti siano attivi nel corso della presentazione. Questo tipo di catalogo sarà di aiuto per tutti gli utenti, e consentirà alle persone di trovare informazioni su tutti i collegamento associati ad un particolare oggetto medium o che siano attivi in uno specifico momento della presentazione. Meccanismi di navigazione ausiliari SMIL consente agli autori di creare "barre di navigazione temporale" che consentono agli utenti di muoversi direttamente verso i punti temporali salienti di una presentazione. Ad esempio, innanzitutto si identificano i punti chiave presenti all'interno di una presentazione che include tre interviste condotte in sequenza (Joe, Tim, e quindi Judy). Ciascun segmento è marcato da un anchor (identificato dall'attributo "id"). 65 <video src="http://www.w3.org/BBC.rm" region="video" title="Futuro del Web" alt="Intervista della BBC con Joe, Tim e Judy" abstract="La BBC intervista Joe, Tim e Judy sul Futuro del Web. Joe e Tim parlano dell'impatto sociale e tecnologico. Judy focalizza i benefici in termini di accessibilità accessibilità di una buona progettazione."> <anchor id="joe" begin="0s" end="5s" href="http://www.w3.org/Interviews/BBC/Joe" title="Intervista di Joe sulle tendenze del Web"/> <anchor id="tim" begin="5s" end="10s" href="http://www.w3.org/Interviews/BBC/Tim" title="Intervista di Joe sulle tendenze del Web"/> <anchor id="judy" begin="10s" end="60s" href="http://www.w3.org/Interviews/BBC/Judy" title="Intervista di Judy sull'accessibilità sull'accessibilità del Web"/> </video> E' così così possibile aggiungere una barra di navigazione temporale parallelamente alla presentazione. La barra di navigazione occupa il 10% inferiore dello spazio della presentazione, e consiste in una foto di ciascuno degli intervistati che funge da collegamento alla relativa intervista. La selezione del collegamento provoca la riproduzione di quella porzione del video. <layout> <region id="video" top="0" height="90%" fit="meet"/> <region id="joeid="joe-region" top="90%" height="10%" fit="meet"/> <region id="timid="tim-region" top="90%" height="10%" left="35%" fit="meet"/> <region id="judyid="judy-region" top="90%" height="10%" left="70%" fit="meet"/> </layout> 66 Gli attributi di test di SMIL 1.0 systemsystem-captions Verifica le preferenze dell'utente per le didascalie systemsystem-overduboverdub-oror-caption Verifica le preferenze dell'utente per i brani sovraincisi o i sottotitoli sottotitoli systemsystem-language Verifica le preferenze relative al linguaggio naturale. Nota. Questo Questo attributo di test non specifica il linguaggio naturale del contenuto di un elemento elemento o del valore di un attributo; questa funzione è propria dell'attributo "xml:lang", definito in XML 1.0 ([XML10], Sezione 2.12). In ogni caso, "xml:lang" non è incluso nel DTD di SMIL 1.0. Di conseguenza, documenti che lo includano, non saranno validati validati in base a questo DTD. systemsystem-bitrate Verifica le preferenze relative all'ampiezza di banda minima approssimativa approssimativa (espressa in bit per secondo) necessaria per visualizzare l'elemento. l'elemento. Quest'attributo può essere utilizzato per suggerire cambiamenti in una presentazione in base all'ampiezza di banda disponibile. Gli attributi di test di SMIL 1.0 system-screen-depth Verifica le preferenze relative alla profondità profondità minima della tavolozza dei colori dello schermo (espressa in bit) necessaria per visualizzare l'elemento. Quest'attributo può essere utilizzato per suggerire cambiamenti in una presentazione in base alla capacità capacità dello schermo di visualizzare immagini o video con una certa profondità profondità di colore. system-screen-size Verifica le preferenze relative alla dimensione minima dello schermo (espressa in pixel X e Y) necessaria per visualizzare l'elemento. Quest'attributo può essere utilizzato per suggerire cambiamenti in una presentazione in base alla dimensione dello schermo. 