“ALLEGATO 6” ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: Ares 2014 SETTORE e Area di Intervento: A08 OBIETTIVI DEL PROGETTO L’obiettivo generale di questo progetto è forse il più semplice ed immediato: colmare quel vuoto lasciato dalle richieste inevase e iniziare fin da subito a fronteggiare il costante aumento del numero di soggetti che richiedono servizi come quelli evidenziati e svolti dalle sedi. Trattandosi di un progetto in rete è naturale che ogni sede concorrerà al raggiungimento dell’obiettivo sotto indicato in modo coordinato con le altre, per questo non c’è un obiettivo per ogni sede, ma uno generale che con l’impegno e la dedizione tipica delle Pubbliche Assistenze verrà certamente raggiunto. Abbiamo analizzato come il processo demografico stia incidendo fortemente sulla quantità e qualità dei servizi sia di Emergenza Urgenza, sia protetti, che ogni giorno vengono richiesti. Si deve infatti parlare non solo di quantità, che sicuramente è un elemento di grande rilevanza in quanto il rischio a cui si va incontro è quello di trovare una grande fetta di cittadini che potrebbero vedersi rifiutare il servizio richiesto, ma anche di qualità. E’ infatti noto come sempre maggiore sia l’attenzione da parte delle Regioni in ambito sanitario e assistenziale, e come questa attenzione sia sempre più concentrata sulla qualità sia del personale addetto a questi servizi (inteso come formazione tecnica) sia sotto l’aspetto umano e di capacità di rapportarsi (relazionale). Resta inteso, ma di questo affronteremo successivamente l’argomento, che importantissimo in questo settore è anche l’aspetto delle attrezzature idonee allo svolgimento dei servizi. Questa ricerca innata della qualità del servizio svolto ben si sposa con l’obiettivo principe che il legislatore ha dato al Servizio Civile, ossia una “palestra” in cui imparare facendo. Quando però parliamo di imparare è importante farlo bene, consapevoli che l’anno dedicato a questa esperienza possa eventualmente divenire una vera esperienza per la vita e, perché no, in ottica di eventuale sbocco professionale e/o lavorativo. Possiamo quindi evidenziare per il progetto 3 tipi di “obiettivi”: - Obbiettivi per i VOLONTARI IN SERVIZIO: Come sopra esposto l’obiettivo per i ragazzi che prenderanno servizio presso le sedi di attuazione sarà in primis quello di imparare, formarsi, conoscere aspetti che, avendo solo ora i primi approcci autonomi con il mondo esterno, erano poco o per nulla conosciuti. Questo elemento esperienziale permetterà loro quindi non solo di crescere sotto l’aspetto della conoscenza delle tecniche di base, ma di poter “vivere” e quindi percepire emozionalmente il disagio dei più deboli e meno fortunati, con la speranza che questo possa far emergere in loro un forte spirito di appartenenza ad una unica società. Questa esperienza, inserita in un settore in forte crescita e costantemente alla ricerca di personale qualificato, potrà inoltre permettere loro di crearsi quel bagaglio formativo curricolare adatto alla partecipazione a selezioni di personale in analoghe associazioni. Bisogna infatti evidenziare come il settore no profit e del volontariato sia sempre più indirizzato al reperimento di personale (anche se in minima parte rispetto al numero di volontari) dipendente che possa essere riferimento sia nell’attività ordinaria dei servizi da svolgere, sia nell’attività di coordinamento del personale volontario in servizio. E’ oramai appurato che circa il 4% dei volontari in servizio civile dei progetti ANPAS trova poi una sistemazione definitiva o a tempo determinato/temporaneo in associazioni che svolgono questi servizi, siano esse sempre aderenti ad ANPAS o di altri movimenti. Si deve infatti sottolineare che il percorso formativo a cui gli stessi Giovani parteciperanno è RICONOSCIUTO dalle Istituzioni Regionali come percorso obbligato per effettuare attività di soccorso ed assistenza in ambulanza, pulmini per trasporti sanitari e autovetture sempre nei trasporti sanitario/assistenziale. Ciò permetterà loro di poter subito accedere a bandi o assunzioni dirette una volta terminata l’esperienza come Servizio Civile per eventuali assunzioni. Per finire, ma non per questo di minore importanza, i volontari in servizio avranno la possibilità di provare a svolgere una attività che non è mirata a fare qualcosa per avere in cambio qualcosa d’altro, ma fare perché in questo modo è possibile portare sollievo. - Obbietti per la CITTADINANZA: L’obiettivo che ci si pone con questo progetto è quello di poter offrire alla cittadinanza quel servizio, quella assistenza, quella vicinanza che oggi più che mai le strutture della Pubblica Amministrazione a vari livelli faticano a poter mantenere ed erogare vista inoltre la consistenza della crisi economica finanziaria che ha colpito la nostra Nazione e l’Europa intera. A questo proposito è utile evidenziare che grazie all’attività combinata tra Giovani in Servizio Civile e volontari che svolgono gratuitamente questa attività destinando alla collettività le ore del tempo libero, i servizi sono spesso gratuiti e questo permette a tutti di potervi accedere senza distinzione di ceto economico. Questo insieme di attività permette inoltre di far percepire lo Stato e le Pubbliche amministrazioni più vicine al cittadino, percezione che per diversi motivi storici, economici e di accadimenti recenti, è sfumata negli ultimi anni. - Obbiettivi per l’ASSOCIAZIONE L’Associazione potrà, attraverso l’inserimento dei Giovani in Servizio Civile, rispondere in modo più idoneo alle richieste che provengono dal territorio, e si precisa ancora dal territorio. Questa è la naturale evoluzione delle Pubbliche Assistenze, come visto anche nel punto precedente. Queste realtà nascono infatti come risposta dei cittadini alle esigenze del territorio e quindi ogni attività inserita nelle sedi è volta a soddisfare queste richieste. L’inserimento di personale che per 12 mesi si dedicherà a “specializzarsi” nelle attività previste dal progetto genererà un livello qualitativo superiore del servizio. Per comprendere al meglio questi obiettivi è però necessario affrontare anche le criticità dei settori specifici in cui i Giovani in Servizio Civile opereranno: - Servizi 118 Questa tipologia di servizio ha la peculiarità di NON essere preventivabile sia sotto l’aspetto della quantità di servizi da svolgere, sia sotto l’aspetto qualitativo. Ciò è dovuto al fatto che si tratta dei servizi di Emergenza Urgenza e quindi le richieste di intervento sono determinate dalla gravità dell’evento occorso al cittadino. Precisiamo che si tratta di un servizio INDISPENSABILE e che il cittadino percepisce come “dovuto” in quanto sostenuto dal SSN. Detto questo è determinante che restino fermi 2 aspetti in questo tipo di servizio: la tempestività nella risposta alla richiesta di intervento e la professionalità nell’esecuzione dell’intervento/servizio stesso. Questi due elementi si sposano benissimo con l’attività svolta dai Volontari in Servizio Civile in quanto gli stessi potranno acquisire tutte quelle competenze che il tipo di servizio richiede, ma inoltre, essendo questa attività specifica effettuata da personale altamente qualificato, potranno interfacciarsi e operare a stretto contatto con professionisti fino al ruolo di medico. Ciò comporterà quindi il raggiungimento dei 3 sotto-obiettivi preposti: – Crescita formativa per il volontario – Soddisfazione per il cittadino in termini di prestazioni ottenute – Maggiore capacità per l’Associazione in termini di risposta alla domanda del territorio - Dialisi Questa terapia così importante per il paziente, è indispensabile che venga effettuata 3 volte la settimana. Si tratta di una terapia “salvavita” in quanto deve essere effettuata senza tenere conto di feste o ferie, senza interruzione e per tutta la vita quando si ha a che fare con dei pazienti “cronici”. Comporta ovviamente un impegno considerevole che viene organizzato in collaborazione con le strutture sanitarie locali da cui arriva la richiesta stessa di presa in carico del paziente per la terapia continuativa. Trattandosi di un servizio non-urgente, ma di tipo continuativo, di una terapia, importantissimo è l’approccio con il paziente, la capacità da parte dell’accompagnatore di alleviare l’inevitabile disagio che comporta il dover affrontare tutte le settimane della propria vita questa estenuante terapia, non dimenticando però che nel tragitto di ritorno il paziente potrebbe essere soggetto a delle crisi o emorragie e quindi essere in grado, attraverso idonea preparazione, di affrontare questo inconveniente. - Servizi Sanitari Semplici, Sociali e secondari non urgenti Questa tipologia di attività, che racchiude una quantità altissima di tipi di servizi, nel genere che nella tipologia di strumenti e automezzi utilizzare. Si tratta dell’area forse più critica in quanto stiamo parlando di servizi che si svolgono quasi prevalentemente in orari diurni e quindi in fasce che si sovrappongono a quelle in cui il personale volontario è al lavoro. L’attività è quella di trasportare i pazienti per trasferimenti da casa a strutture sanitarie e viceversa, trasporti per visite, terapie, riabilitazioni, ecc. In questo settore è di altissimo valore aggiunto quindi l’affiancamento all’organico del personale in Servizio Civile che permette con equipaggi misti a volontari di offrire una più rapida ed efficace risposta alle richieste dei cittadini. Il personale di servizio Civile, grazie alla quotidianità del servizio, genera anche un ottimo livello qualitativo, in quanto “fare” tutti i giorni determinate operazioni permette anche di impararle bene. In questo tipo di attività, come nel servizio dialisi, oltre alla preparazione tecnica è comunque importante il sapersi rapportare con il paziente e saper instaurare rapporti umani che fanno ovviamente crescere il Volontario in Servizio. Ora, attraverso un grafico andremo a proiettare quelle che saranno le prospettive di crescita in termini di richiesta di servizi e la proiezione dei servizi in più che le sedi potranno soddisfare grazie all’apporto dei Giovani in Servizio tenendo come riferimento i servizi già svolti l’anno scorso da parte delle sedi. Previsione incremento servizi Previsione servizi con SCN 50000 40000 30000 20000 Servizi svolti autonomamente dalle sedi Previsione incremento richieste Domanda non coperta 10000 0 Servizi effettuati 2013 Possiamo così vedere come il contributo di questi Volontari in Servizio Civile può essere di grande utilità per la collettività in quanto concorre a migliorare la risposta che l’Associazione può dare alle richieste del territorio. Il conteggio di questi servizi è assolutamente di tipo prudenziale i quanto calcolato su un solo servizio ad equipaggio (2 persone) e quindi se si tolgono le giornate dedicate alla formazione specifica, quelle alla formazione generale e quelle di affiancamento per il tutoraggio all’avvio del servizio, possiamo definire che questo progetto si propone di aumentare di circa 4.500 i servizi effettuati. Questo è l’obiettivo minimo, in quanto la maggiore capacità di risposta e le dinamiche sociali potrebbero far crescere con maggiore velocità le richieste di servizi e l’Associazione si troverebbe così pronta ad eventi di questo tipo. Formazione a preparazione ad eventi maggiori Gli eventi accaduti in Emilia relativi al sisma hanno sensibilizzato notevolmente la popolazione dell’intera Lombardia. Già