Contratto d’area
di Manfredonia - Monte Sant’Angelo - Mattinata
Ufficio del Responsabile Unico c/o Comune di Manfredonia
Piazza del Popolo, 8
Manfredonia
* * *
Il Contratto d‘Area:
i risultati, le prospettive
Dicembre 2010
INDICE
1. DALL’ENICHEM AL CONTRATTO D’AREA
1.1 L’Enichem
1.2 Manfredonia “area di crisi”
1.3 La società consortile per azioni “Manfredonia sviluppo”
1.4 Stipula del Contratto d’area
1.5 Gli accordi tra le parti
1.6 Il protocollo di legalità
2. GLI INSEDIAMENTI INDUSTRIALI
2. Le aree industriali
2.1 L’agglomerato industriale di Manfredonia - Monte Sant’Angelo
2.2 Le zone industriali di Manfredonia
3. LE IMPRESE DEL CONTRATTO D’AREA
3.1 Il Contratto d’area di Manfredonia
3.2 I protocolli aggiuntivi al Contratto d’area di Manfredonia
3.2.1 Il 1° protocollo aggiuntivo
3.2.2 Il 2° protocollo aggiuntivo
3.2.3 Il 3° protocollo aggiuntivo
4. LE INFRASTRUTTURE
4.1
4.2
4.3
4.4
4.5
I finanziamenti delle infrastrutture
Infrastrutture area PIP
Infrastrutture area D3E (ex DI/46)
Impianto di depurazione a servizio delle aree PIP E DI/46
Impianto di approvvigionamento idrico
5. IL CONTRATTO D’AREA E L’OCCUPAZIONE
5.1 Obiettivi occupazionali del Contratto d’Area
5.2 Le Aziende del Contratto d’Area in attività
5.3 I risultati, le prospettive
ALLEGATI
- LE FONTI NORMATIVE
1. Natura del Contratto d’Area
2. Requisiti per l’attivazione
3. Obiettivi del Contratto d’area
4. Soggetti promotori e sottoscrittori
5. Soggetti beneficiari
6. Il responsabile Unico
7. Gli strumenti normativi
8. Le procedure di attivazione
9. Le fonti di finanziamento
9.1 La legge 488/92 e 341/95
9.2 La sovvenzione globale
9.3 I fondi CIPE
10. Agevolazioni agli investimenti
e agevolazioni tributarie
11. I 18 Contratti d'Area sottoscritti
in Italia
1. DALL’ENICHEM AL CONTRATTO D’AREA
1. 1 L’Enichem
Nel 1969, in località Macchia, tra Manfredonia e Monte Sant’Angelo, fu iniziata la costruzione dello
stabilimento dell’ANIC, società dell’ENI, e della Società Chimica Daunia (SCD) compartecipata
dall’Anic e dalla SNIA. Nel 1971 si avviava l’attività produttiva della SCD, riguardante il
caprolattame (monomero del nylon) e il solfato ammonico (fertilizzante); l’anno dopo iniziava la
produzione di urea (fertilizzante) negli impianti dell’ANIC.
Lo stabilimento, in breve, divenne il centro industriale dell’area: da circa 300 addetti iniziali si
raggiunse, negli ultimi anni Settanta, una forza lavoro di circa 850 dipendenti con un indotto di circa
400 unità.
Verso la fine degli anni Ottanta, tuttavia, le produzioni entrarono in crisi prima per via
dell’andamento dei mercati di approvvigionamento e di sbocco, poi per motivi ambientali che
portarono a due inchieste per inquinamento marino che causarono la cessazione della produzione di
caprolattame nel 1988.
Dopo un accordo per la ristrutturazione, sottoscritto con i sindacati nel 1991, gli impianti per la
produzione di fertilizzanti chiusero nel 1993 e rientrarono nel piano di riassetto della divisione
agricoltura dell’Enichem, che comportò la loro fermata definitiva.
1. 2 Manfredonia “area di crisi”
La chiusura dello stabilimento, e la conseguente situazione socio-economica
dell’area di
Manfredonia, fu fatta emergere il 28 luglio 1994 in seno al Comitato per il Coordinamento delle
Iniziative a favore dell’Occupazione: in tale occasione la Presidenza del Consiglio dei Ministri, in
relazione alle gravi ricadute occupazionali connesse alla chiusura del sito, affidò al suddetto Comitato
il compito di predisporre linee d’intervento in grado di assicurare una soddisfacente gestione degli
urgenti problemi sociali e di predisporre le condizioni per il riavvio di uno sviluppo permanente.
Nacque così il Protocollo d’Intesa nell’ambito del quale si predisposero interventi per le infrastrutture,
l’ambiente, la re-industrializzazione dell’area che doveva essere promossa con finanziamenti pubblici
attraverso il concorso di capitale statale e di fondi comunitari.
A causa del processo di deindustrializzazione l’ambito territoriale di Manfredonia-Mattinata-Monte
Sant’Angelo rientrò nella definizione di “area di crisi” e risultò in possesso dei requisiti necessari per
l’attivazione di un Contratto d’Area.
Il territorio era dotato delle strutture e delle aree attrezzate per gli insediamenti produttivi: 396.000 mq
disponibili (di cui 206.000 mq liberi attrezzati, 190.000 mq in area di proprietà dell’ENEL) e 300.000
mq di aree industriali che costituivano una dotazione sufficiente per l’insediamento delle iniziative
selezionate al momento della stipula del Contratto; vi erano, inoltre, progetti d’investimento per una
pluralità di nuove iniziative imprenditoriali nel settore industriale.
1. 3 La Società Consortile per azioni “Manfredonia Sviluppo”
Per attivare Sovvenzioni Globali da parte dell’UE occorreva un soggetto intermediario che avesse i
requisiti necessari. Il 21 aprile 1994 fu costituita, pertanto, la Società Consortile per azioni
“Manfredonia Sviluppo” con un capitale sociale di 200 milioni di lire, ripartito nel modo seguente:
ENISUD, 40%; FINPUGLIA, 25%; ASSINDUSTRIA FOGGIA, 26%; CONFCOOPERATIVE PUGLIA, 1,5%;
CONFCOMMERCIO FOGGIA, 5%; A.S.I FOGGIA, 2,5%.
La nascita di questa società va ricercata nella volontà dell’ENI, tramite ENISUD, per le pressioni
ricevute dai lavoratori, di coordinare la difficile situazione che si era creata all’indomani della chiusura
del petrolchimico. La durata della società consortile fu fissata in dieci anni, mentre la finalità
statutariamente prevista fu la promozione di attività dirette allo sviluppo produttivo e occupazionale
dell’area di Manfredonia.
Con il successivo ingresso nella compagine sociale del Comune di Manfredonia, Mattinata e Monte S.
Angelo e ad un aumento del capitale sociale, “Manfredonia Sviluppo” meglio rispose alle esigenze
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d’intermediazione e di selezione dei progetti presentati e finanziati con la Sovvenzione Globale
dell’Unione Europea.
Nell’ambito di questo accordo le neonate società Enisud e “Manfredonia Sviluppo” ebbero come
compito primario quello di cercare forme d’impiego alternativo per il personale interessato dalla
ristrutturazione dell’Enichem.
1.4 Stipula del Contratto d’area
Il Contratto d’Area di Manfredonia (per le fonti normative si veda l’allegato) fu avviato il 31 luglio
1997. Il 3 marzo 1998, presso la sede dell’Assindustria di Foggia, fu stipulata l’intesa tra le parti
sociali tra l’Associazione degli Industriali della Capitanata e le Federazioni provinciali di CGIL, CISL,
UIL.
Il Contratto fu poi firmato il 4 marzo del 1998 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri dai
rappresentanti della stessa Presidenza, del Comitato per il Coordinamento delle Iniziative per
l’Occupazione, del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, del Ministero dell’Industria, del
Commercio e dell’Artigianato, della Regione Puglia, della Provincia di Foggia, dei Comuni di
Manfredonia, Mattinata e Monte S. Angelo, della Prefettura di Foggia, del Consorzio A.S.I. di Foggia,
dei sindacati CGIL, CISL e UIL nazionali e provinciali, di Confindustria, dell’Associazione degli
Industriali di Capitanata, di Manfredonia Sviluppo S.C.p.A., di Enisud, di Agricoltura s.p.A in
liquidazione, della Sovrintendenza Archeologica della Puglia, dell’Azienda Sanitaria Locale FG/2, del
Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Foggia, dell’ENEL s.p.a., dell’Ente Autonomo
Acquedotto Pugliese e delle imprese interessate.
Nello stesso atto fu nominato Responsabile Unico del Contratto d’area il Sindaco di Manfredonia.
1.5 Gli accordi tra le parti
La delibera C.I.P.E. aveva previsto i seguenti accordi tra le parti:
- Accordo fra le amministrazioni: finalizzato alla riduzione dei tempi per le autorizzazioni
riguardanti la realizzazione delle iniziative imprenditoriali inserite nel Contratto d’Area;
- L’intesa fra le parti sociali: volta a determinare condizioni contrattuali vantaggiose per
l’attrazione di nuovi investimenti;
- Il protocollo di legalità: diretto ad integrare l’azione per la sicurezza pubblica, a tutela
dell’attività imprenditoriale, fermo restando il ruolo delle istituzioni preposte.
Tra gli obiettivi fondamentali dell’accordo:
 dare rapida attuazione alle iniziative imprenditoriali per qualificare e valorizzare le risorse umane
e professionali disponibili nell’area favorendo l’occupazione femminile nell’ambito di un sistema di
pari opportunità;
 rendere agibili ed utilizzare le aree dismesse o non utilizzate;
 definire tra le parti sociali e le Istituzioni le condizioni per favorire l’insediamento di nuove
iniziative produttive, sia in termini di infrastrutture che di programmazione delle risorse locali,
stimolando una politica del sistema creditizio per rendere meno oneroso e più conveniente il
ricorso per gli operatori.
Le parti si proponevano, inoltre, di determinare, anche in via contrattuale, condizioni vantaggiose per
l’attrazione di nuovi investimenti, di massimizzare gli effetti occupazionali e migliorare le condizioni
di sviluppo dell’economia e del sistema produttivo. Vi era, per di più, la previsione di strumenti
contrattuali quali: contratto di formazione e lavoro, apprendistato, assunzioni a tempo determinato,
borse di studio, stage lavorativi. Era stata prevista per le imprese la possibilità di assumere personale
con contratti di formazione e lavoro, attribuendo un inquadramento iniziale inferiore fino a due livelli
rispetto all’inquadramento previsto per i lavoratori assunti a tempo indeterminato che svolgono le
stesse mansioni. Detto inquadramento si applica per l’intera durata del contratto di formazione e per
i 12 mesi successivi alla trasformazione del CFL in rapporto a tempo indeterminato.
A tal proposito le parti si impegnarono a richiedere e a favorire processi di formazione continua,
aggiornamenti, riqualificazioni e piani di inserimento.
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Allo scopo di consentire l’adattamento dell’organizzazione produttiva alle esigenze di mercato, che
può presentare andamenti non uniformi nel corso dell’anno, le parti hanno inteso addivenire a
condizioni di flessibilità dell’orario di lavoro, attraverso forme contrattuali part-time orizzontale e
verticale o “week-end”.
1.6 Il protocollo di legalità
Il protocollo di legalità rappresenta lo strumento mediante il quale i soggetti locali formalizzano un
impegno ad attivare un’azione di contrasto alla criminalità organizzata, individuando una serie di
interventi prioritari, volti a creare condizioni più favorevoli per l’affermazione della legalità nell’area
interessata dal contratto d’area.
Occorre precisare che le azioni previste nel protocollo non sono alternative all’azione di contrasto alla
criminalità che è di competenza esclusiva degli organi istituzionali (Magistratura, Forze dell’ordine).
Il protocollo di legalità prevede il coinvolgimento di diversi soggetti che sottoscrivono un impegno
comune per determinare nell’area le migliori condizioni di legalità per favorire lo sviluppo economico.
Sono chiamati in causa, oltre alle parti sociali e alle amministrazioni locali, gli organi preposti alla
tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica e, in primo luogo, la Prefettura, sede della sottoscrizione
dei protocolli.
La premessa, oltre ad indicare che nell’area è in fase di attuazione un contratto d’area, prevede una
serie di osservazioni che associano alla denuncia di gravi situazioni di crisi occupazionale la
prospettiva di degrado del tessuto sociale e i rischi dell’insorgenza della criminalità.
L’articolo 1 esplicita le iniziative che i sottoscrittori intendono adottare al fine di assicurare adeguate
condizione di sicurezza. È in questa parte che in sostanza viene individuato il “cosa fare” ovvero gli
interventi che i sottoscrittori hanno concordato e auspicato che trovino applicazioni nell’ambito del
protocollo di legalità. I principali interventi previsti nei protocolli sono:
 il rafforzamento della sorveglianza degli stabilimenti industriali, dei cantieri di lavoro e, più in
generale, del territorio attraverso l’utilizzazione di moderne tecnologie di sorveglianza;
 il potenziamento di uomini e mezzi delle forze di polizia;
 l’intensificazione dell’attività info-investigativa nel settore degli investimenti e degli appalti,
al fine di contrastare eventuali fenomeni di infiltrazioni di condizionamenti da parte della
criminalità organizzata, nonché possibili forme di copertura dell’investimenti reralizzati
attraverso l’impiego di denaro illecito;
 l’intensificazione dell’attività di controllo sull’osservanza della normativa posta a tutela dei
lavoratori con particolare riferimento agli aspetti dell’avviamento al lavoro nonché dell’igiene
e sicurezza dei luoghi di lavoro;
 l’istituzione di linee telefoniche dedicate alla pronta segnalazione di atti intimidatori verso
cantieri e attività produttive;
 l’intensificazione dell’attività doganale per il controllo dei traffici marittimi.
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2. GLI INSEDIAMENTI INDUSTRIALI
2. Le aree industriali
Nell’ambito del Contratto d’Area la superficie totale dei terreni destinata ad insediamenti industriali
è di circa 480 ettari e si può suddividere in due grandi aggregati:
1. L’agglomerato industriale di Manfredonia - Monte Sant’Angelo, al confine dei rispettivi
territori;
2. Le zone industriali comunali: l’area assegnata al piano insediamenti produttivi (P.I.P) e
l’Insula D3E (ex DI 46) ubicate nel Comune di Manfredonia.
2.1 L’agglomerato industriale di Manfredonia-Monte Sant’Angelo
E’ costituito in gran parte dall’area dello stabilimento dismesso dall’Enichem per circa 160 ettari e
dall’area ex Enel per circa 20 ettari, ubicate entrambe nel Comune di Monte S. Angelo, oltre alle aree
dell’entroterra portuale in territorio di Manfredonia.
L’agglomerato industriale di Manfredonia - Monte Sant’Angelo, (sito ex Enichem e l’area adiacente
di proprietà dell’Enel) è compreso nell’ambito di competenza del consorzio per lo Sviluppo Industriale
e di Servizi reali alle imprese della provincia di Foggia (ASI).
L’area industriale, nella quale si sono insediate nuove aziende sia del Contratto d’area, sia del 1° e del
2° Protocollo aggiuntivo, conserva le caratteristiche originarie dello stabilimento ex Enichem con la
suddivisione in lotti (17 isole) racchiusi in un reticolo di strade. Alcuni lotti sono occupati dagli
impianti Enichem, ormai quasi del tutto smantellati, o da operazioni di bonifica, oggetto di una
particolare procedura prevista dalla legge n. 426 del 1998, in quanto sito di interesse nazionale.
L’area è provvista delle infrastrutture necessarie agli insediamenti produttivi ed in particolare: opere
stradali (l’agglomerato è collegato con la S.S. 89 Garganica che costeggia il confine nord-ovest; è stata
realizzata la viabilità interna della zona portuale ed a servizio del lotto Enichem-Anic); opere
ferroviarie; energia elettrica; gas metano (metanodotto a servizio del complesso Enichem-Anic, con il
collegamento delle tubazioni del gas ad un’apposita sottostazione di decompressione); acqua
industriale e potabile (l’area servita dall’acquedotto pugliese che garantisce una portata di 500 mc/h di
acqua industriale); impianto di depurazione di acque reflue (nell’area Enichem-Anic è ubicato un
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impianto di depurazione dotato di un sistema di trattamento biologico e di denitrificazione delle acque
reflue); rete fognaria.
2.2 Le zone industriali di Manfredonia
Il comune di Manfredonia dispone delle seguenti zone industriali:
1. Insula D3E (ex DI 46);
2. Piano Insediamenti Produttivi (P.I.P);
L’insula D3E è un’area industriale privata di 118 ettari, divisa in nove comparti, di cui 88 destinati ad
insediamenti industriali. È ubicata a nord dell’area P.I.P.
L’area per il piano degli insediamenti industriale (P.I.P.) è un sito ad iniziativa pubblica di 110 ettari.
È ubicata immediatamente a ridosso della strada statale 89 Foggia - Manfredonia.
Vi sono, inoltre, due insule (DI 50 e DI 32) a destinazione industriale-artigianale-commerciale.
La prima è ubicata lungo la S.S. 89 in prossimità del bivio con la S.S. 159; la seconda è posta a valle
della strada provinciale per San Giovanni Rotondo.
Le infrastrutture di queste aree sono rappresentate da opere stradali, opere ferroviarie, energia
elettrica, gas metano (vicino a queste zone è ubicata la condotta di adduzione del metano alla città di
Manfredonia).
