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Fondato da Carlo accossato nel 1994
CORRIEREdell’ARTE
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Expo Milano 2015, i conti tornano
XXi - n° 12 - venerdì 2 ottobre 2015
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COURRIER DES ARTS
Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 7.000 contatti da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno
Lusinghiero bilancio della grande manifestazione mondiale quando manca circa un mese alla chiusura
La mostra internazionale sui Brueghel
approda a Bologna
D
RoBeRTo Roveda
opo tante discussioni, oggi possiamo
dire che i conti tornano. expo 2015 voleva
prima di tutto rappresentare
un’occasione di rilancio per
Milano e per l’italia, una
grande vetrina in cui mostrare le potenzialità del
Che capolavori
questi Fiamminghi!
d
di
Folla all'ingresso di Expo, foto © aut./Expo2015
Paese. ebbene, da questo
punto di vista, missione compiuta. lo testimoniano, ai
cancelli d’ingresso dell’esposizione e dei padiglioni
più gettonati (italia, Giappone, Germania, Kazakhistan), le quotidiane file
interminabili, formate da persone provenienti da ogni an-
golo del Pianeta. ormai, infatti, si viaggia stabilmente su
più di duecentomila presenze
giornaliere e il traguardo dei
20 milioni di visitatori totali
non pare più una chimera,
come ha dichiarato il commissario unico di expo Giuseppe sala in conferenza
continua a pag. 2
Rossella TRevisan
opo un tour mondiale iniziato nel
2012 a Como (con
tappe successive a Parigi, Tel aviv e Roma,
tra le altre) e con un record complessivo di
oltre un milione di visitatori, la grande rassegna dedicata alla
dinastia Brueghel fa ritorno in italia, scegliendo Bologna quale
sede per il suo capitolo
Jan Brueghel il Vecchio e Peter Paul Rubens
“Madonna con Bambino in una ghirlanda di fiori”
1616-18 ca., olio su tavola, 64,5x45 cm.
© Luigi Caretto / Palazzo Albergati
continua a pag. 2
africa ieri, oggi e domani, dalla tradizione al contemporaneo
A Palazzo Salmatoris in Cherasco (Cn), l’evoluzione dello stile artistico-culturale del Continente Nero
P
enRiCo s. laTeRza
arafrasando la famosa
canzone, si potrebbe
dire che è questione
di... styling. stile, infatti,
propriamente parlando, è
quello descritto e illustrato,
evidenziato e documentato
dall’istruttiva quanto affasci-
nante mostra allestita a Palazzo salmatoris in Cherasco (Cn), a cura di anna
alberghina e Bruno albertino, moglie e marito entrambi medici e “affetti”
dalla passione per il Continente nero, cui hanno dedicato lunghi anni di viaggi e
studi, spingendosi ben al di
Donne Makawana, Angola, foto di Anna Alberghina
© l’autrice / Palazzo Salmatoris / Comune di Cherasco
là della curiosità da turisti,
dell’esplorazione favolosa
alla indiana Jones, della desolazione letteraria di Paul
Bowles o di dino Buzzati e
dell’atteggiamento di conquista coloniale d’un Robinson Crusoe, o della
romantica empatia emotiva
d’una Karen Blixen (immancabile citazione), sino a
tentare di attingere invece –
non senza fatica e rischi personali – alla fonte inesauribile dell’autentica sapienza
ovvero condivisione con i
popoli nativi. Una ricerca
che, sulle orme di lévystrauss e Malinowski, prosegue e si implementa
continuamente, mai appagata o conclusiva, sempre
aperta, in divenire. in questa
occasione espositiva, l’ingenito spirito creativo del-
l’africa, che tanto ha influenzato anche gli occidentali, da Braque a Picasso, da
Matisse a Modigliani, attraverso la corrente di un “primitivismo” nient’affatto
semplicistico o “selvaggio”,
anzi assai sofisticato ed intellettualmente
evoluto,
s’esprime in quattro filoni,
ossia sezioni d’indubbio interesse estetico e scientifico:
si comincia con una selezione di pregevoli esemplari
della vasta collezione di
sculture lignee e maschere
rituali tradizionali, raccolte
proprio dai coniugi torinesi
albertino-alberghina, ove
risalta la pregnanza etnicosociale, oltre che religiosa –
e non di pura valenza decorativa – di forme e materiali
che ne testimoniano il ricco
patrimonio del passato e in-
sieme l’attuale vivacità,
nonché i pericoli di appiattimento normalizzante, o addirittura cancellazione, che
l’apparentemente inarrestabile progresso dell’imperante
globalizzazione
economico-mediatica planetaria costringe ad affrontare,
per scongiurare la minaccia
che essa rappresenta per il
loro – e nostro – futuro; si
prosegue quindi con le suggestive immagini degli scatti
di anna e degli americani
Tomas d.W. Friedmann e
Phil Borges, tramite i quali
prendono corpo in carne ed
ossa, pellicola sensibile o
pixel digitali, sotto gli occhi
e nell’ottica di fotocamera e
spettatore, tribù dai variopinti
ornamenti, usi e costumi,
donne e uomini di paesi
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2
CORRIEREdell’ARTE
Pagina
2 Ottobre 2015
COURRIER DES ARTS
segue dalla prima pagina
Expo Milano 2015, i conti tornano
stampa il 17 settembre: “Per ora la parola ‘successo’, però, per me è vietata: crediamo di poter
raggiungere il target di 16 milioni di ingressi a fine
settembre per poi concentrarci a ottobre a riflettere
su quello che Expo è stato e cosa deve lasciare, non
solo relativamente all’area, ma anche al messaggio; siamo in condizione di poter arrivare ai 20 milioni di ingressi e di biglietti venduti”. inoltre, nei
mesi estivi expo ha dimostrato di potere essere un
evento capace di attirare gli stranieri e portarli nuovamente nella nostra nazione. i dati del turismo parlano, infatti, di un aumento generalizzato degli
stranieri, in buona parte dovuto a cittadini extra europei, attirate proprio dall’esposizione Universale.
Così come cominciano a emergere alcuni dati economici, da tenere in dovuta considerazione: “Centomila posti di lavoro”, fatturati per “un valore
aggiunto di due o tre miliardi di euro”, nuovi contratti per “almeno 300 aziende lombarde”; è questo
l’impatto che il Grande evento ha avuto sull’economia regionale, secondo il direttore generale di assegue dalla prima pagina
Che capolavori questi Fiamminghi!
Joost Van Cleve e Maestro delle mezze figure femminili
"Madonna col Bambino e Sant'Anna", 1530 ca.
olio su tavola, 57,5x46,4 cm. © Caretto & Occhinegro
più “culturale” e tecnico. Particolarità di questa
mostra, infatti, è l’aver variato ogni volta il taglio analitico, favorendo diversi aspetti della tematica centrale e variando costantemente una
rosa di opere presenti nel percorso e accostate
invece ad uno zoccolo duro di opere decisamente uniche. Colpiscono subito il capolavoro
di Hieronymus Bosch I sette peccati capitali e
La Resurrezione di Pieter Bruegel il vecchio,
che introducono il visitatore nell’universo della
pittura fiamminga del Cinquecento, oscillante
tra gli estremi di un’arte grottesca e cupa (come
nelle due opere citate) e le algide eleganze dell’arte dei così detti “primitivi fiamminghi”.
Questa prima sezione espositiva apparirà
quanto mai utile tanto al profano quanto al navigato amante del mondo fiammingo, in quanto
funzionale ad introdurre un discorso altrimenti
complesso e non sempre lineare, tale e tanta è
la quantità dei pittori che operarono nell’orbita
solombarda (l’associazione delle imprese industriali
e del terziario), Michele angelo verna. nella stessa
direzione, del resto, vanno i numeri ribaditi dalla
Coldiretti, che indicano come “sotto la spinta dell’effetto Expo i prodotti alimentari italiani han fatto
registrare un aumento export del sette per cento nei
primi sette mesi del 2015 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”. lasciando da parte cifre
e numeri, expo ha mostrato che ci sono i margini
per far bene e che a fare solo i “gufi” e i “profeti di
sventura” poco ci si guadagna… vale, a nostro parere, quello che ha affermato il Presidente del Consiglio, in visita a Milano il 15 settembre scorso:
“Expo Milano 2015 è la prova di quello che l’Italia
può fare quando agisce in modo unitario; Si può
parlar male del Governo o di un partito, ma non
dell’Italia; il nostro Paese oggi è leader nel mondo
per fascino e qualità dei propri prodotti: il Mondo
ha fame d’Italia; oggi ci sono 800 milioni di nuovi
consumatori che si affacciano al mercato e per loro
l’Italia è sinonimo di bellezza, cibo di qualità, cultura”. speriamo quindi che sia solo l’inizio e non
la classica rondine che non fa poi primavera!
