GB0112MS
RELAZIONE ILLUSTRATIVA
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PREMESSA
Dall‟analisi delle aree proposte in concorso è evidente la notevole dispersione e la conseguente scarsa fruibilità di ogni
singolo spazio: oltre alla mancanza di collegamenti diretti, immediati anche nell‟orientamento, è scarso il collegamento
concettuale ovvero di identità degli spazi che comunque presentano una loro vocazione.
Spesso in tali contesti è sufficiente connotare i nuovi spazi con una base facilmente ed immediatamente riconoscibile per
poi differenziare nel dettaglio in base ai diversi utilizzi. Siamo ovvero contrari, laddove non esistano dei connotati forti e
storicizzati, al voler per forza inserire in diverse aree tematiche, motivi, arredi e colori completamente differenti: a nostro
avviso sussiste il concreto rischio di disperdere ulteriormente il visitatore.
Proponiamo, quindi di seguito, un concept progettuale che leghi le aree di seguito presentate, dotandole di uno stile
analogo che però si adatta alle pre esistenze sia architettoniche che vegetali, che rimangono dopo la calata del tessuto
progettuale proposto.
IL CONCEPT
Gli spazi nel complesso risultano presentare varie individualità di partenza, come la forte lunghezza dei giardini della Villa
Remmert, la vastità della piazza d‟Oria, la storicità dell‟impianto del Palazzo D‟Oria, l‟anomalia degli assi prospettici e
funzionali della piazza della stazione e la disorganizzazione spaziale di Corso Martiri della Libertà.
Manca oltre a un‟organizzazione funzionale che permetta uno stimolo all‟utilizzo di tali spazi fondamentale nel renderli
godibili ovvero sicuri, il collegamento tra essi, ovvero una corretta e facile circuitazione fatta di assi prospettici marcati di
giorno dai diversi colori e materiali, di notte dall‟illuminazione. Nei parchi urbani è fondamentale per il loro funzionamento
facilitare il passaggio fatto per passeggiare, ma anche per raggiungere spazi dove accade qualcosa o perché è solo
piacevole passare perché si vede qualcosa, ma sempre nella piena sicurezza e nella facilità della sorveglianza. Per questo
la proposta, vede l‟introduzione di sola vegetazione arborea ed erbacea, ma non arbustiva perché in ambiti così stretti li
rendono poco sorvegliabili quindi poco sicuri, quindi poco frequentati, da qui il fallimento.
Viottoli a sviluppo lineare, dove il visitare percepisce la fine, l‟obiettivo del suo cammino, ovvero inconsciamente è a suo
agio, più sicuro; l‟alternanza con spazi ben definiti da materiali lapidei e cementizi con fasce a raso di vegetazione che
differiscono da area ad area nella composizione delle piante dando nel complesso un unico stile, ma diversa identità,
quindi riconoscibilità.
Tutta l‟idea si basa sull‟applicazione di un modulo definito da bordi in acciaio ossidato che diviene unità del pattern,
ripetibile, ma con contenuti diversi: con la vegetazione erbacea fatta di graminacee ed erbacee perenni a volte alternati a
piccoli alberi (come nei giardini della Villa Remmert), o a fontanelle con getti a secco (senza acqua stagnante) davanti alla
stazione e a villa Remmert, o nel caso di Palazzo D‟Oria con una vegetazione a forte apporto cromatico grazie a piante
annuali fini, onde celebrare il palazzo della città; infine si differisce con la più voluminosa sempre, ma pur sempre
vegetazione erbacea in piazza d‟Oria, rendendo gradevole e leggero il momento commemorativo dello spazio.
La soluzione di lavorare sulla prospettiva giocando su diverse cromaticità dei materiali coinvolti è applicata a Corso Martiri
della Libertà, dove la riorganizzazione degli spazi delle diverse utenze facilita la sicurezza e l‟utilizzo.
DESCRIZIONE DEGLI AMBITI
1_Corso Martiri delle Libertà e Piazza D‟Oria
Stato di fatto: il corso Martiri delle Libertà fortemente caratterizzato dal cammino pedonale centrale, sembra quasi
sovradimensionato, dispersivo. Ha perso l‟importanza prospettica a causa del disordine del piano orizzontale non più
decifrabile nella separazione degli spazi. Da qui la facilità con cui risulta dispersivo e poco gradevole, soprattutto di notte
quando gli spazi divengono ancora più vasti e poco definibili: l‟impressione è di uno spazio poco utilizzato, debole perché
con scarsa identità.
Piazza d‟Oria gode di un bell‟impianto di base, soprattutto per la cornice di vegetazione arborea; analogamente al caso
precedente avvertiamo una certa sproporzione, un esubero di spazio, probabilmente poco utilizzato. In tali casi il vincolo
celebrativo del monumento non permette di condividere spazi e tempi per altre attività che non siano quelle coerenti con il
tema commemorativo, comunque rispettoso del ricordo di chi è qui rappresentato.
