L’ULTIMO STUDIO. Gianriccardo Piccoli. Meditazioni su Lotto
BERGAMO, Palazzo della Ragione
26 agosto - 4 ottobre 2015
Inaugurazione: 26 agosto, ore 12
A uno dei maggiori artisti contemporanei, è dedicata la mostra “L’ULTIMO STUDIO. Gianriccardo Piccoli.
Meditazioni su Lotto” che Associazione Testori presenta a Bergamo, al Palazzo della Ragione, dal 26 agosto
al 4 ottobre 2015. Dopo Loreto, dove la mostra ha fatto la sua prima tappa, l’esposizione giunge a Bergamo
dove, insieme alle trenta opere di Gianriccardo Piccoli, ci sarà anche il Libro di Spese Diverse manoscritto
autografo di Lorenzo Lotto, conservato in originale presso l’Archivio storico della Santa Casa di Loreto e
concesso eccezionalmente in prestito a Bergamo per questa mostra. Le tele, di cui otto di grande dimensione e
impatto, insieme ad altri dipinti e alcuni dei disegni più significativi, indagano il rapporto di Piccoli con Lotto nella
fase in cui, dopo una vita di riconoscimenti, di successi, ma anche di cocenti umiliazioni soprattutto raccolte
nella sua città, aveva deciso di chiudere la sua esistenza come oblato nel convento della Santa Casa di Loreto,
dove morì nel 1556 circa. Un finale di esistenza nel cono d’ombra della cella conventuale, lontano dai centri in
cui si trafficavano le grandi cose dell’arte. Quali pensieri, quali attese potevano attraversare la mente e il cuore
di un grande artista come Lorenzo Lotto negli ultimi anni della sua vita?
La scelta di Lotto di ritirarsi a vita conventuale è uno di quei fatti misteriosi in cui tutti vorremmo scavare, per
capire, per sapere di più. Invece dobbiamo fare i conti con quei magri indizi che Lotto stesso ci ha lasciato,
notizie riportate con sistematicità nel Libro di Spese Diverse: voci di spese, con notazioni scarne. Eppure quello
sfondo così spoglio può essere spunto sufficiente perché un artista di oggi possa mettere in moto
l’immaginazione e provare a entrare pudicamente nell’anima del Lotto.
È questo il tema del lavoro di Gianriccardo Piccoli, che da una terra che fu tanto importante per la storia di Lotto,
quella bergamasca, si è messo in dialogo con l’anima di quell’artista tanto lontano nel tempo, ma tanto affine al
nostro tempo. Il lavoro di Piccoli è un viaggio dentro quegli oggetti evocati da Lotto nel suo Libro di Spese
Diverse; un tentativo di immaginare attraverso quegli indizi seminati sui fogli dei registri, quali pensieri e
immagini passassero per la testa del maestro giunto all’epilogo della sua vita. Piccoli non poteva fare a meno di
confrontarsi anche con il “testamento spirituale” di Lorenzo Lotto, la Presentazione di Gesù al Tempio,
universalmente riconosciuta come l’opera ultima del veneziano prima della sua morte, avvenuta a Loreto,
presumibilmente nel 1556.
Scrive Giuseppe Frangi, Presidente Associazione Giovanni Testori: “Quando Gianriccardo Piccoli si è messo
davanti all’ultimo capolavoro di Lotto - una sorta di quadro del destino -, si è però accorto che appena lo
approcciava, quel quadro quasi gli si spezzava tra le mani: troppo fragile, troppo dimesso, troppo impregnato
d’incertezza, troppo singhiozzante in ogni suo tocco. Con un atto d’amore, prima ancora che di rispetto, Piccoli
ha rinunciato alla pretesa di prendere tutto e ha scelto di accostare Lotto una sillaba dopo l’altra. È nata così,
pezzo dopo pezzo, questa mostra che non è costituita da una somma di opere, ma che è un’opera unica,
un’articolazione delicata di frammenti che nel loro insieme ci restituiscono la grandezza spezzata e balbettante
del quadro totale di Lorenzo Lotto”.
In una stagione in cui l’arte spesso cerca ansiosamente una presenza mediatica, quasi come condizione della
propria esistenza, seguire Lotto è un po’ andare controcorrente a cercare verità e sensibilità perdute. La
delicatezza silenziosa del lavoro di Piccoli è un’eco di questo percorso a ritroso, che è in realtà un percorso
negli strati profondi dell’identità artistica.
L’ULTIMO STUDIO. Gianriccardo Piccoli. Meditazioni su Lotto
BERGAMO, Palazzo della Ragione | 26 agosto- 4 ottobre
Inaugurazione: 26 agosto, ore 12
Orari: Mar/Ven 15-19 | Sab/Dom 10-19 | Lunedì chiuso.