ANPAS ed in particolare ANPAS LOMBARDIA sono sempre attive in eventi catastrofici come questi, ma la rilevanza e la relativa vicinanza di quest’ultimo evento sismico ha fortemente inciso sulle coscienze delle persone che vivono in zone limitrofe. Si precisa inoltre che proprio in questa provincia è molto attivo un Gruppo di Protezione Civile e lo stesso Resp. Regionale Battista Santus è il presidente della Croce Blu di Gromo. Esperienze come questa appena passata ha posto la PERSONA al centro delle attenzioni. Le Pubbliche Assistenze intervengono immediatamente con supporti tecnici e umani a far fronte a queste situazioni e si può pensare quanto possa essere utile per la crescita della nostra società, sapere che per un anno questi ragazzi potranno avere una formazione che li potrà mettere a disposizione della collettività in caso di maxiemergenze se si dovessero verificare nuovamente in futuro. ATTIVITÁ D'IMPIEGO DEI VOLONTARI Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto I volontari di Servizio Civile manterranno, soprattutto nei primi mesi del progetto, un ruolo di collaborazione con il personale Volontario e/o Dipendente di ciascuna Associazione nello svolgimento delle attività sotto specificate. Con il completamento dei diversi percorsi formativi e il conseguimento delle relative certificazioni oltre che con il crescere dell’esperienza maturata sul campo (learning by doing) potranno acquisire una maggior autonomia. Nel corso del periodo potranno svolgere le seguenti attività: a) emergenza-urgenza b) servizi secondari (trasporti per visite, esami, terapie, trasporto dializzati, ecc.) c) servizi sociali (trasporto disabili, assistenza anziani, consegna pasti a domicilio, telesoccorso) d) centralino e) promozione della cultura dell’emergenza attraverso la partecipazione attiva a momenti di formazione verso le scuole e la cittadinanza. Attività Servizio Soggetti coinvolti Descrizione Vedi anche punto 8.2 Intervento in situazioni di emergenza che mettono in immediato pericolo la vita dei pazienti. Es. Incidenti stradali, malori di varia natura ecc. – Emergenza – Volontari Servizio Civile Autisti c/brevetto Il servizio è svolto da 1 autista Soccorritore e da 2 Soccorritori Esecutori certificati. Può essere inserito un quarto componente dell’equipaggio (soccorritore o in formazione). L’attività prevalente a cui saranno chiamati sarà quella di terzo a) Urgenza – soccorritore 118 Soccorritori certificati 118 in equipaggio, quindi faranno sempre riferimento al Capo Servizio ed all’autista. Prima di poter diventare terzi dovranno però superare un periodo come quarti (osservatori) in cui l’equipaggio cercherà di comprendere lo stato di crescita dei Volontari. Si tratta di interventi in Emergenza, quindi è necessario che la preparazione tecnica sia portata ai massimi livelli. Gli interventi sono coordinati dalle Centrali Operative 118 provinciali. b) Servizi Secondari – – – – c) Servizi Sociali – – Sono trasporti sanitari non urgenti, si tratta di trasportare pazienti da o presso ospedali o altre strutture per ricoveri, dimissioni, somministrazione Servizio di terapie, esami clinici, ecc. Volontari Civile Autisti servizi secondari Accompagnatori servizi di ambulanza I servizi sono svolti da 2 o 3 Volontari Soccorritori o da Operatori di ambulanza. I Volontari in Servizio opereranno sia da autisti che da soccorritori. Inizialmente con il ruolo di osservatore. Questi servizi devono coniugare in modo coerente la parte tecnica con quella umana. Oltre ai servizi sanitari le Associazioni svolgono anche altri servizi di utilità sociale non sempre direttamente afferenti alle tematiche sanitarie. Si Volontari Servizio tratta di servizi a favore della Civile cittadinanza che possono andare dal Autisti servizi trasporto di portatori di handicap secondari verso istituti scolastici, o luoghi di Accompagnatori lavoro, alla consegna di pasti a servizi di ambulanza domicilio. I servizi vengono svolti da 1-2 persone a seconda del tipo. Risposta telefonica per la ricezione dei servizi dei punti a), b), c). Consiste nel ricevere le chiamate, trasmettere i dati secondo le procedure che verranno date durante il percorso formativo – d) e) Centralino e Telesoccorso Promozione cultura emergenza – – – – dedicato. Per quanto riguarda la Volontari Servizio gestione delle telefonate per il punto a) si procede all’attivazione Civile dell’equipaggio in stand-by presso la Centralinisti sede. Per quanto concerne i servizi del punto b) e c) si tratta dell’accettazione della richiesta servizi e dell’organizzazione del turno che effettuerà gli stessi attraverso il reperimento del personale attraverso contatto telefonico. In questo tipo di attività il Ragazzo in Servizio potrà affinare elementi organizzativi. Volontari Servizio Civile Formatori dell’Associazione Centro di Formazione Volontariato ANPAS LOMBARDIA Si tratta di portare ai cittadini – persone comuni o bambini delle scuole elementari, medie inferiori e superiori informazioni su quelle che sono le cose da fare e non fare, i comportamenti da tenere in caso di emergenza sanitaria. Questa attività viene svolta in collaborazione con i formatori dell’Associazione. In queste occasioni i Volontari in Servizio potranno anche esporre quella che è la loro esperienza diretta di attività all’interno delle Associazioni al fine i promuovere l’interesse al Servizio Civile. a) L’emergenza urgenza è un servizio complesso che prevede l’intervento di mezzi di soccorso con personale idoneamente preparato nel caso di circostanze di serio pericolo per la vita di una persona legato ad un evento di tipo traumatico (incidenti stradali, domestici e sul lavoro, incidenti sportivi e altre circostanze che causino un trauma diretto ad un individuo) o i cosiddetti eventi di tipo medico (entro questa categoria possono essere inserite tutte le patologie: cardiache, neurologiche, dell’apparato respiratorio o che coinvolgano un qualsiasi apparato o organo del corpo) che si presentino in forma acuta. Queste circostanze richiedono in genere una rapida ospedalizzazione che avvenga con idoneo supporto delle funzioni vitali (coscienza, respiro, circolazione). Il servizio viene svolto in rete con le Centrali Operative 118 strutturate a livello provinciale, che sono gli organismi deputati alla gestione delle emergenze sanitarie per la ricezione delle chiamate, l’invio del mezzo di soccorso e di eventuali mezzi con personale medico o infermieristico, la destinazione ospedaliera del paziente. Le Associazioni pertanto operano in questo settore fornendo una disponibilità giornaliera che può variare da poche sino alle 24 ore continuative 365 giorni l’anno. I giovani del Servizio Civile saranno chiamati, al termine dell’intero percorso formativo previsto (corsi “a”, “b” e “c”) dalle normative della Regione Lombardia ad operare sui servizi di emergenza. In questo settore sarà costante la collaborazione con personale Volontario o Dipendente delle Associazioni in quanto sulla singola ambulanza devono essere presenti minimo 3 – massimo 4 soccorritori (tra i quali 1 autista e 1 capo equipaggio). I giovani potranno quindi essere il terzo o quarto componente dell’equipaggio. Il progetto infatti non prevede che i giovani raggiungano le qualifiche previste per il ruolo di autista e di capo equipaggio. Potranno essere chiamati a questi ruoli solo coloro che all’avvio del progetto possiedano già le predette qualifiche. b) Per servizi secondari sanitari (nella nuova normativa trasporto semplice sanitario) si intendono i trasporti di pazienti da o per strutture sanitarie (ospedaliere e non). Tali trasporti possono essere dovuti a ricoveri, dimissioni, visite mediche, effettuazione di esami clinici (radiografie, risonanze magnetiche, ecc.) o di terapie (chemioterapie, radioterapie, dialisi, ecc.). Questi servizi si differenziano dai precedenti in quanto non sussistono le condizioni di emergenza ed urgenza, ossia non vi è un immediato pericolo per la vita del paziente. I servizi vengono ordinariamente svolti da 2 persone, anche se il numero è suscettibile di variazioni in funzione del tipo di servizio o di circostanza che si presenta. I servizi si svolgono prevalentemente durante il giorno. Compito dei giovani (al termine del corso “a” e “b”) sarà quello di operare in collaborazione con il personale dell’Associazione nella gestione di questi trasporti. Una seconda differenza dall’emergenza risiede nel fatto che in questo tipo di servizi risulta più significativo il rapporto umano con le persone trasportate e con i famigliari che sovente le accompagnano. Ciò richiede nei soccorritori una maggior sensibilità nel comprendere le condizioni delle persone trasportate ed una più spiccata propensione al rapporto interpersonale ed alla condivisione, per quel tempo trascorso insieme, delle sofferenze del paziente. Ciò si estrinseca nella disponibilità al dialogo e all’ascolto ma anche alla facilitazione delle prassi amministrative da espletare all’interno delle strutture sanitarie che sovente diventano un ulteriore peso per la persona sofferente. c) La terza categoria – servizi sociali sanitari e trasporto semplice– comprende alcuni tipi di servizi che non hanno un preciso carattere sanitario ma che vanno a coprire bisogni spesso non meno vitali. Per una persona anziana infatti il servizio di telesoccorso riveste una grande importanza sia in termini di sicurezza che in termini di possibilità di dialogo e di compagnia consentendo di rompere quei circoli di solitudine che sovente attanagliano le persone anziane. Qui il compito sarà quello di raccogliere le eventuali chiamate di emergenza ma soprattutto quello di instaurare un rapporto di dialogo, di fiducia e di ascolto con gli utenti del servizio. Il trasporto disabili consiste invece nell’accompagnare gli utenti dalle abitazioni ai luoghi di lavoro oppure in strutture socio-sanitarie. Si tratta di servizi con una cadenza generalmente quotidiana i cui orari sono generalmente quelli diurni. Anche in questo caso il rapporto con le persone trasportate assume una rilevanza dominante sugli altri aspetti. Le medesime considerazioni valgono anche per i servizi di assistenza agli anziani e per la consegna dei pasti a domicilio. Un ultimo fattore, comune a tutte le attività descritte, è quello della tutela della dignità delle persone mantenendo un atteggiamento rispettoso verso la condizione degli utenti ma anche attento a non far sì che si possa accentuare la percezione di una condizione “anormale”. I giovani impareranno la capacità di dare innanzitutto valore alla persona lasciando in secondo piano la condizione sociale, fisica o mentale che ne determina la sofferenza. d) Il servizio di centralino riveste un’importanza notevole nelle Associazioni di Pubblica Assistenza. La figura del centralinista è la prima che viene in contatto con gli utenti che chiamano le sedi delle Associazioni per esporre le loro necessità, è la persona che riceve le chiamate degli enti (Centrali Operative, strutture sanitarie ed assistenziali, Comuni, ecc.) che hanno rapporto con le P.A.. Altro compito importante è quello della trasmissione delle informazioni ricevute ai vari responsabili. Attraverso l’istituzione del CUSS di cui abbiamo descritto le caratteristiche nella sezione destinata alla descrizione territoriale di SOS Valbossa, è importante sottolineare come questa tipologia di organizzazione sarà sempre più presente sui territori Lombardi e anche se si