PROGETTO DI NUOVA DERIVAZIONE D’ACQUA DAL TORRENTE MONGIA AD USO
ENERGETICO
- RELAZIONE DI COMPATIBILITÀ IDRAULICA AI SENSI DEL R.D. 523/1904 -
REGIONE PIEMONTE
COMUNE DI FOSSANO
PROVINCIA DI CUNEO
PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA
AD USO IDROELETTRICO
DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL
CANALE IRRIGUO “LA ROVERE - BOSCHETTI”
ISTANZA UNICA AI SENSI DEL D.LGS 387/2003 CON PRONUNCIA DI COMPATIBILIÀ AMBIENTALE
ALLEGATO A2
RELAZIONE TECNICA
Pinerolo, luglio 2013
Il committente:
EUROPAR s.r.l.
_______________________________________
Il progettista:
Ing. Dario Ughetto
_______________________________________
Il progettista:
Geom. Giorgio Rostan
_______________________________________
Il progettista:
Geom. Giovanni Barberis
___________________________________________
PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO
DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI”
- ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA -
INDICE
1. INTRODUZIONE................................................................................................................ 1
2. DESCRIZIONE GENERALE DELL'OPERA ............................................................................ 4
3. CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA DERIVAZIONE E STIMA DELLA PRODUTTIVITÀ
DELL’IMPIANTO.................................................................................................................... 6
3.1. CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA DERIVAZIONE...................................................... 6
3.2. STIMA DELLA PRODUCIBILITÀ DELL’IMPIANTO ............................................................. 7
3.2.1. Calcolo delle potenze nominali .......................................................................... 7
3.2.2. Calcolo delle potenze effettive .......................................................................... 7
3.2.3. Calcolo delle potenze installate e della portata minima derivabile dall’impianto...... 8
3.2.4. Calcolo dell’energia producibile annua ............................................................... 9
4. CARATTERISTICHE TECNICHE, COSTRUTTIVE E DIMENSIONALI DELLE OPERE IN
PROGETTO .......................................................................................................................... 12
4.1. PREMESSA ................................................................................................................ 12
4.2. OPERA DI PRESA....................................................................................................... 12
4.2.1. Traversa di derivazione .................................................................................. 12
4.2.2. Opere di rilascio del DMV ............................................................................... 15
4.2.2.1. Verifica dello stramazzo di rilascio del DMVbase .................................................... 15
4.2.2.2. Verifica delle luci sotto battente di rilascio del DMVbase ........................................ 16
4.2.3. Rampa di risalita per l’ittiofauna...................................................................... 17
4.2.3.1. Verifica della velocità della corrente ................................................................... 18
4.3. CANALE DI ADDUZIONE............................................................................................. 19
4.3.1. Verifica del canale di adduzione ...................................................................... 21
4.3.1.1. Verifica del tratto a sezione trapezia................................................................... 21
4.3.2. Dispositivi di misura della portata derivata e rilasciata....................................... 22
4.3.3. Dispositivi di modulazione della portata derivata............................................... 23
4.3.3.1. Verifica dello sfioratore di modulazione .............................................................. 23
4.4. VASCA DI SEDIMENTAZIONE...................................................................................... 24
4.4.1. Verifica dello sfioratore laterale....................................................................... 25
4.5. FABBRICATO DELLA CENTRALE .................................................................................. 25
4.5.1. Cabina Enel e locale contatori......................................................................... 27
4.6. CANALE DI SCARICO ................................................................................................. 27
4.6.1. Verifica idraulica del canale di restituzione ....................................................... 27
4.7. OPERE DI DIFESA IDRAULICA .................................................................................... 28
5. MOVIMENTI TERRA ........................................................................................................ 30
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DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI”
- ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA -
6. ACCORGIMENTI DI MITIGAZIONE ................................................................................. 32
6.1. INTERVENTI DI OTTIMIZZAZIONE NELL’INSERIMENTO NEL TERRITORIO E
NELL’AMBIENTE..................................................................................................................... 32
6.1.1. Accorgimenti di minimizzazione-mitigazione ..................................................... 32
6.2. MONITORAGGIO E CONTROLLO ................................................................................. 34
6.2.1. Ambiente idrico ............................................................................................. 34
6.2.2. Rumore e vibrazioni....................................................................................... 36
6.3. INTERVENTI DI RIPRISTINO AMBIENTALE .................................................................. 36
ALLEGATO 1 - Convenzione per lo sfruttamento della risorsa idrica disponibile in Concessione al
Consorzio Irriguo “La Rovere - Boschetti”
ALLEGATO 2 – Caratterizzazione ittiofaunistica del Fiume Stura di Demonte finalizzata alla
realizzazione di un passaggio artificiale per l’ittiofauna a cura del Dott. Massimo Pascale
ALLEGATO 3 – Dimensionamento del diaframma di contenimento sulla sponda sinistra del canale di
derivazione
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1. INTRODUZIONE
Il progetto in esame prevede la realizzazione di un nuovo impianto idroelettrico nel Comune di
Fossano con derivazione d’acqua dal F. Stura di Demonte a mezzo del canale irriguo esistente “La
Rovere-Boschetti”. La presente relazione sarà volta a descrivere in dettaglio le caratteristiche tecniche
e dimensionali delle opere che costituiranno l’impianto idroelettrico in oggetto.
L’idea dell’impianto nasce anche per aiutare il consorzio irriguo “Rovere Boschetti” a
mantenere funzionale la loro derivazione dal Fiume Stura. Infatti la derivazione del consorzio avviene
attualmente dal Fiume Stura a mezzo di un canale e di una traversa in materiale sciolto che quindi
dopo ogni piena sono da ripristinare. Specialmente il ripristino del canale di adduzione rappresenta
ogni volta un intervento molto costoso. Infatti anche per questo motivo lo stesso consorzio ha già
presentato un progetto per realizzare un tratto del canale di adduzione avente lunghezza di circa 270
m con la sponda dal lato del Fiume Stura realizzata in massi di cava cementati. Tale progetto è già
stato approvato dall’AIPO e in parte è già stato realizzato dal consorzio per un tratto di circa 130 m.
Per la restante parte il consorzio non dispone dei fondi necessari a realizzarlo. Inoltre anche la
stazione di pompaggio che serve per l’irrigazione è ormai vetusta e necessiterebbe di un completo
rifacimento.
Pertanto con la realizzazione dell’impianto idroelettrico proposto dalla ditta Europar, il
consorzio avrà un notevole beneficio in quanto si troverà un canale di adduzione completamente
rifatto e stabile, una nuova stazione di pompaggio al posto di quella ormai vetusta e inoltre sarà
sollevato completamente dalla manutenzione delle opere di derivazione.
Si precisa che il presente progetto era stato già oggetto di presentazione in data
12/02/2013 e a seguito delle richieste di integrazioni avanzate nella prima conferenza
dei servizi si è deciso di rivedere il progetto e procedere ad un nuovo deposito. Pertanto il
presente progetto pur essendo depositato ex-novo è stato redatto tenendo conto delle
osservazioni formulate nella conferenza dei servizi che ha esaminato il progetto
precedente andando ad ottemperare a quanto richiesto dai vari enti al fine di diminuire
gli impatti sull’ambiente e a migliorarne le caratteristiche di sostenibilità.
L’impianto in progetto insiste sul F. Stura di Demonte nel tratto compreso tra il ponte sulla
S.P. 45 - Fossano Salmour ed il viadotto autostradale A6 TO-SV, in particolare nel tronco d’alveo insito
tra la quota di 272,00 m s.m. (quota di captazione) posto poco più a valle dello scarico del depuratore
comunale di Fossano, e la quota di 265,81 m s.m. (quota dell’alveo nel punto di restituzione) per un
tratto complessivo del corso d’acqua sotteso dalla derivazione di 600 m circa.
L’impianto «ad acqua fluente» capterà una parte dell’acqua naturalmente presente in alveo
compatibilmente con la disponibilità del corpo idrico e nel rispetto del rilascio del DMV, leggermente
più a valle dell’attuale opera di presa del canale irriguo “La Rovere Boschetti” in corrispondenza della
fine del tratto di canale con sponda destra in massi autorizzato da AIPO. Dall’opera di presa l’acqua
verrà convogliata alla vasca di sedimentazione prevista subito a monte del fabbricato della centrale di
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produzione attraverso il canale di adduzione, che verrà realizzato lungo il tracciato del canale di
adduzione a uso irriguo “La Rovere-Boschetti” esistente.
I principali manufatti previsti sono i seguenti:
- opera di presa costituita da tubolare abbattibile in tessuto gommato munito di hard-top con
ciglio di sfioro a 272,00 m s.m. munita di rampa di risalita per l’ittiofauna;
- canale di adduzione con sviluppo lineare di 420 m;
- centrale di produzione localizzata in sponda sinistra del F. Stura di Demonte;
- canale di restituzione interrato con sviluppo lineare di 175 m circa.
Lo sbarramento sarà di tipologia abbattibile in tessuto gommato munito di hard-top con ciglio
superiore a quota 272,00 m s.m., consentendo in questo modo la captazione che verrà attuata tramite
il canale di adduzione in sinistra idrografica.
Il tracciato del canale seguirà, come anzidetto, per la quasi totalità il sedime del canale irriguo
esistente “La Rovere-Boschetti”, che verrà ampliato e risagomato per conferirgli la geometria di
progetto atta al transito della portata massima richiesta in concessione (40.0 m3/s).
Si precisa che la ditta Europar ha sottoscritto una convenzione di co-uso con il consorzio
irriguo “La Rovere – Boschetti “ per l’utilizzo delle opere che saranno in comune e per regolare i
reciproci rapporti. Inoltre è stata sottoscritto un accordo che da facoltà alla ditta Europar srl
nell’ambito della realizzazione dei lavori di poter demolire e ricostruire la stazione di pompaggio
ricollocandola nella nuova posizione prevista nel progetto.
L’acqua derivata verrà convogliata alla vasca di sedimentazione antistante il fabbricato della
centrale idroelettrica, che sarà ubicata in sponda sinistra del F. Stura di Demonte in area prativa con
piano campagna a quota 273,55 m s.m. circa. Le acque turbinate verranno quindi restituite al corso
d’acqua alla quota di 265,81 m s.m. tramite il canale di restituzione completamente interrato.
Le scelte progettuali relative alla localizzazione delle opere in progetto sono il risultato di una
sintetica analisi costi-benefici che ha interessato più soluzioni progettuali tese a individuare un
impianto idroelettrico in grado di sfruttare al massimo le infrastrutture esistenti ed il salto idraulico
disponibile compatibilmente con la topografia dell’area, oltre che nel rispetto dell’ambiente nel quale
l’opera si andrà ad inserire.
La progettazione dell’impianto idroelettrico è stata svolta sulla base di un rilievo
topografico aggiornato alle attuali caratteristiche morfologiche dell’alveo del Fiume Stura
di Demonte. Inoltre, le quote assolute del rilievo topografico sono coerenti alle quote
assolute del progetto della Società Idrogea ubicato a monte a cui è già stata assentita la
concessione di derivazione ed è attualmente in via di realizzazione. A tal fine è stato
considerato il ponte sulla S.P. 45 Fossano-Salmour come caposaldo comune di quota
altimetrica, il cui impalcato è stato posto a quota 294,90 m s.l.m, a cui sono state riferite
tutte le relative sezioni e profili di progettazione. Considerando il riferimento altimetrico
del ponte lo sbarramento presenta il ciglio a quota 272 m s.l.m. e quota di massimo sfioro
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pari a 272,60 m s.l.m.. Quindi, anche considerando l’eventuale profilo di rigurgito
dell’invaso prodotto a monte dello sbarramento in progetto, il nuovo sbarramento non
influenza la restituzione dell’impianto della ditta Idrogea che è situato a quota 275,12 m
s.l.m.
Le valutazioni suddette sono state compiute nelle prime fasi di progettazione dell’impianto: a
seguito di una prima verifica sulla fattibilità dell’opera è stata accuratamente analizzata la topografia
dell’area mediante un rilievo di dettaglio della zona, nonché delle infrastrutture e delle vie di accesso
all’alveo fluviale esistenti, al fine di individuare le aree più idonee per la realizzazione dei manufatti nel
rispetto delle caratteristiche ambientali del territorio nel quale questi andranno ad inserirsi.
Sulla base di queste linee guida, si è provveduto a localizzare le opere secondo la loro
ubicazione descritta. In particolare, nel determinare l’ubicazione e la tipologia della centrale di
produzione e dell’opera di restituzione delle acque, si è voluto limitare l’impatto ambientale dell’opera
e i disagi connessi alla sua costruzione, compatibilmente con un adeguato contenimento dei costi di
realizzazione ed esercizio delle infrastrutture.
La presente relazione tecnica è stata redatta al fine di individuare e descrivere gli elementi
costituenti l’impianto in progetto rispettando le disposizioni di cui al D. LGS 387/2003 - Attuazione
della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche
rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità, ed al D.P.G.R. 29 luglio 2003, n. 10/R – Regolamento
regionale recante: “Disciplina dei procedimenti di concessione di derivazione di acqua pubblica (L.R.
29 dicembre 2000, n. 61).
Dello studio effettuato, in particolare, si intendono evidenziare le soluzioni adottate con una
particolare attenzione alle scelte operate ed alle misure di mitigazione da adottarsi al fine di limitare
l’impatto nel territorio mediante l’ottimizzazione del progetto, l’individuazione e la particolare
attenzione avuta per le problematiche ambientali.
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2. DESCRIZIONE GENERALE DELL'OPERA
Il progetto in esame è relativo alla costruzione di impianti tecnologici, infrastrutture e opere
civili necessarie e funzionali per l’adduzione dell’acqua, il trasporto, la produzione dell’energia e la
restituzione in alveo della risorsa idrica.
In dettaglio nell’ambito del progetto sono previsti i seguenti interventi:
 Opera di derivazione d’acqua dal F. Stura di Demonte
La funzione di sbarramento delle acque verrà assolta da una traversa tubolare abbattibile in
tessuto gommato munito di hard top.
Ulteriori interventi relativi all’opera di presa consisteranno nella realizzazione del manufatto in
c.a. costituente la rampa di risalita per l’ittiofauna e della scogliera in massi cementati prevista
in sponda destra per permettere l’ancoraggio del manufatto.
 Canale di adduzione
Il canale di adduzione capterà le acque sbarrate sul lato sinistro della traversa, convogliandole
al fabbricato della centrale per un tratto di 420 m circa.
Il canale verrà ricavato risagomando il canale irriguo “La Rovere-Boschetti” esistente per
conferirgli la geometria di progetto che consentirà il transito dei 40.0 m3/s massimi richiesti in
concessione. A seguito di un primo tratto che raccorderà l’opera di presa al canale, realizzato in c.a.,
per uno sviluppo di 70 m. Un secondo tratto avente uno sviluppo di circa 270 m sarà pertanto
confinato dalla sponda sinistra del F. Stura di Demonte sul lato sinistro, e dall’arginatura in massi
bloccati con cls già autorizzata da AIPO sulla sponda destra. Questo tratto intermedio presenterà
sezione trapezia avrà il fondo realizzato mediante una platea in c.a. mentre le sponde avranno le
seguenti caratteristiche: la sponda dal lato verso lo Stura sarà costituita da massi cementati realizzati
come prosecuzione dell’argine già esistente secondo quanto già autorizzato da AIPO, mentre la
sponda destra del canale sarà realizzata in cemento armato e rivestita i pietra. In un tratto avente uno
sviluppo di circa 60 m dove è previsto l’arretramento della sponda la parete della sponda sinistra del
canale sarà realizzata mediante un diaframma in c.a. con doppio ordine di tiranti rivestito in pietra.
L’argine in massi cementati che costituisce la sponda destra del canale è già stato
assentito dall’AIPO al consorzio Rovere Boschetti con autorizzazione idraulica P.I. 3425
(Vedi allegato 1) e in parte è già stato realizzato per uno sviluppo di circa 130 m. La
sponda destra del canale quindi coincide con quella già assentita dall’AIPO al consorzio
Rovere Boschetti con autorizzazione idraulica P.I. 3425 (Vedi allegato 1) e in parte già
realizzata e costituirà protezione alla sponda sinistra del fiume Stura limitando la
tendenza all’erosione della scarpata.
Il tratto finale di raccordo con la vasca di sedimentazione e quindi il fabbricato della centrale
verrà invece realizzato in c.a. in area prativa, per uno sviluppo di 80 m.
 Fabbricato della centrale e canale di restituzione delle acque derivate
Il fabbricato della centrale verrà ubicato in sponda sinistra del F. Stura di Demonte, in un’area
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prativa adiacente la sponda sopraelevata di circa 5 m rispetto all’alveo ed in posizione retrostante ad
un’arginatura esistente. Esso sarà collocato al di fuori della fascia A definita dal PSFF.
Il manufatto adibito a centrale di produzione sarà costituito da un fabbricato fuori terra
realizzato in c.a. all’interno del quale verranno ospitati:
- i due gruppi di produzione, costituiti da due turbine tipo Kaplan ad asse verticale abbinate
ciascuno ad un generatore di tipo sincrono;
- i quadri elettrici di controllo e di comando;
- il locale trasformatore.
Il locale contatori e la cabina Enel troverranno invece alloggiamento in posizione adiacente
alla stazione di pompaggio di nuova realizzazione per l’impianto irriguo alimentato dal canale
La Rovere-Boschetti, che andrà a sostituire la stazione di pompaggio esistente.
Dal fabbricato della centrale le acque derivate verranno restituite all’alveo del F. Stura
di Demonte tramite il canale di restituzione interrato, realizzato in c.a. e con sviluppo lineare
di 175 m circa.
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3. CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA DERIVAZIONE E STIMA DELLA
PRODUTTIVITÀ DELL’IMPIANTO
3.1. CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA DERIVAZIONE
Nella seguente tabella riepilogativa si riportano le caratteristiche tecniche della derivazione e
dei vari manufatti costituenti l’impianto idroelettrico in progetto.
PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A
MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI”
Tipo di impianto
Ad acqua fluente
Comune di Fossano
Ubicazione opera di presa
Località Boschetti
Comune di Fossano
Ubicazione centrale
Località Boschetti
Comune di Fossano
Ubicazione restituzione
Località Boschetti, sponda sx F. Stura di Demonte
Traversa abbattibile in tessuto gommato munita di
Opera di presa
hard top
Quota di presa – ciglio traversa
272,00 m. s.l.m.
Quota di restituzione in alveo
265,81 m. s.l.m.
Livello idrometrico a monte dei meccanismi motori
271,75 m. s.l.m.
Quota pelo morto a valle dei meccanismi motori
267,75 m. s.l.m.
Salto nominale
4,00 m
Bacino sotteso dalla sezione di presa
1.310 km2
Portata media naturale
24.296 l/s
Portata massima richiesta in concessione
40.000 l/s
Portata media derivata
12.690 l/s
Lunghezza canale di adduzione
420 m
DMVbase
7.000 l/s
DMVmodulato
3.000 l/s nei mesi di aprile, maggio e giugno
Lunghezza dell’alveo sotteso
600 m
Scala di risalita dell’ittiofauna
Prevista
Dispositivi di rilascio del DMVbase
Con soglia a stramazzo e luci sotto battente
Potenza media nominale
497,6 kW
Potenza massima nominale
1.568,6 kW
Produzione media annua
3.394 MWh
% di utilizzazione della risorsa idrica
52%
Tabella 3.1 – Caratteristiche tecniche della derivazione
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- ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA -
3.2. STIMA DELLA PRODUCIBILITÀ DELL’IMPIANTO
Alla luce delle analisi idrologiche svolte, si è dimensionato l’impianto ipotizzando la possibilità
di derivare una portata massima di 40.000 l/s.
Dalla curva di durata delle portate, risulta che la portata massima è derivabile per circa 60
giorni/anno. Con un prelievo massimo dal F. Stura di Demonte di 40.000 l/s ed un rilascio a valle della
traversa di derivazione del DMV con valore base di 7.000 l/s e dmv modulato con modulazione di tipo
B che prevede il rilascio di ulteriore 3.000 l/s nei mesi di aprile, maggio e giugno si ottiene una portata
media derivata di 12.690 l/s.
3.2.1. Calcolo delle potenze nominali
Il salto nominale risulta come segue:
•
livello idrometrico di esercizio:
271,75 m s.l.m.
•
quota pelo morto a valle dei meccanismi motori:
267,75 m s.l.m.
•
salto nominale:
4,00 m
Le potenze nominali dell’impianto in progetto sono quindi le seguenti:
Potenza nominale massima (con la portata di 40.000 l/s):
Potenza
Q(l )  H ( m) 40.000  4,00
=
= 1.568,6 kW
102
102
nom. max=
Potenza nominale media (con la portata di 12.690 l/s):
Potenza
nom. media=
12.690  4,00
Q(l )  H ( m)
=
= 497,6 kW
102
102
3.2.2. Calcolo delle potenze effettive
Tenendo conto dei vari rendimenti dei componenti dell’impianto (turbina, generatore,
eventuale moltiplicatore di giri) si può desumere che un impianto che utilizzi macchinari di ottima
qualità può avere un rendimento complessivo pari all’80%.
Si ottiene pertanto:
Potenza effettiva massima (con la portata di 40.000 l/s):
Potenza
eff. max=
g  Q  H   9,81  40,000  4,00  0,80 = 1.255,7 kW
Si ottiene pertanto:
Potenza effettiva media (con la portata di 12.690 l/s):
Potenza
eff. media=
g  Q  H   9,81  12,690  4,00  0,80 = 398,4 kW
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3.2.3. Calcolo
delle
potenze
installate
e
della
portata
minima
derivabile
dall’impianto
Per la produzione di energia si prevede l’installazione di due gruppi di produzione, composti da
due turbine Kaplan ad asse verticale accoppiate ai relativi generatori. La portata massima derivata
verrà pertanto ripartita tra le due macchine in ragione di un rapporto pari a 1/3 e 2/3, ovvero la
portata nominale per ciascuna macchina sarà pari a 13.000 l/s e 27.000 l/s rispettivamente.
Le potenze installate relative alle due turbine sono calcolabili come segue:
Pinst 
Qmax  H
102