Ingresso: gratuito
Ufficio stampa: Maria Grazia Vernuccio tel. 02.23163426 | cell.335.1282864 | [email protected]
GIANRICCARDO PICCOLI - Biografia
Gianriccardo Piccoli, nato a Milano nel 1941, si è formato all’Accademia di Brera – sotto la guida di Pompeo
Borra. Nel 1968 si trasferisce e inizia a risiedere stabilmente a Bergamo.
La sua prima personale, dedicata ai disegni, si inserisce nel clima della “figurazione esistenziale” (1963, Milano,
Galleria Celiberti). Nell’esposizione del 1966, organizzata dalla Permanente di Milano, interpreta in modo
originale la pittura informale lombarda ponendo al centro delle proprie riflessioni l’oggetto.
Nel corso degli anni ’70 approfondisce l’indagine sugli oggetti del quotidiano e sul paesaggio, temi e soggetti
che resteranno ricorrenti nella sua produzione successiva.
Nel decennio a venire si registra il riconoscimento pubblico del suo lavoro, attraverso il premio Feltrinelli nel
1984, la mostra personale al Teatro Sociale di Bergamo e la partecipazione alla Biennale di Venezia nel 1986;
oltre a una mostra negli spazi pubblici di Wiesbaden nel 1988 (Brunnenkolonnaden am Kurhaus); due
antologiche nel ’90: a Tenero (in Svizzera, presso la Galleria Matasci) e a Monza (Musei Civici al Serrone di
Villa Reale).
Nella mostra personale di Basilea del ’91, organizzata dalla Galleria Carzaniga + Ueker, viene avviata con
vigore un nuovo corso di sperimentazione tecnica, di ricerca sui materiali (con l’abbondante uso delle garze e
degli acetati), di studio della luce. Si susseguono le periodiche e regolari partecipazioni alle maggiori fiere d’arte
europee (Basilea, Bologna, Colonia). Espone in personali a Parma (1993, Galleria Sanseverina), a Milano
(1994, Studio Reggiani), a Düsseldorf (1995, Galerie Winkelmann). Nella Chiesa di Sant’Agostino a Bergamo
vengono esposte, nel 1995, le 14 tele e garze dedicate alle stazioni della Via Crucis, il cui allestimento sarà
curato da Mario Botta. Due anni dopo nella città di Bologna vengono organizzate, in contemporanea, due
esposizioni monografiche: la prima dedicata alle Porte (Galleria Otto), la seconda alle carte e alle incisioni
(Stamparte). L’esperienza maturata nel ciclo delle Porte verrà condivisa con i pazienti della Fondazione Emilia
Bosis di Bergamo (istituzione votata alla cura di patologie legate alle malattie mentali) attraverso un’intensa
attività di laboratorio. Il risultato di questo lavoro di collaborazione verrà prima esposto al Teatro Sociale di
Bergamo nel 1997, e, successivamente (affrontando il tema della Via Crucis), oggetto di una mostra veneziana
allestita nel 1999 nella chiesa di Santo Stefano.
In occasione del Giubileo del 2000 la Diocesi di Bergamo gli commissiona un’opera monumentale, esposta nel
corso di quell’anno nella Cattedrale di Sant’Alessandro.
A partire dal 2003 si trasferisce per lunghi periodi di soggiorno a Basilea, dove occupa una casa-studio in
Klybeckstrasse, soggetto di una mostra alla Galerie Carzaniga (2004). Vengono varati nuovi materiali, cera
vergine, filo di ferro, rame, sempre inseriti in orchestrazioni pittoriche che riassumono i temi di una vita.
Nel corso del 2007 la Galleria dello Scudo di Verona organizza una mostra monografica e il Museo Adriano
Bernareggi di Bergamo lo invita a inaugurare l’ex oratorio di San Lupo. Nel 2009 la Villa e la Collezione Panza a
Varese allestiscono una sua mostra personale (Stanze per Villa Panza). Nel 2010 Piccoli è impegnato in un
progetto a Roma e a Caravaggio, intitolato “1610 Roma 2010. Omaggio a Caravaggio”. Nel medesimo anno
esegue un numero significativo di D’après, tratti dagli antichi maestri, e allestisce un’esposizione a Basilea
(Galerie Carzaniga). Con lo stesso spirito organizza, l’anno successivo, Il tempo ritrovato (Bergamo, Palazzo
Credito Bergamasco).
Nel 2011 lavora in Ecuador, a Portoviejo, dove realizza una monumentale Pentecostés.
Strettamente connesso al progetto attuale è il “Libro di Spese diverse di Lorenzo Lotto”, una rassegna
monografica risalente al 2013 (Basel, Galerie Carzaniga).
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