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3. LE IMPRESE DEL CONTRATTO D’AREA
3.1 Il Contratto d’area di Manfredonia
Il Contratto d’Area di Manfredonia ha mosso i suoi primi passi avvalendosi dei mezzi finanziari della
legge 488/92 e soprattutto, della Sovvenzione Globale, al di fuori perciò della dotazione
specificatamente prevista dal CIPE per il finanziamento di questo nuovo strumento di
Programmazione Negoziata.
Al Contratto d’Area inizialmente furono ammesse 7 iniziative industriali per un investimento
complessivo di 32,2 milioni di euro ed un’occupazione stimata in 368 unità.
Per l’area di crisi di Manfredonia fu previsto un primo intervento, di supporto alla nascita di nuove
aziende, già nell’ambito degli incentivi previsti dalla legge 488/92. In particolare, oltre a poter
concorrere sui fondi stanziati nella graduatoria ordinaria, fu messo a disposizione un plafond di 50
milioni di lire per interventi a favore di piccole e medie imprese con programmi di investimento nella
stessa area.
Al solo fine di applicare a tali progetti d’investimento le procedure accelerate e gli accordi sul costo
del lavoro, i progetti già finanziati con la Sovvenzione Globale furono inseriti nel Contratto d’Area
e nei protocolli aggiuntivi, ferme restando le responsabilità ed i compiti già assegnati al consorzio
“Manfredonia Sviluppo” per la realizzazione ed il monitoraggio delle stesse iniziative.
S oc ietà c he hanno s ottos c ritto
il C ontratto d ’area di Manfredonia
N.
S OC IE T A '
1 A .C .E .M. S .r.l.
2 B .M.P . S .p.a.
3 F E D MA T E XT IL S .r.l.
4 I.B .F . S .p.a.
5 M.G .S . S .p.a.
A T T IVIT A '
C omponenti per
carrelli e levatori
F us ioni in le ga di
alluminio
P igia mi e d
accappatoi
Accumulatori per
trazione e s tazionari
S acche contenitori
s angue
INVE S T IME NT I C ONT R IB UT I
Oc cu pati
Oc cu pa
Oc cu pa
ammes s i
pu bblici
a tempo
Ubic az ione
ti
ti
S IT UA Z IONE
a c on tributo
as s egnati
in determ
totali
in C .I.G .
(mig liaia/€)
(mig liaia/€)
in ato
E x E niche m
L oc.
2.995
1.962
2
2
0
IN A T T IVIT A '
Macchia
AT T IVIT A’
idem
8.934
5.887
0
0
0
C E S S AT A
AT T IVIT A’
idem
2.840
1.704
0
0
0
C E S S AT A
idem
5.112
3.356
120
108
0
IN A T T IVIT A '
idem
6.145
4.028
0
0
0
NO N
AVVIAT A
6 P OL ID A UNIA S .r.l.
C ass ette in polis tirolo
per alimenti
idem
1.084
671
0
0
0
NO N
AVVIAT A
7 T E .C IN. S .r.l
Materie P las tiche
in forme primarie
idem
5.113
3.563
0
0
0
NO N
AVVIAT A
T OT AL E
32.226(*)
21.174(*)
122
110
0
L e s ette impres e c he s uperarono l’is truttoria per es s ere ammes s e ai finanz iamenti del C ontratto d’area, trov arono
ubic az ione all’interno dello s tabilimento ex E nic hem.
T re az iende (M.G .S ., P olidaunia e T e.C in.) non furono avv iate. Due (B .M.P . e F edma T extil) hanno c es s ato
l’es erc iz io. A.C .E .M. s rl e I.B .F . s pa s ono tuttora in attiv ità.
(*)T utti g li importi s ono arrotondati in quanto es pres s i in mig liaia.
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3.2 I protocolli aggiuntivi al Contratto d’Area
I Protocolli Aggiuntivi al Contratto d’Area di Manfredonia sono rappresentati da una serie di ulteriori
iniziative d’investimento, che sono state inserite successivamente a quelle contenute nel Contratto
d’Area, ma funzionali e collegate ad esso, previo accertamento dei requisiti dei soggetti sottoscrittori
delle nuove iniziative.
3.2.1 Il 1° Protocollo aggiuntivo
Il 12 novembre 1998 fu sottoscritto il I protocollo aggiuntivo al Contratto d’Area al quale hanno
aderito 8 imprese. Solo due iniziative sono state finanziate attraverso la Sovvenzione Globale; tutte le
altre hanno attinto ai fondi CIPE. Complessivamente furono finanziate otto iniziative per circa 91
milioni di euro.
S oc ietà partec ipanti al 1° Protoc ollo ag g iuntivo
al C ontratto d’Area di Manfredonia
N.
SOCIETA'
ATTIVITA'
Ubicazione
INVESTI
CONTRIBUTI
Occupati Occu
MENTI
pubblici
Occupati a tempo
pati
ammessi
assegnati
SITUAZIONE
totali
indetermi
in
a contributo
(CIPE)
nato
C.I.G.
(migliaia/€) (migliaia/€)
1
ADRIATICA
RIBBON S.R.L.
Nastri decorativi
E x E nic hem
L oc.Macc hia
5.894
3.938
0
0
0
NON
AVVIATA
2
CTE Scarl
Prodotti
odontotecnici
Parco SOPIM
4.014
2.713
0
0
0
NON
AVVIATA
3
GELATI DA
Gelati industriali
TOMMASINO S.R.L. di qualità
Z.na Artigianale
DI32
756
496
14
12
0
IN ATTIVITA'
4
M.D.J. FILM S.R.L.
Film plastico
Zona Indust.
Manfredonia
18.489
12.563
50
50
50
IN ATTIVITA'
5
MONVIR S.R.L.
Porte industriali
E x E nic hem
L oc.Macc hia
4.525
2.971
0
0
0
FALLIMENTO
6
SANGALLI VETRO
MANFREDONIA
Vetro float
E x E nic hem
L oc.Macc hia
98.644
70.048
199
189
0
IN
ATTIVITA'
7
SIDAP S.R.L.
Confezionamento
merce alla rinfusa
Zona Porto
industriale
1.818
1.083
9
9
0
IN
ATTIVITA'
8
WIR srl
Cavi metallici
Zona Porto
industriale
1.499
1.014
0
0
0
IN
LIQUIDAZIONE
272
260
50
TOTALE
135.639(*) 94.826(*)
L a parte più c ons iderevole dei c ontributi s tanziati per il 1° protoc ollo ag g iuntivo è s tata des tinata alle
prim e due iniziative Manfredonia Vetro S .p.a (ora denom inata “S ang alli Vetro Manfredonia”)
e M.D.J . film S .r.l. c he, ins ieme c on S idap e “G elati da T omm as ino”, s ono tuttora in attività.
16
Adriatic a R ibbon e C .T .E . non furono avviate; Monvir è fallita, Wir è s tata pos ta il liquidazione.
(*)T utti g li importi s ono arrotondati in quanto es pres s i in mig liaia.
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3.2.2 Il 2° Protocollo aggiuntivo
L’intensa attività di promozione del Contratto d’Area e la collaborazione tra i vari soggetti firmatari,
a partire dagli enti locali, portarono, da parte del mondo imprenditoriale, ad una grande attenzione ai
vantaggi localizzativi offerti dall’area di Manfredonia, che sfociò in candidature in numero superiore
alle più rosee previsioni.
Tra gli interventi per la promozione dell’area vi fu anche l’invito, rivolto alle associazioni
imprenditoriali del Nord-Est, a delocalizzare le produzioni nel nostro territorio. Si pervenne, così, al
Protocollo d’intesa per lo sviluppo di partenariato d’impresa tra l’area di Treviso e Vicenza e l’area
di Foggia, siglato il 10 marzo 1998 a Palazzo Chigi, alla presenza del Presidente del Consiglio dei
Ministri Romano Prodi, del Presidente di Confindustria, dei rappresentanti delle associazioni degli
industriali di Treviso, di Vicenza, di Foggia, del Presidente del Consorzio “Manfredonia Sviluppo”
e di una rappresentanza di imprenditori delle province di Treviso e di Vicenza.
Con la stipula del gemellaggio Treviso - Vicenza - Foggia, si giunse alla definizione di una lista di
27 aziende venete disposte ad insediarsi a Manfredonia, secondo quanto fu illustrato all’atto della
presentazione ufficiale del gemellaggio, il 24 luglio 1998 presso il Castello di Manfredonia, ove
intervenne il Presidente del Consiglio Romano Prodi.
Il 19 marzo 1999 fu sottoscritto il 2° protocollo aggiuntivo al Contratto d'Area di Manfredonia con
l’adesione di 66 imprese e la previsione di un investimento complessivo di 356 milioni di euro.
Tale protocollo ha sancito l’effettivo decollo del Contratto d’Area. La notevole domanda di
investimenti indusse il CIPE a stanziare adeguate risorse per finanziare le 66 iniziative imprenditoriali
ammesse al 2° Protocollo.
I comparti produttivi interessati dalle iniziative d’investimento vedevano una forte presenza del tessile
abbigliamento (il 22% delle iniziative), un secondo progetto del gruppo Sangalli per la lavorazione del
vetro, 12 progetti per il comparto metalmeccanico, il comparto chimico legato alla lavorazione della
plastica, dei fertilizzanti, degli aminoacidi (13%) e dell’elettronica (13%).
Tab. 1/6 - Società partecipanti al 2° Protocollo aggiuntivo
al Contratto d’area di Manfredonia
N.
SOCIETA'
ATTIVITA'
INVESTI
CONTRIBUTI
Occupati Occu
MENTI
pubblici
Occupati a tempo
pati
Ubicazione
ammessi
assegnati
SITUAZIONE
totali
indetermi
in
a contributo
(CIPE)
nato
C.I.G.
(migliaia/€)
(migliaia/€)
1
B.M.T. S.r.l.
Prodotti in carta
Zona ind.le
Manfredonia
2852
2054
0
0
0
LIQUIDAZIONE
dal 26.12.2006
2
Bellotti S.r.l.
Calzature
Zona ind.le
Manfredonia
709
510
0
0
0
IN
LIQUIDAZIONE
3
Beton Costruzioni
Foggia S.r.l.
Cemento armato
precompresso
Zona ind.le
Manfredonia
3030
2172
22
22
0
IN
ATTIVITA'
4
Brauhuas Engel
S.a.s.
Birra
Zona ASI
Manfredonia
2164
1493
4
3
0
IN
ATTIVITA'
5
Califano srl
Albergo ristorante
Loc. Califano
Manfredonia
5424
3711
57
23
0
IN
ATTIVITA'
Zona ind.le
Manfredonia
3616
2562
0
0
0
NON AVVIATA
REVOCATA
Zona ind.le
Manfredonia
6301
4391
0
0
0
NON AVVIATA
REVOCATA
Zona ind.le
Manfredonia
2007
1415
0
0
0
ATTIVITA'
CESSATA
Zona ASI
M.S.Angelo
4135
2262
13
13
0
IN
ATTIVITA'
Capitanata PVC
Tubi in plastica
S.r.l.
Casadei Gianfranco Macchinari
7
lav. legno
S.p.A.
6
8
ABB (ex
Comemsud S.r.l.)
9
Cooperativa Italiana
Preparazione pasti
Ristorazione S.c.r.l.
App. elettroniche
10
Corà Servizi
Industriali s.r.l.**
Legno tagliato
Zona ind.le
Manfredonia
6708
4702
0
0
0
RINUNCIA
11
Cotonificio di
Capitanata S.r.l.
Filati e tessuti
PIP Zona ind.le
Manfredonia
20145
12165
0
0
0
FALLIMENTO
12
DA.VI.OL. S.a.s.
Succo d’uva e aceto
PIP Zona ind.le
Manfredonia
1570
1175
0
0
0
NON AVVIATA
REVOCATA
19
________________________________________________________________________________________
Responsabile Unico del Contratto d’area di Manfredonia - Monte Sant’Angelo - Mattinata
“Il Contratto d’area: i risultati, le prospettive”
Dicembre 2010
-8-
Tab. 2/6 - Società partecipanti al 2° Protocollo aggiuntivo
al Contratto d’area di Manfredonia
N.
SOCIETA'
13 Dopla SpA
14
ATTIVITA'
Stoviglie in plastica
per alimenti
Energie Tecnologie
Energia elettrica
Ambiente S.r.l.
INVESTI
CONTRIBUTI
Occupati Occu
MENTI
pubblici
Occupati a tempo
pati
Ubicazione
ammessi
assegnati
SITUAZIONE
totali
indetermi
in
a contributo
(CIPE)
nato
C.I.G.
(migliaia/€) (migliaia/€)
Zona ind.le
Manfredonia
17125
12629
54
53
0
IN
ATTIVITA'
Loc. Paglia
Manfredonia
34370
15162
0
0
0
In fase di
realizzazione
15 Enviroil Italia SpA
Recupero
idrocarburi
Zona ind.le
Manfredonia
9139
6923
0
0
0
NON AVVIATA
REVOCATA
16 Eurotrade S.r.l.
Fertilizzanti
Zona ASI
M.S. Angelo
5397
3963
0
0
0
ATTIVITA'
CESSATA
17 Forma srl
Lastre in mat.
plastico
Zona ind.le
Manfredonia
4277
2208
1
0
0
IN
ATTIVITA'
Filati di cotone
PIP Zona ind.le
Manfredonia
57455
43312
0
0
0
RINUNCIA
Fertilizzanti
Zona ASI
M.S. Angelo
5184
3741
0
0
0
NON AVVIATA
REVOCATA
Imballaggi plastica
Zona ind.le
Manfredonia
4188
3011
0
0
0
NON AVVIATA
REVOCATA
P.Orto Mozzillo
Manfredonia
403
299
0
0
0
IN
ATTIVITA'
18
Futura filati
S.r.l.
19 G.V.M. S.p.A.
20
Gargano Plastica
S.r.l.
21 Giò Grafica S.a.s.
Tipografia
22
Hotel del Golfo
S.r.l.
Sciale delle
Rondinelle
4314
3006
16
16
0
IN
ATTIVITA'
23
Golfetto Sangati
Zona ind.le
Macchinari pastificio
Manfredonia
(già I.CO.MA. S.r.l.)
9388
6530
33
16
17
IN
ATTIVITA'
2037
1643
0
0
0
NON AVVIATA
REVOCATA
20
24 Ideair Sud S.r.l.
Albergo ristorante
Impianto depurazio PIP Zona ind.le
ne
Manfredonia
Tab. 3/6 - Società partecipanti al 2° Protocollo aggiuntivo
al Contratto d’area di Manfredonia
N.
SOCIETA'
ATTIVITA'
INVESTI
CONTRIBUTI
Occupati Occu
MENTI
pubblici
Occupati a tempo
pati
Ubicazione
ammessi
assegnati
SITUAZIONE
totali
indetermi
in
a contributo
(CIPE)
nato
C.I.G.
(migliaia/€)
(migliaia/€)
25 IMAR s.r.l.
Carpenterie
metalliche
Zona ind.le
Manfredonia
17031
12100
53
51
53
IN
ATTIVITA'
26 Ingenia S.r.l.
Mobili metallici
Zona ind.le
Manfredonia
7193
5412
58
58
3
IN
ATTIVITA'
Elaborazione dati
Zona ind.le
Manfredonia
385
271
0
0
0
NON AVVIATA
REVOCATA
Arredi in legno
Zona ASI
M.S.Angelo
22233
15474
123
122
107
IN
ATTIVITA'
27
Iniziativa Sviluppo
Innovazione S.r.l.
28 Inside S.r.l.
29
Leone Pubblicità
S.r.l.
Articoli serigrafati
Zona ind.le
Manfredonia
507
358
5
4
0
IN
ATTIVITA'
30
M.D.B. Produzioni
S.r.l.
Riproduzioni suoni
Zona ind.le
Manfredonia
930
667
0
0
0
LIQUIDAZIONE
dal 9.10.2008
31 M.F.R. S.r.l.
Pizzi e merletti
Zona ind.le
Manfredonia
4481
3254
4
4
0
IN
ATTIVITA'
32 Master S.r.l.
Serramenti
PIP Zona ind.le
Manfredonia
3106
2337
0
0
0
NON AVVIATA
REVOCATA
33 Menti Group S.r.l.
Macchinari utensili
PIP Zona ind.le
Manfredonia
5237
3929
0
0
0
FALLIMENTO
34 MIPA S.r.l.
Imballaggi plastica
Zona ind.le
Manfredonia
5424
4008
0
0
0
Società fusa
con Sealed Air
35 Novofilm S.r.l.
Film in plastica
Zona ind.le
Manfredonia
5114
3427
0
0
0
Società fusa
con Sealed Air
________________________________________________________________________________________
C.da Prencipe
Responsabile
Unico del Contratto
d’area di Manfredonia - Monte Sant’Angelo - Mattinata
Lavorazione
36 Omega S.c.r.l.
S.S.544 d’area:
8431
0
0
“Il
Contratto
i risultati, le5976
prospettive”0
prodotti ortofrutticoli
Manfredonia Dicembre 2010
-9-
NON AVVIATA
21
REVOCATA
Tab. 4/6 - Società partecipanti al 2° Protocollo aggiuntivo
al Contratto d’area di Manfredonia
N.
SOCIETA'
INVESTI
CONTRIBUTI
Occupati Occu
MENTI
pubblici
Occupati a tempo
pati
Ubicazione
ammessi
assegnati
SITUAZIONE
totali
indetermi
in
a contributo
(CIPE)
nato
C.I.G.
