LA PAROLA DEL VESCOVO
SOMMARIO
INFORMAZIONI UTILI
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La Parola del Vescovo
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Editoriale
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Insediamento
Mons. Gerardo Antonazzo
10 “Il Signore ti benedica
e ti custodisca”
16 “Da oggi questa è la tua
nuova casa”
18 “La Madonna de finibus terrae
punto di riferimento
per l’intero Salento”
20 “Entro nella casa di Maria
da pellegrino”
24 E’ giunto tra noi Padre Mario,
missionario della Consolata
26 Confraterinite pugliesi a Leuca
il 19 e 20 maggio 2012
27 Quaresima-Pasqua in Basilica
proposte di vita.
28 Vita della Basilica
30 “Oasi Santa Maria di Leuca”
31 Anniversari di Matrimonio
Sagrestia Basilica:
dalle ore 7,00 alle ore 12,30
dalle ore 15,00 alle ore 19,00
Prenotazioni Sante Messe:
dalle ore 7,00 alle ore 12,30
dalle ore 15,00 alle ore 19,00
Ci si può servire anche del CCP 14736730
Celebrazione Battesimo:
Prima e terza domenica ogni mese ore 11,00
Celebrazione Matrimonio:
Informazioni presso il Rettore della Basilica.
Tel. 0833-758636
Sala Confessioni:
Tutti i giorni negli orari di apertura della chiesa.
Indirizzo:
Piazza Giovanni XXIII
73040 Marina di Leuca (Lecce)
ww.basilicaleuca.it - [email protected]
RECAPITI TELEFONICI
Sagrestia
Tel./Fax. 0833 758636
Suore “Figlie Santa Maria di Leuca”
Tel. 0833 758758
Oasi Santa Maria di Leuca
Tel. 0833 758555
Ristorante Albergo del Santuario
Tel. 0833 758696 - www.albergodelsantuario.it
Casa per Ferie Maris Stella
Tel. 0833 758704 - www.marisstellaleuca.it
Libreria del Santuario
Tel./Fax. 0833 758696
Per prenotare visite al Museum “Vito Mele”,
alla Pinacoteca e alla monumentale Via Crucis
Tel. 0833-758636 [email protected]
IN COPERTINA: Le montagne della Calabria viste
da Santa Maria di Leuca. In primo piano Punta Ristola.
(Ph. M. Rosafio)
DIRETTORE
Mons. Gerardo Antonazzo
[email protected]
RESPONSABILE
Michele Rosafio
DIREZIONE E REDAZIONE
Piazza Giovanni XXIII
73040 S. Maria di Leuca
Tel. 0833-758636-758696
www.basilicaleuca.it
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STAMPA
Pubbligraf-Alessano (Le)
AVVISO AI LETTORI
Caro lettore, il suo indirizzo fa parte dell’archivio
elettronico del nostro
periodico.
Nel rispetto di quanto stabilito dal Decreto Legi-
slativo n. 196/2003 per la
tutela dei dati personali
chiamata “privacy”.
Comunichiamo che tale
archivio è gestito dalla
Basilica-Santuario di Santa
Maria di Leuca.
I suoi dati, pertanto, non
saranno oggetto di comunicazione e diffusione a terzi.
Per essi Lei potrà richiedere, in qualsiasi momento,
modifiche, aggiornamento,
integrazione o cancellazione scrivendo all’attenzione
del Direttore di Verso
L’Avvenire, Piazza
Giovanni XXIII
73040 - S. Marina di
Leuca (Lecce).
Voglio una vita
piena di...Vita!
Dalla lettera ai giovani
per il tempo di Quaresima-Pasqua 2012
L
a Pasqua è la festa di Cristo risorto, cioè l’esplosione di una vita piena di Vita. Nella luce
del Risorto, la vita appare una realtà meravi-
gliosa.
E voi, cari giovani, considerate la vita la meraviglia
delle meraviglie? Oppure, per voi, la vita è un fatto
scontato, banale, insignificante, un evento come ve ne
sono tanti, un “caso”, uno “sbaglio” della natura?
... E ancora: Cosa occorre fare di fronte a questi
fatti “nudi e crudi” che accodono nel nostro tempo? Dobbiamo forse arrenderci o non
dobbiamo piuttosto chiederci: Siamo nati per morire, anzi per cercare la morte? Non
è la stessa vita a ribellarsi a questo triste pensiero? Il desiderio di vivere non è più forte
fi qualsiasi impulso di morte?
No, non bisogna arrendersi. Nonostante tutto, la vita è un bene o piuttosto una possibilità di bene. vivere è come fare l’esperienza di correre su una pista che rasenta un
burrone. Sembra quasi di cadere in esso, ma alla fine si può prendere la strada giusta.
E tutto ciò rende più vero il volto della vita.
Se, poi, ci domandassimo che cosa rende meravigliosa la vita fino a trasformarla
in un paradiso, allora dovremmo ascoltare il suggerimento di don Tonino Bello, per il
quale «vivere non è trascinare la vita, non è strapparla, non è rosicchiarla: vivere è
abbandonarsi come un gabbiano all’ebbrezza del vento; vivere è assaporare l’avventura della libertà, vivere è stendere l’ala, l’unica ala con la fiducia di chi sa di avere
nel volo un partner hrande come Te”.
Cari giovani, se scoprirete Cristo come Vita della vostra vita, la vostra esistenza si
trasformerà in un paradiso e sperimenterete che la vita è la meraviglia delle meraviglie! Per questo vi invito a ripetere nel silenzio del cuore le parole di un canto che
inneggia a Cristo con questa espressione: «Tu sei la mia vita, altro io non ho». Se sentirete nell’intimo dell’anima la dolcezza di queste parole, forse sperimenterete la
meravigliosa bellezza della vita.
E sarà la più bella forma di preghiera.
vi saluto con affetto, Buona Pasqua!
Il vostro Vescovo
+ Mons. Vito Angiuli
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VERSO
l’Avvenire
EDITORIALE
E’
con viva trepidazione d’animo e intensa commozione spirituale che mi
rivolgo a tutti i Lettori del periodico della Basilica-Santuario di Santa
Maria di Leuca “Verso l’Avvenire”, per esprimere il mio cordiale e affettuoso saluto, insieme con il sincero ringraziamento per l’accoglienza che riservate a
questo strumento di dialogo, di informazione socio-religiosa, e di estesa condivisione
della diffusa devozione alla Madonna di Leuca.
Mons. Vito Angiuli, nostro amato e illuminato pastore, mi ha chiesto di raccogliere il testimone della guida della Basilica di Santa Maria di Leuca dalle mani e, soprattutto, dal cuore del carissimo mons. Giuseppe Stendardo, che con il suo zelo intraprendente ha saputo dare anche a questa Rivista uno slancio decisivo per la sua ramificata diffusione.
Il mio fraterno apprezzamento si estende a tutto l’impegno intelligente e generoso
con cui don Giuseppe ha diretto l’attività pastorale della Basilica nei ventidue anni
spesi per la crescita della devozione alla Madonna, invocata con il prezioso e significativo titolo di “Santa Maria de finibus terrae”. D’altra parte sono profondamente
convinto che proprio perchè molto è stato fatto, si deve fare ancora molto di più.
