Problemi fitosanitari nella
produzione di insalate per la
IV gamma
Giovanna Gilardi, Massimo Pugliese, M. Lodovica
Gullino e Angelo Garibaldi
AGROINNOVA, Università degli Studi di Torino
GIORNATA DI STUDIO
BATTIPAGLIA (SA)
30 APRILE 2013
Giovedì, 2 maggio 2013
Agroinnova è un Centro di
Competenza fondato nel 2002
con sede presso l’Università
degli Studi di Torino.
Agroinnova realizza ricerca di
base e applicata, trasferimento di
tecnologie, formazione
permanente e comunicazione su
temi di grande attualità
nel
comparto agro-ambientale e agroalimentare.
Giovedì, 2 maggio 2013
Strutture e laboratori
Giovedì, 2 maggio 2013
CENTRO DI SAGGIO
.
CENTRO PER LA DIAGNOSTICA FITOPATOLOGICA
Giovedì, 2 maggio 2013
Punti da discutere
Nuove problematiche fitopatologiche
( Sintomi, epidemiologia, diffusione…)
Trasmissione di patogeni attraverso
seme
Considerazioni sulla difesa
Conclusioni
Giovedì, 2 maggio 2013
Nuovi sistemi colturali: IV gamma
Aziende distribuite in Lombardia, Veneto, Piemonte, Lazio,
Campania e Puglia.
o
Alta densità di semina;
o
6-8 cicli di coltivazione sullo stesso terreno;
o
elevata specializzazione aziendale.
In aree di i ntensi va
coltivazione per la
produzione di IV
gamma, il rischio di
insorgenza e diffusione
di nuovi dannosi
parassiti vegetali è
elevato.
Giovedì, 2 maggio 2013
Nuovi agenti di tracheofusariosi su ortaggi a foglia
Osservati in Italia su lattuga (Lactuca sativa), rucola
selvatica (Diplotaxis spp.) e coltivata (Eruca sativa),
valerianella (Valerianella olitoria) e recentemente su
indivia (Cichorium endivia).
Fusarium oxysporum su indivia
Fusarium oxysporum su
Giovedì, 2 maggio 2013
Fusarium oxysporum
Fusarium oxysporum su
TRACHEOFUSARIOSI DELLA LATTUGA
Sintomi
• Riduzione dello sviluppo;
• clorosi fogliare;
• asimmetria del cespo;
• imbrunimento dei tessuti vascolari.
Giovedì, 2 maggio 2013
Fusarium oxysporum f.sp lactucae
Evoluzione dei sintomi
Assenza di marciumi parenchimatici
dei tessuti radicali alterati.
Evidenti imbrunimenti a carico delle
radici fittonanti (in sezione l’apparato
vascolare imbrunito con colorazioni
variabili tra il marrone ed il rosso)
Giovedì, 2 maggio 2013
Fusarium oxysporum f.sp lactucae
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA
La malattia è stata osservata in:
Giappone
(1967)
California U.S.A.
(1993)
Taiwan
(1998)
Italia
(2002)
Arizona U.S.A.
(2003)
Portogallo
La trasmissione per seme è confermata
Giovedì, 2 maggio 2013
Fusarium oxysporum f.sp lactucae
Razze fisiologiche
In Italia gli isolati di F. oxysporum
f.sp. lactucae appartengono alla
Razza 1.
In Giappone sono note: la razza
1, 2 e 3 del patogeno (Fujinaga et
al., 2003),
A Taiwan è stata recentemente
identificata una nuova razza
(Hong
et al.,
2008).
Razza 4in Italia
Allo
stato
attuale
è nota la presenza
della sola razza 1 del patogeno
Giovedì, 2 maggio 2013
Fusarium oxysporum f.sp lactucae
EPIDEMIOLOGIA
In presenza di temperature dell aria e del terreno inferiori ai 15
C non si osservano attacchi del patogeno. A 15 C varietà
suscettibili vanno incontro alla morte (IM 90) dopo 42-49 giorni.
A livelli termici di 20 C e in presenza di elevata pressione di
malattia, varietà di lattuga suscettibili possono andare incontro
alla morte (IM 90) dopo dopo 23 ‒27 giorni.
La gravità degli attacchi incrementa con 25-35 C dove piante
di lattuga suscettibili vanno incontro alla morte (IM 90)
rispettivamente dopo 15-20 giorni e 7- 8 giorni.