(migliaia/€)
(migliaia/€)
ATTIVITA'
Nylon
Zona ASI
M.Sant’Angelo
6526
4715
0
0
0
REVOCA
Sistemi automatici
PIP Zona ind.le
Manfredonia
688
501
3
3
0
IN
ATTIVITA'
39 Partition S.r.l. **
Pareti metalliche
PIP Zona ind.le
Manfredonia
10714
7934
0
0
0
RINUNCIA
40 Pull & Pull S.r.l.
Abbigliamento
PIP Zona ind.le
Manfredonia
2935
2145
0
0
0
LIQUIDAZIONE
41 Rei S.r.l.
Componenti
elettronici
Zona ind.le
Manfredonia
1758
1252
10
10
10
IN
ATTIVITA'
42 Rolla Lamp s.r.l. **
Lampadari
Zona ind.le
Manfredonia
7356
5244
0
0
0
RINUNCIA
Zona ind.le
Manfredonia
13968
10022
36
34
34
IN
ATTIVITA'
Zona ind.le
Manfredonia
5727
4144
0
0
0
REVOCA
PIP Zona ind.le
Manfredonia
14571
8597
0
0
0
RINUNCIA
PIP Zona ind.le
Manfredonia
21275
11903
0
0
0
RINUNCIA
Montature occhiali
Zona ind.le
Manfredonia
1464
1075
0
0
0
REVOCA
Imballaggi plastica
Zona ind.le
Manfredonia
10538
6107
0
0
0
CRISI
AZIENDALE
22
37 P.P.T. S.r.l.
38
43
Projects Systems
Automation S.r.l.
Rotopack Int. S.p.A. Imballaggi flessibili
alimenti
(già Europrint)
44 S.A.V. e D. S.r.l.
45
Soc.Fondiaria Ind.le
Aminoacidi
Romagnola S.p.A.
46 Santes S.r.l.
47
Art. in mat. plastico
Scianel Occhiali
S.r.l.
48 Sealed Air srl
Tessuti
Tab. 5/6 - Società partecipanti al 2° Protocollo aggiuntivo
al Contratto d’area di Manfredonia
N.
SOCIETA'
ATTIVITA'
INVESTI
CONTRIBUTI
Occupati Occu
MENTI
pubblici
Occupati a tempo
pati
Ubicazione
ammessi
assegnati
SITUAZIONE
totali
indetermi
in
a contributo
(CIPE)
nato
C.I.G.
(migliaia/€) (migliaia/€)
Loc. Carbonara
M.S.Angelo
1072
773
0
0
0
LIQUIDAZIONE
dal 28.10.2008
Impiantistica
elettromeccanica
Zona ind.le
Manfredonia
769
551
10
7
0
IN
ATTIVITA'
51 SOIND srl
Preforme in PET
Zona ind.le
Manfredonia
2604
1854
0
0
0
CRISI
AZIENDALE
52 Solar Tech S.r.l.
Sup. esterne edifici
Zona ind.le
Manfredonia
57555
41958
0
0
0
RINUNCIA
53 SOMACIS S.p.A.
Circuiti stampati
Zona ind.le
Manfredonia
7447
5436
45
44
45
IN
ATTIVITA'
49 Sforza S.r.l.
Succhi frutta
50 Smite S.r.l.
54
TLM Linea Maglia
S.r.l.
Tessitura
PIP Zona ind.le
Manfredonia
4216
2972
0
0
0
FALLIMENTO
55
Team Service
S.c.r.l.
Cibi precotti
PIP Zona ind.le
Manfredonia
2141
1216
0
0
0
RINUNCIA
56
Tintorie tessili
meridionali S.r.l.
Tintura e finissaggio
PIP Zona ind.le
Manfredonia
3540
2604
17
14
0
IN
ATTIVITA'
57 TK Cei S.r.l.
Cavi elettrici
PIP Zona ind.le
Manfredonia
2517
1774
0
0
0
NON AVVIATA
REVOCATA
58 TMI Sud S.r.l.
Turbine
Zona ASI
M.Sant’Angelo
5830
4297
0
0
0
FALLIMENTO
4592
3231
0
0
0
Manfredonia
________________________________________________________________________________________
Responsabile Unico del Contratto d’area di Manfredonia - Monte Sant’Angelo - Mattinata
Turismo Gargano
Zona ind.le
60
Albergo ristorante
“Il Contratto
d’area:21042
i risultati, le14802
prospettive”110
14
0
Manfredonia
Investimenti S.r.l.
Dicembre 2010
FALLIMENTO
59 Tuboplast S.r.l.
Tubi in plastica
PIP Zona ind.le
- 10 -
IN
ATTIVITA'
23
Tab. 6/6 - Società partecipanti al 2° Protocollo aggiuntivo
al Contratto d’area di Manfredonia
N.
SOCIETA'
ATTIVITA'
61 Velo Sud s.r.l.
Serbatoi alimenti
62 Vetrotec Due S.r.l.
Lavorazione vetro
63 Video Sud S.r.l.
Videocassette
64 Viemmepi srl
Albergo ristorante
65
Zaccheo Bellieni
1864 S.r.l.
Reti metalliche
66
Zadra Vetri
(Sangalli ) S.p.A.
Vetro
INVESTI
CONTRIBUTI
Occupati Occu
MENTI
pubblici
Occupati a tempo
pati
Ubicazione
ammessi
assegnati
totali
indetermi
in
a contributo
(CIPE)
nato
C.I.G.
(migliaia/€)
(migliaia/€)
SITUAZIONE
PIP Zona ind.le
Manfredonia
5629
4175
0
0
0
RINUNCIA
Zona ind.le
Manfredonia
7399
5367
38
38
0
IN
ATTIVITA'
PIP Zona ind.le
Manfredonia
2014
1439
0
0
0
FALLIMENTO
6174
4436
11
1
0
IN
ATTIVITA'
3110
2203
0
0
0
NON AVVIATA
REVOCATA
15369
10373
97
97
0
IN
ATTIVITA'
534.811
368.285
816
643
269
Loc.Madonna
degli Angeli
M.S.Angelo
PIP Zona
ind.le
Manfredonia
Zona ASI
Monte
S.Angelo
TOTALE
L e 66 impres e partec ipanti al bando del 2° P rotoc ollo ag g iuntivo, ammes s e a finanz iamento, s o no s tate s elez io nate
dalla s oc ietà “E uroprog etti & F inanz a” c o nvenz io nata c ol Minis tero del B ilanc io per la valutaz io ne dei bus ines s plan
pres entati dalle imp res e.
Di es s e, 25 s o no in attività, 11 no n hanno avviato la p rod uz io ne, 3 s o no s tate pos te in liq uidaz io ne, 3 s o no fallite,
le res tanti 25 no n hanno c o mpletato l’inves timento.
(*)T utti g li importi s o no arroto ndati in q uanto es pres s i in mig liaia.
24
________________________________________________________________________________________
Responsabile Unico del Contratto d’area di Manfredonia - Monte Sant’Angelo - Mattinata
“Il Contratto d’area: i risultati, le prospettive”
Dicembre 2010
- 11 -
3.2.3 Il 3° Protocollo aggiuntivo
In data 28 luglio 2003 il Ministero delle Attività Produttive autorizzò, con la procedura della
rimodulazione, il reimpiego di 105,52 milioni di euro quali risorse conseguenti alle rinunce di sette
iniziative imprenditoriali del 2° protocollo. In sede di concertazione, con gli attori locali del territorio,
fu destinato circa il 90% di queste risorse finanziarie a nuovi investimenti nei settori industriale e
turistico mentre la parte restante fu riservata per le infrastrutture.
Dopo la pubblicazione del relativo bando, pervennero circa novanta domande per altrettanti progetti
d’investimento. L’istruttoria bancaria ne ammise 47, di cui 35 nei settori dell’industria e dei servizi e
12 in quello turistico per complessivi 193 milioni dei euro di investimenti, di cui 91 milioni di
contributi statali.
Il 3° protocollo aggiuntivo, articolato in tre moduli, finanziò con il primo (sottoscritto il 7 novembre
2005) ed il terzo modulo (firmato il 14 dicembre 2007) interventi infrastrutturali per complessivi 11,3
milioni di euro di cui sono beneficiari i tre Comuni dell’area. Con il secondo modulo, sottoscritto il 27
luglio 2007, sono stati finanziati i menzionati 47 progetti imprenditoriali.
Con il 3° protocollo ci si proponeva la concreta realizzazione di un modello di sviluppo in grado
di rispettare le vocazioni del territorio. In tale direzione sono andate le scelte di puntare sull’incentivo
al turismo e più in particolare alla portualità turistica, oltre che di evitare insediamenti industriali che
comportassero problemi di impatto ambientale.
Tab. 1/4 - Contratto d'Area di Manfredonia - 3° Protocollo aggiuntivo
(2° modulo: Industria e Servizi)
N.
SOCIETA'
ATTIVITA'
INVESTI
CONTRIBUTI
Occupati Occu
MENTI
pubblici
Occupati a tempo
pati
Ubicazione
ammessi
assegnati
SITUAZIONE
totali
indetermi
in
a contributo
(CIPE)
nato
C.I.G.
(migliaia/€) (migliaia/€)
S.P. 73
Loc. Dieci Carri
Manfredonia
7.067
3.533
85
5
0
IN
ATTIVITA'
Prodotti di panetteria
ASI
M.S.Angelo
532
266
0
0
0
NON AVVIATA
REVOCATA
ALGESIRO srl
Lavoraz. e trasform.
Prodotti ittici
ASI
M.S.Angelo
1.382
691
0
0
0
NON AVVIATA
REVOCATA
4
ARCA srl
altre stampe di arti
grafiche
comparti 4/5
ex DI46
1.454
727
0
0
0
NON AVVIATA
REVOCATA
5
BDF srl
Armature metalliche
costruzioni
DI50
Manfredonia
752
376
6
6
0
IN
ATTIVITA'
6
BENFINI
MARMI S.r.l.
Segagione e
lavorazione marmo
L.Stinchitiello
S.S. 89
M.S.Angelo
1.443
721
10
10
0
IN
ATTIVITA'
7
CDM ALIM. S.r.l.
produzione di
alimenti precotti
refrigerati
Loc. Macchia
M. S. Angelo
1.614
807
17
11
0
IN
ATTIVITA'
8
CRYORSUD S.r.l.
Attrezzature di uso
non domestico
Loc. Pariti
(ex DI46)
Manfredonia
5.261
2.630
0
0
0
NON AVVIATA
REVOCATA
9
Dolcenatura s.a.s.
Produzione pasta
fresca
Agglomerato
ASI - Monte S.
Angelo
1.168
584
0
0
0
NON AVVIATA
REVOCATA
10
ESSE. B. srl
Prefabbricati in
calcestruzzo
P.I.P. lotto 17 Manfredonia
3.716,57
1.858
0
0
0
NON AVVIATA
27
REVOCATA
1
Agricola
De Feo s.a.s
Lavoraz. e trasfor.
di frutta ed ortaggi
2
AGRINCOM srl
3
________________________________________________________________________________________
Responsabile Unico del Contratto d’area di Manfredonia - Monte Sant’Angelo - Mattinata
“Il Contratto d’area: i risultati, le prospettive”
Dicembre 2010
- 12 -
Tab. 2/4 - Contratto d'Area di Manfredonia - 3° Protocollo aggiuntivo
(2° modulo: Industria e Servizi)
N.
SOCIETA'
ATTIVITA'
INVESTI
CONTRIBUTI
Occupati Occu
MENTI
pubblici
Occupati a tempo
pati
Ubicazione
ammessi
assegnati
SITUAZIONE
totali
indetermi
in
a contributo
(CIPE)
nato
C.I.G.
(migliaia/€) (migliaia/€)
Infissi,porte blindate PIP artigianale
(20.30.2)
Manfredonia
1.077
538
0
0
0
NON AVVIATA
REVOCATA
4.230
2.115
0
0
0
vetroresina (35.12)
DI46,
comparto 3
Manfredonia
NON AVVIATA
REVOCATA
11
FA s.n.c.
12
GRUPPO MARE srl chiglia rigida in
Costr. di gommoni a
13
INCA srl
produzione derivati
del latte (15.51.02)
Z.I. D3E
Manfredonia
8.770
4.385
0
0
0
NON AVVIATA
REVOCATA
14
ITALIAN YACHT
LINE srl
Allestimenti in legno Agglomerato
di mobili per uffici,
ASI Monte S.
negozi ecc. (35.12.0)
Angelo
1.412
706
0
0
0
NON AVVIATA
REVOCATA
15
L.B.I srl
Medicinali e
preparati
farmaceutici (24.42)
Comparto 10,
lotto G (ex
DI46)
5.334
2.667
0
0
0
NON AVVIATA
REVOCATA
16
LA SORGENTE
scarl
produzione e
lavorazione acciaio
per c.a. (28.75.3)
PIP
Manfredonia
1.860
930
0
0
0
NON AVVIATA
REVOCATA
17
LATINO MICHELE
d.i.
produzione di paste
alimentari, fresche e
dolciumi (15.85.0)
Via Cesare
Battisti, 6
Mattinata
221
110
0
0
0
NON AVVIATA
REVOCATA
18
MARENAUTICA srl imbarcazioni da
Ortolino di
Mezzanotte Manfredonia
4.069
2.034
0
0
0
NON AVVIATA
REVOCATA
3.130
1.565
15
15
0
IN ATTIVITA'
1.534
767
0
0
0
In fase di
28
realizzazione
fabbricazione di
diporto (35.12)
costruzione e
Agglomerato
riparaz. imbarcazioni ASI - Monte S.
(35.12)
Angelo
19
MARLI
COSTRUZIONI srl
20
Nauticar di
Produz. e manutenz.
Bisceglia Pasquale di barche da diporto
(35.12)
e C. snc
Contrada
Giorgi
Mattinata
Tab. 3/4 - Contratto d'Area di Manfredonia - 3° Protocollo aggiuntivo
(2° modulo: Industria e Servizi)
N.
21
SOCIETA'
NEWTECH srl
ATTIVITA'
produzione di
telefoni cellulari
rivestimenti per
isolazioni termoacustiche
consulenza
23 OBIETTIVO 1 srl
amministrativogestionale
fabbricazione di
Orosim di Simonini oggetti di gioielleria
24
ed oreficeria
Luca Antonio d.i.
(36.22.1)
22
NUOVA ISOLMEC
srl
25
Paolo de Salvia
Costruzioni srl
26
SIF TRADE srl
27
28
29
30
impresa di
costruzioni (45.2)
INVESTI
CONTRIBUTI
Occupati Occu
MENTI
pubblici
Occupati a tempo
pati
Ubicazione
ammessi
assegnati
SITUAZIONE
totali
indetermi
in
a contributo
(CIPE)
nato
C.I.G.
(migliaia/€) (migliaia/€)
PIP
Manfredonia
12.319
6.159
0
0
0
NON AVVIATA
REVOCATA
S.S. 89, Km
173,310 Manfredonia
638
319
0
0
0
NON AVVIATA
REVOCATA
ASI
Manfredonia
340
170
0
0
0
IN ATTIVITA'
Via Arte del
Ferro, 28, ex
DI32
Manfredonia
3.508
1.754
0
0
0
NON AVVIATA
REVOCATA
Ex DI46, comp.
1 Manfredonia
1.107
553,5
0
0
0
NON AVVIATA
REVOCATA
confezionamento
Loc. Coppa del
di generi non
Fascione
6.453
3.226,5
0
0
0
alimentari (74.82.2)
Manfredonia
Fabbricazione di
Zona ASI
S.M.C. di Ricucci
macchine utensili
Monte S.
546
273
0
0
0
Luigi e C. s.a.s
(29.40)
Angelo
S.S. 89, Km
lavorazione e
Sangalli Vetro
162,250 –
trasformazione del
5.741
2.870,5
7
2
0
Monte S.
Satinato srl
vetro piano (26.12.1)
Angelo
fabbricazione di
DI/46
circuiti stampati
So.Ma.Ci.S. SpA
12.976
6.488
36
32
35
Manfredonia
(32.10.0)
________________________________________________________________________________________
confezionamento
di
Responsabile
Unico del Contratto
d’area
STIM di Lucia
Loc. Pariti
- di Manfredonia - Monte Sant’Angelo - Mattinata
articoli in tessuto
466
0
0
0
“Il Contratto
d’area: i932
risultati, le prospettive”
Manfredonia
Impagnatiello d.i.
(17.40)
Dicembre 2010
In fase di
realizzazione
NON AVVIATA
REVOCATA
IN ATTIVITA'
IN ATTIVITA'
- 13 -
NON AVVIATA
REVOCATA
29
Tab. 4/4 - Contratto d'Area di Manfredonia - 3° Protocollo aggiuntivo
(2° modulo: Industria e Servizi)
N.
SOCIETA'
ATTIVITA'
31
Studio Frattarolo di
richiesta certificati e
Vincenzo Frattarolo disbrigo pratiche
e C. sas
32
TECNOFORAGGI
srl
INVESTI
CONTRIBUTI
Occupati Occu
MENTI
pubblici
Occupati a tempo
pati
Ubicazione
ammessi
assegnati
SITUAZIONE
totali
indetermi
in
a contributo
(CIPE)
nato
C.I.G.
(migliaia/€) (migliaia/€)
Agglomerato
ASI
Manfredonia
241
120
0
0
0
NON AVVIATA
REVOCATA
recupero e
preparazione di
foraggi secchi.
