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On the Origin of Species
Il 24 novembre 1859 venne messo in
vendita il libro che Darwin aveva
scritto per divulgare la sua teoria e
che già nel titolo ne riassumeva i
concetti fondamentali:
On the Origin of Species by Means
of Natural Selection, or the
Preservation of Favoured Races in
the Struggle for Life.
Frontespizio della prima edizione.
Le 1250 copie vennero subito esaurite.
La vita. 1
Charles Robert Darwin
nacque in questa casa, The
Mount, nei dintorni di
Shrewsbury (Shropshire) il
12 febbraio 1809.
Charles a 9 anni con la
sorella Catherine
La vita. 2
Frequentò la “scuola media
secondaria” a Shrewsbury
dal 1818 al 1825.
Nel 1825 fu iscritto dal padre
alla facoltà di Medicina presso
l’Università di Edimburgo, che
abbandonò dopo soli due anni.
La vita. 3
Dal 1828 al 1831 Darwin
visse al Christ’s College a
Cambridge.
I suoi studi di teologia sono
solo una “leggenda”. In
realtà, a Cambridge conseguì
un semplice diploma di
bachelor of arts, una sorta di
laurea molto generica della
durata di 3-4 anni,
propedeutica alla carriera
ecclesiastica.
La vita. 4
Durante il suo soggiorno a
Cambridge, Darwin fu un
entusiasta raccoglitore di
coleotteri (nella foto alcuni dei
suoi esemplari ancora oggi
conservati al Cambridge Zoology
Museum).
Inoltre, sviluppò un forte
interesse per la geologia e,
laureatosi, lavorò col grande
geologo Adam Sedgwick in
rilievi stratigrafici nel Galles
settentrionale.
La vita. 5
Dal 27.12.1831
al 2.10.1836,
circumnavigò
il mondo
in qualità di
naturalista
a bordo
del brigantino
Beagle.
Il Beagle alle Galapagos il 17 Ottobre
1835 alle ore 14.15, dipinto da John
Chancellor nel 1982.
Disegni in sezione del brigantino
Beagle, così come era nel 1832.
Lungo 27,5 m e largo 7,5 m
ospitava un equipaggio di 74
uomini, compreso il capitano, tre
ufficiali, un dottore, un artista e
… un naturalista ovvio!
La vita. 6
Il 29 gennaio 1839 Darwin sposò
sua cugina Emma Wedgwood ed
insieme andarono a vivere a
Londra.
Nel 1842, però, le sue precarie
condizioni di salute li costrinsero
a ritirarsi in campagna, a Down
House, nel Kent.
La vita. 7
I figli di Darwin
William Erasmus (27.12.1839 – 1914)
Anne Elizabeth (2.3.1841 – 23.4.1851)
Mary Eleanor (23.9.1842 – 16.10.1842)
Henrietta Emma “Etty” (25.9.1843 – 1929)
George Howard (9.7.1845 – 7.12.1912)
Elizabeth “Bessy” (8.7.1847 – 1926)
Francis (16.8.1848 – 19.9.1925)
Leonard (15.1.1850 – 26.3.1943)
Horace (13.5.1851 – 29.9.1928)
Charles Waring (6.12.1856 – 28.6.1858)
Charles e il suo primogenito
William Erasmus nel 1842
La vita. 8
Annie morì il 23 aprile 1851.
Darwin ne fu devastato e perse
del tutto la sua fede cristiana, già
prima traballante (dal 1849
andava a fare una passeggiata
mentre la sua famiglia assisteva
alla funzione domenicale).
Nel 1879 scrisse di sentirsi
agnostico, piuttosto che ateo in
senso stretto.
La vita. 9
Questa foto è stata scattata
intorno al 1854, pochi anni
prima della pubblicazione
dell’Origine delle specie.
Come si vede, a quei tempi
non aveva ancora la sua
famosa barba, che si fece
crescere nel 1862.
La vita. 10
La foto qui a lato è del 1880
circa e, probabilmente, è
l’ultima prima della morte,
avvenuta a Down House il
19 aprile 1882, all’età di 73
anni.
Venne sepolto, con solenni
funerali di stato,
nell’Abbazia di Westminster,
vicino a Isaac Newton.
Opere principali. 1
1839: Journal and Remarks (The Voyage of the Beagle)
1842: The structure and distribution of coral reefs
1844: Geological observations of volcanic islands
1846: Geological observations on South America
1851: A monograph of the sub-class Cirripedia, with figures of all the
species. The Lepadidae, or Peduncolated Cirripedes
1851: A monograph of the fossil Lepadidae of Great Britain
1854: A monograph of the sub-class Cirripedia, with figures of all the
species. The Balanidae (or Sessile Cirripedes); the Verrucidae, etc.