67 Gli attributi di test di SMIL 1.0 L'esempio che segue suggerisce l'invio di differenti tracce video in funzione delle preferenze relative alla velocità di connessione dell'utente. Il riproduttore valuta, nell'ordine, ciascuna delle alternative presenti nell'elemento switch e sceglie la prima fra quelle il cui valore systembitrate sia uguale o maggiore di quello relativo alla velocità di connessione preferita dall'utente. Nessun video sarà riprodotto per velocità di connessione inferiori a 10.000 bit al secondo. <switch> <video title="Il mio film preferito" longdesc="MyFavMovie" src="high-quality-movie.rm" systembitrate="40000"/> <video title="Il mio film preferito" longdesc="MyFavMovie" src="medium-quality-movie.rm" systembitrate="24000"/> <video title="Il mio film preferito" longdesc="MyFavMovie" src="low-quality-movie.rm" systembitrate="10000"/> </switch> 68 Valori relativi per gli attributi Presentazioni che siano state specificate con valori relativi piuttosto che in termini assoluti sono più adattabili ad una varietà di dispositivi di riproduzione e di contesti di visualizzazione. In SMIL 1.0, valori relativi per gli attributi sono: Valori percentuali per gli attributi coords, height, width, top, e left. Valori relativi per gli attributi Valori di lunghezza relativa per gli attributi height, width, top, e left. L'unica unità di lunghezza relativa supportata in SMIL 1.0 è "px", definita in CSS2, sezione 4.3.2. L'attributo fit dell'elemento region descrive come ridimensionare oggetti media grafici. I riproduttori potrebbero offrire altre strategie di ridimensionamento quali l'ingrandimento grafico. / 69 Caratteristiche di accessibilità di SVG SVG fornisce un formato per le immagini che supporta un certo numero di caratteristiche di accessibilità. Queste caratteristiche includono: - informazioni testuali per utenti non vedenti o ipovedenti - scalabilità che consente la funzionalità di ingrandimento di alta qualità. Le linee rimangono senza imperfezioni grafiche se ingrandite Caratteristiche di accessibilità di SVG - etichette negli oggetti. Se gli oggetti sono raggruppati in una gerarchia, il rapporto gerarchico fra le etichette porterà maggiori dettagli che una singola descrizione testuale - supporto per i fogli i stile e DOM per la personalizzazione della presentazione e Meta-dati come RDF per una catalogazione efficiente - supporto per gli eventi indipendenti dal dispositivo, che consente l'utilizzo delle tecnologie assistive e altre periferiche di controllo 70 SVG Le immagini complesse possono contenere molti sottoelementi ed accumulare così tantissime descrizioni associate all'intera immagine. Gli autori dovrebbero organizzare le informazioni dei sottoelementi in modo gerarchico in modo che l'utente che non può visionare l'intera immagine possa ascoltarla o leggere del testo, e ancora possa avere la capacità di creare un adatto modello mentale dell'immagine. Lo Scalable Vector Graphics language (SVG) è un linguaggio di grafica vettoriale. La grafica vettoriale definisce la descrizione delle immagini. Ad esempio, un'immagine vettoriale di un cubo è definita da una descrizione matematica della relativa figura. In questo modo, il cubo può essere allargato, ridotto o ruotato nello schermo. 71 La descrizione dell'oggetto può essere interpretata da altre periferiche, come un display tattile. nel caso di illustrazioni tecniche, l'immagine visualizzata deriva spesso da una base di dati contenente le informazioni. Queste informazioni possono essere rappresentate graficamente ma possono essere rappresentate anche come tabella o tramite suoni. www.robertoscano.info/files/salt/guidelines/sec4.html I dati che definiscono un'immagine vettoriale possono anche includere una descrizione dettagliata degli stessi dati. In aggiunta, SVG supporta i meta-dati relativi all'oggetto in modo da poter indicare un oggetto immagine ed una descrizione alternativa relativi ad un oggetto individuato altrove. Ovunque le immagini sono costruite da altri elementi immagine, i diversi oggetti mantengono le proprie descrizioni. In un progetto di ingegneria, per esempio, gli oggetti inclusi in un diagramma di flusso possono essere descritti separatamente. In questo modo, il fornitore di contenuti ha la possibilità di raggruppare gli insiemi di oggetti per generare un oggetto grafico più complesso. Se gli elementi grafici e il loro rapporto possono essere descritti, allora anche l'utente che non può utilizzare un'interfaccia grafica ha ancora una buona possibilità di poter decodificare l'immagine. 