Loc. Pariti
Manfredonia
10.182
2.566
0
0
0
NON AVVIATA
REVOCATA
33
Terrazzi e Giardini
di Ciro e
GianMichele
Romano sas
fabbricazione di
prodotti vari in legno
Comprensorio
ASI
Manfredonia
1.424
712
0
0
0
NON AVVIATA
REVOCATA
34
WOOD TRADE srl
fabbricazione di
imballaggi in legno
Loc. Pace,
Macchia Monte
S. Angelo
1.765
882
0
0
0
NON AVVIATA
REVOCATA
35
Welding Process
Produzioni
Industriali srl
lavori di meccanica
generale, saldatura,
lavorazione metalli
PIP, lotto 42
Manfredonia
660
330
0
0
0
NON AVVIATA
REVOCATA
176
81
35
TOTALE
114.858(*) 54.904(*)
L e 35 impres e partec ipanti al 3° P rotoc ollo ag g iuntivo, 2° modulo indus tria e s erviz i, ammes s e
a finanz iamento, s ono s tate s elezionate dalla s oc ietà “E uroprog etti & F inanz a” c onvenz ionata
c ol Minis tero del B ilanc io per la valutazione dei bus ines s plan pres entati dalle impres e.
Di es s e, 8 s ono tuttora in attività, 2 s ono in fas e di realiz z az ione, per 25 è s tata dis pos ta la revoc a
a c aus a del manc ato avvio della produz ione.
(*)T utti g li importi s ono arrotondati in quanto es pres s i in mig l iaia.
30
Contratto d'area di Manfredonia
3° Protocollo aggiuntivo (2° modulo: Turismo)
N.
SOCIETA'
ATTIVITA'
INVESTI
CONTRIBUTI
Occupati Occu
MENTI
pubblici
Occupati a tempo
pati
Ubicazione
ammessi
assegnati
totali
indetermi
in
a contributo
(CIPE)
nato
C.I.G.
(migliaia/€) (migliaia/€)
Armillotta Lorenzo Alberghi e motel con C.Da Montelli
ristorante (55.11)
Mattinata
Raffaele d.i.
Figli di Santamaria
C.da Funni, 2 –
2
Villaggi turistici
Mattinata
Giuseppe snc
2.019
1.009
14
1
0
IN ATTIVITA'
2.237
1.118
0
0
0
NON AVVIATA
REVOCATA
7.021
3.510
0
0
0
NON AVVIATA
REVOCATA
913
456
4
4
0
IN ATTIVITA'
Loc. Macchia
M.S.Angelo
2.058
1.029
0
0
0
NON AVVIATA
REVOCATA
Bacino portuale
di Manfredonia
43.697
19.569
0
0
0
In fase di
realizzazione
1
3 BOLICI INVEST srl
4
Approdo turistico
SITUAZIONE
Loc. Macchia
M.S.Angelo
CENTRO NAUTICA Struttura alberghiera Loc. Acqua di
stabilim. balneare
Cristo – Manfr.
srl
5 FAZZINO srl
Alberghi, ristorante
(55.23.6.A)
6 GESPO srl
Porto turistico
(63.22.D)
7 IL PORTO srl
Gestione struttura
alberghiera (55.23)
C.da Principe
Mattinata
4.576
2.288
0
0
0
REVOCATA
PER RINUNCIA
8 IL PRINCIPE srl
Alberghi e motel con Loc. Principe ristorante (55.10.A)
Mattinata
3.140
1.570
0
0
0
NON AVVIATA
REVOCATA
9 PAPONE srl
Albergo, residence, C.da Papone –
ristorante (55.11)
Mattinata
5.193
2.596
0
0
0
In fase di
realizzazione
0
IN ATTIVITA'
0
IN ATTIVITA'
0
NON AVVIATA
REVOCATA
RELAIS
Albergo
Monte S.
4.157
2.078
25
2
Angelo
DEI NORMANNI srl (55.10A)
Residence Torre del Residence (55.23.6) C.da Funni
11
541
270
3
2
Mattinata
Porto s.n.c.
ZEROZERO
turismo rurale
Loc. Manaro
________________________________________________________________________________________
12
2.503
1.251
0
0
M.S.Angelo
SUDSVILUPPO
srl (55.23.5.B)
Responsabile
Unico del Contratto
d’area di Manfredonia - Monte Sant’Angelo - Mattinata
“Il Contratto d’area: i risultati, le prospettive”
TOTALEDicembre
78.055
36.749
46
9
2010
10
0
- 14 -
31
4. LE INFRASTRUTTURE DELLA ZONA INDUSTRIALE DI MANFREDONIA
4.1 I finanziamenti
Con la sottoscrizione, in data 19/03/1999, presso il Ministero del Tesoro, del 2° Protocollo Aggiuntivo
veniva individuata, ai sensi della legge 662/96 la società Tecnoambiente S.c.p.a. (Società consortile
per azioni a partecipazione maggioritaria del Consorzio ASI di Foggia, Ente Pubblico Economico ai
sensi della Legge 317/91), quale soggetto attuatore per la realizzazione delle opere infrastrutturali
nelle aree industriali PIP, DI/46 del Comune di Manfredonia e nell’area ex Enichem, per un importo
complessivo di € 18.820.427,94, come di seguito riportato: Area PIP, urbanizzazioni € 8.486.704,33;
Area DI/46, urbanizzazioni € 9.441.254,06; Area ex Enichem, € 892.469,54.
In data 16/11/2000 veniva trasmesso al Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione
Economica il 1° Supplemento di Istruttoria, relativo sia alla variazione del soggetto beneficiario delle
agevolazioni, sia alla rimodulazione dei finanziamenti concessi.
In data 31/01/2001, presso la Presidenza del Consiglio, si sottoscriveva il relativo atto di modifica del
2° protocollo aggiuntivo, riguardante solo la variazione del soggetto beneficiario del finanziamento
con il subentro del consorzio ASI alla società Tecnoambiente S.c.p.a. senza la ratifica della diversa
articolazione delle risorse finanziate con la sostituzione del progetto “Area ex Enichem “ in favore
dell’ impianto di depurazione a servizio delle aree PIP e DI/46.
Il 28/07/03 il Ministero delle Attività Produttive, a seguito di richiesta del Responsabile Unico del
Contratto d’Area, autorizzava la rimodulazione delle risorse CIPE derivanti da rinunce ed economie a
valere sul 1° e 2° Protocollo Aggiuntivo, finanziando le infrastrutture ricadenti nel territorio del
Comune di Manfredonia, come di seguito indicato:
Impianto acqua industriale € 3.966.087,50; Svincolo SS.89 € 3.808.478,00; Zona PIP/DI46:
depuratore 2° lotto € 529.371,32 per un importo Totale di € 8.303.936,82
A seguito della richiesta avanzata dall’ASI di Foggia per il subentro del Comune di Manfredonia nella
titolarità dei finanziamenti del Contratto d’Area relativi alle opere infrastrutturali delle aree industriali
PIP e DI/46 e dell’impianto di depurazione, in data 23/12/2003 veniva sottoscritto tra il Sindaco del
Comune di Manfredonia ed il Commissario straordinario del Consorzio ASI il protocollo d’intesa
regolante i rispettivi obblighi in ordine alle situazioni giuridiche e contabili in atto per ciascun
progetto.
Si è reso necessario, pertanto, procedere alla rimodulazione dei quadri economici relativi ai progetti
delle infrastrutture delle aree PIP e DI/46 e al progetto dell’impianto di depurazione a servizio delle
stesse aree, anche al fine di adeguarli alla diversa posizione giuridica fiscale del Comune rispetto
all’ASI .
In data 14.12.2007 è stato sottoscritto presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri
(Dipartimento per lo Sviluppo delle Economie Territoriali) il 3° modulo del Terzo protocollo
aggiuntivo al contratto d’Area con il quale è stata approvata la rimodulazione innanzi richiamata, per
cui allo stato il quadro delle iniziative infrastrutturali definite e sottoscritto con il 2° protocollo è il
seguente. Per l’area P.I.P. €. 6.983.394,62; per la DI/46 €. 8.954.328,68; per l’agglomerato
ASI ENICHEM (€. 892.469,54); per l’Impianto DEPURAZIONE DI/46 - PIP €. 2.882.704,63.
TOTALE €. 18.820.427,94
4.2 Infrastrutture area PIP
Il progetto definitivo relativo alle infrastrutture dell’area PIP è stato predisposto dall’U.T.C. e
trasmesso al Ministero del Tesoro per una spesa complessiva di € 10.458.405,30.
Il progetto esecutivo, redatto dall’Ufficio tecnico comunale, nel 2000 è stato approvato con atto di
G.C. e dal Consorzio ASI per un importo di € 8.932.638,52.
A seguito di pubblico incanto espletato dal Consorzio ASI a ciò incaricato in applicazione dell’atto di
modifica del Contratto d’area sottoscritto in data 31.01.2001 i lavori sono stati appaltati all’ATI
“INCO.GEST s.r.l. - C.O.I.M: s.a.s. di Andria per un importo di € 4.427.142,78 oltre € 690.678,47 per
oneri per la sicurezza.
________________________________________________________________________________________
Responsabile Unico del Contratto d’area di Manfredonia - Monte Sant’Angelo - Mattinata
“Il Contratto d’area: i risultati, le prospettive”
Dicembre 2010
- 15 -
Successivamente alla consegna parziale dei lavori, per tener conto delle mutate situazioni rilevate in
corso d’opera, e quindi non rilevabili in sede progettuale, si è riscontrata la necessità di redigere una
perizia di variante e suppletiva, con quantità di lavori diversi e maggiori, tecnicamente in variante
rispetto a quelli preventivati ed indicati in progetto.
Con atto di G.C. n. 164 del 19/03/2003 è stata approvata la perizia di variante per la spesa complessiva
di € 8.083.2744 pari all’importo rimodulato.
Tenuto conto della necessità di reperire l’ulteriore somma per il finanziamento dell’impianto di
depurazione, si è proceduto ad una nuova rimodulazione.
I lavori hanno avuto inizio in data 2.05.2003; la data prevista per l’ultimazione degli stessi, a seguito
delle proroghe concesse e delle sospensioni verificatesi, veniva fissata per il 7.06.2006. A tutt’oggi
risulta uno stato d’avanzamento dei lavori pari al 95% del totale.
Con delibera commissariale del consorzio ASI n. 24 del 9/07/2003 veniva nominata la commissione
per il collaudo tecnico-amministrativo in corso d’opera .
-Con atto di G.C. n. 550 del 28/09/2005 veniva preso atto del subentro dell’Impresa COIM s.a.s
all’Impresa INCO.GEST nella titolarità del contratto stipulato con l’ASI di Foggia.
Con atto di G.C. n. 363 del 19.7.2006, a seguito del prolungarsi della durata dei tempi di sospensione
dei lavori disposta in data 24/4/2007, per la mancata presa d’atto della perizia di variante n. 2, da parte
del Ministero delle Attività Produttive, veniva disposta la risoluzione per mutuo consenso del contratto
di appalto e successivi atti di sottomissione, stipulati con l’ATI.
In data 22.11.2006 con INCO.GEST srl e COIM sas di Andria e veniva stipulato il relativo atto di
risoluzione del contratto d’appalto.
Per quanto stabilito nell’atto di risoluzione del contratto, i lavori eseguiti per l’importo come
determinato nello Stato Finale, hanno avuto termine in data 24.4.06 e con verbale in data 9/3/07 si
procedeva alla presa in consegna anticipata delle opere realizzate ed in particolare della rete gas- rete
P.I.- rete TLC - strade, rilevando :
- che le strade presentavano in diversi punti, come riportato nelle planimetrie allegate al verbale, problemi di dissesto superficiale e profondo;
- che alcune linee dell’impianto di P.I., come riportato nelle planimetrie allegate al verbale,
risultavano mancanti.
Dopo la stipula dell’atto di risoluzione consensuale del contratto ed anche in relazione a quanto
riscontrato dalla commissione di collaudo, nel corso delle visite in corso d’opera, sono state emanate
varie disposizioni alla impresa appaltatrice, sia per l’effettuazione delle prove di tenuta delle condotte
idriche e fognanti, sia per l’eliminazione delle manchevolezze riscontrate, da ultimo, in sede di presa
in consegna delle opere di cui al verbale in data 9/3/07.
-In data 31/05/07 tenuto conto che l’impresa non aveva provveduto a quanto richiesto e che tale
comportamento costituiva inadempimento alle obbligazioni contrattuali, veniva comunicato
all’impresa COIM. S.r.l. che si sarebbe provveduto alla redazione dello Stato finale dei lavori, con le
dovute decurtazione delle somme necessarie per il completamento dei lavori, a seguito delle
manchevolezze riscontrate e cristallizzate nel verbale di presa in consegna del 9.3.2007.
-Lo stato finale dei lavori, in conseguenza, veniva emesso in data 20.6.2007 .
A causa del mancato adempimento dell’impresa in ordine a quanto innanzi evidenziato, in sede di
conto finale sono state apportate le relative detrazioni, salvo le determinazioni finali della
commissione di collaudo e la quantificazione delle spese effettivamente sostenute
dall’amministrazione per l’eliminazione delle manchevolezze ed i difetti riscontrati.
Al fine di consentire il completamento delle operazioni di collaudo delle opere realizzate, è stato
necessario eseguire le prove di tenuta delle condotte idriche e fognanti, come previsto dal capitolato
d’appalto e procedere all’eliminazione delle manchevolezze e difetti all’impianto di pubblica
illuminazione e delle infrastrutture stradali.
A tal fine sono stati predisposti ed approvati due distinti progetti:
Del. G.C. 627 del 21.12.2007 “prove di tenuta delle reti idriche e fognanti delle infrastrutture
dell’area P.I.P” per un importo complessivo di € 40.000.
Del. G.C. n. 107 del 27.2.2008 “ lavori di ripristino delle urbanizzazioni primarie”, per un importo
complessivo di € 290.000,00
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“Il Contratto d’area: i risultati, le prospettive”
Dicembre 2010
- 16 -
Con atto di G.C. n. 103 del 26.2.2009 si è stabilito di finanziare, nelle more della definizione del
recupero delle somme, tali interventi con mutuo contratto con la Cassa DD.PP.
Le prove di tenuta, appaltate all’impresa Mucafer, sono in corso di ultimazione.
Sono altresì in corso di ultimazione i lavori per l’eliminazione delle manchevolezze e difetti
all’impianto di pubblica illuminazione e alle infrastrutture stradali, appaltati, all’ATI : Tabanelli
Primo- PF Group S.p.a.
Ad avvenuta ultimazione dei lavori in danno, si dovrà procedere al completamento delle operazioni di
collaudo delle opere realizzate dall’Impresa COIM.
Ad avvenuto completamento delle operazioni di collaudo si dovrà procedere alla predisposizione di un
progetto per il completamento delle opere, come previste nel progetto appaltato e non realizzate a
seguito della rescissione del contratto.
Le opere da realizzare, a completamento, consistono nella realizzazione del tappetino bituminoso e
nella esecuzione di opere complementari, per un importo, aggiornato, che può stimarsi in circa
€ 900.000,00.
4.3 Infrastrutture area D3E (ex DI/46)
Finanziamento Progetto esecutivo 2° Protocollo Contratto d’Area
Il progetto definitivo relativo alle infrastrutturazione dell’insula D3E (ex DI/46), per un importo
di € 10.817.768,18 è stato presentato da TECNOAMBIENTE S.c.p.a. in qualità di soggetto
proponente, per avvalersi dei benefici del Contratto d’Area.
In seguito al subentro nella realizzazione e gestione delle urbanizzazioni di che trattasi del Comune
di Manfredonia, il progettista ha proceduto all’aggiornamento del progetto e alla rimodulazione del
quadro economico di detto Progetto per un importo complessivo di € 8.954.328,68 pari all’importo
rimodulato.
La riduzione della spesa per lavori, dovuta all’introduzione del Capitolo di spesa per I.V.A. sui lavori,
fermo restando l’importo complessivo finanziato di €. 8.954.328,68, ha comportato necessariamente
una rivisitazione del progetto approvato dal Genio Civile di Foggia con una riduzione del programma
costruttivo, per insufficiente capienza economica, senza però compromettere la funzionalità essenziale
delle infrastrutture medesime. Il progetto esecutivo, rielaborato, è stato approvato con atto di G.C. n.
774 del 14/12/2004.
Le variazioni apportate non hanno alterato le linee essenziali operate nel progetto originario,
soprattutto in merito alle caratteristiche e modalità costruttive, alle categorie di lavoro, ai particolari, ai
criteri seguiti e alle scelte effettuate per il raggiungimento del sistema progettuale ritenuto più idoneo
per la realizzazione delle urbanizzazioni dell’insula industriale D3E (ex DI46).
Con deliberazione di G.C.n.392 del 08.08.2006, al fine di procedere all’appalto dei lavori, veniva
approvato il progetto esecutivo, aggiornato, dell’ importo di € 8.954.328,68 di cui € 6.903.631,32 per
lavori posti a base d’asta ed € 74.886,25 per oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso d’asta.
Con determinazione Dirigenziale n. 295 dell’8.08.2007 i lavori in questione venivano aggiudicati
all’impresa CASTELLANO COSTRUZIONI GENERALI s.r.l. con sede in Matera per un importo di
€ 5.043.429,71 oltre € 74.886,25 per oneri per la sicurezza.
