LA PAROLA DEL VESCOVO SOMMARIO INFORMAZIONI UTILI 3 La Parola del Vescovo 4 Editoriale 6 Insediamento Mons. Gerardo Antonazzo 10 “Il Signore ti benedica e ti custodisca” 16 “Da oggi questa è la tua nuova casa” 18 “La Madonna de finibus terrae punto di riferimento per l’intero Salento” 20 “Entro nella casa di Maria da pellegrino” 24 E’ giunto tra noi Padre Mario, missionario della Consolata 26 Confraterinite pugliesi a Leuca il 19 e 20 maggio 2012 27 Quaresima-Pasqua in Basilica proposte di vita. 28 Vita della Basilica 30 “Oasi Santa Maria di Leuca” 31 Anniversari di Matrimonio Sagrestia Basilica: dalle ore 7,00 alle ore 12,30 dalle ore 15,00 alle ore 19,00 Prenotazioni Sante Messe: dalle ore 7,00 alle ore 12,30 dalle ore 15,00 alle ore 19,00 Ci si può servire anche del CCP 14736730 Celebrazione Battesimo: Prima e terza domenica ogni mese ore 11,00 Celebrazione Matrimonio: Informazioni presso il Rettore della Basilica. Tel. 0833-758636 Sala Confessioni: Tutti i giorni negli orari di apertura della chiesa. Indirizzo: Piazza Giovanni XXIII 73040 Marina di Leuca (Lecce) ww.basilicaleuca.it - [email protected] RECAPITI TELEFONICI Sagrestia Tel./Fax. 0833 758636 Suore “Figlie Santa Maria di Leuca” Tel. 0833 758758 Oasi Santa Maria di Leuca Tel. 0833 758555 Ristorante Albergo del Santuario Tel. 0833 758696 - www.albergodelsantuario.it Casa per Ferie Maris Stella Tel. 0833 758704 - www.marisstellaleuca.it Libreria del Santuario Tel./Fax. 0833 758696 Per prenotare visite al Museum “Vito Mele”, alla Pinacoteca e alla monumentale Via Crucis Tel. 0833-758636 [email protected] IN COPERTINA: Le montagne della Calabria viste da Santa Maria di Leuca. In primo piano Punta Ristola. (Ph. M. Rosafio) DIRETTORE Mons. Gerardo Antonazzo [email protected] RESPONSABILE Michele Rosafio DIREZIONE E REDAZIONE Piazza Giovanni XXIII 73040 S. Maria di Leuca Tel. 0833-758636-758696 www.basilicaleuca.it 2 STAMPA Pubbligraf-Alessano (Le) AVVISO AI LETTORI Caro lettore, il suo indirizzo fa parte dell’archivio elettronico del nostro periodico. Nel rispetto di quanto stabilito dal Decreto Legi- slativo n. 196/2003 per la tutela dei dati personali chiamata “privacy”. Comunichiamo che tale archivio è gestito dalla Basilica-Santuario di Santa Maria di Leuca. I suoi dati, pertanto, non saranno oggetto di comunicazione e diffusione a terzi. Per essi Lei potrà richiedere, in qualsiasi momento, modifiche, aggiornamento, integrazione o cancellazione scrivendo all’attenzione del Direttore di Verso L’Avvenire, Piazza Giovanni XXIII 73040 - S. Marina di Leuca (Lecce). Voglio una vita piena di...Vita! Dalla lettera ai giovani per il tempo di Quaresima-Pasqua 2012 L a Pasqua è la festa di Cristo risorto, cioè l’esplosione di una vita piena di Vita. Nella luce del Risorto, la vita appare una realtà meravi- gliosa. E voi, cari giovani, considerate la vita la meraviglia delle meraviglie? Oppure, per voi, la vita è un fatto scontato, banale, insignificante, un evento come ve ne sono tanti, un “caso”, uno “sbaglio” della natura? ... E ancora: Cosa occorre fare di fronte a questi fatti “nudi e crudi” che accodono nel nostro tempo? Dobbiamo forse arrenderci o non dobbiamo piuttosto chiederci: Siamo nati per morire, anzi per cercare la morte? Non è la stessa vita a ribellarsi a questo triste pensiero? Il desiderio di vivere non è più forte fi qualsiasi impulso di morte? No, non bisogna arrendersi. Nonostante tutto, la vita è un bene o piuttosto una possibilità di bene. vivere è come fare l’esperienza di correre su una pista che rasenta un burrone. Sembra quasi di cadere in esso, ma alla fine si può prendere la strada giusta. E tutto ciò rende più vero il volto della vita. Se, poi, ci domandassimo che cosa rende meravigliosa la vita fino a trasformarla in un paradiso, allora dovremmo ascoltare il suggerimento di don Tonino Bello, per il quale «vivere non è trascinare la vita, non è strapparla, non è rosicchiarla: vivere è abbandonarsi come un gabbiano all’ebbrezza del vento; vivere è assaporare l’avventura della libertà, vivere è stendere l’ala, l’unica ala con la fiducia di chi sa di avere nel volo un partner hrande come Te”. Cari giovani, se scoprirete Cristo come Vita della vostra vita, la vostra esistenza si trasformerà in un paradiso e sperimenterete che la vita è la meraviglia delle meraviglie! Per questo vi invito a ripetere nel silenzio del cuore le parole di un canto che inneggia a Cristo con questa espressione: «Tu sei la mia vita, altro io non ho». Se sentirete nell’intimo dell’anima la dolcezza di queste parole, forse sperimenterete la meravigliosa bellezza della vita. E sarà la più bella forma di preghiera. vi saluto con affetto, Buona Pasqua! Il vostro Vescovo + Mons. Vito Angiuli 3 VERSO l’Avvenire EDITORIALE E’ con viva trepidazione d’animo e intensa commozione spirituale che mi rivolgo a tutti i Lettori del periodico della Basilica-Santuario di Santa Maria di Leuca “Verso l’Avvenire”, per esprimere il mio cordiale e affettuoso saluto, insieme con il sincero ringraziamento per l’accoglienza che riservate a questo strumento di dialogo, di informazione socio-religiosa, e di estesa condivisione della diffusa devozione alla Madonna di Leuca. Mons. Vito Angiuli, nostro amato e illuminato pastore, mi ha chiesto di raccogliere il testimone della guida della Basilica di Santa Maria di Leuca dalle mani e, soprattutto, dal cuore del carissimo mons. Giuseppe Stendardo, che con il suo zelo intraprendente ha saputo dare anche a questa Rivista uno slancio decisivo per la sua ramificata diffusione. Il mio fraterno apprezzamento si estende a tutto l’impegno intelligente e generoso con cui don Giuseppe ha diretto l’attività pastorale della Basilica nei ventidue anni spesi per la crescita della devozione alla Madonna, invocata con il prezioso e significativo titolo di “Santa Maria de finibus terrae”. D’altra parte sono profondamente convinto che proprio perchè molto è stato fatto, si deve fare ancora molto di più. Sono convinto che “Verso l’Avvenire” continuerà a trovare una felice accoglienza nelle vostre case e nelle vostre attenzioni di Lettori, profondamente legati all’attività spirituale della Basilica. La Rivista permette di allargare sempre di più i confini delle relazioni, delle amicizie, degli affetti spirituali; e senza dubbio continuerà a contribuire alla crescita dell’estesa famiglia dei devoti della Madonna. Carissimi, il titolo della Rivista contiene uno straordinario e attuale programma di vita: ci invita, infatti, a guardare avanti, a saper andare “Verso l’Avvenire”, appunto. Viviamo tutti, come singoli e come famiglie, un momento non facile per la società civile e per il sistema economico –finanziario: l’invito a guardare verso il futuro richiede molta audacia e fiducia nel nostro animo. Dove attingere questa forza spirituale se non dalla certezza di poter contare sulla provvidenza di Dio che è Padre? Dice Gesù: “Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro?” (Mt 6,26). 