Classe 5^ Sezione L “Tecnico dei servizi Sociosanitari” Composizione del Consiglio di Classe a.s.2014/15: CD (*) Docente Materia Firma del docente I CANDIANI PIERANGELO Lingua e letteratura italiana I CAVENATI PAOLA Lingua inglese I CANDIANI PIERANGELO Storia, cittadinanza e costituzione I BIUCCHI GABRIELE Matematica I CRESPI LUISA I.R.C. o attività alternative I STORARI ELISA Franceses III MARA ELENA Igiene e cultura medico‐sanitaria II MORELLI GIULIANA Tecniche amministrative I PICCININI GIULIA Psicologia generale evolutiva ed educativa II NEBULONI CHIARA Diritto, economia sociale e legislazione socio‐sanitaria (*) Anni di “continuità didattica“ Il Dirigente Scolastico (Prof.ssa Rosanna Ciccarelli) __________________________
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INDICE GENERALE: 1 ‐ INFORMAZIONI SULL'INDIRIZZO DI STUDI area di istruzione generale: risultato di apprendimento degli insegnamenti comuni agli indirizzi del settore “servizi” area di istruzione specializzante: b3 – profilo indirizzo “servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” quadro orario del piano di studi 2 ‐ QUADRO DEL PROFILO DELLA CLASSE dati generali della classe andamento educativo‐didattico della classe livello di preparazione raggiunto elenco alunni della classe modalità di sostegno e recupero 3 ‐ OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO COMUNI obiettivi comunicativi obiettivi cognitivi obiettivi formativi 4 ‐ METODOLOGIA DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5 ‐ STRUMENTI DI LAVORO UTILIZZATI 6 ‐ PERCORSI INTERDISCIPLINARI 7 ‐ ATTIVITA’ EXTRA‐CURRICOLARI 9 ‐ VALUTAZIONE E VERIFICHE la valutazione valutazione in ingresso valutazione in itinere numero di prove per quadrimestre attribuzione del voto di condotta griglia di corrispondenza fra giudizi e voti 10 ‐ PROGRAMMAZIONE PER L’ESAME DI STATO simulazioni delle prove d’esame o prima prova o seconda prova o terza prova (1° simulazione) o terza prova (2° simulazione) 11 ‐ ALLEGATI AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE allegato n°1 griglia di valutazione ‐ 1° prova scritta allegato n°2 griglia di valutazione ‐ 2° prova scritta allegato n°3 griglia di valutazione ‐ 3° prova scritta allegato n°4 programmi svolti nelle singole materie allegato n°5 simulazione prima prova scritta (05/05/2015) allegato n°6 simulazione seconda prova scritta (09/05/2015) allegato n°7a simulazione terza prova scritta (13/04/2015) allegato n°7b simulazione terza prova scritta (27/04/2015) 2
1 ‐ INFORMAZIONI SULL'INDIRIZZO DI STUDI Area di Istruzione Generale: risultato di apprendimento degli Insegnamenti Comuni agli Indirizzi del settore “Servizi” A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento descritti di seguito specificati in termini di competenze. Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani. Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici. Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro. Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi anche ai fini dell’apprendimento permanente. Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo. Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione. Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete. Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER). Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio‐sportiva per il benessere individuale e collettivo. Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative. Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni. Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati. Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare. Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio. Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi. Applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti. Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali. Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento. 3
Area di Istruzione specializzante: B2 – Profilo indirizzo “Servizi socio‐sanitari” Il Diplomato di istruzione professionale dell’indirizzo “Servizi socio‐sanitari” possiede le competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio‐sanitarie di persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere bio‐psico‐sociale. È in grado di: partecipare alla rilevazione dei bisogni socio‐sanitari del territorio attraverso l’interazione con soggetti istituzionali e professionali; rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientare l’utenza verso idonee strutture; intervenire nella gestione dell’impresa sociosanitaria e nella promozione di reti di servizio per attività di assistenza e di animazione sociale; applicare la normativa vigente relativa alla privacy e alla sicurezza sociale e sanitaria; organizzare interventi a sostegno dell’inclusione sociale di persone, comunità e fasce deboli; interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati di intervento; individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e igienico‐sanitari della vita quotidiana; utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del servizio erogato nell’ottica del miglioramento e della valorizzazione delle risorse. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nei “Servizi socio‐sanitari” consegue i risultati di seguito specificati in termini di competenze. Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni socio‐sanitari del territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo e di comunità. Gestire azioni di informazione e di orientamento dell’utente per facilitare l’accessibilità e la fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio. Collaborare nella gestione di progetti e attività dell’impresa sociale ed utilizzare strumenti idonei per promuovere reti territoriali formali ed informali. Contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle persone. Utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale. Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela della persona con disabilità e della sua famiglia, per favorire l’integrazione e migliorare la qualità della vita. Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi, attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati. Utilizzare strumenti informativi per la registrazione di quanto rilevato sul campo. Raccogliere, archiviare e trasmettere dati relativi alle attività professionali svolte ai fini del monitoraggio e della valutazione degli interventi e dei servizi. 4
Quadro Orario del Piano di Studi TECNICO DEI SERVIZI SOCIO SANITARI
compresenza Ore Ore Ore V Ore IV compresenza AREA COMUNE III Lingua e letteratura italiana 3 3 3 4 Lingua inglese 2 2 2 2 Storia, cittadinanza e costituzione 2 2 2 2 Matematica 3 3 3 3 Diritto ed economia 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 I.R.C. o attività alternative 1 1 Scienze integrate (Chimica) 2 Laboratori di espressione musicale e grafica 2 Metodologie operative 5 2 Seconda lingua straniera 2 2 2 2 4 3 4 Tecniche amministrative 2 2 Psicologia generale evolutiva ed educativa 3 3 4 3 Diritto, economia sociale e legislazione socio‐sanitaria 2 2 3 24 23 23 26 23 23 25 Materie Igiene e cultura medico‐sanitaria Totale ore per insegnante ‐ Totale ore copresenza Totale ore Settimanali II ORE I 5
24 2. QUADRO DEL PROFILO DELLA CLASSE Dati generali della classe La classe è costituita da 36 alunni e si presenta articolata ed eterogenea, per quanto concerne i diversi percorsi scolastici da cui provengono gli studenti. Il gruppo più numeroso ha iniziato a frequentare il corso serale in terza e, dopo aver ottenuto la qualifica professionale, ha proseguito nelle classi successive. Vi sono 27 alunni che hanno frequentato l’indirizzo Socio‐Sanitario nel nostro Istituto e 9 alunni provenienti da altri Istituti esterni. Andamento educativo‐didattico della classe Si è utilizzata una didattica adeguata al corso serale, che prevede,nonostante i testi in adozione,l’uso di materiale, schemi e appunti riassuntivi predisposti dal docente, per favorire lo studio. Gli alunni presentano curricula personali differenziati ed eterogenei che non sono stati di ostacolo in un percorso finalizzato a migliorare i problemi di alcuni nell'elaborazione metacognitiva e nelle competenze lessicali. Inoltre il discreto interesse nei confronti delle materie,da parte degli studenti, ha portato ad un buon livello di attenzione e partecipazione. Come emerge dai giudizi dei singoli docenti, l'attività didattica è stata talvolta rallentata a causa degli impegni lavorativi di quegli alunni che hanno accumulato numerose assenze. Le discipline di matematica e inglese hanno subito rallentamenti e cambiamenti rispetto alla programma‐
zione disciplinare comune, a causa di assenza dei relativi docenti per malattia. Si fa presente che la peculiarità del corso serale è quella di essere frequentato da studenti – lavoratori che sfruttano al massimo i tempi scolastici non solo per la comprensione, ma anche per l’apprendimento dei contenuti, in quanto non è possibile richiedere loro lavoro domestico. Quindi sia le competenze di analisi che di sintesi, vengono acquisite con la didattica in classe. Livello di preparazione raggiunto Per quanto riguarda gli obiettivi didattici raggiunti, sono visibili due diversi livelli: il primo costituito da studenti dotati di ottime capacità di osservazione e ragionamento, il secondo costituito da alunni volen‐
terosi e attenti ma che hanno raggiunto una capacità di esposizione e rielaborazione dei contenuti più faticosa e più lenta. 6
ELENCO ALUNNI Studenti Provenienza 1 Agostini Sara IPC VERRI 2 Aurilio Iride IPC VERRI 3 Aurilio Tatiana IPC VERRI 4 Barone Annalisa IPC VERRI 5 Belliato Simone IPC VERRI 6 Caponio Santa ALESSANDRO MANZONI VARESE (VA) 7 Caria Giuseppe Alessandro IST. POLIZIANO 8 Carlone Mirian IPC VERRI 9 Civardi Luigi IPC VERRI 10 Columpsi Dorothea ROUSSEAU 11 De Marco Gina SACRO CUORE" paritaria ‐ GALLARATE (VA) 12 De Rosa Simone MARIE CURIE (CON SEZ.MAGISTR. TRADATE (VA) 13 Di Fazio Chiara GIULIO NATTA MILANO (MI) 14 Di Mauro Ramona IPC VERRI 15 Dominguez Escobar Nicole Samantha IPC VERRI 16 Frattolillo Giulia IPC VERRI 17 Gervasio Giulia IPC VERRI 18 Gutierrez Cueto Felicitas SCUOLA PERU' 19 Hoxha Aurel IPC VERRI 20 Jurado Pallo Katherin Mireya IPC VERRI 21 Lamperti Stefania IPC VERRI 22 Lo Secco Valentina IPC VERRI 23 Lupacchini Gaia TORRICELLI MILANO (MI) 24 Macchi Luca IPC VERRI 25 Mammoliti Rosaria IPC VERRI 26 Mancuso Eleonora IPC VERRI 27 Maradini Christian IPC VERRI 28 Milani Anna Maria IPC VERRI 29 Mileo Nicola IPC VERRI 30 Paccioretti Valentina IPC VERRI 31 Papa Giulia IPC VERRI 32 Poletti Giorgio MARIE CURIE (CON SEZ.MAGISTR. TRADATE (VA) 33 Scatolini Samantha IPC VERRI 7
34 Testa Stefania IPC VERRI 35 Tiozzo Martina IPC VERRI 36 Tofani Giordano L.EINAUDI VARESE (VA) 37 Torcasio Palma IPC VERRI Modalità di sostegno e recupero Il corso serale ha un percorso formativo particolare,in quanto, non potendo richiedere lo svolgimento di consegne domestiche, gli alunni hanno bisogno di poter svolgere il lavoro di recupero in classe durante le ore curricolari. Il consiglio di classe ha operato in itinere, per recuperare lacune pregresse e per permettere agli alunni di assimilare meglio nuovi concetti e contenuti, secondo le modalità indicate da ogni docente nella propria programmazione(allegato n° 4). Corsi Clil Quest’ anno non è stato attivato alcun corso Clil 8
3. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO COMUNI N.B. Per gli “Obiettivi specifici disciplinari” si fa riferimento alle schede allegate inerenti alle singole discipline oggetto di studio (Allegati:“PROGRAMMA SVOLTO”) Obiettivi Comunicativi Saper esporre in modo chiaro, corretto e coerente i vari contenuti disciplinari usando i linguaggi specifici e rapportandosi ad interlocutori diversi Saper produrre in modo chiaro, corretto e coerente testi scritti per esporre o argomentare sui problemi presentati dalle varie discipline esponendo e motivando le proprie valutazioni Conoscere le tecniche comunicative e usarle per produrre testi orali e scritti interdisciplinari o per presentare la soluzione di problemi e casi aziendali Obiettivi Cognitivi Conoscere i contenuti tipici delle varie discipline culturali e professionali e riutilizzarli in situazioni note e nuove Applicare i contenuti e le conoscenze acquisite in modo corretto ed autonomo per risolvere problemi ed elaborare progetti e soluzioni di casi, utilizzando anche gli strumenti informatici Analizzare i fenomeni, i problemi ed i casi proposti utilizzando le conoscenze, le competenze e le abilità tipiche dell’area culturale, d’indirizzo e professionale. Saper sintetizzare in modo corretto le informazioni ed i contenuti appresi e riutilizzarli autonomamente nei lavori disciplinari, interdisciplinari, relativi alle varie aree. Saper esprimere valutazioni su eventi, casi e problemi scegliendo gli opportuni strumenti comunicativi e professionali Obiettivi Formativi Avere consapevolezza e coscienza delle proprie capacità, abilità e attitudini Saper essere flessibili e disponibili al cambiamento Sapersi impegnare a fondo per raggiungere un obiettivo Saper sviluppare adeguate doti di precisione, attenzione e concentrazione Saper essere consapevoli dell’importanza di un comportamento improntato alla tolleranza, all’autocontrollo e al senso della misura Saper essere consapevoli del proprio ruolo e dell’importanza dell’essere affidabili Rispettare gli altri e i loro diritti, le diversità, siano esse fisiche, sociali, ideologiche, d’opinione, culturali, religiose, etniche. 9
