Piante e fiori nella Bibbia
di Luciano Zappella
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Indice
• Alberi
• Piante e fiori
• Piante, fiori e spezie nel Cantico dei
cantici
ACACIA
Famiglia: mimosacee
Nome scientifico: acacia tortilis - Nome ebraico: sittîm
Taglia: arbusti o alberi da 8 a 12 metri
Area di diffusione: si è adattata all’aridità del deserto del Negev. Per
vivere, ha sviluppato le sue radici fino a tre volte la sua altezza.
L’Antico Testamento cita 29 volte l’acacia. Le citazioni sono
soprattutto nel libro dell’Esodo, in relazione alla costruzione
dell’Arca dell’alleanza che doveva essere di legno di acacia (Es
25.26.36) come pure l’altare (Es 27. Ex 38). Un’altra citazione è in
Dt 10,3, sempre in riferimento alla costruzione dell’arca. Questi testi
si riferiscono all’uscita dall’Egitto nel periodo della traversata del
deserto. Non a caso l’acacia è molto presente nel deserto del Sinai.
Il legno dell’acacia è tra i più duri, sebbene sia molto leggero. Questo
spiega perché sia usato per la costruzione dell’Arca dell’alleanza. (vedi qui)
Nella citazione in Isaia non si tratta più del legno di acacia, ma della
pianta n quanto tale: Io farò scaturire dei fiumi sulle nude alture,
delle fonti in mezzo alle valli; farò del deserto uno stagno, della
terra arida una terra di sorgenti; pianterò nel deserto il cedro,
l'acacia, il mirto e l'olivo selvatico; metterò nei luoghi sterili il
cipresso, il platano e il larice tutti assieme, affinché quelli
vedano, sappiano, considerino e capiscano tutti quanti che la
mano del Signore ha operato questo e che il Santo d'Israele ne
è il creatore. (Is 41, 18-20).
Ricostruzione
dell’Arca
dell’alleanza
MANDORLO
Famiglia: Rosacee
Nome scientifico: amygdalus
Nome ebraico: lûz
Taglia: da 6 a 8 m.
Area di diffusione: originario della
regione mediterranea e dell’Asia
occidentale temperata.
La Bibbia cita tre volte il mandorlo. La prima è nel libro della
Genesi: Giacobbe prese dei rami verdi di pioppo, di
mandorlo e di platano e vi fece delle scortecciature
bianche, mettendo allo scoperto il bianco dei rami. Poi
collocò i rami, che aveva scortecciati, nei rigagnoli, negli
abbeveratoi dove le pecore venivano a bere, proprio
davanti alle pecore, ed esse entravano in calore quando
venivano a bere. Le pecore dunque entravano in calore
presso quei rami e figliavano agnelli striati, macchiati e
vaiolati (Gn 30,37-39).
Il libro del Qohelet ricorda invece il fiore del mandorlo (Qo 12,5).
La terza citazione è all’inizio del libro di Geremia: La parola del
Signore mi fu rivolta in questi termini: «Geremia, che cosa
vedi?» Io risposi: «Vedo un ramo di mandorlo». E il Signore
mi disse: «Hai visto bene, poiché io vigilo sulla mia parola
per mandarla ad effetto». (Ger 1,11-12).
Cedro del Libano
Famiglia: pinacee
Nome scientifico: Cedrus Libani
Nome ebraico: ‘erez lebanon
Taglia: fino a 30 metri
Area di diffusione: Vicino Oriente
Ci sono ben 77 citazioni del cedro nella Bibbia (tutte nell'Antico
Testamento).
Il cedro è abitualmente associato alla regione del Libano di cui
rappresenta la gloria: «Il giusto fiorirà come palma, crescerà
come cedro del Libano» (Sal 92,13).
Nella Bibbia, il cedro è associato all’idea della fermezza. Il cedro è un albero
molto alto, imponente, al punto che serve come termine di paragone con
uomini potenti e fieri: «Figlio d'uomo, di‘ al faraone re d'Egitto e alla sua
moltitudine: "A chi somigli tu nella tua grandezza? Ecco, l'Assiro era un
cedro del Libano, dai bei rami, dall'ombra folta, dal tronco slanciato,
dalla vetta sporgente tra il folto dei rami» (Ez 31,2-3).