Dove:
Qmax = portata nominale (l);
Heff = salto (m)
η = rendimento della macchina idraulica
Il salto disponibile risulta pari 4,00 m, calcolato al paragrafo precedente. Poiché il rendimento
attribuibile ad una turbina Kaplan con doppia regolazione alimentata con una portata superiore al 50%
del valore nominale risulta pari a circa il 90% (cfr. Figura 3.1), si ottengono i seguenti valori di
potenza installata:
Pinst 1 
13.000  4,00
 0,9 =459 kW
102
Pinst 1 
27.000  4,00
 0,9 =953 kW
102
La potenza totale installata sarà quindi pari a 1.412 kW.
Per quanto concerne la portata minima derivata dall’impianto, si fa riferimento al grafico
seguente, dal quale si evince che per una turbina Kaplan a doppia regolazione si hanno rendimenti
accettabili fino al 10% della portata nominale.
La doppia regolazione prevede infatti che la turbina venga dotata di pale orientabili, così come
il distributore, pertanto il flusso risulta indirizzato al variare della portata secondo una direzione
ottimale dovuto all’orientamento sia delle pale statoriche che di quelle rotoriche e da questo deriva un
rendimento piuttosto elevato sull’intero campo di funzionamento della turbina.
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- ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA -
Rendimento Turbina Kaplan
100
90
80
rendimento %
70
60
50
40
30
20
10
0
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
% portata nominale
Figura 3.1 – Rendimento turbina Kaplan a doppia regolazione
In base alle considerazioni esposte, considerando che la portata associata alla turbina
caratterizzata dalla portata nominale minore risulta essere di 13.000 l/s, si ottiene:
Qmin=13.000  0,1=1.300 l/s
Pertanto la portata minima derivabile dall’impianto risulta pari a 1.300 l/s.
3.2.4. Calcolo dell’energia producibile annua
Il calcolo della produzione media annua dell’impianto in progetto riportato nella seguente
tabella è stato determinato considerando una portata massima derivabile pari a 40.000 l/s e media di
12.690 l/s, con un rendimento complessivo a pieno regime delle macchine in centrale pari a 0,80.
Per ogni riga della tabella sottraendo dalla portata naturale il DMV e la portata ad uso irriguo
da rilasciare nei mesi dal 1 marzo al 30 settembre si ottiene la portata teorica derivabile. La portata
effettivamente turbinata è pari alla portata derivabile se questa è minore della portata massima
richiesta in concessione, altrimenti è pari a quest’ultima.
Nota la portata turbinata l’energia prodotta risulta dalla relazione:
E  g  Q  H   T
dove:
g = accelerazione di gravità
Q = portata turbinata espressa in mc/s;
H = salto utile espresso in m;
η = rendimento delle macchine;
T = tempo espresso in ore durante il quale si verifica la portata ipotizzata.
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- ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA -
Prospetto di derivazione
giorni
Portata
naturale
Portata
naturale
media
Volume
naturale
DMV base
DMV mod
DMV tot
Rilasci
Qirrigua
Portata
derivabile
Volume
derivabile
Portata
derivata
Volume
derivato
Portata
rilasciata
Volume
rilasciato
Salto
nominale
m3/s
m3/s
m3×106
m3/s
m3/s
m3/s
m3/s
m3/s
m3×106
m3/s
m3×106
m3/s
m3×106
m
μ
Potenza
effettiva
Energia
prodotta
kW
kWh
10
10
105,543
105,543
91,189
7,000
3,000
10,000
0,000
95,543
82,549
40,000
34,560
65,543
56,629
4,00
0,80
1255,7
301.363
30
20
68,991
87,267
150,797
7,000
3,000
10,000
0,000
77,267
133,517
40,000
69,120
47,267
81,677
4,00
0,80
1255,7
602.726
60
30
43,893
56,442
146,298
7,000
3,000
10,000
0,000
46,442
120,378
40,000
103,680
16,442
42,618
4,00
0,80
1255,7
904.090
91
31
28,365
36,129
96,768
7,000
3,000
10,000
0,000
26,129
69,984
26,129
69,984
10,000
26,784
4,00
0,80
820,2
610.260
135
44
17,265
22,815
86,734
7,000
0,000
7,000
0,200
15,615
59,362
15,615
59,362
7,200
27,372
4,00
0,80
490,2
517.637
182
47
12,274
14,770
59,976
7,000
0,000
7,000
0,200
7,570
30,738
7,570
30,738
7,200
29,238
4,00
0,80
237,6
268.037
274
92
7,606
9,940
79,011
7,000
0,000
7,000
0,200
2,740
21,780
2,740
21,780
7,200
57,231
4,00
0,80
86,0
189.919
355
81
4,369
5,988
41,903
5,988
0,000
5,988
0,200
0,000
0,000
0,000
0,000
5,988
41,903
4,00
0,80
0,0
0
Totale
3.394.032
355
752,676
Media
naturale
389,224
Media
derivata
24,540
m3/s
12.690
363,452
Media
rilasciata
11,850
m3/s
m3/s
Tabella 3.2 – Prospetto di derivazione dell’impianto
- FIUME STURA DI DEMONTE PROSPETTO DI DERIVAZIONE IMPIANTO IDROELETTRICO
CON DERIVAZIONE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO "LA ROVERE - BOSCHETTI"
Portata massima derivata
Salto nominale
7.000 l/s
3.000 l/s nei mesi di aprile, maggio e giugno
40.000 l/s
4,00 m
120,000
P o rt a t a (m c/s)
DMV base
DMV mod
100,000
80,000
60,000
40,000
20,000
0,000
0
50
100
150
200
250
300
Giorni
Portata disponibile media
10
Portata derivata
Portata rilasciata
350
PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO
DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI”
- ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA -
Come risulta dalla Tabella 3.2 la produzione media annua dell’impianto in progetto
risulta pari a circa 3.394 MWh/anno.
11
PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO
DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI”
- ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA -
4. CARATTERISTICHE TECNICHE, COSTRUTTIVE E DIMENSIONALI DELLE
OPERE IN PROGETTO
4.1. PREMESSA
In questo capitolo si definiscono le caratteristiche tecniche, dimensionali e funzionali dei vari
manufatti e impianti in progetto riguardanti la realizzazione dell’impianto idroelettrico.
Vengono riportati i riscontri ed i calcoli di verifica regolamentari relativi alle opere in progetto
supportate dai necessari accertamenti relativi alla funzionalità complessiva dell’impianto. Uno specifico
paragrafo è finalizzato alla descrizione degli interventi da eseguirsi in alveo ed alle metodologie di
intervento e di costruzione che verranno attuate con riferimento alle singole opere e manufatti in
progetto.
Ai fini descrittivi si fa specifico riferimento alle tavole progettuali allegate alla presente.
4.2. OPERA DI PRESA
L'opera di presa comprende in generale il manufatto di sbarramento delle acque e gli specifici
manufatti accessori quali la rampa di risalita per l’ittiofanuna e le opere per la regimazione delle
portate derivate.
4.2.1. Traversa di derivazione
Lo sbarramento delle acque avverrà mediante una traversa abbattibile in tessuto gommato
munita di hard top. La porzione abbattibile dello sbarramento avrà altezza pari a 1,8 m con ciglio
superiore a quota 272,0 m s.m. (quota di presa).
La traversa impegnerà l’alveo per 99,1 m e terminerà raccordandosi sul lato destro ad un
manufatto in c.a.. La rampa di risalita verrà alimentata tramite uno stramazzo in parete spessa
ricavato nel paramento di monte del manufatto, che permetterà il rilascio del 10% di DMVbase. Lo
sbarramento verrà ancorato alla sponda destra del F. Stura di Demonte tramite un tratto di scogliera
in massi bloccati con cls di lunghezza complessiva comprendente i risvolti nella sponda pari a 54 m
circa. La scogliera in progetto verrà sagomata secondo la morfologia attuale della sponda,
raccordando il coronamento al p.c. attuale in modo da non causare restringimenti o modifiche al
profilo attuale di sponda.
Complessivamente l’opera di sbarramento misurerà una lunghezza di 99,1 m circa ed
impegnerà l’alveo per tutta la sua larghezza, disponendosi ortogonalmente al verso della corrente. La
captazione delle acque avverrà in sponda sinistra, dove è previsto l’imbocco del canale di adduzione.
La struttura in tessuto gommato dello sbarramento abbattibile sarà ancorata ad una platea in
c.a. di larghezza pari a 10,0 m con due taglioni di fondazione, a monte e valle per prevenire il
sifonamento. Il piano di ancoraggio dell’elemento tubolare sarà posto a quota 270,20 m s.m.
(sopraelevato di circa 0,7 m rispetto alla linea di thalweg), corrispondente alla quota media tra il punto
più depresso ed il più elevato dell’alveo nella sezione sottesa dallo sbarramento.
12
PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO
DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI”
- ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA -
A valle della soglia in c.a. per evitare erosioni e mantenere una maggior naturalità del fondo
alveo sarà realizzata una platea antierosiva in massi d’alveo della larghezza di 15,0 m.
La sbarramento abbattibile avrà la funzione di mantenere il livello dell’acqua alla quota fissata,
in questo caso alla quota di 272,00 m s.l.m.
Nel caso in oggetto l’altezza massima di tracimazione sarà pari al 30% circa dell’altezza dello
sbarramento innalzato, pertanto 0,6 m. Quindi quando il livello dell’acqua dovesse superare di 60 cm
la quota dello sbarramento, il tubolare in tessuto gommato sarà depressurizzato, permettendo in tal
modo all’elemento tubolare di adagiarsi sul fondo restituendo quindi libera la sezione di deflusso.
È importante far notare che l’abbattimento delle tre porzioni di sbarramento, in caso di
superamento del livello massimo di tracimazione fissato a quota 272,60 m s.l.m., sarà del tutto
automatico e potrà avvenire anche in assenza di energia elettrica, infatti sarà comandato da un
galleggiante che sarà ubicato sulla sponda sinistra in una sede ricavata all’interno di un setto in c.a.
della bocca di derivazione più a monte. Tale galleggiante una volta rilevata la quota massima di
tracimazione provocherà lo sgancio di un contrappeso, il cui movimento farà aprire le valvole di
depressurizzazione delle tre porzioni di sbarramento in modo che in circa 40 minuti l’elemento
gommato e l’hard top si abbasseranno lentamente adagiandosi sul fondo e restituendo in questo
modo l’intera sezione all’alveo fino a quando il pericolo non sia completamente rientrato.
Sistema di funzionamento dello sbarramento abbattibile a geometria variabile
Lo sbarramento abbattibile é un sistema, in questo caso ad azionamento automatico, atto a
realizzare una barriera continua di opportuna altezza, in grado di contrastare il passaggio dell'acqua.
Proprietà peculiari di tale barriera sono la caratteristica di lasciare passare le piene senza
rischio di danni alle strutture ed all’ambiente circostante.
Infatti, in caso di piena, quando l’altezza di tracimazione supera la soglia
prefissata si innesca un dispositivo a galleggiante che in modo automatico provvede
tramite lo sgancio di un contrappeso all’apertura della valvola di depressurizzazione e
quindi allo svuotamento del tubolare dall’aria. In tal modo l’elemento gommato e l’hard
top si abbassano lentamente adagiandosi sul fondo e restituendo quindi l’intera sezione
all’alveo fino a quando il pericolo non sia completamente rientrato.
L'elemento mobile del dispositivo è costituito da un manufatto tubolare in tessuto ad altissima
resistenza avente spessore pari a 12 mm, protetto da un rivestimento polimerico atto a conferire le
opportune caratteristiche di impermeabilità e resistenza alle condizioni atmosferiche. Il manufatto,
adeguatamente confezionato per garantire la tenuta ermetica dell’aria di riempimento.
Vantaggi di impiego degli sbarramenti abbattibili
Rispetto alle soluzioni meccaniche tradizionali, la diga flessibile, con o senza paratoia sul
dorso, presenta i seguenti vantaggi:
13
PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO
DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI”
- ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA -
-
Restituisce l’intera sezione d’alveo: il meccanismo di gonfiaggio e sgonfiaggio del tubolare è
semplice e coinvolge un numero limitato di parti in movimento, riducendo quindi l’uso
dell’impiantistica. Quando lo sbarramento non è in funzione, la struttura afflosciata, restituisce
interamente la sezione all’alveo, garantendo il passaggio di acqua e detriti.
-
Funziona anche in assenza di energia: il gonfiaggio di questa tipologia di dighe è garantito da
compressori ad alimentazione elettrica. Ma anche in caso di completa assenza di
energia superata l’altezza di sfioro prefissata entra in funzione un levismo di tipo
meccanico, che ne permette comunque l’abbattimento.
-
E’ indifferente alla sedimentazione: i detriti trasportati dalla corrente possono impedire il buon
funzionamento delle dighe ad azionamento meccanico con gargami, ingranaggi o stantuffi. La
struttura flessibile delle dighe in gomma invece, impedisce l’accumularsi degli inerti,
permettendo sempre il completo funzionamento.
-
E’ flessibile: la leggera struttura in gomma, impiegata per questa tipologia di dighe, permette
al tubolare di minimizzare il problema che potrebbe presentarsi se ci fossero cedimenti di tipo
strutturale delle fondazioni (assestamenti, etc.).
-
Si adatta alla conformazione dell’alveo: la diga in gomma, grazie alla sua adattabilità, può
essere istallata in fiumi con sponde di qualsiasi pendenza, a differenza di quelle in acciaio, che
invece necessitano una perfetta verticalità.
-
La fondazione è più semplice ed economica: la diga in gomma può essere ancorata ad una
platea in calcestruzzo oppure ad una serie di pali infissi nel fondale, richiedendo, quindi, pochi
centimetri di profondità della base di appoggio. Questa tipologia di fondazione è semplice ed
economica.
-
Ha tempi e costi di posa inferiori: la posa di una diga in gomma richiede l’ausilio di pochi
tecnici, ed è realizzabile in pochi giorni quindi a costi ridotti rispetto a tutte le altre tipologie di
dighe.
-
Permette campate senza pile intermedie: dighe in gomma di notevole lunghezza possono
essere realizzate con campate uniche, senza, quindi, dover costruire delle pile intermedie in
calcestruzzo, mentre, gli sbarramenti in acciaio hanno, in genere, campate lunghe al massimo
30 metri.
-
Non prevede manutenzione: ad eccezione del controllo d’impianto elettrico e del tubolare le
dighe in gomma sono virtualmente esenti da manutenzione. Al contrario le paratoie metalliche
richiedono una manutenzione molto costosa, accurata e sempre necessaria, dalla
lubrificazione degli ingranaggi alla rimozione della ruggine, alla riverniciatura ed alla
sostituzione delle parti usurate.
-
Non inquina: la completa mancanza di oli, grassi lubrificanti e vernici antiossidanti rende lo
sbarramento non inquinante durante tutto l’esercizio.
14
PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO
DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI”
- ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA -
-
Richiede basse potenze installate: la semplicità dell’impianto di funzionamento della diga non
solo minimizza gli oneri di manutenzione ma consente un sensibile risparmio di energia
essendo la pompa l’unico organo di movimentazione.
-
Resiste ad ozono, UV e temperature estreme: la natura dei polimeri impiegati per la
protezione dei tessuti armati garantisce una eccellente resistenza per decine d’anni agli agenti
atmosferici.
-
Resiste all’attacco di agenti chimici aggressivi: la natura dei polimeri impiegati per la
protezione dei tessuti armati garantisce una eccellente resistenza ad una molteplicità di agenti
chimici anche molto aggressivi come acidi, alcali, liquami, rifiuti, tossici e carburanti.
4.2.2. Opere di rilascio del DMV
Il rilascio del DMVbase, che ammonta al valore di 7 mc/s, verrà ripartito nel modo seguente:
-
il 10% (700 l/s) verrà rilasciato attraverso la luce a stramazzo alimentando la rampa di
risalita per l’ittiofauna;
-
il 90% (6.300 l/s) verrà rilasciato mediante la prima paratoia dissabbiatrice disposta nel
tratto iniziale del canale di adduzione con funzionamento di luce sotto battente.
Il rilascio del DMVmodulato, che ammonta al valore di 3 mc/s, verrà ripartito nel modo seguente:
-
nei mesi di aprile, maggio e giugno (3.000 l/s) verrà rilasciato mediante la seconda
paratoia disposta nel tratto iniziale del canale di adduzione con funzionamento di luce
sotto battente.
In fase di derivazione, con il livello idrometrico a quota 272,0 m s.m. mantenuto costante sul
ciglio dello sbarramento dalle paratoie di modulazione poste sul canale di adduzione, lo stramazzo
posto all’imbocco della rampa di risalita e le paratoie poste nel tratto iniziale del canale di adduzione
rilasceranno una portata complessiva di 6.300 mc/s tutto l’anno e 9.300 mc/s nei mesi di aprile,
maggio e giugno. Parte della portata di rilascio, pari a 700 l/s, andrà quindi ad alimentare la rampa di
risalita per l’ittiofauna durante tutto il periodo dell’anno.
4.2.2.1. Verifica dello stramazzo di rilascio del DMVbase
La soglia di rilascio del DMV avrà larghezza di 3,5 m e sarà ribassata di 0,24 m rispetto al
ciglio sfiorante della traversa a quota 272,0 m s.m.
Le caratteristiche dimensionali risultano perciò le seguenti:
Lunghezza della soglia sfiorante
3,5 m
Quota della soglia sfiorante
271,76 m s.l.m.
Quota ciglio di sfioro dello sbarramento
272,00 m s.l.m.
Dislivello tra soglia sfiorante e soglia di captazione
0,24 m
Per il calcolo della portata rilasciata dalla soglia di rilascio del DMV, si utilizza la legge di
efflusso da luci a stramazzo in parete spessa:
15
PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO
DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI”
- ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA -
Q    Lh 2 g h
dove:
: coefficiente di portata assunto pari a 0,385 (caratteristico delle luci a stramazzo in parete
spessa);
h: carico idraulico;
L: lunghezza della luce di sfioro;
g: accelerazione di gravità.
Q = 0,385 × 3,50 × 0,24 × 2  9,81  0,24 = 0,702 mc/s = 702 l/s
Pertanto la luce a stramazzo risulta correttamente dimensionata per il rilascio previsto di 700
l/s (10% DMVbase).
4.2.2.2. Verifica delle luci sotto battente di rilascio del DMVbase
Il rilascio del rimanente 90% di DMVbase (6.300 l/s) verrà garantito tramite l’apertura della
paratoia posta nel tratto iniziale del canale di adduzione. La portata rilasciata da tale paratoia è
ricavabile mediante le formule di efflusso libero da luce sotto battente.
Le caratteristiche geometriche relative alla prima paratoia sghiaiatrice risultano essere:
Larghezza paratoia
5.000 mm
Quota carico idraulico
272,00 m s.l.m.
Quota baricentro paratoia
269,50 m s.l.m.
Apertura paratoia a battente
0,305 m
Per il calcolo della portata rilasciata dalla luce sotto battente, si utilizza la legge di efflusso per
luci sotto battente:
Q    A 2 g  h
dove:
: coefficiente di portata per luci sotto battente rettangolari con imbocco a spigolo vivo in
parete sottile, assunto pari a 0,61;
A: area di efflusso = 5,00x0,305 = 1,525 m2;
h: carico idraulico sul baricentro della luce = 2,35 m;
g: accelerazione di gravità.
Inserendo i dati di progetto si ottiene:
Q = 0,61 × 1,525 × 2  9,81  2,35  6,300 mc/s = 6.300 l/s
Quindi il rilascio del restante 90% DMVbase avverrà tramite l’apertura della prima paratoia di
sghiaio di un valore pari a 0,305 m. Tale apertura sarà evidenziata tramite un’asta graduata
16
PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO
DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI”
- ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA -
posizionata sullo scudo della paratoia. Inoltre si prevede l’installazione di un fermo meccanico che
blocchi la paratoia e impedisca una chiusura oltre i 0,305 m.
Oltre al valore base di Deflusso Minimo Vitale, in accordo con quanto prescritto dal
Regolamento 8/R è previsto il rilascio del DMVmodulato di tipo B, quantificato in 3.000 l/s aggiuntivi nei
mesi di aprile, maggio e giugno, sulla base del regime idrologico naturale del F. Stura di Demonte.
Il rilascio del DMVmodulato avverrà tramite l’apertura della seconda paratoia sghiaiatrice situata
nel tratto iniziale del canale di adduzione, che garantirà il rilascio aggiuntivo rispetto al DMVbase nei tre
mesi primaverili quando è previsto.
I dati geometrici relativi alla seconda paratoia sghiaiatrice sono i seguenti:
Larghezza paratoia
3.000 mm
Quota carico idraulico
272,00 m s.l.m.
Quota fondo canale
269,50 m s.l.m.
Apertura paratoia a battente
0,24 m
Per il calcolo della portata rilasciata dalla paratoia, si utilizza come per il caso precedente la
legge di efflusso per luci sotto battente:
Q    A 2 g  h
dove:
: coefficiente di portata per luci sotto battente rettangolari con imbocco a spigolo vivo in
parete sottile, assunto pari a 0,61;
A: area di efflusso = 3,00 x 0,24 = 0,72 m2;
h: carico idraulico sul baricentro della luce=2,38 m;
g: accelerazione di gravità.
Inserendo i dati di progetto si ottiene:
Q = 0,61 × 0,72× 2  9,81  2,38  3,000 mc/s = 3.000 l/s
Quindi l’apertura della paratoia di 0,240 m garantisce il rilascio previsto per il DMVmodulato.
Tale apertura sarà evidenziata tramite un’asta graduata posizionata sullo scudo della paratoia.
4.2.3. Rampa di risalita per l’ittiofauna
In base alle caratteristiche della fauna ittica presente nell’area fluviale interessata dal progetto
di derivazione e in base alla relazione dell’ittiologo dott. Pascale Massimo riportata in allegato, sul lato
sinistro della sezione di presa è stato progettato un manufatto per garantire la continuità a livello di
morfologia dell’alveo e per la risalita dell’ittiofauna, costituito da una rampa rustica in cls rivestita in
pietrame. Tale tipologia di manufatto di risalita risulta particolarmente adatta alle capacità natatorie
dei ciprinidi, che rappresentano la fauna ittica principale nel tratto di F. Stura di Demonte sotteso
dall’intervento.
17
PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO
DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI”
- ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA -
La rampa sarà alimentata dallo stramazzo di rilascio del DMV previsto in corrispondenza del
suo imbocco, avrà uno sviluppo longitudinale pari a 50,0 m, una larghezza di 3,5 m, ed un dislivello
tra monte e valle pari a 1,96 m.
Subito a valle della luce a stramazzo, si è previsto di mantenere un dislivello di 30 cm tra il
ciglio dello stramazzo ed il fondo della rampa per assicurare l’efflusso libero alla luce a stramazzo.
La pendenza del passaggio sarà quindi pari a: 1,96/50,0= 0,04.
Quindi la pendenza è pari al 4% come indicato nella relazione dell’ittiologo dott. Massimo
Pascale riportata in allegato.
Il fondo e le pareti del manufatto di risalita verranno rivestiti con massi reperiti in alveo con il
duplice scopo di aumentare la scabrezza del passaggio (limitando quindi la velocità della corrente) ed
migliorarne l’inserimento nel contesto naturale, rendendolo più attrattivo per la fauna ittica.
4.2.3.1. Verifica della velocità della corrente
La velocità in corrispondenza della rampa di risalita è ricavabile utilizzando la formula di Chézy
per i canali a pelo libero:
v    Ri
congiuntamente all’equazione di continuità
Q  v A
dove:
v = velocità media dell’acqua;
χ = coeff. d’attrito;
R = raggio idraulico;
i = pendenza del fondo;
Q = portata teorica;
A = sezione liquida.
Ipotizzando un tirante idraulico di 0,215 m su una larghezza di progetto di 3,5 m si ottiene:
R = raggio idraulico (sezione liquida / contorno bagnato) = 0,191 m

