Manuale per l’uso, l’installazione e la manutenzione impianti di Automazioni
Scelta automatica
INDICE
Pagina
GUIDA ALLA SICUREZZA
2
FASCICOLO TECNICO (Fac-simile)
7
INFORMAZIONI PER L’INSTALLATORE (Tabella diagnosi dei guasti)
24
CENTRALINE ELETTRONICHE SERIE EC
26
ATTUATORI PER CANCELLI AD ANTE SCORREVOLI SERIE ES
33
ATTUATORE PER CANCELLI AD ANTE BATTENTI SERIE EA
49
ATTUATORI A BRACCIO ARTICOLATO PER CANCELLO AD ANTE BATTENTI SERIE ZA
52
ATTUATORI INTERRATI PER CANCELLI AD ANTE BATTENTI SERIE ZI
55
INSTALLAZIONE BATTENTI MECCANICI PER CANCELLI AD ANTE
(Elettroserratura ART. ZD04, chiavistello ART. ZD06, elettroserratura ART. ZD14)
59
ATTUATORI PER PORTE BASCULANTI A CONTRAPPESI SERIE EB
62
ATTUATORI PER PORTONI SEZIONALI E E BASCULANTI A MOLLE O CONTRAPPESI SERIE ZN
69
BARRIERE AUTOMATIZZATE SERIE ZBR
84
PALETTO MOBILE DI SOSTEGNO SBARRA Art. ZBRM
89
BARRIERE AUTOMATIZZATE STRADALI SERIE ZBN
90
KIT MOLLA DI BILANCIAMENTO ART. ZBNM
94
MOTORIDUTTORI PER SERRANDE SERIE ZP
95
CENTRALINA DI COMANDO PER SERRANDE ART. ZPC1
100
CENTRALINA DI COMANDO SUPPLEMENTARE PER SERRANDE ART. ZPC2
102
BLINDINO METALLICO PER SERRANDE ART. ZPB1
104
MOTORIDUTTORI PER TAPPARELLE E TENDE DA SOLE SERIE ZV
105
CENTRALINA DI COMANDO PER TAPPARELLE ART. ZVC1
107
MODULI RADIO A 1 O 4 CANALI CON O SENZA RICEVITORE
110
RICEVITORE A 4 CANALI ROLLING CODE 433 MHz
112
LAMPEGGIANTI SERIE EL
116
ANTENNE SERIE EL
117
RADIOCOMANDI SERIE ET
117
RADIOCOMANDI ROLLING-CODE ETR1
118
FOTOCELLULE SERIE EF
119
SELETTORI A CHIAVE SERIE ED
125
TASTIERA DI COMANDO DIGITALE ART. ZD08
128
CENTRALINA DI COMANDO ART. ZD12/C
134
SELETTORE A CHIAVE MAGNETICA ART. ZD12/L E CHIAVE CODIFICATA ART. ZD13
135
LETTORE DI PROSSIMITÀ ART. ZD16 TRASPONDER PASSIVO ART. ZD17 E BADGE DI PROSSIMITÀ ART. ZD18
136
RILEVATORE MAGNETICO ART. ZR01 E SPIRA MAGNETICA ART. ZRS1
137
SEMAFORO A DUE LUCI (ROSSO-VERDE) ART. ZSEM
140
CENTRALINA GESTIONE 2 SEMAFORI ART. ZSC1
141
KIT FOTOVOLTAICO SERIE EKF
145
COSTE MECCANICHE SERIE ZX
146
SCHEMI IMPIANTO
148
SCHEMI DI COLLEGAMENTO
170
1
GUIDA ALLA SICUREZZA
APPENDICE DI MASSIMO INTERESSE PER L'INSTALLATORE DELL'AUTOMAZIONE ELVOX
Direttive vigenti
Bassa tensione: 73/23/CE, 93/68/CE
Compatibilità elettromagnetica: 89/336/CE, 92/31/CE, 93/68/CE
R&TTE: 99/5/CE
Macchine: 98/37/CE, 98/79/CE
Prodotti da costruzione: 86/106/CE, 93/68/CE
Lo scopo delle nuove Norme Europee per le chiusure automatizzate è quello di definire:
1. il livello minimo delle caratteristiche tecniche, costruttive ed operative.
2. i relativi metodi di prova dei dispositivi che compongono il prodotto finito, il sistema di controllo e di protezione contro gli eventuali infortuni inerenti all'uso normale delle diverse tipologie di chiusure automatiche.
Dal 1° Maggio 2001 l'Ente normativo Italiano UNI ha ritirato la norma Italiana UNI 8612 che è sostituita dalle norme europee, elaborate in recepimento alla Direttiva Materiali da Costruzione, UNI EN 13241-1, UNI EN 12604, UNI EN 12605, UNI EN 12445, UNI
EN 12453 e UNI EN 12978.
La valutazione di conformità "obbligatoria" di una chiusura automatica deve essere conforme alle prescrizioni di tali norme e deve
essere disponibile una documentazione tecnica che "testimoni" le attività svolte (rapporto per prove e verifiche, fascicolo tecnico,
istruzioni ecc…)
IMPORTANTE: quanto segue non deve essere considerato sostitutivo alle norme in oggetto; in ogni caso bisogna far riferimento e
consultare le norme in vigore e i loro aggiornamenti.
RESPONSABILITÀ
La legge stabilisce che "responsabile " della sicurezza della chiusura automatizzata è colui che provvede alla sua "messa in servizio".
L'installatore ha la piena responsabilità su:
1. esecuzione dell'impianto a regola d'arte (Legge 46/90, art 7).
2. utilizzo di materiali conformi.
3. consegna al cliente dei documenti contenenti:
- le istruzioni di funzionamento e le avvertenze per l'uso sicuro dell'impianto,
- le istruzioni di manutenzione ordinaria,
- la Dichiarazione di conformità,
- il registro della manutenzione e prove.
OBBLIGHI DI LEGGE
La Commissione dell' Unione Europea ha stabilito che TUTTE le CHIUSURE AUTOMATIZZATE (porte, cancelli motorizzati e
similari) rientrano nel campo di applicazione della DIRETTIVA MACCHINE. Di conseguenza l'aggiunta dell'automazione in una
chiusura manuale nuova la rende macchina e chi effettua la trasformazione deve rispondere alle prescrizioni della Direttiva
Macchine (DM, 89/392/CEE - recepita tramite il DPR n. 459 del 24/07/96).
La direttiva macchine stabilisce che l'installatore dell’automazione di una porta o un cancello ha gli stessi obblighi del
costruttore di una macchina, ossia deve:
Predisporre il fascicolo tecnico (da conservare per 10 anni
e disponibile per l’ispezione delle autorità)
Analisi dei rischi
Progetto
meccanico
Progetto
elettrico
Redigere la relativa
DICHIARAZIONE CE
DI CONFORMITA’
Apporre sulla porta
motorizzata la
MARCATURA CE
Verbale di
collaudo finale
Le macchine messe in servizio prima dell’entrata in vigore della Direttiva Macchine sono escluse dall'obbligo di conformità, ma modifiche significative che ne cambiano la configurazione (ad esempio sostituzione della motorizzazione, aggiunta delle fotocellule, di un
radiocomando ecc..) o adeguamenti per manutenzione le fanno rientrare nel campo di applicazione della Direttiva.
2
GUIDA ALLA SICUREZZA
ASPETTI DI SICUREZZA
La norma UNI EN 12453 è la "norma quadro" per gli aspetti di sicurezza del settore automazioni. Dal principio che ogni chiusura
automatizzata è a tutti gli effetti UNA MACCHINA, la norma affronta il problema della sicurezza con l’analisi dei rischi. Occorre mettere in atto misure affinché le situazioni pericolose siano eliminate o neutralizzate, grazie all'uso di dispositivi di sicurezza.
Tipologie di pericolo presenti in una chiusura automatizzata
o
Schiacciamento;
o
Cesoiamento;
o
Convogliamento;
o
Urto;
o
Sollevamento di persone;
o
Pericoli legati all'automazione;
o
Pericoli provocati da guasti nei dispositivi di sicurezza;
o
Pericoli presenti durante la movimentazione manuale dell'anta;
o
Pericoli d'intrappolamento;
o
Pericoli di superamento dei limiti di corsa dell'anta.
Alcuni esempi di rischi dinamici schematizzati
Urto
Schiacciamento
Cesoiamento
Incuneamento
Convogliamento
Taglio
Alcuni esempi di rischi dinamici - pratici
Proiezioni di elementi compressi e caricati
Sollevamento
Uncinamento
Convogliamento / Urto
Schiacciamento fra superfici non parallele
Cesoiamento
3
GUIDA ALLA SICUREZZA
LIVELLO MINIMO DI PROTEZIONE
La norma UNI EN 12453 prescrive le misure di sicurezza da adottare per ridurre al massimo il livello di rischio.
Il livello minimo di protezione prescritto dalla norma, per il bordo principale di chiusura, in funzione del tipo di comando e della tipologia d’uso della chiusura, è riassunto nella seguente tabella:
USO DELLA CHIUSURA
Tipologia dei
Gruppo 1
Gruppo 2
comandi di attivazione Persone informate (uso in area privata) Persone informate (uso in area pubblica)
Comando a
A
B
uomo presente
Comando a distanza
C oppure E
C oppure E
e chiusura in vista
(es. infrarosso)
Comando a distanza
C oppure E
C e D oppure E
e chiusura non in vista
(es. onde radio)
Comando automatico
C e D oppure E
C e D oppure E
(es. comando di chiusura temporizzata)
Gruppo 3
Persone non informate (Uso illimitato)
Non è possibile
C e D oppure E
C e D oppure E
C e D oppure E
Come si vede dalla tabella, le persone sono suddivise in tre gruppi, in relazione al tipo di uso che viene fatto della chiusura automatizzata:
Gruppo 1: Solo un limitato numero di persone è autorizzato all’uso, e la chiusura non è in un’area pubblica. Un esempio di questo tipo sono i cancelli all’interno delle aziende, i cui fruitori sono solo i dipendenti o una parte di loro i quali sono stati adeguatamente informati.
Gruppo 2: Solo un limitato numero di persone è autorizzato all’uso, ma in questo caso la chiusura non è in un’area pubblica. Un
esempio può essere un cancello aziendale che accede alla pubblica via, e che può essere utilizzato solo dai dipendenti.
Gruppo 3: Qulasiasi persona può utilizzare la chiusura automatizzata, che quindi è situata sul suolo pubblico. Ad esempio la porta
di accesso di un supermercato o di un ufficio, o di un ospedale.
Le lettere A,B,C,D,E indicano il tipo di protezione che deve essere adottato nelle diverse situazioni:
- Protezione A. La chiusura viene attiva tramite un pulsante di comando con la persona presente, cioè ad azione mantenuta.
- Protezione B. La chiusura viene attiva tramite un comando con la persona presente, attraverso un selettore a chiave o simile, per impedirne l’utilizzo a persone non autorizzate.
- Protezione C. Limitazione delle forze dell’anta della porta o cancello. Cioè la forza di impatto deve rientrare in una curva stabilita dalla normativa, nel caso il cancello colpisca un ostacolo.
- Protezione D. Dispositivi, come le fotocellule, atte a rilevare la presenza di persone od ostacoli. Possono essere attivi su un
solo lato o su entrambi i lati della porta o cancello.
- Protezione E. Dispositivi sensibili, come le pedane o le barriere immateriali, atti a rilevare la presenza di una persona, ed installati in modo che questa non possa in alcun modo essere urtata dall’anta in movimento. Questi dispositivi devono essere attivi
in tutta la “zona pericolosa” del cancello. Per “zona pericolosa” la direttiva macchine intende una qualsiasi zona all’interno e/o
in prossimità di una macchina in cui la presenza di una persona esposta costituisca un rischio per la sicurezza e la salute di
detta persona.
N.B. La norma stabilisce che l’area di pericolo si estende in altezza fino a 2,5 m.
La protezione con sola fotocellula non è più ammessa in nessuna situazione.
LIMITAZIONE DELLE FORZE
La limitazione delle forze di apertura e chiusura dell’anta è un aspetto caratteristico della norma UNI EN 12453.
Per soddisfare il requisito di limitazione delle forze, è necessario misurare il profilo di forza sulla chiusura completa dell’automazione, utilizzando uno specifico strumento composto da due facce circolari metalliche parallele di diametro 80 mm e separate da una
molla di costante elastica 500 N/mm.
I parametri significativi sono quattro
1. La forza dinamica Fd.
Corrisponde al valore massimo misurato nel periodo di tempo Td.
2. Il tempo dinamico Td.
Tempo di 0,75 a partire dall’istante iniziale in cui l’urto raggiunge 150N.
3. La forza statica Fs.
Forza presente dopo Td e fino a 5 secondi dall’instante dell’urto; non deve superare i 150N.
4. La forza finale Fe.
Forza che permane dopo 5 secondi dall’istante dell’urto; non deve superare i 25N.
4
GUIDA ALLA SICUREZZA
La Norma indica, per ogni tipologia di chiusura, i punti nei quali va effettuata la misura.
Per garantire la sicurezza contro i pericoli di schiacciamento con il metodo di limitazione delle forze, è necessario ottenere un valore di forza nei limiti stabiliti.
Nella tabella sono illustrati i valori massimi della forza dinamica (10N corrispondono a circa 1 Kg).
Forze Dinamiche (Fd) massime
Azionamento
Chiusure a
movimento orizzontale
(es. scorrevoli)
Chiusure rotanti
su asse perpendicolare
al pavimento
(es. a battente)
Chiusure rotanti
a movimento verticale
(es. sezionali)
Chiusure rotanti su
asse orizzontale
(es. barriere, basculanti)
Tra i bordi di chiusura e bordi opposti
In varchi da 50 ÷ 500 (mm) In varchi da > 500 (mm)
Tra aree piane con superficie > 0,1 m2
con lati di lunghezza > 100 mm
400N
1400N
1400N
400N
1400N
1400N
400N
400N
1400N
400N
400N
1400N
Per misurare le forze dinamiche si suggerisce di utilizzare un sensore all’interno dell’automazione oppure un profilo sensibile alla
pressione, montato sul bordo dell’anta.
ASPETTI MECCANICI
La norma UNI EN 12604 "Aspetti meccanici delle chiusure automatizzate" definisce i requisiti meccanici per le chiusure. Il requisito
di base è garantire un uso ed un funzionamento sicuro e privo di problemi. Le chiusure devono resistere a forze statiche e dinamiche tipiche del loro utilizzo. Va tenuto conto anche della fatica meccanica, dell'usura e della corrosione.
Caratteristiche costruttive del cancello
1. I materiali impiegati nella costruzione della rete a pannelli devono essere preferibilmente di tipo metallico. È vietato l'uso di materiali fragili. Il vetro deve essere di sicurezza. Le superfici trasparenti nelle ante devono essere almeno di classe1 (norma di riferimento pr EN 12600) e non devono avere parti aguzze o taglienti in caso di rottura (EN 129), oppure devono essere infrangibili. Le superfici trasparenti devono essere colorate o avere marcature di sicurezza sufficienti per essere viste.
2. La superficie delle ante deve essere liscia o con sporgenza massima di 3 mm smussata o arrotondate almeno fino all'altezza di
2,5 m dal suolo.
3. Le ante devono essere protette contro la caduta in caso di sganciamento accidentale della guida.
4. Le ruote di scorrimento delle ante, devono essere protette contro il deragliamento.
5. I contrappesi devono essere alloggiati e protetti all’interno di resistenti coperture fino a 5m di altezza. I contrappesi devono essere fissati in modo sicuro ai supporti. Ciascuna corda deve essere fissata individualmente al contrappeso. I contrappesi non devono essere fissati ad aste o leve con rivetti. La caduta dei contrappesi non deve creare pericoli. I contrappesi in conglomerato
cementizio devono essere armati.
5
GUIDA ALLA SICUREZZA
MANUTENZIONE
Per garantire l’efficienza e la sicurezza di una chiusura automatizzata è importante effettuarne periodicamente la manutenzione.
Un contratto di manutenzione deve indicare chiaramente:
1. i contenuti degli interventi di manutenzione, ordinaria e straordinaria;
2. la periodicità della manutenzione;
3. quali operazioni verranno effettuate in occasione degli interventi di manutenzione.
Le attività di manutenzione, riparazione e sostituzione devono essere effettuate da personale qualificato. Le sostituzioni devono
essere fatte utilizzando ricambi originali.
IMPORTANTE
Per garantire l’efficienza del prodotto è indispensabile che personale professionalmente competente effettuino la manutenzione nei
tempi prestabiliti dall’installatore, dal produttore e della legislazione vigente.
Gli interventi d’installazione, manutenzione, riparazione e pulizia devono essere documentati. Tale documentazione deve essere
conservata dall’utilizzatore, a disposizione del personale competente preposto.
ROTTAMAZIONE - SMALTIMENTO
Allorché si decida di non utilizzare più gli attuatori o l'intera automazione, si consiglia di rimuoverla e riciclarla in accordo con le normative in materia.
IL FASCICOLO TECNICO
Lo scopo del fascicolo tecnico illustrato di seguito è aiutare l'installatore nell'applicazione delle nuove DIRETTIVE & NORME EUROPEE e in particolare delle norme sulla sicurezza EN12453 ed EN 12445.
Il fascicolo tecnico della porta o del cancello automatizzato, che l'installatore deve compilare e conservare (per 10 anni), deve contenere le seguenti informazioni:
1.
-
I dati identificativi:
dell'installatore;
della tipologia di automazione;
del committente;
dell'ubicazione/cantiere in cui l’automazione è installata;
del produttore/fornitore della chiusura;
del produttore dell'automazione.
2. Il disegno elettrico e meccanico della chiusura automatizzata, con la lista dei componenti.
3. L'analisi dei rischi presenti nella chiusura automatizzata e la descrizione delle soluzioni adottate.
6
FASCICOLO TECNICO (Fac simile)
Fascicolo tecnico di porte e cancelli motorizzati ai sensi della Direttiva Macchine Europea
98/37/CE (89/392 e successivi emendamenti).
Inserire i dati personali dell’installatore
Installatore
Ragione sociale
Via
Città
CAP
Tel.
P. iva / C.F.
CCIAA
Prov.
Fax
Contratto N.°
Scegliere la denominazione ed il tipo della porta motorizzata
Denominazione della porta motorizzata
[]
[]
[]
[]
[]
[]
[]
cancello a battente
cancello scorrevole orizzontale
basculante
barriera
serranda
porta flessibile ad avvolgimento verticale
altro (specificare) ___________________
Specificare l’articolo dell’automazione
Tipo
Inserire il numero di serie o matricola della porta motorizzata.
Numero di serie o matricola
Inserire i dati personali del committente, dell’ubicazione, del produttore della chiusura, del produttore dell’automazione.
Nome Committente
Ragione sociale
Via
Città
CAP
Tel.
P. iva / C.F.
Prov.
Fax
7
FASCICOLO TECNICO (Fac simile)
Ubicazione Prodotto installato
Installato presso
Ragione sociale
Via
Città
CAP
Tel
Installato al piano n.°
Responsabile
Via
Città
CAP
Tel
P. iva / C.F.
Prov.
Fax
Prov.
Fax
Produttore/fornitore della chiusura
Ragione sociale
Indirizzo
Nome del modello
Tipologia chiusura
Ante mobili, peso totale
Anno di fabbr.
Numero ante
Produttore della automazione
Ragione sociale
Indirizzo
Nome del modello
Tipo di energia
Potenza totale
8
Anno di fabbr.
Tensione
Tolleranza
FASCICOLO TECNICO (Fac simile)
DISEGNO ELETTRICO DI MASSIMA RELATIVO ALL’IMPIANTO REALIZZATO:
CANCELLO SCORREVOLE AD 1 ANTA CON MOTORE A LATO
Uso residenziale fino a 600 Kg
Schema impianto base
Distinta impianto
Riferimento
al disegno
Articolo
Descrizione
1
2
3
4
5
9
10
11
12
13
ES07
EL09
ET03
EF04/S
EDE4
ZX64
ZE08
ZBA1
ZX01
ZX16
Attuatore scorrevole
Lampeggiante con antenna e ricevitore 433 MHz
Radiocomando a 2 canali
Coppia fotocellule da esterno parete
Selettore chiave da esterno parete
Cavo (4 x 0,5 mm2)
Cremagliera in plastica
Batteria tampone 12V 7Ah
Costa meccanica
Contropiastra di ancoraggio
Quantita
1
1
2
1
1
1
1
1
9
FASCICOLO TECNICO (Fac simile)
DISEGNO ELETTRICO DI MASSIMA RELATIVO ALL’IMPIANTO REALIZZATO:
CANCELLO A 2 ANTE CON 2 MOTORI INTERRATI
Uso residenziale con due ante fino a 2 m (max. 200Kg) cadauna
Schema impianto
Distinta impianto
10
Riferimento
al disegno
Articolo
Descrizione
1
2
3
4
5
7
8
9
11
14
15
16
17
EI20
EL09
ET03
EF04/S
EDE4
EC33
ZX29
ZX64
ZBA1
ZD04
ZD06
ZX41
ZDA7
Attuatore interrato
Lampeggiante con ricevitore 433 MHz e antenna
Radiocomando a 433 MHz
Coppia fotocellule da esterno parete
Selettore chiave da esterno parete
Centralina di comando senza pulsantiera
Matassa da 10m di cavo per cablaggio automazioni (2 x 2 mm2 + 3 x 0,5 mm2)
Cavo (4 x 0,5 mm2)
Batteria tampone 12V 7Ah
Elettroserratura 12V c.c.
Chiavistello di bloccaggio
Cassa fondazione
Sblocco manuale con chiave
Quantita
2
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
2
2
FASCICOLO TECNICO (Fac simile)
Indicare le zone di pericolo presente con il relativo numero.
Fig. 1A CANCELLO SCORREVOLE AD 1 ANTA CON MOTORE A LATO
C
A
1, 2, 5
3, 4, 6
3, 4, 6
A
1
2
3
4
5
6
- Urto
- Schiacciamento
- Convogliamento
- Incuneamento
- Trascinamento
- Cesoiamento
A= metri
G= metri
B= metri
11
FASCICOLO TECNICO (Fac simile)
Indicare le zone di pericolo presente con il relativo numero.
CANCELLO A 2 ANTE CON 2 MOTORI A PAVIMENTO
A
A
B
1, 2, 5
12
- Urto
- Schiacciamento
- Convogliamento
- Incuneamento
- Trascinamento
- Cesoiamento
1, 2, 5
1, 2, 6
2
1
2
3
4
5
6
C
2
A= metri
G= metri
B= metri
C= metri
FASCICOLO TECNICO (Fac simile)
Compilare la lista dei componenti
Lista componenti installati
N.°
Componente installato
1
Fotocellula 1
2
Fotocellula 2
3
Fotocellula 3
4
Fotocellula 4
5
Centralina comando
6
Chiave elettronica fissa
7
Chiave a radiocomando
8
Automazione
9
Segnalatore acustico
10
Segnalatore luminoso
11
Blocco elettromagnetico
12
Elettroserratura
13
Selettore a chiave
14
Antenna
15
Radioricevente
16
Bordo paracolpi
17
Pulsante di emergenza
18
Pulsante di comando
19
Spia di cancello aperto
20
21
Sensori
1
Bordo sensibile 1
2
Bordo sensibile 2
3
Bordo sensibile 3
4
Bordo sensibile 4
5
Sensore a pedana 1
6
Sensore a pedana 2
7
Sensore
8
Sensore
9
Sensore
installati specificando: modello, tipo, numero di serie ecc.
Codice identificativo
Produttore
Funzione
[] comando
[] sicurezza
[] comando
[] sicurezza
[] comando
[] sicurezza
[] comando
[] sicurezza
[] comando
[] sicurezza
[] comando
[] sicurezza
[] comando
[] sicurezza
[] comando
[] sicurezza
[] comando
[] sicurezza
Nota: indicare le funzioni dei sensori: x comando, x sicurezza, ecc...
- Ad essa vanno allegate le dichiarazioni di conformità dei componenti e accessori utilizzati nella realizzazione della chiusura automatizzata.
Le caratteristiche tecniche e le indicazioni per l’installazione di tali prodotti sono documentate nei
rispettivi manuali di installazione e di utilizzo.
13
FASCICOLO TECNICO (Fac simile)
ANALISI DEI RISCHI
(L'analisi dei rischi consiste nel prendere in esame i pericoli che si possono presentare nella chiusura automatizzata o da automatizzare e per ciascuno di essi il responsabile deve indicare nel
fascicolo tecnico le soluzioni che si sono adottate per eliminarli o per ridurne la pericolosità.
I possibili rischi che si possono presentare in una chiusura automatizzata e le possibili soluzioni da
adottare per eliminare o ridurre la pericolosità sono riportati nella schede allegate).
Barrare i rischi presenti nell'impianto realizzato e barrare le relative soluzioni adottate.
Segnalare nella colonna "soluzioni adottate in base ai rischi" le lettere relative alla sicurezza
applicata.
Inserire le eventuali osservazioni aggiuntive nell'apposito spazio a fondo lista.
Barrare le eventuali “norme” considerate.
14
FASCICOLO TECNICO (Fac simile)
Tipologia dei rischi
(Barrare i rischi considerati)
Criteri di valutazione e soluzioni adottate
(Barrare la casella corrispondente alla soluzione adottata)
Rischi meccanici strutturali e di usura
[ ] perdita di stabilità
[ ] Verificata la solidità della struttura presente, utilizzati materiali
ed eseguiti fissaggi adeguati.
[ ] caduta parti
[ ] Eseguiti gli opportuni interventi e regolazioni per impedire la
caduta delle ante.
[ ] inciampo
[ ] Verificato che le soglie presenti superiori a 4 mm (ad esempio
la guida scorrimento cancello) siano oportunamente modellate ed
evidenziate.
[ ] scivolosità
[ ] Verificato che sulla soglia non siano presenti superfici scivolo
se o che possano diventare tali in caso di pioggia.
[ ] guide catene e funi
di sollevamento
[ ] Verificata la presenza e l'efficacia di un sistema anti-caduta
della parti mobili.
[ ] Installati e verificati adeguati finecorsa.
[ ] Sono state fornite le necessarie istruzioni di manutenzione.
Rischi meccanici dovuti al movimento della chiusura
[ ] Gli elementi mobili sono
dotati di adeguate protezioni
rispondenti alle norme vigenti
ed installate in conformità alle
istruzioni del costruttore.
[ ] La regolazione della velocità dell'anta può essere fatta
solamente da personale specializzato operando sulla centralina
di comando.
[ ] Il cancello è dotato di un
dispositivo di sblocco per
consentire l'azionamento
manuale
[ ] L'apertura è stata collaudata per verificare che non siano
presenti errori di montaggio.
[ ] Sono fornite adeguate
istruzioni per
l'effettuazione dello sblocco.
15
FASCICOLO TECNICO (Fac simile)
Rischi presenti
A) urto / schiacciamento
Soluzioni adottate in base ai rischi
B) taglio
C) sollevamento
D) convogliamento/
incuneamento
E) cesolamento
F) uncinamento
Soluzioni applicabili
1) comando a uomo
presente
8) barriere multiplexate
(disp. di protezione)
2) bordi sensibili
(disp. di protezione)
9) segnalazine acustica
3) fotocellule (disp.
di rilev. presenza)
10) segnalazione acustica
4) franchi di sicurezza
11) segnaletica
5) limitazione della forza
(disp. di protezione)
12) segregazione (tramite
coperture o profili in gomma
6) modellazione
delle superfici
13) rete di protezione
a maglie (20x20 mm)
7) pedane
14) altro
Rischi elettrici
[ ] contatti diretti e indiretti
[ ] dispersione dell'energia elettrica
[ ] Utilizzati componenti marcati CE ai sensi della Direttiva
Bassa Tensione (73/23/CE)
[ ] Eseguiti i collegamenti elettrici e il collegamento alla
rete in osservanza alle norme vigenti e in accordo alle
istruzioni del costruttore della motorizzazione.
Rischi di compatibilità elettromagnetica
[ ] emissione di campi elettrici,
magnetici ed elettromagnetici
[ ] Utilizzati radiocomandi omologati o conformi alla
Direttiva R&TTE (99/5/CE) e a frequenze ammesse dalla
specifica legislazione vigente.
[ ] Utilizzati componenti marcati CE ai sensi della Direttiva
EMC (89/336/CE).
16
FASCICOLO TECNICO (Fac simile)
Sicurezza ed affidabilità dell'attuatore e dei dispositivi di comando
[ ] condizioni di sicurezza in caso
di avaria e in mancanza di
alimentazione
[ ] Utilizzati dispositivi di comando, di azionamento e di
sicurezza adeguati all'uso e rispondenti alle norme vigenti.
[ ] Installato dispositivo di comando dotato di batterie
tampone e rispondente alle norme vigenti.
[ ] Installazione eseguita osservando le prescrizioni
contenute nei manuali di installazione
[ ] errori di montaggio e coerenza
dei comandi
[ ] Verificata la coerenza del comando in relazione al
movimento della chiusura e alle istruzioni fornite dal
costruttore.
[ ] dispositivi di comando
[ ] Installato il dispositivo di arresto e/o di apertura
d'emergenza (che non deve introdurre rischi aggiuntivi).
[ ] Dispositivi di comando sono stati installati in posizione
facilmente accessibile e ben visibile.
[ ] misurare le forze della chiusura
sul bordo principale
[ ] Effettuare le misure mediante l'apposito strumento
indicato dalla norma UNI EN 12445 nei punti da essa stabiliti.
[ ] dispositivi di protezione (in nessuna [ ] Utilizzato un dispositivo rilevatore di presenza
circostanza può esserci contatto
rispondente alla norma UNI EN12978.
tra la chiusura e le persone)
[ ] dispositivi di rilevazione presenza [ ] Effettuate le verifiche per la rilevazione di presenza, in
accordo alla norma UNI EN 12445.
Rischi legati ai materiali e sostanze trattate, usate o bruciate dalla macchina
[ ] fluidi
[ ] verifica che non vi sia generazione di pericolo e
dispersione nell'ambiente dei fluidi impiegati.
[ ] temperature elevate
[ ] verifica che non si raggiungano temperature elevate da
parte dei materiali in uso
[ ] incendio
[ ] verifica che i materiali utilizati non inneschino incendio
[ ] esplosione
[ ] verifica della non presenza di gas infiammabili
[ ] rumore
[ ] verifica che non si generino rumori pericolosi
[ ] vibrazione
[ ] verifica che non si producano vibrazioni pericolose
[ ] altro
17
FASCICOLO TECNICO (Fac simile)
Lista norme applicabili
[] EN 292-1
Concetti fondamentali, principi generali di progettazione, terminologia, metodologia di base.
[] EN 292-2
Concetti fondamentali, principi generali di progettazione, specifiche e principi tecnici.
[] EN 294
Distanze di sicurezza per gli arti superiori.
[] EN 349
Spazi minimi per evitare lo schiacciamento di parti del corpo.
[] EN 1051
Valutazione dei rischi.
[] EN 60204-1
Sicurezza del macchinario - equipaggiamento elettrico delle macchine, regole generali.
[] EN 50081-1
Compatibilità elettromagnetica - norma generica di emissione.
Classe della norma: domestico, commerciale ed industriale leggero.
[] EN 50082-1
Compatibilità elettromagnetica - norma generica di immunità.
Classe della norma: domestico, commerciale ed industriale leggero.
[] UNI EN 12453 Cancelli e porte industriali, commerciali e residenziali.
Sicurezza nell'uso delle porte motorizzate - requisiti e classificazione.
[] UNI EN 12445 Cancelli e porte industriali, commerciali e residenziali.
Sicurezza nell'uso delle porte motorizzate - metodi di prova.
[] UNI EN 12604 Cancelli e porte industriali, commerciali e residenziali.
Aspetti meccanici - requisiti e classificazione.
[] UNI EN 12605 Cancelli e porte industriali, commerciali e residenziali.
Aspetti meccanici - metodi di prova.
[] EN 12635
Cancelli e porte industriali, commerciali e residenziali.
Procedura per una installazione ed uso sicuro.
[] prEN 12650-1 Accessori per serramenti - porte pedonali motorizzate.
Parte 1: requisiti del prodotto e metodi di prova.
[] prEN 12650-2 Accessori per serramenti - porte pedonali motorizzate.
Parte 2: sicurezza delle porte pedonali motorizzate.
[] UNI EN 12978 Sensori, Requisiti, Classi e Metodi di prova.
[] UNI EN 13241-1 Norma di prodotto. Chiusure industriali, commerciali, per garage e cancelli.
Parte 1: prodotti senza prestazioni di resistenza al fuoco o di controllo del fumo.
[] CEI EN 60335-1 Sicurezza degli Apparecchi di uso domestico e similare.
Parte 1: norme generali.
[] IEC60335-2-97 Safety of household and similar electrical appliances - Part 2-97: particular requirement for
driver for rolling shutters awnings, blinds and similar equipment.
[] CEI 64-8
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente
alternata e a 1500V in corrente continua.
[] UNI EN 954-1 Punti concernenti la sicurezza di sistemi di controllo - punto 1: principi generali di progetto.
[] IEC 60335-2-103 Prescrizioni particolari per automatismi per porte, cancelli e finestre.
[] IEC 60335-2-95 Household and similar appliances - Safety - Part 2-95: Particular requirements for drives for
vertically moving garage doors for residential use.
[] ___________________________________________________________________________________
[] ___________________________________________________________________________________
[] ___________________________________________________________________________________
[] ___________________________________________________________________________________
[] ___________________________________________________________________________________
18
FASCICOLO TECNICO (Fac simile)
Dichiarazioni di Conformità:
Compilare e firmare la “dichiarazione di conformità CE”
Dichiarazione di conformità CE
Il sottoscritto_____________________________
Ragione sociale______________________________
Indirizzo____________________________________________________________________
Dichiara che il prodotto installato,
modello_____________________________________________________________________
tipo________________________________________________________________________
matricola____________________________________________________________________
contratto____________________________________________________________________
luogo di installazione___________________________________________________________
è conforme alle seguenti Direttive Europee:
[] Direttiva Macchine 89/392/CE e successive modifiche
[] Direttiva EMC 89/336/CE e successive modifiche
[] Direttiva Bassa Tensione 73/23/CE e successive modifiche;
ed inoltre dichiara che sono state applicate le seguenti (parti/clausole) norme armonizzate:
[] __________________________________________________________________________
[] __________________________________________________________________________
[] __________________________________________________________________________
[]__________________________________________________________________________
Luogo____________________________________
Data_________________________
Firma del Legale Rappresentante________________________________________________
(Avvertenze - La presente Dichiarazione di Conformità ha validità:
1. per quanto riguarda l'impianto in oggetto e per come eseguito dal Dichiarante;
2. eventuali modifiche dell'impianto ricadono nella Dichiarazione in oggetto se e solo se autorizzate e controfirmate dal Dichiarante;
3. le modifiche, riparazioni e le manutenzioni devono essere eseguite da personale qualificato ed autorizzato. Le
sostituzioni utilizzano ricambi originali o equivalenti.
4. l'impianto è mantenuto secondo le prescrizioni di Legge e comunque non meno di un controllo all'anno.
19
FASCICOLO TECNICO (Fac simile)
Marcatura CE
La marcatura CE della chiusura automatizzata deve riportare, in modo leggibile e indelebile, le
seguenti indicazioni.
1. i dati del responsabile della sua messa in funzione, installatore e/o manutentore, per la sua
reperibilità.
2. il tipo di chiusura (scorrevole, battente….) ed il modello e numero di serie dell'automazione.
3. l'anno di installazione (inteso come messa in servizio )
4. le caratteristiche della chiusura, quali il peso delle ante e le dimensioni.
5. la marcatura CE.
Compilare i dati della targhetta dell'automazione:
Responsabilie della messa in funzione:
Indirizzo installatore:
Tel:
Modello automazione:
Numero di serie:
Anno d'installazione:
Dimensioni (LxH):
Peso parti mobili:
ATTENZIONE!
CANCELLO
AUTOMATICO
DITTA INSTALLATRICE:
R
AUTOMAZIONI
20
Modello automazione:
Numero di serie:
Anno d'installazione:
Dimensioni (LxH):
Peso anta (Kg):
FASCICOLO TECNICO (Fac simile)
Verbale collaudo finale
Compilare il verbale di collaudo finale: inserire i dati e la firma richiesta
N. fase
Descrizione della fase
1
Controllo visivo
2
Controllo ruote scorrimento
3
Controllo rulli di guida
4
Controllo cerniere
5
Controllo cremagliera
6
Controllo protezione al cesoiamento
7
Controllo di protezione allo schiacciamento
8
Controllo protezione al convogliamento
9
Controllo stabilità ante
10
Controllo intervento fotocellule
11
Controllo intervento coste sensibili
12
Controllo intervento limitatore di coppia
13
Controllo lampeggiante
14
Controllo prelampeggio
15
Controllo funzionamento comandi
16
Controllo ricevente radio
17
Controllo programmazione radiocomandi
18
Controllo collegamento antenna
19
Controllo posizione segnaletica
20
Controllo continuità del circuito di protezione equipotenziale
21
Prova di resistenza all'isolamento
22
Prova di tensione
23
Richieste del committente verificate in base al foglio di ordinazione
24
Ritocchi di vernice eseguiti
25
Condotte di alimentazione eseguite a regola d'arte
26
Verifica presenza rumori anomali e loro eliminazione
27
Movimentazione regolare
28
Impianto contrassegnato con targa installatore
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
N/R = non richiesto;
OK = fatto;
OPZ = opzionale
Data del collaudo
Firma dell'installatore
N/R
OK
OPZ
Firma del Committente
21
FASCICOLO TECNICO (Fac simile)
Verbale collaudo finale
UTILIZZATORE
o chi ne fa le veci
Documenti forniti
Data del collaudo
[] Verbale di collaudo
[] Dichiarazione CE di Conformità
[] Manuale di istruzione ed avvertimenti
Firma dell'installatore
[] Manuale di manutenzione
[] Registro di manutenzione
COMMITTENTE
o chi ne fa le veci
Documenti forniti
Data del collaudo
[] Verbale di collaudo
[] Dichiarazione CE di Conformità
[] Manuale di istruzione ed avvertimenti
Firma dell'installatore
[] Manuale di manutenzione
[] Registro di manutenzione
Firma dell’utilizzatore
Firma del Committente
Lista dei manuali
Compilare la lista dei manuali ed archiviare la prima pagina di ciascun manuale.
N.°
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
22
Titolo del manuale
Edizione/data
FASCICOLO TECNICO (Fac simile)
Registro di manutenzione
Compilare il Registro di Manutenzione
N.
DATA INTERVENTO
(installazione, avviamento, regolazioni, verifica delle sicurezze, sostituzioni, ecc.)
O P S
Firma
Installatore
Cliente
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
O = ordinaria; P = programmata; S = straordinaria.
23
INFORMAZIONI PER L’INSTALLATORE
BASSA TENSIONE, UNA SOLUZIONE DI ALTA TECNOLOGIA.
Sicurezza Totale: l’impiego di motori in bassa tensione, alimentati a 12 V. c.c., elimina qualsiasi rischio di scariche elettriche o di
accidentale elettrificazione della struttura.
Funzione Anti Black out: l’innovazione è ottenuta con l’impiego di motori alimentati in bassa tensione (12 Volt) con batteria tampone. Un dispositivo elettronico assicura la perfetta ricarica della batteria ed il funzionamento immediato in caso di mancanza della
tensione di rete (230 Volt).
Frenatura intelligente: uno speciale dispositivo elettronico controlla la frenatura ed il rallentamento della porta o del cancello prima
del suo arresto, per assicurare un funzionamento perfetto anche nella fase di chiusura.
Frizione elettronica: se nel raggio d’azione del movimento della automazione si interpone un qualsiasi ostacolo, un dispositivo elettronico blocca l’automazione al primo accenno di attrito anomalo e ne inverte o arresta il moto.
CONTENUTO DELL’IMBALLO
Gli attuatori non richiedono precauzioni particolari nel trasporto.
L’imballo è costituito da una scatola di cartone e il materiale deve essere immagazzinato in un luogo asciutto al riparo dalle intemperie.
All’atto d’acquisto assicurarsi che il prodotto sia provvisto di targa con le caratteristiche tecniche. Nel caso in cui tale targa non fosse
presente, avvertire immediatamente il costruttore e/o il rivenditore.
Gli apparecchi sprovvisti di targhetta non devono assolutamente essere usati, pena la decadenza di ogni responsabilità da parte del
costruttore. Prodotti sprovvisti di targhetta devono essere ritenuti anonimi e potenzialmente pericolosi.
AVVERTENZE PER L'INSTALLATORE
- Leggere attentamente le avvertenze contenute nel presente documento in quanto forniscono importanti indicazioni riguardanti la
sicurezza di installazione, d'uso e di manutenzione.
- Dopo aver tolto l'imballaggio assicurarsi dell'integrità dell'apparecchio. Gli elementi dell'imballaggio (sacchetti di plastica, polistirolo espanso, ecc.) non devono essere lasciati alla portata dei bambini in quanto potenziali fonti di pericolo. L'esecuzione dell'impianto deve essere rispondente alle norme CEI vigenti.
- È necessario prevedere a monte dell'alimentazione un appropriato interruttore di tipo bipolare con separazione tra i contatti di
almeno 3mm.
- Prima di collegare l'apparecchio accertarsi che i dati di targa siano rispondenti a quelli della rete di distribuzione.
- Questo apparecchio dovrà essere destinato solo all'uso per il quale è stato espressamente concepito, e cioè per sistemi di citofonia. Ogni altro uso è da considerarsi improprio e quindi pericoloso. Il costruttore non può essere considerato responsabile per
eventuali danni derivanti da usi impropri, erronei ed irragionevoli.
- Prima di effettuare qualsiasi operazione di pulizia o di manutenzione, disinserire l'apparecchio dalla rete di alimentazione elettrica, spegnendo l'interruttore dell'impianto.
- In caso di guasto e/o di cattivo funzionamento dell'apparecchio, togliere l'alimentazione mediante l'interruttore e non manometterlo. Per l'eventuale riparazione rivolgersi solamente ad un centro di assistenza tecnica autorizzato dal costruttore. Il mancato rispetto di quanto sopra può compromettere la sicurezza dell'apparecchio.
- Non ostruire le aperture o fessure di ventilazione o di smaltimento calore e non esporre l’apparecchio a stillicidio o spruzzi d’acqua.
- L'installatore deve assicurarsi che le informazioni per l'utente siano presenti sugli apparecchi derivati.
- Tutti gli apparecchi costituenti l'impianto devono essere destinati esclusivamente all'uso per cui sono stati concepiti.
- Questo documento dovrà sempre rimanere allegato alla documentazione dell'impianto.
Direttiva 2002/96/CE (WEEE, RAEE).
Il simbolo del cestino barrato riportato sull’apparecchio indica che il prodotto, alla fine della propria vita utile, dovendo essere trattato separatamente dai rifiuti domestici, deve essere conferito in un centro di raccolta differenziata per apparecchiature elettriche ed
elettroniche oppure riconsegnato al rivenditore al momento dell’acquisto di una nuova apparecchiatura equivalente.
L’utente è responsabile del conferimento dell’apparecchio a fine vita alle appropriate strutture di raccolta. L’adeguata raccolta differenziata per l’avvio successivo dell’apparecchio dismesso al riciclaggio, al trattamento e allo smaltimento ambientalmente compatibile contribuisce ad evitare possibili effetti negativi sull’ambiente e sulla salute e favorisce il riciclo dei materiali di cui è composto il
prodotto. Per informazioni più dettagliate inerenti i sistemi di raccolta disponibili, rivolgersi al servizio locale di smaltimento rifiuti, o
al negozio in cui è stato effettuato l’acquisto.
Rischi legati alle sostanze considerate pericolose (WEEE).
Secondo la nuova Direttiva WEEE sostanze che da tempo sono utilizzate comunemente su apparecchi elettrici ed elettronici sono
considerate sostanze pericolose per le persone e l’ambiente. L’adeguata raccolta differenziata per l’avvio successivo dell’apparecchio dismesso al riciclaggio, al trattamento e allo smaltimento ambientalmente compatibile contribuisce ad evitare possibili effetti
negativi sull’ambiente e sulla salute e favorisce il riciclo dei materiali di cui è composto il prodotto.
24
INFORMAZIONI PER L’INSTALLATORE
Tabella diagnosi di possibili inconvenienti (per automazioni serie EA-EI-ZA-ZI e EB)
Possibili inconvenienti
L'automazione non funziona
Cause
Alimentazione di rete assente
Fusibili di alimentazione bruciati
Comandi inefficaci
Batteria difettosa
Le fotocellule o il
dispositivo di sicurezza si attivano.
Il radiocomando non funziona
I codici tra radiocomando e ricevitore
sono errati
Batteria scarica
Ricevitore difettoso
Il lampeggiante non funziona
Lampadina bruciata
L'automazione non apre ma
chiude
Scheda danneggiata
Sono invertiti i cavi di
collegamento dei motori
L'automazione non si chiude
Le fotocellule o il
dispositivo di sicurezza si attivano.
L'automazione inizia il moto
ma poi inverte il senso di marcia
La frizione elettronica è impostata ad
un livello di sensibilità troppo elevato
Encoder difettoso.
Il cancello si muove a scatti
(per scorrevoli)
Installazione non corretta della
cremagliera
Rimedi
Controllare l'interruttore
Sostituire i fusibili bruciati con
altri dello stesso valore.
Controllare i radiocomandi e
selettori.
Controllo lo stato batteria con il
lampeggiante.
Controllare il funzionamento
o l'allineamento delle fotocellule o
del dispositivo di sicurezza.
Eseguire la procedura di
acquisizione del codice radio.
Sostituire la batteria.
Verificare nel morsetto (+, -)
la tensione di circa 8,6V.
Sostituire la lampadina
oppure rimane sempre acceso.
( 5 W E14 14 V)
Sostituire la scheda elettronica.
Invertire la morsettiera
del quadro elettronico oppure la
polarità dei cavi di alimentazione
dei motori.
Controllare il funzionamento e
l'allineamento delle fotocellule
o del dispositivo di sicurezza.
Diminuire il livello di
sensibilità della frizione.
Sostituire la scheda
Encoder (R311).
Rispettare lo spazio di
2 mm tra pignone e la
cremagliera.
- Per la tabella diagnosi di possibili inconvenienti, per l’automazione scorrevole, vedere pag. 46.
- Per la tabella diagnosi di possibili inconvenienti, per i basculanti serie ZN, vedere pag. 83.
25
CENTRALINE SERIE EC
CENTRALINE ELETTRONICHE DI COMANDO
serie EC
PRESENTAZIONE
Centralina elettronica di comando automazioni con box di materiale plastico da esterno
parete, da incasso o fissaggio a muro con apposita staffa, fornita di serie.
Disponibile nelle versioni completa di pulsantiera oppure senza pulsantiera.
Con scheda elettronica senza ricevitore radio da abbinare ai lampeggianti serie EL.
Tutti i box sono predisposti per l'alloggiamento della batteria tampone art. ZBA1 (opzionale).
Articolo senza
ricevitore
Scheda di
comando
1 o 2 motori
SI
SI
EC31
EC33
Pulsantiera
SI
NO
DIMENSIONI D' INGOMBRO
Mod. EC
mm
mm
mm
mm
mm
Fig. 1/EC
INSTALLAZIONE MECCANICA
Per una perfetta installazione è consigliabile fissare il box in materiale plastico della centralina in un luogo sicuro e al riparo dagli
agenti atmosferici. È opportuno installare le centraline con pulsantiera in luoghi non accessibili ai bambini.
Il box in materiale plastico può essere installato da esterno parete o da incasso. Nelle installazioni da incasso la cornice del box
dovrà appoggiarsi alla superficie del muro per assicurare la perfetta apertura della porta della centralina (vedi Fig. 2A/EC).
Utilizzare la staffa fornita di serie per installare la centralina da esterno parete.
Per fissare la centralina alla staffa si dovrà aprire la centralina, togliere il supporto plastico sul quale è fissata la scheda (vedi Fig.
2B/EC), inserire il box sulla staffa e fissarlo tramite la vite fornita con la staffa.
185
12
0
250
237
DIMENSIONI FORO PARETE PER
INCASSO CENTRALINA
Fig. 2B/EC
Fig. 2A/EC
26
CENTRALINE SERIE EC
INSTALLAZIONE ELETTRICA
Il box di comando è alimentato a 230V c.a., ed è protetto in ingresso con fusibile
di 4A. Tutti i carichi ed i comandi sono alimentati in 12V c.c. tramite un trasformatore di sicurezza in doppio isolamento (EN61558) e sono protetti con un fusibile di
3,15A (F2).
- La posa in opera, i collegamento elettrici e le regolazioni devono essere effettuati a “Regola d’arte”. Assicurarsi che i dati di targa siano rispondenti a quelli
della rete elettrica e accertarsi che la sezione dei cavi di collegamento sia
idonea ai carichi applicati.
- Prevedere sulla rete di alimentazione una protezione per sovratensioni, un interruttore/sezionatore e/o differenziale adeguati al prodotto e in conformità alle normative vigenti.
Il circuito elettrico a bassa tensione e le strutture metalliche ad esso connesse
NON DEVONO ESSERE COLLEGATE A TERRA in quanto si tratta di alimentazione SELV. (Vedi noma IEC 60364-4-41 standard, parte 411.1.4.1).
Cablaggio
Consigliamo l'uso del cavo Elvox Art. ZX23 o ZX67 per il cablaggio del motore e
dell'encoder:
A. Due conduttori, rosso e nero, per il motore (morsetti "APM1"-"CHM1" o
"APM2"-"CHM2").
B. Un conduttore, marrone, per il positivo dell’alimentazione encoder (morsetto
"+ENC").
C. Un conduttore, blu, per il negativo dell’alimentazione encoder (morsetto "ENC").
D. Un conduttore, bianco, per il segnale dell’ encoder (morsetti "ENC 1" - "ENC
2").
In alternativa al cavo Elvox cod. ZX23 o ZX67, utilizzare i seguenti tre cavi (vedi
Fig. 4/EC): due conduttori con sezione minima 2,5 mm2 (A) per il collegamento dei
motori e tre conduttori con sezione minima 0,5 mm2 (B-C-D) per il collegamento
dell'encoder.
Per cablaggi con lunghezza superiore a 15 metri usare i conduttori A (rosso-nero)
di sezione 2x4 mm2, e B,C,D (marrone. blu, bianco) di sezione 3x1 mm2
Svitare le viti B di Fig. 3/EC e collegare ai morsetti di Fig.3A/EC i conduttori di linea
230 V.
SCHEDA ELETTRONICA SERIE ZC
Regolazione della scheda elettronica di comando
La scheda elettronica è stata realizzata con elevati standard qualitativi e adotta un
sistema di cablaggio con morsettiere estraibili, permettendo di separare l’alta tensione in modo facile e sicuro. Grazie ad un microprocessore, la scheda ha le
seguenti caratteristiche:
- sicurezza totale,
- frizione elettronica,
- frenatura intelligente,
- anti blak out,
- lampeggio intelligente,
- autoapprendimento dell’apertura,
- autoapprendimento del codice radiocomando (40 codici 1° e 3° canale e 20, 2°
e 4° canale)
B
B- Viti da svitare per accedere alla
morsettiera di collegamento 230V c.a.
Fig. 3/EC
Fusibile 4A
Non utilizzato
Non utilizzato
Fig. 3A/EC
Coll. motori
Coll. encoder
2 x 2,5 mm2
3 x 0,5 mm2
A
A
B
C
D
Fig. 4/EC
Specifiche di progetto e dettagli di funzionamento generale
Le automazioni ELVOX sono alimentate in bassa tensione a 12V c.c. Il controllo del movimento del cancello è gestito con un
ENCODER installato in ogni motorizzazione. L’intero sistema è conforme alle prescrizioni delle Direttive sulla compatibilità elettromagnetica e la marcatura CE. Il funzionamento dell’automazione è selezionabile con microinterruttori.
In particolare, è possibile cambiare i tempi di apertura e chiusura di ciascuna anta del cancello e la loro sincronizzazione.
