il­FRIU­LI
dossier TrAsPorTi
7 MARZO 2014 | N.9
infrastrutture e mobilità
per persone e merci
// II // dossIer TrAsPorTI
www.ilfriuli.it
Sistema viario, gestione del trasporto pubblico e nodi ferroviari: le prossime sfide che attendono il Friuli
Trasporti in Fvg: ecco le strade
che la Regione vuole seguire
L’assessore Santoro spiega in che modo il territorio potrà diventare più competitivo
S
trade, ferrov ie, trasporto pubblico locale sia su
ferro, sia su gomma e aeropor to. E’ dav vero molta la
carne al fuoco dell’assessorato regionale ai Trasporti, che
quest’anno dovrà affrontare
e risolvere diversi ‘nodi’ per
migliorare il sistema del Fvg
e rendere il nostro territorio
più compet it ivo. Qua l i v ie
dov r a n no e s s ere p erc or s e
nei prossimi mesi per raggiungere questo obiettivo? Lo
abbiamo chiesto all’assessore
Mariagrazia Santoro.
Assessore, partiamo dalla viabilità. Quali sono le priorità
che si è data per i prossimi
mesi?
“Da u na pa r te, st ia mo r icostruendo il quadro complessivo
delle opere da realizzare. La
questione è che, in Fvg, le modalità di attuazione sono molto
disaggregate, dal momento che
i soggetti che si occupano di
questo settore sono molti. E’
necessario, dunque, riprendere
la regia in mano, così da redigere un calendario per avere
tempi certi di realizzazione, in
base alla priorità e alle criticità
dei va r i proget t i. Da l l’a lt ra,
stiamo cercando di accelerare
un insieme di opere già previste e finanziate, per le quali il
fattore tempo era passato in
secondo piano. L’idea è di cantierare, dopo averne valutato
strategicità e attualità, quante
più opere possibile”.
Entriamo nel dettaglio. Quali
opere rientrano in quest’ultima ‘lista’?
“Stiamo procedendo con la tangenziale sud di Udine, di cui è
stato consegnato il progetto definitivo. Si tratta di proseguire
con l’iter delle autorizzazioni
e, quindi, di andare a gara con
l’appalto integrato (il vincitore
e la Sequals-Gemona, di cui si
è tornati a parlare proprio in
questi giorni?
“La Sequals-Gemona, intesa
come collegamento autostrad a le, è s o v r ad i me n s ion at a
rispetto alla sua funzione nel
sistema viario regionale, considerata anche la terza corsia
dell’A4. La Palmanova-Manzano, pensata come struttura totalmente nuova, non risponde
ai criteri di attualità. Invece,
dopo una ricog nizione puntuale dei f lussi di traffico, dovremo partire con una serie di
opere per migliorare l’attuale
assetto. Per esempio, è prioritario intervenire sul ponte di
Chiopris-Viscone. Anche per
la Sequals-Gemona valuteremo
la necessità di qualche adeguamento”.
Mariagrazia santoro
Opere sulla viabilità: “Servono una regia
e un calandario per avere tempi certi di
realizzazione. Ci sono lavori già previsti e
finanziati il cui iter va accelerato”
dovrà, oltre a realizzare l’opera,
redigere il progetto esecutivo).
Abbiamo av viato, poi, la tangenziale sud di Pordenone e
siamo arrivati al decreto di autorizzazione paesaggistica per
la variante di Dignano. Riguardo a quest’ultima, entro l’estate
sarà bandita la gara ed entro
l’anno sarà aggiudicato l’appalto integrato. Dal momento
che il vincitore dovrà preparare
anche il progetto esecutivo, il
cantiere dovrebbe partire nel
2015. Infine, dovremo valutare tante richieste da parte dei
Comuni che, con il passare del
tempo, sono diventate urgenti”.
A proposito di attualità dei
progetti, nella ‘lista’ rientrano
anche la Palmanova-Manzano
Il Fvg è percorso da una gran
mole di tir, molti dei qua li
provenienti dall’Est europeo,
e c iò c omp or t a non p och i
problemi in tema di sicurezza.
Cosa intendete fare su questo
fronte?
“Innanzitutto, abbiamo stipulato un protocollo d’intesa con
la polizia stradale per l’acquisto di un automezzo equipaggiato e che sarà utilizzato in via
sperimentale.Sarà fornito di
apparecchiature che potranno
controllare i cronotachigrafi
digitali, obbligatori sui mezzi
oltre le 6 tonnellate, e calcolare i tempi di guida e riposo
del conducente e, quindi, di
valutarne lo stato psico-fisico
(i mezzi pesanti sono coinvolti
nel 9 per cento degli incidenti
stradali e producono l’11 per
cento circa delle vittime, ndr).
Inoltre, stiamo lavorando per
capire se c’è la possibilità di
portare alcuni traffici su una
viabilità alternativa alla strada, ov vero su ma re e fer ro.
Per esempio, uno dei temi è la
dossIer TrAsPorTI
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// III //
movimentazione delle bramme
(semilavorati d’acciaio a sezione rettangolare utilizzati nella
produzione di la m iere, ndr)
che, da Mon facone, devono
raggiungere i laminatoi di San
Giorgio di Nogaro”.
Passiamo al Trasporto pubblico locale. A fine anno scadono
le concessioni provinciali per
il Tpl su gomma e su ferro.
Quali saranno le novità per le
prossime gare?
“Va detto subito che, per il 2014,
abbiamo confermato i finanziamenti dell’anno precedente.
Una cosa non banale, visto che
in altre regioni i fondi sono stati
tagliati. Inoltre, dobbiamo essere coscienti che partiamo da
un servizio di buona qualità.
Ce ne siamo resi conto stando
nella cabina di regia nazionale
sul Tpl, cosa che ci ha permesso di fare un raffronto con il
quadro complessivo italiano.
Ora stiamo preparando le gare
europee per la gestione del Tpl
su gom ma (a d i f feren za del
passato, ci sarà un unico gestore in Fvg e non uno per provincia) e su ferro. Sul lato del
trasporto su gomma, nel bando
sarà inserito anche il servizio
montagna, che in passato era
s e p a r at o e p a g at o a p a r t e.
Questa fetta della regione va
ser v ita in modo st r ut t ura le.
Oltre ai servizi a base di gara,
il bando (che sarà pronto entro
l’estate così da individuare il
vincitore per il mese di ottobre,
visto che la nuova concessione
dovrà partire il primo gennaio
2015) prevederà che i partecipant i int roducano migliorie
aggiuntive al servizio, come il
trasporto a chiamata. Infine,
stiamo valutando la possibilità
di stipulare alcuni contrattiponte per garantire, in caso di
ritardi, il servizio nella prima
parte del 2015. Si tratta di una
partita molto importante, visto che in ballo ci sono 1.300
m i l ion i d i eu ro i n 10 a n n i:
130 milioni ogni 12 mesi. In
questo quadro rientra anche il
trasporto via mare. Abbiamo
istituito i nuovi traghetti con
l’Istria e la Croazia”.
E il trasporto su rotaia?
“Su questo fronte, dobbiamo
innanzitutto sfatare una serie
di notizie inesatte. La Regione è cliente di Trenitalia, non
padrona, e deve at tenersi al
contratto di servizio stipulato
in passato. La precedente amm i n ist ra zione ha approvato
un Piano regionale per il Tpl
che nel Consiglio delle autonomie locali ha ricevuto il voto
negativo del solo Comune di
Udine. Nel documento erano
già contenute le soppressioni
del le fer m ate c he poi s ono
state at t uate. Non è l’ora r io
cadenzato ad aver determinato
tali soppressioni, ma il Piano
elaborato da Tondo e condiviso
dal territorio, con l’eccezione
del capoluogo friulano. Detto
questo, abbiamo preso atto degli accordi e portato avanti l’attuazione del Piano. Comunque,
i disagi, che stiamo rilevando
oggi grazie a uno strettissimo
mon itorag g io, sono l i m itat i
alla Udine-Tarvisio e sono dovuti a un cantiere a Ugovizza
che doveva essere concluso
ent ro i l 2013 e che, i nvece,
andrà avanti per tutto il 2014.
