UG Jahresbericht 2013:UG Jahresheft 22.05.13 11:37 Seite 3 annuario 2013 Jahrheft 2013 des Schweizer Presserates Revue annuelle 2013 du Conseil suisse de la presse Annuario 2013 del Consiglio svizzero della stampa Annuario 2013 del Consiglio svizzero della stampa Jahrheft 2013 des Schweizer Presserates Revue annuelle 2013 du Conseil suisse de la presse Jahrheft2013 ital.indd 1 04.06.13 10:34 Indice Editoriale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 Pietre miliari nella prassi del Consiglio della stampa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 Rapporto annuale 2012 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Revisione delle Direttive annessa alla «Dichiarazione» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 La gogna fotografica (Max Trossmann) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20 Rispetto delle vittime e pubblico cordoglio (Martin Künzi) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22 Composizione del Consiglio della stampa 2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 Die Stellungnahmen des Schweizer Presserates sind unter www.presserat.ch abrufbar. Les prises de position du Conseil suisse de la presse sont accessibles sous www.presserat.ch. Le prese di posizione del Consiglio svizzero della stampa sono accessibili al sito www.presserat.ch. 2 Jahrheft2013 ital.indd 2 Jahrheft 2013 04.06.13 10:34 Editoriale La credibilità mediatica, sfida per il futuro Schweizer Presserat Conseil suisse de la presse Consiglio svizzero della stampa Il Consiglio della stampa? Poco serio e Il loro ruolo è quello dei «cani da guar- inutile, stando a certi avvocati che di- dia della democrazia», secondo la fa- fendono gli interessi dei media. E per- mosa definizione della Corte europea ché dare notizia delle decisioni del Con- dei diritti umani. Indispensabili, perciò, siglio che riguardano il nostro giornale, al funzionamento di una società aperta se non ci interessa quello che dice? E e democratica. la «Dichiarazione dei doveri e dei diritti Ma chi osa rivendicare un simile del giornalista»? Quando ci serve! Così potere nella società deve saperlo eser- ci hanno fatto sapere due direttori di citare giornale. Di fronte ad atteggiamen- secondo determinate regole. In sos- ti come questi vale sempre e ancora tanza, i media devono dimostrare in- la pena di ricordare perché il Consi- dipendenza quando ricercano la veri- glio svizzero della stampa esiste, come tà e insieme rispettare la sfera privata mai lo sostengano tutte le organizza- delle persone, eccettuati i casi in cui zioni professionali dei giornalisti, non- un interesse pubblico preponderante ché gli editori e la SSR. D’altra par- esige che sia rivelata. Queste cose te, un organismo di autodisciplina di principali, precisamente, contiene la questo tipo esiste nella maggior parte «Dichiarazione dei doveri e dei diritti del degli Stati europei e in varie decine di giornalista». Paesi del mondo. Attualmente, i media hanno un altro buon «I doveri e i diritti del giornalista sono motivo per vigilare sulla propria credibi- fondati sul diritto del pubblico a co- lità: con la diffusione dell’informatica e noscere fatti e opinioni», si legge nel delle reti sociali, l’informazione circola preambolo alla «Dichiarazione». La fun- in abbondanza. Anzi, in sovrabbondan- zione che i giornalisti si attribuiscono (e za. All’interno di tale circolazione, come che il pubblico generalmente gli rico- distinguere l’informazione giornalistica? nosce) non è infatti di poco conto: essi Dal fatto che non dipende da interessi si arrogano il diritto e il dovere di inve- specifici. È questa credibilità, in fondo, stigare, e poi di portare a conoscenza, quella che dà tuttora senso all’esistenza tutto quanto tocca l’interesse pubblico. del giornalismo. Revue annuelle | Annuario 2013 Jahrheft2013 ital.indd 3 in modo responsabile, cioè 3 04.06.13 10:34 Rimanere credibili agli occhi del pubbli- pari con i media, nonché l’occasione di co, ecco la sfida del prossimo futuro. ammettere che possono essersi sba- Se è vero, poi, che i media lo sono so- gliati. Inoltre, porta avanti una riflessio- prattutto per la qualità dell’informazione ne permanente sul necessario adegua- che veicolano, non è meno vero che mento delle regole della professione l’autodisciplina garantita dal Consiglio all’evoluzione mediatica. Infine, tiene della stampa conserva la sua impor- a debita distanza le velleità di control- tanza. È un’istanza fatta per certificare lo statale sulla qualità dei media. A una che le regole poste a garanzia della ve- condizione, una sola: che tutti accetti- rità e del rispetto delle persone funzio- no di mettersi in gioco. nino. Alle critiche del pubblico, il Con- Dominique von Burg, presidente del siglio offre un’istanza di confronto alla Consiglio svizzero della stampa 4 Jahrheft2013 ital.indd 4 Jahrheft 2013 04.06.13 10:34 Schweizer Presserat Conseil suisse de la presse Consiglio svizzero della stampa Pietre miliari nella prassi del Consiglio della stampa 1992: Prendendo spunto da un servizio della «SonntagsZeitung» circa l’accettazione di doni da parte dei direttori di «Bilanz» e di «Finanz & Wirtschaft», il Consiglio pubblica una serie di raccomandazioni destinate ai giornalisti attivi nelle rubriche economiche, di viaggio, auto e sportive (2 e 7/1992). 1994: Nel caso Tornare/Televisione della Svizzera romanda, il Consiglio critica severamente la tendenza dei giudici a sancire con troppa facilità misure provvisionali a danno di servizi giornalistici (1/1994). 1996: Prendendo posizione su un reclamo dell’ex presidente del PDC Anton Cottier contro il periodico «Facts», il Consiglio si pronuncia sugli accordi da rispettare nel caso di interviste. È criticato sia il comportamento del politico, che ha modificato le dichiarazioni rilasciate, sia il comportamento del periodico, che non ha rispettato gli accordi presi (1/1996). 1997: Prendendo posizione sulla richiesta del Consiglio federale a pronunciarsi sul «caso Jagmetti», il Consiglio critica la sommaria presentazione di un rapporto diplomatico da parte della «SonntagsZeitung» ma, contemporaneamente, difende il diritto dei media a render note, a determinate condizioni, notizie riservate di interesse pubblico. Nell’aprile 2006, la Corte europea dei diritti umani ha ampiamente confermato questa posizione (1/1997). 2002: Pronunciandosi sugli articoli del «Blick» e del «Sonntags-Blick» circa un’asserita relazione extra-coniugale dell’ex ambasciatore Thomas Borer, il Consiglio li considera una grave violazione della sfera privata e intima dei coniugi Borer-Fielding e definisce metodo sleale di procurarsi un’informazione il versamento all’informatore di un compenso di 10 mila euro (62/2002). 