4 E allora vi dico “Coraggio!”: scrolliamoci da dosso tristezze e rassegnazioni deprimenti, il Signore Dio, quando permette qualche prova, suscita sempre una via d’uscita, una soluzione, una salvezza insperata. Lui è, e rimane Padre: non ci darà mai uno scorpione al posto di un pesce! Coraggio! Guardiamo avanti, incentivando però il senso della responsabilità di ciascuno, della collaborazione per il bene comune, il senso civico della giustizia e dell’adempimento dei propri doveri, della correttezza morale e comportamentale in tutti i settori lavorativi, la solidarietà sociale per una migliore distribuzione delle risorse, una rinnovata disponibilità alla carità per sostenere le angosce dei più poveri. Se guardiamo bene in faccia la realtà attuale, purtroppo dobbiamo avere il coraggio di riconoscere e ammettere le conseguenze di molti egoismi personali e sociali, di molte immoralità e abusi di potere, di esasperazione di privilegi e disonestà. Con quale risultato? Quello dello sbando sociale a motivo soprattutto dell’alto tasso di disoccupazione, del disagio psicologico, e non solo, così diffuso tra i giovani, delle gravi ristrettezze di vita per le famiglie affossate tra mille difficoltà di sopravivenza. Guardiamo al nostro Avvenire con la fiducia nell’opera di Dio: Maria di Nazareth ci insegna a credere in un Dio capace di gettare luce sulle nostre tenebre, speranza nel cuore delle nostre delusioni, collaborazione e comunione negli anfratti delle nostre solitudini, risurrezione nell’esperienza difficile e drammatica di ogni croce. Mons. GerardoAntonazzo Rettore-Parroco ORARI FUNZIONI RELIGIOSE FERIALE (Lunedì-Sabato) Ss. Messe 8,00 - 17,00 Santo Rosario ore 16,15 DOMENICA 8,00 - 9,00 - 10,00 - 11,00 - 17,00 - 18,00 ADORAZIONE EUCARISTICA Giovedì, dopo la S. Messa delle ore 17,00 5 VERSO l’Avvenire INSEDIAMENTO NUOVO RETTORE Benvenuto tra noi M ons. Gerardo Antonazzo è il nuovo Rettore-Parroco della Basilica di Santa Maria de finibus terrae. Il suo insediamento è avvenuto domenica 1° gennaio con una solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da S.E. Mons. Vito Angiuli, vescovo della Diocesi Ugento-Santa Maria di Leuca. Presenti autorità civili e militari, i parenti di Mons. Antonazzo e tantissimi fedeli, insieme agli scout di Corsano. Il vescovo con il nuovo parroco ed i sacerdoti che hanno concelebrato sono entrati processionalmente in chiesa accompagnati dal canto “Adeste fideles”. Dopo il saluto del vescovo è stato letto il decreto di nomina al quale è seguita la preghiera di benedizione e i riti esplicativi. Il Vescovo ha consegnato a Mons. Antonazzo l’aspersorio, con il quale, dopo se stesso, ha benedetto i fedeli attraversando la navata della Basilica. Ricca di spunti di riflessione l’omelia di Mons. Angiuli che si è soffermato sul significato del primo giorno dell’anno, e su Maria: “L’aurora della salvezza, l’evento stupendo che annuncia il sorgere del sole di giustizia, Cristo Signore. Come ogni aurora, la luce di questo primo giorno dell’anno sorge ad Oriente, e all’inizio, è appena visibile nella notte, tanto da sembrare solo un lieve impallidire del cielo”. 6 7 VERSO l’Avvenire BENVENUTO TRA NOI Rivolgendosi al nuovo Rettore-Parroco ha continuato: Dopo aver brillantemente assolto molti e prestigiosi incarichi pastorali, incominci oggi una nuova fase della tua vita e della tua esperienza sacerdotale: mettere la tua persona e la tua saggezza pastorale a servizio della Madre di Dio, perché la sua casa diventi un faro luminoso per la Chiesa di Ugento-Santa Maria di Leuca. Ti porgiamo lo stesso augurio che Mosé rivolse agli israeliti: “Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace” (Nm 6, 24-26). Terminata l’omelia Mons. Antonazzo ha rinnovato le promesse fatte nel giorno della sua ordinazione sacerdotale. Dopo la liturgia Eucaristica e i Riti di Comunione, il cancelliere ha dato lettura del verbale sottoscritto dal vescovo, dal parroco da quattro testimoni e dal cancelliere. Per la comunità parrocchiale è intervenuto Emanuele Stasi: “Troverai qui i frutti di quanto don Giuseppe ha seminato nel corso di questi lunghi anni di ministero sacerdotale. Ti proponiamo, in aderenza a quanto fin qui intrapreso, di investire con coraggio e senza limiti le tue energie per la vita di questo Santuario che vede, soprattutto nei mesi estivi, la presenza di tantissimi pellegrini fedeli e devoti della Vergine Santissima di Leuca”. È seguito il saluto del sindaco di Castrignano del Capo, dott.ssa Anna Maria Rosafio: “Vogliamo costruire insieme, come istituzioni, la realtà in cui viviamo, dandole una dimensione di paese in cui tutti ed ognuno si riconoscono ed operano per il 8 bene comune”. A conclusione Don Gerardo ha ringraziato tutti i presenti. “Entro nella Casa di Maria da pellegrino; mi immergo e mi lascio trasportare dal flusso ininterrotto di fede e di supplica rivolta a Maria da parte di migliaia di credenti che nei secoli, in questo luogo, hanno cercato e trovato la misericordia del Padre, la pace interiore, la rinascita della speranza”. Mons. Gerardo Antonazzo è nato a Supersano (Le) il 20 maggio 1956, ordinato sacerdote a Supersano il 12 settembre 1981, educatore fino al 1987 al Pontificio seminario Romano Maggiore e rettore del Seminario vescovile di Ugento dal 1987 al 1995. Mons. Antonazzo si è laureato in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma con specializzazione in Re Biblica presso il Pontificio Istituto Biblico in Roma. Vicario episcopale per la pastorale diocesana