Lezione frontale Lavoro di gruppo Lezione pratica Metodo induttivo dedettivo Laboratorio Discussione guidata 4 ‐ METODOLOGIA DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia, cittadinanza e costituzione Matematica x x Scienze motorie e sportive I.R.C. o attività alternative Seconda lingua straniera Igiene e cultura medico‐sanitaria x x x Tecniche amministrative Psicologia generale evolutiva ed educativa Diritto, economia sociale e legislazione socio‐sanitaria DISCIPLINE Libro di testo Dispense Audiovisivi Materiali informatici Materiali multimediali Quotidiano 5 – STRUMENTI DI LAVORO UTILIZZATI Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia, cittadinanza e costituzione Matematica x x Scienze motorie e sportive I.R.C. o attività alternative Seconda lingua straniera Igiene e cultura medico‐sanitaria x x x x Tecniche amministrative Psicologia generale evolutiva ed educativa Diritto, economia sociale e legisl. socio‐
sanitaria DISCIPLINE 10
6 – PERCORSI INTERDISCIPLINARI Il Consiglio di Classe non ha previsto percorsi interdisciplinari. 7 – ATTIVITA’ EXTRA‐CURRICOLARI Non sono state effettuate 8‐ ALTERNANZA SCUOLA‐ LAVORO Per il corso serale si considera adempimento all’obbligo dell’alternanza l’attività lavorativa svolta dallo studente lavoratore. 11
9. VALUTAZIONE E VERIFICHE La valutazione Il percorso seguito dall’Istituto in merito alla valutazione è stato individuato con l’obiettivo di garantire la massima trasparenza del processo valutativo in tutte le sue fasi, in modo da permettere allo studente ed alla propria famiglia di conoscere sempre, se lo desidera, la sua posizione nel percorso di apprendimento. Il processo valutativo si articola in:valutazione in ingresso, valutazione in itinere, valutazione finale. Valutazione in ingresso A causa dei percorsi formativi differenziati da cui provengono gli studenti del corso serale, i docenti hanno effettuato ripasso dei programmi precedentemente svolti , allo scopo di rilevare il livello di partenza e i bisogni formativi e, di conseguenza, di adeguare la programmazione alle reali esigenze degli studenti. Valutazione in itinere La valutazione in itinere è quella che nell’arco dell’anno lo studente mostra di acquisire relativamente a: conoscenze capacità competenze. Durante ogni quadrimestre è stato proposto un congruo numero di verifiche, tenendo conto del fatto che il numero di ore curricolari è inferiore a quello del corso diurno,sulla base delle linee guida . Attribuzione del voto di condotta Il voto di condotta terrà in considerazione gli elementi dell'area comportamentale: il rapporto con gli insegnanti, la collaborazione con i compagni, il rispetto degli orari, la frequenza alle lezioni; la partecipazione all'attività della classe, l'interesse all'apprendimento e all'approfondimento degli argomenti, la consapevolezza dei risultati conseguiti. Fermo restando quanto previsto dal D.P.R. 24 giugno 1998 n.249 e successive modificazioni, in sede di scrutinio intermedio e finale viene valutato il comportamento di ogni studente durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica, anche in relazione alla partecipazione alle attività e agli interventi educativi realizzati dall’Istituto anche fuori dalla propria sede ( stage, visite d’istruzione, attività integrative, cineforum) La valutazione del comportamento è espressa in decimi. La votazione sul comportamento degli studenti attribuita dal consiglio di classe concorre alla valutazione complessiva dello studente e, in caso di insufficienza determina la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame di Stato La valutazione del 2^ quadrimestre si intende relativa a tutto l’anno scolastico. Per colmare l’insufficienza (voto 5 in condotta) nel primo quadrimestre la condizione necessaria è il conseguimento di una valutazione in condotta nel secondo quadrimestre non inferiore a 7/10. 12
Non si attiva per rispondere alla con‐
segna. insufficienza lt
Competenze fondamentali non rag‐
giunte. L’allievo è disorientato, riesce a decifrare la situazione e a indivi‐
duare le competenze richieste solo se aiutato. Conoscenze assenti, non distingue l’essen‐
ziale, l’esposizione non è comprensibile. Non è in grado di affrontare le con‐
segne più elementari in modo auto‐
nomo. Commette gravi errori di se‐
quenza e di esecuzione in presenza di una guida continua. gravemente in‐
ffi i t
Competenze fondamentali non rag‐
giunte. L’allievo si orienta a fatica. Riesce a decifrare la situazione e ad individuare le competenze richieste, ma non è in grado di agire efficace‐
mente. Conoscenza molto ridotta e frammentaria. Fraintende, distingue l’essenziale solo se gui‐
dato, l’esposizione è scorretta e poco com‐
prensibile. È in grado di affrontare consegne elementari, con errori di sequenza e di esecuzione. Necessita di essere guidato. Manca degli standard mi‐
nimi di precisione. Insufficiente Competenze fondamentali parzial‐
mente raggiunte. L’allievo si orienta nella situazione, individua le compe‐
tenze che richiede ma agisce con poca autonomia e sicurezza. Conoscenza con lacune non troppo gravi. Trat‐
tazione generica, mnemonica e superficiale. Rielabora con difficoltà, non sempre sa colle‐
gare e/o arrivare alla sintesi; analisi parziale; esposizione stentata. È in grado di affrontare consegne semplici, con errori non troppo gravi. Necessita talvolta di una guida nell’esecuzione. Manca di pre‐
cisione rispetto degli standard sufficiente Competenze fondamentali raggiunte. L’allievo si orienta nella situazione, in‐
dividua le competenze richiamate e agisce opportunamente, in parziale autonomia e sicurezza. Conoscenza degli aspetti fondamentali. Argo‐
menta con qualche incertezza e in modo non sempre ordinato, effettua qualche collega‐
mento, linguaggio corretto ma semplice e non del tutto preciso. È in grado di affrontare consegne semplici in parziale autonomia, con qualche errore di esecuzione. Assi‐
cura la precisione richiesta per la maggior parte degli standard. buono Competenze fondamentali completa‐
mente raggiunte. L’allievo comprende la situazione, individua le competenze richieste e agisce opportunamente, in buona autonomia e sicurezza Buona conoscenza dell’argomento. Argo‐
menta, collega, spiega, dimostra in parziale autonomia. Effettua analisi e sintesi basilari, si esprime con buona proprietà. Qualche spunto critico non sempre approfondito. È in grado di affrontare consegne semplici in autonomia, con preci‐
sione e razionalità, rispettando gli standard richiesti. Di fronte a conse‐
gne più complesse si evidenziano in‐
certezze, poca precisione e man‐
canza di autonomia distinto Competenze completamente rag‐
giunte, che l’allievo applica in modo autonomo e con sicurezza nel conte‐
sto.Se stimolato è in grado di appli‐
care le competenze anche in contesti diversi. Conoscenza completa e approfondita. Argo‐
menta, collega, spiega, dimostra autonoma‐
mente e con sicurezza. Effettua analisi e sin‐
tesi esaurienti, si esprime con proprietà e scioltezza. Rielaborazione autonoma e perso‐
nale. È in grado di affrontare consegne complesse in autonomia, con preci‐
sione e razionalità, rispettando gli standard richiesti. Sa adattarsi a cir‐
costanze specifiche usando l’espe‐
rienza pregressa. Propone soluzioni innovative. Competenze completamente rag‐
giunte, che l’allievo applica anche in contesti diversi in modo autonomo e con sicurezza. Propone con creatività nuove applicazioni delle competenze raggiunte. Conoscenza completa e approfondita, riferi‐
menti culturali trans‐disciplinari. Rielabora au‐
tonomamente con spunti personali apprezza‐
bili, interpreta e valuta con motivazioni con‐
vincenti e originali. Creatività, capacità di ap‐
profondire autonomamente. È in grado di affrontare consegne molto complesse in autonomia, con precisione e razionalità, rispettando gli standard richiesti. Sa adattarsi a circostanze specifiche usando l’espe‐
rienza pregressa. Propone soluzioni innovative. Competenze completamente rag‐
giunte, che l’allievo applica con disin‐
voltura anche in contesti diversi. Pro‐
pone con creatività ed autonomia nuove applicazioni delle competenze raggiunte. Conoscenza completa e approfondita, riferi‐
menti culturali trasversali alle diverse disci‐
pline ed extra‐scolastici. Rielabora autonoma‐
mente con spunti personali apprezzabili, in‐
terpreta e valuta con motivazioni convincenti e originali. Interiorizzazione, creatività, capa‐
cità di approfondire autonomamente È in grado di affrontare consegne molto complesse in autonomia, con precisione e razionalità, rispettando gli standard richiesti. Sa adattarsi a circostanze specifiche usando l’espe‐
rienza pregressa. Propone soluzioni innovative. Livello 0 i
Non permette la verifica delle conoscenze ac‐
quisite ottimo 3 4 Livello 1 5 6 Livello 2 7 8 Livello 3 9 10 Competenze fondamentali non rag‐
giunte. L’allievo è disorientato e inca‐
pace di decifrare la situazione, anche in presenza di indicazioni specifiche. eccellente 2 Insuffi‐
TABELLA DI CORRELAZIONE "VOTO ‐ GIUDIZIO ‐ COMPETENZE ‐ ATTIVITÀ"
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VOTO DI CONDOTTA
Si distingue per interesse e partecipazione attiva a tutte le attività proposte Responsabilità e affidabilità nello svolgimento dei compiti e delle consegne scolastiche 10 Ottimo Eccel‐
lente Frequenza costante e assidua anche ad eventuali attività integrative Rispetto scrupoloso del regolamento di Istituto, degli altri, delle norme e dei doveri scolastici Ottima socializzazione Ruolo propositivo e collaborativo in classe e propensione ad aiutare i compagni in difficoltà Interesse e partecipazione attiva alle attività proposte Svolgimento costante delle consegne scolastiche 9 Molto Buono Distinto Rispetto del regolamento di Istituto, degli altri, delle norme e dei doveri scolastici Frequenza regolare Buona socializzazione Ruolo collaborativo con il gruppo classe, disponibilità ad aiutare gli altri Interesse e partecipazione positiva alle attività proposte Svolgimento regolare delle consegne scolastiche 8 Buono Rispetto del regolamento di Istituto, degli altri, delle norme e dei doveri scolastici Frequenza regolare Buona socializzazione Equilibrio nei rapporti con il gruppo classe Discreta attenzione e partecipazione alle lezioni Svolgimento nel complesso regolare delle consegne scolastiche 7 Discreto Rispetto del regolamento di Istituto, degli altri, delle norme e dei doveri scolastici Frequenza nel complesso regolare Discreta/sufficiente socializzazione Rapporti corretti con il gruppo classe Interesse appena sufficiente per le attività proposte Svolgimento nel complesso regolare delle consegne scolastiche 6 Sufficiente Episodi non gravi di mancato rispetto del regol.di Istituto, degli altri, delle norme e dei doveri scolastici Frequenza non sempre regolare (assenze‐ritardi strategici, assenze non giustificate) Eventuali rapporti problematici con il gruppo classe Episodi di Disturbo delle attività di lezione (rilevata con annotazioni sul registro di classe) Danni gravi arrecati intenzionalmente alle persone Episodi gravi di “bullismo”, intolleranza, violenza fisica e verbale 5 Insufficiente Danni gravi arrecati intenzionalmente alle strutture e attrezzature della scuola che pregiudichino il re‐
golare svolgimento dell’attività didattica Comportamenti che risultino gravemente lesivi per sè e per gli altri Comportamenti perseguibili penalmente Tutto quanto indicato nella circ. applic. del decreto n. 137 sopra citato convertito in legge il 29‐10‐2008 14
GRIGLIA DI CORRISPONDENZA TRA GIUDIZI E VOTI Punteggio in /10 Punteggio in /15 Punteggio in /30 Giudizio 1 1 1 ‐ 3 NULLO 2 ‐ 2 ½ 2 ‐ 3 4 ‐ 9 ASSOLUTAMENTE INSUFFICIENTE 3 ‐ 4 4 ‐ 6 10 ‐ 15 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE 4 ½ ‐ 5 ½ 7 ‐ 9 16 ‐ 19 INSUFFICIENTE 6 ‐ 6½ 10 ‐ 11 20 ‐ 22 SUFFICIENTE 7 ‐ 7½ 12 23 ‐ 24 DISCRETO 8 ‐ 8½ 13 25 ‐ 26 BUONO 9 ‐ 9½ 14 27 ‐ 28 OTTIMO 10 15 29 ‐ 30 ECCELLENTE 10 ‐PROGRAMMAZIONE PER L’ESAME DI STATO Il Consiglio di classe ha illustrato agli studenti la struttura, le caratteristiche e le finalità dell’Esame di Stato. Le verifiche scritte effettuate nel corso dell’intero anno scolastico hanno ricalcato le tipologie di verifica previste dall'Esame di Stato. SIMULAZIONI DELLE PROVE D’ESAME Prima Prova (vedi allegato 5)
Data Tempo assegnato
Tipologia Criteri di valutazione
Tipologia A: analisi del testo. 05/05/2015 4 ore Tipologia B: seggio breve o articolo di giornale relativo a diversi ambiti. Tipologia C: tema storico. Vedi allegato n° 1 Tipologia D: tema di carattere generale. Seconda Prova (vedi allegato 6)
Data Tempo assegnato
07/05/2015 4 ore Materia e Tipologia Criteri di valutazione Vedi
allegato n° 2
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Terza Prova (1^ simulazione) (vedi allegato 7) Data 13/04/2015 Tempo assegnato 2 ore Tipologia Materie coinvolte Igiene D.M. n°429 Inglese del 20/11/2000 Diritto Matematica Criteri di valutazione Vedi allegato n° 3 Terza Prova (2^ simulazione) (vedi allegati 8) Data 27/04/2015 Tempo assegnato 2 ore Tipologia Materie coinvolte Igiene D.M. n°429 Inglese del 20/11/2000 Diritto Ec. Aziendale Busto Arsizio 15 Maggio 2015
Criteri di valutazione Vedi allegato n° 3 Il Coordinatore di classe
(Prof. Mara Elena)
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Allegato n°1 _________ GRIGLIA DI VALUTAZIONE ‐ 1° PROVA SCRITTA Allegato n°2 _________ GRIGLIA DI VALUTAZIONE ‐ 2° PROVA SCRITTA Allegato n°3 _________ GRIGLIA DI VALUTAZIONE ‐ 3° PROVA SCRITTA Allegato n°4 _________ PROGRAMMI SVOLTI NELLE SINGOLE MATERIE Allegato n°5 _________ SIMULAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA (05/05/2015) Allegato n°6 _________ SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA (09/05/2015) Allegato n°7A ________ SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA (13/04/2015) Allegato n°7B ________ SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA (27/04/2015) 17