tratta ancora di un progetto sperimentale, sono già in cantiere degli ulteriori start-up su altre province. E’ importante a questo proposito evidenziare che la professionalità nel gestire queste centrali è altissima in quanto si deve avere una visione a più ampio raggio. Questa esperienza, limitatamente per la sede di Azzate, permetterà ai volontari in servizio di approfondire una tematica che sarà anche la gestione futura dei servizi sanitari non-urgenti. I giovani saranno chiamati a svolgere questi compiti prevalentemente in orario diurno. e) La promozione della cultura dell’emergenza e della diffusione delle nozioni di primo soccorso sono, come già ampiamente sottolineato, un elemento costitutivo delle Associazioni. I giovani potranno essere chiamati a partecipare ad iniziative di formazione e informazione rivolte alle scuole o alla cittadinanza in genere . Altri elementi che caratterizzano l’attivita’ dei volontari - Conduzione dei mezzi (ambulanze e vetture) Tra le attività proposte dal progetto è prevista anche la guida dei mezzi delle Associazioni – sedi locali che sono inseriti nel punto 23. Tale attività non è da intendersi riservata a coloro che sono in possesso dei requisiti per la guida come di seguito specificato: TIPO MEZZO Ambulanza Automediche Auto uso promiscuo Altri mezzi (Fuoristrada, Pulmini, ecc.) REQUISITO Patente B, età maggiore di anni 21 Patente B, età maggiore di anni 21 Patente B Patente B ove non diversamente previsto dal Codice della Strada in funzione della immatricolazione del veicolo Il non possesso dei requisiti comporterà esclusivamente la non possibilità di guidare i mezzi. Per tutti comunque è prevista lo svolgimento di una prova interna di guida effettuata sotto la supervisione di un responsabile dell’Associazione. - Orario di servizio In generale, rispetto all’impegno richiesto, i turni verranno distribuiti in 5 giorni di servizio con una netta prevalenza dell’orario diurno. I turni di servizio saranno gestiti generalmente come mattutini o pomeridiani. In alcune sedi, come specificato nel punto 15, potranno essere contemplati anche turni serali per imprescindibili esigenze di servizio. Sistemi qualita’ e protocolli di controllo Le Associazioni coinvolte nel presente progetto hanno da anni in essere dei protocolli di controllo e gestione della sede e dei materiali, oltre ad avere in essere sistemi di verifica periodica del livello di preparazione del personale, retraining e verifica dei risultati. Questa metodica si interfaccia perfettamente con la necessità di controllo e coerenza nei processi di raggiungimento degli obiettivi preposti. Di seguito verranno elencate, per ogni sede, i processi adottati e la frequenza stessa di controllo qualità generale. C.V.A. ANGERA Protocolli di controllo/manutenzione dell’attrezzatura e periodicità di esecuzione Protocolli di valutazione e verifica dello stato formativo del personale Momenti di confronto con il personale dell’associazione per valutare le aree di possibile approfondimento Protocolli sulla PRIVACY Protocollo disinfezione mezzi e protocolli per controllo attrezzature e presidi sanitari I mezzi vengono puliti giornalmente inoltre e’ prevista una disinfezione mensile e una trimestrale più specifica. Annualmente si provvede al controllo della pompa siringa, del respiratore automatico, del lifepack 12, delle barelle,delle sedie cardiopatiche e degli estintori presenti in sede. Ci sono incontri dove si valutano i volontari e il loro stato di formazione. Semestralmente si valutano i passaggi per il ruolo di capo-squadra e si effettuano della prove di guida per vedere l’ idoneità del volontario a guidare i mezzi. Tutti gli anni ci sono gli aggiornamenti dae e ogni due anni si tiene in sede il riaddestramento sulle manovre di emergenza-urgenza. Si, svolge l’ incontro del consiglio direttivo ogni mese presso la sede dell’ Associazione. E’ stato redatto il DPS. Tutte le schede di intervento e la Protocolli sulla SICUREZZA DEL PERSONALE Azioni fatte dall’associazione in merito alla formazione esterna (cittadinanza, scuole, ecc) e frequenza documentazione cartacea e’ riposta in luoghi idonei accessibili solo a chi ne ha la facoltà. Utilizzo divise ad alta visibilità, scarponi antinfortunistici etc.. Tutto indicato nel documento valutazione rischi. Ogni anno corso gratuito di formazione al primo soccorso aperto a tutti i cittadini, corsi periodici per aziende (81/08), corsi di formazione presso istituti scolastici quando richiesto. SOS VALBOSSA Protocolli di manutenzione/controllo dell’attrezzatura Frequenza e modalità d’attuazione Incontri periodici per la valutazione dello stato formativo del personale Frequenza e modalità d’attuazione Momenti di confronto per valutare quali aree possono essere approfondite con il personale dell’associazione Frequenza Protocolli sulla PRIVACY Protocolli sulla SICUREZZA DEL PERSONALE Azioni fatte dall’associazione in merito alla formazione esterna (cittadinanza, scuole, ecc) indicandone anche la frequenza Manutenzione sede. Impianto riscaldamento e condizionatore. Attrezzature sanitarie scadenza materiale sanitario e integrazione dello stesso oltre alla disinfezione mezzi. Mensile per attrezzature sanitarie, annuale per attrezzature della sede. Incontro con formatori. Trimestrali Incontri con il gruppo formatori. Trimestrale o quando se ne presenta la necessità. Documento programmatico sulla sicurezza Codice in materia di protezione dei dati personali, art. 34 e Allegato B, regola 19, del d.lg. 30 giugno 2003, n. 196, successive modifiche e integrazioni. Redatto dal R.S.P.P. in osservanza del DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008 , n. 81 Sensibilizzazione della cittadinanza sulle regole base di intervento in caso di necessità sanitaria e calamità. Si svolgono più volte durante l’anno in concomitanza con manifestazioni e fiere comunali ma anche con appositi corsi di formazione e sensibilizzazione nelle scuole medie e superiori e nelle aziende. Corso 118 BIMBI – Progetto di sensibilizzazione ed insegnamento ai più piccoli di come comportarsi in situazioni di emergenza. SOS VALCERESIO – Protocolli di manutenzione/controllo dell’attrezzatura – – Manutenzione impianto ossigeno ambulanze. Manutenzione /test load DAE. Controllo ambulanze, presidi ed attrezzature in uso e DAE. Frequenza e modalità Frequenza annuale, eseguita da officina autorizzata. – Eseguita da centrale operativa, test load con frequenza settimanale eseguita in centrale operativa. – Eseguiti ad ogni turno e dopo ogni intervento secondo le diposizioni 118. Il gruppo istruzione dell’associazione organizza dei corsi di aggiornamenti (teorici/pratici) e corsi di retraining BLSD/PBLSD. Semestrale / all’occorrenza quando cambiano i protocolli. Il personale dell’Associazione all’occorrenza può richiedere colloquio diretto con il presidente e/o i membri del CDA. Il personale volontario vede nella figura del RCV il principale interlocutore per problemi e suggerimenti. A cadenza mensile di norma, su richiesta se necessario. Sì, nei registri in centralino non vengono indicate le generalità del trasportato. I documenti contenenti dati sensibili sono in ambiente protetto. Non vengono lasciate alla vista del personale e dei volontari e degli eventuali visitatori documenti recanti dati personali o sensibili riguardo i servizi e gli utenti. In linea con la legge 626. L’associazione tutti gli anni tiene un corso di formazione per volontari. Sono programmati incontri di sensibilizzazione rivolti alla popolazione della zona. – Incontri periodici per la valutazione dello stato formativo del personale Frequenza e modalità Momenti di confronto per valutare quali aree possono essere approfondite con il personale dell’associazione Frequenza e modalità Protocolli sulla PRIVACY Protocolli sulla SICUREZZA DEL PERSONALE Azioni fatte dall’associazione in merito alla formazione esterna (cittadinanza, scuole, ecc) indicandone anche la frequenza SOS DEL SEPRIO Protocolli di manutenzione/controllo dell’attrezzatura Manutenzione periodica attrezzature e controllo situazione tramite schede valutative che devono compilare i singoli responsabili di settore. Frequenza Controllo semestrale attrezzature e annui per le revisioni. Incontri periodici per la valutazione dello stato formativo del personale Incontri periodici formativi e aggiornamenti. Frequenza Minimo trimestrali. Momenti di confronto per valutare quali aree possono essere approfondite con il personale dell’associazione Incontri con i singoli responsabili dei settori tecnici anche mensilmente. Frequenza Variabili, ma almeno semestrali. Protocolli sulla PRIVACY Viene seguito quanto presente nel DL sulla privacy. Protocolli sulla SICUREZZA DEL PERSONALE Viene seguito quanto previsto dalle norme della sicurezza sul lavoro. Azioni fatte dall’associazione in merito alla formazione alla esterna (cittadinanza, scuole, ecc) indicandone anche la frequenza Vengono effettuate lezioni alla cittadinanza e alle aziende su richiesta dei singoli enti nel corso degli ultimi 12 mesi sono state eseguite all'incirca 8 incontri di formazione esterna. SOS TRE VALLI Protocolli di manutenzione/controllo dell’attrezzatura Frequenza e modalità Incontri periodici per la valutazione dello stato formativo del personale Frequenza e modalità Momenti di confronto per valutare quali aree possono essere approfondite con il personale dell’associazione Frequenza e modalità Protocolli sulla PRIVACY Protocolli sulla SICUREZZA DEL PERSONALE Check-list di controllo per i presidi presenti in ambulanza. Check-list di controllo per defibrillatore Liste di controllo scadenze per materiale sanitario. Per i presidi presenti in ambulanza e defibrillatore il controllo è giornaliero. Per le scadenze di materiale sanitario mensile. Vengono organizzate delle serate di formazione e viene pure prevista la presenza ad alcune lezioni fondamentali del corso in itinere. I retraining vengono effettuati per utilizzo del defibrillatore. Gli incontri di formazione hanno scadenza normalmente semestrale mentre il retraining del dae viene effettuato come definito dalla D.G.R. annualmente. Abitualmente vengono organizzate dal consiglio di amministrazione riunioni con i dipendenti ed assemblee con i volontari. Entrambe normalmente a scadenza semestrale. Da anni è stilato a cura di un professionista incaricato il Documento Programmatico sulla Sicurezza, revisionato annualmente, ed è stato incaricato il responsabile del trattamento dei dati della nostra pubblica assistenza. I dipendenti ed i consiglieri hanno ricevuto incarico ufficiale per le mansioni a ciascuno assegnate. Da tempo è stato designato un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Aziendale che si occupa come prevede la legge della pianificazione sulla sicurezza del personale. Lo stesso ha anche organizzato corsi di formazione specifici. In collaborazione con la centrale operativa di Varese sono stati organizzati dei momenti formativi presso le scuole dei paesi limitrofi indirizzati ai bambini delle scuole elementari. Fiore all’occhiello dell’attività è sicuramente lo svolgimento annuale del campo scuola estivo, che Sos Tre valli organizza ormai da quasi un decennio. Lo stesso, destinato ai bambini della quarta elementare, vuole essere una full immersion della durata di 4/5 giorni all’interno della quale i ragazzi ricevono formazione in tema sanitario, protezione civile, ecologico, ecc.. . Indicare le azioni fatte dall’associazione