= coefficiente d’attrito calcolato con la formula di Manning
 
16
R
n
assumendo n = 0,07 m-1/3s (come anzidetto il posizionamento casuale sul fondo e sulle pareti
di blocchi reperiti in alveo garantirà un’elevata scabrezza del passaggio) e R = 0,191 m risulta
χ=10,85 , quindi inserendo la pendenza ricavata precedentemente in base alla geometria del
passaggio p = 4% si ha:
v  10,85  0,191  0,04  0,95 m / s
La portata smaltita risulta:
18
PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO
DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI”
- ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA -
A = sezione liquida = 0,753 m2
Q = 0,753x0,95  0,715 mc/s
Pertanto con un tirante di 0,215 m, la portata effluente transiterà lungo il passaggio di risalita
con una velocità di 0,95 m/s. Tale valore risulta compatibile con la capacità natatorie della fauna ittica
presente, inoltre il dislivello pari a 0,30 m previsto tra lo stramazzo di rilascio del DMV ed il fondo della
rampa garantirà l’efflusso libero attraverso lo stramazzo di rilascio del DMVbase.
4.3. CANALE DI ADDUZIONE
Le acque captate verranno convogliate alla centrale di produzione mediante il canale di
adduzione che, per la maggior parte del suo tracciato, verrà realizzato lungo il sedime attuale del
canale irriguo “La Rovere-Boschetti”. Il tracciato del canale irriguo esistente corre per la sua totalità
parallelo alla sponda sinistra del F. Stura di Demonte sino a raggiungere la stazione di pompaggio
esistente all’altezza della località Boschetti.
Il percorso del canale di adduzione in progetto è suddivisibile in tre tronchi principali:
-
un tratto iniziale subito a valle dell’opera di presa in cui il canale verrà realizzato in c.a e
avrà sezione rettangolare con larghezza pari a 17,00 m e pendenza dello 0,6‰, per uno
sviluppo di 70 m;
-
un secondo tratto avente uno sviluppo di circa 270 m sarà pertanto confinato dalla sponda
sinistra del F. Stura di Demonte sul lato sinistro, e dall’arginatura in massi bloccati con cls
già autorizzata da AIPO sulla sponda destra. Questo tratto intermedio presenterà sezione
trapezia avrà il fondo realizzato mediante una platea in c.a. mentre le sponde avranno le
seguenti caratteristiche. La sponda dal lato verso lo Stura sarà costituita da massi
cementati realizzati come prosecuzione dell’argine già esistente secondo quanto
già autorizzato da AIPO, mentre la sponda sinistra del canale sarà realizzata in cemento
armato e rivestita i pietra. In un tratto avente uno sviluppo di circa 60 m dove è previsto
l’arretramento della sponda la parete del canale sarà realizzata mediante un diaframma in
c.a. con doppio ordine di tiranti rivestito in pietra. Si evidenzia che per rendere
impermeabile il canale di adduzione dal lato verso lo Stura che sarà costruito in massi
cementati si provvederà ad impermeabilizzare il paramento rivolto verso l’interno del
canale mediante l’applicazione di uno strato di spritz-beton.
-
nel terzo ed ultimo tratto il canale intercetterà la sponda sinistra per proseguire in area
prativa fino a raggiungere la centrale di produzione. Il tratto in area prativa avrà una
lunghezza di 80 m circa e sarà realizzato in c.a. a sezione rettangolare e pendenza di fondo
pari allo 0,6‰. In quest’ultimo tratto è previsto un ulteriore stacco irriguo e la
predisposizione di una sezione di misura per il controllo della portata derivata da parte
degli enti competenti (cfr. par. 4.3.2).
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DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI”
- ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA -
La portata massima richiesta in concessione defluirà con un tirante idraulico all’interno del
canale di 2,15 m, il coronamento dell’arginatura prevista in sponda destra verrà realizzato assicurando
un franco di 0,5 m rispetto al pelo libero nel canale.
Come già detto in precedenza per il tratto di canale con argine destro in massi
cementati un tratto di circa 130 m è già stato realizzato dal consorzio Rovere Boschetti
mentre un altro tratto di circa 140 m è già stato autorizzato dall’AIPO ma non ancora
realizzato.
In corrispondenza della bocca di presa è prevista l’installazione di n. 4 paratoie piane
automatizzate che consentiranno l’apertura o la chiusura della derivazione in caso di fermo impianto o
manutenzione o di piena. Inoltre le paratoie avranno inoltre la funzione, essendo regolate
automaticamente in funzione del livello idrico sulla sezione presa misurato tramite apposito sensore
idrometrico, di mantenere fisso il valore di quest’ultimo assicurando quindi il corretto rilascio del DMV.
Subito a valle delle paratoie è inoltre previsto uno stramazzo con ciglio di sfioro rialzato di 2,15 m
rispetto al fondo del canale, allineato cioè alla quota di pelo libero nel canale. Lo stramazzo, ricavato
realizzando la sommità dell’arginatura alla quota prevista, avrà lunghezza di 70 m e consentirà alla
portata in esubero eventualmente presente nel canale di sfiorare direttamente nell’alveo del F. Stura
di Demonte (cfr. par. 4.3.3). Alla base dello stramazzo verrà realizzata un’apposita platea antierosione
in massi bloccati con cls.
Nella frazione terminale del tratto intermedio, poiché l’arginatura lungo la sponda destra del
canale risulta già attualmente realizzata, per conferire al canale esistente la geometria di progetto è
previsto l’arretramento della sponda sinistra del F. Stura di Demonte. L’entità dell’arretramento varia
da pochi metri fino a 20 metri in corrispondenza della stazione di pompaggio esistente, a seconda
della morfologia della sponda. In corrispondenza di questo tratto verrà realizzato, per un tratto di 100
m circa, un diaframma in c.a. tirantato con due ordini di tiranti a sostegno della sponda, avente
lunghezza di 15 m di cui 6 m di infissione e larghezza di 80 cm. Tale parete sarà poi successivamente
rivestita in pietra. Si evidenzia che la scelta di realizzare il diaframma in c.a. anziché un muro di
sostegno è stata adottata per limitare il volume di scavo. Infatti provvedendo a realizzare il diaframma
prima di effettuare lo scavo si potrà poi realizzare lo scavo con parete verticale andando fino contro il
diaframma. Man mano che si effettuerà lo scavo si procederà a posizionare i due ordini di tiranti nelle
zone previste dal calcolo del diaframma che si riporta in allegato.
Sul terreno dietro il diaframma verrà realizzata una nuova stazione di pompaggio per
l’alimentazione della rete irrigua in sostituzione di quella che sarà demolita , ed il canale sarà munito
di apposito stacco per l’alimentazione della stazione di pompaggio. Al fine di assicurare un adeguato
franco tra il ciglio dell’arginatura ed i livelli idrometrici nel canale è stato previsto di rialzare il ciglio
superiore dell’arginatura in massi realizzata di un’altezza pari a circa 0,3 m. Come mostrano i risultati
allegati alle verifiche di compatibilità idraulica, tale intervento non induce sostanziali variazioni sui
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DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI”
- ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA -
livelli di piena in quanto già nella configurazione attuale i livelli si impostano ad una quota inferiore
rispetto al ciglio dell’argine.
4.3.1. Verifica del canale di adduzione
Nel presente paragrafo si procederà al calcolo del tirante idrico con il quale defluisce la portata
massima richiesta in concessione (40 mc/s) per i tratti di canale a sezione trapezia e rettangolare, di
cui si riporta uno schema geometrico nel seguito.
4.3.1.1. Verifica del tratto a sezione trapezia
La portata smaltibile dal canale di adduzione nel tratto a sezione trapezia è ricavabile
mediante la formula di Chézy per il moto uniforme nei canali a pelo libero:
v    Ri
e l’equazione di continuità
Q  v A
dove:
v = velocità media dell’acqua;
χ = coeff. d’attrito;
R = raggio idraulico;
i = pendenza del fondo;
Q = portata teorica;
A = sezione liquida.
Ipotizzando un tirante idraulico di 2,15 m la sezione bagnata di forma trapezia presenta il
fondo pari a 14,55 m e le sponde pari a 2,48 m, considerata un’inclinazione di circa 60°, e si ottiene:
R = raggio idraulico (sezione liquida / contorno bagnato) = 1,739 m

= coefficiente d’attrito calcolato con la formula di Manning
 
16
R
n
assumendo n = 0,03 m-1/3s (valore reperito in letteratura per canali con fondo in ghiaia, Chow
V.T. 1959) e R = 1,739 m risulta χ=36,55, quindi inserendo la pendenza di progetto pari allo 0,6‰:
v  36,55  1,739  0,0006  1,18 m / s
La portata smaltita risulta:
A = sezione liquida = 33,916 m2
Q=33,916 x 1,18  40,000 mc/s
Pertanto con un tirante di 2,15 m, la portata massima derivata transiterà lungo il canale di
adduzione con una velocità di 1,18 m/s circa. Quindi lo sfioratore in progetto nel tratto iniziale
del canale di adduzione è collocato ad una quota pari all’altezza di moto uniforme
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- ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA -
corrispondente al passaggio della portata massima richiesta in concessione. Nel caso nel
canale all’interno del canale di adduzione entrasse attraverso le paratoie di captazione
una portata maggiore a quella massima, la parte in esubero tracimerebbe dallo sfioratore
e sarebbe restituita immediatamente all’alveo del F. Stura di Demonte.
4.3.2. Dispositivi di misura della portata derivata e rilasciata
L’impianto in progetto è dotato di una serie di dispositivi di misura delle portate rilasciata e
derivata e di conseguenza di quella disponibile a monte, che è pari alla somma delle due precedenti.
La portata lasciata defluire a valle della traversa è calcolata in funzione dell’altezza idrometrica
sul ciglio di sfioro dello sbarramento.
In particolare, la portata defluente sul passaggio artificiale per l’ittiofauna sarà calcolata con la
formula degli stramazzi in parete spessa ad efflusso libero. La portata transitante dalle paratoie di
rilascio del DMV posizionate nel tratto iniziale del canale di adduzione sarà determinata con
l’espressione delle luci sotto battente. Infine la portata sfiorante sul coronamento della traversa sarà
definita con la relazione degli stramazzi in parete sottile. Il carico piezometrico a monte della traversa
sarà rilevato con un sensore idrometrico posizionato presso l’opera di presa ad una distanza tale da
non risentire della contrazione della derivazione e dei rilasci.
La portata derivata è determinata in funzione dell’area liquida e della velocità della corrente
nel canale di adduzione. La velocità della corrente è misurata direttamente con un misoratore a corde
foniche ed il carico piezometrico con un sensore idrometrico. Essi saranno installati nel tratto terminale
rettilineo del canale di adduzione.
Per permettere il controllo della portata derivata da parte degli enti competenti, nei pressi
della sezione anzidetta verrà individuata una sezione di misura sul canale di adduzione. L’accesso alla
sezione di misura sarà garantito da una passerella che attraversa il canale. La soluzione adottata
permette un agevole accesso.
Per ridurre al minimo la distribuzione anomala delle velocità, il tratto di canale su cui insisterà
la sezione di misurazione è rettilineo e con sezione trasversale e pendenza uniformi. Inoltre sarà
realizzato in c.a., quindi la geometria delle pareti e del fondo è stabile nel tempo e l’eventuale
presenza di sedimenti sul fondo del canale sarà immediatamente percepibile.
Il battente idraulico della sezione di misura risulterà sufficiente per permettere un’efficace
immersione del dispositivo di misura.
In corrispondenza della sezione di misura sulla parete del canale sarà installata un’asta
idrometrica che indica il livello del pelo libero dell’acqua.
Presso le paratoie dell’opera di presa, accessibile tramite una passerella, verrà installato un
dispositivo di visualizzazione delle portate istantanee defluenti a monte ed immediatamente a valle
della traversa e quella derivata, nonché il volume derivato dall’inizio dell’anno solare.
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- ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA -
4.3.3. Dispositivi di modulazione della portata derivata
L’impianto idroelettrico in progetto comprende dispositivi di modulazione delle portate fissi e
mobili.
I dispositivi di regolazione fissi sono: la gaveta del passaggio artificiale per l’ittiofauna e lo
sfioratore laterale previsto sul canale di adduzione.
La gaveta del passaggio artificiale per l’ittiofauna è dimensionata per consentire il rilascio di
0,700 m3/s con un carico piezometrico a monte della traversa pari alla quota del coronamento della
stessa.
Lungo il canale di adduzione sarà ricavato uno sfioratore laterale lungo 70,00 m con la
funzione di limitare la portata massima derivata. Esso sarà infatti tarato per consentire il deflusso della
sola portata massima d’esercizio, pari a 40,000 m3/s. Per portate superiori che dovessero entrare dalle
paratoie di imbocco, l’eccesso di derivazione sarà sfiorato dallo stramazzo sopracitato e quindi verrà
restituito direttamente al F. Stura di Demonte.
Le paratoie di testa, saranno regolate in continuo dal sistema elettronico di gestione della
centrale in modo da mantenere il livello di monte sempre alla quota di 272 m s.m., quota che
permette il rilascio della quota parte di DMV sulla rampa di risalita dell’ittiofauna.
La regolazione dell’apertura delle paratoie è comandata dal sensore di livello ad ultrasuoni
ubicato in corrispondenza dello stramazzo per il rilascio del DMV. Tale sensore istante per istante
rileva il livello dell’acqua e trasmette i dati al processore di comando (P.L.C.), il quale è programmato
per impartire ordini di chiusura o di apertura alle paratoie a seconda che il livello dell’acqua scenda o
salga rispetto alla quota prefissata. Il comando impartito dal processore di chiusura o di apertura
viene eseguito tramite un circuito idraulico che aziona i pistoni, il quali abbassano o alzano le paratoie.
Tale apertura avverrà in modo graduale mantenendo il livello dell’acqua sulla gaveta sempre
pari a 0,24 m necessaria per il rilascio della quota di DMV previsto dalla scala.
Qualora il sensore rilevasse un abbassamento dell’altezza d’acqua sulla soglia, le paratoie della
bocca di presa andranno in graduale chiusura cercando di mantenere sempre costante il livello sullo
stramazzo del D.M.V.; quando la portata arrivasse ad essere pari od inferiore alla porzione di D.M.V. il
cui rilascio è previsto tramite la rampa, le paratoie di derivazione dell’impianto idroelettrico verranno
completamente chiuse, sospendendo in questo modo la derivazione.
Inoltre sono presenti nel tratto iniziale del canale di adduzione due paratoie di rilascio del
DMV. Con lo stesso carico piezometrico, attraverso le paratoie di rilascio del DMVbase e DMVmodulato con
funzionamento di luci sotto battente, verrà rilasciata una portata di 6,300 m3/s ed ulteriori 3,000 m3/s
nei periodi di rilascio del DMVmodulato. Complessivamente, attraverso il passaggio artificiale per
l’ittiofauna e le luci sotto battente saranno rilasciati 7,000 m3/s, portata che corrisponde al DMVbase.
4.3.3.1. Verifica dello sfioratore di modulazione
Al fine di limitare la portata derivata a quella massima di concessione, si realizzerà uno
sfioratore laterale lungo la sponda destra del primo tratto di canale di adduzione. L’altezza dello
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sfioratore rispetto al fondo del canale è determinata in modo da consentire il solo deflusso della
portata massima d’impianto, 40,000 m3/s. L’altezza della corrente in moto uniforme che percorre il
canale di adduzione nel tratto in cui è previsto lo stramazzo è stata precedentemente calcolata al par.
4.3.1.1 e risulta pari a 2,15 m. Pertanto la soglia dello stramazzo sarà elevata di 2,15 m rispetto al
fondo del canale.
La portata smaltibile dalla soglia a stramazzo è ricavabile mediante utilizzata la legge di
efflusso da luci a stramazzo:
Q    Lh 2 g h
dove :
: coefficiente di portata assunto pari a 0,385 (caratteristico delle luci a stramazzo in parete
spessa);
h : carico idraulico;
L : lunghezza della luce di sfioro;
g : accelerazione di gravità.
Considerando una lunghezza di sfioro di 70 m, il carico idraulico necessario a smaltire la
portata massima risulta:
Q = 0,385 × 70 × 0,483 ×
2  9,81 0,483 = 40,071 mc/s
Pertanto con un carico idraulico di 0,483 m, la portata teoricamente smaltibile dallo sfioratore
risulta pari alla portata massima di derivazione (40 m3/s).
Quindi qualora ci fosse un fermo improvviso delle macchine in centrale tale sfioratore sarà in
grado di sfiorare la portata massima evitando la tracimazione dalle pareti del canale.
4.4. VASCA DI SEDIMENTAZIONE
La vasca di sedimentazione costituisce un raccordo tra la parte terminale del canale di
adduzione ed il fabbricato della centrale.
In questo tratto verrà ribassato in fondo del canale di adduzione al fine di rallentare la velocità
di deflusso della corrente e permettere quindi la precipitazione delle particelle in sospensione.
Sul lato destro la vasca sarà munita di uno sfioratore laterale che avrà la funzione di assorbire
le fluttuazioni di livello idrometrico durante le manovre delle turbine e in caso di fermo improvviso
dell’impianto.
La parte terminale sarà dotata di un callone sghiaiatore sul fondo con relativo scarico e canale
laterale per il riversamento delle acque nel canale di restituzione. Lo scarico sarà gestito mediante una
paratoia automatizzata della posta ortogonalmente alla direzione della corrente.
A circa 20 metri dall’imbocco della vasca è prevista l’installazione di due sgrigliatori a pettine
automatizzati e di tre paratoie che regoleranno l’ingresso dell’acqua nelle turbine. La presenza di un
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- ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA -
setto dividerà i due flussi verso le turbine al fine di poter gestire in maniera autonoma entrambe le
macchine mediante le paratoie.
4.4.1. Verifica dello sfioratore laterale
Lo sfioratore presente sulla sponda destra della vasca di sedimentazione avrà la funzione,
come anzidetto, di assorbire eventuali variazioni di livello conseguenti a manovre delle turbine o, in
caso di fermo impianto improvviso, di permettere lo sfioro di tutta la portata derivata convogliandola
nel canale di restituzione mediante il canale di bypass.
Pertanto lo stramazzo deve essere dimensionato per garantire lo sfioro della portata massima
derivata (40 m3/s) con un carico idraulico compatibile con l’altezza delle sponde.
Le caratteristiche geometriche della soglia di sfioro sono le seguenti:
Lunghezza della soglia sfiorante
39,75 m
Quota della soglia sfiorante
271,75 m s.l.m.
Quota ciglio di sponda
273,25 m s.l.m.
Franco disponibile
1,5 m
La portata smaltibile dalla soglia a stramazzo è ricavabile mediante utilizzata la legge di
efflusso da luci a stramazzo:
Q    Lh 2 g h
dove :
: coefficiente di portata assunto pari a 0,385 (caratteristico delle luci a stramazzo in parete
spessa);
h : carico idraulico;
L : lunghezza della luce di sfioro;
g : accelerazione di gravità.
Considerando una lunghezza di sfioro di 39,75 m e risolvendo iterativamente l’espressione, il
carico idraulico necessario a smaltire la portata massima risulta:
Q = 0,385 × 39,75 × 0,704× 2  9,81 0,704 = 40,041 mc/s
Pertanto con un carico idraulico di 0,704 m, la portata smaltibile dallo sfioratore risulta pari
alla portata massima di derivazione (40 m3/s) con un franco rispetto al ciglio di sponda di 0,796 m.
4.5. FABBRICATO DELLA CENTRALE
La centrale di produzione verrà ospitata in un fabbricato fuori terra posizionato sulla sponda
sinistra del F. Stura, in un’area prativa retrostante un’arginatura esistente nei pressi della località
Boschetti. L’ubicazione di tale fabbricato è stata studiata in modo che si trovi aldi fuori della fascia A
individuata dal PSFF.
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DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI”
- ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA -
Nell’area circostante il fabbricato è prevista la costruzione di un rilevato in terra realizzato con
il materiale proveniente dagli scavi del canale di adduzione e della centrale. Nell’area rivolta verso il F.
Stura di Demonte, compresa tra il fabbricato e l’arginatura, il piano campagna di progetto sarà
realizzato raccordandolo al ciglio dell’argine esistente in modo da non modificare le altezze di sponda,
il che comporterà l’innalzamento del piano campagna attuale di circa 2,20 m che varierà quindi dalla
quota attuale di 271,30 m s.m. circa a 273,55 m (quota di accesso alla centrale). Ciò consentirà il
riutilizzo di parte del materiale proveniente dagli scavi in area non demaniale, e assicurerà un
adeguato franco di sicurezza rispetto ai livelli di piena duecentennale.
E’ prevista la realizzazione del rilevato anche nell’area circostante l’ultimo tratto del canale di
adduzione che si sviluppa in area prativa, raccordando il piano campagna di progetto alla quota delle
sponde del canale. Il rilevato verrà esteso fino alla scarpata esistente, pertanto si renderà necessario
intubare il primo tratto del canale irriguo esistente che corre al piede della scarpata tramite tubi in c.a.
di diametro pari a 1,0 m.
L’accesso sarà garantito da una strada esistente che dalla località Boschetti conduce al sito
della centrale e tramite il breve tratto di la pista in progetto che si raccorda alla strada sterrata
esistente così come indicato dalle tavole progettuali allegate.
Le dimensioni planimetriche del fabbricato saranno di 20,0x15,2 m.
La centrale idroelettrica in progetto, di tipo completamente automatizzato, ospiterà i gruppi di
produzione d’energia elettrica con le relative apparecchiature di protezione, comando e controllo,
nonché i vari servizi ausiliari. Le caratteristiche funzionali della centrale sono strettamente collegate al
tipo di macchinario adoperato, per cui si è previsto un fabbricato in grado di accogliere due turbine di
tipo Kaplan ad asse verticale accoppiate ai relativi generatori.
La potenza installata complessiva sarà di 1.412 kW, suddivisa tra le due macchine che
avranno potenza installata rispettivamente di 459 e 953 kW (cfr. par. 3.2.3) ed i rispettivi generatori di
potenza pari a 655 kVA e 1.361 kVA.
Il fabbricato della centrale idroelettrica sarà realizzato parzialmente al di sotto del piano di
campagna, con “a vista” soltanto la parte emergente, con struttura portante in calcestruzzo armato e
pareti esterne rifinite con intonaco civile.
La parte interrata del fabbricato della centrale sarà costituita essenzialmente dal locale
macchine in cui troveranno alloggiamento due turbine kaplan ad asse verticale su cui saranno calettati
i rispettivi generatori.
Il fabbricato sarà composto essenzialmente nella parte emergente da due vani; il primo vano
del locale macchine caratterizzato da copertura piana con due botole per l’installazione e l’eventuale
smontaggio dei gruppi di produzione di dimensioni pari a 6,10x5,50 m e 4,15x3,90 m emergerà dal
piano campagna per 1,30 m; il secondo in cui è stata prevista la disposizione del locale quadri e del
locale trasformatore presenterà copertura a due falde in legno con altezza misurata i gronda pari a
circa 2,90 m. Il locale turbine seminterrato sarà accessibile dal locale quadri al piano terreno.
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- ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA -
La parte fuori terra del fabbricato della centrale sarà realizzata con copertura a due falde in
legno e manto di copertura in tegole e i serramenti saranno in legno al fine di limitare l’impatto
paesistico dell’opera e rispecchiare le tipologie architettoniche locali. La finitura delle pareti esterne
sarà con intonaco e tinteggiatura in color giallo piemontese.
Sul lato est è prevista inoltre l’apertura di un serramento grigliato posto in corrispondenza del
locale trasformatori da bassa tensione 380 V alla media tensione 15.000 V a cui deve essere garantito
la massima dispersione di calore possibile.
4.5.1. Cabina Enel e locale contatori
Il locale contatori e la cabina Enel troveranno alloggiamento in un fabbricato adiacente la
nuova stazione di pompaggio ad uso irriguo, la cui ubicazione è prevista in sponda sinistra del F. Stura
di Demonte circa 200 m a monte del fabbricato della centrale. Il fabbricato ospitante la cabina Enel
avrà dimensioni interne di 3,5x4,5 e, come per il locale contatori, sarà accessibile tramite un ingresso
indipendente.
4.6. CANALE DI SCARICO
L’acqua derivata verrà restituita mediante un canale di restituzione in c.a. di dimensioni
interne di 13,6x3,85 m che avrà una lunghezza di 175 m circa; il canale sarà interrato per i primi 154
m circa fino ad intercettare una scarpata, dopodiché a causa della morfologia naturale del terreno il
canale diverrà a cielo aperto sino al raggiungimento del sito prescelto per la restituzione dell’acqua
derivata. Nel presente progetto è previsto che l’immissione nel F. Stura di Demonte avvenga in senso
favorevole alla corrente ed ammorsato in una scogliera in progetto costituita da massi naturali con
intasamento degli interstizi mediante del calcestruzzo di sviluppo complessivo pari a 49 m; tale
scogliera non modificherà in alcun modo il profilo esistente della sponda. Un ulteriore tratto di
scogliera è previsto in corrispondenza della scarpata che verrà intercettata poco più a monte dal
canale di restituzione.
Allo sbocco verrà realizzata un’apposita platea antierosione costituita anch’essa da massi
naturali ciclopici con interstizi intasati di cls di dimensioni planimetriche par i a 33,4x20,4 m.
Le acque saranno pertanto restituite al F. Stura di Demonte alla quota altimetrica di 265,81 m
s.m.
4.6.1. Verifica idraulica del canale di restituzione
Il canale di scarico a sezione rettangolare è stato dimensionato in modo tale da poter far
defluire una portata pari a quella massima derivabile dall’impianto (40 m3/s).
Il calcolo di verifica viene svolto attraverso l’utilizzo della formula di Chezy per i canali a pelo
libero:
v    Ri
e dell’equazione di continuità
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- ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA -
Q  v A
dove:
v = velocità media dell’acqua;
χ = coeff. d’attrito;
R = raggio idraulico;
i = pendenza del fondo;
Q = portata teorica;
A = sezione liquida.
Ipotizzando un tirante idraulico nel canale di scarico di 1,85 m, con una pendenza di fondo p
= 0,05% ed una larghezza utile di 13,6 m si ha:
R = raggio idraulico (sezione liquida / contorno bagnato) = 1,450 m

