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n° 35 – 23 luglio 2012
ESODATI
Eppur (qualcosa) si muove
In attesa della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, l’INPS ha diffuso
una comunicazione riguardante i primi 65.000 salvaguardati del “decreto
Fornero” (di cui 17.710 titolari di prestazione straordinaria a carico dei
Fondi di Solidarietà al 4 dicembre 2011, o con accesso al Fondo
autorizzato dall’Inps o previsto da accordi collettivi, e con l’obbligo di
permanenza nei Fondi di Solidarietà fino al compimento del 62° anno di
età anagrafica).
L’Inps ha provveduto ad estrarre dai propri archivi le posizioni di coloro
che potrebbero essere potenziali beneficiari della clausola di
salvaguardia.
Per costoro, entro 30 settembre, l’ente verificherà la sussistenza del
diritto a pensione secondo le regole vigenti ante riforma (legge
214/2011).
A partire dalla seconda metà di questa settimana, l’Inps invierà una
lettera con la quale invita gli interessati
 a prendere visione del proprio estratto conto previdenziale e,
 nel caso in cui, dopo aver verificato il proprio estratto conto
previdenziale, si dovessero riscontrare delle carenze od
inesattezze, ad attivarsi fissando un appuntamento con la
struttura territoriale Inps competente,
 dotandosi del PIN dispositivo per poter presentare la domanda
di prestazione a tempo debito. Per coloro che non fossero in
possesso del PIN, l’Inps provvederà ad inviare i primi 8 caratteri
con l’invito a completarlo e fornendo loro le relative istruzioni.
L’invio delle lettere sarà preceduto da una campagna informativa tramite
call center, nella quale i potenziali beneficiari saranno contattati
preavvisandoli dell’invio della comunicazione scritta e della possibilità di
fissare un appuntamento per ricevere tutta l’assistenza del caso.
A tal fine presso le agenzie Inps saranno dedicati appositi Sportello
Amico presso i quali ci si potrà recare previo appuntamento.
COSA FARE SE NON SI RICEVE LA COMUNICAZIONE
Tutti coloro che ritenessero di poter rientrare tra i salvaguardati, ma
che non dovessero ricevere la comunicazione da parte dell’Inps,
potranno chiedere un appuntamento all’Ente presso la sede di
competenza; quest’ultima accerterà l’esistenza o meno del diritto e
provvederà -eventualmente- al contestuale inserimento nella lista dei
65.000 salvaguardati.
Una volta terminata la fase di accertamento, l’Inps invierà agli
interessati (in maniera centralizzata) l’esito della verifica del diritto a
pensione.
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