Sono convinto che “Verso l’Avvenire” continuerà a trovare una felice accoglienza
nelle vostre case e nelle vostre attenzioni di Lettori, profondamente legati all’attività
spirituale della Basilica. La Rivista permette di allargare sempre di più i confini delle
relazioni, delle amicizie, degli affetti spirituali; e senza dubbio continuerà a contribuire alla crescita dell’estesa famiglia dei devoti della Madonna.
Carissimi, il titolo della Rivista contiene uno straordinario e attuale programma di
vita: ci invita, infatti, a guardare avanti, a saper andare “Verso l’Avvenire”, appunto.
Viviamo tutti, come singoli e come famiglie, un momento non facile per la società
civile e per il sistema economico –finanziario: l’invito a guardare verso il futuro
richiede molta audacia e fiducia nel nostro animo.
Dove attingere questa forza spirituale se non dalla certezza di poter contare sulla
provvidenza di Dio che è Padre? Dice Gesù: “Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre.
Non valete forse più di loro?” (Mt 6,26).
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E allora vi dico “Coraggio!”: scrolliamoci da dosso tristezze e rassegnazioni deprimenti, il Signore Dio, quando permette qualche prova, suscita sempre una via d’uscita, una soluzione, una salvezza insperata. Lui è, e rimane Padre: non ci darà mai uno
scorpione al posto di un pesce!
Coraggio! Guardiamo avanti, incentivando però il senso della responsabilità di ciascuno, della collaborazione per il bene comune, il senso civico della giustizia e dell’adempimento dei propri doveri, della correttezza morale e comportamentale in tutti
i settori lavorativi, la solidarietà sociale per una migliore distribuzione delle risorse,
una rinnovata disponibilità alla carità per sostenere le angosce dei più poveri.
Se guardiamo bene in faccia la realtà attuale, purtroppo dobbiamo avere il coraggio di riconoscere e ammettere le conseguenze di molti egoismi personali e sociali, di
molte immoralità e abusi di potere, di esasperazione di privilegi e disonestà. Con
quale risultato? Quello dello sbando sociale a motivo soprattutto dell’alto tasso di disoccupazione, del disagio psicologico, e non solo, così diffuso tra i giovani, delle gravi
ristrettezze di vita per le famiglie affossate tra mille difficoltà di sopravivenza.
Guardiamo al nostro Avvenire con la fiducia nell’opera di Dio: Maria di Nazareth
ci insegna a credere in un Dio capace di gettare luce sulle nostre tenebre, speranza nel
cuore delle nostre delusioni, collaborazione e comunione negli anfratti delle nostre
solitudini, risurrezione nell’esperienza difficile e drammatica di ogni croce.
Mons. GerardoAntonazzo
Rettore-Parroco
ORARI FUNZIONI RELIGIOSE
FERIALE (Lunedì-Sabato)
Ss. Messe
8,00 - 17,00
Santo Rosario ore 16,15
DOMENICA
8,00 - 9,00 - 10,00 - 11,00 - 17,00 - 18,00
ADORAZIONE EUCARISTICA
Giovedì, dopo la S. Messa delle ore 17,00
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VERSO
l’Avvenire
INSEDIAMENTO NUOVO RETTORE
Benvenuto tra noi
M
ons. Gerardo Antonazzo è il nuovo Rettore-Parroco della Basilica di Santa
Maria de finibus terrae. Il suo insediamento è avvenuto domenica 1° gennaio
con una solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da S.E. Mons. Vito
Angiuli, vescovo della Diocesi Ugento-Santa Maria di Leuca. Presenti autorità civili e
militari, i parenti di Mons. Antonazzo e tantissimi fedeli, insieme agli scout di Corsano.
Il vescovo con il nuovo parroco ed i sacerdoti che hanno concelebrato sono entrati
processionalmente in chiesa accompagnati dal canto “Adeste fideles”. Dopo il saluto del
vescovo è stato letto il decreto di nomina al quale è seguita la preghiera di benedizione e
i riti esplicativi. Il Vescovo ha consegnato a Mons. Antonazzo l’aspersorio, con il quale,
dopo se stesso, ha benedetto i fedeli attraversando la navata della Basilica.
Ricca di spunti di riflessione l’omelia di Mons. Angiuli che si è soffermato sul
significato del primo giorno dell’anno, e su Maria: “L’aurora della salvezza, l’evento
stupendo che annuncia il sorgere del sole di giustizia, Cristo Signore. Come ogni aurora, la luce di questo primo giorno dell’anno sorge ad Oriente, e all’inizio, è appena visibile nella notte, tanto da sembrare solo un lieve impallidire del cielo”.
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VERSO
l’Avvenire
BENVENUTO TRA NOI
Rivolgendosi al nuovo Rettore-Parroco ha continuato: Dopo aver brillantemente
assolto molti e prestigiosi incarichi pastorali, incominci oggi una nuova fase della tua
vita e della tua esperienza sacerdotale: mettere la tua persona e la tua saggezza
pastorale a servizio della Madre di Dio, perché la sua casa diventi un faro luminoso
per la Chiesa di Ugento-Santa Maria di Leuca. Ti porgiamo lo stesso augurio che
Mosé rivolse agli israeliti: “Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia
risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e
ti conceda pace” (Nm 6, 24-26).
Terminata l’omelia Mons. Antonazzo ha rinnovato le promesse fatte nel giorno
della sua ordinazione sacerdotale.
Dopo la liturgia Eucaristica e i Riti di Comunione, il cancelliere ha dato lettura del
verbale sottoscritto dal vescovo, dal parroco da quattro testimoni e dal cancelliere.
Per la comunità parrocchiale è intervenuto Emanuele Stasi: “Troverai qui i frutti di
quanto don Giuseppe ha seminato nel corso di questi lunghi anni di ministero sacerdotale. Ti proponiamo, in aderenza a quanto fin qui intrapreso, di investire con coraggio e senza limiti le tue energie per la vita di questo Santuario che vede, soprattutto
nei mesi estivi, la presenza di tantissimi pellegrini fedeli e devoti della Vergine Santissima di Leuca”.
È seguito il saluto del sindaco di Castrignano del Capo, dott.ssa Anna Maria
Rosafio: “Vogliamo costruire insieme, come istituzioni, la realtà in cui viviamo, dandole una dimensione di paese in cui tutti ed ognuno si riconoscono ed operano per il
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bene comune”.
A conclusione Don Gerardo ha ringraziato tutti i presenti. “Entro nella Casa di
Maria da pellegrino; mi immergo e mi lascio trasportare dal flusso ininterrotto di fede
e di supplica rivolta a Maria da parte di migliaia di credenti che nei secoli, in questo
luogo, hanno cercato e trovato la misericordia del Padre, la pace interiore, la rinascita della speranza”.
Mons. Gerardo Antonazzo è nato a Supersano (Le) il 20 maggio 1956, ordinato sacerdote a Supersano il 12 settembre 1981, educatore fino al 1987 al Pontificio seminario
Romano Maggiore e rettore del Seminario vescovile di Ugento dal 1987 al 1995. Mons.
Antonazzo si è laureato in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma
con specializzazione in Re Biblica presso il Pontificio Istituto Biblico in Roma.