= coefficiente d’attrito calcolato con la formula di Manning
 
16
R
n
assumendo n = 0,018 m-1/3s e R = 1,450 m risulta χ=59,13, quindi
v  59,13 1,450  0,0005  1,59 m / s
La portata smaltita risulta:
A = sezione liquida = 25,160 m2
Q=25,160 x 1,59=40,120 mc/s
Pertanto la portata massima di concessione pari a 40.000 l/s defluisce attraverso il canale di
scarico con un’altezza d’acqua pari a 1,85 m; avendo il canale un’altezza interna massima pari a 3,85
m, risulta verificato.
4.7. OPERE DI DIFESA IDRAULICA
Le opere di difesa idraulica previste nell’ambito del presente progetto sono localizzate in
corrispondenza della sezione di presa, lungo un tratto limitato del canale di adduzione ed in
corrispondenza della sezione di scarico.
In corrispondenza della sezione di presa verrà realizzata una scogliera in massi reperiti in
alveo bloccati con cls lungo la sponda destra del F. Stura di Demonte per una lunghezza complessiva
di 54 m circa. La scogliera verrà sagomata secondo il profilo attuale della sponda senza indurre
restringimenti alla sezione di deflusso o innalzamenti del filo di sponda ed avrà un’altezza di circa 4,16
m.
Nel tratto terminale del canale di adduzione dove è attualmente presente la stazione di
pompaggio ad uso irriguo ed è previsto un cospicuo arretramento della sponda sinistra del corso
d’acqua, verrà realizzato per un tratto di 80 m circa un muro in c.a. con rivestimento esterno in
pietrame a sostegno della sponda di altezza pari a 8 m circa.
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- ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA -
In corrispondenza dello sbocco in alveo del canale di restituzione è prevista la realizzazione di
due tratti di scogliera in massi bloccati con cls di sviluppo pari a 49 m ciascuna ed altezza di circa 2 m
per permettere l’ancoraggio dell’estremità del canale nelle due scarpate interessate. Come per la
sezione di presa, le opere di difesa verranno sagomate secondo i profili naturali sponda senza indurre
modifiche
alla
sezione
di
deflusso
o
innalzamenti
29
del
filo
di
sponda
attuale.
PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO
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- ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA -
5. MOVIMENTI TERRA
Per quanto concerne i movimenti terra si distinguono due tipologie di interventi:
- movimentazione di materiale d’alveo in aree di proprietà demaniale;
- scavi e ritombamenti per la realizzazione dei manufatti previsti al di fuori dell’alveo, in terreni
privati.
Gli interventi da realizzarsi nell’alveo sia in corrispondenza dell’opera di presa che per la
realizzazione del canale di adduzione e del canale di scarico sono interventi che comprendono
operazioni di disalveo, riprofilatura dell’alveo e imbottimenti di sponda e saranno realizzati a completo
compenso. Pertanto non si prevede in alcun modo l’asportazione di materiale dall’alveo,
ma tutto il materiale proveniente dagli scavi in alveo sarà riutilizzato per il rinfianco
dell’arginatura in massi, per imbottimenti di sponda e per il ricolmamento di depressioni
presenti in alveo.
Per quanto riguarda invece il terreno di risulta degli scavi da eseguirsi per la realizzazione dei
manufatti previsti al di fuori dell’alveo e per l’arretramento di sponda previsto in corrispondenza della
stazione di pompaggio attuale, questo sarà temporaneamente accatastato e quindi in parte riutilizzato,
una volta realizzate le opere in progetto, per il ritombamento attorno ad esse e la realizzazione del
rilevato in terra nelle zone limitrofe alla centrale così come indicato nelle tavole progettuali. La parte
eccedente il volume riutilizzato verrà risistemata all’interno del mappale catastale n. 48, foglio 154
destinato in passato a cava per estrazione di inerti e pertanto attualmente non adibita a coltivazioni
agricole. In quest’area verranno individuate inoltre le aree di deposito temporaneo del terreno di
scavo del fabbricato della centrale e di deposito temporaneo dei materiali di cantiere.
Il riutilizzo del materiale per il ritombamento degli scavi è consentito del decreto
legislativo del 3 aprile 2006, n. 152 e del Decreto n° 161/2012, recante norme in materia
ambientale”, le terre e rocce di scavo, ottenute quali sottoprodotto. Esso sarà
tecnicamente possibile, dopo l’accertamento attraverso dei sondaggi che i materiali che
saranno estratti dagli scavi non provengono da siti contaminati. Si precisa che per
maggiori dettagli si rimanda alla relazione geologica allegata.
Nella seguente tabella si riepilogano i volumi di scavo previsti ed i volumi riutilizzati.
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PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO
DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI”
- ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA -
Volume di scavo in
area demaniale
mc
Volume di scavo in area
privata
mc
2.448
6.551
0
4.216
13.215
900
22.114
5.610
14.016
42.640
Volume riutilizzato in
area demaniale
mc
Volume riutilizzato in area
privata
mc
2.448
0
6.551
0
0
4.216
0
0
13.215
962
5.110
5.501
31.067
42.640
Opera di presa
Canale di adduzione
Fabbricato della centrale
Canale di restituzione
Totale
Ricolmamento depressioni e avvallamenti in alveo ed
imbottimenti di sponda
Reinterro e imbottimento canale di adduzione e
dell’argine
Reinterro fabbricato della centrale
Reinterro canale di resituzione
Rilevato in terra nella zona della centrale
Risistemazione all’interno del mappale n. 48 Fg 154
Totale
Tabella 5.1 – Volumi di scavo
I volumi degli scavi previsti in progetto per le opere al di fuori dell’alveo (riprofilatura della
sponda sinistra del canale Boschetti, tratto in area prativa del canale di adduzione, fabbricato della
centrale e canale di scarico) ammontano complessivamente a 55.855 m3. Si prevede di riutilizzare
parte del materiale di scavo per il reinterro degli scavi, per il ricolmamento dell’area compresa tra il
fabbricato della centrale e l’argine in sponda sinistra del F. Stura di Demonte (ricolmando la
depressione sino alla quota attuale del ciglio dell’argine) e per la realizzazione del rilevato in terra
nell’area limitrofa alla centrale. Come anzidetto, la parte eccedente il volume riutilizzato verrà
risistemata all’interno del mappale catastale n. 48 foglio 154; poiché il mappale individuato presenta
una superficie di circa 38.000 mq, sarà possibile sistemare l’intero volume di materiale previsto (pari a
33.817 m3) disponendolo su uno strato di circa 82 cm di spessore. Si precisa che dai sondaggi
effettuati non risultano essere presenti marne ma solo ghiaia e sabbie quindi il terreno di risulta degli
scavi può essere utilizzato per realizzare i rilevati previsti in progetto.
Il terreno vegetale asportato verrà interamente riutilizzato per i ripristini, in particolare
preliminarmente alle operazioni di scavo si provvederà allo scotico del terreno in modo da accantonare
la maggiore quantità possibile di componenti organiche del terreno, separandole da quelle minerali.
Quindi dopo avere effettuato lo spianamento e aver ridisceso e sistemato lo strato di terreno vegetale
si provvederà ad effettuare la semina dell’erba al fine di garantire una celere ricostruzione del manto
erboso in tutte le aree interessate dagli interventi in progetto.
Per i volumi di scavo inerenti la linea di allacciamento alla rete Enel si rimanda alla relazione
allegata denominata “Relazione vincolo idrogeologico di allacciamento Enel”. Anche le eccedenze
derivanti dagli scavi per la realizzazione della linea Enel saranno poszionati sul mappale 48 del fg 154.
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PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO
DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI”
- ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA -
6. ACCORGIMENTI DI MITIGAZIONE
In fase preliminare si possono già sin d’ora prevedere alcuni aspetti critici da tenere in
considerazione per una corretta gestione del progetto sia in fase di costruzione che in fase di
esercizio.
FASE DI COSTRUZIONE
In fase di costruzione gli aspetti più critici individuati riguardano:
a) l’idrobiologia a seguito della possibilità di intorbidamento delle acque, sia per i lavori da
eseguirsi direttamente in alveo, sia per l’esecuzione di lavori nei pressi dello stesso. I
potenziali effetti negativi possono essere contenuti con l’attuazione di una serie di
accorgimenti, correlati al tipo di gestione del cantiere, direttamente dipendente dalla
attenzione posta dagli addetti dell’impresa o delle imprese esecutrici che gestiranno il
cantiere.
b) la componente suolo e vegetazione. Relativamente alla componente suolo e
vegetazione, si dovrà porre particolare attenzione nella gestione dei siti di cantiere, alla
delimitazione delle aree strettamente necessarie alle operazioni di costruzione ed ai
percorsi di accesso ad esse, onde evitare eccessi di uso delle stesse.
FASE DI ESERCIZIO
Le misure a carattere gestionale per il contenimento degli impatti in fase di esercizio,
riguardano principalmente il tema della gestione dei prelievi e dei rilasci nel corpo idrico interessato,
argomento che viene trattato approfonditamente nello Studio Idrologico allegato.
6.1. INTERVENTI DI OTTIMIZZAZIONE NELL’INSERIMENTO NEL TERRITORIO E
NELL’AMBIENTE
6.1.1. Accorgimenti di minimizzazione-mitigazione
In questo paragrafo si affronta il problema dell’individuazione delle attività da prevedere per
annullare o ridurre i potenziali impatti ambientali.
Di seguito verranno indicate le attività mitigatrici prese in considerazione:
a) Componente ambientale “ACQUA”
 Difesa e prevenzione dal rischio di intorbidamento e/o inquinamento delle acque
Il rischio di intorbidamento del corso d’acqua esiste durante l’esecuzione dei lavori in alveo,
che consistono nella realizzazione della presa, delle scogliere e delle platee antierosione. Per prevenire
l’intorbidamento dell’acqua si effettueranno i lavori in alveo nei momenti di magra (periodo estivo),
evitando il periodo di riproduzione dei ciprinidi. L’opera di presa, che consisterà in uno sbarramento a
geometria variabile, verrà costruita previa deviazione dell’acqua e realizzazione di una savanella.
32
PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO
DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI”
- ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA -
Prima di deviare l’acqua e mettere in secca una zona dell’alveo si provvederà alla segnalazione
dell’intervento al Settore Flora e Fauna della Provincia di Cuneo e ad effettuare il recupero della fauna
ittica che verrà eseguita a carico della committenza (per i lavori in alveo deve essere richiesta
l’autorizzazione preventiva alla messa in secca di corpi idrici e recupero dell’ittiofauna ai sensi dell’Art.
12 della L.R. 37/2006).
Per prevenire il pericolo di inquinamento delle acque per contatto con il calcestruzzo prima del
getto e nelle 72 ore dopo il getto, si predisporranno canalizzazioni e deviazione delle acque ed
eventualmente la loro raccolta e il pompaggio delle stesse lontano dal luogo di effettuazione del getto.
 Prevenzione e difesa dall’alterazione dello stato qualitativo delle acque
Gli interventi in alveo che potrebbero comportare nella specifica fase di realizzazione,
ancorché solo temporaneamente, la modificazione del regime idrologico esistente (quali le operazioni
di regimazione del corso d’acqua per la realizzazione dello sbarramento) dovranno essere effettuati nel
periodo di magra del corso d’acqua, riducendo al minimo le tempistiche di esecuzione al fine di
ripristinarne velocemente il loro naturale regime.
b) Componente ambientale “VEGETAZIONE – FLORA e FAUNA”
 Inerbimento
Poiché il canale di adduzione verrà realizzato a cielo aperto non renderà necessaria
l’esecuzione di interventi di ripristino ambientale. Tali interventi, che consisteranno esclusivamente in
operazioni di inerbimento, verranno infatti eseguiti solo laddove il canale di scarico verrà interrato.
c) Componente ambientale “ATMOSFERA – RUMORE ”
Il controllo delle forme di inquinamento che l’atmosfera subisce per effetto dei lavori di
costruzione dell’impianto comprendono:
 Accorgimenti di prevenzione per limitare il rumore
Nelle aree di cantiere, durante tutte le fasi di costruzione, si useranno esclusivamente mezzi
d’opera ed attrezzature omologate e silenziate a norma delle vigenti normative.
 Accorgimenti di prevenzione per limitare la diffusione di polveri e di rumori
Per ridurre l’impatto potenzialmente provocabile dal transito dei mezzi, specie nelle operazioni
di trasporto dei materiali cantieristici, risulta necessario progettare la logistica temporanea dei
materiali al fine di ottimizzare e ridurre ai minimi termini le percorrenze dei mezzi di trasporto.
e) Componente ambientale “PAESAGGIO”
Il rispetto delle caratteristiche proprie del paesaggio richiede l’adozione di accorgimenti volti a
ridurne ai minimi termini l’alterazione e salvaguardare la sua fruibilità da parte dell’osservatore.
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PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO
DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI”
- ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA -
 Riduzione della alterazione paesaggistica di elementi naturalistici e della percezione del paesaggio
Relativamente al fabbricato della centrale si evidenzia che il manufatto verrà realizzato
rispettando le tipologie architettoniche locali (tetto a due falde con copertura in coppi, intonaco
esterno e tinteggiatura in color giallo piemontese). Si evidenzia comunque che il fabbricato verrà
realizzato in un contesto già antropizzato (nei pressi di un campo fotovoltaico) e come tale non
rappresenterà un elemento di disturbo per il paesaggio.
Anche il canale di adduzione che verrà realizzato ex-novo (dalla stazione di pompaggio al
fabbricato della centrale) non sarà un elemento estraneo al paesaggio in quanto andrà ad integrare
quello esistente.
Nell’ultimo tratto in cui il canale di adduzione verrà realizzato in area prativa ed in
corrispondenza del fabbricato della centrale verranno effettuate operazioni di modellamento del
terreno tali da consentire il ripristino del naturale raccordo della morfologia dei luoghi, a cui
seguiranno le operazioni di inerbimento.
Tali interventi verranno eseguiti anche in prossimità dell’area interessata dai cantieri per la
realizzazione dell’impianto in progetto.
6.2. MONITORAGGIO E CONTROLLO
Durante l’elaborazione del progetto sono state individuate e definite le forme di monitoraggio
e controllo da attuarsi con riferimento sia ai ricettori, sia alle fonti di disturbo.
6.2.1. Ambiente idrico
Nell’ambiente idrico sono previsti una serie di monitoraggi che dovranno essere effettuati per
verificare la compatibilità ambientale dell’impianto in progetto.
Come specificatamente riportato nel paragrafo “Monitoraggio” nello specifico capitolo dello
Studio di Compatibilità Ambientale (Allegato A10), al fine della costante verifica della qualità
dell’acqua, si prevede la necessità dell’effettuazione di monitoraggi biologici consistenti in
campionamenti del macrobenthos da svolgere due volte all’anno, nel periodo idrologico di magra ed in
quello di morbida, per la durata di tre anni dall’entrata in esercizio dell’impianto in progetto.
I rilievi verranno eseguiti nelle medesime sezioni individuate nello Studio di Compatibilità
Ambientale, ovvero a monte ed a valle della presa in progetto sul Torrente Stura di Demonte.
Tali campionamenti dovranno essere svolti al fine di evidenziare variazioni della composizione
in specie dei diversi gruppi faunistici presenti nei diversi microhabitat. Si specifica che tali
campionamenti verranno svolti applicando la metodica pubblicata nel “Notiziario dei Metodi Analitici
Marzo 2007” IRSA/CNR, in linea con la Direttiva 2000/60/CE (W.F.D.)”, attraverso la quale sarà
possibile trovare l’indice Star_ICMI.
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PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO
DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI”
- ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA -
Con la stessa frequenza e nelle medesime stazioni sopra indicate verranno eseguite le analisi
chimico–fisiche e microbiologiche prendendo in considerazione i parametri macrodescrittori analizzati
nello Studio di Compatibilità Ambientale ed elencati nella Tabella 4 dell’Allegato 1 del D. Lgs. 152/99 e
s.m.i., superato dal D.Lgs. del 3 aprile 2006 n. 152 - Testo Unico Ambientale.
Inoltre nella fase di esercizio verranno compilate una volta all’anno, nel periodo vegetativo, le
schede I.F.F. (Indice di Funzionalità Fluviale). Queste indagini, che analizzano in modo olistico
l’ecosistema fluviale, serviranno per verificarne la funzionalità dello stesso anche in seguito alla
realizzazione del progetto.
Verrà inoltre eseguita l’analisi delle macrofite, che si espliciterà attraverso la realizzazione di
un elenco floristico, con indicazione delle classi di copertura, che verrà stilato nella medesima stazione
individuata nel tratto sotteso dalla derivazione, in modo tale da poter effettuare un confronto
significativo con la situazione individuata nella fase ante-operam. Tale indagine verrà eseguita nel
periodo di fioritura compreso tra maggio e settembre.
Per eseguire un’analisi completa dell’ecosistema fluviale, il piano è stato inoltre integrato con
valutazioni di tipo idromorfologico, in modo tale da stimare il rischio di riduzione degli habitat e
mesohabitat fluviali, degli habitat terrestri perifluviali, che potrebbero subire eventuali modifiche in
seguito al rigurgito che si verrebbe a creare a monte dello sbarramento in progetto. Tali indagini
verranno svolte utilizzando gli indicatori estratti dal documento tecnico ISPRA “Manuale tecnico –
operativo per la valutazione ed il monitoraggio dello stato morfologico dei corsi d’acqua” (Roma,
maggio 2011), che ad oggi rappresenta il documento di riferimento per la valutazione idromorfologica
dei corsi d’acqua. Come effettuato nello Studio di Compatibilità Ambientale verranno analizzati due
tratti, di cui uno a monte dello sbarramento ed uno a valle, nel tratto sotteso dalla derivazione in
progetto.
I risultati dei monitoraggi sopra indicati, che verranno ripetuti per tre anni della fase esercizio
dell’impianto, saranno raccolti in una relazione annuale e verranno inviati all’ARPA – Dipartimento di
Cuneo – che effettuerà le opportune valutazioni in merito.
Per quanto riguarda invece il monitoraggio dell’ ittiofauna, questo verrà eseguito ad opera di
un ittiologo in una stazione individuata nel tratto compreso tra la presa e la restituzione. Si precisa
pertanto che tale monitoraggio verrà eseguito prima dell’inizio dei lavori e nei primi tre anni di
esercizio dell’impianto; i risultati di tale monitoraggio verranno inviati al Settore Tutela Flora e Fauna
della Provincia di Cuneo.
Questi resoconti annuali, contenenti tutte le informazioni relative alla salute dell’ambiente
analizzato, potranno fornire un insieme di informazioni utili a migliorare i modelli gestionali e costituire
uno strumento informativo particolarmente utile.
35
PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO
DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI”
- ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA -
6.2.2. Rumore e vibrazioni
Data la tipologia di impianto in progetto si può affermare che solo l’area inerente al fabbricato
della centrale deve essere soggetta all’individuazione della presenza di eventuali ricettori sensibili, in
quanto l’opera di presa di per sé non emette rumore.
Come già indicato nella “Relazione di Impatto Acustico” allegata, nelle vicinanze dal fabbricato
della centrale non sono presenti insediamenti che possono essere indicati come ricettori sensibili. Il
fabbricato della centrale verrà infatti realizzato in una zona nei pressi della quale sono presenti un
campo fotovoltaico e dei frutteti.
Sarà cura del proponente verificare, in post-costruzione dell’opera, la rispondenza delle
emissioni reali ed il rispetto dei limiti previsti dalla normativa vigente adottando eventuali correttivi.
Il fattore vibrazioni non viene invece considerato in quanto essendo l’impianto completamente
isolato strutturalmente da altri manufatti non è possibile la trasmissione per via solida delle vibrazioni.
6.3. INTERVENTI DI RIPRISTINO AMBIENTALE
Come descritto nel relativo capitolo dello Studio di Compatibilità Ambientale (Allegato A10) al
termine delle operazioni di scavo verrà praticato il ritombamento al fine di ripristinare lo stato dei
luoghi e permettere la ripresa delle attività agronomiche.
Il canale di scarico verrà interrato per la maggior parte del suo tracciato, in modo tale da
interessare il soprassuolo solo temporaneamente e ripristinarlo dopo l’esecuzione degli scavi,
ristabilendo la naturale morfologia dei luoghi.
Si precisa che laddove verrà realizzato il rilevato intorno al fabbricato della centrale, il terreno
verrà inerbito, in modo tale da creare continuità con il territorio circostante. Non è stato invece
previsto alcun tipo di intervento di mascheramento in quanto l’edificio sorge alla base di un terrazzo
fluviale schermato dalla vegetazione stessa, oltre al fatto che l’impianto di vegetazione arborea
comporterebbe sottrazione di suolo destinato a seminativo.
Laddove invece verranno allontanate delle piante per l’adeguamento della sezione del canale
di adduzione esistente e per la realizzazione del tratto ex-novo non potranno essere effettuati
interventi di ripristino attraverso la messa a dimora di specie arboree in quanto il canale sarà a cielo
aperto. Pertanto è stato previsto un intervento di compensazione ambientale ai sensi del
D.Lgs. 227/2001 secondo il quale sono stati previsti interventi di messa a dimora di
vegetazione arborea, nella fattispecie farnie, aceri e pioppi, che interesseranno una
superficie di circa 2.000 mq della particella n. 48 del Foglio 154 del Comune di Fossano
(cfr. capitolo 3.5. dello Studio di Compatibilità Ambientale).
36
ALLEGATO 1
Convenzione per lo sfruttamento della risorsa idrica disponibile
in Concessione al Consorzio Irriguo “La Rovere - Boschetti”
ALLEGATO 2
Caratterizzazione ittiofaunistica del Fiume Stura di Demonte
finalizzata alla realizzazione di un passaggio artificiale
per l’ittiofauna a cura del Dott. Massimo Pascale
CARATTERIZZAZIONE ITTIOFAUNISTICA
DEL FIUME STURA DI DEMONTE
FINALIZZATA ALLA REALIZZAZIONE
DI UN PASSAGGIO ARTIFICIALE PER L’ITTIOFAUNA
Dott. Massimo Pascale
N. iscrizione Albo dei Biologi 045787
La caratterizzazione ittiofaunistica dello Stura di Demonte, anche ai fini della
definizione delle specie “target” sulle cui caratteristiche fisiologiche andrà tarata la
scala di risalita, viene redatta sui dati bibliografici reperibili in bibliografia, ed in
particolare sugli esiti dei monitoraggi effettuati nel corso del 2009 dalla Regione
Piemonte per la realizzazione del Monitoraggio della fauna ittica piemontese
(Regione Piemonte, in stampa).
Il riferimento specifico è alle stazioni CN 290, CN 295 e 026070, rappresentative del
tratto di fondovalle dello Stura nell’ambito del quale si muovono le specie ciprinicole
caratteristiche dei corsi d’acqua alpini nell’area pedemontana.
In CN290, presso Castelletto Stura, a monte del tratto in oggetto, le specie presenti
sono sei: barbo canino e comune, vairone e sanguinerola tra i ciprinidi, cobite e
ghiozzo padano tra le specie di accompagnamento. Vairone e sanguinerola sono le
specie dominanti.
In CN295, presso Fossano, in corrispondenza del tratto in oggetto, le specie presenti
salgono ad otto: alborella, barbo comune, cavedano, gobione, vairone e sanguinerola
tra i ciprinidi, cobite e ghiozzo padano tra le specie di accompagnamento. Vairone e
sanguinerola sono ancora le specie dominanti.
Nella stazione 026070, presso Cherasco, a valle del tratto in oggetto, le specie
presenti sono sette: alborella, barbo comune, cavedano, gobione, vairone e
sanguinerola tra i ciprinidi, il solo ghiozzo padano tra le specie di accompagnamento.
Vairone e barbo comune risultano qui le specie dominanti.
I dati bibliografici sopra esposti pongono lo Stura di Demonte, dal punto di vista
ittiofaunistico e relativamente al tratto interessato, tra le “zone a ciprinidi reofili”
(Regione Piemonte, 1991); nel tratto considerato, benchè non campionate, potrebbero
essere presenti specie frigofile appartenenti alla Fam Salmonidae (trota marmorata,
trota fario) e Thymallidae (temolo) (Regione Piemonte, 2006). Anche la lasca, tra i
ciprinidi, benchè non censita è presumibilmente presente nell’area in oggetto.
Sono quindi numerose le specie attualmente presenti nell’asta fluviale considerata:
appartengono soprattutto alla fam. Cyprinidae (vairone, barbo canino, barbo comune,
cavedano, sanguinerola, alborella), Gobiidae (ghiozzo padano) e Cobitidae (cobite),
cioè tutte quelle caratteristiche delle zone di fondovalle e di transizione tra le zone a
salmonidi e quelle a ciprinidi. Sono inoltre potenzialmente presenti specie della Fam.
Salmonidae (trota marmorata, trota fario) e Thymallidae (temolo).
Dal punto di vista della continuità longitudinale, essenziale per le corrette migrazioni
delle specie a spiccata vagilità (barbo e lasca, in particolare, ma anche cavedano e
vairone), nel tratto di Stura in oggetto è presente un elemento di discontinuità in
corrispondenza del ponte della S.P. 45, a Fossano.
Dal punto di vista della progettazione della scala di risalita per l’ittiofauna, premesso
che non vi è una metodologia standard da seguire per la costruzione di passaggi per
pesci, in funzione di situazioni che variano caso per caso e dipendono dall’entità
dell’ostacolo da superare, dalle condizioni dell’alveo a valle, dalla portata del corso
d’acqua e dalle specie ittiche presenti, in linea del tutto generale si tende a prediligere
per i tratti di fondovalle strutture quali le rampe in pietrame ed i canali aggiranti
l’ostacolo, privilegiando viceversa passaggi tecnici a bacini, con stramazzi rigurgitati
o fenditure laterali, per gli ambiti montani caratterizzati da maggiori pendenze.
Qualunque sua la struttura prescelta, il principio generale da seguire è quello di
attrarre i pesci migratori a valle dell’ostacolo e di stimolarli a passare a monte,
secondo due concetti fondamentali:
- l’attrattività della scala, la quale è strettamente legata alla collocazione dell’entrata
ed alle condizioni dei flussi idrici vicino ad essa.
- la portata di alimentazione con cui verrà calibrato il passaggio, che con portate
importanti non dovrà essere la portata totale del corso d’acqua, ma soltanto una
percentuale di questa, riferita ai valori medi registrati nei periodi migratori. E’
essenziale che la velocità dell’acqua in transito sia compatibile con la velocità
sostenibile dai pesci che attraverso di essa dovranno transitare.
A partire dai concetti basilari sopra esposti, per la corretta progettazione del
passaggio è poi di fondamentale importanza l’individuazione di una o più specie
2
target e della conseguente individuazione del periodo in cui questa(e) compie le
migrazioni più significative.
Si ritiene che nel caso specifico le specie target sulle quali dovrà essere concentrata la
massima attenzione in fase di progettazione, vista la tipologia ambientale, debbano
appartenere alla Fam. Cyprinidae, ed in particolare si possono identificare come
particolarmente significative le due specie Barbus plebejus (barbo) e Leuciscus
souffia (vairone); sono forme autoctone, oggetto di attenzioni particolari a livello
comunitario, storicamente presenti e ben radicate nel bacino del Tanaro, cui lo Stura
appartiene. Il barbo, in particolare,
è una specie a media vagilità, in grado di
compiere spostamenti considerevoli per fini riproduttivi.
Viste le caratteristiche ecologiche delle specie in oggetto, il periodo di ottimale
funzionamento della struttura ed il conseguente corretto dimensionamento in
funzione delle portate in alveo dovrà coincidere con i mesi primaverili pre
riproduttivi (aprile, maggio, giugno). Un corretto funzionamento dovrà essere
garantito anche nei mesi autunnali di ottobre e novembre, per garantire eventuali
migrazioni preriproduttiva dei salmonidi (trota marmorata, in particolare) verso siti
posti più a monte, alla ricerca di idonee aree di frega.
Il principio basilare per il funzionamento di un passaggio per pesci è che la portata di
alimentazione in transito debba avere una velocità compatibile con quella sostenibile
dal pesce.
Le velocità natatorie possono essere:
- velocità di scatto (burst activity) rappresenta la velocità massima raggiungibile che
potrà essere mantenuta per tempi alquanto brevi e, soprattutto, che richiede tempi
lunghi di ripresa;
- velocità di crociera (cruising activity) sono velocità basse, inferiori a quella
massima, che possono essere mantenute per ore in quanto non affaticano il pesce;
- velocità in attività sostenuta (sustained activity) sono velocità intermedie sostenibili
per tempi brevi ma che stancano il pesce.
La velocità massima di un singolo pesce dipende dalla lunghezza delle fibre
3
muscolari e quindi dalla lunghezza del corpo e dal tempo di contrazione del muscolo.
La velocità natatoria di un pesce è strettamente correlata alla frequenza dei colpi di
coda e la distanza percorsa con ciascun ondeggiamento del corpo corrisponde a circa
7/10 della sua lunghezza secondo la formula: v = 0,7xL/2xt dove v è la velocità
natatoria massima, L la lunghezza del pesce e t il tempo di contrazione del muscolo.
Anche la durata della performance è determinata dalla dimensione dell’animale
poiché la riserva di glicogeno muscolare aumenta con la dimensione del muscolo e
viene intaccata solo quando la velocità dell’esemplare supera quella di crociera; il
tasso di utilizzo del glicogeno dipende sempre dalla temperatura ambientale: inoltre il
tempo di contrazione del muscolo dipende dalla temperatura, nella considerazione
che un muscolo freddo si contrae più lentamente di uno caldo, in dipendenza del fatto
che i processi biochimici e fisiologici sono affetti dalle varie condizioni di
temperatura. In letteratura (Larinier al., 2002) sono disponibili delle curve di
resistenza natatoria dalle quali è possibile ottenere dei valori abbastanza indicativi
sulle capacità natatorie di pesci di varie dimensioni e in determinate condizioni di
temperatura, sufficienti per operare le necessarie decisioni per la scelta dei passaggi
per pesci da realizzare. A titolo esemplificativo, nel caso dei salmonidi, alla
temperatura di 10 °C, tipica del periodo migratorio, trote di 20-30 cm possono
mantenere la massima performance natatoria per tempi non superiori a i 25 secondi;
le velocità massime non eccedono i 2,5 m/sec. A 5 °C tale velocità scende a 1,5-1,8
m/sec.
Un recente studio condotto nel 2004 dall’Environment Agency del Regno Unito su
alcune specie ittiche non appartenenti alla Fam. Salmonidae ha apportato nuove
informazioni sperimentali di dettaglio che contemplano anche l’influenza della
temperatura sulle capacità natatorie (prima nota solo per i Salmonidi). In generale i
risultati dimostrano capacità natatorie superiori rispetto a quanto valutabile mediante
le formulazioni di Larinier.
Facendo riferimento al barbo (Barbus barbus), per lunghezze tra 10 e 15 cm e
superiori a 15 cm, la velocità massima di crociera mantenuta per alcuni minuti nel
4
range di temperatura 5-10°C è compresa tra circa 0,60 e 0,70 m/s, mentre nel range
10-15°C il pesce mostra prestazioni migliori, comprese tra circa 0,70 e 0,75 m/s.
Per quanto alla velocità massima o velocità di scatto (burst speed) si hanno valori
generalmente prossimi ai 2 m/s.
Per specie di più piccola taglia (inferiore ai 10 cm) come il vairone o per individui di
dimensioni inferiori i tempi di mantenimento si riducono a pochi secondi e le velocità
massime sostenibili nelle migliori condizioni non eccedono 1,5 m/sec. Questa
velocità è la massima esprimibile, ad esempio, nel passaggio attraverso stramazzi o
fenditure, ed il suo non superamento può essere considerato cautelativo anche per il
passaggio di pesci di piccola taglia.
Viste le numerose variabili che influenzano la capacità natatoria dell’ittiofauna ed il
fatto che il passaggio deve necessariamente essere idoneo alla risalita di tutte le
specie è opportuno adottare valori cautelativi della velocità massima ammissibile
all’interno di un passaggio per pesci; la velocità massima dovrà manifestarsi
esclusivamente in tratti molto brevi del dispositivo (ad esempio fenditure o stramazzi
rigurgitati tra due bacini successivi; sono da evitare stramazzi non rigurgitati “plunging flow”) e dovranno sempre essere disponibili zone intermedie in cui il pesce
può riprendersi dallo sforzo connesso al superamento di tali punti critici per poi
riprendere la risalita (zone di calma, a limitata turbolenza ed adeguata profondità).
Per la scelta della struttura si potrà optare per una rampa in pietrame o,
eventualmente, per una struttura mista rampa in pietrame/passaggio tecnico (doppia
scala), con pendenza contenuta entro il 4% e dislivelli tra i bacini, in caso di
passaggio tecnico, inferiori/uguali a 10 cm. Nel passaggio tecnico il transito tra i
bacini potrà avvenire preferenzialmente attraverso fenditure verticali (vertical slots);
nel caso di stramazzi rigurgitati dovranno essere adottati accorgimenti per il
passaggio di specie bentoniche come ghiozzo e cobite.
Nel passaggio tecnico la profondità dei bacini dovrà essere non inferiore ai 50 cm ed i
punti di massima velocità, in corrispondenza degli stramazzi o delle fenditure
contenuta, come già riportato più sopra, entro i 150 cm/sec.
5
In qualunque tipo di struttura scelta, il materiale utilizzato per lo scheletro della
struttura dovrà essere rivestito da materiale naturale, in modo da aumentare la
scabrosità, consentire un decremento della velocità e creare zone di “calma” per
l’ittiofauna.
In funzione della struttura scelta e compatibilmente con le esigenze tecniche
realizzative sarà opportuno prevedere una copertura (grigliati o similari) sulla scala
per evitare possibili fenomeni di predazione da parte dell’avifauna ittiofaga.
Il D.M.V, se fatto defluire in quota parte attraverso la scala, dovrà essere convogliato,
comunque, nella sua interezza, all’imbocco della scala, per consentirne un’efficace
attrattività.
L’imbocco del canale di carico della centrale dovrà essere dotato di griglie di
opportuna sezione, con distanza tra le fenditure non inferiore al cm e possibilmente
inferiore, per impedire il trascinamento ed il passaggio attraverso le turbine dei pesci
in discesa, anche in seguito a fenomeni di piena.
Come già riportato più sopra, in considerazione del tratto di corso d’acqua in oggetto,
la struttura dovrà dimostrarsi massimamente efficiente ed efficace nel periodo aprilemaggio-giugno ed ottobre-novembre, corrispondente al momento in cui avvengono le
migrazioni riproduttive per i ciprinidi reofili e per i salmonidi.
6
BIBLIOGRAFIA
LARINIER M., PORCHER J.P., TRAVADE F., 2002. Fishways: biological basis,
design criteria and monitoring. Bulletin Français de Pêche et Pisciculture 364
(suppl.), 21 (1): 43 - 60.
REGIONE PIEMONTE 1991. Carta ittica relativa al territorio della regione
piemontese. Assessorato Caccia e Pesca, Torino, 295 pp.
REGIONE PIEMONTE, 2006. Monitoraggio della fauna ittica in Piemonte,
Direzione della pianificazione delle risorse idriche, Torino, 149 pp.
REGIONE PIEMONTE, in stampa. Monitoraggio della fauna ittica in Piemonte,
Direzione della pianificazione delle risorse idriche, Torino.
7
ALLEGATO 3
Dimensionamento del diaframma di contenimento
sulla sponda sinistra del canale di derivazione
COMUNE DI FOSSANO
PROVINCIA DI CUNEO
TABULATI DI CALCOLO
OGGETTO:
COMMITTENTE:
DIAFRAMMA
IN SPONDA SINISTRA DEL CANALE DI DERIVAZIONE
EUROPAR S.R.L.
RELAZIONE DI CALCOLO
╖
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
La normativa cui viene fatto riferimento nelle fasi di calcolo, verifica e progettazione è costituita dalle Norme Tecniche per le
costruzioni emanate con il D.M. 14/01/2008 pubblicato nel suppl. 30 G.U. 29 del 4/01/2008, nonché la Circolare del Ministero
Infrastrutture e Trasporti del 2 Febbraio 2009, n. 617 "Istruzioni per l’applicazione delle nuove norme tecniche per le
costruzioni".