Per garantire il massimo livello di sicurezza, la frizione elettronica antischiacciamento è gestita dal microprocessore con 4 soglie di
sensibilità ed è in grado di bloccare il movimento anche nel caso di convogliamento non rilevato dai sistemi di protezione (fotocellule, costa pneumatica, ecc.).
Due microinterruttori permettono di regolare il tempo di rallentamento e di frenatura.
Nella scheda di comando è già alloggiato un relè per il controllo della seconda automazione, che potrà essere collegata successivamente. Un circuito caricabatterie a bordo della scheda mantiene la batteria sempre pronta all’uso.
Funzionamento del lampeggiante
Il funzionamento del lampeggiante è gestito dal microprocessore, con i seguenti criteri:
- prelampeggio di 1,5 s in apertura,
- lampeggio normale con cancello in movimento,
- prelampeggio di 3 s in chiusura,
- sempre acceso, quando il cancello è aperto ed è inserita la chiusura automatica,
- sempre spento, quando il cancello è chiuso oppure è aperto e non è inserita la chiusura automatica.
A cancello aperto, un lampeggio avverte che è stato attivato un dispositivo di protezione (fotocellule, costa pneumatica, ecc) e, di
conseguenza, ci sono oggetti o persone in situazione di pericolo perchè situati all’interno del raggio d’azione dell’automazione.
27
F1F2-
ALIMENTAZIONE
ACCESSORI
ES. FOTOCELLULE
DAL TRASFORMATORE
ALIMENTAZIONE V C.A.
BATTERIA
ALIMENTAZIONE
CENTRALINE SERIE EC
Fusibile motori 16A
Fusibile accessori 3,15A
Pulsante per la memorizzazione del codice radio
LED ON
Dip Switch ad 1 via per la
memorizzazione del codice
radio e i tempi di lavoro.
F2
Ponticello reset
F1
CAVO
RICEVITORE
STOP PARZIALE
“FOTOCELLULA IN APERTURA”
N.C. STOP
N.C. FOTOCELLULA
CHIUDE
COMUNE 1
N.A. APRE CARRAIO
N.A. APRE PEDONALE
COMUNE 1
N.A. APRE/CHIUDE
ENC
M2
SIG. 2
+
ENCODER M2
ENC
M1
ENCODER M1
COMUNE 2
LAMPEGGIANTE O LUCE
DI CORTESIA MAX 5W 12V
CONTATTO N.A.
SECONDO CANALE
SPIA CANCELLO
APERTO MAX 2 W 12V
ELETTROSERRATURA
MOTORE 2
MOTORE 1
+
SIG. 1
Fig. 6/EC
DESCRIZIONE MORSETTI DELLA CENTRALINA
- Morsetto N.1 APM1, morsetto N.2 CHM1. Morsetti per l’alimentazione del motore N.1, che in apertura apre per primo.
- Morsetto N.3 APM2, morsetto N.4 CHM2. Morsetti per l’alimentazione del motore N.2, che in chiusura chiude per primo.
- Morsetto N.5 SERR, morsetto N.9 COM2. Morsetti per il comando dell’elettroserratura a 12Vc.c.
- Morsetto N. 6 2CAN, morsetto N. 7 2CAN. Morsetti con contatto N.A. da 10 A 250 Volt. Il contatto N.A. è controllato dal
secondo e il quarto canale del radiocomando.
- Morsetto N. 8 SPAP, morsetto N. 9 COM2. Morsetti per lampada a 14 V c.c. max 2W, che resta accesa per tutto il
tempo in cui il cancello è aperto.
- Morsetto N.10 LAMP, morsetto N.9 COM2. Morsetti per il lampeggiante o per la luce di cortesia a 12V. c.c. max 5W.
- +ENC morsetto N.11, - ENC morsetto N.12. Morsetti di alimentazione dell’encoder del motore N. 1.
- Morsetto N. 13 ENC1. Segnale relativo all’encoder del Motore N. 1
- Morsetto N.14 +ENC, morsetto N.15 -ENC. Morsetti di alimentazione dell’encoder relativo del motore N.2
- Morsetto N. 16 ENC2. Segnale dell’encoder del Motore N. 2
28
CENTRALINE SERIE EC
- Morsetto N.18 APCH, morsetto N. 17 COM1. Contatto N.A. (normalmente aperto). Il contatto chiuso sul COM1
esegue: con il dip N.10 in OFF, un impulso Apre un impulso Chiude; con il dip N.10 in On , un impulso Apre un
impulso Stop, un impulso Chiude.
- Morsetto N.19 ACAR, morsetto N.17 COM1. Contatto N.A (normalmente aperto). Il contatto chiuso sul COM1 apre
entrambe le ante.
- Morsetto N.20 APED, morsetto N.17 COM1. Contatto N.A. (normalmente aperto). Il contatto chiuso sul COM1 apre
solamente un’anta per automazioni a due ante e apre il cancello del 30% per automazioni scorrevoli ad un motore.
- Morsetto N. 21 CHIU, morsetto N. 17 COM1. Contatto N.A. (normalmente aperto), il contatto chiuso sul COM1 chiude il
cancello.
- Morsetto N. 23 STOP, morsetto N. 22 COM1. Contatto N.C. (normalmente chiuso). L'apertura del contatto blocca
l’automazione e disabilita il tempo di chiusura automatico.
- Morsetto N. 24 FCEL, morsetto N. 22 COM1. Contatto fotocellule N.C. (normalmente chiuso). L'apertura del contatto blocca l’automazione e inverte la marcia. Se la chiusura automatica è inserita questa non viene disabilitata.
- Morsetto N. 25 ST.PA., morsetto N. 22 COM1 È attivo solo con cancello in fase di apertura. L'apertura del contatto
blocca immediatamente il moto. Appena il contatto di sicurezza è ripristinato il cancello continua la manovra di apertura senza disabilitare la chiusura automatica nel caso essa sia inserita.
- Morsetto N. 26 GND, morsetto N. 27 SIG. Segnale dell’antenna.
(-,+) Morsetti per il collegamento del ricevitore, cavo 2x0,5 mm2.
- Morsetto N. 28 +BAT. Morsetto positivo di collegamento della batteria.
- Morsetto N. 29 -BAT. Morsetto negativo di collegamento della batteria.
- Morsetto N. 30 VAC ˜. Morsetto per il collegamento del cavo di bassa tensione proveniente dal trasformatore.
- Morsetto N. 31 VAC ˜. Morsetto per il collegamento del cavo di bassa tensione proveniente dal trasformatore.
- Morsetto N.32 +12V. Morsetto positivo per l’alimentazione degli accessori quali Fotocellule ecc.. La portata massima è di 0,5 A.
- Morsetto N.33 -12V. Morsetto negativo per l’alimentazione degli accessori quali Fotocellule ecc...
Per attivare l’intervento delle fotocellule sia in apertura sia in chiusura, inserire il collegamento del contatto N.C. delle fotocellule tra
COM1 morsetto N.22 e FCEL morsetto N. 24 ed inserire un ponticello tra il morsetto N. 24 ed il morsetto N. 25.
DIAGNOSI DEL CABLAGGIO DELL’IMPIANTO:
Il quadro elettronico è gestito da un’unità a microprocessore ed è dotato di diagnosi visiva a Led per controllare lo stato degli ingressi e delle uscite della centralina.
1. Il Led rosso ON (Fig. 6/EC), posizionato nella parte superiore della scheda, indica la presenza della tensione di rete, e quindi,
deve essere sempre acceso.
2. I led verdi, posizionati sopra alla morsettiera, nella parte inferiore destra della scheda, indicano gli ingressi N.C. (normalmente
chiuso come fotocellule, fotocellula in apertura, Stop.....) e devono quindi essere accesi.
3. I led rossi posizionati sopra alla morsettiera, nella parte inferiore destra della scheda indicano gli ingressi normalmente aperti e devono essere spenti. Si accendono
solo nel momento in cui si aziona il comando corrispondente.
4. Il lampeggiante indica lo stato di carica della batteria: il lampeggio normale, in fase
di apertura e chiusura, indica che la batteria è carica; se ogni tre lampeggi si ferma
indica che la batteria si sta scaricando.
Nelle versioni dotate di pulsantiera, il comando di STOP si trova già predisposto con
ponticello sulla morsettiera della scheda della pulsantiera (A di fig. 8/EC).
Fig. 8/EC
Gli eventuali pulsanti ausiliari di STOP dovranno essere collegati in serie al morsetto, eliminando il ponticello (fig. 9/EC). I pulsanti ausiliari di STOP dovranno essere
pulsanti normalmente chiusi.
Il morsetto contrassegnato con AP/CH è utilizzabile per il controllo di una eventuale
seconda automazione. In tal caso collegare rispettivamente i morsetti "COM1" e
"AP/CH" ai morsetti n°17 e n°18 della seconda scheda automazione.
Fig. 9/EC
29
CENTRALINE SERIE EC
Regolazione della scheda elettronica di comando (Microprocessore V.1.26)
SW1
Dip 1 e Dip 2: Sensibilità frizione elettronica (4 livelli)
Livello Sens.
1
2
3
4
Dip 1
Dip 2 Potenza
OFF
ON
OFF
ON
OFF
OFF
ON
ON
Frizione
Minima
Media-minina
Media-massima
Massima
Cancelli
Massima
Leggeri
Media-massima
Media-minina
Minima
Pesanti
Dip N. Funzione del Dip
Inserito ON
Inserito OFF
7
Chiusura
Automatica
Chiusura Automatica Inserita
Chiusura Automatica non
inserita
8
Funzione
Passo Passo
(condominiale)
Accetta solo il comando Apre
sino ad apertura totale, in
chiusura con un nuovo comando
inverte la marcia della corsa
Funzionamento normale
come da settaggio Dip 10
9
Colpo D’ Ariete
Con impulso di Apertura l’anta
Con impulso di Apertura
M1 chiude per 1,5 Sec. per lo
esegue il comando
sgancio dell’elettroserratura
per poi eseguire l’apertura.
In fase di chiusura la tensione nella seconda anta dopo la chiusura
della prima, aumenta per chiudere
l’elettroserratura.
10
Apre/Stop/Chiude
Apre/Chiude
Un impulso Apre, un impulso
Stop e uno Chiude
Un impulso Apre
Un impulso Chiude
11
Funzionamento ad
1 o 2 Motori
Funzionamento a 2 Motori
Funzionamento 1 motore
12
Luce di cortesia o
Lampeggiante
(segnalazione
batteria scarica)
Si inserisce il funzionamento luce Si inserisce il
di cortesia temporizzata a 2,5 min. funzionamento
dall’ultima manovra eseguita
Lampeggiante
Dip 3 e Dip 4 ritardo ante 4 livelli (riferiti all’Apre totale memorizzato dall’encoder)
Livello ritardo
Dip 3
Dip 4
Ritardo
% R. Ap.
1
2
3
4
OFF
OFF
ON
ON
OFF
ON
OFF
ON
Minimo
2,34
Medio-minino
4,7
Medio-massimo
9,4
Massimo
18,8
% R. Ch.
4,7
9,4
18,8
37,5
Dip 5 e 6 Inizio rallentamento 4 livelli (riferito all’Apre totale memorizzato dall’encoder)
Livello rallentamento
1
2
3
4
Dip 5
Dip 6
OFF
OFF
ON
ON
OFF
ON
OFF
ON
% Apertura Rallentamento
100%
85%
50%
0%
Nullo (massima velocità)
Minimo
Medio
Massimo (tutta la corsa)
ESEMPIO DI REGOLAZIONE DEI PARAMETRI
Automazione Attuatore Interrato EI20 (ZI26) - ZI27
Parametro
Sensibilità Frizione elettronica
Ritardi Ante
Inizio Rallentamento
DIP12 - OFF
DIP11 - ON
Dip 1 Dip 2
Dip 3
ON
ON
———
——— ———- OFF
——— ———- ———
Dip 4
———
ON
———
Dip 5
———
———
OFF
Dip 6
———
———
ON
Dip 5
———
———
OFF
Dip 6
———
———
ON
Inserito come uscita Lampeggiante Intelligente
Inserito come funzionamento 2 Motori
Automazione Attuatore esterno EA25 - EA50 - ZA30
Parametro
Dip 1 Dip 2
Dip 3
Dip 4
Sensibilità Frizione elettronica OFF
ON
——— ———
Ritardi Ante
——— ———- OFF
ON
Inizio Rallentamento
——— ———- ——— ———
DIP12 - OFF
Inserito come uscita Lampeggiante Intelligente
DIP11 - ON
Inserito come funzionamento 2 Motori
Automazione per barriere stradali serie ZBR - ZBN
Parametro
Dip 1 Dip 2
Dip 3
Dip 4
Dip 5
Dip 6
Sensibilità Frizione elettronica ON
OFF
——— ——— ——— ———
Ritardi Ante
——— ———- OFF
OFF
——— ———
Inizio Rallentamento
——— ———- ——— ———
OFF
ON
DIP 3 - DIP 4 Non attivi (Microprocessore V.126/SF versione senza sfasamento)
DIP12 - OFF Inserito come uscita Lampeggiante Intelligente
DIP11 - OFF Inserito come funzionamento 1 Motore
N.B. Essendo utilizzato un solo motore i cavi di collegamento del motoriduttore vanno inseriti sui morsetti MOT 1 e l’ingresso dell’encoder su ENC 1
Automazione per anta Basculante EB10
Parametro
Dip 1 Dip 2
Dip 3
Sensibilità Frizione elettronica ON
OFF
———
Ritardi Ante
——— ———- OFF
Inizio Rallentamento
——— ———- ———
Dip 4
———
OFF
———
Dip 5
———
———
OFF
Dip 6
———
———
OFF
DIP12 - ON Inserito come uscita Luce di Cortesia Temporizzata 2,5 Min. dall’ultima manovra
DIP11 - OFF Inserito come funzionamento 1 Motore
N.B. Essendo utilizzato un solo motore i cavi di collegamento del motoriduttore vanno inseriti sui morsetti MOT 1 e l’ingresso dell’encoder su ENC 1
30
CENTRALINE SERIE EC
PROGRAMMAZIONE DEL RADIOCOMANDO
(Programmazione del 1° - 2° - 3° - 4° canale)
Le schede Art. ZC24 sono senza ricevitore radio. Il ricevitore si trova all’interno del
lampeggiante o dell’antenna (serie EL). Per programmare il codice radio bisogna collegare la ricevente del lampeggiante o un antenna.
PROGRAMMAZIONE DEL 1° E 2° CANALE
1. Inserire in "MEMO" il JMP1 della centralina di comando Elvox, si accenderà il
lampeggiante dopo circa 1 sec.
2. Aprire il coperchio e disporre i contatti del dip switch a piacimento (Fig. 10A/EC
e Fig. 10B/EC).
3. Mantenere premuto il pulsante PS1 della centralina di comando e contemporaneamente premere il pulsante del radiocomando finchè il lampeggiante si sarà
spento e successivamente riacceso; il codice è stato ora memorizzato.
I pulsanti sinistri del radiocomando (1° e 3° canale) attivano direttamente l’automazione. I pulsanti destri (2° e 4° canale) attivano il relè del 2 canale (morsetto 6 - 7 della scheda elettronica).
4. Rilasciare il pulsante del radiocomando.
5. Rilasciare il pulsante PS1.
6. Nel caso in cui si voglia attivare i restanti pulsanti ripetere l'operazione dal punto
2. Questa procedura andrà effettuata per ogni pulsante.
7. Riporre in "OFF" il JMP1 della centralina di comando Elvox.
Fig. 10A/EC
Fig. 10B/EC
Inserire JMP1
in
"MEMO"
per cancellare
i codici radio.
SOSTITUZIONE DELLA BATTERIA DEL RADIOCOMANDO
Aprire il coperchio. Sostituire la batteria assicurandosi che i contatti del portabatteria
siano puliti. Utilizzare batterie del tipo 23A, 12V c.c.
Fig. 11/EC
CANCELLAZIONE DEI CODICI RADIO
1. Spostare il ponticello JMP1 in posizione "MEMO" (Fig. 11/EC).
2. Spostare in OFF tutti i 12 dipswitch della centralina (avendo prima l'accortezza di
annotare in un foglio di carta la loro posizione iniziale, Fig. 12/EC).
3. Premere il pulsante PS1 e, tenendolo premuto, effettuare un reset cortocircuitando, per un istante, il connettore RESET (come illustato in Fig. 13/EC).
4. Il lampeggiante funzionerà per circa 10 secondi, durante i quali è necessario
mantenere premuto il pulsante PS1.
5. Allo scadere dei 10 secondi tutti i codici memorizzati saranno cancellati e il lampeggiante si spegne.
6. Rilasciare il pulsante PS1, posizionare in OFF JMP1 (Fig. 14/EC) e riposizionare
i DIP SWITCH della scheda elettronica nella loro posizione iniziale.
Dopo aver eseguito queste operazioni è possibile memorizzare i nuovi codici radio
disponendo i contatti del DIP SWITCH del radiocomando a piacimento.
Fig. 12/EC
Fig. 13/EC
Inserire
il
JMP1 in "OFF"
dopo aver eseguito la cancellazione dei
codici radio.
Fig. 14/EC
31
CENTRALINE ELETTRONICHE SERIE EC
MEMORIZZAZIONE DEI TEMPI DI LAVORO
Battuta Apertura e chiusura + Tempo chiusura automatica
serie EC
Prima di eseguire l'operazione di memorizzazione dell’apertura lasciare le ante aperte con piccolo sfasamento tra l'anta 2 e l'anta 1. Lo
sfasamento dovrà essere effettuato sbloccando manualmente i motori, con le ante in posizione come da Fig. 15/EC (per lo sblocco vedere
le istruzioni relative all'attuatore utilizzato).
Fermobattuta
M1
ANTA 1
ANTA 2
M2
Ante sfasate con ritardo tra M1 e M2
Fig. 15/EC
In chiusura ed apertura è consigliabile inserire sulla battuta del cancello un tappo di plastica dello spessore di 2-3 cm, per ridurre
l’impatto dell’anta sul fermo.
1. Spostare il JMP 1 in posizione programmazione "MEMO". In tale posizione il lampeggiante si accende.
2. Premere il pulsante Apre/Chiude o il pulsante radiocomando e verificare che le ante si muovano in chiusura. Se una delle ante
invece di chiudere si apre, bloccare la programmazione e invertire i cavi di collegamento del motore.
3. Dopo due secondi dalla chiusura le ante inizieranno la manovra di apertura. Attendere l’apertura completa.
4. Da quando i motori si sono fermati in Apre Totale inizia la memorizzazione del tempo di chiusura automatica. Trascorso il tempo
desiderato, ripremere il pulsante Apre/Chiude o il pulsante del radiocomando ed attendere la chiusura completa (la chiusura automatica può essere abilitata con il DIP 7, ON = inserita).
5. Spostare in "OFF" il JMP1. Il lampeggiante si spegne. La programmazione è terminata .
6. In fase di programmazione se il cancello è pesante accompagnarlo manualmente, per tutta la corsa, senza attraversare la fotocellula.
7. Il cancello è programmato per fermarsi automaticamente alcuni centimentri prima dell’apertura completa, per evitare l’impatto
dell’anta sul fermo.
Barriere serie ZBR - ZBN
1. Bloccare il motore con la sbarra leggermente aperta.
2. Spostare il JMP 1 in posizione programmazione "MEMO". Il lampeggiante si accende.
3. Tramite il comando Apre/chiude (selettore) o il radiocomando si da il comando per chiudere la sbarra.
La sbarra si chiude e dopo 2 secondi inizierà la manovra di Apertura Totale.
Se la sbarra invece di chiudere si apre; bloccare la programmazione e invertire i cavi di collegamento del motore.
4. Quando la sbarra raggiunge il punto di massima apertura inizia la memorizzazione del tempo di chiusura automatica. Trascorso
il tempo desiderato chiudere la sbarra con il comando Apre/Chiude o il radiocomando.
5. Spostare in "OFF" il JMP1. Il lampeggiante si spegne. La programmazione è terminata.
APERTURA PEDONALE
Per ottenere tramite l’utilizzo del 2° (o 4°) canale del radiocomando, solo l’apertura di un anta, nel caso l’automazione fosse a due
ante, oppure l’apertura del 30% dell’apertura totale per automazioni ad un’anta (per es. scorrevole ad un motore), collegare nella
scheda di comando il contatto N.A. del secondo canale (morsetto n°7) con l’ingresso N.A. APED (morsetto n° 20) e il comune 2°
canale (morsetto n°6) con il comune accessori (morsetto n° 17).
Fig. 16/EC
32
ATTUATORI SERIE ES
ATTUATORI PER CANCELLI AD ANTE SCORREVOLI
serie ES
Presentazione generale
Gli attuatori scorrevoli Art. ES07, ES08 e ES11 sono adatti ad ante di peso massimo fino a 600 Kg. Gli attuatori scorrevoli Art. ES09,
ES10 e ES12 sono adatti ad ante di peso massimo 1000 Kg.
L’attuatore è costituito da un motore in bassa tensione a 12 Vc.c. e un gruppo riduttore contenuti in una fusione stagna d’alluminio.
Tutti gli attuatori della serie ES sono predisposti per l'alloggiamento della batteria tampone art. ZBA1 (opzionale).
Articolo senza
ricevitore
radio
ES07
ES08
ES09
ES10
ES11
ES12
Motore per
anta con
peso massimo
600Kg
SI
SI
NO
NO
SI
NO
Motore per
anta con
peso massimo
1000Kg
NO
NO
SI
SI
NO
SI
Centralina di
comando
2 Mot.
Centralina di Trasformatore
comando
potenza VA
1 Mot.
NO
SI
NO
SI
NO
NO
SI
NO
SI
NO
NO
NO
150
220
150
220
-
CARATTERISTICHE TECNICHE DI TARGA
Alimentazione Rete
Alimentazione scheda (EC25)
Alimentazione motore
Potenza Max Motore
Temperatura di servizio
Velocità Max Motore
Velocità Cancello
Velocità Riduttore
Pignone cremagliera
Grado di protezione
Peso Max. Cancello
ES07-ES08-ES11
230 Vac (+6%, -10%)
13-15 Vc.a.
12 Vc.c.
40 Watt
-20°C ÷ 55°C
1300 RPM
10 m/min
42 RPM
4
IP45
600 Kg
ES09-ES10-ES12
230 Vac (+6%, -10%)
13-15 Vc.a.
12 Vc.c.
40 Watt
-20°C ÷ 55°C
1300 RPM
7,5 m/min
31,5 RPM
4
IP45
1000 Kg
DIMENSIONI D'INGOMBRO Serie ES
270
L'attuatore è fornito singolarmente o con altri componenti in
confezioni kit.
188
308
37
Fig. 1/ES
Ancoraggio motoriduttore
1. Togliere il tappo della serratura (Fig. 1A/ES) ed inserire la chiave (Fig. 1B/ES). Togliere il blocco della serratura.
2. Togliere il coperchio di plastica premendo leggermente nei due lati (Fig. 1C/ES).
3. Posizionare il motoriduttore rispettando le misure indicate nella Fig. 3/ES. Per ancoraggio al suolo del motoriduttore si può utilizare la contropiastra, Art. ZX16, oppure utilizzare tasselli di fissaggio M8x120mm.
Fig. 1A/ES
Fig. 1B/ES
Fig. 1C/ES
33
ATTUATORI SERIE ES
INSTALLAZIONE MECCANICA
Prima di procedere al montaggio verificare che:
1. le ruote del cancello siano montate in posizione tale da dare stabilità al cancello e
che siano in buono stato ed efficienti (vedi tabella).
2. la rotaia sia libera, diritta e pulita in tutta la sua lunghezza con battute d’arresto obbligatorie sia in apertura, sia in chiusura.
3. la guida superiore sia in asse con la rotaia, i pattini siano integri e lubrificati e con
un gioco di circa 1 mm per parte, per facilitare lo scorrimento dell’anta.
4. gli spazi tra le parti mobili e le parti fisse del cancello siano di entità prevista dalle
norme nazionali o comunque siano ricondotti ai canoni di sicurezza applicando un
adeguato sistema di protezione.
Preparazione del sito
Individuato il luogo dove installare il motoriduttore (che può essere alla destra o alla
sinistra del cancello), è possibile utilizzare la contropiastra in due modi:
1) Muratura della piastra
2) Fissaggio nel suolo tramite 4 tasselli (non in dotazione)
N.B. La contropiastra deve essere murata o fissata seguendo scrupolosamente le
misure indicate in Fig. 3/ES per garantire il corretto ingranamento tra il pignone del
motoriduttore e la cremagliera.
Muratura della piastra
a. Piegare le 3 zanche Fig. 4/ES
b. Posizionare la contropiastra in modo che la zanca centrale sia verso il pignone
del motoriduttore (quindi verso la cremagliera) Fig. 5/ES particolare A.
c. Inserire le due viti, M8x30, in dotazione nei fori quadrati della piastra e fissarle tramite i dadi in modo da incastrarle nel quadro, Fig. 4/ES particolare C.
d. Utilizzare dei tubi flessibili, necessari per il passaggio dei cavi di collegamento
(accessori - alimentazione elettrica).
Passare i tubi flessibili tra i due fori, Fig. 5/ES particolare B.
I tubi devono uscire circa 5 cm dai fori della piastra.
e. Murare perfettamente in piano la contropiastra.
Fissaggio con tasselli
Preparare una suoletta piana di tenace calcestruzzo di area sufficiente a coprire la contropiastra.
N.B. Si consiglia di realizzare una suoletta che sporga di qualche
centimetro dal livello del suolo per evitare che il motoriduttore sia
interessato dal ristagno o dal deflusso di acqua piovana.
- Seguire il punto c e d.
- Fissare la contropiastra con 4 tasselli da fondazione,
M8x120mm Fig. 5/ES particolare D non in dotazione, e stringere le viti utilizzando le rondelle.
(i tasselli permettono la regolazione della piastra in altezza).
Fissaggio del motoriduttore
- Predisporre i cavi
- Posizionare il motoriduttore rispettando le misure indicate nella
Fig. 3/ES. Appoggiare il motoriduttore sulla contropiastra in
modo che le viti, M8x30, entrino nei due fori di fissaggio della
fusione e fissare i dadi preceduti da una rondella piana ed una
dentata, vedi Fig. 5/ES particolare E.
A = anta
B = fissaggio
C = base calcestruzzo
D = attuatore
E = guaina passacavi.
Fig. 2A/ES
A = rotaia
B = anta
C = cremagliera
D = asse di riferimento
E = parte fissa
F = foro per i cavi
G = fori fissaggio al suolo
Fig. 2B/ES
A = staffa art. ZX16
B = cremagliera art. ZE03 - ZE07 - ZE08
C = cancello scorrevole
D = ruota
E = livello terreno
B
C
62mm (ZE03-ZE08)
98mm (ZE07)
A
40
D
E
Fig. 3/ES
C
Contropiastra ZX16
Fig. 4/ES
E
D
A
B
D
Fig. 5/ES
34
ATTUATORI SERIE ES
Sistemazione della cremagliera
1. Chiudere completamente il cancello.
2. Deve esserci uno spazio di 2mm tra pignone e cremagliera su tutta la lunghezza del cancello (Fig. 6A/ES).
Per fare ciò posizionare gli spessori (in dotazione) come mostra la Fig. 6A/ES.
Questa operazione è molto importante per il funzionamento e la durata del motoriduttore. È opportuno infatti che il carico del cancello non gravi sul pignone perchè potrebbe danneggiare l’automazione.
3. Sbloccare il motoriduttore tirando verso destra la leva di sblocco meccanico (Fig. 7/ES).
2 mm ottenuti al termine della regolazione
Fig. 6A/ES
Staffe spessori
Fig. 6B/ES
Fig. 7/ES
4. Appoggiare la cremagliera sul pignone in modo che, una volta fissata, la sua estremità coincida con la fine dell’anta del cancello (Fig.
8/ES).
Segnare la posizione dei fori.
5. Far scorrere il cancello in tutta le sua lunghezza ripetendo il procedimento per trovare i punti di fissaggio o di saldatura.
6. Per l’utilizzo della cremagliera in nylon, art. ZE03, ZE08 (Fig. 9A), predisporre fori di diametro 5.25mm nel cancello, e fissare la cremaglira con viti autofilettanti di 6,3 mm di diametro (fornite con la cremagliera).
Per l’utilizzo della cremagliera in acciaio zincato, art ZE07 (Fig. 9B), saldare gli attacchi e fissare la cremagliera con le viti M8, (fornite
con la cremagliera) con la rondella.
7. Fissata la cremagliera, allentare le viti che fissano l’attuatore e togliere gli spessori.
8. Riposizionare il gruppo del motoriduttore in modo che il pignone sia sormontato esattamente dalla cremagliera, come in Fig. 6A/ES.
Cremagliera Art. ZE03, ZE08
Fig. 8/ES
Cremagliera Art. ZE07
Fig. 9B/ES
Fig. 9A/ES
Installazione dei battenti meccanici
In corrispondenza delle posizioni di apertura e chiusura del cancello scorrevole bisogna sistemare i battenti meccanici che siano in
grado di arrestare il movimento del cancello sia in apertura (Fig. 10/ES) sia in chiusura (Fig. 10A/ES). Seguire comunque i consigli
delle varie norme e direttive a riguardo.
FORCELLA
TAPPO
VISTA FRONTALE
FERMO BATTUTA
CANCELLO
Fig. 10A/ES
Fig. 10/ES
35
ATTUATORI SERIE ES
INSTALLAZIONE ELETTRICA
Ciascun dispositivo deve essere installato a regola d’arte, seguendo le istruzioni allegate e soprattutto fare eseguire la messa in
opera da personale qualificato Elvox rispettando la normativa vigente in ciascun paese.
Collegamenti elettrici: Seguire le istruzioni allegate per il collegamento dei cavi della scheda elettronica di comando; si ricorda che:
1 - La centralina di comando viene alimentata da un trasformatore di sicurezza.
Per collegare l’alimentazione all’automazione svitare le 4 viti e togliere il coperchio (Fig. 11A/ES), entrare con il cavo RETE
230Vc.a. come da punto A Fig. 11B/ES e collegarlo nella morsettiera come nella Fig. 11C/ES.
N.B.: Il circuito elettrico alimentato a bassa tensione e le strutture metalliche ad esso connesse NON DEVONO ESSERE
COLLEGATE A TERRA in quanto si tratta di alimentazione SELV. (Vedi noma CEI 64-8 parte 411.1.4.1).
2 - La sezione consigliata dei cavi di rete per il collegamento dell'automazione è di 1,5 mm2.
3. L’impianto di messa a terra del cancello deve essere conforme alle norme vigenti. La casa costruttrice declina ogni responsabilità per danni derivanti da eventuali negligenze in materia.
4. In accordo con la normativa europea in materia di sicurezza si consiglia di inserire un interruttore bipolare esterno per poter
togliere l’alimentazione in caso di manutenzione del cancello e di scollegare il morsetto delle alimentazioni della scheda.
Fusibile 4A
Rete
Trasformatore
A
Fig. 11A/ES
Fig. 11B/ES
Fig. 11C/ES
SCHEDA ELETTRONICA EC25 (scorrevoli art. ES07 e art. ES09)
Per gli scorrevoli Art. ES08 e Art. ES10 seguire le istruzioni della pag.27.
La scheda elettronica, Art. EC25, è adatta per il comando di un attuatore per cancelli scorrevoli, serie ES, con motore in corrente
continua a 12 Volt. Si tratta di una scheda con elevati standard qualitativi, dotata di un sistema di controllo del movimento del cancello tramite un ENCODER per garantire la conformità alle prescrizioni delle direttive sulla compatibilità elettromagnetica, la marcatura CE e le normative vigenti per la sicurezza. Il raggiungimento dell’apertura/chiusura del cancello avviene attraverso rallentamento dell’anta, nel suo movimento viene costantamente monitorata la velocità ed il consumo amperometrico del motore, ed in caso di
ostacolo avviene l’inversione del moto.
Caratteristiche tecniche della scheda:
Alimentazione rete scheda in B.T. : 13÷15 Va.c. (tramite trasformatore)
Frequenza
: 50 – 60 Hz
Alimentazione batteria
: 10,8 ÷ 13,2 Vcc (capacità maggiore uguale a 7 Ah)
Corrente Max morsetti, +12V -12V : 500 mA
Potenza Max. morsetti, +AUX -AUX: 1 W (12 Vcc)
Potenza Max. spia, SPAP
: 3 W (12 Vcc)
Potenza Max. lampeggiante, LAMP : 5 W (12 Vcc)
Temperatura di esercizio
: -20 ÷ +55 °C
1. SPECIFICHE DI PROGETTO E DETTAGLI DI FUNZIONAMENTO GENERALE
L’alimentazione della scheda in bassa tensione, 12 Volt corrente alternata, avviene tramite un trasformatore di sicurezza di potenza adeguata a supportare la richiesta di energia del motore e degli accessori. Eseguiti i collegamenti un suono avverte dell’avvenuta alimentazione della scheda. In caso di mancata tensione di rete la scheda può essere allimentata tramite una batteria a tampone (opzionale), 12V 7Ah. Tutti gli attuatori scorrevoli, serie ES, sono predisposti per l’alloggiamento della battera tampone, art.
ZBA1. La regolazione della scheda avviene tramite 6 dip-switch e 3 potenziometri presenti sulla scheda (vedi tabelle per la decrizione). I parametri di funzionamento sono impostati in laboratorio, (valori di Default) in fase di collaudo della scheda. I valori di
Defualt possono essere personalizzati tramite un palmare portatile, art. 950B, oppure tramite l’utilizzo di un PC.
1.1. FUNZIONAMENTO NORMALE
Determinato il settaggio dei dip–switch, ad automazione ferma e chiusa un comando fa iniziare la marcia in apertura finché non si
percorre lo spazio preprogrammato indicato dal numero di impulsi forniti dall’encoder. La stessa operazione viene eseguita nell’operazione di chiusura ma dopo la fine degli impulsi il motore continua a spingere alla velocità minima fino a trovare il fine corsa per
essere sicuri che l’automazione sia completamente chiusa.
1.2. FOTOCELLULE
Durante l’apertura l’intervento delle fotocellule non provoca alcuna alterazione del moto se non collegate in modo diverso (morsetto STOP e morsetto STPA), mentre in chiusura ne provoca l’inversione fino alla completa apertura, per poi completare la chiusura
dopo il tempo di pausa, se previsto.
1.3. APERTURA PEDONALE
Impostata (valore di default) al 30% della totale apertura.
1.4. FRIZIONE ELETTRONICA
Il potenziometro FRIZ. determina la sensibilità della frizione elettronica, cioè l’intensità della forza che l’automazione trova in opposizione al suo moto e che determina il blocco della corsa. Fino al superamento di questa soglia il motore continua a spingere per
cercare di superare l’ostacolo trovato. In caso di blocco l’anta inverte il moto per circa 10 cm.
1.5. PRESENZA DI UN OSTACOLO INSORMONTABILE
Se durante un’apertura o chiusura l’automazione trova un’ostacolo insormontabile (numero di impulsi dell’encoder sempre uguale)
prima del fine corsa, l’automazione si ferma, inverte il senso di marcia per 1/10 dello spazio percorso fino a quel momento e poi
riprende il moto originario. Se ritrova lo stesso ostacolo allora retrocede come in precedenza e poi si ferma definitivamente aspettando un nuovo comando da parte dell’utente. Il nuovo comando fa invertire il moto (se stava aprendo chiude e viceversa) a meno
che non ci sia stata una interruzione di tensione. In questo caso il comando provoca sempre l’apertura totale fino ad arrivare a fine
corsa per poi comportarsi come selezionato con i dip switch.
1.6 LED DI SEGNALAZIONE (VERIFICHE PRINCIPALI)
Dopo lo START della scheda, trascorsi 15’, il led verde (MEMO) e arancio (RESET) danno delle indicazioni del corretto funzionamento della scheda. Il led arancio deve lampeggiare con cadenza di circa 1/2 secondo acceso e 1/2 secondo spento.
Il led verde deve essere sempre spento tranne brevissimi lampeggi. In caso di malfunzionamento il led arancio cambia la cadenza
di lampeggio ed il led verde può rimanere sempre acceso.
36
ATTUATORI SERIE ES
N.B. In caso di assorbimenti di corrente elevati, vicini al valore di protezione di corrente, lampeggiano contemporaneamente il led verde
(MEMO) e arancio (RESET). Per un corretto funzionamento della scheda di comando si consiglia di verificare la meccanica del cancello.
In caso di blocco dell’automazione per frizione o per ostacolo, dopo circa 7 minuti la scheda tenta di chiudere l’automazione.
2. DIAGNOSI DEL CABLAGGIO DELL’IMPIANTO
La scheda elettronica è gestita da un’unità a microprocessore ed è dotata di diagnosi visiva a Led per controllare lo stato degli
ingressi e delle uscite della centralina.
Alimentare la scheda elettronica verificando la corretta alimentazione dell’ingresso, (avvolgimento primario) e dell’uscita, (avvolgimento secondario), del trasformatore. Quindi una tensione di rete 230 Vca e sui morsetti 29-30 della scheda sia presente una tensione di 13÷15Vc.a. Non appena la scheda è alimentata una segnalazione acustica indica l’avvenuta alimentazione.
- il led ROSSO, RETE, posizionato nella parte superiore della scheda, indica la presenza della tensione di rete, e quindi, deve essere accesso nel caso di alimentazione con tensione di rete e risulta spento nel caso di funzionamento con la batteria tampone
(opzionale).
- I 3 led VERDI, posizionati sopra alla morsettiera, nella parte inferiore destra della scheda, indicano gli ingressi N.C. (normalmente chiusi come fotocellule, fotocellula in apertura, Stop….).
- I 4 led ROSSI, posizionati sopra alla morsettiera, nella parte inferiore destra della scheda, indicano gli ingressi N.A. (normalmente aperti).
Verificare che i led verdi, relativi agli ingressi N.C., siano accessi (quindi tutte le sicurezze attive) e che i led rossi, relativi ad ingressi N.A., siano spenti (quindi nessun comando presente). Se questo non avviene controllare i collegamenti e l’efficienza dei vari
dispositivi.
3. PROGRAMMAZIONE TEMPI DI LAVORO: APERTURA E TEMPO CHIUSURA AUTOMATICA
Questa operazione è necessaria per il corretto funzionamento dell’automazione. Si tratta di programmare lo spazio da percorrere
quantificandolo in numero di impulsi dati dall’encoder posizionato sul motore. Si effettua una chiusura ed una apertura dell’automazione. Lo spazio percorso viene poi memorizzato nel microcontrollore della scheda.
Prima di eseguire l’operazione di memorizzazione dell’apertura bisogna verificare se il movimento avviene nella direzione corretta.
Sbloccare manualmente il motore e posizionare l’anta a metà della corsa, terminato il posizionamento ribloccare il motore.
Per entrare in programmazione:
1. Premere per qualche secondo e successivamente rilasciare il tasto RESET.
2. Attendere l’inizio della segnalazione acustica
(durata della segnalazione acustica 5s)
3. Durante la segnalazione acustica premere e
tenere premuto il tasto MEMO fino all’accensione del led ARANCIONE
4. Appena si accende il led ARANCIONE rilasciare il tasto MEMO.
5. Il led ARANCIONE si spegne e il led VERDE
inizia a lampeggiare, indicando che la scheda è in programmazione.
Inizio memorizzazione della corsa:
- Premere di nuovo il tasto MEMO della scheda per iniziare la corsa, il motore parte e chiude l’anta (in caso che l’anta si apre invece di chiudere bisogna invertire i cavi di alimentazione del motore e ripetere la procedura). In chiusura totale dell’anta Il motore si
ferma ed inverte il moto automaticamente aprendo l’anta. Attendere l’ apertura completa.
- Premere il tasto MEMO quando l’anta raggiunge la posizione di apertura desiderata. A questo punto si attende il tempo di pausa,
tempo di chiusura automatica, dell’automazione.
- Premere il tasto MEMO dopo il tempo desiderato per la chiusura automatica, l’anta si chiude alla velocità V.RAL. In caso l’automazione non riesca a chiudere, posizionare il trimmer dellla V.RAL. al massimo. Terminata la programmazione riportare il trimmer
alla velocità desiderata. A questo punto la scheda ha memorizzato la corsa di apertura,di chiusura ed il tempo di pausa. Se tutto
è andato a buon fine il led verde (MEMO) si spegne.
4.
RADIOCOMANDI
La centralina accetta e memorizza fino a 250 codici radio a 10 bit diversi fra loro. Quando la memoria è esaurita il tentativo di memorizzare un nuovo codice dà vita ad una segnalazione acustica ed il led arancione (RESET), all’inserimento del nuovo codice resta
acceso. Aprire il coperchio del radiocomando e dispore i contatti dei 10 dip-switch a piacimento (fig. 10A, fig. 10B).
4.1.
PROGRAMMAZIONE CODICI RADIO
Per entrare in programmazione assicurarsi che i 3 led verdi delle sicurezze siano accesi e seguire la procedura qui descritta:
37
ATTUATORI SERIE ES
- Premere il tasto RESET, posizionato
nella parte superiore destra della scheda. Una segnalazione acustica avverte
l’inizio della fase di programmazione;
- Tenere premuto, il tasto MEMO, si
accende il led verde (MEMO).
- Rilasciare il tasto MEMO
- Premere il pulsante del radiocomando relativo al canale che si vuole memorizzare. Il buon fine
dell’operazione viene segnalato dal led verde (MEMO) che fa un lampeggio e poi rimane acceso. Inserisco un altro codice diverso dai precedenti il led verde (MEMO) fa un altro lampeggio
e rimane acceso. Alla fine della programmazione si attende circa 10” finchè il led verde
(MEMO) fa due lampeggi e si spegne per segnalare che è terminata la procedura di programmazione dei radiocomandi.
4.2.
CANCELLAZIONE DI TUTTI I CODICI RADIO
Questa procedura permette la cancellazione di tutti i codici memorizzati. La cancellazione del singolo codice non è permessa.
Per cancellate TUTTI i codici radio memmorizzati si procede come di seguito indicato:
- Premere il tasto RESET, posizionato nella parte superiore destra della scheda. Una segnalazione acustica averte l’inizio della fase
di cancellazione.
- Premere il tasto MEMO e tenere premuto finchè si accende il led verde (MEMO)
- Lasciare e Ripremere il tasto MEMO finchè si riaccende il led verde (MEMO) lampeggiante.
- Lasciare, di nuovo, e Ripremere il tasto MEMO finchè il led verde lampeggia più velocemente. In questo momento i codici radio
vengono tutti cancellati ed il led verde (MEMO) si spegne.
Per interrompere la procedura di cancellazione si preme il tasto RESET prima della fine del processo.
5. REGOLAZIONI SULLA SCHEDA
5.1. DIP SWITCH
Ci sono 6 Dip-Switch che regolano il funzionamento basilare della scheda. I valori dei dip-switch vengono letti quando la scheda
viene alimentata, oppure premendo il tasto RESET della scheda.
Dip 1
OFF
OFF
ON
ON
Dip 2
OFF
ON
OFF
ON
% apertura
85
70
50
20
Rallentamento
Nullo
Minimo
Medio
Massimo
Dip 3
Chiusura automatica
OFF
non inserita
ON
Inserita
Dip 4
Funzione Condominiale
OFF
Funz. Normale come da dip 5
ON
Sino ad apertura totale accetta solo il comando apre, in chiusura un
nuovo comando inverte la marcia della corsa
Dip 5
Apre / Stop / Chiude
OFF
Un impulso Apre, uno Chiude
ON
Un impulso Apre, uno Stop e uno Chiude
Dip 6
Annulla prelampeggio
OFF
N. 2 prelampeggi prima di aprire e N.3 prelampeggi prima di chiudere
ON
Inizia il movimento con il primo lampeggio del lampeggiante
NOTA: con il dip 4 in ON e il dip 5 in ON in apertura accetta solo il comando apre. Con automazione tutta aperta o in chiusura
accetta il comando STOP.
38
ATTUATORI SERIE ES
5.2.
SETTAGGIO PARAMETRI DI FUNZIONAMENTO CONSIGLIATO
Parametro
Inizio Rallentamento
Chiusura automatica
Funzione Condominiale
Apre/Stop/Chiude
Prelampeggio
DIP 1
OFF
DIP 2
OFF
DIP 3
DIP 4
DIP 5
DIP 6
ON
ON
OFF
OFF
5.3. POTENZIOMETRI
I tre potenziometri impostano la velocità minima, la velocità massima e la frizione elettronica della scheda (valori di Default). I valori
vengono letti quando la scheda è alimentata, oppure premendo il tasto RESET della scheda.
Potenziometro
Regolazione Minima (-)
Regolazione Massima (+)
FRIZ.
Maggiore sensibilità agli ostacoli
Minore sensibilità agli ostacoli
V. RALL.
Mimima velocità in rallentamento
Massima velocità in rallentamento
V. MAX.
Mimima velocità di corsa
Massima velocità di corsa
I potenziometri sono regolati in laboratorio in fase di collaudo:
FRIZ.
V.RALL.
+
V. MAX.
+
+
Minima sensibilità agli ostacoli
(massima forza)
Media velocità in rallentamento
Massima velocità di corsa
6. DESCRIZIONE MORSETTI DELLA CENTRALINA
Alimentazione
12Vc.a.
Alimentazione
PLUG
LED
12Vc.c.
Connessione alimentazione
950B
rete
Potenziometri
regolazione
parametri
Led RESET
Pulsanti per la memorizzazione
corsa e codici radio
2A
Led MEMO
15A
Dip Switch impostazione
parametri
SIGN
15A
(+)
2° canale
M
Alimentazione
motore
Fusibili (automotive):
F1: 2A
Fusibile protezione accessori
F2: 15A
Fusibile protezione batteria
F3: 15A
Fusibile protezione rete
(+)
(-)
17 Vc.c.
1W
-
+
(-)
Alimentazione
accessori
Encoder
motore
Segnalazioni
Comandi - sicurezze
(-)
(+)
Collegamento
ricevitore radio
Collegamento
PC
ATTENZIONE: nel caso non si utilizzi uno degli ingressi normalmente chiusi (N.C.) inserire un ponticello tra il COM 1 ed il morsetto stesso.
39
ATTUATORI SERIE ES
6.1.
APM1 - CHM1
Morsetti per alimentazione del motore.
6.2
2CAN - 2CAN
Morsetti con contatto N.A., relè 12V, 3A. Si attiva col la programmazione e la trasmisione del secondo o quarto tasto del radiocomando, relativi al 2° e 4° canale (valore di Default), e rimane attivato per circa 3” (valore di Default) dall’ultimo comando. Per modificare
tale funzionamento, per esempio attivazione con il primo canale, utilizzare il programmatore Art. 950B per variare i parametri di
Default.
6.3
+AUX - AUX
Morsetti che, quando attivati, portano una tensione di circa 17Vcc. Collegati alla bobina di un relè 12Vc.c. (Potenza massima:1W)
possono pilotare un carico opzionale. L’attivazione avviene quando l’automazione è a cancello aperto e rimane attiva fino alla chiusura dello stesso. Tramite l’impostazioni dei parametri si può modificare il funzionamento.
6.4.
+12V - -12V
Morsetti per l’alimentazione degli accessori (fotocellule), max. 0,5A.
6.5.
+ENC / –ENC / SIGN
Morsetti dove si collega l’encoder motore. +ENC, positivo alimentazione (conduttore marrone), -ENC, negativo alimentazione (conduttore blu), SIGN segnale (conduttore bianco).
6.6.
SPAP
Morsetto per una spia indicazione cancello aperto. Si collega tra il morsetto SPAP ed il morsetto COM2. La massima potenza utilizzabile è di 3W. Ad automazione chiusa la spia è spenta, quando l’automazione apre la spia lampeggia ad una certa frequenza, quando l’automazione è aperta la spia è accesa fissa e quando l’automazione chiude la spia lampeggia ad una frequenza maggiore di
quella in fase di apertura. Se il cancello si blocca (intervento della frizione, controllo corrente, sicurezze ecc.) in posizione che non
sia di riposo (cancello chiuso), la spia rimane accesa fissa.
6.7.
LAMP
Morsetto per il lampeggiante. Si collega tra il morsetto LAMP ed il morsetto COM2. La potenza massima consentita è di 5W. Se il
cancello è in movimento il lampeggiante lampeggia, se il cancello è tutto aperto in attesa di richiudere, chiusura automatica, il lampeggiante rimane acceso fisso. Se la chiusura automatica è disabilitata a cancello aperto il lampeggiante si spegne. Se il cancello è
tutto aperto e si attivano le fotocellule il lampeggiante lampeggia. Se il cancello è parzialmente aperto o completamente aperto e
sono aperti i contatti STOP, ST.PA o FCEL il lampeggiante lampeggia e la SPAP è accesa fissa, ed il cancello non accetta alcun
comando. A cancello completamente aperto attivando il contatto di STOP il lampeggiante si spegne ed il cancello rimane aperto.
6.8.
APCH
Ingresso N.A.: Morsetto per attivare l’apertura o chiusura dell’automazione tramite pulsante o selettore collegato al morsetto COM1.
Il suo funzionamento dipende dalla posizione del Dip 5: Dip 5 in ON comando Apre/Stop/Chiude, Dip 5 in OFF comando Apre/Chiude.
6.9.
ACAR
Ingresso N.A.: Morsetto per attivare l’apertura totale del cancello tramite pulsante o selettore collegato al morsetto COM1, si attiva
con cancello chiuso. Ad apertura totale il cancello si ferma e rimane aperto in attesa di un nuovo comando (radiocomando, pulsante o selettore, ecc.).
6.10.
APED
Ingresso N.A.: Morsetto per l’apertura pedonale del cancello, collegato al morsetto COM1 apre del 30% della sua corsa normale
(valore di Default). Ad apertura avvenuta si ferma e rimane aperta in attesa di nuovo comando (radiocomando, pulsante o selettore,
ecc.). Con la chiusura automatica attiva il cancello richiude dopo il tempo di pausa impostato. Se durante la chiusura si interrompe
la corsa con le fotocellule il cancello riapre nella posizione di apertura pedonale. Se in chiusura si dà un comando di apertura normale (pulsante, selettore o Radiocomando) il cancello esegue l’apertura totale.
6.11.
CHIU
Ingresso N.A.: Morsetto per attivare la chiusura dell’automazione tramite pulsante o selettore collegato al morsetto COM1, si attiva con cancello aperto.
6.12.
STOP
Ingresso N.C., collegato al morsetto COM1. Agisce sia in apertura che in chiusura, quando si apre l’automazione si blocca (o rimane sempre chiusa o sempre aperta) e si disabilita anche il tempo di chiusura automatica. Quando il contatto STOP si ripristina, ad
un nuovo comando, l’automazione inverte il moto (chiude se stava aprendo, apre se stava chiudendo) e ripristina la chiusura automatica per il comando successivo, se impostata.
6.13.
FCEL
Ingresso N.C., collegato al morsetto COM1. Morsetto dove viene collegato il contatto normalmente chiuso delle fotocellule. Le fotocellule agiscono solamente nella fase di chiusura del cancello. Se il cancello stava chiudendo, l’attivazione delle fotocellule (apertura del contatto verso COM1) fa riaprire completamente il cancello. Ripristinato il contatto FCEL, ad un comando di chiusura il cancello riprende a chiudere. In fase d’intervento delle fotocellule e quindi dell’inversione della corsa del cancello, se è attivo anche il
contatto ST.PA il cancello si blocca in attesa che si ripristini il contatto ST.PA per continuare l’inversione di corsa e quindi ad aprire.
6.14.
ST.PA
Ingresso STOP PARZIALE N.C., collegato al morsetto COM1. Si comporta come le fotocellule ma solamente in apertura. Se il contatto normalmente chiuso tra i morsetti ST.PA e COM1 si interrompe l’automazione si blocca. Quando si ripristina il contatto l’automazione riprende il moto di apertura senza disabilitare la chiusura automatica se impostata. In questa situazione il lampeggiante lampeggia se il contatto rimane aperto e la SPAP rimane accesa fissa. Se viene dato un comando il cancello chiude a meno che non
sia impostata la funzione condominiale. In questo caso solo il comando CHIUDI fa chiudere l’automazione. Ad automazione chiusa
anche se il contatto ST.PA è aperto il lampeggiante e la SPAP sono spenti. Ad un comando di apertura il lampeggiante lampeggia e
la SPAP rimane accesa fissa.