in merito alla formazione esterna (cittadinanza, scuole, ecc) indicandone anche la frequenza CROCE VERDE COLZATE Protocolli di manutenzione/controllo dell’attrezzatura Frequenza Incontri periodici per la valutazione dello stato formativo del personale Frequenza Sì. Check list dotazioni materiale sanitario ambulanze – Checklist defibrillatore n.1 – Checklist defibrillatore n.2 – Registro controllo materiale sanitario magazzino – Protocolli uso software Emmaweb, gestionale emergenze urgenze sistema 118 – Checklist controllo apparati radio veicolari – Scheda controllo meccanica e struttura ambulanze e mezzi. Quotidiana – Sono previsti momenti di incontro di aggiornamento di tutto il personale in funzione delle qualifiche con test finale di apprendimento – Sono previsti momenti di debriefing al termine di servizi particolarmente significativi con analisi e valutazione finale dell’apprendimento da parte del Capo equipaggio (team leader) – Sono previsti incontri individuali con i Team Leader dell’equipaggio e con gli istruttori – Sono previsti incontri di gruppo e individuali con la psicologa – Organizzazione Campo scuola Protezione Civile e Sanità con esercitazioni pratiche di maxiemergenze sul territorio e valutazione finale – Ogni 4 mesi circa – Secondo le necessità – Al termine di ogni turno di servizio – Un incontro all’anno e individualmente secondo le necessità – Una volta l’anno – – Momenti di confronto per valutare quali aree possono essere approfondite con il personale dell’associazione Protocolli sulla PRIVACY Protocolli sulla SICUREZZA DEL PERSONALE L’associazione si è dotata si di momenti di incontro fisici (il gruppo istruzione si riunisce mensilmente a porte aperte per valutare lo stato di necessità formative) sia virtuali (attraverso momenti di discussione su social network e forum di discussione) L’Associazione adotta un documento programmatico sulla sicurezza, approvato ogni anno anche dal Consiglio d’Amministrazione e dall’assemblea. Al fine di assicurare l’integralità dei dati trattati ed impedirne le comunicazione e diffusione non autorizzata, l’Associazione ha elaborato una precisa politica di sicurezza basata sull’adozione di misure di tipo fisico, logico e organizzativo. Tali misure avranno il compito di garantire sia i minimi requisiti di sicurezza previsti delle norme vigenti sia un livello idoneo di sicurezza relativamente alle tipologie di dati tratatti, alle modalità di trattamento e agli strumenti utilizzati. – Scheda Misura Sicurezza CUSTODIA ARCHIVI – Scheda Misura Sicurezza CUSTODIA – SUPPORTI MAGNETICI – Scheda Misura di Sicurezza RISCHIO INCENDIO – Scheda Misura Sicurezza GRUPPI – CONTINUITA’ – Scheda Misura Sicurezza VERIFICA BACKUP – Scheda Misura Sicurezza IDENTIFICAZIONe INCARICATI – Scheda Misura Sicurezza CODICE INDENTIFICATIVO E PASSWORD – Scheda Misura Sicurezza BACKUP – Scheda Misura Sicurezza ANTIVIRUS – Scheda Misura Sicurezza FIREWALL – Scheda Misura Sicurezza RISCHI E DPS – Scheda Misura Sicurezza PIANO VERIFICA – Schede Misura Sicurezza ISTRUZIONE UTENTI – Scheda Misura Sicurezza FORMAZIONE INCARICHI – Schede Misura DOCUMENTI CARTACEI L’Associazione ha adottato un Piano per la valutazione dei rischi e si è dotata di un servizio di prevenzione e sicurezza. – ISTRUZIONE OPERATIVA Trasporto su strada Campioni Biologici – ISTRUZIONE OPERATIVA Prelievi Ematici – ISTRUZIONE OPERATIVA Gestione Rifiuti – ISTRUZIONE OPERATIVA Utilizzo VDT – ISTRUZIONE OPERATIVA Piano di – – – – Azioni fatte dall’associazione in merito alla formazione esterna (cittadinanza, scuole, ecc) indicandone anche la frequenza Emergenza ISTRUZIONE OPERATIVA Utilizzo corretto Detergenti e Disinfettanti ISTRUZIONE OPERATIVA Gestione DPI ISTRUZIONE OPERATIVA Tutela Maternità ISTRUZIONE OPERATIVA Modalità raccolta campioni biologici ISTRUZIONE OPERATIVA Lavaggio divisa Corso di primo soccorso 40 ore, aperto alla cittadinanza, annuale. Frequenza 60 persone. Corso di primo soccorso 120 ore: frequenza 20 persone. Corso Centralinisti e autisti auto/mezzi speciali, 18 ore, due all’anno; 10 persone per ciascun corso. Corsi di “primo soccorso di base” presso scuole elementari/medie: circa 10 all’anno nel periodo settembre-luglio con una frequenza di 30 ragazzi a corso Corsi di primo soccorso presso aziende locali: 5 all’anno con una media di 5 lavoratori per corso. SOS DEI LAGHI Protocolli di manutenzione/controllo dell’attrezzatura Frequenza e modalità Incontri periodici per la valutazione dello stato formativo del personale Frequenza e modalità Momenti di confronto per valutare quali aree possono essere approfondite con il personale dell’associazione Frequenza e modalità Si utilizzano liste di controllo predisposte per i mezzi sanitari (ambulanze e automobili), per il materiale sanitario, per i defibrillatori e per tutti i prodotti in uso con scadenza. L’attrezzatura viene controllata secondo protocolli fissati con cadenza giornaliera per tutti i mezzi in uso e con cadenza settimanale per il magazzino. Vengono utilizzati moduli precompilati check list che ogni responsabile del turno firma anche dopo ogni servizio svolto. - Aggiornamento Defibrillatore - Aggiornamenti protocolli primo soccorso, corsi di aggiornamento utilizzo radio, corsi per centralini, corsi di guida. Ogni anno per il defibrillatore con corso ed esame finale. Ogni sei mesi per utilizzo radio, centralini e corsi di guida. Con aggiornamenti in aula e prove pratiche con valutazione finale. SI Almeno due volte all’anno durante le assemblee dei soci dell’associazione raccogliendo tutti i suggerimenti utili e informando sulle novità che vengono fornite Protocolli sulla PRIVACY Protocolli sulla SICUREZZA DEL PERSONALE Azioni fatte dall’associazione in merito alla formazione esterna (cittadinanza, scuole, ecc) indicandone anche la frequenza da ANPAS o dal 118. E’ stato redatto il DPS sulla protezione dei dati che viene aggiornato annualmente ed approvato come allegato al bilancio dell’associazione esponendone copia in sede, sul sito e spiegandone i contenuti durante le riunioni. SI. Vengono svolti corsi di aggiornamento come previsti dal Decreto 81/08 per i dipendenti, per i volontari e informate le ditte esterne attraverso la compilazione dei modelli DUVRI. L’Associazione partecipa ai momenti formativi per le scuole elementari e medie del territorio provinciale sulla base dei progetti promossi dal 118. Con frequenza inoltre propone incontri a tema nei comuni del territorio di competenza sull’importanza della prevenzione sanitaria e sul sistema di allertamento del servizio Emergenza /Urgenza. Frequenza 1 a trimestre CROCE AZZURRA BUSCATE Protocolli di manutenzione/controllo dell’attrezzatura Frequenza e modalità Incontri periodici per la valutazione dello stato formativo del personale Frequenza e modalità Momenti di confronto per valutare quali aree possono essere approfondite con il personale dell’associazione Frequenza e modalità Protocolli sulla PRIVACY Protocolli sulla SICUREZZA DEL PERSONALE Check-list di controllo ad ogni turno e registro autotest mensile elettromedicali. Ad ogni turno e mensile. Il personale dell’Associazione e il gruppo Istruttori sono sempre a disposizione dei volontari per eventuali chiarimenti e approfondimenti riguardanti l’organizzazione e lo svolgimento delle attività. Sono previsti incontri di defusing con i volontari, ad esempio dopo un intervento complesso o non ordinario. L’Associazione incoraggia inoltre tutti i volontari che ne avessero necessità ad accedere al servizio di supporto psicologico messo a disposizione dagli Ospedali Riuniti di Bergamo, tramite alcuni infermieri del 118 che facilitano l’accesso al servizio. Aggiornamento BLSD annuale In base alle richieste dei volontari si organizza un incontro per rispondere alle varie esigenze. In base alle necessità SI, rispecchiano il D.Lgs. 30 giugno 2003 nr. 196 (codice in materia di protezione dei dati personali). SI, rispecchiano le disposizioni del D.Lgs. 9 aprile 2008 nr. 81 (ex D.Lgs. 19 settembre 1994 nr. 626). – incontri dedicati ai lavoratori: legge Azioni fatte dall’associazione in merito alla formazione alla esterna (cittadinanza, scuole, ecc) indicandone anche la frequenza – – 81/2008 (bimestrali/trimestrali) incontri progetto nelle scuole superiori, ricordanti aspetti diversi: droga, trauma della strada,ecc. corsi di primo soccorso, annuali, aperti a tutta la popolazione CROCE VIOLA CESATE Protocolli di manutenzione/controllo dell’attrezzatura Frequenza e modalità Incontri periodici per la valutazione dello stato formativo del personale Frequenza e modalità Momenti di confronto per valutare quali aree possono essere approfondite con il personale dell’associazione Frequenza e modalità Protocolli sulla PRIVACY Protocolli sulla SICUREZZA DEL PERSONALE Azioni fatte dall’associazione in merito alla formazione esterna (cittadinanza, scuole, ecc) indicandone anche la frequenza Si utilizzano liste di controllo predisposte per i mezzi sanitari (ambulanze e automobili), per il materiale sanitario, per i defibrillatori e per tutti i prodotti in uso con scadenza. L’attrezzatura viene controllata secondo protocolli fissati con cadenza giornaliera per tutti i mezzi in uso e con cadenza settimanale per il magazzino. Vengono utilizzati moduli precompilati check list che ogni responsabile del turno firma anche dopo ogni servizio svolto. - Aggiornamento Defibrillatore - Aggiornamenti protocolli primo soccorso, corsi di aggiornamento utilizzo radio, corsi per centralini, corsi di guida. Ogni anno per il defibrillatore con corso ed esame finale. Ogni sei mesi per utilizzo radio, centralini e corsi di guida. Con aggiornamenti in aula e prove pratiche con valutazione finale. SI Almeno due volte all’anno durante le assemblee dei soci dell’associazione raccogliendo tutti i suggerimenti utili e informando sulle novità che vengono fornite da ANPAS o dal 118. E’ stato redatto il DPS sulla protezione dei dati che viene aggiornato annualmente ed approvato come allegato al bilancio dell’associazione esponendone copia in sede, sul sito e spiegandone i contenuti durante le riunioni. SI. Vengono svolti corsi di aggiornamento come previsti dal Decreto 81/08 per i dipendenti, per i volontari e informate le ditte esterne attraverso la compilazione dei modelli DUVRI. L’Associazione partecipa ai momenti formativi per le scuole elementari e medie del territorio provinciale sulla base dei progetti promossi dal 118. Con frequenza inoltre propone incontri a tema nei comuni del territorio di competenza sull’importanza della prevenzione sanitaria e sul sistema di allertamento del servizio Emergenza /Urgenza. Frequenza 1 a trimestre Considerazioni finali Come è possibile vedere ogni sede ha già in essere dei protocolli di controllo e valutazione dello stato di idoneità del personale e delle attrezzature utilizzate per i servizi. Questa metodologia permette alle Associazioni del presente progetto di avere sempre sotto controllo la direzione del progetto stesso per il raggiungimento dell’obiettivo e dei sotto obiettivi enunciati al punto 7). Questo è molto importante in quanto il continuo controllo non è fattibile solo ed esclusivamente con un buon monitoraggio dell’attività svolta, ma tutti gli ingranaggi della macchina che viene attivata dovranno incastrarsi in modo coerente per poter funzionare correttamente. CRITERI DI SELEZIONE http://www.anpasnazionale.org/Allegati/Servizio%20civile/SCN_Selezione_sito.pdf CONDIZIONI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI: 1) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: monte ore annuo, per un minimo obbligatorio settimanale di 12 ore 2) 1400 Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5 3) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: 1. Flessibilità oraria I servizi che sono la base dell’attività del progetto prevedono trasporti presso strutture ospedaliere, residenziali, di lungodegenza/riabilitative. Viene richiesta flessibilità dovuta alla variabilità dei tempi di permanenza presso le strutture. Potranno essere richiesti saltuariamente turni serali per imprescindibili esigenze di servizio 2. Utilizzo dei D.P.I. (Dispositivi di Protezione Individuale) A tutte le volontarie e i volontari sarà fatto obbligo di utilizzare, nei turni di servizio ed in particolare per i servizi sui mezzi dell’ente i Dispositivi di Protezione Individuale messi a disposizione dall’Associazione (divisa completa, eventuali calzature ed altri dispositivi) ed a loro riservati oltre che quelli di uso comune presenti sui mezzi di soccorso (guanti, caschi, occhiali protettivi, ecc.) per questi ultimi in funzione della tipologia del servizio e in relazione a quanto definito in fase di formazione e indicato dal personale dell’Associazione. 