CALCOLO DELLE SPINTE
Il calcolo delle spinte viene convenzionalmente riferito ad un metro di profondità di paratia. Pertanto tutte le grandezze riportate in
stampa, sia per i dati di input che per quelli di output, debbono di conseguenza attribuirsi ad un metro di profondità della paratia
stessa.
Per rendere più completa la trattazione relativa alla determinazione delle spinte sarà opportuno distinguere i seguenti casi:
- Spinta delle terre:
a) con superficie del terreno rettilinea
b) con superficie del terreno spezzata
- Spinta del sovraccarico ripartito uniforme:
a) con superficie del terreno rettilinea
b) con superficie del terreno spezzata
- Spinta del sovraccarico ripartito parziale
- Spinta del sovraccarico concentrato lineare
- Spinte in presenza di coesione
- Spinta interstiziale in assenza o in presenza di moto di filtrazione
- Spinta passiva

SPINTA DELLE TERRE
Trattandosi di terreni stratificati, discretizzato il diaframma in un congruo numero di punti, si determina la spinta sulla parete come
risultante delle pressioni orizzontali in ogni concio, calcolate come:
 h   v  K  cos 
dove:
h = pressione orizzontale
v = pressione verticale
K = coefficiente di spinta dello strato di calcolo
 = coefficiente di attrito terra–parete
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La pressione verticale è data dal peso del terreno sovrastante:
- in termini di tensioni totali:
v   z
 = peso specifico del terreno
z = generica quota di calcolo della pressione a partire dall'estradosso del terrapieno
- in termini di tensioni efficaci in assenza di filtrazione:
v  '  z
’ = peso specifico efficace del terreno
- in termini di tensioni efficaci in presenza di filtrazione discendente dal terrapieno:
 v     w  1  I w   z
dove:
 = peso specifico del terreno
w = peso specifico dell'acqua
Iw = gradiente idraulico: H / L
H = differenza di carico idraulico
L = percorso minimo di filtrazione
- in termini di tensioni efficaci in presenza di filtrazione ascendente dal terrapieno:
 v     w  1  I w   z
a) Con superficie del terreno rettilinea
Lo schema di calcolo è basato sulla teoria di Coulomb nell'ipotesi di assenza di falda:
Ka 
sen 2 (    )
1

  sen(   )  sen(   )  2 
2
sen   sen(    )  1  
sen(    )  sen(    )  
 

2
(Muller-Breslau)
avendo indicato con :
 = 90° : inclinazione del paramento interno rispetto all'orizzontale;
 = angolo d'attrito interno del terreno;
 = angolo di attrito terra–muro;
 = angolo di inclinazione del terrapieno rispetto all'orizzontale.
b) Con superficie del terreno spezzata
In questo caso, pur mantenendo le ipotesi di Coulomb, la ricerca del cuneo di massima spinta non conduce alla
determinazione di un unico coefficiente, come nella forma di Muller-Breslau, giacché il diagramma di spinta non è più
triangolare bensì poligonale.
Posto li = lunghezza, in orizzontale, del tratto inclinato:
dh = li  tan
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Pag. 4
e, permanendo la solita simbologia, si procede alla determinazione del cuneo di massima spinta ricavando l'angolo di
inclinazione della corrispondente superficie di scorrimento, detto ro tale angolo, si ottiene, per  = 90°:
1
tan(ro) 
1

 2

l i  dh

 tan(ro)  (1  tan 2  )  1 
2

(
H

dh
)

tan




Tracciando una retta inclinata di 'ro' a partire dal vertice della spezzata si stacca ,sulla superficie di spinta, un segmento di
altezza:
h  li 
(tan(ro)  tan  )  tan 
tan(ro)  tan 
su questo tratto della superficie di spinta si assumerà il seguente coefficiente di spinta attiva:
K a1

tan  
  tan(ro   )
(tan   tan(ro))  1 
tan
 


tan   (tan(ro)  tan  )
mentre per il restante tratto di altezza (H - h) si assumerà:
K a2 
(tan   tan(ro))  tan(ro   )
tan   tan(ro)
c) Incremento di spinta sismica:
- Calcolo dell'incremento di spinta sismica secondo D.M. 16/01/96:
K as  K '  A  K a
essendo:
A
cos 2 (   )
cos 2   cos 
con:
 = angolo formato dall'intradosso con la verticale
 = arctan C
C = coefficiente di intensità sismica
K'= coefficiente calcolato staticamente per '=  +  e ' =  - 
La pressione ottenuta ha un andamento lineare, con valore zero al piede del diaframma e valore massimo in sommità.
- Calcolo dell'incremento di spinta sismica secondo N.T.C. 2008: in assenza di studi specifici, i coefficienti sismici
orizzontale (kh) e verticale (kv) che interessano tutte le masse sono calcolati come (7.11.6.3.1):
g  K h      amax
amax  a g  S S  ST
K v  0,5  K h
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La forza di calcolo viene denotata come Ed da considerarsi come la risultante delle spinte statiche e dinamiche del terreno.
Tale spinta totale di progetto Ed, esercitata dal terrapieno ed agente sull'opera di sostegno, è data da:
Ed 
1 '
   (1  K v )  K  H 2  E ws
2
dove:
H è l'altezza del muro;
Ews è la spinta idrostatica;
’ è il peso specifico del terreno (definito ai punti seguenti);
K è il coefficiente di spinta del terreno (statico + dinamico).
Il coefficiente di spinta del terreno può essere calcolato mediante la formula di Mononobe e Okabe.
- Se      :
Ka 
sen 2 (    )
1

2






(
)
sen(
sin






 
cos   sen 2   sen(     )  1  
sen(     )  sen(   ) 
 

2
Se      :
Ka 
sen 2 (    )
cos   sen 2   sen(     )
- : è il valore di calcolo dell'angolo di resistenza a taglio del terreno in condizioni di sforzo efficace;
- , : sono gli angoli di inclinazione rispetto all'orizzontale rispettivamente della parete del muro rivolta a monte e della
superficie del terrapieno;
- : è il valore di calcolo dell'angolo di resistenza a taglio tra terreno e muro;
-  : è l'angolo definito successivamente in funzione dei seguenti casi:
Livello di falda al di sotto del muro di sostegno:
' =  peso specifico del terreno
tan  
Kh
1 Kv
Terreno al di sotto del livello di falda:
' =  -w peso immerso del terreno
w: peso specifico dell'acqua
tan  
Kh


  w 1 Kv
b) Inerzia della parete:
In presenza di sisma l'opera è soggetta alle forze di inerzia della parete:
- Forze di inerzia secondo D.M. 16/01/96:
Fi  C  W
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con C = coefficiente di intensità sismica
- Forze di inerzia secondo N.T.C. 2008:
Fih  K h  W
Fiv  K v  W
Kh 
S  ag
r
Kh
Kv 
2
Al fattore r può essere assegnato il valore 2 nel caso di opere di sostegno che ammettano spostamenti, per esempio
i muri a gravità, o che siano sufficientemente flessibili. In presenza di terreni non coesivi saturi deve essere assunto
il valore 1.

SPINTA DEL SOVRACCARICO RIPARTITO UNIFORME
a) Con superficie del terreno rettilinea
In questo caso ,intendendo per Q il sovraccarico per metro lineare di proiezione orizzontale:
v = Q
b) Con superficie del terreno spezzata
Una volta determinata la superficie di scorrimento del cuneo di massima spinta (ro), quindi il diagramma di carico che grava sul
cuneo di spinta ,si scompone tale diagramma in due strisce; la prima agente sul tratto di terreno inclinato, la seconda sul rimanente
tratto orizzontale.
Ognuna delle strisce di carico genererà un diagramma di pressioni sul muro i cui valori saranno determinati secondo la formulazione
di Terzaghi che esprime la pressione alla generica profondità z come:
h 
2  Q W

 (  sin  cos 2 )
dove:
W 

sen 
sen(    )
SPINTA DEL SOVRACCARICO CONCENTRATO LINEARE
Il carico concentrato lineare genera un diagramma delle pressioni sul muro che può essere determinato usando la teoria di Boussinesq:
Essendo:
dl = distanza del sovraccarico dal muro, in orizzontale
ql = intensità del carico;
e posto
m
dl
H
si ottiene il valore della pressione alla generica profondità z in base alle seguenti relazioni:
a) per m  0,4
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z
ql
H
 h  0,203  
2
H 
2
 z  
0,16    
 H  

b) per m > 0,4
z
m
ql
H
h  4

2
H  
2
 z  
2
m    
 H  


SPINTA ATTIVA DOVUTA ALLA COESIONE
La coesione determina una controspinta sulla parete, pari a:
 h  2  C  K a  1  Rac
essendo:
C = coesione dello strato
Rac = rapporto aderenza/coesione

SPINTA INTERSTIZIALE
La spinta risultante dovuta all'acqua è pari alla differenza tra la pressione interstiziale di monte e di valle.
Nel caso di filtrazione discendente da monte e ascendente da valle:
 h   w  H wm  (1  I w )  H wv  (1  I w )
dove:
Hwm = quota della falda di monte
Hwv = quota della falda di valle
Nel caso di filtrazione discendente da valle e ascendente da monte:
 h   w  H wm  (1  I w )  H wv  (1  I w )

SPINTA PASSIVA
 h p  R p   v  K p  cos   2  C  K p  1  Rac
dove:
hp = pressione passiva orizzontale
Rp
v
Kp

C
Rac
= coefficiente di riduzione della spinta passiva
= pressione verticale
= coefficiente di spinta passiva dello strato di calcolo
= coefficiente di attrito terra–parete
= coesione
= rapporto aderenza/coesione
a) per  <> 0:
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Kp 
sen 2 (    )
1

  sen(   )  sen(   )  2 
2
sen   sen(    )  1  
sen(    )  sen(    )  
 

2
b) per  = 0:
Kp = 1

EQUILIBRIO DELLA PARATIA E CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI
Il diaframma è una struttura deformabile, per cui in funzione degli spostamenti che assume è in grado di mobilitare pressioni dal
terreno circostante. Nella trattazione classica per determinare le spinte sul tratto infisso della paratie si ipotizza che il terreno
circostante sia in condizioni di equilibrio limite, per cui ipotizzata una deformata si possono determinare le zone attive e passive del
terreno e le relative pressioni.
Questo modo di procedere fornisce buoni risultati nei problemi di progetto e nel caso si vogliano determinare dei valori globali di
sicurezza mentre non permette di valutare con buona approssimazione i diagrammi delle sollecitazioni. Inoltre un grande limite è
rappresentato dal fatto che i metodi classici non permettono di tenere in conto la presenza di più di un tirante.
Un modo più moderno di affrontare il problema dell'equilibrio delle paratie è quello di utilizzare delle tecniche di soluzione più
generali quali quello degli elementi finiti. L’algoritmo di soluzione utilizzato nel programma si può riassumere nei seguenti passi
principali:
1 - discretizzazione della paratia con elementi trave elastici.
2 - modellazione dei tiranti con molle elastiche che reagiscono solo nel caso la paratia si allontani dal terreno (tiranti o
sbadacchi).
3 - modellazione del terreno in cui e' infissa la paratia con molle non lineari con legame costitutivo di tipo bilatero.
4 - algoritmo di soluzione per sistemi di equazioni non lineari che utilizza la tecnica della matrice di rigidezza secante.
5 - calcolo degli spostamenti della paratia, in particolare gli spostamenti dei tiranti e del fondo scavo che danno preziose
informazioni sulla deformabilità del sistema terreno- paratia.
6 - calcolo delle sollecitazioni degli elementi trave (taglio, momento).
7 - calcolo delle pressioni sul terreno dove e' infissa la paratia.
Descrizione dell'algoritmo
Si discretizza la paratia in n-1 conci di trave connessi ad n nodi. Si calcola quindi la matrice di rigidezza elementare del concio e
quindi si esegue l'assemblaggio della matrice globale. Ogni nodo presenta due gradi di libertà (spostamento trasversale e rotazione),
quindi si hanno in totale 2n gradi di libertà globali.
La matrice di rigidezza assemblata di dimensioni (2n  2n) risulta non invertibile in quando la struttura ammette moti rigidi. I moti
rigidi e quindi la labilità della struttura vengono eliminati modellando il terreno in cui la paratia risulta infissa ed i tiranti.
Sia il terreno che i tiranti vengono modellati con delle molle i cui valori di rigidezza vengono sommati agli elementi diagonali della
matrice globale. I tiranti hanno un legame costitutivo unilatero.
RIGIDEZZA DEL TIRANTE:
Se:
L = lunghezza
A = Area del tirante/interasse
E = modulo elastico del tirante
f = angolo di inclinazione
T = sforzo sul tirante/puntone v = spostamento
ne consegue:
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K
A E
 cos 2 f
L
T=Kv
se v  0
T=0
se v < 0 (la paratia si avvicina al terreno)
RIGIDEZZA DEL TERRENO (Bowles, Fondazioni pag.649):
Se:
c = coesione
g peso specifico efficace
Nc, Nq, Ng coefficienti di portanza
z quota infissione
K = 40  (c  Nc + 0,5  g  1  Ng) + 40  (g  Nq  z)
Il legame costitutivo pressione terreno–spostamento v della paratia si assume di tipo non lineare bilatero:
vl = 1,5 cm spostamento limite elastico
Pp = pressione passiva
Pu = min(vlK, Pp) pressione massima sopportata dal terreno
Kv  Pu
(fase elastica)
P(v) = Pu se Kv > Pu (fase plastica)
Il sistema non lineare risolvente risulta quindi:
K(v) matrice secante
F = forze nodali
F = K(v) v
vi = inv(K(vi-1) F
per i = 0, ..., n
Risolto iterativamente il sistema non lineare si ottengono gli spostamenti nodali e quindi pressioni, sollecitazioni e forze ai tiranti. È
importante al fine di una corretta verifica della paratia controllare lo spostamento al fondo scavo della paratia.

