Ottobre 2014
/DYHQWLOD]LRQHGHJOLHGLÀFL
HLOSUREOHPDGHOFRQWUROOR
dell’umidità
Con la ventilazione meccanica controllata è possibile avere il
controllo dell’umidità in ambiente?
La costruzione degli edifici negli ultimi anni sta vivendo una
specie di rivoluzione: le disposizioni legislative in materia di
contenimento dei consumi di energia per la climatizzazione
sono divenute via via sempre più restrittive.
Per ottemperare alle nuove esigenze si è provveduto ad
aumentare in misura significativa la coibentazione della
struttura dell’edificio, spesso ricorrendo a soluzioni tipo
“cappotto termico”; allo stesso modo si è affermato l’utilizzo
di serramenti con ottima tenuta termica, ottenuta lavorando
sia sui materiali che sul tipo di costruzione. Per le superfici
trasparenti è divenuto molto importante curare la posa
in opera, in modo da eliminare, per quanto possibile, la
formazione di “ponti termici” in corrispondenza del giunto
infisso-muro, e prestare attenzione anche alla tenuta all’aria e
al vento: gli spifferi sono accuratamente evitati per non avere
dispersioni termiche e per ottenere buone prestazioni di
isolamento acustico.
Si può sicuramente
affermare che i
serramenti e la cura
del montaggio
permettono agli
edifici:
t 6OPUUJNP
isolamento termico;
t 6OPUUJNPJTPMBNFOUP
acustico;
t 6OBQFSGFUUBUFOVUBBM
passaggio di aria.
Perché diventa
necessaria la
ventilazione
meccanica
controllata?
I moderni serramenti dunque non
permettono una permeabilità tale
da garantire il passaggio dell’aria
(e del vapore); il risultato ottenuto,
ancorché encomiabile dal punto
di vista termico ed energetico,
comporta delle conseguenze che è
opportuno analizzare.
Negli ultimi anni si è intervenuti
su molti edifici per ristrutturare,
riqualificare; grazie anche a contributi
TUBUBMJFSPHBUJTPUUPGPSNBEJTHSBWJ
fiscali, in molti casi si è provveduto
Con l’edificio a “tenuta stagna” la
qualità dell’aria negli spazi confinati
si abbassa notevolmente, venendo a
mancare un adeguato apporto di aria
nuova dall’esterno.
Gli esseri umani trascorrono la
maggior parte del loro tempo
all’interno di spazi confinati (anche
oltre l’80%). È quindi estremamente
importante ai fini dell’esistenza
a migliorare la coibentazione
termica delle strutture opache e alla
sostituzione di porte e finestre, con
QSPEPUUJQJáNPEFSOJFGVO[JPOBMJ
Questi interventi hanno causato
anche dei problemi: in diversi casi gli
VUFOUJIBOOPSJTDPOUSBUPGPSNB[JPOJ
di condense superficiali all’interno
EFHMJBNCJFOUJFGPSNB[JPOJEJNVòF
avvalorando l’equazione: maggiore
isolamento = problemi di muffa.
stessa e della tutela della salute delle
persone garantire una adeguata
qualità dell’aria all’interno degli
ambienti vissuti.
L’aria degli ambienti interni è
“inquinata”, grazie alla stessa
presenza dell’uomo; in essa ci
sono inquinanti percepibili e altri
inquinanti non percepibili.