ESAMI DI STATO A.S. 2014‐2015 (____________COMMISSIONE) ‐ CANDIDATO: _________________________________________ CLASSE ________ ________ Allegato n°1 GRIGLIA DI VALUTAZIONE ‐ 1° PROVA SCRITTA INDICATORI Adeguatezza Caratteristiche del contenuto Organizzazione del testo Lessico e stile Correttezza ortografica e morfosintattica LIVELLI Molto Medio
Medio Nullo Basso Medio
basso basso alto DESCRITTORI  Aderenza alla consegna  Pertinenza all’argomento proposto  Efficacia complessiva del testo Tipologie A) e B1‐B2‐B3‐B4): aderenza alle convenzioni della tipologia scelta (tipo testuale, scopo, destinatario, destinazione editoriale, ecc..)  Ampiezza della trattazione, padronanza dell’argomento, rielaborazione critica dei contenuti, in funzione anche delle diverse tipologie e dei materiali forniti. Tipologia A): comprensione ed interpretazione del testo proposto. Tipologia B1‐ B2 ‐ B3 ‐ B4): comprensione dei materiali forniti e loro utilizzo coerente ed efficace; capacità di argomentazione. Tipologia C) e D): coerente esposizione delle conoscenze in proprio possesso; capacità di contestualizzare e di eventuale argomentazione. Per tutte le tipologie: significatività e originalità degli elementi informativi, delle idee e delle interpretazioni.  Articolazione chiara e ordinata del testo  Equilibrio fra le parti  Coerenza (assenza di contraddizioni e ripetizioni)  Continuità tra frasi, paragrafi e sezioni.  Proprietà e ricchezza lessicale  Uso di un registro adeguato alla tipologia testuale, al destinatario, ecc.  Correttezza ortografica  Coesione testuale (uso corretto dei connettivi testuali ecc.)  Correttezza morfosintattica  Punteggiatura Alto 0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 Punteggio _______ /15 La Commissione 1‐ _____________________ 2‐ ____________________ 3‐ _____________________ 4‐ _____________________ 5‐ _____________________ 6‐ _____________________ Il Presidente ____________________________________________ 18
ESAMI DI STATO A.S. 2014‐2015 (____________COMMISSIONE) ‐ CANDIDATO: ______________________________________ CLASSE _____________ ALLEGATO 2 GRIGLIA DI VALUTAZIONE ‐ 2° PROVA SCRITTA Indicatori Descrittori
Prova in bianco
Prova senza alcuna coerenza con la consegna
Conoscenza Mostra povertà di contenuti e stenta ad organizzarli in modo organico
ed Riferisce in modo parziale, talvolta lacunoso e con poca organicità sui contenuti appresi
organizzazione Riferisce in modo per lo più generico e semplice sulle conoscenze apprese
dei contenuti Riferisce in modo essenziale ed in maniera sostanzialmente organica sulle conoscenze acquisite
Riferisce in modo rigoroso sui contenuti appresi cogliendone le relazioni fondamentali
Riferisce in modo ricco e preciso sui contenuti appresi, cogliendone le prospettive di sviluppo
Fornisce sintesi incoerenti, argomentazioni occasionali e mal costruite, elude la traccia proposta
Sviluppa aspetti poco significativi della traccia e propone argomentazioni con scarso senso critico
Competenze Formula argomentazioni scarse e/o parzialmente aderenti alla traccia ma in forme per lo più corrette
Formula argomentazioni e/o valutazioni in forme semplici e per lo più corrette con semplici apporti dedotti dall’esperienza didattica e/o
testuali e personale
aderenza alla Formula argomentazioni e valutazioni anche in prospettiva multidisciplinare in forme soddisfacenti e corrette con adeguati apporti didattici e/o
traccia personali
Formula argomentazioni e valutazioni anche in prospettiva multidisciplinare in forme anche complesse e arricchite da significativi apporti didattici
e/o personali
Produce testi scritti in modo scorretto, confuso e con lessico improprio
Capacità di Scrive testi anche semplici in modo solo parzialmente corretto e con linguaggio non del tutto appropriato
produzione Produce testi semplici e sostanzialmente corretti, utilizza un lessico per lo più appropriato
nella lingua Produce testi corretti con appropriate scelte lessicali
scritta Produce testi scritti in maniera corretta ed organica, mostra una buona capacità di uso del lessico specifico
Livello totale conseguito
Livelli 1
2
1
2
3
4
5
6
1
2
3
4
Punti ______ / 6 ______ / 6 5
6
1
1.5
2
2.5
3
______ / 3 _______ / 15 La Commissione 1‐ _____________________ 2‐ ____________________ 3‐ _____________________ 4‐ _____________________ 5‐ _____________________ 6‐ _____________________ Il Presidente ____________________________________________ 19
GRIGLIA DI VALUTAZIONE QUESITI 2° PROVA D’ESAME
DISCIPLINA: ……………………………………….. CANDIDATO/A: ………………………………………………… CLASSE: …………
INDICATORI
DESCRITTORI
Svolgimento dei quesiti
Prova in bianco o manomessa in modo evidente
Prova fuori traccia
Conoscenza dei contenuti
Competenza espressiva
( correttezza grammaticale, uso del lessico specifico)
Capacità di
 Sintesi
 Di rielaborazione personale
Quesito 1
Quesito 2
Quesito
1
1
1
2
2
2
……../15
……../15
……../15
………/15
………./15
...……./15
…………/15
…………./15
………./15
Svolta ma senza alcuna attinenza con la consegna
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Assente
Gravemente lacunosa
Generica, con qualche lacuna e imprecisione
Sufficiente e complessivamente corretta
Discreta
Appropriata e esauriente
1. Gravemente scorretta, tale da impedirne la comprensione
2 Scorretta , con terminologia impropria
3. Sufficientemente corretta e corredata dall’uso di un lessico appropriato
4. Grammaticalmente corretta e corredata dall’uso lessicale di termini specifici
1.
2.
3.
4.
5.
Gravemente Insufficiente la capacità di sintesi/ assente la rielaborazione personale
Insufficiente capacità di sintesi
Sufficiente capacità di sintesi
Sintesi esauriente e discreta rielaborazione critica
Sintesi esauriente ed ampia rielaborazione critica
20
ESAMI DI STATO A.S. 2014‐2015 (____________COMMISSIONE) ‐ CANDIDATO: ______________________________________ CLASSE _____________ ALLEGATO 3 GRIGLIA DI VALUTAZIONE ‐ 3° PROVA SCRITTA Valutazione complessiva Materia Cultura medica Matematica Inglese Tecnica amministrativa Punteggio prova Quesito 1 (15 punti) Quesito 2 (15 punti) Quesito 3 (15 punti) PUNTEGGIO TOTALE Terza Prova (in Centoottantesimi)
Totale _________ / 45 _________ / 45 _________ / 45 _________ / 45 _________ / 180 VALUTAZIONE FINALE PROVA PUNTEGGIO TOTALE Terza Prova diviso 12 approssimato all’unità
Corrispondenza Voti ‐ Giudizi
Punteggio singola domanda
Giudizio 1 Consegna in bianco
2 Consegna non pertinente alla traccia
3 – 4 Insufficienza molto grave
5 – 6 Insufficienza grave
7 – 8 Insufficiente 9 Quasi sufficiente
10 Sufficiente 11 Più che sufficiente
12 Discreto 13 Buono 14 Ottimo 15 Eccellente ________ / 15 La Commissione 1 2 3 4 5 6 Il Presidente ________________________________________________________ 21
Allegato n°4 PROGRAMMA SVOLTO nelle singole materie PROGRAMMA SVOLTO a.s.2014/15 Classe 5^ Sezione L ‐ SERALE Materia TECNICA AMMINISTRATIVA ED ECONOMIA SOCIALE Docente MORELLI GIULIANA n° ore svolte fino al 15 Maggio 2015 62 n° ore totali previste fino al termine delle lezioni 6 Parte Generale Risultati raggiunti Metodologia didattica Buoni grazie all’impegno personale e alla partecipazione in classe. Lezione frontale e partecipata. Verifiche Scritte e orali Recupero In itinere Eventuali progetti nessuno Attività diversificate nessuna Testi adottati Altri strumenti didattici TECNICA AMMINISTRATIVA ED ECONOMIA SOCIALE Pietro Ghigini, Clara Robecchi Scuola & azienda Aula d’informatica 22
Contenuti trattati in dettaglio ‐
‐
In corsivo i contenuti trattati dopo il 15 maggio 2015 Inserire le ore impiegate per la trattazione dei contenuti indicati
Unità di Apprendimento L’AZIENDA E LA SUA ATTIVITA’ ECONOMICA 3 IL PATRIMONIO E LO STATO PATRIMONIALE 10 IL REDDITO E IL CONTO ECONOMICO 10 I FINANZIAMENTI 5 GLI INVESTIMENTI 9 L’ECONOMIA SOCIALE E IL CONCETTO DI SUSSIDIARIETA’ 9 IL SETTORE NON PROFIT 5 LE AZIENDE NON PROFIT 5 LE ONLUS 2 I MEZZI DI PAGAMENTO : ASSEGNI BANCARI ASSEGNI CIRCOLARI BONIFICI GIROCONTI CARTE DI CREDITO CARTE DI DEBITO CAMBIALI RICEVUTE BANCARIE 10 N° Ore 23
PROGRAMMA SVOLTO a.s.2014/15 Classe 5^ Sezione Materia IGIENE E CULTURA MEDICO‐SANITARIA Docente MARA ELENA L ‐ SERALE n° ore svolte fino al 15 Maggio 2015 120 di cui 60 di compresenza n° ore totali previste fino al termine delle lezioni 132 di cui 66 di compresenza Parte Generale Risultati raggiunti La classe ha raggiunto nel complesso risultati discreti e in alcuni casi molto buoni,anche se per alcuni alunni permangono lacune nella rielaborazione personale dei contenuti, a causa delle strutture cognitive di base disomogenee. Nel complesso le competenze prefissate sono state acquisite e organizzate in una discreta esposizione scritta e orale. Metodologia didattica Durante l’attività didattica sono state utilizzate: lezione frontale,lezione dialogata, lavoro autonomo o in piccoli gruppi finalizzato a schematizzare le numerose informazioni della disciplina. Metà delle ore di lezione sono state svolte in compresenza con l’insegnante di Psicologia, consentendo una reciproca collaborazione nella trattazione degli argomenti affini. Verifiche Scritte e orali Recupero In itinere Eventuali progetti / Attività diversificate / Testi adottati Cultura Medico‐Sanitaria vol° 2 –A.Bedendo‐ Ed. Poseidonia altri strumenti didattici A supporto dell’attività didattica sono stati utilizzati materiali audiovisivi e tecnologie informatiche; inoltre sono stati forniti agli studenti materiali integrativi sottoforma di fotocopie di approfondimento degli argomenti trattati 24
Contenuti trattati in dettaglio ‐
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In corsivo i contenuti trattati dopo il 15 maggio 2015 Inserire le ore impiegate per la trattazione dei contenuti indicati
Unità di Apprendimento N° Ore GRAVIDANZA E PARTO: ‐Ripasso delle conoscenze di base sulla anatomia e fisiologia dell’apparato riproduttore femminile : struttura e funzioni dell’utero ‐Meiosi, gametogenesi, sviluppo embrionale, esami ematici e microbiologici della gravidanza(TORCH),indagini prenatali invasive e non invasive ‐Malattie da aberrazione cromosomica e malattie monogenetiche ‐Placenta e sue funzioni, annessi fetali, parto eutocico/distocico,indagini neonatali (Test di Apgar),patologie neonatali più frequenti(M.E.N.‐ L.C.A.) 17 ELEMENTI DI PEDIATRIA E PUERICULTURA: ‐L’alimentazione del bambino(allattamento naturale e artificiale) ‐Divezzamento e alimentazione in età scolare ‐Celiachia ‐Patologie infantili più frequenti:esantematiche virali (morbillo,rosolia, varicella,parotite) e batteriche(pertosse) ‐Difetti visivi ‐Alterazioni posturali ‐Disturbi gastroenterici. 15 NEUROPSICHIATRIA INFANTILE : ‐Distinzione generale tra ansia,fobie,nevrosi,psicosi ‐Disturbi dell’evacuazione intantile(enuresi,encopresi) ‐Disturbi della comunicazione(lallazione,ecolalia,olofrase,disartria,balbuzie, blesità. ‐Disturbi dell’apprendimento(dislessia.disgrafia,discalculia) 25 AREA DELLA DISABILITA’: ‐Sindrome dell’X‐fragile(definizione,cause,sintomi,decorso,assistenza) ‐Le P.C.I(definizione,cause,sintomi,classificazione rispetto alla localizzazione e al quadro clinico, terapie,assistenza) ‐Epilessia(definizione,cause,sintomi,forme cliniche,terapie,assistenza) ‐Distrofie muscolari e spina bifida 25 LA SENESCENZA: ‐Le teorie sul processo di invecchiamento ‐ Malattie cardiovascolari (valvulopatie) ‐Cardiopatie ischemiche (angina pectoris e infarto miocardico) ‐Malattie cerebrovascolari(MID,TIA,ICTUS) ‐Malattie respiratorie (infezioni delle vie aeree,BPCO,enfisema) ‐Patologie gastroenteriche (ulcera gastrica,diverticolosi,cancro del colon‐
retto,calcolosi biliare) 30 25
‐Sindromi neuro‐degenerative (morbo di Parkinson,morbo di Alzheimer): eziologia,sintomi,diagnosi,cure ‐Patologie endocrine:diabete
IL PRIMO SOCCORSO : ‐ BLS (Basic Life Support) ‐ Ferite ,ustioni,fratture 20 26
PROGRAMMA SVOLTO a.s.2014/15 Classe 5^ Sezione L Materia Psicologia generale ed applicata Docente Giulia Sofia Piccinini n° ore svolte fino al 15 Maggio 2015 77 n° ore totali previste fino al termine delle lezioni 85 Parte Generale Risultati raggiunti Complessivamente la classe è stata in grado di acquisire in maniera adeguata le competenze programmate. Si registrano differenze significative nel livello di acquisizione di conoscenze, abilità e competenze in relazione alle capacità e ai saperi pregressi, riferibili alle esperienze formative e professionali dei singoli studenti. Metodologia didattica L’attività didattica si è svolta con le seguenti metodologie: lezione frontale, lavoro autonomo ed esercitazione in piccoli gruppi, discussione collettiva con il gruppo classe. I due terzi delle ore di lezione sono state svolte in compresenza dell’insegnante di Igiene e cultura medico‐sanitaria e ciò ha consentito una reciproca collaborazione nella trattazione degli argomenti affini. Verifiche La verifica del raggiungimento degli obiettivi programmati in termini di competenze, conoscenze e abilità è avvenuta attraverso i seguenti strumenti: prove scritte strutturate a domande chiuse, prove scritte semistrutturate a domande aperte, analisi di un caso, colloquio orale. La classe ha inoltre sostenuto la simulazione della seconda prova scritta dell’esame di Stato. In mancanza di chiare e precise indicazioni ministeriali in merito alla seconda prova degli esami di Stato, il dipartimento di psicologia ha deciso di strutturare i testi della simulazione sottoforma di analisi di un caso, progetto operativo, trattazione teorica su una tipologia di utenza, e di quesiti riferiti ad alcune tematiche affrontate in classe. Recupero Il recupero è stato svolto in itinere Eventuali progetti / Attività diversificate / Testi adottati Psicologia generale ed applicata per il quinto anno degli Istituti professionali Servizi socio‐sanitari Clemente – Danieli – Annuska, ed. Paravia, 2013 altri strumenti didattici Sono stati forniti agli studenti materiali integrativi sottoforma di schemi e mappe concettuali. A supporto dell’attività didattica sono stati utilizzati materiali audiovisivi e tecnologie informatiche. Contenuti trattati in dettaglio ‐