dal 2000 al 2010 e Vicario Generale Diocesano dal 6 gennaio 2010. Dal primo aprile, giorno della morte di Mons. De Grisantis, a dicembre 2010 è stato Amministratore diocesano della diocesi di UgentoSanta Maria di Leuca. Ricopre l’incarico di direttore della scuola diocesana di formazione teologico-pastorale. È stato anche incaricato diocesano per la pastorale giovanile sino al 2009, ideatore e animatore della Scuola di Preghiera per i giovani. Sin dal 1997 ha condotto i giovani della diocesi alle varie Giornate Mondiali della Gioventù iniziando da quella di Parigi. Con il Centro Diocesano di Pastorale Giovanile, ha promosso corsi di formazione per animatori di gruppi giovanili delle varie parrocchie. Parroco della parrocchia “S. Sofia” in Corsano (Le) dal 1995 al 2004. Assistente Ecclesiastico dell’Equipe Notré Dame. Assistente Ecclesiastico dell’Agesci Parroco della Parrocchia “Sant'Andrea Apostolo” in Presicce dal 2004 a dicembre 2011. Michele Rosafio Accoglienza dei pellegrini Per organizzare al meglio l’accoglienza invitiamo i Parroci ed i capigruppo a prenotare la visita e le celebrazioni alla Basilica di Leuca. CENTRO INFORMAZIONI Tel e fax 0833-758636 [email protected] 9 VERSO l’Avvenire OMELIA DEL VESCOVO MONS. VITO ANGIULI “Il Signore ti benedica e ti custodisca” Caro don Gerardo, questo giorno, inizio del nuovo anno sociale, porta con sé il sigillo della novità e delle primizie. Da sempre l’uomo ha sentito l’ebbrezza di questa ricorrenza. I calendari dei popoli antichi fissavano l’inizio dell’anno in primavera. Ai loro occhi, questa stagione sembrava il periodo più opportuno per associarvi l'inizio dell'anno. La primavera, infatti, è la stagione della rinascita, della nuova semina, della fioritura. I babilonesi festeggiavano il capodanno con la prima luna nuova dopo l'equinozio di primavera. I cinesi, invece, collocano il capodanno lunare nel periodo che va dal 21gennaio al 19 febbraio, in corrispondenza della seconda luna nuova dopo il solstizio d’inverno e lo chiamano il tempo dell’inizio, il primo giorno, il primo giorno del primo mese, l’inizio della prima luna, il primo mattino dell'anno. La stessa idea è presente nella cultura ebraica e romana. Per gli ebrei e gli antichi romani il nuovo anno inizia in primavera. Il primo mese dell'anno, infatti, era il mese di marzo. Fu Giulio Cesare, nel 46 a.C., a sincronizzare il ritmo del tempo con il sole e a creare quelloche ancora oggi è conosciuto come il calendario giuliano, il quale fissa l’inizio dell'anno nuovo il primo gennaio. 10 Questo intreccio tra inverno e primavera, quasi l’una sia nell’altro o l’una promani dall’altro, contiene una profonda verità che il proverbio popolare esprime con il seguente aforisma “sotto la neve pane” e che il poeta evoca con questa espressione: "I fiori di primavera sono i sogni dell’inverno raccontati, la mattina, al tavolo degli angeli" (Kahlil Gibran). Sono parole queste che magnificano il miracolo della germinazione, il processo della trasformazione, il prodigio del cambiamento, l’intuizione del momento in cui una certa evoluzione è già iniziata, ma rimane nascosta e, dunque, non ancora visibile agli occhi. Si esalta, cioè, la saggia legge della natura e il sapiente ordinamento della vita. Il segreto della crescita è riposto nel seme e nelle radici. Se, ad esempio, osserviamo una semplice ghianda (frutto e seme al tempo stesso) si vede solo un piccolo e delizioso insieme di materia vegetale, ma dietro le lucide pareti del suo involucro, nel grande mondo dell’invisibile agli occhi, esiste una potente spinta futura, quella mutarsi in quercia. E così, se prendiamo un qualsiasi bulbo, ammasso informe di materia vegetale, e lo piantiamo e innaffiamo con cura, esso farà spuntare il fiore che è destinato a diventare – niente di diverso da quello che è – perché dentro di sé nasconde il suo futuro. Ciò che accadrà in seguito è, in qualche modo, contenuto nella precedente forma di vita. Nelle situazioni grandi e piccole dell’esistenza bisogna essere attenti ai germi e al seme: se si conosce il nucleo centrale dell’energia che è contenuta in un seme si è in grado di prevederne il suo sviluppo futuro. Occorre, pertanto, rendersi sensibili al passaggio dall’invisibile al visibile e considerare con stupore l’inizio del nuovo anno nel quale è nascosto il dinamismo del tempo che viene. Quando un processo è iniziato, è bene favorirlo senza forzarlo. E per far questo, non c’è altro da fare se non aspettare che si dispieghi completamente la sua energia interiore. Il seme nella terra vuole solo germogliare, il primo giorno dell’anno chiede solo che scorra il tempo necessario per manifestare il suo splendore. Oggi, festeggiamo qualcosa che esiste già, anche se invisibile a occhio nu- 11 OMELIA DEL VESCOVO MONS. VITO ANGIULI do. Questo è il senso profondo del primo giorno dell’anno, festa di primavera celebrata nel bel mezzo della stagione invernale. Esso contiene in sé uno straordinario valore antropologico perché dispiega un nuovo orizzonte di vita e annuncia una nuova promessa di speranza. Purtroppo gli uomini dimenticano il contenuto simbolico di questa ricorrenza e, spesso, la vivono solo come occasione di divertimento momentaneo e di gioia chiassosa. Nella poesia, Il primo giorno dell’anno, Pablo Neruda richiama il senso di questo avvenimento. Così egli scrive: Lo distinguiamo dagli altri come se fosse un cavallino diverso da tutti i cavalli. Gli adorniamo la fronte con un nastro, gli posiamo sul collo sonagli colorati, e a mezzanotte lo andiamo a ricevere come se fosse un esploratore che scende da una stella. Come il pane assomiglia al pane di ieri, come un anello a tutti gli anelli... La terra accoglierà questo giorno dorato, grigio, celeste, lo dispiegherà in colline lo bagnerà con frecce di trasparente pioggia e poi lo avvolgerà nell’ombra. Eppure piccola porta della speranza, nuovo giorno dell’anno, sebbene tu sia uguale agli altri come i pani a ogni altro pane, ci prepariamo a viverti in altro modo, ci prepariamo a mangiare, a fiorire, a sperare. La Chiesa accoglie la grazia del nuovo anno e partecipa alla gioia che si diffonde nel mondo e nel cuore degli uomini. Essa, però, con gli occhi della fede, vede qualcosa di più 12 VERSO