ANCORAGGI
La lunghezza minima del tirante è determinata in maniera tale che la retta passante dalla punta estrema dell'ancoraggio e dal piede del
diaframma formi un angolo pari a  (angolo di attrito interno) con la verticale.
BLOCCO DI ANCORAGGIO
Il blocco di ancoraggio, nell'ipotesi che esso sia continuo lungo tutta la lunghezza del diaframma, deve dimensionarsi sulla base di un
coefficiente di sicurezza che vale:
a 
dove:
  H a2  ( K p  K a )
2  Tr
 = peso specifico del terreno
Ha
Kp
Ka
Tr
= affondamento del blocco di ancoraggio nel terreno
= coefficiente di spinta passiva
= coefficiente di spinta attiva
= forza di trazione sull'ancoraggio
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BULBO DI ANCORAGGIO DI CALCESTRUZZO INIETTATO SOTTO PRESSIONE
Se:
Tu = sforzo resistente
Tr = forza di trazione sull'ancoraggio
a = coefficiente di sicurezza
A = area bulbo
pv = pressione verticale
f = angolo di attrito del terreno
Ko = 1-sin(f) (spinta a riposo)
c = coesione
allora:


2 
Tu  A   p v  Ko  tan  f   0,8  c 
3 



VERIFICHE
Il programma esegue le verifiche di resistenza sugli elementi strutturali in funzione della tipologia della paratia. Le verifiche verranno
eseguite per tutte le tipologie a scelta dell'utente sia con il metodo delle tensioni ammissibili che con il metodo degli SLU.
Per la generica in particolare la verifica agli S.L.U. prevede solo l'utilizzo di materiali assimilabili ai sensi della normativa vigente
all'acciaio Fe360, Fe430 e Fe510. In particolare per il metodo degli S.L.U. si prevede che le azioni di calcolo utilizzate per le verifiche
di resistenza derivanti vengano incrementate di un coefficiente parziale pari a 1,50.
Per le sezioni in acciaio la verifica S.L.U. viene effettuato al limite elastico.
Le verifiche saranno effettuate, coerentemente con il metodo selezionato (T.A. S.L.U), rispettando la normativa vigente per le
strutture in c.a. ed in acciaio.
Le verifiche saranno effettuate sia sulla sezione della paratia che sugli elementi secondari quali cordoli in c.a. ed in acciaio, testata di
ancoraggio in acciaio per le berlinesi.
Le sollecitazioni agenti sul cordolo vengono calcolate schematizzandolo come una trave continua caricata con forze concentrate.
Nel caso di cordoli in c.a. vengono effettuate le verifiche consuete per le travi soggette a momento flettente e taglio.
Nel caso di cordoli realizzati in acciaio vengono effettuate le seguenti verifiche:
1) verifica del profilo del longherone calcolato a trave continua e caricato con forze concentrate.
2) Verifica del comportamento a mensola della piattabanda del profilo a contatto con i pali della berlinese.
3) Verifica che la risultante inclinata del tirante sia interna alla area di contatto costituita dalle piattabande dei profili.
4) Verifica della piastra forata della testata sollecitata dal tiro del tirante irrigidita con eventuali nervature.
5) Verifica della piastra forata della testata in corrispondenza dello incastro con le nervature laterali della testata. Verifica
della saldature corrispondente di tipo II classe a T o completa penetrazione.
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
SPECIFICHE CAMPI DELLA TABELLA DI STAMPA
La simbologia riportata in tabella va interpretata secondo le descrizioni dei campi riportate di seguito:
Str. N.ro
: Numero dello strato
Spess.
: Spessore dello strato
Coesione
: Coesione
Rapp. ader/co
: Rapporto Aderenza/Coesione
Ang. attr.
: Angolo di attrito interno del terreno dello strato in esame
Peso spec.
: Peso specifico del terreno secco
Peso effic.
: Peso specifico efficace del terreno saturo
Attr. terra-muro
: Angolo di attrito terra–muro
Descriz.
: Descrizione sintetica dello strato
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
SPECIFICHE CAMPI DELLA TABELLA DI STAMPA
La simbologia riportata in tabella va interpretata secondo le descrizioni dei campi riportate di seguito:

Ka
: Coefficiente di spinta attiva
Kas
: Coefficiente di spinta attiva sismica
Kp
: Coefficiente di spinta passiva
SPECIFICHE CAMPI DELLA TABELLA DI STAMPA
La simbologia riportata in tabella va interpretata secondo le descrizioni dei campi riportate di seguito:
Pq
: pressioni (superiore e inferiore) da sovraccarico distribuito
Pl
: pressioni da sovraccarico lineare
Pa
: pressioni (superiore e inferiore) da spinta attiva
Pc
: pressioni da coesione
Ps
: pressioni (superiore e inferiore) da incremento sismico
Pn
: pressioni inerziali
Pwm
: pressioni interstiziali da monte
Pwv
: pressioni interstiziali da valle
Pwm
: Incremento sismico pressioni interstiziali da monte
Pwvs
: Incremento sismico pressioni interstiziali da valle
Dove presente il dato del rigo superiore si riferisce al valore della grandezza all'estremità superiore e quello del rigo inferiore al valore
della grandezza all'estremità inferiore del concio di paratia esaminato.
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
SPECIFICHE CAMPI DELLA TABELLA DI STAMPA
La simbologia riportata in tabella va interpretata secondo le descrizioni dei campi riportate di seguito:
Nro
: Numero del concio a partire dalla testa della paratia
Quota
: Quota del fondo del concio, a partire dalla testa della paratia
Pr
: Pressione risultante orizzontale (superiore ed inferiore)
Pv
: Pressione verticale risultante (superiore ed inferiore)
Mf
: Momento flettente
N
: Sforzo normale
Tg
: Taglio (superiore ed inferiore)
Dove presente il dato del rigo superiore si riferisce al valore della grandezza all'estremità superiore e quello del rigo inferiore al valore
della grandezza all'estremità inferiore del concio di paratia esaminato.
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Pag. 14

SPECIFICHE CAMPI DELLA TABELLA DI STAMPA
La simbologia riportata in tabella va interpretata secondo le descrizioni dei campi riportate di seguito:
METODO DI VERIFICA: STATI LIMITI ULTIMI
PARATIA CON SEZIONE RETTANGOLARE IN C.A.
Nr
Quota
Mf
N
Am
Av
Mu
T
Tu
passo st.
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
Numero del concio a partire dalla testa della paratia
Quota del fondo del concio, a partire dalla testa della paratia
Momento flettente di progetto riferito ad una sezione di 1 m.
Sforzo normale di progetto riferito ad una sezione di 1 m.
Area armature posta sul lembo di monte di una sezione di 1 m.
Area armature posta sul lembo di valle di una sezione di 1 m.
Momento resistente ultimo di progetto agente su una sezione di 1 m.
Taglio di progetto agente su una sezione di 1 m.
Taglio resistente ultimo relativo ad una sezione di 1 m.
Passo armature di ripartizione di progetto
PARATIA CON PALI IN C.A.
Nr
Quota
Mf
N
Aa
Mu
Tu
passo st.
:
:
:
:
:
:
:
:
Numero del concio a partire dalla testa della paratia
Quota del fondo del concio, a partire dalla testa della paratia
Momento flettente di progetto riferito ad un singolo palo
Sforzo normale di progetto riferito ad un singolo palo
Area armature riferito ad un singolo palo
Momento resistente ultimo riferito ad un singolo palo
Taglio resistente ultimo riferito ad un singolo palo
Passo armature di ripartizione di progetto
PARATIA CON SEZIONE IN ACCIAIO, BERLINESE E GENERICA
Nr
Quota
Mf
N
T
M
N

ideale
:
:
:
:
:
:
:
:
:
Numero del concio a partire dalla testa della paratia
Quota del fondo del concio, a partire dalla testa della paratia
Momento flettente agente sul singolo profilo o palo
Sforzo normale agente sul singolo profilo o palo
Taglio agente sul singolo profilo o palo
Tensione normale dovuta a momento flettente
Tensione normale dovuta a sforzo normale
Tensione tangenziale
Tensione ideale. Viene stampato NOVER in caso ecceda il valore limite elastico
GEA.SISTE S.R.L.
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Pag. 15
CORDOLO IN CALCESTRUZZO ARMATO
N.ro
Mf
Aa
Mu
T
Tu
passo st.
:
:
:
:
:
:
:
Numero del cordolo
Momento flettente massimo
Armatura simmetrica posizionata sul lembo teso/compresso
Momento ultimo di progetto
Taglio massimo
Taglio ultimo di progetto
Passo staffe di progetto
CORDOLO IN ACCIAIO
N.ro
Sigla
Mf
T
SigM
Tau
SigI
:
:
:
:
:
:
:
SigC
:
Mf
T
SigM
Tau
SigI
:
:
:
:
:
Mfi
SigS
SigI
:
:
:
Mf
N
:
:
T
SigM
:
:
SigN
:
Tau
:
SigI
:
Numero del cordolo
Descrizione del profilo dei longheroni
Momento flettente massimo agente sul singolo longherone
Taglio massimo agente sul singolo longherone
Tensione normale agente sulla sezione del longherone
Tensione tangenziale agente sulla sezione del longherone
Tensione ideale agente sulla sezione del longherone. Viene stampato "NOVER" in
caso ecceda il valore limite elastico
Tensione normale agente sulla sezione di incastro della piatta banda del longherone
a causa della pressione di contatto longherone palo. Viene stampato "NOVER" in
caso ecceda il valore limite elastico
Momento flettente agente sulla sezione forata della piastra
Taglio massima agente sulla piastra
Tensione normale agente sulla sezione forata della piastra
Tensione tangenziale massima sulla piastra
Tensione ideale agente sulla sezione forata della piastra. Viene stampato "NOVER"
in caso ecceda il valore limite elastico
Momento flettente agente sulla sezione saldata d'incastro della piastra
Tensione normale agente sulla saldatura d'incastro della piastra
Tensione ideale agente sulla saldatura d'incastro della piastra. Viene stampato
"NOVER" in caso ecceda il valore limite elastico
Momento flettente agente sulla sezione delle nervatura laterale ad altezza variabile
Sforzo normale massimo agente sulla sezione delle nervatura laterale ad altezza
variabile
Taglio massimo agente sulla sezione delle nervatura laterale ad altezza variabile
Tensione normale dovuta a momento flettente agente sulla sezione della nervatura
laterale in corrispondenza dell'asse del tirante
Tensione normale dovuta a Sforzo Normale agente sulla sezione della nervatura
laterale in corrispondenza dell'asse del tirante
Tensione tangenziale massima
tra la sezione della nervatura laterale in
corrispondenza dell'asse del tirante e la sezione di appoggio sul longherone
Tensione ideale massima tra la sezione della nervatura laterale in corrispondenza
dell'asse del tirante e la sezione di appoggio sul longherone. Viene stampato
"NOVER" in caso ecceda il valore limite elastico
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Pag. 16