dell’universo Brueghel. Un’opera come la Madonna col Bambino e Sant’Anna, dunque, realizzata nei primi decenni del ’500 da colui che
fu soprannominato il “leonardo del nord”,
Joost van Cleve, può mostrare i risultati tecnici
raggiunti in Fiandra poco prima che Bruegel il
vecchio aprisse l’arte alla modernità della vita
quotidiana. l’opera, imprestata dalla torinese
Caretto & occhinegro (neonata espansione
della storica Galleria luigi Caretto, che ora affianca in parallelo) è dotata di colori smaltati e
squillanti, mentre l’alto livello di definizione dei
dettagli e la raffinata eleganza della composizione sono tratti tipici della pittura fiamminga
del primo ’500, innamorata delle ridondanze
grafiche e degli arcaismi goticheggianti, mescolati a fantasiosi dettagli, come il paesaggio. Proseguendo, la mostra è un’esplosione di colori,
forme e soggetti, che spaziano dall’allegorico al
popolaresco. in questo, la tappa bolognese si distingue per la grande completezza di autori e di
stili, fornendo un’approfondita visione di tutta
la pittura fiamminga dalla fine del Cinquecento
fino alla fine del seicento. delle tantissime
(oltre novanta) opere esposte colpisce la sovrabbondanza di dipinti a soggetto floreale, dove
spicca un’opera frutto della collaborazione tra
Jan Brueghel il vecchio e Pieter Paul Rubens. i
due giganti assoluti della storia dell’arte hanno
creato a quattro mani la Madonna col Bambino
in una ghirlanda di fiori. la parte realizzata da
Rubens è quella figurativa, eccelsa e magistrale
come solo il grande pittore di anversa sa essere,
mentre al sapiente Jan, detto “dei velluti” per la
sua abilità nel rendere le più delicate variazioni
materiche degli oggetti, è affidata la realizzazione della parte floreale, autentico microcosmo
autonomo all’interno della composizione generale. la mostra, aperta fino a febbraio 2016, è
probabilmente l’ultima occasione per vedere
riunite in un unico luogo una serie di opere
antologiche che rimarranno negli annali delle
esposizioni culturali italiane del decennio.
segue dalla prima pagina
Africa ieri, oggi e domani
dalla tradizione al contemporaneo
Statuetta lignea di figura Luba per divinazione, Collez.
Albertino-Alberghina, foto © B. Albertino / Neos Edizioni
“così lontani, così vicini”, custodi della biodiversità
naturale che dovremmo aiutarli a conservare e tutelare per la salvaguardia della nostra unica Madre
Terra; s’inserisce poi armoniosamente, grazie all’organizzazione di Cesare Pippi, un multicolore nucleo
di arte contemporanea di quelle spesso martoriate
regioni; in ultimo, ma non da meno, si palesano le
opere ispirate a tali canoni, frutto del mirabile lavoro dei maestri Titti Garelli, Marian Heyerdahl,
Plinio Martelli, Ugo nespolo e Renza sciutto, con
l’apporto critico e storico-filologico di armando
audoli e Paolo novaresio. se non si tratta di una
tendenza di moda, speriamo che ciò ci permetta
di approfondire forse il significato delle nostre
ancestrali radici fisiche e mentali, per riguadagnare almeno un quadratino del paradiso perduto.
Palazzo Salmatoris
Comune di Cherasco - Cherasco Eventi
via vittorio emanuele 29 – Cherasco (Cn)
“African Style
Dall’arte africana tradizionale
all’arte contemporanea”
a cura di anna alberghina e Bruno albertino
dal 17 ottobre 2015 al 17 gennaio 2016
Maurus
“Africa”, olio su tela
info:
0172Michael
427050Malikita,
- www.africantribalart.it
© l’artista / Palazzo Salmatoris / Comune di Cherasco
salvo è morto, salvo è vivo
Un ricordo dell’artista scomparso
C
di
GianFRanCo sCHialvino
’è una piccola folla, oggi, martedì 15 settembre, davanti all’ingresso del cimitero
monumentale, ad accompagnare
salvo, rendergli omaggio nel suo viaggio estremo. È una giornata umida e
gonfia di nuvole, triste, movimentata
dai saluti di tanti amici arrivati da ogni
dove, artisti, galleristi, collezionisti tutti
riuniti in un imprevisto incontro per
salutare un artista speciale. nomi famosi nei libri della storia dell’arte e
amici sconosciuti, insieme, commossi,
ognuno col suo ricordo, di affetto, di
riconoscenza, di stima per un uomo
che ha voluto diventare pittore e c’è
riuscito, con coraggio e intelligenza, rimanendo fino in fondo sé stesso. nel
2008, dopo la mostra antologica alla
Gam torinese, nel nuovo, immenso
studio dalle volte decorate mi raccontava: “A un certo momento della vita
devi buttarti allo sbaraglio, un po’
come quando ti tuffi nell’acqua. Ti
devi lasciare andare, ti butti giù e quel
che c’è, c’è. Io ho fatto così, fidando
di riuscire, quando mi sono trovato in
una città (Torino; era nato in sicilia, a
leonforte in provincia di enna, nel
1947) e in una situazione in cui, se un
Salvo con Nico Orengo, 2004, foto © aut.
giovane artista voleva affermarsi, non
doveva usare più gli strumenti tradizionali dell’arte: il pennello e la tela
erano dei tabù. Lì c’era una galleria
d’avanguardia, Sperone, e c’era chi
portava un pezzo di ferro, chi un vetro:
io ho pensato di portare una lapide
con su scritto ‘idiota’”; e arriva nel
pieno del successo già due anni dopo,
nel 1972, quando John Weber gli organizza una personale a new York.
Ma il rovello che già lo appassiona,
mentre scrive curvando neon tricolori
e scalpella il suo nome su lapidi di
marmo, è: “Devo accontentarmi di essere uno dei tanti, continuare a seguire
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COURRIER DES ARTS
un movimento in cui pure sono diventato uno dei protagonisti, o per me è
giunto il momento di diventare un pittore che usa tele, colori e pennelli, e
magari di confrontarmi con i fantasmi
dei musei, come ho (sempre) sognato?”. non è stato facile convincere
chi fino a quel momento gli era compagno, colleghi, galleristi e critici, ma
il successo gli arride ancora. lo pensava “un regalo, ma nello stesso
tempo anche una sorpresa. Io considero tutta la vita una sorpresa, e forse
un premio. C’è un dono uguale per
tutti, ed è il dono della vita. Questo
dunque ci accomuna: cercare di vivere
con gioia, insieme. Se non si riesce a
trasmettere questo entusiasmo, si finisce coll’avvizzire e poi morire. La mia
forza è aver ricevuto la vita ed anche
il mio lavoro è quindi rivolto a salvaguardare, in me e negli altri, un dono
prezioso”. la figlia norma ci invita ad
accompagnarlo alla tomba, dove sarà
affissa una sua famosa opera: Salvo è
vivo / Salvo è morto. “È proprio a me
che pensavo quando ho inciso la lapide su cui ho scritto ‘Salvo è vivo’ su
un fronte e sul lato opposto ‘Salvo è
morto’, creando il primo esempio di
opera d’arte in cui coesistono la realtà
e l’ipotesi. Adesso la realtà è quella
della vita, e l’ipotesi rimane nascosta.
Domani (speriamo sia lontano),
quando qualcuno ribalterà la lapide,
ciò significherà che l’ipotesi è diven-
Mentre andiamo in stampa ci è
giunta in redazione la notizia
della morte di Carol Rama.
La famosa artista torinese si è
spenta a 97 anni nella sua casa di
via Napione. Nel prossimo numero
del Corriere dell’arte approfondiremo il percorso professionale
di colei che a buon diritto si è
connotata come una delle più
importanti pittrici contemporanee, non solo a livello nazionale.
foto © aut./ANSA
tata realtà, e che l’invisibile è diventato visibile”. Quel giorno – quel domani lontano ancora in quel nostro
amichevole conversare, al fumo dell’ennesima sigaretta in tono con le volute degli stipiti delle porte, tinti di una
straordinaria tonalità lavanda, dove
galleggiavano qua e là cavalletti pronti
a un nuovo lavoro, pennelli sparsi
sulle tavolozze di carta di giornale,
sotto il pesante lampadario antico in
vetro di Murano – è purtroppo già qui.
A Torino il nuovo Auditorium Vivaldi
l
Nella Biblioteca Nazionale, dopo l’intervento di ristrutturazione, finanziato dalla Compagnia di San Paolo
a Biblioteca Nazionale
Universitaria di Torino
presenta alla città il suo
rinnovato Auditorium intitolato
al musicista Antonio Vivaldi,
del quale conserva il corpo principale dei manoscritti esistenti,
oltre 450 composizioni. le
opere sono state rese possibili
grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo e, come dichiara il Presidente luca
Remmert: “Per riportare al centro della vita culturale la sua Biblioteca Nazionale in uno spazio
rinnovato, non solo dedicato
alla musica ma teso a diventare
sede di tante attività culturali”.