l’Avvenire profondo: scorge l’avvento di Cristo, e in lui comprende che il tempo ha raggiunto la sua pienezza e la storia ha trovato il suo punto focale. Nella pienezza del tempo, il Verbo incarnato si manifesta come il centro, il vertice e il senso del tempo. E la figura della Madre che mostra il suo Bambino rappresenta il segno della vita che ritrova il suo nuovo inizio e si protende verso il suo giusto compimento. Questa prospettiva cristiana non è assente da altri mondi culturali. Per i greci, ad esempio, (ma anche per gli egiziani) l'anno nuovo è simboleggiato dalla figura di un bimbo appena nato. Si tratta dell’annuale rinascita di Dioniso, segno e annuncio di fertilità e ricchezza. Per noi, cristiani, il Bambino Gesù è il tempo nuovo che avanza, la speranza della rigenerazione del mondo, il misterioso avvento del Regno di Dio che, come un seme, progressivamente germoglia e fiorisce, e crea cieli nuovi e terra nuova. Caro don Gerardo, la tua missione di Rettore-Parroco del Santuario di Leuca prende avvio nel contesto temporale dell’inizio dell’anno, caratterizzato dal forte sapore antropologico e spirituale. È un nuovo inizio, una nuova ripresa, un nuovo cominciamento, una nuova prospettiva ministeriale, un nuovo programma pastorale. Per questo, si addice, in modo particolare a te, la bellissima espressione di Gregorio di Nissa: "Non mancherà mai lo spazio a chi corre verso il Signore. Chi ascende non si ferma mai, va da inizio in inizio, secondo inizi che non finiscono mai". 13 OMELIA DEL VESCOVO MONS. VITO ANGIULI Dopo aver brillantemente assolto molti e prestigiosi incarichi pastorali, incominci oggi una nuova fase della tua vita e della tua esperienza sacerdotale: mettere la tua persona e la tua saggezza pastorale a servizio della Madre di Dio, perché la sua casa diventi un faro luminoso per la Chiesa di Ugento-Santa Maria di Leuca. Ti porgiamo lo stesso augurio che Mosé rivolse agli israeliti: “Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace” (Nm 6, 24-26). Sulla scia dell’impulso dato da Mons. Giuseppe Stendardo, che ancora una volta ringrazio per il suogeneroso impegno, ti invito a fare di questo luogo mariano, così caro al popolo di Dio, il centro propulsore della devozione alla Madonna, il cenacolo di tutti gli innamorati della Vergine Maria, la tenda dove accogliere tutti i pellegrini, l’arca dove è conservato la dolcissima effige della Vergine de finibus terrae, la scuola della fede, della speranza e della carità perché tutti i cercatori di Dio trovino nella Madre di Dio la maestra e la guida sicura del loro cammino spirituale. “Chi è costei che sorge co- 14 VERSO l’Avvenire me l’aurora, bella come la luna, fulgida come il sole, terribile come schiere a vessilli spiegati?”, canta lo sposo innamorato del Cantico dei Cantici (Ct 6,10). È la donna del nuovo inizio, la primavera che annuncia il germogliare della vita nuova, la radice in terra fertile da cui sboccia il santo germoglio, il luminoso raggio da cui procede la luce vera che rischiara le tenebre del mondo, il chiarore mattutino che annunzia la venuta del sole splendente. Sì, Maria è l’aurora della salvezza, l’evento stupendo che annuncia il sorgere del sole di giustizia, Cristo Signore. Come ogni aurora, la luce di questo primo giorno dell’anno sorge ad Oriente, e all'inizio, è appena visibile nella notte, tanto da sembrare solo un lieve impallidire del cielo. In seguito, la luminosità si sprigiona prima lentamente, poi in fretta e sempre più in fretta, fino al momento in cui il nascere della luce è così vittorioso e ardente, e lo splendore del sole è così accecante, per gli occhi abituati alla notte, da divampare sul filo dell'orizzonte come una fiammata di luce incandescente. Maria è il signum magnum (Ap 12,1) luce splendente che annuncia il meriggio: l’alba dell’infinito amore e dell’ardente tenerezza di Dio; lo sguardo materno e appassionato della divina misericordia: la “Benedetta” che genera il “Benedetto”, sorgente di ogni benedizione. Caro don Gerardo, con questa liturgia eucaristica, dedicata alla Madre di Dio, la Chiesa di Ugento-Santa Maria di Leuca, attraverso la mia persona, ti affida alla Vergine de finibus terrae, primavera che prelude a una nuova stagione di vita. Servila e invocala continuamente, per te e per tutti noi. E accorda la tua preghiera accorata e filiale con le parole di Paolo VI: "Maria, tu il preludio, Maria, tu l’aurora, Maria, tu la vigilia, Maria, tu la preparazione immediata, che corona e mette termine al secolare svolgimento del piano divino della redenzione; tu il traguardo della profezia, tu la chiave d’intelligenza dei misteriosi messaggi messianici, tu il punto d’arrivo del pensiero di Dio, “termine fisso d’eterno consiglio”". 15 VERSO l’Avvenire SALUTO DI BENVENUTO “Da oggi questa è la tua nuova casa” Ecc. Rev.ma, autorità civili e militari, fedeli tutti, sono trascorsi solo pochi giorni dal saluto a don Giuseppe, che per raggiunti limiti di età, ha lasciato questa Parrocchia, tant’è che il suo ricordo rimarrà indelebile nei nostri cuori per tutto ciò che ha saputo trasmetterci e comunicarci. Siamo di nuovo qui riuniti, nella Casa del Signore, per accogliere il nostro nuovo pastore che Dio ci ha voluto concedere secondo la sua volontà, attraverso il ministero del Vescovo. A nome di tutta la comunità desidero dare un caloroso benvenuto a don Gerardo, nuovo parroco della Parrocchia Annunciazione Maria Vergine e Rettore della Basilica di Santa Maria de finibus terrae. L’arrivo del nuovo parroco suscita in noi tutti una forte emozione e un senso di gratitudine. Una gratitudine che esprimiamo innanzitutto al nostro vescovo che ha voluto donare alla nostra comunità un nuovo pastore. Grazie, Eccellenza per la sua premura e la sua paternità. Carissimo don Gerardo da oggi questa è la tua nuova casa, e noi siamo la tua nuova famiglia! Siamo sicuri che il Signore ti darà l’aiuto necessario per svolgere il delicato ed impegnativo compito che oggi assumi. Molti di noi già ti conoscono ed hanno avuto modo di apprezzare il tuo carisma, la tua umanità, ma anche la tua energia spirituale che hai saputo infondere alle comunità di Corsano e di Presicce, dove hai lasciato un ottimo ricordo e tanta gente che ti vuole bene. Troverai qui i frutti di quanto don Giuseppe ha seminato nel corso di questi lunghi anni di ministero sacerdotale. Ti proponiamo, in aderenza a quanto fin qui intrapreso, di investire con coraggio e senza limiti le tue energie per la vita di questo Santuario che vede, soprattutto nei mesi estivi, la presenza di tantissimi pellegrini fedeli e devoti della Vergine Santissima di Leuca. 