1854: A monograph of the fossil Balanidae and Verrucidae
of Great Britain
1859: On the origin of species by means of natural selection, or the
preservation of favoured races in the struggle for life
Lepas anatifera Linnaeus, 1758
Opere principali. 1
1839: Journal and Remarks (The Voyage of the Beagle)
1842: The structure and distribution of coral reefs
1844: Geological observations of volcanic islands
1846: Geological observations on South America
1851: A monograph of the sub-class Cirripedia, with figures of all the
species. The Lepadidae, or Peduncolated Cirripedes
1851: A monograph of the fossil Lepadidae of Great Britain
1854: A monograph of the sub-class Cirripedia, with figures of all the
species. The Balanidae (or Sessile Cirripedes); the Verrucidae, etc.
1854: A monograph of the fossil Balanidae and Verrucidae
of Great Britain
1859: On the origin of species by means of natural selection, or the
preservation of favoured races in the struggle for life
Balanus amphitrite Darwin, 1854
Opere principali. 1
1839: Journal and Remarks (The Voyage of the Beagle)
1842: The structure and distribution of coral reefs
1844: Geological observations of volcanic islands
1846: Geological observations on South America
1851: A monograph of the sub-class Cirripedia, with figures of all the
species. The Lepadidae, or Peduncolated Cirripedes
1851: A monograph of the fossil Lepadidae of Great Britain
1854: A monograph of the sub-class Cirripedia, with figures of all the
species. The Balanidae (or Sessile Cirripedes); the Verrucidae, etc.
1854: A monograph of the fossil Balanidae and Verrucidae
of Great Britain
1859: On the origin of species by means of natural selection, or the
preservation of favoured races in the struggle for life
Opere principali. 2
1862: On the various contrivances by which British and foreign orchids
are fertilised by insects
1868: Variation of plants and animals under domestication
1871: The descent of man, and selection in relation to sex
1872: The expression of emotions in man and animals
1875: Movement and habits of climbing plants
1875: Insectivorous plants
1876: The effects of cross and self-fertilization
in the vegetable kingdom
1877: The different forms of flowers on plants of the same species
1880: The power of movement in plants
1881: The formation of vegetable mould through the action of worms
1887: Autobiography of Charles Darwin
(postuma, a cura del figlio Francis)
Definizioni: teoria
• TEORIA
– Nel linguaggio comune, la frase «È solo una teoria» può essere utilizzata per
insinuare che teorie sgradite, come può essere in certi ambienti quella
dell’evoluzione, non abbiano fondamento scientifico, ma una tale espressione
deriva solo dalla confusione sui diversi significati di teoria ed ipotesi. Nella
scienza, un insieme di descrizioni e modelli è chiamato teoria solo se ha una
solida base empirica (da Wikipedia).
La teoria dell’evoluzione è una teoria provata, al pari di
quelle della tettonica a placche o della relatività generale
(solo per fare due esempi).
Di conseguenza, il “creazionismo” e il “disegno
intelligente” non possono in alcun modo essere alternativi
alla teoria dell’evoluzione, perché non sono teorie
scientifiche.
Definizioni: evoluzione
• EVOLUZIONE
In biologia, evoluzione significa “discendenza con
modificazione”: indica cioè un cambiamento nella forma,
nella fisiologia e nel comportamento degli organismi,
verificatosi nell’arco di numerose generazioni.
L’evoluzione è così semplice che chiunque
può fraintenderla
David Lee Hull filosofo
Northwestern University di Chicago
On the Origin of Species
Ecco le parole, rivelatrici, con le quali Darwin spiega il
nocciolo della sua teoria nell’introduzione del libro.
“Dato che di ogni specie nascono più individui di quelli che
possono sopravvivere; e che, di conseguenza, c’è una lotta per la
vita che si ripete frequentemente, ne consegue che ogni essere
vivente, qualora cambi anche solo di poco in un qualsiasi modo
vantaggioso per se stesso, sotto le complesse e talvolta mutevoli
condizioni di vita, avrà una maggiore probabilità di
sopravvivenza, e quindi sarà naturalmente selezionato. A causa
del potente principio dell’ereditarietà, ogni modificazione
selezionata tenderà a trasmettersi nella nuova forma modificata”.
E prima di Darwin?
Anche prima di Darwin esistettero pensatori convinti che una
specie preesistente si potesse trasformare in una nuova e
diversa.
Tuttavia, essi o non proposero alcun
meccanismo per spiegare questa
trasformazione o proposero
meccanismi non soddisfacenti.
Di questi, il più famoso è JeanBaptiste Lamarck (1744-1829).
In ogni caso, a metà del XIX secolo,
la maggior parte dei biologi credeva
nella fissità delle specie.
L’idea geniale di Darwin
Fu Darwin il primo a scoprire il più evidente (ma non
unico!) meccanismo che soggiace alla trasformazione di
una specie in una nuova e diversa: la selezione naturale.