Tra i primi si possono citare:
I secondi, più subdoli, possono essere:
t (MJPEPSJ
t *MHBTSBEPOQSFTFOUFOFMUFSSFOP
t *MGVNPEJUBCBDDP
t (MJBMMFSHFOJ
t -VNJEJUËWBQPSFBDRVFPDPOUFOVUPOFMMBSJB
t *DPNQPTUJPSHBOJDJWPMBUJMJ70$
QSFTFOUJOFJ
prodotti per la pulizia domestica e nei materiali
da costruzione;
t -BGPSNBMEFJEFFBMUSJDPNQPTUJPTTJHFOBUJ
presenti nei materiali degli arredi o
dell’abbigliamento;
t *CBUUFSJMFNVòFFBMUSJNJDSPPSHBOJTNJ
t *HBTEBDPNCVTUJPOFNPOPTTJEPEJDBSCPOJP
t *MQBSUJDPMBUPBFSPEJTQFSTP
t *EFSJWBUJPSHBOJDJEJBOJNBMJFEFMMVPNP
t -BNJBOUPFBMUSFöCSFNJOFSBMJ
2
Ce n’è abbastanza per allarmarsi, ma
non è tutto. È bene avere presente che
una persona a riposo produce circa 18
l/h di CO2; altri processi che avvengono
all’interno delle abitazioni (per esempio
JMGVPDPEFJGPSOFMMJBHBT
BDDSFTDPOP
questa produzione.
salubrità degli ambienti, realizzare una
opportuna “ventilazione meccanica
DPOUSPMMBUBwBDSPOJNP7.$
Con la ventilazione si provvede alla
rimozione o alla diluizione degli
inquinanti. Essa diventa quindi un
GBUUPSFFTTFO[JBMFQFSMBTBMVCSJUË
FJMDPNGPSUSBHJPOJJHJFOJDIFFEJ
benessere).
In altre parole: la presenza e l’attività
VNBOBPMUSFBGFOPNFOJDIJNJDJMFHBUJ
ai materiali della costruzione, degli
arredi e dell’abbigliamento, producono
“inquinamento indoor”. È dunque
OFDFTTBSJPQFSSBHJPOJEJDPNGPSUF
allergie, oppure in una generale
sensazione di disagio psicologico
connesso a malessere fisico con
difficoltà di concentrazione.
Riassumendo: la ventilazione è
necessaria per ragioni di salubrità e
per preservare gli edifici; senza un
opportuno rinnovo dell’aria i requisiti
minimi di qualità dell’aria negli spazi
confinati vengono a mancare.
Le conseguenze di un insufficiente
SJDBNCJPEBSJBTJNBOJGFTUBOPJOEJWFSTF
patologie, come asma, bronchiti,
COME FARE LA VENTILAZIONE DEGLI EDIFICI RESIDENZIALI?
Si può riassumere in breve la modalità di realizzazione. In sintesi:
t *NNJTTJPOJEJBSJBQVMJUBOFJMPDBMJiOPCJMJw[POBHJPSOPDBNFSF
t &TUSB[JPOFEJBSJBJORVJOBUBEBJMPDBMJiVNJEJw
(bagni e cucine).
&TUSBUUPEFMMB/PSNB6/*&/UBCFMMBSJBTTVOUJWBVUJMFBM
dimensionamento:
Categoria
Portata aria
di rinnovo
Portata aria di estrazione
Locali giorno
e camere da letto
[l/(sec persona)] [l/(sec m )]
Cucina
Bagno
Servizio
[l/(sec persona)]
[Vol/h]
[l/sec]
[l/sec]
[l/sec]
I
0,49
0,7
10
1,4
28
20
14
II
0,42
0,6
7
1,0
20
15
10
III
0,35
0,5
4
0,6
14
10
7
2
Altre indicazioni della stessa Norma:
t 6OBNJOJNBWFOUJMB[JPOFÒTFNQSFSBDDPNBOEBUBBODIFJOBTTFO[BEJQFSTPOF
t -BQPSUBUBEBSJBEJSJOOPWPQVÛFTTFSFWBSJBCJMFQVÛFTTFSFNBHHJPSFJOQSFTFO[BEJQFSTPOFRVBOEPBEFTFNQJP
MJORVJOBNFOUPJOUFSOPÒNBHHJPSFFTDFOEFSFBWBMPSJJOGFSJPSJRVBOEPQPTTJCJMFDPOJSJTQBSNJDIFOFQPTTPOP
conseguire).