72 Lo zoom di una immagine raster comporta un decadimento di qualità e la quadrettatura. Una immagine SVG si ingrandisce senza perdita di qualità. Una immagine raster non veicola informazione strutturata. Col formato SVG è possibile incorporare informazioni strutturali, e si tratta di plain text (l'output può essere anche audio o braille). E' inoltre possibile usare CSS e XSL per controllare la presentazione. Si può integrare SVG con RDF e SMIL. 73 Caratteristiche di accessibilità di SVG Il modo più semplice per corredare una immagine SVG di alternativa testuale equivalente è usare gli elementi Title e Description. Example 2.1: A simple SVG document with title and desc elements (download structure in 2.1). <?xml version="1.0"?><!DOCTYPE svg PUBLIC ""//W3C//DTD SVG 20000802//EN" "http://www.w3.org/TR/2000/CR"http://www.w3.org/TR/2000/CR-SVGSVG-20000802/DTD/svg20000802/DTD/svg20000802.dtd"> <svg width="6in" height="4.5in" viewBox="0 0 600 450"> <title>Network</title> <desc>An example of a computer network based on a hub</desc> </svg> Caratteristiche di accessibilità di SVG Una immagine SVG può essere composta da molti elementi organizzati gerarchicamente, ciascuno con titolo e descrizione. La struttura gerarchica degli elementi aiuta chi non vede a formare un modello mentale dell'immagine. Gli elementi possono essere riusati, la struttura logica deve essere spiegata nella descrizione. Esaminiamo un esempio composto da sei elementi. File: 2.2networkstructure.svg 74 Caratteristiche di accessibilità di SVG Rappresentazione testuale del file SVG dell'esempio corrente: Network An example of a computer network based on a hub Hub A typical 10baseT/100BaseTX network hub Computer A A common desktop PC Computer B A common desktop PC Cable A 10BaseT twisted pair cable Cable B 10BaseT twisted pair cable Cable N 10BaseT twisted pair cable Caratteristiche di accessibilità di SVG E' possibile scaricare gli esempi di codice all'indirizzo http://www.test.robertoellero.it/multimedia/svg E' agevole in SVG creare forme geometriche (rettangoli, cerchi, ellissi, poligoni). Creiamo la base per un HUB. File: hubbox.svg 75 Caratteristiche di accessibilità di SVG <?xml version="1.0"?> <?xml<?xml-stylesheet href="svghref="svg-basicbasic-style.css" type="text/css"?> <!DOCTYPE svg PUBLIC ""-//W3C//DTD SVG 20000802//EN" "http://www.w3.org/TR/2000/CR"http://www.w3.org/TR/2000/CR-SVGSVG-20000802/DTD/svg20000802/DTD/svg20000802.dtd"> <svg width="6in" height="4.5in" viewBox="0 0 600 450"> <g transform="translate(10 10)"> <title>Hub</title> <desc>A typical 10BaseT/100BaseTX network hub</desc> <rect width="253" height="84"/> <rect width="230" height="44" x="12" y="10"/> <circle cx="227" cy="71" r="7"/> </g> </svg> Caratteristiche di accessibilità di SVG Nelle immagini raster il testo è convertito in pixel e non è disponibile alle tecnologie assistive. Nelle immagini SVG il testo è inserito in Text element, che può riusare testo presente in altri elementi. File: hubname.svg 76 Caratteristiche di accessibilità di SVG <?xml version="1.0"?> <?xml-stylesheet href="svg-basic-style.css" type="text/css"?> <!DOCTYPE svg PUBLIC "-//W3C//DTD SVG 20000802//EN" "http://www.w3.org/TR/2000/CR-SVG-20000802/DTD/svg20000802.dtd"> <svg width="6in" height="4.5in" viewBox="0 0 600 450"> <g transform="translate(10 30)"> <title id="hub">Hub</title> <desc>A typical 10BaseT/100BaseTX network hub</desc> <!-- Re-use the text in the title element --> <text x="0" y="-10"> <tref xlink:href="#hub"/> </text> <rect width="253" height="84"/> <rect width="230" height="44" x="12" y="10"/> <circle cx="227" cy="71" r="7"/> </g> </svg> Caratteristiche di accessibilità di SVG E' possibile riutilizzare anche elementi grafici. Questo consente di comprendere più facilmente la struttura di immagini complesse e le relazioni fra le parti. File: hub.svg Aggiungiamo dei socket all'Hub. http://www.w3.org/TR/SVG-access/#Re-Using 77 Caratteristiche di accessibilità di SVG <!-- five groups each using the defined socket --> <g transform="translate(25 25)" id="sock1"> <title>Socket 1</title> <use xlink:href="#hubPlug"/> </g> <g transform="translate(70 25)" id="sock2"> <title>Socket 2</title> <use xlink:href="#hubPlug"/> </g> <!-- (and three more) --> E' possibile collegare all'immagine elementi grafici e librerie di oggetti che risiedono in altri documenti, con XML Linking language. http://www.w3.org/TR/xlink/ http://www.w3.org/TR/SVG-access/#Re-Using1 File: network.svg (+ computer.svg) Questa codifica non viene interpretata correttamente dal player SVG di Adobe. Usiamo Batik per visualizzare il file. http://xml.apache.org/batik/ 78 Caratteristiche di accessibilità di SVG Caratteristiche di accessibilità di SVG Un esempio di semplice foglio di stile per SVG. Alcune proprietà di stile sono utilizzabili in SVG: fill, stroke e stroke-width. E' possibile definire delle classi. 