16 Da parte nostra vogliamo essere dei cristiani corresponsabili della missionarietà della Parrocchia e ti promettiamo di aiutarti con la preghiera e con l’azione per superare più agevolmente le eventuali difficoltà, desiderosi di crescere nella fede. La Madonna de Finibus Terrae accompagni il tuo cammino, don Gerardo e quello di ciascuno di noi, in questa nuova avventura che il Signore ci chiama a vivere. Benvenuto don Gerardo! 17 VERSO l’Avvenire SALUTO DEL SINDACO ANNA MARIA ROSAFIO “La Madonna «de Finibus Terrae» punto di riferimento per l’intero Salento” E’ per me motivo di gioia poter porgere, a nome di tutta la cittadinanza e dell’Amministrazione Comunale, un referente saluto al nostro Vescovo, Mons. Vito Angiuli, che è qui questa sera per accogliere Mons. Gerardo Antonazzo, quale penitenziere e parroco di questa Basilica, al quale rivolgo un altrettanto cordiale e caloroso benvenuto. Un saluto ed in particolare ringraziamento va a don Giuseppe Stendardo, che lascia in questo luogo la sua impronta profonda, un’impronta di insegnamenti, di azioni e di opere, quanto mai concrete ed efficaci, sorrette da una grande fede che tutti noi abbiamo percepito. Eccellenza, noi conosciamo bene l’importanza che questo luogo riveste per il nostro territorio e comprendiamo la peculiarità che bene si presta ad accogliere coloro che desiderano trascorrere momenti di preghiera e di meditazione o che semplicemente desiderano assaporare l’atmosfera che, per la bellezza del cielo e del mare, qui è possibile respirare. È evidente che in una comunità come questa, frequentata da gente di origini e provenienze diverse, oltrechè punto di riferimento per l’intera diocesi, la presenza ed il ruolo del parroco assume un’importanza particolare. Negli anni in cui Don Giuseppe, ha svolto il suo ministero Santa Maria di Leuca è molto cambiata: per le opere realizzate, per la capacità di accogliere, di guidare, di ascoltare. In questi anni inoltre, abbiamo avuto la grazia della visita del più illustre pellegrino della Basilica: il Santo Padre. Quell’evento, ha visto una strettissima collaborazione tra Parrocchia e Comune. 18 Da qui in avanti probabilmente, saranno molte le iniziative per cui ci sarà bisogno di concentrare impegno e passione per dare impulso alla solidarietà ed alla crescita di quel sentirsi comunità; che sono riferimenti prioritari e fondamentali per ciascuno di noi. Caro Don Gerardo, nell’assumere il mio mandato di Sindaco, mi sono riproposta di lavorare per tante cose. Via via che passa il tempo però, mi convinco sempre di più, che per essere veramente al servizio della mia comunità devo sforzarmi di essere soprattutto un operatore di pace e di giustizia. Il Papa oggi, nel suo messaggio per la giornata per la Pace, mi ha confermato che è prioritario educare i giovani alla giustizia ed alla pace. Perciò credo non sia fuori luogo, chiedere a te, nell’esercitare il tuo ruolo di guida e di pastore di una delle comunità di questo territorio comunale, di aiutarci, vista anche la tua esperienza a servizio della pastorale giovanile, ad educare particolarmente le giovani generazioni. Occorre lavorare insieme per riscoprire questi valori ed a contrastare la tendenza a restringere l’area dell’impegno e ad allargare quella dell’indifferenza: un fenomeno questo che, alimenta il rinchiudersi nel privato, con conseguenze negative nella realtà sociale che ci circonda. Come vedi Don Gerardo, le aspettative legate alla novità del tuo arrivo sono tante. I temi su cui riflettere, dialogare e agire come comunità, non mancano. Vogliamo costruire insieme, come istituzioni, la realtà in cui viviamo, dandole una dimensione di paese in cui tutti ed ognuno si riconoscono ed operano per il bene comune. Con sincera amicizia, fin d’ora, ti assicuro il mio sostegno, dell’Amministrazione Comunale e della comunità civile che rappresento. La Vergine di Leuca a cui è dedicata questa Basilica, non mancherà di darci una mano e di accompagnare il nostro cammino. E con un grazie anticipato per la tua presenza ed il tuo impegno, ti auguro buona permanenza e buon lavoro. 19 SALUTO DEL RETTORE-PARROCO MONS. ANTONAZZO “Entro nella casa di Maria da pellegrino” “Dio che ha iniziato in te la sua opera, la porti a compimento” I l rito dell’immissione di un nuovo Parroco, nel momento conclusivo si esprime proprio con queste significative parole. Sì, Dio è continuamente all’opera nella creazione, e in modo speciale nella vita misteriosa di ciascuno. A volte, però, ha un modo sorprendente di intervenire: completa, infatti, l’opera delle sue creature, invitando a ricominciare, chiama spesso a lasciare qualcosa per nuove partenze, per nuovi cominciamenti, per nuovi inizi. Ecco perché ho rinnovato oggi davanti alla Chiesa ancora una volta le mie promesse sacerdotali, con le quali mi impegno totalmente per il nuovo ministero pastorale che mi viene affidato. Con questa logica sorprendente Dio ritorna sulla sua creatura, e con l’abilità artigiana di un vasaio tutto concentrato sull’opera delle sue mani, la modella ancora, la riplasma, la purifica, perché corrisponda sempre meglio, anche se mai compiutamente, alle sue attese. Grazie, mio Dio, perché fai sempre di testa tua! A te S. Maria de finibus terrae affido, oggi e ogni giorno, il mio Vescovo, complice lui stesso di questa strana logica di Dio: Lei, Eccellenza, mi chiama nel nome del Signore a questo nuovo compito, entusiasmante ed esigente al contempo. Grazie per le espressioni usate verso la mia persona nella sua Omelia, come anche nel testo della Bolla di nomina che è stata letta all’inizio di questa solenne celebrazione. Nelle sue attese leggo il particolare carico di fiducia da parte della mia Chiesa, che spero di corrispondere con tutte le mie forze e dedizione. Lei mi ricorda che questo nuovo ministero pastorale è soprattutto ministero di Ascolto e di Accoglienza, ministero di Riconciliazione, ministero di Consolazione, ministero di Santificazione. 