“Nell’ottobre 1838, vale a dire quindici mesi dopo che avevo
iniziato la mia ricerca sistematica, mi capitò di leggere per svago
l’opera di Malthus Sulla popolazione, e siccome la lunga
consuetudine a osservare i costumi degli animali e delle piante
m’aveva ben preparato a valutare adeguatamente la lotta per
l’esistenza, che non sosta mai e in nessun luogo, sorse in me
improvvisa l’idea che in simili circostanze le variazioni favorevoli
sarebbero state tendenzialmente conservate e quelle sfavorevoli
distrutte. Risultato di ciò doveva essere la formazione di nuove
specie” (dall’autobiografia di Darwin).
La teoria di Darwin: schema
VARIAZIONI
(di origine ignota e trasmesse per via ereditaria)
+
SELEZIONE NATURALE
(attraverso la “lotta per la vita”)
FORMAZIONE DI NUOVE SPECIE
(ben adattate al proprio ambiente)
L’errore più comune
L’errore più comune e diffuso sull’evoluzione biologica è
ritenerla un processo lineare e finalizzato.
SBAGLIATO!!!
Però, anche una
rappresentazione grafica ad
“albero”, che culmina con la
nostra specie, Homo sapiens,
è del tutto sbagliata e
fuorviante.
L’albero della vita
secondo Ernst Haeckel
(da L’evoluzione dell’Uomo, 1897)
Il “corallo”
della vita
Nel Taccuino B (1837-1838), dedicato
alla “Trasmutazione delle specie”,
Darwin scrive: “L’albero della vita
dovrebbe forse essere chiamato il
corallo della vita, giacché la base delle
ramificazioni è morta; così che i
passaggi non sono visibili …”.
“L’immagine del corallo si differenzia e
in parte si contrappone a quella
dell’albero anche perché, non avendo
un tronco, manca di una direzione
privilegiata di crescita, …”
(Marcello Sala, 2008)
Infatti, l’evoluzione biologica ha luogo secondo
un modello a “cespuglio”.
Questi sono i “rami del cespuglio” che rappresentano
tutti gli animali.
Mentre questi sono i “rametti” che rappresentano tutti i vertebrati,
compresa la nostra specie che appartiene ai mammiferi placentati.
I “padroni” del pianeta
Il “cespuglio” della vita è fatto
soprattutto da batteri.
Sulla Terra ce ne sono 5 x 1030
(mille miliardi di miliardi =1021) e
costituiscono la gran parte della
biomassa: in 1 grammo di
terreno ne vivono 40 milioni,
mentre in 1 millilitro d’acqua
dolce “solo” 1 milione.
Nella nostra flora batterica il numero di
cellule batteriche è 10 volte quello
complessivo delle cellule umane che
costituiscono il nostro corpo.
I “padroni” del pianeta
I batteri (Procarioti) sono di
dimensioni microscopiche e
vivono ovunque: nell’acqua, nel
suolo, nelle profondità della
crosta terrestre, nelle sorgenti
solforose, ecc..
cellule di
Escherichia coli
1 micron = 1 milionesimo di metro
o 1 millesimo di millimetro
1 nanometro = 1 miliardesimo di metro
o 1 milionesimo di millimetro
I “padroni” del pianeta
Enterococcus sp.
Pseudomonas aeruginosa
Bacteria
Bacillus anthracis
Habitat caldi, ricchi in zolfo ed
acidi, come questa sorgente a
Yellowstone, ospitano spesso
specie del gen. Sulfolobus.
Sulfolobus sp.
Archaea
I “padroni” del pianeta
PROGRESS DOES NOT
RULE (and is not even a
primary thrust of ) the
evolutionary process. For
reasons of chemistry and
physics, life arises next to the
"left wall" of its simplest
conceivable and preservable
complexity. This style of life
(bacterial) has remained most
common and most successful.
A few creatures occasionally
move to the right, thus
extending the right tail in the
distribution of complexity.
Many always move to the left,
but they are absorbed within
space already occupied. Note
that the bacterial mode has
never changed in position, but
just grown higher.
Gli alberi non crescono fino in cielo, 1996. Stephen J. Gould
Dopo Darwin
• Darwin non disponeva di una teoria dell’ereditarietà.
All’inizio del XX secolo, quando vennero riscoperte, le
idee di Mendel furono percepite come incompatibili con la
teoria della selezione naturale.
• Intorno agli Anni Trenta, Fisher, Haldane e Wright
dimostrarono che l’ereditarietà mendeliana e la selezione
naturale sono compatibili: la sintesi delle due idee è nota
come neodarwinismo o teoria sintetica dell’evoluzione
(normalmente abbreviata in “sintesi moderna”).
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Riflessioni sulla teoria dell`evoluzione in 10 minuti: missione