‐
In corsivo i contenuti trattati dopo il 15 maggio 2015 Inserire le ore impiegate per la trattazione dei contenuti indicati
Unità di Apprendimento N° Ore Le principali teorie psicologiche a disposizione dell’operatore socio‐sanitario:  La formazione psicologica e le competenze psicologiche dell’operatore socio‐sanitario  Le teorie della personalità: il concetto di personalità, la teoria tipologica di Sheldon, le teorie dei tratti, le teorie psicoanalitiche di Freud e Jung, l’analisi transazionale  Le teorie della relazione comunicativa: l’approccio sistemico‐relazionale, l’approccio non direttivo di Rogers, la prossemica  Le teorie dei bisogni e i diversi tipi di bisogni, le motivazioni 16 Metodi di analisi e di ricerca psicologica:  Che cosa significa fare ricerca: aspetti essenziali  L’intervista  Il colloquio clinico  L’osservazione  Il test  Il test del disegno nei bambini 13 La professionalità dell’operatore socio‐sanitario:  Il lavoro in ambito socio sanitario: servizi sociali e servizi sanitari, le diverse professioni in ambito sociale e socio‐sanitario, le funzioni dell’operatore socio‐sanitario  I valori fondamentali e i principi deontologici dell’operatore socio‐
sanitario  I rischi che corre l’operatore socio‐sanitario: il burnout  La relazione d’aiuto, le tecniche di comunicazione, le abilità di counseling 8 L’intervento sui nuclei famigliari e sui minori:  La violenza assitita: reazioni e conseguenze  L’intervento sui minori vittime di maltrattamento: rilevamento, diagnosi e presa in cura  Il gioco in ambito terapeutico  Il disegno in ambito terapeutico  I servizi residenziali per minori in situazioni di disagio: le comunità 9 28

Realizzare un piano di intervento per minori in situazioni di disagio L’intervento sugli anziani:  Classificazione delle principali forme di demenze  I trattamenti delle demenze  La terapia di orientamento alla realtà (ROT)  La terapia della reminiscenza  Il metodo comportamentale  La terapia occupazionale  L’intervento sugli anziani: servizi domiciliari, servizi residenziali e semi‐
residenziali  Realizzare un piano di intervento per anziani 16 L’intervento sui soggetti diversamente abili:  Le disabilità di carattere cognitivo  I comportamenti problema  Gli interventi sui comportamenti problema: analizzare i comportamenti problema, intervenire sui comportamenti problema  Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD)  I trattamenti dell’ADHD  L’intervento sui soggetti diversamente abili: la presa in carico, gli interventi sociali, i servizi residenziali e semiresidanziali  Realizzare un piano di intervento individualizzato per i soggetti diversamente abili 7 L’intervento sui soggetti tossicodipendenti e alcoldipendenti:  Che cos’è la droga: la classificazione delle droghe  I disturbi correlati a sostanze  Droga e adolescenza  Gli effetti della dipendenza da sostanze: la co‐dipendenza  La dipendenza dall’alcol: il consumo di alcol  I tipi di bevitori  Gli effetti dall’abuso di alcol  I trattamenti farmacologici e il SerT  Le strutture residenziali: le comunità terapeutiche  I gruppi di auto‐aiuto  Realizzare un piano di intervento individualizzato per i soggetti dipendenti 16 29
PROGRAMMA SVOLTO a.s.2014/15 :Classe 5^ Sezione L Materia STORIA Docente PIERANGELO CANDIANI n° ore svolte fino al 15 Maggio 2015 64 n° ore totali previste fino al termine delle lezioni 5 Parte Generale Risultati raggiunti Metodologia didattica Verifiche Recupero La classe ha complessivamente raggiunto risultati accettabili con punte di eccellenza. Prevalentemente lezione frontale coadiuvata dal libro di testo Verifiche orali e scritte a risposta aperta In itinere Eventuali progetti Attività diversificate Testi adottati altri strumenti didattici CALVANI, Spazio Storia,Vol. 3, A. Mondadori scuola Audiovisivi Contenuti trattati in dettaglio ‐
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In corsivo i contenuti trattati dopo il 15 maggio 2015 Inserire le ore impiegate per la trattazione dei contenuti indicati Unità di Apprendimento N° Ore Belle époque e socirtà di massa.Paragrafi 1,2,3,5,8,9,10,11 3 L’età giolittiana. Paragrafi 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12 3 La prima guerra mondiale. Paragrafi 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12,13 6 Una pace instabile. Paragrafi 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11 4 La rivoluzione russa e lo stalinismo. Paragrafi 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12,13,14 8 Il fascismo. Paragrafi 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12,13,14,15,16,17,18 8 La crisi de 1929. Paragrafi 1,2,3,4,5 3 Il Nazismo. Paragrafi 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12,13,14 6 La seconda guerra mondiale. Paragrafi 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11 6 La resistenza. Paragrafi 6,7,8,9,10,11,12,13,14 3 Il tramonto dell’Europa. Paragrafi 4,5,6,7,8,9,10 2 La “guerra fredda”. Paragrafi 1,2 1 Il periodo della distensione. Paragrafi 1,2,3,4,5,6,7,8 3 L’Italia della ricostruzione. Paragrafi 1,2,3,4,5,7,8,9,10 3 La fine del sistema comunista. Paragrafi 1,2,3,4,5,6,7,8 4 31
PROGRAMMA SVOLTO a.s.2014/15 Classe 5^ Sezione L Materia Italiano Docente Pierangelo Candiani n° ore svolte fino al 15 Maggio 2015 104 n° ore totali previste fino al termine delle lezioni 116 Parte Generale Risultati raggiunti Metodologia didattica Lezione frontale, normalmente con l’ausilio del libro di testo. Si è dato spazio alla lettura e analisi dei testi nei loro livelli e nelle varie tipologie. Nella produzione scritta la classe si è esercitata in tutte le tipologie dell’Esame di Stato. Verifiche Scritte e orali Recupero In itinere Eventuali progetti Attività diversificate Testi adottati altri strumenti didattici La classe ha conseguito complessivamente risultati accettabili con punte di eccellenza Libro di testo: Sambugar‐Salà, Letteratura +, Vol. 3, ed. La Nuova Italia Fotocopie e sussidi audiovisivi Contenuti trattati in dettaglio ‐
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In corsivo i contenuti trattati dopo il 15 maggio 2015 Inserire le ore impiegate per la trattazione dei contenuti indicati Unità di Apprendimento 1. Giovanni Verga + poetica – Verismo Da Vita dei campi: Fantasticheria p. 77 Un documento umano (vita dei campi, prefazione all’Amante di Gramigna) p. 83 Da I Malavoglia: L’arrivo e l’addio di ‘Ntoni p. 97 Da Novelle Rusticane: Libertà p. 110 Introduzione di Mastro‐don Gesualdo p. 117 N° Ore 22 2. Il simbolismo p. 162 / Estetismo p. 166 / Decadentismo p. 168 3. Giovanni Pascoli: la personalità, la poetica e la visione del mondo Da Il Fanciullino: E’ dentro di noi un fanciullino p. 226 Da Myricae: Lavandare p.230 / X Agosto p. 232 / Novembre p.240 Da Canti di Castelvecchio: il gelsomino notturno p. 257 4 12 4. Gabriele D’Annunzio: poetica, Estetismo Da Laudi, Alcyone: La sera fiesolana p. 305 9 5. Le avanguardie in Europa e in Italia p. 412 Il Futurismo p. 414 Manifesto del Futurismo – Aggressività, audacia, dinamismo p. 426 4 6. Luigi Pirandello: la visione del mondo, la poetica, la produzione narrativa e il teatro Da l’Umorismo: il sentimento del contrario p. 515 Il fu Mattia Pascal Da Novelle per un anno: la patente p. 542 / il treno ha fischiato … p. 550 Uno, nessuno e centomila (trama) Sei personaggi in cerca d’autore (trama) Enrico IV (trama) 17 7. Giuseppe Ungaretti: la formazione, l’idea di poesia, i temi caratteristici, l’evoluzione stilistica (1^fase) Da L’Allegria: il porto sepolto p.603 / Commiato (vedi fotocopia) / Veglia p. 605 / sono una creatura p. 609 / I fiumi p. 613 / fratelli p. 607 Da Il Dolore: non gridate più p. 628 8 8. Eugenio Montale: la poetica e lo stile. L’itinerario montaliano Da Ossi di seppia: Meriggiare pallido e assorto p. 697 / Non chiederci la parola p.695 / Spesso il male di vivere ho incontrato p. 699 Da Le occasioni: la casa dei doganieri p. 713‐714 5 33
Da Satura: Ho sceso dandoti il braccio, almeno un milione di scale p. 727 9. Il Neorealismo: la cultura dell’impegno. I filoni tematici. (da p. 842 a 847) 2 10. Primo Levi: vita e poetica Da Se questo è un uomo (da p. 921 a 924): I sommersi e i salvati da p. 926 a 930 / Il canto di Ulisse da p. 933 a 935 3 11. Cesare Pavese: vita, pensiero e poetica Da Lavorare stanca: Lavorare stanca p.889; da La luna e i falò: capitolo I ( Il ritorno di Anguilla) p.902; Verrà la morte e avrà i tuoi occhi p.907 3 12. Salvatore Quasimodo Da Giorno dopo giorno: Alle fronde dei salici p.782 1 13. Italo Calvino : la formazione e le fasi della sua poetica. Da Le Cosmicomiche: Tutto in un punto p.984 3 34
PROGRAMMA SVOLTO a.s.2014/15 Classe 5^ Sezione Materia LINGUA INGLESE Docente PAOLA CAVENATI L n° ore svolte fino al 15 Maggio 2015 38 n° ore totali previste fino al termine delle lezioni 5 Parte Generale Risultati raggiunti Nella classe convivono, come è prevedibile e notorio nei corsi serali, persone di diversa provenienza, preparazione, età, stili di vita e di apprendimento, motivazioni e problemi personali molto diversi. Da una parte c’è un piccolo gruppo di alunni tra i più giovani non sempre mossi da partecipazione e impegno, e dall’altra studenti più maturi dediti all’impegno e costruttivi. Nel corrente a.s ci sono stati nuovi iscritti, ai quali sono stati accordati, come a tutta la classe, maggiore disponibilità e flessibilità, oltre che comprensione per la mancanza di competenze pregresse. Si sono rilevate dall’inizio dell’a.s gravi carenze nella maggior parte degli studenti sia a livello grammaticale e lessicale – morfosintattico sia nell’assenza di una metodologia appropriata di studio soprattutto per quanto riguarda i testi specialistici. Perciò nel primo quadrimestre si è effettuato un ripasso dei principali e fondamentali tempi verbali in modo da poter permettere la comprensione e la produzione scritta di brevi testi come saranno quelli della Terza Prova. A ciò si aggiunge una dissuetudine alla comunicazione verbale (anche in L1) mostrando di fatto inesperienza e difficoltà nelle fase di valutazione orale. Dal punto di vista dei risultati raggiunti si ripete la distinzione tra alunni che hanno frequentato con una certa continuità, senso di responsabilità e maturità, spinti da motivazione nonostante gli impegni lavorativi e personali, soprattutto nel gruppo degli alunni più maturi, e altri alunni il cui percorso in questo a.s è stato caratterizzato da assenze prolungate e uno scarso interesse per la materia nonostante siano stati scelti contenuti in linea con la programmazione delle materie professionalizzanti per facilitare lo studio. Ne consegue che gli obiettivi sono stati dunque raggiunti in minima parte e non con lo stesso livello di preparazione (globalmente sufficiente). 35
Metodologia didattica La metodologia utilizzata ha tentato di favorire il raggiungimento delle competenze trasversali e di ambito. Il metodo è quello funzionale‐comunicativo; si sono attivati lavori di gruppo, ricerche individuali e/o di gruppo e si è cercato di guidare gli studenti a partecipare e comunicare. Si sono effettuate lezioni frontali, lavoro individuale, a gruppi, peer‐
learning. Tutte le lezioni hanno promosso l’attiva partecipazione degli studenti. Si sono suggeriti e costruiti percorsi per adattare materiali, strategie ai bisogni degli studenti, alle loro competenze e modalità di apprendimento per favorire la motivazione negli studenti e offrire strumenti facilitati per lo studio e la memorizzazione del lessico e dei contenuti. Verifiche Si sono svolti i seguenti tipi di prove: ‐prove strutturate, semistrutturate, prove orali, (2 verifiche scritte nel primo quadrimestre, 3 verifiche scritte nel secondo quadrimestre; 1 prova orale nel primo quadrimestre e almeno 2 prove orali nel secondo) ‐ tra esse le simulazioni di terza prova nel mese di aprile La valutazione in corso d’anno fa riferimento al 60% quale soglia necessaria per il raggiungimento della sufficienza per le prove scritte. Avendo fornito materiale facilitato e schematizzato, si valuta la correttezza morfologica, lessicale e ovviamente grammaticale ma anche l’eventuale eleborazione e descrizione di una situazione afferente la sfera di esperienza e conoscenze nota nell’ambito professionale. Per quanto riguarda le valutazioni orali, si richiede un’esposizione globalmente chiara nei contenuti, sufficientemente corretta e comprensibile nella forma, con uso di lessico appropriato specialistico; pur in presenza di errori grammaticali e sintattici, si è data maggior importanza alla capacità di utilizzare il linguaggio specifico e soprattutto di interagire verbalmente in un contesto professionale. Recupero Il recupero è stato effettuato in itinere Eventuali progetti / Attività diversificate / Testi adottati F. Cilloni, D. Reverberi, Close Up, New Community Life, 3 ed, CLITT Fotocopie e riassunti forniti dall’insegnante (per supportare nella memorizzazione e l’esposizione dei testi, il docente ha provveduto a fare dei riassunti dei brani oltre ad avere mostrato in un lavoro di gruppo come fare una sintesi minima dei testi da studiare su contenuti già trattati in altre materie). 36