3. Disponibilità agli spostamenti con mezzi dell’Ente I servizi del progetto sono per la gran parte servizi di trasporto pertanto viene richiesta la disponibilità allo spostamento (ed eventualmente alla guida ove sussistano i requisiti) per effettuare i servizi stessi. 4. Materiale e sede Ai giovani in servizio potrebbe essere richiesto di aiutare il personale volontario nella gestione dell’ordine e pulizia dell’attrezzatura messa a disposizione da parte dell’Ente e utilizzata per l’espletamento dei servizi stessi previsti dal presente progetto. SEDI DI SVOLGIMENTO e POSTI DISPONIBILI: http://www.anpasnazionale.org/scn-progetti-anpas-attivi.html?limitstart9=0 I POSTI DI TUTTI I PROGETTI ANPAS SONO DA INTENDERSI SENZA VITTO/VITTO E ALLOGGIO CARATTERISTICHE CONOSCENZE ACQUISIBILI: Eventuali crediti formativi riconosciuti: I volontari otterranno al termine del percorso formativo a), col superamento della prova d’esame svolta da personale delle Centrali Operative S.S.U.Em. 118 territorialmente competenti (in ogni ambito provinciale), la qualifica di Soccorritore Esecutore così come definita dalla D.G.R. VI/37434 e VI/45819 e dalla DDG 7474 del 9 luglio 2008 della Regione Lombardia. Questa CERTIFICAZIONE permette di poter accedere ai concorsi di Enti sul territorio che necessitino di personale qualificato ad operare in ambulanza in servizio di Emergenza-Urgenza. ANPAS LOMBARDIA collabora, attraverso gli istruttori del Centro di Formazione del Volontariato, con la Facoltà di Medicina dell’Università Statale di Milano per la realizzazione del “ Corso di primo soccorso e sostegno delle funzioni vitali di base”, che dà luogo all’acquisizione di crediti formativi riconosciuti nell’ambito delle attività professionalizzanti per il Corso di Laurea specialistica in Medicina e Chirurgia del Polo San Paolo e del Polo L. Sacco di Milano Eventuali tirocini riconosciuti : L'Università di Pavia, in base a quanto previsto da apposita convenzione stipulata e allegata al progetto, riconosce la partecipazione al presente progetto quale tirocinio che porterà all’attribuzione da un minimo di 3 a un massimo di 9 crediti. Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Le conoscenze e le professionalità sono collegate ai corsi di “Formazione specifica” che, come anche indicato nel box 42, avranno una durata ben superiore ad una settimana. CORSO a) e b) TIPOLOGIA Operatore di ambulanza primo livello Soccorritore Esecutore secondo livello ENTE CERTIFICATORE CFV ANPAS LOMBARDIA Zona Varese Centrale Operativa Varese 118 Centrale Operativa Milano 118 c) Zona Milano PERCORSO FORMATIVO RICONOSCIUTO DA ASL Città di Varese e ASL Città di Milano. AREU – Azienda Regionale Emergenza Urgenza (vedi anche lettera di partnership allegata) Il superamento dell’esame al termine del corso a) e b) porta all’abilitazione allo svolgimento dei servizi di trasporto sanitario non urgenti come stabilito dalla D.G.R. 9/893 della Regione Lombardia. Verrà rilasciato un attestato dell’Associazione di superamento del corso. Le Centrali Operative S.S.U.Em. 118 sono gli enti, dipendenti da Aziende Ospedaliere, che la Regione Lombardia ha deputato a certificare i Soccorritori Esecutori. Il Soccorritore Esecutore (D.G.R. VI/37434 e VI/45819 Regione Lombardia) è l’unico operatore abilitato a svolgere i servizi trasporto sanitario di Emergenza Urgenza sul territorio della Regione Lombardia. A tutti gli effetti si tratta quindi di un titolo riconosciuto dalla Regione e certificato dal personale medico delle singole Centrali Operative S.S.U.Em. 118 provinciali. Pertanto i volontari otterranno al termine del percorso formativo a), b) e c) col superamento della prova d’esame svolta da personale delle Centrali Operative S.S.U.Em. 118 territorialmente competenti (in ambito provinciale), la qualifica di Soccorritore Esecutore. Le competenze acquisite con i corsi di formazione specifici hanno anche la finalità di consentire ai volontari essere in grado di fronteggiare situazioni di emergenza in ambito famigliare e di trasmettere ad altri le nozioni basilari di comportamento. Queste competenze sono riconosciute dai seguenti Enti: – – AREU – Azienda Regionale Emergenza Urgenza – certificazione del personale per l’ottenimento della qualificazione di Soccorritore Esecutore attraverso la disponibilità di personale sanitario (medici, infermieri) e tecnico e alla promozione del progetto. Regione Lombardia Direzione Generale Sanità – collaborazione alla formazione dei volontari. Si ritiene importante descrivere brevemente AREU in quanto si tratta di un importante interlocutore di ANPAS LOMBARDIA e di tutte le sedi di attuazione dei progetti. Si allega al presente progetto la carta dei servizi di AREU in cui vengono evidenziate le attività svolte. Chi è AREU Rapporto con Volontariato L'AREU è un'Azienda Sanitaria regionale attivata il 2 aprile 2008 (delibera n° VIII/6994 della Giunta regionale) con il compito di promuovere l'evoluzione del sistema di emergenza e urgenza sanitaria (SSUEm 118) sviluppando l'integrazione a rete dell'assistenza intra ed extraospedaliera e fornendo valore aggiunto alla gestione delle patologie acute e complesse (infarto del miocardio, ictus, trauma cranico,...). La sua mission è quella di garantire, implementare e rendere omogeneo, nel territorio della Regione, il soccorso sanitario di emergenza urgenza, anche in caso di maxiemergenze; ha inoltre il compito di coordinare il trasporto di persone, organi e tessuti, le attività trasfusionali, di scambio e compensazione di sangue ed emocomponenti. All' AREU afferiscono: Il 3° settore è, da sempre parte attiva del Sistema di Emergenza urgenza regionale e nel settore della donazione di sangue, organi e tessuti. Nell'area del soccorso e trasporto sanitario le articolazioni regionali ANPAS Lombardia, Croce Bianca, Croce Rossa Italiana, insieme ad altre numerose realtà appartenenti al mondo del volontariato, contribuiscono ad affinare percorsi gestionali, amministrativi e formativi a valenza regionale; a garantire modalità di collaborazione nei settori di intervento in contesti attinenti l'attività di soccorso e assistenza territoriale (gestione degli eventi sportivi, manifestazioni, attività di soccorso in aree cantieristiche ecc) a garantire adeguati livelli qualitativi sia nelle attività di urgenza emergenza quotidiana che in occasione delle maxiemergenze nazionali e internazianali. Nel settore della donazione di organi, le Associazioni concorrono, insieme con i Dipartimenti ospedalieri, al duplice obiettivo di perseguire l'autosufficienza di sangue, emocomponenti ed emoderivati all'interno della Regione e di contribuire all'autosufficienza nazionale e alla cooperazione internazionale. Svolgono inoltre un'intensa attività divulgativa e didattica sui temi della donazione di sangue ed emocomponenti proprio in considerazione del fatto che tali Associazioni sono interlocutori attivi e propositivi nell'ambito dell'emergenza urgenza e della donazione di sangue, all'interno dell'AREU è prevista la costituzione della Consulta delle Associazioni di Volontariato del soccorso e della Consulta delle Associazioni di Volontariato del Sangue, organi consultivi della Direzione aziendale in cui sono rappresentati gli organismi del volontariato. Consulta del soccorso * nell'area del soccorso: 12 Articolazioni Aziendali territoriali (AAT) che per ogni ambito di riferimento (di norma il territorio provinciale) ricomprendono:- La Centrale Operativa dell'Emergenza Urgenza (COEU) - Il sistema di postazioni di soccorso presenti sul territorio afferente alla singola COEU di riferimento (Bergamo, Brescia Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Monza, Pavia, Sondrio, Varese).Il personale che opera nelle AAT riceve indicazioni operative, obiettivi e disposizioni organizzative dalla Direzione dell'AREU, pur rimanendo dipendente dall'Azienda ospedaliera di riferimento. L'AREU organizza e coordina il soccorso sanitario in urgenza ed emergenza sull'intero territorio regionale anche attraverso il servizio di Elisoccorso, con cinque basi: Bergamo, Brescia, Como, Milano e Sondrio. * nell'area trasfusionale; 15 Dipartimenti di Medicina Trasfusionale ed Ematologia (uno per ogni provincia più 4 dell'area della provincia di Milano). Il Direttore Generale è il Dott. Alberto Zoli Le articolazioni regionali di ANPAS Lombardia, FAPS - Croce Bianca Milano, Croce Rossa Italiana Lombardia, Federazioni Volontari Soccorso Onlus Brescia e Soccorso Azzurro SCS Onlus sono interlocutrici attive delle Articolazioni Territoriali aziendali del SSUEm 118 e garantiscono la copertura di circa il 95% degli interventi svolti sul territorio dai mezzi di soccorso sanitario. Come riconoscimento del ruolo importante che svolgono nell'ambito dell'emergenza urgenza, all'interno dell'AREU è stato costituito un organismo consultivo della Direzione in cui sono rappresentati gli organismi di volontariato. La costituzione di tale organo è stata prevista dalla Delibera di Consiglio Regionale del 4 dicembre 2007 (n VIII/471) che impegna la Giunta "affinché l'AREU si avvalga, sulla base del principio di sussidiarietà e per l'esercizio delle attività che le sono proprie in tema di soccorso e di trasporto sanitario , delle organizzazioni di volontariato e delle cooperative sociali presenti sul territorio lombardo, attraverso i loro organismi associativi regionali; e che venga previsto nella struttura dell'AREU un organo consultivo della Direzione, in cui siano rappresentate le organizzazioni di volontariato regionali più rappresentative". La giunta di comunicazione La Giunta di Comunicazione dell'AREU è un organismo formato dai responsabili di ANPAS Lombardia, FAPS - Croce Bianca Milano, Croce Rossa Italiana - Lombardia e dalla responsabile della Comunicazione dell'AREU. Tale organismo, che si ritrova periodicamente, ha gli obiettivi di creare collaborazione e momenti di confronto tra le associazioni, impostare progetti comuni e avviare strategie condivise nell'ambito della comunicazione. Queste indicazioni sono rilevanti per comprendere come la Consulta del Volontariato sia a stretto contatto con la Direzione Generale di AREU. A questo