Giovedì, 2 maggio 2013
TRACHEOFUSARIOSI DELLA VALERIANELLA
Fusarium oxysporum ff.spp raphani e conglutinans
Sintomi: clorosi e decolorazioni fogliari;
sviluppo ridotto, avvizzimento, assenza
di marciumi radicali.
Condizioni favorevoli: temperatura
24-28°C.
Giovedì, 2 maggio 2013
Fusarium oxysporum su Cichorium endivia
Osservata per la prima volta in Italia e in Europa nel 2007 in
Piemonte su piante di indivia e scarola prossime alla maturità
commerciale.
Giovedì, 2 maggio 2013
FUSARIOSI DELL’INDIVIA
Fusarium oxysporum su Cichorium endivia
Primi sintomi a partire dal mese di
giugno (massima diffusione ad
agosto-settembre).
Sintomi: riduzione di sviluppo e
necrosi vascolare localizzata al
colletto. Assenza di marciume dei
tessuti.
Giovedì, 2 maggio 2013
FUSARIOSI DELL’INDIVIA
Giovedì, 2 maggio 2013
Verticillium dahliae
Verticillium dahliae è assai polifago
(attacca più di 100 specie).
Caratteristiche ottimali di sviluppo:
temperatura dell’aria e del suolo di
18-25°C.
Sintomi: clorosi fogliare, riduzione dello
sviluppo e imbrunimento dei tessuti
vascolari.
Sopravvivere nel terreno per lunghi
periodi di tempo mediante i microsclerozi.
E’ confermata la trasmissione mediante
seme.
Giovedì, 2 maggio 2013
Rucola
Alterazioni fitopatologiche causate da patogeni tellurici e
fogliari su rucola coltivata e selvatica recentemente
osservate in Italia:
o
o
o
o
o
o
o
o
2002- Tracheofusariosi della rucola coltivata e selvatica;
2003- peronospora della rucola selvatica;
2004- marciume basale da Rhizoctonia solani su rucola selvatica
2005- marciume basale da Sclerotinia sclerotiorum su rucola
selvatica;
2005- batteriosi della rucola da Xanthomonas campestris;
2011- Alternariosi da Alternaria japonica su rucola selvatica e
coltivata;
2011- necrosi fogliari da Fusarium equiseti su rucola coltivata;
2012- necrosi fogliari da Plectosphaerella cucumerina.
Giovedì, 2 maggio 2013
TRACHEOFUSARIOSI DELLA RUCOLA
Sintomi su rucola coltivata (Eruca vesicaria) e selvatica
(Diplotaxis tenuifolia)
Sintomi: Riduzione di sviluppo; clorosi
fogliare; avvizzimento.
I primi sintomi sono osservabili su Eruca
vesicaria a partire da temperature del
terreno di 15°C.
La malattia è causata da Fusarium
oxysporum ff. spp. raphani e conglutinans.
Giovedì, 2 maggio 2013
Tracheofusariosi della rucola
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA
Per la prima volta nel
mondo, in Lombardia
(2002).
Attualmente è presente in
nord Italia (Piemonte,
Lombardia) e centro sud
(Latina e Salerno).
E’
confermata
la
trasmissione mediante
seme (10 semi su 10.000
sono contaminati).
Giovedì, 2 maggio 2013
Fusarium oxysporum
su rucola
39 isolati di F. oxysporum ottenuti da
piante di rucola selvatica colpite e
provenienti da 3 diverse aree
produttive (Lazio, Lombardia e
Piemonte) negli anni 2002 – 2006.
Analisi filogenetica della regione IGS
isolati virulenti appartengono al gruppo
I
(F. oxysporum f. sp. raphani )
Giovedì, 2 maggio 2013
F. oxysporum ff. spp. raphani e conglutinans
SPECIALIZZAZIONE PARASSITARIA
Spettro di ospiti limitato alla famiglia delle Brassicacee
Elevata suscettibilità del cavolo, del
cavolo di Bruxelles, della rapa, del
ravanello nei confronti degli isolati di
F. oxysporum ottenuti da rucola
selvatica e coltivata.
La rucola selvatica (Diplotaxis spp.)
è meno suscettibile al patogeno
rispetto a quella coltivata (Eruca
vesicaria).