IL PROBLEMA DELL’UMIDITÀ
A quanto detto di deve aggiungere
anche il problema dell’umidità,
generalmente dovuta alle persone e
alle attività connesse; si osservi che lo
stile di vita sta accentuando questo
problema: si pensi ad esempio alla
necessità dell’asciugatura dei panni
all’interno dell’abitazione.
Gli effetti che ne derivano sono
assolutamente indesiderabili: l’umidità
aumenta le trasmittanze delle
pareti disperdenti (con conseguenti
maggiorazioni degli sprechi energetici)
3
FTPQSBUUVUUPQVÛHFOFSBSFGFOPNFOJ
di condensazione interstiziale (con
danneggiamenti dei materiali
delle costruzioni) o condensazioni
superficiali: queste si evidenziano in
maniera netta con muffe visibili. Le
conseguenze sono:
t %FHSBEPEFHMJBNCJFOUJ
t &NBOB[JPOFEJPEPSJTHSBEFWPMJ
UFSNJDPEFMDPSQPVNBOPFGBWPSJTDF
l’evaporazione creando una sorta di
raffrescamento a livello cutaneo.
t "MUFSB[JPOFEFMMBTQFUUPEFJMPDBMJ
UMIDITÀ IN INVERNO
t 'PSNB[JPOFEJBMMFSHFOJDPO
conseguenze per la salute delle
persone.
È risaputo che in inverno si soffre
generalmente di secchezza dell’aria
ambiente, che alla temperatura di
DPNGPSUEJ¡$QSFTFOUBOPSNBMNFOUF
VNJEJUËSFMBUJWBJOGFSJPSFBMNB
TQFTTPJOGFSJPSFBODIFBMNFOP
EJPQPDPQJáEJHSBNNJEJ
vapore per kg di aria secca): questa
TFDDIF[[BÒDBVTBEJEJTDPNGPSUF
GBWPSJTDFMJOTPSHFSFEJEJTUVSCJEJ
salute (raffreddore e altri tipici disturbi
stagionali).
1FSDBQJSFNFHMJPMFOUJUËEFMGFOPNFOP
è opportuno osservare la quantità
di vapore che può essere prodotta
BMMJOUFSOPEFHMJBNCJFOUJ6OBQFSTPOB
JODPOEJ[JPOJEJSJQPTPQSPEVDFDJSDB
g/h di vapore (in condizioni d moderata
attività 70-90 g/h); la cottura dei cibi,
ottenuta con combustione di gas, libera
circa 800 g di vapore ogni m3 di gas
bruciato; la pulizia personale genera
(nel periodo di tempo in cui si effettua)
circa 200 g/h per persona; ulteriori
contributi di umidità provengono
EBMMVUJMJ[[PEJGFSSJEBTUJSPBWBQPSF
dal lavaggio delle stoviglie e della
biancheria, dalla possibile presenza
di asciugabiancheria, ecc. Tutto ciò
significa che la quantità di umidità
QSPEPUUBOFHMJBNCJFOUJEJVOBGBNJHMJB
NFEJBQVÛGBDJMNFOUFTVQFSBSFJMJUSJ
di acqua al giorno.
Nei diversi locali di un’abitazione le
persone soggiornano per limitati
periodi di tempo nel corso della
giornata, mentre invece nelle camere
da letto (spesso di volumetria limitata)
le persone ci stanno per periodi
prolungati, mediamente 7 o 8 ore per
notte.
Come si comporta l’umidità in questi
ambienti?
4JBOBMJ[[JDPOMBöHVSB'JHVSB
JM
bilancio igrometrico:
IL CONTROLLO DELL’UMIDITÀ
.BJMQSPCMFNBQSJODJQBMFÒTFO[B
dubbio il controllo dell’umidità.