Responsabile dell’intervento è
stata l’Associazione Amici
della Biblioteca Nazionale,
che, attraverso il suo Presidente
Franco Cravarezza, si dichiara
“orgogliosa di aver appassionatamente vinto la non facile sfida
per donare alla collettività una
3
CORRIEREdell’ARTE
nuova e straordinaria risorsa
culturale”. Per contro, il direttore Guglielmo Bartoletti ribadisce la potenzialità dell’area
culturale che sarà integrata a
breve con l’inaugurazione
dell’atrio con sala storica e del
ridotto. l’auditorium dispone
di un’ampia sala di oltre ottocento metri quadri, di una sala
La facciata della Biblioteca Nazionale di Torino, foto ©aut./BNU
Scorcio del corner vivaldiano dell’Auditorium, foto ©aut./BNU
regia audio, di registrazioni e proiezioni a grande
schermo a cui
fanno
cornice
ampi quadri luminosi a parete e
due sculture in
acciaio corten.
non manca uno
spazio dedicato
al grande musi-
cista, il corner vivaldiano,
dove - in apposite teche climatizzate - verranno esposti i
manoscritti del grande autore.
Auditorium Vivaldi
p/so BNU
Biblioteca
Nazionale
Universitaria
P.za Carlo alberto 5/a
Torino
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CORRIEREdell’ARTE
Il trionfo della pittura
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COURRIER DES ARTS
Alla Società Promotrice delle Belle Arti in Torino
l
Gian GioRGio MassaRa
a società Promotrice delle Belle
arti di Torino apre la stagione
autunnale di mostre in modo
eccezionale; infatti il salone d’onore –
come sempre allestito in modo suggestivo da orietta lorenzini – ospita una
serie di cartoni di Umberto Mastroianni, l’autore della cancellata del Teatro Regio di Torino. le opere, realizzate
fra il 1959 e il 1988, sono costituite da
colori e segni che si aggregano sul cartone suggerendo senso di profondità; e
il supporto fragile ora si distende, ora
s’incurva. la collezione è stata gentilmente concessa dalla Fondazione presieduta da Paola Molinengo Costa.
otto sono gli autori presenti alla rassegna attuale. Quasi astratte sono le opere
di luisa sartoris e Roberto davico; la
pittrice, presentata da angelo Mistrangelo, ama i paesaggi silenti, compresa
una veduta urbana con la torinese Mole
che si erge in un ventoso cielo. Fra le
altre opere, Chiaro di luna, con fiori
campiti su fondo azzurro, o un Sole
adagiato su giochi materici. Un’intera
sala accoglie le opere – grandi oppure
quasi minuscole – che Roberto davico
ha realizzato celebrando monti “oltre il
reale”, la suggestiva “Montagna nel
cielo” percorsa da una sola, ininterrotta
linea scura, la bella Estate di San Martino, che pur nell’astrazione dice dell’ultima stagione autunnale. Figurative
sono invece le opere di Maria Cervai,
Flavio Falconi, liana Galeotti Mazzoleni. la Cervai dedica alcuni versi a orsera (Croazia) “paese di fiaba / sospeso
fra l’azzurro del cielo / e il mare”, ma
nei dipinti s’accosta al paesagggio piemontese Val d’Ala (lanzo), ad esempio, colta in una tersa giornata
invernale, Giardini intensamente fioriti;
poi vedute della vecchia Istria cristallizzate nella memoria. Flavio Falconi
ama indiscutibilmente le linee, alle
quali conferisce movimento in opere
quali Danza o Arlecchino: il colore - intenso - accompagna sempre gli oli di
questo autore che sottolinea i sentimenti in un Abbraccio come in Maternità. Un’esplosione cromatica sta in
Gioia di vivere, opera che s’è all’improvviso realizzata sulla carta. liana
Umberto Mastroianni
“Vascello fantasma”, 1967
tecnica mista su carta incisa, sbalzata
e strappata, 70x50 cm.
© aut./SPBAT
Galeotti Mazzoleni ricorda un incontro
con il maestro Paulucci, poichè entrambi dipingono le vele; quelle della
Galeotti paiono voler dominare il mare
che si fa ora azzurro, ora verde; se poi
a sera compaiono i Riflessi, il paesaggio
cambia: nel cielo gli ultimi sprazzi di
colore sfiorano la riva dalle dunose colline. assai interessante è la sala di
Maria Grazia Raffaelli, pittrice che osserva e trasforma la natura a suo piacimento e che trasmuta gli stati d’animo
nelle proprie tele. nascono così quadri
quali Betulle, Raggi dorati, tela animata dalle ultime infiorescenze che si
rivelano poco a poco, Cespugli in fiore
a formare una siepe dove la luce non
penetra. linee e colori sono gli elementi principe di Pierluigi Bovone, che
sa cogliere la poesia della memoria in
tele quali Mistero e che in Transito pare
Panoramica sul secondo novecento
Maestri contemporanei alla Galleria Accademia di Torino
F
enzo PaPa
irme prestigiose del secondo novecento
sono proposte dalla Galleria accademia,
in una panoramica in cui il collezionista
attratto dall’arte contemporanea ammirerà oltre
venticinque artisti che onorano già la storia della
pittura piemontese, nazionale ed internazionale.
la rassegna include opere d’arte figurativa di
Transavanguardia ed opere dell’informale postbellico e delle Biennali veneziane, tra le quali
l’amatore d’arte esperto o neofita sarà affascinato non solo dai nomi che punteggiano l’esposizione, ma anche dalla qualità delle proposte
che la Galleria ha selezionato, nel prolungamento esperto di un’attività che vanta a monte
quasi mezzo secolo di tradizione. l’estimatore
incontrerà opere estroverse di amadio, un Cielo
di Carena, tra i più lirici, un’opera espressionista
di Karel appel, già esposta nel gruppo dei Cobra,
un Ritratto di Abacuc del primo lorenzo alessandri, non ancora “surfantista”. si faranno ammirare, nella rassegna, una Figura di Mimmo
Rotella (décollage), un’acquaforte a colori su
broccato di emilio Baj, un Capriccio di Piero
Ruggeri, di piccolo formato ma di emozionante
poetica, il delicatissimo Ritratto di Carla, giovanissima, di Francesco Menzio, le sculture figurative di Mattia Kostner, pervase di un alone di
verità nelle forme, e di astrazione nell’apparenza
quasi diafana del legno chiarissimo. domina una
parete della Galleria la grande tela di Mimmo
Germanà, Bassa Marea (210x190 cm.) il cui colorismo espressionistico, ridondante di colori saturi, inonda l’ambiente, mentre le forme
riconoscibili permeano l’atmosfera, come per
partecipare al dialogo con lo spettatore. Un
“classico” di Piero Gilardi replica lo stile e i
modi dell’artista e, sempre nel filone della popart, si ammira anche un attraente pannello di
Ugo nespolo, a intarsi lignei profondi e coloratissimi, evocante Parigi. scultura in attesa di
scoperta, è un’opera del pittore informale lauricella. Tra i tanti nomi illustri figurano ancora
Marco lodola, il sempre amato italo Mus,
achille Perilli, con le sue geometrie impossibili,
solamente concettuali, Michelangelo Pistoletto,
spazzapan, schifano, il fiabesco Tabusso e lo
ialoplasta silvio vigliaturo. Un’accattivante tela
bipartita, figurativo-simbolica, è presentata da
ines daniela Bertolino. il raggruppamento proposto dalla Galleria accademia costituisce oggi
una delle rare occasioni in Torino di rassegne
dedicate ad alcuni artisti della feconda stagione
innovativa dell’ultimo periodo del “secolo
breve”, del momento dell’informale, dell’azzeramento e della rinascita attraverso la Transavanguardia e il Post-modern. i collezionisti
attenti non perderanno questo appuntamento,
non si sa quando ancora riproponibile.
evocare il mondo cromatico, intenso e
veloce, di vedova. Bovone espone la
serie dedicata a Mio nonno, composta
da ideali ingranaggi che si mutano in
colore, e le Finestre, con alternanze
nere e giochi di colore; infine, il rapporto terra-madre, sfuggente nel sogno.
due grandi sale son state scelte per
presentare la pittrice sudafricana Mercia Written, che propone opere a olio,
fotografie, collage, nonché la celebrazione degli ormai storici Blue Jeans.
La joie de vivre è accolta in un susseguirsi d’immagini femminili, mentre
Mickey Mouse occhieggia dopo aver
fatto sognare milioni di bambini. il
malinconico mondo delle Star e il susseguirsi delle stagioni sottolineano la
varietà di interessi di una signora che
non scorda mai la poesia della vita.