La mancanza di percorsi accentua tale effetto di eccessiva apertura che si traduce in un mancato stimolo a portarsi al
centro, nei pressi del monumento, forse comunemente percepito troppo in lontananza.
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Proposta progettuale: senza stravolgere l‟impianto esistente, si vuole nel primo caso mettere ordine organizzando gli spazi
distinguendoli in materiali differenti e delimitati in modo preciso: l‟applicazione di cordoli resistenti nel tempo è
indispensabile per mantenere la funzione architettonica e fisica (separazione dei materiali). Per il Corso Martiri si pensa
quindi di distinguere il percorso pedonale dalle aiuole degli alberi mediante cordoli in acciaio: i cordoli posti a quota della
pavimentazione pedonale, risulteranno quindi a raso e la quota inferiore dell‟aiuola albero, sarà compensata mediante
utilizzo di lapillo rosso che assolve da materiale di riempimento, nonché pacciamante e decorativo. Il corso centrale, di
larghezza di 8 metri, lo si pensa con una pavimentazione in cemento-ghiaino lavato di colore nocciola e ghiaia delle cave
del posto, con la possibilità di variare anche leggermente la cromia di questo materiale per rendere vario l‟aspetto di vaste
superfici, con grande economicità e sicurezza di resistenza nel tempo. La larghezza permette di disporre di piazzole di
minimo 4x3 m. per i mercati che tutt‟oggi si svolgono, senza per questo interrompere il flusso di passeggio. La
pavimentazione suddetta permetterà anche l‟inserimento di accessori come le prese di energia a scomparsa evitando di
stendere, in caso di eventi, i poco pratici e antiestetici cavi elettrici aerei. E‟ fondamentale il collegamento con i portici del
viale: periodici passaggi pedonali opportunamente segnalati da rampette cordolate ed isole di salvataggio interposte al
centro carreggiata, oltre a connotare l‟attraversamento da una notevole sicurezza fisica e psicologica, arredano nel
particolare in modo elegante il passaggio. Si propongono isole costituite da un carter in acciaio ossidato con forma
oblunga semplicemente riempito con ghiaia lavata uguale al pavimento del corso: un modo pratico, economico
sicuramente piacevole, nonché originale, per creare un manufatto rispondente alle norme. Particolare attenzione è data agli
alberi: un‟aiuola di 4 metri di larghezza, coperta di materiale vulcanico assicura all‟albero una condizione ottimale, sia
perché evita il costipamento del terreno quando calpestato e la praticabilità anche in caso di maltempo, sia perché dal
punto di vista minerale è un substrato fertile, quindi apportatore di sostanze nutrienti alle piante, ora radicate in un terreno
per forza stressato. Il senso di pulizia che poi una tale sistemazione offre è indiscutibile e notevolmente efficace se si
pensa al un costo limitato per eseguirla.
Per Piazza d‟Oria vogliamo proporre un disegno di fasce con profilo a onda, formato da box-aiuole sempre in acciaio,
riempite di erbacee perenni voluminose e festose, per il colore ed il senso di naturalità che le caratterizza. Crediamo che
questa piazza pur mantenendo la funzione commemorativa abbia bisogno di serenità, ovvero di un tema di arredo che
possa stimolare la visita, la sosta e il ricordo, senza per questo cadere nella retorica dei giardini commemorativi come
spesso accade ai piedi dei monumenti. Leggerezza, colore e serenità queste sono le parole chiave di questo spazio. Le
erbacee perenni sono piante, che se scelte correttamente, regalano per buona parte dell‟anno, colori e forme uniche,
nonché la possibilità di coltivarle anche senza l‟apporto idrico (tranne per il primo anno): tali aspetti ambientali saranno
comunque precisati di seguito. Analogamente tale impianto si rende particolarmente adatto a manifestazioni di
composizioni floristiche poliannuali o annuali, quindi alla possibilità di indire concorsi-eventi per ottenere anche
sponsorizzazioni, particolare argomento trattato anch‟esso di seguito.
L‟area sarà attraversata da una viabilità rettilinea di 2,5 metri, adatta al contesto vegetale morbido: la necessità di rendere
immediatamente collegata la piazza con le aree limitrofe è essenziale per permettere una corretta circuitazione del
visitatore che potrà quindi percepire già dai giardini di Palazzo d‟Oria un luogo di particolare significato come quello della
piazza. I viottoli sono in ghiaino-cemento lavato come tutte le superfici pedonali rettilinee: dai giardini di villa Remmert tale
materiale entrerà in piazza D‟Oria “spezzando” le fasce, lambirà il monumento ed attraverserà la via carrabile del Corso. Il
passaggio pedonale verso i portici del viale, sottolinea l‟effetto prospettico verso il monumento, enfatizzandone
l‟immagine; un'altra direttrice si dirigerà verso i parcheggi nei pressi della piazza. Il piano di calpestio rimanente della
piazza è in graniglia calcarea stabilizzata di color avorio, mentre le aiuole degli alberi sono trattate come il Corso, ovvero
cordolo in acciaio ossidato riempito in lapillo.