Vicario episcopale per la pastorale diocesana dal 2000 al 2010 e Vicario Generale
Diocesano dal 6 gennaio 2010. Dal primo aprile, giorno della morte di Mons. De
Grisantis, a dicembre 2010 è stato Amministratore diocesano della diocesi di UgentoSanta Maria di Leuca.
Ricopre l’incarico di direttore della scuola diocesana di formazione teologico-pastorale. È stato anche incaricato diocesano per la pastorale giovanile sino al 2009,
ideatore e animatore della Scuola di Preghiera per i giovani. Sin dal 1997 ha condotto i giovani della diocesi alle varie Giornate Mondiali della Gioventù iniziando da
quella di Parigi. Con il Centro Diocesano di Pastorale Giovanile, ha promosso corsi
di formazione per animatori di gruppi giovanili delle varie parrocchie.
Parroco della parrocchia “S. Sofia” in Corsano (Le) dal 1995 al 2004.
Assistente Ecclesiastico dell’Equipe Notré Dame.
Assistente Ecclesiastico dell’Agesci
Parroco della Parrocchia “Sant'Andrea Apostolo” in Presicce dal 2004 a dicembre 2011.
Michele Rosafio
Accoglienza dei pellegrini
Per organizzare al meglio l’accoglienza
invitiamo i Parroci ed i capigruppo
a prenotare la visita e le celebrazioni
alla Basilica di Leuca.
CENTRO INFORMAZIONI
Tel e fax 0833-758636
[email protected]
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VERSO
l’Avvenire
OMELIA DEL VESCOVO MONS. VITO ANGIULI
“Il Signore
ti benedica
e ti custodisca”
Caro don Gerardo,
questo giorno, inizio del nuovo anno sociale,
porta con sé il sigillo della novità e delle primizie.
Da sempre l’uomo ha sentito l’ebbrezza di
questa ricorrenza. I calendari dei popoli antichi
fissavano l’inizio dell’anno in primavera. Ai
loro occhi, questa stagione sembrava il periodo
più opportuno per associarvi l'inizio dell'anno.
La primavera, infatti, è la stagione della rinascita, della nuova semina, della fioritura.
I babilonesi festeggiavano il capodanno con
la prima luna nuova dopo l'equinozio di primavera. I cinesi, invece, collocano il capodanno
lunare nel periodo che va dal 21gennaio al 19
febbraio, in corrispondenza della seconda luna
nuova dopo il solstizio d’inverno e lo chiamano il tempo dell’inizio, il primo giorno, il primo giorno del primo mese, l’inizio della prima
luna, il primo mattino dell'anno.
La stessa idea è presente nella cultura ebraica
e romana. Per gli ebrei e gli antichi romani il
nuovo anno inizia in primavera. Il primo mese
dell'anno, infatti, era il mese di marzo. Fu Giulio
Cesare, nel 46 a.C., a sincronizzare il ritmo del
tempo con il sole e a creare quelloche ancora oggi
è conosciuto come il calendario giuliano, il quale
fissa l’inizio dell'anno nuovo il primo gennaio.
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Questo intreccio tra inverno e primavera, quasi l’una sia nell’altro o l’una promani
dall’altro, contiene una profonda verità che il proverbio popolare esprime con il seguente aforisma “sotto la neve pane” e che il poeta evoca con questa espressione: "I fiori di
primavera sono i sogni dell’inverno raccontati, la mattina, al tavolo degli angeli" (Kahlil
Gibran). Sono parole queste che magnificano il miracolo della germinazione, il processo
della trasformazione, il prodigio del cambiamento, l’intuizione del momento in cui una
certa evoluzione è già iniziata, ma rimane nascosta e, dunque, non ancora visibile agli
occhi. Si esalta, cioè, la saggia legge della natura e il sapiente ordinamento della vita.
Il segreto della crescita è riposto nel seme e nelle radici. Se, ad esempio, osserviamo una semplice ghianda (frutto e seme al tempo stesso) si vede solo un piccolo e
delizioso insieme di materia vegetale, ma dietro le lucide pareti del suo involucro, nel
grande mondo dell’invisibile agli occhi, esiste una potente spinta futura, quella mutarsi in quercia. E così, se prendiamo un qualsiasi bulbo, ammasso informe di materia
vegetale, e lo piantiamo e innaffiamo con cura, esso farà spuntare il fiore che è destinato a diventare – niente di diverso da quello che è – perché dentro di sé nasconde il
suo futuro. Ciò che accadrà in seguito è, in qualche modo, contenuto nella precedente forma di vita.
Nelle situazioni grandi e piccole dell’esistenza bisogna essere attenti ai germi e al
seme: se si conosce il nucleo centrale dell’energia che è contenuta in un seme si è in
grado di prevederne il suo sviluppo futuro.
Occorre, pertanto, rendersi sensibili
al passaggio dall’invisibile al visibile e
considerare con stupore l’inizio del
nuovo anno nel quale è nascosto il dinamismo del tempo che viene. Quando un
processo è iniziato, è bene favorirlo
senza forzarlo. E per far questo, non c’è
altro da fare se non aspettare che si dispieghi completamente la sua energia
interiore. Il seme nella terra vuole solo
germogliare, il primo giorno dell’anno
chiede solo che scorra il tempo necessario per manifestare il suo splendore.
Oggi, festeggiamo qualcosa che esiste già, anche se invisibile a occhio nu-
11
OMELIA DEL VESCOVO MONS. VITO ANGIULI
do. Questo è il senso profondo del primo giorno dell’anno, festa di primavera celebrata nel bel mezzo della stagione invernale. Esso contiene in sé uno straordinario
valore antropologico perché dispiega un nuovo orizzonte di vita e annuncia una nuova
promessa di speranza. Purtroppo gli uomini dimenticano il contenuto simbolico di
questa ricorrenza e, spesso, la vivono solo come occasione di divertimento momentaneo e di gioia chiassosa. Nella poesia, Il primo giorno dell’anno, Pablo Neruda richiama il senso di questo avvenimento. Così egli scrive:
Lo distinguiamo dagli altri
come se fosse un cavallino
diverso da tutti i cavalli.
Gli adorniamo la fronte
con un nastro,
gli posiamo sul collo sonagli colorati,
e a mezzanotte
lo andiamo a ricevere
come se fosse
un esploratore che scende da una stella.
Come il pane assomiglia
al pane di ieri,
come un anello a tutti gli anelli...
La terra accoglierà questo giorno
dorato, grigio, celeste,
lo dispiegherà in colline
lo bagnerà con frecce
di trasparente pioggia
e poi lo avvolgerà
nell’ombra.
Eppure
piccola porta della speranza,
nuovo giorno dell’anno,
sebbene tu sia uguale agli altri
come i pani
a ogni altro pane,
ci prepariamo a viverti in altro modo,
ci prepariamo a mangiare, a fiorire,
a sperare.
La Chiesa accoglie la grazia del nuovo
anno e partecipa alla gioia che si diffonde nel
mondo e nel cuore degli uomini. Essa, però,
con gli occhi della fede, vede qualcosa di più
12
VERSO
l’Avvenire
profondo: scorge l’avvento di Cristo, e in lui comprende che il tempo ha raggiunto la
sua pienezza e la storia ha trovato il suo punto focale. Nella pienezza del tempo, il
Verbo incarnato si manifesta come il centro, il vertice e il senso del tempo. E la figura della Madre che mostra il suo Bambino rappresenta il segno della vita che ritrova
il suo nuovo inizio e si protende verso il suo giusto compimento.