Nei prossimi giorni, ci incont reremo con Trenitalia e R f i
(suo è il cantiere in questione)
proprio per parlare di questo
problema. Restando all’orario
cadenzato e alla chiusura delle
stazioni, abbiamo sostituito il
servizio su rotaia da Palazzolo
dello Stella verso Latisana e
Por tog r u a ro, ut i l i z z ato so prattutto dagli studenti, con
un’autocorsa ad abbonamento
facilitato. Ora stiamo valutando la situazione in v ista del
bando europeo, che prevede un
costo di 40 milioni all’anno per
15 anni (600 milioni in tutto).
In futuro, comunque, saranno
confermati anche i 7 milioni
a n nua l i che spend ia mo per
finanziare la Ferrovia UdineCiv idale, i collegament i con
l’Austria e il servizio intercity
con Roma e Milano”.
Al di là della gestione del servizio, quali sono i ‘nodi’ da
sciogliere per l’infrastruttura
ferroviaria?
“Il sistema regionale ha alcuni
punti critici che possono essere risolti con relativa facilità.
Si tratta di alcuni ‘punti neri’
che, se messi a posto, possono
rendere più competitivo il trasporto su ferro. Abbiamo già
trovato i 10 milioni necessari
al ‘nodo’ di Udine (i lavori sono
già iniziati). Dov remo intervenire, poi, per migliorare la
situazione del bivio di San Polo
a Monfalcone, del retroporto di
Trieste e della Udine-Cervignano. Ciò dovrebbe rendere più
attrattivi i porti di Monfalcone
e del capoluogo regionale”.
Non resta che parlare dell’aeroporto di Ronchi...
“Tra 15 giorni arriverà in giunta
l’accordo di prog ramma per
l’interporto di Ronchi. In futuro, il nostro aeroporto sarà
uno dei sette scali italiani a
essere collegati con la ferrovia.
Per quanto riguarda la gestione della struttura, la Regione
sta investendo su una serie di
voli, dal momento che l’aeroporto, che nel Piano italiano
è rimasto di livello nazionale,
deve rafforzarsi in termini di
competitività”.
// IV // dossIer TrAsPorTI
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Complicazioni anche
per pagare una tassa
Per gli autotrasportatori il versamento della quota annuale all’Albo
nazionale si trasforma in una vicenda kafkiana: nonostante l’allarme
di Confartigianato, la vicenda rischia di causare nuove chiusure
“E
mai possibile che in Italia le imprese rischino
sanzioni e di essere espulse
dal mercato solo perché non
riescono a pagare la quota annuale all’albo nazionale degli
autotrasportatori?” Lo chiede,
denunciando così l’ennesima
inefficienza del sistema Italia,
il presidente di Confartigianato Trasporti del Fvg, Pierino
Chiandussi, che spiega la situazione kaf kiana che stanno
vivendo le imprese di autotrasporto della nostra regione in
questi mesi.
floP del sIsTemA TelemATIco
“Già l’anno scorso il Comitato
centrale Albo autotrasportator i, presso i l Mi n istero dei
Traspor t i – racconta Chia ndussi – ha previsto che il pagamento della quota annuale,
che le imprese pagano entro il
31 dicembre di ogni anno, andasse pagato solamente per via
Pierino chiandussi
presenti le inefficienze del sistema chiedendo un intervento
radicale e risolutivo. Risultato?
Ad oggi, e cioè già fuori tempo
massimo, secondo Confart igianato Trasporti, nella sola
provincia di Udine non è riuscito a effettuare il pagamento
almeno il 30% delle imprese. Il
sistema non funziona come dovrebbe: procedure estenuanti
per pagare la quota Albo con
carta di credito e con risultati
deludenti. Ogni tentativo dura
una mezz’oretta e la risposta
è sempre quella: il pagamento
non è andato a buon fine.
ProrogA deI TermInI
telematica e non più con conto
corrente postale. Il sistema,
però, non funzionò e le imprese
non riuscirono a pagare entro
i termini stabiliti. Così è stata
approvata una proroga al 31
marzo ripristinando contemporaneamente il vecchio conto
corrente postale”.
Ad appena dodici mesi da quel
pasticcio, cioè quest’anno, il
problema si ripresenta puntualmente nonostante Confartigianato Trasporti, già verso
la f ine del 2013, avesse fatto
“A b b i a m o c h i e s t o a n c h e
quest’anno – aggiunge Chiandussi – una proroga dei termini
e la possibilità di effettuare il
versamento utilizzando il vecchio conto corrente postale, ma
la risposta non è mai arrivata.
Credo che solo in Italia – conclude amareggiato Chiandussi
– anche per pagare una tassa,
le imprese debbono diventare
matte. E poi alcuni si meravigliano se alcune aziende se ne
vanno all’estero”.
Chi non è in regola, infatti, rischia di essere sospese dall’Albo e di non poter più operare.
La categoria, però, continua a vigilare sugli altri
impegni assunti dal governo nazionale
Una buona notizia:
tagliati i premi Inail
F
inalmente una buona notizia
per l’autotrasporto: “Il 10 dicembre – spiega Pierino Chiandussi, presidente di Confartigianato Trasporti Fvg - il Ministero
dell’economia e delle finanze ha
firmato il decreto per la riduzione
dei tassi medi delle tariffe Inail relative alle voci dell’autotrasporto
per un importo complessivo di
82 milioni di euro. Certo, non è
la soluzione di tutti i nostri problemi, ma la riduzione dei premi,
che è pari all’11,7%, è una buona
notizia anche per Confartigianato
Trasporti che ha revocato il fermo
dell’autotrasporto a seguito della
firma del Protocollo d’intesa con
il Governo.
“Gli impegni previsti nel Proto-
collo d’intesa – evidenzia Chiandussi - si stanno concretizzando
di giorno in giorno, ma continuiamo a vigilare sulla rapida
e completa attuazione dell’accordo. A questo proposito, continuiamo a sollecitare di fornire
risposte veloci ed esaustive alle
imprese di autotrasporto”.
orA AccIse e conTrollI
Chiandussi, infine, ribadisce
l’importanza dell’accordo con il
Governo, soprattutto per quanto
attiene al mantenimento della
riduzione delle accise, i controlli sulla concorrenza sleale e il
rispetto dei costi minimi al fine
della sicurezza dell’autotrasporto.
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Pedaggi autostradali:
salasso per chi produce
Ceccarelli (Confapi): “Lo squilibrio degli aumenti tra le diverse tratte penalizza la parte
più importante dell’economia nazionale e, in particolare, le imprese dell’autotrasporto”
A
umento dei pedaggi autostradali: che servano almeno a
realizzare le infrastrutture. È questo l’appello fatto da Confapi Fvg.