altri strumenti didattici Gli strumentit didattici che vengono utilizzati per l’apprendimento delle lingue straniere sono quelli che consentono di entrare in contatto con la “lingua in uso”, come l’uso di strumenti multimediali che riescono a creare motivazione. Oltre ai libri di testo e alle fotocopie fornite, ove possibile, si farà uso di tecnologie informatiche e multimediali e specifici strumenti audiovisivi come i video. Contenuti trattati in dettaglio Unità di Apprendimento Il ripasso grammaticale è stato effettuato per quanto è stato possibile in questo a.s secondo le esigenze presentate dalla classe durante il primo quadrimestre e compatibilmente con la programmazione della classe quinta; in particolare ha riguardato i tempi verbali principali utili per la comprensione di testi in lingua e la produzione di brevi testi scritti e orali: ‐ Simple Present ‐ Present Continuous ‐ Il futuro (Simple future, be going to, present continuous) ‐ Simple Past ‐ Ripasso dei verbi irregolari La revisione grammaticale nel secondo quadrimestre si è limitata ai tempi indicati a causa dell’assenza del docente da fine gennaio alla fine di febbraio. 10 TAKE CARE! The Mediterranean diet, good and bad eating habits, “the eatwell plate”, nutrients and food groups, what the National Health Service (definition) 9 MEETING SPECIAL NEEDS Autism, what it is, symptoms and traits Down syndrome, what it is, the origin of the name, the cause of this condition, the types of this syndrome 4 MAJOR ILLNESSES Dementia, the most common types: Alzheimer’s Disease and Vascular dementia, diagnosis and treament Parkinson’s disease, what it is, the symptoms, diagnosis, causes and treatment 5 TACKLING HOT ISSUES Drug abuse and addiction, women and drinking, drinking and driving Eating disorders, Bulimia nervosa and binge‐eating 4 A PIECE OF LITERATURE C. Dickens, Hard Times , Cecilia Jupe: education and schools in the Victorian Age, chapter 2 (lines 21‐58) 3 N° Ore 37
PROGRAMMA SVOLTO a.s. 2014/15 Classe 5^ Sezione Materia Matematica Docente Prof. Gabriele Biucchi L n° ore svolte fino al 15 Maggio 2015 75 n° ore totali previste fino al termine delle lezioni 83 Parte Generale Risultati raggiunti All’interno della classe si sono evidenziati livelli di partenza molto eterogenei con la maggior parte degli studenti che è partita da un livello di competenza minimo. Data questa premessa, nel corso dell’anno la classe ha ottenuto risultati globalmente buoni: un consistente numero di studenti ha ottenuto risultati molto buoni grazie ad un impegno serio e costante; un ristretto gruppo di altri ottiene risultati sufficienti. Metodologia didattica I contenuti sono stati svolti sia in modalità frontale che attraverso il metodo deduttivo/induttivo tramite lezione interattiva. Molta importanza è stata data agli esercizi che sono stati svolti dagli alunni alla lavagna. Il libro di testo è servito come fonte e ispirazione di esercizi. Verifiche Sono state somministrate verifiche scritte riguardanti tipologie di esercizi svolte e analizzate in classe. Recupero Il lavoro di recupero è stato effettuato sia tramite esercitazioni individuali che tramite chiamata a svolgere esercizi alla lavagna. Tale lavoro si è protatto finché il livello complessivo della classe non è risultato adeguato per essere sottoposto a verifica formale. Eventuali progetti Attività diversificate Testi adottati Leonardo Sasso Nuova Matematica a Colori – Edizione Gialla (Leggera) Volume 4 / Complementi di Algebra – Limiti e Continuità – Calcolo Differenziale Petrini Editore 38
Altri strumenti didattici Il docente ha fornito alla classe tutto il materiale prodotto in classe, sia riguardante le spiegazioni che gli esercizi. Contenuti trattati in dettaglio ‐
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In corsivo i contenuti trattati dopo il 15 maggio 2015 Inserire le ore impiegate per la trattazione dei contenuti indicati Unità di Apprendimento N° Ore RIPASSO sulle equazioni: ◦ Relazione tra Matematica e Realtà; ◦ concetto di equazione; ◦ equazioni di primo grado a coefficienti interi e frazionari; ◦ riconoscere quando un'equazione di primo grado è impossibile o indeterminata; ◦ radici quadrate nel campo reale; ◦ formula risolutiva per le equazioni di secondo grado; ◦ classificazione delle equazioni di secondo grado tramite il numero di soluzioni (senza la definizione di Δ). Esercizi: ◦ Verificare se un numero è soluzione di un'equazione (considerando solo equazioni di primo e secondo grado); ◦ risolvere equazioni di primo grado della forma con ,
0e ,
polinomi di primo grado (considerando anche equazioni impossibili e indeterminate); 0 ◦ risolvere equazioni di secondo grado in forma normale usando esclusivamente la formula risolutiva, senza considerare metodi particolari per le equazioni pure (
0) e/o spurie (
0). 27 FUNZIONI: ◦ Concetto di funzione; ◦ concetto di valore di una funzione in un punto; ◦ concetto di dominio di una funzione; ◦ punti sul piano cartesiano; ◦ concetto di grafico di una funzione; ◦ rappresentazione sul piano cartesiano di un numero finito di punti appartenenti al grafico di una funzione; ◦ rappresentazione sul piano cartesiano del dominio di una funzione razionale. Esercizi: (con ◦ Calcolare il valore che funzioni razionali della forma ,
polinomi di primo o secondo grado) assumono in particolari punti dati; ◦ determinare il dominio di funzioni razionali della forma (con ,
polinomi di primo o secondo grado); ◦ rappresentare sul piano cartesiano sia il dominio che un numero finito di punti appartenenti al grafico di una funzione razionale della forma (con ,
polinomi di primo o secondo grado). 39
15 CENNI di Giochi Combinatorici: ◦ Concetto di gioco combinatorico; ◦ il teorema di Zermelo senza la possibilità di pareggio; ◦ il teorema di Zermelo con possiblità di pareggio; ◦ esempi: Nim, Hackenbush, Go. Esercizi: ◦ Applicazione della regola per vincere a Nim. 5 CENNI di Teoria dei Giochi: ◦ Giochi con due giocatori in forma normale; ◦ equilibrio di Nash in strategie pure; ◦ esempio: versione semplificata del Keynes Beauty Contest; ◦ esempi: il dilemma del prigioniero, la battaglia dei sessi. Esercizi: ◦ Determinare l'equilibrio di Nash in strategie pure nel caso di un gioco in forma normale con due giocatori. 20 CENNI di Analisi delle Reti Sociali: ◦ Concetto di grafo (considerato sempre non diretto e senza loop); ◦ grado di un vertice; ◦ geodediche e diametro di un grafo; ◦ coefficiente di clustering locale; ◦ closeness centrality. Esercizi: ◦ Determinare il grado dei vertici di un grafo; ◦ identificare le geodetiche tra due punti di un grafo; ◦ calcolare il diametro di un grafo; ◦ calcolare il coefficiente di clustering locale per un vertice dato; ◦ calcolare la closeness centrality per un vertice dato. 5 Riepilogo conclusivo dell'anno: ◦ Ripasso della teoria e degli esercizi sul programma svolto 11 NOTE: Nel corso dell’anno, l’insegnante ha fatto delle scelte che si discostano dalla programmazione comune: sul piano formale si è privilegiata l’acquisizione/consolidamento degli strumenti di algebra di base (si veda la premessa alla voce “risultati raggiunti”); sul piano degli argomenti da trattare, sono stati scelti temi che costituissero un aggancio forte alle materie di indirizzo, alla realtà quotidiana e alla futura realtà lavorativa (Giochi Combinatorici, Teoria dei Giochi, Analisi delle Reti Sociali). 40
PROGRAMMA SVOLTO a.s. 2014/15 Classe 5^ Sezione L Materia Francese Docente Prof.ssa Elisa Storari n° ore svolte fino al 15 Maggio 2015 29 n° ore totali previste fino al termine delle lezioni 35 Parte Generale Risultati raggiunti La didattica svolta ha reso il gruppo classe più omogeneo portandolo ad un livello base della lingua. Metodologia didattica Lezione frontale, lezione interattiva. Verifiche Esercizi di comprensione, grammaticali. Per le verifiche scritte sono stati proposti esercizi strutturati e non strutturati. Recupero Alunni non sufficienti primo quadrimestre (verifica o interrogazione) Eventuali progetti ‐‐‐ Attività diversificate Alunna con certificazione (semplificazione, strumenti compensativi, misure dispensative) Testi adottati ‐‐‐ Altri strumenti didattici Fotocopie tratte da: 'ALEX ET LES AUTRES' , LIM, internet, ascolto canzoni, dispensa: 'LES SOURCES NUTRITIONNELLES', visione film in lingua originale. Contenuti trattati in dettaglio ‐
‐
In corsivo i contenuti trattati dopo il 15 maggio 2015 Inserire le ore impiegate per la trattazione dei contenuti indicati Unità di Apprendimento N° Ore Presentazione in lingua 2 Ripasso accenti, cediglia, dieresi Ripasso alfabeto, giorni della settiamana, mesi dell'anno, stagioni 4 Completamento presente indicativo, verbi primo secondo e terzo gruppo I gallicismi 4 Forma negativa La forma interrogativa e la forma interrogativa parziale 4 I numeri da zero a cento ed oltre Le ore 3 Le parti del corpo e del viso 2 Esercizi su testi di civiltà ed indirizzi : lettura, comprensione e traduzione orale e scritta 6 I luoghi turistici di Parigi 2 Esercizi di ascolto 2 Aggettivi dimostrativi, I partitivi 2 Visione film 2 Esercizi di conversazione 2 42
PROGRAMMA SVOLTO a.s.2014/15 Classe 5^ Sezione Materia IRC Docente Crespi Luisa n° ore svolte fino al 15 Maggio 2015 23 n° ore totali previste fino al termine delle lezioni 26 L Parte Generale Risultati raggiunti Decisamente buoni per la maggior parte degli alunni Metodologia didattica Lezione dialogica, ricerca e discussione guidata. Confronto tra documenti ed opinioni diversi. Verifiche Partecipazione al dialogo, rielaborazioni personali, partecipazione attiva alla lezione, interventi e considerazioni personali, Recupero Eventuali progetti Attività diversificate Testi adottati altri strumenti didattici Fotocopie, giornali, riviste, materiale multimediale, audiovisivi, film. Contenuti trattati in dettaglio ‐
‐
In corsivo i contenuti trattati dopo il 15 maggio 2015 Inserire le ore impiegate per la trattazione dei contenuti indicati Unità di Apprendimento N° Ore Attualità: l’epidemia di ebola in Africa. “Il cimitero dell’ebola” (Quirico) 3 Bioetica: l’eutanasia. Brittany e la scelta della data della morte. Una lacrima mi ha salvato. (Sopravvissuta al coma) I documenti della chiesa relativi all’eutanasia. L’eutanasia nelle religioni 4 43
La data del Natale, Il calendario gregoriano. Il Natale ortodosso La festa dell’Immacolata Concezione Lourdes e i pellegrinaggi di ammalati La datazione della Pasqua 4 La convivenza civile multietnica. I fatti di Parigi. Musulmani ed ebrei 3 La shoà. Le foibe.I genocidi armeno e ruandese. L’esodo dei giuliani e dalmati 2 La detenzione come riparazione. “Volti feriti” la testimonianze di due donne coinvolte in un delitto (Mamma dell’uccisore e moglie dell’ucciso) 2 La donna e il suo “compito” nella società. I diritti delle donne. Le donen nella Bibbia. “Il figlio dell’altra” (film) e discussione 4 Il lavoro come mezzo per la realizzazione personale. Il lavoro nel campo sociale. Etica del lavoro 3 44
PROGRAMMA SVOLTO a.s.2014/15 Classe 5^ Sezione L Materia DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO SANITARIA Docente CHIARA MARIA NEBULONI n° ore svolte fino al 15 Maggio 2015 74 n° ore totali previste fino al termine delle lezioni 81 Parte Generale Risultati raggiunti Metodologia didattica I risultati raggiunti sono mediamente discreti. La capacità di rielaborazione e collegamento non sempre puntuali L’impegno e l’attenzione costanti. Lezione partecipata, problem solving Verifiche Verifiche scritte e prove orali Recupero Previsto al termine di ogni verifica scritta, mediante interrogazione orale per coloro che siano risultati insufficienti. In itinere per le insufficienze del primo quadrimestre o infraquadrimestrali ( secondo quadrimestre). Eventuali progetti nessuno Attività diversificate nessuna Testi adottati altri strumenti didattici OPERATORE SOCIO-SANITARIO VOLUME 2,
MALINVERNI / TORNARI SCUOLA & AZIENDA Dispense, schemi e mappe concettuali Contenuti trattati in dettaglio ‐
‐
In corsivo i contenuti trattati dopo il 15 maggio 2015 Inserire le ore impiegate per la trattazione dei contenuti indicati Unità di Apprendimento IL CONTRATTO: Definizione di contratto Gli elementi essenziali del contratto Gli elementi accidentali del contratto N° Ore 15 45
I vizi del contratto: nullità, annullabilità, rescissione e risoluzione L’IMPRENDITORE E L’AZIENDA Definizione di imprenditore Classificazione delle imprese Imprenditore commerciale. Statuto dell’imprenditore commerciale Imprenditore agricolo Imprenditore famigliare Piccolo imprenditore 20 LE SOCIETA’: contratto di società in generale e suoi elementi società lucrative: Società di persone: società semplice società in nome collettivo società in accomandita semplice Società di capitali: Società per azioni Società a responsabilità limitata Società in accomandita per azioni Società mutualistiche Strutture private che operano nel sociale: Onlus Associazioni patronati 40 La qualità: il concetto di qualità e la sua gestione la qualità nella gestione della sanità e dei servizi socio‐assistenziali 6 46
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Allegato n°5 Simulazione PRIMA PROVA TIPOLOGIA “A”: Analisi del testo
Primo Levi, dalla Prefazione di La ricerca delle radici. Antologia personale, Torino 1981
Poiché dispongo di input ibridi, ho accettato volentieri e con curiosità la proposta di comporre anch’io
un’«antologia personale», non nel senso borgesiano di autoantologia, ma in quello di una raccolta,
retrospettiva e in buona fede, che metta in luce le eventuali tracce di quanto è stato letto su quanto
è stato scritto. L’ho accettata come un esperimento incruento, come ci si sottopone a una batteria di
test; perché placet experiri e per vedere l’effetto che fa.