Società Promotrice
delle Belle Arti in Torino
v.le Balsamo-Crivelli 11 – Torino
“Pittori per la Promotrice”
8 Mostre Personali
Fino al 18 ottobre
info: 011 6692545
www.promotrice.com
Ines Daniela Bertolino, “Albero”
© l’artista / Galleria Accademia
Galleria Accademia
via accademia albertina 3 – Torino
“Maestri Contemporanei” Collettiva
Fino al 14 ottobre
info: 011 885408
www.galleriaaccademia.it
orario: dal martedì al sabato
dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 19,30
5
CORRIEREdell’ARTE
Come svanire in un segno rapito dall’acqua
2 Ottobre 2015
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COURRIER DES ARTS
Omar Galliani, una doppia mostra “liquida” a Milano
n
andRea d’aGosTino
on sono molte le
occasioni in cui
una sede espositiva
è davvero pertinente al
tema della mostra che
ospita al suo interno. in
questo caso sono addirittura
due le sedi a Milano strettamente intrinseche al tema
portante: Il disegno nell’acqua è ospitata all’acquario
Civico - un monumento in
stile liberty costruito per
l’expo del 1906 - e alla
Conca dell’incoronata, in
via san Marco, con le
chiuse originali progettate
da leonardo da vinci alla
fine del 1400, da poco restaurate. due luoghi accomunati dalla presenza
dell’acqua, elemento fondante dell’espressione del
grande artista contemporaneo omar Galliani. Una
mostra affascinante, a cura
di Raffaella Resch, che si
dispiega in ambienti suggestivi con un progetto di
grande valore artistico, nato
dalla collaborazione tra il
Comune di Milano, l’archivio omar Galliani, expo
e la società dei navigli
lombardi. Galliani, classe
1954, insegna da anni al-
l’accademia di Brera e per
questa importante mostra
ha riunito opere dal 1978 a
oggi, realizzate con diverse
tecniche che sottolineano
l’osservazione della natura
e dell’uomo. all’acquario
sono esposte, con un allestimento di Mario Botta, oltre
quaranta opere realizzate su
carta, legno di pioppo, tela
gommata e rame ispirate al
tema dell’acqua, che per
Galliani è il mezzo espressivo principale con cui dilava i disegni a carboncino,
sanguigna, matita e inchiostro. i titoli delle sezioni
sono esemplificativi: nel
“Aquatica
La memoria dell’acqua”
2015, installazione
tavole 251x185 cm. ciasc.;
in alto,
“Dalle stanze di Ophelia”
2010-2015
smalto su pvc, sedimenti
marini e fluviali
500x500 cm.
foto di Luca Trascinelli
© aut.
Omar Galliani al lavoro nel suo studio
foto di Luca Trascinelli © aut.
giardino e al pianterreno la
sezione Immersioni presenta lavori che sono stati
appunto immersi in acqua;
al piano superiore, la sezione Riflessi e rispecchiamenti mostra incisioni e
disegni tutti giocati sul tema
della simmetria e del doppio. È presente inoltre il
video Fluire, regia di Massimiliano Galliani, in cui
l’artista parla del suo rapporto con il luogo d’origine: il Po esondato, dove i
pioppi si rispecchiano
nell’acqua e rimandano al
tema a lui molto caro del
siamese. la video installazione Loop proietta velocemente nell’acqua 500 opere
(24 al minuto) sottoline-
ando il tema della memoria
dell’acqua e creando un effetto ipnotico. non mancano libere citazioni di
capolavori del passato,
come la rivisitazione dell’Ophelia del preraffaellita
John everett Millais, il cui
soggetto anche qui è legato
all’acqua stessa. Galliani da
sempre ha rivolto lo
sguardo alla figura di leonardo: questo interesse per
il grande genio rinascimentale lo si ammira anche alla
Conca dell’incoronata dove
ha allestito, nel tratto scoperto del naviglio, l’installazione a cielo aperto
Aquatica. La memoria
dell’acqua, un polittico di
quattro tavole di pioppo
composto da due grandi
profili femminili, che ricordano la celebre Leda di
leonardo, creati miscelando grani di sale dell’Himalaya con albume di
uovo; le altre due tavole dipinte a tinta unita rappresentano la terra e il cielo. e
in caso di pioggia? “Ma io
voglio che piova – conferma l’artista – in modo
tale che l’immagine venga
dissolta dalle acque! Voglio
che questo disegno s’involi,
portando con sé la memoria di noi che oggi lo nominiamo in quel vano dove
tutto si perde e diventa memoria… La consapevolezza della bellezza svanirà
così in un segno rapito dall’acqua in un giorno di
sole”. durante l’inaugurazione è intervenuto Flavio
Caroli, il cui testo arricchisce il catalogo edito da silvana editoriale, parlando
del tema della bellezza.
Acquario Civico
v.le Gadio 2 – Milano
Fino all’11 ottobre
Conca dell’Incoronata
via s. Marco – Milano
Fino al 25 ottobre
Omar Galliani
“Il disegno nell’acqua”
a cura di Raffaella Resch
info: 02 88465750
6
CORRIEREdell’ARTE
Pagina
2 Ottobre 2015
COURRIER DES ARTS
Pittori per la Promotrice e omaggio a Umberto Mastroianni
Fino al 18 ottobre 2015
Pierluigi BOVONE
tel. 011 9653681
speciale SOCIETÀ PROMOTRICE
v.le Balsamo-Crivelli 11 – Torino
Maria CERVAI
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Industria rappresenta la perfetta sintesi idealizzante d’un neoplasticismo organico di cromie amalgamate ad una formalità pseudo-astratta, protesa però
verso una logica concettuale che consente di scindere gli agglomerati quadripartiti dei singoli corpi negli spazi
Pierluigi Bovone, “Industria”
unificati da una significanza di
partenza: linee, cerchi, direzioni,
pesi, divengono parti costitutive
di una macchina in movimento
azionata da una catena di montaggio. Tali premesse evocano un
dinamismo strutturale consentendo alle singole componenti di
relazionarsi necessariamente alle
altre in un meccanismo composito di cui non ne comprendiamo
la funzione. Questa sorta di motore cosmico diventa un contenitore iconico di significazioni
sottili o di rimandi impliciti a
strutture sociali. ognuno di noi
diviene appunto parte di questo perfetto meccanismo in
movimento, atto a progredire
ed evolversi nel tempo attraverso una logica decostruttiva.
l’opera realizzata da Maria Cervai affonda direttamente nel mondo realistico
in cui è protagonista la natura, che ingloba lo spettatore, essendo immediatamente riconoscibile. Il giardino dal fondo dorato evoca la dimensione bucolica di un mondo incantato, in cui le piante, i fiori, o le atmosfere rarefatte,
in una luminosità zenitale, spingono lo sguardo del fruitore a cercare una via
d’uscita da un simile labirinto
Maria Cervai, “Il giardino dal fondo dorato”
positivo ove ogni elemento risulta perfettamente consono
ed in equilibrio con gli elementi circostanti. Quasi come
se fosse un organismo vivente
la cui pregnanza arcadica inghiottisse al limite del possibile ogni sguardo nel vortice
dei profumi, delle essenze o
dei richiami ancestrali ad un
mistico eden di cui non facciamo parte. eppure l’occhio
dilata virtualmente le sue
possibilità ricettive e la psiche tende inequivocabilmente a cercare nuovi
sbocchi in un altrove che non
starà mai nell’interscambio
delle sensazioni prodotte.
email : [email protected]
tel. 011 4523371
Liana GALEOTTI MAZZOLENI
il concetto di spazialità è alla base dell’opera Riflessi nella sera di liana
Galeotti Mazzoleni. Quivi, infatti, una delimitazione orizzontale separa
nettamente i due registri portanti: uno superiore, dal fondo monocromo,
in cui una serie di “sorvolanti” linee colorate compongono una direzionalità che va dall’alto a sinistra verso il basso a destra, in un moto discendente che giunge circa a metà del supporto; nell’altro, invece,
s’assiste ad una nuova stesura monocroma, più scura della prima, su cui
s’intersecano tinte differenti, sempre vivaci, attraverso le quali l’ombra
speculare dei tratti superiori si riflette, direzionandosi verso destra, nella
metà inferiore dello spazio, appunto. Queste singole astrazioni decostruttive compiono
Liana Galeotti Mazzoleni, “Riflessi nella sera”
otticamente un presupposto di riform u l a z i o n e
logico-percettiva,
al punto di leggere
successivamente un
informale paesaggio marino al tramonto, con le scie
eteree soprastanti
che si rifrangono
con la loro essenza
sul variegato terreno s o t t o s t a n t e .
P.za zara, 3 – 10133 Torino
Tel. 011 6312666 / fax 011 6317243
fond
nel 1
Maria Grazia RAFFAELLI
ancora soavità nell’opera di Maria Grazia Raffaelli: un microcosmico connubio di linee e forme relazionate cromaticamente dai giochi della luce; si
intitola infatti Raggi dorati d’autunno la sua opera, che raffigura il dettaglio
di un tronco d’albero disposto in primo piano, sul versante sinistro del quadro, in un particolare della sua estensione verticale, mentre sul lato destro
assistiamo all’articolarsi fronzuto dei ramoscelli e del fogliame, colte da
un senso di evanescente leggerezza, proprio perché attraversate in trasparenza dai raggi solari.
Maria Grazia Raffaelli, “Ragi dorati d’autunno”
l’aspetto pregnante della
composizione è proprio
determinato da questo
sintomatico connubio tra
l’effetto luminoso e
quello di parzialità della
visione, nel senso che
stiamo visualizzando solo
una limitata sezione del
tutto: dal particolare all’universale, quindi, in un
momento che preannuncia la caduta stagionale
delle foglie ingiallite.
Forse un anelito all’infinito, attraverso il tempo
che scorre inesorabile.