-B'JHVSBJMMVTUSBVOBTJUVB[JPOF
invernale: l’aria prelevata dall’esterno
è generalmente “secca” (4÷8 g
di vapore per kg di
La ventilazione apporta
sempre dei benefici riguardo
all’influenza dell’umidità in
BNCJFOUFNBJOGPSNBNPMUP
diversa a seconda della stagione
e della situazione climatica in cui ci
si trova ad operare:
t %VSBOUFMJOWFSOP
la ventilazione
contribuisce alla
deumidificazione
ambiente;
t %VSBOUFMFTUBUFMBVNFOUP
del movimento dell’aria
GBWPSJTDFMPTNBMUJNFOUP
4
aria secca, spesso anche meno) e
contribuisce a bilanciare la produzione
endogena di umidità, che viene
evacuata con l’espulsione verso
l’esterno dell’aria esausta.
6OBOBMJTJEFMCJMBODJPJHSPNFUSJDP
permette di simulare le condizioni reali,
e di valutare il contenuto di umidità
dell’aria ambiente in diverse situazioni
reali. All’interno dell’abitazione, nei
locali soggiornati saltuariamente di
solito, la produzione di vapore non
raggiunge valori critici, salvo eccezioni
localizzate e di breve durata (stanza da
bagno, doccia, stireria, ecc.).
.BQSPWJBNPBEPTTFSWBSFMF
camere da letto: una stanza dove 2
persone soggiornano per 7÷9 ore
continuativamente. Il metabolismo
del corpo umano determina una
produzione di vapore, anche in assenza
EJBUUJWJUËöTJDBDIFTJTUJNBJOHI
per persona; è evidente che nella stanza
chiusa, in assenza di ricambio d’aria,
l’umidità interna tende ad aumentare.
Possiamo illustrare sul diagramma
psicrometrico due simulazioni-tipo,
ottenute con due diverse condizioni di
tasso di rinnovo d’aria.
Figura 1
Prima simulazione: camera da letto con 2
QFSTPOFSJOOPWPBSJBWPMI'JHVSB
Commento: l’umidità ambiente si attesta a regime
BWBMPSJTVQFSJPSJBM63OPOCBTTBNB
tollerabile.
Figura 2
Seconda simulazione: camera da letto con 2
QFSTPOFSJOOPWPBSJBWPMI'JHVSB
Commento: l’umidità ambiente può arrivare a valori
EFMMPSEJOFEFMŸ63DIFTPOPFMFWBUJFOPO
UPMMFSBCJMJQFSJMDPNGPSUFTPQSBUUVUUPDPNFWFESFNP
più oltre, possibile causa di problemi.
Figura 3
-FJMMVTUSB[JPOJNFUUPOPJOFWJEFO[BDPNFJMUJUPMPEJWBQPSFOFMMBTUBO[BEBMFUUPQPTTBGBDJMNFOUFEJWFOUBSFŸHLHBODIF
con una adeguata ventilazione ma che, se il tasso di ventilazione è insufficiente, si possa arrivare anche a 11÷13 g/kg.
6OBDPOTJEFSB[JPOFJNQPSUBOUFEBGBSFÒMBTFHVFOUFWFEJ
'JHVSB
In questa sede va anche ricordato che l’adozione di un
impianto di riscaldamento di tipo radiante (a pavimento,
soffitto, parete) tende a migliorare la situazione perché le
temperature superficiali interne tendono ad innalzarsi, ma il
rischio è comunque presente.
Nelle condizioni citate la temperatura di rugiada è superiore
B¡$JODPSSJTQPOEFO[BEJVOQPOUFUFSNJDPÒBTTBJ
probabile poter raggiungere superficialmente questa
UFNQFSBUVSBPBODIFUFNQFSBUVSFJOGFSJPSJ
JMSJTDIJPEJ
innescare una condensazione superficiale è molto elevato.
%JWFOUBEVORVFDPNQSFOTJCJMFQFSDIÏMFDBNFSFEBMFUUP
sono gli ambienti con più elevato rischio muffe: sono i locali
dove le persone soggiornano per prolungati periodi di tempo
e conseguentemente il livello di umidità interna si innalza
pericolosamente.