2006: Prendendo spunto dalla discussione sulle «vignette danesi» sul Profeta Maometto, il Consiglio esprime una valutazione di fondo Revue annuelle | Annuario 2013 Jahrheft2013 ital.indd 5 5 04.06.13 10:34 sulla discriminazione delle minoranze, religiose o altre, difendendo la pubblicazione delle contestate caricature per la necessità di documentare il dibattito in corso nell’opinione pubblica (12/2006). 2007: Il Consiglio ricorda la fondamentale importanza della separazione del testo dalla pubblicità per la credibilità dei mass media. La libertà delle redazioni, circa la scelta e il tenore degli apporti redazionali ai supplementi di moda e di costume dev’essere pienamente garantita. Le regole della deontologia valgono anche per l’elaborazione di servizi su beni di consumo (1/2007). 2008: L’intensa copertura mediatica dei sospetti di pedofilia che riguardavano alcuni preti pedofili e il suicidio di un sacerdote determinano il Consiglio della stampa ad affrontare «motu proprio» il problema dell’estensione del «diritto all’oblio». Premesso che esiste un evidente pubblico interesse a discutere il modo con cui l’istituzione ecclesiastica cattolica gestisce il problema, oppure su come lo abbia gestito in passato, il Consiglio conferma che il «diritto all’oblio» vale per ogni condannato, ma non è assoluto: nel caso, infatti, l’interesse pubblico prevaleva in quanto sussisteva un rapporto tra il comportamento passato della persona e la nuova funzione cui era stato destinato (22/2008). 2009: La Polizia cantonale di Argovia rilascia ai giornalisti nome, cognome e fotografia del presunto assassino di una giovane «au pair». I dati personali saranno pubblicati dalla maggior parte dei media; la foto pure, con più o meno rilievo. Il Consiglio della stampa avverte le redazioni che l’identificazione di una persona non deve rispondere a un semplice automatismo, ma esser fatta precedere da una riflessione sulla sua giustificazione deontologica. La pubblicazione si giustifica senz’altro in caso di ricerca di persona o di immediato pericolo, non tuttavia quando l’autore presunto del fatto di sangue è stato arrestato e ha confessato, e un numero notevole di possibili testimoni si è già annunciato alle autorità (31/2009). 6 Jahrheft2013 ital.indd 6 Jahrheft 2013 04.06.13 10:34 Schweizer Presserat Conseil suisse de la presse Consiglio svizzero della stampa 2010: I mass media devono sapere che non esiste un diritto di pesca illimitato di informazioni private in rete. Determinante rimane – ma questo non vale solo per Internet – l’intenzione per cui una persona decide di esporsi. In ogni caso concreto, il giornalista ha il dovere di procedere a una ponderazione accurata degli interessi a confronto: se prevalga l’interesse della sfera pubblica alla pubblicazione o quello della sfera privata alla protezione. Decisivo sarà anche il contesto in cui l’informazione è stata pubblicizzata (43/2010). 2011: Il «diritto all’oblio» dovrebbe trovare applicazone anche nei media online e negli archivi digitalizzati. Ovviamente non si può pretendere dalle redazioni che l’archivio sia periodicamente verificato per correggere o eventualmente aggiornare le notizie che contiene (29/2011). Le norme deontologiche circa le lettere dei lettori sono valide anche per i commenti online. Perciò i commenti postati in rete devono essere firmati. Sono tuttavia ammesse eccezioni: un commento può essere pubblicato senza firma quando siano tutelati interessi (sfera privata, protezione della fonte) degni di protezione (52/2011). 2012: Nel «caso Hildebrand» i media svizzeri hanno svolto egregiamente il loro compito di «cani da guardia della democrazia». Il giudizio vale anche per la «Weltwoche», malgrado gli errori che il Consiglio della stampa ha rilevato. Come ogni norma generale, la regola della doppia fonte, prescritta nel caso di informazioni non confermate, non sempre si può applicare schematicamente ad ogni singolo caso. Il giornalista che venga in possesso indirettamente di un’informazione da fonte a lui ignota deve però disporre di un documento che la comprovi, il cui contenuto sia stato da lui controllato, e soprattutto abbia cercato il confronto con le persone toccate dalla rivelazione. Sulle fonti della notizia deve essere fatta quanto possibile trasparenza (24/2012). Revue annuelle | Annuario 2013 Jahrheft2013 ital.indd 7 7 04.06.13 10:34 Rapporto annuale 2012 del Consiglio della stampa Nel preambolo della «Dichiarazione dei come pure della presidenza, non hanno doveri e dei diritti del giornalista» è scrit- fatto ostacolo al buon funzionamento. to che «si considera conforme a equità il comportamento di un giornale che pu- La decisione più importante presa nel bblica almeno un breve riassunto di una corso del 2012 dal Consiglio della stam- presa di posizione del Consiglio della pa è stata senza dubbio quella inerente stampa che lo riguarda». Non essendo al «caso Hildebrand», dal nome del presi- purtroppo questa regola sempre rispet- dente del Direttorio della Banca naziona- tata, il Consiglio di fondazione ha deciso le costretto a dare le dimissioni. La par- che da quest’anno il rapporto del presi- te svolta dal Consiglio su questo caso ha dente del Consiglio svizzero della stam- dato luogo a un’ampia discussione, in cui pa farà stato di queste omissioni. Nel cor- è stata posta in risalto la funzione di «cane so del 2012 i media oggetto di una presa da guardia» che spetta ai media in una di posizione e che non ne hanno riferito società libera e democratica (più avanti il sono stati sette: tre volte il «Blick», due riassunto su questo caso). volte «Die Weltwoche», una volta «20 Minuten», e poi la RSI, il «Corriere del Ticino» e il «Giornale del Popolo» una volta per lo stesso caso. I. Reclami, decisioni, Altre otto volte i media non hanno in- casistica delle violazioni formato il pubblico di una decisione del Consiglio della stampa: si trattava di re- Dei 95 reclami entrati nel 2012, due clami respinti, sui quali tuttavia un accen- sono stati ritirati, due non sono stati no sarebbe stato auspicabile. confermati. Una volta il Consiglio è inter- Anche nel 2012 il Consiglio della stam- venuto «motu proprio» (73/2012). pa è stato molto sollecitato. 