CORRIEREd
Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 7.000 contatti d
E DELLE
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BELLE ARTI IN TORINO
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Roberto DAVICO
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Un posto in cui vivere è il titolo emblematico del quadro di Roberto davico, in
cui egli esteriorizza il concetto esistenziale dell’essere nel mondo, attraverso
l’anima delle cose. Cose che ovviamente perdono la loro connotazione concreta
con la vita di tutti i giorni, sino a sublimare in spazi siderali ottenuti da una capacità tecnica che sottolinea il gesto esecutivo mediante il segno spirituale del
divenire: principi questi che davico attua ricostruendo quasi in maniera progettuale un paesaggio idealizzante ove ogni getto cromatico, ogni linea portante,
ogni compartimento della sezione sviluppata assume una propria autonomia
pur facendo parte di un tutto armonico. Forse il “posto in cui vivere” rievoca
concettualmente proprio tale principio di coesistenza totalizzante in cui è ammessa ogni sorta di differenza benché inquadrata in un meccanismo unificante.
Roberto Davico, “Un posto in cui vivere”
Luisa SARTORIS
cell. 349 7511635
Sole di luisa sartoris evoca figurativamente un’ellisse sincopata dal colore
rosso circondato da nove raggi che richiamano lo sguardo nello sfondo blu
del cielo circostante. eppure il concetto dimensionale sfugge direttamente alla
gestazione concreta dell’opera stessa: ciò che abbiamo definito celeste evoca
un supporto stropicciato al limite di un giornale riutilizzato; dal centro di uno
strappo vediamo appunto un sole emergere dal fondo di questa casualità. il
ripristino del riflesso genera un paradosso. la sartoris tratta simbolicamente
l’origine della vita e del Cosmo attraverso l’impiego di geometrie decostruite,
ricostituendole alLuisa Sartoris, “Sole”
tresì analogicamente
tramite
l’impiego d’un
espressionismo le
cui formulazioni
sensoriali interagiscono nello spazio,
col compito precipuo di destabilizzare lo spettatore
precedentemente assorbito
dall’immediatezza percettiva
ottico-cromatica del quadro.
dell’ARTE
7
CORRIEREdell’ARTE
2 Ottobre 2015
Pagina
COURRIER DES ARTS
a CURa di
ANDREA DOMENICO TARICCO
Flavio FALCONI
cell. 338 1766951
l’Arlecchino di Flavio Falconi è un bambino che con una specie di bacchetta
magica apre un varco nel cielo di luce colorata, facendo entrare in contrasto
formulazioni cromatiche che si amalgamano con la dimensione retrostante.
osservandolo con maggiore
Flavio Falconi, “Arlecchino”
attenzione, però, comprendiamo che la stessa luminosità
emessa assume le caratteristiche di un cielo realistico in
contrasto alle cromie retrostanti intrise ancora di quelle
atmosfere magiche di cui l’arlecchino stesso è protagonista:
un tenero viaggio tra il mondo
favolistico e quello circense in
cui i varchi dimensionali tra
uno e l’altro s’intersecano in
un insieme costante di scatole
cinesi, a metà strada tra la
poetica onirica dell’imperante
Commedia dell’arte e
un’astrazione latente assorbita
da una concettualità novecentesca. il bimbo senza occhi ci
mostra la sua anima giocando
con la nostra sensibilità.
Mercia WHITTEN
cell. 331 5422137
Star in blue jeans è l’opera di Mercia Whitten in cui la posa della figura
rinvia ad un fotografismo tradizionale, proiettandolo creativamente verso
quelle atmosfere pop in cui la condensazione cromatica, al limite di un
minimal psichedelico, degli oggetti decorativi fa da contrasto al segno
puro mediante il quale è concepito il volto in primissimo piano del soggetto femminile, rappresentato in un atteggiamento pensoso, data l’evidente obliquità dello sguardo, proiettato a destra. ed è appunto lo sguardo
della star l’elemento foMercia Whitten, “Star in blue jeans”
cale, catalizzante, quasi
come se assorbisse a sua
volta quelli degli astanti.
da qui lo “squilibrio”
dei pesi: i colori scuri per
gli elementi di supporto
che codificano simbolicamente un modo d’essere e la sobrietà del
segno proteso verso un
alleggerimento spirituale
di ciò che è mondano.
l’inespressività diviene
matrice essenziale di
questo criticismo nei
confronti di tutto ciò che
è codificato dalle masse.
da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno
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www.corrieredellarte.it
8
CORRIEREdell’ARTE
sorvolando le celestiali interiorità dell’animo umano
Pagina
2 Ottobre 2015
Rosanna Vottero Viutrella al Circolo degli Artisti di Torino
P
COURRIER DES ARTS
enzo PaPa
orzioni di cielo, di nubi, di acque, di
fluidi, di azzurrità insature, dipinti vaporosi, a volte insistenti su fondi oro, come
a simboleggiare l’impalpabilità dell’esistenza e
del divenire, sottesa dalla preziosità del giallo
e prezioso metallo, a sua volta elemento naturale denso di significati, allusioni, riferimenti
allegorici materiali o spirituali. Rosanna vottero viutrella interpreta simbolicamente la fluidità degli stati emozionali, dei sentimenti, dei
moti che animano o turbano l’interiorità, offre
una panoramica di opere in cui l’apparente
omogeneità è l’affermazione di principi e convinzioni radicati nell’esperienza di vita, di pensiero, di cultura. l’espressività estrinsecata dei
dipinti di vottero viutrella continua i caratteri
e le esperienze espressionistiche delle avanguardie storiche, con la notevole caratterizzazione che le opere di Rosanna si pongono nella
fascia di contiguità tra l’iconico e il non-figurativo, cioè tra il riconoscibile e l’astratto, tra
la mimesi e l’informale, valenza artistica di aggiornato significato nella pittura contemporanea. i cieli, le nuvole e le acque di Rosanna
vottero viutrella sfuggono alla lettura ogget-
Rosanna Vottero Viutrella, “Guardando n° 2”
© l’artista / CdA
tuale, anche perché i fluidi mancano di forme
proprie e, dunque, esistono solo nella fenomenologia della percezione visiva. Per questa ragione il tema allude a condizioni, situazioni o
sensazioni che attengono alle regioni dell’inconscio o del subliminale, e così l’artista proietta nella pittura la complessa, inquieta e
inafferrabile mobilità della vita interiore di ogni
soggetto pensante, che osserva e avverte la mu-
il comportamentalismo ipnotico
Nuova Collettiva alla Galleria Rinascenza Contemporanea – Pescara
H
andRea doMeniCo TaRiCCo
ypnos, Il preconscio creativo è il titolo della
mostra organizzata da Rinascenza Contemporanea, in cui il tema portante è l’aspetto
ipnotico mediante il quale l’artista si trova ad operare. Comunemente sappiamo che l’ipnosi è uno
strumento che consente di accedere alla dimensione
inconscia sino a sondare aspetti emotivi trascurati
direttamente dalla ratio del soggetto attivo. si tratta
di una nuova organizzazione strutturale della mente
che le moderne università scientifiche definiscono
come manifestazione plastica dell’immaginazione
creativa orientata mediante un operatore esterno capace di veicolare la struttura del pensiero in una determinata direzione. Prima delle ricerche svolte
verso la metà del settecento da Franz anton Mesmer, tutto ciò che aveva a che fare con questa disciplina veniva attribuito al mondo diabolico o
divinatorio, sino a James Braid che nell’ottocento
relazionava il fenomeno alla dimensione del sonno.
Antonella Botticelli deduce questi stati attraverso
un rigore plastico che diviene gradualmente mediante una direzionalità cromatica di cui i pieni e i
vuoti ne sono le risultanti dirette. Chiara Cascione
fa riferimento alla sua terra natia veicolando in arte
il suo attaccamento alla Grande Madre; il suo
concettualismo trova manifestazione nella manipolazione diretta dei materiali che generano
nuove forme estatiche. Debora De Flaviis immerge il suo spirito critico nelle griglie geometrizzate della ragione, per definire spazi mentali
in cui avviene la genesi dell’anima stessa. in
Laura Evangelisti, invece, la spazialità fisica
decade in nome di una temporalità cromatica
intrisa di connotazioni simboliche. Virginia
Fabbri è decana d’un figurativismo che deriva
dalla rimozione di stadi indeterminati del suo
percorso concreto sino a discendere nelle atmosfere che non trovano limiti tangibili. i paesaggi
realizzati da Isidoro Lorenzini colgono il senso
profondo dei contrasti naturali tra il cielo ed il
mare, tra la vegetazione e la grandezza della natura circostante, riducendo l’uomo ad osserva-
tabilità incessante delle nuvole e dell’acqua.
Come nuvole al vento, come onde di risacca
sulla battima è l’animo umano, sempre risospinto da una motilità generata dalle vicende
esistenziali, dagli alti e bassi come venti di
brezza o di bufera. le permutazioni perenni
dell’interiorità sono assimilate alle conformazioni sempre diverse delle nubi, sicché Rosanna
vottero traduce in immagini ciò che la ragione
non coglie, ciò che la mente non sa e non può
strutturare in situazioni governabili con i mezzi
del raziocinio. Tutto è fluido, dunque, e l’artista sa, ed è tutto ciò che sa e, in questa consapevolezza, rende visibile in pittura, attraverso
allusioni e metafore sensoriali, ciò che
sfugge al controllo logico. e il tutto si fa arte.