2_Giardino di Villa Remmert
Stato di fatto: il giardino pare non riportare memorie architettoniche importanti, malgrado in origine sicuramente era luogo
di delizia e di valore architettonico. Dopo le varie le frammentazioni dell‟area riportate in descrizione del bando, rimane una
superficie di difficile organizzazione perché lunga e stretta. Da qui la difficoltà di inserire il centro eventi (tensostruttura)
che come tale risulta invasivo e poco inseribile in un piccolo tale spazio. La presenza di un pensionato richiede un filtro
tale da creare una maggiore identità ed armonia al giardino di pertinenza, di fatto ora messo in diretto collegamento con la
piazza antistante la villa. Non si ravvedono funzioni o attrattive tali da generare una frequentazione al di là degli eventi
all‟interno della tensostruttura.
Proposta progettuale: per rendere più interessante tale spazio di difficile decifrazione, si pensa alla creazione di un bosco,
leggero, ovvero piccoli alberi con densità molto bassa e posizionati in moduli regolari. I moduli rigidamente definiti e posti
in modo casuale, come piani di scorrimento, creano un effetto prospettico crediamo interessante, nonché un conseguente
allargamento dimensionale percepito camminando lungo in vialetto di accesso. L‟accesso su via Mazzini viene proposto
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arretrato per permettere un più sicuro arrivo, mediante stalli dedicati ad auto, biciclette e motocicli, o semplicemente
come largo pre ingresso, sempre funzionale in tali situazioni. Il percorso verso Villa Remmert prevede sulla sinistra
l‟organizzazione in stanze verdi dove trovano posto attività motorie e ginniche con attrezzistica dedicata sia ad anziani e
bambini, nonché contenuti botanici animati mediante l‟utilizzo di graminacee ornamentali che, insieme ai piccoli alberi,
sono il segno identitario complessivo. Man mano che si procede aumenta la componente arborea formando un leggero
bosco che accoglie la tenso-struttura, pensata sempre nella medesima posizione, ma inglobata in una struttura metallica
che funge da sostegno per vegetazione rampicante per ovviare all‟ingombrante presenza. L‟intenzione è quella di proporre
la realizzazione di una gabbia vegetata, che funga anche da sostegno e struttura tensionatrice dei teli di copertura, ovviando
di fatto all‟effetto tenda bianca che mal s‟inserisce in un tale contesto. Per scarsa reperibilità di dati non si propone un
progetto di tale struttura, ma si riportano immagini tipo di strutture già progettate per scopi simili. Il varco di accesso da
via A. D‟Oria è allargato il più possibile e già caratterizzato dal ritmo del pattern formato dai moduli del parco: l‟idea è di
creare l‟effetto di un bosco pavimentato che nel complesso assorba le strutture esistenti generando divertenti, effetti
prospettici per l‟alternanza di moduli di alberi, graminacee, panchine e fontanelle secche a getto. In destra del viottolo da
via Mazzini, si prevede lo sviluppo dell‟area didattica per attività inerenti la botanica, la coltivazione di piante da frutto, da
orto, ornamentali in genere, su bancali e cubi di coltivazione. Il settore fa capo al Laboratorio del Giardino, ovvero una
struttura in acciaio e vetro eretta sui resti della serra-semenzaio. Si vuole proporre un punto di riferimento riguardo nella
didattica della botanica, dei giardini e delle piante in genere, aperto alle scuole ed ai privati di varia età e preparazione:
esiste una forte richiesta di corsistica inerente tali argomenti e non è per nulla utopico pensare ad un luogo dove
un‟associazione culturale organizza corsi, stage, giornate e tema.