79 Alcune proprietà proprietà di stile sono utilizzabili in SVG: fill, stroke e stroke-width. E' possibile definire delle classi. rect { fill: white; stroke: black; stroke-width: 1 } circle { fill: red; stroke: black; stroke-width: 1 } path { fill: white; stroke: black; stroke-width: 1 } Caratteristiche di accessibilità di SVG svg { visibility: hidden !important } title { visibility: visible !important } desc { visibility: visible !important } g { display: block !important } svg > title { font-size: 120% !important; font-weight: bolder !important } 80 E' possibile definire l'immagine per media diversi, adattando il file ai diversi output. / @media embossed, braille, handheld { svg { visibility: hidden } .outline, .outline.outline-only { visibility: visible; fill: none; stroke: black; strokestroke-width: 5 } text { visibility: visible } } @media screen { /* dichiarazioni per monitor */ } Macromedia Flash Il maggior supporto all'utilizzo con tecnologie assistive è offerto da Flash Player 7 e 8, che integrano le funzionalità di Microsoft Active Accessibility (MSAA). Attualmente solo due lettori di schermo supportano la lettura di contenuti Flash: Window Eyes versione 4.2 o superiore e Jaws versione 4.5 o superiore. 81 Requisito 17 Garantire che le funzionalità e le informazioni veicolate per mezzo di oggetti di programmazione, oggetti che utilizzano tecnologie non definite da grammatiche formali pubblicate, script e applet siano direttamente accessibili. Riferimenti WCAG 1.0, 8.1 Riferimenti Sec. 508: 1194.22 (l),1194.22 (m) http://www.macromedia.com/resources/accessibility/ Macromedia Flash Il contenuto si dovrà visualizzare nel maggior numero di browser possibili e l'accesso alle funzionalità dovrà essere garantito tramite comandi da tastiera. Sarà compito dello sviluppatore valutare la fruibilità tramite lettori di schermo chiedendo il supporto di utenti non vedenti per verificarla. 82 Macromedia Flash Macromedia Flash Player supporta MSAA (Microsoft Active Accessibility) per aiutare i designer e gli sviluppatori a creare Rich Internet Applications (RIA) completamente accessibili. Le caratteristiche di accessibilità collegate a MSAA sono disponibili solamente in ambiente Microsoft Windows: un oggetto accessibile creato in Macromedia Flash potrà essere fruito da lettori dello schermo esclusivamente su questa piattaforma. Macromedia Flash E’ disponibile l’Animation Tool: è possibile aggiungere tracce di testo sincronizzandole nella linea temporale, e per i contenuti visivi è possibile inserire file audio descrittivi da eseguire su richiesta dell’utente o automaticamente, durante le pause dei sottotitoli. 83 Macromedia Flash E possibile inserire documenti multimediali già forniti di titolazione. Per facilitare la comprensione del contenuto del filmato Flash è consigliabile predisporre una schermata informativa a inizio filmato. Macromedia Flash Ordine di lettura per garantire un corretto ordine di lettura è necessario definire valori crescenti dell'attributo tabindex tramite ActionScript. http://ncam.wgbh.org/richmedia/tutorials/tabindex.html Fornire descrizioni alternative per i contenuti non testuali. 84 Macromedia Flash Una struttura di navigazione accessibile viene creata in Flash attraverso la definizione delle etichette, dei ruoli, dello stato e della struttura. Ogni elemento deve avere associata un'etichetta, che descrive le funzionalità dell'elemento. Ogni elemento della struttura di navigazione deve essere correttamente rilevato dagli screen reader. Ogni elemento interattivo all'interno di un filmato deve fornire indicazioni circa il suo stato. Macromedia Flash Un esempio di corretta gestione dello stato: http://www.eduplace.com/geonet/geonet.html Un esempio di chiara struttura di navigazione: http://www.newportunlimited.co.uk/vision Esempio di antialias: http://www.test.robertoellero.it/multimedia/antialias.swf 85 Macromedia Flash Per i contenuti diversi dai testi, per esempio le immagini, è necessario predisporre una descrizione alternativa (punto di controllo 1.1 WCAG 1.0 - Livello di priorità 1). Flash MX fornisce un pannello per l'accessibilità: è sufficiente selezionare la voce di menu Finestra>Altri pannelli>Accessibilità. Si apre una finestra che consente di rendere accessibile l'oggetto selezionato e tutti gli oggetti che dipendono da esso, richiedendo l'inserimento di alcuni contenuti testuali. 