Questa prospettiva cristiana non è assente da altri mondi culturali. Per i greci, ad
esempio, (ma anche per gli egiziani) l'anno nuovo è simboleggiato dalla figura di un
bimbo appena nato. Si tratta dell’annuale rinascita di Dioniso, segno e annuncio di fertilità e ricchezza. Per noi, cristiani, il Bambino Gesù è il tempo nuovo che avanza, la
speranza della rigenerazione del mondo, il misterioso avvento del Regno di Dio che,
come un seme, progressivamente germoglia e fiorisce, e crea cieli nuovi e terra nuova.
Caro don Gerardo,
la tua missione di Rettore-Parroco del Santuario di Leuca prende avvio nel contesto
temporale dell’inizio dell’anno, caratterizzato dal forte sapore antropologico e spirituale. È un nuovo inizio, una nuova ripresa, un nuovo cominciamento, una nuova prospettiva ministeriale, un nuovo programma pastorale. Per questo, si addice, in modo
particolare a te, la bellissima espressione di Gregorio di Nissa: "Non mancherà mai lo
spazio a chi corre verso il Signore. Chi ascende non si ferma mai, va da inizio in inizio, secondo inizi che non finiscono mai".
13
OMELIA DEL VESCOVO MONS. VITO ANGIULI
Dopo aver brillantemente
assolto molti e prestigiosi incarichi pastorali, incominci oggi
una nuova fase della tua vita e
della tua esperienza sacerdotale: mettere la tua persona e la
tua saggezza pastorale a servizio della Madre di Dio, perché
la sua casa diventi un faro luminoso per la Chiesa di
Ugento-Santa Maria di Leuca. Ti porgiamo lo stesso augurio che Mosé rivolse agli israeliti: “Ti benedica il Signore e ti
custodisca. Il Signore faccia
risplendere per te il suo volto e
ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace” (Nm 6, 24-26).
Sulla scia dell’impulso dato
da Mons. Giuseppe Stendardo,
che ancora una volta ringrazio
per il suogeneroso impegno, ti
invito a fare di questo luogo mariano, così caro al popolo di
Dio, il centro propulsore della
devozione alla Madonna, il cenacolo di tutti gli innamorati
della Vergine Maria, la tenda
dove accogliere tutti i pellegrini, l’arca dove è conservato la
dolcissima effige della Vergine
de finibus terrae, la scuola della fede, della speranza e della
carità perché tutti i cercatori di
Dio trovino nella Madre di Dio
la maestra e la guida sicura del
loro cammino spirituale.
“Chi è costei che sorge co-
14
VERSO
l’Avvenire
me l’aurora, bella come la luna, fulgida come il sole, terribile come schiere a vessilli
spiegati?”, canta lo sposo innamorato del Cantico dei Cantici (Ct 6,10). È la donna del
nuovo inizio, la primavera che annuncia il germogliare della vita nuova, la radice in
terra fertile da cui sboccia il santo germoglio, il luminoso raggio da cui procede la luce
vera che rischiara le tenebre del mondo, il chiarore mattutino che annunzia la venuta
del sole splendente.
Sì, Maria è l’aurora della salvezza, l’evento stupendo che annuncia il sorgere del
sole di giustizia, Cristo Signore. Come ogni aurora, la luce di questo primo giorno dell’anno sorge ad Oriente, e all'inizio, è appena visibile nella notte, tanto da sembrare
solo un lieve impallidire del cielo. In seguito, la luminosità si sprigiona prima lentamente, poi in fretta e sempre più in fretta, fino al momento in cui il nascere della luce
è così vittorioso e ardente, e lo splendore del sole è così accecante, per gli occhi abituati alla notte, da divampare sul filo dell'orizzonte come una fiammata di luce incandescente.
Maria è il signum magnum (Ap 12,1) luce splendente che annuncia il meriggio:
l’alba dell’infinito amore e dell’ardente tenerezza di Dio; lo sguardo materno e appassionato della divina misericordia: la “Benedetta” che genera il “Benedetto”, sorgente
di ogni benedizione.
Caro don Gerardo,
con questa liturgia eucaristica, dedicata alla Madre di Dio, la Chiesa di Ugento-Santa
Maria di Leuca, attraverso la mia persona, ti affida alla Vergine de finibus terrae, primavera che prelude a una nuova stagione di vita. Servila e invocala continuamente, per te e
per tutti noi. E accorda la tua preghiera accorata e filiale con le parole di Paolo VI:
"Maria, tu il preludio,
Maria, tu l’aurora, Maria, tu la vigilia,
Maria, tu la preparazione immediata,
che corona e mette termine
al secolare svolgimento
del piano divino della redenzione;
tu il traguardo della profezia,
tu la chiave d’intelligenza
dei misteriosi messaggi messianici,
tu il punto d’arrivo del pensiero di Dio,
“termine fisso d’eterno consiglio”".
15
VERSO
l’Avvenire
SALUTO DI BENVENUTO
“Da oggi
questa è la
tua nuova casa”
Ecc. Rev.ma, autorità civili e militari, fedeli
tutti, sono trascorsi solo pochi giorni dal saluto a
don Giuseppe, che per raggiunti limiti di età, ha
lasciato questa Parrocchia, tant’è che il suo ricordo rimarrà indelebile nei nostri cuori per tutto ciò
che ha saputo trasmetterci e comunicarci.
Siamo di nuovo qui riuniti, nella Casa del
Signore, per accogliere il nostro nuovo pastore
che Dio ci ha voluto concedere secondo la sua
volontà, attraverso il ministero del Vescovo.
A nome di tutta la comunità desidero dare un caloroso benvenuto a don Gerardo,
nuovo parroco della Parrocchia Annunciazione Maria Vergine e Rettore della Basilica
di Santa Maria de finibus terrae.
L’arrivo del nuovo parroco suscita in noi tutti una forte emozione e un senso di gratitudine. Una gratitudine che esprimiamo innanzitutto al nostro vescovo che ha voluto donare alla nostra comunità un nuovo pastore. Grazie, Eccellenza per la sua premura e la sua paternità.
Carissimo don Gerardo da oggi questa è la tua nuova casa, e noi siamo la tua nuova
famiglia!
Siamo sicuri che il Signore ti darà l’aiuto necessario per svolgere il delicato ed
impegnativo compito che oggi assumi.
Molti di noi già ti conoscono ed hanno avuto modo di apprezzare il tuo carisma, la tua
umanità, ma anche la tua energia spirituale che hai saputo infondere alle comunità di
Corsano e di Presicce, dove hai lasciato un ottimo ricordo e tanta gente che ti vuole bene.
Troverai qui i frutti di quanto don Giuseppe ha seminato nel corso di questi lunghi
anni di ministero sacerdotale.
Ti proponiamo, in aderenza a quanto fin qui intrapreso, di investire con coraggio e
senza limiti le tue energie per la vita di questo Santuario che vede, soprattutto nei mesi
estivi, la presenza di tantissimi pellegrini fedeli e devoti della Vergine Santissima di
Leuca.