Giovedì, 2 maggio 2013
F. oxysporum ff. spp raphani e conglutinans
SPECIALIZZAZIONE PARASSITARIA
Giovedì, 2 maggio 2013
AGENTI DI MARCIUMI: Rhizoctonia solani
Patogeno polifago (non sempre i ceppi ottenuti da insalata sono
patogeni verso piante di altre famiglie).
Il patogeno sopravvive nel terreno sotto forma di stromi e
conducendo vita saprofitaria.
R. solani attacca le piante in semenzaio e piante adulte (foglie a
contatto con il terreno).
Condizioni favorevoli: elevata UR, T ottimale 20°C (anche a
15°C). Le infezioni in campo possono causare danni anche dopo
la raccolta.
Giovedì, 2 maggio 2013
AGENTI DI MARCIUMI
Rhizoctonia solani
RUCOLA
Giovedì, 2 maggio 2013
VALERIANELLA
LATTUGA
AGENTI DI MARCIUMI
Rhizoctonia solani
Osservato in Italia su rucola selvatica
nel 2004.
Grave a partire da temperature del
terreno di 15°C.
Può diffondersi velocemente in
semenzaio o su piante adulte
assumere una tipica diffusione ad
aree circolari di superficie coltivata
colpita.
Lotta: disinfestazione del terreno
(metam Na e dazomet);
E’ riportata una discreta efficacia di di
Trichoderma harzianum + T. viride.
Giovedì, 2 maggio 2013
AGENTI DI MARCIUMI
Sclerotinia sp.
S. sclerotiorum e S. minor colpiscono lattuga, cicoria, indivia e
scarola.
Infezioni primarie a partire da ascospore
(patogeno tellurico che sopravvive
nel terreno mediante sclerozi).
Attacchi combinati con Botrytis cinerea.
Sintomi osservabili anche in post-raccolta.
Giovedì, 2 maggio 2013
AGENTI DI MARCIUMI
Sclerotinia sclerotiorum
Per la prima volta osservato in Italia su rucola selvatica nel 2006.
Sintomi: appassimento foglie basali,
clorosi e marciumi basali. Favorito da
condizioni di elevata umidità relativa e
da temperature medie (15° C).
Lotta: impiego di agrofarmaci registrati
(boscalid+pyraclostrobin…);
Formulati microbiologici (Coniothyrium
minitans; Trichoderma harzianum +
T.viride).
Interventi agronomici: concimazioni
equilibrate, ventilazione delle serre, ...
Giovedì, 2 maggio 2013
Patogeni fogliari
Hyaloperonospora parasitica
Osservata per la prima volta in Liguria nel 2003
su rucola selvatica (segnalata anche in
California, Giappone, Korea e Argentina).
Condizioni favorevoli: elevata umidità relativa,
bagnatura fogliare e da temperature miti
(12-15 °C).
Ospiti: diverse brassicaceae coltivate (Brassica
spp., Raphanus spp., Sinapis spp.) o infestanti
(Capsella spp.).
Lotta: impiego di agrofarmaci registrati
(prodotti a base rameica, propamocarb…).
Non è nota la disponibilità di cultivar resistenti/
tolleranti.
Giovedì, 2 maggio 2013
Patogeni fogliari
Alternaria japonica
Osservata per la prima volta in
Piemonte e Liguria nel 2010 su
piante di rucola coltivata e
selvatica allevate in tunnel.
Sintomi: necrosi fogliari
inizialmente puntiformi, a sviluppo
rapido circolare, con alone
clorotico e rapido disseccamento
del lembo.
Condizioni favorevoli: elevata
umidità relativa, bagnatura fogliare
e temperatura compresa tra i 16 e
i 23°C.
La trasmissione per seme è confermata (fino
al 13% di semi contaminati)
Giovedì, 2 maggio 2013
Patogeni fogliari
Fusarium equiseti
Osservato in Piemonte su rucola coltivata per la prima volta
in Italia e nel mondo nel 2011 (temperatura 23-28°C; alta
UR);
Sintomi: vaiolature bianche della dimensione compresa tra
1-3 mm e 10-12 mm, margine netto con alone di colore
purpureo, rapida fessurazione: le foglie sembrano come
impallinate.
Giovedì, 2 maggio 2013
Patogeni fogliari
Plectosphaerella cucumerina
Osservato in Campania (Salerno) su rucola selvatica per la prima
volta in Italia e nel mondo nel 2012 (temperatura 20-25°C; alta
UR), successivamente osservato in Lombardia nell’area di
coltivazione per la IV gamma.