proposito si allega stampa dell’organigramma al fine di semplificare la lettura dei ruoli. La Stea Consulting, SRL (vedi allegato) certificherà e riconoscerà le competenze acquisite dai volontari del Servizio Civile Nazionale in virtù della loro partecipazione e del superamento delle prove intermedie e finali previste nel corso di formazione ed informazione in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, rilasciando un attestato valevole ai fini curricolari e spendibile in ambiti lavorativi. FORMAZIONE SPECIFICA DEI VOLONTARI: Destinatari Contenuti della formazione: Obiettivi formativi Docenti Codifica corso – – Corso (a) e (b) Operatore di ambulanza, autovetture e pulmino – primo livello – Giovani idonei selezionati – – Sensibilizzare alle tematiche del primo soccorso i discenti Rilasciare l’attestato per il personale addetto al trasporto sanitario extra ospedaliero per servizi non urgenti Fornire gli elementi di base sul primo soccorso agli aspiranti soccorritori volontari nonché dipendenti appartenenti alle associazioni ANPAS, che vogliono proseguire nel percorso formativo necessario per il rilascio, ai sensi della D.G.R. VI/37434 e della DGR. VI/45819 all.14, della certificazione regionale di soccorritore esecutore 118 Questo corso è stato recentemente rivisitato sempre dalla Deliberazione 9/893 (allegata) in quanto si è voluto dare un percorso formativo di base per i servizi svolti con autovetture e pulmini (prima non regolamentati). Questi servizi sono di norma richiesti da pazienti che non presentano particolari criticità e con il primo corso di base di 16 ore (a) è – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – Balian Vruyr Girola Edoardo Boscolo Federico Christiane Deflandre Tronconi Cristiano Cattaneo Fabio Taras Alberto Marazzi Luisella Pizzetti Alberto Brusa Simone Schiera Carlo Licari Sabrina Bertocchi Fabio Gant Fabio Madella Giuseppe Contini Davide Gervasini Angelo Grandi Isabella Claudia Bonzini Maria Teresa Del Bosco Andrea Papesso Francesca Julia Diego Baù Ghirardello Giulia Ciolaro Louis Luigi Molinari Elisa Casiraghi Ivano Scazzosi Roberto Schena Claudio Piardi Sara Corso (c) Soccorritore Esecutore – secondo livello Vedi corso (a) – quindi possibile affacciarsi alle prime esperienze. Con il corso 26 ore (b) si avranno invece quelle nozioni un po’ più approfondite per i trasporti in ambulanza e quindi per quei pazienti che presentano patologie già più gravi o necessitano di presidi più sofisticati. Formare il candidato sul piano teorico e pratico perché possa sostenere l’esame regionale di soccorritore esecutore 118 obbligatorio ai sensi della DGR. VI/45819 all.14 – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – Balian Vruyr Girola Edoardo Boscolo Federico Christiane Deflandre Tronconi Cristiano Cattaneo Fabio Taras Alberto Marazzi Luisella Pizzetti Alberto Brusa Simone Schiera Carlo Licari Sabrina Bertocchi Fabio Gant Fabio Madella Giuseppe Contini Davide Gervasini Angelo Grandi Isabella Claudia Bonzini Maria Teresa Del Bosco Andrea Papesso Francesca Julia Diego Baù Ghirardello Giulia Ciolaro Louis Luigi Molinari Elisa Casiraghi Ivano Scazzosi Roberto Schena Claudio Piardi Sara – Corso (d) Centralino e telesoccorso Vedi corso (a) – Corso (e) Guida mezzi – Corso (f) Approfondimenti specifici Giovani idonei selezionati (dove previsto nelle mansioni e con autorizzazio ne alla guida) Giovani idonei selezionati (già in possesso dei requisiti dei corsi a) b) c) d) – – Fornire le nozioni – tecniche di – funzionamento degli apparati di telecomunicazione in uso nell’Associazione e delle procedure operative dei centralini prevedendo sia una parte teorica che un tirocinio pratico. Fornire le nozioni necessarie alla guida dei mezzi fornendo una descrizione delle apparecchiature di bordo e gestire un periodo di affiancamento di autisti esperti nella guida dei mezzi Brusa Simone Contini Davide Fornire approfondimenti che verranno valutati da uno staff di formatori in accordo con il Direttore Sanitario della sede di attuazione al fine di offrire al Giovane in Servizio un percorso formativo che possa farlo ulteriormente crescere sia sotto l’aspetto tecnicoformativo che sotto l’aspetto di autostima. Balian Vruyr Girola Edoardo Boscolo Federico Christiane Deflandre Tronconi Cristiano Cattaneo Fabio Taras Alberto Marazzi Luisella Pizzetti Alberto Brusa Simone Schiera Carlo Licari Sabrina Bertocchi Fabio Gant Fabio Madella Giuseppe Contini Davide Gervasini Angelo Grandi Isabella Claudia Bonzini Maria Teresa Del Bosco Andrea Papesso Francesca Julia Diego Baù Ghirardello Giulia – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – Girola Edoardo Boscolo Federico Tronconi Cristiano Cattaneo Fabio Pizzetti Alberto Brusa Simone Schiera Carlo Bertocchi Fabio Bertocchi Fabio Gant Fabio Madella Giuseppe Ciolaro Louis Luigi Molinari Elisa Casiraghi Ivano Scazzosi Roberto Schena Claudio Piardi Sara – – – – – – Corso (g) D.Lgs. 81/08 – Giovani idonei selezionati – Fornire quelle – nozioni di base che sensibilizzino i Giovani a non sottovalutare i rischi degli ambienti lavorativi, sia generali che specifici per l’attività svolta. Fila Marco Modulo formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di Servizio Civile Indicazioni generali su L.81 FAD a cura di Anpas Nazionale Informativa sui rischi connessi all’impiego dei volontari in Servizio Civile nell’ambito delle attività previste dal progetto Durata lezione/modulo Cognome Nome Formatore 4 Fila Marco Dettaglio contenuti e articolazione oraria modulo A e B (Corso per operatore di TRASPORTO SEMPLICE e SEMPLICE SANITARIO) Argomento I dettagli dei contenuti dei 2 corsi sono riportati nell’allegato 2.1 e 2.2 sempre in Deliberazione 9/893 che è allegata al progetto. La Regione Lombardia ha voluto, attraverso questo processo formativo di base di 42 ore dare anche delle importanti nozioni generali di sicurezza nel trasporto delle persone con particolare attenzione alla guida in stato di ebrezza, l’uso delle cinture di sicurezza e la guida con uso di telefoni cellulari, e come già accennato precedentemente l’attenzione alle problematiche di approccio psicologico e di relazione con il paziente, oltre ovviamente a quelle nozioni tecniche legate all’attività da svolgere. Si noti come alcuni argomenti sopra indicati siano di grandissima attualità e interessano proprio i ragazzi nella fascia d’età dei candidati per i Progetti di Servizio Civile. Questo nell’ottica di perseguire una sempre maggiore attenzione alla crescita morale dei cittadini che si offrono per l’espletamento di un servizio così utile alla comunità. Nei due allegati, oltre agli argomenti trattati è possibile trovare la linea guida anche delle competenze acquisibili al termine del percorso formativo Totale ore modulo Ore di corso Disponibile in delibera 9/893 (allegata) la struttura, vincolante per le sedi 42 Dettaglio contenuti e articolazione oraria modulo C (Corso soccorritore esecutore – secondo livello) Argomento Introduzione al corso Il soccorritore: ruolo e responsabilità La Valutazione del paziente La Valutazione del paziente Il trattamento primario I Il trattamento primario II L’RCP Valutazione e auto valutazione Emergenze mediche I Emergenze mediche II Le emergenze mediche Le emergenze mediche Il trauma I Il trauma II Il trauma III Trauma – test di valutazione sull’apprendimento delle lezioni teoriche Trauma – pratica sull’utilizzo dei presidi e sulla messa in pratica delle nozioni teoriche Trauma – pratica sull’utilizzo dei presidi e sulla messa in pratica delle nozioni teoriche Trauma – pratica sull’utilizzo dei presidi e sulla messa in pratica delle nozioni teoriche Trauma – pratica sull’utilizzo dei presidi e sulla messa in pratica delle nozioni teoriche Urgenze ostetrico-ginecologiche Urgenze pediatriche Urgenze pediatriche– pratica sull’utilizzo dei presidi e sulla messa in pratica delle nozioni teoriche Emergenze legate all’ambiente I disturbi del comportamento Le Macroemergenze Preparazione esame di certificazione regionale Preparazione esame di certificazione regionale Preparazione esame di certificazione regionale Totale ore modulo Dettaglio contenuti e articolazione oraria modulo D (Corso centralino e telesoccorso) Argomento Nozioni tecniche di funzionamento degli apparati di telecomunicazione in uso nell’associazione e delle procedure operative dei centralini prevedendo sia una parte teorica che un tirocinio pratico Totale ore modulo Dettaglio contenuti e articolazione oraria modulo E Ore di corso 3 3 3 3 3 test 3 3 1 test 3 3 3 3 test 2 1 2 1 test 1 test 1 43 Ore di corso 5 5 (Corso guida mezzi) Argomento Fornire le nozioni necessarie alla guida dei mezzi fornendo una descrizione delle apparecchiature di bordo e gestire un periodo di affiancamento di autisti esperti nella guida dei mezzi In questo corso si è voluto aumentare le ore previste dalla Deliberazione Regionale che prevede 4 ore di corso per Autista. Le Pubbliche Assistenze sono sempre molto attente e sensibili a quanto accade quotidianamente sulle strade, forse perché in primis intervengono per prestare soccorso a sempre più ragazzi che nei fine settimana sono coinvolti in incidenti spesso con conseguenze molto gravi. Per questo motivo il corso è ampliato a 10 ore. Totale ore modulo Ore di corso 10 10 Dettaglio contenuti corso F Il corso verrà somministrato solo a coloro che sono in possesso dei corsi precedentemente descritti. Si comporrà di un minimo di 50 ore articolate su più percorsi formativi che verranno definiti in funzione del profilo formativo di ogni singola persona. Si può sino d’ora specificare che i corsi saranno di tre tipologie: 1. Percorsi formativi di aggiornamento rispetto ai corsi già effettuati; 2. Percorsi formativi specializzanti (es. corso Defibrillazione Precoce, corso Istruttore ANPAS, corso Istruttore 118); 3. Corsi su tematiche affini alle attività del progetto. Dettaglio contenuti e articolazione oraria modulo G (Corso D.Leg. 81/08) a) b) c) d) e) f) g) h) Argomento I principi generali del D Lgs 81/08 e s.m. – Testo Unico sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro I vari soggetti aziendali (DDL, Preposto, Lavoratore) : diritti, doveri e sanzioni previste Concetti generali di Rischio, Danno, Prevenzione e Protezione L’organizzazione della prevenzione aziendale I nominativi aziendali delle figure obbligatorie (RSPP, RLS, MC, AAC, APS) I rischi specifici presenti nella mansione del Soccorritore e le misure di prevenzione e protezione adottate : - Rischio di esposizione ad agenti biologici - Rischio di esposizione a sostanze pericolose - Rischio da movimentazione manuale carichi - Rischio di esposizione a rumore - Rischio meccanico, uso di attrezzature I Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.) previsti La tutela delle lavoratrici gestanti (lavorazioni vietate) Ore di corso 4 - Test finale di apprendimento. Totale ore modulo 4 A completamento degli aspetti legati alla formazione da intendersi però anche come elemento di qualità e di formazione continua va rilevato che, nell’ambito del Cefra di ANPAS LOMBARDIA, l’Associazione integra la formazione somministrata ai volontari, dipendenti e altro personale eventualmente impiegato in servizio con l’utilizzo da poco implementato della piattaforma FAD del CEFRA ANPAS LOMBARDIA. Il sistema FAD di ANPAS LOMBARDIA è lo strumento oggi di supporto alla formazione di autisti/soccorritori, soccorritori/esecutori ed istruttori/esecutori. Il suo