16
Da parte nostra vogliamo essere dei cristiani corresponsabili della missionarietà della
Parrocchia e ti promettiamo di aiutarti con la
preghiera e con l’azione per superare più agevolmente le eventuali difficoltà, desiderosi di
crescere nella fede.
La Madonna de Finibus Terrae accompagni
il tuo cammino, don Gerardo e quello di ciascuno di noi, in questa nuova avventura che il
Signore ci chiama a vivere.
Benvenuto don Gerardo!
17
VERSO
l’Avvenire
SALUTO DEL SINDACO ANNA MARIA ROSAFIO
“La Madonna «de Finibus Terrae»
punto di riferimento
per l’intero Salento”
E’
per me motivo di gioia poter porgere, a
nome di tutta la cittadinanza e dell’Amministrazione Comunale, un referente saluto al nostro Vescovo, Mons. Vito
Angiuli, che è qui questa sera per accogliere
Mons. Gerardo Antonazzo, quale penitenziere e
parroco di questa Basilica, al quale rivolgo un
altrettanto cordiale e caloroso benvenuto.
Un saluto ed in particolare ringraziamento va
a don Giuseppe Stendardo, che lascia in questo
luogo la sua impronta profonda, un’impronta di
insegnamenti, di azioni e di opere, quanto mai
concrete ed efficaci, sorrette da una grande fede
che tutti noi abbiamo percepito.
Eccellenza, noi conosciamo bene l’importanza che questo luogo riveste per il nostro territorio
e comprendiamo la peculiarità che bene si presta
ad accogliere coloro che desiderano trascorrere
momenti di preghiera e di meditazione o che semplicemente desiderano assaporare l’atmosfera
che, per la bellezza del cielo e del mare, qui è
possibile respirare.
È evidente che in una comunità come questa,
frequentata da gente di origini e provenienze
diverse, oltrechè punto di riferimento per l’intera
diocesi, la presenza ed il ruolo del parroco assume un’importanza particolare.
Negli anni in cui Don Giuseppe, ha svolto il suo ministero Santa Maria di Leuca è
molto cambiata: per le opere realizzate, per la capacità di accogliere, di guidare, di
ascoltare. In questi anni inoltre, abbiamo avuto la grazia della visita del più illustre
pellegrino della Basilica: il Santo Padre.
Quell’evento, ha visto una strettissima collaborazione tra Parrocchia e Comune.
18
Da qui in avanti probabilmente, saranno molte le iniziative per cui ci sarà bisogno di concentrare impegno e passione per dare impulso alla solidarietà ed alla crescita di quel
sentirsi comunità; che sono riferimenti prioritari e fondamentali per ciascuno di noi.
Caro Don Gerardo, nell’assumere il mio mandato di
Sindaco, mi sono riproposta di lavorare per tante cose.
Via via che passa il tempo però, mi convinco sempre di
più, che per essere veramente al servizio della mia comunità devo sforzarmi di essere soprattutto un operatore di
pace e di giustizia.
Il Papa oggi, nel suo messaggio per la giornata per la
Pace, mi ha confermato che è prioritario educare i giovani
alla giustizia ed alla pace.
Perciò credo non sia fuori luogo, chiedere a te, nell’esercitare il tuo ruolo di guida e di pastore di una delle
comunità di questo territorio comunale, di aiutarci, vista
anche la tua esperienza a servizio della pastorale giovanile, ad educare particolarmente le giovani generazioni.
Occorre lavorare insieme per riscoprire questi valori ed
a contrastare la tendenza a restringere l’area dell’impegno
e ad allargare quella dell’indifferenza: un fenomeno questo che, alimenta il rinchiudersi nel privato, con conseguenze negative nella realtà sociale che ci circonda.
Come vedi Don Gerardo, le aspettative legate alla
novità del tuo arrivo sono tante.
I temi su cui riflettere, dialogare e agire come comunità, non mancano.
Vogliamo costruire insieme, come istituzioni, la realtà
in cui viviamo, dandole una dimensione di paese in cui
tutti ed ognuno si riconoscono ed operano per il bene
comune.
Con sincera amicizia, fin d’ora, ti assicuro il mio sostegno, dell’Amministrazione Comunale e della comunità
civile che rappresento.
La Vergine di Leuca a cui è dedicata questa Basilica,
non mancherà di darci una mano e di accompagnare il
nostro cammino.
E con un grazie anticipato per la tua presenza ed il tuo
impegno, ti auguro buona permanenza e buon lavoro.
19
SALUTO DEL RETTORE-PARROCO MONS. ANTONAZZO
“Entro nella
casa di Maria
da pellegrino”
“Dio che ha iniziato in te la sua opera,
la porti a compimento”
I
l rito dell’immissione di un nuovo Parroco,
nel momento conclusivo si esprime proprio
con queste significative parole.
Sì, Dio è continuamente all’opera nella creazione, e in modo speciale nella vita misteriosa
di ciascuno. A volte, però, ha un modo sorprendente di intervenire: completa, infatti, l’opera
delle sue creature, invitando a ricominciare, chiama spesso a lasciare qualcosa per
nuove partenze, per nuovi cominciamenti, per nuovi inizi.
Ecco perché ho rinnovato oggi davanti alla Chiesa ancora una volta le mie promesse sacerdotali, con le quali mi impegno totalmente per il nuovo ministero pastorale che mi viene affidato.
Con questa logica sorprendente Dio ritorna sulla sua creatura, e con l’abilità artigiana
di un vasaio tutto concentrato sull’opera delle sue mani, la modella ancora, la riplasma, la
purifica, perché corrisponda sempre meglio, anche se mai compiutamente, alle sue attese.
Grazie, mio Dio, perché fai sempre di testa tua!
A te S. Maria de finibus terrae affido, oggi e ogni giorno, il mio Vescovo, complice lui stesso di questa strana logica di Dio: Lei, Eccellenza, mi chiama nel nome del
Signore a questo nuovo compito, entusiasmante ed esigente al contempo. Grazie per
le espressioni usate verso la mia persona nella sua Omelia, come anche nel testo della
Bolla di nomina che è stata letta all’inizio di questa solenne celebrazione.
Nelle sue attese leggo il particolare carico di fiducia da parte della mia Chiesa, che
spero di corrispondere con tutte le mie forze e dedizione.
Lei mi ricorda che questo nuovo ministero pastorale è soprattutto ministero di
Ascolto e di Accoglienza, ministero di Riconciliazione, ministero di Consolazione,
ministero di Santificazione.
20
VERSO
l’Avvenire
A te S. Maria de finibus terrae affido la gratitudine
per il carissimo mons. Giuseppe Stendardo, infaticabile e generoso, e la mia riconoscenza a tutti i sacerdoti
che negli anni hanno collaborato nell’attività spirituale del Santuario.
Ringrazio anche mons. Benedetto Serino, mons.
Domenico De Giorgi e mons. Giuseppe Martella per la
preziosa disponibilità ad esercitare nella Basilica il
loro ministero sacerdotale maturo, saggio, equilibrato,
santo.