Sintomi: Le piante colpite presentavano gravi alterazioni del
lembo e degli steli che risultavano interessati da macchie
necrotiche puntiformi a margine irregolare e spesso confluenti in
macchie di circa 10 mm. Le foglie colpite mostravano estese
clorosi fogliari spesso localizzate all’apice e ai margini del lembo.
Giovedì, 2 maggio 2013
Phytophthora tentaculata
su cicoria cv Pan di zucchero
P. tentaculata è stata recentemente
segnalata in Italia su cicoria cv Pan
di zucchero Causa di un marciume
del colletto con temperature
ambientali di 18-26°C. Gli attacchi
erano presenti in coltivazioni in
pieno campo su piante dell’età di
circa 20 giorni dal trapianto. I
sintomi osservati a carico delle
piante colpite consistevano in clorosi
fogliare, riduzione dello sviluppo,
necrosi al colletto e imbrunimento
dei tessuti radicali.
Giovedì, 2 maggio 2013
Phoma valerianellae
I sintomi compaiono sulle piante
giovani come annerimenti e
necrosi dei cotiledoni, fusto e
radici, mentre sugli impianti
vecchi si presentano necrosi di
colore rosso marrone sulle
foglie basali a contatto con il
terreno.
Il patogeno è trasmissibile per
seme.
Giovedì, 2 maggio 2013
AGENTI DI MARCIUMI RADICALI
Thielaviopsis basicola
Osservata per la prima volta in Italia su
valerianella nel 2006.
Attacchi: ampio intervallo di temperatura
in presenza di livelli termici variabili tra 15
e i 27 °C.
T. basicola risulta dotata di un ampio
spettro di ospiti con più di 100 specie
identificate come suscettibili (13 famiglie).
E’ noto anche su lattuga (In Australia e
negli USA), su valerianella in fuorisuolo
(Pennsylvania).
Sintomi: imbrunimento e troncatura della
radice pochi centimetri sotto il livello del
terreno, marciume radicale, clorosi
fogliare e riduzioni di sviluppo.
Giovedì, 2 maggio 2013
Patogeni fogliari
Agenti di peronospora
Bremia lactucae/lattuga;
Peronospora parasitica/rucola selvatica (problema emergente);
Peronospora valerianellae/valerianella (patogeno marginale).
Giovedì, 2 maggio 2013
Patogeni fogliari
Mal bianco della valerianella
Golovinomyces orontii su valerianella (patogeno emergente)
Condizioni ambientali favorevoli: temperatura 20-27°C e alta
UR%.
Tutte le cultivar presenti in commercio sono suscettibili.
Le cv Accent, Pulsar e Eurion
hanno manifestato minore
suscettibilità agli attacchi del
mal bianco, mentre, “Trophy” è
molto suscettibile.
Giovedì, 2 maggio 2013
Trasmissione dei patogeni mediante seme
La diffusione mediante seme è confermata per:
- Fusarium oxysporum f.sp. lactucae;
- Fusarium oxysporum f.sp. raphani e conglutinans;
(sono stati osservati livelli di infezione dei semi dell’ordine di 1
isolato patogeno su 1500 semi osservati).
- Verticillium dahliae (lattuga);
- Phoma valerianellae;
- Acidovorax valerianellae (Non ancora osservato in Italia).
Giovedì, 2 maggio 2013
Trasmissione dei patogeni mediante seme
Coltura
Patogeno
Lattuga
Fusarium oxysporum f.sp. 0,1 %
lactucae
Verticillium dahliae
66-90%
Botrytis cinerea
30%
Pseudomonas cichorii
*
Xanthomonas campestris pv. 1-18%
vitians
Lattuga
Lattuga
Lattuga
Lattuga
Lattuga
Rucola
Valerianella
Valerianella
Endivia
cicoria
E
ndivia
cicoria
Spinacio
Spinacio
Percentuale di semi infetti Riferimenti bibliografici
M i c r o d o c h i u m*
panattonianum
Fusarium oxysporum
0,1%
Phoma valerianellae
0,6 - 15%.