Volentieri, dunque, ma con qualche riserva e con qualche tristezza. La riserva principale nasce
appunto dal mio ibridismo: ho letto parecchio, ma non credo di stare inscritto nelle cose che ho letto;
è probabile che il mio scrivere risenta più dell’aver io condotto per trent’anni un mestiere tecnico,
che non dei libri ingeriti; perciò l’esperimento è un po’ pasticciato, e i suoi esiti dovranno essere
interpretati con precauzione.
Comunque, ho letto molto, soprattutto negli anni di apprendistato, che nel ricordo mi appaiono
stranamente lunghi; come se il tempo, allora, fosse stirato come un elastico, fino a raddoppiarsi, a
triplicarsi. Forse lo stesso avviene agli animali dalla vita breve e dal ricambio rapido, come i passeri
e gli scoiattoli, e in genere a chi riesce, nell’unità di tempo, a fare e percepire più cose dell’uomo
maturo medio: il tempo soggettivo diventa più lungo.
Ho letto molto perché appartenevo a una famiglia in cui leggere era un vizio innocente e tradizionale,
un’abitudine gratificante, una ginnastica mentale, un modo obbligatorio e compulsivo di riempire il
tempo, e una sorta di fata morgana nella direzione della sapienza. Mio padre aveva sempre in lettura
tre libri contemporaneamente; leggeva «stando in casa, andando per via, coricandosi e alzandosi»
(Deut. 6.7); si faceva cucire dal sarto giacche con tasche larghe e profonde, che potessero contenere
un libro ciascuna.
Aveva due fratelli altrettanto avidi di letture indiscriminate; i tre (un ingegnere, un medico, un agente
di borsa) si volevano molto bene, ma si rubavano a vicenda i libri dalle rispettive librerie in tutte le
occasioni possibili. I furti venivano recriminati pro forma, ma di fatto accettati sportivamente, come
se ci fosse una regola non scritta secondo cui chi desidera veramente un libro è ipso facto degno di
portarselo via e di possederlo. Perciò ho trascorso la giovinezza in un ambiente saturo di carta
stampata, ed in cui i testi scolastici erano in minoranza: ho letto anch’io confusamente, senza
metodo, secondo il costume di casa, e devo averne ricavato una certa (eccessiva) fiducia nella
nobiltà e necessità della carta stampata, e, come sottoprodotto, un certo orecchio e un certo fiuto.
Forse, leggendo, mi sono inconsapevolmente preparato a scrivere, così come il feto di otto mesi sta
nell’acqua ma si prepara a respirare; forse le cose lette riaffiorano qua e là nelle pagine che poi ho
scritto, ma il nocciolo del mio scrivere non è costituito da quanto ho letto. Mi sembra onesto dirlo
chiaramente, in queste «istruzioni per l’uso» della presente antologia.
Primo Levi (Torino 1919-87) è l’autore di Se questo è un uomo (1947) e La tregua (1963), opere
legate alla esperienza della deportazione, in quanto ebreo, nel campo di Buna-Monowitz presso
Auschwitz, e del lungo e avventuroso viaggio di rimpatrio. Tornato in Italia, fu prima chimico di
laboratorio e poi direttore di fabbrica. A partire dal 1975, dopo il pensionamento, si dedicò a tempo
pieno all’attività letteraria. Scrisse romanzi, racconti, saggi, articoli e poesie.
A proposito di La ricerca delle radici, Italo Calvino così scrisse in un articolo apparso su «la
Repubblica» dell’11 giugno 1981: «L’anno scorso Giulio Bollati ebbe l’idea di chiedere ad alcuni
scrittori italiani di comporre una loro «antologia personale»: nel senso d’una scelta non dei propri
scritti ma delle proprie letture considerate fondamentali, cioè di tracciare attraverso una successione
di pagine d’autori prediletti un paesaggio letterario, culturale e ideale. […] Tra gli autori che hanno
accettato l’invito, l’unico che finora ha tenuto fede all’impegno è Primo Levi, il cui contributo era
atteso come un test cruciale per questo tipo d’impresa, dato che in lui s’incontrano la formazione
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scientifica, la sensibilità letteraria sia nel rievocare il vissuto sia nell’immaginazione, e il forte senso
della sostanza morale e civile d’ogni esperienza».
1. Comprensione del testo
Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo.
2. Analisi del testo
2.1 Quali sono per Levi le conseguenze degli «input ibridi» (r. 1) e dell’«ibridismo» (r. 7)?
2.2 Spiega le considerazioni di Levi sul «tempo soggettivo» (r. 13).
2.3 Perché si leggeva molto nella famiglia di Levi? Spiega, in particolare, perché leggere era «una
sorta di fata morgana nella direzione della sapienza» (r. 17).
2.4 Soffermati su ciò che Levi dichiara di avere ricavato dalle sue letture (rr. 24-29). In particolare,
spiega
l’atteggiamento di Levi nei confronti della «carta stampata» (r. 26).
2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti
al libro da cui il brano è tratto o ad altri testi di Primo Levi. In alternativa, prendendo spunto dal testo
proposto, proponi una tua «antologia personale» indicando le letture fatte che consideri fondamentali
per la tua formazione.
TIPOLOGIA “B”: Redazione di un “saggio breve” o di un “articolo di
giornale”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l'argomento scelto o in forma di "saggio breve" o di "articolo di giornale", utilizzando i documenti e i
dati che lo corredano. Se scegli la forma del "saggio breve", interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e
su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze
ed esperienze di studio.
Da' al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista
specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro).
Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico
titolo.
Se scegli la forma dell' "articolo di giornale", individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti
sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo 'pezzo'. Da' all'articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di
giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per
attualizzare l'argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi
di rilievo).
Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. Ambito artistico letterario
Argomento: Affetti familiari
DOCUMENTI
In morte del fratello Giovanni
Un dì, s'io non andrò sempre fuggendo
di gente in gente, me vedrai seduto
su la tua pietra, o fratel mio, gemendo
il fior de' tuoi gentili anni caduto.
La Madre or sol, suo dì tardo traendo,
parla di me col tuo cenere muto;
ma io deluse a voi le palme tendo,
e sol da lunge i miei tetti saluto.
Sento gli avversi Numi, e le secrete
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cure che al viver tuo furon tempesta,
e prego anch'io nel tuo porto quïete.
Questo di tanta speme oggi mi resta!
Straniere genti, l'ossa mie rendete
allora al petto della madre mesta. U. FOSCOLO, Sonetti, (1802)
Michelangiolo Buonarroti, Sacra famiglia (1504)
A mia moglie, in montagna
Dal fondo del vasto catino,
supini presso un'acqua impaziente
d'allontanarsi dal vecchio ghiacciaio,
ora che i viandanti dalle braccia tatuate
han ripreso il cammino verso il passo,
possiamo guardare le vacche.
Poche sono salite in cima all'erta e pendono
senza fame né sete,
l'altre indugiano a mezza costa
dov'è certezza d'erba
e senza urtarsi, con industri strappi,
brucano; finché una
leva la testa a ciocco verso il cielo,
muggisce ad una nube ferma come un battello.
E giungono fanciulli con frasche che non usano,
angeli del trambusto inevitabile,
e subito due vacche si mettono a correre
con tutto il triste languore degli occhi
che ci crescono incontro.
Ma tu di fuorivia, non spaventarti,
non spaventare il figlio che maturi.G. ORELLI, L'ora del tempo , (1962)
Ed amai nuovamente; e fu di Lina
dal rosso scialle il più della mia vita.
Quella che cresce accanto a noi, bambina
dagli occhi azzurri è dal suo grembo uscita
Trieste è la città, la donna è Lina,
per cui scrissi il mio libro di più ardita
sincerità; né dalla sua fu fin'
ad oggi mai l'anima mia partita.
Ogni altro conobbi umano amore;
ma per Lina torrei di nuovo un'altra
vita, di nuovo vorrei cominciare.
Per l'altezze l'amai del suo dolore,
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perché tutto fu al mondo, e non mai scaltra,
e tutto seppe, e non se stessa, amare. U. SABA, Autobiografia, (1924)
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue. E. MONTALE, Satura, (1971)
Il compleanno di mia figlia. 1966
Siano con selvaggia compunzione accese
le tre candele.
Saltino sui coperchi con fragore i due
compari di spada compiuti uno
sei anni e mezzo, l'altro cinque
e io trentaquattro e la mamma trentadue
e la nonna, se non sbaglio, sessantotto.
Questa scena non verrà ripetuta.
La scena non viene diversamente effigiata. E chi
si sentisse esule o in qualche
percentuale risulta ingrugnato
parli prima o domani.
Accogli, streghina di marzapane, la nostra sospettosa tenerezza.
Seguano come a caso stridi
di vagoni piombati, raffiche di mitragliatrice… G. RABONI, Cadenza d'inganno, (1975)
La madre
E il cuore quando d'un ultimo battito
Avrà fatto cadere il muro d'ombra
Per condurmi, Madre, sino al Signore,
Come una volta mi darai la mano.
In ginocchio, decisa,
Sarai una statua davanti all'Eterno,
Come già ti vedeva
Quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia,
Come quando spirasti
Dicendo: Mio Dio, eccomi.
E solo quando m'avrà perdonato,
Ti verrà desiderio di guardarmi.
Ricorderai d'avermi atteso tanto,
E avrai negli occhi un rapido sospiro. G. UNGARETTI, 1930
2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO
Argomento: E' ancora possibile la poesia nella società delle comunicazioni di massa?
DOCUMENTI
"Sotto lo sfondo così cupo dell'attuale civiltà del benessere anche le arti tendono a confondersi, a smarrire la
loro identità. Le comunicazioni di massa, la radio e soprattutto la televisione, hanno tentato non senza
successo di annientare ogni possibilità di solitudine e di riflessione. Il tempo si fa più veloce, opere di pochi
anni fa sembrano "datate" e il bisogno che l'artista ha di farsi ascoltare prima o poi diventa bisogno spasmodico
dell'attuale, dell'immediato. Di qui l'arte nuova del nostro tempo che è lo spettacolo, un'esibizione non
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51
necessariamente teatrale a cui concorrono i rudimenti di ogni arte e che opera una sorta di massaggio psichico
sullo spettatore o ascoltatore o lettore che sia… In tale paesaggio di esibizionismo isterico quale può essere
il posto della più discreta delle arti, la poesia?"
E. MONTALE, È ancora possibile la poesia? (Discorso tenuto all'Accademia di Svezia), 1975
"Ruth Lilly, erede novantenne della casa farmaceutica che produce il Prozac, ha regalato cento milioni di dollari
a "Poetry", rivista di poesia perennemente in bolletta che ha pubblicato i grandi del Novecento, da Dylan
Thomas ed Ezra Pound, e che rischiava di chiudere… È un segno del destino che il denaro speso per gli
antidepressivi sia andato a finanziare la più antica e ignorata delle medicine contro l´angoscia. Ed è un altro
segno che sia stato proprio il Pio Albergo Trivulzio di Milano… ad aver organizzato un concorso nazionale di
poesia per anziani. Lo hanno vinto una coetanea veneta della miliardaria americana e la signora Luigia Tonelli,
leggermente più matura, che ha voluto ringraziare la giuria con queste parole: "I miei 104 anni sono tanti, ma
non sono mai troppi per tutto quello che la vita ci offre". Una frase che, a leggerla prima e dopo i pasti, uno si
dimentica persino di prendere il Prozac. Rimane la gioia di vedere tanti vecchi rifugiarsi nella poesia, il
linguaggio dei bambini. E la rabbia di saperli quasi costretti a scrivere, dal momento che il mondo non li ascolta
più."