20 VERSO l’Avvenire A te S. Maria de finibus terrae affido la gratitudine per il carissimo mons. Giuseppe Stendardo, infaticabile e generoso, e la mia riconoscenza a tutti i sacerdoti che negli anni hanno collaborato nell’attività spirituale del Santuario. Ringrazio anche mons. Benedetto Serino, mons. Domenico De Giorgi e mons. Giuseppe Martella per la preziosa disponibilità ad esercitare nella Basilica il loro ministero sacerdotale maturo, saggio, equilibrato, santo. Un fraterno saluto e un amabile pensiero lo riservo per tutti i miei carissimi confratelli sacerdoti, particolarmente per quanti oggi hanno potuto condividere questa solenne concelebrazione eucaristica. A te S. Maria de finibus terrae affido la mia cordiale gratitudine per l’affetto delle comunità alle quali sono stato più direttamente legato nei miei precedenti anni di ministero: la Comunità di Supersano, mia parrocchia di origine, le indimenticabili comunità parrocchiali di Corsano e Presicce. Un cordiale ringraziamento anche a tutti gli amici che provengono da diverse altre parrocchie della Diocesi. A te S. Maria de finibus terrae affido la Comunità religiosa delle Figlie di Santa Maria di Leuca così preziose nell’accoglienza dei pellegrini e devoti, e la comunità religiosa delle Compassioniste Serve di Maria, insieme con i loro, e nostri, cari anziani, ospiti delle loro cure amorevoli e materne. La mia cordiale gratitudine al bellissimo Coro che sempre impreziosisce il decoro della liturgia della Basilica. Ringrazio per la loro amichevole partecipazione a questo sacro rito i sigg. Sindaci di Supersano, di Corsano, di Presicce e di Gagliano. Esprimo il mio cordiale apprezzamento alle carissime Suore Marcelline per l’infaticabile opera di carità e assistenza svolta anche in questo territorio di Santa Maria di Leuca con l’attività del “Centro dialisi Santa Marcellina”. A te S. Maria de finibus terrae affido il prezioso compito che le Autorità civili e Militari sono chiamate a svolgere a favore di questo territorio particolarmente benedetto da Dio e solcato dalla devozione dei molti pellegrini. Al sig. Sindaco di Castrignano, dott.ssa Anna Maria Rosafio, e a tutte le Autorità civili e militari la mia sincera e fattiva collaborazione. Entro nella Casa di Maria da pellegrino; mi immergo e mi lascio trasportare dal flusso ininterrotto di fede e di supplica rivolta a Maria da parte di migliaia di credenti che nei secoli, in questo luogo, hanno cercato e trovato la misericordia del Padre, la pace interiore, la rinascita della speranza. 21 SALUTO DEL RETTORE-PARROCO MONS. ANTONAZZO Gratitudine e confusione, indegnità e fiducia, inadeguatezza e stupore prendono il sopravvento oggi nel mio cuore, colmo, oltre ogni misura, di intense emozioni spirituali, anche contrastanti. E da pellegrino, mi rivolgo anch’io a Maria, con l’umiltà di una preghiera semplice, impregnata di intimi affetti. Santa Maria de finibus terrae, Madre di Dio e Madre della Chiesa, Volto dolcissimo e delicato sguardo, Madre e Figlia, Discepola e Maestra, Serva del Signore e Regina dell’universo, Il tuo sguardo è ricerca ansiosa, il tuo sorriso un delicato invito, tenero abbraccio le carezzevoli mani, i tuoi lucidi occhi finestra sul Mistero, il tuo Volto sereno pacifica luce. La tua Presenza è per noi consegna del tuo Figlio, dono di grazia. Parola incarnata è il tuo Silenzio il tuo obbediente Amore è paradiso in terra, il tuo materno Affetto è tenerezza certa. La tua Casa è dimora, qui, di aneliti struggenti, il tuo Sì scioglie ingannevoli dubbi, le nostre domande sposano il tuo Dubbio, la tua Mano accompagna i nostri passi, la tua Bontà bonifica le nostre acredini. La tua Immagine è riflesso del Magnificat, il tuo sorriso riscalda invernali Tristezze, pentagramma di gratitudine è la tua Lode, la tua Intercessione incoraggia la nostra fiducia, la tua Gloria eterna bacia la nostra speranza. Amen. 22 VERSO L’Avvenire E’ giunto tra noi Padre Mario, missionario della Consolata A collaborare con Mons. Gerardo Antonazzo al servizio liturgico e pastorale della nostra Basilica è giunto da qualche giorno P. Mario Carparelli, missionario della Consolata. Questo suo intervento ci aiuta a conoscerlo meglio. R ingrazio il Signore e la Vergine Santa per avermi concesso di adempiere ad un mio pio desiderio. Non potevamo lasciare completamente il Salento dopo tanti anni di lavoro svolto, (dal 1930 circa) sia a Parabita (19281952) che a Pescoluse di Salve (1969-1984); senza contare i tanti Padri e Suore del Salento! Ringrazio ancora il Vescovo di Ugento, S.E. Mons. Vito per avermi accolto nella sua Diocesi; ringrazio il Rettore del santuario, Mons. Gerardo per l’accoglienza fraterna e Don Rocco Maglie (amico dei Missionari imc) per la sua buona parola nei miei riguardi. Sono P. Mario Carparelli, missionario della Consolata; non sono un salentino doc, ma un pugliese delle Murgie, di Fasano (Br). Ordinato Sacerdote nel 1965, ho lavorato per 30 anni nelle missioni del Kenya. Non ho fatto cose straordinarie, costruzioni di chiese o opere sociali, ma ho cercato di coltivare la fede tra i Kikuyu del Kenya e a costruire la Chiesa dello Spirito. 1- Nelle 15 missioni ove ho lavorato, ho curato la formazione dei catechisti, il catecumenato per tappe, per adulti e ragazzi, per condurli ai Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana. 2- Ho curato il servizio della Parola di Dio condotto dai laici, per le comunità che non avevano la Messa festiva, se non una volta al mese, per mancanza di sacerdoti. 3- Ho cercato di organizzare le “Piccole Comunità Cristiane di Base” (SCC), per incontri settimanali sulla parola di Dio, ecc. nell’interno di gruppi di famiglie della stessa zona. 4- Ho curato gruppi di ragazzi ministranti (chierichetti) in ogni villaggio delle missioni, ove ho visto sorgere con molto piacere, vocazioni sacerdotali e missionarie. 5- Ho ceduto, infine, 5 missioni – parrocchie su 15, al clero diocesano africano. Ora sono in Italia da 10 anni, per motivi di salute, e in Italia ho lavorato per l’animazione missionaria nel bresciano (4 anni); nelle Marche, (3 anni) nelle Diocesi di Fermo, Macerata e S. Benedetto del Tronto; e a Martina Franca, (circa 3 anni) con puntate nella Diocesi di Conversano-Monopoli. 