Detta struttura si pone su una piazza dello stesso materiale dei viottoli, ovvero il ghiaino-cemento lavato, su cui
convergono i due assi pedonali, dei quali il più lungo porta a piazza D‟Oria. La piazza del giardino si trova in posizione
centrale rispetto alla facciata di Villa Remmert introducendo di fatto alla platea antistante l‟edificio: l‟intento è quello di
rendere più forte il contesto davanti la facciata in modo da aumentarne l‟identità anche in occasione di eventi di spettacolo
o espositivi, senza per altro staccarsi eccessivamente dal concept complessivo. Ciò è possibile mutando leggermente sia
la disposizione dei moduli che si aprono per creare un vuoto, sia il contenuto che da vegetazione si trasforma in panchine
e fontanelle. Sulla sinistra della villa onde consentire un passaggio discreto e soprattutto un effetto vedo-non vedo tra la
zona antistante il palazzo e la casa protetta, si è pensato al posizionamento di cubi vegetali di Taxus baccata potati in
forma, che pur creando per sovrapposizione una copertura visiva, permettono comunque il passaggio tra i due ambiti; nella
parte della struttura per anziani tali cubi si trasformano in pratici cubi di acciaio dove poter praticare coltivazioni di fiori e
orticole, in linea con le attuali tendenze che riconoscono i benefici effetti dell‟orto terapia nel trattamento delle disfunzioni
senili. A tal fine tutto il giardino di Villa Remmert è pensato anche per dar modo agli ospiti della struttura di esercitare
attività motorie nelle zone attrezzate anzidette ed attività culturali nella struttura del Laboratorio del Giardino, partecipando
ad eventi dedicati alla cura del verde e del giardino, perchè tutto il giardino organizzato in fasce e stanze può divenire
grande laboratorio botanico e di giardineria, con una struttura polifunzionale dove organizzare corsi, esperienze, stage o
semplicemente eventi a tema sul giardino e sull‟ambiente.
I macroargomenti trattati possono essere:
-progettazione del giardino, terapia orto colturale, potatura delle piante, il verde pensile e dei balconi, i tappeti erbosi, il
riconoscimento degli alberi e degli arbusti, la manutenzione del verde, l‟orto-giardino, la potatura alberi da frutto, la
valutazione della stabilità degli alberi, e tanti altri.
La pavimentazione nel complesso è organizzata secondo il pattern presentato: moduli di vegetazione arborea, di
vegetazione erbacea, di materiale lapideo o cementizio, intersecato dai viottoli di ghiaino lavato. Periodicamente sono
posizionati moduli panchina sempre in materiale lapideo o cementizio e l‟illuminazione a incasso, lineare tipo linea luce,
per la superficie a bosco, mentre per i viottoli è necessaria una puntuale illuminazione alta su palo.
Corpo illuminante tra moduli
Corpo illuminate dei viottoli
Corpi illuminanti della piazza davanti a Palazzo d‟Oria
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Sedute
3_Giardino di Palazzo D‟Oria
Stato di fatto: i residui dell‟originario giardino all‟italiana sono ravvisabili a tratti, ma ormai poco rappresentativi e
sicuramente di difficile gestione e riscoperta. Ne consegue che la resa scenografica al palazzo non è adeguata per
l‟importanza dell‟edificio e della funzione che svolge nel rappresentare il governo della città. I materiali come la ghiaia e i
prati sono ormai soluzioni di difficile gestione per l‟impegno manutentivo e per i costi elevati.
Proposta progettuale: mantenendo lo stile comune alle altre aree, in questo giardino, dove solo le alberature sembrano
meritare un‟azione di mantenimento, si vuole proporre una soluzione che consenta:
1. mantenere la vegetazione arborea importante
2. facilitare la manutenzione
3. dotare lo spazio di un‟adeguata forza estetica e di rappresentanza adeguata al Palazzo
4. esaltare la vista frontale della facciata
5. mantenere la memoria, nel senso concettuale, del giardino all‟italiana
Con ciò si adotta il sistema a moduli, introducendo come vegetazione piante di Buxus semperverens e Taxus baccata che
rigidamente potati riprendono il tema dell’ars topiaria così caro allo stile cinquecentesco, rieditando di fatto il rigore del
giardino all‟italiana. A tali corpi vegetali si alternano moduli con fioriture annuali o poliannuali , che se possibile possono
seguire un turnover stagionale con la fioritura dei bulbi, delle estive, o addirittura dei cavoli in inverno, ovvero la possibilità
di cambiare la scenografia dei colori, mantenendo una solida base tematica con i verdi. Più moduli a fontana
accompagnano il percorso verso il Palazzo.
4_Piazza della Stazione
Stato di fatto: la mancanza di una corrispondenza tra il corso pedonale e la facciata della stazione, inevitabilmente
disturbata da via Mazzini, costituisce la maggiore difficoltà nella riorganizzazione della piazza. Archittonicamente il corso
pedonale è dominante nonché corrispondente con la facciata, ma di fatto è dominato dalla viabilità interrompendone il
collegamento con la stazione a causa dell‟incrocio.
Proposta progettuale: il corso deve riprendere la sua importanza sino davanti alla stazione, mediante un segno con il
medesimo materiale del corso, introducendo di fatto all‟edificio della stazione. La realizzazione di una rotonda di
smistamento del traffico, pensiamo sia necessaria per gestire meglio i flussi e permettere una maggiore sicurezza, a tal
fine potrebbe essere inserito un semaforo a richiesta per i pedoni per facilitare l‟attraversamento.