Dallo scorso 1° gennaio, infatti,
sulla rete autostradale italiana
sono scattati gli incremento dei
pedaggi. L’incremento medio a
livello nazionale è pari al 3,9% a
fronte di una media delle richieste
delle società concessionarie del
4,8 per cento. Per ciò che concerne
Autovie Venete, la concessionaria
che gestisce l’A4 Venezia - Trieste,
l’A 23 Palmanova-Udine Sud, l’A28
Portogruaro-Pordenone- Conegliano, l’A 34 Villesse-Gorizia oltre
alla A57 (ex tangenziale di Mestre),
gli aumenti toccano il 7,17% a
fronte di un incremento richiesto
del 12,9 per cento. L’aumento ottenuto da questa società si colloca
fra i più elevati di quelli concessi,
terzo dopo le Autostrade Centropadane e la Strada dei Parchi, ed è
di gran lunga superiore alla media
nazionale.
colpIto soprattutto Il nordest
A giudizio di Bernardino Ceccarelli, presidente del Gruppo
Trasporti dell’Associazione piccole
e medie industrie del Friuli Venezia
Giulia (Confapi Fvg), gli incrementi
autorizzati dal Governo colpiscono
principalmente il Nordest e, più in
generale, le aree più produttive del
Paese. A scorrere, infatti, la tabella
IncreMentI deI pedaGGI autostradalI dal 1 GennaIo 2014
concessionaria autostradale
Ativa (Autostrada Torino – Ivrea – Val d’Aosta)
Autostrade per l’Italia
Brennero
Brescia – Padova
Centropadane
Cisa (A15)
Autostrada dei Fiori (A10)
Consorzio Autostrade Siciliane, Messina - Catania
Consorzio Autostrade Siciliane, Messina - Palermo
Autovie Venete
Milano Serravalle e Milano Tangenzial
Tangenziale di Napoli
RAV – Raccordo Autostradale Valle d’Aosta
SALT – Società Autostrada Ligure Toscana
SAT – Società Autostrada Tirrenica
SAM – Società Autostrade Meridionali
SATAP A 4 (Tronco Novara est – Milano e Torino – Novara Est)
SAV – Società Autostrade Valdostane (autostrada e raccordo)
Società Italiana Traforo Autostradale Frejus
- Barriera di Bruere
- Barriera di Avigliana
- Barriera di Salbertrand
Torino - Savona
A 4 VE - PD Tangenziale Ovest di Mestre e raccordo
con aeroporto Marco Polo e Passante di Mestre
Strada dei Parchi (A 24 – A 25)
Asti - Cuneo
si può agevolmente notare come le
Autostrade Meridionali e il Consorzio Autostrade Siciliane siano
esenti da ogni maggiorazione. In
aumento
0,82%
4,43%
1,63%
1,44%
8,01%
6,26%
2,78%
0,0%
0,0%
7,17%
4,47%
1,89%
5,00%
3,07%
5,00%
0,00%
5,27%
5,00%
4,23%
4,31%
3,81%
1,60%
6,26%
8,28%
0,00%
altre parole, lo squilibrio dei pedaggi andrà a penalizzare la parte
più importante dell’economia nazionale e, in particolare, le imprese
dell’autotrasporto, che non sono in
grado di riversare sul prezzo dei
servizi tali incrementi di costi.
“Va anche precisato – aggiunge
Ceccarelli – che nel contempo, per
effetto dei tagli praticati dalla legge
124/2013, sono state ridotte le percentuali di ristorno dei pedaggi pagati dalle imprese di autotrasporto
merci sui transiti autostradali di
un buon 30 per cento. Il settore,
dunque, andrà a pagare uno scotto
pesantissimo. Per ciò che riguarda
il Friuli Venezia Giulia e Autovie
Venete, c’è solo da augurarsi –
conclude Ceccarelli - che i marcati
aumenti servano davvero a finanziare, almeno in buona misura, gli
investimenti per realizzare la terza
corsia dell’A4, unica reale e valida
contropartita per un aggravio di
costi per l’utenza del Nordest, che
altrimenti non troverebbe alcuna
giustificazione”.
effettI rIdottI per GlI stranIerI
Non va dimenticato, infatti, che
i vettori dell’Europa centro-orientale se, da un lato, sono i massimi
utilizzatori dei tratti autostradali
di Autovie Venete, dall’altro, sono
in grado di ammortizzare gli incrementi di pedaggio su lunghissime
percorrenze. I vettori regionali, i
quali ormai operano in larga prevalenza sulle brevi e medie distanze, non hanno alcun margine per
diluire questi onerosi incrementi.
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// VIII // dossIer TrAsPorTI
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Viabilità del
Mobile: appalti
già eseguiti
la variante di Pravisdomini
Chiusa la fase degli affidamenti da Fvg Strade per
4 progetti su 6, che prevedono la sistemazione e
l’allargamento di 22 chilometri di arterie nel
Pordenonese. Il presidente della Provincia,
Alessandro Ciriani: “Ci siamo finalmente! Adesso
si entra nel vivo delle esecuzioni delle opere”.
L
’obiettivo principale è quello
di garantire strade più sicure
e scorrevoli, evitando ai centri
cittadini il traffico pesante e collegando le zone industriali con
le autostrade. Ecco, in sintesi, il
progetto del piano da 52 milioni
di euro varato dalla Provincia
di Pordenone per la viabilità del
Mobile. Sei i progetti, quattro dei
quali di imminente realizzazione
riguardanti le strade provinciali
nei comuni di Brugnera, Pasiano e Prata.
riguarda la sistemazione e allargamento della strada provinciale
di Sacile nei comuni di Brugnera
e Prata: in programma sette
nuove rotonde e altri lavori. Il
secondo progetto è quello inerente la variante alla provinciale
del Livenza, nuova strada che
collegherà la viabilità del Mobile
da Villa Varda, a Brugnera, alla
zona industriale di Prata. Il terzo
intervento rimetterà mano allo
svincolo di Visinale di Pasiano
con l’allungamento dell’attuale
ponte e la realizzazione di alcune
rotonde. Da qui parte il quarto
intervento: la strada provinciale
di Pasiano verrà allargata e resa
più sicura attraverso sistemazioni, rotatorie, piazzole di sosta e
altri lavori di adeguamento. Ma ci
sono altri due interventi in standby a causa di alcuni scavi archeologici in via di completamento,
52 mIlIonI dI InVesTImenTI
In prima fila, il presidente della
Provincia, Alessandro Ciriani,
e l’assessore provinciale alla
Viabilità, Antonio Consorti. “I
progetti - spiegano i due amministratori - sistemano e allargano
circa 22 chilometri di strade e riorganizzano una serie di incroci
attraverso nuove rotonde, oltre
all’allungamento di un ponte.
L’obiettivo di fondo è superare
almeno parzialmente lo storico
gap infrastrutturale di quest’area
e colmare lo svantaggio competitivo delle nostre aziende.
Vogliamo che la nostra economia
viaggi più veloce, nel vero senso
della parola, perciò le zone industriali verranno collegate con
le autostrade A4 e A28. Senza
contare - aggiungono - che
immettere 52 milioni sul
territorio rappresenta una
boccata d’ossigeno per il
sistema produttivo”.
Entrando nel dettaglio, ecco
quali saranno le sostanziali
modifiche. Il primo intervento
Il presidente della Provincia, Alessandro Ciriani,
e l’assessore provinciale alla Viabilità, Antonio Consorti
ordinati dalla Sopraintendenza.
Si tratta della circonvallazione
sud di Pasiano, che dirotterà il
traffico fuori dal centro abitato, e
il collegamento tra le provinciali
di Pasiano e del Fiume, in località
Sant’Andrea.
I TAssellI del mosAICo
Nel frattempo, lungo le strade
del Mobile, sono già state realizzate opere minori ma importanti
come la costante manutenzione
st rada le e la cost r u zione d i
rotonde al posto di incroci pericolosi. Nel 2011 è stata aperta la
nuova strada tra Caneva e Cornadella di Sacile che collega la
pedemontana pordenonese con
l’A28. Un investimento di quasi
un milione di euro che permette
di andare da Caneva a Treviso in
un tempo notevolmente ridotto.