23 MISSIONARIO AL SERVIZIO DELLA BASILICA Ora mi trovo qui, non come un “navigatore solitario”, ma mandato dal mio Superiore, a servizio del Santuario, per le confessioni e ministero, sempre come missionario della Consolata, teso all’animazione missionaria e vocazionale a favore della Diocesi e del mio Istituto. Praticamente continuo il buon servizio prestato per 4 anni, dal mio confratello P. Antonio Lasaponara, che tanti ricordano con riconoscenza. Cercherò di fare del mio meglio, secondo il ritmo della mia salute, e mi perdonerete se non riuscirò a fare sempre tutto. Il nostro Fondatore, B. Giuseppe Allamano diceva: “Fate bene il bene, perché il bene non fa rumore e il rumore non fa bene!”. Il mio programma è: Fede e Amore: far conoscere a far amare sempre di più Gesù e Maria. Spero mi aiuterete con la vostra preghiera. Grazie. P. Mario Carparelli imc Lavori di restauro per il faro di Capo S.Maria di Leuca Lavori di restauro per il Faro di Leuca. Nei giorni scorsi è stata ultimata l’impalcatura che riveste tutto il caseggiato e che ha resistito al forte vento del 1° febbraio scorso. I lavori, intemperie permettendo, dovrebbero finire a maggio per presentare, all’arrivo della prossima stagione turistica, il faro rimesso a nuovo. L’opera è stata realizzata nel 1865 su progetto dell’architetto Rossi ed è alta 49 metri. 24 VERSO l’Avvenire Confraternite pugliesi a Leuca, il 19 e 20 maggio 2012 L a Basilica di Leuca sarà, quest’anno, lo scenario ideale per l’VIII cammino di fraternità delle Confraternite Pugliesi. L’appuntamento è per il prossimo 19 e 20 maggio. Massiccia la partecipazione, sono attese, infatti, più di 13mila persone. Le confraternite sono state le forme più diffuse e preziose di aggregazione per la formazione cristiana dei laici, per la crescita spirituale di uomini e donne al servizio della carità verso gli ultimi. Per l’evento è nato un comitato organizzativo e numerosi saranno gli incontri per mettere a punto nei dettagli l’accoglienza. Il tema scelto per questo Cammino è: “LE CONFRATERNITE: PER EDUCARE ALLA VITA BUONA DEL VANGELO”. IL PROGRAMMA SI SVOLGERÀ NEL MODO SEGUENTE Sabato 19 Maggio 2012 – Centro Pastorale Diocesano- s.s. 275 Lucugnano-Alessano ore 17.00 Arrivi e Iscrizioni all’VIII Cammino Regionale ore 17.30 Preghiera Comunitaria ore 18.00 Saluti e presentazioni ore 18.30 Relazione del Prof. Giuseppe SAVAGNONE ore 19.30 Intervento di Mons. BRAMBILLA Per il dopocena è prevista l’esibizione del coro “SPIRITO D’ARMONIA”. Domenica 20 Maggio 2012 – Santuario Santa Maria de finibus terrae Ore 8.30 Arrivo delle Confraternite a Leuca Marina Ore 9.30 Inizio del Corteo, in pellegrinaggio verso la Basilica-Santuario della Madonna Ore 11.00 Celebrazione solenne della Santa Messa Ore 12.30 Pranzo (è stata firmata una Convenzione con i Ristoratori di Leuca per favorire il pranzo dei partecipanti al Raduno Regionale). 25 CALENDARIO DELLA QUARESIMA QUARESIMA-PASQUA IN BASILICA PROPOSTE DI VITA QUARESIMA 2012 Mercoledì delle Ceneri 22 febbraio 08.00 – 17.00 S.S. Messe, con imposizione delle Ceneri Giovedì 23 febbraio ore 18.00 Adorazione eucaristica Venerdì 24 febbraio ore 18.00 Via Crucis (Pineta), animata dai gruppi Scout SETTIMANA TEOLOGICA DIOCESANA: 27 FEBBRAIO - 02 MARZO Domenica 04 marzo 19.00 Catechesi degli adulti, alla luce della Sacra Sindone Giovedì 08 marzo 18.00 Adorazione eucaristica Venerdì 09 marzo 18.00 Via Crucis (Pineta), animata dalle Confraternite Domenica 11 marzo 19.00 Catechesi degli adulti, alla luce della Sacra Sindone Giovedì 15 marzo 18.00 Adorazione eucaristica Venerdì 16 marzo 18.00 Via Crucis (Pineta), animata dal Cursillo di cristianità Domenica 18 marzo 19.00 Catechesi degli adulti, alla luce della Sacra Sindone Giovedì 22 marzo 18.00 Adorazione eucaristica Venerdì 23 marzo Via Crucis (Pineta), animata dalle Religiose della Diocesi Domenica 25 marzo 19.00 Catechesi degli adulti, alla luce della Sacra Sindone Giovedì 29 marzo 18.00 Adorazione eucaristica Venerdì 30 marzo 18.00 Via Crucis (Pineta), animata dagli Operatori pastorali della Diocesi SETTIMANA SANTA 2012 Domenica delle Palme 01 aprile 11.00 Benedizione delle Palme (piazzale interno della Basilica) Mercoledì Santo 4 aprile 18.30 S. Messa Crismale nella Cattedrale di Ugento Giovedì Santo 5 aprile 08.00 Ufficio di lettura e lodi 18.30 S. Messa in Coena Domini 21.00 Adorazione eucaristica comunitaria Venerdì Santo 6 aprile 08.00 Ufficio di lettura e lodi 18.30 Liturgia della Passione e Adorazione della Croce 19.30 Processione, con celebrazione della Via Crucis Sabato Santo 7 aprile 08.00 Ufficio di lettura e lodi 22.00 Veglia Pasquale DOMENICA DI PASQUA S.S. MESSE SECONDO L’ORARIO FESTIVO 26 VERSO l’Avvenire Vita della Basilica NATALE E CAPODANNO IN BASILICA Le festività natalizie hanno registrato grande affluenza di pellegrini in Basilica. All’ingresso della chiesa le suore Figlie di Santa Maria di Leuca hanno allestito un semplice ma significativo presepe dedicato ai cinque continenti ed ambientato in quattro stagioni, prendendo spunto dai testi biblici. La nascita posta al centro della piccola stella indica Cristo, luce del mondo, e il compimento della promessa di salvezza e del disegno del Padre: “Fare di Cristo il cuore del mondo”. Essa è circondata dai cinque raggi di una piramide di stelle che rappresentano i cinque continenti: Oceania, Asia, America, Europa e Africa. MONS. D’AMBROSIO CON I GIOVANI IN VISITA IN BASILICA Mons. Domenico D’Ambrosio, Arcivescovo di Lecce, insieme ad un folto gruppo di giovani della diocesi hanno fatto visita alla Basilica di Leuca martedì 3 gennaio. Dopo una breve sosta al Belvedere e prima della celebrazione eucaristica hanno rinnovato l’atto di affidamento alla Vergine Santissima di Leuca, prendendo spunto dall’omelia di Benedetto XVI del 14 giugno 2008 in occasione della sua visita nella nostra terra: “Sul mare della vita e della storia, Maria risplende come Stella di speranza. Non brilla di luce propria, ma riflette quella di Cristo, Sole apparso all’orizzonte dell’umanità, così che seguendo la Stella di Maria possiamo orientarci nel viaggio e mantenere la rotta verso Cristo, specialmente nei momenti oscuri e tempestosi”. L’atto di affidamento a Maria si è concluso con il saluto alla Vergine di San Francesco d’Assisi; di seguito la Santa Messa celebrata da Mons. Domenico D’Ambrosio. 