Acidovorax valerianellae
0,1-0,9%
e Alternaria cichorii
0,6-13,75%
eM i c r o d o c h i u m*
panattonianum
Fusarium oxysporum f.sp. *
spinaceae
Peronospora farinosa f.sp. 0,3-2,9%
spinaciae razza 1,2,3,4
Garibaldi et al., 2004 b
Vallad et al., 2005
Sowley et al., 2010
Ragozzino, 1969
Ragozzino, 1969.
Umesh et al., 1996.
Sahin e Miller, 1997
Sutton e Holderness, 1986
Garibaldi et al., 2004 d
Pellegrino et al., 2010
Grondeau e Samson, 2009
Barreto et al., 2008.
Sutton e Holderness, 1986
Bassi e Goode, 1978
Lorenzini e Nali, 1999;
Inaba et al., 1983
Spinacio
Cladosporium variabile
1,8%
Spinacio
Stemphylium botryosum **
1-95%
Matta e Garibaldi, 1981; HernandezPerez e du Toit, 2006
Hernandez-Perez e du Toit, 2006
Spinacio
Verticillium dahliae**
0,3-84,8%
du Toit et al., 2005
Giovedì, 2 maggio 2013
Metodi diagnostici
Un grosso aiuto può essere fornito dalla diagnostica
molecolare e dagli studi filogenetici attuabili con tecniche di
biologia molecolare per attivare strategie preventive basate
sul controllo fitosanitario del materiale propagativo.
Sono stati disegnati nei nostri laboratori primer specifici per:
- F. oxysporum f.sp. lactucae (razza 1);
- Phoma valerianellae.
Giovedì, 2 maggio 2013
Metodi diagnostici: saggio biologico per il riconoscimento
di Phoma valerianellae da seme
PDA + S
Contaminazione dei semi da P. valerianellae compresa tra 0,6% e 15%
Giovedì, 2 maggio 2013
Metodi diagnostici: primer specifico per il riconoscimento
di P. valerianellae da seme
Una coppia di oligonucleotidi, entrambi
della lunghezza di 18 bp, è stata
disegnata (prodotto di amplificazione
496-bp):
Pv-FOR
(5’GGCTTTGCCTGCCATCTC-3’) e PvREV (5’-GACGTCGTCGTCTGGTTG-3’).
Una PCR effettuata sul DNA estratto da
funghi appartenenti al genere Phoma (P.
betae, P. heteromorphospora, P. exigua)
ha mostrato che la coppia di primer è
altamente specifica quando sono
utilizzate specifiche condizioni di
temperatura (Tm=59°C).
Giovedì, 2 maggio 2013
Rilevate infezioni dei
semi dell’ordine dello
0,6%
Tr. ipoclorito di Na
non trattato
Strategie di difesa
Lotta genetica (impiego di cultivar
resistenti)
Concia dei semi
Lotta fisica (impiego del vapore)
Lotta agronomica (biofumigazione)
Lotta biologica
Giovedì, 2 maggio 2013
Lotta genetica
Giovedì, 2 maggio 2013
Cultivar di lattuga resistenti a Fusarium
oxysporum f. sp. lactucae Razza 1.
1) Tutte le cultivar di lattuga tipologia cappuccina sono molto
suscettibili;
2) Il 30% delle cv di lattuga della tipologia batavia sono resistenti;
3) Il 70% delle cv di lattuga “lollo”hanno un buon livello di
resistenza;
4) variabile è il comportamento delle varietà della tipologia
romana.
Giovedì, 2 maggio 2013
Reazione di diverse cultivar di rucola a isolati di Fusarium
oxysporum ff. spp conglutinans e raphani
(°°)Reazione R = Resistente (indice di malattia compreso tra 1-10); PR = parzialmente resistenti (indice di malattia compreso tra
11-30); MS = mediamente suscettibile (indice di malattia compreso tra 31-60); S = Suscettibile (indice di malattia compreso tra
61-100).
