LA DIVINA COMMEDIA
E’ l’opera più famosa di Dante Alighieri e
racconta di un eccezionale viaggio
(immaginario) che Dante compie attraverso i
tre regni dell’oltretomba (INFERNO,
PURGATORIO, PARADISO).
Inizia l’8 aprile 1300 e dura 7 giorni
Il manoscritto autografo non esiste più
Ci è pervenuta grazie alle copie dei primi
amanuensi
Dante intitolò la sua opera Commedia , comedìa perché
ha un inizio orribile e triste, ma una finale lieto e
felice.
La tragedia, invece, nel Medioevo ha carattere
opposto:racconta vicende tese e drammatiche e ha una
fine luttuosa.
La Commedia di Dante fu chiamata DIVINA dai posteri.
Tale aggettivo fu usato per la prima volta da BOCCACCIO
per qualificare sia il contenuto religioso dell’opera che
l’altezza della poesia.
IL RACCONTO DI DANTE
• Secondo il senso letterale, Dante è il cittadino
di Firenze del ‘300, che, disperato per la morte
di Beatrice, si è lasciato andare a vizi e
atteggiamenti sconvenienti, e che per grazia
speciale attraverso il viaggio, che costituisce
l’argomento del poema, ritorna alla verità e
alla virtù.
Il suo viaggio però ha anche un altro significato,
allegorico o simbolico :rappresenta la redenzione
( salvezza ) individuale e collettiva.
Rappresenta il cammino dell’umanità che, vittima
delle proprie passioni ,è smarrita nella corruzione
politica dei tempi, ma ha la possibilità di
recuperare la virtù perduta ritrovando la guida
della propria ragione e riprendendo la diritta via
che conduce alla felicità terrena della giustizia e
della pace e al premio della vita eterna: la
contemplazione di Dio .
LA SIMBOLOGIA DI DANTE
Secondo la tradizione del Medioevo Dio è uno e
trino, per cui i numeri 1 e 3 con i loro
multipli, nonché il 10 (con i suoi multipli)
sono considerati sacri .
Dante riprende questa simbologia . Infatti il suo
poema è diviso in 3 cantiche , composto da
33 canti ciascuno; l’Inferno ne ha 34 .
Cosicchè il numero totale di canti è 100
• Il poema è scritto in versi , raggruppati in terzine (
strofe di 3
• le rime (incatenate) sono ripetute 3 volte (aba bcb cdc)
• i cerchi dell’ Inferno sono 9 + il vestibolo degli ignavi =
10
• le balze del Purgatorio sono 9 + il Paradiso Terrestre =
10
• i cieli del Paradiso sono 9 + Empireo = 10
• 3 le fiere (la lonza, la lupa e il leone) che spaventano
Dante
• 3 le guide (Virgilio, Beatrice e San Bernardo)
ALLEGORIA
• Discorso o rappresentazione che vuol dire
qualcosa di diverso da quello che significa o
rappresenta alla lettera
• Figura retorica per mezzo della quale l’autore
esprime e il lettore ravvisa un significato
riposto, diverso da quello letterale
L’immagine del
mondo di Dante
L’IMMAGINE DEL MONDO DI DANTE
•
Dante riprende dalla cultura del suo tempo la
concezione geocentrica (= Terra al centro del
cosmo) dell'universo,
secondo il quale la Terra �è al centro
dell’�universo e 7 pianeti (erano considerati tali
anche la Luna e il Sole) le girano attorno.
- La Terra �è circondata da 10 cieli concentrici, di
cui quello esterno (Empireo) � immobile,
perchè� sede di Dio, mentre gli altri 9 ruotano .
• Quando, all'inizio dei
tempi, Lucifero, originariamente
uno degli migliori angeli, si
ribellò a Dio, egli lo fece
precipitare sulla Terra dal
Paradiso, che si trova in cielo
oltre il sistema di rotazione
geocentrico. Nel punto in cui
cadde, il terreno presente si
ritrasse per il terrore del
contatto con questo essere
demoniaco, creando così
l'enorme cavità ad imbuto che
forma l'Inferno. La porzione di
terra che si era ritratta riemerse
nell'emisfero coperto dalle
acque, esattamente dalla parte
opposta del globo terrestre, e
formò la Montagna del
Purgatorio che si erge in mezzo
all'immenso mare dell'emisfero
opposto.