“Sono tutti tasselli di un grande
mosaico di interventi in tutta
l’area pordenonese – spiegano
ancora Ciriani e Consorti –. Dal
2009 a oggi abbiamo messo in
campo tante opere tra nuove
circonvallazioni, sistemazioni
di assi stradali, rotatorie e piste ciclabili. Avremmo voluto
fare di più, ma la burocrazia,
la scarsità di risorse, e non
ultimo il Patto di stabilità,
ce lo hanno impedito. Nonostante ciò siamo riusciti
a potenziare le infrastrutture stradali del nostro
territorio. Senza l’Ente
Provincia l’attenzione
per le nostre strade sarà
il medesimo?”.
dossIer TrAsPorTI
www.ilfriuli.it
// IX //
“Patto di stabilità, una spirale
pericolosa per il territorio”
L’assessore provinciale alla Viabilità, Antonio Consorti, lancia l’allarme: “Principio assurdo.
Enti virtuosi come il nostro, se approvano la realizzazione di un’opera, hanno risorse certe”.
I
l mega piano sulla viabilità
della Provincia di Pordenone,
che prevedeva 54 interventi entro il 2014 per una spesa totale
di 123 milioni di euro, rischia
la frenata. Non certo per colpa
dell’ente, che i soldi a disposizione per portare avanti i lavori li
ha, ma a causa del Patto di stabilità. A farne le spese sono opere
strategiche, per un ammontare
di circa 10 milioni di euro.
lavori a Valvasone
comPATIbIlITà economIcA
Per questo, l’assessore provincia le alla Viabilità, Antonio
Consorti, alza la voce: “Oggi
questo assurdo principio blocca gli investimenti sulle nostre
strade, dando vita a una spirale
pericolosa per il territorio. Va
detto che ci sono enti virtuosi,
come il nostro, che quando approvano un progetto definitivo,
verificano anche la sussistenza
della compatibilità economica.
Questo già di per sé dovrebbe
bastare per assicurare che le
risorse ci sono”.
oPere congelATe
“Invece, il Patto di stabilità non
ci permette si spendere soldi
che abbiamo, congelando opere
e investimenti cha darebbero
lavoro a molte imprese. I cittadini, poi, si domandano perché
la situazione non si sblocchi,
ma ciò non dipende da noi. Per
questo motivo stiamo facendo
pressione sul Governo, perché
tolga gli investimenti dal Patto.
Altrimenti si rischia di perdere
tempo e denaro”, dice Consorti.
Insomma, la palla passa nelle
mani del Governo Renzi che
dovrà dare al più presto risposte
a tutte quelle amministrazioni
che si trovano le mani legate a
causa della misura restrittiva.
“Un problema sul quale non
intendiamo mollare”, conclude
l’assessore.
// eX PIsTA cArrI
Pronto il progetto definitivo
della nuova Roveredo-San Quirino
P
asso avanti significativo nell’iter che condur- contro tecnico nel palazzo della Provincia con il
rà alla realizzazione della nuova strada tra sindaco di San Quirino, Corrado Della Mattia, e
la zona commerciale di Roveredo in Piano (in l’assessore comunale di Roveredo in Piano, Paolo
prossimità dei magazzini ‘Ovvio’) e la zona indu- Nadal. “Un vertice – ha sottolineato Consorti - per
coordinarsi con
striale nord San
le amministradi Quirino. La
zioni comunali,
Provincia ha indefinire e confatti completato
certare i passagil progetto defigi da compiere,
nitivo. A breve
come per esemverrà approvapio gli accordi
to dalla giunta
sulle procedure
provinciale, che
espropriat ive .
sbloccherà così i
L’obiettivo è velavori previsti il
locizzare il più
prossimo anno.
possibile i tem“Si t rat t a d el
pi”.
se c on d o lot to
del’ex pista car- Il sindaco di san Quirino, corrado della mattia, e l’assessore consorti Sulla stessa lunghezza d’onda
ri – ha spiegato
l’assessore provinciale alla viabilità, Antonio anche le due amministrazioni comunali. “Questi
Consorti – che completerà il congiungimento mesi – ha rimarcato Della Mattia a margine del
dell’asse dei guadi e soprattutto quella che è vertice - serviranno per sviluppare i necessari atti
sempre stata pensata come una sorta di Pon- amministrativi e procedure, in modo da rispettare
i tempi e arrivare alla fase dei lavori di quest’opera
tebbana nord”.
Proprio recentemente, Consorti ha tenuto un in- strategica il più presto possibile”.
// X // DOSSIER TRASPORTI
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Carrozzieri: 1 su 10
a rischio chiusura
Cna: le norme dettate
dall’interesse delle compagnie
assicurative penalizzano
in regione 500 imprese del
settore con 1.500 dipendenti
M
ercato delle riparazioni
consegnato nelle mani delle assicurazioni: è quanto paventato dalla Cna in difesa degli
artigiani del settore.
“È inaccettabile il testo predisposto dalle Commissioni Finanze e Attività Produttive della
Camera, che riformula l’articolo
8 delle norme sulla riforma della
Rc Auto contenuta nel Decreto
Destinazione Italia – commenta
Paolo Brotto, presidente regionale Cna e rappresentante della
categoria dei Carrozzieri -. Sulla
base di questo nuovo testo si consegna il mercato delle riparazioni
nelle mani delle assicurazioni”.
Brotto sottolinea come che le
modifiche approvate in Parlamento non facciano che confermare il potere delle compagnie
di assicurazione di dettare le
condizioni delle riparazioni.
di cessione del credito senza accordo della Compagnia.
cORREggERE SubITO
Rispetto al testo originario delle
norme del Decreto Destinazione
Italia, rimane una ‘finta’ facoltà
di scegliere il risarcimento in
forma specifica in cambio della
riduzione tariffaria al momento
della stipula del contratto. Così
come continua a non essere
riconosciuta la cosiddetta riparazione ‘antieconomica’, quando
il valore del mezzo è inferiore al
valore della riparazione. Inoltre,
le modifiche delle Commissioni
continuano a imporre il divieto
Il partner Ideale
per Il trasporto nazIonale
del mobIle
spedIzIonI con mercI
pallettIzzate
da e per tutta ItalIa
“Il testo depositato in Parlamento non risolve i gravi problemi
denunciati da 14mila imprese di
carrozzeria con 60mila addetti
- conclude Brotto -. Con questa
riforma in Friuli Venezia Giulia su
500 carrozzerie, con 1.500 addetti
circa, rischia la chiusura almeno il
10 per cento. Continueremo, quindi, a batterci per modificare norme
che rischiano di espellere dal mercato le imprese. Se non s’interverrà
immediatamente, modificando
tali norme, si lascerà decidere alle
assicurazioni dove, come e quanto
risarcire i danni a discapito della
qualità della riparazione. Confidiamo che il Parlamento possa
tornare sui propri passi”.
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DOSSIER TRASPORTI
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// XI //
P
rofessionalità unite per ogni
esigenza. Attiva dal 2002, Sistema Spedizioni Srl, operante
a Pordenone, ha messo assieme
competenze legate al mondo del
trasporto internazionale, diventando nel corso degli anni un punto di
riferimento del settore.
Oggi, lo staff di Sistema Spedizioni è
composto da 17 persone, mentre gli
ambiti di riferimento sono tre: quello terrestre - in Italia ed Europa -,
mare/aereo e logistica, con l’affiancamento del reparto amministrativo
interno. Nel tempo la struttura,
fortemente implementata con l’inserimento di figure professionali
già formate nel corso di esperienze
precedenti (e quindi in grado di garantire risultati immediati), ha dato
forma all’attuale dimensionamento.
Tra i punti di forza, c’è la particolare attenzione per i clienti, come
evidenzia Claudio Mucignat, presidente sino dall’anno di fondazione:
“La nostra piccola dimensione ci
consente di seguire con attenzione
tutti coloro che ci scelgono, cosa che
i grandi competitor spesso non possono garantire - evidenzia il ‘numero uno’ dell’azienda -: l’assistenza è
totale, per ogni esigenza e problematica noi ci siamo”. L’organizzazione prevede, infatti, che ogni cliente
possa godere dell’opportunità di
avere un unico referente all’interno
dell’impresa pordenonese, in modo
che il rapporto sia il più diretto e
personalizzato possibile, con risposte efficienti in tempi brevi.