6.15.
TXRX - -GND
Morsetti per connessione PC.
6.16.
–GND - +ANT
Morsetti per il collegamento del ricevitore radio.
6.17.
BAT + - BATMorsetti per il collegamento della batteria.
6.18.
VAC1 – VAC2
Morsetti per il collegamento dei cavi di bassa tensione, 13÷15 Volt, del trasformatore.
40
ATTUATORI SERIE ES
7.
DESCRIZIONE FUNZIONI DELLA CENTRALINA
7.1.
FUNZIONAMENTO DELLA BATTERIA
Nella scheda è presente un sensore che misura la tensione Vcc raddrizzata dopo il ponte a diodi della scheda. In questo modo si
distingue il funzionamento a tensione di rete oppure in batteria.
Nel funzionamento con la batteria se la scheda rileva una tensione Vcc<10Volt invia una segnalazione acustica, tramite il buzzer,
ed il lampeggiante rimane sempre acceso, fisso, durante la corsa del cancello. In queste condizioni la scheda garantisce il funzionamento ancora per qualche manovra di apertura/chiusura. Al ritorno della tensione di rete il circuito carica-batteria incorporato nella
scheda ricarica la batteria ed il lampeggiante riprende il suo funzionamento normale, quindi a lampeggiare, ed il buzzer smette di
suonare. Se la batteria risulta completamente scarica Vcc<5Volt, quindi in corto, il relè del circuito carica batteria si apre automaticamente. In questo caso il lampeggiante rimane sempre fisso durante la corsa del cancello anche nel funzionamento con tensione
di rete. Per ripristinare le condizioni iniziali bisogna sostituire la batteria.
7.2.
MISURA DELLA CORRENTE
La scheda misura la corrente di assorbimento del motore tramite un circuito di adattamento e convertitore A/D del micro. In fase di
collaudo, in laboratorio, viene impostata la corrente massima di funzionamento in 8,5A (valore di Default).
7.3.
VERIFICA FUNZIONAMENTO DELLE FOTOCELLULE
Se il test delle fotocellule è abilitato, periodicamente la scheda ne interrompe l’alimentazione (morsetti +12 -12) per valutare se in
questa condizione il contatto delle fotocellule, normalmente chiuso, si apre. Se non si apre significa che le fotocellule sono guaste.
In tal caso viene mandata una segnalazione via seriale ad un PC o al 950B. Il test avviene solamente se l’automazione è a riposo
(cancello chiuso).
7.4.
MANUTENZIONE (SERVICE)
La scheda come parte elettronica, non necessita di alcuna manutenzione particolare. E’ provvista di un sistema automatico di conteggio della durata di funzionamento dell’automazione e del numero di manovre complete effettuate in modo da indicare al cliente
finale la neccessità di manutenzione di tutta l’automazione.
In fase di collaudo, in laboratorio, viene disabilitata la funzione di Service (valore di Default), se attivata, superate le 20.000 manovre complete viene segnalata, tramite il suono di un buzzer che emette un suono ripetuto continuativo fino alla disattivazione da
parte dell’installatore, la necessità di eseguire la manutenzione ordinaria dell’automazione. Eseguita la manutenzione si possono
impostare i valori di service al periodo successivo (Esempio: da 20.000 a 40.000).
Verificare e controllare comunque periodicamente, almeno una volta all’anno, le regolazioni dei parametri eseguiti con i trimmer (frizione, velocità e rallentamento), la corretta efficienza dei dispositivi di sicurezza ed il corretto funzionamento del lampeggiante.
8.
STRUMENTI DI ANALISI
Tutti i parametri e le regolazioni della schede possono essere visualizzati e/o modificati tramite l’uso di strumenti esterni quali il programmatore, Art. 950B, o di software di analisi da PC sotto Windows denominato “Analyzer”. In modalità lettura messaggi, si possono analizzare tutti gli eventi e/o le segnalazioni di errore in tempo reale. Mediante il programma Analyzer (fornito con l’interfaccia
Art. 6952/A) è possibile bloccare, modificare e salvare tutti i parametri della scheda (impostazione dip-switch, codici radiocomando,
impostazione potenzionetri ecc.). Una volta salvati, in un FILE, si possono utilizzare in altre installazioni. Per aggiornamento del programma consultare il sito www.elvox.com nella sezione download.
9.
CORRISPONDENZA TRA LA SCHEDA EC25 E LA SCHEDA ZC25
Di seguito vengono riportate le corrispondenze dei morsetti tra la scheda per automazioni attuale e qualla precedente.
ATTENZIONE!!
La polarità, nel collegamento SPAPCOM2, tra la scheda EC25 e ZC25 risulta invertita, (EC25:SPAP- COM2+,
ZC25: SPAP + COM2-)
NUOVA (EC25)
1
APM1
2
CHM1
3
2CAN
4
2CAN
5
+AUX
6
-AUX
7
+12
8
-12
9
SIGN
10
-ENC
11
+ENC
12
SPAP
13
LAMP
14
COM2 (+)
15
COM1 (-)
16
APCH
17
ACAR
18
APED
19
CHIU
20
COM1 (-)
21
STOP
22
FCEL
23
STPA
24
TXRX
25
-GND
26
+ANT
27
BAT+
28
BAT29
VAC1
30
VAC2
PRECEDENTE
2
1
6
7
9
5
32
33
13
12
11
8
10
(ZC25)
CHM1
APM1
2CAN
2CAN
+12V
-12V
ENC1
-ENC
+ENC
SPAP
LAMP
17
18
19
20
21
22
23
24
25
COM1 (+)
APCH
ACAR
APED
CHIU
COM1 (+)
STOP
FCEL
FCOS
26
27
28
29
30
31
3
4
14
15
16
9
8
GND
SIG
+BAT
-BAT
VAC
VAC
APM2
CHM2
+ENC
-ENC
ENC2
COM2
SERR.
41
ATTUATORI SERIE ES
PROGRAMMATORE 950B PER SCHEDA AUTOMAZIONI
GENERALITA’:
Il programmatore 950B è uno strumento indispensabile all’installatore per la gestione e personalizzazione dei parametri delle nuove
schede elettroniche serie EC.
1.
ACCENSIONE E MODALITA’ DI ALIMENTAZIONE
L’accensione avviene tramite Plug Telefonico. Collegando il programmatore 950B, tramite opportuno cordone di collegamento, alla
presa plug della scheda dopo alcuni istanti verrà visualizzato sul display la scritta :
ELVOX 950B
<< PLUG >>
2.
PRG
SELEZIONE MENU’ PROGRAMMAZIONE
Con il tasto
del programmatore selezionare il menù di programmazione:
PROGRAM. PARAM.
e confermare successivamente con il tasto
sione del tasto
: tale operazione porta la scheda nello stato di programmazione, la successiva pres-
conferma lo start alla procedura di programmazione parametri con la scritta sul display del programmatore:
PROGRAM
[Pgm. Tecnica
]
3.
PARAMETRI
Per selezionare e modificare i parametri relativi alle modalità di funzionamento della scheda basterà con successive pressioni del
tasto
o
scorrere la lista dei parametri e con la tastiera numerica impostare il valore voluto secondo gli intervalli dei valori
significativi riportati in seguito.
Prima di visualizzare i parametri il programmatore chiede la “Password”:
Password
00000000
Nella prima accensione scrivere il valore di Default “00000123” e premere il tasto
Di seguito si visualizza la scritta “Cambia Password” con il valore di Default:
per confermare il valore scritto.
Cambia Password
00000123
In questo punto si può confermare il valore di Default premendo il tasto
Premendo successivamente il tasto
o
oppure personalizzarlo.
si conferma il valore scritto e si passa automaticamente al parametro successivo.
Per uscire dalla modalità di programmazione parametri premere il tasto
scheda.
e successivamente scollegare il programmatore dalla
La seguente tabella elenca tutti i vari parametri utili per il funzionamento dell’automazione settabili solo col programmatore.
0 = FUNZIONE DISABILITATA
1 = FUNZIONE ABILITATA
42
ATTUATORI SERIE ES
Parametro
Descrizione
Valore di Default
Valore Minimo
Valore Massimo
Password
Numero riservato per entrare in
123
1
9999
/
0
/
/
0
/
/
0
/
programmazione
Numero Cicli
Visualizza il n. di azionamenti
dell’automazione
Ore di vita
Indica il n. di ore di vita della scheda
accesa
Ore di Lavoro
Indica il n. di ore della scheda quando
non è a riposo
Numero Reset
Visualizza il n. di volte che la scheda
si è spenta e poi si è riaccesa per
qualsiasi motivo (mancanza di tensione di rete e della batteria, pressione
del tasto RESET, estrazione dei morsetti di alimentazione, rottura di un
fusibile,…)
/
0
/
Numero Blocchi
Indica il n. di volte che l’automazione
si è arrestata
/
0
/
N.imp enc open
Visualizza il n. di impulsi che ha conteggiato l’encoder in programmazione
della corsa in apertura
/
1
/
N.imp enc close
Visualizza il n. di impulsi che ha conteggiato l’encoder in programmazione
della corsa in chiusura
/
1
/
Tempo Pausa
Pausa tra l’apertura e la chiusura in
funz. Automatico. (il valore è in secondi moltiplicato 10. Es. il valore 60 indica 600”=10minuti)
1
0 (1=10”)
255=2550”
Lingua Inglese
Imposta la lingua utilizzata per le scritte
0
0 (italiano)
1 (inglese)
Partenza Veloce
In fase d’apertura l’anta parte velocemente
1
0
1
Ritardo impatto
Definisce il tempo per fermare l’automazione in caso di ostacolo presente
(100=1”)
40
2
255
Blocco Trimmer
Permette di bloccare i valori dei trimmer e dei dip-switch
0
0
1 (Trimmer bloccati)
% Rallentamento
Indica la % di corsa per cui l’automazione inizia a rallentare in apertura e
in chiusura
85%
0% (Rallenta subito)
100%
Abilita frizione
Permette di disabilitare completamente la frizione
1
0
1
Velocità massima
Definisce la percentuale di velocità
che raggiunge il cancello durante la
corsa
/
30%
95%
Velocità minima
Definisce la percentuale di velocità
che raggiunge il cancello durante la
fase di partenza e di arrivo
/
10%
80%
Valore Frizione
Definisce il tempo che intercorre tra
un impulso di encoder ed il successivo
/
15
140
Corrente Max
Indica il valore della corrente oltre il
quale la scheda va in protezione di
corrente
85 (8,5A)
10 (1A)
90 (9A)
Vel su blocco I
Definisce la % di velocità dell’automazione in caso di protezione di corrente
60%
10%
80%
Impulsi uguali
Indica di considerare il n. di impulsi in
apertura e chiusura uguali (anche se
da programmazione risultano diversi)
1
0
1
Ritardo ostacolo
Definisce il tempo per fermare l’automazione in caso di rallentamento oltre
il valore di frizione (100=1”)
30
2
255
43
ATTUATORI SERIE ES
Parametro
Descrizione
Valore di Default
Valore Minimo
Valore Massimo
Controllo K
Non Utilizzato
-
-
-
Ton mis frizione
Tempo di ritardo in partenza per attivare il controllo della corrente (10=1”)
5
1
255
Abil blocco
Definisce se è abilitato il controllo
con l’encoder per fermare l’automazione
1
0
1
T interv.protezi
Definisce il tempo di ritardo dopo la
partenza dell’automazione per cui
intervengono le protezioni date dall’encoder e dalla misura di corrente
(10=1”)
20
1
255
Abilita corrente
Indica se è abiliatato il controllo della
corrente max
1
0
1
Abilita rimbalzo
Indica se alla fine della chiusura l’automazione deve tornare indietro di
circa 1cm
1
0
1
Abilita Radio
Abilitazione codici da radiocomando
1
0
1
Abilita Debug
Abilita la segnalazione real-time via
seriale del funzionamento
0
0
1
Ap Pedonale
Percentuale di apertura pedonale
30
10
100
AUX 1_2
Con il comando di apertura si attivano i morsetti AUX 1_2 per 5”
0
0
1
Tempo di attivazione morsetti AUX
1_2
5”
1
255
Valore 2CAN
Si attivano i morsetti da radiocomando:
Valore 0
2° e 4° canale
Valore 1
1° canale
Valore 2
1° e 3° canale
Valore 3
3° canale
0
0
3
Tempo attiv.2CAN
Imposta il tempo di attivazione del
morsetto (in sec)
3
1
255
Abilita Ch autom
Abilita la richiusura automatica dopo
il T pausa
0
0
1
Abilita Condomin
Abilita la funzione condominiale
0
0
1
Abilita Passo P.
Abilita la funzione APRI STOP CHIUDI
0
0
1
Abilita
Abilita i prelampeggi prima di iniziare
un movimento
1
0
1
Abilita lo STPA temporizzato Dopo il ripristino del contatto STPA il
cancello prosegue l’apertura dopo il
tempo di ritardo impostato nel parametro successivo
0
0
1
20”
1”
255”
Tempo Serrattura
Temporizz. STPA
44
Tempo di ritardo all’attivazione dell’apertura dopo uno STPA
ATTUATORI SERIE ES
Parametro
Descrizione
Valore di Default
Valore Minimo
Valore Massimo
Tempo dopo I_eccessiva
Tempo di ritardo dopo il quale viene
rivalutato il livello di corrente
5 (0,5”)
1 (0.1”)
50 (5”)
Abilita encoder in chiusura
Se posto a 1 questo parametro
anche in chiusura vengono conteggiati gli impulsi dell’encoder senza la
ricerca del fine corsa
0
0
1
Agg. Encoder
Indica un tempo per cui terminati gli
impulsi dell’encoder in chiusura l’automazione rimane ancora attiva
-
-
-
Abilita Service
Se impostato a 1 quando il n. azionamenti o il tempo di lavoro superano i valori impostati il buzzer emette
un suono di avviso
0
0
1
Ore Service
Ore di lavoro dell’automazione dopo
le quali il buzzer emette il suono di
avviso se abilitato
60
0
255
Azionamento Service
Numero di azionamenti completi dell’automazione prima che il buzzer
indichi la necessità del Service
20 (in migliaia)
0
255
Funzione orologio
Se abilitata, a cancello tutto apertocon le fotocellule disattivate (ad
esempio mediante un orologio) il
lampeggiante rimane spento.
Quando le fotocellule si riabilitano,
con la chiusura automatica inserita,
l’automazione richiude.
0
0
1
Abilita tentativi
Se posto a 1, su blocco dell’encoder
l’automazione torna indietro del 10%
della corsa effettuata e poi riprova
nuovamente ad avanzare. Se ritrova
l’ostacolo ritorna indietro la seconda
volta e poi si blocca
0
0
1
Abil. Test Fotocellule
Se abilitato, periodicamente toglie
alimentazione alle fotocellule (+12 –
12) e valuta se l’ingresso FCEL si
disabilita. In caso di guasto manda
un segnale al sistema di Analisi.
0
0
1
Tempo inversione dopo la Una volta abilitato, indica il tempo di
15
0
255
5
1
30
0
0
1
-
-
-
0
0
1
chiusura
“rimbalzo” dell’automazione dopo
una chiusura (in 1/10”)
% di errore ammesso per la Indica la % di corsa per cui l’autocorsa in chiusura
mazione in chiusura si ferma senza
fare
i tentativi perchè si ritiene che sia
arrivata al blocco di fine chiusura
Abilitazione lettura codici Se abilitato vengono letti i codici proRolling code
venienti dal ricevitore di tipo Rolling
code e viene esclusa la lettura dei
radiomandi a DIP-SWITCH
Abilitazione test sicurezza Abilita una serie di test supplementari sul sotfware
Abilitazione chisura
Se abilitato rende la chiusura
automatica su APED
automatica su APED indipendente
45
ATTUATORI SERIE ES
TABELLA DIAGNOSI DI POSSIBILI INCONVENIENTI DELLE AUTOMAZIONI SCORREVOLI
CON SCHEDA DI COMANDO A 1 MOTORE
POSSIBILI INCONVENIENTI
CAUSE
VERIFICHE / RIMEDI
L’automazione non funziona.
Alimentazione di rete assente.
Controllare l’interruttore alimentazione
trasformatore.
Fusibili di alimentazione bruciati.
Sostituire i fusibili con altri dello stesso
valore.
Comandi non funzionanti.
Controllare i radiocomandi e selettori o
pulsanti.
Dispositivi di protezione attivati.
Verificare che le sicurezze non siano tutte
attive (3 led verdi accesi). Controllare il funzionamento o l’allineamento delle fotocellule
e i collegamenti dei dispositivi di protezione.
Dispositivi di protezione attivi.
Verificare che le sicurezze siano tutte attive
(3 led verdi accesi). Controllare il funzionamento o l’allineamento delle fotocellule e i
collegamenti dei dispositivi di protezione.
Collegamenti con polarità invertita.
Verificare il collegamento e la polarità dei
collegamenti tra scheda radio e scheda di
comando.
Batteria scarica.
Sostituire la batteria.
Scheda o ricevitore non funzionano
correttamente
Verificare la tensione tra i morsetti 25(GND) e 26(+ANT): deve essere V>10Vdc.
Se la tensione tra i morsetti è più bassa
togliere il conduttore dal morsetto 26 e
misurare la tensione a vuoto. Se non c’è
tensione sostituire la scheda elettronica. Se
la tensione è di 12V sostituire la scheda
ricevente.
La codifica del radiocomando non è stata
eseguita correttamente.
Eseguire la procedura di acquisizione del
codice radio (vedi istruzioni)
I codici del radiocomando e quelli
memorizzati nella scheda sono diversi.
Eseguire la procedura di acquisizione del
codice radio (vedi istruzioni).
Batteria Scarica.
Sostituire la batteria ( tipo 23AE 12V).
Il ricevitore non funziona correttamente.
Verificare la tensione tra i morsetti 25(GND) e 26(+ANT): deve essere V>10Vdc.
Se la tensione tra i morsetti è più bassa
togliere il cavo dal morsetto 26 e misurare
la tensione sui morsetti a vuoto. Se non c’è
tensione sostituire la scheda elettronica. Se
la tensione è di 12V sostituire la scheda
ricevente.
Dispositivi di protezione o comandi attivi.
Verificare che i 3 led verdi, relativi alle protezioni, siano accesi e i 4 led rossi, dei
comandi, spenti .
Velocità di rallentamento bassa.
La programmazione della corsa si effettua
alla velocità di rallentamento (Vrall).
Verificare che il trimmer della relativo alla
Vrall sia impostato a metà.
Se il cancello si blocca durante la programmazione bisogna aumentare la velocità di
rallentamento (Vrall) e la frizione (FRIZ),
ruotando i trimmer verso il +.
In caso non si riesca comunque a programmare eseguire la corsa di prova impostata
in laboratorio: togliere alimentazione alla
scheda, ridarla e premere il tastino sulla
scheda MEMO. L’automazione deve aprire
e compiere la corsa impostata. Il lampeggiante e la SPAP devono lampeggiare.
Rivolgersi all’assistenza clienti.
Assorbimento motore superiore al limite
impostato in laboratorio.
Misurare tramite un tester, in modalità corrente continua, l’assorbimento del motore:
deve essere minore di 8,5A.
Se supera i 4A, verificare la corsa del cancello ed eliminare eventuali attriti meccanici.
Non si programma il radiocomando.
Il radiocomando non funziona.
Non si programma la corsa
dell’automazione.
46
ATTUATORI SERIE ES
POSSIBILI INCONVENIENTI
CAUSE
VERIFICHE / RIMEDI
In fase di programmazione l’automazione
Sono invertiti i cavi alimentazione motore.
Invertire la polarità dei conduttori Rosso e
non apre ma chiude.
L’automazione si blocca quando inizia a
rallentare.
Il lampeggiante rimane fisso anche durante
la corsa ed il buzzer suona sempre.
Il lampeggiante non funziona oppure rimane
Nero (morsetto 1 e 2).
Struttura meccanica del cancello con
problemi.
Verificare la struttura meccanica del cancello (lo scorrimento a motore sbloccato, il
buono stato della rotaia, …).
Velocità di rallentamento bassa.
Aumentare la Velocità di rallentamento
(Vrall). In caso si sia in possesso del palmare o del PC aumentare il valore del parametro: “Ritardo impatto”.
Batteria scarica.
Verificare la carica della batteria e ripristinare la tensione di rete.
Scheda in modalità Service.
Per verificare se la scheda è in Service è
necessario connettersi alla scheda con il
palmare o PC. In questo caso verificare se il
parametro “Abilita service” sia attivo. In
caso di service attivo portare avanti la prossima scadenza (Es. “ore lavoro service” da
60 a 120 oppure “cicli service” da 20 a 40).
Rivolgersi all’assistenza clienti.
Lampadina bruciata.
Sostituire la lampadina (tipo E14 14V 3C
sempre accesso.
5W).
La scheda non funziona correttamente.
Sostituire la scheda elettronica.
L’automazione fa solo un piccolo movimento Alimentazione Encoder bassa o il circuito Verificare se c’è alimentazione, tra i morsetti
e poi si ferma.
Encoder motore non funziona
10 e 11, in fase di partenza dell’automaziocorrettamente.
ne: la tensione deve essere di +12V.
Verificare che il led rosso “ENC” si accenda
per il tempo di movimento dell’automazione.
Analizzare con il PC le indicazioni di funzionamento della scheda.
Sostituire l’encoder.
Rivolgersi all’assistenza clienti.
Il ricevitore radio interno alla scheda non
Ponticello “ANTENNA” tagliato o mancante.
funziona.
Verificare il ponticello “ANTENNA” della
scheda elettronica.
Il ricevitore non funziona correttamente.
Sostituire la scheda elettronica.
Rivolgersi all’assistenza clienti.
Non funziona il collegamento col PC.
Ponticello “GEN.I” tagliato o mancante.
Verificare che il ponte “GEN.I” della scheda
elettronica.
Rivolgersi all’assistenza clienti.
Il cancello si muove a scatti.
Installazione non corretta della cremagliera. Rispettare lo spazio di 2 mm tra pignone e
la cremagliera.
47
ATTUATORI SERIE ES
SBLOCCO MANUALE
In caso di mancata alimentazione di rete, la batteria tampone garantisce, per un periodo limitato, il funzionamento dell'automazione.
In caso di batteria scarica o mancante, sbloccare manualmente il motore aprendo il coperchio con l’apposita chiave (vedi Fig. 1A/ES,
1B/ES, 1C/ES) e ruotare la leva dello sblocco di 180° in senso antiorario (Fig. 7/ES). Richiudere il coperchio.
La scheda elettronica provvederà a ricaricare la batteria tampone appena sarà ripristinata l’alimentazione.
MANUTENZIONE
Si raccomanda di far effettuare da personale qualificato un controllo annuale del funzionamento generale dell'automazione e dei dispositivi di sicurezza.
Prima di effettuare una qualsiasi operazione di pulizia o di manutenzione dell’automazione togliere la tensione di alimentazione agendo sull’apposito interruttore magnetotermico a monte del trasformatore e scollegare la batteria tampone.
Se l'alimentazione deve essere presente per verifiche di funzionamento, si raccomanda di disabilitare ogni dispositivo di comando
(radiocomandi, pulsantiere ecc.) ad eccezione del dispositivo usato dall' addetto alla manutenzione.
Manutenzione ordinaria
Le seguenti operazioni devono essere fatte quando se ne avverte la necessità e obbligatoriamente almeno ogni 12 mesi.
Cancello
Lubrificare (con oliatore) le ruote di scorrimento del cancello e i pattini della guida superiore. Verificare il fissaggio della cremagliera
e la sua pulizia da sporcizia e incostrazioni. Pulire la rotaia di scorrimento.
Impianto di Automazione
Verificare il funzionamento dei dispositivi di protezione (fotocellule, coste meccaniche ecc…). Verificare lo stato di carica della batteria con un multimetro (tester) anche se il lampeggiante segnala, in caso di mancanza di corrente, lo stato della batteria (vedi istruzioni centralina). In caso di sostituzione della batteria utilizzare un prodotto originale e ricliclare il materiale sostituito secondo la normativa vigente.
Cambiare la batteria, in ogni caso, ogni 2 anni.
Manutenzione straordinaria
Non sono previste operazioni di manutenzione straordinaria. Tuttavia se dovessero rendersi necessari interventi su parti meccaniche, si raccomanda di rimuovere l'attuatore per consentire la riparazione da parte del personale autorizzato.
48
ATTUATORI SERIE EA
ATTUATORI PER CANCELLI AD ANTE BATTENTI
Art. EA25 - EA50
Presentazione generale
Attuatore elettromeccanico irreversibile a fissaggio esterno, per cancelli ad anta battente di lunghezza fino a 2,50 m (EA25) o 3,50
m (EA50).
Il gruppo riduttore, a doppio rinvio, è contenuto in una cassa d’alluminio pressofuso perfettamente sigillato in bagno di grasso speciale autolivellante.
Lo sblocco meccanico è accessibile mediante l’apposita chiave. La vite di scorrimento è protetta in tutta la sua escursione.
L'attuatore è fornito singolarmente o con altri componenti in confezioni kit.
CARATTERISTICHE TECNICHE DI TARGA
Alimentazione motore
Potenza Max Motore
Corsa Max Utile
Lunghezza Max Anta
Temperatura di servizio
Velocità Max Motore
Tempo Apertura a 90 °
Peso massimo anta
Mod. EA25
12 V c.c.
30 Watt
29 cm
2,5 m
-20°C ÷+55°C
1100 RPM
10 Sec.
400 Kg.
Mod. EA50
12 V c.c.
30 Watt
41 cm
3,5 m
-20°C ÷+55 °C
1100 RPM
10 Sec.
300 Kg.
DIMENSIONI D' INGOMBRO
mm
Mod. EA25
18
mm
785
mm
mm
mm
mm
Mod. EA50
mm
mm
mm
mm
49
ATTUATORI SERIE EA
INSTALLAZIONE MECCANICA
Gli attuatori sono fissati da un lato al cancello e dall’altro ad una flangia solidale al pilastro di sostegno del cancello. Scegliere la
posizione degli attuatori e stabilire quindi l’angolo di apertura delle ante. A tal scopo si considerino i valori riportati in tabella 1 prima
di procedere all'installazione.
Osservazioni:
1. I dati in tabella si apllicano quando l’attuatore è in posizione di massima estensione e il cancello è chiuso. In tali condizioni si ha
la massima efficienza di funzionamento.
2. I dati B in tabella sono valori massimi. Il cancello può funzionare anche con valori di B minori. Il funzionamento non è garantito
per valori di B maggiori.
3. Per valori di A minori del valore in tabella, il cancello non apre dell’angolo voluto.
4. Si consiglia:
Angolo di apertura 90°
per aperture a 90° scegliere valori di A prossimi al minimo riportato in tabella.
per aperture a 120° scegliere valori di A prossimi al massimo riportato in tabella.
EA 50
EA 25
A (mm)
B (mm)
B (mm)
70
200
200
80
180
200
100
160
200
120
150
200
140
130
200
1020
1300
Angolo di apertura 120°
C
Fig. 2/EA
EA 25
EA 50
A (mm)
B (mm)
B (mm)
100
70
70
120
80
80
140
100
120
C (mm)
Tab. 1
Ancoraggio dell’attuatore:
1. Fissare la staffa di supporto motore (Kit art. ZX04) sulla parte interna del pilastro che sostiene il cancello. Se il pilastro è metallico, effettuare una robusta saldatura (Fig. 3B/EA).
La flangia ausiliaria può essere montata sulla staffa del pilastro in 3 diverse posizioni (Fig. 5/EA), permettendo ad esempio di fissare la staffa lontano dagli spigoli del pilastro e lasciando immutato il valore di A di tabella 1.
2. Saldare elettricamente la seconda staffa al cancello, rispettando la misura C (Fig. 2/EA).
3. Avvitare l’attuatore alle flange di supporto (Fig. 6/EA e Fig. 7/EA).
38
69
11
35
11
11
44
25
Fig. 3A/EA
Fig. 5/EA
Installazione battenti meccanici.
Per l’installazione di battenti meccanici vedi Pag. 59.
50
Fig. 3B/EA
Fig. 6/EA
25
74
70
Fig. 4/EA
Fig. 7/EA
ATTUATORI SERIE EA
INSTALLAZIONE ELETTRICA
1. Per collegare l’alimentazione al motore, svitare le 2 viti e togliere il coperchio (Vedi A della Fig. 8/EA).
Fig. 8/EA
MARRONE
BLU
+
-
1
3
2
4
11
14
ENC1/ENC2
BIANCO
CHIUDE
Mot. 1
Mot. 2
APRE
2. Collegare i fili secondo le indicazioni riportate sulla morsettiera del motore (vedi Fig. 9/EA) e sulla scheda elettronica (vedi Fig. 6/EC, pag. 28).
ENCODER
12
15
13
16
Alimentazione motore:
1-3 rosso,
2-4 nero
Alimentazione encoder:
11-14 marrone,
12-15 blu
Segnale encoder:
13-16 bianco
Fig. 9/EA
3. Nel caso non si utilizzi il cavo ELVOX per l’alimentazione del motore si consiglia un cavo di sezione 2,5 mm2 per il motore e di
sezione 0,5 mm2 per l’encoder (per distanze sino a 15 mt). Per cablaggi con lunghezza superiore i 15 m usare per il collegamento del motore la sezione 2x4 mm2, e per l’encoder la sezione 3x1 mm2.
4. Scegliere percorsi brevi per i collegamenti.
Sblocco manuale
In caso di mancata alimentazione di rete, la batteria tampone assicura per un periodo limitato di tempo il funzionamento dell'automazione. In caso di batteria scarica o mancante, sbloccare manualmente l'attuatore aprendo il coperchio con l’apposita chiave e ruotando la leva dello sblocco di mezzo giro in senso orario (vedi
Fig. 10/EA). Rimontare il coperchio e fissarlo con la chiave.
Appena sarà ripristinata l'alimentazione la scheda elettronica provvederà a ricaricare la batteria tampone.
Fig. 10/EA
MANUTENZIONE
Prima di effettuare una qualsiasi operazione di pulizia o di manutenzione del motore, togliere la tensione agendo sull’apposito interruttore
magnetotermico collegato a monte della centralina e scollegare la batteria tampone.
Se l'alimentazione deve essere presente per verifiche di funzionamento, si raccomanda di disabilitare ogni dispositivo di comando (radiocomandi, pulsantiere ecc.) ad eccezione del dispositivo usato dall' addetto alla manutenzione.
Manutenzione ordinaria
Ciascuna delle seguenti operazioni deve essere eseguita quando se ne avverte la necessità e obbligatoriamente almeno ogni 12 mesi.
Cancello:
Lubrificare (con oliatore) i cardini del cancello.
Verificare che i cardini del cancello, siano rigorosamente in bolla.
Motore:
Oliare (con oliatore) la vite senza fine dell'attuatore posta nella parte inferiore (fig .11/EA).
Non oliare lo stelo esterno, perché ciò favorirebbe il deposito di polvere e l'abrasione della superficie.
Manutenzione straordinaria
Non sono previste operazioni di manutenzione straordinaria. Tuttavia se dovessero rendersi necessari interventi su parti meccaniche, si
raccomanda di rimuovere l'attuatore per consentire la riparazione da parte del personale autorizzato.
Fig. 11/EA
51
ATTUATORI SERIE ZA
ATTUATORI A BRACCIO ARTICOLATO PER CANCELLO AD ANTE BATTENTI
Art. ZA30
PRESENTAZIONE
Presentazione generale
Attuatore elettromeccanico irreversibile a fissaggio esterno
con sblocco manuale, per cancelli ad anta battente ad uso
residenziale di lunghezza massima 3 m (300Kg), adatto per
motorizzare ad ante in presenza di pilastri di grandi dimensioni.
Il gruppo riduttore é contenuto in un coperchio in ABS di
grosso spessore e di ridottissimo ingombro.
Lo sblocco meccanico è accessibile mediante apposita chiave personalizzata.
Questi attuatori sono stati concepiti privilegiando la facilità
d’installazione e la robustezza dei materiali impiegati.
CARATTERISTICHE TECNICHE DI TARGA
Mod. ZA30
12 V c.c.
0,5 A
1300 rpm
-20°C ÷ 55°C
45 W
IP43
Intensivo
400 Kg
3m
140°
11 Kg
Tensione di alimentazione motore
Corrente assorbita (a vuoto)
Velocità motore
Temperatura d’esercizio
Potenza motore
Grado di protezione
Ciclo di lavoro
Peso massimo anta (lunghezza anta 1,8 mt):
Lunghezza massima per anta (peso massimo 300 Kg):
Angolo massimo di apertura:
Peso:
DIMENSIONI D' INGOMBRO
Mod. ZA30
190mm
350 mm
A
C
40
0
160
B
350
52
Dimensioni:
A= Minimo 110 mm
B= Da 0 a 370 mm
C= Da 440 a 460 mm
Fig. 1/ZA30
ATTUATORI SERIE ZA
INSTALLAZIONE MECCANICA
1. Fissare la staffa di supporto del braccio articolato sulla parte interna dell’anta, come indicato in Fig. 2/ZA30.
Cerniera
Anta
Pilastro
Staffa
3. Fissare il motore alla piastra con le
due viti M6x120.
N.B.La morsettiera va sempre rivolta
verso l’esterno del pilastro.
4. Inserire il braccio dritto nell’albero del
motore e fissarlo con la vite M6x45
fornita.
5. Unire il braccio dritto a quello curvo e
fissarli con la vite M8x20.
6. Collegare il braccio curvo alla staffa di
supporto che si trova nel cancello
mediante la vite M12x50 e il dado Fig.
3A/ZA30.
440÷460 mm
Fig. 2/ZA30
27 mm
2. Fissare la piastra-base del motore al
muro in posizione orizzontale, ad una
distanza minima di 150 mm dal pavimento e a 27 mm dal lato tra la parte
inferiore della piastra - base e il lato
superiore della staffa di supporto del
braccio articolato (Fig. 2A/ZA30).
150 mm
Fig. 2A/ZA30
Vite
Dado
Fig. 3A
Fig. 3B
Installazione sinistra
Installazione destra
Fig. 4
Fig. 4A
N.B. Per l’installazione destra, il motore deve essere posizionato come nella figura 4/ZA30.
Installazione battenti meccanici
Per l’installazione di battenti meccanici vedi Pag. 59.
53
ATTUATORI SERIE ZA
Encoder
(marrone-blu-bianco)
Alimentazione
motore
(rosso-nero)
Fig. 5/ZA30
INSTALLAZIONE ELETTRICA
1. Per il collegamento dell’alimentazione accedere alla
morsettiera rimuovendo prima lo sblocco a serratura e
successivamente il coperchio (vedi fig.6/ZA30).
2. Collegare i fili seguendo le indicazioni riportate sulla
morsettiera del motore (vedi fig.5/ZA30) e sulla scheda
elettronica (vedi fig.6, pag. 28).
3. Nel caso che non si utilizzi il cavo Elvox per l’alimentazione del motore si consiglia una sezione del cavo di 2,5
mm2 e di 0,5 mm2 per l’encoder
(per distanze fino a 15 m
Per cablaggi con lunghezza superiore i 15 m usare per il
collegamento del motore la sezione 2x4 mm2 e per l’encoder la sezione 3x1 mm2.
4. Scegliere percorsi brevi per i collegamenti.
Fig. 6/ZA30
Sblocco manuale
In caso di mancanza dall’alimentazione di rete, la batteria tampone garantisce per un periodo limitato il funzionamento dell'automazione. In caso di batteria scarica o mancante, sbloccare manualmente l'attuatore aprendo il coperchio con l’apposita la chiave e svitando la ruota di sblocco (vedi Fig. 6/ZA30 e 7/ZA30).
Una volta ripristinata l'alimentazione la scheda elettronica provvederà a ricaricare la batteria tampone.
MANUTENZIONE
Prima di effettuare una qualsiasi operazione di pulizia o di
manutenzione del motore togliere la tensione agendo sull’apposito interruttore magnetotermico collegato a monte della
centralina, e scollegare la batteria tampone. Se l'alimentazione deve essere presente per verifiche di funzionamento,
si raccomanda di controllare o disabilitare ogni dispositivo di
comando (radiocomandi, pulsantiere ecc.), ad eccezione del
dispositivo usato dall' addetto alla manutenzione.
Manutenzione ordinaria
Ciascuna delle seguenti operazioni deve essere fatta quando
se ne avverte la necessità e obbligatoriamente ogni anno.
Cancello:
Lubrificare (con oliatore) i cardini del cancello.
Verificare che i cardini del cancello siano rigorosamente in
bolla.
Manutenzione straordinaria
Non sono preventivabili operazioni di manutenzione straordinaria. Tuttavia se dovessero rendersi necessari interventi su
parti meccaniche si raccomanda di rimuovere l'attuatore per
consentire la riparazione da parte del personale autorizzato.
54
Sblocco
manuale
Fig. 7/ZA30
ATTUATORI SERIE ZI
ATTUATORI INTERRATI PER CANCELLI AD ANTE BATTENTI
Art. EI20 - ZI27
Presentazione generale
Gli attuatori interrati ZI sono adatti per cancello a battente con ante fino 1,6 m (senza elettroserratura) ed ante oltre 1,6 m (con elettroserratura). Ogni attuatore si compone di un motore in bassa tensione a 12V c.c. e di un gruppo riduttore racchiuso in una cassa
completamente stagna d’alluminio di grosso spessore ma di ridottissimo ingombro esterno, tale da agevolarne l’installazione.
Ogni attuatore interrato si integra perfettamente ai canoni estetici di ogni cancello senza alterarne l’aspetto.
L'attuatore è fornito singolarmente o abbinato con altri articoli in kit.
L'attuatore va installato con la cassa di fondazione Art. ZX41 in alluminio, fornita separatamente.
DIMENSIONI D' INGOMBRO
Mod. ZX41
Mod. ZI27
73
55
86
138
5
55
17
4
Mod. EI20
Mod. ZX41
97
147
5
36
73
55
86
138
5
55
17
4
Fig. 1/ZI
Gli attuatori elettromeccanici interrati serie ZI sono adatti ad ogni tipo di cancello ad ante, con le seguenti limitazioni:
1. La lunghezza massima per anta non deve superare i 2 m per EI20 e 3 m per ZI27.
2. Il peso per ogni anta non deve superare i 200 Kg per EI20 e i 300 Kg per ZI27.
3. La cassa di fondazione deve essere rigorosamente in bolla sui 4 lati.
4. L'albero del motoriduttore deve essere assolutamente in asse con il cardine del cancello.
5. Il cardine del cancello deve essere in bolla, ovvero l'anta bloccata o priva di automazione, in qualsiasi punto delle sua corsa non
deve ne aprirsi ne chiudersi autonomamente.
Nel caso in cui non siano rispettati i punti di cui sopra ELVOX declina ogni responsabilità per malfunzionamento o rotture e la garanzia decade.
CARATTERISTICHE TECNICHE DI TARGA
Mod. EI20
Mod. ZI27
12 V c.c.
12 V c.c.
Alimentazione motore
0,3
A
0,5 A
Corrente assorbita (a vuoto)
30 Watt
40 Watt
Potenza Max Motore
-20°C ÷ 55°C
-20°C ÷ 55°C
Temperatura di servizio
1000
giri/min
1200 giri/min
Velocità Max Motore
IP67
IP67
Grado di protezione
200 Kg (2 m)
300 Kg (1,8 m)
Peso massimo anta (lunghezza anta 2m)
2
m
3 m (200 Kg.)
Lunghezza massima per anta (peso massimo 200 Kg)
360°
360°
Angolo massimo di apertura
8 Kg
10,7 Kg
Peso
55
ATTUATORI SERIE ZI
INSTALLAZIONE MECCANICA
MIN. 73 mm
Installare gli attuatori interrati EI20 e ZI27 in asse con il cardine del cancello.
Installazione in asse:
Vedi anche fig. 2/ZI dove:
A = anta
B = sblocco manuale con chiave art. ZDA7 (EI20) e ZDB7 (ZI27)
o sblocco manuale a leva, art. EDI1, (solo per via EI20)
C = ingresso cavi
D = drenaggio
E = ghiaia
F = cassa di fondazione art. ZX41
Fase preparatoria:
1. Rimuovere l’anta del cancello.
2. Posizionare la staffa dello sblocco Art. ZDA7 o ZDB7 sullo spigolo inferiore
dell’anta e saldarla. Togliere lo sblocco in fase di saldatura
3. Ripetere le stesse operazioni anche per una eventuale seconda anta.
E- Ghiaia per recupero acqua piovana
F
CASSETTA DI FONDAZIONE PER ATTUATORI ZI: ZX41
Prima di inserire lo sblocco Art. ZDA7, EDI1 o
ZDB7 sulla bronzina, ingrassare abbondantemente sia la bronzina (n.1 Fig.3/ZI) sia la ghiera
di scorrimento (n.2 Fig.3/ZI)
Si consiglia di eseguire periodicamente l’ingrassaggio esterno dei suddetti particolari, almeno
ogni 3 mesi.
Prima d’inserire il motore allo sblocco (n°5 Fig.
3/ZI) ingrassare abbondantemente il perno del
motore.
Materiali preparatori all' installazione dei attuatori ZI
Posizione
Descrizione
1
2
3
4
5
A
B
C
D
E
F
Bronzina
Ghiera centrale
Cassa
Coperchio
Sblocco
D- Tubo di drenaggio da collegare allo scarico acque piovane
Dimensioni
555 mm
174 mm
134 mm
86 mm
73 mm
55 mm
CTubo ingresso
cavi
450mm (ZDA7 - ZDB7), 240mm (EDI1)
48mm (ZDA7 - ZDB7),
36mm (EDI1)
50
25
Fig. 3/ZI
56
Fig. 2/ZI
ATTUATORI SERIE ZI
Installazione della ghiera centrale con fermo staffa.
A seconda dell’installazione della cassa di fondazione Art. ZX41 si possono avere 4 possibilità di fermo staffa nel caso di sblocco
manuale (vedi figura 4/ZI).
Cancello
Cancello
ZX41
ZX41
ZX41
Cancello
Cancello
ZX41
Fig. 4/ZI
Preparazione del sito
1. Scavare nel terreno vicino al pilastro di sostegno del cancello una nicchia di volume sufficiente a contenere la cassa
di fondazione (Art. ZX41).
2. Creare una cospicua base di calcestruzzo sul fondo della
nicchia.
3. Posizionare la cassa di fondazione in modo che sia in asse
con il cardine superiore.
4. Posizionare una guaina per il cavo di alimentazione e un
tubo per il drenaggio (particolari C e D Fig. 2/ZI).
5. Ricoprire con calcestruzzo tutta la cavità libera intorno alla
cassa fino al livello del terreno.
6. Lasciare asciugare la gettata fino alla presa completa del
calcestruzzo.
7. Ripetere i punti dal 1 al 6 anche per una eventuale seconda anta.
8. Inserire l'attuatore.
Collocazione dell’anta
Rimettere l’anta in posizione verticale avendo cura che il perno
del motoriduttore sia ben collocato entro la borchia saldata alla
staffa di supporto e che il perno sia ben in asse con il cardine
superiore del cancello.
Il tubo di drenaggio D di Fig.2/ZI deve essere privo di detriti internamente per permettere una veloce uscita dell’acqua di ristagno.
Un importante accorgimento è quello di ricoprire il tubo in tutta la
sua lunghezza con della ghiaia che permetta il deflusso dell’acqua e che impedisca al terreno di otturare il tubo drenante.
Installazione battenti meccanici
Per l’installazione di battenti meccanici vedi Pag. 59.
Installazione elettrica
1. Inserito l’attuatore allo sblocco eseguire i collegamenti seguendo le operazioni di Fig. 5/ZI e lo schema della sceda elettronica
(vedi fig. 6, pag 28).
ZI27
Fig. 5/ZI
EI20
Cavo
2x2 +
3x0,5 mm2
Cavo
Scatola di
2x2 +
derivazione
2
3x0,5 mm
(IP 68)
57
ATTUATORI SERIE ZI
2. Collegare i fili seguendo le indicazioni
riportate della tabella:
Alimentazione motore:
1-3 rosso,
2-4 nero
COLLEGAMENTI:
Alimentazione encoder:
11-14 marrone,
12-15 blu
Alimentazione: Rosso - nero
Encoder: Marrone-Blu-Bianco
Segnale encoder:
13-16 bianco
3. Nel caso non si utilizzi il cavo ELVOX per l’alimentazione del motore si consiglia di adottare un cavo di sezione 2,5 mm2 per il
motore e 0,5 mm2 per l’encoder (distanze sino a 15mt).
Per cablaggi con lunghezza superiore ai 15 m usare per il collegamento del motore un cavo di sezione 2x4 mm2, e per l’encoder 3x1 mm2.
4. Scegliere percorsi brevi per i collegamenti.
Sblocco manuale (ZDA7 - ZDB7)
In caso di mancata alimentazione di rete, la batteria tampone
garantisce, per un periodo limitato di tempo, il funzionamento dell'automazione. In caso di batteria scarica o mancante,
sbloccare manualmente l'attuatore utilizzando la chiave personalizzata.
1. Aprire lo sportello in plastica.
2. Inserire l’apposita chiave e ruotarla di 1/4 di giro.
3. Spostare la leva (Fig. 6).
4. L’anta è sbloccata e con una lieve pressione si apre.
5. Riportare la chiave nella posizione iniziale (girando di 1/4 di
giro).
6. Togliere la chiave e chiudere lo sportello.
7. Ripetere i punti dal 1 al 5 anche per la eventuale seconda
anta.
Sblocco manuale (EDI1 per EI20)
In caso di mancata alimentazione di rete, la batteria tampone
garantisce, per un periodo limitato di tempo, il funzionamento dell'automazione. In caso di batteria scarica o mancante,
sbloccare manualmente l'attuatore utilizzando la leva personalizzata.
1. Togliere il tappo in plastica
2. Inserire l’apposita leva e ruotarla di 90° finchè si libera l’anta
3. L’anta è sbloccata e con una lieve pressione si apre.
4. Togliere la leva e rimettere il tappo.
5. Ripetere i punti dal 1 al 4 anche per la eventuale seconda
anta.
Fig. 7
Fig. 6
MANUTENZIONE
Se l’alimentazione deve essere presente per verifiche di funzionamento, si raccomanda di disabilitare ogni dispositivo di comando
(radiocomandi, pulsantiere ecc.) ad eccezione del dispositivo usato dall’addetto alla manutenzione.
MANUTENZIONE ORDINARIA
Ciascuna delle seguenti operazioni deve essere eseguita quando necessario ed obbligatoriamente almeno ogni 12 mesi.
CANCELLO
Lubrificare (con oliatore) i cardini del cancello.
Controllare i cardini del cancello che devono essere in bolla con l’albero del motoriduttore.
MOTORE - CASSA DI FONDAZIONE
Lubrificare (con oliatore) i cardini del cancello.
Controllare se la cassa di fondazione è in bolla sui 4 lati con il cardine superiore del cancello.
Controllare il tubo di drenaggio che deve essere pulito per lo scarico d’acqua piovana.
MANUTENZIONE STRAORDINARIA
Non sono previste operazioni di manutenzione straordinaria. Tuttavia se dovessero rendersi necessari interventi di una certa importanza su parti meccaniche, si raccomanda la rimozione dell’attuatore per consentire la riparazione presso un punto assistenza.
58
BATTENTI MECCANICI
INSTALLAZIONE DEI BATTENTI MECCANICI PER CANCELLI AD ANTE
In corrispondenza delle posizioni di apertura e chiusura delle ante, si consiglia di sistemare battenti meccanici che siano in grado
di arrestare il movimento del cancello sia in apertura sia in chiusura.
Seguire comunque i consigli delle norme e direttive al riguardo.
Nel caso di ante di dimensioni oltre 1,6 m si suggerisce l'uso del chiavistello a gomito Art. ZD06, e dell’elettroserratura, Art. ZD04,
oppure dell’elettroserratura verticale Art. ZD14.
CHIAVISTELLO A GOMITO
Art. ZD06
Molla di richiamo in acciaio inox con ghiera di regolazione.
Applicazione destra - sinistra.
Fissaggio a vite sul battente.
59
BATTENTI MECCANICI
ELETTROSERRATURA "MULTIPLA" PER PORTA E CANCELLO
Art. ZD04
CARATTERISTICHE GENERALI
Elettroserratura per porta e cancello
con cilindro fisso. Ambidestra.
Entrata unica regolabile da 50 a 70
mm. Incontro regolabile in altezza.
Interassi dei fori di fissaggio unificati.
CARATTERISTICHE TECNICHE
- Scatola in acciaio
- Scrocco autobloccante in ottone
- Alimentazione: 12V
- Confezione: scatola di 1 serratura
- Peso lordo 1.400 gr.
- Finitura: zincata
- Dimensioni ZD04:
104
INSTALLAZIONE
Per rendere l’elettroserratura sinistra
è sufficiente:
1. Estrarre la maniglietta A e la piastra
interna B (Fig.1/ZD04).
2. Estrarre la vite C e inserirla nel foro
D (Fig. 2/ZD04).
Fig.1/ZD04
3. Reinserire la maniglietta A sul lato
opposto della scatola e reinserire la
piastra B ruotata di 180°.
REGOLAZIONE DELL'ENTRATA
Per regolare l’entrata è sufficiente allentare le viti F-F1, far scorrere il cilindro lungo l’asola e bloccarlo nella
posizione voluta (Fig. 2/ZD04).
Fig.1/ZD04
REGOLAZIONE DELL'INCONTRO
Se il cancello o la porta si assestano è
sufficiente spostare in alto o in basso
la piastra G agendo sulle viti H-H,
(Fig. 3/ZD04).
MONTAGGIO DEL CILINDRO
Dopo le regolazioni montare il cilindro
(Fig. 4/ZD04).
Fig.4/ZD04
Piastra da appoggiare
all'interno della scatola
Fig.4/ZD04
COLLEGAMENTI
1. Effettuare i collegamenti al corpo
dell’elettroserratura tenendo i fili
più corti possibile.
2. Collegare i conduttori nella scheda
elettronica (Art. ZC); morsetto per
l'attuazione dell'elettroserratura a
12V c.c. (SERR morsetto n°5 e
COM2 mors n°9).
Morsettiera della scheda Art. ZC
Elettroserratura 12V
60
BATTENTI MECCANICI
ELETTROSERRATURA “VERTICALE”
PER PORTA E CANCELLO
Fig. 1
Art. ZD14
CARATTERISTICHE GENERALI
Elettroserratura a catenaccio rotante per porte e cancelli. Le
sue dimensioni ridotte consentono un’applicazione ideale su
montanti stretti. Versione unica con entrata da 70mm.
N.B. Non si consiglia l’uso in presenza di chiudiporta.
L’apertura avviene quando contemporaneamente all’impulso
elettrico viene esercitata una pressione maanuale o automatica. Funziona con cilindro a profilo europeo:
Art. ZD14/M, Mezzo cilindro
Art. ZD14/I, Cilindro intero
Art. ZD14/M
Art. ZD14/I
CARATTERISTICHE TECNICHE
- Scatola in acciaio
- Alimentazione: 12V-15VA
- Finitura: zincata
- Corredata di incontro a terra
- Dimensioni mm: 67x124 (Fig. 1)
Morsettiera della scheda Art. ZC
COLLEGAMENTI
1. Effettuare i collegamenti al corpo dell’elettroserratura
tenendo i fili più corti possibile.
2. Collegare i conduttori nella scheda elettronica (Art. ZC);
morsetto per l'attuazione dell'elettroserratura a 12V c.c.
(SERR morsetto n°5 e COM2 mors n°9).