SPECIFICHE CAMPI DELLA TABELLA DI STAMPA
La simbologia riportata in tabella va interpretata secondo le descrizioni dei campi riportate di seguito:
CEDIMENTI VERTICALI TERRENO DI MONTE
Tipo di Analisi
: Indica il tipo di combinazione e di tabella dei materiali associata
Comb. N.ro
: Numero combinazione della tabella associata al tipo di analisi (SLU M1, SLU M2,
RARA, FREQUENTE,QUASI PERMANENENTE)
Volume (mc)
: Volume del terreno deformato
DistMax (m.)
: Distanza massima orizzontale dalla paratia alla quale si annullano i cedimenti
Ced.x =0
: Cedimento verticale a ridosso della paratia
Ced.x =1/4
: Cedimento verticale ad 1/4 della distanza massima
Ced.x =2/4
: Cedimento verticale ad 2/4 della distanza massima
Ced.x =3/4
: Cedimento verticale ad 3/4 della distanza massima
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Pag. 17
DATI GENERALI DI CALCOLO E CARATTERISTICHE MATERIALI
DATI GENERALI
PARAMETRI SISMICI
Vita Nominale (Anni)
50
Classe d' Uso
SECONDA
Longitudine Est (Grd)
7,76671
Latitudine Nord (Grd)
44,56966
Categoria Suolo
C
Coeff. Condiz. Topogr.
1,00000
P A R A M E T R I S I S M I C I S.L.D.
Probabilita' Pvr
0,63
Periodo Ritorno Anni
50,00
Accelerazione Ag/g
0,03
Fattore Stratigr. 'S'
1,50
P A R A M E T R I S I S M I C I S.L.V.
Probabilita' Pvr
0,10
Periodo Ritorno Anni
475,00
Accelerazione Ag/g
0,07
Fattore Stratigr. 'S'
1,50
COEFFICIENTI DI SPINTA SISMICA
Coeff deformab. Alfa
0,85
Coeff. Spostam. Beta
0,45
Coeff. Orizzontale
0,04
Coeff. Verticale
0,02
DATI
PARATIA
Tipo diaframma
TIRANTATA
Moto di filtrazione
ASSENTE
Tipo di paratia
DIAFRAMMA IN C.A.O.
Tipo verifica sezioni
D.M. 2008
Numero Condizioni di Carico
2
Tipo Tiranti
PERMANENTI
Numero Fasi di calcolo
11
Sbancamento Aggiuntivo Quota Tirante
[m]
0,00
Modellazione Molle con diagramma P-Y
ELASTO-PLASTICO
COEFFICIENTI PARZIALI GEOTECNICA
TABELLA M1
TABELLA M2
Tangente Resist. Taglio
1,00
1,25
Peso Specifico
1,00
1,00
Coesione Efficace (c'k)
1,00
1,25
Resist. a taglio NON drenata (cuk)
1,00
1,40
DATI GENERALI DI CALCOLO E CARATTERISTICHE MATERIALI
CEMENTO ARMATO PARATIE
Classe Calcestruzzo
C20/25
Classe Acciaio
B450C
Modulo Elastico CLS
299619 kg/cmq
Modulo Elastico Acc
2100000 kg/cmq
Coeff. di Poisson
0,2
Tipo Armatura
SENSIBILI
Resist.Car. CLS 'fck'
200,0 kg/cmq
Tipo Ambiente
ORDINARIA X0
Resist. Calcolo 'fcd'
113,0 kg/cmq
Resist.Car.Acc 'fyk'
4500,0 kg/cmq
Tens. Max. CLS 'rcd'
113,0 kg/cmq
Tens. Rott.Acc 'ftk'
4500,0 kg/cmq
Def.Lim.El. CLS 'eco'
0,20
%
Resist. Calcolo'fyd'
3913,0 kg/cmq
Def.Lim.Ult CLS 'ecu'
0,35
%
Def.Lim.Ult.Acc'eyu'
1,00
%
Fessura Max.Comb.Rare
mm
Sigma CLS Comb.Rare
120,0 kg/cmq
Fessura Max.Comb.Perm
0,2
mm
Sigma CLS Comb.Perm
90,0
kg/cmq
Fessura Max.Comb.Freq
0,3
mm
Sigma Acc Comb.Rare
3600,0 kg/cmq
Peso Spec.CLS Armato
2500 kg/mc
CEMENTO ARMATO CORDOLI
Classe Calcestruzzo
C20/25
Classe Acciaio
B450C
Modulo Elastico CLS
299619 kg/cmq
Modulo Elastico Acc
2100000 kg/cmq
Coeff. di Poisson
0,2
Tipo Armatura
SENSIBILI
Resist.Car. CLS 'fck'
200,0 kg/cmq
Tipo Ambiente
ORDINARIA X0
Resist. Calcolo 'fcd'
113,0 kg/cmq
Resist.Car.Acc 'fyk'
4500,0 kg/cmq
Tens. Max. CLS 'rcd'
113,0 kg/cmq
Tens. Rott.Acc 'ftk'
4500,0 kg/cmq
Def.Lim.El. CLS 'eco'
0,20
%
Resist. Calcolo'fyd'
3913,0 kg/cmq
Def.Lim.Ult CLS 'ecu'
0,35
%
Def.Lim.Ult.Acc'eyu'
1,00
%
Fessura Max.Comb.Rare
mm
Sigma CLS Comb.Rare
120,0 kg/cmq
Fessura Max.Comb.Perm
0,2
mm
Sigma CLS Comb.Perm
90,0
kg/cmq
Fessura Max.Comb.Freq
0,3
mm
Sigma Acc Comb.Rare
3600,0 kg/cmq
Peso Spec.CLS Armato
2500 kg/mc
DATI GENERALI DI CALCOLO E CARATTERISTICHE MATERIALI
P A R A T I E A S E T T O I N C. A.
Copriferro
4,0
Diametro ferro armatura longitudinale
16
Passo minimo armatura longitudinale
10
Passo massimo armatura longitudinale
30
Step passo armatura longitudinale
5
Diametro ferro di ripartizione
8
GEA.SISTE S.R.L.
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Pag. 18
cm
mm
cm
cm
cm
mm
DATI GENERALI DI CALCOLO E CARATTERISTICHE MATERIALI
P A R A T I E A S E T T O I N C. A.
Passo armatura di ripartizione
30
CEMENTO ARMATO CORDOLI
Copriferro
4,0
Passo minimo armatura staffe
10
Passo massimo armatura staffe
30
Step passo armatura staffe
5
Diametro ferro staffe
8
Diametro ferro armatura longitudinale
16
Numero minimo ferri
3
cm
cm
cm
cm
cm
mm
mm
--
GEOMETRIA PARATIA
GEOMETRIA DIAFRAMMA
Spessore paratia
[m]
Modulo elastico paratia [kg/cmq]
Quota estradosso terrapieno [m]
Spessore terrapieno
[m]
Profondita' di infissione [m]
Quota falda di monte
[m]
Quota falda di valle
[m]
Inclinazione terrapieno di monte [°]
Inclinazione terrapieno di valle [°]
Distanza terrapieno orizzontale [m]
Passo di discretizzazione
[m]
Rigidezza alla trasl. orizz. [t/m]
Rigidezza alla rotazione
[t]
0,80
300000,00
0,00
9,00
6,00
12,00
12,00
0,00
0,00
0,00
0,50
0,00
0,00
GEOMETRIA PARATIA
C O R D O L O D I T E S T A I N C. L. S.
Aggetto lato valle [m]
Aggetto lato monte [m]
Altezza [m]
N.ro
1
2
Tir.
N.ro
1
2
Strato
N.ro
1
2
Quota
(m)
5,00
2,00
Franco
(m)
0,50
0,50
Spess.
m
7,20
10,00
Inclinaz.
(Grd)
-15,00
-15,00
Interasse
(m)
3,00
3,00
Coes.
kg/cmq
0,000
0,000
Area
(cmq)
5,55
5,55
Fila
Allineata
Allineata
Rapp.
ader/co
0,500
0,500
0,00
0,00
0,40
GEOMETRIA PARATIA
GEOMETRIA TIRANTI
Mod. Elast.
Lunghezza
Sup.bulbo
Pretens.
(kg/cmq)
(m)
(mq)
(t)
2100000
10,00
12,00
0,00
2100000
10,00
12,00
0,00
GEOMETRIA PARATIA
GEOMETRIA CORDOLI TIRANTI
Diametro Foro
Base
Altezza
Piastra
(m)
(m)
(m)
(m)
0,10
0,5
0,80
0,50
0,10
0,5
0,80
0,50
Ang.attr
Grd
36,00
30,00
Comb Cond.1
1
1,50
2
1,50
3
1,00
Comb Cond.1
Cond.2
0,00
1,50
1,00
Cond.2
LargTest
(m)
0,50
0,50
STRATIGRAFIA
STRATIGRAFIA
Peso spec
Peso effic
Attr.
kg/mc
kg/mc
terra-muro
2100
2100
24,00
1900
1900
20,00
Cond.
Num.
1
2
fyk
kg/cmq
8000
8000
ftk
kg/cmq
9500
9500
Longheroni
(Sigla)
HEB180
HEB200
Kw Orizz
kg/cmc
BOWELS
BOWELS
eu
(%)
1,00
1,00
Rak
kg
Da NORMA
Da NORMA
Piatti
(Sigla)
PL 200*20
PL 200*20
GHIAIA
SABBIA E SILTITI
COMBINAZIONI CARICHI
C O M B I N A Z I O N I D I C A R I C O S.L.U. M 1
Cond.3 Cond.4 Cond.5 Cond.6 Cond.7 Cond.8
Cond.9 Cond10
Sisma
0,00
0,00
1,00
COMBINAZIONI CARICHI
C O M B I N A Z I O N I D I C A R I C O S.L.U. M 2
Cond.3 Cond.4 Cond.5 Cond.6 Cond.7 Cond.8
Cond.9 Cond10
Sisma
GEA.SISTE S.R.L.
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Pag. 19
Angolari
(Sigla)
ANG60*8
ANG60*8
Descrizione
COMBINAZIONI CARICHI
Descrizione
Condizione
PERMANENTE
Traffico Veicolare
Fattore
CSI
1,80
1,80
COMBINAZIONI CARICHI
C O M B I N A Z I O N I D I C A R I C O S.L.U. M 2
Cond.3 Cond.4 Cond.5 Cond.6 Cond.7 Cond.8
Comb Cond.1
1
1,30
2
1,30
3
1,00
Cond.2
0,00
1,30
1,00
Cond.9 Cond10
Comb Cond.1
1
1,00
2
1,00
COMBINAZIONI CARICHI
C O M B I N A Z I O N I D I C A R I C O S.L.E. R A R A
Cond.2 Cond.3 Cond.4 Cond.5 Cond.6 Cond.7 Cond.8 Cond.9 Cond10
0,00
1,00
Sisma
Comb Cond.1
1
1,00
2
1,00
COMBINAZIONI CARICHI
C O M B I N A Z I O N I D I C A R I C O S.L.E. F R E Q.
Cond.2 Cond.3 Cond.4 Cond.5 Cond.6 Cond.7 Cond.8 Cond.9 Cond10
1,00
1,00
Sisma
Comb Cond.1
1
1,00
COMBINAZIONI CARICHI
C O M B I N A Z I O N I D I C A R I C O S.L.E. P E R M.
Cond.2 Cond.3 Cond.4 Cond.5 Cond.6 Cond.7 Cond.8 Cond.9 Cond10
1,00
COMBINAZIONI CARICHI
C O M B I N A Z I O N I D I C A R I C O S.L.U. F A S I C O S T R U T T I V E
Comb Cond.1 Cond.2 Cond.3 Cond.4 Cond.5 Cond.6 Cond.7 Cond.8 Cond.9 Cond10
1
1,40
0,00
N.ro
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
Quota
m
0,50
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
4,00
4,50
5,00
5,55
6,10
6,65
7,20
7,80
8,40
9,00
9,50
10,00
10,50
11,00
11,50
12,00
12,50
13,00
13,50
14,00
14,50
15,00
Ka
0,23489
0,23489
0,23489
0,23489
0,23489
0,23489
0,23489
0,23489
0,23489
0,23489
0,23489
0,23489
0,23489
0,23489
0,29731
0,29731
0,29731
N.ro
1
2
COEFFICENTI DI SPINTA
T A B E L L A 'A1'
Kas
Kp
0,02100
0,02100
0,02100
0,02100
0,02100
0,02100
0,02100
0,02100
0,02100
0,02100
0,02100
0,02100
0,02100
0,02100
0,02377
0,02377
0,02377
11,14577
11,14577
11,14577
11,14577
11,14577
11,14577
11,14577
11,14577
11,14577
11,14577
11,14577
11,14577
11,14577
11,14577
6,10536
6,10536
6,10536
6,10536
6,10536
6,10536
6,10536
6,10536
6,10536
6,10536
6,10536
6,10536
6,10536
6,10536
6,10536
Ka
T A B E L L A 'A2'
Kas
0,29416
0,29416
0,29416
0,29416
0,29416
0,29416
0,29416
0,29416
0,29416
0,29416
0,29416
0,29416
0,29416
0,29416
0,36008
0,36008
0,36008
0,02432
0,02432
0,02432
0,02432
0,02432
0,02432
0,02432
0,02432
0,02432
0,02432
0,02432
0,02432
0,02432
0,02432
0,02726
0,02726
0,02726
PRESSIONI ORIZZONTALI - CONDIZIONE N.ro: 1
T A B E L L A 'A1'
T A B E L L A 'A2'
Quota
Pq
Pl
Pq
Pl
m
Kg/m
Kg/m
Kg/m
Kg/m
0,50
0
0
0
0
1,00
0
0
0
0
GEA.SISTE S.R.L.
SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO
Pag. 20
Sisma
0,00
0,00
1,00
Sisma
Sisma
Kp
7,41426
7,41426
7,41426
7,41426
7,41426
7,41426
7,41426
7,41426
7,41426
7,41426
7,41426
7,41426
7,41426
7,41426
4,54463
4,54463
4,54463
4,54463
4,54463
4,54463
4,54463
4,54463
4,54463
4,54463
4,54463
4,54463
4,54463
4,54463
4,54463
PRESSIONI ORIZZONTALI - CONDIZIONE N.ro: 1
T A B E L L A 'A1'
T A B E L L A 'A2'
Quota
Pq
Pl
Pq
Pl
m
Kg/m
Kg/m
Kg/m
Kg/m
1,50
0
0
0
0
2,00
0
0
0
0
2,50
0
0
0
0
3,00
0
0
0
0
3,50
0
0
0
0
4,00
0
0
0
0
4,50
0
0
0
0
5,00
0
0
0
0
5,55
0
0
0
0
6,10
0
0
0
0
6,65
0
0
0
0
7,20
0
0
0
0
7,80
0
0
0
0
8,40
0
0
0
0
9,00
0
0
0
0
N.ro
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
PRESSIONI ORIZZONTALI - CONDIZIONE N.ro: 2
T A B E L L A 'A1'
T A B E L L A 'A2'
Quota
Pq
Pl
Pq
Pl
m
Kg/m
Kg/m
Kg/m
Kg/m
0,50
0
0
0
0
1,00
0
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N.ro
1
2
3
4
5
6
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9
10
11
12
13
14
15
16
17
T A B E L L A 'A1'
Pa
Pc
Kg/m
Kg/m
0
0
247
N.ro
Quota
m
1
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247
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0
2
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493
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0
3
4
2,00
740
987
5
Pa
Kg/m
0
309
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T A B E L L A 'A2'
Pc
Ps
Pn
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Kg/m
Kg/m
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239
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239
309
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239
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0
239
239
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0
239
239
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0
2,50
987
1233
1235
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239
239
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0
6
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239
239
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0
7
1853
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239
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1973
2220
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2220
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3089
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11
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3428
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239
75
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Pwv
Kg/m
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Kg/m
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0
0
0
GEA.SISTE S.R.L.
SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO
Pag. 21
N.ro
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Pc
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Kg/m
3009
12
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3009
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0
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3280
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0
14
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0
15
16
8,40
4834
5173
9,00
5173
5512
17
N.ro
1
Pa
Kg/m
3768
PRESSIONI ORIZZONTALI
T A B E L L A 'A2'
Pc
Ps
Pn
Kg/m
Kg/m
Kg/m
239
3768
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0
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239
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239
239
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Pwm
Kg/m
0
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Kg/m
0
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0
PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - SLU M1 - COMBINAZIONE N.ro: 1
PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI
Quota
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m
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Kg/m
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Kg/m
Kg/m
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0
0
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-329
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1480
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-1017
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1480
5
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1480
1850
-659
-824
1889
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1850
2220
-824
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-9548
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-4379
7
3,50
2220
2590
-988
-1153
6222
-11083
-4379
-3177
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4,00
2590
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-1153
-1318
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-12701
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9
4,50
2960
3330
-1318
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7966
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-1790
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10
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3330
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-1482
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-16183
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3700
4106
-1647
-1828
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-19747
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12
6,10
4106
4513
-1828
-2010
9707
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-1940
431
13
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4513
4920
-2010
-2191
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-24157
431
3025
14
7,20
4920
5327
-2191
-2372
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-26512
3025
5843
15
7,80
6743
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-2454
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-29240
5843
10042
16
8,40
7251
7760
-2639
-2824
-5823
-32079
10042
14545
17
9,00
7760
6816
-2824
-2481
-15993
-34871
14545
19354
GEA.SISTE S.R.L.
SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO
Pag. 22
N.ro
PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - SLU M1 - COMBINAZIONE N.ro: 1
PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI
Quota
Pr
Pv
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N
Tg
m
Kg/m
Kg/m
Kg·m/m
Kg/m
Kg/m
18
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-1452
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19354
17902
19
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-5802
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-33170
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17902
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20
10,50
-10029
-11133
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-38526
-26971
13664
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21
11,00
-11133
-11202
7785
8131
-41099
-23992
8293
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22
11,50
-11202
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8477
-40871
-20840
2635
-2835
23
12,00
-10413
-8930
8477
8823
-38040
-17515
-2835
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24
12,50
-8930
-6889
8823
9168
-32976
-14017
-7731
-11739
25
13,00
-6889
-4385
9168
9514
-26191
-10346
-11739
-14606
26
13,50
-4385
-1463
9514
9860
-18308
-6503
-14606
-16111
27
14,00
-1463
5291
9860
10206
-10061
-2486
-16111
-15195
28
14,50
5291
15158
10206
10551
-3136
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15,00
15158
25084
10551
10897
N.ro
1
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0
-15195
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0
-10121
0
PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - SLU M1 - COMBINAZIONE N.ro: 2
PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI
Quota
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N
Tg
m
Kg/m
Kg/m
Kg·m/m
Kg/m
Kg/m
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0
0
0
0,50
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-23
-1041
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2
1,00
370
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-165
-329
-139
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3
1,50
740
1110
-329
-494
-439
-3371
370
832
4
2,00
1110
1480
-494
-659
-1017
-4659
832
1480
5
2,50
1480
1850
-659
-824
1889
-8095
-6229
-5397
6
3,00
1850
2220
-824
-988
4333
-9548
-5397
-4379
7
3,50
2220
2590
-988
-1153
6222
-11083
-4379
-3177
8
4,00
2590
2960
-1153
-1318
7464
-12701
-3177
-1790
2960
-1318
-1790
GEA.SISTE S.R.L.
SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO
Pag. 23
N.ro
9
PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - SLU M1 - COMBINAZIONE N.ro: 2
PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI
Quota
Pr
Pv
Mf
N
Tg
m
Kg/m
Kg/m
Kg·m/m
Kg/m
Kg/m
4,50
3330
-1482
7966
-14401
-217
10
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3330
3700
-1482
-1647
7635
-16183
-217
1540
11
5,55
3700
4106
-1647
-1828
9292
-19747
-4086
-1940
12
6,10
4106
4513
-1828
-2010
9707
-21902
-1940
431
13
6,65
4513
4920
-2010
-2191
8757
-24157
431
3025
14
7,20
4920
5327
-2191
-2372
6318
-26512
3025
5843
15
7,80
6743
7251
-2454
-2639
1553
-29240
5843
10042
16
8,40
7251
7760
-2639
-2824
-5823
-32079
10042
14545
17
9,00
7760
6816
-2824
-2481
-15993
-34871
14545
19354
18
9,50
-1452
-5802
6748
7094
-25307
-32410
19354
17902
19
10,00
-5802
-10029
7094
7440
-33170
-29777
17902
13664
20
10,50
-10029
-11133
7440
7785
-38526
-26971
13664
8293
21
11,00
-11133
-11202
7785
8131
-41099
-23992
8293
2635
22
11,50
-11202
-10413
8131
8477
-40871
-20840
2635
-2835
23
12,00
-10413
-8930
8477
8823
-38040
-17515
-2835
-7731
24
12,50
-8930
-6889
8823
9168
-32976
-14017
-7731
-11739
25
13,00
-6889
-4385
9168
9514
-26191
-10346
-11739
-14606
26
13,50
-4385
-1463
9514
9860
-18308
-6503
-14606
-16111
27
14,00
-1463
5291
9860
10206
-10061
-2486
-16111
-15195
28
14,50
5291
15158
10206
10551
-3136
29
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15158
25084
10551
10897
N.ro
0
0
-15195
-10121
0
-10121
0
PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - SLU M1 - COMBINAZIONE N.ro: 3
PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI
Quota
Pr
Pv
Mf
N
Tg
m
Kg/m
Kg/m
Kg·m/m
Kg/m
Kg/m
GEA.SISTE S.R.L.
SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO
Pag. 24
N.ro
1
PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - SLU M1 - COMBINAZIONE N.ro: 3
PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI
Quota
Pr
Pv
Mf
N
Tg
m
Kg/m
Kg/m
Kg·m/m
Kg/m
Kg/m
281
-125
0
0
0,50
528
-235
-51
-1090
202
2
1,00
528
775
-235
-345
-233
-2235
202
528
3
1,50
775
1021
-345
-455
-610
-3435
528
977
4
2,00
1021
1268
-455
-565
-1241
-4690
977
1549
5
2,50
1268
1515
-565
-674
780
-7591
-4390
-3694
6
3,00
1515
1761
-674
-784
2422
-8956
-3694
-2875
7
3,50
1761
2008
-784
-894
3624
-10375
-2875
-1933
8
4,00
2008
2255
-894
-1004
4324
-11850
-1933
-867
9
4,50
2255
2501
-1004
-1114
4460
-13379
-867
322
10
5,00
2501
2748
-1114
-1223
3971
-14963
322
1634
11
5,55
2748
3019
-1223
-1344
4983
-17913
-2633
-1047
12
6,10
3019
3290
-1344
-1465
5082
-19785
-1047
688
13
6,65
3290
3562
-1465
-1586
4185
-21724
688
2572
14
7,20
3562
3833
-1586
-1707
2211
-23730
2572
4606
15
7,80
4777
5116
-1739
-1862
-1443
-26010
4606
7574
16
8,40
5116
5455
-1862
-1985
-6939
-28364
7574
10745
17
9,00
5455
4391
-1985
-1598
-14398
-30639
10745
14119
18
9,50
-1402
-5031
6748
7094
-21107
-28179
14119
12717
19
10,00
-5031
-7370
7094
7440
-26558
-25545
12717
9387
20
10,50
-7370
-8153
7440
7785
-30167
-22739
9387
5446
21
11,00
-8153
-8173
7785
8131
-31738
-19760
5446
1310
22
11,50
-8173
-7565
8131
8477
-31265
-16608
1310
-2675
-7565
8477
-2675
GEA.SISTE S.R.L.
SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO
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23
PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - SLU M1 - COMBINAZIONE N.ro: 3
PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI
Quota
Pr
Pv
Mf
N
Tg
m
Kg/m
Kg/m
Kg·m/m
Kg/m
Kg/m
12,00
-6454
8823
-28901
-13283
-6223
24
12,50
-6454
-4940
8823
9168
-24923
-9785
-6223
-9111
25
13,00
-4940
-3095
9168
9514
-19710
-6115
-9111
-11155
26
13,50
-3095
-951
9514
9860
-13724
-2271
-11155
-12199
27
14,00
-951
4203
9860
10206
-7500
0
-12199
-11415
28
14,50
4203
11389
10206
10551
-2326
0
-11415
-7545
29
15,00
11389
18610
10551
10897
0
-7545
0
N.ro
N.ro
1
0
PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - SLU M2 - COMBINAZIONE N.ro: 1
PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI
Quota
Pr
Pv
Mf
N
Tg
m
Kg/m
Kg/m
Kg·m/m
Kg/m
Kg/m
0
0
0
0
0,50
402
-179
-25
-1045
100
2
1,00
402
803
-179
-358
-151
-2179
100
402
3
1,50
803
1205
-358
-536
-477
-3402
402
903
4
2,00
1205
1606
-536
-715
-1104
-4715
903
1606
5
2,50
1606
2008
-715
-894
2121
-8397
-6902
-5998
6
3,00
2008
2409
-894
-1073
4844
-9889
-5998
-4894
7
3,50
2409
2811
-1073
-1251
6965
-11470
-4894
-3589
8
4,00
2811
3212
-1251
-1430
8383
-13140
-3589
-2083
9
4,50
3212
3614
-1430
-1609
8998
-14900
-2083
-377
10
5,00
3614
4015
-1609
-1788
8709
-16749
-377
1530
11
5,55
4015
4457
-1788
-1984
10661
-20559
-4714
-2384
12
6,10
4457
4899
-1984
-2181
11265
-22805
-2384
189
13
6,65
4899
5340
-2181
-2378
10387
-25158
189
3005
14
7,20
5340
5782
-2378
-2574
7893
-27620
3005
6063
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N.ro
15
PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - SLU M2 - COMBINAZIONE N.ro: 1
PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI
Quota
Pr
Pv
Mf
N
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Kg/m
Kg/m
Kg·m/m
Kg/m
Kg/m
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6063
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7611
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2933
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10470
16
8,40
7611
8145
-2770
-2965
-4767
-33345
10470
15197
17
9,00
8145
7597
-2965
-2765
-15399
-36263
15197
20244
18
9,50
-1082
-4322
6748
7094
-25251
-33803
20244
19162
19
10,00
-4322
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-34022
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19162
15922
20
10,50
-8638
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7440
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15922
10525
21
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-12578
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7785
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-25384
10525
4059
22
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8131
8477
-44360
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4059
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23
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8477
8823
-41624
-18907
-2219
-7865
24
12,50
-10333
-8037
8823
9168
-36305
-15410
-7865
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-8037
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9168
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-12519
-15883
26
13,50
-5200
-1872
9514
9860
-20349
-7896
-15883
-17701
27
14,00
-1872
5479
9860
10206
-11253
-3879
-17701
-16845
28
14,50
5479
16802
10206
10551
-3526
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15,00
16802
28208
10551
10897
N.ro
1
0
0
-16845
-11320
0
-11320
0
PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - SLU M2 - COMBINAZIONE N.ro: 2
PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI
Quota
Pr
Pv
Mf
N
Tg
m
Kg/m
Kg/m
Kg·m/m
Kg/m
Kg/m
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0
0
0
0,50
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2
1,00
402
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-179
-358
-151
-2179
100
402
3
1,50
803
1205
-358
-536
-477
-3402
402
903
4
2,00
1205
1606
-536
-715
-1104
-4715
903
1606
5
2,50
1606
2008
-715
-894
2121
-8397
-6902
-5998
6
3,00
2008
2409
-894
-1073
4844
-9889
-5998
-4894
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SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO
Pag. 27
N.ro
PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - SLU M2 - COMBINAZIONE N.ro: 2
PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI
Quota
Pr
Pv
Mf
N
Tg
m
Kg/m
Kg/m
Kg·m/m
Kg/m
Kg/m
7
3,50
2409
2811
-1073
-1251
6965
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-4894
-3589
8
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2811
3212
-1251
-1430
8383
-13140
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-2083
9
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3212
3614
-1430
-1609
8998
-14900
-2083
-377
10
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3614
4015
-1609
-1788
8709
-16749
-377
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11
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4015
4457
-1788
-1984
10661
-20559
-4714
-2384
12
6,10
4457
4899
-1984
-2181
11265
-22805
-2384
189
13
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4899
5340
-2181
-2378
10387
-25158
189
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14
7,20
5340
5782
-2378
-2574
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-27620
3005
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15
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-2576
-2770
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10470
16
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7611
8145
-2770
-2965
-4767
-33345
10470
15197
17
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8145
7597
-2965
-2765
-15399
-36263
15197
20244
18
9,50
-1082
-4322
6748
7094
-25251
-33803
20244
19162
19
10,00
-4322
-8638
7094
7440
-34022
-31170
19162
15922
20
10,50
-8638
-12578
7440
7785
-40633
-28363
15922
10525
21
11,00
-12578
-12830
7785
8131
-44100
-25384
10525
4059
22
11,50
-12830
-11981
8131
8477
-44360
-22232
4059
-2219
23
12,00
-11981
-10333
8477
8823
-41624
-18907
-2219
-7865
24
12,50
-10333
-8037
8823
9168
-36305
-15410
-7865
-12519
25
13,00
-8037
-5200
9168
9514
-28977
-11739
-12519
-15883
26
13,50
-5200
-1872
9514
9860
-20349
-7896
-15883
-17701
27
14,00
-1872
5479
9860
10206
-11253
-3879
-17701
-16845
28
14,50
5479
16802
10206
10551
-3526
0
GEA.SISTE S.R.L.
SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO
Pag. 28
-16845
-11320
N.ro
29
N.ro
1
PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - SLU M2 - COMBINAZIONE N.ro: 2
PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI
Quota
Pr
Pv
Mf
N
Tg
m
Kg/m
Kg/m
Kg·m/m
Kg/m
Kg/m
16802
10551
-11320
15,00
28208
10897
0
0
0
PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - SLU M2 - COMBINAZIONE N.ro: 3
PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI
Quota
Pr
Pv
Mf
N
Tg
m
Kg/m
Kg/m
Kg·m/m
Kg/m
Kg/m
313
-139
0
0
0,50
622
-277
-58
-1104
234
2
1,00
622
931
-277
-415
-272
-2277
234
622
3
1,50
931
1240
-415
-552
-719
-3519
622
1165
4
2,00
1240
1549
-552
-690
-1476
-4829
1165
1862
5
2,50
1549
1858
-690
-827
1097
-8200
-5572
-4721
6
3,00
1858
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-827
-965
3206
-9648
-4721
-3715
7
3,50
2166
2475
-965
-1102
4773
-11165
-3715
-2554
8
4,00
2475
2784
-1102
-1240
5721
-12750
-2554
-1239
9
4,50
2784
3093
-1240
-1377
5974
-14404
-1239
230
10
5,00
3093
3402
-1377
-1515
5453
-16127
230
1854
11
5,55
3402
3742
-1515
-1666
6850
-19543
-3523
-1558
12
6,10
3742
4081
-1666
-1817
7115
-21600
-1558
593
13
6,65
4081
4421
-1817
-1968
6146
-23742
593
2932
14
7,20
4421
4761
-1968
-2120
3839
-25966
2932
5457
15
7,80
5758
6168
-2096
-2245
-508
-28468
5457
9034
16
8,40
6168
6579
-2245
-2394
-7076
-31060
9034
12859
17
9,00
6579
5949
-2394
-2165
-16012
-33628
12859
16929
18
9,50
-1040
-4156
6748
7094
-24217
-31167
16929
15889
19
10,00
-4156
-8308
7094
7440
-31382
-28534
15889
12773
20
10,50
-8308
-10557
7440
7785
-36470
-25728
12773
7883
GEA.SISTE S.R.L.
SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO
Pag. 29
N.ro
PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - SLU M2 - COMBINAZIONE N.ro: 3
PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI
Quota
Pr
Pv
Mf
N
Tg
m
Kg/m
Kg/m
Kg·m/m
Kg/m
Kg/m
21
11,00
-10557
-10623
7785
8131
-38920
-22749
7883
2518
22
11,50
-10623
-9875
8131
8477
-38713
-19597
2518
-2670
23
12,00
-9875
-8470
8477
8823
-36038
-16272
-2670
-7313
24
12,50
-8470
-6536
8823
9168
-31245
-12774
-7313
-11115
25
13,00
-6536
-4162
9168
9514
-24818
-9103
-11115
-13835
26
13,50
-4162
-1391
9514
9860
-17351
-5260
-13835
-15265
27
14,00
-1391
5007
9860
10206
-9536
-1243
-15265
-14399
28
14,50
5007
14364
10206
10551
-2972
29
15,00
14364
23778
10551
10897
N.ro
1
0
0
-14399
-9593
0
-9593
0
PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - COMBINAZIONE RARA N.ro: 1
PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI
Quota
Pr
Pv
Mf
N
m
Kg/m
Kg/m
Kg·m/m
Kg/m
0
0
0
0,50
247
-110
-15
-1027
Tg
Kg/m
0
62
2
1,00
247
493
-110
-220
-92
-2110
62
247
3
1,50
493
740
-220
-329
-293
-3247
247
555
4
2,00
740
987
-329
-439
-678
-4439
555
987
5
2,50
987
1233
-439
-549
1230
-7048
-4094
-3539
6
3,00
1233
1480
-549
-659
2830
-8350
-3539
-2861
7
3,50
1480
1726
-659
-769
4060
-9707
-2861
-2059
8
4,00
1726
1973
-769
-878
4859
-11118
-2059
-1135
9
4,50
1973
2220
-878
-988
5164
-12585
-1135
-86
10
5,00
2220
2466
-988
-1098
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-86
1085
11
5,55
2466
2738
-1098
-1219
5957
-16834
-2612
-1180
2738
-1219
-1180
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N.ro
12
PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - COMBINAZIONE RARA N.ro: 1
PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI
Quota
Pr
Pv
Mf
N
m
Kg/m
Kg/m
Kg·m/m
Kg/m
6,10
3009
-1340
6172
-18638
Tg
Kg/m
400
13
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3009
3280
-1340
-1460
5476
-20508
400
2129
14
7,20
3280
3552
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-1581
3789
-22444
2129
4008
15
7,80
4495
4834
-1636
-1760
544
-24663
4008
6807
16
8,40
4834
5173
-1760
-1883
-4441
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6807
9809
17
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5173
4061
-1883
-1478
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13015
18
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-1451
-4654
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13015
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19
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-4654
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20
10,50
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7440
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8622
5134
21
11,00
-7224
-7257
7785
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-27312
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5134
1466
22
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-7257
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8131
8477
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1466
-2075
23
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-6733
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8477
8823
-25093
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-2075
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24
12,50
-5760
-4429
8823
9168
-21701
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-5237
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25
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-4429
-2800
9168
9514
-17202
-4640
-7819
-9658
26
13,50
-2800
-902
9514
9860
-12004
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-10611
27
14,00
-902
3562
9860
10206
-6580
0
-10611
-9972
28
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3562
9949
10206
10551
-2046
0
-9972
-6620
29
15,00
9949
16370
10551
10897
0
-6620
0
N.ro
1
0
PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - COMBINAZIONE RARA N.ro: 2
PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI
Quota
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N
m
Kg/m
Kg/m
Kg·m/m
Kg/m
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0
0
0,50
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-15
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Tg
Kg/m
0
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2
1,00
247
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-220
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62
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1,50
493
740
-220
-329
-293
-3247
247
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N.ro
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PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - COMBINAZIONE RARA N.ro: 2
PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI
Quota
Pr
Pv
Mf
N
m
Kg/m
Kg/m
Kg·m/m
Kg/m
740
-329
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-439
-678
-4439
Tg
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555
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5
2,50
987
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-439
-549
1230
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1233
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1480
1726
-659
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-2059
8
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1726
1973
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1973
2220
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2220
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11
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2466
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12
6,10
2738
3009
-1219
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400
13
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3009
3280
-1340
-1460
5476
-20508
400
2129
14
7,20
3280
3552
-1460
-1581
3789
-22444
2129
4008
15
7,80
4495
4834
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-1760
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4008
6807
16
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4834
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-1760
-1883
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9809
17
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5173
4061
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-1478
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13015
18
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-4654
6748
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-17433
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13015
11564
19
10,00
-4654
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-24070
11564
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20
10,50
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8622
5134
21
11,00
-7224
-7257
7785
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-27312
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1466
22
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8131
8477
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23
12,00
-6733
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8477
8823
-25093
-11808
-2075
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24
12,50
-5760
-4429
8823
9168
-21701
-8310
-5237
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25
13,00
-4429
-2800
9168
9514
-17202
-4640
-7819
-9658
-2800
9514
-9658
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SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO
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PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - COMBINAZIONE RARA N.ro: 2
PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI
Quota
Pr
Pv
Mf
N
m
Kg/m
Kg/m
Kg·m/m
Kg/m
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9860
-12004
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0
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3562
9949
10206
10551
-2046
0
-9972
-6620
29
15,00
9949
16370
10551
10897
0
-6620
0
N.ro
N.ro
1
0
Tg
Kg/m
-10611
PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - COMBINAZIONE FREQUENTE N.ro: 1
PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI
Quota
Pr
Pv
Mf
N
Tg
m
Kg/m
Kg/m
Kg·m/m
Kg/m
Kg/m
0
0
0
0
0,50
247
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2
1,00
247
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-220
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62
247
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1,50
493
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-220
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-293
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4
2,00
740
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-329
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2,50
987
1233
-439
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-7048
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7
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1480
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-769
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-2861
-2059
8
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1726
1973
-769
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-11118
-2059
-1135
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1973
2220
-878
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2220
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-86
1085
11
5,55
2466
2738
-1098
-1219
5957
-16834
-2612
-1180
12
6,10
2738
3009
-1219
-1340
6172
-18638
-1180
400
13
6,65
3009
3280
-1340
-1460
5476
-20508
400
2129
14
7,20
3280
3552
-1460
-1581
3789
-22444
2129
4008
15
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-1760
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4008
6807
16
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4834
5173
-1760
-1883
-4441
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9809
17
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5173
4061
-1883
-1478
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-29164
9809
13015
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N.ro
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PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - COMBINAZIONE FREQUENTE N.ro: 1
PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI
Quota
Pr
Pv
Mf
N
Tg
m
Kg/m
Kg/m
Kg·m/m
Kg/m
Kg/m
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13015
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22
11,50
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8131
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23
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24
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8823
9168
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-4429
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27
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9860
10206
-6580
0
-10611
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28
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3562
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10206
10551
-2046
0
-9972
-6620
29
15,00
9949
16370
10551
10897
0
-6620
0
N.ro
1
0
PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - COMBINAZIONE FREQUENTE N.ro: 2
PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI
Quota
Pr
Pv
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N
Tg
m
Kg/m
Kg/m
Kg·m/m
Kg/m
Kg/m
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0
0
0
0,50
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2
1,00
247
493
-110
-220
-92
-2110
62
247
3
1,50
493
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-220
-329
-293
-3247
247
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4
2,00
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987
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2,50
987
1233
-439
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6
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1233
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7
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-659
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-2059
8
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1726
1973
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-2059
-1135
9
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1973
2220
-878
-988
5164
-12585
-1135
-86
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SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO
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N.ro
PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - COMBINAZIONE FREQUENTE N.ro: 2
PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI
Quota
Pr
Pv
Mf
N
Tg
m
Kg/m
Kg/m
Kg·m/m
Kg/m
Kg/m
10
5,00
2220
2466
-988
-1098
4914
-14107
-86
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11
5,55
2466
2738
-1098
-1219
5957
-16834
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12
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2738
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-1219
-1340
6172
-18638
-1180
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-1340
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-20508
400
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14
7,20
3280
3552
-1460
-1581
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-22444
2129
4008
15
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-1760
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-1760
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5173
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-7257
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8823
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25
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-4429
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9168
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0
PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - COMBINAZIONE QUASI PERMANENTE N.ro: 1
PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI
N.ro
Quota
Pr
Pv
Mf
N
Tg
m
Kg/m
Kg/m
Kg·m/m
Kg/m
Kg/m
0
0
0
0
GEA.SISTE S.R.L.
SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO
Pag. 35
PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - COMBINAZIONE QUASI PERMANENTE N.ro: 1
PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI
N.ro
Quota
Pr
Pv
Mf
N
Tg
m
Kg/m
Kg/m
Kg·m/m
Kg/m
Kg/m
1
0,50
247
-110
-15
-1027
62
2
1,00
247
493
-110
-220
-92
-2110
62
247
3
1,50
493
740
-220
-329
-293
-3247
247
555
4
2,00
740
987
-329
-439
-678
-4439
555
987
5
2,50
987
1233
-439
-549
1230
-7048
-4094
-3539
6
3,00
1233
1480
-549
-659
2830
-8350
-3539
-2861
7
3,50
1480
1726
-659
-769
4060
-9707
-2861
-2059
8
4,00
1726
1973
-769
-878
4859
-11118
-2059
-1135
9
4,50
1973
2220
-878
-988
5164
-12585
-1135
-86
10
5,00
2220
2466
-988
-1098
4914
-14107
-86
1085
11
5,55
2466
2738
-1098
-1219
5957
-16834
-2612
-1180
12
6,10
2738
3009
-1219
-1340
6172
-18638
-1180
400
13
6,65
3009
3280
-1340
-1460
5476
-20508
400
2129
14
7,20
3280
3552
-1460
-1581
3789
-22444
2129
4008
15
7,80
4495
4834
-1636
-1760
544
-24663
4008
6807
16
8,40
4834
5173
-1760
-1883
-4441
-26956
6807
9809
17
9,00
5173
4061
-1883
-1478
-11288
-29164
9809
13015
18
9,50
-1451
-4654
6748
7094
-17433
-26704
13015
11564
19
10,00
-4654
-6518
7094
7440
-22414
-24070
11564
8622
20
10,50
-6518
-7224
7440
7785
-25766
-21264
8622
5134
21
11,00
-7224
-7257
7785
8131
-27312
-18285
5134
1466
22
11,50
-7257
-6733
8131
8477
-27044
-15133
1466
-2075
23
12,00
-6733
-5760
8477
8823
-25093
-11808
-2075
-5237
GEA.SISTE S.R.L.
SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO
Pag. 36
PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - COMBINAZIONE QUASI PERMANENTE N.ro: 1
PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI
N.ro
Quota
Pr
Pv
Mf
N
Tg
m
Kg/m
Kg/m
Kg·m/m
Kg/m
Kg/m
24
12,50
-5760
-4429
8823
9168
-21701
-8310
-5237
-7819
25
13,00
-4429
-2800
9168
9514
-17202
-4640
-7819
-9658
26
13,50
-2800
-902
9514
9860
-12004
-796
-9658
-10611
27
14,00
-902
3562
9860
10206
-6580
0
-10611
-9972
28
14,50
3562
9949
10206
10551
-2046
0
-9972
-6620
29
15,00
9949
16370
10551
10897
0
-6620
0
0
VERIFICHE DI SICUREZZA
RISULTATI DI CALCOLO
Momento flettente massimo [kg·m/m]
Quota di momento flettente massimo [m]
Spostamento a fondo scavo [mm]
Scarto finale della analisi non lineare (E-04)
Convergenza analisi non lineare
Infissione analisi non lineare
Coefficiente di sicurezza dell' infissione
Moltiplicatore di collasso dei carichi
N.ro
1
2
N.ro
1
2
N.ro
1
2
N.ro
1
2
N.ro
1
2
-44360
11,50
8,02
0
SODDISFATTA
SUFFICIENTE
2,4000
1,5000
VERIFICHE DI RESISTENZA TIRANTI - SLU M1 - COMBINAZIONE N.ro: 1
VERIFICA TIRANTI
L. min.
Coeff.sic
Trazione
Sigma
Allungam.
Resist.Rad
m
Kg
Kg/cmq
mm
kg
5,95
2,0322
17473
3149,50
14,9976
35509
7,73
1,1030
23943
4315,59
20,5504
26408
VERIFICHE DI RESISTENZA TIRANTI - SLU M1 - COMBINAZIONE N.ro: 2
VERIFICA TIRANTI
L. min.
Coeff.sic
Trazione
Sigma
Allungam.
Resist.Rad
m
Kg
Kg/cmq
mm
kg
5,95
2,0322
17473
3149,50
14,9976
35509
7,73
1,1030
23943
4315,59
20,5504
26408
VERIFICHE DI RESISTENZA TIRANTI - SLU M1 - COMBINAZIONE N.ro: 3
VERIFICA TIRANTI
L. min.
Coeff.sic
Trazione
Sigma
Allungam.
Resist.Rad
m
Kg
Kg/cmq
mm
kg
5,95
2,6793
13253
2388,79
11,3752
35509
7,73
1,4317
18446
3324,73
15,8321
26408
VERIFICHE DI RESISTENZA TIRANTI - COMBINAZIONE RARA N.ro: 1
VERIFICA TIRANTI
L. min.
Coeff.sic
Trazione
Sigma
Allungam.
Resist.Rad
m
Kg
Kg/cmq
mm
kg
5,95
3,0927
11481
2069,46
9,8546
35509
7,73
1,6735
15780
2844,25
13,5441
26408
VERIFICHE DI RESISTENZA TIRANTI - COMBINAZIONE RARA N.ro: 2
VERIFICA TIRANTI
L. min.
Coeff.sic
Trazione
Sigma
Allungam.
Resist.Rad
m
Kg
Kg/cmq
mm
kg
5,95
3,0927
11481
2069,46
9,8546
35509
7,73
1,6735
15780
2844,25
13,5441
26408
GEA.SISTE S.R.L.
SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO
Pag. 37
VERIFICHE DI RESISTENZA TIRANTI - COMBINAZIONE FREQUENTE N.ro: 1
VERIFICA TIRANTI
N.ro
L. min.
Coeff.sic
Trazione
Sigma
Allungam.
Resist.Rad
m
Kg
Kg/cmq
mm
kg
1
5,95
3,0927
11481
2069,46
9,8546
35509
2
7,73
1,6735
15780
2844,25
13,5441
26408
VERIFICHE DI RESISTENZA TIRANTI - COMBINAZIONE FREQUENTE N.ro: 2
VERIFICA TIRANTI
N.ro
L. min.
Coeff.sic
Trazione
Sigma
Allungam.
Resist.Rad
m
Kg
Kg/cmq
mm
kg
1
5,95
3,0927
11481
2069,46
9,8546
35509
2
7,73
1,6735
15780
2844,25
13,5441
26408
VERIFICHE DI RESISTENZA TIRANTI - COMBINAZIONE QUASI PERMANENTE N.ro: 1
VERIFICA TIRANTI
N.ro
L. min.
Coeff.sic
Trazione
Sigma
Allungam.
Resist.Rad
m
Kg
Kg/cmq
mm
kg
1
5,95
3,0927
11481
2069,46
9,8546
35509
2
7,73
1,6735
15780
2844,25
13,5441
26408
Tipo di
Analisi
SLU M1
SLU M1
SLU M1
SLU M2
SLU M2
SLU M2
RARA
RARA
FREQ.
FREQ.
PERM.
CEDIMENTI VERTICALI TERRENO DI MONTE
Comb. Volume
DistMax Ced.x=0 Ced.1/4 Ced.2/4
N.ro
(mc)
(m)
mm
mm
mm
1
0,161
7,31
88,4
49,7
22,1
2
0,161
7,31
88,4
49,7
22,1
3
0,123
7,31
67,2
37,8
16,8
1
0,179
7,31
98,2
55,2
24,6
2
0,179
7,31
98,2
55,2
24,6
3
0,155
7,31
84,7
47,7
21,2
1
0,106
7,31
58,1
32,7
14,5
2
0,106
7,31
58,1
32,7
14,5
1
0,106
7,31
58,1
32,7
14,5
2
0,106
7,31
58,1
32,7
14,5
1
0,106
7,31
58,1
32,7
14,5
Ced.3/4
mm
5,5
5,5
4,2
6,1
6,1
5,3
3,6
3,6
3,6
3,6
3,6
Quota
m
0,50
3,00
5,55
8,40
11,00
13,50
SpostOriz
(mm)
24,09
19,40
14,42
8,38
3,32
0,21
SPOSTAMENTI ORIZZONTALI PARATIA - SLU M1 - COMBINAZIONE N.ro: 1
Quota
SpostOriz
Quota
SpostOriz
Quota
SpostOriz
m
(mm)
m
(mm)
m
(mm)
1,00
23,15
1,50
22,21
2,00
21,28
3,50
18,45
4,00
17,49
4,50
16,52
6,10
13,29
6,65
12,14
7,20
10,97
9,00
7,10
9,50
6,07
10,00
5,09
11,50
2,56
12,00
1,87
12,50
1,26
14,00
-0,25
14,50
-0,69
15,00
-1,13
Quota
m
2,50
5,00
7,80
10,50
13,00
SpostOriz
(mm)
20,34
15,53
9,68
4,17
0,71
Quota
m
0,50
3,00
5,55
8,40
11,00
13,50
SpostOriz
(mm)
24,09
19,40
14,42
8,38
3,32
0,21
SPOSTAMENTI ORIZZONTALI PARATIA - SLU M1 - COMBINAZIONE N.ro: 2
Quota
SpostOriz
Quota
SpostOriz
Quota
SpostOriz
m
(mm)
m
(mm)
m
(mm)
1,00
23,15
1,50
22,21
2,00
21,28
3,50
18,45
4,00
17,49
4,50
16,52
6,10
13,29
6,65
12,14
7,20
10,97
9,00
7,10
9,50
6,07
10,00
5,09
11,50
2,56
12,00
1,87
12,50
1,26
14,00
-0,25
14,50
-0,69
15,00
-1,13
Quota
m
2,50
5,00
7,80
10,50
13,00
SpostOriz
(mm)
20,34
15,53
9,68
4,17
0,71
Quota
m
0,50
3,00
5,55
8,40
11,00
13,50
SpostOriz
(mm)
18,67
14,87
10,90
6,22
2,43
0,14
SPOSTAMENTI ORIZZONTALI PARATIA - SLU M1 - COMBINAZIONE N.ro: 3
Quota
SpostOriz
Quota
SpostOriz
Quota
SpostOriz
m
(mm)
m
(mm)
m
(mm)
1,00
17,91
1,50
17,15
2,00
16,39
3,50
14,11
4,00
13,34
4,50
12,56
6,10
10,01
6,65
9,12
7,20
8,21
9,00
5,25
9,50
4,48
10,00
3,74
11,50
1,86
12,00
1,35
12,50
0,90
14,00
-0,20
14,50
-0,52
15,00
-0,84
Quota
m
2,50
5,00
7,80
10,50
13,00
SpostOriz
(mm)
15,63
11,78
7,21
3,05
0,50
Quota
m
0,50
SpostOriz
(mm)
26,54
SPOSTAMENTI ORIZZONTALI PARATIA - SLU M2 - COMBINAZIONE N.ro: 1
Quota
SpostOriz
Quota
SpostOriz
Quota
SpostOriz
m
(mm)
m
(mm)
m
(mm)
1,00
25,52
1,50
24,50
2,00
23,48
Quota
m
2,50
SpostOriz
(mm)
22,46
GEA.SISTE S.R.L.
SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO
Pag. 38
Quota
m
3,00
5,55
8,40
11,00
13,50
SpostOriz
(mm)
21,44
16,03
9,42
3,81
0,27
SPOSTAMENTI ORIZZONTALI PARATIA - SLU M2 - COMBINAZIONE N.ro: 1
Quota
SpostOriz
Quota
SpostOriz
Quota
SpostOriz
m
(mm)
m
(mm)
m
(mm)
3,50
20,41
4,00
19,37
4,50
18,31
6,10
14,80
6,65
13,54
7,20
12,26
9,00
8,02
9,50
6,87
10,00
5,78
11,50
2,94
12,00
2,17
12,50
1,47
14,00
-0,26
14,50
-0,77
15,00
-1,27
Quota
m
5,00
7,80
10,50
13,00
SpostOriz
(mm)
17,23
10,85
4,76
0,84
Quota
m
0,50
3,00
5,55
8,40
11,00
13,50
SpostOriz
(mm)
26,54
21,44
16,03
9,42
3,81
0,27
SPOSTAMENTI ORIZZONTALI PARATIA - SLU M2 - COMBINAZIONE N.ro: 2
Quota
SpostOriz
Quota
SpostOriz
Quota
SpostOriz
m
(mm)
m
(mm)
m
(mm)
1,00
25,52
1,50
24,50
2,00
23,48
3,50
20,41
4,00
19,37
4,50
18,31
6,10
14,80
6,65
13,54
7,20
12,26
9,00
8,02
9,50
6,87
10,00
5,78
11,50
2,94
12,00
2,17
12,50
1,47
14,00
-0,26
14,50
-0,77
15,00
-1,27
Quota
m
2,50
5,00
7,80
10,50
13,00
SpostOriz
(mm)
22,46
17,23
10,85
4,76
0,84
Quota
m
0,50
3,00
5,55
8,40
11,00
13,50
SpostOriz
(mm)
23,32
18,65
13,76
7,95
3,15
0,20
SPOSTAMENTI ORIZZONTALI PARATIA - SLU M2 - COMBINAZIONE N.ro: 3
Quota
SpostOriz
Quota
SpostOriz
Quota
SpostOriz
m
(mm)
m
(mm)
m
(mm)
1,00
22,38
1,50
21,45
2,00
20,52
3,50
17,71
4,00
16,77
4,50
15,81
6,10
12,66
6,65
11,55
7,20
10,42
9,00
6,73
9,50
5,76
10,00
4,82
11,50
2,43
12,00
1,78
12,50
1,20
14,00
-0,24
14,50
-0,66
15,00
-1,07
Quota
m
2,50
5,00
7,80
10,50
13,00
SpostOriz
(mm)
19,59
14,84
9,18
3,95
0,67
Quota
m
0,50
3,00
5,55
8,40
11,00
13,50
SpostOriz
(mm)
15,89
12,77
9,47
5,47
2,15
0,13
SPOSTAMENTI ORIZZONTALI PARATIA - COMBINAZIONE RARA N.ro: 1
Quota
SpostOriz
Quota
SpostOriz
Quota
SpostOriz
m
(mm)
m
(mm)
m
(mm)
1,00
15,27
1,50
14,64
2,00
14,02
3,50
12,14
4,00
11,51
4,50
10,86
6,10
8,72
6,65
7,96
7,20
7,18
9,00
4,63
9,50
3,95
10,00
3,31
11,50
1,65
12,00
1,21
12,50
0,81
14,00
-0,17
14,50
-0,45
15,00
-0,74
Quota
m
2,50
5,00
7,80
10,50
13,00
SpostOriz
(mm)
13,40
10,20
6,33
2,71
0,45
Quota
m
0,50
3,00
5,55
8,40
11,00
13,50
SpostOriz
(mm)
15,89
12,77
9,47
5,47
2,15
0,13
SPOSTAMENTI ORIZZONTALI PARATIA - COMBINAZIONE RARA N.ro: 2
Quota
SpostOriz
Quota
SpostOriz
Quota
SpostOriz
m
(mm)
m
(mm)
m
(mm)
1,00
15,27
1,50
14,64
2,00
14,02
3,50
12,14
4,00
11,51
4,50
10,86
6,10
8,72
6,65
7,96
7,20
7,18
9,00
4,63
9,50
3,95
10,00
3,31
11,50
1,65
12,00
1,21
12,50
0,81
14,00
-0,17
14,50
-0,45
15,00
-0,74
Quota
m
2,50
5,00
7,80
10,50
13,00
SpostOriz
(mm)
13,40
10,20
6,33
2,71
0,45
Quota
m
0,50
3,00
5,55
8,40
11,00
13,50
SpostOriz
(mm)
15,89
12,77
9,47
5,47
2,15
0,13
SPOSTAMENTI ORIZZONTALI PARATIA - COMBINAZIONE FREQUENTE N.ro: 1
Quota
SpostOriz
Quota
SpostOriz
Quota
SpostOriz
m
(mm)
m
(mm)
m
(mm)
1,00
15,27
1,50
14,64
2,00
14,02
3,50
12,14
4,00
11,51
4,50
10,86
6,10
8,72
6,65
7,96
7,20
7,18
9,00
4,63
9,50
3,95
10,00
3,31
11,50
1,65
12,00
1,21
12,50
0,81
14,00
-0,17
14,50
-0,45
15,00
-0,74
Quota
m
2,50
5,00
7,80
10,50
13,00
SpostOriz
(mm)
13,40
10,20
6,33
2,71
0,45
Quota
m
0,50
3,00
5,55
8,40
11,00
13,50
SpostOriz
(mm)
15,89
12,77
9,47
5,47
2,15
0,13
SPOSTAMENTI ORIZZONTALI PARATIA - COMBINAZIONE FREQUENTE N.ro: 2
Quota
SpostOriz
Quota
SpostOriz
Quota
SpostOriz
m
(mm)
m
(mm)
m
(mm)
1,00
15,27
1,50
14,64
2,00
14,02
3,50
12,14
4,00
11,51
4,50
10,86
6,10
8,72
6,65
7,96
7,20
7,18
9,00
4,63
9,50
3,95
10,00
3,31
11,50
1,65
12,00
1,21
12,50
0,81
14,00
-0,17
14,50
-0,45
15,00
-0,74
Quota
m
2,50
5,00
7,80
10,50
13,00
SpostOriz
(mm)
13,40
10,20
6,33
2,71
0,45
Quota
m
0,50
3,00
SpostOriz
(mm)
15,89
12,77
Quota
m
2,50
5,00
SpostOriz
(mm)
13,40
10,20
SPOSTAMENTI ORIZZONTALI PARATIA - COMBINAZIONE QUASI PERMANENTE N.ro: 1
Quota
SpostOriz
Quota
SpostOriz
Quota
SpostOriz
m
(mm)
m
(mm)
m
(mm)
1,00
15,27
1,50
14,64
2,00
14,02
3,50
12,14
4,00
11,51
4,50
10,86
GEA.SISTE S.R.L.
SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO
Pag. 39
Quota
m
5,55
8,40
11,00
13,50
SpostOriz
(mm)
9,47
5,47
2,15
0,13
SPOSTAMENTI ORIZZONTALI PARATIA - COMBINAZIONE QUASI PERMANENTE N.ro: 1
Quota
SpostOriz
Quota
SpostOriz
Quota
SpostOriz
m
(mm)
m
(mm)
m
(mm)
6,10
8,72
6,65
7,96
7,20
7,18
9,00
4,63
9,50
3,95
10,00
3,31
11,50
1,65
12,00
1,21
12,50
0,81
14,00
-0,17
14,50
-0,45
15,00
-0,74
VERIFICHE S.L.E.
FESSURAZIONE PARATIA
Tipo Cmb Conc
N fes
M fes
Dist.
Wcalc W Lim
Comb fes fes
Kg
Kgm
cm
mm
mm
Rara
Freq
0
0
0
0
0
0,00
0,30
Perm
0
0
0
0
0
0,00
0,20
Tipo Cmb Conc
Comb c
c
Rara
1
21
Freq
Perm
1
21
N c
Kg
-18285
VERIFICHE S.L.E.
TENSIONI DI ESERCIZIO PARATIA
M c
c
c Lim Cmb Conc
N f
M f
Kgm
Kg/cmq Kg/cmq f
Kg
Kgm
f
-27312
-44,9
120,0
1
21
-18285
-27312
-18285
-27312
-44,9
Quota
m
7,80
10,50
13,00
SpostOriz
(mm)
6,33
2,71
0,45
Verifica
VERIFICA
VERIFICA
f
f Lim
Kg/cmq Kg/cmq
1969
3600
90,0
Verifica
VERIFICA
VERIFICA
GEA.SISTE S.R.L.
SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO
Pag. 40
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progetto di derivazione d`acqua ad uso idroelettrico dal f. stura di