95 i reclami Il maggior numero delle prese di posizi- presentati, una quota vicina al primato del one pubblicate (43 su 78) è stato deciso 2033 (103). Mai tanto numerose, inve- al livello della presidenza, 33 sono state ce, le prese di posizione pubblicate (78), quelle deliberate dalle tre camere, una a dimostrazione dell’interesse costante dal plenum. Ricordiamo che la presiden- che il pubblico dimostra per il Consig- za non demanda alle camere i reclami lio della stampa e per il buon lavoro che manifestamente infondati, contrari al re- svolge, grazie non da ultimo all’impegno golamento, oppure se un caso analogo e alla competenza mai venuti meno del è già stato trattato. suo segretario: sia ringraziato per questo. Numerosi (20) i casi di non entrata in Da notare pure che il forte ricambio regi- materia, la maggior parte (11) perché stratosi nella composizione delle camere, era stata presentata una denuncia pa- 8 Jahrheft2013 ital.indd 8 Jahrheft 2013 04.06.13 10:34 Schweizer Presserat Conseil suisse de la presse Consiglio svizzero della stampa rallela presso i tribunali oppure davanti – La Cifra 8 è citata 16 volte (13 per all’Autorità indipendente di ricorso ra- discriminazione, 2 volte per mancato dio-TV. 24 i reclami respinti, 33 i casi di rispetto della dignità umana, una vol- violazione constatata della «Dichiarazio- ta circa la protezione dovuta alle vitti- ne dei doveri e dei diritti». Questo è un me): pure in forte diminuzione rispetto record assoluto, non tuttavia fuori misu- all’anno precedente. ra se si considera il numero dei reclami – La Cifra 5 è stata oggetto di 10 recla- pervenuti. C’è stata pure una presa di mi (8 volte sulla rettifica, due volte sul- posizione su un tema generale, cioè non legata a un caso specifico (73/2012). le lettere alla redazione). – Segue la Cifra 2 con 8 reclami (4 volte per mancata distinzione tra informazione e commento, 2 volte sul plura- II. Motivazioni di reclamo e di violazione lismo dell’informazione, 2 volte sulla libertà di commento). – La Cifra 4 è menzionata quattro vol- 1. Motivi di reclamo te: per metodi sleali di inchiesta, il La «hit parade» delle violazioni denunci- rispetto di un embargo, la condotta ate nei reclami corrisponde generalmen- di interviste, per un colloquio a fine te a quella degli anni passati. d’inchiesta. – È la Cifra 3 della «Dichiarazione» la – Le Cifre 6 (segreto redazionale) e 10 più citata: 27 volte, 10 volte il do- (separazione tra testo e pubblicità) vere di ascolto in caso di addebi- chiudono l’elenco con un reclamo a ti gravi («audiatur et altera pars»), 9 testa. l’informazione deformata, 4 il rapporto con le fonti, due infine l’omissione 2. Motivi delle violazioni di un’informazione e due illustrazioni o Al capitolo delle violazioni accertate dal immagini d’archivio. Consiglio della stampa nel corso del 2012 – Segue da vicino la Cifra 7, con 26 vio- si osserva una netta prevalenza dei temi lazioni denunciate, in dieci casi per relativi alle Cifre 3 e 7 della «Dichiarazio- mancato rispetto della sfera privata, ne», mentre il rispetto della Cifra 1 è net- dieci volte per identificazione abusiva, tamente meno invocato. La tabella se- 3 per accuse infondate e 3 per asse- guente illustra tale evoluzione. rita violazione della presunzione di innocenza. – La Cifra 1 della «Dichiarazione» (ricerca della verità) è menzionata in 20 reclami, in diminuzione rispetto al 2012. Revue annuelle | Annuario 2013 Jahrheft2013 ital.indd 9 9 04.06.13 10:34 Anno Cifra 1 Cifra 3 Cifra 7 2008 8 8 6 – Due sole le violazioni constatate alla Cifra 4 (violazione di embargo, intervi- 2009 2 7 14 sta scorretta). 2010 7 8 12 – Infine, una sola violazione è stata con- 2011 10 17 12 statata della Cifra 2 (pluralismo), della 2012 6 15 18 Cifra 5 (rettifica) e della Cifra 10 (separazione tra parte redazionale e parte pubblicitaria). – Il maggior numero di violazioni constatate nel 2012 (18) riguarda la Cifra 7 della «Dichiarazione» (Rispetto della privacy). In 12 casi si trattava di identi- III. Alcune prese di posizione significative ficazione non giustificata dei protagonisti – notevole per questi casi l’aumento rispetto all’anno precedente. In quat- 1. La regola della doppia fonte tro è stata constatata la violazione della sfera privata, in un caso è stata accer- All’inizio di gennaio, il presidente della tata la violazione della presunzione di Banca nazionale è costretto alle dimis- innocenza, in un caso un suicidio. sioni per una speculazione effettuata da non è assoluta – Le violazioni accertate della Cifra 3 sua moglie sul mercato dei cambi. Le sono state 15, nella maggior parte (7) dimissioni sono dovute essenzialmen- per mancato rispetto del dovere di te alle rivelazioni dei mass media, che ascolto in caso di gravi addebiti – un – riconosce il Consiglio della stampa tipo di violazione non certo nuovo. – hanno svolto il loro compito di «cani Tre volte il Consiglio ha constatato da guardia della democrazia» malgrado l’omissione di elementi d’informazione abbiano commesso alcuni errori. Nella essenziali; in due casi una manipola- circostanza, infatti, l’interesse pubblico zione, in altri due casi la mancata indi- prevaleva sulla tutela della sfera privata. cazione che l’immagine risultava da un Il Consiglio si è espresso in particolare montaggio; una volta è stata accertata sulla regola della doppia fonte (la secon- un’erronea gestione delle fonti. da, indipendente dalla prima, dovreb- – Circa la ricerca della verità (Cifra 1), le violazioni sono state sei. be in linea di principio sempre essere a conferma di un’indiscrezione), afferman- – Cinque le violazioni accertate della Cif- do che non in tutti i casi essa può ve- ra 8:2 volte per mancanza di rispetto nire applicata sistematicamente. Ecce- della dignità umana, 2 volte per discri- zionalmente il giornalista può fidarsi di minazione, una circa la protezione do- un’informazione ottenuta da una fonte vuta alle vittime. indiretta e a lui ignota se un documento 10 Jahrheft2013 ital.indd 10 Jahrheft 2013 04.06.13 10:34 Schweizer Presserat Conseil suisse de la presse Consiglio svizzero della stampa ne dimostra la veracità ed è stata con- scandalistico: le immagini più impressi- frontata con le reazioni delle persone in onanti non sono state pubblicate. Tutta- causa. La qualità delle fonti dev’essere via anche in questo caso vale il princi- resa quanto possibile trasparente. pio della protezione della sfera privata, «Die Weltwoche», in particolare – con- e la pubblicazione delle foto delle vitti- tro la quale era stato presentato il recla- me decedute per un incidente sotto- mo – pur commettendo vari errori dal stà per principio all’autorizzazione delle profilo deontologico ha fatto bene a de- famiglie. Questo vale anche per le foto nunciare il caso, dice il Consiglio della riprese in una camera ardente o duran- stampa. Nei particolari, il periodico ha te un funerale. Neppure le foto scattate nascosto ai propri lettori l’identità della da un blog durante un campeggio di sci fonte principale e non ha mai ammesso possono essere riprese senza una nuo- di non avere avuto con lei alcun contat- va autorizzazione (73/2012). to diretto. Inoltre, non ha mai rettificato le inesattezze contenute nei vari servizi 3. Se riconoscibile come tale, pubblicati e non ha specificato che un documento pubblicato era, in parte, Dopo il tragico incidente di Sierre, una prodotto di un montaggio (24/2012). politologa si era espressa in termini vi- la polemica è lecita vacemente polemici su «News.ch». 