-«Ho distrutto davanti a loro l'Amoreo, la cui statura era come l'altezza
dei cedri, e che era forte come le querce; io ho distrutto il suo frutto in
alto e le sue radici in basso» (Amos 2,9).
La Bibbia fa anche riferimento all’odore di resina particolarmente forte: «I
suoi rami si estenderanno; la sua bellezza sarà come quella dell'ulivo
e la sua fragranza come quella del Libano. Quelli che abiteranno alla
sua ombra faranno di nuovo crescere il grano e fioriranno come la
vite; saranno famosi come il vino del Libano» (Os 14,6-7)
Fico
Famiglia: moracee
Nome: Ficus Carica
Nome ebraico: debalah
Taglia: 5 - 6 m.
Area di diffusione: estmediterraneo
Il fico è una delle piante più citate nella Bibbia (42 volte) ed è
legato al concetto di prosperità, gioia e pace.
Viene collegato alla profezia della promessa di pace tra le nazioni:
«Dalle loro spade fabbricheranno vomeri, dalle loro lance,
ròncole; una nazione non alzerà più la spada contro l'altra e non
impareranno più la guerra. Potranno sedersi ciascuno sotto la sua
vite e sotto il suo fico, senza che nessuno li spaventi; poiché la
bocca del Signore degli eserciti ha parlato». (Mic 4,3-4)
In Gioele diventa gioia sublime e si manifesta come promessa di grazia
divina: «Non temete, o animali selvatici, perché i pascoli del deserto
rinverdiscono, perché gli alberi portano il loro frutto, il fico e la vite
producono abbondantemente!» (Gl 2:22)
Per contrasto, non manca l’esempio in cui la bontà dei frutti e la loro
freschezza può essere travolta dall’iniquità: «Io trovai Israele come
uve nel deserto; vidi i vostri padri come i fichi primaticci di un
fico al suo primo frutto; ma, non appena giunsero a Baal-Peor, si
appartarono per darsi alla vergogna e divennero abominevoli
come la cosa che amavano». (Os 9:10)
Sicomoro
Famiglia: moracee
Nome: Ficus sycomorus
Nome ebraico: siqmim
Taglia: fino a 35 m.
Area di diffusione: alto Egitto
Il sicomoro è citato 7 volte nell’Antico Testamento e 2 nel Nuovo
Testamento.
«Io non sono profeta, né figlio di profeta; sono un mandriano e
coltivo i sicomori. Il Signore mi prese mentre ero dietro al gregge e
mi disse: "Va', profetizza al mio popolo, a Israele”. (Am 7,14-15).
Le citazioni del Nuovo Testamento sono entrambe nel vangelo secondo
Luca. La prima si trova in un discorso di Gesù sulla fede dei suoi
discepoli: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste
dire a questo sicomoro: "Sràdicati e trapiàntati nel mare", e vi
ubbidirebbe. (Lc 17,6). Avendo visto la dimensione del sicomoro, si può
capire come ci voglia una buona dose di fede perché si tratta di un albero
non facile da sradicare!
L’altra citazione si colloca in un racconto che si svolge a Gerico.
Zaccheo, uomo di basa statura, cerca di vedere Gesù: Allora per
vederlo, corse avanti, e salì sopra un sicomoro, perché egli doveva
passare per quella via. (Lc 19,4).
Ulivo
Famiglia: oleacee
Nome: Olea europaea
Nome ebraico: zayit
Taglia: tra 3 e 4 m., ma può arrivare a
10 m.
Area di diffusione: Mediterraneo
L’ulivo è citato 58 volte (Antico e Nuovo Testamento).
Se ne parla fin dal libro della Genesi: è grazie ad un ramo d’olivo che
Noè capisce che il livello dell’acqua si era abbassato e che il diluvio era
cessato.