Elettroserratura 12V
INSTALLAZIONE MECCANICA
ESTERNO
INTERNO
SCHEMA PER COLLEGARE I
FILI DI LINEA ALLA SERRATURA
SCHEMA PER APPLICARE IL
CILINDRO DA INFILARE
INCONTRO A TERRA
Fig. 1
SPAZIO CORRETTO
INSTALLAZIONE
VERTICALE
61
ATTUATORI SERIE EB
ATTUATORI PER PORTE BASCULANTI A CONTRAPPESI
Art. EB10
Presentazione generale
L'attuatore elettromeccanico Art. EB10 è adatto a tutti i tipi di aperture basculanti con superficie massima di 10
m2 e peso massimo 200Kg. Per superfici superiori ai 10m2 e peso massimo di 300Kg utilizzare 2 motori in coppia. Il meccanismo si compone di un motore in bassa tensione a 12 V c.c. in corrente continua e di un gruppo
riduttore alloggiato in una cassa completamente stagna d’alluminio di ridotto ingombro.
L’attuatore vanta un funzionamento silenzioso e lineare che rende l’uso sicuro e gradevole anche grazie alla luce
di cortesia con spegnimento temporizzato (2 min. dall’ultima manovra). Gli attuatori sono stati concepiti privilegiando la facilità d'installazione e la robustezza dei materiali impiegati .
L'attuatore è fornito singolarmente o abbinato con altri articoli in confezioni kit.
CARATTERISTICHE TECNICHE DI TARGA
Alimentazione
Potenza Max Motore
Temperatura di servizio
Velocità nominale motore
Superficie massima basculante
Peso massimo porta basculante
Mod. EB10
12 V c.c.
45 Watt
-20°C ÷ +55°C
1100 RPM
10 m2
200 Kg
Ribilanciamento del portone basculante
In alcuni casi l’inserimento dell’automazione su di un portone basculante necessita
di una regolazione dei suoi contrappesi. Per garantire una maggiore durata del motore ed una minore sollecitazione meccanica si raccomanda di ritarare la bilanciatura (1) aggiungendo altri contrappesi in modo da garantire un assetto in equilibrio in
qualsiasi posizione.
DIMENSIONI D'INGOMBRO Mod. EB10
mm
mm
mm
Installazione dei battenti meccanici
In corrispondenza delle posizioni di chiusura del portone basculante, si consiglia di
sistemare dei tappi di plastica che siano in grado di attutire l'impatto dell'anta sul
telaio.
Fig. 1/EB
(1) - Per bilanciare il basculante (o i motori installati) togliere i contrappesi,
posizionare il portone ad un’altezza di 1500 mm e misurare (tramite bilancia) la forza
necessaria per tenerlo in equilibrio. Misurata la forza si calcola il peso dei contrappesi.
Per esempio: se il peso risulta di 30 Kg bisogna inserire 2 pesi di 15 Kg per parte.
INSTALLAZIONE MECCANICA
Il motoriduttore per basculanti, EB10, può essere installato in due differenti modi:
A. Unico motore centrale: se il basculante non supera 10 m2 (max 200 Kg) di superficie totale.
B. Coppia di motori laterali: quando la superficie totale del basculante supera 10 m2
(max 300 Kg).
Per basculanti con porta utilizzare il kit di sicurezza Art. ZN26.
Fig. 2/EB
15÷20 mm
15÷20 mm
Installazione di un unico motore centrale
Oltre al motoriduttore EB10 sono necessari i seguenti accessori Fig. 2/EB:
A longherone
B squadrette attacco braccio telescopico
C squadrette di supporto
E asse di trasmissione con borchia saldata
F3 coppia di bracci telescopici diritti o in altenativa
F4 coppia di bracci telescopici curvi
Normalmente si utilizzano bracci telescopici diritti F3. Quando però la distanza fra il
bordo del cassonetto dei contrappesi ed il bordo esterno del basculante è minore di
15 ÷ 20 mm (Vedi Fig. 3/EB), è necessario ricorrere ai bracci curvi F4 (che non consentono l’incrocio fra braccio telescopico e braccio della basculante).
Questi accessori sono forniti in kit (vedi pagina successiva).
Telaio
porta
Cassonetto
contrappesi
mm
Fig. 3/EB
62
ATTUATORI SERIE EB
Art. ZX10
Art. ZX13
Kit bracci curvi montaggio centrale. Kit bracci dritti montaggio laterale.
BRACCI
CURVI
Art. ZX14
Kit bracci dritti montaggio centrale.
LONGHERONE
LONGHERONI
BRACCI
TEL. DRITTI
STAFFE
TUBI
BRACCI
TEL. DRITTI
STAFFE
SQUADRETTE
DI SUPPORTO
STAFFE
GUIDE
Art. ZX15
Kit bracci curvi montaggio laterale.
Art. ZX27
Kit centrale per bracci curvi
(da abbinare al kit Art. ZX10)
BRACCI
CURVI CON
BOCCOLA
LONGHERONE
TUBI
STAFFE
Ancoraggio del longherone
Fissare il longherone con viti o rivetti:
1. Sistemare il longherone appena sulla sinistra o sulla destra della maniglia della serratura in modo da non intralciare lo sblocco.
2. Fissare le viti o i rivetti sul telaio o sulle barre trasversali del basculante.
Installazione del motoriduttore
1. Individuare la posizione del motoriduttore sul longherone rispettando le quote di Fig. 4/EB.
2. Inserire le 2 viti prigionieri e serrare in modo solidale (vedi Fig. 5/EB).
Sblocco
manuale
A
Fig. 4/EB
Fig. 5/EB
63
ATTUATORI SERIE EB
Installazione degli assi di trasmissione
1. Effettuare le misurazioni (L1 e L2 di Fig 6/EB) tra l’albero del motoriduttore (vedi Fig. 3/EB, particolare A) e il braccio telescopico
dritto o curvo (Fig. 6/EB).
Braccio telescopico
ZX14-ZX10
Braccio telescopico
ZX14-ZX10
L1
L2
C
C
Squadretta reggi tubo
Cassonetto
contrappesi
Telaio porta
Telaio porta
Cassonetto
contrappesi
Fig. 6/EB
2. A queste misure aggiungere una quota fissa di 25 mm. Bloccare l’innesto riduttore e tagliare gli assi di trasmissione ad una
lunghezza (Fig. 7/EB, 8/EB) di
D1= L1+25mm
D2= L2+25mm
Fig. 8/EB
Fig. 7/EB
3. Fissare gli assi sull’albero del motoriduttore avvitando i relativi grani.
4. Infilare le squadrette di supporto (vedi Fig. 6/EB, part. C) negli assi e segnare la posizione dove dovranno essere fissate. Curare
in particolare l’allineamento con l’asse e verificare la robustezza della posizione scelta.
5. Togliere gli assi ed effettuare i fori sull’anta.
6. Fissare le squadrette con viti autofilettanti (rivetti) adeguate.
64
ATTUATORI SERIE EB
Montaggio dei bracci telescopici
1. Se la porta basculante non è predisposta per l’attacco del braccio telescopico, occorre fissare le apposite squadrette (Vedi B di
Fig.2/EB), rispettando le quote di Fig. 9/EB.
Braccio
telescopico
Braccio
esistente
Fig. 9/EB
2. I bracci telescopici sono normalmente più lunghi del necessario, questo per permetterne l’installazione in basculanti di diverse
grandezze. Per accorciarli si devono eseguire le seguenti operazioni:
A. Portare il basculante in posizione di totale apertura (Vedi Fig. 10/EB), che corrisponde alla posizione di massima compressione
del braccio telescopico.
B. In questa posizione tagliare entrambe le componenti del braccio telescopico rispettando le dimensioni di Fig. 7/EB.
C. Smussare gli spigoli interni ed esterni dei bracci in corrispondenza dei tagli effettuati.
:
:
:
:
Fig. 10/EB
3. Inserire i perni dei bracci telescopici negli assi di trasmissione attraverso il foro delle squadrette di supporto (vedi Fig. 11/EB).
4. Fissare la parte tubolare del braccio telescopico alla squadretta B, (vedi Fig. 2/EB e Fig 11/EB) con il bullone fornito nel kit.
5. Assicurare che il basculante sia ben chiuso e che i bracci siano ben allineati. Saldare i perni dei due bracci agli assi di trasmissione (Vedi Fig. 12/EB).
B
Fig. 11/EB
Fig. 12/EB
65
ATTUATORI SERIE EB
INSTALLAZIONE IN UN BASCULANTE CON PORTA PEDONALE
Per basculanti di superficie non superiore a 10m2 (max. 200Kg) con posta pedonale è possibile installare il motoriduttore Art. EB10,
in posizione centrale utilizzando solo un asse di trasmissione e il relativo braccio telescopico (Fig. 13/EB).
Seguire le istruzioni per l’installazione di un motore centrale tenendo presente che il longherone centrale (part. A, fig. 2/EB) va sempre posizionato dal lato della maniglia di sblocco, dove c’è la porta.
Per questo tipo d’installazione è fondamentale una buona predisposizione meccanica del basculante, quindi apertura e chiusura
senza attriti e bilanciamento del portone con contrappesi (vedi pag. 4/EB).
Kit sicurezza
Art. ZN26
Braccio
telescopico
ZX14-ZX10
Maniglia
Porta pedonale
Maniglia
Fig. 13/EB
Telaio porta
Cassonetto
contrappesi
Se nella porta manca il dispositivo di sicurezza, installare il dispositivo di sicurezza ELVOX Art. ZN26.
Il dispositivo (L) per la porta pedonale deve essere collegato ad un contatto NC di sicurezza della scheda elettronica di comando serie
ZC.
Aprire il coperchio del dispositivo e collegare il contatto NO (NC con porta chiusa) al morsetto “COM 1” 22 e “FCOS” 25 della scheda di comando (vedi Fig. 13A/EB).
ABCDEFGHI-
COMUNE 1
N.A. APRE/CHIUDE
N.A. APRE CARRAIO
N.A. APRE PEDONALE
CHIUDE
COMUNE 1
N.C. STOP
N.C. FOTOCELLULA
N.C. FOTOCOSTA
A B C D E
F G H I
Fig. 13A/EB
L
66
ATTUATORI SERIE EB
INSTALLAZIONE DELLO SBLOCCO MANUALE ESTERNO Art. ZD05 - ZD09
È possibile inserire uno sblocco sulla maniglia utilizzando il kit Elvox art. ZD05 o art.
ZD09 (vedi Fig. 14/EB e 15/EB). È comunque sempre possibile accedere allo sblocco manuale del riduttore.
Prima di installare lo sblocco togliere l’asta di rinvio del portone.
ZD05
ZD09
INSTALLAZIONE DI DUE MOTORI LATERALI
Con i due attuatori Art. EB10 utilizzare gli accessori di pagina 61 (kit Art. ZX13 o Art.
ZX15). Si suggerisce di utilizzare i bracci telescopici dritti. Quando, però, la distanza fra il bordo del cassonetto dei contrappesi ed il bordo esterno del basculante è
minore di 15 ÷ 20 mm (Vedi Fig. 16/EB), è necessario ricorrere ai bracci curvi F1 per
evitare l’incrocio fra braccio telescopico e braccio della basculante.
Procedura per l’installazione dei motori
1. Fissare i longheroni con i rivetti
2. Fissare la parte tubolare del braccio telescopico alla squadretta B (vedi Fig. 2),
con il bullone fornito nel Kit, rispettando le misure, Fig. 11/EB-12/EB.
3. Sistemare il longherone in modo che il braccio telescopico possa essere innestato direttamente sulla borchia del pignone di trasmissione
4. Fissare i rivetti sul telaio o sulle barre trasversali o su parti portanti del basculante.
5. I bracci telescopici sono normalmente più lunghi del necessario per permetterne l’installazione su basculanti di varie grandezze.
Per accorciare i bracci telescopici:
A. Posizionare il basculante alla massima apertura (Vedi Fig. 10/EB), che corrisponde alla massima compressione del braccio telescopico.
B. Tagliare entrambe gli elementi del braccio telescopico, assicurando la distanza
minima di 2÷3 cm illustrata in Fig. 10/EB.
C. Smussare gli spigoli interni ed esterni dei bracci, in corrispondenza dei tagli
appena effettuati.
6. Inserire l’albero di trasmissione del motoriduttore nella borchia del braccio telescopico e avvitare il relativo grano.
Installazione dello sblocco manuale esterno:
Ripetere le operazioni descritte nell’installazione del motore singolo e collegare gli
sblocchi alla maniglia (vedi Fig. 14/EB-15/EB).
Fig. 14/EB
Cavo
Vite registro
tensione cavo
Morsetto
fermacavo
Fissaggio
staffa e
serratura
Serratura
portone
Maniglia
portone
Fig. 15/EB
INSTALLAZIONE ELETTRICA
1. Per accedere alla morsettiera del motore rimuovere il coperchio della luce di cortesia con una semplice pressione. Collegare i
fili seguendo le indicazioni riportate sulla morsettiera (vedi Fig. 17/EB), è lo schema della scheda elettronica vedi fig. 6, pag. 28.
MOT. 1
ENCODER
GRIGIO
LUCE
CORTESIA
ARANCIO
COM
BIANCO
ENC1
BLU
MARRONE
CHIUDE
APRE
Alimentazione motore (rosso nero)
LC-LAMP
Encoder (marrone - blu - bianco)
mm
mm
Fig. 17/EB
Luce di cortesia (grigio arancio)
2. La sezione consigliata dei cavi è 2,5 mm2 per il collegamento del motore e 0,5
mm2 per l’encoder (per distanza massima di 15 m)
Per cablaggi con lunghezza superiore ai 15 metri usare cavi di sezione 3x1 mm2per
il collegamento del motore.
Fig. 16/EB
3. Per il collegamenti scegliere percorsi brevi.
Per l’installazione con 2 motori, i cavi del secondo motore devono essere collegati in
parallelo nei morsetti del Motore 1 (MOT 1). Collegare il solo encoder del motore n. 1.
67
ATTUATORI SERIE ZB
Sblocco manuale
In caso di mancata alimentazione di rete la batteria tampone garantisce una sufficiente autonomia per diverse aperture.
Se il vostro impianto è sprovvisto di batteria tampone, il motore può essere sbloccato manualmente girando in senso orario il perno
situato a sinistra del motore (Fig. 5/EB).
MANUTENZIONE
Prima di eseguire la manutenzione del motore togliere la tensione di alimentazione agendo sull’apposito interruttore magnetotermico, collegato a monte della centralina e scollegare la batteria tampone. Se l’alimentazione deve essere presente per verifiche di funzionamento, si raccomanda di disabiliatare ogni dispositivo di comando (radiocomandi, pulsantiere ecc.), ad eccezione del dispositivo usato dall’addetto della manutenzione.
Manutenzione ordinaria
Ciascuna delle seguenti operazioni deve essere fatta quando necessario ed obbligatoriamente almeno ogni 12 mesi.
Portone: Lubrificare (con oliatore) le slitte ed i cardini del portone (vedi Fig. 18/EB punti A e B).
Manutenzione straordinaria
Non sono previste operazioni di manutenzione straordinaria.
Tuttavia se dovessero essere necessari interventi nelle parti meccaniche del motore, si raccomanda di rimuovere l’attuatore per consentire la riparazione da personale autorizzato.
Fig. 18/EB
68
ATTUATORI SERIE ZN
KIT COMPLETO PER PORTONI SEZIONALI
Art. ZKN1
KIT COMPLETO PER BASCULANTI A MOLLE O CONTRAPPESI
Art. ZKN2
ATTUATORI PER PORTONI SEZIONALI E E
BASCULANTI A MOLLE O CONTRAPPESI
ZN10
Presentazione generale
L'attuatore elettromeccanico ZN10 è adatto
per portoni sezionali, basculanti a molle e
basculanti a contrappesi. Grazie alla sua
forza di trazone e di chiusura di 650N, è adatto per aprire e chiudere senza problemi portoni di superficie massima 10 m2. Questa
serie di attuatori è stata concepita privilegiando la facilità d’installazione e la robustezza
dei materiali impiegati.
R
R
L’attuatore ZN10 si integra perfettamente ai canoni estetici di ogni portone basculante senza alterarne sostanzialmente l’aspetto. Il funzionamento è silenzioso e
molto lineare che rende l’uso sicuro e gradevole anche grazie alla luce di cortesia
con spegnimento temporizzato, dopo 3 minuti.
DIMENSIONI D' INGOMBRO
Sicurezza totale
L’impiego di motori di bassa tensione (12V) elimina qualsiasi rischio di scariche elettriche o d’accidentale elettrificazione della struttura.
Mod. ZN10
- Attuatore elettromeccanico:
Frizione elettronica
Se nel raggio d’azione del movimento della automazione si interpone un qualsiasi
ostacolo, un dispositivo elettronico blocca l’automazione al primo accenno di attrito
anomalo e lo retrocede di circa 10 cm.
Facile installazione
Installazione elettrica è facilitata grazie alla centralina di comando separata, ottimale
per la revisione e il montaggio.
La centralina, oltre ad avere l’illuminazione automatica (all’azionamento del motore),
ha di serie un pulsante per l’apertura e chiusura della porta. La mancanza della “testa
di comando” all’estremità terminale del meccanismo e quindi la lunghezza complessiva inferiore di 310 mm che ne deriva, rappresentano un grosso vantaggio in caso di
spazio disponibile limitato.
0
27
11
6
- Centralina di comando:
Massima affidabilità
Con il nuovo principio di funzionamento con motore mobile su catena fissa in un
binario, l’automazione oltre ad essere silenziosa è di lunga durata.
0
14
270
- Guide a C a giunzione:
- Lunghezza totale: 3230 mm
- Dimensioni dell’imballaggio:
Unità motore ZN10: 160x160x800 mm
Unità guide: 160x55x1600 mm
135
Mod. ZN20
00
26 0
50
0
25
00
16
0
25
80
5
12
35 75
30
70
00
16
120
69
ATTUATORI SERIE ZN
CONTENUTO DELL’ IMBALLO
L’attuatore ZN10 può essere trasportato facilmente.
Nella versione standard l’attuatore deve essere abbinato alla guida di 2600 mm (corsa utile del motore) art. ZN20. Gli imballaggi
sono costituiti da scatole in cartone. Esse devono stare in un luogo asciutto al riparo dalle intemperie.
Contenuto dell’articolo ZN10 (Fig. A/ZN).
- N. 1 centralina di comando con scheda elettronica e ricevitore 433 MHz
- N. 1 attuatore elettromeccanico
- N. 1 asta longitudinale e angolo della ferratura della porta.
- N. 1 staffa frontale per il sostegno della guida
- N. 1 staffa per la sospensione in soffitto della guida
- N. 1 manuale d’istruzioni
- N. 2 radiocomandi Art. ET03
Contenuto dell’articolo ZN20 (Fig. A/ZN).
- N. 2 guide a C da 1600 mm
- N. 2 fine corsa scorrevoli
- N. 1 catena con canale catena
- N. 1 componente ad innesto con cavo per i collegamenti nella centralina (6900 mm)
- N. 1 giunzione per le due guide a C
- N. 1 staffa per la sospensione in soffitto
- N. 1 sacchetto con materiale per il montaggio.
Fig. A/ZN
Materiale di montaggio in sacchetto (Fig. B/ZN)
- N. 4 viti per legno 8x60
- N. 4 tasselli S10
- N. 5 rosette 8.4
- N. 2 viti per legno 4x50
- N. 2 tasselli S6
- N. 5 viti esagonali per lamiera 6,5 x 19
- N. 1 perno, lungo 10x35
- N. 1 perno, corto 10x25
- N. 2 sicurezze di fissaggio
- N. 1 dado M8 autobloccante
- N. 1 molla di sospensione
- N. 1 perno di fissaggio M8x110
- N. 1 giunzione per catena a 2 componenti
Fig. B/ZN
N.B. Il kit ZKN2 oltre all’Art. ZN10-ZN20 contiene anche l’Art. ZN21 (braccio curvo)
CARATTERISTICHE TECNICHE DI TARGA ZN10
Alimentazione centralina
Frequenza nominale
Motore
Corrente nominale
Potenza motore
Coppia max.
Forza di trazione nominale
Velocità massima
Potenza assorbita in stand-by
Rumorosità relativa (solo motore)
Temperatura d’esercizio:
Grado di protezione:
Ciclo di lavoro:
Superficie massima della porta
Ricevitore radio
Luce di cortesia
Peso
Corsa utile
230 (-10% +6%) Va.c.
50-60 Hz
12V d.c.
0,7 A
150 W
650 N
195 N
180 mm/s
~2N
< 75 DBA
-20°C ÷+55°C
IP40
15%
10m2 altezza massima portone (versione standard) 2600 mm
433 MHz
SI (lampadina 24 V, 21 W)
16 Kg
versione standard 2600 mm
Per portoni di altezza superiore a 2600 mm è necessario aggiungere una prolunga Art. ZN22 di 1600mm (corsa utile 4.200 mm).
70
ATTUATORI SERIE ZN
INSTALLAZIONE MECCANICA
N.B.
Scegliere la variante di montaggio desiderata.
Nel caso B modificare l’alimentazione della catena.
Fig. 1)
Allentare il fine corsa (1) della prima guida, “guida finale “ e spostarlo in direzione della
freccia. Aprire la catena (2) di 180°
Fig. 2)
Sbloccare il motore (1) tirando lo sblocco manuale (N). Inserire la catena (2) nel
motore in modo che ingrani il pignone (3).
Fig. 3)
Inserire il motore (1) nella “guida” (2).
Fig. 1/ZN
Fig. 2/ZN
Fig. 3/ZN
71
ATTUATORI SERIE ZN
Fig. 4)
Inserire la giunzione (2) delle due guide (1). Avvicinare le guide fino all’arresto e bloccaggio.
Fig. 4/ZN
Fig. 5/AC-6/AC-7/AC
Nell’installazione variante A/C, inserire la staffetta di fissaggio (a)
nella catena e ruotare di 90° (b). Inserire la testata terminale (5)
alla guida (c), e la rondella (4) con la molla (3) sul perno di tiraggio (2). Avvitare il perno nella staffetta di fissaggio (1). Tendere la
catena sino al contrassegno (freccia).
Attenzione! Non tendere la catena dalla parte dell’alimentazione
essendo pretensionata in laboratorio.
Fig. 5/AC
Fig. 7/AC
Fig. 6/AC
Fig. 5/AB
Fig. 5/BB
Fig. 6/B
72
Fig. 7/B
Fig.
5/AB-5/BB-6/B-7/B
Nell’installazione variante B, invertire la testata dell’alimentazione.
Inserire la staffetta di fissaggio (a) nella catena e ruotare di 90°
(b).
Inserire la testata terminale (6) nella guida (c) e la rondella (5) con
la molla (4) sul perno di tiraggio (3). Avvitare il perno nella staffetta di fissaggio (1).
Tendere la catena sino al contrassegno (freccia).
Attenzione!! Non tendere la catena dalla parte dell’alimentatore
essendo pretensionata in laboratorio.
ATTUATORI SERIE ZN
Fig. 8
Posizionare come in figura la staffa per il fissaggio della guida al
soffitto.
Fig. 8/ZN
Fig. 9
Inserire la staffa di fissaggio (1) sulla guida (2).
Fig. 10
Fissare la staffa, angolo guida (2) con la vite (1) e il dado (3) sul
terminale (4).
Fig. 9/ZN
Fig. 10/ZN
Fig. 11
Determinare il punto di apertura massima della porta (THP): il
soffitto deve trovarsi sopra tale punto ed ad una distanza minima
di 35 mm.
La distanza tra il punto di apertura massima della porta e la parte
inferiore della guida deve essere compresa tra min 5 mm e max
65 mm, mentre il braccio di spinta deve avere un’angolatura di
max 30°
Fig. 11/ZN
A
B
Fig. 12
La guida può essere fissata sia all’architrave (A) sia al soffitto (B)
Fig. 12/ZN
C
Fig. 13
Misurare il centro della porta (C) e contrassegnare il punto sulla
porta, sull’architrave e sul soffitto.
Fig. 13/ZN
73
ATTUATORI SERIE ZN
Fig. 14) Praticare due fori (D) da ø 10 sull’architrave o sul soffitto a 74 mm a destra e a sinistra
dal centro della porta (C).
Fig. 14/ZN
D
Fig. 15) Aprire la porta e riportare il centro della porta sul soffitto (E).
E
Fig. 15/ZN
Fig. 16
Inserire i tasselli sia nell’architrave (V) e sollevare la guida (2).
Fissare le staffe della guida (3) con due viti (4) utilizzando le
rondelle (5). Alzare l’automazione (2).
Fig. 16/ZN
Fig. 17
Sollevare la guida (3) e allineare la staffa per sospensione sul
soffitto. La posizione deve trovarsi nella zona B. Dove B è da
0 a 600mm. Praticare due fori da ø10x65 mm e inserire due
tasselli S10 (1) e fissare bene le due viti 8x60 (2) utilizzando
le due rondelle (2).
Fig. 17/ZN
Fig. 18 Fissare (3) l’angolo della ferratura della porta (1) all’asta longitudinale rispetto al motore.
Sbloccare il motore tirando lo sblocco manuale (N).
Fig. 18/ZN
74
ATTUATORI SERIE ZN
Fig. 19 Spostare completamente in avanti (3) il motore (1) con l’asta. Allineare e fissare l’angolo
della ferratura della porta (5) al centro del portone praticando quattro fori da ø5mm.
Regolare il fine corsa (4) spostandolo completamente verso il motore.
Fig. 19/ZN
Fig. 20
Spostare il fine corsa (1) fino al punto (2) cioè completamente indietro. Aprire la porta (3) manualmente e lateralmente una volta aperta si può regolare il fine corsa d’apertura.
N.B. Se la porta sezionale non chiude totalmente utilizzare
la staffa regolabile Art. ZN27.
max 30°
Fig. 20/ZN
Sblocco di emergenza.
- Tirare una volta verso il basso la leva rossa nel motore (N) in tal modo il motore si sblocca e si può aprire la porta manualmente
(vedi figura 19).
- Per installare lo sblocco manuale all’interno della porta è necessario fissarlo tramite l’apposita staffa nella maniglia del portone
e bloccarlo con il morsetto fermacavo, (Art. ZN24), posizionando il cavo al posto della leva rossa dello sblocco motore.
- Se l’ambiente chiuso dalla porta basculante non è raggiungibile dall’interno e si vuole sbloccare manualmente l’automazione,
bisogna inserire uno sblocco esterno sulla maniglia utilizzando il kit Elvox art. ZN23.
Funzionamento dello sblocco esterno Art. ZN23
Con l’art. ZN23 la porta basculante può essere aperta manualmente anche dall’esterno. Inserire nel cilindro 2 (Fig. a) la chiave 1(A), girarla in senso orario e estrarla con
il cilindro della serratura (B). Il cordoncino 6 sbloccherà il motore.
Montaggio dello sblocco esterno
A seconda del tipo di porta basculante scegliere una soluzione di montaggio della
chiave indicata in fig. b.
Forare (diam20mm) per inserire il cilindro della serratura 2 (fig.c) a circa 60 cm di distanza dal bordo superiore della porta basculante.
Se necessario, allargare dall’interno il foro per la boccola filettata 3 (diam23mm) vedi
fig.c, e procedere al montaggio.
Per le porte in lamiera eseguire, 4 fori diam 4 mm, (vedi fig. b lett. F) per la rondella
(sulla circonferenza da 26 mm).
Annodare il cordoncino 6 (fig.c ) sull’anello 7 (fig.c) del cilindro della serratura.
Annodare l’altro estremo del cordoncino al tirante a fune di sblocco motore 8 (fig.a.)
Fig. a
Il cordoncino non deve essere teso.
75
ATTUATORI SERIE ZN
Fig. b
Fig. c
Installazione della staffa regolabile per porta sezionale Art. ZN27
Rimuovere la lamiera a U della staffa dopo aver sfilato le due viti e fissarla sulla staffa della porta sezionale come da figura.
Fig. 21/ZN: Regolare la staffa in funzione della lunghezza A. Fissare la staffa con 2 viti B e avvitarla alla sezione superiore del cancello X. Infilare il boomerang C nell'asta longitudinale D (profilo a U) e collegarlo mediante 2 viti M10x25 e i dadi.
Fig. 22/ZN: Accorciare, se necessario, l'asta longitudinale e collegarla direttamente alla staffa della porta sezionale.
Fig. 21/ZN
76
Fig. 22/ZN
ATTUATORI SERIE ZN
ISTRUZIONI DEL BRACCIO CURVO
Per il cassetto di bilanciamento dei basculanti a contrappesi tagliare, se necessario, 3-8 Kg circa, in funzione del peso della porta.
Per il cassetto di bilanciamento dei basculanti a molle allentare, se necessario, la molla di 3-5 cm circa, in funzione del peso della
porta.
Montaggio
1. Rimuovere la leva di bloccaggio della porta (1). Determinare il punto di apertura massima del basculante. Posizionare la guida
a 10-12 mm sopra la porta.
2. Posizionare la curva (2) in verticale e centralmente rispetto alla porta, a filo col bordo superiore del basculante (3). Sugli angolari di sostegno (4) della curva posizionare i fori in modo da consentire un fissaggio stabile sull’intelaiatura (5) della porta.
3. Avvitare la curva all’intelaiatura del basculante. Installare uno sblocco di emergenza (6) e spostarlo in modo da tenere l’estremità
del braccio curvo (12) sul foro del blocco motore. Rispettare la quota di 50 mm circa (vedi disegno).
All’occorrenza, dopo aver sfilato le viti (7) e sbloccato la pista distanziale (9), modificare la lunghezza (8).
Non collegare il braccio curvo al motore.
4. Spostare indietro il motore verso la parte finale della guida.
5. Aprire il basculante manualmente. Spingere indietro il braccio curvo.
6. Togliere il dado di bloccaggio (10) della guida al soffitto. Spostare la guida ad un’altezza tale (vedi freccia) che il foro del motore
(11) venga a coincidere con il foro del braccio curvo. Collagare il braccio curvo al motore. Eseguire la regolazione di potenza e
di percorso conformemente alle istruzioni di montaggio.
77
ATTUATORI SERIE ZN
INSTALLAZIONE ELETTRICA
Collegamenti elettrici:
Si ricorda che:
1. Il filo di alimentazione alla rete (220 Volt) in dotazione non deve
essere ne accorciato, ne allungato.
2. In accordo con la normativa europea in materia di sicurezza, si
consiglia di inserire un interruttore bipolare esterno per poter
togliere l’alimentazione in caso di manutenzione del basculante.
3. Tutti gli apparecchi collegati esternamente devono avere i contatti dell’alimentazione isolati secondo IEC 364-4041 (paragrafo
411.1.3.1).
4. I componenti attivi (componenti alimentati) non devono essere
collegati a terra oppure ad altri componenti attivi e circuiti.
5. Per la posa dei fili di apparecchi esterni osservare la norma IEC
364-4-41 (paragrafo 411.1.3.2).
6. Affiggere cartelli facilmente leggibili che informano della presenza
dell’apertura motorizzata.
Fig. 23/ZN Installare il box con la centralina di comando preferibilmente vicino alla porta di uscita del garage, in modo da
utilizzare una presa già esistente.
Tale presa deve essere installata ad una altezza minima
del pavimento di 1,6 metri.
Il cavo che collega la centralina e la guida a C ha una
lunghezza massima di 6900 mm, non prolungarla!
Fig. 24/ZN Per collegare il cavo nella centralina si deve svitare la
vite (1) e rimuovere il coperchio della luce di cortesia (2)
del box.Non alimentare ancora la centralina.
Fig. 25/ZN Estrarre verso l’alto la scheda elettronica (1) e staccarla
dalla morsettiera (2).
Collegare alla morsettiera i due conduttori del cavo alimentazione motore: il conduttore con il numero 3 al
morsetto 3 e quello con il numero 4 al morsetto 4.
Fig. 26/ZN Fissare bene il cavo di alimentazione sul lato posteriore
del box.
Fig. 27/ZN Contrassegnare orizzontalmente sul muro i punti di fissaggio con una distanza di 110 mm Praticare due fori
(ø6x40 mm di profondità). Fissare il box con due viti 4 x
50 (3) al muro utilizzando i tasselli S6 (2).
Fig. 23/ZN
Fig. 25/ZN
Fig. 24/ZN
Fig. 26/ZN
Fig. 28/ZN
Fig. 27/ZN
Programmazione dei radiocomandi
Non modificare la lunghezza del cavo dell’antenna!
Rimuovere la fascietta intorno al cavo rosso dell’antenna spingendolo verso l’alto (7) attraverso la parete posteriore del box estrarlo e fissarlo (Fig. 28).
Memorizzazione codice radiocomando
Premere e tenere premuto il tasto presente nella scheda per almeno tre secondi finchè non si accende il led. A questo punto rilasciare il tasto ed inviare un codice da un radiocomando. Se l’operazione va a buon fine il led si spegnerà.
Cancellazione di tutti i codici in memoria
Premere e tenere premuto il tasto presente nella scheda per almeno tre secondi finchè non si accende il led. Rilasciare il tasto e premerlo nuovamente. Il led comincerà a lampeggiare. Ripremere e tenere premuto il tasto per almeno tre secondi finchè non ci sarà un lampeggio con una frequenza maggiore ed infine il led si spegnerà.
N.B. La scheda, con il ricevitore a 433 MHz, è in grado di memorizzare fino a 30 codici di radiocomandi diversi.
MESSA IN FUNZIONE
Regolazione della forza
La forza necessaria per aprire la porta è memorizzata automaticamente nella scheda elettronica durante la fase d’apprendimento
delle prime due aperture. In tale operazione la luce di cortesia (2), lampeggia. Alimentare la centralina di comando premendo il pulsante rosso (6) fig.26/ZN. Aprire e chiudere la porta per due volte. I valori massimi della forza di apertura sono memorizzati dal microprocessore e il termine dell’operazione è segnalato dalla lampadina (2) che rimane accesa. Quando la regolazione è stata completata è possibile azionare l’automazione con il radiocomando oppure con il pulsante rosso (6).
Cancellazione dei valori di forza
1. Togliere l’alimentazione della centralina.
2. Rimuovere la vite e togliere il coperchio della luce di cortesia del box.
3. Tenere premuto per 3 secondi il tasto di funzionamento (3) T1 finchè la lampadina (2) lampeggia, lasciare il tasto T1. I valori della
forza sono stati cancellati.
Rimemorizzazione della forza
1. Quando la lampadina (2) lampeggia si deve proseguire alla memorizzazione dei valori della forza. Premere una volta il pulsante
(6) del box, la porta si apre senza fermarsi fino al fine corsa.
Una volta ferma premere di nuovo il pulsante (6) e la porta si chiude. Fino alla chiusura totale.
2. Premere un’altra volta il pulsante (6). La porta si apre fino all’apertura totale.
3. I valori della forza sia per l’apertura, sia per la chiusura sono stati letti e la lampadina (2) rimane fissa.
4. Una volta regolata la forza fissare il coperchio della luce di cortesia nel box.
78
ATTUATORI SERIE ZN
CENTRALINA DI COMANDO
Descrizione dei morsetti della centralina.
VAC
VAC
]
Ingresso alimentazione dal traformatore
COM
AP/CH
]
Contatto aperto per eventuale comando esterno.
8 interruttori DIL
Alimentazione guida a C
Modulo ricezione radio
]
Morsetto:
1-2) collegamento di sicurezza (LS o DW)
1: segnale
2: massa
3-4) uscita +24V, max. 1A, alimentazione ad es. di una
fotocellula
3: +24V
4: massa
5-6) Collegamento lampeggiatore 24V, max 1A
Fusibile a filo sottile
Morsetti accessori
Fusibile:
1 fusibile 1AT/250V; 5x20 mm
uscita 24V
IMPOSTAZIONI DEGLI SWITCH
Switch Posizione Funzione/Reazione
Reazione a sicurezza collegata su ingresso 1+2 della morsettiera accessori durante l’apertura (es. interruzione fotocellula).
1
OFF
nessuna reazione in apertura
ON
arresto in apertura
Funzionamento dell’ingresso 1+2 della morsettiera accessori
2
OFF
ingresso per sicurezza NC (es. fotocellula)
ON
ingresso per 2° attuatore NA (es. apertura parziale)
Reazione a sicurezza collegata su ingresso 1+2 della morsettiera acessori durante la chiusura (es. interruzione fotocellula)
3
OFF
inversione parziale in chiusura
ON
inversione completa in chiusura (riapertura)
Funzionamento dell’uscita 5+6, per lampeggiante, della morsettiera accessori
4
OFF
impulso di lampeggio per lampeggiante
ON
segnalatore di stato della porta
- acceso fisso a porta aperta
- spento a porta chiusa
5
OFF
prelampeggio disattivato
ON
prelampeggio di 3 secondi
Backjump (solo in chiusura)
Per ridurre la sollecitazione sulla meccanica della porta e dell’automazione, in fase di chiusura totale l’automazione si muove brevemente nella direzione di apertura.
6
OFF
disattivato
ON
attivo
Chiusura automatica
7
OFF
disattivata
ON
chiusura automatica a 1 minuto (se 8 OFF)
8
(se 7 ON) OFF
chiusura automatica a 1 minuto
ON
chiusura automatica dopo 5 secondi
dall’interruzione della fotocellula
La funzione di chiusura automatica disattiva, qunado il basculante è aperto, il comando di chiusura tramite radiocomando o pulsante
Morsettiera di innesto della scheda
Morsetti 1÷2: trasformatore
Morsetto 3: guida con sezione a C
Morsetto 4: catena
Morsetti 5÷6:
collegamento pulsante a muro.
Collegamento della fotocellula
Morsetti 1÷2 collegamento di sicurezza, solo se Switch 2 OFF
Morsetto 3÷4 collegamento 24V max 0,1A
morsetto 3: 24V/DC
morsetto 4: massa
79
ATTUATORI SERIE ZN
Collegamento del lampeggiante
Morsetti 5÷6. Collegamento 24V DC (max 34V) non regolato,
max 1A
Come pulire la catena e la guida
Se la catena (7) o la guida (8) sono molto sporche, pulirle con un
panno.
Ogni anno lubrificare leggermente la catena con olio conduttivo.
Non utilizzare grasso. Utilizzare solo olio conduttivo.
Come sostituire i fusibili della centralina
- Estrarre la spina elettrica dalla presa di corrente.
- Svitare la vite (1).
- Rimuovere la calotta trasparente (2).
- Sfilare la scheda di controllo (3).
- Sostituire il fusibile difettoso. Tutti i fusibili sono di 1A ritardati.
Come sostituire la lampadina della centralina
- Estrarre la spina elettrica dalla presa di corrente.
- Svitare la vite (1).
- Rimuovere la calotta trasparente (2).
- Ruotare la lampadina (3) verso sinistra e rimuoverla.
- Inserire la nuova lampadina (24V, 21W, tipo BA 15s) e routarla verso destra fino al punto di
arresto.
1- Fusibile per collegamento lampeggiante, morsetti 5÷6, 1A ad
azione ritardata
1
MANUTENZIONE
Prima di effettuare una qualsiasi operazione di pulizia o di manutenzione del motore togliere la tensione agendo sull’apposito interruttore magnetotermico a monte della centralina e scollegare la batteria tampone.
Nel caso in cui l’alimentazione deve essere presente per verifiche di funzionamento, si raccomanda di disabilitare ogni dispositivo di
comando (radiocomandi, pulsantiere ecc.) ed eccezione del dispostivo usato dell’addetto alla manutenzione. In generale l’attuatore
elettromeccanico ZN10 necessita di poca manutenzione, tuttavia il buon funzionamento dipende anche dallo stato del portone.
La manutenzione sia ordinaria, sia straordinaria deve essere eseguita da un tecnico specializzato.
Manutenzione ordinaria:
Ciascuna delle seguenti operazioni deve essere fatta quando se ne avverte la necessità e obbligatoriamente ogni 12 mesi:
- Se la catena è molto sporca pulirla con un panno.
- Lubrificare la guida con olio “conduttivo”.
- Controllare che tutte le viti siano ben fissate e se necessario, avvitarle nuovamente.
- Controllare la compensazione della molla e la meccanica della porta basculante.
Impianto di automazione
Verifica funzionamento dispositivi di sicurezza (fotocellule, costa pneumatica ecc..) con tempi e modi descritti dal costruttore (vedi istruzioni
della sicurezza).
Manutenzione straordinaria
Non sono previste operazioni di manutenzione straordinaria. Tuttavia se dovessero rendersi necessari interventi di una certa importanza su parti meccaniche, si raccomanda la rimozione dell’attuatore per consentirne la riparazione da parte del personale autorizzato.
80
ATTUATORI SERIE ZN
KIT SICUREZZA PER PORTA PEDONALE
Art. ZN26
Per evitare l’intrappolamento tra porta basculante e porta pedonale, è necessario installare un microinterruttore in modo che l’automazione non entri in funzione quando la porta pedonale è aperta.
CARATTERISTICHE TECNICHE
- Contatti microswitch: NO-NC c.a. 230V
- Grado di protezione: IP66
INSTALLAZIONE
1. Rimuovere il coperchio del motore.
2. Applicare un foro di 98 ÷ 100 mm, e inserire il cavo fornito in dotazione (vedi Fig. 29/ZN)
3. Rimuovere il connettore due attacco faston n° 5 (vedi Fig. 30/ZN), collegare il dispositivo (A) tra il connettore 5a e l’attacco n°5.
Per isolare il collegamento nell’attacco Faston e nel connettore, utilizzare la guaina in dotazione con il cavo.
4. Reinserire il coperchio del motore.
5. Togliendo la vite e il coperchio dispositivo (A), collegare i due conduttori nel contatto NO (NC con porta chiusa).
Fig. 29/ZN
Fig. 30/ZN
81
ATTUATORI SERIE ZN
KIT BATTERIE TAMPONE PER AUTOMAZIONE SERIE ZN
Art. ZNB1
Dimensioni (mm)
61
134
67
11
5
CARATTERISTICHE GENERALI
Kit batteria tampone, Art. ZNB1, per automazione per portoni sezionali e basculanti a molle o contrappesi serie ZN.
In caso di mancata alimentazione di rete la batteria tampone garantisce una sufficiente autonomia dell’automazione.
In caso di batteria scarica il motore può essere sbloccato manualmente tirando la leva rossa verso il basso.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Tensione di carica: 26,6 Vc.c.
Corrente di carica: 120mA
Tipo batteria: 2x12V 3,2Ah
Tempo di ricarica a Temp 20°C: 24h (in stand by)
16h (in uso ciclico)
Temperatura di funzionamento:
0°÷40°C
INSTALLAZIONE
1. Togliere l’alimentazione di rete
2. Effettuare i collegamenti con la scheda elettronica di comando come indicato nella Fig. 31/ZN.
Verificare lo stato di carica della batteria, ogni 6 mesi, con un multimetro (Tester). Per ottenere le massime prestazioni della batteria effettuare tre cicli di carica/scarica.
In caso di sostituzione utilizzare batterie originali e riciclare le altre secondo la normativa vigente (a cura di personale specializzato). Si consiglia in ogni caso di sostituire le batterie ogni 24 mesi.
Carica Batteria Art. ZNB1
MR2
-
+
MR1
MR3
Vac
Vac
6
5
4
3
2
1
Trasformatore
24V c.a.
Rete
230V ~
Scheda automazione serie ZN
+
-
Batteria 2X12V
+
-
82
Fig. 31/ZN
ATTUATORI SERIE ZN
VERIFICHE PERIODICHE
Verificare il corretto funzionamento dei dispositivi di sicurezza periodicamente e comunque ogni 12 mesi. Verificare ad intervalli mensili
il corretto funzionamento dei dispositivi di sicurezza sensibili alla pressione (ad es. costa di sicurezza).
Verifica
Disinserimento
della forza
Fermare la porta con
un oggetto di altezza
pari a 50 mm in fase
di chiusura della
porta.
Reazione
Quando incontra
l’oggetto
l’automazione inverte
il movimento.
si/no
si
Sblocco di emergenza
Procedere
come
descritto nel paragrafo “Sblocco di
emergenza”.
La porta si deve
aprire/chiudere
manualmente con
facilità (la porta è
bilanciata).
si
Costa di sicurezza,
se installata
Aprire/chiudere
la
porta azionando contemporaneamente la
costa.
Reazione della
porta come da
impostazione
dello switch 1, 2,
o 3.
si
Fotocellula,
se
installata
Aprire chiudere la
porta interrompendo
contemporaneamente la fotocellula.
Reazione della
porta come da
impostazione
dello switch 1, 2,
o 3.
si
no
no
no
no
Possibile causa
Intervento
- Il disinserimento della forza - Lasciare invariate tutte le impostazioni.
funziona senza limitazioni.
- La porta non è regolata corre- - Regolare la porta rivolgersi a persone qualificate.
tamente.
- Lo sblocco di emergenza funziona correttamente.
- Lo sblocco di emergenza è - Riparare lo sblocco di emergenza
difettoso.
- Effettuare una verifica della porta, v. istruzioni
- La porta è inzastrara.
di manutenzione della porta.
- La costa di sicurezza funziona correttamente.
- Rottura cavo, morsetto allen- - Verificare il cablaggio, serrare nuovamente i morsetti.
tato.
- Riposizionare lo switch.
- Switch spostato.
- Disattivare l’impianto ed escluderne la riatti- Costa difettosa.
vazione. Rivolgersi all’assistenza clienti.
- La fotocellula funziona correttamente.
- Rottura cavo, morsetto allentato
- Switch spostato.
- Fotocellula sporca.
- Fotocellula spostata (supporto incurvato).
- Fotocellula difettosa.
- Verfificare il cablaggio, serrare nuovamente i
morsetti.
- Riposizionare lo switch.
- Pulire la fotocellula.
- Riposizionare la fotocellula.
- Disattivare l’impianto ed escluderne la riattivazione. Rivolgersi all’assistenza clienti.
INCONVENIENTI CAUSE RIMEDI - TABELLA DIAGNOSI DI GUASTI FREQUENTI
I guasti dell’attuatore della porta da garage possono essere eleiminati seguendo la tabella. Se non riuscite a risolvere il problema,
rivolgeteVi al Vostro rivenditore specializzato.
Possibili inconvenienti
Non si può muovere la porta ne manualmente ne elettricamente
Cause
Rimedi
- Attivare lo sblocco di emergenza (N) e
aprire la porta manualmente.
Vedi paragrafo “Sblocco di emergenza”.
- Non vi è tensione
- Controllare con un altro attrezzo elettrico, per es. con un tester .
- È scattato il fusibile per il circuito di
corrente del garage.
- Sostituire il fusibile.
L'automazione non funziona quando si
una il radiocomando.
- Batteria del radiocomando esaurita.
- Sostituire la batteria.
- La codifica del radiocomando non è
stata eseguita correttamente.
- Codificare il radiocomando. Vedi paragrafo “Come programmare il radiocomando”.
La porta si ferma durante la chiusura,
torna indietro di 10 cm circa e si ferma.
- Risposta del disinserimento di forza
a causa di un ostacolo.
- Finecorsa mal regolato.
- Rimuovere l’ostacolo aprire completamente la porta.
L’automazione non funziona ed è senza
illuminazione.
- Registrare nuovamente il finecorsa.
La porta si ferma durante l’apertura
- Risposta del disinserimento di forza
a causa di un ostacolo.
- Fine corsa mal regolato.
- Rimuovere l’ostacolo chiudere completamente la porta.
- Registrare nuovamente il finecorsa.
La porta può essere usata solo sino a
quando si tiene premuto il pulsante e l’illuminazione interna lampeggia
- Risposta del disinserimento di forza
a causa di un ostacolo.
- Rimuovere l’ostacolo. Quindi portare la
porta in posizione finale, l’azionatore funziona come al solito.
Nessuna illuminazione durante
chiusura e l’apertura della porta.
- Lampadina bruciata.
- Sostituire la lampadina.
- L’automazione si avvia lentamente
e poi accelera.
- La guida della catena è sporca.
- La guida della catena è stata lubrificata con olio non adatto.
- Catena non correttamente tesa.
- Rallentamento del tutto normale.
la
La velocità cambia in fase di apertura o
di chiusura.
- Pulire la guida e lubrificarla nuovamente.
- Pulire la guida e lubrificarla nuovamente.
- Tendere la catena.
83
BARRIERE SERIE ZBR IN KIT
BARRIERA AUTOMATIZZATA CON ASTA CENTRALE
Art. ZBR1, Art. ZBR2, Art. ZBR7
R
84
Articolo
Lunghezza asta
Descrizione
ZBR1
3,20 m in 2 moduli
Kit per barriera con asta comprensiva di centralina elettronica di
comando bicanale, coppia di fotocellule, colonna di sostegno
sbarra e lampeggiante con antenna e ricevitore radio a 433MHz.
ZBR2
6,40 m in 4 moduli
Kit per barriera con asta comprensiva di centralina elettronica di
comando bicanale, coppia di fotocellule, colonna di sostegno
sbarra e lampeggiante con antenna e ricevitore radio a 433MHz.
ZBR7
4,80 m in 3 moduli
Kit per barriera con asta comprensiva di centralina elettronica di
comando bicanale, coppia di fotocellule, colonna di sostegno
sbarra e lampeggiante con antenna e ricevitore radio a 433MHz.
BARRIERE SERIE ZBR
DISEGNO INDICATIVO ESPLOSO DELLA BARRIERA
Particolare A
R
Circuito ricevitore
LUNGHEZZA DELLE SBARRE:
Art. ZBR1
Art. ZBR7
Art. ZBR2
cm 320
cm 480
cm 640
Fig. 1/ZBR
85
BARRIERE SERIE ZBR
Caratteristiche generali
Barriere automatizzate in kit con asta centrale di 3,20, 4,80 e 6,40 metri.
Le barriere dispongono di attuatore irreversibile con motore a 12V cc. centralina elettronica di comando bicanale, costa switch di
sicurezza, fotocellule, lampeggiante con antenna, ricevitore radio a 433 MHz e dispositivo anti black-out. La batteria art. ZBA1 è
opzionale. L’asta è costituita da moduli componibili di 1,60 metri. In particolare le aste sono composte di 2 moduli per art. ZBR1, 3
moduli per art. ZBR7 e 4 moduli per art. ZBR2 per facilitare il trasporto.
Contenuto dell’imballo
Per aprire l’imballo del kit barriera, aprire il coperchio del corpo macchina ruotando la chiave in senso orario (Fig. 2A/ZBR e 2B/ZBR).
togliere il cofano tirando verso l’alto.
Fig. 2A/ZBR
Fig. 2B/ZBR
I componenti del kit sono:
braccio destro e sinistro, colonnina, fotocellula trasmittente da fissare sulla colonnina, fotocellula ricevente da fissare sul mobile,
lampeggiante con ricevitore radio da 433 MHz, cavo 4x0,5 mm2 di collegamento lampeggiante e la scheda ricevitore, adesivi
rifrangenti da applicare alla sbarra, scatola forcella e scatola viti.
- La scatola forcella contiene: n°1 forcella, n°1 tappo in gomma
- La scatola viti-accessori contiene: n°2 viti autoforanti per il fissaggio della forcella, n°2 viti M8+rondelle e dadi per il fissaggio del
profilo con costa switch, n°2 tappi copriviti ad incastro, n°8 viti di fissaggio dei bracci con relative rondelle elastiche, n°1 cablaggio
costa switch con tappo e pressacavo.
CARATTERISTICHE TECNICHE DI TARGA
Alimentazione (+6% -10%) (Vca)
Frequenza (Hz)
Potenza massima (VA)
Alimentazione motore (Vcc)
Potenza nominale motore (W)
Giri motore (RPM)
Lunghezza asta (m)
Temperatura di funzionamento (°C)
Tempo di apertura (sec)
Dimensioni LxHxP
Mod. ZBR1
230
50÷60
220
12
45
1100
3,20
-20÷55
7÷10
3805x1295x290
Mod. ZBR2
230
50÷60
220
12
45
1100
6,40
-20÷55
7÷10
7005x1295x290
Mod. ZBR7
230
50÷60
220
12
45
1100
4,80
-20÷55
7÷10
5405x1295x290
Assicurarsi all’atto dell’acquisto che il prodotto abbia la targa con le caratteristiche tecniche.