• I dannati sono incorporei, ma hanno aspetti e
lineamenti umani – soffrono fisicamente
• I dannati sono puniti secondo la regola del
contrappasso
• Essa Indica la corrispondenza tra peccato e
pena.
• Può essere in antitesi o analogia:
• Antitesi = c’è contrapposizione (indovini )
• Analogia = c’è somiglianza (lussuriosi
INIZIA IL VIAGGIO
• Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura
ché la diritta via era smarrita.
• Il I Canto dell'Inferno è autobiografico. Dice di
se stesso che a 35 anni aveva perso la "diritta
via".
• La "selva oscura" di cui parla (presa come
immagine dall'Eneide, come tante altre) e in
cui lui si perde è quella della "corruzione".
• Durante il cammino Dante incontra tre fiere , tre
bestie feroci : una lonza, un leone e una lupa che
quasi lo fanno desistere dal suo cammino.
Lussuria, avarizia e superbia. La lonza o leopardo o
pantera maculata, agile, rapida, esteticamente
bella, come la primavera, stagione degli amori,
rappresenta gli istinti primordiali; la lupa sempre
affamata è la sete del potere economico, il leone
superbo, altero, è espressione del potere politico.
• Dante viene aiutato da Virgilio a uscire dalla selva . Virgilio è
il grande poeta latino che Dante considera suo maestro. Lo
guiderà per tutto l’inferno.
Dalla collina di Gerusalemme su cui si trova la selva, Virgilio
condurrà Dante attraverso l'Inferno e il Purgatorio perché
attraverso questo viaggio la sua anima possa risollevarsi dal
male in cui era caduta. Poi Beatrice prenderà il posto di
Virgilio, sarà lei la guida di Dante nel Paradiso. Virgilio, nel
racconto allegorico, rappresenta la ragione, ma la ragione
non basta per giungere fino a Dio; è necessaria la fede, e
Beatrice rappresenta questa virtù. Virgilio inoltre, non ha
conosciuto Cristo, non è battezzato e perciò non gli è
consentito di avvicinarsi al seggio dell'Onnipotente.
• Quando vidi costui nel gran
diserto,
« Miserere di me », gridai a lui,
«qual che tu sii, od ombra od
omo certo!».
• Rispuosemi:«Non omo, omo
già fui,
e li parenti miei furon
lombardi,
mantoani per patria ambedui.
• Nacqui sub Iulio , ancor che
fosse tardi,
e vissi a Roma sotto 'l buono
Augusto
nel tempo de li dèi falsi e
bugiardi.
Quando lo vidi in quella solitudine
gridai a lui: "Abbi pietà di me,
chiunque tu sia, uomo o ombra!".
"Non sono uomo - mi disse - ma lo
fui:
i parenti miei furon lombardi,
entrambi di patria mantovana.
Nacqui in nell’epoca di Cesare,
ma vissi a Roma sotto il buon
Augusto
al tempo degli dèi falsi e bugiardi. (
dei pagani )
Purgatorio
• Le anime oltre ad essere sottoposte alla pena
specifica, sono continuamente ammonite con
esempi di virtù opposte ai loro peccati o con
esempi di punizione
• Le punizioni sono meno corporali e le sofferenze
più spirituali
• C’è un’atmosfera di attesa e speranza
• Hanno ricordi della vita terrena, ma questi sono
avvolti in un velo di lontananza e di perdono
• Non c’è passione – Tono elegiaco per esprimere
sentimenti deliticati e gentili di gente comune
Il Paradiso
il Paradiso è un mondo
immateriale, etereo, diviso in
nove cieli: i primi sette
prendono il nome dai corpi
celesti del sistema
solare (nell'ordine
Luna, Mercurio, Venere, Sole,
Marte, Giove, Saturno), gli
ultimi due sono costituiti dalla
sfera delle stelle fisse e
dal Primo mobile.(Il nono e
ultimo cielo è il Cielo
cristallino, è il primo a
muoversi, ricevendo tale
movimento da Dio )
Il tutto è contenuto
nell'Empireo.( è il più alto dei
cieli, luogo della presenza fisica
di Dio, dove risiedono
gli angeli e le anime accolte
in Paradiso.)
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la divina commedia