Figura 4
UMIDITÀ IN ESTATE
Analisi estiva. Come si è visto, la
ventilazione in inverno aiuta a
mantenere l’umidità ambiente a livelli di
DPNGPSUJORVBOUPMJNNJTTJPOFEJBSJB
esterna secca va a bilanciare un apporto
di umidità endogena, connessa alla
presenza umana.
Nella stagione estiva però la situazione
è critica: la produzione endogena di
vapore è ancora presente, ma l’aria
esterna ha contenuti di umidità elevati;
in questo contesto la ventilazione
NON è in grado di garantire una
deumidificazione dell’aria ambiente,
ma contribuisce al suo aumento:
la ventilazione è necessaria per
diluire o eliminare gli inquinanti,
per portare ossigeno e diminuire la
quantità di anidride carbonica, ma
contemporaneamente aumenta la
quantità di vapore in ambiente.
$PNFSJDPSEBUPBJöOFEFMDPNGPSU
per le persone, la ventilazione apporta
comunque dei benefici: l’aumento
EFMNPWJNFOUPEFMMBSJBGBWPSJTDFMP
smaltimento termico del corpo umano
FGBWPSJTDFMFWBQPSB[JPOFDVUBOFB
creando una sorta di raffrescamento a
livello epidermico.
"MöOFEJHBSBOUJSFJMDPNGPSUEFMMF
persone è però necessario pensare
al controllo dell’umidità in estate:
ÒOFDFTTBSJP%&6.*%*'*$"3&MBSJB
ambiente.
LE SOLUZIONI
"GSPOUFEJRVBOUPöOPSBFTQPTUP
risulta evidente che occorre ripensare
gli impianti a servizio degli edifici: in
particolare sarà necessario installare
impianti di ventilazione meccanica
7.$7FOUJMB[JPOF.FDDBOJDB
Controllata) soprattutto negli edifici
residenziali (quindi in edifici dove in
passato non erano ritenuti necessari).
Per ragioni di risparmio sui consumi
di energia si adotterà la tecnica del
“doppio flusso con recupero di calore”,
tecnica che permette un recupero
rilevante di energia.
di condensazione del vapore contenuto
nell’aria trattata.
“umidi” possa ritornare in circolo: potrà
solo essere espulsa all’esterno.
1FSGBSGSPOUFBMMFQSPCMFNBUJDIFEJ
umidità estiva si dovranno utilizzare
apposite apparecchiature che dovranno
incaricarsi di abbattere il carico di
umidità (carico latente) e insieme di
trattare igro-termicamente l’aria di
rinnovo.
/FMMBöHVSBDIFTFHVF'JHVSB
WJFOF
mostrato un esempio di schema di
GVO[JPOBNFOUP
Esempio di macchina come descritto
'JHVSB
Il mercato mette a disposizione
da parecchi anni degli apparecchi,
denominati deumidificatori, che sono
efficacemente utilizzati in abbinamento
agli impianti di climatizzazione
SBEJBOUFTJUSBUUBEJQJDDPMF65"
6OJUËEJ5SBUUBNFOUP"SJB
DPODFQJUF
appositamente per togliere il vapore
dall’aria ambiente senza modificare
la temperatura, realizzando un
trattamento termodinamico di
raffreddamento con deumidificazione
e successivo post-riscaldamento (tipico
trattamento aria per locali affollati).
Questi deumidificatori contengono
BMMPSPJOUFSOPVODJSDVJUPGSJHPSJGFSP
completo (evaporatore, compressore,
condensatore, laminazione) e un
circuito idronico collegato all’impianto
termico di raffrescamento estivo, a
NPEFSBUBUFNQFSBUVSBDJSDB¡$JO
estate); il circuito idronico si incarica di
smaltire il calore in eccesso prodotto
con il trattamento di deumidificazione.
Il post-riscaldamento dell’aria, che
BWWJFOFBWBMMFEFMMBCBUUFSJBGSFEEBEJ
deumidificazione, avviene con il calore
recuperato dal processo termodinamico
Figura 6
1FSGBSFJMDPOUSPMMPEFMMVNJEJUËJOFTUBUF
VOJUBNFOUFBMMBGVO[JPOFEJWFOUJMB[JPOF
meccanica controllata si realizzano delle
macchine che racchiudano in un’unica
costruzione i ventilatori, il recuperatore
EJDBMPSFJMDJSDVJUPGSJHPSJGFSPFUVUUFMF
batterie per il trattamento dell’aria.