Circolo degli Artisti di Torino
Palazzo Graneri della Roccia
via Bogino 9 – Torino
“Azzurri: autoritratti dell’interiorità”
Personale di Rosanna Vottero Viutrella
dal 3 al 17 ottobre
info: 011 8128718
www.circolodegliartistitorino.it
orario: dal lunedì al venerdì
dalle 15,30 alle 19,30
Chiara Cascione, “Vesuvio”, 2015
acrilico, stucco e giornale su tela
© l’artista / Rinascenza Contemporanea
tore assente. i diversi autori coinvolti occupano settori ben codificabili di atteggiamenti differenti nei
confronti della propria realtà interiore. Un discorso
derivato da una sorta di concettualismo in cui la
forma auto-ipnotica di gestazione creativa propone
impieghi diversi del fare, approdando a un nuovo
comportamentalismo indotto che spalanca i propri
canali espressivi ad un pubblico maturo e disilluso.
Galleria Rinascenza Contemporanea
Associazione Culturale
via Palermo 140 – Pescara
“Hypos. Il preconscio creativo” Collettiva
con Antonella Botticelli, Chiara Coscione
Debora De Flaviis, Laura Evangelisti
Virginia Fabbri, Isidoro Lorenzini
Fino al 24 novembre
Rinascenza
info: 328 6979208
Contemporanea
www.rinascenzaconteporanea.jimdo.com
NEWYORK NEWYORK
l
2 Ottobre 2015
Pagina
COURRIER DES ARTS
Al MoMA, l’inaspettato conservatorismo della creatività plastica del genio iberico
foto © aut.
dal nosTRo CoRRisPondenTe
MaURo lUCenTini
Uno “scultoreo” Picasso
9
CORRIEREdell’ARTE
a prima impressione che si
riceve oggi entrando nella
meravigliosa retrospettiva
della scultura di Pablo Picasso al
MoMa, Picasso Sculpture, è di
un’arte gioiosa, astuta, sbalorditiva,
esilarante e – non ci crederete – conservatrice. È stata un’impressione
inattesa anche per me, che ho sempre sentito Picasso come sinonimo
di rivoluzione. solo adesso ci si
rende però conto di quanto sia potente il legame che, per quanto distorte, capovolte, smembrate,
antifigurative e anatomicamente ridicole, le sue creazioni mantengono
con la verità naturale. Paragoniamole a quello che è l’ottanta per
cento delle acquisizioni recenti del
MoMa - e di tanti altri musei d’arte
moderna - dalla morte di Picasso nel
1973 in poi, la pop art, l’arte minimalista, i video, l’installation art, la
appropriation art e via di seguito, e
avvertiremo l’abissale distacco occorso tra queste forme d’espressione
e quelle del grande spagnolo. in generale, l’arte “post-moderna” si giustifica come una ricerca della realtà.
È una ricerca che può essere anch’essa affascinante, ma che ha più
del filosofico e persino del mistico,
che di ciò che generalmente ci
aspettiamo dall’arte, appunto. Per
questa, e per dilettarci in modo veramente insuperabile, ritorniamo al
Maestro iberico. Figlio di un pittore
già affermato e educato all’accademia di pittura, Pablo non aveva mai
studiato scultura. arrivando a Parigi
nel 1904 aveva buttato giù i primi
esperimenti tridimensionali più che
altro come aiuto per il disegno e il
dipinto, o come scherzo, o per interpretare meglio la psicologia di un ritratto. il primo contatto con la
scultura gli era arrivato come uno
scossone nel 1907 in quella che fu
una delle sue esperienze formative
più profonde: la visita al Museo etnografico del Trocadéro e la sua
scoperta dell’arte primitiva africana
e oceanica, tutta ovviamente tridimensionale e tutta appartenente
nella percezione di Picasso a uno
straordinario panorama umano, di
popoli, di storia; insomma un panorama di vita. da allora, l’analogia tra
scultura e vita non lo abbandonerà
ebbe dedicato una a gas, la Vénus du Gaz). Con l’ardozzina di statue alla rivo della ii Guerra e con Picasso
morte del suo caro che non si muove da Parigi, sulla
amico, il poeta sua grande arte cala un’ombra. inapollinaire, ferito in fine il ritorno della pace, la festa,
battaglia e poi stron- la quiete e, negli anni di vallauris,
cato in ospedale sempre l’insaziabile passione per
dalla “febbre spa- la vita e per la natura. Questa è la
gnola” il 9 novem- più ampia esposizione scultorea
bre 1918; tutte opere di Pablo Picasso in america da
ovviamente respinte oltre mezzo secolo, con circa 140
dal comitato incari- opere dalle principali istituzioni
cato della comme- museali del Mondo (una cinquanm o r a z i o n e . tina dal parigino Musée national
nell’intervallo tra le Picasso, recentemente riaperto) e
due guerre, il riscon- da prestigiose collezioni private.
tro tra i suoi amori e
i suoi ritratti in scul- MoMA
Pablo Picasso (1881–1973), “Toro”, Cannes, 1958 ca.
tura è puntuale Museum of Modern Art
scultura in legno compensato, rami d’albero, chiodi e viti
quanto inevitabile, 53rd str. 11W – new York (nY)
117x144x10,5 cm., dono di Jacqueline Picasso
Museum of Modern Art, New York
così come scatta con “Picasso Sculpture”
© MoMA / Estate of Pablo Picasso / ARS
oggetti di incredibile Retrospettiva
mai. Continuerà ad agitarsi nel retro arguzia la concorrenza tra Picasso e Fino al 7 febbraio 2016
della sua psiche anche nei quattro o il dada, il surrealismo e l’arte del- info: 001 212 7089400
cinque anni successivi quando, pur l’object trouvé (il manubrio e il sel- www.moma.org
senza ricorrere mai alla scultura, si lino di una bici diventano la testa di
addentrò in competizione con Bra- un toro; il bruciatore di un fornello
CINEMA
que sul terreno totalmente inesploUn fotogramma di “The Visit”
rato del cubismo, anch’esso
di N. Night Shyamalan
suggeritogli dai primitivi; un ter© aut./Universal
reno che, per coincidenza non fortuita, avrebbe ricevuto proprio negli
stessi anni incredibile luce dalla relatività, la stupefacente scoperta di
einstein sulla natura dello spazio
(1905); e il rapporto tra la visione
einsteiniana e il cubismo - certamente esistito - non ha ancora ricevuto l’attenzione necessaria. Fatto
sta che la ricerca cubista ha finito
Box Office USA, verso l’autunno film a tinte fosche
coll’accentuare nel nostro anche
l’interesse per la scultura, tanto vero
che molte delle sue prima creazioni
tridimensionali consistono nelle
Forse per qualche legame subliminale con l’arrivo dell’autunno, i film dell’orprofonde sfaccettature, angolosità e
rore e i gialli a tinte forti hanno predominato nei weekend di metà settembre,
fratture che, già tentate in pittura,
con risultati peraltro non entusiasmanti dal lato economico per l’industria. al
egli estende ora alla ritrattistica
primo posto come incassi al 15 del mese è arrivato Maze Runner: Scorch Trials,
scolpita e in genere alla creazione di
della 20th Century Fox, una sequel di quello uscito un anno fa, che ha riscosso
oggetti fenomenalmente reinterprenelle sale americane un totale di circa 30 milioni di dollari, pari al 50% del costo
tati nello spazio. se è vero che l’arte
di produzione. Tuttavia, le prime rimesse dalle sale d’oltreoceano promettono
di Picasso, in qualunque modo
un risultato molto più soddisfacente, grazie soprattutto al pubblico femminile,
espressa, non si distacca mai dalla
che per ragioni non chiare primeggia dal lato statistico. al secondo posto di tale
sua esperienza di vita, non posclassifica si è piazzato Black Mass della Warner Bros., con circa 23 milioni e
siamo non vedere rispecchiata nella
mezzo d’incassi iniziali negli Usa, rispetto ai 53 di costo: è una storia vera ma
scultura ogni fase della sua vita, e
vicina all’incredibile, quella di un capomafia di Boston arrestato recentemente
ogni fase ne è infatti, per la prima
(impersonato da Johnny depp), fratello del capo della maggioranza democravolta, dedicata in straordinario patica al senato statale. dal lato estetico, il film più interessante di questo periodo
rallelismo ad ognuna delle sale di
è apparso peraltro quello prodotto e diretto, con un bilancio di soli 5 milioni, da
questa fantastica mostra. Così alla
n. night shyamalan, giunto terzo nel fine-settimana e che ha realizzato circa
fine del primo conflitto mondiale
11 milioni, ma ben 42 nel giro di quindici giorni; intitolato The Visit e distrivediamo esplodere in lui l’ossesbuito dalla Universal, è un film dell’orrore che ha ricevuto ottime recensioni.
sione tridimensionale, dopo che egli
[i dati sugli incassi ai cinema statunitensi sono forniti dalla agenzia Rentrak ©]
American horror picture show?