DIMENSIONI D’INGOMBRO
DIMA DI POSIZIONAMENTO SERIE ZBR
H = 1015 mm
* = MISURE DI MASSIMA
ZBR1 = 3360 mm
ZBR7 = 4960 mm
ZBR2 = 6560 mm
EE05
260 * mm
320 * mm
425 * mm
Fig. 1/ZBR
86
IL PALETTO DI APPOGGIO DOVRA’ ESSERE INSTALLATO IN POSIZIONE CENTRALE RISPETTO AL MOBILE.
BARRIERE SERIE ZBR
INSTALLAZIONE MECCANICA
1. Dopo aver eseguito la predisposizione dei cavi (vedi Pag. 28, Fig. 6/EC), fissare al pavimento il corpo macchina con i tasselli o
con la piastra di fissaggio ELVOX Art. ZX30 (Fig. 3A/ZBR, 3B/ZBR.
Fig. 3A/ZBR
Fig. 3B/ZBR
2. Fissare il braccio reggisbarra in posizione verticale con i bulloni, le relative rondelle e i tappi (vedi particolare A, Fig. 1/ZBR) tenendo il lembo largo nella posizione superiore (Fig. 4/ZBR).
3. Coprire i bulloni con i tappi in dotazione.
2
A
Motore
Spina
Tirante
Fig. 4/ZBR
Fig. 5/ZBR
4.
5.
6.
7.
Inserire il 1° elemento della sbarra nell’apposita sede.
Forare il primo elemento della sbarra (diametro del foro 8 mm) e fissarlo al reggisbarra.
Agire sullo sblocco meccanico (Fig. 5/ZBR) per posizionare la sbarra orizzontalmente.
Togliere le viti ed inserire il 2° elemento della sbarra.
Allentare leggermente le viti di fissaggio ed estrarre la costa switch fino a scoprire le sedi per le viti di fissaggio della giunta.
Fissare le viti, quindi riportare la costa switch nella posizione originale agganciando il jack di collegamento della costa precedente. Fissare la costa switch e chiudere i copriforo.
8. Ripetere l’operazione del punto 7 fino al completamento della sbarra.
9. Inserire il pressacavo nell’apposita sede (Fig. 4/ZBR particolare A). Collegare il cavo della costa switch al motore.
10. Posizionare la colonnina per il supporto della sbarra (Fig. 1/ZBR) e fissarla al terreno adeguatamente. Ripristinare quindi il blocco meccanico (operazione inversa del punto 6).
11. Tarare la molla di compensazione. L’asta deve rimanere ferma a 45° circa, quando il motore è sbloccato.
La taratura delle molle è già stata predisposta in laboratorio.
INSTALLAZIONE ELETTRICA
La centralina di comando è alimentata a 230V c.a., ed è protetta con fusibili di 4 A. Tutti i dispositivi sono alimentati in bassa tensione 12V c.c., con un trasformatore di sicurezza in doppio isolamento (EN 61558) e sono protetti con fusibili di 3,15A (F2).
1. La posa in opera, i collegamenti elettrici e le regolazioni devono essere effettuati a “Regola d’arte”. Assicurarsi che la tensione di
rete sia quella indicata nei dati di targa e accertarsi che la sezione dei cavi di collegamento sia idonea ai carichi applicati.
2. Prevedere sulla linea di alimentazione una protezione per sovratensioni, un interruttore/sezionatore e/o differenziale adeguati al
prodotto e in conformità alle normative vigenti.
87
BARRIERE SERIE ZBR
PROGRAMMAZIONE DELLA CENTRALINA DI COMANDO
Per la programmazione della scheda elettronica vedi la sezione riguardante la centralina EC, pag. 26.
La scheda elettronica di comando è fornita già programmata.
ACCESSORI - COLLEGAMENTI
Per il montaggio del lampeggiante (con ricevitore radio) inserire il cavo 4x0,5mm2 nel foro del coperchio (vedi Fig. 6/ZBR, particolare A).
Inserire il pressacavo nell’apposita sede (Fig.
6/ZBR particolare B).
Collegare il connettore della costa switch nell’apposito morsetto a 2 poli situato nella parte superiore
del motore.
Per i collegamenti del lampeggiante, fotocellule e il
selettore a chiave, vedi la sezione riguardante gli
accessori.
A
4x0,5 mm 2
B
Fig. 6/ZBR
SBLOCCO MANUALE
In caso di mancanza alimentazione di rete, la batteria tampone garantisce, per un periodo limitato, il funzionamento dell’automazione.
In caso di batteria scarica o mancante, sbloccare manualmente il motore, girando in senso orario il volantino a sinistra del motore.
Un dispositivo a bordo della scheda elettronica provvederà a ricaricare la batteria tampone quando sarà ripristinata l’alimentazione.
MANUTENZIONE
1. Si raccomanda di controllare annualmente il funzionamento generale dell’automazione e dei dispositivi di sicurezza.
2. Prima di effettuare una qualsiasi operazione di pulizia o di manutenzione dell’automazione, togliere la tensione agendo sull’apposito interruttore magnetotermico collegato a monte del trasformatore e scollegare la batteria tampone.
Quando è necessario alimentare l’automazione per verifiche di funzionamento, si raccomanda di controllare o disabilitare ogni
dispositivo di comando (radiocomandi, puldantiere ecc,) ad eccezione del dispositivo usato dall’addetto alla manutenzione.
88
BARRIERE SERIE Art. ZBR
PALETTO MOBILE DI SOSTEGNO DELLA SBARRA
Art. ZBRM
Il paletto mobile per il sostegno della sbarra deve essere fissato con i cavetti inseriti negli 8 fori di diametro 4 mm (particolare A).
Il paletto è regolabile in altezza, per mezzo di una vite nel tappo d’appoggio.
N.B. Il paletto non deve essere utilizzato con l’Art. ZBR2 (6,4m).
R
A
Fig. 1
89
BARRIERE SERIE ZBN
BARRIERE STRADALI
SERIE ZBN
CARATTERISTICHE GENERALI
Art. ZBNC, Corpo Barriera elettromeccanica stradale irreversibile con motore a 12 Vc.c. e centralina di comando senza ricevitore
radio.
Abbinata alle aste serie ZBNA è adatta per il controllo del passaggio di veicoli.
Il corpo barriera è equipaggiato di:
- Mobile barriera e sportello in lamiera verniciata.
- Coperchio barriera in lamiera verniciata.
- Coperchio porta asta in lamiera verniciata.
- Motore in bassa tensione, 12 Volt corrente continua, con ingranaggi rachiusi in due fusioni di alluminio pressofuso e lubrificati con
grasso permanente.
- Sblocco manuale in plastica.
- Flangia porta asta e bilanciere in acciaio zincato.
- Centralina elettronica con scheda per il comando di 1 o 2 motori (nel caso di due barriere abbinate).
CARATTERISTICHE TECNICHE
Alimentazione
Frequenza
Potenza Trasformatore
Alimentazione Motore
Potenza Nominale Motore
Tempo di Apertura a 90°
Temperatura di funzionamento
Grado di Protezione
Dimensioni Corpo Barriera
Vac
Hz
VA
Vcc
W
Sec
°C
IP
mm
230
50/60
220
12
45
3/6 (regolabile)
-20/+55
45
1045x350x230 (hxlxp)
IMPORTANTI INFORMAZIONI DI SICUREZZA
L’installatore, costruttore della motorizzazione, ha l’obbligo di verificare le seguenti condizioni di sicurezza:
1. L’asta nel suo movimento non deve urtare contro nessun ostacolo.
2. L’impianto motorizzato sia principalmente adibito al passaggio di vetture. Nel caso di passaggio di pedoni proteggere eventuali
zone di schiacciamento, cesoiamento, convogliamento e di pericolo in genere con l’utilizzo di dispositivi di sicurezza conformi le
normative e direttive in vigore.
3. I comandi di azionamento della barriera devono essere posti in vista e non entro il raggio di azione.
90
BARRIERE SERIE ZBN
INSTALLAZIONE MECCANICA CORPO BARRIERA (Fig. 1, 2, 3)
1. Per accedere nella parte interna del corpo barriera occorre aprire il coperchio utilizzando la chiave personalizzata data in dotazione. Inserire la chiave nella serratura e ruotare di 90° in senso antiorario. Con una leggera pressione verso l’alto togliere il coperchio.
ATTENZIONE! Il coperchio nella parte posteriore ha due perni d’incastro con il mobile della barriera quindi eseguire con cautela
il sollevamento di esso.
2. Eseguita la predisposizione per il passaggio dei cavi fissare il corpo barriera utilizzando 4 tasselli o la piastra di ancoraggio ELVOX
art. ZX31.
Nel caso d’utilizzo della piastra, art. ZX31, predisporne una piazzola di cemento ed annegare le zanche ad essa saldate. La piastra deve essere assolutamente in bolla ed i tubi passacavi all’interno del foro centrale. Fissare il corpo barriera utilizzando i 4
dadi in dotazione con la piastra.
In ogni caso assicurarsi della robustezza e la stabilità del fissaggio.
1. Apertura corpo barriera
Fig. 1
2. Esploso barriera
Fig. 2
91
BARRIERE SERIE ZBN
3. Le barriere vengono di serie fornite SINISTRE, (le barriere ZBNC/V, vengono fornite DESTRE).
Per barriera sinistra s’intende il corpo barriera installato a sinistra, vista lato ispensionabile, con la direzione dell’asta verso destra.
Il bilanciere, fine corsa, è regolato in fabbrica in modo da ottenere un’apertura a 90° circa. Se si desidera variare la posizione di
apertura/chiusura agire sulle due viti, M12, per dare una nuova battuta all’asta. La flangia porta asta è predisposta per essere
inserita nell’albero del motore in posizione orizzontale con la parte terminale verso destra, vista lato esterno.
Fig. 3
INSTALLAZIONE DELLA FLANGIA PORTA ASTA (Fig. 4)
1. Per facilitare l’inserimento della flangia porta asta, nell’albero del motore, allentare le 4 viti che fissano il motore al corpo barriera.
2. Inserire la flangia porta asta in posizione verticale con la parte finale verso destra, vista lato esterno, con i fori quadrati nella parte
superiore. Fissarla al albero motore con la vite, M6x60, in dotazione.
Fig. 4
92
BARRIERE SERIE ZBN
INSTALLAZIONE DELL’ASTA (Fig. 5)
1. Montare e fissare l’asta con le viti utilizzando i dadi e le rondelle in dotazione.
2. Sbloccare il motoriduttore ruotando la leva di sblocco in senso antiorario.
3. Portare l’asta in posizione verticale e verificare la regolazione della vite, M12x40, in modo da ottenere l’apertura desiderata.
N.B. Nel caso in cui l’installazione richieda l’accorciamento dell’asta è opportuno tagliarla nella parte finale e spostare il tappo di
chiusura.
4. Bloccare il motoriduttore ruotando la leva di sblocco in senso orario.
5. Inserire il coperchio porta asta e fissarlo con le due viti in dotazione.
Fig. 5
SBLOCCO MANUALE (Fig. 6)
Eseguire l’operazione di sblocco solamente a motore fermo.
Per poter accedere allo sblocco manuale è necessario aprire il coperchio e lo sportello della barriera. Per sbloccare il motore agire
sulla leva in plastica e ruotarla in senso antiorario fino a raggiungere la posizione di sblocco.
Fig. 6
ATTENZIONE! L’asta non è bilanciata, essa dovrà essere accompagnata manualmente.
INVERSIONE DEL SENSO DI APERTURA
Per trasformare la barriera da SINISTRA a DESTRA bisogna:
1. Inserire la flangia porta asta con la parte terminale verso sinistra, vista lato esterno. Per facilitare l’inserimento della flangia allentare le 4 viti di fissaggio del motore. Fissare la flangia con la vite, M6x60, in dotazione.
2. Sbloccare il motoriduttore ruotando la leva sblocco in senso antiorario.
3. Togliere la vite, M6x20, di fissaggio del bilanciere e ruotarlo di 90°. Fissare il bilanciere al albero motore utilizzando la vite, M6x20,
in dotazione.
4. Invertire la regolazione delle viti, M12x40, fine corsa e regolarle in modo da ottenere l’apertura/chiusura desiderata.
5. Bloccare il motoriduttore ruotando la leva di sblocco in senso orario.
93
BARRIERE SERIE ZBN
INSTALLAZIONE ELETTRICA
La centralina di comando è alimentata a 230V c.a., ed è protetta con fusibili di 4 A. Tutti i dispositivi sono alimentati in bassa tensione 12V c.c., con un trasformatore di sicurezza in doppio isolamento (EN 61558) e sono protetti con fusibili di 3,15A (F2).
1. La posa in opera, i collegamenti elettrici e le regolazioni devono essere effettuati a “Regola d’arte”. Assicurarsi che la tensione
di rete sia quella indicata nei dati di targa e accertarsi che la sezione dei cavi di collegamento sia idonea ai carichi applicati.
2. Prevedere sulla linea di alimentazione una protezione per sovratensioni, un interruttore/sezionatore e/o differenziale adeguati al
prodotto e in conformità alle normative vigenti.
PROGRAMMAZIONE DELLA CENTRALINA DI COMANDO
Per la programmazione della scheda elettronica vedi la sezione riguardante la centralina EC, pag. 26.
La scheda elettronica di comando è fornita già programmata.
MANUTENZIONE
· Per garantire l'efficienza del prodotto è indispensabile che personale professionalmente competente effettui la manutenzione nei
tempi prestabiliti dall'installatore, dal produttore e della legislazione vigente.
· Gli interventi di installazione, manutenzione, riparazione e pulizia devono essere documentati. Tale documentazione deve essere
conservata dall'utilizzatore, a disposizione del personale competente preposto.
· Prima di effettuare una qualsiasi operazione di pulizia o di manutenzione disinserire l'apparecchiatura dalla rete staccando la
spina, o spegnendo l'interruttore dell'impianto, e scollegare la batteria tampone. Nel caso che l'alimentazione dovesse essere presente per verifiche di funzionamento, si raccomanda di controllare o disabilitare ogni dispositivo di comando (radiocomandi, pulsantiere ecc.) ad eccezione del dispositivo usato dall' addetto alla manutenzione.
Manutenzione ordinaria
Ciascuna delle seguenti operazioni deve essere fatta quando se ne avverte la necessità e obbligatoriamente ogni anno.
Barriera:
- Pulire e oliare i leverismi
- Controllare che dadi e viti siano tutti ben avvitati
- Verificare la funzionalità dello sblocco manuale
- Verificare la corretta apertura/chiusura ed i rispettivi fine corsa
Impianto di Automazione:
- Controllare i collagamenti elettrici e i cavi
- Verificare il funzionamento dei dispositivi di protezione e sicurezza
- Verificare lo stato della batteria se presente .
N.B. Cambiare la batteria, in ogni caso, ogni 2 mesi.
Manutenzione straordinaria
Non sono preventivabili operazioni di manutenzione straordinaria. Tuttavia se dovessero rendersi necessari interventi su parti meccaniche si raccomanda di rimuovere l'attuatore per consentire la riparazione da parte del personale autorizzato.
Art. ZBNM
KIT MOLLA DI BILANCIAMENTO PER ASTA SERIE ZBNA
Installazione meccanica della molla
N.B. L’occhiello inferiore della molla
deve essere posizionato a 90° rispetto il foro del terminale a snodo.
94
SERIE ZP
AUTOMAZIONE PER SERRANDE AVVOLGIBILI 220 VOLT
Serie ZP
Articolo
Descrizione
ZP03
Motoriduttore reversibile per serrande, con albero del diametro di 48/60 mm, capacità sollevamento 170 Kg Scatola portamolla 200/220 mm Alimentazione 230V 450W.
ZP05
Motoriduttore reversibile per serrande, con albero del diametro di 48/60 mm, capacità sollevamento 280 Kg Scatola portamolla 200/220 mm Alimentazione 230V 800W.
ZP06
Motoriduttore irreversibile per serrande, con albero del diametro di 48/60 mm, capacità sollevamento 280 Kg Scatola portamolla 200/220 mm Alimentazione 230V 800W.
ZP08
Motoriduttore reversibile per serrande, con albero del diametro di 48/60 mm, capacità sollevamento 160 Kg Scatola portamolla 200/220 mm Alimentazione 230V 630W.
Con predisposizione per fermo elettromagnatico (Art. ZPX1) e 4m di cavo 4x1,5mm2.
ZP09
Motoriduttore irreversibile per serrande con albero del diametro di 48/60 mm, capoversi sollevamento 160 Kg, scatola portamolla 200/220 mm. Alimentazione 230V 630W. Con freno elettromagnetico e 4 metri di cavo 4 x 1,5 mm2.
MOTORIDUTTORI PER SERRANDE
Caratteristiche generali
I motoriduttori elettromeccanici per serrande avvolgibili reversibili o irreversibili, dispongono di un dispositivo di fine corsa con memoria meccanica, autoregolante per arrestare la serranda poco prima del fermo meccanico.
Nella versione reversibile la serranda può essere sollevata a mano. Consigliamo pertanto l’utilizzo di serrature di sicurezza.
Nella versione irreversibile, in caso di mancanza di alimentazione, la serranda può essere manovrata manualmente, mediante
rotazione della manopola di sblocco (in dotazione) o con dispositivo di sblocco dall’esterno Art. ZPB1.
CARATTERISTICHE TECNICHE DI TARGA
Alimentazione (+6% -10%) (Vca)
Motore elettrico (RPM)
Potenza motore (W)
Temperatura di funzionamento (°C)
Tempo di sicurezza termica (min)
Condensatore (MF)
Velocità corona (RPM)
Forza di sollevamento (Kg)
Albero serranda (mm)
Scatola portamolle (mm)
Peso elettroriduttore (Kg)
Max. altezza serranda (mt)
Max. larghezza serranda (mt)
Mod. ZP03
230~
1500
450
-25÷70
4
18
10
170
60/48
200/220
7
9
4,5
Mod. ZP05/ZP06
230~
(2) 1500
800
-25÷70
4
35
10
280
60/48
200/220
11
9
4,5
Mod. ZP08/ZP09
230~
1400
630
-25÷85
4
20
10
160
60/48
200/220
8
6
4,5
Dotazione
Per diametri diversi da 60 e 200mm utilizzare gli adattatori in dotazione.
N.B. ZP03-ZP05-ZP08 versione “R” reversibile (senza freno meccanico).
95
SERIE ZP
INSTALLAZIONE MECCANICA
MONTAGGIO DEL MOTORIDUTTORE ZP03-ZP05-ZP06
1. Chiudere completamente la serranda e praticare un foro di diam 11 mm esattamente al centro del suo primo elemento.
2. Posizionare il motoriduttore come in Fig. 1/ZP rispetto al foro e fissarlo all’albero utilizzando eventualmente gli apposititi gusci di
riduzione (2) e (3) mediante il morsetto 1.
Fig. 1/ZP
Avvitare, senza fissare, la vite (2) (il cui dado si trova già inserito nel corpo del motoriduttore) poi le altre tre viti, dopo aver inserito i rispettivi dadi 3 nelle apposite ferritoie (Fig. 3/ZP).
3. Controllare che il foro fatto nella serranda sia allineato a quello della corona (Fig. 4/ZP).
4. Fissare le quattro viti (2) del morsetto e la vite centrale (4); bloccare quest’ultima con l’apposito controdado (3).
Fig. 3/ZP Fig. 4/ZP
Fig. 2/ZP
5. Praticare nell’albero un foro passante di diametro 11 mm, a destra e a distanza di oltre 30 cm dal motoriduttore (Fig. 5/ZP).
6. (*) Inserire il cavo di sblocco con guaina 14 nel foro retrostante e farlo scorrere all’interno dell’albero (Fig. 5/ZP).
7. (*) Agganciare il terminale sferico del cavo d’acciaio alla staffa esterna della calotta del motore (Fig. 6/ZP).
Fig. 5/ZP
96
Fig. 6/ZP
SERIE ZP
All’altra estremità del cavo d’acciao montare la manopola di sblocco come in fig. 7/ZP
8. (*) Sbloccare il motoriduttore mediante la manopla, poi montare la corona sul motoriduttore; avvitare la prima vite (5) con dado
(3) e ruotare manualmente la corona per avvitare l’altra vite e il rispettivo dado (Fig. 8/ZP).
9. Inserire la vite 6 (o 7) nel foro della serranda e avvitarla nel foro filettato della corona (eventualmente utilizzare il distanziale 9 per
serrande con scatole portamolle diametro 220 mm) (Fig. 8/ZP).
(*) solo per motori irreversibili (ZP06)
Fig. 8/ZP
Fig. 7/ZP
COLLEGAMENTI ELETTRICI
Inserire il cavo elettrico di alimentazione nel foro anteriore dell’albero (Fig. 5/ZP) e collegarlo ai morsetti del gruppo finecorsa.
Collegare il filo di terra alla linguetta tipo fast-on presente sulla calotta del motore (Fig. 6/ZP).
DISPOSITIVO FINECORSA con memoria meccanica
Il dispositivo brevettato di finecorsa è autoregolante ed è già predisposto per ottenere l’arresto della serranda poco prima del fermo
meccanico.
Regolazione automatica
Con serranda totalmente chiusa, sbloccare il motoriduttore mediante l’apposita manopola e sollevare manualmente la serranda in
posizione di apertura totale. Ribloccare il motoriduttore, poi chiudere elettricamente la serranda. La corsa effettuata resterà così
memorizzata meccanicamente dal dispositivo.
Correzione micrometrica (operazione facoltativa)
Aprire lo sportello a slitta del dispositivo finecorsa (Fig. 9/ZP) e ruotare le rotelle di registro mediante un piccolo cacciavite. Ad ogni
scatto corrisponde una variazione di corsa della serranda di circa un centimetro.
Ruotando verso il segno + aumenterete la corsa
Ruotando verso il segno - diminuirete la corsa
Ciò vale sia per il registro di apertura che per quello di chiusura (quest’ultimo, di norma, non richiede nessuna regolazione).
Attenzione: la serranda non si deve arrestare contro i fermi meccanici, ma prima dell’intervento del finecorsa.
MANOVRA MANUALE - SBLOCCO
I motoriduttori di tipo irreversibile sono dotati di un dispositivo brevettato di freno meccanico integrato nel motore.
In caso di mancanza di corrente, potrete manovrare la serranda manualmente mediante rotazione della manopala di sblocco (Fig.
7/ZP).
Fig. 9/ZP
97
SERIE ZP
MONTAGGIO DEL MOTORIDUTTORE ART. ZP08 - ZP09
1) Eseguire foro diametro 10 mm a 5 cm. dal centro dell’albero della serranda;
2) Rimuovere la vite T.E. M1 dalla corona delmotoriduttore;
3) Togliere le due semicorone svitando le dueviti M8 (con chiave esagonale da 6 mm);
4) Togliere delicatamente evitando piegamenti, la fascia porta rulli in plastica nera;
5) Separare i due elementi del motoriduttore(corpo superiore e corpo inferiore) agendo sulle quattro viti M8 (con chiave esagonale da 6 mm);
6) Nel caso in cui l’albero della serranda è inferiore a 60 mm usufruire degli appositi manicotti di riduzione posizionandoli con riferimento al foro diametro 10 mm effettuato inprecedenza (punto 1);
7) Accoppiare il corpo inferiore con quellosuperiore tramite le quattro viti M8 tolte inprecedenza;
8) Avvitare (con chiave da 17 mm) la vite T.E. M1 priva di dado esagonale, e farlo penetrareall’interno dell’ albero della serranda
nel foro da 10 mm (precedentemente effettuato);
9) Applicare nell’apposita sede la fascia a rulli;
10) Applicare le semicorone serrandole conle due viti M8;
11) Avvitare la vite T.E. M1 con dado in modo di bloccare il motoriduttore sull’albero eserrare il suddetto dado;
12) Presentare l’ultimo telo della serranda sulla corona ed eseguire sullo stesso un foro diametro 12 mm in corrispondenza del forofilettato M10 posto sulla corona;
13) Ruotare a mano la corona di 1 giro, 1 giro e mezzo facendo avvicinare il pomello verso il microinterruttore I(discesa). fig. 1
(deve ruotare liberamente);
14) Serrare la serranda al motoriduttore mediante vite T.E. M1 con rondella (usandochiave da 17 mm);
15) Eseguire i collegamenti elettrici descritti in fig. 2 passando il cavo 4x1 mm2 dato in dotazione, all’interno dell’albero della serranda evitando qualsiasi contatto con le parti ruotanti;
16) Dopo aver effettuato l’installazione meccanica e i contatti elettrici, procedere con la regolazione dei finecorsa;
17) Ruotare a mano il pomello di fine corsa fino a sentire il click dello scatto del microinterruttore (regolazione discesa effettuata);
18) Ruotare l’altro pomello avvicinandolo al microinterruttore II(salita). Date tensione al motoriduttore tramite selettore a chiave
opulsante per verificare se la serranda salendo va a fermarsi nel punto desiderato. Per aggiustamenti della posizione agire sullo
stesso pomello operando sempre e solo con i comandi elettrici evitando nel modo più assoluto di agire con sollevamenti manuali;
19) Nel caso di installazione contraria rispetto alla fig. 1 agire in modo diverso a quanto descritto poiché il microinterruttore. II fermerà la discesa.
VITE M 10 x 22
RONDELLA 10x40
TELO SERRANDA
FASCIA PERIMETRALE PER Ø 220
Fig. 1
CORONA DA Ø 200 mm
98
SERIE ZP
SCHEMA DI MONTAGGIO
SERRANDA
ASSE CENTRALE SERRANDA
Schema elettrico con comando diretto 230V -50Hz tramite selettore chiave e/o pulsantiera
FINE
CORSA
MORSETTIERA
230V/
50Hz
SELETTORE
A CHIAVE
MORSETTIERA
a) pulsantiera
b) interruttore
DEVIATORE
DISPOSITIVO
ONNIPOLARE
CONDENSATORE
Terra
Fig. 2
LINEA 230V 50HZ
Schema di applicazione del kit elettrofreno (Art. ZPX1)
Vista esplosa dei componenti del gruppo elettrofreno
A- Comune
M- Inversione
N- Inversione
Ferodo
Ricordarsi di togliere il ponticello
prima di applicare l’elettrofreno
Elettrofreno
-
Sblocco manuale
Guaina
Fig. 3
99
SERIE ZP
CENTRALINA ELETTRONICA PER SERRANDE AVVOLGIBILI
Art. ZPC1
Caratteristiche generali
Centralina di comando, con ricevitore radio a 433 MHz, per serrande avvolgibili di tipo bilanciato, max. capacità di sollevamento
280Kg, max. altezza serranda 9 mt, max. larghezza 4,5 m.
Caratteristiche tecniche
Tensione di alimentazione: 230V +6% -10%
Frequenza: 50 (60) Hz
Comandi in bassa tensione: 12V a.c.
Carico massimo motore: 800W
Assorbimento massimo: 3,5A
Temperatrura di funzionamento: -20 ÷ + 55°C
Fusibili di protezione: 4A AL motore
Grado di protezione: IP 30
Dimensioni contenitore (lxhxp): 140x170x58mm
INSTALLAZIONE MECCANICA
Il fissaggio della centralina può essere da esterno parete (Fig. 1) o in scatola da incasso, 3 moduli standard.
INSTALLAZIONE ELETTRICA
La centralina di comando è alimentata a 230V ed è protetta con un fusibile
di 4A (F1). Le sicurezze dell’automazione sono alimentate, tramite un trasformatore, in bassa tensione a 12 Vc.a.
Importante - Informazioni di sicurezza
L’apparecchiatura è sprovvista di interruttore di alimentazione. Inserire un
interruttore di sicurezza tra la linea di alimentazione e l’apparecchiatura in
conformità alle normative vigenti.
1. La posa in opera, i collegamenti elettrici e le regolazioni devono essere
effettuati a “Regola d’arte”. Assicurarsi che la tensione di rete sia quella
dei dati di targa e accertasi che la sezione dei cavi di collegamento sia
idonea ai carichi applicati. Nel dubbio rivolgersi a personale qualificato.
L’interruttore che aziona l’apparecchio deve essere installata in vista ad
un’altezza non superiore a 1,5 m e lontano da oggetti in movimento.
2. Non installare il prodotto in ambienti con pericolo di esplosione o disturbati da campi elettromagnetici. La presenza di gas o fumi infiammabili
costituisce un grave pericolo per la sicurezza.
3. Assicurarsi che sia presente un dispositivo di sezionamento a monte dell’apparecchio con distanza di apertura tra i contatti di almeno 3mm.
Fondo della
centralina
83 mm
Fig. 1
Specifiche di progetto e dettagli di funzionamento generale- Microprocessore V.1.01
La centralina funziona con un radiocomando a 433 MHz e con pulsanti collegati ai morsetti. La selezione delle funzioni dell’automazione avviene tramite un dip-switch a 2 vie.
Il motore si blocca con la fotocellula interrotta ed inverte la marcia appena la fotocellula si disattiva e ripristina il contatto chiuso. In
fase di apertura con la fotocellula interrotta il motore si blocca e continua l’apertura della serranda appena la fotocellula si disattiva
e ripristina il contatto.
I comandi APRI/CHIUDI nel modo “UOMO PRESENTE” non risentono dello stato della fotocellula, e possono essere attivati anche
con la fotocellula interrotta.
Programmazione dei codici radio:
Alimentando la centralina si accende il led rosso (DL1) per qualche secondo e poi si spegne.
La programmazione dei codici dei radiocomandi avviene premendo il pulsante PS1 (max 99codici memorizzabili).
Il led rosso si accende. Trasmettere il codice da memorizzare. La ricezione del codice è confermata dallo spegnimento e riaccensione, per circa 2 secondi, del led rosso.
Cancellazione dei codici dalla memoria:
La cancellazione dei codici dalla memoria avviene nel seguente modo:
1) Premere il pulsante rosso (RESET), il led rosso (DL1) si accende.
2) Prima che il led rosso si spenga premere il pulsante PS1.
3) Il LED rosso inizia a lampeggiare
4) Prima che il LED smetta di lampeggiare premere un’altra volta il puldante PS1 e i codici in memoria saranno tutti cancellati.
100
SERIE ZP
DESCRIZIONE FUNZIONI (vedi pag.101)
DL1:
DL2:
PS1:
P1:
P2:
CN1:
Led rosso, indicazione per la memorizzazione e la cancellazione dei codici radio.
Led verde (Power) indica la presenza della tensione di rete, deve essere quindi sempre acceso.
Pulsante per entrare in programmazione, memorizzare e cancellare i codici radio.
Potenziometro per la regolazione del tempo di lavoro della serranda (- sinistra, + destra)
Potenziometro per la regolazione del tempo di pausa della serranda (+ sinistra, - destra)
Connettore per l’interfaccia necessaria per il collegamento della scheda ZPC1 con la scheda ZPC2 (scheda di comando
di altre serrande poste in serie alla principale.
Funzionamento DIP SWITCH (microprocessore V.1.01)
SW1:
DIP1
OFF
OFF
ON
ON
DIP2
OFF
ON
OFF
ON
Funzionamento
MANUALE
MANUALE
AUTOMATICO (Chiusura automatica inserita)
AUTOMATICO (Chiusura automatica inserita)
Uomo presente
SI
NO
SI
NO
COLLEGAMENTI
Rete
2x1,5 mm2
230V 50Hz
4x1
mm2
2x1
mm2
3x1,5
mm2
2x1,5
mm2
RG
58
(Tx)
(Rx)
Motore
Pulsantiera ZD03
(selettore a chiave EDP1 - EDP2)
Fotocellula EF04/S
2x1,5
mm2
N.B. funzionamento a uomo presente.
Lampeggiante 230V
Lampeggiante
230V con
antenna
433MHz
ZL43
EL07
Antenna a 433 MHz
EL07/A
2x1,5 mm2
RG58
+
F N
MR4
230V
MR2
AP CH C
MR1
C
LAMPADA
MR3
GN AN
MR3
12 12 FT ST ST CO
MR4: Morsetti per l’alimentazione della scheda 230V a.c. (+6%, -10%) 50 Hz
F= fase di alimentazione a 230V a.c.
N= neutro di alimentazione a 230V a.c.
MR2: Morsetti per il collegamento della serranda.
AP= morsetto di apertura del motore
CH= morsetto di chiusura del motore
C= comune per il motore a 230V
MR1: Morsetto per l’alimentazione del lampeggiante o luce di cortesia, lampada max 40W
C:
Comune connessione lampeggiante.
MR3: Morsetto per il collegamento dell’antenna a 433 MHz.
12:
Morsetti per il collegamento degli accessori, (fotocellule) alimentazione 12Vac.
F:
Ingresso fotocellule N.C.
SI:
Morsetto da collegare mediante un pulsante o selettore al morsetto CO per l’attivazione del ciclo di
lavoro APERTURA-PAUSA-CHIUSURA della serranda e con comando differito di circa 2 secondi
per l’attivazione di altre serrande collegate in serie alla principale.
ST:
Morsetto da collegare mediante un pulsante o selettore al morsetto CO per l’attivazione del ciclo di
lavoro APERTURA-PAUSA-CHIUSURA della serranda nel modo “UOMO PRESENTE”.
CO: Comune (comandi, sicurezze).
Memorizzazione dei tempi di lavoro
Apertura/chiusura - Tempo chiusura automatica
1. Prima di eseguire l’operazione di memorizzazione dell’apertura e chiusura,
chiudere la serranda.
(Per i motori irreversibili tale operazione sarà effettuata sbloccando manualmente il motore. Terminato il posizionamento, ribloccare il motore).
2. Togliere l’alimentazione della centralina (led verde spento)
3. Regolare il potenziometro (P1), regolare il tempo di lavoro ad un tempo superiore al tempo necessario per l’apertura totale della serranda (corsa impostata con i fine corsa meccanici).
4. Posizionare il potenziometro (P2), tempo di pausa, ad un valore desiderato,
impostando il DIP 1 (SW1) in ON.
5. Alimentare la centralina e inviare un comando d’apertura con il pulsante o
con il radiocomando.
P1= T lavoro
TL, minimo = 12 sec.
TL, 1/2 corsa = 40 sec.
TL, massimo = 90 sec.
P2= T pausa
TP, minimo = 25 sec.
TP, 1/2 corsa = 80 sec.
TP, massimo = 100 sec.
101
SERIE ZP
CENTRALINA DI COMANDO SUPPLEMENTARE PER SERRANDE AVVOLGIBILI
Art. ZPC2
Centralina di comando supplementare per serrande avvolgibili di tipo bilanciato; max capacità di sollevamento 280 Kg., max altezza serranda 9mt, max larghezza 4,5mt.
N.B. La centralina supplementare Art. ZPC2, si utilizza, abbinata alla centralina di comando Art. ZPC1, per azionare due motori
contemporaneamente tramite l’interfaccia per il collegamento delle due centraline.
Attenzione! l’apparecchiatura è sprovvista di interruttore di alimentazione. Collegare tra la rete e l’apparecchiatura un interruttore
di sicurezza in conformità delle normative vigenti.
DESCRIZIONE TECNICA DELLA CENTRALINA
Tensione di alimentazione: 230V +6% -10% 50-60Hz
Frequenza: 50 (60) Hz
Carico massimo motore: 800W
Assorbimento massimo: 3,5A
Temperatrura di funzionamento: -20 ÷ + 55°C
Grado di protezione: IP 30
Dimensioni contenitore (lxhxp): 70x115x50mm
11
5
INSTALLAZIONE MECCANICA
È possibile fissare la centralina con 2 viti oppure ad una barra DIN (4 moduli).
INSTALLAZIONE ELETTRICA (Collegamenti)
La centralina supplementare viene alimentata a 230V (led rosso acceso) ed abbinata alla centralina Art. ZPC1 tramite un’interfaccia come riportato nello schema:
Descrizione morsetti:
RETE
N F
Morsetti per l’installazione 230V a.c. F: Fase N: neutro
AL MOTORE
CH AP C
Morsetti per il collegamento secondo motore
CH: morsetto chiusura motore 2
AP: morsetto apertura motore 2
C: comune
Alla scheda ZPC1
CH AP CO
Morsetto per il collegamento interfaccia
CH: morsetto comando chiusura motore
AP: morsetto comando apertura
CO: comune
Nota: Per azionare tramite un pulsante o selettore a chiave entrambe le due serrande collegare gli accessori nei morsetti SI e CO
della scheda ZPC1.
102
SERIE ZP
DL1
PS1
SW1
RESET
P1
P2
1
3x1.5 mm2
DL2 (Power)
1-
CN1
Inserire prima la scheda d’interfaccia nella scheda Art. ZPC1 nel connettore CN1.
3x1.5 mm2
AL MOTORE
2x1.5 mm2
230V 50 Hz
103
SERIE ZP
BLINDINO METALLICO PER SERRANDE
Art. ZPB1
ISTRUZIONI DI MONTAGGIO
Introdurre il cavo di sblocco nel foro indicato (1) e attraverso il foro della vite di registro.
Posizionare la leva di sbloco come in Fig. B e tendere il cavo mentre si serra la vite (2) per bloccarlo. Riaprire la leva in posizione come in Fig.A e ruotare il dado superiore (3) fino a sbloccare
il motore (controllare manualmente che la corona del motore sia reversibile). Serrare ora il dato
(4) per bloccare la vite di registro nella posizione voluta (Fig. C). Collegare i cavi elettrici al pulsante e il cavo di terra alla carcassa metallica del blindino (Fig. D). Fissare a muro il blindino
mediante i tasselli forniti a corredo.
Per montare lo sportello (Fig. E) inserire il perno fisso nella sua sede, poi inserite la molla (5) e il
perno (6) nel foro dello sportello. Tenendo premuto il perno collocare lo sportello in sede.
Per sbloccare il motore, ed azionare manulamente la serranda, aprire lo sportello e ruotare la leva
di sblocco fino a toccare lo sportello aperto, poi tenendo la leva contro lo sportello, far richiudere
brevemente per agganciare la leva allo sportello, in posizione stabile (Fig. G).
Per sganciare la leva è sufficiente fare un breve movimento di riapertura dello sportello.
Fig. A
Fig. C
Fig. B
Fig. D
Fig. E
Fig. G
LAMPEGGIANTE 220V CON ANTENNA E SUPPORTO A PARETE
Art. EL07
LAMPEGGIANTE 220V CON ANTENNA, SCHEDA RADIO E SUPPORTO A PARETE
Art. EL07/A
MR1
0 230V
R1
DZ1
CS2046 R5
280499
U2
FIDUCIAL1
FORO1
ELVOX
ART.EL07
R3
U1
MR1
MD
C1
C2
R4
50
PL1
FORO2
FORO2
FIDUCIAL2
FIDUCIAL2
R2
56
50
2
2x1,5 mm
CARATTERISTICHE TECNICHE:
- Alimentazione: 220V c.a. proveniente dalla centralina “ZPC1”
- Antenna incorporata.
- Scheda radio 433 MHz incorporato da collegare con cavo RG58 alla scheda (solo per Art. EL07/A).
Collegamento lampeggiante:
0 al morsetto C della scheda ZPC1
230V al morsetto LAMPADA della scheda ZPC1.
Solo per Art. EL07/A
1: Schermo cavo coassiale RG58, 50 Ohm, al morsetto “GN” della scheda ZPC1
2: Antenna cavo coassiale RG58, 50 Ohm, al morsetto “AN” della scheda ZPC1
Utilizzare lampade con attacco mignon tipo T25 230-240V E14 25W
104
RG58
CAVO
Dimensioni (LxHxP)
EL07-EL07/A senza staffa:
EL07-EL07/A con staffa:
mm
79x245x139
79x282x139
SERIE ZV
MOTORIDUTTORI TUBOLARI PER TAPPARELLE E TENDE DA SOLE
Serie ZV
Articolo
ZV01
ZV02
ZV03
ZV04
ZV05
ZV06
ZV07
ZV08
Descrizione
Motoriduttore
Motoriduttore
Motoriduttore
Motoriduttore
Motoriduttore
Motoriduttore
Motoriduttore
Motoriduttore
tubolare
tubolare
tubolare
tubolare
tubolare
tubolare
tubolare
tubolare
senza manovra di soccorso,
senza manovra di soccorso,
senza manovra di soccorso,
con dispositivo per manovra
con dispositivo per manovra
con dispositivo per manovra
senza manovra di soccorso,
con dispositivo per manovra
portata massima senza attriti 50 Kg
portata massima senza attriti 70 Kg
portata massima senza attriti 90 Kg
di soccorso, portata massima senza
di soccorso, portata massima senza
di soccorso, portata massima senza
portata massima senza attriti 30 Kg
di soccorso, portata massima senza
attriti 50 Kg
attriti 70 Kg
attriti 90 Kg
attriti 30 Kg
MOTORIDUTTORI PER TAPPARELLE E TENDE DA SOLE
Caratteristiche generali
Motoriduttori elettromeccanici per tapparelle e tende da sole, disponibili in otto versioni a seconda del peso, con o senza dispositivo per soccorso manuale. I motoriduttori sono la sintesi di un processo produttivo tecnologicamente avanzato, realizzati secondo le
direttive dei più prestigiosi marchi di qualità e sono sottoposti a severi collaudi che garantiscono lunga durata nel tempo, massima
sicurezza e affidabilità. La regolazione dei finecorsa avviene manualmente, tramite una chiavetta di corredo, agendo su i due “registri” posti all’estremità della testata del motore.
INSTALLAZIONE MECCANICA
Prima di procedere al montaggio, è opportuno che l’istallatore qualificato,
Adattatore
addetto alla messa in opera, verifichi le seguenti condizioni necessarie ad una
corretta installazione:
1. Assicurarsi che il motoriduttore da utilizzare sia idoneo al sollevamento
richiesto (vedi tab. 1, 2), eventualmente sostituirlo con uno di portata
adeguata.
Corona
2. Controllare che gli adattatori, “corona conta giri” + “puleggia di traino” siano
contagiri
corrispondenti al rullo che si desidera utilizzare. Montare sul motoriduttore
l’adattatore (A) e la corona contagiri (B) e introdurlo nel rullo avvolgitrice (C).
Evitare di apportare modifiche o utilizzare attrezzi o arnesi che pregiudichino l’inserimento sul rullo.
Il motoriduttore è predisposto, di serie, con adattatore per tubo ottagonale da
60 mm, ed è fornito con un supporto (staffa per muro, Fig. 1/ZV). Per le
tende da sole utilizzare l’adattatore e corona Art. ZXVC, Fig. 2/ZV.
Supporto
Tapparella
90 mm
3. Non fissare viti in corrispondenza del motoriduttore che potrebbero solcare
o tagliare l’involucro del motore stesso rendendolo inutilizzabile.
4. Prestare attenzione a non forare la corona, che movimenta un sofisticato
meccanismo che al raggiungimento dei giri pre impostati interrompe la tensione al motore.
5. Verificare che l’asse motorizzato sia perfettamente allineato al manufatto da
movimentare. Per piccoli spostamenti potete utilizzare le asole dei supporti,
appositamente realizzati.
6. Non azionare il motoriduttore prima che sia inserito sull’asse dell’avvolgitore.
In questo caso il micro di finecorsa non potrà intervenire e rischiate di scottarvi per le alte temperature che raggiungerà.
Rullo
avvolgitore
Fig. 2/ZV
Fig. 1/ZV
31 mm
Per regolare la corsa del motore, agire
sulle viti di registro poste sulla testata
del motoriduttore tramite l’apposita
chiave di corredo o di un cacciavite con
impronta a taglio. In senso orario i giri
del motoriduttore aumentano, in senso
antiorario i giri diminuiscono.
Nove giri di vite di registro, equivalgono
a un giro intero del motore.
SCHEMA REGOLAZIONE FINE CORSA
Vite di registro fine corsa
Senso antiorario
Senso orario
Senso orario
Senso antiorario
105
SERIE ZV
INSTALLAZIONE ELETTRICA
1. Prima di iniziare l’impianto elettrico
accertarsi che la tensione di rete
corrisponda con quelle riportata
sulla targa del motoriduttore posta
frontalmente sulla testata.
2. Se non previsto, installare un interruttore di linea per alimentare il
motoriduttore.
3. Utilizzare un cavo appropriato alla
potenza del motore e che non
deve essere inferiore a mm2 1,5.
4. Utilizzare esclusivamente deviatori
a posizione momentanea, conforme alle normative vigenti.
5. Evitare categoricamente l’utilizzo
di deviatori che offrono la possibilità di azionare contemporaneamente i due sensi di marcia. Si
rischia di bruciare il motore.
6. Non collegare mai più di un motore
ad un singolo interruttore e neppure un solo motore a più interruttori.
7. La sicurezza elettrica di questo
motoriduttore si ha quando è correttamente collegato ad un efficace impianto di messa a terra,
eseguito attenendosi alle norme
previste sulla sicurezza.
SCHEMI DI COLLEGAMENTO ELETTRICO
Interruttore unipolare
Linea
Azzurro
L1 (fase)
N (neutro)
Messa a terra
Interruttore bipolare
Linea
Marrone
Nero
L1 (fase)
Azzurro
N (neutro)
Messa a terra
Linea
Selettore a chiave o a leva
Azzurro
L1 (fase)
Marrone
N (neutro)
Nero
Messa a terra
CALCOLO TEORICO DEL MOTORE PER IL SOLLEVAMENTO DELLA TAPPARELLA
Per determinare il motore più consone al proprio manufatto, bisogna ricavare la quadratura della tapparella e moltiplicare per il
coeffiente del prospetto in seguito riportato. Il numero che ne verrà, sarà la portata del motoriduttore. Se la misura dovesse essere
intermedia tra una portata e l’altra del motoriduttore, bisogna utilizzare quella superiore.
Nel calcolo, attenersi all’altezza della tapparella da motorizzzare. Saranno calcolati gli attriti delle guide e il maggiore peso dovuto
allo sfasamento dell’asse con la tapparella.
Altezza tapparella
Cm 150
Cm 200
Cm 250
Cm 300
Plastica
7
8
9
10
Alluminio
7
8,5
9,5
10,5
Legno
11
12
13,5
15
Acciaio
13,5
14,8
16,3
18
CALCOLO TEORICO PER LA SCELTA DEL MOTORE A
BRACCIA ESTENSIBILE
Tra parentesi, numero braccia estensibili.
106
Tabella 1
Esempio: Per una tapparella in plastica, 2mx2m
= 4m2, si moltiplica per il coefficente 8 e si ottiene
4x8=32, quindi si utilizza il motoriduttore con una
portata max. senza attriti di 50 Kg
Sporgenza
Tabella 2
Larghezza tenda
Cm 300
Cm 400
Cm 500
Cm 600
Cm 700
Cm 800
Cm 900
Cm150
30
30
50
50
70
70 (3)
90 (4)
Cm 200
30
50
50
70
70
70 (3)
90 (4)
Cm 250
50
50
70
70
70
90 (3)
90 (4)
Cm 300
==
50
70
70
70
90 (3)
90 (3)
Cm 350
==
==
70
70
90
90 (3)
90 (3)
SERIE ZV
CENTRALINA ELETTRONICA PER TAPPARELLE
Art. ZVC1
Caratteristiche generali
Centralina di comando con ricevitore radio a 433 MHz, per motori tubolari per tapparelle serie ZV; max. capacità di sollevamento
100Kg (diametro tubo ø60).
Caratteristiche tecniche
Alimentazione: 230Va.c. (+6% -10%)
Frequenza: 50-60 Hz
Carico massimo motore: 345W
Assorbimento massimo motore: 3A
Temperatura di funzionamento: -20 ÷+55°C
Fusibile di protezione: 3,15A AL
Portata rele: 6A 250Vc.a.
Grado di protezione: IP30
Dimensioni contenitore (lxhxp): 70x115x50 mm (4 moduli DIN)
11
5
Specifiche di progetto e dettagli di funzionamento generale
La centralina può essere azionata da un radiocomando a 433MHz oppure da una serie di pulsanti collegati ai morsetti della scheda.
Impostazione dei tempi di lavoro: l’apparecchiatura è fornita con la funzione di sicurezza garantita dalla impostazione dei tempi di
salita e di discesa. Il tempo programmabile è da 1 a 255 secondi.
Funzione Apri/Stop/Chiudi: avviato il motore in una direzione (per esempio Apri), premendo una seconda volta lo stesso pulsante il
motore si ferma (STOP) e con un successivo comando il motore riparte nella stessa direzione. Se in fase di apertura si preme il tasto
opposto (funzione chiudi), il motore si ferma e con un successivo comando, dello stesso tasto, il motore riparte in direzione opposta (chiudi).
Il contatto SI è un contatto di sicurezza e quindi deve essere sempre N.C. (normalmente chiuso). Se tale contatto viene interrotto il
motore rimane bloccato. Una volta ripristinato il contatto si può azionare l’automazione con un nuovo comado.
Installazione meccanica
È possibile fissare la centralina con 2 viti oppure ad una barra DIN (4 moduli).
Installazione elettrica
La centralina è alimentata a 230V c.a. 50-60 Hz ed è protetta da un fusibile di 3,15A L 250 (F1).
L’apparecchiatura è spovvista di interruttore di alimentazione. Collegare un’interruttore di sicurezza tra la rete e l’apparecchiatura in
conformità alle normative vigenti.
1. La posa in opera, i collegamenti elettrici e le regolazioni devono essere effettuati a “Regola d’arte”, assicurarsi che i dati di targa
siano rispondenti a quelli della rete elettrica e accettarsi che la sezione dei cavi di collegamento sia idonea ai carichi applicati.
In caso di dubbio rivolgersi a personale qualificato.
L’interruttore che aziona l’apparecchio deve essere installato a vista ad un’altezza non superiore a 1,5 m e lontano da oggetti in
movimento.
2. Non installare il prodotto in ambienti a pericolo di esplosione o disturbati da campi elettromagnetici. La presenza di gas o fumi
infiammabili costituisce un grave pericolo per la sicurezza.
3. Assicurarsi che sia presente a monte dell’apparecchio un dispositivo di sezionamento con distanza di apertura tra i contatti di
almeno 3 mm
MR1
PRI
MR2
AP - CH
MR3
TC CM TA
MR4
- AN SI SI
Morsetto per l’alimentazione della scheda 230 Va.c.
230V = fase di alimentazione
0 = neutro di alimentazione
Morsetto per il collegamento del motore
AP = morsetto di apertura
- = comune
CH = morsetto di chiusura
Morsetto per il collegamento comandi
TC = morsetto per la chiusura
CM = comune
TA = morsetto per l’apertura
Morsetto accessori
- = morsetto per il collegamento della massa dell’antenna
AN = morsetto per il collegamento del segnale dell’antenna 433MHz
SI = morsetto di sicurezza, contatto N.C.
107
SERIE ZV
COLLEGAMENTI DELLE MORSETTIERE
APN AP C0 CH CHN
PRI
TC CM TA - AN SI SI
Rete 2x1,5 mm2
230 Va.c. 50-60Hz
Contatto N.C.
RG58
3x1,5mm2
3x1,5mm2
(ZD03)
Pulsante (uomo presente)
Motore
(ZL43)
Antenna
433 MHz
Motore
ZV
ZV
Programmazione del radiocomando
La programmazione del codice del radiocomando avviene con l’autoapprendimento e si esegue nel seguente modo.
In fase di programmazione del codice togliere il ponticello (TIME).
1. Premere il pulsante di programmazione fino a quando si accende il relativo led giallo di programmazione.
2. Premere il tasto di sinistra del radiocomando e mantenerlo premuto fino a quando il led di programmazione non inizia a lampeggiare. Rilasciare poi il tasto del radiocomando
3. Attendere lo spegnimento del led di programmazione (~5 sec.)
A questo punto la centralina è pronta a funzionare. Il tasto di sx attiverà la salita della tapparella, il dx la discesa (per i radiocomandi a 4 tasti è possibile effettuare l’autoapprendimento anche degli altri due tasti).
Ogni volta che si inserisce un nuovo codice radio si cancella quello precedente.
IMPOSTAZIONE DEI TEMPI DI SALITA E DISCESA DELLA TAPPARELLA (in funzione di sicurezza):
Una volta effettuato l’autoapprendimento del codice del radiocomando è necessario programmare i tempi di salita e discesa della
tapparella.
L’impostazione del tempo di salita o discesa è utile sia come sicurezza nel caso di non intervento dei “fine-corsa” (rotti o a causa di
un ostacolo che ne impedisce il raggiungimento), sia per altre particolari necessità (ad esempio per effettuare, alla prima pressione
del tasto, solo la mezza salita della tapparella).