M. GRAMELLINI, I versi della nonna, LA STAMPA 20/11/2002
"La poesia è, ormai, un "genere" letterario sempre più specialistico, che non interessa nessuno, o quasi, al di
fuori delle università e di una cerchia ristretta di cultori… Ma la poesia da sempre, aspira a essere popolare; e
questo fatto genera qualche equivoco… L'impopolarità della poesia sembra irreversibile. In passato, la poesia
diventava popolare sulla spinta delle grandi idee, delle grandi emozioni, delle grandi cause (giuste o sbagliate).
Oggi, il pacifismo non ha un vate, la causa palestinese e le sofferenze del popolo israeliano non hanno un
vate; Bin Laden balbetta versi non suoi, Karadzic è meglio dimenticarlo. Forse, un capitolo della storia umana
si è chiuso per sempre."
S. VASSALLI, Il declino del vate, IL CORRIERE DELLA SERA 12/01/2003
"La poesia è irreversibilmente morta… oppure è viva e lotta con noi...? Di fronte a un'alternativa del genere,
la mia reazione istintiva è, lo confesso, quella di stringermi nelle spalle e cambiare discorso. Come si fa a
rispondere? La poesia è una possibilità infinitamente sospesa, una possibilità che si avvera soltanto nella
mente di ogni singolo destinatario; tutto il resto, la "popolarità", il "ruolo sociale" ecc. - appartiene alla sfera
delle conseguenze e può esserci o non esserci, in un determinato periodo storico, per motivi che non
dipendono né dai poeti né dalla poesia."
G. RABONI, La poesia? Si vende ma non si dice, IL CORRIERE DELLA SERA 18/01/2003
"... la poesia non muore mai del tutto. Se morisse la poesia, allora si atrofizzerebbero e si impoverirebbero
mortalmente anche il linguaggio e il pensiero, e non sarebbe un capitolo della storia umana a chiudersi, ma
sarebbe l'umanità stessa a cambiare. Bisogna indicarli gli assassini della poesia: non sono certo il popolo, i
ragazzi e le ragazze, i lavoratori, gli anziani, le persone comuni, ma sono tra i poeti e gli intellettuali stessi,
almeno tra quelli che vivono di rendita su vecchie posizioni nichiliste, materialistiche ed eurocentriche, sono
tra quei borghesi corrotti, cinici, conformisti, pigri, incolti che rappresentano il ventre molle della classe dirigente
italiana, sono tra i cultori del trash, sono tra coloro che attaccano e avvelenano la Madre Terra, sono tra i
sostenitori di una inedita gerarchia in cui Denaro e Tecnica occupano il primo posto nella scala dei valori….
Se popolare è tutto ciò che riguarda i consigli per gli acquisti, il luccicante ma miserabile mondo della moda,
degli spot, del calciomercato allora è meglio che la poesia non sia popolare. Lei è di più, è universale. E quelli
che la vogliono uccidere non ce la faranno."
G. CONTE, Ma la poesia non sempre deve essere popolare, IL CORRIERE DELLA SERA 15/01/2003
"La società-spettacolo non vuole cancellare la nobile funzione della poesia, perché sa che ne avrebbe un
ritorno d'immagine negativo. E allora, semplicemente, e per arrivare ai grandi numeri, fa della canzone il
surrogato di massa della poesia... C'è però un fatto decisivo a conferma della presenza vitale, anche se
occultata dai media più forti, della poesia, e cioè la fiducia tranquilla dei giovanissimi in questo genere
espressivo. Qualche anno fa pensavo: com'è possibile che un diciottenne, oggi, affidi il meglio di sé alla poesia,
in un mondo che tende a nasconderla? Ebbene, i giovani che scrivono versi, ma non per raccontare le sole
sciocchezze in cuore e amore, sono tanti e pienamente persuasi. Investono il meglio di sé nell'energia
insostituibile e nella verità profonda della parola poetica, e non gliene importa nulla dei vip televisivi e della
cultura di massa. Li seguo da tempo, sono nati negli anni Settanta e ormai anche oltre… Sono loro il futuro
della poesia, che non cederà certo il campo ai surrogati."
M. CUCCHI, Il destino della poesia nella società moderna, LA STAMPA, 21/1/2003
"Sei una parola in un indice". Lessi questo verso tanti anni fa, non so più su quale rivista letteraria... Ma per
me quel "sei una parola in un indice", quel "ma di te sappiamo solo oscuro amico/che udisti l'usignolo una
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sera", vanno a toccare più di ogni altra composizione le misteriose corde d'ordine sentimentale (chiamiamole
pure così), latenti in ciascuno di noi dai tempi della scuola. Sono veri e propri innamoramenti, cui si perviene
casualmente, per vie proprie, o perché un insegnante più appassionato degli altri e con una voce più duttile,
ce li ha messi in evidenza. Lo studio a memoria della poesia è ancora obbligatorio, mi dicono, e ancora mal
sopportato dai ragazzini. Sarà, ma "Dolce e chiara è la notte e senza vento" o "quel giorno più non vi leggemmo
avante", devono pur risuonare in un'aula scolastica. Sono spiragli aperti per un attimo su un mondo parallelo
che esclude merendine e play-station. Un mondo di suggestioni enigmatiche e dolcissime, che per molti
scomparirà forse per sempre ma per altri resterà per sempre lì a portata di mano, evocabile in ufficio, guidando
sull'autostrada, spingendo il carrello per un supermercato… Sono lingotti in un caveau svizzero, magari parziali
e approssimativi nella memoria, ma emotivamente indistruttibili. Ognuno se li deve mantenere da sé, con la
sua segreta chiave, perché l'alternativa (il cenacolo con dama protettrice, il convegnino promosso dal Comune,
l'evento mediatico una volta l'anno) non funziona, inquina senza scampo quelle privatissime risonanze..."
C. FRUTTERO, L'indice di Borges, TUTTOLIBRI, 11 gennaio 2003
3. AMBITO STORICO – POLITICO
ARGOMENTO: Il ruolo dei giovani nella storia e nella politica. Parlano i leader.
DOCUMENTI
«Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l’arco di Tito? Ebbene, dichiaro qui, al cospetto di
questa Assemblea e al cospetto di tutto il popolo italiano, che io assumo, io solo, la responsabilità politica,
morale, storica di tutto quanto è avvenuto. (Vivissimi e reiterati applausi — Molte voci: Tutti con voi! Tutti con
voi!) Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda; se il fascismo
non è stato che olio di ricino e manganello, e non invece una passione superba della migliore gioventù italiana,
a me la colpa! (Applausi). Se il fascismo è stato un’associazione a delinquere, io sono il capo di questa
associazione a delinquere! (Vivissimi e prolungati applausi — Molte voci: Tutti con voi!)»
Benito MUSSOLINI, Discorso del 3 gennaio 1925 (da Atti Parlamentari Camera dei
Deputati – Legislatura XXVII – 1a sessione – Discussioni – Tornata del 3 gennaio 1925
Dichiarazioni del Presidente del Consiglio)
«Diciamo le cose come stanno. I giovani che vengono al nostro partito devono essere stabilmente conquistati
ai grandi ideali del socialismo e del comunismo, se non vogliamo che essi rimangano dei «pratici», o, peggio,
dei politicanti. Essi devono acquistare la certezza – volevo dire la fede – che l’avvenire e la salvezza della
società umana sta nella sua trasformazione socialista e comunista, e questa certezza deve sorreggerli,
guidarli, illuminarli in tutto il lavoro pratico quotidiano. […] Quanto alle grandi masse della gioventù, quello cui
noi aspiriamo è di dare un potente contributo positivo per far loro superare la crisi profonda in cui si dibattono.
Non desideriamo affatto staccare i giovani dai tradizionali ideali morali e anche religiosi. Prima di tutto, però,
vogliamo aiutarli a comprendere come si svolgono le cose nel mondo, a comprendere il perché delle lotte
politiche e sociali che si svolgono nel nostro paese e sulla scena mondiale, e quindi il perché delle sciagure
della nostra patria e della triste sorte odierna della sua gioventù. Tutto questo non si capisce, però, se non si
riesce ad afferrare che quello a cui noi assistiamo da due o tre decenni non è che la faticosa gestazione di un
mondo nuovo, del mondo socialista, che si compie suscitando la resistenza accanita di un mondo di disordine,
di sfruttamento, di violenza e di corruzione, il quale però è inesorabilmente condannato a sparire.»
Palmiro TOGLIATTI, Discorso alla conferenza nazionale giovanile del PCI, Roma,
22-24 maggio 1947(da P. TOGLIATTI, Discorsi ai giovani, Prefazione di E. Berlinguer, Roma
1971)
«Il potere si legittima davvero e solo per il continuo contatto con la sua radice umana, e si pone come un limite
invalicabile le forze sociali che contano per se stesse, il crescere dei centri di decisione, il pluralismo che
esprime la molteplicità irriducibile delle libere forme di vita comunitaria. I giovani e i lavoratori conducono
questo movimento e sono primi a voler fermamente un mutamento delle strutture politiche ed un rispettoso
distacco; i giovani chiedono un vero ordine nuovo, una vita sociale che non soffochi ma offra liberi spazi, una
prospettiva politica non conservatrice o meramente stabilizzatrice, la lievitazione di valori umani. Una tale
società non può essere creata senza l’attiva presenza, in una posizione veramente influente, di coloro per i
quali il passato è passato e che sono completamente aperti verso l’avvenire. La richiesta di innovazione
comporta naturalmente la richiesta di partecipazione. Essa è rivolta agli altri, ma anche e soprattutto a se
stessi: non è solo una rivendicazione, ma anche un dovere e una assunzione di responsabilità. L’immissione
della linfa vitale dell’entusiasmo, dell’impegno, del rifiuto dell’esistente, propri dei giovani, nella società, nei
partiti, nello Stato, è una necessità vitale, condizione dell’equilibrio e della pace sociale nei termini nuovi ed
aperti nei quali in una fase evolutiva essi possono essere concepiti.»
Aldo MORO, Discorso all’XI Congresso Nazionale della DC, 29 giugno 1969
(da A. MORO, Scritti e discorsi, Volume Quinto: 1969-1973, a c. di G. Rossini, Roma 1988)
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«L’individuo oggi è spesso soffocato tra i due poli dello Stato e del mercato. Sembra, infatti, talvolta che egli
esista soltanto come produttore e consumatore di merci, oppure come oggetto dell’amministrazione dello
Stato, mentre si dimentica che la convivenza tra gli uomini non è finalizzata né al mercato né allo Stato, poiché
possiede in se stessa un singolare valore che Stato e mercato devono servire. L’uomo è, prima di tutto, un
essere che cerca la verità e si sforza di viverla e di approfondirla in un dialogo che coinvolge le generazioni
passate e future. Da tale ricerca aperta della verità, che si rinnova a ogni generazione, si caratterizza la cultura
della Nazione. In effetti, il patrimonio dei valori tramandati e acquisiti è sempre sottoposto dai giovani a
contestazione. Contestare, peraltro, non vuol dire necessariamente distruggere o rifiutare in modo aprioristico,
ma vuol significare soprattutto mettere alla prova nella propria vita e, con tale verifica esistenziale, rendere
quei valori più vivi, attuali e personali, discernendo ciò che nella tradizione è valido da falsità ed errori o da
forme invecchiate, che possono esser sostituite da altre più adeguate ai tempi.»
GIOVANNI PAOLO II, Lettera enciclica Centesimus annus nel centenario della
Rerum novarum, 1° maggio 1991(da Tutte le encicliche di Giovanni Paolo II, Milano 2005)
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: La ricerca scommette sul cervello.
DOCUMENTI
«“Se vogliamo realizzare i migliori prodotti dobbiamo investire nelle migliori idee”. Con queste parole il
presidente americano Barack Obama illustra dalla Casa Bianca il lancio del progetto “Brain” ovvero una
“ricerca che punta a rivoluzionare la nostra comprensione del cervello umano”. Lo stanziamento iniziale è di
100 milioni di dollari nel bilancio federale del 2014 e l’intento del “Brain Research through Advancing Innovative
Neurotechnologies” è di aiutare i ricercatori a trovare nuovi metodi per trattare, curare e perfino prevenire
disordini cerebrali come l’Alzheimer, l’epilessia e i gravi traumi attraverso la definizione di “fotografie dinamiche
del cervello capaci di mostrare come le singole cellule cerebrali e i complessi circuiti neurali interagiscono alla
velocità del pensiero”. Tali tecnologie, spiega un documento pubblicato dalla Casa Bianca, “apriranno nuove
strade all’esplorazione delle informazioni contenute ed usate dal cervello, gettando nuova luce sui
collegamenti fra il suo funzionamento e i comportamenti umani”. L’iniziativa “Brain” (cervello) è una delle
“Grandi Sfide” che l’amministrazione Obama persegue al fine di raggiungere “ambiziosi ma realistici obiettivi
per l’avanzamento della scienza e della tecnologia” in cooperazione con aziende private, centri di ricerca
universitari, fondazioni e associazioni filantropiche al fine di assicurare agli Stati Uniti la leadership sulla
frontiera della scienza nel XXI secolo.»
(Maurizio MOLINARI, Obama, 100 milioni di dollari per “mappare” il cervello,
“LA STAMPA.it BLOG” – 02/04/2013)
«Il cervello umano riprodotto su piattaforme informatiche, per ricostruirne il funzionamento in linguaggio
elettronico. Obiettivi: trovare una cura contro le malattie neurologiche e sviluppare computer superintelligenti.