In data 25.10.2007 veniva stipulato il contratto d’ appalto;
I lavori sono in corso di ultimazione. Con atto di G.C. n. 160 del 30/4/2010 è stata approvata, in
linea tecnica, la perizia di variante finale, per il completamento delle lavorazioni escluse dal progetto
originario, per mancanza di copertura finanziaria e per l’esecuzione di alcune varianti migliorative.
La perizia, a seguito dell’autorizzazione ministeriale del 26.08.2010, è stata approvata in via definitiva
con delibera di G.C. n.378 del 6.10.2010 ed inviata al Ministero dello Sviluppo economico in data
22.10.2010 prot. 286/RU per l’approvazione di competenza. Allo stato, si è in attesa del parere del
ministero.
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Responsabile Unico del Contratto d’area di Manfredonia - Monte Sant’Angelo - Mattinata
“Il Contratto d’area: i risultati, le prospettive”
Dicembre 2010
- 17 -
4.4 Impianto di depurazione a servizio delle aree PIP E DI/46
A seguito della prima rimodulazione (16.11.2000 - prot. 3416 E&F) dei finanziamenti relativi alle
infrastrutture, come citata, il progetto dell’impianto di depurazione veniva finanziato per l’importo di
€ 1.743.042,03 a fronte di una spesa complessiva di € 1.918.637,38.
Successivamente si è proceduto a rielaborare e ad aggiornare il progetto oggetto di istruttoria da parte
di E&F.
Il progetto definitivo aggiornato, dell’impianto e della condotta di allontanamento, è stato predisposto
dall’Ufficio Tecnico del Consorzio ASI di Foggia e dall’U.T.C. con la consulenza esterna della
Società “Microlab s.r.l.” di Manfredonia.
L’importo del progetto definitivo, approvato con atto di G.C. 770 del 14/12/2004, risulta pari a €.
2.846.554,93.
A seguito della rimodulazione complessiva del finanziamento concesso per le infrastrutture PIP-DI/46
ed impianto di depurazione (3° Modulo del terzo protocollo) l’importo disponibile per il
finanziamento dell’impianto di depurazione è pari ad €. 2.882.704,57.
È stato predisposto il progetto esecutivo che, tenuto conto delle normative nel frattempo intervenute,
ha richiesto un approfondimento ed una rielaborazione, con un aumento della spesa di € 1 milione.
La spesa complessiva prevista ammonta a € 3.860.000,00 .
Il progetto prevede sia la realizzazione dell’impianto per la depurazione delle acque provenienti
dall’insula P.I.P. e dalla DI/46, sia la realizzazione della condotta di allontanamento delle acque, fino
all’impianto di depurazione generale del Comune, ove è previsto l’utilizzo di una delle due condotte
esistenti per il convogliamento delle stesse fino al fiume Candelaro .
Su tale soluzioni l’AQP s.p.a. ha avanzato riserve, che dovranno essere oggetto, a breve, di apposito
incontro tecnico.
4.5 Impianto di approvvigionamento idrico
Per quanto riguarda l’approvvigionamento idrico delle insule, PIP e DI/46, con deliberazione del
Consiglio Comunale n° 27 del 15.05.1998, veniva affidato all'Acquedotto Pugliese S.p.A. l'incarico di
redigere il progetto preliminare per la costruzione delle infrastrutture idriche per l'alimentazione delle
suddette insule industriali.
Detto progetto è stato redatto in data 01.07.1998, dall'Area Progettazione dell'A.P. S.p.A. ed approvato
dal Consiglio Comunale con Deliberazione n. 85 del 03.08.1998.
Sulla base del progetto preliminare nel 2000 è stato redatto dall’AQP s.p.a. un progetto esecutivo per
una spesa complessiva di circa € 6.000.000. Il progetto prevedeva l’esecuzione delle opere seguenti:
n. 2 serbatoi idrici da 5.000 mc; impianto di sollevamento; condotte premente e suburbana; condotte di
scarico dei serbatoi. L’alimentazione era prevista per mezzo dell'Acquedotto del Fortore 3° lotto.
Il dimensionamento dell’impianto veniva effettuato sulla base dei fabbisogni segnalati dalle aziende
che dovevano insediarsi.
Il progetto dovrà essere rielaborato in relazione agli effettivi fabbisogni. A tal fine verrà predisposta
una “scheda fabbisogni“ che sarà trasmessa a tutte le aziende. In ogni caso a breve, anche sulla scorta
delle opere in corso di completamento, verrà predisposta una apposita relazione per la G.C. per
consentire, alla stessa, le opportune determinazioni .
IN SINTESI: Salvo definizioni più puntuali, in sede di redazione dei progetti esecutivi, per il
completamento delle infrastrutture relative alle zone industriali, PIP e DI/46, occorre reperire un
ulteriore finanziamento pari a circa 4,5 milioni di euro da destinare a: Impianto di depurazione e
condotta di allontanamento; Realizzazione canalizzazioni per telecomunicazioni (collegamento aree
industriali); Impianto di approvvigionamento idrico sia di acqua potabile, sia industriale.
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“Il Contratto d’area: i risultati, le prospettive”
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- 18 -
Contratto d'Area di Manfredonia
3° Protocollo aggiuntivo - 1° e 3° modulo infrastrutture
INVESTIMENTI
ammessi
a contributo
CONTRIBUTI
pubblici assegnati
(CIPE)
CONTRIBUTI
pubblici erogati
STATO DI
AVANZAMENTO
(Risorse spese/
Risorse impegnate)
Svincolo stradale S.S. 89
aree industriali DI/46, PIP, DI/49
3.808.478
3.808.478
3.399.617
Completato
Interventi infrastrutturali
ex Enichem - ASI
5.598.547
5.598.547
5.052.610
Completato
6.983.394
6.983.394
6.426.979
95%
8.954.328
8.954.328
6.052.481
95%
Svincolo a servizio dell'area ASI
Manfredonia-Monte S. Angelo
1.430.000
1.430.000
143.000
10%
Impianto di depurazione a servizio aree
industriali del Comune di Manfredonia
2.882.704
2.882.704
250.000
0%
180.000
180.000
18.000
10%
Allargam. e sistemaz strada litoranea
Manfredonia-Mattinata - di M.S.Angelo
1.400.000
1.400.000
140.000
10%
Allargam. e sistemaz. strada collegam.
S.S. 89 litoranea Comune di
M.S.Angelo
300.000
300.000
30.000
10%
Completamento rete elettrica
Comune di Monte Sant'Angelo
250.000
250.000
25.000
10%
1.055.000
1.055.000
105.000
10%
INTERVENTO
INFRASTRUTTURALE
Infrastrutture area PIP
Comune di Manfredonia
Infrastrutture area DI/46
Comune di Manfredonia
Completam. brevi tratti di reti idriche
e fognarie Comune di M.S.Angelo
Completamento della rete
infrastrutturale a servizio dei siti con
attività turistico/produttive – Mattinata
TOTALE Infrastrutture
33
32.842.454
32.842.454
21.642.689
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36%
- 19 -
5. IL CONTRATTO D’AREA E L’OCCUPAZIONE
5.1 Obiettivi occupazionali
In seguito alla chiusura dell’Enichem, dal 1991 al 1996 gli addetti nel settore industriale del Comune
di Manfredonia sono passati da 6.348 a 5.466 unità, pari ad una contrazione del 13,9%. Anche per gli
altri due Comuni interessati dalla chiusura dell’Enichem, Mattinata e Monte Sant’Angelo, si è assistito
ad un calo dell’occupazione: da 624 a 533 addetti per Mattinata, da 1075 a 817 occupati per Monte
Sant’Angelo.
La mancata occupazione, che è il dato più grave, ha visto la provincia di Foggia al di sotto del tasso
medio meridionale. Nella seconda metà degli anni ’90 il tasso medio di disoccupazione si attestava a
circa il 18%.
Dal 1999 al 2003 il trend dell’occupazione nell’ambito del Contratto d’area è complessivamente
cresciuto (in quattro anni si è passati da 220 a 1.570 occupati), per poi stabilizzarsi.
Nonostante questo andamento positivo, al 31/12/2003 risultavano occupate 1.570 persone contro le
3.173 previste per la stessa data, cioè solo il 49%. Ciò era in parte dovuto al fatto che in tale data
alcune imprese erano in fase di cantiere e non avevano ancora avviato il proprio processo produttivo.
Bisogna poi specificare che il dato è riferito al totale delle imprese, comprese cioè quelle che hanno
rinunciato all’investimento e che non hanno mai assunto personale.
Come dato positivo è invece opportuno evidenziare che ben 15 aziende hanno assunto un numero di
lavoratori superiore a quelli previsti: si tratta di società di capitali di medie dimensioni, la cui attività
produttiva è in continuo aumento.
Gran parte della manodopera delle aziende del Contratto d’Area è stata reperita in loco ed è composta,
oltre che dai residenti dei Comuni di Manfredonia, Mattinata e Monte Sant’Angelo, anche da
lavoratori provenienti da altre zone della provincia che costituiscono poco più del 20% degli assunti.
Non mancano però casi di assunzione di manodopera esterna, proveniente da città come Roma,
Alessandria e Massa Carrara o addirittura da città estere. Secondo alcuni imprenditori, l’assenza in
loco di manodopera qualificata e con esperienza ha spesso resa necessaria l’assunzione di operai da
altre città della provincia e da oltre la Capitanata.
Talvolta, alcune aziende provenienti dal Nord-est hanno trasferito il personale locale nelle aziende
madri per far seguire corsi di formazione, fornendo alloggio e retribuzione per un arco di tempo
determinato. Nonostante l’iniziativa abbia coinvolto centinaia di giovani, solo in pochi casi il periodo
di formazione ha garantito loro l’assunzione nelle aziende.
Il Contratto d’Area è finalizzato al raggiungimento di un duplice obiettivo:
-crescita e sviluppo delle imprese già esistenti, che rafforzano la loro capacità innovativa, il grado di
controllo del mercato, l’organizzazione manageriale;
-continua formazione di nuove imprese per garantire un ricambio alle imprese già esistenti, il
rafforzamento dello spirito di competitività tra le imprese locali, sviluppo auto propulsivo dell’
economia locale.
Scopo del contratto d’area era affrontare la crisi del mercato del lavoro locale, creando un quadro di
certezze amministrative e finanziarie idonee ad attrarre nuove iniziative imprenditoriali e a ridurre il
gap tra il Nord e il Sud.
Dall’anno della stipula del contratto d’area ad oggi, i relativi insediamenti produttivi hanno subito
diverse vicissitudini. Il loro percorso ha visto difficoltà e rinunce: da una parte aziende che, per ritardi
burocratici o per timore di rischiare, non hanno avviato la propria attività, dall’altra, aziende che, in
periodi di forte crisi come quello sta attraversando l’intero Paese, chiudono i battenti, aumentando la
lista dei disoccupati.
Attualmente si registrano circa 45 aziende in attività e i lavoratori occupati sono in totale circa 1.400
così distribuiti:
-Lavoratori a tempo indeterminato 77%; a tempo determinato 23%; -Operai 84%; impiegati 16%
-Uomini 90%; donne 10%; -Per fasce d’età 18-29: 17%; 30-49: 75%; il restante 8% over 50
-Per provenienza: Comuni del Contratto d’area: 82%; Provincia: 11%; altre Province: 7%.
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- 20 -
Tab.1/3 - Contratto d'area di Manfredonia e 1°-2°-3° Protocolli aggiuntivi
AZIENDE IN ATTIVITA'
Monitoraggio: dicembre 2010
N.
SOCIETA'
ATTIVITA'
1
Contratto
A.C.E.M. S.r.l.
d'area
Componenti per
carrelli elevatori
2
Contratto
I.B.F. S.p.a.
d'area
Accumulatori per
trazione e
stazionari
Ubicazione
(ex Enichem)
Loc. Macchia
71030 Monte
Sant'Angelo
idem
Zona
artigianale
DI32
Manfredonia
Zona
Film plastico
industriale
Manfredonia
Loc. Macchia
71030 Monte
Vetro float
Sant'Angelo
(Zona ASI, ex
Enichem)
Confezionamento Zona porto
merce alla
industriale
rinfusa
Manfredonia
INVESTIMENTI CONTRIBUTI
Occupati
ammessi
pubblici
Occupati a tempo
a contributo
assegnati
totali
indetermi
(migliaia/€)
(migliaia/€)
nato
Occupati
in C.I.G.
2.995,45
1.962,53
2
2
0
5.112,92
3.356,96
120
108
0
756
496
14
12
0
18.489
12.563
50
50
50
98.644
70.048
199
189
0
1.818
1.083
9
9
0
3
1°
Prot.llo
GELATI
DA TOMMASINO
S.R.L.
4
1°
Prot.llo
M.D.J. FILM S.R.L.
5
1°
Prot.llo
SANGALLI VETRO
MANFREDONIA
(MANFREDONIA
VETRO s.r.l.)
6
1°
Prot.llo
SIDAP S.R.L.
7
2°
Prot.llo
Beton Costruzioni
Foggia S.r.l.
C.a.
precompresso
Zona ind.le
Manfredonia
3.030
2.172
22
22
0
8
2°
Prot.llo
Brauhuas Engel
S.a.s.
Birra
Zona ASI
Manfredonia
2.164
1.493
4
3
0
9
2°
Prot.llo
Califano srl
Albergo
ristorante
Loc. Califano
Manfredonia
5.424
3.711
57
23
0
10
2°
Prot.llo
Cooperativa Italiana
Preparazione
di Ristorazione
pasti
S.c.r.l.
Zona ASI
Monte S.
Angelo
4.135
2.262
13
13
0
11
2°
Prot.llo
Dopla SpA
Stoviglie in
plastica
per alimenti
Zona ind.le
Manfredonia
17.125
12.629
54
53
0
12
2°
Prot.llo
Forma srl
Lastre in mat.
plastico
Zona ind.le
Manfredonia
4.277
2.208
1
0
0
13
2°
Prot.llo
Giò Grafica di Vito
Francesco &C
S.a.s. (1)
Tipografia
403
299
0
0
0
14
2°
Prot.llo
Hotel del Golfo
S.r.l.
Albergo
ristorante
4.314
3.006
16
16
0
15
2°
Prot.llo
Golfetto Sangati
Macchinari
S.r.l.
pastificio
(già I.CO.MA. S.r.l.)
Zona ind.le
Manfredonia
9.388
6.530
33
16
17
16
2°
Prot.llo
IMAR s.r.l.
Carpenterie
metalliche
Zona ind.le
Manfredonia
17.031
12.100
53
51
53
17
2°
Prot.llo
Ingenia S.r.l.(2)
Mobili metallici
Zona ind.le
Manfredonia
7.193
5.412
58
58
3
Gelati industriali
di qualità
Piazza Orto
Mozzillo
Manfredonia
Loc. Sciale
delle
Rondinelle
Manfredonia
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- 21 -
Tab. 2/3 - Contratto d'area di Manfredonia e 1°-2°-3° Protocolli aggiuntivi
AZIENDE IN ATTIVITA'
Monitoraggio: dicembre 2010
N.
SOCIETA'
ATTIVITA'
Ubicazione
18
2°
Prot.llo
Inside S.r.l.
Arredi in legno
Zona ASI Monte
S. Angelo
19
2°
Prot.llo
Leone Pubblicità
S.r.l.
Articoli
serigrafati
20
2°
Prot.llo
M.F.R. S.r.l.
21
2°
Prot.llo
22
INVESTIMENTI CONTRIBUTI
Occupati
ammessi
pubblici
Occupati a tempo
a contributo
assegnati
totali
indetermi
(migliaia/€)
(migliaia/€)
nato
Occupati
in C.I.G.
22.233
15.474
123
122
107
Zona ind.le
Manfredonia
507
358
5
4
0
Pizzi e merletti
Zona ind.le
Manfredonia
4.481
3.254
4
4
0
P.S.A. Projects
Systems
Automation S.r.l.
Sistemi
automatici
Zona ind.le
Manfredonia
688
501
3
3
0
2°
Prot.llo
Rei S.r.l.(3)
Componenti
elettronici
Zona ind.le
Manfredonia
1.758
1.252
10
10
10
23
2°
Prot.llo
Rotopack
International SpA
(già Europrint)
Imballaggi
flessibili alimenti
Zona ind.le
Manfredonia
13.968
10.022
36
34
34
24
2°
Prot.llo
Sealed Air srl(3)
Imballaggi
plastica
Zona ind.le
Manfredonia
10.538
6.107
0
0
0
25
2°
Prot.llo
Smite S.r.l.
Impiantistica
Zona ind.le
elettromeccanica Manfredonia
769
551
10
7
0
26
2°
Prot.llo
SOMACIS
S.p.A.(2)
Circuiti stampati
Zona ind.le
Manfredonia
7.447
5.436
40
40
40
27
2°
Prot.llo
Tintorie Tessili
Meridionali S.r.l.
Tintura e
finissaggio
Zona ind.le
Manfredonia
3.540
2.604
17
14
0
28
2°
Prot.llo
Turismo Gargano
Investimenti S.r.l.
Albergo
ristorante
Zona ind.le
Manfredonia
21.042
14.802
110
14
0
29
2°
Prot.llo
Vetrotec Due S.r.l.
Lavorazione
vetro
Zona ind.le
Manfredonia
7.399
5.367
38
38
0
30
2°
Prot.llo
Viemmepi srl
Albergo
ristorante
Loc. Madonna
degli Angeli
Monte S. Angelo
6.174
4.436
11
1
0
31
2°
Prot.llo
Zadra Vetri
(Sangalli ) S.p.A.