È possibile programmare un solo tempo per volta (attenzione i tempi restano in memoria fino a che non vengono cambiati).
1. Chiudere la tapparella
2. Inserire il ponticello “TIME”;
3. premere il pulsante PS1 della scheda ricevente, il led giallo si accende in modo stabile;
4. premere il tasto del radiocomando relativo all’apertura (chiusura), fare attenzione nella posizione nella posizione dei cavi in APCH, il led inizia a lampeggiare (1 secondo per ogni lampeggio);
5. Quando la tapparella raggiunge il fine corsa meccanico si ferma, premere il pulsante PS1 dopo qualche secondo, il led si accende in modo stabile e dopo si spegne.
6. Per la programmazione della chiusura seguire le indicazioni dal punto 3;
7. al termine dell’operazione togliere il ponticello “TIME”.
Con il tasto sinistro del radiocomando si può fare l’apertura con il destro la chiusura della tapparella.
N.B. Per avere l’apertura e la chiusura tramite il tempo impostato dalla centralina, bisogna regolare i fine corsa meccanici della tapparella ad un tempo maggiore.
COLLEGAMENTO DI DUE MOTORI CON UN UNICO COMANDO MANUALE
Scheda ZVC1
1° motore
TC CM TA
TC CM TA
Scheda ZVC1
2° motore
Comando: l’azionamento dei motori si ottiene mantenendo premuto il pulsante di comando.
N.B. Utilizzare pulsanti a ritorno automatico
108
SERIE ZV
COLLEGAMENTO PER COMANDO INDIVIDUALE DEI MOTORI OPPURE COMANDO GENERALE SIMULTANEO DI TUTTI I
MOTORI COLLEGATI IN LINEA
Schema unifilare
ZVC1
1° motore
ZVC1
2° motore
ZVC1
Comando
1° motore
Comando
2° motore
Comando
3° motore
Comando
generale
Attenzione al carico massimo e risultante dalla somma del carico assorbito dei singoli motori.
Per il collegamento dei primi due motori seguire lo schema (ripetere gli stessi collegamenti per successivi motori).
ZVC1
1° motore
ZVC1
2° motore
Agli altri
motori
TC CM TA
TC CM TA
D
D- 1N4004
(diodi in dotazione
con la centralina)
Comando
1° motore
D
Comando
1° e 2° motore
Comando
2° motore
109
MODULI RADIO SERIE ZC
MODULO A 1 O 4 CANALI PARTI IN COMUNE
CARATTERISTICHE GENERALI
I moduli con ricevitore (Art. ZC52, ZC48) o senza (Art. ZC62, ZC64) in custodia DIN
a 4 moduli, offrono un’elevata sicurezza e costanza di funzionamento nelle più svariate situazioni, quali comando di cancelli automatici, luci perimetrali, sistemi di
sicurezza, ecc.
Il modulo deve essere posto in un ambiente protetto dagli agenti atmosferici.
Dimensioni:
CARATTERISTICHE TECNICHE
ALIMENTAZIONE
12÷15V (c.c.-c.a. per Art. ZC48, ZC52 e
c.c. per ZC62, ZC64)
SENSIBILITA’
0,5 mV
TEMPERATURA DI FUNZIONAMENTO -20°C ÷60°C
PORTATA CONTATTO RELE’
1A 24V c.c /120V a.c.
11
5
AVVERTENZE:
La corretta installazione dell’antenna è fondamentale ai fini della portata:
1. venga installata in una posizione, la più alta possibile.
2. venga posta lontana da muri con masse metalliche.
3. il collegamento deve essere con cavo coassiale (RG58) nel caso di ZC52 o ZC48.
4. il collegamento deve essere con cavo 3 x 0,5mm2 (max. 10m) nel caso di modulo ZC62 o ZC64.
MODULO CON RICEVITORE RADIO 433,92 MHz A 1 O 4 CANALI (Art. ZC52 - Art. ZC48)
RG58
INGRESSO ANTENNA ZL43 (con 3 metri di cavo RG58 in dotazione)
CALZA
SEGNALE
CODICE PERSONALE DA
RIPORTARE UGUALE AL
CODICE DEL RADIOCOMANDO ART. ET03 O ET04.
ZL43 (433 MHz)
Uscita contatto canale N.A.
110
SCHEDA DI COLLEGAMENTO DELLA SERIE AMPLIFICATA
MODULO SENZA RICEVITORE A 1 O 4 CANALI (Art. ZC62 - Art. ZC64)
Ingresso cavo 3 x 0,5 mm2
per il collegamento del
ricevitore
posizionato
all’interno dell’antenna.
Art. EL04 a 40 MHz
Art. EL08 a 433,32 MHz
Art. EL11 a 868 MHz
CODICE PERSONALE
DA
RIPORTARE
UGUALE AL CODICE
DEL RADIOCOMANDO
ART. ET03, ART. ET04
a 433,92 MHz oppure
ART. ET08 a 868,35
MHz - ART. ET02 a
40,665 MHz
3 x 0.5 mm2
-
+
EL04 (40 MHz)
EL08 (433 MHz)
EL13 (868 MHz)
Uscita contatto canale N.A.
Collegamento antenne con ricevitori universali
RICEVITORE UNIVERSALE
A 4 MODULI DIN
Art. ZC62 (ad 1 canale)
Art. ZC64 (ad 4 canali)
Contatto/i d’uscita
ANTENNE CON SUPPORTO A
MURO E RICEVITORE RADIO
Art. EL04
Art. EL08
Art. EL13
(40,665 MHz)
(433,92 MHz)
(868,35 MHz)
2
3x0,5mm (fino a 10m)
12Vc.c.
111
SERIE ECR
RICEVITORE A 4 CANALI ROLLING-CODE ART. ECR1 - 433 MHz
1. CARATTERISTICHE GENERALI
L’art ECR1 è una centralina di ricezione (ricevitore/decoder Rolling -Code) per la realizzazione di un sistema di controllo e di comando per cancelli automatici, luci perimetrali, ecc..
La centralina Rolling-code decodifica ed accetta un codice criptato trasmesso da uno o più Radiocomandi Rolling-Code, art. ETR1.
2. CARATTERISTICHE TECNICHE
Alimentazione:
12V /24 V ac/dc
Frequenza di ricezione:
433,92 MHz
Alimentazione selezionabile tramite ponticello
Consumo a riposo
20 mA
Capacità memoria
400 utenti
Gestione dei codici dei trasmettitori tramite pro-
N. relè di uscita
4
grammatore Art.950B.
N.A. (normalmente aperti)
Funzionamento relè
Monostabile/bistabile/Temporizzato
Tre scale di temporizzazione: sec, min e decine
Portata relè
1A 24V
Segnalazioni
Led Rossi
Temperatura di funzionamento
-20 °C /+ 50 °C
di minuti.
Grado di protezione
IP x4
Dimensioni
118x87x56 mm
3. INSTALLAZIONE MECCANICA
Togliere le viti dalla parte inferiore del ricevitore e togliere il coperchio. Il fissaggio della base del ricevitore può essere effettuata
direttamente a parete oppure in corrispondenza di una scatola da incasso da tre moduli standard.
Per l’uso esterno il passaggio dei cavi deve essere effettuato utilizzando, nelle apposite sedi, dei pressatavi tipo PG7.
4. INSTALLAZIONE ELETTRICA – COLLEGAMENTI
Uso interno
L’utilizzo del ricevitore in ambienti chiusi può essere effettuato utilizzando la sua antenna interna, in tal caso verificare che il ponticello ANT sia inserito;
Uso esterno
Nel caso di utilizzo esterno si può utilizzare l’antenna, art. ZL43, accordata a 433 MHz con 3 metri di cavo coassiale, RG58, in
dotazione. In questo caso bisogna disinserire il ponticello ANT;
Tipologia di Alimentazione
Il ricevitore può essere alimentato con quattro differenti alimentazioni (12V ac, 12V dc, 24V ac e 24V dc) :
-
nel caso di alimentazione a 12V dc verificare che sia inserito il ponticello lato 12dc (di serie impostato in laboratorio);
nel caso di alimentazione a 24V ac/dc o 12V ac verificare che sia inserito il ponticello lato 24/12ac;
La morsettiera di collegamento del ricevitore all’impianto del sistema è suddivisa in tre sezioni funzionali secondo lo schema della
morsettiera di seguito riportata:
-
I sezione:
II sezione:
III sezione:
gruppo morsetti relè (A, B, C e D);
gruppo morsetti d’antenna ( linea antenna e relativo morsetto di terra );
gruppo morsetti di alimentazione e comunicazione seriale:
1) linea di alimentazione a 12 V (ac/dc) morsetti: 12 e morsetto -/~ ;
2) linea di alimentazione a 24V (ac/dc) morsetti: 24 e morsetto -/~ ;
3) linea di comunicazione seriale su morsetto COM con riferimento alla terra del morsetto d’antenna;
I sezione
A1
A2
B1
II sezione
B2
A
N
T
G
N
A
III sezione
+
~
12
24
I sezione
C
O
M
C1 C2 D1 D2
5. FUNZIONAMENTO
Il ricevitore RollingCode dispone di due pulsanti e cinque led per le operazioni di programmazione ed attivazione delle normali funzionalità:
“RST” : Pulsante di RESET del ricevitore e conseguentemente un annullamento di eventuali comandi in corso;
“LRN” : Pulsante per attivare la procedura di autoapprendimento (LEARNING) di nuovi trasmettitori da memorizzare o per
selezionare la procedura di cancellazione di tutti i trasmettitori memorizzati nel ricevitore;
Led
Led
Led
Led
Led
112
A:
B:
C:
D:
LRN :
visualizza l’attivazione del contatto relè A
visualizza l’attivazione del contatto relè B
visualizza l’attivazione del contatto relè C
visualizza l’attivazione del contatto relè D
visualizza le operazioni effettuate tramite il pulsante LRN,
il reset effettuato tramite il pulsante RST e la modalità di
programmazione parametri tramite il programmatore 950B;
Disposizione
geometrica dei
led sulla scheda
A
B
LRN
C
D
SERIE ECR
5.1 Autoapprendimento codici utente
La centralina di ricezione RollingCode, tramite il pulsante “RST”, permette l’attivazione della procedura di autoapprendimento codici utente: in questo modo risulta in grado di riconoscere solo Radiocomandi RollingCode il cui identificativo (Serial Number) è stato
precedentemente inserito nella tabella di riconoscimento della sua memoria interna. La centralina permette la memorizzazione fino
a 500 utenti .
5.2 Procedura di autoapprendimento del codice trasmesso
- Premere il tasto LRN per qualche istante, in tal caso il led rimane acceso in attesa di ricevere un nuovo codice da parte del primo
o successivo Radiocomando;
- premere il pulsante PLS 1 del radiocomando che si vuole memorizzare nel ricevitore, dopo un breve intervallo di tempo il led LRN
si spegnerà, indicando l’avvenuta memorizzazione del codice del radiocomando.
Se non si effettua alcuna operazione di memorizzazione codice di un radiocomando dopo circa 18 secondi il led LRN si spegne
indicando l’uscita automatica dalla procedura di autoapprendimento.
PLS 2
PLS 4
PLS 1
PLS 3
6. Parametri / Configurazione programmabili tramite Programmatore 950B
Per la centralina ricevitore RollingCode è prevista la modalità di programmazione tramite programmatore Art. 950B: risulta possibile aggiornare la modalità di funzionamento dei quattro relè ed eseguire delle operazioni di aggiunta od eliminazione di codici/radiocomandi.
Parametri programmabili:
- per ogni relè: modalità (bistabile/monostabile), scala di temporizzazione (sec/minuti/decine minuti) e valore di temporizzazione
del contatto;
- modalità di intervento sul codice trasmettitore;
- locazione fisica su cui effettuare l'operazione (cancellazione, scrittura, ecc.);
6.1 Impostazione funzioni
Inserendo il programmatore ELVOX Art. 950B, tramite l’apposito cavo per la connessione via plug, risulta possibile effettuare la programmazione dei parametri funzionali dei quattro relè disponibili del ricevitore; possono essere programmati in modo da effettuare
delle attuazioni secondo la corrispondenza scelta tra tasto del radiocomando e relativo relè attivabile del ricevitore.
Nota: dopo l’inserimento del programmatore tramite l’apposito cavo a plug telefonico attendere lo spegnimento del led LRN (circa
cinque sec.) prima di procedere con le operazioni di programmazione.
Collegando il programmatore 950B, tramite opportuno cordone di collegamento, alla presa plug del
ricevitore dopo alcuni istanti verrà visualizzato sul display la scritta:
ELVOX
950B
<< PLUG >>
Con il tasto
PRG
del programmatore selezionare il menù di programmazione:
PROGRAM. PARAM.
e confermare successivamente con il tasto
: tale operazione porta la scheda ricevitore nello stato di programmazione (visualiz-
zato da un lampeggio continuo del led LRN ), la successiva pressione del tasto
mazione parametri con la scritta sul display del programmatore:
conferma lo start alla procedura di program-
Pgm.Tecnica
ECR1
Per selezionare e modificare i parametri relativi alla password di accesso, alle modalità di attivazione dei quattro relè del ricevitore
(A, B, C e D) o di memorizzazione dei codici dei radiocomandi basterà con successive pressioni del tasto
o
scorrere la
lista dei parametri elencata in precedenza e con la tastiera numerica impostare il valore voluto secondo gli intervalli dei valori significativi per i parametri indicati in precedenza e premere successivamente il tasto
o
per confermare il valore scritto e pas-
sare automaticamente al parametro successivo. Per uscire dalla modalità di programmazione parametri premere il tasto
cessivamente scollegare il programmatore dalla scheda ricevitore.
e suc-
113
SERIE ECR
6.2 Parametri di programmazione
PSW : parametro con valori significativi nell’intervallo (1 : 9999) : visualizza il valore numerico della password di accesso ai parametri del ricevitore (valore di default: 0123);
SHT : parametro con valori significativi nell’intervallo (0 : 3) permette di variare la corrispondenza tra tasto (PLS) del radiocomando e relativo relè (REL) attivabile del ricevitore secondo la seguente tabella di corrispondenza:
Parametro
Relè
SHT
A
B
C
D
0
PLS 1
PLS 2
PLS 3
PLS 4
1
PLS 4
PLS 1
PLS 2
PLS 3
2
PLS 3
PLS 4
PLS 1
PLS 2
3
PLS 2
PLS 3
PLS 4
PLS 1
dove PLS x = pulsante x del radiocomando.
PMA :
parametro relativo alla modalità di funzionamento dell’relè A:
PMA = 0
modalità monostabile (valore di default) ;
PMA = 1
modalità bistabile [con limite di tempo prefissato = 255* (decina minuti)]
PMA = 2
modalità bistabile (senza limite di tempo)
DTA :
parametro relativo alla dimensione temporale del tempo di attivazione del relè A:
DTA = 0
scala temporale di attivazione in secondi (valore di default);
DTA = 1
scala temporale di attivazione in minuti ;
DTA = 2
scala temporale di attivazione in decine di minuti ;
VTA :
parametro relativo al valore numerico del tempo di attivazione impostato secondo la scala temporale scelta con il
parametro precedente DTA:
intervallo valori ( 0 : 255 ), (0 valore di default );
I tre parametri sopra descritti vengono ripetuti analogamente per gli altri rimanenti relè B, C e D.
Riassunto dell’Impostazioni di fabbrica (valori di default)
Relè
Parametri
PM
DT
VT
SHT
A
PMA = 0
DTA = 0
VTA = 0
0
B
PMB = 0
DTB = 0
VTB = 0
C
PMC = 0
DTC = 0
VTC = 0
D
PMD = 0
DTD = 0
VTD = 0
Esempio di programmazione parametri relativi ad ogni relè
Si vuole programmare il relè A con 15 sec di attuazione, il relè B con 5 minuti di attivazione, il relè C con 1h e 30minuti ed infine il relè D in modalità bistabile. I parametri devono essere impostati come segue:
Relè
A
Parametri
PM
DT
VT
SHT
PMA = 0
DTA = 0
VTA = 15
0
B
PMB = 0
DTB = 1
VTB = 5
C
PMC = 0
DTC = 2
VTC = 9
D
PMD = 1
DTD = 0
VTD = 0
Nota:
- quando si imposta un relè in modalità bistabile con PMx=1 (con x=A o B o C o D), i parametri DT e VT non sono più significativi (in quanto il relè
in caso di attivazione verrà disabilitato dopo un tempo limite pari a 255 * (decina di minuti) );
- nel caso si utilizzi il parametro PMx=2 l’attuatore funziona in modalita bistabile senza limitazioni di tempo: in quest’ultimo caso l’attuatore, se attivato in precedenza, rimarrà attivo fino a nuova disattivazione da parte dell’utente ottenuta con una successiva pressione del tasto corrispondente
del trasmettitore.
- durante la scelta della scala temporale l’errore di precisione risulta pari ad una unità della scala impostata ;
- durante la procedura di programmazione parametri viene disabilitata la ricezione dal modulo radio: il ripristino delle normali funzionalità del ricevitore si ottiene tramite l’uscita dalla fase di programmazione (tasto di exit:) o allo scadere del tempo di attesa programmazione parametri (circa
60 sec, ripristinabili ad ogni pressione di un tasto significativo del programmatore);
114
SERIE ECR
6.3 Gestione codici utente (Radiocomandi) tramite il programmatore 950B
Il ricevitore prevede due ulteriori parametri con i quali effettuare alcune operazioni sui codici dei trasmettitori previsti per il sistema
Rolling Code, la gestione di tali parametri è analoga a quanto descritto per quelli relativi ai quattro relè della centralina di ricezione:
TYP :
TYP = 0
TYP = 1
TYP
TYP
TYP
TYP
=
=
=
=
VAL :
2
3
4
5
parametro relativo alla tipologia delle operazioni da effettuare sui codici dei radiocomandi da inserire o modificare
nella tabella di memoria del ricevitore:
modalità off (default) : non è attiva alcuna modalità funzionale relativa alla tabella dei codici dei radiocomandi;
lettura numero totale codici Serial Number ID (SNI) memorizzati nella tabella del ricevitore (valore disponibile nel
parametro seguente VAL);
lettura posizione in memoria dell’ultimo codice SNI ricevuto (valore disponibile nel parametro seguente VAL);
scrittura di un nuovo codice SNI nella locazione in tabella indicata dal parametro VAL;
cancellazione di un codice SNI nella locazione in tabella indicata dal parametro VAL;
cancellazione di tutti i codici SNI nella tabella del ricevitore;
valore in lettura o scrittura a seconda delle impostazioni fissate dal parametro precedente TYP;
1. Lettura posizione in memoria dell’ultimo codice SNI ricevuto (TYP=2):
la conoscenza della posizione fisica del radiocomando, in memoria del ricevitore, permette la sua eventuale cancellazione.
- Inserire il valore 2 nel parametro TYP;
- Uscire dalla fase di programmazione (tasto di exit: ) senza sconnettere il programmattore;
- Premere uno dei tasti del radiocomando per effettuare la trasmissione;
- Aspettare il completamento dell’attuazione;
- Entrare di nuovo in procedura programmazione parametri, il valore riportato dal parametro VAL contiene il valore della posizione
in memoria occupata dal radiocomando appena attivato.
2. Scrittura di un nuovo codice SNI (TYP=3):
La procedura di scrittura di un codice SNI sulla memoria del ricevitore avviene utilizzando la stessa modalità indicata nel paragrafo
“Procedura di autoapprendimento del codice trasmesso” solo che l’operazione viene effettuata unicamente nella posizione indicata dal parametro VAL.
3. Cancellazione di un codice SNI (TYP=4):
La procedura di cancellazione di un codice SNI dalla memoria del ricevitore avviene utilizzando la stessa modalità indicata in seguito nel paragrafo “Procedura di cancellazione totale dei codici presenti nel ricevitore” solo che l’operazione viene effettuata unicamente nella posizione indicata dal parametro VAL .
4. Cancellazione di tutti i codici SNI (TYP=5):
La procedura di cancellazione di tutti i codici SNI dalla memoria del ricevitore avviene utilizzando la stessa modalità indicata in seguito nel paragrafo “Procedura di cancellazione totale dei codici presenti nel ricevitore” .
Nota: un esempio pratico dell’utilizzo dei comandi/parametri sopra riportati è la sostituzione di un codice con un altro in una
posizione predefinita, la conoscenza della posizione fisica (TYP = 2) dei trasmettitori da mantenere in memoria (nel caso di un
numero ridotto) permette di localizzare la posizione (numero) del trasmettitore che si vuole togliere dalla memoria del ricevitore (TYP
= 4). Analogamente nella stessa posizione su cui in precedenza è stato cancellato un codice e possibile memorizzare un nuovo
codice differente tramite il comando TYP =3.
6.4 Procedura di cancellazione dei codici presenti nel ricevitore tramite il programmatore 950B
Dopo aver premuto per un istante il tasto RST, attendere lo spegnimento e la successiva riaccensione del led LRN (tempo di accensione circa 5 sec.): durante tale tempo di accensione del led premere il tasto LRN per almeno 5 sec. ed attendere lo spegnimento
del led di programmazione, rilasciare il tasto, a questo punto il led LRN visualizzerà con due rapidi lampeggi l’attivazione della procedura di cancellazione di uno o tutti i codici dei radiocomandi in memoria del ricevitore RollingCode (la cancellazione verrà effettuata in base al valore scritto in precedenza tramite il programmatore 950B sul parametro TYP: se TYP=4 singolo codice da cancellare in posizione di memoria indicata da VAL o TYP=5 cancellazione di tutti i codici dei radiocomandi in tabella): il ricevitore durante
un tempo indicato da un lampeggio ricorsivo del led di programmazione cancellerà dalla memoria interna il singolo radiocomando o
tutti i radiocomandi in precedenza memorizzati .
6.5 Procedura di ripristino della password al valore di fabbrica tramite il programmatore 950B
Il ricevitore prevede la possibilità di ripristinare il codice di accesso (password) relativo ai parametri funzionali qualora venisse dimenticata o annullata la password precedentemente impostata.
Premere il tasto RST e successivamente con tale tasto premuto premere il tasto LRN, rilasciare il tasto RST mantenendo il tasto
LRN premuto: il led LRN rimane acceso, rilasciare il tasto LRN ed attendere la riaccensione del led LRN; durante tale tempo di
accensione del led premere il tasto LRN per almeno 5 sec. ed attendere lo spegnimento del led, rilasciare il tasto, a questo punto il
led LRN visualizzerà con quattro rapidi lampeggi l’attivazione della procedura di ripristino della password con il valore originario di
laboratorio (valore default).
Nota: se in precedenza il ricevitore aveva la password di default la procedura di ripristino sopra descritta non ha effetto ( in tal caso
non viene visualizzata la segnalazione dei quattro rapidi lampeggi del led LRN).
115
ACCESSORI SERIE EL
LAMPEGGIANTE CON ANTENNA E RICEVITORE
Art. EL01 a 40MHz - Art. EL09 a 433MHz - Art.
EL11 a 868MHz
50
LAMPEGGIANTE CON ANTENNA, RICEVITORE E SUPPORTO A PARETE
Art. EL02 a 40MHz - Art. EL10 a 433MHz - Art. EL12 a 868MHz
56
50
CARATTERISTICHE TECNICHE:
- Alimentazione: 14V c.c. proveniente da
centraline serie "EC" oppure da automazione scorrevole serie "ES".
- Antenna incorporata.
- Ricevitore radio 40 MHz, 433 MHz o 868
MHz incorporato da collegare con cavo
3x0,5 mm2 alle schede.
Dimensioni (LxHxP) mm
EL01:
79x264x139
EL02:
79x301x139
EL09:
79x245x139
EL10:
79x282x139
EL11:
79x154x139
EL12:
79x191x139
Utilizzare lampade con attacco mignon tipo E1414V 5W (3C). La distanza massima di copertura
del ricevitore radio in condizioni ottimali è di
circa 80m Tale distanza può essere influenzata
da fattori ambientali. La lunghezza del cavo
ZX64 deve essere compresa tra i 3 e 15 metri.
Per avere una migliore ricezione si consiglia di
posizionare il lampeggiante (antenna) in una
posizione visibile dai punti di comando.
ATTENZIONE!!
Schema di collegamento per
lampeggianti serie EL, con ricevente a 3 conduttori, e scheda
di comando art. ZC24 e art.
ZC25
Collegamenti scheda ricevente:
- Morsetto (+) con il morsetto n°27 (+) della scheda.
- Morsetto (-) con il morsetto (0) della scheda lampeggiante.
- Morsetto (V) con il morsetto n°32 (+12V) della
scheda.
ATTENZIONE!!
Schema di collegamento per
lampeggianti serie EL, con ricevente a 3 conduttori, e scheda
di comando art. EC25.
Collegamenti scheda ricevente:
- Morsetto (+) con il morsetto n°26 (+ANT) della scheda.
- Morsetto (-) con il morsetto n°25 (-GND) della scheda.
- Morsetto (V) con il morsetto (14V) della scheda lampeggiante.
116
ACCESSORI SERIE ET
ANTENNE
Art. EL04 - 40 MHz
Art. EL08 - 433 MHz
Art. EL13 - 868 MHz
CARATTERISTICHE GENERALI
1. Antenna dotata di ricevitore a 40 MHz, 433 MHz o 868 MHz che permette di migliorare la portata di ricezione.
2. Il collegamento con due fili permette di allontanare l’antenna, dalla centralina di comando, in posizioni più
favorevoli in modo da ottimizzare la ricezione.
3. La lunghezza del cavo deve essere compresa tra i 3 e i 15 metri.
L’antenna amplicata può essere collegata solo con le nuove schede Art. ZC24 (1 o 2 motori), EC25 (1 motore)
e i moduli 1 (ZC62) o 4 (ZC64) canali.
INSTALLAZIONE
1. Togliere la base dell’antenna.
2. Effettuare i collegamenti al circuito
3. Chiudere la base con le viti e avvitare l’antenna.
4. Fissare il supporto dell’antenna amplificata alla parete applicando dei tasselli.
Schema di collegamento per lampeggianti serie EL, con ricevente a 3 conduttori, e scheda di comando art. ZC24 e art. ZC25
Collegamenti scheda ricevente:
- Morsetto (+) con il morsetto n°27 (+) della scheda.
- Morsetto (-) con il morsetto n°26 (-) della scheda.
- Morsetto (V), con il morsetto n°32 (+12V) della scheda.
Schema di collegamento per antenne serie EL, con ricevente a 3 conduttori,
e scheda di comando art. EC25.
Collegamenti scheda ricevente:
- Morsetto (+) con il morsetto n°26 (+ANT) della scheda.
- Morsetto (-) con il morsetto n°25 (-GND) della scheda.
- Morsetto (V), con il morsetto n°7 (+12) della scheda.
RADIOCOMANDI
Art. ET02 (2 canali) 40,665 MHz
Art. ET03 (2 canali) - Art. ET04 (4 canali) 433,92 MHz
Art. ET08 (4 canali) 868,35 MHz
CARATTERISTICHE
Radiocomando con stabilizzatore di frequenza
SAW Resonator a 2 e 4 canali, con frequenza di
lavoro di 40,665, 433,92 o 868,35 MHz.
Alimentazione a batteria 12 V c.c..
Dimensioni: 77x40x17,5 mm
Programmazione del 1° - 2° - 3° - 4° canale
1. Inserire in "MEMO" il JMP1 della centralina
di comando Elvox. Il lampeggiante si accenderà dopo circa 1 sec (vedi Fig. 1/ET).
2. Aprire il coperchio (Fig. 2/ET) e disporre i
contatti del dip switch a piacimento (Fig.
3/ET).
3. Mantenere premuto il pulsante PS1 della
centralina di comando e contemporaneamente premere il pulsante del radiocomando
che si vuole attivare finchè il lampeggiante si
sarà spento e successivamente riacceso.
Il codice è stato ora memorizzato.
4. Rilasciare il pulsante del radiocomando.
5. Rilasciare il pulsante PS1.
6. Nel caso che si voglia attivare i restanti pulsanti ripetere l'operazione dal punto 2.
Questa procedura andrà effettuata per ogni
tasto.
7. Riporre in "OFF" il JMP1 della centralina di
comando Elvox (vedi Fig. 4/ET).
Sostituzione della batteria del radiocomando
Agire sul coperchio (Fig. 2/ET). Sostituire la batteria assicurandosi che i contatti del portabatteria siano puliti. La batteria da utilizzarsi nei radiocomandi è del tipo 23A a 12V c.c.
Fig. 1/ET
Fig. 3/ET
Fig. 2/ET
Fig. 4/ET
117
ACCESSORI SERIE ETR
RADIOCOMANDI
Art. ETR1 - 433 MHz
RADIOCOMANDO A 4 CANALI ROLLING CODE
CARATTERISTICHE TECHNICHE
Il radiocomando, art. ETR1, trasmette la codifica di sicurezza Rolling sulla frequenza 433,92 MHz.
Portata 50/100 m
Alimentazione batteria: 2x3V (CR 2016)
Dimensioni: 36x64x11,5 (mm)
SOSTITUZIONE BATTERIA
Con batteria scarica il led roso inizia a lampeggiare. Per sostituirle togliere la vite di fissaggio (A) ed aprire il coperchio. Rimuovere
la batteria e sostituirla rispettando la polarità.
A
118
ACCESSORI SERIE EF
FOTOCELLULE ALL’INFRAROSSO
Art. EF01
DA INCASSO
Art. EF02
DA COLONNINA ELVOX
CARATTERISTICHE GENERALI
Fotocellula a raggi infrarossi modulati. Il contenitore esterno ha una elevata resistenza meccanica agli agenti atmosferici. Le sue ridotte dimensioni rendono semplice l'installazione anche in impianti non predisposti
per le fotocellule.
CARATTERISTICHE TECNICHE
50 m nominali. In presenza di pioggia, nebbia,
PORTATA:
polvere o per un cattivo allineamento la portata può ridursi del 50 %.
12 V c.c.
ALIMENTAZIONE
1A 24Vc.c./120V c.a.
PORTATA CONTATTI
TEMPERATURA FUNZ.: - 15C° ÷ + 55°C temperatura esterna
3W
ASSORBIMENTO:
Parte sporgente 78 x 78 x 37
DIMENSIONI EF01:
Parte incassata ø 60 x 57 vedi fig. 1.
Ingombro totale: 78x78x94
Parte sporgente 78 x 78 x 61
DIMENSIONI EF02:
Parte incassata ø 60 x 24 vedi fig. 1.
Ingombro totale: 78x78x85
mm
mm
mm
mm
EF01
mm
mm
mm
mm
Fig. 2/EF
mm
EF01
mm
EF02
EF02
mm
mm
Fig. 1/EF
INSTALLAZIONE
1. Separare il contenitore da incasso dal corpo della fotocellula dopo aver tolto il
coperchio. Togliere il copri fotocellula inserendo e ruotando un cacciavite a
taglio largo nella fessura ricavata nel lato inferiore del coperchio.
2. Incassare il contenitore della fotocellula e applicare i tasselli al muro come indicato nella Fig. 2/EF.
3. Effettuare i collegamenti al corpo della fotocellula accorciando i fili alla loro
lunghezza minima.
4. Alimentare la centralina elettronica e controllare che la tensione di alimentazione delle fotocellule sia di 12V c.c.
5. Inserire e fissare con le viti in dotazione i corpi fotocellula TX e RX ai contenitori esterni.
EE01
o
EE02
Fig. 3/EF
ISTRUZIONI PER IL CENTRAGGIO DEL FASCIO (Fig. 4/EF)
1. Svitare leggermente la vite di fissaggio (vedi figura).
2. Orientare la fotocellula manualmente (vedi figura).
3. Riavvitare la vite di fissaggio.
- Eseguita la taratura della fotocellula controllare il funzionamento interrompendo più volte il fascio. Il led rosso della ricevente si deve accendere ed il relè
deve commutare. Dopo aver completato il collaudo posizionare il frontalino trasparente RX e TX.
- Controllare il funzionamento interrompendo più volte il raggio infrarosso.
Per l'installazione della versione per colonnina utilizzare le fotocellule articolo
EF02 (Fig. 3/EF).
Per l'alloggiamento della fotocellula nei muri in calcestruzzo, utilizzare la scatola
Art. ZX26.
119
ACCESSORI SERIE EF
ISTRUZIONI PER IL CENTRAGGIO DEL FASCIO E COLLEGAMENTO
Vite di fissaggio
Particolare per orientamento orizzontale e verticale
Led taratura su RX
Fig. 4/EF
COLLEGAMENTO DI UNA COPPIA DI FOTOCELLULE
Alla centralina
1 2 34 5
1 2
+12V morsetto N°32
-12V morsetto N°33
N.C. FOTOCELLULA morsetto N°24
COMUNE 1 morsetto N°22
COLLEGAMENTO DI DUE COPPIE DI FOTOCELLULE
Alla centralina
1 2 34 5
1 2 34 5
1 2
1 2
1 2 345
1 2 34 5
1 2
1 2
+12V morsetto N°32
-12V morsetto N°33
N.C. FOTOCELLULA morsetto N°24
COMUNE 1 morsetto N°22
COLLEGAMENTO DI DUE COPPIE DI FOTOCELLULE
FOTOCELLULA ESTERNA (1): Funzionamento in chiusura
FOTOCELLULA INTERNA (2): Funzionamento in apertura/chiusura
Alla centralina
+12V morsetto N°32
-12V morsetto N°33
COMUNE 1 morsetto N°22
MORSETTO N°24
MORSETTO N°25
120
ACCESSORI SERIE EF
FOTOCELLULE DA ESTERNO PARETE O DA COLONNINA
Art. EF04/S (VERSIONE CON SINCRONISMO)
FOTOCELLULA DA ESTERNO PARETE O DA COLONNINA
Descrizione
Fotocellula versione sincronizzata da esterno parete o da colonnina per la protezione della corsa di cancelli e accessi automatizzati. Costituita da un ricevitore (RX) e da un trasmettitore (TX) a raggi infrarossi modulati, con tensione di alimentazione e portata selezionabili. Il contenitore esterno ha una elevata resistenza meccanica ed agli agenti atmosferici, e le sue ridotte dimensioni rendono
semplice l’installazione.
N.B. È vietato l’uso per riflessione e l’installazione in superfici non rigide soggette a vibrazioni.
(EF04/S)
CARATTERISTICHE TECNICHE
Tecnologia: Interpolazione diretta TX-RX mediante raggio infrarosso modulato ad impulsi.
Alimentazione:
12 Vc.c./c.a. con il ponticello JP12 inserito (limiti 10-18Vc.a.)
24 Vc.c./c.a. senza il ponticello JP12 (limiti 18-32Vc.a.)
Assorbimento massimo:
a 12V: RX 46mA, TX(nom) 65mA, TX (sync) 37 mA
a 24V: RX 55mA, TX(nom) 54mA, TX (sync) 45 mA
Portata relè: 1A a 24Vc.c./120Vc.a.
Tempo di risposta: < 30ms
Angolo di rilevazione:
RX ±20° senza parabola e tubetto di riduzione
±5° con tubetto di riduzione
Angolo raggio emesso: TX: ±12°
Temperatura di funzionamento: -20°C ÷ + 55°C
Grado di protezione IP55
Portata massima:
10 m con il ponticello JP1 inserito
15 m senza il ponticello
N.B. La portata si può ridurre in presenza di fenomeni atmosferici: nebbia, pioggia, polvere ecc. e quando viene inserito il tubetto di
riduzione dell’angolo di ricezione.
Dimensioni (LxHxP): 60x89x36 mm
INSTALLAZIONE
Per consentire un perfetto allineamento posizionare il trasmettitore (TX) e il ricevitore (RX) in asse. Per ottenere un funzionamento
ottimale installare il ricevitore (RX) opposto ai raggi del sole o sorgenti luminose.
Inserendo i tubetti di riduzione, nei fotodiodi, al posto delle parabole si può ridurre l’effettivo angolo del raggio a ±5°, evitando così
le interferenze del sole e delle sorgenti luminose.
Da esterno parete
1) Inserire un cacciavite a taglio largo nella fessura ricavata nel lato inferiore del coperchio e con una semplice rotazione togliere il
coperchio copriviti (Fig. 1 - EF04/S).
2) Togliere le 2 viti di fissaggio e il coperchio copri fotocellula.
3) Fissare il contenitore della fotocellula in parete (Fig. 2 - EF04/S), applicando dei tasselli, cercando di ottenere l’allineamento
migliore utilizzando le dime di fissaggio.
4) Effettuare i collegamenti al corpo della fotocellula tenendo i fili più corti possibili (Fig. 3 - EF04/S).
Fig. 3 - EF04/S
Fig. 1 - EF04/S
60
Inserire il cacciavite
400÷600
mm
39 m
m
mm
Fig. 2 - EF04/S
121
ACCESSORI SERIE EF
Da colonnina
1) Inserire un cacciavite a taglio largo nella fessura ricavata nel lato inferiore del coperchio e con una semplice rotazione togliere il
coperchio copriviti (Fig. 1 - EF04/S).
2) Togliere le 2 viti di fissaggio e il coperchio copri fotocellula.
3) Togliere il coperchio della colonnina inserendo un cacciavite a taglio largo nella fessura ricavata lateralmente (Fig. 4 - EF04/S)
4) Sfilare la parte frontale della colonnina (Fig. 5 - EF04/S).
5) Passare i conduttori utilizzando i due fori laterali del contenitore ed effettuare i collegamenti del corpo della fotocellula tenendo
i fili più corti possibili (vedi Fig. 6 - EF04/S particolare A).
6) Posizionare il contenitore della fotocellula in modo da sovrapporre il foro nella vite vedi (Fig. 6 - EF04/S)
Fissare il contenitore tramite le 3 viti date in dotazione con la colonnina.
Fig. 4
A
Fig. 5
Fig. 6
COLLEGAMENTI
1) Selezionare l’alimentazione della fotocellula agendo sul ponticello JP12V di selezione della tensione.
La scelta 12/24 Vcc/ca va fatta in base alla tensione disponibile della centralina
JP 12 con ponticello inserito=Alimentazione 12Vc.c./c.a.
JP 12 senza il ponticello=Alimentazione 24Vc.c./c.a.
2) Selezionare la sensibilità del ricevitore (RX).
Nel caso di distanza tra RX e TX inferiore a 10m lasciare il ponticello JP1 inserito, nel caso di distanza oltre i 10 m e fino 25m
togliere il ponticello JP1 per aumentare la portata
3) Nel caso di due trasmettitori (TX) vicini, il raggio di uno potrebbe interferire sull’altro ricevitore non garantendo il corretto funzionamento. Per ovviare questo problema, se disponibile l’alimentazione in corrente alternata, è possibile utilizzare il sistema di sincronismo che permette di far funzionare alternativamente le due coppie di fotocellule. Per attivare la funzione di sincronismo si
deve togliere il ponticello, sync, del trasmettitore (TX).
Ponticello "sync" inserito = funzionamento normale
Ponticello "sync" non inserito = funzione sincronismo
4) Eseguire i collegamenti elettrici in base alla funzione richiesta, secondo quanto riportato nelle caratteristiche tecniche, (Fig. 7).
Il led bicolore presente nel ricevitore consente di ottenere una verifica dell’allineamento corretto tra RX e TX.
N.B. L’allineamento deve essere particolarmente preciso quando viene inserito il tubicino per la riduzione dell’effetto angolo del raggio
a ±5°.
LED
Spento
Rosso
Lampeggiante
Verde
122
Significato
Alimentazione assente
Presenza ostacolo, allineamento errato
Allineamento non perfetto
Allineamento ottimale
ACCESSORI SERIE EF
RX
JP 12 (12-24V)
TX
JP 1 (+15 m)
JP 12 (12-24V)
“SYNC”
+
12/24 V.c.c./c.a.
-
N.A.
N.C.
COM
+
12/24 V.c.c./c.a.
Fig. 7
123
ACCESSORI SERIE EF
COLLEGAMENTO DI DUE COPPIE DI FOTOCELLULE
12/24V c.c./c.a.
COMUNE
CONTATTO N.C.
COLLEGAMENTO DI DUE COPPIE DI FOTOCELLULE ALLA CENTRALINA
FOTOCELLULA ESTERNA (1): funzionamento in chiusura FOTOCELLULA INTERNA (2): funzionamento in apertura/chiusura
Alla centralina
12/24V c.c./c.a.
ST.PA./FCOS MORSETTO 25
FOT MORSETTO N°24
COMUNE MORSETTO N°22
COLLEGAMENTO DI DUE COPPIE DI FOTOCELLULE CON FUNZIONE DI SINCRONISMO
Alla centralina
12/24V c.c./c.a.
ST.PA./FCOS MORSETTO 25
FOT MORSETTO N°24
COMUNE MORSETTO N°22
124
ACCESSORI SERIE ED
SELETTORE A CHIAVE DA INCASSO PARETE
Art. ED01
SELETTORE A CHIAVE DA COLONNINA ELVOX
Art. ED02
ED21, ED31 come ED01,
ED22, ED32 come ED02,
ED21 coppia di selettori
con chiavi uguali.
ED31 tris di selettori con
chiavi uguali
ED22 coppia di selettori
con chiavi uguali
ED32 tris di selettori con
chiavi uguali
(ED01)
(ED02)
CARATTERISTICHE GENERALI
Selettore meccanico a chiave personalizzata. Il suo contenitore esterno ha una
elevata resistenza sia meccanica sia agli
agenti atmosferici. Le sue ridotte dimensioni rendono semplice l'installazione in
qualsiasi impianto di automazione.
- Contatti NO-NC con funzione Aprechiude
- Portata contatto relè 0,1 A 250V, 1A
24Vc.c./125Va.c.
- Dimensioni: tutte le quote riportate
salvo altra indicazione sono espresse
in mm
INSTALLAZIONE
1. Incassare il corpo del selettore a chiave ED01
come in Fig.1/ED.
2. Per l'installazione del selettore a chiave ED02 utilizzare le colonnine Art. EE02 o EE04.
3. Effettuare i collegamenti al corpo del selettore
tenendo i fili più corti possibile.
ED01
COLLEGAMENTI
Scheda elettronica Art. ZC.
Scheda elettronica Art. ZC
Fig. 1/ED
ED02
EE02
o
EE04
Selettore a chiave
ED01, ED02
STOP
Fig. 2/ED
APRE
CHIUDE
125
ACCESSORI SERIE ED
SELETTORE A CHIAVE DA ESTERNO
PARETE O DA COLONNINA
Art. EDE4
Art. EDE5 coppia di selettori con chiavi uguali.
Art. EDE6 tris di selettori con chiavi uguali.
(EDE4)
CARATTERISTICHE GENERALI
Selettore meccanico a chiave personalizzata da esterno parete o da colonnina. Il suo
contenitore esterno ha una elevata resistenza meccanica ed agli agenti atmosferici, e
le sue ridotte dimensioni rendono semplice l’installazione.
1. Contatti NO-NC con funzione Apre-chiude
2. Portata contatto relè 0,1A 250V c.a., 1A 24V c.c./125Va.c.
3. Dimensioni (lxhxp): 60x89x37 mm
INSTALLAZIONE
Da esterno parete.
1. Inserire un cacciavite a taglio largo nella fessura ricavata nel lato inferiore del coperchio e con una semplice rotazione togliere il coperchio copriviti (Fig. 1/EDE4)
2. Togliere le 2 viti di fissaggio e il coperchio copri selettore ruotando la chiave in senso
orario o antiorario (tirare verso l’esterno).
3. Fissare il contenitore del selettore in parete (Fig. 2/EDE4) applicando dei tasselli.
4. Effettuare i collegamenti tenendo i fili più corti possibili (Fig. 3EDE4).
A
60
60
mm
mm
B C B
39 m
m
Inserire il cacciavite
39 mm
Fig. 1/EDE4
Fig. 2/EDE4
Fig. 3/EDE4
ABC-
126
sede per centraggio su colonnina
ingresso cavi fissaggio su colonnina
Ingresso cavo fissaggio a parete
ACCESSORI SERIE ED
Fig. 5/EDE4
(EE12-EE14)
Da colonnina
1. Inserire un cacciavite a taglio largo nella fessura
ricavata nel lato inferiore del coperchio e con una
semplice rotazione togliere il coperchio copriviti
(Fig. 1/EDE4).
2. Togliere le 2 viti di fissaggio e il coperchio copri
fotocellula.
3. Togliere il coperchio della colonnina inserendo un
cacciavite a taglio largo nella fessura ricavata lateralmente (Fig. 5/EDE4)
4. Sfilare la parte frontale della colonnina.
5. Passare i conduttori utilizzando i due fori laterali
del contenitore ed effettuare i collegamenti del
corpo del selettore tenendo i fili più corti possibili
(vedi Fig. 6/EDE4 particolare A).
6. Posizionare il contenitore della fotocellula in modo
da sovrapporre il foro nella vite vedi (Fig. 6/EDE4)
Fissare il contenitore tramite le 3 viti date in dotazione con la colonnina.
In questa installazione non si deve inserire il
coperchio copriviti.
A
Fig. 6/EDE4
Collegamenti alla centralina di comando serie ZC
Effettuare i collegamenti come da Fig. 7/EDE4, e riposizionare il frontalino utilizzando le 2 viti di fissaggio ed inserire la mostrina
copriviti.
PS1
MR1
PS2
MR1
NO C NC NC C NO
AP/CH Morsetto N°18
COM1 Morsetto N°17
STOP Morsetto N°23
Fig. 7/EDE4
STOP
APRE/CHIUDE
127
ACCESSORI SERIE ZD
Tastiera di comando digitale (500 utenti)
Art. ZD08
1. INFORMAZIONI GENERALI
L’Art. ZD08 è un’unità di controllo accessi antivandalica a tastiera adatta ad applicazioni esterne. L’unità gestisce fino a 500 utenti tramite l’utilizzo di
codici numerici a 4 cifre.Tramite questi codici si possono azionare 2 relè (LOCK-AUX).
2. CARATTERISTICHE TECNICHE PRINCIPALI
Tensione di funzionamento: 12-24 VAC/DC
Corrente assorbita: senza termostatazione, 20 mA in standby, 115 mA maxcon retroilluminazione
con termostatazione a 12Vcc: 520mA in standby – 615 mA max
con termostatazione a 24Vcc: 350mA in standby – 465 mA max
Portata relè A (lock): 2A
Portata relè B (aux): 2A
Ingressi: REX N.O., contatto pulito, LOCK-AUX: N.O. ed NC contatti puliti
Temperatura di esercizio: con termostatazione: da –20 °C a 63 °C, senza termostatazione: da 0 °C a 63 °C
Grado IP: IP 65
Dimensioni: 120mm x 76mm x 21mm
Peso: 410 g
3. INSTALLAZIONE
Prima di procedere all’installazione, selezionare l’ubicazione per il montaggio della tastiera ZD08. Tale posizione dovrebbe essere ad altezza spalla
e sullo stesso lato della maniglia della porta. Per il fissaggio forare nei 2 punti indicati con la lettera A , nel caso di una scatola 3 moduli, oppure nei
4 punti indicati con la lettera B nel caso di una scatola da incasso ø60, Art. ZX26
Forare in corrispondenza del segno C per il passaggio dei cavi.
1. Collegare la tastiera seguendo le istruzioni al paragrafo seguente.
2. Fissare il fondo della tastiera ZD08 nella posizione scelta.
3. Riposizionare il coperchio della ZD08 sulla tastiera.
4. Avvitare il coperchio utilizzando la vite di sicurezza e l’apposita chiave ad L fornite nel kit.
A
B
B
ATTENZIONE! NON FORARE
Lente del tamper
3.1 Collegamenti
La tastiera è dotata di 1 m di cavo a 10 poli. Per il collegamento della ZD08, procedere come segue:
1. Preparare il cavo della lunghezza richiesta.
2. Collegare i fili della ZD08 ai dispositivi corrispondenti e coprire ogni connessione.
Fare riferimento alla tabella colori di collegamento seguente ed agli schemi di collegamento forniti nei paragrafi seguenti
3. Tagliare e coprire tutti i conduttori non utilizzati.
COLORE CONDUTTORE
ROSSO
NERO
VERDE
BIANCO
VIOLA
GRIGIO
MARRONE
BLU
GIALLO
ARANCIO
128
C
B
DESCRIZIONE
+ ALIMENTAZIONE
- MASSA
CONTATTO PULITO N.O. (REX)
Per attivare il relè “A” tramite pulsante
CONTATTO PULITO N.O. (REX)
Per attivare il relè “B” tramite pulsante
COMUNE (relè A)
N.O. (relè A)
N.C. (relè A)
Comune (relè B)
N.O. (relè B)
N.C. (relè B)
A
B
ACCESSORI SERIE ZD
4. TIPI DI UTENTE: NORMALE, SICUREZZA E MASTER
L’art. ZD08 accetta fino a 500 utenti e permette l’accesso tramite codici numerici (PIN). Ogni utente può avere un codice primario ed un codice secondario; a seconda che l’utente abbia solo il primo o entrambi i codici cambia il suo livello di accesso ed il modo in cui l’ZD08 accorda l’accesso nelle
sue tre modalità operative.
Esistono due livelli utente:
Utente Normale
L’utente di tipo Normale possiede solo il codice primario e l’accesso è accordato solo quando l’ZD08 è in modalità di funzionamento Normale o
Bypass.
Utente Sicurezza
Un utente di tipo Sicurezza deve avere entrambi i codici primario e secondario (che non possono essere uguali). L’utente Sicurezza può avere accesso quando l’ZD08 è in una qualunque delle tre modalità di funzionamento. Nella modalità Normale l’utente Sicurezza può usare il solo codice primario
per avere accesso; nella modalità Sicurezza l’utente Sicurezza deve usare entrambi i codici (primario e secondario) per avere accesso.
Door
Mode
5. MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO
L’art. ZD08 ha 3 modalità di funzionamento:
VERDE
1. Modalità Normale
La modalità Normale è quella di default ed in tale modalità il LED ‘Mode’ è di colore verde. Nella modalità Normale l’accesso rimane chiuso finchè
non viene presentato un codice primario al controllore.
Mode
Door
2. Modalità Bypass
ARANCIO
Nella modalità Bypass il LED “Mode” risulta di colore arancione.
L’accesso dipende da come è programmato il relè “A” elettroserratura, se in modalità Fail Safe o Fail Secure .
- Quando il relè “A” serratura è programmato in modalità Fail Secure, la porta resta chiusa fino a che non viene premuto il tasto del campanello.
- Quando il relè “A” serratura è programmato in modalità Fail Safe, la porta è costantemente aperta.
Mode
Door
3. Modalità Sicurezza
ROSSO
Nella modalità Sicurezza il LED “Mode” è di colore rosso e
l’accesso è consentito solo agli utenti Sicurezza.
L’utente sicurezza deve inserire sia il codice primario che il secondario per avere accesso. Dopo avere inserito il codice primario il LED diventerà
verde e lampeggiante per 10 sec., durante i quali dovrà essere inserito il codice secondario.
5.1 Cambio delle modalità di funzionamento
Door
Mode
VERDE
5.1.1 Passaggio da modalità Normale a modalità Sicurezza:
Il codice per il cambio di modalità Normale/Sicurezza, è impostato di fabbrica a 3838.
1. Inserire le 4 cifre del codice: il LED diventa rosso e lampeggiante.
2. Premere il tasto ”#” per confermare: il LED diventa rosso.
Door
Mode
ROSSO
Door
Mode
ROSSO
5.1.2 Passaggio da modalità Sicurezza a modalità Normale:
Il codice per il cambio di modalità Normale/Sicurezza, è impostato di fabbrica a 3838.
1. Inserire le 4 cifre del codice: il LED diventa verde e lampeggiante.
2. Premere il tasto ”#” per confermare: il LED diventa verde.
Anche l’ingresso ausiliario può essere usato per cambiare la modalità da Normale a
Sicurezza e viceversa (vedi paragrafo 12).
Door
Mode
ROSSO
Door
Mode
VERDE
Door
Mode
VERDE
5.1.3 Passaggio da modalità normale a modalità Bypass:
Per l’impostazione del codice Normale/Bypass fare riferimento al paragrafo 13.