Il tema della piazza in fronte all‟edificio riprende quello applicato negli altri siti: una pavimentazione in elementi lapidei
organizzati in fasce, alle quali vengono periodicamente sostituiti i moduli di vegetazione arborea ed arbustiva, panchine e
una striscia a fontana, esattamente di fronte all‟ingresso della hall della stazione. Questo impianto permette di ovviare alla
irregolarità dello spazio a disposizione che come si evince dalla planimetria dell‟esistente è inclinato e non regolare. La
disposizione delle alberature, ora assenti, pur se con un impianto casuale, permette una maggiore inquadratura della
facciata dell‟edificio da viale Martiri della Libertà.
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CONSIDERAZIONI RIGUARDO LA VEGETAZIONE
La vegetazione considerata nella proposta è rappresentata da:
- vegetazione arborea con alberi di piccole dimensioni facenti parte delle specie Carpinus betulus, Popolus tremuloides,
Morus platanifolia „Fruitless‟, Elaeagnus angustifolia, Fraxinus ornus. Sono piante particolarmente adattabili al contesto in
oggetto e di ridotto sviluppo e senza particolari sensibilità alle fitopatologie comuni. L‟accrescimento è veloce se
chiaramente la messa a dimora rispetta le normali regole riferibili agli standard di qualità, come del resto è necessario per
i primi 3 anni l‟apporto di acqua nella stagione siccitosa.
La scelta è stata guidata dalla rusticità, dal costo limitato delle piante (questo varia notevolmente anche dalla dimensione
d‟impianto) e dalle cromie delle foglie e dei fusti che variano in funzione delle specie diverse nelle diverse stagioni. Nel
caso dei giardini di villa Remmert la distribuzione delle specie e quindi del ritmo tra pieni e vuoti, si basa sulla differenza
di colore e texture della vegetazione: volutamente si raggruppano moduli con le stesse specie in modo da creare macchie
di colore all‟interno del sistema bosco.
Nell‟ambito sempre dei giardini menzionati, trova collocazione in destra del viottolo di accesso da via Mazzini, la
collezione di alberi da frutta di vecchie varietà in via di estinzione: tali esemplari stanno riscuotendo una particolare
attenzione sia dai botanici, ma anche dai semplici appassionati, perché varietà particolarmente rustiche e particolarmente
adattabili alla coltivazione biologica e/o biodinamica. A tal fine è coerente, avendo a disposizione un centro atto alla
divulgazione delle tecniche di coltivazione come il Laboratorio del Giardino proposto, ipotizzare in tale zona uno spazio
riservato alla coltivazione dell‟orto e della specie frutticole con metodi biodinamici, da qui l‟introduzione di specie più
adatte a tali pratiche.
- vegetazione erbacea: a tale gruppo appartengono le graminacee ornamentali e erbacee perenni. Sono entrambe
particolarmente presenti perché oltre alle indubbie qualità estetiche, sono, se scelte con giudizio, eccezionali dal punto di
vista manutentivo. Non temono confronti infatti, se si considera complessivamente l‟aspetto ornamentale, le cure
necessarie ed il carico ambientale coinvolto (minimo consumo idrico). Sono ormai numerosi gli impianti urbani progettati
in tal senso, ovvero a bassissima manutenzione e senza irrigazione. Tra di esse menzioniamo generi come (confidando
nella comprensione, ci si limita riportare solo i generi delle piante per non divulgare le migliori specie e varietà che sono
state collaudate in anni di lavori) : Miscanthus spp, Pennisetum spp, Deschampsia spp., Molinia spp., Stipa spp., Rudbekia
spp, Helenium spp., Verbena spp., Knifophia spp., Gaura spp., Acanthus spp., Achillea spp., Echinacea spp., Liriope spp..
Tutte le specie introdotte nell‟idea, sono molto adattabili al metodo di coltivazione entro cordoli o “box” e sono tutte
pacciamabili con telo, annullando di fatto il peso della scerbatura (eliminazione piante invasive).
- vegetazione arbustiva: l‟esperienza ci indica che in tale contesto e per motivi prestazionali nonché di costi anche di
manutenzione e di consumo idrico, tale gruppo di piante non è indicato nell‟utilizzo, perché non ci garantisce le necessarie
caratteristiche.
- tappeti erbosi: tale vegetazione è praticamente assente per i problemi di costi di gestione e consumo idrico: se l‟obiettivo
è quello di avere un tappeto erboso di media qualità in ambito urbano, è inevitabile sostenere forti costi per la formazione
del corretto substrato, per gli sfalci e per il consumo di acqua per l‟irrigazione di esercizio che è enormemente superiore
rispetto alla richiesta della vegetazione proposta, senza parlare dell‟utilizzo di concimi, soprattutto azotati (nitrati) che deve
essere programmata per avere un risposta mediamente accettabile. Tali impianti, a nostro avviso vanno previsti solo per
grandi estensioni o dove il carico d‟uso non è proibitivo, aspetti che non riguardano il caso.