Per Sistema, la spedizione è molto
più che il semplice trasferimento
di merci. Significa studio della fattibilità di spedizione, informazioni,
sicurezza e tempi di transito certi. Il
mercato di riferimento dell’azienda
si è specializzato, nel tempo, nel fornire servizi di groupage, completi ed
espressi via camion per tutta l’Europa. Da qualche tempo, poi, è stato
fortemente sviluppato il settore del
‘via mare e via aereo’ con l’inserimento di nuove figure professionali
altamente specializzate e in grado
di rapportarsi direttamente con le
primarie compagnie di navigazione del mondo. “Per noi - aggiunge
Mucignat - si tratta di una branca
importantissima e sulla quale stiamo puntando molto. Se il mercato
nazionale è statico e quelle europeo
Per trasporti efficienti
bisogna fare... Sistema
L’azienda di Pordenone è in grado di offrire soluzioni per
tutte le spedizioni, da quelle via terra alle rotte mare/aereo
leggermente più mobile, le spedizioni oltre mare stanno assicurando
riscontri notevoli”. Particolarmente
interessante, in questo momento, è
il ‘Far East’.
Rimanendo nel settore, dallo scorso
1° gennaio Sistema Spedizioni ha
ottenuto il mandato di agente Iata
(International Air Transport Association) “un vantaggio di non poco
conto - evidenzia il presidente - sia
per la nostra azienda, sia per la
clientela. Per entrare a far parte di
questa organizzazione, il personale
ha seguito dei corsi di formazione,
ampliando ulteriormente il proprio
bagaglio di conoscenze”. A proposito
di certificazioni, l’impresa della
Destra Tagliamento ha ottenuto
anche quella Fiata (International
Federation of Freight Forwarders
Associations), associazione riconosciuta per la gestione delle spedizioni internazionali, a tutto vantaggio
della dimensione internazionale di
Sistema Spedizioni.
Anche il dinamismo dello staff
ricopre un ruolo di primo piano
nella filosofia aziendale. Al fine di
garantire una qualità di servizi in
linea con le aspettative della clientela il personale, in possesso dei
più moderni ritrovati tecnologici,
frequenta con regolarità i momenti
di aggiornamento curati dalle associazioni di categoria e della Camera
di commercio.
Sistema Spedizioni Srl, pur in momenti di congiuntura difficile come
questi, grazie alla sua professionalità a 360 gradi continua a rappresentare un punto di riferimento
per trasporti ‘vincenti’ in ogni loro
sfaccettatura.
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// XII // DOSSIER TRASPORTI
I
bisonti della strada, nonostante
quanto si possa comunemente
pensare, sono il minore fattore di
pericolo per la circolazione. Lo
dicono i dati statistici, come illustra
l’imprenditore friulano Massimo
Masotti, presidente nazionale settore Trasporti internazionali dell’Anita. Per quanto riguarda le regole,
non solo di circolazione, ma anche
commerciali, fiscali e giuslavoristiche, è quanto mai urgente arrivare
presto a un’armonizzazione a livello
europeo, così che confrontandosi ad
armi pari con i concorrenti esteri le
imprese friulane dell’autotrasporto
possono resistere e anche ricominciare a crescere
Le statistiche dimostrano che gli l’autotrasporto è coinvolto solo nel 6,7% degli incidenti stradali: è una risposta a
chi vi indica quale pericolo per la circolazione?
“Da anni le statistiche dicono che
i mezzi pesanti sono coinvolti in
maniera minima negli incidenti
stradali. Ciò significa che la causa
degli incidenti non è a noi imputabile. Sicuramente, un mezzo pesante
ha pesi e dimensioni che possono
spaventare, ma i dati confermano
che le regole introdotte, i controlli
effettuati e la preparazione dei conducenti, fanno sì che il trasporto si
svolga senza incidenti. D’altronde
il miglioramento tecnologico degli
ultimi anni dei mezzi pesanti, con
sistemi quali Abs, Ebis, antiribaltamento, frenata assistita, ha certamente aiutato”.
Cosa pensa dell’ipotesi di maggiori
controlli e pene più severe per gli automobilisti privati?
“Personalmente ritengo che il Codice della Strada abbia bisogno di
un restyling: ci sono alcune norme
da rivedere e, soprattutto, le sanzioni
vanno adeguate. In tali casi sono
basse, in altri sono esageratamente
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Il Codice della Strada
ha bisogno di un restyling
Massimo
Masotti
Masotti (Anita): “Ci sono alcune norme da rivedere e, soprattutto, le sanzioni vanno adeguate
alla reale gravità. Nell’autotrasporto mancano
ancora regole comuni in tutta Europa”
europea, base necessarie per la
libera concorrenza nel continente.
Ad oggi, purtroppo, questa armonizzazione ancora non c’è”.
“Siamo una
delle poche
categorie che
chiede di essere
controllata”
alte. Su questo punto devo dire che il
Governo e il Ministro delle Infrastrutture hanno aperto una consultazione
pubblica attraverso un sito dove
chiunque può segnalare modifiche
o suggerimenti. Si chiama riforma
partecipata.
Per quanto riguarda l’autotrasporto, ci sono diverse norme da
modificare o meglio sanzioni da
aggiornare. La nostra associazione
di categoria ragiona con un’ottica
internazionale, per cui tutte le
norme fino a oggi proposte vanno
nell’ottica di una armonizzazione
Sul fronte dei controlli sull’autotrasporto professionale, qual l’attuale situazione?
“Devo dire che in questi anni sono
stati fatti passi da gigante su questo
punto. Il livello di preparazione delle
pattuglie è aumentato e si è adeguato
al livello di ‘abusivismo’ presente
sul mercato. Il numero di controlli
rimane, comunque, insufficiente
avendo conto del numero di camion
in circolazione. In particolare, nella
nostra regione il traffico è oramai
composto quasi esclusivamente da
veicoli stranieri e il numero di veicoli
da controllare è elevatissimo. Siamo
una delle poche categorie che chiede
di essere controllata. Controlli efficaci ed efficienti permettono al nostro
settore di svilupparsi in maniera
corretta, evitando che soggetti che
operano scorrettamente abbiano
la meglio su imprese serie e che
operano in regola. Andrebbero, in
ogni caso, incrementati i controlli sui
vettori comunitari ed extracomunitari che risultano troppo contenuti
rispetto ai vettori nazionali; soltanto
con i Paesi extracomunitari sono stati
rilasciate 250mila autorizzazione
bilaterali a viaggio, ma sono stati
controllati solamente 500 veicoli”.
Indichi tre provvedimenti per il vostro
settore che il legislatore dovrebbe urgentemente prendere?
“Il primo punto riguarda il costo
del lavoro: serve un’immediata
riduzione del cuneo fiscale. Sono
mesi che se ne parla, ma non è
successo nulla. Un intervento strutturale permetterebbe di riavviare
un ciclo di assunzioni che oggi è
assolutamente fermo, anche a causa
del ricorso alla somministrazione
transazionale (interinale) ammessa
dalle norme UE a certe condizioni.
Serve, poi, in seconda battuta
una armonizzazione delle accise in
Europa. Il tema è in discussione a
Bruxelles e Anita si è attivata a livello
nazionale e comunitario.
L’ultimo punto riguarda il cabotaggio. Le attuali regole non sono
adeguate e lasciano delle zone
d’ombra, consentendo il dumping
pur nel rispetto delle norme a causa
delle differenze esistenti nei sistemi
fiscali e sociali dei vari Stati membri.
Con questi provvedimenti il sistema
migliorerebbe immediatamente e
permetterebbe nuove assunzioni
per le imprese friulane”.