Nella Bibbia, quando porta frutto, l’olivo è segno di benedizione. Se invece il
popolo non è fedele a Dio, l’olivo non darà frutto: Avrai degli ulivi in tutto il
tuo territorio, ma non ti ungerai d'olio, perché i tuoi ulivi perderanno il
loro frutto (Dt 28,40). Questa citazione ci fa capire che l’olio d’olivo era già
utilizzato nei massaggi, per ammorbidire la pelle.
Molte le citazioni anche nel Nuovo Testamento. Tra le più famose, quella di
Paolo a proposito del rapporto tra cristiani ed ebrei: Se alcuni rami sono stati
troncati, mentre tu, che sei olivo selvatico, sei stato innestato al loro
posto e sei diventato partecipe della radice e della linfa dell'olivo,non
insuperbirti contro i rami (…). Infatti se tu sei stato tagliato dall'olivo
selvatico per natura e sei stato contro natura innestato nell'olivo
domestico, quanto più essi, che sono i rami naturali, saranno innestati
nel loro proprio olivo. (Rm 11,17.24)
Vite
Famiglia: vitacee
Nome: vitis vinifera
Nome ebraico: kerem
Taglia: variabile
Area di diffusione:
Mediterraneo
La vite è citata quasi 200 volte (Antico e Nuovo Testamento). Il
primo a coltivare la vite sarebbe stato Noè: Ora Noè, coltivatore
della terra, cominciò a piantare una vigna (Gen 9,20)
La Bibbia ricorda che la vigna è dono di Dio e non il popolo ad averla piantata. Il
popolo ha beneficiato del frutto che altri avevano piantato: Quando il Signore ,
il tuo Dio, ti avrà fatto entrare nel paese che giurò ai tuoi padri, Abraamo,
Isacco e Giacobbe, di darti; quando ti avrà condotto alle grandi e belle
città che non hai edificate, alle case piene di ogni bene che non hai
accumulato, alle cisterne che non hai scavate, alle vigne e agli uliveti che
non hai piantati, quando mangerai e sarai sazio (Dt 6, 10-11)
E vi diedi una terra che non avevate lavorata, delle città che non avevate
costruite; voi abitate in esse e mangiate il frutto delle vigne e degli uliveti
che non avete piantati (Gs 24,13)
La vigna è anche simbolo della Terra promessa: Giunsero fino alla valle
d'Escol, dove tagliarono un tralcio con un grappolo d'uva, che portarono
in due con una stanga, e presero anche delle melagrane e dei fichi. Quel
luogo fu chiamato valle d'Escol a causa del grappolo d'uva che i figli
d'Israele vi tagliarono. (Nm 13,23-24)
2. Piante e fiori
Assenzio - Artemisia
Famiglia: asteracee
Nome: artemisia absinthium
Nome ebraico: la’anak
Taglia: fino a 1 m.
La Bibbia menziona spesso l’assenzio come termine di paragone delle
relazioni che possono diventare amare come veleno.
Non vi sia tra di voi uomo o donna o famiglia o tribù che volga oggi
il cuore lontano dal Signore nostro Dio, per andare a servire gli dèi
di quelle nazioni; non vi sia tra di voi nessuna radice che produca
veleno e assenzio (Dt 29,18).
Le labbra dell'adultera stillano miele, la sua bocca è più morbida
dell'olio; ma la fine a cui conduce è amara come l’assenzio, è
affilata come una spada a doppio taglio (Pro 5,3-4).