CONSIDERAZIONI RIGUARDO LE PRATICHE MANUTENTIVE
Si riportano brevi note preliminari inerenti le voci che possono far parte del programma di manutenzione ordinaria e
straordinaria di una realizzazione del tipo presentata, ovvero di tutte le parti costituenti l'opera, così elencate.
- impianto idraulici
- impianti elettrici
- vegetazione
- superfici calpestabili
- arredi e attrezzature per attività ricreative, didattiche.
6
Note:
Le modalità di conduzione e manutenzione di seguito riportate sono intese come minimali per l‟esecuzione della
conduzione e per i programmi dettagliati di manutenzione. In esse non sono descritte le frequenze ed i contenuti di
dettaglio degli interventi programmati. Le frequenze con cui verranno attuati gli interventi saranno in funzione delle
caratteristiche dei componenti oggetto di manutenzione. Le attività di manutenzione ordinaria eseguite di norma con
ispezioni e controlli, pulizie, sostituzioni, ecc. saranno quelle utili ad eliminare cause di possibili inconvenienti. Per
ciascun elemento particolare si dovrà attuare un programma dettagliato, coerente con le indicazioni generali sopra dette,
con facoltà di introdurre scostamenti dalle operazioni qui proposte in relazione all‟importanza dello specifico elemento,
allo stato dei componenti alle loro caratteristiche costruttive, alle prospettive di vita del soggetto e/o sistema esistente in
modo da commisurare gli interventi alle finalità generali ed alla ottimizzazione del costo/beneficio.
A tal fine sono di seguito elencate le cadenze degli interventi ipotizzabili:
- G: giornaliero
- S: settimanale
- 2S: ogni due settimane
- M: mensile
- 2M: ogni due mesi
- 3M: ogni tre mesi
- 6M: ogni sei mesi
- A: annuale
- CS: ad ogni cambio di stagione
- EV: su evento
- CH: su chiamata
PROGRAMMA DI MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI IDRAULICI
VERIFICA IMPIANTO DI RICIRCOLO ACQUA FONTANELLE
Operazione
Verifica a vista del funzionamento pompe e livelli
Pulizia griglia della caditoia
Pulizia del filtro a cestello estraibile
Controlavaggi filtri a graniglia
Smontaggio dei filtri per pulizia graniglia
Manovra di tutti gli organi di intercettazione e di regolazione
Lubrificazione delle parti abbisognanti (come prevede il costruttore)
Controllo dell'assenza di perdite negli attacchi e attorno agli steli (regolare serraggio)
Controllo a vista della tenuta dei raccordi filettati e flangiati
Controllo dei sostegni e punti fissi
Effettuare la pulizia delle apparecchiature elettriche
Controllo delle condizioni dei contatti mobili
Controllo delle condizioni dei conduttori e loro isolamento
Controllo delle condizioni dei apparecchi di protezione
Controllo delle condizioni degli apparecchi indicatori
Verifica correttezza dei parametri di funzionamento controllati
Tipo
CPSC
IMP
IMP
IMP
IMP
IMP
IMP
IMP
IMP
IMP
IMP
CPSC
CPSC
CPSC
CPSC
CPSC
Scadenza
S
S
S
M
A
A
A
A
A
A
A
A
A
A
A
6M
VERIFICA DEL FUNZIONAMENTO DELL'IMPIANTO DI IRRIGAZIONE A GOCCIA
Operazione
Verifica del corretto funzionamento degli ugelli dei tubi gocciolatori
Verifica dello stato di umidità del terreno irrigato
Verifica del corretto funzionamento delle centralina di controllo (batteria)
Regolazione della programmazione della centralina in funzione del cambio stagionale
Tipo
CPSC
CPSC
CPSC
IMP
Scadenza
6M
M
6M
CS
7
PROGRAMMA DI MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI
Operazione
Esame a vista delle apparecchiature per la ricerca di rotture, tracce di bruciature, anomalie
Verifica della manovra di apertura e chiusura degli interruttori
Controllo delle condizioni di pulizia del quadro e delle apparecchiature
Controllo del collegamento a terra del quadro
Verifica a vista dell'integrità delle protezioni contro i contattidiretti
Prova di efficacia dispositivi protezione contatti indiretti(differenziali)
Verifica dell'esistenza di lampade spente
Tipo
CPSC
CPSC
CPSC
CPSC
CPSC
CPSC
CPSC
PROGRAMMA DI MANUTENZIONE VERIFICA VEGETAZIONE ARBOREA
Operazione
Verifica a vista dello stato fitosanitario
Verifica stabilità alberi per gli alberi di vecchio impianto(VTA visivo)
Controllo funzionamento irrigazione nuovi alberi