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La Società in SinteSi
InRail è un’Impresa Ferroviaria privata
operativa dal 2009 e in grado di
effettuare trasporti per tutti i tipi di
merci nel nord Italia e, in partnership
con altre società del settore, su tutto
il territorio nazionale. La Società si
posiziona tra le prime 10 Imprese
Ferroviarie italiane ed è specializzata
nel trasporto di materie prime, rottami
ferrosi, prodotti siderurgici finiti,
legname e prodotti alimentari come
olio e granaglie. Con circa 100 treni
a settimana trazionati, InRail è oggi
un punto di riferimento nell’offerta
di servizi ferroviari per l’industria
siderurgica, cartaria, chimica,
manifatturiera, nonché per porti,
interporti e piattaforme logistiche.
traffici in itaLia e verSo L’eStero
InRail è attiva nei traffici tra Italia
e l’estero (in particolare, Austria e
Slovenia), effettua regolarmente i
propri servizi merci su numerose tratte,
tra cui si ricordano Udine-Tarvisio,
Osoppo-Tarvisio, San Giorgio di
Nogaro-Tarvisio, Villa Opicina-Osoppo,
Villa Opicina-Udine, Nova GoricaUdine, oltre che Tarvisio-Cavatigozzi
(Cremona) e Tarvisio-San Pietro in Gù
(Vicenza) ed è in grado di connettere
i maggiori centri ferroviari e logistici di
tutto il nord Italia.
coLLaborazioni con
aLtre impreSe ferroviarie
Oltre che con Trenitalia, InRail
collabora attivamente con Rail
Cargo Austria, le Ferrovie SloveneSZ, Deutsche Bahn, Nord Cargo,
SBB Cargo, LTE e Adria Transport,
intrattiene rapporti commerciali e
operativi con il partner italiano Ferrovie
Udine Cividale e partecipa all’Impresa
Ferroviaria attiva nel nord ovest
FuoriMuro.
perSonaLe quaLificato
Con sede legale e amministrativa a
Genova e sedi operative a Udine e
Nova Gorica, InRail si avvale oggi di
un organico di oltre 70 dipendenti tra
Istruttori Accreditati per la formazione
del Personale, agenti esperti per le
attività di verifica tecnica, di condotta
e di formazione treno, nonché una
sala operativa multilingua incaricata di
organizzare e presidiare il traffico che
si interfaccia costantemente con le reti
ferroviarie italiane ed estere, i clienti, i
fornitori e le altre Imprese Ferroviarie.
// XVI // dossIer trasportI
www.ilfriuli.it
Soluzioni
high-tech per
il cantiere dell’A4
Nonostante il maltempo di questi mesi,
continuano i lavori sulla terza corsia
e per il ponte sul Piave è stata utilizzata
una tecnica innovativa
I
l maltempo che ha caratterizzato i primi due mesi di
quest’anno non ha favorito i
lavori per la realizzazione della
terza corsia nel tratto Quarto
D’A lt ino San Donà di Piave,
alcuni dei quali sono stati rimandati più volte. Nonostante
ciò, l’avanzamento delle opere
è arrivato al 70 per cento: allo
stato attuale, tutti i cavalcavia
previsti (SP 112 del Musestre,
Cavalcavia di Santa Fosca SP
136 di Cà Tron, SC Pantiera,
SR 89 Treviso Mare, Pralongo
Monastier; SP 50 Fossalta di
Piave Zenson, SP 55 Noventa
di Piave–Cessalto; Cavalcavia
di svincolo Noventa San Donà),
sono stati completati e aperti al
traffico mentre per i numerosi
sottopassi (di Via Roma a Quarto
D’Altino; di via Treponti, della
strada comunale Roncade Meolo, di via Romanziol a Noventa di
Piave) e ponti (sul fiume Sile, sul
fiume Musestre, sul fiume Vallio, sul fiume Meolo) sono state
aperte al traffico autostradale le
carreggiate Est.
nodI costruttIVI da scoglIere
Il punto della situazione è fatto
da Autovie Venete, la società regionale che concessionaria del
tratto autostradale e impegnata
nella realizzazione dell’importante opera.
In fase di costruzione, poi, anche il secondo dei due viadotti
che andranno a comporre il
ponte sul fiume Piave: una delle
opere più complesse del primo
dossIer trasportI
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che assicura deviazioni della
verticalità minime. I fori, così
realizzati, diventano una sorta
di guida per effettuare lo scavo
definitivo.
lotto. Il ponte, infatti, è costituito
da due manufatti indipendenti
in acciaio e calcestruzzo, uno
per ciascuna carreggiata. Quello
in direzione Trieste, a 7 campate,
è lungo 672 metri, mentre quello
in direzione Milano, a 8 campate, arriva a 740 metri.
IngegnerIa sottoterra
la forza dell’acqua
Trattandosi di un ponte che
insiste su un fiume la cui portata,
in certi periodi, è molto elevata, nella fase di progettazione
l’attenzione si è concentrata
soprattutto sulle interazioni
fra l’idraulica fluviale e i piloni
(‘pile’ in termine tecnico) che sostengono l’impalcato per ridurre
il più possibile l’effetto barriera.
Per studiare nei dettagli il comportamento delle acque e il loro
effetto sulle ‘pile’ sempre durante la fase di progettazione, in
collaborazione con l’Università
di Trieste è stato realizzato un
modello fisico, in scala, dell’area
interessata dall’intervento che
ha permesso di effettuare una
serie di simulazioni per verificare il comportamento dell’acqua.
Le fondazioni del manufatto
//XVII //
sono rea lizzate da ll’azienda
Trevi, gruppo di Cesena leader
mondiale nell’ingegneria del
sottosuolo per fondazioni speciali, utilizzando una tecnica costruttiva particolare indispensabile per garantire l’allineamento
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DEDICATI
ciascuna pila. La tecnologia,
denominata Directional Drilling
Trevi (Ddt), prevede l’esecuzione
di una perforazione verticale
teleguidata in corrispondenza
di quattro degli otto pali, con un
diametro ridotto rispetto a quello dei pali stessi: è una modalità
Gli altri quattro pali, cosiddetti
secondari, vengono realizzati,
invece, con la tecnica tradizionale, anch’essi con un costante
controllo di tutto il processo.
Praticamente, le fondazioni vengono realizzate proseguendo il
fusto delle pile, che si trasforma
così in un pozzo di fondazione
costituito, per ciascuna pila,
da 8 pali trivellati tangenti del
diametro di un metro e mezzo
e profondi circa 75 met ri. Il
collegamento fra la ‘testa’ dei
pali e la base della pila, avviene
tramite un elemento circolare
in cemento armato del diametro di sei metri e alto tre, che
quindi prosegue con il fusto
della pila. La soluzione adottata
consente di lavorare dal piano
della golena fluviale, evitando la
realizzazione di pozzi o di altre
opere provvisionali di maggior
impatto.
//XVIII// dossIer TrAsPorTI
www.ilfriuli.it
Ceccarelli continua a crescere
e punta sull’area balcanica
Con un fatturato in aumento del 10%, il gruppo udinese di autotrasporto e logistica
ha attivato nuovi servizi sulla Croazia e anche su Slovacchia e Repubblica Ceca
I
l Gruppo Ceccarelli di Udine
apre a nuove mercati e punta
sull’area balcanica, concentrandosi sulla Croazia, che dal
luglio scorso è entrata in UE, ma
si spinge anche fino in Serbia,
con un servizio di trasporto rapido quotidiano che garantisce
comunemente la consegna in 48
ore, o al massimo 72 per le mete
più distanti, e aumenta inoltre i
servizi per Cechia e Slovacchia.
Lo ha spiegato il presidente Bernardino Ceccarelli, rendendo
noto che la strategia del Gruppo
trova riscontri positivi che si riassumono in un aumento del fatturato del 10% rispetto all’esercizio
2012, toccando quota 25 milioni
di euro.
