industrie manufatti cementizi
Il settore dell’edilizia industriale oggi
in Italia
INTERVISTA
a
Silvio
Palomba,
BASF
C.C.
Italia
SpA
DOMANDA
1
Fino
ad
oggi
il
settore
della
prefabbricazione
si
è
distinto
nel
mercato
per
la
qualità
dei
prodotti.
La
crisi
dell'edilizia
oggi
però
sposta
la
competizione
su
diversi
parametri.
Quali
sono
le
innovazioni
che
possono
nei
prossimi
anni
contribuire
alla
valorizzazione
dell'edilizia
industrializzata
in
calcestruzzo?
Nel
contesto
economico
e
macro‐economico
attuale
è
molto
difficile
poter
pensare
che
la
tendenza
fortemente
negativa
del
settore
della
Prefabbricazione
possa
essere
invertita
senza
un
importante
sforzo
innovativo.
Ed
è,
a
mio
giudizio,
necessario
dare
a
questo
rinnovamento
un
grande
contenuto
Ingegneristico
e
Tecnologico
tale
da
vincere
la
competizione
con
le
soluzioni
alternative
o
concorrenti.
BASF
è
impegnata
nello
studio
e
nello
sviluppo
di
prodotti
(Additivi
e
non
solo)
atti
alla
realizzazione
degli
UHPC
(Ultra
High
Performance
Concrete
–
Calcestruzzi
ad
Altissime
Prestazioni)
che
possano
sposare
l’ecletticità
del
Calcestruzzo
a
delle
prestazioni
che
poco
o
nulla
hanno
da
invidiare
a
materiali
finora
considerati
indispensabili
per
certi
tipi
di
realizzazioni.
L’uso
di
UHPC
nella
prefabbricazione
può
aprire
nuovi
sbocchi
di
mercato
in
settori
che
finora
avevano
offerto
limitato
accesso
a
questo
tipo
di
soluzioni.
Il
nostro
impegno
nello
sviluppo
degli
UHPC
si
estende
alla
collaborazione
con
il
mondo
accademico
di
diverse
Università
Italiane
ed
Europee
e
Nord
Americane
a
conferma
di
un
approccio
che
il
Gruppo
BASF,
nella
sua
capillarità
e
presenza
globale
è
in
grado
di
garantire.
DOMANDA
2
La
sostenibilità
è
uno
dei
fattori
competitivi
su
cui
i
diversi
comparti
delle
costruzioni
si
confronteranno
nei
prossimi
anni.
Quali
sono
i
fattori
che
la
prefabbricazione
in
calcestruzzo
potrà
valorizzare
per
vincere
questa
sfida
nei
confronti
di
acciaio
e
legno?
BASF
ha
sviluppato
un
sistema
di
analisi,
valutazione
e
certificazione
del
Ciclo
di
Vita
(LCA
–
Life
Cycle
Analyzer)
del
“prodotto
finito”
in
calcestruzzo,
sia
che
esso
venga
realizzato
in
opera
o
che
sia
prefabbricato
in
stabilimento.
Lo
strumento
è
in
grado
di
valutare
e
paragonare
varie
soluzioni
tenendo
conto
del
mix
design,
dei
materiali
utilizzati
e
della
loro
origine,
della
loro
durabilità,
fino
ad
arrivare
alla
fine
della
vita
utile
del
manufatto
e
considerare
l’attitudine
dello
stesso
a
una
demolizione
eco‐compatibile
o
meno.
L’Output
altro
non
è
che
un
documento
di
Environmental
Product
Declaration
(EPD)
stilato
secondo
gli
schemi
dei
più
importanti
enti
di
certificazione
ambientale
(DNGB,
BREEM,
HQE
e
LEED).
luglio
 12
1
industrie manufatti cementizi
A
fianco
del
Life
Cycle
Analyzer
si
pongono
le
soluzioni
che
BASF
propone
al
mondo
della
Prefabbricazione
per
continuare
la
strada
già
intrapresa
ormai
10
anni
fa
con
l’introduzione
dello
Zero
Energy
System
(ZES).
E
quindi
calcestruzzi
auto‐compattanti
che
non
richiedono
la
vibrazione,
operazione
che
ha
un
costo
sociale
(ambiente
di
lavoro
rumoroso)
e
un
impatto
economico
(costo
dell’impianto,
dell’energia).
Calcestruzzi
che
permettano
l’apertura
delle
casseforme,
il
taglio
dei
trefoli
e
la
movimentazione
in
tempi
rapidi
senza
la
necessità
di
“dare
vapore”
o
di
riscaldare
in
altro
modo
i
manufatti
con
impiego
di
costosa
energia.
L’uso
del
modificatore
di
viscosità
(RheoMATRIX),
dell’accelerante
di
sviluppo
delle
resistenze
nel
breve
termine
(X‐SEED)
e
delle
ultime
generazioni
dei
Superfluidificanti
della
famiglia
Glenium
ACE
è
essenziale
per
la
produzione
rapida,
a
ridotto
impatto
ambientale
e
ad
elevata
durabilità
di
manufatti
prefabbricati
in
calcestruzzo.
DOMANDA
3
La
prefabbricazione
è
una
tecnologia
che
esiste
ormai
da
tempo.
ASSOBETON
continua
ad
investire
in
formazione
e
informazione
dei
progettisti.
Secondo
lei
i
progettisti
sono
sufficientemente
informati
oppure
l'Associazione
fa
bene
a
continuare
ad
insistere
su
questo
tema?
i
fornitori
in
che
modo
potrebbero
contribuire?
BASF,
e
la
società
da
cui
trae
origine,
la
MAC,
organizza
da
decenni
corsi
di
formazione
e
aggiornamento
su
Cemento,
Calcestruzzo
e
Restauro,
destinati
a
ciascuno
degli
attori
che
concorrono
alla
formazione
della
filiera
delle
costruzioni
in
cemento
armato.
A
questa
attività
si
affiancano
le
azioni
di
formazione
ed
informazione
che
la
nostra
Azienda
svolge
nel
quotidiano
approccio
al
mondo
della
committenza
e
della
progettazione.
BASF
vede
con
estremo
interesse
lo
sviluppo
di
un
canale
privilegiato
con
ASSOBETON
per
formare
le
nuove
generazioni
e
per
aggiornare
allo
“stato
dell’arte”
le
meno
nuove.
La
formazione
inizia
già
durante
il
ciclo
di
studi
(dagli
istituti
superiori
fino
alle
Università)
del
progettista
e
deve
tenere
in
considerazione
ogni
piccolo
o
grande
cambiamento
che
avviene
sia
nella
tecnologia,
che
nella
“chimica”,
nelle
norme
tecniche
come
nell’approccio
a
un
costruire
“sostenibile”
in
armonia
con
l’ambiente
che
ci
circonda.
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Silvio Palomba, BASF CC Italia SpA