Vetro
Zona ASI Monte
S. Angelo
15.369
10.373
97
97
0
32
3°
Prot.llo
Agricola De Feo
s.a.s
S.P. 73 Via del
Mare Loc. Dieci
Carri Manfredonia
7.067
3.533,5
85
5
0
33
3°
Prot.llo
BDF srl
DI50 Manfredonia
752
376
6
6
0
Località
Segagione e
Stinchitiello S.S.
lavorazione delle
89
pietre del marmo
Monte S. Angelo
1.443
721,5
10
10
0
produzione di
alimenti precotti
refrigerati
1.614
807
17
11
0
3°
34
Benfini Marmi srl
Prot.llo
35
CDM
3°
ALIMENTAZIONE
Prot.llo
srl
lavorazione e
trasformazione
di frutta ed
ortaggi
fabbricazione di
armature
metalliche per le
costruzioni
Loc. S. Pasquale,
Macchia-Monte S.
Angelo
________________________________________________________________________________________
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- 22 -
Tab. 3/3 - Contratto d'area di Manfredonia e 1°-2°-3° Protocolli aggiuntivi
AZIENDE IN ATTIVITA'
Monitoraggio: dicembre 2010
N.
SOCIETA'
ATTIVITA'
Ubicazione
INVESTIMENTI CONTRIBUTI
Occupati
ammessi
pubblici
Occupati a tempo
a contributo
assegnati
totali
indetermi
(migliaia/€)
(migliaia/€)
nato
Occupati
in C.I.G.
37
3°
Obiettivo 1 srl (1)
Prot.llo
consulenza
gestionale
ASI Manfredonia
340
170
0
0
0
38
3°
Sangalli Vetro
Prot.llo Satinato srl
lavorazione e
trasformazione
del vetro piano
S.S. 89, Km
162,250 – Monte
S. Angelo
5.741
2.870,5
7
2
0
39
3°
So.Ma.Ci.S. Spa(2)
Prot.llo
fabbricazione di
circuiti stampati
DI/46
Manfredonia
12.976
6.488
36
32
35
40
3°
Armillotta Lorenzo
Prot.llo Raffaele d.i.
alberghi e motel
con ristorante
Loc. Puntone
Rotondo, c.da
Montelli Mattinata
2.019
1.009,5
14
1
0
struttura
alberghiera
stabilimento
balneare
Loc. Acqua di
Cristo Manfredonia
913
456,5
4
4
0
3°
41
Centro Nautica srl
Prot.llo
42
3°
Relais dei
Prot.llo Normanni srl
alberghi e motel
Loc. Madonna
degli Angeli
Monte S. Angelo
4.157
2.078,5
25
2
0
43
3°
Residence Torre
Prot.llo del Porto s.n.c.
Residence
C.da Funni
Mattinata
541,71
270,85
3
2
0
358.906,08
242.215,09
1.432
1.103
349
TOTALE
(1) piccola azienda, senza dipendenti - (2) CIG a rotazione - (3) Crisi aziendali, trattative in corso
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- 23 -
QUADRO RIEPILOGATIVO DEL CONTRATTO D'AREA DI MANFREDONIA
Dicembre 2010
Protocollo
Data
sottoscri
zione
SOCIETA'
partecipanti
INVEST.TI
ammessi a
contributo
(migliaia/€)
CONTRI
BUTI
pubblici
assegnati
(CIPE)
(migliaia/€)
Risorse
pubbli
che
erogate
(migliaia/€)
Risorse spese
(migliaia/€)
Pubbliche
Private
Totale
Occupati attuali
SOCIETA'
IN ATTIVITA'
Contratto
d'Area
04.03.1998
7
32.226
21.174
21.174,15
21.174
11.052
32.226
122
2
1° Protocollo
Aggiuntivo
12.11.1998
8
135.639
94.826
92.075
86.042
48.554
135.815
272
4
2° Protocollo
Aggiuntivo
19.03.1999
66
534.811
368.285
183.609
169.495
106.974
276.469
816
25
35
Industria
e servizi
114.859
54.904
13.254
13.254
21.063
34.317
176
8
12
Turismo
78.056
36.749
4.448
4.449
6.775
11.223
46
4
128
895.591
575.938
314.560
294.414
194.419
490.050
1.432
43
32.842
32.842
21.642
///
///
///
///
Stato
avanzamento
35%
928.433
608.780
318.566
294.414
194.419
490.050
1.432
3° Protocollo
Aggiuntivo
2° modulo
27.07.2006
Totale
Investim.
Produttivi
3 Protocollo
Aggiuntivo
07.11.2005
14.12.2007
1° e 3°
Modulo
Infrastrutture
Totale
Infrastrutture
11
Interventi
Totale
complessivo
35
________________________________________________________________________________________
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- 24 -
5.2 I risultati, le prospettive
Il Contratto d‘area ha permesso di realizzare, nel nostro territorio, investimenti per circa 500
milioni di euro che hanno dato vita a più di quaranta nuove realtà aziendali, di piccole e medie
dimensioni, in parte delocalizzate dal Nord e in parte espressione dell’imprenditoria locale, che
procurano lavoro a più di 1.400 addetti, in maggioranza giovani, oltre l’indotto.
Se si guarda alla pura realtà dei dati, si può convenire che il Contratto d’area ha dimostrato di essere
un indubbio strumento di attrazione di investimenti che ha consentito di conseguire la finalità
principale: far fronte alla grave crisi occupazionale conseguente alla chiusura dello stabilimento
Enichem. Si è superato, infatti, il numero di occupati che lavoravano nello stabilimento chimico.
Occorre sottolineare, però, che se da un lato le imprese insediate hanno ottenuto gli incentivi
economici, dall’altro hanno incontrato serie difficoltà logistiche per le carenze legate ai ritardi nella
realizzazione delle infrastrutture che rappresentano un problema da risolvere al più presto, con la
massima urgenza. Gli imprenditori hanno investito nel nostro territorio contando sull’efficienza delle
infrastrutture che, però, non si sono rivelate all’altezza delle loro aspettative.
Ciò vale sia per i ritardi accumulati nella realizzazione degli impianti a completamento delle
infrastrutture a servizio della zona industriale di Manfredonia, sia per il mancato raccordo ferroviario
nell’agglomerato ASI (ex Enichem) e per la precarietà del porto che presenta, per di pi più, costi non
competitivi con altri scali concorrenti.
Nel confronto con uguali strumenti della programmazione negoziata, attuati in altri territori,
il Contratto d’Area di Manfredonia si posiziona al primo posto in Italia sia in termini di numerosità
delle iniziative imprenditoriali agevolate, sia in termini di investimenti ammessi a contributo. (Vedi
Tabella 1 Allegata)
Anche se il numero di lavoratori assunti in questi anni dalle aziende del Contratto d’area è stato
inferiore a quello previsto, se non vi fosse stato il Contratto d’area non avremmo arginato, seppur
parzialmente, il fenomeno di una nuova, dolorosa emigrazione. Avremmo avuto maggiore
disoccupazione e maggiore emigrazione di giovani.
È opportuno, inoltre, per una valutazione obiettiva degli esiti e del valore del Contratto d’area,
collocarlo nel contesto socio-economico con cui interagisce.
Come si legge nel “Rapporto Svimez sull’economia del Mezzogiorno 2010”, il Sud è in piena
recessione e da otto anni cresce meno del Centro-Nord: il PIL nel 2009 è tornato ai livelli di dieci anni
fa, a causa di un impatto negativo - generato dalla crisi economica - che ha colpito tutti i settori. Il
tasso di disoccupazione sfiora il 24% mentre la disoccupazione giovanile raggiunge il 36%. Nel 2009
il PIL del Sud è calato del 4,5%, un valore ancora più basso del -1,5% registrato nel 2008.
Il PIL per abitante è pari a 17.317 euro, il 58,8% del Centro-Nord (29.449 euro). A livello settoriale
nel 2009 anche l'agricoltura meridionale è stata investita dalla crisi, con un crollo del valore aggiunto
del 5%, contro il -1,9% del Centro-Nord.
A fare le spese maggiori della crisi è l'industria, con un crollo del valore aggiunto industriale nel 2009
del 15,8%, mentre le produzioni manifatturiere hanno segnato un calo del 16,6%. In questa situazione,
secondo Svimez, che rilancia il tema della fiscalità di vantaggio, l'industria del Sud è a “rischio
estinzione”: dal 2008 al 2009 l'industria manifatturiera del Sud ha perso oltre 100mila posti di lavoro,
di cui 61mila soltanto lo scorso anno. In questo modo il gap dell'industria meridionale con il CentroNord e il resto dell'Europa si è ulteriormente aggravato.
Svimez sostiene che due sono le cause principali dell'andamento recessivo: investimenti che
rallentano, famiglie che non consumano. Queste ultime, infatti, hanno ridotto al Sud la spesa del 2,6%
contro l'1,6% del Centro-Nord. Mentre gli investimenti industriali sono crollati del 9,6% nel 2009,
dopo la flessione (-3,7%) del 2008.
Tra il 1990 e il 2009 circa 2 milioni 385mila persone hanno abbandonato il Mezzogiorno. E “la vera
America”, per i meridionali, resta il Centro-Nord, dove si dirigono 9 emigranti su 10. Solo uno su
dieci si trasferisce all'estero: in valori assoluti, dal 1996 al 2007, parliamo di 242mila persone, di cui
oltre 13mila laureati. Nel 2009, 114mila persone si sono trasferite dal Sud al Nord, 8mila in meno
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“Il Contratto d’area: i risultati, le prospettive”
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rispetto al 2008. In crescita invece i trasferimenti in direzione opposta, da Nord a Sud, arrivati nel
2009 a 55mila unità (erano 50mila l'anno precedente).
I numeri della crisi ci dicono che in Italia attualmente vi sono:
 2 milioni di disoccupati
 1,026 miliardi di ore di cassa integrazione nel periodo gennaio-ottobre 2010
 Il ricorso alla CIG è aumentato del 44% rispetto allo stesso periodo del 2009 (712 milioni di ore)
 In particolare, sono aumentate più di due volte e mezzo le ore di CIGS e quasi quadruplicate
quelle della cassa in deroga
Proviamo a fare una proiezione: 1,026 miliardi di ore di CIG fino ad ottobre rappresentano una media
di poco più di 100 milioni di ore al mese.
Se tale media fosse costante, a fine anno si superebbero 1,2 miliardi di ore di CIG.
Dividendole per il “monte ore” di 1.760 per ciascun lavoratore nel 2010, si giunge ad una stima di
circa 700 mila persone rimaste fuori dalla produzione per un anno intero a tempo pieno (turni di otto
ore).
Di fronte a questo preoccupante quadro economico, nel quale operano anche le imprese insediate
nell’ambito Contratto d’area, al di là di opinioni dettate da scarsa informazione, si può concordare sul
fatto che i casi di crisi aziendali riguardano tutte le aziende manifatturiere a livello meridionale,
nazionale ed europeo, a causa della recessione che ha colpito l’economia dei Paesi industrializzati.
I casi di insuccesso che hanno interessato le 128 iniziative imprenditoriali, ammesse al
finanziamento con i diversi protocolli del Contratto d’area, hanno riguardato fallimenti o chiusure,
“soltanto” per 20 aziende (15%).
Le rinunce di 53 aziende (41,5%), che non hanno avviato l’attività, sono dovute, in alcuni casi,
all’illusione di poter ottenere con facilità finanziamenti pubblici.
Le revoche dei contributi hanno riguardato 12 aziende (9 %).
È necessario aver ben presente che il Contratto d’area è uno strumento di programmazione che non
può e non deve essere considerato un punto d’arrivo dello sviluppo locale. Esso è, al contrario, un
punto di partenza di un nuovo modello di sviluppo che, superando le vecchie logiche dell’intervento
dall’alto dello Stato, raggiunge la propria finalità se attiva energie locali per una crescita economica
autopropulsiva.
Le nuove sfide della competitività globale, infatti, si rivolgono sempre più anche sui territori, di
medio-piccole dimensioni come il nostro, e impongono la trasformazione sia dei sistemi produttivi,
sia dei sistemi di governo locale.
Si pone, dunque, anche per noi, il problema di una nuova competitività territoriale basata sulle
competenze e sulle particolarità specifiche del territorio: le differenze territoriali diventano punti di
forza di un’area che sia in grado di mettere in rete, di cooperare e di sviluppare sinergie con i sistemi
urbani che ne fanno parte. La logica delle reti sia a livello di sistema produttivo, sia di sistema urbano
chiama in causa l’evoluzione degli strumenti di governo locale dell’economia.
All’innovazione organizzativa a livello d’impresa devono corrispondere innovazioni istituzionali
a livello di politiche locali che, al di là delle riforme del sistema di governo in senso
federalista/localista, significa privilegiare tutte le forme di alleanze dal basso e tutte le forme di
approcci strategici alle politiche locali.
Sarebbe un errore pensare che soltanto gli attori “locali” debbano partecipare all’elaborazione di una
visione strategica d’area: una delle prime funzioni del marketing territoriale deve essere quella di
promuovere il territorio nei confronti delle imprese che già vi operano in modo da aumentare la
coesione interna. Per questi motivi anche il completamento delle infrastrutture a servizio degli
insediamenti industriali diviene questione indifferibile e imprescindibile.
Il progetto di Laboratorio per l’Innovazione e per lo Sviluppo del Territorio, promosso dal
Comune di Manfredonia, che sarà attivo in breve tempo, va nella direzione di questo nuovo percorso
di sviluppo condiviso e partecipato con un deciso sforzo innovativo proprio dell’ente che rappresenta
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gli interessi generali e, dunque, anche del sistema delle imprese. Il nostro proposito, perciò, è di porre
in essere politiche a favore dell’innovazione e della natalità imprenditoriale che consideriamo un
fondamentale elemento per promuovere lo sviluppo socio economico a livello locale.
A questo scenario devono essere rapportate le iniziative che direttamente o indirettamente intendiamo
realizzare per contribuire ad una migliore produzione e diffusione di conoscenze e di competenze,
favorendo in tal modo innovazione e creazione d’impresa.
Per il reperimento delle risorse necessarie al completamento delle infrastrutture ed allo sviluppo
locale, ci proponiamo di sostenere, nei confronti del governo, la necessità che le risorse rese
disponibili a seguito di rinuncia delle imprese ovvero di provvedimenti di revoca, siano utilizzate in
favore dei territori, cui erano assegnate, per sostenere la crescita economica e l’occupazione.
La richiesta di riutilizzo dei finanziamenti, già a suo tempo stanziati, ha solide motivazioni e riafferma
il principio delle leggi, poste a base della programmazione negoziata, e dunque dei Patti territoriali e
dei Contratti d'area, in quanto diretta alla realizzazione di un piano per favorire la nascita di una
strategia di sviluppo territoriale, condivisa da tutti gli attori locali, nella consapevolezza che la crescita
del territorio dipende dalla capacità delle istituzioni, degli operatori economici e della collettività di
mobilitare risorse locali ed esterne e di indirizzarle allo sviluppo sostenibile.
La proposta che formuliamo è diretta, dunque, ad individuare le linee strategiche di sviluppo del
territorio in un’ottica di sistema locale per la costruzione, insieme a tutti gli attori territoriali, le
premesse per un piano strategico per il nostro comprensorio.
Enti ed istituzioni pubbliche e private, rappresentanti del mondo economico, della società civile
sono chiamati ad una riflessione collettiva che miri a definire la visione dello sviluppo locale, gli
obiettivi strategici e programmatici, i programmi ed i progetti. Lo sviluppo di una governance locale,
vale a dire di un insieme di regole condivise, è infatti l’elemento chiave per consentire al sistema
un’adeguata crescita, intesa come un processo continuo garantito dal contributo di tutti gli attori.
Per individuare le strategie di sviluppo locale in un orizzonte temporale di medio periodo occorre
realizzare due analisi complementari: 1) l’analisi del posizionamento competitivo dell’area in
riferimento agli scenari esterni e ai fattori di sviluppo interno del sistema locale; 2) l’individuazione
e la definizione delle linee di sviluppo dell’area a partire dai punti di forza e di debolezza e dalla
domanda di politiche emersa dai principali soggetti socioeconomici locali.
Settori d’intervento:
- governance territoriale (individuazione e applicazione di adeguati modelli di governance,
anche tra quelli suggeriti dalle istituzioni europee)
- imprese (infrastrutture immateriali, sviluppo e internazionalizzazione; sostegni finanziari e
tutoring; promozione di nuove imprese,)
- cultura e turismo sostenibile (con adeguati servizi e strutture di gestione sostenibile delle
destinazioni, integrazione dell'aspetto "sostenibilità" da parte delle aziende e sensibilizzazione
dei turisti in merito a tale aspetto)
- ambiente (salvaguardia e tutela del territorio; gestione del ciclo dei rifiuti tra recupero,
trasformazione e riutilizzo; varie e correlate)
energia rinnovabile (risparmio energetico, ricerca nuove fonti, nuovi impianti)
- sviluppo urbano (salute delle persone, rispetto delle tradizioni e dell’ambiente competitivo)
- formazione professionale (inserimento nel mercato del lavoro, mantenimento occupazionale,
acquisizione di nuove competenze e professionalità).