2. Il diritto all’immagine delle In particolare, asseriva che «la forma- vittime e delle famiglie sussiste zione, il controllo, le tecniche di guida anche nel caso di un incidente per quanto riguarda i torpedoni turisti- che ha scosso l’opinione pubblica ci, in Belgio, sono al livello di un Paese Il 13 marzo 2012, 28 turisti belgi (in del Terzo mondo». Ironizzando sul fat- maggioranza bambini) hanno trovato la to che il Belgio era rimasto un anno e morte in un incidente stradale avvenu- mezzo senza governo senza sollevare to in Vallese. Alla tragedia i mass media, reazioni, l’autrice trovava motivo di cri- svizzeri, belgi e di tutta Europa hanno tica anche nell’avvenuta scarcerazione dedicato ampi servizi, alcuni pubblican- del pedofilo Dutroux. L’articolo ha solle- do anche le foto delle vittime: in Sviz- vato un’ondata di proteste, soprattutto zera soprattutto il «Blick», la «Schweizer su Facebook, e vari reclami sono stati Illustrierte» e «L’illustré», sollevando varie presentati al Consiglio della stampa. proteste sia in Svizzera sia all’estero. Del Il Consiglio richiama alle redazioni che il caso il Consiglio della stampa si è occu- dovere di intervenire sui testi dei colla- pato «motu proprio». boratori esterni incombe solo in quanto Il Consiglio riconosce che il trattamen- constatino violazioni evidenti delle nor- to dell’informazione non è stato di tipo me deontologiche. E tuttavia, del testo Revue annuelle | Annuario 2013 Jahrheft2013 ital.indd 11 11 04.06.13 10:34 incriminato si può dire di tutto ma non deve essere mai confusa con il diritto che le esagerazioni e le metafore non all’informazione. È il numero e la qualità fossero evidenti. Anche l’accusa di di- delle immagini proposte da «20 Minuten scriminazione non regge, perché erano online» che costituisce violazione della lo Stato belga e i giudici, oppure il mon- dignità dell’ucciso. Non così la versione do politico, a essere criticati, non i belgi cartacea dell’organo gratuito, ove il ri- come popolo (55/2012). tegno salva la pubblicazione dall’accusa di violazione della «Dichiarazione dei do- 4. Anche la dignità di un dittatore veri e dei diritti» (2/2012). sanguinario merita rispetto Immagini terribili quelle pubblicate dai 5. Il commento è libero ma deve notiziari online e dalla stampa scrit- ta (in particolare da «20 Minuten» e da Usando sempre il titolino: «Petarden- «20 Minuten online») dopo la cattura di Trottel» («Il cretino dei petardi»), il «Blick» Muammar Gheddafi, il 20 ottobre 2011, e «Blick.ch» hanno più volte riferito nel che mostravano il dittatore sanguinan- novembre 2011 di uno sportivo che pri- te e poi cadavere. Due e relativamente ma dell’incontro di Eurolega FC Zurigo – di piccolo formato quelle del foglio gra- Lazio Roma si era visto tre dita spappo- tuito, online invece parecchie foto e im- late da un petardo che gli era esploso in magini in movimento in cui si vedono mano. Del poveraccio venivano dati mol- gli uccisori all’opera. Due lettori si sono ti particolari della vita privata e profes- rivolti al Consiglio della stampa. Chie- sionale, tali da consentire l’identifica- dono se pubblicando le immagini della zione anche senza la pubblicazione del fine brutale del dittatore – «di cui si può nome. Ancora una volta in questo caso, pensare quel che si vuole come uomo e non si trattava di informare ma di solle- come politico» – non si sia violato il di- ticare la curiosità del pubblico, ritenuto ritto alla pace dei defunti. I due organi soprattutto l’impegno fuori misura del di stampa sostengono che tali immagi- giornale alla ricerca di particolari tra le ni erano «un documento della fine di un persone che conoscevano l’infortunato. regime» e che in un caso simile prevale Il Consiglio non ritiene invece che il ti- l’interesse pubblico all’informazione. tolino «Il cretino dei petardi» violi la di- Per il Consiglio della stampa, un evento gnità della persona. Si tratta certamen- storico lo è come tale, non per le im- te di una definizione sgradevole, ma magini che se ne fanno riprendendo- che appartiene alla libertà di commen- lo da vicino o «zoomando» sulla sce- to, la quale deve rimanere molto ampia na. Un simile scialo di immagini serve (3/2012). rispettare la sfera privata solo alla curiosità del pubblico, che non 12 Jahrheft2013 ital.indd 12 Jahrheft 2013 04.06.13 10:34 Schweizer Presserat Conseil suisse de la presse Consiglio svizzero della stampa 6. Di tutto e di più su un criminale: tin» ha violato la Cifra 7 della «Dichiara- zione» pubblicando le immagini del fu- prudenza! Nel corso del mese di giugno 2011 i me- nerale della mamma del criminale poco dia hanno riferito più volte con evidenza dopo la sua cattura. Poiché il ricercato del caso di un pericoloso criminale re- non vi era intervenuto (non era dunque cidivo evaso dal carcere. Senza negare in gioco la possibilità di una sua nuova che, viste le circostanze, la pericolosità fuga) quelle persone in lutto avevano di- del fuggitivo e l’emozione destata dalla ritto alla protezione della loro sfera pri- fuga potevano spiegare qualche esage- vata (7/2012). razione, la sorella del fuggitivo si è rivolta al Consiglio della stampa denunciando 7. Violenza sessuale e una serie di articoli «che hanno letteral- mente gettato in pasto al pubblico, talo- Riferendo di un processo per atti di li- ra in modo particolarmente aggressivo e bidine nei confronti di una ragazzina, le insistente, mio padre, mia madre, le mie «Wiler Nachrichten» – indignate per la due sorelle e me stessa». condanna con la condizionale del col- Senza ritenere tutti i punti della denun- pevole – si sono permesse una citazio- cia, il Consiglio della stampa raccoman- ne particolareggiata degli atti subiti del- da ai giornalisti prudenza nella mes- la vittima menzionati nell’atto d’accusa. sa a confronto degli interessi in causa Un reclamo è stato presentato al Con- in circostanze così drammatiche. «Per siglio della stampa per violazione della quanto il personaggio in questione si Cifra 8 (Protezione delle vittime). Il re- sia potuto macchiare di comportamen- clamante argomenta che la descrizione ti indegni, pubblicare di tutto senza rite- così particolareggiata del misfatto man- gno e senza rispettare certi principi non ca di rispetto al dolore e ai sentimenti è ammissibile». In particolare, il Consig- dei parenti della vittima. lio si riferisce a un articolo di «Le Temps» Il Consiglio ha accolto il reclamo: la ci- in cui si riprendono da una vecchia in- tazione diretta dall’atto d’accusa era nel tervista le accuse mosse dal