Voi alterate il diritto in assenzio, e gettate a terra la giustizia! (Am
5,7)
Voi cambiate il diritto in veleno e il frutto della giustizia in assenzio
(Am 6,12)
Geremia menziona l’assenzio con l’acqua avvelenata: da amara diventa
esplicitamente mortale:
Così parla il Signore degli eserciti, Dio d'Israele: «Ecco, io farò
mangiare assenzio a questo popolo, e gli farò bere acqua avvelenata
(Ger 9,14)
Così parla il Signore degli eserciti riguardo ai profeti: «Ecco, io farò
loro mangiare assenzio, e farò loro bere acqua avvelenata; poiché dai
profeti di Gerusalemme l'empietà si è sparsa per tutto il paese» (Ger
23:15)
Cetriolo - Cocomero
Famiglia: cucurbitacee
Nome: cucumis suavitus
Nome ebraico: qissu’im
Taglia: variabile
La prima citazione si trova nel contesto dell’uscita
dall’Egitto in cui il popolo, costretto a mangiare la manna,
si ricorda con nostalgia di ciò che mangiava in Egitto: Ci
ricordiamo dei pesci che mangiavamo in Egitto a
volontà, dei cocomeri, dei meloni, dei porri, delle
cipolle e dell'aglio. (Num 11,5)
Un’altra citazione si trova in Isaia e fa intendere che i cetrioli erano
coltivati in Palestina. Il profeta paragona il popolo a una capanna
in un campo di cocomeri: La figlia di Sion è rimasta come un
frascato in una vigna, come una capanna in un campo di
cocomeri, come una città assediata. (Is 1,8)
Un’analoga immagine si trova in Geremia: Gli idoli sono come
spauracchi in un campo di cocomeri, e non parlano;
bisogna portarli, perché non possono camminare. Non li
temete! perché non possono fare nessun male, e non è in
loro potere di far del bene. (Ger 10,5)
Coriandolo
Famiglia: ombellifere
Nome: coriandrum
sativum
Nome ebraico: gad
Una volta uscito dall’Egitto, il popolo si ritrova nel deserto a
morire di fame. Dio stesso darà loro da mangiare: Io ho udito
i mormorii dei figli d'Israele; parla loro così: "Al tramonto
mangerete carne e domattina sarete saziati di pane; e
conoscerete che io sono il Signore, il vostro Dio"». (Es
16,12).
A questo alimento il popolo darà il nome di manna: «Mân hu?
(«Cos’è?»). La casa d'Israele chiamò quel pane manna;
esso era simile al seme del coriandolo; era bianco, e
aveva il gusto di schiacciata fatta col miele. (Es 16,31)
Il paragone viene ripreso in Numeri: La manna era simile al
seme di coriandolo e aveva l'aspetto di resina gommosa. Il
popolo andava attorno a raccoglierla; poi la riduceva in farina
con le macine o la pestava nel mortaio, la faceva cuocere in
pentole o ne faceva delle focacce, e aveva il sapore di una
focaccia all'olio. (Nun 11,7-8)
Issopo
Famiglia: lamacie
Nome: Hyssopus
officinalis
Nome ebraico: 'êzôb
L‘issopo viene citato 12 volte nella Bibbia.
L’uso dell’issopo era legato alle aspersioni e alle purificazioni rituali. Il
libro dell’Esodo afferma che è con rametti di issopo che il popolo ebraico,
schiavo in Egitto, segnò le porte delle case con il sangue per essere
protetti: Poi prendete un mazzetto d'issopo, intingetelo nel sangue
che sarà nel catino e con quel sangue spruzzate l'architrave e i due
stipiti delle porte. Nessuno di voi varchi la porta di casa sua, fino al
mattino. (Es 12,22).
In Levitico 14 si parla quattro volte del’issopo per l’aspersione del
sangue da parte del sommo sacerdote sull’altare.
Purificami con issopo, e sarò puro; lavami, e sarò più
bianco della neve. (Sal 51,7)
Lenticchie
Famiglia: fabacee
Nome: lens culinaris
Ci sono quattro citazioni delle lenticchie (tutte nell’Antico
Testamento)
La più famosa è quella di Esaù che vende la sua primogenitura a
Giacobbe per un piatto di lenticchie: Mentre Giacobbe faceva
cuocere una minestra, Esaù sopraggiunse dai campi, tutto
stanco. Esaù disse a Giacobbe: «Dammi per favore da
mangiare un po‘ di questa minestra rossa, perché sono
stanco». Perciò fu chiamato Edom. Giacobbe gli rispose:
«Vendimi prima di tutto la tua primogenitura». Esaù disse:
«Ecco, io sto morendo; a che mi serve la primogenitura?»