Soltanto se realizzeremo questi progetti il Contratto d’area potrà divenire il punto di partenza di
una nuova fase di sviluppo del nostro territorio. Noi faremo tutto il possibile affinché lo diventi.
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ALLEGATO
LE FONTI NORMATIVE
1. Natura del Contratto d’Area
Il Contratto d’Area, disciplinato dalla legge 23 dicembre 1996 n. 662, è uno strumento negoziale con
la finalità specifica di recuperare, bonificare e riconvertire la produzione di vaste aree industriali
dimesse, attraverso la promozione di nuove attività produttive e la riqualificazione e rioccupazione del
maggior numero di lavoratori espulsi dai processi di ristrutturazione e di dismissione aziendale.
E’ stata la delibera CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) del 21 marzo
1997 a regolamentare l’applicazione del Contratto d’Area, definito “espressione del partenariato
sociale” ed indicato come “lo strumento operativo funzionale alla realizzazione di un ambiente
economico favorevole all’attivazione di nuove iniziative imprenditoriali e alla creazione di nuova
occupazione nei settori dell’industria, agroindustria, servizi e turismo, attraverso condizioni di
massima flessibilità amministrativa ed in presenza di investimenti qualificati da validità tecnica,
economica e finanziaria, nonché di relazioni sindacali e di condizioni di accesso al credito
particolarmente favorevoli”.
Il Contratto d’Area doveva indicare: gli obiettivi inerenti la realizzazione delle nuove iniziative
imprenditoriali e gli eventuali interventi infrastrutturali funzionalmente connessi alla realizzazione ed
allo sviluppo delle iniziative stesse; le attività e gli interventi da realizzare, con l’indicazione dei
soggetti attuatori, dei tempi e delle modalità di attuazione; il Responsabile Unico dell’attuazione e del
coordinamento delle attività e degli interventi; i costi e le risorse finanziarie occorrenti per i diversi
interventi a valere sulle specifiche somme destinate al C.I.P.E., su altre risorse pubbliche nei limiti
previsti dalle normative di settore, nonché di quelle reperite tramite finanziamenti privati.
2. Requisiti per l’attivazione
L’attivazione del Contratto d’Area poteva avvenire solo in presenza della disponibilità di aree
attrezzate per insediamenti produttivi (le aree dovevano essere discretamente dotate di infrastrutture
già pronte per l’utilizzo o facilmente attivabili); progetti di investimento per una pluralità di nuove
iniziative imprenditoriali nei settori dell’industria, agro industria, servizi e turismo che accrescessero
in modo significativo il patrimonio produttivo dell’area interessata e dell’intera Regione; un soggetto
intermediario che avesse i requisiti per attivare Sovvenzioni Globali da parte dell’Unione Europea.
Accertata la presenza di tali requisiti, il contratto d’area veniva attivato entro 60 giorni.
3. Obiettivi del Contratto d’Area
Il Contratto d’Area mirava a realizzare programmi d’inserimento lavorativo dei giovani, pari
opportunità, formazione, inserimento di disoccupati di lunga durata, cassintegrati e lavoratori in
mobilità, accordi sindacali finalizzati a favorire l’avvio di nuove attività produttive con effetti di
crescita occupazionale.
4. Soggetti promotori e sottoscrittori
Il Contratto d’Area prevedeva come possibili soggetti promotori le rappresentanze dei lavoratori e dei
datori di lavoro di una determinata area che avrebbero poi dovuto comunicarne l’iniziativa alle regioni
interessate.
Il Contratto veniva sottoscritto dalle amministrazioni statali e regionali interessate; dagli enti locali
territorialmente competenti; dai rappresentanti dei lavoratori e dai datori di lavoro; dai soggetti
imprenditoriali titolari dei progetti d’investimento proposti; dai soggetti intermediari attuatori di
sovvenzioni globali da parte della U.E. Poteva altresì essere sottoscritto da enti pubblici, anche
economici, da società a partecipazione pubblica e da banche o altri operatori finanziari.
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5. Soggetti beneficiari
Per la realizzazione di iniziative imprenditoriali erano ammesse alle agevolazioni le imprese che
svolgessero attività estrattive e manifatturiere (ivi comprese quelle agroindustriali), di costruzione e
produzione di energia elettrica, di vapore e di acqua calda, le imprese di servizi e quelle turistiche.
Tali aziende potevano essere di piccole, medie o grandi dimensioni e dovevano già essere iscritte nel
Registro delle Imprese, ad eccezione delle ditte individuali non ancora operanti ma in possesso della
partita Iva: per questi ultimi soggetti l’iscrizione doveva avvenire entro e non oltre la trasmissione
della documentazione finale di spesa.
Per la realizzazione di iniziative infrastrutturali erano ammesse alle agevolazioni le Amministrazioni
dello Stato, gli enti pubblici, compresi quelli economici, gli enti e le amministrazioni locali, loro
associazioni e consorzi, nonché gli altri organismi di diritto pubblico.
6. Il responsabile Unico
Sempre nella delibera CIPE è stata definita la figura del responsabile Unico del Contratto d’Area,
individuato tra i soggetti pubblici firmatari dell’accordo.
Il responsabile Unico ha il compito di coordinare l’attività dei responsabili delle singole attività e degli
interventi programmati, assumendosi l’impegno ad emanare i provvedimenti necessari ad impedire il
verificarsi di ritardi nell’esecuzione dei progetti.
Il responsabile Unico si avvale di un ufficio tecnico con la funzione di referente unitario per le
imprese, relativamente agli adempimenti amministrativi e tecnici necessari.
Nell’attuazione del Contratto d’Area, il soggetto responsabile è chiamato a svolgere determinate
funzioni articolate in due tipologie di attività:
1. Attività operativa: rappresentanza degli interessi dei soggetti sottoscrittori del contratto;
assunzione di iniziative per lo snellimento delle procedure burocratiche; funzione di arbitrato nei casi
di divergenze tra soggetti attuatori delle attività; assunzione di iniziative nell’ipotesi di ritardi o
inadempienze; richiesta al M.S.E. per la revoca delle agevolazione concesse; attività di promozione
del territorio e diffusione delle opportunità; controllo dell’aderenza allo strumento negoziale delle
nuove iniziative da finanziarie a seguito di rimodulazione delle risorse.
2. Attività di gestione delle risorse finanziarie: erogazione delle agevolazioni, tramite istituto
convenzionato, in favore dei soggetti beneficiari; controllo finanziario dei contributi erogati ai soggetti
beneficiari delle agevolazioni; rendicontazione delle spese sostenute a valere sul contributo globale;
avviamento delle procedure tese al recupero delle risorse assegnate ai beneficiari e da questi non
utilizzate entro i termini previsti o utilizzate non in conformità al progetto ammesso all’agevolazione.
Il responsabile Unico presenta al Ministero dello Sviluppo Economico (ex Ministero del Bilancio e
della Programmazione Economica) una relazione semestrale sullo stato di attuazione del contratto
evidenziando i risultati e le azioni di verifica e monitoraggio svolte1. Nella relazione sono indicati i
progetti non attivabili o non completabili ed è conseguentemente dichiarata la disponibilità delle
risorse non utilizzate, ove derivanti dalle somme destinate al C.I.P.E.
Il Responsabile Unico si occupa anche di tutta la documentazione da presentare alla Cassa Depositi e
Prestiti per l’erogazione delle quote del finanziamento concesso. Egli deve, inoltre, assicurare che la
realizzazione delle funzioni sia ispirata a principi di correttezza amministrativa e professionale.
1
Si segnala che, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 10 Aprile 2001 (art.2, punto 2, lettera a), è
stato disposto il trasferimento in via anticipata, a partire dal 1° giugno 2001, della competenza per gli interventi
relativi ai Contratti d’area e agli altri strumenti della Programmazione Negoziata dal Ministero del Tesoro,
Bilancio e Programmazione Economica, ora Ministero dell’Economia e delle Finanze, al Ministero
dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato, ora Ministero dello Sviluppo Economico..
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7. Gli strumenti normativi
Il Contratto d’Area ha dato luogo a successivi protocolli aggiuntivi in relazione a ulteriori iniziative
d’investimento, da assoggettare agli accertamenti dei requisiti sopra definiti.
Le risorse finanziarie utilizzate per il Contratto d’Area sono state di provenienza del CIPE (legge 488
del 1992) e dei fondi comunitari della Sovvenzione Globale.
La Sovvenzione Globale è uno strumento di cofinanziamento introdotto dalla Comunità Europea nel
quale sono state definite le misure pluriennali da adottare e le relative richieste di finanziamento
derivanti da un Quadro Comunitario di Sostegno (QCS).
Tale strumento normativo doveva essere cofinanziato dallo Stato membro per il 30% e dai privati che
dovevano investire nel progetto almeno il 30% del proprio capitale.
Gli incentivi sono stati erogati sotto forma di contributo in conto capitale e a fondo perduto in base
all’intensità massima di aiuto prevista dall’Unione Europea per dimensione d’impresa e localizzazione
dell’unità produttiva.
L’eventuale anticipazione dell’erogazione del contributo comunitario è avvenuta in base allo stato
d’avanzamento dei lavori, fino ad un massimo del 30% del contributo concesso, in connessione al
dimostrato preventivo impegno nella realizzazione del progetto. Il finanziamento è stato erogato in
tranche di numero proporzionale al tempo di realizzazione dell’iniziativa (una tranche ogni dodici
mesi).
8. Le procedure di attivazione
L’iter procedurale di ogni Contratto d’Area è stato suddiviso nelle seguenti fasi: attivazione,
istruttoria, approvazione, sottoscrizione, erogazione.
A differenza di quanto non avvenga per i patti territoriali, le condizioni di attivazione sono legate allo
status dell’area dichiarata di crisi. Di conseguenza la fase iniziale di preparazione di un Contratto
d’Area, è spesso avvenuta sulla base di accordi tra sindacati e Governo. Le aree di crisi sono state
fissate sulla base di leggi ad hoc ed il numero di Contratti d’Area da attivare è stato oggetto di serrati
dibattiti tra le parti sociali e l’esecutivo.
Nella fase di attivazione del Contratto d’Area, il comitato di coordinamento delle iniziative per
l’occupazione, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha provveduto al
coordinamento ed al coinvolgimento delle Amministrazioni Statali interessate alla stipula del
Contratto d’Area, nonché all’esistenza in favore dei soggetti sottoscrittori nel reperimento degli
elementi utili a documentare i predetti requisiti e nella fase preparatoria della sottoscrizione del
Contratto.
I progetti d’investimento per la cui realizzazione fosse previsto l’utilizzo delle specifiche somme
destinate dal C.I.P.E. ai Contratti d’Area, dovevano essere istruiti sulla base delle modalità e dei criteri
di cui al decreto del Ministero dell’Industria del 20/10/1995 n. 527 da uno dei soggetti convenzionati
col Ministero del Bilancio e della Programmazione Economica (attuale Ministero dell’economia e
delle finanze) selezionato mediante gara. Per gli investimenti che prevedevano il ricorso ad altre
risorse pubbliche, nazionali e comunitarie, i progetti dovevano essere stati positivamente istruiti
secondo le modalità e i criteri previsti dalle rispettive norme di incentivazione e attuazione.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, accertata la sussistenza dei requisiti per l’attivazione e
delle risorse finanziarie occorrenti a valere sulle somme destinate dal C.I.P.E. ai Contratti d’Area, ha
approvato il Contratto d’Area mediante sottoscrizione e ha comunicato l’esito degli accertamenti ai
soggetti promotori (questa competenza è ora passata al Ministero delle Attività Produttive).
Come già accennato, il Contratto è stipulato dai soggetti sottoscrittori entro 60 gg. dall’accertamento
della sussistenza dei requisiti.
Il Responsabile Unico ha trasmesso alla Cassa Depositi e Prestiti, a seguito della sottoscrizione del
Contratto d’Area e degli eventuali protocolli aggiuntivi, l’elenco degli interventi previsti con
l’indicazione delle risorse pubbliche occorrenti per ciascuno di essi a valere sulle specifiche somme
destinate dal C.I.P.E., congiuntamente alla documentazione finale relativa alle rispettive istruttorie.
Sono a carico delle medesime somme gli oneri per le convenzioni stipulate dal Ministero del Bilancio
e della Programmazione Economica. La CDP, entro 30 gg. dalla ricezione, dispone in favore dei
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soggetti titolari dei progetti d’investimento l’erogazione degli importi dovuti, secondo modalità
stabilite con decreto del Ministero del Tesoro, da adottare entro 30 gg dalla data di entrata in vigore
della presente delibera.
La legge 17/03/1999 n. 144, recante misure di sostegno allo sviluppo e all’occupazione e dando
applicazione ad una serie di interventi concordati con le parti sociali nel Patto Sociale per lo Sviluppo
e l’Occupazione sottoscritto dal Governo alla fine del 1998, e noto come Patto di Natale, introduce in
materia di programmazione negoziata una disposizione per la quale i finanziamenti vengono assegnati
direttamente al Responsabile Unico del Contratto d’Area. L’art. 43 della legge n. 144 del 1999 ai
commi 2 e 3 ha infatti modificato la legge 662 del 1996 nell’art. 2, comma 207, disponendo che le
somme destinate dal C.I.P.E. ai Contratti d’Area, fossero trasferite con decreto del Ministero del
Tesoro al Responsabile Unico, che provvede direttamente ad assegnarli ai soggetti beneficiari sulla
base dello stato di avanzamento dei lavori.
9. Le fonti di finanziamento
Oltre alla Legge 488/92 vi sono state altre due fonti di finanziamento che potevano essere utilizzate
dalle imprese che aderivano ad un Contratto d’Area: Sovvenzione Globale; Fondi CIPE.
9.1 Le leggi 488/92 e 341/95
Le gravi carenze e le critiche alla politica di incentivazione industriale del Meridione, attuata anche
grazie all’intervento straordinario nel Mezzogiorno, hanno condotto a una modificazione profonda,
nella prima metà degli anni ‘90, della struttura di incentivazione finanziaria degli investimenti.
Nei primi mesi del 1996 divenne operativo il nuovo sistema ordinario di agevolazione degli
investimenti che subentrò al regime di intervento straordinario (legge 64/86). Tale sistema si fondava
su due strumenti normativi: la legge 488/92 e la legge 341/95.
La svolta è stata attuata con la legge n. 488 del 1992, la quale sopprime il Dipartimento per gli
interventi straordinari nel Mezzogiorno e l’Agenzia per la Promozione dello Sviluppo del
Mezzogiorno. L’attribuzione degli incentivi nelle aree depresse fu disciplinata a livello nazionale. La
norma operava in tutte le aree depresse del Paese pertanto non solo nel Mezzogiorno ma anche nel
Centro-Nord. La legge 488 del ‘92 è stata tra i principali strumenti di agevolazione delle imprese in
forma automatica. Essa ha posto fine all’intervento straordinario nel Mezzogiorno e ha aperto una
nuova prospettiva alle imprese che intendessero usufruire di agevolazioni agli investimenti. La legge
concesse incentivi calcolando la quota di agevolazione in equivalente sovvenzione netta (ESN) o
equivalente sovvenzione lorda (ESL) e commisurati alla localizzazione e dimensione di impresa.
L’importo della Sovvenzione fu reso disponibile in tre quote annuali rivalutate. Le agevolazioni sono
consistite in contributi in conto capitale cofinanziati dai fondi strutturali dell’unione europea (FESR) e
da fondi statali; il finanziamento era a fondo perduto e la dotazione complessiva dei fondi da erogare e
la ripartizione di essi tra le diverse regioni beneficiarie era stabilita, per ogni bando, dal CIPE.
La dimensione aziendale è stata molto importante per determinare la misura dell’agevolazione che
venne concessa in termini di quota rispetto all’investimento che si intendeva effettuare. Le
agevolazioni potevano essere concesse a coloro che proponevano i seguenti investimenti: costruzione
di un nuovo impianto produttivo; ampliamento orizzontale o ampliamento verticale;
ammodernamento; ristrutturazione; riconversione; riattivazione; trasferimento.
Il finanziamento copriva le spese di acquisto o di costruzione di immobilizzazioni, le spese che
riguardavano la progettazione e la direzione del lavori, l’acquisto del suolo aziendale, la opere murarie
e le infrastrutture specifiche, i macchinari e le attrezzature, i programmi informati, i brevetti
concernenti le nuove tecnologie.
Il Ministero dell’Industria ha elaborato graduatorie regionali di progetti economicamente validi.
I contributi sono stati concessi ai progetti tecnicamente ammissibili e inseriti in graduatorie in ordine
decrescente fino all’esaurimento delle risorse. Quindi non tutte le domande tecnicamente ammissibili
sono state accolte. Come contropartita veniva offerto un quadro certo per i tempi, le procedure e l’esito
delle richieste formulate. La procedura di accesso ha visto le banche attivamente coinvolte nel
processo di valutazione ed erogazione delle agevolazioni. L’impresa quindi doveva elaborare un vero
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e proprio business plan in base al quale la banca concessionaria doveva valutare l’ammissibilità
dell’iniziativa ed entro tre mesi dal termine ultimo di presentazione delle domande, formulava un
giudizio finale sull’iniziativa stessa e sui promotori. Il Ministero dell’Industria, sulla base delle
istruttorie bancarie ed entro quattro mesi dal termine ultimo di presentazione delle domande doveva
formare le graduatorie regionali sulla base di quattro indicatori: valore del capitale proprio investito
nell’iniziativa rispetto all’investimento complessivo; numero degli occupati attivati dall’iniziativa
rispetto all’investimento collettivo; valore dell’agevolazione massima ammissibile rispetto a quella
richiesta; indicatore delle priorità regionali.