Un fraterno saluto e un amabile pensiero lo riservo
per tutti i miei carissimi confratelli sacerdoti, particolarmente per quanti oggi hanno potuto condividere
questa solenne concelebrazione eucaristica.
A te S. Maria de finibus terrae affido la mia cordiale gratitudine per l’affetto delle comunità alle quali sono stato più direttamente legato
nei miei precedenti anni di ministero: la Comunità di Supersano, mia parrocchia di
origine, le indimenticabili comunità parrocchiali di Corsano e Presicce.
Un cordiale ringraziamento anche a tutti gli amici che provengono da diverse altre
parrocchie della Diocesi.
A te S. Maria de finibus terrae affido la Comunità religiosa delle Figlie di Santa
Maria di Leuca così preziose nell’accoglienza dei pellegrini e devoti, e la comunità
religiosa delle Compassioniste Serve di Maria, insieme con i loro, e nostri, cari anziani, ospiti delle loro cure amorevoli e materne.
La mia cordiale gratitudine al bellissimo Coro che sempre impreziosisce il decoro
della liturgia della Basilica.
Ringrazio per la loro amichevole partecipazione a questo sacro rito i sigg. Sindaci
di Supersano, di Corsano, di Presicce e di Gagliano.
Esprimo il mio cordiale apprezzamento alle carissime Suore Marcelline per l’infaticabile opera di carità e assistenza svolta anche in questo territorio di Santa Maria di
Leuca con l’attività del “Centro dialisi Santa Marcellina”.
A te S. Maria de finibus terrae affido il prezioso compito che le Autorità civili e
Militari sono chiamate a svolgere a favore di questo territorio particolarmente benedetto da Dio e solcato dalla devozione dei molti pellegrini.
Al sig. Sindaco di Castrignano, dott.ssa Anna Maria Rosafio, e a tutte le Autorità
civili e militari la mia sincera e fattiva collaborazione.
Entro nella Casa di Maria da pellegrino; mi immergo e mi lascio trasportare dal
flusso ininterrotto di fede e di supplica rivolta a Maria da parte di migliaia di credenti che nei secoli, in questo luogo, hanno cercato e trovato la misericordia del Padre, la
pace interiore, la rinascita della speranza.
21
SALUTO DEL RETTORE-PARROCO MONS. ANTONAZZO
Gratitudine e confusione, indegnità e fiducia, inadeguatezza e stupore prendono il
sopravvento oggi nel mio cuore, colmo, oltre ogni misura, di intense emozioni spirituali, anche contrastanti.
E da pellegrino, mi rivolgo anch’io a Maria, con l’umiltà di una preghiera semplice, impregnata di intimi affetti.
Santa Maria de finibus terrae,
Madre di Dio e Madre della Chiesa,
Volto dolcissimo e delicato sguardo,
Madre e Figlia, Discepola e Maestra,
Serva del Signore e Regina dell’universo,
Il tuo sguardo è ricerca ansiosa,
il tuo sorriso un delicato invito,
tenero abbraccio le carezzevoli mani,
i tuoi lucidi occhi finestra sul Mistero,
il tuo Volto sereno pacifica luce.
La tua Presenza è per noi consegna
del tuo Figlio, dono di grazia.
Parola incarnata è il tuo Silenzio
il tuo obbediente Amore è paradiso in terra,
il tuo materno Affetto è tenerezza certa.
La tua Casa è dimora, qui, di aneliti struggenti,
il tuo Sì scioglie ingannevoli dubbi,
le nostre domande sposano il tuo Dubbio,
la tua Mano accompagna i nostri passi,
la tua Bontà bonifica le nostre acredini.
La tua Immagine è riflesso del Magnificat,
il tuo sorriso riscalda invernali Tristezze,
pentagramma di gratitudine è la tua Lode,
la tua Intercessione incoraggia la nostra fiducia,
la tua Gloria eterna bacia la nostra speranza.
Amen.
22
VERSO
L’Avvenire
E’ giunto tra noi Padre Mario,
missionario della Consolata
A collaborare con Mons. Gerardo Antonazzo al servizio liturgico e pastorale della
nostra Basilica è giunto da qualche giorno P. Mario Carparelli, missionario della
Consolata. Questo suo intervento ci aiuta a conoscerlo meglio.
R
ingrazio il Signore e la Vergine Santa per avermi concesso di adempiere ad un mio pio desiderio. Non potevamo lasciare completamente il Salento dopo tanti
anni di lavoro svolto, (dal 1930 circa) sia a Parabita (19281952) che a Pescoluse di Salve (1969-1984); senza contare i
tanti Padri e Suore del Salento!
Ringrazio ancora il Vescovo di Ugento, S.E. Mons. Vito
per avermi accolto nella sua Diocesi; ringrazio il Rettore del
santuario, Mons. Gerardo per l’accoglienza fraterna e Don
Rocco Maglie (amico dei Missionari imc) per la sua buona
parola nei miei riguardi.
Sono P. Mario Carparelli, missionario della Consolata;
non sono un salentino doc, ma un pugliese delle Murgie, di
Fasano (Br). Ordinato Sacerdote nel 1965, ho lavorato per 30
anni nelle missioni del Kenya. Non ho fatto cose straordinarie, costruzioni di chiese o opere sociali, ma ho cercato di
coltivare la fede tra i Kikuyu del Kenya e a costruire la Chiesa dello Spirito.
1- Nelle 15 missioni ove ho lavorato, ho curato la formazione dei catechisti, il catecumenato per tappe, per adulti e ragazzi, per condurli ai Sacramenti dell’Iniziazione
Cristiana.
2- Ho curato il servizio della Parola di Dio condotto dai laici, per le comunità che non
avevano la Messa festiva, se non una volta al mese, per mancanza di sacerdoti.
3- Ho cercato di organizzare le “Piccole Comunità Cristiane di Base” (SCC), per
incontri settimanali sulla parola di Dio, ecc. nell’interno di gruppi di famiglie della
stessa zona.
4- Ho curato gruppi di ragazzi ministranti (chierichetti) in ogni villaggio delle missioni, ove ho visto sorgere con molto piacere, vocazioni sacerdotali e missionarie.
5- Ho ceduto, infine, 5 missioni – parrocchie su 15, al clero diocesano africano.
Ora sono in Italia da 10 anni, per motivi di salute, e in Italia ho lavorato per l’animazione missionaria nel bresciano (4 anni); nelle Marche, (3 anni) nelle Diocesi di
Fermo, Macerata e S. Benedetto del Tronto; e a Martina Franca, (circa 3 anni) con
puntate nella Diocesi di Conversano-Monopoli.
23
MISSIONARIO AL SERVIZIO DELLA BASILICA
Ora mi trovo qui, non come un “navigatore solitario”, ma mandato dal mio Superiore, a servizio del Santuario, per le confessioni e ministero, sempre come missionario della Consolata, teso all’animazione missionaria e vocazionale a favore della Diocesi e del mio Istituto.
Praticamente continuo il buon servizio prestato per 4 anni, dal mio confratello P.
Antonio Lasaponara, che tanti ricordano con riconoscenza.
Cercherò di fare del mio meglio, secondo il ritmo della mia salute, e mi perdonerete se non riuscirò a fare sempre tutto.