Giovedì, 2 maggio 2013
Suscettibilità di diverse cv di rucola selvatica e coltivata a diversi
isolati di Fusarium oxysporum f.sp. conglutinans* e raphani**
CULTIVAR (Ditta sementiera)
Rucola selvatica Venere (T&T)
Rucola selvatia Giove (T&T)
Rucola selvatica Brenta
(OROSEM)
Rucola selvatica Reset
(MARALDI)
Rucola selvatica Extra
(FRANCHI)
Rucola selvatica Standard
(OLTER)
Rucola selvatica Winter
(OROSEM)
Rucola selvatica (OLTER)
Rucola coltivata (FURIA)
Rucola coltivata (PMP)
Rucola selvatica (ORTIS)
Rucola coltivata (SEMIORTO)
ATCC
16600*
FR1303**
FR002**
FR2003**
S°
PR
PR
PR
S
MS
PR
MS
S
MS
PR
PR
MS
MS
PR
PR
S
MS
MS
PR
S
MS
MS
PR
S
S
S
MS
S
MS
PR
MS
S
MS
S
S
S
MS
MS
MS
MS
MS
PR
PR
S
MS
MS
S
(°°)Reazione R = Resistente (indice di malattia compreso tra 1-10); PR = parzialmente resistenti (indice di
malattia compreso tra 11-30); MS = mediamente suscettibile (indice di malattia compreso tra 31-60); S =
Suscettibile (indice di malattia compreso tra 61-100).
Giovedì, 2 maggio 2013
Esempi di lotta genetica
+++ strategia consolidata; +/- limitata ad alcune cultivar; -/- non attuabile.
Limiti nel caso delle tracheofusariosi
Lattuga: nel mondo sono note la razza 1, 2, 3 e 4 di F.
oxysporum f. sp. lactucae.
Rucola: elevata variabilità di virulenza degli isolati di F.
oxysporum f. sp raphani e conclutinans.
Valerianella: le cultivar impiegate commercialmente
suscettibili.
Giovedì, 2 maggio 2013
sono tutte
Concia dei semi
Effetto della concia dei semi in condizione di terreno
naturalmente infestato da F. oxysporum f.sp. lactucae
Trattamento
Dose
p.a.
g or ml/
100 kg di
semi
% piante morte (giorni dopo a semina)
Cv White salad bowl
(Four)
Cv Salad bowl
(Orosem)
16 giorni
21 giorni
16 giorni
21 giorni
Mancozeb
640
8a
22 b
18 ab
18 a
Procloraz
92.2
7a
11 a
16 a
16 a
Carbendazim
125.1
7a
16 ab
16 a
17 a
-
13 a
34 c
31 b
32 b
Giovedì, 2 maggio 2013
Concia fisica dei semi
Efficacia del trattamento di termoterapia con acqua calda di seme di
valerianella naturalmente infetto da Peronospora valerianellae e
Phoma valerianellae (da Nega et al., 2003).
Temperatura e minuti di Percentuale di riduzione rispetto al testimone della
trattamento
contaminazione
dei semi da
Oospore di Peronospora
Phoma
valerianellae
Campione 1
Campione 2 valerianellae
Testimone non trattato
0 (60)*
0 (4)
0 (35)
50°C, 20 minuti
-**
75
85
50°C, 30 minuti
63
100
53°C, 10 minuti
33
0
87
53° C , 20 minuti
25
55°C, 10 minuti
27
60°C, 10 minuti
50
80°C, 10 minuti
27
* (n) % di semi contaminati nel campione 1 e 2 in pre-trattamento.
**-non saggiato.
Giovedì, 2 maggio 2013
Concia fisica, chimica e biologica dei
semi
Effetto della concia chimica e fisica del seme di lattuga sulla contaminazione da
Xanthomonas campestris pv. vitians (da Sahin e Miller, 1997; Carisse et al., 2000; Pernezny
et al.,2007).
Trattamento
Perossimonosolfato di potassio
Acetato di rame
Ipoclorito di sodio
Ipoclorito di sodio
Ipoclorito di sodio
Ipoclorito di sodio
Ipoclorito di sodio
Acqua calda
Acqua calda
Acqua calda
Rame idrossido
Rame idrossido
Rame idrossido
Rame idrossido + mancozeb
Rame idrossido + mancozeb
Rame idrossido + mancozeb
Concentrazione e durata del
trattamento
1% per 20 minuti
0,25% per 20 minuti
0,1% per 5 minuti
0,52% per 5 minuti
0,1% per 20 minuti
1% per 5 minuti
1% per 20 minuti
per 20 minuti
per 60 minuti
per 120 minuti
0,18 g/100 ml di acqua
0,24 g/100 ml di acqua
0,36 g/100 ml di acqua
0,18 + 0,14 g/100 ml di acqua
0,24 + 0,18 g /100 ml di acqua
0,36 + 0,27 g/100 ml di acqua
Percentuale di
r90*
iduzione della
contaminazione
30
50
99
80
90
95
0
0 **
55 **
0
10
15
94
96
96
* Riduzione dell’inoculo, fatto uguale a 100 il testimone. ** Forte riduzione della germinabilità del seme.