1. Inserire le 4 cifre del codice: il LED lampeggia arancione.
2. Premere il tasto ”#” per confermare: il LED diventa arancione.
Door
Mode
VERDE
Mode
Door
ARANCIO
Door
Mode
ARANCIO
5.1.4 Passaggio da modalità Bypass a modalità normale:
Per l’impostazione del codice Normale/Bypass fare riferimento al paragrafo 13.
1. Inserire le 4 cifre del codice: il LED lampeggia verde.
2. Premere il tasto ”#” per confermare l’inserimento del cambio di modalità: il LED è verde.
Door
Mode
ARANCIO
Door
Mode
VERDE
Door
Mode
VERDE
129
ACCESSORI SERIE ZD
6. Uscita ed ingresso ausiliari
L’uscita ed ingresso ausiliari possono essere configurati in diverse combinazioni, per un utilizzo ottimale in diverse applicazioni (vedi paragrafo 14).
7. Tasto manuale di comando (REX)
Il tasto REX deve essere posto all’interno del locale che deve essere protetto e viene utilizzato per aprire la porta senza l’uso dei codici numerici; è
abitualmente posto in un luogo di comodo utilizzo, per esempio a fianco della porta o alla reception. Il comportamento del tasto REX varia a seconda che il relè serratura sia programmato in modalità Fail Safe o Fail Secure.
1. Modalità Fail Secure: dal momento in cui viene premuto il tasto, la porta resterà aperta fino al termine del tempo rilascio serratura. Dopo questo
tempo, la porta resterà chiusa anche se il tasto REX non è stato rilasciato.
2. Modalità Fail Safe: dal momento in cui viene premuto il tasto, la porta resterà aperta finché il tasto REX è rilasciato, più il tempo di rilascio della
serratura. In questo caso il relè serratura inizierà il conto del tempo della serratura a partire dal momento in cui il tasto REX viene rilasciato.
Collegamenti:
- Comando manuale relè “A” (lock):
Conduttore verde (N.O.)
Conduttore nero (Massa)
- Comando manuale relè “B” (aux):
Conduttore verde (N.O.)
Conduttore nero (Massa)
8. PROGRAMMAZIONE DEL ZD08
La programmazione del ZD08 viene effettuata esclusivamente tramite un sistema a menù gestito dalla tastiera stessa (per accedere alla programmazione vedi paragrafo 8.1). Alcuni codici e parametri sono settati con impostazioni ‘di fabbrica’. La tabella seguente elenca i valori di default, i menù
di programmazione e i paragrafi in cui questi sono descritti.
Valori di default
2580
0852
1234
3838
2004
0004
Descrizione del menù
Variazione del ‘ Codice Apertura’
Variazione del ‘Codice ausiliario’
Variazione del ‘Codice di programmazione’
Variazione del codice per la modalità ‘Normale/Sicurezza’
N/A Variazione del codice per la modalità ‘Normale/Bypass’
Definizione degli input / output ausiliari
Variazione del tempo di attivazione del relè serratura
Inserimento codice utente
Cancellazione codice utente
Abilitazione dei codici ai relè serratura e ausiliario
Inserimento della termostatazione
Ripristino impostazioni di fabbrica
Menù
1
2
3
4
5
6
6
7
8
9
6
0
Par.
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
8.1 Entrare in programmazione
1. Premere il tasto ‘#’ per 2 volte: il LED ‘Mode’ si spegne ed il LED ‘Door’ diventa rosso
2. Inserire le 4 cifre del codice di programmazione
3. Se il codice di programmazione è valido il LED ‘Door’ diventa verde e la ZD08 sarà in modalità programmazione.
NOTE
- La ZD08 deve essere in modalità Normale per entrare in modalità programmazione.
- Il codice di fabbrica per entrare in programmazione è 1234
- Se il codice non viene digitato entro 5 secondi la ZD08 ritornerà in modalità Normale
8.2 Uscire dalla programmazione
1. Premere il tasto ‘#’ per 1 volta: si udirà un beep lungo.
2. Il LED ‘Door’ si spegne ed il LED ‘Mode’ torna verde, la ZD08 è tornata in modalità Normale
NOTE
- Errori di digitazione durante la programmazione potrebbero fare uscire dalla modalità programmazione
- Se non viene premuto alcun tasto per 60 secondi la ZD08 torna automaticamente alla modalità Normale
9. Impostazione del ‘Codice Apertura’
Il Codice Apertura è utile soprattutto per testare il funzionamento del relè serratura durante l’installazione.
L’impostazione di fabbrica per questo codice è 2580. Il codice viene automaticamente cancellato al momento dell’inserimento del primo codice utente nella memoria, dopodiché sarà possibile inserirne uno nuovo.
1. Entrare in programmazione (Par. 8.1)
2. Premere “1” per entrare nel Menù 1: il LED ‘Mode’ diventa rosso
3. Immettere le 4 cifre del nuovo ‘Codice Apertura’
4. ZD08 torna in modalità Normale: il LED ‘Door’ si spegne ed il LED ‘Mode’ diventa verde
NOTE
- Il Codice Apertura non funziona in modalità Sicurezza
- L’inserimento di valori non validi fa uscire dalla programmazione
- L’inserimento del codice 0000 cancella e disattiva il Codice Apertura
10. Impostazione del ‘Codice Ausiliario’
Il Codice Ausiliario viene utilizzato principalmente per testare il funzionamento del relè ausiliario in fase di installazione. Il codice è impostato di fabbrica al valore 0852. Viene automaticamente cancellato quando viene inserito il primo
codice utente nella memoria, è possibile quindi inserirne uno nuovo.
1. Entrare in programmazione
2. Premere “2” per entrare nel Menù 2: il LED ‘Mode’ diventa arancio.
3. Immettere le 4 cifre del nuovo ‘Codice Ausiliario’
4. ZD08 torna in modalità Normale: il LED ‘Door’ si spegne ed il LED ‘Mode’ diventa verde
NOTE
- Questo codice non funziona in modalità Sicurezza e funziona solo quando il ‘Modo Ausiliario’ è 1 o 2
- L’inserimento del codice 0000 cancella e disattiva il Codice Ausiliario
130
Door
Mode
ROSSO
3
2
1
4
Door
Mode
VERDE
Door
Mode
VERDE
Door
Mode
ROSSO VERDE
?
?
?
?
Door
Mode
VERDE
Door
Mode
VERDE
Door
Mode
ARANCIO
?
VERDE
?
?
?
Door
Mode
VERDE
ACCESSORI SERIE ZD
Mode
11. Impostazione del ‘Codice di Programmazione’
1. Entrare in programmazione
2. Premere “3” per entrare nel Menù 3: il LED ‘Mode’ diventa verde
3. Immettere le 4 cifre del nuovo ‘Codice di Programmazione
4. L’ZD08 torna in modalità Normale: il LED ‘Door’ si spegne ed il LED ‘Mode’ diventa verde
Door
VERDE
Mode
Door
VERDE
NOTE
- Questo codice non può essere cancellato, l’inserimento del valore 0000 non è possibile.
VERDE
?
?
?
?
Mode
Door
VERDE
12. Impostazione del codice per la modalità ‘Normale / Sicurezza’
1. Entrare in programmazione
2. Premere “4” per entrare nel Menù
4: il LED ‘Mode’ lampeggia rosso
3. Immettere le 4 cifre del nuovo codice
4. ZD08 torna in modalità
Normale: il LED ‘Door’ si spegne ed il LED ‘Mode’ diventa verde
NOTE
- Quando il Modo Ausiliario è 1, 2, 3 o 4 l’Input Ausiliario ha la priorità sul codice Normale / Sicurezza
Mode
Mode
Aux
Mode
0
Aux Input
Aux Ouput attivato se
Relè
REX-2
Codice valido per REX-2
N.O.
1
Normale/Sicurezza
Codice valido
N.O.
2
Normale/Sicurezza
Pulsante ‘Campanello’ (*)
N.O.
3
Normale/Sicurezza
Attivazione tamper
N.C.
4
5
6
7
Normale/Sicurezza
Contatto porta
Contatto porta
Contatto porta
N.O.
N.C.
N.C.
N.C.
8
LED Ctrl -rosso
Derivazione diretta
Derivazione
Manomissione
La porta non viene richiusa
dopo un tempo max.
Codice valido
9
LED Ctrl -verde
Codice valido
N.O.
N.O.
Settaggio Tempi (in secondi)
aux
01÷99 Tempo di attivazione relè aux
00 Bistabile
01÷99 Tempo di attivazione relè aux
00 Bistabile
01÷99 Tempo di attivazione relè aux
00 Bistabile
01÷99 Tempo di attivazione relè aux
00 Bistabile
00÷99 Tempo di derivazione
00÷99 Tempo max di derivazione
00÷99 Ritardo per manomissione
00÷99 Tempo max. porta aperta
Door
ROSSO VERDE
?
?
?
13. Impostazione del codice per la modalità ‘Normale / Bypass’
1. Entrare in programmazione
2. Premere “5” per entrare nel Menù 5: il LED ‘Mode’ lampeggia arancio
3. Inserire il codice di 4 cifre (diverso da 0001) per la selezione della modalità bypass. Per disabilitare la modalità
bypass inserire il codice 0000.
4. ZD08 torna in modalità Normale: il LED ‘Door’ si spegne ed il LED ‘Mode’ diventa verde
14. Definizione degli INPUT / OUTPUT ausiliari
1. Entrare in programmazione
2. Premere “6” per entrare nel Menù 6: il LED ‘Mode’ lampeggia verde
3. Inserire un codice di 4 cifre costruito come indicato nello schema (vedi tabella della pagina seguente)
4. ZD08 torna in modalità
Normale: il LED ‘Door’ si spegne ed il LED ‘Mode’ diventa verde.
Door
VERDE
?
Door
Mode
VERDE
Mode
Door
VERDE
Mode
Door
VERDE
VERDE
?
?
2
?
AUX MODE
Settaggio tempi
01÷99 Tempo di attivazione relè aux
00 Bistabile
01÷99 Tempo di attivazione relè aux
00 Bistabile
15. Impostazione modalità relè Fail Safe/Fail Secure, e del tempo relè serratura
1. Entrare in programmazione
2. Premere “6” per entrare nel Menù 6: il LED ‘Mode’ lampeggia verde
3. Costruire il codice seguendo le istruzioni seguenti:
Prima cifra:
‘0’ per Fail Secure
‘1’ per Fail Safe
Seconda cifra: 0
Terza e quarta cifra: tempo relè serratura, da 1 a 99 secondi
Per esempio: 0 0 1 2 significa: modalità Fail Secure con 12 secondi di tempo di rilascio dell’ elettroserratura.
Mode
Door
VERDE
Mode
Door
VERDE
?
?
VERDE
?
?
16. Inserimento dei codici primari e secondari
Codici Primari
- I codici primari possono essere inseriti solo nelle locazioni di memoria libere, quelle cioè dove non sono stati precedentemente memorizzati codici primari
- I codici primari devono essere univoci, non ce ne possono essere due uguali
- I codici primari devono essere differenti da qualunque altro codice del sistema (ad es. Codice Apertura, ecc.)
- Gli utenti che hanno un codice primario possono accedere solo quando il sistema è in modalità Normale
Codici Secondari
- I codici secondari possono essere inseriti solo nelle locazioni di memoria che hanno già un codice primario ma non il secondario
- I codici secondari non devono necessariamente essere univoci, utenti differenti possono avere lo stesso codice secondario
- I codici secondari devono essere diversi da qualunque altro codice del sistema
- Gli utenti che hanno un codice secondario possono accedere qualunque sia la modalità del sistema
131
ACCESSORI SERIE ZD
Inserimento dei codici
Ci sono due modi per inserire i codici Primari e Secondari, il metodo Standard ed il metodo a Ricerca.
A. Il metodo Standard viene usato normalmente quando si conosce la locazione di memoria assegnata all’utente, è possibile inserire sia il codice
Primario che Secondario (vedi paragrafo seguente)
B. Il metodo a Ricerca viene usato quando si vuole inserire un codice Secondario di un utente di cui non si conosce la locazione di memoria. Questo
metodo funziona solamente se il codice primario è già stato inserito
16.1 Inserimento dei codici primario e secondario con il metodo standard
1. Entrare in programmazione
2. Premere “7” per entrare nel Menù 7: il LED ‘Door’ diventa arancio
3. Inserire le 3 cifre della locazione di memoria in cui si intende inserire i codici primario e secondario (per esempio la locazione 003 rappresenta l’utente #3)
- Se la locazione selezionata non ha codice primario il LED ‘Mode’ lampeggia verde, ad indicare che il sistema
è pronto ad accettare il codice primario
- Se nella locazione è già presente un codice primario ma non il secondario il LED ‘Mode’ lampeggia rosso, ad
indicare che il sistema è pronto ad accettare il codice secondario
- Se la locazione è già piena si udirà un lungo ‘beep’ e la tastiera tornerà in modalità Normale
4. Inserire le 4 cifre del codice primario o secondario. Se il codice è valido il LED ‘Mode’ smette di lampeggiare
e la tastiera è pronta per accettare le 3 cifre della prossima locazione di memoria che si vuole programmare.
5. Premendo il tasto ‘#’ si passa direttamente alla locazione successiva. Premendo il tasto ‘#’ per 2 volte si esce
dalla programmazione.
Mode
Door
VERDE
Mode
Door
ARANCIO
?
?
?
Mode
Door
VERDE VERDE
Mode
Door
ROSSO VERDE
16.2 Inserimento del codice secondario con il metodo ‘a ricerca’
1. Entrare in programmazione
2. Premere “7” per entrare nel Menù 7: il LED ‘Door’ diventa arancio
3. Inserire le cifre 0 0 0, il LED ‘Door’ lampeggia arancio: è ora possibile inserire il codice primario dell’utente a
cui si intende assegnare un codice secondario.
4. Inserire le 4 cifre del codice primario: il LED ‘Mode’ lampeggia rosso (se il codice primario non è valido, si udirà
un lungo ‘beep’ e la ZD08 rimane in attesa di un nuovo codice primario).
5. Inserire le 4 cifre del codice secondario, se il codice inserito è valido si udiranno 3 ‘beep’ e la ZD08 tornerà in
modalità Normale (se il codice inserito non risulterà valido si udirà un lungo ‘beep’ e la tastiera rimarrà in attesa di un codice secondario valido).
17. Cancellazione dei codici Primario e Secondario
Anche per la cancellazione dei codici vi sono due metodi, lo Standard e quello ‘a ricerca’. Quando si cancella
una locazione vengono cancellati entrambi i codici.
Mode
Door
VERDE
Mode
Door
ARANCIO
ROSSO
?
?
?
Mode
Door
ARANCIO
Mode
Door
ARANCIO
ROSSO
17.1 Cancellazione dei codici con il metodo Standard
1. Entrare in programmazione.
2. Premere “8” per entrare nel Menù 8: il LED ‘Mode’ diventa rosso.
3. Inserire le 3 cifre della locazione che si intende cancellare: il LED ‘Mode’ lampeggia rosso ad indicare che
l’ZD08 è in attesa del codice di programmazione per confermare la cancellazione (se la locazione è vuota si
udirà un lungo ‘beep’ e la tastiera tornerà in modalità Normale.
4. Inserire le 4 cifre del codice di programmazione per confermare la cancellazione: se il codice è valido si udiranno 3 ‘beep’ e la tastiera tornerà in modalità Normale (se il codice non è valido si udirà un lungo ‘beep’ e la
tastiera uscirà dalla programmazione).
Mode
Door
ARANCIO
Mode
Door
ARANCIO
ROSSO
?
?
?
Mode
Door
ROSSO
ARANCIO
Mode
Door
VERDE
Mode
17.2 Cancellazione dei codici con il metodo ‘a ricerca’
1. Entrare in programmazione.
2. Premere “8” per entrare nel Menù 8: il LED ‘Mode’ diventa rosso.
3. Inserire le 3 cifre 0 0 0 il LED ‘Door’ lampeggia arancio.
4. Inserire le 4 cifre del codice Primario dell’utente che si intende cancellare: il LED ‘Mode’ lampeggia rosso (se il
codice non è valido si udirà un lungo ‘beep’ e il led ‘Mode’ non lampeggerà).
5. Inserire le 4 cifre del codice di programmazione per confermare la cancellazione: se il codice è valido si udiranno 3 ‘beep’ e la tastiera tornerà in modalità Normale (se il codice non è valido si udirà un lungo ‘beep’ e la
tastiera uscirà dalla programmazione).
Door
ROSSO
0
0
0
Mode
Door
ROSSO
?
?
Mode
ARANCIO
?
?
Door
ROSSO
132
ARANCIO
ARANCIO
ACCESSORI SERIE ZD
18. Abilitazione dei codici all’attivazione dei relè elettroserratura e secondario
Quando viene inserito in memoria un codice primario l’utente relativo,digitandolo, ha la possibilità di far scattare
l’elettroserratura della porta. Il menù 9 permette di variare le autorizzazioni di ogni utente in merito all’attivazione
del relè elettroserratura e del relè ausiliario. Vi sono due metodi per farlo, Standard e ‘a ricerca’.
Mode
Door
VERDE
Mode
Door
VERDE
18.1 Abilitazione relè con metodo standard
1. Entrare in programmazione.
2. Premere “9” per entrare nel Menù 9: il LED ‘Mode’ diventa verde.
3. Inserire le 3 cifre della locazione di memoria per la quale si vogliono variare le autorizzazioni: il LED ‘Mode’ lampeggia verde.
4. Inserire la cifra relativa all’autorizzazione che si vuole assegnare, in particolare:
"1" autorizza all’attivazione del solo relè elettroserratura
"2" autorizza all’attivazione del solo relè ausiliario
"3" autorizza all’attivazione di entrambi i relè
5. Se il codice è valido il LED ‘Mode’ smette di lampeggiare e ZD09 attende l’inserimento di una nuova locazione
di memoria da programmare. Premendo il tasto ‘#’ si passa alla locazione successiva, premendolo per 2 volte
si esce dalla programmazione.
18.2 Abilitazione relè con metodo ‘a ricerca’
1. Entrare in programmazione.
2. Premere “9” per entrare nel Menù 9: il LED ‘Mode’ diventa verde.
3. Inserire le cifre 0 0 0: il LED ‘Door’ lampeggia arancio.
4. Inserire le 4 cifre del codice primario dell’utente di cui si vogliono variare le autorizzazioni: il LED ‘Mode’ lampeggia verde.
5. Inserire la cifra relativa all’autorizzazione che si vuole assegnare, in particolare:
"1" autorizza all’attivazione del solo relè elettroserratura
"2" autorizza all’attivazione del solo relè ausiliario
"3" autorizza all’attivazione di entrambi i relè
6. Se il codice è valido il LED ‘Mode’ smette di lampeggiare e l’ZD08 attende l’inserimento di una nuova locazione di memoria da programmare. Premendo il tasto ‘#’ si passa alla locazione successiva, premendolo per 2
volte si esce dalla programmazione.
ARANCIO
?
?
?
Mode
Door
VERDE
ARANCIO
Mode
Door
VERDE
Mode
Door
VERDE ARANCIO
0
0
0
Mode
Door
VERDE
?
?
ARANCIO
?
Mode
19. Inserimento e disinserimento della termostatazione
ZD08 incorpora un circuito di termostatazione. Quando è abilitato il circuito interviene quando la temperatura scende intorno ai 3°C - 5°C e rimane attivo finché la temperatura sale fino ai 5°C – 8°C.
Con il circuito abilitato la temperatura minima di esercizio del ZD08 è –20°C, altrimenti è di 0°C; quando la termostatazione è attiva è necessaria la presenza di un alimentatore aggiuntivo.
L’impostazione di fabbrica per il circuito è disabilitata, per variarla:
1. Entrare in programmazione.
2. Premere “6” per entrare nel Menù 6: il LED ‘Mode’ lampeggia verde.
3. Inserire le cifre 3 0 0 e la quarta cifra come segue:
“0” per disabilitare il circuito
“1” per abilitarlo
?
Door
VERDE
ARANCIO
Mode
Door
VERDE
Mode
Door
VERDE VERDE
0
0
0
3
20. In caso di smarrimento del codice di programmazione
NOTA:
ZD08 deve essere in modalità Normale, altrimenti la seguente procedura non può essere applicata. Accertarsi che
il LED ‘Mode’ sia verde prima di procedere.
Mode
Door
1. Togliere alimentazione
VERDE
2. Premere il pulsante REX
3. Ridare alimentazione mantenendo premuto il pulsante REX
Mode
Door
4. Rilasciare il pulsante REX
ROSSO ROSSO
5. Entro 15 secondi entrare in programmazione premendo 2 volte # (vedi p.to 11), inserire il codice di programmazione standard 1 2 3 4
6. Premere 3 per accedere alla funzione di modifica del codice di programmazione
?
?
7. Inserire il nuovo codice di programmazione.
?
?
8. L’ZD08 torna in modalità Normale: il LED ‘Door’ si spegne ed il LED ‘Mode’ diventa verde
21. In caso di smarrimento del codice per la modalità Normale / Sicurezza
NOTA:
ZD08 deve essere in modalità Sicurezza, altrimenti la seguente procedura non può essere applicata. Accertarsi
che il LED ‘Mode’ sia rosso prima di procedere.
1. Togliere alimentazione
2. Premere il pulsante REX
3. Ridare alimentazione mantenendo premuto il pulsante REX
4. Rilasciare il pulsante REX
5. Entro 15 secondi digitare il codice di default 3838 per tornare in modalità Normale, nella quale è possibile entrare in modalità Programmazione e inserire un nuovo codice Normal / Secure (vedi par. 12).
22. Ripristino delle impostazioni di fabbrica
Attenzione:
E’ necessario fare molta attenzione prima di usare questo comando perché esso cancella completamente la memoria, compresi i codici utente e
quelli speciali, e riporta tutti i parametri alle impostazioni di fabbrica.
1. Entrare in programmazione
2. Premere “0” per entrare nel Menù 0: entrambi i LED lampeggiano rosso
3. Inserire le 4 cifre del codice di programmazione: se il codice è valido tutta la memoria viene cancellata, si udiranno 3 ‘beep’ ed l’ZD08 torna alla
modalità Normale (se viene inserito un codice non valido si udirà un lungo ‘beep’ e si esce dalla programmazione senza cancellare la memoria.
Nota: in caso di smarrimento del codice di programmazione, seguire la procedura descritta al paragrafo 20 prima di eseguire il ripristino delle impostazioni di fabbrica.
133
ACCESSORI SERIE ZD
CENTRALINA DI COMANDO 250 UTENTI
Art. ZD12/C
1. DESCRIZIONE GENERALE
L’Art. ZD12/C è un’unità di controllo tipicamente impiegata per garantire l’acceso controllato, tramite il riconoscimento della tessera abilitata, su di
una porta, un cancello, una automazione etc.. Accetta dati provenienti da un lettore in formato Wiegand. Sebbene di dimensioni estremamente contenute esso è in grado di comandare direttamente un’elettroserratura, grazie al relè integrato con portata dei contatti di 5A, e gestire una memoria
interna di 250 diversi codici utente.
Connettore per ZD12/P
2. CARATTERISTICHE TECNICHE - COLLEGAMENTI
Alimentazione: 12 Vcc/ac
Assorbimento: Min. 50 mA – Max. 80 mA
Formato dati in ingresso: Wiegand 26 bit, Wiegand 30 bit, Wiegand 37 bit
Capacità memoria: 250 utenti
N. relè di uscita: 1 (Temporizzato a 1s o Bistabile, selezionabile)
Portata contatti relè: 5 A
Segnalazioni: LED bicolore (Rosso/Verde)
Grado di protezione: I.P. 44
Dimensioni/Peso: 10 x 5.5 x 2.1 cm 62 g
Morsetto
1 – GND
2 – 12VAC/DC
3 – NO N.O.
4 – COM
5 – NC N.C.
6 – LDR
7 – LDV
8 – D0
9 – D1
Descrizione
GND
12 Vcc/ac
Relè
Comune Relè
Relè
Morsetto LED rosso (lettore)
Morsetto LED verde (lettore)
Linea Wiegand DATA0
Linea Wiegand DATA1
3. FUNZIONAMENTO
Il LED bicolore rosso/verde integrato fornisce tutte le segnalazioni necessarie all’individuazione della fase di programmazione in corso e all’attivazione del relè. I morsetti LDR (LED rosso) e LDV (LED verde) vengono utilizzati come appoggio per poter controllare con una centrale esterna i
LED di segnalazione del lettore collegato
4. PROGRAMMAZIONE
Inserimento codici
1. Premere il pulsante di programmazione: il LED si accende fisso di colore verde.
2. Esporre alla serratura/lettore collegata alla centralina la chiave. Ad ogni inserimento il LED verde lampeggia. Attendere che il LED torni verde
fisso prima di inserire un altro Badge.
3. Attendere 30s per uscire dalla programmazione oppure premere di nuovo il pulsante. Il LED torna rosso.
Disabilitazione codici
1. Premere e tenere premuto il pulsante per 3 s. Il LED lampeggia rosso.
2. Esporre alla serratura/lettore collegata alla centralina la chiave. Ad ogni disabilitazione il LED rosso lampeggia più velocemente. Attendere che
il LED torni a lampeggiare lentamente rosso prima di disabilitare un altra chiave.
3. Il tempo disponibile per la presentazione del badge è 30s per il primo codice e 10s per i successivi. Allo scadere di questo tempo la centralina
esce automaticamente dalla procedura di disabilitazione. Il LED torna in condizione di stand-by (rosso fisso o verde fisso in base alla modalità
di funzionamento del relè).
Cancellazione totale codici
Eseguire con cautela la seguente operazione. Essa effettua la cancellazione di tutti i dati in memoria. Una volta eseguita la procedura di cancellazione totale non è possibile recuperare la programmazione.
1. Premere e tener premuto il pulsante per 3 s. Il LED rosso lampeggia.
2. Premere di nuovo il pulsante. Il LED rosso lampeggia più velocemente.
3. Cancellazione Totale eseguita
5. MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO RELÈ
1. Premere il pulsante. Il LED commuta da rosso a verde.
2. Premere e tener premuto il pulsante per 3 secondi. Ogni volta che si ripete questa operazione il relè varia il suo modo di funzionamento tra monostabile e bistabile segnalandolo con lampeggi del LED: 1 Lampeggio Verde = Monostabile; 2 Lampeggi Verde = Bistabile.
6. PROGRAMMAZIONE CON ZD12/P (programmatore)
La centralina è dotata di un connettore per collegare il terminale multifunzione Art. ZD12/P (v. figura). Tramite il programmatore è possibile
eseguire sulla lista dei codici operazioni di:
• cancellazione,
• assegnazione di identificativi,
• salvataggio su moduli memoria di backup Consultare il manuale d’uso del terminale Art. ZD12/P.
CHIAVE MEGNETICA CODIFICA
Art. ZD13
134
Art. ZD13
ACCESSORI SERIE ZD
LETTORE A CHIAVE MAGNETICA
Art. ZD12/L
1. DESCRIZIONE GENERALE
Il lettore Art. ZD12/L è un’unità di interfaccia per il controllo accessi. Esso consente la lettura di chiavi Art. ZD13,
ed il loro inserimento in memoria utenti delle centrali di controllo accesso Art. ZD12/C, Art. ZD15/3 ed Art. ZD15/5.
Il lettore Art. ZD12/L non dispone di memoria interna ed il codice utente letto dalla chiave viene inviato alle centrali
di controllo accesso nel formato Wiegand 30. Le linee DATA0 e DATA1sono già dotate di resistenze interne di pullup da 560 Ohm.
2. CARATTERISTICHE TECNICHE PRINCIPALI
Alimentazione: 12Vcc
Consumo: 8mA
Grado di isolamento: IP54
Montaggio: Verticale
Segnalazioni: LED rosso (ON/OFF) - LED verde lampeggiante (codice valido)
Temperatura di funzionamento: -15 +55 °C
Peso: 126 g
3. ISTRUZIONI DI MONTAGGIO
Per eseguire l’installazione occorre fissare il contenitore plastico sulla superfice verticale dove si è deciso di
posizionare il lettore attraverso tappi a pressione o viti autofilettanti (se muro o superfice metallica) in corrispondenza delle due asole “A” indicate in figura. 1.
Attraverso il foro “B” (figura 1) eseguire sulla morsettiera J1 i collegamenti evidenziati in figura 2. La morsettiera
J2 serve per collegare un eventuale lettore esterno. Non è necessaria alcuna regolazione.
A
B
+12
Fig. 2
GND
Fig. 1
DATA 0
DATA 1
COLLEGAMENTO DI DUE LETTORI, Art. ZD12/L, ALLA CENTRALINA DI COMANDO Art. ZD12/C
Fig. 3
Alimentazione 12Vc.c.
135
ACCESSORI SERIE ZD
LETTORE DI PROSSIMITÀ
ART. ZD16
1. DESCRIZIONE GENERALE
L’Art. ZD16 è un lettore di prossimità con uscita dati in formato Wiegand o Dataclock. Può essere collegato sia alle centrali di controllo accessi ELVOX serie ZD, sia ad altre centrali che accettano il formato dai
dati generato dal lettore. L’Art. ZD16 funziona con i badge e tag di prossimità. L’antenna, come tutti i componenti elettronici, è assemblata in un contenitore completamente sigillato e ad alta resistenza agli agenti atmosferici (IP67). Il lettore è dotato di un LED bicolore rosso/verde e di un buzzer, per la segnalazione delle varie fasi di funzionamento. Per l’installazione, montare il lettore e collegare il cavo alla centrale,
secondo le istruzioni di seguito riportate.
2. CARATTERISTICHE TECNICHE
Alimentazione
Assorbimento
Tecnologia di lettura
Distanza di lettura
Segnalazioni
Distanza di collegamento alla centrale
Grado di isolamento
12 Vc.c.
20 mA
prossimità - 125 KHz
8 cm
Led bicolore (rosso/verde), buzzer
max 100 metri
IP 67
Fig. 1
3. COLLEGAMENTI
ROSSO
12 Vc.c.
GRIGIO o NERO
GROUND
VERDE
DATA0
BIANCO
DATA1
ARANCIO
Pilotaggio LED rosso
AZZURRO o BLEU
Pilotaggio LED verde
GIALLO
WIEGAND FORMAT
MARRONE
MODE
VIOLA
Non usato
ROSA
PRESENZA
4. FUNZIONAMENTO
• Alimentare il lettore: il buzzer emette un beep e il LED si accende (rosso).
• Porre un badge, un tag oppure un trasmettitore a doppia tecnologia dinanzi al lettore: il buzzer suona,
il led diventa verde e il codice del badge viene
trasmesso sulle linee DATA0-DATA1. Il LED resta VERDE e la linea PRESENZA (filo ROSA) si porta a
livello basso (0V) finchè il badge rimane nel campo del lettore. Nella situazione di standby lo stato delle
linea PRESENZA è alto (5V).
Fig. 2
Fig. 3
5. FORMATO DEI DATI
Se l’ingresso MODE (filo MARRONE) è lasciato non connesso o è collegato a 5VDC , il formato dei dati
in uscita è Wiegand. Se l’ingresso MODE è collegato a GROUND, il formato dei dati in uscita è DataClock.
In modalità Wiegand (filo MARRONE non connesso o è collegato a 5VDC), se l’ingresso WIEGAND FORMAT (filo GIALLO) è lasciato non connesso o è collegato a 5VDC, il formato dei dati sulle linee DATA1DATA0 è Wiegand 30 bit. Se l’ingresso WIEGAND FORMAT è collegato a GROUND, il formato dei dati
sulle linee DATA0-DATA1 è Wiegand 26 bit
Filo ARANCIO
Filo AZZURRO
GROUND
GROUND
Spento
GROUND
5VDC o non connesso
ROSSO
5VDC o non connesso
Stato del led
GROUND
Fig. 6
Fig. 5
VERDE
6. PILOTAGGIO DEL LED
Se I fili ARANCIO e AZZURRO sono lasciati non connessi o collegati a 5VDC lo stato del LED è pilotato
dal lettore.Se invece uno o entrambi I fili ARANCIO e AZZURRO sono collegati a GROUND, lo stato del
LED cambia secondo la tabella seguente.
ZD15/3/4/5/10
ZD15/3/4/5/10
ZD15/5/10
ROSSO
ZD16
+12 Vdc
+12
+12
+12
ZD15/5/10
+12
NERO
GROUND
GND
GND
GND
GND
VERDE
DATA 0
D0.1
D0.2
D0.3
D0.4
BIANCO
DATA 1
D1.1
D1.2
D1.3
D1.4
7. ISTRUZIONI DI MONTAGGIO
• Per il montaggio del lettore, praticare al supporto due fori da 2.5 mm per le viti di fissaggio e un foro del
diametro di 6 mm per il passaggio del cavo (fig. 1). Collocare una guarnizione isolante sul bordo del foro.
Fare passare il cavo d’interfaccia dal lettore alla centrale di controllo accessi e montare il lettore, utilizzando viti di diametro massimo 3 mm (fig 2).
• Applicare il coperchio alla base premendolo fino allo scatto degli agganci (fig. 3).
• Collegare il lettore alla centrale, seguendo le indicazioni riportate nella tabella seguente e nel manuale
di installazione della centrale. Tenere presente che l'installazione del lettore su superfici metalliche
potrebbe ridurre la distanza di lettura
Fig. 8
Fig. 7
TRANSPONDER PASSIVO
ART. ZD17
Il trasponder passivo Art. ZD17 è dotato di un codice univoco e può essere utilizzato con tutti i lettori di
prossimità Elvox. La distanza di lettura è 3-4 cm, a seconda del lettore.
Utilizzo dell’art. ZD17 come portachiavi
1. Ruotare la parte plastica del transponder per liberare l’estremità dell’anello (Fig. 5)
2. Inserire la chiave nell’anello (Fig. 6)
3. Riportare la parte plastica nella posizione originale, facendo scorrere la chiave nell’anello (Fig. 7)
Per utilizzare un anello diverso da quello fornito, sfondare il foro predisposto nel transponder (Fig. 8) e
inserirlo come in Fig. 9.
BAGDE DI PROSSIMITÀ:
136
ART. ZD18
Fig. 9
ACCESSORI SERIE ZR
RILEVATORE MAGNETICO DI MASSA
Art. ZR01
SPIRA MAGNETICA
Art. ZRS1
DESCRIZIONE GENERALE
I rilevatori elettrornagnetici a zoccolo undecal Art. ZR01 sono, progettati e costruiti
allo scopo di gestire una spira magnetica e per fornire due o più impulsi di comando
ai passaggio di un corpo metallico di discrete dimensioni (veicolo, motocicletta, et..)
sulla stessa spira.
CARATTERISTICHE
Connessione di una spira magnetica
Semplice gestione delle funzioni tramite dip-switch
2 uscite a relè
Funzioni selezionabili tramite dip-switch 8 vie binary
CARATTERISTICHE TECNICHE
Alimentazione
Consumo
Spire collegabili
N. uscite
Tipi di uscita
Uscita 1 (OUT1)
Uscita 2 (OUT2)
Portata contatti
Segnalazioni
Temperatura di funzionamento
Grado di protezione
Dimensioni/Peso
24 - 12 V c.c./a.c.
20 mA st.by -40 mA max
1
2
Impulsiva e/o presenza
Relè - contatto in scambio N.O. / N.C.
Impulso (100 ms.)
Relè - contano in scambio N.O. / N.C.
Impulso 100 ms o presenza
0.5A, 24V
LED rosso
-20 / + 55 °C
IP55
88x76s38mrn / 85 gr.
CARATTERISTICHE DELLA SPIRA MAGNETICA (Fig. 1/ZR)
La spira deve essere costituita da filo di rame isolato di sezione minima di 1,5 mm2. Per il collegamento dalla spira al rilevatore è
preferibile usare fili ritorti in rame (almeno 20 torsioni per metro). È sconsigliabile eseguire giunzioni nei fili della spira e del cavo
ritorto. Nel caso in cui ciò fosse indispensabile, le giunzioni dovrebbero essere saldate e racchiuse in un'apposita scatola stagna di
connessione per assicurare il buon funzionamento del rilevatore. Nel caso in cui i fili utilizzati per il cavo ritorto siano particolarmente
lunghi o si trovino in prossimità di altri cavi elettrici, è consigliabile provvedere alla schermatura di detti fili. La messa a terra dello
schermo deve essere eseguita solo all'estremità del rilevatore. Fatta eccezione per condizioni particolari, le spire di rilevazione
devono presentare forma rettangolare. In fase di installazione i lati più lunghi devono essere disposti ad angolo retto nella direzione
del movimento del veicolo. La distanza ideale tra questi lati è di 1 metro. La lunghezza della spira viene determinata in funzione
della larghezza della superficie stradale che si intende monitorare. È consigliabile che la spira disti al massimo 300 mm in riferimento ad ogni estremità della superficie stradale. Le spire che presentano un perimetro superiore a 10 m vengono solitamente installate utilizzando due avvolgimenti di filo, mentre le spire con perimetro inferiore a 10 m richiedono tre o più avvolgimenti.
Per le spire con perimetro inferiore a 6 m sono infine necessari quattro avvolgimenti.
Allo scopo di limitare l'effetto diafonico è consigliabile predisporre le spire adiacenti In modo tale che presentino alternativamente tre o quattro avvolgimenti di filo.
Tutti i componenti permanenti della spira devono essere fissati alla superficie stradale eseguendo apposite scanalature mediante
utensili da taglio per muratura o simili. All'interno degli angoli del circuito occorre praticare un taglio trasversale inclinato a 45°. Ciò
consente di ridurre il rischio che il cavo della spira venga danneggiato in prossimità dei vertici degli angoli retti.
Larghezza nominale della scanalature: 15 mm
Profondità nominale della scanalatura: 50 mm
Allo scopo di sistemare il cavo di collegamento tra la spira ed il rilevatore è inoltre necessario eseguire un'ulteriore scanalatura che
parta da uno degli angoli del circuito situati sul perimetro dello stesso e raggiunga l'estremità della superficie stradale. Allo scopo di
ottenere il collegamento ininterrotto dalla spira al cavo di collegamento, è sufficiente assicurarsi un'estremità sufficientemente lunga
che possa raggiungere il rilevatore prima che il cavo sia inserito nella scanalatura della spira. Una volta che il numero necessario
di avvolgimenti di filo è stato disposto nella scanalatura lungo il perimetro della spira, il filo viene nuovamente convogliato verso
l'estremità della superficie stradale attraverso la scanalatura del cavo di collegamento.
Tratta cavo di collegamento
Rilevatore da collegare alla centralina dell’automazione
Sigillante della spirale
Spira interrata
(ELVOX Art. ZRS1)
Superficie stradale
Fig. 1/ZR
La lunghezza massima consigliabile per il cavo di collegamento è di 100 m Poiché la sensibilità della spira diminuisce proporziorsalmenle alla maggiore lunghezza del cavo di collegamento, è consigliabile limitare il più possibile la lunghezza di quest’ultimo.
Le spire vengono fissale alla superficie stradale mediante un composto “a presa rapida" contenente resina epossidica o un mastice
di bitume utilizzato a caldo. La distanza minima da rispettare tra due eventuali spire contigue deve essere di almeno 2 metri.
La presenza di un rinforzo in ferro sotto i manto stradale riduce l'attività induttiva e pertanto la sensibilità del sistema di rilevazione
a spira. La distanza ottimale da tenersi tra il cavo della spira e il rinforzo d'acciaio è di 150 mm
137
ACCESSORI SERIE ZR
Rilevatore
Art. ZR01
ZRS1
Misure consigliate per l’interramento della spira (vista in
sezione).
LED di rilevazione
Nell’accensione e durante la fase di taratura il LED rimane fisso per circa 3 sec. e lampeggia per altri 3 sec.
Messa in funzione
Per accedere al dip-switch è necessario togliere la scheda elettronica dal box plastico.
Una volta impostato il dip-switch la scheda elettronica deve essere reiserita nel box plastico seguendo quanto indicato nella figura
2B/ZR facendo attenzione al fatto che la scheda sia posizionata fra la seconda e la terza guida.
1. Realizzare i collegarnenli dello zoccolo undekal seguendo le indicazioni di Fig. 2/ZR ed innestare successivamente il rilevatore
come indicato nella medesima figura.
2. Impostare la frequenza tramite i dip-switch 1 e 2 come indicato in Fig 3/ZR. La variazione della frequenza serve soprattutto per
evitare l'interferenza tra due spire magnetiche installate in vicinanza (2-3 m di distanza): in quest'ultimo caso per evitare interferenze bisogna quindi impostare frequenze differenti. Di norma il rilevatore collegato alla spira con dimensioni e numero di avvolgimenti superiori, deve essere tarato alla frequenza inferiore, e viceversa.
3. Impostare la sensibilità tramite i dip-Switch 3 e 4 come indicato in Fig 3/ZR. La regolazione della sensibilità permette di interdire la rilevazione di corpi metalli di ridotte dimensioni quali biciclette e motocicli.
4. L'uscita OUT 1 può essere abilitata o disabilitata tramite il dip-switch 8 (Fig 3/ZR) ed ha un funzionamento impulsivo (100 ms).
L'uscita OUT 2 può essere regolata con funzionamento impulsivo (100 ms.) con attivazione all'impegno o al disimpegno della
spira, oppure con funzionamento in presenza, tramite i dip-switch 6 e 7 (Fig 3/ZR).
Il dip switch SW10 (vedi figura 4/ZR) permette, una volta impostata la modalità “presenza” dell’uscita OUT2 (dip 6 = OFF), di selezionare il tempo della presenza tra il valore 5 min o “infinito”.
Nel caso in cui si selezioni il tempo pari a 5 min, il relè si eccita alla rilevazione della massa e rimane eccitato per 5 minuti se la
massa permane sulla spira, dopodichè il relè si diseccita. Quando la massa abbandona la spira viene effettuata una taratura automatica del dispositivo senza che sia necessario un intervento estremo dell’operatore.
Nel caso in cui si selezioni il tempo pari a “infinito”, il relè si eccita alla rilevazione della massa e rimane eccitato per tutto il tempo
in cui la massa rimane sopra la spira.
5. Assicurarsi di non avere nessuna massa metallica sopra la spira e premere il pulsante di RESET per effettuare la taratura automatica del rilevatore elettromagnetico.
6. Effettuare varie prove di funzionamento facendo transitare sulla spira i mezzi che si vogliono rilevare. Se necessario variare la
sensibilità tramite i dip-switch 3 e 4.
Non è necessario impostare valori di sensibilità eccessivamente alti.
7. Se necessario, inserire la funzione di BOOST tramite il dip-switch 5. Tale funzione serve per aumentare la sensibilità al fine di
mantenere attivato il contatto di rilevazione anche nel caso di automezzi molto alti o durante il passaggio di una motrice con
rimorchio.
138
ACCESSORI SERIE ZR
Fig. 2/ZR
Fig. 3/ZR
Fig. 4/ZR
Fig. 5B/ZR
139
ACCESSORI
SEMAFORO A DUE LUCI (ROSSO-VERDE)
Art. ZSEM
DESCRIZIONE DEL PRODOTTO
Il semaforo Art. ZSEM a due luci e due lenti, viene utilizzato per gestire
le movimentazioni di priorità in condomini, residenze, parcheggi, lavaggi
rapidi, ecc; viene fornito con due lampadine da 70W a lunga durata, ed è
dotato di una orientabilita' di circa 200°.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Alimentazione: 230V ~.
Consumo orario (per lampada): 70 Watt.
Durata media (per lampada): 10.000 ore.
Peso: 2,7Kg.
Colori: rosso-verde
Ingombro: 180 x 90 x 410 mm.
Diametro lenti: 124 mm.
Grado di protezione: IP65
INSTALLAZIONE
Il semaforo a due luci e due lenti è formato da un corpo in alluminio nero
al cui interno si trovano due portalampada (divisi da un separatore) da
cui partono i cavi che, tramite una morsettiera ceramica, andranno collegati all'alimentazione; il dispositivo prevede inoltre due staffe che danno
la possibilità di fissare il semaforo e di ruotarlo di circa 200° a scatti di 3°.
L'installazione è basata sui seguenti passi:
1) Effettuare la foratura del coperchio inferiore del semaforo per l'inserimento del pressacavo.
2) Fissare il semaforo in una posizione opportuna, utilizzando per il
bloccaggio le staffe, le viti e i tasselli (fischer) forniti nella confezione.
3) Togliere i parasole e le lenti del semaforo, avvitare le lampadine, fornite nella confezione, sui portalampada ed effettuare i collegamenti
elettrici con l'alimentazione, come descritto nella pagina seguente. Si
consiglia di utilizzare cavi di sezione 1,5 mm2 e di lunghezza massima pari a 20 m.
4) Richiudere il semaforo con le rispettive lenti e parasole.
ATTENZIONE: assicurarsi che le viti di bloccaggio dei parasole
siano ben avvitate per avere una buona tenuta delle guarnizioni.
Di seguito è mostrato lo schema elettrico e l'esploso relativo al semaforo
a due luci e due lenti.
Fissaggio a muro
con quattro viti
con testa a croce
che si avvitano in
tasselli a muro.
Nero
Blu
Blu
Giallo/Verde
Marrone
Pos.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
140
Qtà.
2
1
2
2
2
1
2
2
1
2
2
Descrizione
Lampada
Pressacavo
Staffa di fissaggio
Coperchio
Portalampada
Corpo de semaforo
Lente
Parasole
Separatore
Vite testa esagonale
Dado
ACCESSORI
CENTRALINA ELETTRONICA DI CONTROLLO PER SEMAFORI
ART. ZSC1
DESCRIZIONE DEL PRODOTTO
La centralina elettronica viene utilizzata per il coordinamento dei semafori a due luci all’interno di parcheggi, residence, e in tutti quegli ambienti in cui è necessaria una gestione ordinata degli accessi (per esempio, lungo un’unica via su cui ci si deve muovere in
modo alternato, oppure ad un semplice incrocio). Tale centralina prevede due logiche possibili di funzionamento:
1. logica di funzionamento a tempo. I tempi di rosso e di verde dei semafori che andranno collegati alla centralina, vengono fissati regolando i rispettivi trimmer. Tale logica non prevede l’utilizzo di fotocellule o altri dispositivi di rilevamento poiché il sistema
viene controllato esclusivamente dai tempi impostati per i due semafori.
2. logica di funzionamento con dispositivi di rilevamento ( per esempio fotocellule). I tempi di rosso e verde dei semafori che
andranno collegati alla centralina, vengono determinati dai segnali provenienti dalle fotocellule o da altri possibili dispositivi di
rilevamento. Successivamente verranno spiegate con maggior dettaglio le logiche di funzionamento e le indicazioni di come
impostare le due diverse modalità.
CARATTERISTICHE TECNICHE PRINCIPALI
Alimentazione 230V, 50 Hz, 5 VA. N°1 uscita tensione ausiliaria 24V ac, 130 mA max (per fotocellule, spire magnetiche, ecc.)
N° 1 fusibile per protezione linea 160 mA.
N° 1 fusibile per protezione uscita ausiliaria 160 mA
N° 4 uscite a relè con contatto pulito in commutazione (230V, 2A max).
N° 2 ingressi per dispositivi di controllo settabili N.A. o N.C. (fotocellule ecc.)
N° 1 microinterruttore (Dip 2) per selezione ingressi N.A. o N.C.
N° 1 microinterruttore (Dip 1) per selezione funzionamento con dispositivo di rilevamento o a tempo. N° 1 trimmer (T1) per regolazione tempo di luce rossa (range da 5 a 120 secondi).
N° 1 trimmer (T2) per regolazione tempo di luce verde (range da 5 a 120 secondi).
N° 1 trimmer (T3) per regolazione tempo di priorità (range da 5 a 120 secondi).
N° 5 Led per segnalazione stato ingressi e uscite. Di seguito e mostrato lo schema elettrico relativo ai componenti principali della
centralina elettronica di controllo.
141
ACCESSORI
LED DI FUNZIONAMENTO SCHEDA
LED ATTIVAZIONE INGRESSI CONTROLLO
TRIMMER REGOLAZIONE ROSSO
T RI MME R R EG OL AZ I ON E V ER D E
TRIMMER REGO LAZI O NE PRIOR ITA '
DIP DI SELEZIONE
INGRESSI PER DISPOSITIVI DI CONTROLLO
(ES. FOTOCELLULE,BARRE MAGNETICHE)
DIP1
T1
T2
T3
INPUT
1
INPUT
2
RELE'
V 2 R2 C
RELE'
L N
FUSIBILE 230
OUT
24V ac
FUSIBILE OUT
F1
F2
TRASFORMATORE
V1 R 1 C
USCITA LUCE VERDE 1° SEMAFORO
USCITA LUCE ROSSA 1° SEMAFORO
COMUNE 1° SEMAFORO
QUADRO
ELETTRICO
LED ATTIVAZIONE RELE'
USCITA TENSIONE AUX. (MAX 130 mA)
I NG R E S SO NE U T R O AL I M E N T AZ I O NE ( 2 3 0 V AC , 5 0 H z )
COMUNE 2° SEMAFORO
IN G R ES S O F A S E A LI M E NTA Z IO N E ( 2 3 0 V A C , 5 0 H z )
USCITA LUCE ROSSA 2° SEMAFORO
USCITA LUCE VERDE 2° SEMAFORO
142
ACCESSORI
La centralina elettronica, dispone di due microinterruttori (Dip) che permettono di scegliere la modalità di funzionamento della centralina e la tipologia di contatto per i dispositivi di controllo in ingresso. Di seguito vengono mostrate le combinazioni possibili:
1. IMPOSTAZIONE LOGICA DI FUNZIONAMENTO A TEMPO
DIP 1 OFF
DIP 2 OFF
2. IMPOSTAZIONE LOGICA DI FUNZIONAMENTO CON DISPOSITIVO DI RILEVAMENTO
DIP 1 ON
DIP 2 OFF
Impostazione contatti in ingresso di tipo N.A.
DIP 1 ON
DIP 2 ON
Impostazione contatti in ingresso di tipo N.C.
LOGICA DI FUNZIONAMENTO A TEMPO
Per impostare la logica di funzionamento a tempo, occorre che:
Dip 1 sia in posizione OFF.
Dip 2 = OFF.
Il trimmer T1 venga regolato per fissare il tempo in cui si vuole che i due semafori siano entrambi rossi (da 5 a 120 secondi).
Il trimmer T2 venga regolato per fissare il tempo in cui uno dei due semafori resta verde (da 5 a 120 secondi).
Il trimmer T3 risulta indifferente. Il ciclo di funzionamento a tempo prevede i seguenti passi:
1. Al momento dell’accensione della centralina elettronica, i due semafori risultano entrambi rossi per il tempo impostato dal trimmer T1(tempo T1).
2. Trascorso il tempo T1, il semaforo collegato ai morsetti “1” diventa verde mentre quello collegato ai morsetti “2” rimane rosso.
3. I semafori restano in questo stato per il tempo impostato dal trimmer T2 (tempo T2).
4. Trascorso il tempo T2, i semafori tornano entrambi rossi per un tempo T1 per dare modo agli ultimi entrati di liberare il passaggio.
5. Trascorso il tempo T1, il semaforo collegato ai morsetti “1” resta rosso, mentre quello collegato ai morsetti ”2” diventa verde.
6. Trascorso il tempo T2, i semafori tornano entrambi rossi per il tempo T1 per dare modo agli ultimi entrati di liberare il passaggio.
7. Il ciclo ricomincia dal punto 2 e si ripete all’infinito.
LOGICA DI FUNZIONAMENTO CON DISPOSITIVI DI RILEVAMENTO
Per impostare la logica di funzionamento con dispositivi di rilevamento, occorre che:
Il Dip 1 sia in posizione ON.
Il Dip 2 sia in posizione OFF, per contatti NA.
Il Dip 2 sia in posizione ON , per contatti NC.
Il trimmer T1 venga regolato per fissare il tempo in cui si vuole che i due semafori siano entrambi rossi (da 5 a 120 secondi).
Il trimmer T2 venga regolato per fissare il tempo in cui uno dei due semafori resta verde ( da 5 a 120 secondi).