Bernardino Cerccarelli
e il figlio luca
oPPorTunITà Per Il nordesT
“L’area dei Balcani - ha spiegato
Ceccarelli - è strategica per tutto
il Nordest ed è intenzione del
Gruppo garantire le opportuni-
tà di business e di investimenti
dei nostri clienti, seguendoli e
semplificando loro il processo
di entrata in questi nuovi mercati. La Croazia in particolare,
poi, sta catalizzando l’interesse
di molte aziende per la collocazione strategica e la crescita
data dall’europeizzazione, sia
sul piano delle riforme, sia dello
sviluppo delle infrastrutture e
quest’ultimo aspetto riguarda
anche i collegamenti stradali e
autostradali, con vantaggio per i
trasporti su gomma”.
Il dato che meglio sintetizza
i r appor t i e c onom ic i it a lo croat i r ig ua rda l’intersca mbio commerciale, che anche
quest’anno supererà i quattro
dossIer TrAsPorTI
www.ilfriuli.it
// XIX //
// AeroPorTo Fvg
Polo intermodale: cantiere
al via tra un anno
P
riorità al progetto del Polo intermodale che, una volta realizzato, raddoppierà il valore nominale dell’Aeroporto di Ronchi dei Legionari.
Questa la direzione che la Regione vuole imprimere per il futuro dello
scalo aeroportuale e che è stata ribadita dalla presidente della Regione
Debora Serracchiani in un incontro con le Rsu e i rappresentanti delle
sigle provinciali Cisl e Cugl, alla presenza dell’assessore regionale ai
Trasporti Mariagrazia Santoro.
miliardi euro, un terzo dei quali è rappresentato dagli acquisti
italiani.
PArTner globAle
Il Gruppo Ceccarelli, la cui
esperienza maturata in oltre
30 anni l’ha portato da corriere
nazionale a partner logistico
globale, motivato da questi dati e
dalle richieste dei propri clienti,
ha quindi deciso di investire attivamente in Croazia e appunto
nella più vasta area balcanica,
con uno specifico servizio quotidiano preciso e puntuale che
coinvolge anche tutte le sue di-
visioni specialistiche. Il Gruppo
Ceccarelli, inoltre, ha ulteriormente rafforzato la proposta
internazionale di distribuzione
e diversificazione dell’offerta per
ogni settore merceologico, estendendo il servizio groupage anche
a Slovacchia e Repubblica Ceca in
risposta alla crescente domanda
di export. Sempre nell’ottica
dell’ampliamento della gamma
servizi, infine, ha assicurato anche in questo contesto trasporti
con finestre orarie predefinite,
ottimizzazione dei tempi di carico e scarico, transit-time urgenti,
tracciabilità costante e assicurazione delle merci.
Riparazione auto multimarche
Revisioni e collaudi
Banco prova freni precollaudo
Analisi gas di scarico - Sistemi ABS
Ammortizzatori - Marmitte - Ganci traino
Elaborazioni e assetti sportivi
Ricarica condizionatori
“Abbiamo recuperato una situazione complicata - ha spiegato Serracchiani - perché i vincoli del finanziamento della Comunità Europea
impongono tempi e costi contingentati per la realizzazione dell’opera.
Riteniamo strategico impegnarci per salvaguardare un investimento che
permetterà al nostro Aeroporto di essere annoverato tra i sette in Italia
collegati in modo intermodale”.
“A breve - ha continuato la presidente - sarà definito l’Accordo di Programma e quindi i lavori saranno auspicabilmente avviati a inizio 2015”.
“La realizzazione di questa importante opera infrastrutturale - ha aggiunto Santoro - va accompagnata con politiche di governance dell’aeroporto
che, all’interno di un sistema regionale di sviluppo turistico, metta a sistema le diverse potenzialità date dalla posizione strategica della regione”.
Le RSU e le sigle sindacali hanno chiesto rassicurazioni in merito ad
una presenza costante della Regione nelle scelte decisive per l’Aeroporto.
Da parte della presidente è stato ribadito che “la realizzazione del Polo
dovrà necessariamente rimanere in mano pubblica e che ciò comunque
non impedirà l’esplorazione di sinergie e collaborazioni con altri soggetti
aeroportuali, utili al rilancio di Ronchi”.
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// XX //dossier TrAsPorTi
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InRail sul binario giusto:
la crescita continua
“N
onostante la crisi economica generale che attanaglia
il nostro mercato, sono particolarmente soddisfatto nel dire che
i risultati conseguiti nel 2013 da
InRail sono nel loro complesso positivi, avendo l’azienda saputo far
fronte con reattività e dinamismo
alle criticità che, di volta in volta, si
sono presentate sul mercato” così
esordisce Lucio Gentile, direttore
commerciale e socio dell’impresa ferroviaria privata friulana, a
commento dell’ultimo bilancio
presentato dalla società ai propri
azionisti.
2 locomotori elettrici E189, dell’impiego poi di nuovo personale e
dell’apertura di una seconda sede
operativa in Slovenia a febbraio
dello scorso anno.
Nel 2013 i treni-km effettuati da
InRail sono stati circa 600mila,
per un totale di oltre 133 milioni
di tonnellate-km trasportate: un risultato tanto più significativo se si
considera che la società rappresenta una delle pochissime imprese
ferroviarie private del nostro Paese
a capitale interamente italiano.
un Piede in sloveniA
servizi di quAliTà
La società ferroviaria friulana ha effettuato
nel 2013 600mila treni-km, a dispetto della crisi
Dal 2009 a oggi, infatti, InRail ha
saputo affermare e consolidare la
sua posizione sul mercato interno,
accrescendo costantemente la qualità dei propri servizi e affermando
progressivamente la propria repu-
tazione in Italia e all’estero.
Il fatturato è passato, così, dai circa
3,7 milioni di euro del primo anno
di esercizio ai 14,3 milioni del 2013,
a fronte di importanti investimenti
per l’acquisto di locomotori, visto
che al momento la flotta della società è costituita da 4 locomotori
elettrici interoperabili Siemens
E190, 3 locomotori diesel G1000 e
A InRail va un altro rilevante
primato: la società è l’unica
impresa ferroviaria italiana ad
aver penetrato il territorio sloveno. Oltre all’ormai consolidata
operatività attraverso il valico
di frontiera di Nova Gorica, infatti, la recente collaborazione
con Adria Transport, che offre
servizi di trasporto dal porto di
Capodistria-Koper ai vicini Paesi
europei, ha permesso di far circolare i locomotori interoperabili
Siemens E190 di InRail sul collegamento internazionale via Villa
Opicina – Dobova in Croazia.
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//XXII // dossIer TrAsPorTI
Inoltre, sono sempre più importanti i nuovi traffici attivati
dall’impresa, che hanno portato
a una media attuale di circa 100
treni operati a settimana.
Tra le principali relazioni su
cui oggi InRail effettua regolarmente i propri servizi merci,
vanno ricordate Udine/Osoppo/
San Giorgio di Nogaro - Tarvisio, Villa Opicina - Osoppo/Udine, Nova Gorica - Udine/Lonato
(Brescia), oltre che Trieste/Tarvisio - Cava Tigozzi (Cremona)
e Tarvisio/Villa Opicina - San
Pietro in Gù (Vicenza).
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PIù TIPologIe dI mercI
lucio gentile
roTTA su Nord ed esT euroPA
L’impresa ferroviaria friulana
conferma, così, la propria mission di rispondere alla necessità
di terminalizzazione dei flussi
di merce in arrivo e in partenza
da e verso l’est e il nord Europa.