Giovedì, 2 maggio 2013
Mezzi fisici (vapore)
• Valutazione della temperatura letale in condizioni controllate;
• valutazione del metodo di applicazione del vapore (iniezione e
piastra) sulla vitalità di clamidospore di agenti di
tracheofusariosi in condizioni controllate;
• prime esperienze dell’efficacia di un prototipo semovente su
patogeni tellurici della lattuga.
Giovedì, 2 maggio 2013
Esperienze d’impiego di un generatore di vapore
semovente nei confronti di patogeni tellurici in
coltivazioni di lattuga.
Prototipo di generatore di vapore semovente operante mediante
una piastra provvista di iniettori erogatori di vapore alla
profondità di 18 cm.
Giovedì, 2 maggio 2013
Efficacia del trattamento con vapore con
un prototipo semovente nei confronti di
patogeni tellurici della lattuga.
Marciumi da R.solani e S.sclerotiorum
F.oxysporum f.sp.lactucae
b
70
% piante colpite
53
ab
a
a
b
35
a
18
a
a
0
Testimone
6
8
Durata del trattametno (minuti)
10
Le temperature registrate nel profilo del terreno dopo un’ora dai
trattamenti sono risultate mediamente di 60°C.
Giovedì, 2 maggio 2013
ESPERIENZE DI LOTTA BIOLOGICA ALLE
TRECHEOFUSARIOSI
Impiego di diversi microrganismi formulati in condizioni
controllate in presenza di una elevata pressione di malattia.
- Microrganismi formulati presenti in commercio;
- microrganismi selezionati da substrati repressivi in
coltivazioni fuorisulolo (Fusarium oxysporum FC 11B, FC 14B,
FC 20B, FC 28B e FC 29B e di due Trichoderma spp. FC 34B
and FC 37B e Pseudomonas).
Giovedì, 2 maggio 2013
Concia del seme di lattuga contro
Fusarium oxysporum f. sp. lactucae.
°(±) efficacia rispetto al testimone 0-20%; (+) efficacia rispetto al
testimone 21-40%; (++) efficacia rispetto al testimone 41-60%; (+++)
efficacia rispetto al testimone 61-80%; (++++) efficacia rispetto al
testimone 81-100%.
Giovedì, 2 maggio 2013
Efficacia di microrganismi formulati nei
confronti di F. oxysporum f.sp. lactucae
Formulato
Rootshield
Remedier
Mycostop
Fo MSA 35
Fo IF 23
Giovedì, 2 maggio 2013
Microrganismo
Trichoderma
harzianum T22
T. harzianum (strain
ICC012)+
T. viride (strain
ICC080)
Streptomyces
griseoviridis k61
Fusarium oxysporum
MSA 35
Fusarium oxysporum
23
Dose
(g/l di
terreno)
Efficacia
In codizioni
controllate
(%)
3-4
50 a75
0.25-1
53 a 65
0.005-0.1
37 a 53
2-4
48 a 85
2-4
48 a 75
EFFICACIA DI MICRORGANISMI OTTENUTI DA SUBSTRATI
REPRESSIVI NEI CONFRONTI DEGLI AGENTI DELLA
TRACHEOFUSARIOSI DELLA LATTUGA.
41%
63%
ttttIIIIIIIIIIII
Le piante di lattuga, rucola e
valerianella sono state
inoculate
con
i
microrganismi saggiati per
immersione radicale alla
concentrazione di 1×10 7
a n d 1 × 1 08 C F U m l-1 e
immediatamente trapiantate
in un terreno artificialmente
inoculato
alla
concentrazione di 5x10 4
CFUml-1 con clamidospore
di diversi patogeni formulate
in talco.
tttt
Giovedì, 2 maggio 2013
EFFICACIA DI MICRORGANISMI OTTENUTI DA SUBSTRATI REPRESSIVI
NEI CONFRONTI DEGLI AGENTI DELLA TRACHEOFUSARIOSI DELLA
VALERIANELLA (A) E RUCOLA (B).