Controllo funzionamento tutoraggi nuovi alberi
Potatura di mantenimento e rimonda dal secco
Trattamenti fitosanitari
Potatura di allevamento nuovi alberi
Raccolta foglie
Tipo
CPSC
CPSC
CPSC
CPSC
IMP
IMP
IMP
IMP
Scadenza
A
3A
M
M
2A
EV
A
A
PROGRAMMA DI MANUTENZIONE IMPIANTO VEGETAZIONE ERBACEA
Operazione
Verifica a vista dello stato fitosanitario
Controllo funzionamento irrigazione
Potatura di mantenimento e rimonda dal secco
Controllo pacciamatura
Integrazione materiale pacciamante
Raccolta di carte, rifiuti, corpi estranei
Scerbatura
Tipo
CPSC
CPSC
IMP
IMP
IMP
IMP
IMP
Scadenza
6M
M
A
6M
A
M
6M
Tipo
no
no
no
no
no
Scadenza
no
no
no
no
no
Tipo
CPSC
CPSC
CPSC
IMP
IMP
Scadenza
A
A
A
M
A
PROGRAMMA DI MANUTENZIONE IMPIANTO VEGETAZIONE DEL TAPPETO ERBOSO
Operazione
Controllo della presenza di buche o scavi pericolosi
Taglio del manto
Irrigazione di soccorso
Concimazione
Raccolta di carte, rifiuti, corpi estranei
PROGRAMMA DI MANUTENZIONE SUPERFICI CALPESTABILI
Operazione
Verifica a vista dello stato del cemento lavato
Verifica a vista dello stato della pietra
Verifica a vista dello stato dei cordoli in acciaio e legno
Raccolta di carte, rifiuti, corpi estranei
Integrazione materiale ghiaioso (graniglia calcarea)
Scadenza
6M
M
6M
6M
6M
6M
M
8
PROGRAMMA DI MANUTENZIONE ARREDI, ATTREZZATURE DIDATTICHE E RICREATIVE
Operazione
Verifica a vista dello stato generale
Verifica a vista dello stato dei fissaggi a terra
Verifica a vista dello stato del cordame e ganci
Raccolta di carte, rifiuti, corpi estranei
Tipo
CPSC
CPSC
CPSC
IMP
Scadenza
A
A
A
M
CONSIDERAZIONI RIGUARDO I COSTI MANUTENTIVI
Come già più volte riportato siamo a proporre una sistemazione a basso costo manutentivo in quanto le voci tipicamente
impegnative sono limitate o eliminate, come per esempio la manutenzione dei prati, la cura delle aiuole, la scerbatura, il
reimpianto di fioriture.
In tale esempio le voci di manutenzione ordinaria sono:
- potature 1 volta/anno delle erbacee perenni e graminacee
- potatura 1 volta/anno alberi (ciò dipende molto dalla qualità del materiale iniziale e dalle dimensioni)
- raccolta foglie 1 volta/anno
- controllo e gestione fontanelle 1 volta settimana
- pulizia dalla spazzatura con frequenza in funzione dell‟educazione dei cittadini
Si evince di come non esistano voci particolarmente impegnative tranne l‟eventuale gestione fontane che richiede un
controllo settimanale.
In particolare riteniamo attendibili i seguenti costi per la manutenzione annuale:
ambiti
Corso Martiri delle Libertà e Piazza D‟Oria
Giardino di Villa Remmert
Giardino di Palazzo D‟Oria
Piazza Stazione
costo €/mq/anno
€ 1/mq/anno
€ 1,5/mq/anno
€ 2/mq/anno
€ 1,5/mq/anno
costo € totale/anno
€ 11.000,00
€ 23.000,00
€ 7.600,00
€ 1.500,00
Totale € 43.100,00/anno
CONSIDERAZIONI RIGUARDO POSSIBILI COIVOLGIMENTI DI SPONSOR
Riteniamo che l‟idea progetto si presti all‟applicazione di bandi di sponsorizzazione o eventi correlati.
In breve si suggerisce:
- in Piazza d‟Oria il giardino così formato a fasce contenute entro box in metallo è un‟ottima base per indire bandi per
sponsorizzazioni, ove si richieda di manifestare la creatività compositiva nella scelta delle erbacee perenni in colori e
tessiture diverse. Chiaramente sarà necessario dare la disponibilità di opportuna e adeguata cartellonistica, analogamente a
quanto si applica nel caso delle rotonde stradali. Lo stesso spazio può ospitare, considerata la scenografia d‟effetto, anche
mostre od esposizioni di opere di landart, temporanee o stabili.
- nel giardino di villa Rembert si riscontra la più alta possibilità di collaborazione economica e forza coadiuvante: la
creazione di un Laboratorio del Giardino, aperto dai bambini agli anziani, dove poter apprendere nozioni ambientali, di
giardinaggio, di orticoltura, di coltivazioni biologica e biodinamica è oggi una reale possibilità per tali ambiti. La possibilità
di disporre di un giardino già fondato per attivare esercitazioni e stage pratici, fa di questa area un sorta di giardino
tematico polifunzionale. Gli introiti dei corsi possono aiutare o addirittura sostenere il mantenimento di tali giardini.