crimina- caso chiaramente sproporzionata. Pur le a suo padre, senza adeguata messa ammettendo che una descrizione precisa in prospettiva. Al «Blick» rimprovera di degli atti di pedofilia può sensibilizzare il aver pubblicato le generalità complete pubblico circa la gravità del reato, il Con- del fuggitivo, scoprendo in tal modo an- siglio ritiene, nel caso specifico, che i dati che l’identità dei congiunti. Dare la foto nudi e crudi dovevano essere fatti passa- del criminale in fuga poteva essere utile, re per il filtro della cronaca, e ciò anche dare tutti i particolari su di lui non serviva se la condanna troppo mite poteva giu- invece a escludere la recidiva. «Le Ma- stificare la reazione indignata (30/2012). Revue annuelle | Annuario 2013 Jahrheft2013 ital.indd 13 particolari scabrosi 13 04.06.13 10:34 8. Una copertina infelice ziari della Radio della Svizzera italiana ne «Arrivano gli zingari a fare razzia in Sviz- precisano nome, domicilio e professione zera». Oltre a questo titolo, sulla co- e il «Giornale del Popolo» e il «Corriere pertina del Ticino» li pubblicano di seguito. della «Weltwoche» figurava l’immagine di un bimbino rom che punta Interpellato dai parenti dell’accusato, una pistola. Due reclami al Consiglio del- il Consiglio della stampa ribadisce che la stampa facevano valere, da un lato, la l’arresto di qualcuno non ne fa, di per sé, generalizzazione: «gli zingari», che dif- una persona di pubblico dominio. Ciò fama tutto un gruppo etnico; dall’altro, anche se accusato di un delitto grave. che la foto del ragazzo era presa da un Solo l’esercizio di un mandato pubblico contesto – risalente a quattro anni fa – o di un’altra funzione sociale importante, che non c’entrava per nulla con la cri- inoltre in rapporto con il fatto commes- minalità dei rom. La «Weltwoche» argo- so, giustificherebbe un’identificazione menta invece che il documento illustra in questi termini. Che in Ticino i media la problematica: «bambino, criminalità, abbiano l’abitudine di dare i nomi delle abbandono». persone implicate in una procedura pe- Nessun dubbio ha avuto il Consiglio del- nale per reati gravi non impedisce di ri- la stampa: la combinazione titolo e im- conoscere che i reclamanti avevano ra- magine suggerisce a torto tra il ragaz- gione. Il fatto poi che la RSI abbia dato zino rappresentato è in rapporto con la la notizia per prima non giustifica i due criminalità dei rom. Si sarebbe dovuto giornali che l’hanno ripresa tale e quale almeno precisare che si trattava di una (62/2012). foto d’archivio e che le si dava un significato simbolico. Inoltre, quel titolo: «Ar- 10. Si ride, ma può essere rivano gli zingari a fare razzia in Svizze- ra» è un titolo discriminatorio, in quanto Nell’estate del 2012 più di un reclamo è rinfocola timori e pregiudizi nei confronti stato presentato al Consiglio della stam- di un intero gruppo etnico (59/2012). pa a causa di due articoli «umoristici» discriminazione pubblicati dalla «Gipfel Zytig» di Davos. 9. Che il caso sia grave non Nel primo caso il giornale invitava i letto- giustifica la pubblicazione del ri a rispondere ad alcune domande re- nome di un presunto colpevole lative a una foto di studenti asiatici; nel Nel novembre 2011 la polizia ticinese ar- secondo lanciava «una proposta di nuo- resta un autotrasportatore grigionitalia- vo inno nazionale». Per quanto riguarda no. È accusato di essere il mandante di gli studenti, i reclamanti osservano che il un duplice omicidio che un anno prima «concorso» suggeriva un giudizio nega- aveva destato grande emozione. I noti- tivo grave a carico degli ospiti asiatici a 14 Jahrheft2013 ital.indd 14 Jahrheft 2013 04.06.13 10:34 Schweizer Presserat Conseil suisse de la presse Consiglio svizzero della stampa causa delle loro fattezze fisiche. Quanto redazionale da quella pubblicitaria di un all’«inno nazionale», gli accenti sarebbe- giornale». L’invito all’editore dei due fogli ro di una «urtante xenofobia». è a modificare tale prassi per le pros- Il Consiglio ha dato sui due casi un sime scadenze elettorali e a contrasse- giudizio differenziato. Constatare ge- gnare con la scritta «pubblicità» le foto nericamente che tutti gli asiatici si as- dei candidati per la pubblicazione del- somigliano non è necessariamente un le quali è stato richiesto un pagamento giudizio negativo. Il testo scelto dalla (78/2012). «Gipfel Zytig» per l’inno nazionale, invece, veicola pregiudizi gravi di tipo xenofobo (77/2012). IV. Aggiornamento delle Direttive 11. I politici passavano alla cassa Nella seduta plenaria del 27 settembre Può un giornale gratuito esigere da un 2012, il Consiglio della stampa ha de- candidato al parlamento che faccia an- ciso di modificare o di completare le nunci a pagamento in cambio della pub- proprie Direttive su alcuni punti: blicazione nella parte redazionale del 3.7. Sondaggi di opinione: è precisato suo programma? Pare che il giochetto che un embargo posto alla pubblicazio- fosse corrente per due periodici argo- ne di un sondaggio contravviene al dirit- viesi: «Rundschau Nord» e «Rundschau to del pubblico all’informazione. Süd». È accaduto per l’elezione del 3.8 e 3.9. «Audiatur et altera pars»: gli Gran Consiglio dell’autunno 2012: la addebiti gravi che si intendono rende- condizione per dare notizia del program- re pubblici devono essere espressi in ma politico del candidato era vincolata modo preciso; va pure precisato in qua- al disporre un certo numero di inserzio- li casi l’ascolto della la parte criticata si ni nella parte pubblicitaria, ovviamente a può omettere. pagamento. In mancanza di ciò, la tariffa 5.2 e 5.3. Le Direttive sulle lettere alla re- per l’articolo era fissata a 550 franchi. dazione sono integrate con un accenno Secondo il Consiglio della stampa, «il ai commenti «online». sistema escogitato dall’editore Effinger- 7.5. I siti «online» sono da menzionare hof, consistente nel legare la presenta- anche nelle Direttive sugli archivi infor- zione di candidati all’elezione del Gran matici e sul diritto all’oblio. Consiglio di Argovia nel 2012 a una con- I testi riveduti entreranno in vigore nella troprestazione pubblicitaria, è non solo seconda metà del 2013. criticabile dal profilo della democrazia ma è pure in netta contraddizione con il principio della separazione della parte Revue annuelle | Annuario 2013 Jahrheft2013 ital.indd 15 15 04.06.13 10:34 V. Comunicazione dalla sessione dei giovani, una mozione sull’oggetto. La conferenza stampa annuale, convocata come sempre dal Consiglio della stampa prima dell’estate, è stata domi- VII. L’incontro dell’AIPCE ad Anversa nata essenzialmente dalla presa di posizione relativa al «caso Hildebrand». Il segretario e il presidente del Consi- Nella circostanza è stato presentato glio della stampa hanno partecipato al l’Annuario 2012. 