Il trimmer T3 venga regolato per fissare il tempo necessario per bloccare un eventuale reset continuo del tempo T2, dovuto ad
un ripetuto passaggio dalla parte di uno dei due semafori, e soddisfare così anche richieste di accesso provenienti dalla parte
opposta (da 5 a 120 secondi).
143
ACCESSORI
Il ciclo di funzionamento con dispositivi di rilevamento prevede i seguenti passi:
1. Al momento dell’accensione della centralina elettronica, i semafori sono entrambi vincolati al rosso per il tempo impostato dal
trimmer T1 (tempo T1).
2. Trascorso il tempo T1, il primo rilevatore ad essere eccitato( per esempio una fotocellula) chiama il verde al semaforo ad esso
abbinato per un tempo impostato dal trimmer T2 (tempo T2), mentre l’altro semaforo resta rosso.
3. Il tempo di verde T2 viene resettato ogni volta che il rilevatore viene eccitato, fino a quando il rilevatore opposto è libero; in
caso contrario il ciclo passa al punto 7.
4. Se il rilevatore non viene più eccitato allo scadere del tempo T2, i semafori tornano entrambi rossi.
5. I semafori restano vincolati al rosso per il tempo T1. Se in questa fase dovesse giungere un comando di attivazione agli ingressi, questo viene memorizzato e preso in considerazione allo scadere del tempo T1.
6. Scaduto il tempo T1 il ciclo riprende dal punto 2.
7. Se anche il rilevatore opposto viene eccitato, inizia il conteggio del tempo imposto dal timer T3 (tempo T3).
8.
Allo scadere del tempo T3 viene bloccato il reset continuo del tempo T2 (dovuto al ripetuto passaggio da una delle due parti).
9. Allo scadere del tempo T2 entrambi i semafori vengono vincolati al rosso per il tempo T1.
10. Allo scadere del tempo T1 viene soddisfatta la richiesta di verde fatta dall’altro semaforo e il ciclo riprende dal punto 3.
NOTE
a) l’alimentazione dei contatti puliti comandati dai relè, dipende dal tipo di semaforo utilizzato: per i semafori a lampada servirà
un quadro elettrico che fornisca una tensione di 230V ac, mentre per quelli a LED servirà una tensione di 24V ac-dc.
b) Le uscite della centralina elettronica di controllo per il rosso sono collegate sul contatto N.C. del relè, quindi in caso di guasto
della scheda, i semafori resteranno sempre accesi sul rosso.
c) Gli ingressi dei dispositivi di rilevamento vedono solamente le variazioni di stato del rilevatore, quindi nel caso in cui quest’ultimo dovesse guastarsi dando sempre lo stato di occupato (per esempio una fotocellula accecata dal sole), l’ingresso viene
ignorato dando sempre sull’uscita ad esso abbinata, lo stato di rosso.
d) La scheda elettronica non necessita di alcuna manutenzione particolare. Verificare comunque periodicamente, almeno due
volte l’anno, il regolare funzionamento dei semafori in base a quanto impostato nella scheda.
e) I Dip vanno settati quando la scheda non è alimentata.
f)
Al fine di proteggere i relè da eventuali cortocircuiti, utilizzare dei fusibili di tipo rapido (F1 e F2) di adeguata portata (max 2A)
sui comuni dei due semafori.
g) Si consiglia di inserire un interruttore differenziale magnetotermico prima di collegare l’alimentazione alla centralina.
144
ACCESSORI
KIT FOTOVOLTAICO
Serie EKF
Art. EKF1 35W, Art. EKF2 50W, Art. EKF3 75W, Art. EKF4 100W
CARATTERISTICHE GENERALI
Kit fotovoltaici per alimentare le schede di comando delle automazioni ELVOX. Ogni Kit è composto da N°1 modulo fotovoltaico, N°1 regolatore di carica, N°2 portafusilibili con fusilibe da 6A, N°1
quadro elettrico ed N°1 batteria 12V.
CARATTERISTICHE TECNICHE MODULO FOTOVOLTAICO
Garanzia potenza maggiore uguale 80% 25anni
Umidità relativa fino al 100%
Tolleranza sui dati tecnici ±10%
KIT
Potenza di picco (Watt)
Corrente di corto circuito (A)
Tensione di circuito aperto (V)
Tensione del punto di max. potenza (V)
Corrente al punto di max. potenza (A)
Temperatura di esercizio (°C) e di mantenimento
Dimensioni (LxHxP) (mm)
Corrente alla tensione operativa batteria (A) (12-13,8V)
EKF1
35
2,38
20,5
16,5
2,12
-40÷+95
430x690x34
2,2
EKF2
50
3,5
20,8
16,66
3
-40÷+95
524x750x34
3,15
EKF3
75
4,78
21,6
17,3
4,33
-40÷+95
524x1130x34
4,5
EKF4
100
6,9
21
16,5
6,06
-40÷+95
524x1440x34
6,3
EKF2
12
8
8
14,1
6
79x132x21
152
6
EKF3
12
15
15
14,1
6
104x146x47
286
6
EKF4
12
15
15
14,1
6
104x146x47
286
6
CARATTERISTICHE TECNICHE REGOLATORE DI CARICA
KIT
Tensione (V)
Corrente massima in ingresso (A)
Corrente massima in uscita (A)
Tensione di fine carica (V)
Auto-consumo (mA)
Dimensioni (LxHxP) (mm)
Peso (gr)
Terminali di connessione (mm2)
EKF1
12
8
8
14,1
6
79x132x21
152
6
IMPORTANTE
Per garantire l’efficienza del prodotto è indispensabile che personale professionalmente competente effettua la
manutenzione ogni 12 mesi. Gli interventi di manutenzione, riparazione e pulizia devono essere documentati. Tale
documentazione deve essere conservata dall’utilizzatore, a disposizione del personale competente preposto.
ROTTAMAZIONE - SMALTIMENTO
Allorchè si desidera di non utilizzare più il prodotto, si consiglia di rimuoverla e riciclarla in accordo con le normative in materia. Quindi ai centri di raccolta e recupero per lo smaltimento.
Schema di collegamento
Pannello solare
35-50-75-100W
Regolatore di carica
8A o 15A
+ -
- +
- + + - BAT (29)
+ BAT (28)
Fusibile
6A
Fusibile
6A
-
+
Scheda serie ZC
(N.B. Non collegare nulla nei morsetti n° 30 e n° 31)
Batteria
12V
40-65-75-100 Ah
145
ACCESSORI SERIE ZX
COSTA MECCANICA DI SICUREZZA
Art. ZX01 da 1,5 m, Art. ZX02 da 2 m
Art. ZX38 da 1,8 m, Art. ZX40 da 2,5 m
75 mm
70 mm
mm
45
DISPOSITIVO DI PROTEZIONE ATTIVA PER CANCELLI SCORREVOLI
Dispositivo di protezione per la prevenzione degli infortuni su cancelli scorrevoli ed accessi automatizzati, trova impiego come alternativa alle attuali coste pneumatiche e fotocoste.
Il suo funzionamento è assicurato anche nella condizione limite in cui l'estruso in gomma
risultasse lacerato e in caso di guasto, provoca l'arresto dell'automazione.
Le coste meccaniche sono composte da una costa in gomma a doppia camera con dopo
corsa elastico di ammortamento urto superiore ai 50mm e da un profilo in alluminio di
uguale lunghezza, che fissato al pilastro farà da supporto all'estruso in gomma. Il funzionamento della costa è garantito da due micro switches. Il primo lavora su deformazione
della gomma, il secondo come sicurezza nel caso in cui il dispositivo si guastasse.
m
30
m
MATERIALI
- Estruso di gomma Dutrel RAL 7000
- Profilo in alluminio
- Supporti e calotta in nylon RAL 7000
- Minuterie in acciaio inox
CARATTERISTICHE TECNICHE
- Contatti microswitch: NO-NC 230V 10A
- Portata contatti: 10A 230V
- Grado di protezione: IP54
INSTALLAZIONE
1. Montare il tappo inferiore, inserire il profilo in gomma e il filo in acciaio.
2. Montare il tappo superiore con il supporto accessori
3. Fissare la piastrina (Fig. 1/ZX, Part. 1) sul montante seguendo le quote della tabella (A),
colonna (b).
Tabella (A)
Altz. costa
1500
1700
2000
3000
(a)(ø5,5)
7
7
7
7
(b)(ø5,5)
750
850
1000
1000/2000
Fig. 1/ZX
(c)(ø5,5)
1493
1693
1993
2993
Attenzione: Il dispositivo elettromeccanico di rilevamento ostacoli è un dispositivo di sicurezza “ausiliario”. Vale a dire che
è utilizzabile su impianti comandati a “uomo presente” oppure in conformità ai requisiti dettati dalla Norma di Sicurezza
EN12453
146
ACCESSORI SERIE ZX
Fig. 3/ZX
Fig. 2/ZX
4. Inserire il profilo nella staffa e fissarlo nei fori predisposti (Fig.2/ZX, Part. 2-3).
In questo modo la costa risulta bloccata in tre punti senza doverla smontare.
5. La costa deve essere installata con la calotta posta nella parte superiore.
TARATURA
La costa meccanica di protezione confezionata viene già pretarata per agire con una
deformazione di c.a. 1/3 dell'estruso in gomma.
Per modificare la sensibitità della costa eseguire le seguenti operazioni:
1. Sbloccare il controdado (Fig. 3/ZX, Part.1).
2. Regolare la sensibilità della costa agendo sul tendicavo (Fig. 3/ZX, Part. 2).
3. Ribloccare il controdado.
In condizione di riposo nessuno dei due microswitches dovrà essere premuto.
Fig. 3A/ZX
N.C. FOTOCOSTA
N.C. STOP
N.C. FOTOCELLULA
CHIUDE
COMUNE 1
N.A. APRE CARRAIO
N.A. APRE PEDONALE
COMUNE 1
N.A. APRE/CHIUDE
COLLEGAMENTI
La costa meccanica di protezione è predisposta per essere collegata ad un contatto
NC di sicurezza. Per il suo collegamento bisogna collegare due cavi ai morsetti posti
all'interno del supporto superiore della costa (Fig. 3/ZX, Part. 3).
Nella maggior parte delle installazioni, viene collegata al contatto fotocellula NC se posta
nella colonna di chiusura (morsetto "COM1" 22 - "FCEL." 24), che non appena si apre
blocca l'automazione solo se essa è in chiusura invertendo la marcia senza disabilitare
la chiusura automatica nel caso esso sia inserita (Fig. 4/ZX).
Invece viene collegata al contatto di STOP N.C., se posta nella colonna di apertura del
cancello (morsetto "COM1" 22 - "STOP" 23), tale non appena si apre blocca l'automazione in apertura disabilitando anche il tempo di chiusura automatica (Fig. 4/ZX).
Fig. 4/ZX
147
CANCELLO SCORREVOLE CON PESO MASSIMO DI 600 Kg
Schema impianto per cancello scorrevole con anta fino a 600 Kg
2
9
5
4/RX
4x1 mm2
4/TX
1
11
13
10
12
2x1 mm2
3x1 mm
2
3x1,5 mm2
Rete 230V
2x1 mm2
3
Distinta impianto
148
Riferimento
al disegno
Articolo
Descrizione
1
2
3
4
5
9
10
11
12
13
ES07
EL10
ET03
EF04/S
EDE4
ZX64
ZE03 - ZE08
ZBA1
ZX01
ZX16
Attuatore scorrevole
Lampeggiante con supporto antenna e ricevitore 433 MHz
Radiocomando a 2 canali
Coppia fotocellule esterno parete
Selettore a chiave da esterno parete
Cavo (4x0,5 mm2)
Cremagliera
Batteria tampone 12V 7Ah
Costa meccanica di sicurezza
Contropiastra di ancoraggio
Quantità
1
1
2
1
1
...m
...m
1
1
1
CANCELLO SCORREVOLE CON PESO MASSIMO DI 1000 Kg
Schema impianto per cancello scorrevole con anta fino a 1000 Kg
2
9
5
4/RX
4x1 mm2
6
4/TX
11
1
6
4/TX
7
10
12
2x1 mm2
2x1 mm2
3x1 mm2
2x1 mm2
4x1 mm2
3x1,5 mm2
Rete 230V
4/RX
3
Distinta impianto
Riferimento
al disegno
1
2
3
4
5
6
7
9
10
11
12
Articolo
ES09
EL10
ET03
EF04/S
EDE4
EE11
ZX16
ZX64
ZE07
ZBA1
ZX01
Descrizione
Attuatore scorrevole
Lampeggiante con ricevitore 433 MHz supporto e antenna
Radiocomando a 433 MHz
Coppia di fotocellule da esterno parete/colonnina
Selettore a chiave da esterno parete
Colonnina a basso profilo da 500 mm
Contropiastra di ancoraggio
Cavo (4x0,5 mm2)
Cremagliera zincata in acciaio
Batteria tampone 12V 7Ah
Costa meccanica di sicurezza
Quantità
1
1
2
2
1
2
1
...m
...m
1
1
149
CANCELLO AD ANTA BATTENTE
Schema impianto per cancello ad ante battenti con due ante fino a 1,80 m cadauna.
2
9
5
4/RX
4x1 mm2
14
4/TX
1
2x1 mm2
7
11
8
1
15
2x1 mm2
3x1,5 mm2
Rete 230V
23
8
3x1 mm2
3
Distinta impianto
Riferimento
al disegno
1
2
3
4
5
7
8
9
11
14
15
23
150
Articolo
EA25
EL10
ET03
EF04/S
EDE4
EC33
ZX29
ZX64
ZBA1
ZD04
ZD06
ZD14
(ZD14/I, ZD14/M)
Descrizione
Attuatore lineare + kit di fissaggio
Lampeggiante con ricevitore 433 MHz supporto e antenna
Radiocomando a 433 MHz
Coppia di fotocellule da esterno parete
Selettore a chiave da esterno parete
Centralina di comando senza pulsantiera
Matassa da 10 m di cavo per cablaggio automazioni
(2x2 mm2 + 3x0,5 mm2)
Cavo (4x0,5 mm2)
Batteria tampone 12V 7Ah
Elettroserratura 12V cc
Chiavistello di bloccaggio
Elettroserratura 12Vcc verticale
(cilindro intero, mezzo cilindro)
Quantità
2
1
2
1
1
1
1
...m
1
1
1
1
CANCELLO AD ANTA BATTENTE
Schema impianto per cancello ad ante battenti con un anta fino a 1,80 m
2
9
5
4/RX
4x1 mm2
14
4/TX
1
7
11
8
2x1 mm2
2x1 mm2
3x1,5 mm2
Rete 230V
23
3x1 mm2
3
Distinta impianto
Riferimento
al disegno
1
2
3
4
5
7
8
9
11
14
23
Articolo
EA25
EL10
ET03
EF04/S
EDE4
EC33
ZX29
ZX64
ZBA1
ZD04
ZD14
(ZD14/I, ZD14/M)
Descrizione
Attuatore lineare + kit di fissaggio
Lampeggiante con ricevitore 433 MHz supporto e antenna
Radiocomando a 433 MHz
Coppia di fotocellule da esterno parete
Selettore a chiave da esterno parete
Centralina di comando senza pulsantiera
Matassa da 10 m di cavo per cablaggio automazioni
(2x2 mm2 + 3x0,5 mm2)
Cavo (4x0,5 mm2)
Batteria tampone 12V 7Ah
Elettroserratura 12V cc
Elettroserratura 12Vcc verticale
(cilindro intero, mezzo cilindro)
Quantità
1
1
2
1
1
1
1
...m
1
1
1
151
CANCELLO AD ANTA BATTENTE
Schema impianto per cancello ad ante battenti con due ante da 1,80 m fino a 2,50 m cadauna.
2
9
5
4/RX
14
7
4x1 mm2
11
4/TX
4/TX
1
2x1 mm2
6
8
2x1 mm2
1
15
4/RX
2x1 mm2
6
23
3x1,5 mm2
Rete 230V
8
3x1 mm2
4x1 mm2
3
Distinta impianto
Riferimento
al disegno
1
2
3
4
5
6
7
8
9
11
14
15
23
152
Articolo
EA25
EL10
ET03
EF04/S
EDE4
EE11
EC33
ZX29
ZX64
ZBA1
ZD04
ZD06
ZD14
(ZD14/I, ZD14/M)
Descrizione
Attuatore lineare + kit di fissaggio
Lampeggiante con ricevitore 433 MHz supporto e antenna
Radiocomando a 433 MHz
Coppia di fotocellule da esterno parete/colonnina
Selettore a chiave da esterno parete
Colonnina a basso profilo 500 mm
Centralina di comando senza pulsantiera
Matassa da 10 m di cavo per cablaggio automazioni
(2x2 mm2 + 3x0,5 mm2)
Cavo (4x0,5 mm2)
Batteria tampone 12V 7Ah
Elettroserratura 12V cc
Chiavistello di bloccaggio
Elettroserratura 12Vcc verticale
(cilindro intero, mezzo cilindro)
Quantità
2
1
2
2
1
2
1
1
...m
1
1
1
1
CANCELLO AD ANTA BATTENTE
Schema impianto per cancello ad ante battenti con un anta da 1,80 m a 3,50 m
2
9
5
4/RX
7
4x1 mm2
14
4/TX
11
4/TX
1
6
8
2x1 mm2
2x1 mm2
4/RX
2x1 mm2
3x1,5 mm2
Rete 230V
6
23
3x1 mm2
4x1 mm2
3
Distinta impianto
Riferimento
al disegno
1
2
3
4
5
6
7
8
9
11
14
23
Articolo
EA50
EL10
ET03
EF04/S
EDE4
EE11
EC33
ZX29
ZX64
ZBA1
ZD04
ZD14
(ZD14/I, ZD14/M)
Descrizione
Attuatore lineare + kit di fissaggio
Lampeggiante con ricevitore 433 MHz supporto e antenna
Radiocomando a 433 MHz
Coppia di fotocellule da esterno parete/colonnina
Selettore a chiave da esterno parete
Colonnina a basso profilo 500 mm
Centralina di comando senza pulsantiera
Matassa da 10 m di cavo per cablaggio automazioni
(2x2 mm2 + 3x0,5 mm2)
Cavo (4x0,5 mm2)
Batteria tampone 12V 7Ah
Elettroserratura 12V cc
Elettroserratura 12Vcc verticale
(cilindro intero, mezzo cilindro)
Quantità
1
1
2
2
1
2
1
1
...m
1
1
1
153
CANCELLO AD ANTA BATTENTE
Schema impianto per cancello ad ante battenti con due ante da 1,80 m fino a 3,50 m cadauna.
2
9
5
4/RX
7
4x1 mm2
14
11
4/TX
4/TX
1
2x1 mm2
6
8
2x1 mm2
1
15
2x1 mm
4/RX
2
6
23
3x1,5 mm2
Rete 230V
8
3x1 mm2
4x1 mm2
3
Distinta impianto
Riferimento
al disegno
1
2
3
4
5
6
7
8
9
11
14
15
23
154
Articolo
EA50
EL10
ET03
EF04/S
EDE4
EE11
EC33
ZX67/15
ZX64
ZBA1
ZD04
ZD06
ZD14
(ZD14/I, ZD14/M)
Descrizione
Attuatore lineare + kit di fissaggio
Lampeggiante con ricevitore 433 MHz supporto e antenna
Radiocomando a 433 MHz
Coppia di fotocellule da esterno parete/colonnina
Selettore a chiave da esterno parete
Colonnina a basso profilo 500 mm
Centralina di comando senza pulsantiera
Matassa da 15 m di cavo per cablaggio automazioni
(2x2 mm2 + 3x0,5 mm2)
Cavo (4x0,5 mm2)
Batteria tampone 12V 7Ah
Elettroserratura 12V cc
Chiavistello di bloccaggio
Elettroserratura 12Vcc verticale
(cilindro intero, mezzo cilindro)
Quantità
2
1
2
2
1
2
1
1
...m
1
1
1
1
CANCELLO AD ANTA BATTENTE
Schema impianto per cancello ad anta battente con un anta fino a 1,80 m (400 Kg).
2
9
5
4/RX
4x1 mm
2
14
4/TX
1
7
11
8
2x1 mm2
2x1 mm2
3x1,5 mm2
Rete 230V
23
3x1 mm2
3
Distinta impianto
Riferimento
al disegno
1
2
3
4
5
7
8
9
11
14
23
Articolo
ZA30
EL10
ET03
EF04/S
EDE4
EC33
ZX29
ZX64
ZBA1
ZD04
ZD14
(ZD14/I, ZD14/M)
Descrizione
Attuatore con braccio articolato (ZX35)
Lampeggiante con ricevitore 433 MHz supporto e antenna
Radiocomando a 433 MHz
Coppia di fotocellule da esterno parete
Selettore a chiave da esterno parete
Centralina di comando senza pulsantiera
Matassa da 10 m di cavo per cablaggio automazioni
(2x2 mm2 + 3x0,5 mm2)
Cavo (4x0,5 mm2)
Batteria tampone 12V 7Ah
Elettroserratura 12V cc
Elettroserratura 12Vcc verticale
(cilindro intero, mezzo cilindro)
Quantità
1
1
2
1
1
1
1
...m
1
1
1
155
CANCELLO AD ANTA BATTENTE
Schema impianto per cancello ad ante battenti con due ante fino a 1,80 m ( 400 Kg) cadauna.
2
9
5
4/RX
4x1 mm2
14
4/TX
1
2x1 mm
2
7
11
8
15
1
23
2x1 mm2
3x1,5 mm2
Rete 230V
8
3x1 mm2
3
Distinta impianto
Riferimento
al disegno
1
2
3
4
5
7
8
9
11
14
15
23
156
Articolo
ZA30
EL10
ET03
EF04/S
EDE4
EC33
ZX29
ZX64
ZBA1
ZD04
ZD06
ZD14
(ZD14/I, ZD14/M)
Descrizione
Attuatore con braccio articolato (ZX35)
Lampeggiante con ricevitore 433 MHz supporto e antenna
Radiocomando a 433 MHz
Coppia di fotocellule da esterno parete
Selettore a chiave da esterno parete
Centralina di comando senza pulsantiera
Matassa da 10 m di cavo per cablaggio automazioni
(2x2 mm2 + 3x0,5 mm2)
Cavo (4x0,5 mm2)
Batteria tampone 12V 7Ah
Elettroserratura 12V cc
Chiavistello di bloccaggio
Elettroserratura 12Vcc verticale
(cilindro intero, mezzo cilindro)
Quantità
2
1
2
1
1
1
1
...m
1
1
1
1
CANCELLO AD ANTA BATTENTE
Schema impianto per cancello ad anta battente da 1,80 m (400 Kg) fino a 3 m (300 Kg)
2
9
5
4/RX
4x1 mm
14
4/TX
7
2
11
4/TX
1
6
8
2x1 mm2
4/RX
2x1 mm2
3x1,5 mm2
Rete 230V
6
23
3x1 mm2
4x1 mm2
3
Distinta impianto
Riferimento
al disegno
1
2
3
4
5
6
7
8
9
11
14
23
Articolo
ZA30
EL10
ET03
EF04/S
EDE4
EE11
EC33
ZX29
ZX64
ZBA1
ZD04
ZD14
(ZD14/I, ZD14/M)
Descrizione
Attuatore con braccio articolato (ZX35)
Lampeggiante con ricevitore 433 MHz supporto e antenna
Radiocomando a 433 MHz
Coppia di fotocellule da esterno parete/colonnina
Selettore a chiave da esterno parete
Colonnina a basso profilo 500 mm
Centralina di comando senza pulsantiera
Matassa da 10 m di cavo per cablaggio automazioni
(2x2 mm2 + 3x0,5 mm2)
Cavo (4x0,5 mm2)
Batteria tampone 12V 7Ah
Elettroserratura 12V cc
Elettroserratura 12Vcc verticale
(cilindro intero, mezzo cilindro)
Quantità
1
1
2
2
1
2
1
1
...m
1
1
1
157
CANCELLO AD ANTA BATTENTE
Schema impianto per cancello ad ante battenti con due ante da 1,80 m (400 Kg) fino a 3 m (300 Kg) cadauna.
2
9
5
4/RX
7
4x1 mm2
14
11
4/TX
4/TX
1
2x1 mm2
6
8
2x1 mm2
15
1
4/RX
2x1 mm2
6
23
3x1,5 mm2
Rete 230V
8
3x1 mm2
4x1 mm2
3
Distinta impianto
Riferimento
al disegno
1
2
3
4
5
6
7
8
9
11
14
15
23
158
Articolo
ZA30
EL10
ET03
EF04/S
EDE4
EE11
EC33
ZX29
ZX64
ZBA1
ZD04
ZD06
ZD14
(ZD14/I, ZD14/M)
Descrizione
Attuatore con braccio articolato (ZX35)
Lampeggiante con ricevitore 433 MHz supporto e antenna
Radiocomando a 433 MHz
Coppia di fotocellule da esterno parete/colonnina
Selettore a chiave da esterno parete
Colonnina a basso profilo 500 mm
Centralina di comando senza pulsantiera
Matassa da 10 m di cavo per cablaggio automazioni
(2x2 mm2 + 3x0,5 mm2)
Cavo (4x0,5 mm2)
Batteria tampone 12V 7Ah
Elettroserratura 12V cc
Chiavistello di bloccaggio
Elettroserratura 12Vcc verticale
(cilindro intero, mezzo cilindro)
Quantità
2
1
2
2
1
2
1
1
...m
1
1
1
1
CANCELLO AD ANTA BATTENTE
Schema impianto per cancello ad anta battente con un anta fino a 2 m (200 Kg).
17
16
2
9
5
4/RX
4x1 mm2
14
4/TX
7
2x1 mm
11
2
8
1
2x1 mm2
16
17
3x1,5 mm2
Rete 230V
23
3x1 mm2
3
Distinta impianto
Riferimento
al disegno
1
16
17
2
3
4
5
7
8
9
11
14
23
Articolo
EI20
ZX41
ZDA7
EL10
ET03
EF04/S
EDE4
EC33
ZX29
ZX64
ZBA1
ZD04
ZD14
(ZD14/I, ZD14/M)
Descrizione
Attuatore interrato
Cassa di fondazione
Sblocco manuale
Lampeggiante con ricevitore 433 MHz supporto e antenna
Radiocomando a 433 MHz
Coppia di fotocellule da esterno parete
Selettore a chiave da esterno parete
Centralina di comando senza pulsantiera
Matassa da 10 m di cavo per cablaggio automazioni
(2x2 mm2 + 3x0,5 mm2)
Cavo (4x0,5 mm2)
Batteria tampone 12V 7Ah
Elettroserratura 12V cc
Elettroserratura 12Vcc verticale
(cilindro intero, mezzo cilindro)
Quantità
1
1
1
1
2
1
1
1
1
...m
1
1
1
159
CANCELLO AD ANTA BATTENTE
Schema impianto per cancello ad ante battenti con due ante fino a 2 m (200 Kg) cadauna.
17
2
16
9
5
4/RX
4x1 mm2
14
4/TX
7
2x1 mm2
8
15
2x1 mm2
1
16
23
17
11
1
16
8
17
3x1,5 mm2
Rete 230V
3x1 mm2
3
Distinta impianto
Riferimento
al disegno
1
16
17
2
3
4
5
7
8
9
11
14
15
23
160
Articolo
EI20
ZX41
ZDA7
EL10
ET03
EF04/S
EDE4
EC33
ZX29
ZX64
ZBA1
ZD04
ZD06
ZD14
(ZD14/I, ZD14/M)
Descrizione
Attuatore interrato
Cassa di fondazione
Sblocco manuale
Lampeggiante con ricevitore 433 MHz supporto e antenna
Radiocomando a 433 MHz
Coppia di fotocellule da esterno parete
Selettore a chiave da esterno parete
Centralina di comando senza pulsantiera
Matassa da 10 m di cavo per cablaggio automazioni
(2x2 mm2 + 3x0,5 mm2)
Cavo (4x0,5 mm2)
Batteria tampone 12V 7Ah
Elettroserratura 12V cc
Chiavistello di bloccaggio
Elettroserratura 12Vcc verticale
(cilindro intero, mezzo cilindro)
Quantità
2
2
2
1
2
1
1
1
1
...m
1
1
1
1
CANCELLO AD ANTA BATTENTE
Schema impianto per cancello ad ante battenti con due ante da 1,80 m (300 Kg) a 3 m (200 Kg) cadauna.
17
2
16
9
5
4/RX
4x1 mm
14
7
2
11
4/TX
4/TX
2x1 mm2
6
4/RX
15
6
23
2x1 mm2
1
16
17
1
16
17
2x1 mm2
8
3x1,5 mm2
Rete 230V
8
3x1 mm2
4x1 mm2
3
Distinta impianto
Riferimento
al disegno
1
16
17
2
3
4
5
6
7
8
9
11
14
15
23
Articolo
ZI27
ZX41
ZDB7
EL10
ET03
EF04/S
EDE4
EE11
EC33
ZX67/15
ZX64
ZBA1
ZD04
ZD06
ZD14
(ZD14/I, ZD14/M)
Descrizione
Attuatore interrato
Cassa di fondazione
Sblocco manuale
Lampeggiante con ricevitore 433 MHz supporto e antenna
Radiocomando a 433 MHz
Coppia di fotocellule da esterno parete/colonnina
Selettore a chiave da esterno parete
Colonnina a basso profilo 500 mm
Centralina di comando senza pulsantiera
Matassa da 15 m di cavo per cablaggio automazioni
(2x2 mm2 + 3x0,5 mm2)
Cavo (4x0,5 mm2)
Batteria tampone 12V 7Ah
Elettroserratura 12V cc
Chiavistello di bloccaggio
Elettroserratura 12Vcc verticale
(cilindro intero, mezzo cilindro)
Quantità
2
2
2
1
2
2
1
2
1
1
...m
1
1
1
1
161
CANCELLO AD ANTA BATTENTE
Schema impianto per cancello ad anta battente con un anta da 1,80 m (300 Kg) a 3 m (200 Kg).
17
2
16
9
5
4/RX
7
4x1 mm2
14
4/TX
2x1 mm
4/TX
2
6
1
2x1 mm2
11
16
4/RX
8
3x1,5 mm2
Rete 230V
6
23
2x1 mm2
17
3x1 mm2
4x1 mm2
3
Distinta impianto
Riferimento
al disegno
1
16
17
2
3
4
5
6
7
8
9
11
14
23
162
Articolo
ZI27
ZX41
ZDB7
EL10
ET03
EF04/S
EDE4
EE11
EC33
ZX29
ZX64
ZBA1
ZD04
ZD14
(ZD14/I, ZD14/M)
Descrizione
Attuatore interrato
Cassa di fondazione
Sblocco manuale
Lampeggiante con ricevitore 433 MHz e antenna
Radiocomando a 433 MHz
Coppia di fotocellule da esterno parete/colonnina
Selettore a chiave da esterno parete
Colonnina a basso profilo 500 mm
Centralina di comando senza pulsantiera
Matassa da 10 m di cavo per cablaggio automazioni
(2x2 mm2 + 3x0,5 mm2)
Cavo (4x0,5 mm2)
Batteria tampone 12V 7Ah
Elettroserratura 12V cc
Elettroserratura 12Vcc verticale
(cilindro intero, mezzo cilindro)
Quantità
1
1
1
1
2
2
1
2
1
1
... m
1
1
1
BASCULANTI A CONTRAPPESI
Schema impianto con motore singolo per porta basculante a contrappesi con superficie fino a 10 m2 (200 Kg)
2
18
1
9
18
18
7
5
11
8
3x1 mm2
2x0,5 mm2
12
19
3x1,5 mm2
Rete 230V
3
Distinta impianto
Riferimento
al disegno
1
18
2
3
7
8
Articolo
EB10
ZX14
EL08
ET03
EC31
ZX72
9
11
12
12
19
19
5
ZX64
ZBA1
ZX06
ZX03
ZX11
ZX12
EDE4
Descrizione
Attuatore basculante + kit di fissaggio
Kit bracci dritti per installazione centrale
Antenna con ricevitore 433 MHz
Radiocomando a 433 MHz
Centralina di comando con pulsantiera
Matassa da 5 m di cavo per cablaggio automazioni
(2x2,5 mm2 + 3x0,5 mm2 + 5x0,5 mm2)
Cavo (4x0,5 mm2)
Batteria tampone 12V 7Ah
Costa pneumatica di sicurezza con tappo
Profilo in alluminio per costa pneumatica
Pressostato con 1 m di tubetto
Custodia per pressostato
Selettore a chiave da esterno parete
Quantità
1
1
1
2
1
1
...m
1
...m
...m
1
1
1
163
BASCULANTI A CONTRAPPESI
Schema impianto con una coppia di motori per porta basculante a contrappesi con superficie oltre i 10 m2 (max 300 Kg)
2
9
18
7
18
5
2x2,5 mm2
1
1
11
8
3x1 mm2
2x0,5 mm2
12
19
3x1,5 mm2
Rete 230V
3
Distinta impianto
164
Riferimento
al disegno
1
18
2
3
7
8
Articolo
EB10
ZX13
EL08
ET03
EC31
ZX73
9
11
12
12
19
19
5
ZX64
ZBA1
ZX06
ZX03
ZX11
ZX12
EDE4
Descrizione
Attuatore basculante + kit di fissaggio
Kit bracci dritti per installazione laterale
Antenna con ricevitore 433 MHz
Radiocomando a 433 MHz
Centralina di comando con pulsantiera
Matassa da 10 m di cavo per cablaggio automazioni
(2x2,5 mm2 + 3x0,5 mm2 + 5x0,5 mm2)
Cavo (4x0,5 mm2)
Batteria tampone 12V 7Ah
Costa pneumatica di sicurezza con tappo
Profilo in alluminio per costa pneumatica
Pressostato con 1 m di tubetto
Custodia per pressostato
Selettore a chiave da esterno parete
Quantità
2
1
1
2
1
1
...m
1
...m
...m
1
1
1
PORTE SEZIONALI
Schema impianto per porte sezionali con superficie massima di 10 m2 a 433 MHz
1
18
21
1
2x0,5 mm2
2x0,5 mm2
12
19
5
3x1 mm2
3x1,5 mm2
Rete 230V
22
3
Distinta impianto
Riferimento
al disegno
Articolo
Descrizione
1
18
3
12
12
19
19
5
21
22
ZN10
ZN20
ET03
ZX06
ZX03
ZX11
ZX12
EDE4
ZN26
ZNB1
Attuatore basculante con centralina di comando
Guida a “C” + kit di fissaggio
Radiocomando a 433 MHz
Costa pneumatica di sicurezza con tappo
Profilo in alluminio per costa pneumatica
Pressostato con 1 m di tubetto
Custodia per pressostato
Selettore a chiave da esterno parete
Kit sicurezza per porta pedonale
Kit batteria tampone (2x12V)
Quantità
1
1
2
...m
...m
1
1
1
1
1
165
PORTE A MOLLE O CONTRAPPESI
Schema impianto per basculanti a molle o contrappesi con superficie massima di 10 m2 a 433 MHz
1
18
21
1
20
2x0,5 mm2
2x0,5 mm2
5
3x1 mm2
3x1,5 mm2
Rete 230V
12
22
19
3
Distinta impianto
166
Riferimento
al disegno
Articolo
Descrizione
1
18
20
3
12
12
19
19
5
21
22
ZN10
ZN20
ZN21
ET03
ZX06
ZX03
ZX11
ZX12
EDE4
ZN26
ZNB1
Attuatore basculante con centralina di comando
Guida a “C” + kit di fissaggio
Kit braccio curvo
Radiocomando a 433 MHz
Costa pneumatica di sicurezza con tappo
Profilo in alluminio per costa pneumatica
Pressostato con 1 m di tubetto
Custodia per pressostato
Selettore a chiave da esterno parete
Kit sicurezza per porta pedonale
Kit batteria tampone (2x12V)
Quantità
1
1
1
2
...m
...m
1
1
1
1
1
KIT PER BARRIERE
Schema impianto per barriera con asta da 3,20 m (Art. ZBR1) - 6,40 m (Art. ZBR2) - 4,80 m (Art. ZBR7)
2
18
12
1
11
4/RX
25
4/TX
4x1 mm2
6
13
24
2x1 mm2
2
3x1,5 mm
Rete 230V
3
Distinta impianto
Riferimento
al disegno
1
18
12
2
3
4
6
9
11
13
24
25
Articolo
EL09
ET03
EE05
ZX64
ZBA1
ZX30
ZRS1
ZR01
Descrizione
Corpo macchina + centralina di comando
Asta a moduli da 3,20 m o 6,40 m o 4,80 m
Costa switch di sicurezza per ogni modulo
Lampeggiante con ricevitore 433 MHz e antenna
Radiocomando a 2 canali 433 MHz
Coppia fotocellule
Colonnina di sostegno
Cavo (4x0,5 mm2)
Batteria tampone 12V 7Ah
Contropiastra di ancoraggio
Spira megnetica
Rilevatore magnetico di massa
Quantità
1
1
1
1
2
1
1
3m
1
1
1
1
167
KIT PER BARRIERE
Schema impianto per barriera con asta da 3,20 m (Art. ZBR1/M) - 4,80 m (Art. ZBR7/M) con paletto mobile
2
18
12
1
4/TX
11
4/RX
20
6
25
4x1 mm2
13
24
3x1,5 mm2
Rete 230V
2x1 mm2
3
Distinta impianto
Riferimento
al disegno
1
18
12
2
3
4
6
9
20
11
13
24
25
168
Articolo
EL09
ET03
EE06
ZX64
ZBRM
ZBA1
ZX30
ZRS1
ZR01
Descrizione
Corpo macchina + centralina di comando
Asta a moduli da 3,20 m o 6,40 m o 4,80 m
Costa switch di sicurezza per ogni modulo
Lampeggiante con ricevitore 433 MHz e antenna
Radiocomando a 2 canali 433 MHz
Coppia fotocellule
Colonnina da 500 mm
Cavo (4x0,5 mm2)
Paletto mobile
Batteria tampone 12V 7Ah
Contropiastra di ancoraggio
Spira megnetica
Rilevatore magnetico di massa
Quantità
1
1
1
1
2
1
1
3m
1
1
1
1
1
BARRIERE STRADALI SERIE ZBN
Schema impianto per barriera con asta da 3 m
4
12
2
1
8/Tx
8/Rx
10
9
8/Rx
3
4 x 1 mm2
8/Tx
6
6
11
4 x 0,5 mm2
5
4 x 1 mm2
Rete 230V 3x1,5
mm2
Distinta impianto base
Riferimento
al disegno
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
Articolo
ZBNC
ZBNA/3T
ZX31
EL09
ET03
EE11
EE12
EF04/S
EDE4
ZR01
ZRS1
ZX64
Descrizione
Corpo barriera + centralina di comando
Asta a moduli da 3 m
Piastra di fissaggio
Lampeggiante con ricevitore 433 MHz e antenna
Radiocomando a 2 canali 433 MHz
Colonnina 500 mm (1 foro)
Colonnina 1000 mm (2 fori)
Coppia fotocellule sincronizzate
Selettore a chiave
Rilevatore magnetico di massa
Spira magnetica
Cavo 4x0,5 mm2
Quantità
1
1
1
1
3
1
2
1
1
1
...m
169
1 2
+ -
Numero disegno as3415
Trasmittente
V
0 1 4V
C NC NA
1 2 3 4 5
+ -
Ricevente
Una coppia di fotocellule
Art. EF04
Art. EF04/S
+
20
22
8
7
Lampeggiante con antenna e ricevitore
Art. EL09, Art. EL10 (con supporto)
NO C N C
STOP
M1
ENCODER
1 2 11 10 9
MOT1-2
Attuatore
Art. ES07, ES09
Trasformatore 150VA
Batteria Art. ZBA1
Spia cancello aperto
12V c.c. max 2W
Carico massimo
12Vc.c. 1W
N C C NO
Selettore a chiave
Art. EDE4
APRI-CHIUDI
D-
ABC-
1
AMP1
C
F1
VAC2
30
29
VAC1
28
BAT-
2
CHM1
3
2 CAN
4
2 CAN
5
AUX
6
AUX
7
+ 12
8
12
F3
D
27
BAT+
9
SIGN
F2
DEBUG
R ET E
10
ENC
11
+ENC
12
SPAP
13
LAMP
+
E NC
1
FR IZ
V .RALL.
R ES ET
G EN.I.
M E MO
P ARAMETRI
R . CO D E
A NT E NN A
S ENS RADIO
V .MA X.
Scheda elettronica
Art EC25
17
ACAR
18
APED
19
CHIU
20
COM1
21
STOP
22
FCEL
B
+ 14
COM2
RX RADIO
A
23
STPA
PROGRAM
15
COM1
16
APCH
Rete
230V~
24
TXRX
CS2487R2
ELVOX SERIE EC
170
25
-GND
26
+ANT
4A
SCHEMA DI COLLEGAMENTO DELLE AUTOMAZIONI
ES CON UN MOTORE CON SCHEDA EC25
1°
Ricevente
Numero disegno
as3416
24
22
33
32
0 14V
2°
Ricevente
2 coppie di fotocellule
Art. EF04
Art. EF04/S
V
2°
1°
Trasmittente Trasmittente
Attuatore
Art. ES11-ES12
Lampeggiante con antenna e ricevitore
Art. EL09 - Art. EL10 (con supporto)
Trasmittente
B
Scheda elettronica
Art. ZC24
A- Trasformatore 220VA
B- Batteria
Art. ZBA1
C- Spia cancello aperto
12V c.c. max 2W
Ricevente
C
Carico massimo
10A 250V~
APRE-CHIUDE
Una coppia di fotocellule
Art. EF04
Art. EF04/S
Selettore a chiave
Art. EDE4
STOP
Attuatore
Art. ES08-ES10
A
SCHEMA DI COLLEGAMENTO DELLE AUTOMAZIONI
ES CON DUE MOTORI CON SCHEDA ZC24
Rete
230V~
I versi di marcia degli attuatori (M1 E M2) e quindi l'esatta polarità dei cavi (morsetti 1-2 E 3-4), si determinano durante la memorizzazione delle battute.
M1: QUANDO È ATTIVA LA FASE DI APERTURA, M1 È IL PRIMO AD APRIRE.
M2: QUANDO È ATTIVA LA FASE DI CHIUSURA, M2 È IL PRIMO A CHIUDERE.
171
172
Numero disegno
aa3411
24
22
33
32
1°
Ricevente
2°
Ricevente
2 coppie di fotocellule
Art. EF04
Art. EF04/S
2°
1°
Trasmittente Trasmittente
V
0 14V
Trasmittente
STOP
Attuatore Serie
EA - EI - ZA - ZI
Scheda elettronica
Art. ZC24
B
Centralina su box
Art. EC33
C
Carico massimo
10A 250V~
A- Trasformatore 220VA
B- Batteria Art. ZBA1
C- Spia cancello aperto
12V c.c. max 2W
Ricevente
APRE-CHIUDE
Una coppia di fotocellule
Art. EF04
Art. EF04/S
Selettore a chiave
Art.EDE4
Serratura elettrica 12V c.c.
Art. ZD04
Lampeggiante con antenna e ricevitore
Art. EL09 - Art. EL10 (con supporto)
A
SCHEMA DI COLLEGAMENTO DELLE AUTOMAZIONI
EA25-EA50-ZA30-ZI26-ZI27 CON UN MOTORE
Rete
230V~
I VERSI DI MARCIA DEGLI ATTUATORI (M1) E QUINDI L'ESATTA POLARITÀ DEI CAVI (MORSETTI 1-2), SI DETERMINANO
DURANTE LA MEMORIZZAZIONE DELLE BATTUTE.
24
22
33
32
V
0 14V
1°
Ricevente
2°
1°
Trasmittente Trasmittente
Numero disegno
aa3065
2°
Ricevente
2 coppie di fotocellule
Art. EF04
Art. EF04/S
Attuatore Serie
EA - ZA - ZI
Lampeggiante con antenna e ricevitore
Art. EL09 - Art. EL10 (con supporto)
Attuatore Serie
EA - EI - ZA - ZI
Ricevente
C
Carico massimo
10A 250V~
A- Trasformatore 220VA
B- Batteria
Art. ZBA1
C- Spia cancello aperto
12V D.C. max 2W
APRE-CHIUDE
Una coppia di fotocellule
Art. EF04
Art. EF04/S
Trasmittente
Selettore a chiave
Art. EDE4
STOP
Serratura elettrica 12V c.c.
Art. ZD04
Scheda elettronica
Art. ZC24
B
Centralina su box
Art. EC33
A
SCHEMA DI COLLEGAMENTO DELLE AUTOMAZIONI
EA25-EA50-ZA30-ZI26-ZI27 CON DUE MOTORI
Rete
230V~
I versi di marcia degli attuatori (M1 E M2) e quindi l'esatta polarità dei cavi (morsetti 1-2 E 3-4), si determinano durante la memorizzazione delle battute.
M1: QUANDO È ATTIVA LA FASE DI APERTURA, M1 È IL PRIMO AD APRIRE.
M2: QUANDO È ATTIVA LA FASE DI CHIUSURA, M2 È IL PRIMO A CHIUDERE.
173
Numero disegno
ab3066
V
174
Selettore a chiave
Art. EDE4
Pressostato
Art. ZX11
Antenna con ricevitore radio
Art. EL08
Fotocellula
Art. EF04
Art. EF04/S
APRE-CHIUDE
D
Carico massimo
10A 250V~
A- Trasformatore 220VA
B- Batteria-Battery
Art. ZBA1
C- Spia cancello aperto
12V D.C. max 2W
D- Luce di cortesia o
lampeggiante 14V c.c. max 5W
STOP
Attuatore
Art. EB10
C
Scheda elettronica
Art. ZC24
B
Centralina su box
Art. EC31
A
SCHEMA DI COLLEGAMENTO DELLE AUTOMAZIONI
EB10 CON UN MOTORE
Rete
230V~
I VERSI DI MARCIA DEGLI ATTUATORE (M1) E QUINDI L'ESATTA POLARITÀ DEI CAVI (MORSETTI 1-2), SI DETERMINANO
DURANTE LA MEMORIZZAZIONE DELLA CORSA.
Numero disegno
ab3412
V
Antenna con ricevitore radio
Art. EL08
A- Trasformatore 220VA
B- Batteria-Battery
Art. ZBA1
C- Spia cancello aperto
12V c.c. max 2W
D- Luce di cortesia o
lampeggiante 14V c.c. max 5W
D
Attuatore
Art. EB10
Pressostato
Art. ZX11
Selettore a chiave
Art. EDE4
STOP
Fotocellula
Art. EF04
Art. EF04/S
APRE-CHIUDE
Attuatore
Art. EB10
D
C
Carico massimo
10A 250V~
Scheda elettronica
Art. ZC24
B
Centralina su box
Art. EC31
A
SCHEMA DI COLLEGAMENTO DELLE AUTOMAZIONI
EB10 CON DUE MOTORI
Rete
230V~
I VERSI DI MARCIA DEGLI ATTUATORI (M1 E M2) E QUINDI L'ESATTA POLARITÀ DEI CAVI (MORSETTI 1-2), SI
DETERMINANO DURANTE LA MEMORIZZAZIONE DELLA CORSA.
175
Il verso di marcia della barriera e quindi l'esatta polarità dei cavi (morsetti 1-2), si determinana durante la memorizzazione della battuta.
176
24
22
2°
1°
2°
Ricevente Trasmittente Trasmittente
Trasmittente
Una coppia di fotocellule
Art. EF04/S
Selettore a chiave
Art. EDE4
STOP
0 14V
Ricevente
Batteria
Art. ZBA1
B-
C- Spia cancello aperto
12V c.c. max 2W
Trasformatore 220VA
Carico massimo
10A 250V~
A-
APRE-CHIUDE
V
C
Scheda elettronica
Art. ZC24
B
Centralina su box
Art. EC33
A
Numero disegno
aa3411_2
Rete
230V~
33
32
1°
Ricevente
2 coppie di fotocellule
Art. EF04/S
Barriera
Art. ZBNC
Asta
Art. ZBNA/3T
Lampeggiante con
antenna e ricevitore
(con supporto)
Art. EL09 (Art. EL10)
SCHEMA DI COLLEGAMENTO DELLE BARRIERE ZBNC CON ASTA
DA 3 METRI ART. ZBNA/3T
24
22
1°
Ricevente
Batteria
Art. ZBA1
Trasformatore 220VA
Carico massimo
10A 250V~
C- Spia cancello aperto
12V c.c. max 2W
B-
A-
Ricevente
APRE-CHIUDE
Barriera
Art. ZBNC/V
Una coppia di fotocellule
Art. EF04/S
STOP
Asta
Art. ZBNA/3T
Selettore a chiave
Art. EDE4
Trasmittente
Asta
Art. ZBNA/3T
2°
1°
Trasmittente Trasmittente
Barriera
Art. ZBNC
2°
Ricevente
2 coppie di fotocellule
Art. EF04/S
0 14V
C
Scheda elettronica
Art. ZC24
B
Centralina su box
Art. EC33
A
Numero disegno
aa3065_2
Rete
230V~
33
32
V
Lampeggiante con antenna e ricevitore (con supporto) Art. EL09 (Art. EL10)
SCHEMA DI COLLEGAMENTO DI DUE BARRIERE ZBNC E ART. ZBNC/V CON
2 ASTE DA 3 METRI ART. ZBNA/3T
I versi di marcia delle barriere (M1 E M2) e quindi l'esatta polarità dei cavi (morsetti 1-2 E 3-4), si determinano durante la memorizzazione delle battute.
177
178
Colonnina con appoggio
Art. EE05
V
0 14V
Selettore a chiave
Lampeggiante con antenna e ricevitore
Art. EL09
A
Numero disegno
a3898-1
A- Trasformatore
220VA
B- Batteria
Art. ZBA1
Rete
230V~
Pulsante
Scheda elettronica
Art. ZC24
B
Centralina su box
Art. EC33
SCHEMA COLLEGAMENTO BARRIERA ART. ZBR1 - ZBR2 - ZBR7
0 14V
Lampeggiante con antenna
Art. EL05
Lampeggiante con antenna e ricevitore
Art. EL09
V
0 14V
Selettore a chiave
Pulsante
Scheda elettronica
Art. ZC24
B
Centralina su box
Art. EC33
Trasformatore
220 VA
Batteria
Art. ZBA1
A-
B-
A
Rete
230V~
Numero disegno
a3899-1
SCHEMA COLLEGAMENTO CON DUE BARRIERE
ART. ZBR1/002 - ZBR7/002
179
180
Verde
Semaforo
Art. ZSEM
Rosso
Marrone
Colonnina con appoggio
Art. EE05
Blu
Blu
Nero
R
V
Giallo/Verde
0 14V
COM
Relè
Art. ZC10
NO
NC
C
Lampeggiante con antenna e ricevitore
Art. EL09
-
+
Scheda elettronica
Art. ZC24
B
Pulsante
Centralina su box
Art. EC33
A
Batteria Art. ZBA1
Numero disegno
aa3898-2
C- Selettore a chiave
B-
A- Trasformatore 220VA
SCHEMA DI COLLEGAMENTO BARRIERA CON SEMAFORO
Art. ZSEM
Rete
230V~
COLLEGAMENTO ART. ZR01 RILEVATORE MAGNETICO DI MASSA
181
NOTE:
182
DEP.AUI.I00 - RL04 - 6/2008
SEDE DI CAMPODARSEGO
Via Pontarola, 14/A
35011 CAMPODARSEGO (PD)
Tel. 39/049 9202511 r.a.
Telefax Italia 049 9202603
Telefax Export Dept.... 39/049 9202601
E-mail: [email protected]
E-mail export dept: [email protected]
Filiale di Padova
Via A. Ferrero, 9 - 35133 PADOVA
Tel. 39/049 8888211 r.a.
Telefax Italia 049 8888251
Filiale di Milano
Via Conti Biglia, 2 - 20162 MILANO
Tel. 02 6473360-561 - Telefax 02 6473733
E-mail: [email protected]
Filiale di Firenze
Via Lunga, 4/R - 50142 FIRENZE
Tel. 055 7322870 - Telefax 055 7322870
E-mail: [email protected]
www.elvox.com
Scarica

Scelta automatica Manuale per l`uso, l