Giacobbe disse: «Prima, giuramelo». Esaù glielo giurò e
vendette la sua primogenitura a Giacobbe. Allora Giacobbe
diede a Esaù del pane e della minestra di lenticchie. Egli
mangiò e bevve; poi si alzò, e se ne andò. Fu in questo
modo che Esaù disprezzò la primogenitura. (Gn 25,29-34).
Menta
Famiglia: lamacie
Nome: Mentha viridis
Due riferimenti nel NT
(due passi paralleli):
Guai a voi, scribi e
farisei ipocriti, perché
pagate la decima della
menta, dell'aneto e del
comino, e trascurate le
cose più importanti
della legge: il giudizio,
la misericordia, e la
fede. (Mt 23,23)
Senape
A causa delle sue piccole dimensioni, il granello di senape nel
vangelo diventa simbolo del Regno di Dio e della fede.
Egli propose loro un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è
simile a un granello di senape che un uomo prende e semina nel
suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi; ma, quand'è
cresciuto, è maggiore dei legumi e diventa un albero; tanto che gli
uccelli del cielo vengono a ripararsi tra i suoi rami». (Mt 13,31-32)
Il Signore disse: «Se aveste fede quanto un granello di senape,
potreste dire a questo sicomoro: "Sràdicati e trapiàntati nel mare",
e vi ubbidirebbe. (Lc 17,6)
CEREALI
Grano: citato 102 volte in tutta la Bibbia
Orzo: citato 6 volte
Miglio: citato 2 volte
3. Piante, fiori e spezie nel
Cantico dei cantici
Il cantico dei cantici
• Canti d’amore, genere lirico
• Ruolo centrale della donna
• Metafore tratte dal mondo animale e
vegetale, architettura e luoghi geografici
• La metafora più usata è il giardino:
simbolo della donna e luogo d’amore
• Piante aromatiche simbolo della bellezza e
della seduzione
Cantico 4,12-15
Sei un giardino chiuso a chiave,
sorella mia, fidanzata, una
sorgente chiusa a chiave, una
fontana sigillata! I tuoi canali sono
un giardino di melograni con frutti
prelibati; hènna con nardo, nardo
e zafferano, cannella e
cinnamomo, con ogni pianta
d’incenso, mirra e aloe, con tutti
gli aromi di prima qualità. Fontana
di giardini, pozzo di acque vive
che scorrono dal Libano!
5,1 Sono venuto nel mio giardino, sorella mia, fidanzata, ho raccolto la mia
mirra con le mie spezie, ho mangiato il mio favo con il mio miele, ho bevuto
il mio vino col mio latte!
Melagrana Punica granatum
Il melograno è collegato all’amore.
La polpa e il frutto richiamano la
gota dell’amata. La fioritura
richiama la maturità sessuale, con
probabile accenno allo spuntare dei
seni (= melagrane)
Henna (henné)
Lawsonia inermis
Il Cantico, più che la tintura, sottolinea
il profumo, che esprime l’attrazione
esercitata dall’amato/a.
Nardo – Citronella
Cymbopogon nardus
Zafferano
crocus sativus
Cannella
Cinnamomum zeylanicum
Cinnamomum verum
Albero dell’incenso (Boswellia carteri)
Albero della mirra - Commiphora myrrha
La mirra ha un significato erotico
perché esalta l’attrazione femminile.
Con l’incenso, esprime il carattere
sacro del’amore e la vittoria sulla morte
(= imbalsamazione)
Aloe
Aloe vera
Il profumo dell’amore (1,12-14)
Mentre il re era sul suo divano il mio
nardo emetteva il suo profumo. Il mio
amore è per me un sacchetto di mirra;
fra i miei seni passa la notte! Il mio
amore è per me un grappolo di hénna
dalle vigne di En-ghedi.
Come un giglio, come un melo (2,1-3)
Lei: Io sono un giglio della pianura, un fiore di loto delle
valli.
Lui : Come un fiore di loto tra i rovi è la mia amica tra le
ragazze!
Lei: Come un melo tra gli alberi della foresta è il mio
amore tra i ragazzi! Alla sua ombra mi piace sedermi e il
suo frutto è dolce al mio palato.