14.mo incontro organizzato dall’AIPCE Allo scopo di migliorare la leggibilità del- (Alliance of Independent Press Councils le proprie prese di posizione, il Consiglio of Europe), presenti delegazioni nume- della stampa ha concordato in assem- rose di vari Paesi, per la prima volta rap- blea plenaria un tipo di riassunto stan- presentati il Pakistan, lo Sri Lanka e il dard. Questi testi devono essere brevi e Sudafrica. mettere in rilievo la problematica deon- Come sempre, una parte dell’incontro tologica. Nel corso del 2012, un buon è stata occupata dallo scambio di infor- terzo delle pronunzie del Consiglio (28 mazioni circa le diverse strutture di au- su 78) sono state oggetto di riassunto. Il todisciplina dei media nel mondo. C’è testo integrale delle prese di posizione è stata discussione sulla giurisprudenza pubblicato come sempre sul sito www. del Consiglio d’Europa, sul caso delle presserat.ch. fotografie scattate dopo l’incidente del Nel 2012, membri del Consiglio della torpedone a Sierre e su quelle della fine stampa hanno fatto visita a 12 redazioni di Gheddafi, nonché sul modo, per le re- e 18 persone interessate hanno assistito dazioni, di riconoscere i propri errori in a sedute delle Camere (per le condizioni modo sistematico e visibile. di ammissione: www.presserat.ch). L’AIPCE ha designato Tel Aviv come sede dell’incontro del 2013. La delegazione svizzera ha proposto da parte sua VI. Contatto con il Parlamento l’organizzazione di quello del 2014 a Ginevra. Il sottoscritto è stato ricevuto dalla Commissione per le questioni giuri- Dominique von Burg, presidente diche del Consiglio degli Stati, perché del Consiglio della stampa descrivesse la giurisprudenza del Consiglio della stampa circa la menzione della nazionalità dei delinquenti. Al Parlamento federale era stata presentata, 16 Jahrheft2013 ital.indd 16 Jahrheft 2013 04.06.13 10:34 Schweizer Presserat Conseil suisse de la presse Consiglio svizzero della stampa Allegato I: Statistiche del Consiglio della stampa 2012 Totale Svizzera Svizzera Svizzera tedesca romanda italiana Reclami pendenti al 1.1.2012 Casi affrontati per iniziativa del Consiglio 28 20 7 Giornali Periodici Radio RSI TV RSI 1 26 0 0 1 1 1 5 70 15 1 5 9 2 1 1 1 Nuovi reclami entrati 95 78 12 Reclami ritirati 14 13 1 Non entrata in materia/Reclami infondati 20 17 1 2 1 Reclami accolti Radio TV private private 0 Internet Agenzie 0 3 0 1 6 2 2 1 1 18 1 1 9 7 1 7 1 1 Reclami parzialmente accolti 24 17 7 11 4 1 4 Reclami respinti 24 18 6 15 5 1 1 1 1 1 1 1 2 4 1 2 3 1 Casi affrontati per propria iniziativa 1 1 Procedimenti affidati alla Presidenza 58 52 5 2 44 6 Procedimenti affidati alle Camere 33 20 12 1 25 4 Procedimenti decisi dal Plenum 1 1 1 1 1 Totale delle prese di posizione 78 60 16 3 62 9 1 3 0 0 6 1 Totale dei casi risolti 92 73 17 3 70 11 1 4 0 0 7 2 Reclami pendenti al 31.12.12 32 26 3 3 26 5 0 2 0 1 2 0 Allegato II: Statistiche delle prese di posizione 2003–2012 Reclami pendenti al 1.1. Casi affrontati per iniziativa del Consiglio 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 28 45 27 42 35 38 34 25 30 28 0 0 1 2 0 1 1 1 3 1 103 74 88 79 86 81 74 83 82 95 Reclami ritirati 24 25 23 22 20 20 12 14 15 14 Non entrata in materia/Reclami infondati 10 14 13 22 8 17 19 14 14 20 Reclami accolti 12 6 12 8 8 8 6 12 14 9 Reclami parzialmente accolti 18 19 15 14 21 8 17 15 18 24 Reclami respinti 20 28 11 20 26 32 29 21 23 24 2 2 2 0 0 0 0 1 3 1 Procedimenti affidati alla Presidenza 64 66 49 63 53 56 54 55 52 57 Procedimenti affidati alle Camere Nuovi reclami entrati Casi affrontati per iniziativa del Consiglio 19 26 24 23 30 30 30 23 30 33 Procedimenti decisi dal Plenum 0 0 1 2 0 0 0 1 5 1 Totale delle prese di posizione 62 67 51 66 63 66 72 65 72 78 Totale dei casi risolti 86 92 74 88 83 86 84 79 87 92 Reclami pendenti al 31.12. 45 27 42 35 38 34 25 30 28 32 Revue annuelle | Annuario 2013 Jahrheft2013 ital.indd 17 17 04.06.13 10:34 Revisione delle Direttive annesse alla «Dichiarazione» Il Plenum del Consiglio svizzero della essere assegnato lo stesso spazio del- stampa, nella seduta del 27 settembre le critiche che la concernono, ma la sua 2012, ha riveduto le direttive 3.7 (Son- presa di posizione deve essere riferita daggi), 3.8 (Diritto di essere ascoltati in in modo fedele all’interno della notizia caso di gravi addebiti), 5.2 (Lettere di stessa. lettori), e 7.5 (Diritto all’oblio). L’entrata in vigore è fissata al 1. luglio 2013. Direttiva 3.9 Ascolto; Eccezioni Direttiva 3.7 Eccezionalmente, l’ascolto della parte Sondaggi criticata si può omettere: Comunicando al pubblico i risultati di un – in caso di addebiti gravi riprodotti da sondaggio, gli organi d’informazione de- fonti ufficiali di libero accesso (per vono mette il pubblico in condizione di esempio, sentenze giudiziarie). valutarne la portata. Come minimo va – se un addebito e la relativa presa di precisato il numero delle persone inter- posizione sono già stati oggetto di rogate, la loro rappresentatività, il margi- pubblicazione. In questo caso, insie- ne d’errore, la data del sondaggio e chi me con la rievocaione dell’addebito, lo ha promosso. Dal testo deve risaltare dev’essere riferita la relativa prece- che tipo di domande è stato posto. Un dente presa di posizione. embargo alla pubblicazione di sondaggi d’opinione prima di elezioni o votazioni – quando lo giustifica un evidente interesse pubblico. popolari non è compatibile con la libertà d’informazione. Direttiva 5.2 Lettere di lettori e commenti online Direttiva 3.8 Le norme deontologiche valgono anche Diritto di essere ascoltati in caso per le lettere dei lettori e i commenti on- di gravi addebiti line. Alla libertà di opinione va riconosciu- Dal principio di equità e dalla regola etica to in questa rubrica il più ampio spa- che prescrive di ascoltare anche l’altra zio. La redazione può intervenire solo in parte («audiatur et altera pars») deriva il caso di evidenti violazioni della «Dichia- dovere del giornalista, prima della pub- razione dei doveri e dei diritti del gior- blicazione di rimproveri gravi, di senti- nalista». re gli interessati. Gli addebiti gravi che Le lettere e i commenti online possono si intendono pubblicare devono essere essere rielaborati e abbreviati quando espressi in modo preciso. Nell’articolo o in testa alla rubrica sia precisato il di- nell’emissione, alla parte oggetto di ad- ritto della redazione di intervenire in tal debiti gravi non deve necessariamente senso. La trasparenza impone che que- 18 Jahrheft2013 ital.indd 18 Jahrheft 2013 04.06.13 10:34 Schweizer Presserat Conseil suisse de la presse Consiglio svizzero della stampa sto diritto della redazione sia esplicitato. sta motivata, le