Altra soluzione può essere la cessione in gestione convenzionata di una tale struttura ad una associazione culturale o a un
privato/professionista/vivaio che si accolla la gestione dell‟area in cambio dell‟uso delle struttura per fare cultura e
didattica.
- per il giardino di Palazzo d‟Oria, Corso Martiri delle Libertà, Piazza della Stazione si fa riferimento a quanto detto per
piazza d‟Oria, dove la volontà di un‟azienda di apparire come promotore delle manutenzione di tali spazi può originare una
sponsorizzazione per tali impegni di spesa.
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CONSIDERAZIONI RIGUARDO ASPETTI AMBIENTALI
Le tematiche ambientali sono di primaria importanza nel percorso progettuale: il consumo d‟acqua per primo, ma anche
l‟utilizzo di fitofarmaci, concimi azotati, utilizzo di macchine per la cura della vegetazione. Sono aspetti che è doveroso
minimizzare nell‟esercizio delle aree a giardino. Si pensa anche al consumo di energia elettrica per l‟illuminazione o alla
presenza di superfici permeabili.
Come già menzionato la proposta avanzata ha importanti valenze ambientali tra cui:
- vegetazione erbacea e arborea a ridotta manutenzione (2 volte anno) e ridotta richiesta di acqua di irrigazione (solo di
soccorso)
- assenza di prati quindi azzerato l‟impatto per l‟utilizzo di macchine, trasporti, concimi e acqua di irrigazione
- utilizzo di corpi illuminanti a LED a bassissimo consumo
- disponibilità di una struttura e di attività didattica atte alla formazione dai bambini agli anziani sui temi ambientali
CONSIDERAZIONI RIGUARDO ASPETTI ECONOMICI
Onde consentire una più efficace valutazione della proposta, si elencano ipotesi di costi per la realizzazione dell‟idea
progettuale. Ovviamente si trattandosi di una stima sono adottati valori medi e materiali con dimensioni e qualità standard.
1_Corso Martiri delle Libertà, Piazza D‟Oria e Piazza della Stazione:
- realizzazione di pavimentazioni in ghiaino-cemento lavato con cordonatura in acciaio……..2.500 mq x € 60,00 = € 150.000,00
- realizzazione di pavimentazione lapidea con cordonature in acciaio…………………......… 860 mq x € 100,00 = € 86.000,00
- arredo, vegetazione, materiali substrati……………………………………………………....………a corpo = € 50.000,00
- illuminazione ………………………………………………………………………...………...….a corpo = € 50.000,00
Totale = € 336.000,00
2_Giardino di Villa Remmert
- realizzazione di pavimentazioni in ghiaino-cemento lavato con cordonatura in acciaio….......1.000 mq x € 60,00 = € 60.000,00
- realizzazione di pavimentazione lapidea con cordonature in acciaio………………........ 3.000 mq x € 100,00 = € 300.000,00
- arredo, vegetazione, materiali substrati…………………………………………..……........………a corpo = € 80.000,00
- illuminazione ……………………………………………………………………....….……...….a corpo = € 50.000,00
- struttura laboratorio del giardino in acciaio e vetro…………………………………….….….…….a corpo = € 230.000,00
- struttura in acciaio tensostruttura…………………………………………………….……...……a corpo = € 500.000,00
.. Totale = € 1.556.000,00
3_Giardino di Palazzo D‟Oria
- realizzazione di pavimentazione lapidea con cordonature in acciaio………………….….…. 1.000 mq x € 100,00 = € 100.000,00
- arredo, vegetazione, materiali substrati………………………………………………….……....………a corpo = € 30.000,00
- illuminazione ………………………………………………………………………....…………...….a corpo = € 20.000,00
Totale = € 150.000,00
Da ciò si desume che, senza contare le strutture in acciaio, il costo al mq realizzato è intorno ai 45,00€/mq che è valore nella norma,
considerando l‟ampia varietà di voci coinvolte.
Note Importanti
La voce di costo maggiore come sempre è relativa alle pavimentazioni, in particolare se di materiale lapideo: premettendo di come,
soprattutto in funzione delle vicinanza alle cave, tale prezzo può sensibilmente variare, un vantaggio dell‟idea progetto presentato è che
essendo formato da moduli “riempibili“ in modo differente, è possibile variare di molto la spese sostituendo la pavimentazione in
pietra con moduli vegetati con erbacee o alberi. Ciò rende il tutto dotato di grande elasticità e modularità sia per i quadri economici
che per la programmazione a step realizzativi, essendo un sistema che si completa per piccole unità, senza compromettere le zone non
coinvolte dai lavori.
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Relazione illustrativa