“Vogliamo offrire un servizio
completo, affidabile e di livello
qualitativo sempre più elevato
ai client i italiani e st ranieri
– aggiunge Gentile - per assolvere nel miglior modo a tale
obiettivo crediamo fortemente
nel l’i mpor ta n za d i lavora re
in stretta sinergia con tutte le
imprese, italiane e straniere,
che con noi condividano tali
obiettivi di crescita”.
Oltre che con l’operatore nazionale e la già menzionata Adria
Transport, InRail coopera infatti attualmente con Rail Cargo
Aust r ia, le Fer rov ie Slovene
SZ, Captrain, Sbb Cargo, Rail
Cargo Italia, Nord Cargo, l’Impresa Ferroviaria austriaca Lte
e Ferrovie Udine Cividale, suo
partner italiano.
Gentile anticipa, poi, le prossime iniziative dell’impresa.
“Saremo in grado – dichiara di diversificare ulteriormente
la tipologia di merci trasportate e di rafforzare le connessioni con l’estero, in particolare con l’Austria, la Slovenia
e g l i a lt r i Paesi del l’Eu ropa
orientale. Inoltre, va ricordato
che, a seg u ito del l’u lter iore
ampliamento delle tratte che
l’impresa può percorrere con
l’attuale Cer t if icato di Sicurezza, InRail può ora offrire
un servizio sulla quasi totalità
delle relazioni del nord e del
centro Italia”.
Anche in ambito regionale, non
da ultimo, l’intenzione del top
management è di trovare nuove
sinergie e collaborazioni con i
principali stakeholder.
“InRail - conclude Gentile - sarà
tra i principali sponsor della
sesta edizione del Market Place
Seminar, un importante punto
di incont ro t ra operatori, in
particolare imprese ferroviarie,
spedizionieri e clientela, che
Fiata e Uic stanno organizzando congiuntamente per il 2 e 3
aprile prossimi a Trieste”.
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Un hub per lo sviluppo
Al via i lavori per l’ampliamento del Terminal ferroviario dell’Interporto Pordenone
D
opo la cessione da parte delle
Ferrovie dello Stato di un’area
di 30 mila metri quadrati e i binari
dello scalo merci, possono ora prendere il via gli interventi strutturali
per potenziare il Terminal intermodale di Pordenone, avviando
una serie di investimenti nell’arco
di cinque anni, pari a 18 milioni
di euro. nascerà, così, un hub per
mettere in rete non solo altre aree
simili del Paese, ma anche quelle
presenti nell’Europa dell’Est.
vestimento pari a circa 8 milioni
di euro utilizzando fondi propri e
della Regione.
sTAzIone elemenTAre
AumenTo bInArI
In particolare, si procederà ad aumentare il numero dei binari a uso
di Interporto Centro Ingrosso, che
diventeranno complessivamente
sette, di cui tre elettrificati. Inoltre,
verrà allungata l’asta operativa, che
passerà dagli attuali 350 ai 750 metri
così come previsto dagli standard
europei. Quindi si acquisteranno
giuseppe bortolussi
le attrezzature funzionali all’intermodalità, per il carico e lo scarico
delle merci, e alla realizzazione di
aree attrezzate per consentire lo
stoccaggio la movimentazione dei
materiali. Questa prima tranche
di lavori, che prenderà il via entro
la prossima estate, prevede un in-
C’è, poi, un’altra partita sulla
quale Interporto sta concentrando l’attenzione. La realizzazione
della stazione elementare, prevista da Rfi nella seconda fase degli
interventi, richiede la costruzione
di magazzini raccordati per il
deposito temporaneo delle merci. Si aggiunge poi lo sviluppo di
un’area industriale attigua in cui
si possano insediare nuove realtà
produttive che hanno necessità di
un collegamento diretto alla ferrovia. Il Terminal ferroviario sarà,
inoltre, integrato con un moderno
sistema doganale, già presente
nell’Interporto, per velocizzare le
operazioni di import-export delle
merci. In questo caso il nostro in-
vestimento sarà pari a 10 milioni
di euro.
energIe Al TerrITorIo
“L’ampliamento e il potenziamento del Terminal - spiega il presidente
di Interporto Giuseppe Bortolussi
- costituiscono una salutare iniezione di energie nel sistema locale. Ciò
contribuirà a sostenere lo sviluppo
economico ed imprenditoriale non
solo della provincia di Pordenone
ma anche del Friuli Venezia Giulia
e vicino Veneto”.
Altro passo importante quello previsto in calendario marzo. “Allora –
aggiunge Bortolussi - firmeremo con
Rfi il contratto di raccordo. Questa
operazione rappresenta la consegna
della licenza a operare affinchè la
futura stazione elementare, in seno
al polo intermodale, possa essere
pienamente inserita nelle tratte europee dello scambio merci su rotaia”.
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Sdag protagonista dei nuovi
collegamenti Italia-Slovenia
S
DAG è impegnata da ottobre
2011, in qualità di Lead Partner,
nel progetto TIP – Transborder
Integrated Platform, finanziato a
valere sul Programma per la Cooperazione Transfrontaliera ItaliaSlovenia 2007-2013; il progetto
prevede azioni volte al raggiungimento di un coordinamento funzionale delle stazioni autoportuali
di Gorizia e Vrtojba, in relazione
alla trasformazione in autostrada
del raccordo Villesse-Gorizia così
come all’interconnessione tra la
rete autostradale italiana con la
superstrada Vrtojba-Razdrto e la
rete autostradale slovena.
In tale ambito si sono da poco concluse le progettazioni preliminari di interventi per la completa interconnessione
tra gli assi autostradali sui due territori
nazionali e quelle riguardanti una
nuova viabilità accessoria al servizio
delle esigenze di mobilità dell’ambito
urbanizzato transfrontaliero. Si tratta
in particolare di alcuni sottopassi
pedonali ed automobilistici a collegamento tra le aree autoportuali e di
connessioni locali territoriali nell’area
urbana di Gorizia per facilitare il transito pedonale e ciclabile.
A livello di progettazione preliminare
si trova anche l’estensione e integrazione del sistema ferroviario autoportuale italo-sloveno per un potenzia-
mento delle capacità di trasferimento
intermodale gomma rotaia a servizio
sia del traffico ferroviario sia di quello
autostradale (RO-LA), favorendo un
più efficace collegamento del sistema
con le linee nazionali per Trieste e
Aidussina.
L’integrazione tra le aree autoportuali di Gorizia e Vrtojba interessa
anche i servizi, con l’offerta di
attività specializzate di logistica e
intermodalità per le merci trasportate; sono attualmente in corso le
procedure ad evidenza pubblica
che porteranno all’acquisto di un
sistema gestionale ICT integrato, di
un impianto di videosorveglianza
e di un sistema di segnaletica la
cui implementazione permetterà
di garantire l’identificazione degli
utenti e il monitoraggio delle condizioni di sicurezza del camion (es.
prevenzione dei furti, ecc.).
È infine stata elaborata un’analisi
dell’efficienza energetica degli in-
Il Progetto TIP in breve
Lead Partner: SDAG SpA a socio
unico
Partner: Comune di Gorizia,
Comune di Šempeter-Vrtojba,
RRA Severne Primorske, SpA Autovie Venete, DARS d.d., Regione
Autonoma Friuli Venezia Giulia,
Slovenske Železnice d.o.o., Log
System scarl, Ministero delle Infrastrutture e della Pianificazione
Territoriale della Repubblica di
Slovenia
Durata: 3 anni dal 1 ottobre 2011
Budget: 1.326.990 Euro di cui
oltre 400.000 Euro di attrezzature
e investimenti infrastrutturali
Finanziamento: Programma per
la Cooperazione Transfrontaliera
Italia-Slovenia 2007-2013 (Fondo
Europeo di Sviluppo Regionale e
Fondi nazionali)
sediamenti e delle attività dell’area
transfrontaliera che ha portato
all’individuazione degli aspetti di
maggiore criticità e all’elaborazione
di conseguenti soluzioni.
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