Il nostro Fondatore, B. Giuseppe Allamano diceva: “Fate bene il bene, perché il
bene non fa rumore e il rumore non fa bene!”.
Il mio programma è: Fede e Amore: far conoscere a far amare sempre di più Gesù
e Maria.
Spero mi aiuterete con la vostra preghiera.
Grazie.
P. Mario Carparelli imc
Lavori di restauro per il faro di Capo S.Maria di Leuca
Lavori di restauro per
il Faro di Leuca. Nei
giorni scorsi è stata ultimata l’impalcatura
che riveste tutto il caseggiato e che ha resistito al forte vento del
1° febbraio scorso.
I lavori, intemperie permettendo, dovrebbero
finire a maggio per
presentare, all’arrivo
della prossima stagione turistica, il faro rimesso a nuovo.
L’opera è stata realizzata nel 1865 su progetto dell’architetto
Rossi ed è alta 49 metri.
24
VERSO
l’Avvenire
Confraternite pugliesi a Leuca,
il 19 e 20 maggio 2012
L
a Basilica di Leuca sarà, quest’anno, lo scenario ideale per l’VIII cammino di
fraternità delle Confraternite Pugliesi. L’appuntamento è per il prossimo 19 e
20 maggio. Massiccia la partecipazione, sono attese, infatti, più di 13mila persone. Le confraternite sono state le forme più diffuse e preziose di aggregazione per
la formazione cristiana dei laici, per la crescita spirituale di uomini e donne al servizio della carità verso gli ultimi. Per l’evento è nato un comitato organizzativo e numerosi saranno gli incontri per mettere a punto nei dettagli l’accoglienza.
Il tema scelto per questo Cammino è:
“LE CONFRATERNITE: PER EDUCARE ALLA VITA BUONA DEL VANGELO”.
IL PROGRAMMA SI SVOLGERÀ NEL MODO SEGUENTE
Sabato 19 Maggio 2012 – Centro Pastorale Diocesano- s.s. 275 Lucugnano-Alessano
ore 17.00 Arrivi e Iscrizioni all’VIII Cammino Regionale
ore 17.30 Preghiera Comunitaria
ore 18.00 Saluti e presentazioni
ore 18.30 Relazione del Prof. Giuseppe SAVAGNONE
ore 19.30 Intervento di Mons. BRAMBILLA
Per il dopocena è prevista l’esibizione del coro “SPIRITO D’ARMONIA”.
Domenica 20 Maggio 2012 – Santuario Santa Maria de finibus terrae
Ore 8.30 Arrivo delle Confraternite a Leuca Marina
Ore 9.30 Inizio del Corteo, in pellegrinaggio verso la Basilica-Santuario della
Madonna
Ore 11.00 Celebrazione solenne della Santa Messa
Ore 12.30 Pranzo (è stata firmata una Convenzione con i Ristoratori di Leuca per
favorire il pranzo dei partecipanti al Raduno Regionale).
25
CALENDARIO DELLA QUARESIMA
QUARESIMA-PASQUA IN BASILICA
PROPOSTE DI VITA
QUARESIMA 2012
Mercoledì delle Ceneri 22 febbraio 08.00 – 17.00 S.S. Messe, con imposizione
delle Ceneri
Giovedì 23 febbraio ore 18.00 Adorazione eucaristica
Venerdì 24 febbraio ore 18.00 Via Crucis (Pineta), animata dai gruppi Scout
SETTIMANA TEOLOGICA DIOCESANA: 27 FEBBRAIO - 02 MARZO
Domenica 04 marzo 19.00 Catechesi degli adulti, alla luce della Sacra Sindone
Giovedì 08 marzo 18.00 Adorazione eucaristica
Venerdì 09 marzo 18.00 Via Crucis (Pineta), animata dalle Confraternite
Domenica 11 marzo 19.00 Catechesi degli adulti, alla luce della Sacra Sindone
Giovedì 15 marzo 18.00 Adorazione eucaristica
Venerdì 16 marzo 18.00 Via Crucis (Pineta), animata dal Cursillo di cristianità
Domenica 18 marzo 19.00 Catechesi degli adulti, alla luce della Sacra Sindone
Giovedì 22 marzo 18.00 Adorazione eucaristica
Venerdì 23 marzo Via Crucis (Pineta), animata dalle Religiose della Diocesi
Domenica 25 marzo 19.00 Catechesi degli adulti, alla luce della Sacra Sindone
Giovedì 29 marzo 18.00 Adorazione eucaristica
Venerdì 30 marzo 18.00 Via Crucis (Pineta), animata dagli Operatori pastorali
della Diocesi
SETTIMANA SANTA 2012
Domenica delle Palme 01 aprile 11.00 Benedizione delle Palme (piazzale interno
della Basilica)
Mercoledì Santo 4 aprile 18.30 S. Messa Crismale nella Cattedrale di Ugento
Giovedì Santo 5 aprile
08.00 Ufficio di lettura e lodi
18.30 S. Messa in Coena Domini
21.00 Adorazione eucaristica comunitaria
Venerdì Santo 6 aprile
08.00 Ufficio di lettura e lodi
18.30 Liturgia della Passione e Adorazione della Croce
19.30 Processione, con celebrazione della Via Crucis
Sabato Santo 7 aprile
08.00 Ufficio di lettura e lodi
22.00 Veglia Pasquale
DOMENICA DI PASQUA S.S. MESSE SECONDO L’ORARIO FESTIVO
26
VERSO
l’Avvenire
Vita della Basilica
NATALE E CAPODANNO IN BASILICA
Le festività natalizie hanno registrato grande
affluenza di pellegrini in Basilica. All’ingresso
della chiesa le suore Figlie di Santa Maria di Leuca
hanno allestito un semplice ma significativo presepe dedicato ai cinque continenti ed ambientato in
quattro stagioni, prendendo spunto dai testi biblici.
La nascita posta al centro della piccola stella indica Cristo, luce del mondo, e il compimento della
promessa di salvezza e del disegno del Padre:
“Fare di Cristo il cuore del mondo”. Essa è circondata dai cinque raggi di una piramide di stelle che
rappresentano i cinque continenti: Oceania, Asia,
America, Europa e Africa.
MONS. D’AMBROSIO CON I GIOVANI IN VISITA IN BASILICA
Mons. Domenico D’Ambrosio, Arcivescovo di Lecce, insieme ad un
folto gruppo di giovani della diocesi hanno fatto visita alla Basilica di
Leuca martedì 3 gennaio.
Dopo una breve sosta al Belvedere e
prima della celebrazione eucaristica
hanno rinnovato l’atto di affidamento alla Vergine Santissima di Leuca,
prendendo spunto dall’omelia di Benedetto XVI del 14 giugno 2008 in occasione della sua visita nella nostra terra: “Sul
mare della vita e della storia, Maria risplende come Stella di speranza. Non brilla di
luce propria, ma riflette quella di Cristo, Sole apparso all’orizzonte dell’umanità, così
che seguendo la Stella di Maria possiamo orientarci nel viaggio e mantenere la rotta
verso Cristo, specialmente nei momenti oscuri e tempestosi”.
L’atto di affidamento a Maria si è concluso con il saluto alla Vergine di San Francesco
d’Assisi; di seguito la Santa Messa celebrata da Mons. Domenico D’Ambrosio.