10
CORRIEREdell’ARTE
Pagina
2 Ottobre 2015
COURRIER DES ARTS
TORINO e PIEMONTE
“Tra rumorosi silenzi”
Francesco Preverino
Museo Nazionale
della Montagna
“Duca degli Abruzzi”
P.le Monte dei Cappuccini 7 – Torino
Dal 9 ottobre al 29 novembre
Info: 011 6604104
www.museomontagna.org
Personale a cura di Riccardo Cordero
“I sapori e colori dal Mondo”
I Cedas per Expo 2015
Mirafiori Motor Village
Mirafiori Galerie
P.za Cattaneo – Torino
Fino al 18 ottobre
Info: 011 0042000
Con la rassegna Sapori e colori dal
Mondo gli artisti CEDASincontrano
l’affascinante universo dell’EXPO
2015, aprono un nuovo dialogo
con la natura e l’ambiente, esprimono il senso della loro visione e
interpretazione del paesaggio
e delle nature morte. (c.s./c.g.)
“Oltre l’Immagine
La fotogafia come strumento
per la conoscenza di sé”
Laboratorio psico-iconico
PHOS - Centro Polifunzionale
per la Fotografia e le Arti Visive
p/so Nur Fotografia
Via Monti 11 – Torino
Sabato 3 - domenica 4 ottobre
Info: 011 7604867
www.phosfotografia.com
Il workshop propone la sinergia di
due specifiche tecniche di fotografia
terapeutica, Self-Portrait Experience, a cura di Serena Vallana e
Photolangage, a cura di Serena
Calò: un’introspezione in controluce
nella camera-oscura dell’inconscio.
(c.s./e.l.)
“Pittori e Poeti”
Martino Bissacco
Pasquale Filannino
Vincenzo Filannino (poeta)
Famijia Moncalereisa
Via Alfieri 40 – Moncalieri (To)
Dal 3 al 18 ottobre
Inaugurazione:
sabato 3 ottobre, ore 17,00
con presentazione del libro
I sentieri del cuore
(Edizioni Atene del Canavese)
“Come dentro i sogni”
Mostra collettiva
con Giuseppe Farètina
Renata Ferrari, Giusy Maglione
Luisella Rolle
Sala Mostre
della Biblioteca Civica
Via Frichieri 13 – Carignano (To)
Dal 9 al 25 ottobre
A cura di Elio Rabbione
“Omaggio a Cavour”
di Tino Aime
Fondazione Camillo Cavour
Castello Cavour di Santena
P.za Visconti Venosta 2
Santena (To)
Info: 011 9492578 / 392 9854201
“Esaltazione dell’Arte”
XLVI Premio “Grillo d’Oro”
Comune di Candiolo
Via Foscolo 4 – Candiolo (To)
Alla 46ma edizione, quest’anno il
Premio “Grillo d’Oro”, fondato da
Alina Simonis, va ad Aurelio Nigro
per la Sezione Estemporanea, a
Donatella Mezzena per la Sezione
Grafica e a Raffaella Brusaglino
per la Sezione Pittura. In giuria
Gian Giorgio Massara, Elisabetta
Viarengo Miniotti, Gianni Bertola
e Carla Parsani Motti. (c.s./c.p.)
su questa pagina
il Corriere dell’Arte
dedica uno spazio
agli APPUNTAMENTI d’ARTE.
È possibile segnalare
eventi, mostre,
vernissage, iniziative culturali ecc.
per informazioni e tariffe :
>>> tel. 011 6312666 <<<
Vernissage
venerdì 2 ottobre
Galleria Luigi Caretto
p/so Palazzo Albergati
via saragozza 28 – Bologna
“Brueghel
Capolavori dell’arte fiamminga”
sabato 3 ottobre - ore 17,00
Famijia Moncalereisa
via alfieri 40 – Moncalieri (To)
“Pittori e Poeti”
Martino Bissacco, Pasquale Filannino
e Vincenzo Filannino (poeta)
con presentazione del libro “I sentieri del cuore”
sabato 3 ottobre - ore 18,00
Circolo degli Artisti di Torino
Palazzo Graneri della Roccia
via Bogino 9 – Torino
“Azzurri: autoritratti dell’interiorità”
Personale di Rosanna Vottero Viutrella
sabato 3 ottobre - ore 18,00
Galleria TeArt
Associazione Artistico-culturale
via Giotto 14 – Torino
“Symphonie de couleurs”
Personale di Brigitte Andreini
Mercoledì 9 ottobre - ore 18,00
Sala Mostre della Biblioteca Civica
via Frichieri 13 – Carignano (To)
“Come dentro i sogni”
Mostra collettiva
con Giuseppe Farétina, Renata Ferrari
Giusi Maglione, Luisella Rolle
a cura di elio Rabbione
sabato 17 ottobre - ore 10,30
Palazzo Salmatoris
Comune di Cherasco
via vittorio emanuele 29 – Cherasco (Cn)
“African Style
Dall’arte africana tradizionale
all’arte contemporanea”
a cura di anna alberghina
e Bruno albertino
CORRIEREdell’ARTE
COURRIER DES ARTS
Direttore Editoriale
Pietro Panacci
Direttore Responsabile
Virginia Colacino
Caporedattore
Chiara Pittavino
Comitato Editoriale
Giorgio Barberis, Rolando Bellini,
Massimo Boccaletti, Franco Caresio,
Angelo Caroli, Claudia Cassio,
Massimo Centini, Fernanda De Bernardi,
Marilina Di Cataldo,
Gian Giorgio Massara,
Alessandro Mormile, Massimo Olivetti,
Enzo Papa, Lorenzo Reggiani,
Gianfranco Schialvino,
Maria Luisa Tibone
Corrispondente da New York
Mauro Lucentini
[email protected]
Corrispondente da Berlino
Sabatino Cersosimo
Hanno collaborato
A. D’Agostino, C. Gallo, E.S. Laterza,
C. Pittavino, R. Roveda, A.D. Taricco,
D. Tauro, R. Trevisan
Realizzazione grafica interna
a cura di E.S. Laterza
Fotografo ufficiale
Antonio Attini
Redazioni distaccate
Milano Rosa Carnevale
Tel. 339 1746312
Roma e Napoli Fabrizio Florian
Tel. 388 9426443
Palermo Caterina Randazzo
Tel. 334 1022647
Concessionaria di Pubblicità interna
Stampa e distribuzione
EditService S.r.l.
Str. Piossasco 43/U – Volvera (To)
Editore
Corriere dell’Arte
Associazione Culturale Arte Giovani
Torino
P.IVA 06956300013
Segnalazioni
in ITALIA
Omar Galliani
“Il disegno nell’acqua”
Acquario Civico di Milano
V.le Gadio 2 (M2 Lanza)
Conca dell’Incoronata
Via S. Marco – Milano
Fino al 25 ottobre
Info: 339 8959372
La mostra è collocata in due sedi:
all’Acquario Civico, dove è esposto
un nutrito corpus di opere di Galliani, di cui molte inedite, e alla
Conca dell’Incoronata, con un’installazione site-specific. Il progetto
espositivo è curato da Raffaella
Resch e fa parte di Expo in Città,
in occasione del semestre dell’Esposizione Universale. (c.s./r.r.)
“Homo Color Color:
la (non) mostra”
Percorsi contaminati
tra Arte, Educational
e Comunicazione Pubblicitaria
Galleria Magenta
Via Roma 45 – Magenta (Mi)
Fino al 10 gennaio 2016
Info: 02 979 1451
www.galleriamagenta.it
Questa (non) mostra è ispirata ad
Ugo Nespolo, esponente della Pop
Art italiana, riconosciuto a livello internazionale per la sua attività
eclettica in ambito creativo, cinematografico, pubblicitario, di design, scenografico e teatrale. (c.s.)
Jonathan Monk
“Claymation
Ceramica nell’arte
contemporanea
Museo Carlo Zauli
Via della Croce 6 – Faenza (Ra)
Dal 6 ottobre al 6 dicembre
Info: 335 6857707
Mostra a cura di Guido Molinari
Abbonamenti
Annuale (22 nn.):
euro 60,00 per l’Italia
euro 120,00 per l’estero
Arretrati: euro 5,00
Sandro Cabrini
“Archetipi del sogno: la danza”
Museo Marcello Tommasi
Via della Pergola 57 – Firenze
Dall’8 ottobre all’8 novembre
Info: 02 89404694
“Il dado è tratto”
Arte contemporanea italiana
oltre la tradizione
Tornabuoni Arte
L.arno Cellini 3 – Firenze
Fino al 28 novembre
Info: 055 6812697
www.tornabuoniarte.it
Oltre quaranta opere di artisti quali
Afro, Boetti, Bonalumi, Burri, Capogrossi, Castellani, Dorazio, Fontana, Kounellis, Melotti, Merz,
Nigro, Paolini, Pistoletto, Scheggi,
Turcato, Vedova e Zorio, per citarne
solo alcuni, che con il loro lavoro
documentano il superamento della
tradizione figurativa dopo gli Anni
’30 del Novecento. (c.s./c.v.)