redazioni devono verifi- Non possono essere abbreviate lettere e care se si impone una successiva ano- commenti online di cui è stata richiesta nimizzazione o un’attualizzazione del la pubblicazione integrale: si pubblicano dato esistente nell’archivio elettronico. come tali o si rifiutano. In caso di correzione le redazioni devono fare un’annotazione supplementare, Direttiva 5.3 la versione antecedente non può esse- La firma nelle lettere di lettori e re semplicemente sostituita. Richieste di nei commenti online cancellazione devono essere respinte. Per principio le lettere e i commenti on- Inoltre i giornalisti sono tenuti a verificare line devono essere firmati. Possono es- le fonti reperite su internet e negli archivi sere pubblicati in forma anonima unica- in modo particolarmente critico. mente in casi eccezionali, per esempio per tutelare interessi degni di protezione (sfera privata, protezione delle fonti). Nei fori di discussione basati su reazioni spontanee immediate, è possibile rinunciare all’identificazione dell’autore, se la redazione controlla preventivamente il commento e verifica che non contenga offese all’onore o commenti discriminatori. Direttiva 7.5 Diritto all’oblio Esiste un diritto del condannato all’oblio. Tale diritto vale a maggior ragione in caso di abbandono del procedimento e di assoluzione. Il diritto all’oblio non è però assoluto: il giornalista può adeguatamente riferire di procedimenti precedenti se un interesse pubblico prevalente lo giustifica, per esempio nel caso in cui vi sia un rapporto tra il comportamento passato della persona e i fatti cui il servizio si riferisce. «Il diritto all’oblio» vale anche per i media online e per gli archivi digitali. Su richie- Revue annuelle | Annuario 2013 Jahrheft2013 ital.indd 19 19 04.06.13 10:34 La gogna fotografica di Max Trossmann, vicepresidente del Consiglio svizzero della stampa Si pubblica o non si pubblica quella inteso dare una risposta ai questiti che foto? Quasi sempre in redazione ci si pongono in situazioni come questa si riflette. Ma che la foto debba es- e per finire ha deplorato che il «Blick» sere scattata, in genere, non si sta abbia messo in tal modo alla gogna un a pensarci molto. Si vedrà poi… Il artigiano descritto come poco onesto, Consiglio della stampa ha fatto chia- anche se lo ha «solo» fatto fotografare rezza anche su questo punto. dall’esterno del suo laboratorio, attraverso una finestra. Come si denuncia in pubblico un mascalzone? Col testo solo o anche con Una casistica nuova la foto? Nel Medio Evo spettava al ma- Per il Consiglio della stampa si trattava gistrato decidere; lo mettiamo alla go- di una primizia, di un caso mai tratta- gna? In modo tale che lo vedano tutti, to. Mai una pronunzia dell’organo di de- che non possa nascondersi, che la gen- ontologia giudicava un atto preceden- te che lo vede lo possa insultare, coprire te la pubblicazione, cioè in quanto tale. di sputi… La domanda era: il diritto alla propria E oggi? Nell’era della comunicazio- immagine concerne anche la decisio- ne sono i media a decidere. Lo man- ne di scattare la foto, si voglia poi pub- diamo a fotografare, o lo filmiano, quel blicarla o no? Il Consiglio si è basato tale? Vedremo poi se pubblicare la foto sulla Direttiva 7.1 annessa alla «Dichiara- o trasmettere la ripresa… E «quanto» zione dei doveri e dei diritti del giornali- lo mostriamo? Per esempio: con tutta sta», che protegge la sfera privata del- la faccia o no? O gli mettiamo un tratti- le persone. In cui si legge: «1. Senza il no nero sugli occhi, che lo renda un po’ consenso degli interessati al giornalista meno riconoscibile? Ma l’interessato, non è lecito effettuare riprese sonore o il mariuolo, ha qualcosa da dire? Vale visive nell’ambito privato. 2. È pure da per lui il «diritto alla propria immagine»? evitare ogni molestia (l’infilarsi in casa, Con la recentissima Presa di posizione l’inseguimento, gli appostamenti, le mo- 23/2013, il Consiglio della stampa ha lestie telefoniche, eccetera)». Queste li- 20 Jahrheft2013 ital.indd 20 Jahrheft 2013 04.06.13 10:34 Schweizer Presserat Conseil suisse de la presse Consiglio svizzero della stampa mitazioni sono imperative, a meno che il Obiezione del «Blick»: il fotografo non si giornalista possa far valere un interesse era nascosto, era rimasto sulla pubblica pubblico alla ripresa e/o alla pubblica- via, da lì lo ha inquadrato nell’obiettivo e zione. ha scattato la foto. Alt! Il fatto di averlo inquadrato ha «isolato» il personaggio, Come proteggersi? l’ha estratto del contesto, identificabi- È chiaro che sia la prima sia la seconda le o no che poi risultasse sul giornale. Direttiva si riferiscono tanto alla ripresa Sostiene il «Blick»: noi volevamo docu- quanto alla pubblicazione dell’immagine. mentare il discutibile comportamento Ma è giusto così! Come potrebbe esse- dell’artigiano, il fatto era di interesse pub- re rispettoso della vostra privacy un tale blico. Davvero? La foto non era affatto che si metta davanti alla porta di casa necessaria, risponde il Consiglio della vostra, poi comincia a fotografare o a stampa, a documentare il fatto. filmare, e al massimo (perché dice di aver cura della vostra sfera privata) vi Anche la giurisprudenza… garantisce che la vostra foto sarà pub- Il Consiglio della stampa, che per le sue blicata con una striscia sugli occhi? Prese di posizione si basa esclusiva- Ma, soprattutto: nel caso dell’artigiano mente sul codice professionale, e per- ritratto dal «Blick», c’era o non c’era ciò giudica i casi che gli sono sottoposti l’interesse pubblico? Non c’era! sostie- esclusivamente dal profilo deontologico, ne l‘artigiano in questione quando si è si trova in perfetta consonanza, nel caso rivolto al Consiglio della stampa. specifico, con la giurisprudenza, che conosce da tempo il principio del diritto Protetta anche la sfera lavorativa all’immagine in quanto parte integrante La sfera privata include anche l’attività dell’autonomia personale. Tale diritto si lavorativa. I locali dove uno lavora sono estende a due fattispecie: protegge la protetti in nome dell’inviolabilità del do- nostra volontà di non essere fotografa- micilio. Perciò, se uno non vuole esservi ti o ripresi senza che ne abbiamo dato fotografato, ha il diritto di opporsi. Ma il consenso; ma anche contro l’utilizzo se il fotografo non entra in casa e scatta della ripresa in forma, per esempio, di la foto dall’esterno, attraverso una fine- foto pubblicata su un giornale. Sempre stra? Il domicilio non sarebbe violato, la (è ovvio!) se non siamo d’accordo! sfera privata sarebbe salva. Altre volte, però, il Consiglio della stampa ha dichiarato che non tutto quello che è esposto allo sguardo del pubblico i media possono riprenderlo e