86 Macromedia Flash Nome: Nome: è l'equivalente dell'attributo alt nelle immagini. Descrizione: Descrizione: equivale al contenuto del documento richiamato dall'attributo longdesc di HTML. Tale attributo viene gestito in modalità modalità differenti a seconda del tipo di lettore dello schermo utilizzato dall'utente. Scelta rapida: rapida: corrisponde ai tasti di scelta rapida (accesskey) che consentono di posizionarsi sull'oggetto. Indice tabulazione: consente di definire la posizione dell'elemento nell'ordine di tabulazione. Per la scelta dei colori, colori, valgono le regole delle WCAG 1.0: non affidare al colore il compito di guidare l'utente e fare attenzione all'uso di colori con poco contrasto tra testo e sfondo. Sottotitoli in Macromedia Flash Per i filmati è possibile aggiungere tracce di testo sincronizzandole nella linea temporale. Per i contenuti visivi è possibile inserire file audio descrittivi da eseguire su richiesta dell'utente o automaticamente, durante le pause dei sottotitoli. Un altro sistema di pubblicazione è l'inserimento diretto di documenti multimediali già forniti di titolazione: sarà quindi possibile, per esempio, importare i filmati in formato Quicktime e Flash MX ne riconoscerà le impostazioni SMIL. Per garantire la comprensione del contenuto del filmato Flash è consigliabile creare una schermata informativa da posizionare all'inizio del filmato, in modo che l'utente sappia come orientarsi all'interno del documento. 87 Esempio di codice per il corretto inserimento nella pagina HTML del filmato Flash <object classid="clsid:D27CDB6E-AE6D-11cf-96B8444553540000" width="550" height="400"> <param name="movie" value="esempio.swf" /> <img src="noflash.gif" width="200" height="100" alt="Flash non disponibile" /> <!--[if !IE]> <--> <object type="application/x-shockwave-flash" data="load.swf?path=esempio.swf" width="550" height="400"> <param name="movie" value="load.swf?path=esempio.swf" /> <img src="noflash.gif" width="200" height="100" alt="Flash non disponibile" /> </object> <!--> <![endif]--> </object> Secondo esempio di codice, valido e crossbrowser. <p> <object classid="clsid:D27CDB6E-AE6D-11cf-96B8444553540000" width="550" height="400"> <param name="movie" value="esempio.swf" /> <p><a href="#" title="testo completo con sottotitoli">Descrizione alternativa</a></p> <!--[if !IE]> <--> <object type="application/x-shockwave-flash" data="esempio.swf" width="550" height="400"> <param name="movie" value="esempio.swf" /> </object> <p><a href="#" title="testo completo con sottotitoli">Descrizione alternativa</a></p> <!--> <![endif]--> </object> </p> 88 Hi-Caption SE Hi-Caption SE utilizza il formato SAMI per la gestione dei documenti multimediali ed un formato proprietario basato su un documento XML con propria DTD per la definizione dei sottotitoli e la loro visualizzazione all'interno del documento Macromedia Flash. Vi sono due aree all'interno della finestra principale: nella parte sinistra è rappresentato il filmato con una serie di pulsanti per avviare o interrompere l'esecuzione, nella parte destra sono disponibili opzioni per la gestione dei sottotitoli. Hi-Caption SE 89 Con HiHi-Caption Viewer è possibile importare i dati sincronizzati, contenuti nel file XML generato con HiHi-Caption. Con HiHi-Caption Viewer è possibile importare i dati sincronizzati, contenuti nel file XML generato con HiHi-Caption. Nella lista spagnola di SIDAR.org è stata comunicata la decisione da parte di HiSoftware di rendere gratuito AccRepair for Flash e Hi-Caption Viewer. Per scaricare il prodotto non è ora necessaria nessuna chiave: una volta scaricato http://www.hisoftware.com/downloads/HSFTFlash.zip basterà specificare i codici di licenza che si trovano in un documento incluso nel pacchetto di installazione. / 90 Contatti Puoi inviarmi domande e osservazioni, o scambiare idee sull'accessibilità del multimedia scrivendomi all'indirizzo: [email protected] www.robertoellero.it Commissione interministeriale permanente per l'impiego delle ICT a favore delle categorie deboli o svantaggiate Segreteria tecnico scientifica Roberto Ellero [email protected] www.robertoellero.it settembre 2005 91