“Food
Dal cucchiaio al Mondo”
Fino all’8 novembre
Olivo Barbieri
“Immagini 1978-2014”
Fino al 15 novembre
MAXXI
Museo Nazionale delle Arti
del XXI Secolo
Via Reni 4/a – Roma
Info: 06 3225178
www.fondazionemaxxi.it
“Il Tesoro di Napoli”
i capolavori del Museo
di San Gennaro per Napoli
Museo del Tesoro
di San Gennaro
Via Duomo 149 – Napoli
Fino al 31 dicembre
c.c. postale n. 45958055
intestato a Corriere dell’Arte
Associazione Culturale Arte Giovani
Aut. Tribunale di Torino
n. 4818 del 28/07/1995
ABBÒNATI
al
f or
ma
to
t ab
loi
CORRIEREdell’ ARTE
a 60 euro
per un anno
22 numeri a casa tua
offerta combinata abbonamento + sito-web: € 130
tel. 011 6312666
d
Gallerie
ACCADEMIA Galleria
via accademia albertina 3/e – Torino
Tel. 011 885408
email: [email protected]
www.galleriaaccademia.it
orario: 10,00-12,30/16,00-19,30;
chiuso lunedì
Fino al 14/10
“Maestri Contemporanei” Collettiva
in occasione della nuova stagione espositiva
ARTE CITTÀ AMICA
Centro Artistico Culturale
via Rubiana 15 – Torino
Tel. 011 7717471 - Fax 011 7768845
email: [email protected]
www.artecittaamica.it
orario: lun. - sab.16,00-19,00; dom. chiuso
Fino al 6/10
Tre mini-Personali
di Franco Gotta, Fiorenzo Isaia,
Francesco Luchino
Dal 20 al 31/10
Mostra collettiva a tema libero
c/o Sala Atrio del Centro Incontri
della Regione Piemonte
(c.so stati Uniti 23 – Torino)
Gli artisti potranno ispirarsi alla poesia
La lanterna magica di Chagall
di laurence Ferlinghetti
ARTE PER VOI Associazione Culturale
P.za Conte Rosso 3 – avigliana (To)
luigi Castagna - Tel. 011 9369179
Cell. 339 2523791
email: [email protected]
www.artepervoi.it
Paolo nesta - Tel. 011 9328447
Cell. 333 8710636
email: [email protected]
orario: sab. - dom. 15,00-19,00
Fino al 4/10
“Archeologie sentimentali 3.0”
Sculture di Nino Ventura
c/o Chiesa di S. Croce
(P.za Conte Rosso 1 – avigliana)
Fino all’11/10
“Di notte”
Mostra di ceramiche, ceramiche vegetali,
dipinti, xilografie giapponesi
con Giuliana Cusino e gli amici artisti
Silvana Alasia, Mara Cozzolino,
Lucia Galasso, Giuseppe Garau,
Sonia Girotto
in galleria
CIRCOLO DEGLI ARTISTI DI TORINO
Palazzo Graneri della Roccia
via Bogino 9 – Torino
scala B destra - 1° piano (digitare 4444+ )
Tel./fax 011 8128718
email: [email protected]
www.circolodegliartistitorino.it
orario: lun. - ven. 15,30-19,30
Dal 3 al 17/10
“Azzurri: autoritratti dell’interiorità”
Personale di Rosanna Vottero Viutrella
LA LANTERNA Galleria
di Maristella SANDANO
direttore artistico: livio Pezzato
via s. Croce 7/c – Moncalieri (To)
Tel. 011 644480 - Fax 011 6892962
email: [email protected]
www.lalanternaarte.com
orario: mart. - sab. 15,30-18,30
A. Arcidiacono, A. Cannata, V. Cavalleri,
E. Colombotto Rosso, D. De Agostini,
A. De Rosa, L. Garelli, E. Gribaudo,
S. Lake, E. Longo, S. Manfredi,
G. Manzone, L. Mottura, D. Pasquero
G. Peiretti, G. Pezzato, L. Pezzato,
C. Pirotti, G. Righini, T. Russo, L. Sabatino,
A. Schawinsky, G. Sesia della Merla
inoltre pittori ucraini, naïf croati
grafica nazionale ed internazionale
LA LUNA Art Gallery
via Roma 92 – Borgo san dalmazzo (Cn)
Cell. 339 7108501
email: [email protected]
www.artgallerylaluna.com
orario: ven. 16,00-19,00;
sab. 10,30-13,00/16,00-19,00;
dom. 10,30-12,00
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CORRIEREdell’ARTE
A.L.P.G.A.M.C.
2 Ottobre 2015
Pagina
COURRIER DES ARTS
L’INDACO Arte e Cultura
via Ferrucci 7/b – Collegno (To)
Cell. 340 9403183
email: [email protected]
orario: mar. - sab.14,00-18,00
LUNA ART COLLECTION
Spazio espositivo
via nazionale 73/1 – Cambiano (To)
Tel./Fax 011 9492688
email: [email protected]
www.luna-art-collection.com
orario: lun. - ven. 8,30-17,30;
sab. 8,30-17,30 (previa telefonata)
In permanenza serigrafie d’arte
a tiratura limitata
di Coco Cano, Francesco Casorati,
Isidoro Cottino, Theo Gallino, Franco Negro,
Ugo Nespolo, Ernesto Oldenburg,
John Picking, Marco Puerari,
Giorgio Ramella, Maurizio Rivetti,
Francesco Tabusso, Silvio Vigliaturo
RINASCENZA CONTEMPORANEA
Associazione Culturale
via Palermo 140 – Pescara
Cell. 328 6979208
email:[email protected]
www.rinascenzacontemporanea.jimdo.com
orario: mar. - sab. (su appuntamento)
Fino al 24/11
“Hypnos. Il preconscio creativo”
Mostra collettiva
SENESI Arte
via s. andrea 44 – savigliano (Cn)
orario: mar. - sab.9,30-12,30 /15,30-19,30
Tel. 0172 712922
email: [email protected]
www.senesiarte.it
SILVY BASSANESE Arte Contemporanea
via Galileo Galilei 45 – Biella
Tel./Fax 015 355414
email: [email protected]
www.silvybassanese.it
orario: mart. - ven. 16,30-19,30;
sab. e festivi su appuntamento
STORELLO Galleria d’Arte
via del Pino 54 – Pinerolo (To)
Tel. 0121 76235
orario: mart. - sab. 9,00-12,15/15,30-19,00;
lun. e dom. chiuso
In permanenza opere di Avataneo, Carena,
Coco Cano, Faccincani, Fresu, Garis,
Luzzati, Massucco, Musante
TEART Associazione Artistico-culturale
via Giotto 14 – Torino
Tel. 011 6966422
email: [email protected]
orario: mart. - sab.17,00-19,00
Dal 3 al 17/10
“Symphonie de couleurs”
Personale di Brigitte Andreini
TINBER Art Gallery @ Pragelato
via albergian 20 - souchères Hautes
Pragelato (To)
Tel. 0122 78461
email: [email protected]
www.tinberartgallery.it
orario: sab. e dom. 10,00-12,30/15,30-19,00
Opere di Tino Aime, Jean-François Béné,
Andrea Berlinghieri, Gianni Bertola,
Fulvio Borgogno, Flaviana Chiarotto,
Enrico Challier, Dino Damiani,
Pierflavio Gallina, Lia Laterza,
Claudio Malacarne, Vinicio Perugia,
Elena Piacentini, Mariangela Redolfini,
Sergio Saccomandi, Luciano Spessot
M.ro Raul VIGLIONE
Studio - Galleria - Mostra Culturale
via servais 56 – Torino
Tel. 011 798238 - Cell. 335 5707705
email: [email protected]
www.raulviglione.it
BIASUTTI & BIASUTTI Galleria d’Arte
via Bonafous 7/1 – Torino
Tel. 011 8173511
www.biasuttiebiasutti.com
orario: mart. - sab.10,00-12,30/15,30-19,30
LA TESORIERA Centro Arte
C.so Francia 268 – Torino
Tel. 011 7792147
www.tesoriera.com
orario: mart. - sab. 10,00-13,00/16,00-20,00;
lunedì e festivi chiuso (o su appuntamento)
Arte Antica
AVERSA Galleria
Dipinti dell’800 e del Primo ’900
via Cavour 13 (int. cortile) – Torino
Tel. 011 532662
email: [email protected]
www.aversa-galleria.it
orario: mart. - sab. 10,00-12,15/15,30-19,00
DELLA ROCCA Casa d’Aste
via della Rocca 33 – Torino
Tel. 011 8123070/888226 - Fax 011 836244
email: [email protected]
www.dellarocca.net
LUIGI CARETTO Galleria
dal 1911 Dipinti Antichi
via Maria vittoria 10 – Torino
Tel. 011 537274
email: [email protected]
www.galleriacaretto.com
orario: mart. - sab. 9,45-12,30/15,45-19,30
Dal 2/10/2015 al 29/2/2016
“Brueghel. Capolavori dell’arte fiamminga”
c/o Palazzo Albergati
(via saragozza 28 – Bologna)
SANT’AGOSTINO Casa d’Aste
a Torino dal 1969
C.so Tassoni 56 – Torino
Tel. 011 4377770 - Fax 011 4377577
www.santagostinoaste.it
orario: mart. - sab. 9,30-12,30/15,30-19,30
CORRIERE dell’ARTE - 2 Ottobre 2015
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