Al contributo all’investimento si aggiungevano altri aiuti alla gestione: contributi in conto interessi sui
prestiti; esenzioni fiscali, sgravi contributivi; agevolazioni tariffarie sui trasporti; quote riservate di
commesse pubbliche.
L’accesso ai finanziamenti non era soggetto ad alcun vincolo di bilancio; la sussistenza delle
condizioni d’ammissibilità al contributo al credito agevolato determinava automaticamente il diritto
all’agevolazione. Le semplificazioni che la Legge 488/92 ha introdotto per uniformarsi alle regole di
trasparenza imposte dalla commissione europea, sono state: aver sostituito alla precedente molteplicità
delle misure d’incentivo un’unica misura, costituita da un contributo determinato in percentuale delle
spese d’investimento; il calcolo del contributo al lordo o al netto delle imposte sui redditi d’impresa,
applicando il concetto di equivalente sovvenzione lorda o equivalente sovvenzione netta.
Novità ancora più rilevante rispetto al vecchio sistema è stato che i contributi sono stati concessi nel
limite delle disponibilità finanziarie; queste erano definite nel loro ammontare complessivo e nella
loro ripartizione regionale con cadenza prima annuale e, dal 1998, semestrale.
La legge 341/95 è stata ispirata a criteri di automaticità e rapidità d’erogazione e ha consentito alle
imprese di avere certezza dell’accesso ai contributi entro venti giorni dalla presentazione della
domanda e di avere certezza dell’incasso del contributo in quanto l’agevolazione era corrisposta a
compensazione con i debiti fiscali. Le imprese avevano 18 mesi di tempo per completare
l’investimento e pagare l’importo della relativa spesa.
La legge in ogni modo non prevedeva l’assegnazione automatica degli incentivi, ma prevedeva una
certa valutazione degli indicatori economici al fine di redigere la graduatoria dei beneficiari. La
normativa prevedeva inoltre la stesura di un business plan completo per le domande relative ad
investimenti superiori a 3 miliardi di lire.
La stessa Legge 341 ha introdotto un fondo di garanzia sui crediti bancari. Il fondo era volto a
migliorare la struttura finanziaria delle piccole e medie imprese operanti nelle regioni meridionali;
concedeva contributi in conto interessi per operazioni di consolidamento dei debiti a breve termine
verso banche e prestava garanzie sulle medesime operazioni, nonché sui prestiti partecipativi o sulle
acquisizioni di partecipazioni. I finanziamenti di consolidamento venivano concessi solo a imprese
economicamente sane identificate sulla base di ratios finanziari e avevano una durata non inferiore ai
sei anni.
Gli interventi del fondo di garanzia della Legge 341 si riferivano ad operazioni di consolidamento a
medio-lungo termine dei debiti a breve, ai prestiti partecipativi e alle acquisizioni di partecipazioni
destinate alle piccole e medie imprese localizzate nelle regioni rientranti negli obiettivi stabiliti
dall’UE.
9.2 La Sovvenzione Globale
La Sovvenzione Globale è uno strumento utilizzato dall’Unione Europea per finanziare iniziative di
sviluppo locale legate alla programmazione del Fondo Sociale Europeo 2007-2013. In esso vengono
definite le misure pluriennali da adottare e le relative richieste di finanziamento derivanti da un
Quadro Comunitario di Sostegno (QCS). Si tratta di uno strumento d’intervento innovativo rispetto al
finanziamento strutturale tradizionale, creato per superare i numerosi intralci burocratici che a livello
nazionale rallentano la procedura di finanziamento.
La Sovvenzione Globale è dunque uno strumento innovativo che sperimenta forme di partecipazione
locale tra operatori economici e sociali, coinvolgendoli nella realizzazione degli interventi; rappresenta
perciò lo strumento con cui rispondere ai bisogni sociali del territorio e delle comunità locali. Le
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“Il Contratto d’area: i risultati, le prospettive”
Dicembre 2010
- 32 -
Sovvenzioni Globali sono concesse per il tramite d’intermediari delegati dallo Stato, di concerto con la
commissione, dotati di garanzie di solvibilità e con adeguata capacità amministrativa per gestire gli
interventi previsti dalla commissione.
Le Sovvenzioni sono oggetto di una convenzione tra la Commissione e l’intermediario, in accordo
con lo Stato membro. Per l’assegnazione dei fondi si segue la seguente procedura: dapprima la
commissione individua alcune aree d’intervento, decide gli stanziamenti da erogare ed affida tale
compito ad un intermediario finanziario, infine l’intermediario gestisce i fondi a sua disposizione in
progetti da sviluppare nei settori interessati. Gli obiettivi che si vogliono perseguire con tali
sovvenzioni riguardano principalmente: la creazione di posti di lavoro, la valorizzazione delle risorse
locali, l’adeguamento dell’offerta di servizi alla domanda delle piccole e medie imprese.
Rispetto ad altre forme di finanziamento, la Sovvenzione Globale comporta una serie di benefici quali
l’efficienza specifica a livello territoriale; l’unicità di metodo d’intervento; il monitoraggio costante e
omogeneo; l’accelerazione dei tempi di realizzo e lo snellimento nelle procedure.
Questo strumento dev’essere cofinanziato dallo Stato membro in una percentuale del 30% e dai privati
che devono investire nel progetto almeno il 30% del capitale proprio. Gli incentivi della Sovvenzione
Globale sono erogati sottoforma di contributo in conto capitale e a fondo perduto, in misura
dell’intensità massima di aiuto previsto dall’UE per dimensione di impresa e localizzazione dell’unità
produttiva.
Il finanziamento è erogato in tranche di numero proporzionale al tempo di realizzazione dell’iniziativa.
Questo significa che le imprese ammesse al finanziamento devono in ogni modo anticiparlo in termini
di cassa, avviando effettivamente il progetto per il quale hanno ricevuto l’incentivazione oltre ad aver
investito capitale proprio per un minimo del 30% del valore del progetto stesso.
9.3 I fondi CIPE
I Fondi CIPE hanno costituito il finanziamento proprio, anche se non unico, del Contratto d’Area. Il
Contratto d’Area ha introdotto un nuovo meccanismo di erogazione delle agevolazioni non sostitutivo
di quelle già operanti, come la Legge 488/92, ma, a regime, migliorativo grazie alle anticipazioni delle
risorse da parte della Cassa Depositi e Prestiti dopo una approfondita istruttoria tecnica.
L’erogazione dei fondi doveva avvenire in tranche secondo il criterio della competenza o secondo lo
stato d’avanzamento dei lavori, attraverso la Cassa Depositi e Prestiti, dietro presentazione da parte del
Responsabile Unico2 dell’elenco degli interventi previsti dal Contratto e dai protocolli aggiuntivi, con
l’indicazione delle risorse pubbliche occorrenti per ciascuno di essi a valere sulle specifiche somme
destinate dal CIPE, e con i risultati e la documentazione relativi alle istruttorie.
Le modalità di erogazione dei contributi, che erano in conto capitale e a fondo perduto, ai soggetti
beneficiari e ai soggetti attuatori, sono state stabilite dal Decreto del Ministero delle Attività
Produttive del 4 aprile 2002. In via prioritaria è stato fatto obbligo al Responsabile Unico di
comunicare alla Cassa Depositi e Prestiti o ad un istituto di credito convenzionato l’elenco dei progetti
finanziati. Tale elenco doveva contenere le indicazioni delle risorse pubbliche indirizzate a ciascuna
iniziativa o infrastruttura e quelle specifiche destinate dal CIPE e l’elenco dei singoli soggetti
finanziati e dei relativi conti correnti di tesoreria sui quali sarebbero confluite le risorse. In particolare,
per le iniziative imprenditoriali l’erogazione doveva avvenire in quote annuali in relazione ai tempi
previsti per il completamento dell’investimento. Ciascuna quota quindi doveva essere erogata tenendo
conto degli stati di avanzamento, ad eccezione della prima che veniva corrisposta in via anticipata. Per
gli investimenti infrastrutturali l’erogazione doveva avvenire a titolo di anticipazione, nella misura del
10%, in quote successive, ma solo fino al raggiungimento del 90% dell’importo complessivo. La parte
restante doveva essere erogata a saldo solo a conclusione del programma d’investimenti.
L’erogazione dei contributi spettanti doveva avvenire sulla base di una richiesta presentata al
Responsabile Unico. La verifica e il controllo sulla regolarità e la completezza della documentazione
2
Il Responsabile Unico è individuato nel Sindaco di Manfredonia
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“Il Contratto d’area: i risultati, le prospettive”
Dicembre 2010
- 33 -
da allegare alla richiesta di erogazione spettava al Responsabile Unico che doveva accertare altresì la
realizzazione effettiva della parte della porzione degli investimenti per la quale venisse richiesta
l’erogazione contributiva.
Il Responsabile Unico è tenuto ad attestare la conclusione del programma, la completezza e la
conformità dell’iniziativa agevolata alla documentazione presentata nonché l’inesistenza di procedure
concorsuali o qualsiasi altra causa ostativa. Il risultato di tali accertamenti dovrà essere inviato al
soggetto istruttore, il quale prederà al controllo della documentazione finale di spesa ai fini
dell’erogazione del rateo finale della quota di contributo.
10. Agevolazioni agli investimenti e agevolazioni tributarie
La convenienza dell’investimento nell’ambito del Contratto d’Area è data, allora, dalla possibilità di
scelta tra gli strumenti agevolativi a cui accedere. Oltre alla Sovvenzione Globale e ai fondi CIPE
infatti, sono previste agevolazioni sottoforma di contributi in conto capitale fino al 65%
dell’investimento, secondo i criteri della legge 488/92. Sono ammesse le spese per l’acquisto del suolo
aziendale, delle opere murarie, di macchinari e attrezzature, di programmi informatici e brevetti.
Inoltre, all’interno del Contratto d’Area, sono utilizzabili anche: le agevolazioni per la costituzione di
nuove imprese previste dalla legge sull’imprenditoria giovanile (legge 44/1986) con contributi a fondo
perduto fino al 70% e contributo del 50% in conto gestione per due anni; agevolazioni in base alla
legge sull’imprenditoria femminile (215/1992); gli incentivi in forma automatica in base alla legge
341/1995; gli incentivi sul costo del denaro contenuti nel protocollo d’intesa firmato tra il Governo e
l’ABI; le agevolazioni stabilite tra le parti sociali nei singoli casi.
Dal punto di vista tributario, i Contratti d’Area sono ammessi ai benefici del credito di imposta e alla
riduzione dell’aliquota IRAP. Inoltre alle imprese operanti nell’ambito di Contratti d’Area stipulati
entro il 31 dicembre 1999, è concesso un credito di imposta commisurato agli investimenti ”non di
funzionamento” effettuati nei cinque periodi di imposta a partire da quello in cui viene stabilito il
Contratto d’Area.
Nella tabella seguente sono stati confrontati i finanziamenti pubblici ottenuti dalle 18 aree in cui sono
stati attivati i Contratti d’Area. Si può osservare che la maggior parte dei finanziamenti fa parte dei
fondi CIPE con un totale di circa 1862 milioni di euro. Il maggior finanziamento è stato attribuito
al Secondo Protocollo aggiuntivo di Manfredonia.
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- 34 -
Contratti d'area e Protocolli aggiuntivi - Investimenti ed occupazione alla data di sottoscrizione
AREA
CONTRATTO E
PROTOCOLLI
AGGIUNTIVI
Investimenti
complessivi
ammessi
Data
Sottoscrizione
n.
iniz.
AGRIGENTO
AIROLA
AVELLINO
CROTONE
GELA
GIOIA TAURO
LA SPEZIA
MANFREDONIA
MESSINA
MOLISE
INTERNO
MONTALTO
DI CASTRO
OTTANA
POTENZA
SALERNO
SASSARI
ALGHERO
PORTO TORRES
SULCIS
IGLESIENTE
TERNI NARNI
SPOLETO
000 €
di cui Investimenti
infrastrutturali
n.
iniz.
000 €
Risorse pubbliche impegnate
per attività imprenditoriali
Fondi CIPE
Altre
risorse
Totale
Occupati
previsti a
regime
000 €
000 €
000 €
n.
Contratto
30.3.1999
33
93.508,65
4
4.274,71
75.557,48
-
75.557,48
505
1° Protocollo
22.4.2002
32
62.542,41
-
-
-
30.269,00
30.269,00
586
Contratto
15.3.1999
5
154.298,73
-
-
124.207,37
-
124.207,37
656
1° Modulo
12.4.2001
22
122.709,80
4
10.210,63
75.958,27
-
75.958,27
645
2° Modulo
22.12.2006
5
28.975,72
-
-
19.931,14
-
19.931,14
178
1° Protocollo
22.12.2006
12
31.692,00
16921
14.771,24
31.692,00
255
Contratto
3.3.1998
14
24.810,07
-
-
-
18.555,26
18.555,26
277
1° Protocollo
17.3.1999
46
298.484,72
4
15.272,15
190.356,72
37.844,41
228.201,13
1.648
Contratto
27.5.1998
8
9.682,64
-
-
-
7.485,01
7.485,01
121
1° Protocollo
30.3.1999
19
54.807,44
-
-
49.556,57
-
49.556,57
406
2° Protocollo 1°
modulo
19.7.2002
21
58.432,97
-
-
39.884,27
-
39.884,27
460
2° Protocollo 2°
modulo
30.5.2005
5
27.936,22
1
6.671,31
12.114,27
-
12.114,27
143
Completamento
7.11.2006
1
13.151,00
1
7.073,55
35
7.073,55
Contratto
30.3.1999
18
71.754,09
-
-
-
44.759,37
44.759,37
387
1° Protocollo
13.7.2004
9
39.095,00
-
-
30.728,13
-
30.728,13
483
Contratto
22.6.1999
13
57.563,29
-
-
11.403,36
211,75
11.615,11
233
1° Protocollo
12.1.2004
31
69.436,01
-
-
-
11.854,88
11.854,88
243
2° Protocollo
23.6.2006
8
7.747,00
8
7747
1.140,00
1.140,00
26
373
Contratto
4.3.1998
7
32.226,91
-
-
-
21.174,73
21.174,73
1° Protocollo
12.11.1998
8
141,237,53
1
5.598,39
91.460,33
3.467,49
94.927,82
463
2° Protocollo
19.3.1999
66
553.630,95
3
18.820,21
376.548,73
-
376.548,73
3.113
3° Protocollo
27.7.2006
47
284.560,00
35
192.910,00
91.650,00
Contratto
30.3.1999
6
9.759,49
-
-
-
91.650,00
1.191
5.231,71
5.231,71
105
550
1° Protocollo
20.12.2001
24
54.678,32
-
-
32.618,63
-
32.618,63
Contratto
22.6.1999
37
202.187,19
-
-
79.205,00
20.755,00
99.960,00
1.373
1° Protocollo
5.7.2006
13
34.300,00
4
2900
13.782,00
2.600,00
16.382,00
188
Contratto
27.7.2000
8
9.376,79
-
-
-
-
-
135
1° Protocollo
23.6. 2006
27
79.876,00
Contratto
15.5.1998
6
20.002,38
-
-
-
11.497,88
11.497,88
178
1° Protocollo
18.2.1999
29
189.754,96
1
9.952,12
145.895,13
-
145.895,13
1.184
Contratto
19.7.1999
23
155.804,72
7
7.842,91
127.579,71
-
127.579,71
1.235
336
Contratto
6.9.2000
11
54.370,43
-
-
31.205,79
-
31.205,79
263
Completamento
22.6.2004
4
18.677,00
-
-
11.041,57
-
11.041,57
220
Contratto
30.5.1998
7
16.541,60
-
-
-
9.794,61
9.794,61
221
1° Protocollo
19.3.1999
40
83.178,48
-
-
58.579,64
-
58.579,64
601
2° Protocollo
19.7.2002
26
97.356,64
-
-
50.594,17
-
50.594,17
842
Completamento
12.01.2004
12
22.249,27
-
-
13.038,01
13.038,01
202
Contratto
22.6.1999
14
59.931,72
-
-
3.725,20
34.681,11
370
-
44.052,74
440
9.649,19
64
1° Protocollo
7.6.2001
11
71.735,35
Completamento
7.6.2005
2
14.668,39
-
-
30.955,91
44.052,74
9.649,19
Contratto
10.6.1998
10
29.427,20
-
-
-
5.658,30
5.658,30
324
1° Protocollo
30.3.1999
24
113.433,04
-
-
27.297,00
1.502,37
28.799,37
1.524
1° Protocollo Bis
30.1.2003
10
54.879,00
-
-
9.923,80
-
9.923,80
508
2° Protocollo
24.7.2003
11
28.137,00
-
-
-
6.398,13
6.398,13
171
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- 35 -
3° Protocollo
TORRESE
STABIESE
7.11.2006
15
38.081,00
15
33526
7336
7.336,00
156
Contratto
7.4.1998
8
48.443,00
-
-
-
32.949,00
32.949,00
467
1° Protocollo
15.3.1999
6
230.311,37
-
-
144.277,00
1.324,00
145.601,00
631
2° Protocollo
20.1.2006
15
67.052,00
15
26994
40.058,00
40.058,00
351
TOTALI
829
3.901.257,97 103
359.640,19 2.076.392,70 290.096,12 2.366.488,82
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