Fiore di loto
Il fiore di loto è pianta molto evocativa, non solo in Egitto, ma in tutto il Vicino
Oriente. Esprime il miracolo della vita che sorge dalla morte ed è, per il suo
profumo e la sua bellezza, simbolo dell’amore
Nel Cantico, al fiore di loto è
associato al corpo di lui (5,14: Le
sue labbra, fiori di loto stillanti
liquida mirra) e di lei (4,5: I tuoi
due seni, come due piccoli,
gemelli di una gazzella, che
pascolano tra fiori di loto; 7,4: Il
tuo ventre è un cumulo di grano
recinto di fiori di loto).
6,3: Io sono del mio diletto, e il mio diletto è mio: egli pasce tra i
fiori di loto. “Pascersi dei fiori di loto” (il loto era commestibile)
significa fare esperienza dell’amore e della vita nuova. Anche cogliere
i fiori di loto (6,2) ha lo stesso significato.
melo
Sia in Mesopotamia
sia in Grecia, la mela
è ritenuta afrodisiaca
L’inverno se n’è andato… (2,11-13)
Guarda: l’inverno è passato,
le piogge se ne sono andate, son sparite.
Appaiono i fiori nella campagna, è
tornato il tempo della potatura. Il canto
della tortora risuona nel nostro paese.
Il fico produce i suoi primi frutti, le viti in
fiore diffondo il loro profumo.
Alzati, amica mia, mia bella, vieni!
Nel giardino delle noci (6,11-12)
Sono sceso nel giardino delle
noci per osservare i germogli
della valle, per vedere se è
fiorita la vite, se ai melograni
son spuntate le gemme. Sono
fuori di me…
(4,3)
Come spicchio di
melograno è la tua
tempia, dietro il
tuo velo.
Unione nella natura (7,12-14)
Vieni, amore mio, usciamo in campagna, passiamo la
notte tra le hènna! Al mattino presto andremo nelle
vigne a vedere se la vite ha germogliato, se son
sbocciati i fiori, se ai melograni son spuntate le
gemme. Laggiù ti darò il mio amore! Le mandragore
emettono il loro aroma. Tutti i frutti più prelibati stanno
alle nostre porte: vecchi e nuovi, amore mio, li ho
messi da parte per te!
Desiderio (7,7-10)
Come sei bella, come sei graziosa, amore mio, fanciulla
deliziosa! Il tuo portamento assomiglia alla palma, i tuoi
seni ai grappoli. Mi sono detto: «Voglio salire sulla palma
e afferrarne i rami!» I tuoi seni siano come i grappoli
della vite, la fragranza dei tuoi capezzoli come le mele, il
tuo palato come del vino pregiato, che scorre
direttamente al mio amore, che scivola sulle labbra dei
dormienti!
madragora
Sul valore afrodisiaco della
mandragora esiste una
tradizione diffusa non solo
nell’antichità greco-romana, ma
anche nell’Europa del Medioevo
e del Rinascimento. Ciò dipende
dal fatto che le radici ricordano
vagamente la forma di un tronco
umano.
Palma
Lei
6
7
Amore è forte come la morte (8,6-7)
Ponimi come un sigillo sul tuo cuore,
come un sigillo sul tuo braccio.
Perché Amore è forte come la morte,
inesorabile come l’Inferno è passione.
le sue fiamme sono fiamme ardenti,
un fuoco inarrestabile [fiamme di Yah].
Grandi acque non potranno spegnere l’amore,
i fiumi non riusciranno a sommergerlo.
Se qualcuno desse
tutti i beni di casa sua in cambio dell’amore,
otterrebbe solo disprezzo.
fine
bibliofrafia
• M. Zoppi, Piante, fiori e profumi della Bibbia, Alinea,
Firenze 2008
• http://www.odu.edu/~lmusselm/plant/bible/allbibleplantslis
t.php
• http://plantesdelabible.agricole.officelive.com/Arbres.aspx
• http://www.coltiviamolapace.com/lorenzo/Piante/Le%20pi
ante%20nella%20bibbia.htm
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