27 AVVENIMENTI CANTI NATALIZI CON LA SCHOLA CANTORUM DI LAVAGNO (VERONA) Gradita visita in Basilica, giovedì 5 gennaio, della Schola Cantorum “S.Pietro Apostolo” di Lavagno, in provincia di Verona. Il gruppo si compone di 30 elementi equamente distribuiti tra voci maschili e voci femminili. Ha sempre curato prevalentemente il repertorio di musica sacra per solennizzare le maggiori festività del ciclo liturgico e i momenti più significativi della comunità locale. Nel 2006 la Schola Cantorum ha celebrato solennemente il suo centenario animando una S. Messa all’altare della Cattedrale di San Pietro a Roma presieduta dal Card. Comastri e partecipando alla successiva udienza papale in sala Nervi. Nel corso di annuali viaggi in Italia e all’estero ha cantato nel Duomo di Barcellona, Budapest, Vienna, nel Santuario di Altotting, nella Basilica superiore di S. Francesco ad Assisi, ecc. MONS. ANTONAZZO INCONTRA GLI AMMINISTRATORI DI CASTRIGNANO DEL CAPO Mons. Gerardo Antonazzo, ad una settimana dal suo insediamento a nuovo rettoreparroco della Basilica di Leuca, ha incontrato gli amministratori di Castrignano del Capo. Ad accoglierlo nella casa comunale il sindaco, dott.ssa Annamaria Rosafio, che ha fatto gli onori di casa accompagnando mons Antonazzo nei vari uffici. Nell’incontro, con il primo cittadino e con la giunta comunale, mons. Antonazzo si è soffermato sul ruolo importante che oggi riveste l’ente locale e sulle potenzialità che offre il turismo religioso, grazie alla Basilica de finibus terrae, punto di riferimento per tanti pellegrini e per i maggiori tour operator che approdano in Puglia. L’assessore al turismo, prof. Nando Marzo, ha sottolineato come in passato sono state intraprese varie iniziative, proprio per incentivare questo tipo di turismo, organizzando incontri e partecipando a fiere specializzate. Mons. Antonazzo, a conclusione della visita, ha regalato al primo cittadino un’immagine della Madonna de finibus terrae incisa su legno. 28 GIORNATA DELLA VITA Si è svolta il 5 febbraio scorso, nella nostra Basilica, la 34a Giornata Nazionaler per la Vita. Il tema di quest’anno, scelto dai vescovi è “Giovani aperti alla vita”, e proprio sui giovani si sviluppa il messaggio: “Educare i giovani a cercare la vera giovinezza, a compierne i desideri, i sogni le esigenze in modo profondo, è una sfida oggi centrale. Se non si educano i giovani al senso e dunque al rispetto e alla valorizzazione della vita, si finisce per impoverire l’esistenza di tutti, si espone alla deriva la convivenza sociale e si facilita l’emarginazione di chi fa più fatica”. Nonostante la pioggia, tante le coppie intervenute in rappresentanza di tutte le parrocchie della diocesi. Prima della S. Messa, presieduta dal nostro vescovo Mons. Vito Angiuli, la veglia di preghiera in cui sono stati letti brani dal Messaggio dei Vescovi e testi di don Tonino Bello. Come ogni anno tante le testimonianze, soprattutto dei giovani. VERSO l’Avvenire Don Benedetto Serino è tornato alla casa del Padre Il 22 gennaio scorso presso l’Ospedale “Card. Giovanni Panico” di Tricase è venuto a mancare all’affetto di tutti don Benedetto Serino, Arciprete emerito della Parrocchia “San Michele Arcangelo” in Castrignano del Capo. Don Benedetto, era nato il 08.02.1932 ad Ugento. Il 10.07.1955 aveva ricevuto l’Ordinazione Presbiterale. Ha iniziato il suo ministero presso il “Villaggio del fanciullo” a Santa Maria di Leuca. Successivamente aveva ricoperto l’Ufficio di Vicario Parrocchiale nelle Parrocchie di Miggiano, Supersano e Presicce. Nel 1974 era stato nominato Parroco della Parrocchia “San Michele Arcangelo” in Castrignano del Capo; incarico ricoperto fino al 01.09.2008. Fra gli altri servizi, svolti sempre con mitezza e obbedienza, don Benedetto è stato Arcidiacono del Capitolo della Cattedrale e Direttore dell’Ufficio Liturgico Diocesano. Attualmente era stato nominato Cappellano della “Casa del Clero e dell’Anziano” presso la Basilica “Santa Maria de Finibus Terrae” in Santa Maria di Leuca. 29 OPERE DELLA BASILICA Oasi Santa Maria di Leuca Dopo una vita spesa per il lavoro e per la famiglia, “l’Oasi Santa Maria di Leuca” offre la possibilità di concedersi un meritato riposo e relax. Il soggiorno ideale tra il mare e il verde. Vengono organizzati incontri e spettacoli dove gli anziani sono protagonisti. La struttura dispone di sala incontri, sala tv, cappella interna, parcheggio privato. Assistenza religiosa. È animata dalle suore Compassioniste Serve di Maria. OASI SANTA MARIA DI LEUCA Via Don Luigi Sturzo- S.M. di Leuca 73040 Marina di Leuca Tel. e fax 0833 758555 Anniversari di Matrimonio Rita De Pascalis e Chiarello Carmine Taurisano Montinaro Anna e Cesario Rossetti Lecce Flora Donata e Antonio Baglivo Miggiano VERSO l’Avvenire 50° Biagio Gianfreddo e Cosima Chiriaci Galatina Giuseppa Giangreco e Vito Ferraresi Tricase Per prenotare le celebrazioni delle S.Messe in Basilica ci si può servire anche del Conto Corrente Postale N. 14736730 intestato a: SANTUARIO DI S. MARIA DI LEUCA 73040 Marina di Leuca (Lecce) Causale: S. Messa 30 31 Campagna abbonamenti 2012 Gentile lettore, La nostra Rivista è dedicata alla Vergine Maria, “de finibus terrae”. In ogni numero ospitiamo la Parola del Vescovo, testimonianze e commenti su temi di attualità e soprattutto le iniziative che si svolgono e si organizzano in Basilica. Tanti devoti, suore e missionari, sparsi nel mondo, grazie a Verso L’Avvenire partecipano e sono informati sulle attività della nostra Basilica. Verso L’Avvenire viene spedito a chiunque ne faccia richiesta, senza una particolare quota di abbonamento annuale; e noi siamo riconoscenti per qualsiasi forma di aiuto. La nostra redazione vi esprime con grande gioia, riconoscenza e ammirazione il sostegno che vorrà darci anche nel 2012. INFORMAZIONI Segreteria Basilica-Santuario Tel e Fax 0833/758636 [email protected] www.basilicaleuca.it Conto Corrente postale N. 14736730 intestato a Santuario Santa Maria di Leuca Piazza Giovanni XXIII 73040 Marina di Leuca