27
AVVENIMENTI
CANTI NATALIZI CON LA SCHOLA CANTORUM DI LAVAGNO
(VERONA)
Gradita visita in Basilica, giovedì
5 gennaio, della Schola Cantorum
“S.Pietro Apostolo” di Lavagno,
in provincia di Verona. Il gruppo
si compone di 30 elementi equamente distribuiti tra voci maschili
e voci femminili. Ha sempre curato prevalentemente il repertorio di
musica sacra per solennizzare le
maggiori festività del ciclo liturgico e i momenti più significativi
della comunità locale. Nel 2006 la
Schola Cantorum ha celebrato
solennemente il suo centenario animando una S. Messa all’altare della Cattedrale di
San Pietro a Roma presieduta dal Card. Comastri e partecipando alla successiva
udienza papale in sala Nervi.
Nel corso di annuali viaggi in Italia e all’estero ha cantato nel Duomo di Barcellona,
Budapest, Vienna, nel Santuario di Altotting, nella Basilica superiore di S. Francesco
ad Assisi, ecc.
MONS. ANTONAZZO INCONTRA GLI AMMINISTRATORI
DI CASTRIGNANO DEL CAPO
Mons. Gerardo Antonazzo, ad una settimana dal suo insediamento a nuovo rettoreparroco della Basilica di Leuca, ha incontrato gli amministratori di Castrignano del
Capo. Ad accoglierlo nella casa comunale il sindaco, dott.ssa Annamaria Rosafio, che
ha fatto gli onori di casa accompagnando mons Antonazzo nei vari uffici.
Nell’incontro, con il primo cittadino e con la giunta comunale, mons. Antonazzo si è
soffermato sul ruolo importante che oggi riveste l’ente locale e sulle potenzialità che
offre il turismo religioso, grazie alla Basilica de finibus terrae, punto di riferimento
per tanti pellegrini e per i maggiori tour operator che approdano in Puglia.
L’assessore al turismo, prof. Nando Marzo, ha sottolineato come in passato sono state
intraprese varie iniziative, proprio per incentivare questo tipo di turismo, organizzando incontri e partecipando a fiere specializzate.
Mons. Antonazzo, a conclusione della visita, ha regalato al primo cittadino un’immagine della Madonna de finibus terrae incisa su legno.
28
GIORNATA DELLA VITA
Si è svolta il 5 febbraio scorso, nella nostra Basilica, la
34a Giornata Nazionaler per la Vita. Il tema di quest’anno, scelto dai vescovi è “Giovani aperti alla vita”, e proprio sui giovani si sviluppa il messaggio: “Educare i giovani a cercare la vera giovinezza, a compierne i desideri, i sogni le esigenze in modo profondo, è una sfida oggi
centrale. Se non si educano i giovani al senso e dunque
al rispetto e alla valorizzazione della vita, si finisce per
impoverire l’esistenza di tutti, si espone alla deriva la
convivenza sociale e si facilita l’emarginazione di chi fa
più fatica”.
Nonostante la pioggia, tante le coppie intervenute in rappresentanza di tutte le parrocchie della diocesi. Prima
della S. Messa, presieduta dal nostro vescovo Mons. Vito
Angiuli, la veglia di preghiera in cui sono stati letti brani
dal Messaggio dei Vescovi e testi di don Tonino Bello.
Come ogni anno tante le testimonianze, soprattutto dei
giovani.
VERSO
l’Avvenire
Don Benedetto Serino è tornato alla casa del Padre
Il 22 gennaio scorso presso l’Ospedale “Card.
Giovanni Panico” di Tricase è venuto a mancare
all’affetto di tutti don Benedetto Serino, Arciprete
emerito della Parrocchia “San Michele Arcangelo” in Castrignano del Capo.
Don Benedetto, era nato il 08.02.1932 ad Ugento.
Il 10.07.1955 aveva ricevuto l’Ordinazione
Presbiterale. Ha iniziato il suo ministero presso il
“Villaggio del fanciullo” a Santa Maria di Leuca.
Successivamente aveva ricoperto l’Ufficio di
Vicario Parrocchiale nelle Parrocchie di Miggiano, Supersano e Presicce. Nel
1974 era stato nominato Parroco della Parrocchia “San Michele Arcangelo” in
Castrignano del Capo; incarico ricoperto fino al 01.09.2008. Fra gli altri servizi,
svolti sempre con mitezza e obbedienza, don Benedetto è stato Arcidiacono del
Capitolo della Cattedrale e Direttore dell’Ufficio Liturgico Diocesano. Attualmente era stato nominato Cappellano della “Casa del Clero e dell’Anziano” presso la Basilica “Santa Maria de Finibus Terrae” in Santa Maria di Leuca.
29
OPERE DELLA BASILICA
Oasi Santa Maria di Leuca
Dopo una vita spesa per il lavoro e per la
famiglia, “l’Oasi Santa Maria di Leuca”
offre la possibilità di concedersi un meritato
riposo e relax.
Il soggiorno ideale tra il mare e il verde.
Vengono organizzati incontri e spettacoli
dove gli anziani sono protagonisti.
La struttura dispone di sala incontri, sala tv,
cappella interna, parcheggio privato.
Assistenza religiosa.
È animata dalle suore Compassioniste Serve
di Maria.
OASI SANTA MARIA DI LEUCA
Via Don Luigi Sturzo- S.M. di Leuca
73040 Marina di Leuca
Tel. e fax 0833 758555
Anniversari di Matrimonio
Rita De Pascalis e Chiarello Carmine
Taurisano
Montinaro Anna e Cesario Rossetti
Lecce
Flora Donata e Antonio Baglivo
Miggiano
VERSO
l’Avvenire
50°
Biagio Gianfreddo e Cosima Chiriaci
Galatina
Giuseppa Giangreco e Vito Ferraresi
Tricase
Per prenotare le celebrazioni delle
S.Messe in Basilica ci si può servire
anche del Conto Corrente Postale
N. 14736730 intestato a:
SANTUARIO DI S. MARIA DI LEUCA
73040 Marina di Leuca (Lecce)
Causale: S. Messa
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Campagna
abbonamenti 2012
Gentile lettore,
La nostra Rivista è dedicata alla Vergine
Maria, “de finibus terrae”.
In ogni numero ospitiamo la Parola del
Vescovo, testimonianze e commenti su temi
di attualità e soprattutto le iniziative che si
svolgono e si organizzano in Basilica.
Tanti devoti, suore e missionari, sparsi
nel mondo, grazie a Verso L’Avvenire
partecipano e sono informati sulle
attività della nostra Basilica.
Verso L’Avvenire viene spedito a chiunque
ne faccia richiesta, senza una particolare
quota di abbonamento annuale; e noi siamo
riconoscenti per qualsiasi forma di aiuto.
La nostra redazione vi esprime con grande
gioia, riconoscenza e ammirazione
il sostegno che vorrà darci anche nel 2012.
INFORMAZIONI
Segreteria Basilica-Santuario
Tel e Fax 0833/758636
[email protected] www.basilicaleuca.it
Conto Corrente postale N. 14736730
intestato a Santuario Santa Maria di Leuca
Piazza Giovanni XXIII
73040 Marina di Leuca
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