F.oxysporum f.sp. conglutinans
A
F. oxysporum f.sp. raphani
B
69%
tttt
Giovedì, 2 maggio 2013
tttt
51%
Difesa dagli agenti di marciume radicale
La disinfestazione del terreno con i mezzi ammessi (metham
sodio) risulta efficace anche nei confronti di Rhizoctonia solani, di
Scerotinia sclerotiorum e di Thielaviopsis basicola.
Positivi risultati di difesa con preparati biologici a base di
Trichoderma nei confronti di agenti di marciumi radicali da
Pythium sp. e Rhizoctonia solani e di Coniothyrium minitans nei
confronti di S. sclerotiorum.
Per la lotta sono utilizzabili Pyraclostrobin+boscalid, Cyprodinil +
fludioxonil, Propamocarb + fosetil Al
Contro S. sclerotiorum risultano molto importanti tutti gli interventi
agronomici atti a ridurre l’umidità relativa ambientale.
Giovedì, 2 maggio 2013
Difesa dagli agenti di mal bianco e
peronospora
Soprattutto per rucola e valerianella, è complicata dalla
limitata disponibilità di principi attivi registrati su queste
colture: Mandipropamide, Propamocarb + fosetil Al, Metalaxyl
M+ rame
Per il contenimento delle malattie fogliari grande attenzione
dovrà essere, dedicata all’adozione di tutte quelle pratiche
colturali (ventilazione, densità di semina,...) atte a mantenere
condizioni ambientali non adatte allo sviluppo di parassiti, in
particolare dell’agente di peronospora.
Giovedì, 2 maggio 2013
Sali minerali
Alcuni sali minerali (silicato di sodio, bicarbonato di
sodio e di potassio, fosfati, fosfiti) presentano
un'attività fungicida interessante, anche se non
sempre chiarita nei suoi meccanismi.
I silicati rivestono un notevole interesse per
possibili applicazioni nelle coltivazioni fuori terra,
ove hanno dimostrato di rendere le piante più
Giovedì, 2 maggio 2013
Difesa dai patogeni in sistemi di
coltivazione in fuori suolo
Le colture fuori suolo rappresentano
la situazione ideale per l'adozione
di tecniche di difesa veramente
innovative: dall'impiego di raggi UV,
di ozono e di filtri a sabbia per la
disinfezione della soluzione
nutritizia in modo da distruggere i
propaguli di eventuali patogeni
trasportati
dall'acqua
all’introduzione mirata di
microrganismi antagonisti, adatti a
vivere nell’ambiente delle colture
idroponiche.
Giovedì, 2 maggio 2013
Effetto delle concentrazione della soluzione nutritizia e
del silicato di potassio sulla diffusione e gravità degli
attacchi di Alternaria japonica su rucola coltivata.
% foglie
% sup. fogliare
Valori percentuali degli attacchi (%)
60,000
45,000
30,000
15,000
0
EC1
EC1 + S
EC2
EC2 + S
EC3
EC3 + S
(EC1) 1.5-1.6, (EC2 )3-3.5 e (EC3) 4-4.5 mS cm-1 ; Silicato di potassio 100 mg L-1.
Giovedì, 2 maggio 2013
Effetto delle concentrazione della soluzione
nutritizia e del silicato di potassio sulla
diffusione e gravità degli attacchi di Bremia
lactucae su lattuga.
% foglie
% sup. fogliare
Valori percentuali degli attacchi (%)
50,00
37,50
25,00
12,50
0
EC1
EC1 + S
EC2
EC2 + S
EC3
EC3 + S
(EC1) 1.5-1.6, (EC2 )3-3.5 e (EC3) 4-4.5 mS cm-1 ; Silicato di potassio 100 mg L-1.
Giovedì, 2 maggio 2013
Considerazioni sulla difesa
Limitata disponibilità di mezzi di lotta
Impiego di strategie di prevenzione
(seme di qualità esente da parassiti, certificato e risanato)
Impiego della lotta genetica (cv resistenti)
(lattuga e rucola … elevato investimento nella ricerca di
cultivar resistenti e rispondenti alle esigenze del
mercato)
Giovedì, 2 maggio 2013
Conclusioni
Sviluppo di metodi diagnostici rapidi ed
economici.
Collaborazione tra gli operatori del
settore.
(Aziende agricole - Ditte sementiere - Enti di ricerca).
Impiego integrato delle strategie di difesa
disponibili.
Giovedì, 2 maggio 2013
Grazie per l’attenzione!
Protezione
delle colture
[email protected]
Giovedì, 2 maggio 2013
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