impiego avviene sia nel processo formativo, quanto in quello di aggiornamento. Inizialmente il sistema è stato concepito per i corsi autisti e sulla base di questi è stato eseguito un affinamento di procedure ed una implementazione di attività per poi mettere a disposizione di tutte le figure da formare questo utilissimo supporto. Sarà aperta, all’inizio del progetto, una sezione SERVIZIO CIVILE, in cui i ragazzi potranno avere SEMPRE, anche dopo i corsi un accesso ad una piattaforma di interscambio con istruttori e altri Volontari del SC, ciò al fine di mantenere acceso un interesse continuo per gli argomenti trattati, ma in special modo al fine di creare tra di loro un FORUM che li mantenga in contatto, anche su realtà differenti e poter così incentivare l’interscambio tra ragazzi che svolgono la stessa attività e han scelto di fare la stessa esperienza ma che si trovano anche a centinaia di Km di distanza. In questo senso, il sistema FAD, non diventerà un sistema di formazione per questi ragazzi, ma un sistema di supporto e socializzazione. Il sistema concepito per ANPAS LOMBARDIA, permette di integrare la sempre valida lezione di aula, attraverso la quale è possibile rapportarsi direttamente con il docente e gli altri partecipanti al corso (con lezioni pratiche) alla piattaforma informatica che serve per la fase vera e propria di studio e di confronto post-lezione. Il sistema FAD di A.L. permette inoltre di comunicare con i docenti in 2 modalità: - Real time: ossia la possibilità di comunicare come avviene nel chatting o nella video conferenza - Batch: ossia in tempo differito, come avviene nella posta elettronica Questo sistema garantisce al soccorritore che deve affrontare l’iter formativo previsto, un continuo sollecito alla partecipazione attiva attraverso anche l’inserimento di giochi didattici proposti dai Tutor e dai formatori. La piattaforma diventa così un campo con le seguenti finalità: - - - SCAMBIO: la velocità e la frequenza della partecipazione permette di velocizzare lo scambio delle opinioni e delle esperienze con un elevato incremento dei risultati attesi. AGGIORNAMENTO CONTINUO: la gestione di questa piattaforma garantisce un aggiornamento in tempo reale delle procedure e degli stati generali contribuendo così ad un più veloce aggiornamento del personale a nuove procedure. IMPLEMENTABILITA’: il supporto informatico garantisce una impresentabilità dei contenuti in delle aree tematiche in tempo reale ed in quantità pressoché infinite. In questo modo si potrà elevare i campi di impiego della stessa - - piattaforma, visto anche il costante incremento delle persone con accesso ad internet. Non è inoltre da escludere la possibilità in futuro di poter disporre di un sistema “App” che possa integrarsi per un utilizzo anche più dinamico della stessa piattaforma attraverso i tablets. CASE HISTORY: la piattaforma è studiata in modo da condividere costantemente i casi particolari che vengono inseriti. Si tratta di casi reali e quindi fortemente agganciati alla realtà. In questo modo è possibile ripercorrere gli step dell’evento condividendone anche le opinioni differenti sulle soluzioni adottate. SUPPORTO ISTRUTTORI: la struttura è piramidale con sezioni verticali tematiche. Quindi, a seconda del ruolo che si ricopre e per cui si è abilitati alla formazione, si entra nell’area tematica appropriata per la quale è disponibile un team di istruttori col ruolo di tutoraggio. Trasversalmente, è presente anche il supporto di uno psicologo che ha l’accesso alla piattaforma al fine di monitorare costantemente sia il grado di apprendimento quanto l’approccio dei partecipanti agli argomenti trattati. L’impiego dello psicologo quale elemento di eccellenza è stato inserito in quanto per la figura degli istruttori risulta di grande importanza anche l’approccio psicologico e quali stati d’animo gli stessi istruttori sono in grado di trasmettere ai discenti. Il progetto FAD di ANPAS LOMBARDIA è strutturato per funzionare come sistema di comunicazione formativa su 2 livelli: il primo livello è quello provinciale che coincide con l’AAT, il secondo è regionale. Questo sistema permette di produrre delle efficaci risposte a doppio senso come esemplificato nella tabella di seguito riportata, permettendo così la capillarizzazione delle procedure in modalità quasi automatica. Associazioni AAT Regione Associazioni AAT Regione CONCLUSIONI E CONSIDERAZIONI SUL SISTEMA FAD DI ANPAS LOMBARDIA Il sistema FAD di ANPAS LOMBARDIA ha potuto negli anni evolversi, ma come per tutto ciò che gravita attorno al mondo della comunicazione, continuerà a modificarsi ed implementarsi di servizi. Questo sistema ha permesso fino ad oggi di sviluppare anche prodotti formativi “tradizionali” con la piena condivisione di tutte le sezioni CeFra di ANPAS LOMBARDIA. Infatti la piattaforma è diventata anche un laboratorio in continua evoluzione, con risultati di prodotti e materiali didattici di altissima qualità che hanno reso possibile un ulteriore miglioramento dei risultati formativi. Sotto si riportano 2 videate della FAD per evidenziare come è strutturata all’accesso utenti. Materiali didattici Il CeFRA realizza anche materiali di supporto e divulgazione didattica cartacei che sono a disposizione di tutto il personale impiegato Il primo è il Volume “ PRIMO SOCCORSO – Manuale del Soccorritore” di 276 + 16 pagine giunto alla quindicesima ristampa e di cui a settembre uscirà la nuova edizione. Il secondo, snello nella forma, è il volumetto “Appunti di primo Soccorso” di 48 pagine. Durata: TOTALE FORMAZIONE SPECIFICA: dalle 94 alle 104 ore a) Corso per operatore di ambulanza – primo livello (42 ore) b) Corso Soccorritore Esecutore – secondo livello (43 ore) c) Corso centralino e telesoccorso (5 ore) d) Corso guida mezzi (10 ore) questo corso, ovviamente, sarà seguito solo dai volontari SCN in possesso di patente B f) Corso di formazione sulle norme di sicurezza sul posto di attività(D.Lgs. 81/08 e s. m.) di 4 ore Chi fosse già in possesso dei corsi di cui alle lettere a,b,c,d frequenterà corsi ALTERNATIVI ai precedenti come dettagliato nel punto 40: e) Corsi integrativi – specialistici – aggiornamento (75 ore) La formazione specifica sarà erogata per tutte le ore previste entro e non oltre 90 giorni dall’inizio del progetto Il modulo relativo alla formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile sarà erogato entro 90 giorni dall’avvio del progetto. Contenuti della formazione: Codifica corso Corso (a) e (b) Operatore di ambulanza, autovetture e pulmino – primo livello Destinatari - Giovani idonei selezionati Obiettivi formativi Sensibilizzare alle tematiche del primo soccorso i discenti Rilasciare l’attestato per il personale addetto al trasporto sanitario extra ospedaliero per servizi non urgenti Fornire gli elementi di base sul primo soccorso agli aspiranti soccorritori volontari nonché dipendenti appartenenti alle associazioni ANPAS, che vogliono proseguire nel percorso formativo necessario per il rilascio, ai sensi della D.G.R. VI/37434 e della DGR. VI/45819 all.14, della certificazione regionale di soccorritore esecutore 118 Questo corso è stato recentemente rivisitato sempre dalla Deliberazione 9/893 (allegata) in quanto si è voluto dare un percorso formativo di base Docenti Galbiati Giancarlo Aloise Monia Valeria Bramè Morelli Ivano Bertaia Daniele Galluzzi Antonio Perego Laura Puglisi Adolfo Ettore Alquati Omar Dayan Renée Serina Andrea Moretti Francesco Ghioni Cristiano Giancarlo Garavello Finozzi Enrico Noemi Sartore Piardi Sara per i servizi svolti con autovetture e pulmini (prima non regolamentati). Questi servizi sono di norma richiesti da pazienti che non presentano particolari criticità e con il primo corso di base di 16 ore (a) è quindi possibile affacciarsi alle prime esperienze. Con il corso 26 ore (b) si avranno invece quelle nozioni un po’ più approfondite per i trasporti in ambulanza e quindi per quei pazienti che presentano patologie già più gravi o necessitano di presidi più sofisticati. Corso (c) Soccorritore Esecutore – secondo livello Corso (d) Centralino e telesoccorso - Vedi corso (a) - Vedi corso (a) Formare il candidato sul piano teorico e pratico perché possa sostenere l’esame regionale di soccorritore esecutore 118 obbligatorio ai sensi della DGR. VI/45819 all.14 Fornire le nozioni tecniche di funzionamento degli apparati di telecomunicazione in uso nell’Associazione e delle procedure operative dei centralini prevedendo sia una parte teorica che un tirocinio pratico. Galbiati Giancarlo Galluzzi Antonio Ghioni Cristiano Galbiati Giancarlo Aloise Monia Valeria Bramè Morelli Ivano Bertaia Daniele Galluzzi Antonio Perego Laura Puglisi Adolfo Ettore Alquati Omar Dayan Renée Serina Andrea Moretti Francesco Ghioni Cristiano Giancarlo Garavello Finozzi Enrico Noemi Sartore Piardi Sara Corso (e) Guida mezzi Corso (f) Approfondimenti specifici Corso (g) D.Lgs. 81/08 - Giovani idonei selezionati (dove previsto nelle mansioni e con autorizzazione alla guida) - Giovani idonei selezionati (già in possesso dei requisiti dei corsi a) b) c) d) - Giovani idonei selezionati Fornire le nozioni necessarie alla guida dei mezzi fornendo una descrizione delle apparecchiature di bordo e gestire un periodo di affiancamento di autisti esperti nella guida dei mezzi Fornire approfondimenti che verranno valutati da uno staff di formatori in accordo con il Direttore Sanitario della sede di attuazione al fine di offrire al Giovane in Servizio un percorso formativo che possa farlo ulteriormente crescere sia sotto l’aspetto tecnicoformativo che sotto l’aspetto di autostima. Galbiati Giancarlo Morelli Ivano Puglisi Adolfo Ettore Serina Andrea Finozzi Enrico Galluzzi Antonio Fornire quelle nozioni di base che sensibilizzino i Giovani a non sottovalutare i rischi degli ambienti lavorativi, sia generali che specifici per l’attività svolta. Fila Marco Galbiati Giancarlo Aloise Monia Valeria Bramè Morelli Ivano Bertaia Daniele Galluzzi Antonio Perego Laura Puglisi Adolfo Ettore Alquati Omar Dayan Renée Serina Andrea Moretti Francesco Ghioni Cristiano Giancarlo Garavello Finozzi Enrico Noemi Sartore Piardi Sara Modulo formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di Servizio Civile Indicazioni generali su L.81 FAD a cura di Anpas Nazionale Informativa sui rischi connessi all’impiego dei volontari in Servizio Civile nell’ambito delle attività previste dal progetto Durata lezione/modulo Cognome Nome Formatore 4 Fila Marco Dettaglio contenuti e articolazione oraria modulo A e B (Corso per operatore di TRASPORTO SEMPLICE e SEMPLICE SANITARIO) Argomento Ore di corso I dettagli dei contenuti dei 2 corsi sono riportati nell’allegato 2.1 e 2.2 sempre in Deliberazione 9/893 che è allegata al progetto. La Regione Lombardia ha voluto, attraverso questo processo formativo di base di 42 ore dare anche delle importanti nozioni generali di sicurezza nel trasporto delle persone con particolare attenzione alla guida in stato di ebrezza, l’uso delle cinture di sicurezza e la guida con uso di Disponibile in telefoni cellulari, e come già accennato precedentemente l’attenzione alle problematiche di approccio psicologico e di relazione con il paziente, oltre ovviamente a quelle nozioni tecniche legate all’attività da svolgere. Si noti come alcuni argomenti sopra indicati siano di grandissima attualità e interessano proprio i ragazzi nella fascia d’età dei candidati per i Progetti di