mandarlo in pagina! Revue annuelle | Annuario 2013 Jahrheft2013 ital.indd 21 21 04.06.13 10:34 Rispetto delle vittime e pubblico cordoglio di Martin Künzi, segretario del Consiglio svizzero della stampa Possono gli organi d’informazione, Giudizi analoghi in Belgio, nel caso di incidenti, catastrofi o in Germania e in Svizzera atti criminali di grande risonanza A occuparsi della copertura di quella dar voce al cordoglio che il pubbli- tragedia furono anche il Consiglio della co desidera manifestare attorno ai stampa tedesco e il belga «Raad voor de superstiti pubblicando le foto delle journalistiek», giungendo alle stesse con- vittime? Secondo il Consiglio della clusioni. Così pure una discussione avu- stampa, solo se vi è l’accordo espli- tasi durante l’annuale convegno della Al- cito dei congiunti. La regola vale an- liance of Independent Press Councils of che quando le immagini delle vittime Europe. siano liberamente rese disponibili, Il consiglio belga della stampa rileva nel- per esempio durante una comme- la direttiva pubblicata che è specialmen- morazione. Anche in questo caso te problematica la ripresa di fotografie occorre il consenso esplicito dei scattate in altro contesto. In mancanza di congiunti. un consenso esplicito, solo un interesse pubblico predominante può giustificare Erano ventotto e di nazionalità belga, l’invasione della privacy. Particolare rite- soprattutto bambini, le vittime della scia- gno è dovuto nell’identificazione di bam- gura del torpedone accaduta nel 2012 bini o di vittime di delitti, catastrofi o in- in un tunnel autostradale del Vallese. cidenti, come pure di loro congiunti. Nel Organi d’informazione sia belgi sia sviz- caso di persone gravemente ferite o uc- zeri (in Svizzera, specialmente il «Blick», cise, se non siano persone pubbliche, è la «Schweizer Illustrierte» e «L’illustré») da evitare di entrare in particolari qualora pubblicarono fotografie delle vittime, le famiglie non siano state avvertite. An- destando critiche in entrambi i Paesi. Il che per la ripresa di immagini da blog per- Consiglio della stampa si è occupato del sonali, oppure da reti sociali, dev’essere caso di propria iniziativa, cioè senza at- raccolto il consenso preventivo dei con- tendere un reclamo esplicito. giunti. Un eventuale rifiuto dev’essere rispettato. 22 Jahrheft2013 ital.indd 22 Jahrheft 2013 04.06.13 10:34 Schweizer Presserat Conseil suisse de la presse Consiglio svizzero della stampa L’istanza di reclamo 1 del Consiglio della stampa tedesco riconosce ai giornali tologicamente giustificato se manca l’assenso esplicito dei congiunti. in causa (il «Kurier» di Berlino e la «Bild- – Ancora meno è consentito diffonde- Zeitung») che esisteva certamente un in- re, per esempio, immagini tratte da un teresse pubblico alla pubblicazione del- blog dopo un campo da sci senza il le foto di un incidente e di un funerale. consenso degli interessati o dei con- Semmai, sussiste il dubbio che nel caso giunti, a causa del diverso contesto in della «Bild» – con la pubblicazione delle cui erano state scattate. foto, esposte nel luogo della commemorazione, di 15 su 22 bambini uccisi – sia La pubblica commozione non stato possibile raccogliere il consenso esclude il rispetto delle vittime dei congiunti. Deplorata senz’altro inve- È perfettamente giustificato – ritiene per ce la ripresa senza il permesso dei geni- concludere il Consiglio della stampa tori di immagini di vita familiare dedotte – che i media sottolineino la pubblica dalle reti sociali. commozione destata da situazioni particolarmente drammatiche, come inci- Distinguere tra immagini diverse denti o catastrofi. Ma non è una buona Nella sua Presa di posizione 73/2012 il ragione per trascurare il rispetto dovu- Consiglio svizzero della stampa ha pro- to in primo luogo a chi ci ha lasciato la posto una distinzione tra tre diversi tipi pelle. di immagine: – Nessun problema se le famiglie di singole vittime di incidenti mettono di loro iniziativa a disposizione le immagini per la pubblicazione. Dal consenso di «alcune» famiglie non è però lecito dedurre che tutte siano ugualmente d’accordo. – Le fotografie di vittime esposte, per esempio, nella sala in cui si svolge una commemorazione pubblica, possono essere pubblicate, ma non indiscriminatamente. Alla circostanza può certamente essere dato rilievo, e riprendere un collage di foto accostate è pure lecito. Riprendere foto individuali di vittime, invece, non è deon- Revue annuelle | Annuario 2013 Jahrheft2013 ital.indd 23 23 04.06.13 10:34 Composizione del Consiglio della stampa 2013 Presidente Dominique von Burg Carouge, ancien rédacteur de la «Tribune de Genève» Vicepresidenti Francesca Snider Locarno, Avvocato e notaio Max Trossmann Adliswil, Historiker und Publizist 24 Jahrheft2013 ital.indd 24 Jahrheft 2013 04.06.13 10:34 Schweizer Presserat Conseil suisse de la presse Consiglio svizzero della stampa Rappresentanti del pubblico Annik Dubied Dr. phil. I Michael Herzka Professeure associée Département de Zürich, Studienleiter Sociologie Uni Genève Nonprofit-Management, ZHAW Dr. iur. Peter Liatowitsch Dr. phil. Markus Locher Basel, Rechtsanwalt, Basel, Mittelschullehrer Notar und Mediator Anne Seydoux Delémont, Conseillère aux Etats Revue annuelle | Annuario 2013 Jahrheft2013 ital.indd 25 25 04.06.13 10:34 Giornalisti Marianne Biber Michel Bührer Berne, Agence Télégraphique Suisse Orbe, Journaliste libre Pascal Fleury Jan Grüebler Ependes, «La Liberté» Zürich, Radio SRF Matthias Halbeis Pia Horlacher Zürich, «SonntagsZeitung» Zürich, «NZZ am Sonntag» 26 Jahrheft2013 ital.indd 26 Jahrheft 2013 04.06.13 10:34 Schweizer Presserat Conseil suisse de la presse Consiglio svizzero della stampa Giornalisti Klaus Lange Francesca Luvini Zürich, Newsroom «Blick» Lugano, Radiotelevisione Svizzera Sonja Schmidmeister Franca Siegfried Rüschlikon, Radio SRF Zürich, «Blick»-Gruppe David Spinnler Françoise Weilhammer Ftan, Radiotelevisiun Genève, Radio Télévision Suisse Svizra Rumantscha RTR Revue annuelle | Annuario 2013 Jahrheft2013 ital.indd 27 27 04.06.13 10:34 Segretariato Michel Zendali Dr. Martin Künzi Lausanne, Radio Télévision Suisse Interlaken, Fürsprecher Si può ordinare a: Annuario / Consiglio svizzero della stampa ISSN 1664‐9346 Schweizer Presserat Sekretariat Conseil suisse de la presse Secrétariat Consiglio svizzero della stampa Segretariato Postfach/Case 201, 3800 Interlaken Telefon/Téléphone/Telefono: 033 823 12 62 Telefax/Téléfax/Telefax: 033 823 11 18 Website: www.presserat.ch; E-Mail: [email protected] Traduzione: Enrico Morresi Correzioni: Max Trossmann/Enrico Morresi Composizione e impaginazione: Domino Werbeagentur, Interlaken Stampa: Balmer Druck, Interlaken 28 Jahrheft2013 ital.indd 28 Jahrheft 2013 04.06.13 10:34