Esse possono essere in grado di trattare
la sola aria di rinnovo oppure anche
VOBQBSUFEJBSJBJOSJDJSDPMPQFSGBWPSJSF
la ventilazione e la deumidificazione
estiva.
In tutti i casi si eviterà che l’aria
inquinata estratta dagli ambienti
Queste macchine, se opportunamente
EPUBUFEJEJTQPTJUJWJQFSJMGSFFDPPMJOH
potranno garantire da sole, gestite da
un adeguato sistema di regolazione,
JMDPNGPSUQFSVOBQBSUFSJMFWBOUF
dell’anno, ovvero nelle mezze stagioni
quando l’impianto dell’edificio è
disattivato.
Soluzioni di questo tipo sono
particolarmente indicate per essere
installate in abbinamento agli impianti
EJDMJNBUJ[[B[JPOFSBEJBOUF%VSBOUFMB
stagione estiva la superficie radiante
abbatte i carichi termici sensibili
(controllo temperatura), mentre il
compito di garantire la qualità dell’aria
ambiente e il suo adeguato contenuto
igrometrico viene demandato a queste
macchine.
La climatizzazione radiante, abbinata
alla ventilazione e alla deumidificazione
FTUJWBHBSBOUJTDFJMNJHMJPSFDPNGPSUJO
tutte le stagioni.
Figura 5
7
Esempio di installazione con distribuzione nel controsoffitto
ALCUNE INDICAZIONI PRATICHE
A. Per i criteri di progettazione
attenersi a quanto prescritto nelle
/PSNFTJWFEBBEFTFNQJPMB6/*
&/
BWFSFDVSBDIFMFWFMPDJUË
EFMMBSJBOFJDBOBMJTJBDJSDBN
sec (valore massimo in qualche caso
ŸNTFD
QFSSBHJPOJTPQSBUUVUUP
di rumorosità. La velocità dell’aria
all’uscita dalle bocchette di
JNNJTTJPOFSJGFSJUBBMMBTVQFSöDJF
GSPOUBMFEFWFFTTFSFDJSDBN
sec. Quando possibile posizionare
le bocchette di immissione verso
la parte esterna del locale: l’aria
dell’ambiente, attratta dalla
bocchetta di ripresa di un altro vano,
QBTTFSËBUUSBWFSTPMBGFTTVSBTPUUPMB
porta ed effettuerà agevolmente il
“lavaggio” del locale.
B. L’impianto deve prevedere
un’agevole manutenzione;
le macchine sono soggette
a “manutenzione ordinaria”
(tipicamente: pulizia dei filtri) e a
“manutenzione straordinaria”: a tale
scopo individuare la collocazione in
modo da garantirne una adeguata
accessibilità.
C. Anche la rete dei canali per la
distribuzione dell’aria dovrà
prevedere degli opportuni
interventi di pulizia: una attenta
QSPHFUUB[JPOFQVÛGBDJMJUBSFRVFTUP
scopo, per esempio prevedendo
una distribuzione “a collettore”
con assenza di derivazioni, incroci,
raccordi.
D. *WFOUJMBUPSJJOGVO[JPOFHFOFSBOP
dei rumori: benché la rumorosità
sia minima è necessario prestare
attenzione a non ubicare le sorgenti
di rumore vicine alle stanze da
letto. In taluni casi possono rendersi
opportuni dei silenziatori inseriti
nell’impianto.
E. Le canalizzazioni che collegano le
macchine con l’esterno (aspirazione
ed espulsione) non dovranno essere
troppo vicine tra loro per evitare
il “corto circuito” tra i due flussi.