Servizio Civile. Questo nell’ottica di perseguire una sempre maggiore attenzione alla crescita morale dei cittadini che si offrono per l’espletamento di un servizio così utile alla comunità. Nei due allegati, oltre agli argomenti trattati è possibile trovare la linea guida anche delle competenze acquisibili al termine del percorso formativo Totale ore modulo Dettaglio contenuti e articolazione oraria modulo C (Corso soccorritore esecutore – secondo livello) Argomento Introduzione al corso Il soccorritore: ruolo e responsabilità La Valutazione del paziente delibera 9/893 (allegata) la struttura, vincolante per le sedi 42 Ore di corso 3 3 La Valutazione del paziente Il trattamento primario I 3 Il trattamento primario II 3 L’RCP Valutazione e auto valutazione Emergenze mediche I 3 test 3 Emergenze mediche II 3 Le emergenze mediche 1 test Le emergenze mediche Il trauma I Il trauma II 3 3 Il trauma III 3 Trauma – test di valutazione sull’apprendimento delle lezioni teoriche 3 test Trauma – pratica sull’utilizzo dei presidi e sulla messa in pratica delle nozioni teoriche Trauma – pratica sull’utilizzo dei presidi e sulla messa in pratica delle nozioni teoriche Trauma – pratica sull’utilizzo dei presidi e sulla messa in pratica delle nozioni teoriche Trauma – pratica sull’utilizzo dei presidi e sulla messa in pratica delle nozioni teoriche Urgenze ostetrico-ginecologiche 2 Urgenze pediatriche 1 Urgenze pediatriche– pratica sull’utilizzo dei presidi e sulla messa in pratica delle nozioni teoriche Emergenze legate all’ambiente I disturbi del comportamento Le Macroemergenze Preparazione esame di certificazione regionale 1 test Preparazione esame di certificazione regionale 1 test Preparazione esame di certificazione regionale 1 2 Totale ore modulo Dettaglio contenuti e articolazione oraria modulo D (Corso centralino e telesoccorso) Argomento Nozioni tecniche di funzionamento degli apparati di telecomunicazione in uso nell’associazione e delle procedure operative dei centralini prevedendo sia una parte teorica che un tirocinio pratico Totale ore modulo Dettaglio contenuti e articolazione oraria modulo E (Corso guida mezzi) Argomento Fornire le nozioni necessarie alla guida dei mezzi fornendo una descrizione delle apparecchiature di bordo e gestire un periodo di affiancamento di autisti esperti nella guida dei mezzi In questo corso si è voluto aumentare le ore previste dalla Deliberazione Regionale che prevede 4 ore di corso per Autista. Le Pubbliche Assistenze sono sempre molto attente e sensibili a quanto accade quotidianamente sulle strade, forse perché in primis intervengono per prestare soccorso a sempre più ragazzi che nei fine settimana sono coinvolti in incidenti spesso con conseguenze molto gravi. Per questo motivo il corso è ampliato a 10 ore. Totale ore modulo 43 Ore di corso 5 5 Ore di corso 10 10 Dettaglio contenuti corso F Il corso verrà somministrato solo a coloro che sono in possesso dei corsi precedentemente descritti. Si comporrà di un minimo di 50 ore articolate su più percorsi formativi che verranno definiti in funzione del profilo formativo di ogni singola persona. Si può sino d’ora specificare che i corsi saranno di tre tipologie: 4. Percorsi formativi di aggiornamento rispetto ai corsi già effettuati; 5. Percorsi formativi specializzanti (es. corso Defibrillazione Precoce, corso Istruttore ANPAS, corso Istruttore 118); 6. Corsi su tematiche affini alle attività del progetto. Dettaglio contenuti e articolazione oraria modulo G (Corso D.Leg. 81/08) Argomento I principi generali del D Lgs 81/08 e s.m. – Testo Unico sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro j) I vari soggetti aziendali (DDL, Preposto, Lavoratore) : diritti, doveri e sanzioni previste k) Concetti generali di Rischio, Danno, Prevenzione e Protezione l) L’organizzazione della prevenzione aziendale m) I nominativi aziendali delle figure obbligatorie (RSPP, RLS, MC, AAC, APS) n) I rischi specifici presenti nella mansione del Soccorritore e le misure di prevenzione e protezione adottate : - Rischio di esposizione ad agenti biologici - Rischio di esposizione a sostanze pericolose Ore di corso i) 4 - Rischio da movimentazione manuale carichi - Rischio di esposizione a rumore - Rischio meccanico, uso di attrezzature o) I Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.) previsti p) La tutela delle lavoratrici gestanti (lavorazioni vietate) - Test finale di apprendimento. Totale ore modulo 4 A completamento degli aspetti legati alla formazione da intendersi però anche come elemento di qualità e di formazione continua va rilevato che, nell’ambito del Cefra di ANPAS LOMBARDIA, l’Associazione integra la formazione somministrata ai volontari, dipendenti e altro personale eventualmente impiegato in servizio con l’utilizzo da poco implementato della piattaforma FAD del CEFRA ANPAS LOMBARDIA. Il sistema FAD di ANPAS LOMBARDIA è lo strumento oggi di supporto alla formazione di autisti/soccorritori, soccorritori/esecutori ed istruttori/esecutori. Il suo impiego avviene sia nel processo formativo, quanto in quello di aggiornamento. Inizialmente il sistema è stato concepito per i corsi autisti e sulla base di questi è stato eseguito un affinamento di procedure ed una implementazione di attività per poi mettere a disposizione di tutte le figure da formare questo utilissimo supporto. Sarà aperta, all’inizio del progetto, una sezione SERVIZIO CIVILE, in cui i ragazzi potranno avere SEMPRE, anche dopo i corsi un accesso ad una piattaforma di interscambio con istruttori e altri Volontari del SC, ciò al fine di mantenere acceso un interesse continuo per gli argomenti trattati, ma in special modo al fine di creare tra di loro un FORUM che li mantenga in contatto, anche su realtà differenti e poter così incentivare l’interscambio tra ragazzi che svolgono la stessa attività e han scelto di fare la stessa esperienza ma che si trovano anche a centinaia di Km di distanza. In questo senso, il sistema FAD, non diventerà un sistema di formazione per questi ragazzi, ma un sistema di supporto e socializzazione. Il sistema concepito per ANPAS LOMBARDIA, permette di integrare la sempre valida lezione di aula, attraverso la quale è possibile rapportarsi direttamente con il docente e gli altri partecipanti al corso (con lezioni pratiche) alla piattaforma informatica che serve per la fase vera e propria di studio e di confronto post-lezione. Il sistema FAD di A.L. permette inoltre di comunicare con i docenti in 2 modalità: - Real time: ossia la possibilità di comunicare come avviene nel chatting o nella video conferenza - Batch: ossia in tempo differito, come avviene nella posta elettronica Questo sistema garantisce al soccorritore che deve affrontare l’iter formativo previsto, un continuo sollecito alla partecipazione attiva attraverso anche l’inserimento di giochi didattici proposti dai Tutor e dai formatori. La piattaforma diventa così un campo con le seguenti finalità: - Scambio: la velocità e la frequenza della partecipazione permette di velocizzare lo scambio delle opinioni e delle esperienze con un elevato incremento dei risultati attesi. - Aggiornamento continuo: la gestione di questa piattaforma garantisce un aggiornamento in tempo reale delle procedure e degli stati generali contribuendo così ad un più veloce aggiornamento del personale a nuove procedure. - Implementabilita’: il supporto informatico garantisce una implementabilità dei contenuti in delle aree tematiche in tempo reale ed in quantità pressochè infinite. In questo modo si potrà elevare i campi di impiego della stessa piattaforma, visto anche il costante incremento delle persone con accesso ad internet. Non è inoltre da escludere la possibilità in futuro di poter disporre di un sistema “App” che possa integrarsi per un utilizzo anche più dinamico della stessa piattaforma attraverso i tablets. Case history: la piattaforma è studiata in modo da condividere costantemente i casi particolari che vengono inseriti. Si tratta di casi reali e quindi fortemente agganciati alla realtà. In questo modo è possibile ripercorrere gli step dell’evento condividendone anche le opinioni differenti sulle soluzioni adottate. - Supporto istruttori: la struttura è piramidale con sezioni verticali tematiche. Quindi, a seconda del ruolo che si ricopre e per cui si è abilitati alla formazione, si entra nell’area tematica appropriata per la quale è disponibile un team di istruttori col ruolo di tutoraggio. Trasversalmente, è presente anche il supporto di uno psicologo che ha l’accesso alla piattaforma al fine di monitorare costantemente sia il grado di apprendimento quanto l’approccio dei partecipanti agli argomenti trattati. L’impiego dello psicologo quale elemento di eccellenza è stato inserito in quanto per la figura degli istruttori risulta di grande importanza anche l’approccio psicologico e quali stati d’animo gli stessi istruttori sono in grado di trasmettere ai discenti. Il progetto FAD di ANPAS LOMBARDIA è strutturato per funzionare come sistema di comunicazione formativa su 2 livelli: il primo livello è quello provinciale che coincide con l’AAT, il secondo è regionale. Questo sistema permette di produrre delle efficaci risposte a doppio senso come esemplificato nella tabella di seguito riportata, permettendo così la capillarizzazione delle procedure in modalità quasi automatica. - Associazioni AAT Regione Associazioni AAT Regione Conclusioni e considerazioni sul sistema fad di anpas lombardia Il sistema FAD di ANPAS LOMBARDIA ha potuto negli anni evolversi, ma come per tutto ciò che gravita attorno al mondo della comunicazione, continuerà a modificarsi ed implementarsi di servizi. Questo sistema ha permesso fino ad oggi di sviluppare anche prodotti formativi “tradizionali” con la piena condivisione di tutte le sezioni CeFra di ANPAS LOMBARDIA. Infatti la piattaforma è diventata anche un laboratorio in continua evoluzione, con risultati di prodotti e materiali didattici di altissima qualità che hanno reso possibile un ulteriore miglioramento dei risultati formativi. Sotto si riportano 2 videate della FAD per evidenziare come è strutturata all’accesso utenti. Materiali didattici Il CeFRA realizza anche materiali di supporto e divulgazione didattica cartacei che sono a disposizione di tutto il personale impiegato Il primo è il Volume “ PRIMO SOCCORSO – Manuale del Soccorritore” di 276 + 16 pagine giunto alla quindicesima ristampa e di cui a settembre uscirà la nuova edizione. Il secondo, snello nella forma, è il volumetto “Appunti di primo Soccorso” di 48 pagine. Durata: TOTALE FORMAZIONE SPECIFICA: dalle 94 alle 104 ore a) Corso per operatore di ambulanza – primo livello (42 ore) b) Corso Soccorritore Esecutore – secondo livello (43 ore) c) Corso centralino e telesoccorso (5 ore) d) Corso guida mezzi (10 ore) questo corso, ovviamente, sarà seguito solo dai volontari SCN in possesso di patente B f) Corso di formazione sulle norme di sicurezza sul posto di attività(D.Lgs. 81/08 e s. m.) di 4 ore Chi fosse già in possesso dei corsi di cui alle lettere a,b,c,d frequenterà corsi ALTERNATIVI ai precedenti come dettagliato nel punto 40: e) Corsi integrativi – specialistici – aggiornamento (75 ore) La formazione specifica sarà erogata per tutte le ore previste entro e non oltre 90 giorni dall’inizio del progetto Il modulo relativo alla formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile sarà erogato entro 90 giorni dall’avvio del progetto.