Il comunismo sovietico
Lezioni d'Autore
Dalla rivoluzione dei soviet al partito unico
La rivoluzione del 1917:
- Nella teoria: richiamo ai consigli (soviet) dei
contadini e degli operai → una rivoluzione dal
basso.
- In realtà: governo ai bolscevichi che
teorizzano un rigido statalismo → tutto il
potere al partito comunista.
Scioglimento dell’Assemblea Costituente
eletta nel novembre 1917 → Presa del
potere dei bolscevichi.
Si forma una classe di funzionari necessaria
per la gestione economico-produttiva e
dell’apparato repressivo.
Vladimir Il′ič Lenin, da
www.local-life.com
Lev Trockij sui campi di
battaglia, da
http://cronologia.leonardo.it
Militarizzazione della società e
statalizzazione dell’economia
Pace di Brest-Litovsk (marzo 1918):
Grandi perdite territoriali ma fine della guerra tra
le potenze centrali e la Russia.
→ Lenin può dedicarsi a normalizzare la
situazione interna.
→ L’Armata Rossa di Lev Trockij vince la
guerra contro gli eserciti dei ‘Bianchi’.
→ La polizia politica reprime le proteste dei
contadini e dei rappresentanti delle nazionalità
non russe relative alla:
▪ statalizzazione forzata di ogni attività
economica,
▪ abolizione di ogni forma di proprietà
privata.
1922: nascita dell’URSS
Carestia dell’estate 1921
Lenin vara piccole aperture:
▪ al libero mercato dei prodotti agricoli,
▪ alla borghesia dei tecnici,
▪ alle rivendicazioni delle nazionalità non russe.
→ Nel 1922 è formalizzata la nascita dello
stato federale dell’Unione delle Repubbliche
Socialiste Sovietiche: l’URSS.
Teoria marxista e realtà storica
Ottobre 1923: fallisce l’ultimo tentativo della
sinistra rivoluzionaria in Germania.
→ È ormai evidente che l’aspettativa di una
rivoluzione socialista in Europa sarebbe
rimasta un’illusione.
La rivoluzione socialista anziché avvenire in
paesi borghesi a capitalismo industriale
avanzato, come previsto da Marx, era stata
opera di un’avanguardia che aveva ottenuto
la vittoria solo in Russia, un paese arretrato
con una popolazione contadina e analfabeta.
Stalin: il socialismo in un solo paese
Lenin muore nel 1924:
gli succede Stalin che, nel dibattito
sull’ortodossia marxista, propugna l’idea della
costruzione del ‘socialismo in un solo paese’,
l’URSS → A quest’obiettivo, tutto deve essere
sottomesso.
Stalin è lontano dalla comune formazione
marxista: volontarismo bolscevico e culto del
vožd (duce).
La politica economica di Stalin
Priorità strategiche: industria bellica e
industria pesante, anche a scapito dello sviluppo
dei redditi agricoli.
- Industria pesante, attraverso il lavoro
forzato degli operai,
- Collettivizzazione forzata delle campagne,
attraverso il sistema dei kolchoz e dei sovchoz
e la deportazione in massa dei kulaki.
Nel 1933, l’Unione Sovietica è dotata di un
moderno complesso militare-industriale che
le può assicurare lo status di grande potenza.
1937-’53: Stalin padrone assoluto dell’URSS
- Nessuna libertà di espressione e di
movimento dei cittadini sovietici.
- Torture, omicidi e deportazioni in massa.
- I campi di concentramento: gulag, colonie
penali, villaggi ‘speciali’.
- Corvées di massa.
Gli anni Trenta: le ‘grandi purghe’.
Culto dell’ordine, della gerarchia, del capo.
Propaganda e repressione: ogni attività deve
essere finalizzata alla glorificazione della
patria russa e della sua guida.
Propaganda di regime, da www.didadada.it
Prigionieri in un Lager sovietico alla fine degli anni ‘30,
adibiti a lavori edili, da www.annefrankguide.net
La politica internazionale e la guerra
‘Socialismo in un solo paese’ → Subordinazione
del Komintern alla salvaguardia dell’Unione
Sovietica.
Appoggio URSS ai governi dei ‘fronti popolari’
in Francia e in Spagna.
Contro l’asse Roma-Berlino.
Dopo gli atti d’aggressione nazista alla
Cecoslovacchia e all’Austria, nel 1939 Stalin
stipula con Hitler un ‘patto di non
aggressione’ (Molotov-Ribbentrop) →
spartizione dell’Europa orientale.
Il patto Molotov-Ribbentrop, da
http://paliokas.blogspot.it
Le conseguenze del patto di non aggressione
Dopo la firma del patto Molotov-Ribbentrop:
- Il 1° settembre, la Germania invade la Polonia
dando inizio alla Seconda guerra mondiale.
- Alla fine dell’anno, l’URSS occupa i paesi
baltici, la Bessarabia e parte della Polonia
ristabilendo i confini dell’impero zarista.
- Per i primi due anni di guerra, le truppe naziste
occupano l’intera Europa occidentale
continentale con la neutralità attiva
dell’URSS.
Reazione alle prime sconfitte del ’41–’42
Il 22 giugno 1941 Hitler attacca la Russia
spingendosi fino alle porte di Mosca dove è
respinto.
Stalin reagisce alle prime sconfitte militari:
- Arruola nuovi ufficiali, seleziona i migliori anche
tra quelli che lui stesso aveva mandato nei
campi di concentramento.
- Obbliga migliaia di fabbriche a trasferirsi a est.
La produzione di armamenti – grazie anche a
importanti aiuti americani – cresce a ritmi
altissimi.
La battaglia di Stalingrado - Inverno ’42-’43
La resistenza russa è la svolta della
Seconda guerra mondiale:
nella battaglia di Stalingrado le truppe
sovietiche costringono alla ritirata gli eserciti
tedeschi e italiani.
È l’inizio della fine per Hitler e i suoi alleati.
La battaglia di Stalingrado
Dal sito: http://cdn1.warhistoryonline.com
Il mito internazionale di Stalin
La vittoria contro il nazifascismo → mito
internazionale di Stalin e dell’URSS come
patria dei lavoratori e del socialismo.
Mito favorito anche:
dalla Guerra fredda
dal processo di decolonizzazione
La destalinizzazione - Nikita Chruščëv
Stalin muore il 5 marzo 1953 - Lotta per la
successione → Chruščëv
→ Processo di normalizzazione:
- abolizione del lavoro forzato,
- maggiore autonomia alle repubbliche
sovietiche,
- aumento dei prezzi pagati ai contadini dei
kolchoz dagli ammassi statali.
1956 Chruščëv denuncia al XX congresso del
Partito Comunista dell’URSS i crimini di Stalin.
Nikita Chruščëv – Gli Stati alleati in Europa
orientale
Patto di Varsavia vs. NATO
Nessuna apertura
→ Repressione nel sangue delle rivolte
scoppiate nel corso del 1956 in Polonia e in
Ungheria.
La destalinizzazione - Gorbačëv
Ultimo tentativo di salvare la prima esperienza
nella storia dell’umanità di un grande Stato
socialista.
Dal sito http://cogitoergo.it
FINE
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