Prestare attenzione a non collocare
la presa di aria esterna in prossimità
di ambienti inquinati (strade molto
trafficate, parcheggi, zone con
esalazioni, ecc.), e troppo in basso,
8
per evitare il gas radon. La bocca di
espulsione non dovrà invece essere
troppo vicina a finestre di ambienti
NPMUPGSFRVFOUBUJWJDJOPBEBMUSF
proprietà, verso zone di passaggio,
verso aree sotterranee o semiinterrate dove l’aria può ristagnare.
Per le bocche di espulsione
verificare anche i regolamenti
comunali che potrebbero richiedere
obbligatoriamente l’espulsione a
tetto.
F. Individuare con accortezza le
posizioni per le bocchette di
immissione dell’aria nei locali;
BUBMFTDPQPTBSFCCFQSFGFSJCJMF
conoscere la disposizione degli
BSSFEJJONPEPEBOPOJOUFSGFSJSF
Per un miglior “lavaggio” dei locali è
opportuno posizionare le bocchette
di immissione (locali “nobili”) in
basso e le bocchette di ripresa (locali
“umidi”) in alto, in quanto l’aria
umida ed inquinata tende a salire.
Tuttavia ragioni pratiche potranno
costringere a posizionare in maniera
differente gli elementi.
IL CLIMA IDEALE?
IMPIANTI RADIANTI RDZ
%BUSFOUBOOJMBWPSJBNPJOVODMJNBJEFBMF6ODMJNBDIF
IBQPSUBUP3%;BEFTTFSFMFBEFSJO*UBMJBOFMSJTDBMEBNFOUP
e raffrescamento radiante e ad ottenere, per prima, la
$FSUJöDB[JPOFEJ2VBMJUËPHHJ6/*&/*40
QFSJM
sistema di gestione, per le soluzioni innovative sviluppate, per
l’altissima qualità dei servizi al cliente.
Per avere la certezza di garantire sempre impianti dalle ottime
QFSGPSNBODFTFMF[JPOJBNPFTDMVTJWBNFOUFJNBUFSJBMJNJHMJPSJ
JOUFSWFOFOEPJOGBTFEJTDFMUBQSPHFUUB[JPOFSFBMJ[[B[JPOFF
controllo di qualità.
$PTÖOBTDPOPQSPEPUUJFTJTUFNJDPNF$PWFS2VPUB;FSPF%SZ
QFSJMQBWJNFOUP*OEVTUSZ4ZTUFNQFSJMTFUUPSFJOEVTUSJBMF
CLMJNBYQFSJMTPóUUPFMBQBSFUF,JU.USNPEVMJ.3$
DFOUSBMJOF8JF5SJP$PNGPSUQFSMBUFSNPSFHPMB[JPOFFVO
ampia gamma di macchine per il rinnovo dell’aria e il controllo
dell’umidità negli impianti di climatizzazione estiva.
6OBHBNNBDPNQMFUBEJTPMV[JPOJDPOTVMFO[BUFDOJDB
qualificata, progettazione e preventivazione, assistenza pre e
QPTUWFOEJUBTQFEJ[JPOJSBQJEFGPSNB[JPOFBHMJPQFSBUPSJEFM
TFUUPSFTVQQPSUPJOGBTFEJJOTUBMMB[JPOFFQPTBEFHMJJNQJBOUJ
SBEJBOUJGBOOPEJ3%;JMWPTUSPQBSUOFSJEFBMF
3%;QSPHFUUBFSFBMJ[[BJNQJBOUJQFSJMSJTDBMEBNFOUPF
raffrescamento a pavimento, a soffitto e parete, sistemi di
termoregolazione e di trattamento aria per impianti radianti,
QFSVONJHMJPSBNFOUPEFMDPNGPSUJOUVUUFMFTUBHJPOJ$PO
TPMV[JPOJEJBMUJTTJNBRVBMJUËDIFSJTQPOEPOPQFSGFUUBNFOUF
ad ogni esigenza di installazione e di utilizzo.
9
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altre informazioni sulla ventlazione meccanica controllata