È l’iniziativa Human brain project (Hbp), che la Commissione europea finanzierà attraverso il bando Fet (Future
and emerging technologies). Hbp è stato scelto, insieme a un’altra proposta (progetto Graphene), in una lista
di 6 presentate 3 anni fa. Il finanziamento Ue appena assegnato coprirà la fase di start up (circa 54 milioni di
euro per 30 mesi), ma la durata prevista degli studi è di 10 anni, per un investimento complessivo pari a 1,19
miliardi. Al progetto, coordinato dal neuroscienziato Henry Markram dell’École Polytechnique Fédérale di
Losanna - partecipano 87 istituti di ricerca europei e internazionali, di cui 5 italiani […]. Il progetto […] prevede
di raccogliere tutte le conoscenze scientifiche disponibili sul cervello umano su un solo supercomputer.
Mettendo insieme le informazioni che i ricercatori hanno acquisito sul funzionamento delle molecole, dei
neuroni e dei circuiti cerebrali, abbinate a quelle sui più potenti database sviluppati grazie alle tecnologie Ict,
l’obiettivo è costruire un simulatore dell’intera attività del cervello umano. Una specie di clone hi-tech. Un
modello con 100 miliardi di neuroni - precisano gli esperti - permetterebbe di studiare possibili terapie per
contrastare malattie come Alzheimer, Parkinson, epilessia e schizofrenia. Il patrimonio di dati, messi a
disposizione su piattaforme avanzate, sarà offerto agli scienziati di tutto il mondo. L’intenzione di Human Brain
Project, in pratica, è costruire l’equivalente del Cern per il cervello.»
(“Il Sole 24 Ore Sanità” - 28 gennaio 2013 (http://sanita.ilsole24ore.com)
«Come che sia, abbiamo imparato più cose sul cervello e la sua attività negli ultimi cinque decenni che nei
precedenti cinque millenni, anche se alcuni, soprattutto in Italia, non se ne sono ancora accorti. Il momento
attuale è estremamente favorevole. Perché? Perché si è realizzata una convergenza pressoché miracolosa di
tre linee di ricerca sperimentali illuminate da una linea di ricerca teorica, convergenza che ha fatto germogliare
quasi all’improvviso una serie di studi e che ha prodotto una serie di risultati degni di essere raccontati. La
prima linea di ricerca è rappresentata dalla cosiddetta psicologia sperimentale. Se si vuole studiare l’essere
umano, è necessario porgere delle domande e ascoltare le relative risposte, dobbiamo insomma metterlo alla
prova. In parole povere, occorre uno studio psicologico. Il fatto è che la psicologia sperimentale è molto lenta:
per arrivare a una qualche conclusione ci vogliono decine di anni; se fosse rimasta l’unica linea di ricerca, ci
avrebbe fornito indicazioni senz’altro preziose, ma saremmo ancora lì ad aspettare. Per
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fortuna,contemporaneamente si è registrata l’esplosione della biologia, soprattutto della genetica e della
biologia molecolare e, un po’ più tardi, della neurobiologia. Lo studio del sistema nervoso e, in particolare, del
cervello sono d’altra parte fondamentali per la comprensione approfondita delle facoltà mentali e psichiche. In
un caso come nell’altro, si tratta di scienze né nuove né inattese. La terza linea di ricerca, invece, non era
assolutamente attesa. È una linea relativamente nuova e come sbocciata dal nulla: un regalo del cielo o,
meglio, della fisica moderna. In inglese questo campo di ricerca si chiama brain imaging o neuroimaging, in
francese si chiama neuroimagerie, in italiano non ha ancora un nome.
Qualcuno parla di neuroimmagini, ma il termine rende poco l’idea. È comunque la più incisiva delle tre linee,
quella che ha dato un vero e proprio scossone all’intero settore di indagine e gli ha impartito un’accelerazione
inusitata. Parliamo della visualizzazione dell’attività cerebrale mediante l’uso di macchine, il cui nome è oggi
a tutti familiare: tomografia ad emissione di positroni (PET), risonanza magnetica nucleare e funzionale (RMN
e fMRI). Queste tecniche strumentali permettono di guardare dentro la testa di un essere umano vivo e vegeto,
mentre esegue un compito.»
(Edoardo BONCINELLI, La vita della nostra mente, Editori Laterza, Roma-Bari 2011)
«Forme di organizzazione centralizzata della ricerca, anche piuttosto complesse, sono note almeno dalla
seconda metà del Diciannovesimo secolo. Il modello odierno di organizzazione e finanziamento della ricerca
scientifica, caratterizzato dall’impegno diretto dello Stato, dalla pianificazione generale dell’impresa scientifica
in funzione delle esigenze nazionali e dallo sviluppo della cooperazione internazionale, si definisce però nel
periodo a cavallo delle guerre mondiali, per trovare una diffusione amplissima nel secondo dopoguerra. Nei
successivi decenni, la complessità crescente dei bisogni della società e lo sviluppo della ricerca hanno
comportato una ridefinizione del modello organizzativo basato sul ruolo centrale dello Stato, aprendo
all’ingresso di nuovi soggetti, come le industrie private e le associazioni dei pazienti.»
(Fabio DESIO, Organizzazione e finanziamento della ricerca, in RIZZOLI
LAROUSSE, Novecento. La grande storia della civiltà europea, Federico Motta
Editore, Milano 2008)
TIPOLOGIA “C”: Tema di argomento storico
Il candidato delinei il quadro delle vicende italiane nel quinquennio 1943-1948, soffermandosi in particolare
sulle caratteristiche del movimento della Resistenza e sul valore fondamentale della Carta Costituzionale.
TIPOLOGIA “D”: Tema di ordine generale
“Io ho difeso il giornale francese fino ad un certo punto dicendo che noi del Medio Oriente dobbiamo imparare
la libertà, perché ognuno ha il diritto di dire la sua (…) e a una parola si risponde con una parola. (…) Ma nello
stesso tempo la libertà ha uno scopo costruttivo. (…) L’Occidente deve imparare i limiti della libertà”
(Incontro al centro culturale di Milano il 28/01/2015 con Samir Khalil Samir, docente
di cultura araba all’Università di Beirut)
Il candidato rifletta su questo tema alla luce dei fatti accaduti in questi ultimi anni
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Allegato n°6 Simulazione SECONDA PROVA IPC “P. Verri” indirizzo socio-sanitario
Psicologia generale e applicata: simulazione 2° prova Esame di Stato 2015
Alunno/a. ………………………………………………………………………
Classe: ……………………………………….
Data: ……………………………………………………………….
Strumenti didattici consentiti: dizionario della lingua italiana
Durata massima della prova: n° 6 ore
Il candidato svolga, a sua scelta, uno dei seguenti argomenti
I
Le persone malate di Alzheimer sono in costante aumento: si ritiene che dal 2030 al 2050, le persone con tale patologia
aumenteranno da 65 a 115 milioni. Ciò, senza contare altre forme di demenza che, associate a disturbi psichici quali la
depressione, rappresentano anche attualmente un’importante realtà. Dal punto di vista sociologico, inoltre, la riduzione del tasso di mortalità (non sempre accompagnato da una buona
qualità di vita) e i cambiamenti strutturali e di abitudini delle famiglie lasciano molti anziani in condizioni di solitudine
oltre che in situazioni economicamente fragili che aggravano il decorso del declino psichico e cognitivo di queste
persone.
Il candidato proponga per anziani
1. in fase iniziale di demenza
2.
in condizioni socio-economiche problematiche
3.
privi di un’assistenza familiare continua

le terapie attualmente più diffuse con cui si fa fronte alla demenza

le finalità di un servizio assistenziale domiciliare

possibili attività all’interno di un centro diurno per anziani
Scegli tre tra i quesiti seguenti
1. L’attività grafico-pittorica è una metodologia efficace per entrare in contatto con l’immaginario del bambino.
Spiega in che modo questo avviene.
2.
Il maltrattamento fisico è una forma di violenza che lascia segni evidenti sul corpo del minore e tracce indelebili
sulla sua psiche. Illustra gli indicatori fisici e psicologici che segnalano la presenza di un maltrattamento fisico.
3.
Spiega che cosa sono i test proiettivi.
4.
Esplicita alcune delle condizioni sociali che espongono al “rischio di istituzionalizzazione” i soggetti anziani.
5.
Definisci i “comportamenti problema”; indica: chi può attuare questi comportamenti e come si possono gestire.
6.
Una famiglia che si trova a vivere con un soggetto che attua comportamenti problema è soggetta ad un forte
stress; per questo spesso vengono realizzati programmi di parent training: in che cosa consistono?
II
Poter essere bambino per diventare un uomo, un genitore, un cittadino. Aver l’opportunità di essere bambini non è così
scontata in questa società apparentemente centrata sull’infanzia. Tra le mura domestiche, infatti, il minore è, a volte, un
silenzioso spettatore di violenze: i genitori che litigano, che richiedono il suo appoggio, che lo innalzano al grado di
giudice, che pretendono che scelga tra loro.
Comportamenti disadattivi e devianti di adolescenti e adulti sono lo specchio di queste esperienze infantili non risolte
che, come fantasmi, accompagnano quel bambino diventato uomo che si appresta ad essere un genitore, un cittadino.
Il candidato , dopo aver commentato l’affermazione, delinei:
 caratteristiche, tipologie e conseguenze del maltrattamento psicologico
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
un piano di intervento nei confronti del minore vittima di violenza assistita

un piano di intervento nei confronti della famiglia che attua questo tipo di violenza
Scegli tre tra i quesiti seguenti
1. Definisci la demenza e indica due possibili criteri di classificazione.
2.
Spiega il significato relativo alla “terapia occupazionale” e indicane la finalità.
3.
Scegli e motiva una psicoterapia che ti sembra più adatta per curare un adulto che ha subito un maltrattamento
da piccolo.
4.
Descrivi le fasi di intervento attuati dai Servizi Sociali nei confronti di un minore vittima di maltrattamento.
5.
Che cosa s’intende per RM? Descrivi i criteri presenti nel DSM IV per classificare una situazione di RM.
6.
Esponi una disabilità cognitiva a tua scelta.
III
Monica e Luca sono due fratelli di 6 e 4 anni. Da quando aveva due anni il comportamento di Monica è diventato più
impulsivo ed aggressivo. Il pediatra, ma anche i familiari, hanno sempre giustificato questo suo modo di comportarsi
come reazione all’attesa e alla nascita del fratellino. In effetti Monica è dispettosa nei confronti di Luca non
permettendogli di giocare tranquillamente o di guardare un cartone animato alla TV. Il suo comportamento abituale è
quello di afferrare il giocattolo che sta usando Luca e lanciarlo lontano oppure distruggere puzzle e costruzioni che sta
facendo il fratellino. Inoltre diventa impossibile seguire un qualsiasi programma in televisione perché Monica ruba il
telecomando e cambia continuamente canale. Non appena i genitori intervengono sgridandola, Monica si prende la testa
tra le mani e la scuote così forte da provocarsi, se non si interviene, uno stato di stordimento.
A scuola il suo comportamento non è migliore; Monica non sa cosa sono le regole, si alza spesso e si muove nell’aula,
ignora le richieste della maestra, si distrae facilmente e distrae gli altri ed è sempre intenta a fare attività diverse: temperare
le matite, disegnare sul banco o sul muro, costruire aeroplani di carta e così via. Quando la maestra alza la voce per
richiamarla, Monica si siede, si morde le labbra fino a farle sanguinare oppure comincia a lanciare tutto ciò che trova
nell’astuccio. Di conseguenza la maestra è costretta ad interrompere la lezione e a chiamare i bidelli.
A parte questi problemi comportamentali, Monica non presenta significative alterazioni cognitive. Conoscenza e
padronanza del linguaggio sono nella norma. Il profitto a scuola è medio-alto: è stata tra le prime ad imparare a leggere,
usa una grafia leggibile e non commette gravi errori di scrittura e di calcolo. Quindi, pur distraendosi e muovendosi
continuamente, Monica pare seguire a suo modo la lezione.
 Di cosa può soffrire Monica? Quali sono gli indicatori che segnalano questo disturbo?
 Il candidato imposti un’analisi funzionale dei comportamenti problema di Monica.
 Il candidato proponga una strategia di intervento rivolta ai familiari e alle maestre per prevenire, controllare e
gestire i comportamenti problema di Monica.
Scegli tre tra i quesiti seguenti
1. Esponi i principi fondamentali funzionali ad uno stile di vita che garantisca all’anziano uno stato di benessere
psicofisico.
2. Delinea le principali caratteristiche dell’attività ludica di un bimbo soggetto a violenze.
3. Indica la differenza tra “bisogno” e “motivazione” e delinea una teoria dei bisogni.
4. Definisci il “burn out” e indica: i soggetti esposti e i sintomi.
5. Descrivi le caratteristiche del pensiero di un soggetto che soffre di disabilità cognitiva.
6. Individua e descrivi servizi e strutture a favore di soggetti diversamente abili.
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Allegato n°7A Simulazione TERZA PROVA (13/04/2015) Materia: IGIENE 1) Nomina le principali malattie da aberrazione cromosomica; poi illustra le caratteristiche somatiche e organiche della sindrome di Down . 2) Quali sono i 5 parametri vitali utilizzati dall’indice di Apgar? Cosa si intende per riflessi primari e quali sono? 3) Spiega la corretta definizione di menomazione,disabilità,handicap; fai tre esempi,utilizzando questi 3 termini relativamente ad un bambino,ad un adolescente,ad un anziano Materia:INGLESE Answer these questions in 10 lines: 1) Discuss Parkinson’s disease 2) Define what dementia is 3) Describe the mediterranean diet Materia:DIRITTO 1)Definisci l’oggetto del contratto e i suoi caratteri 2)Indica le differenze fra società di persone e di capitali 3)Illustra la figura del creditore particolare del socio nelle società di persone Materia:MATEMATICA 1) Risolvi la seguente equazione: 3
2 0 2) Definisci cosa si intende per “equilibrio di Nash”. 3) Considera il seguente gioco in forma normale: 1 / 2 A B A 1 ; 2 3 ; 4 B 5 ; 6 7 ; 8 Spiega se lo stato in cui il giocatore 1 gioca la strategia A e il giocatore 2 gioca la strategia B è un equilibrio di Nash oppure no. 57
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Allegato n°7B Simulazione TERZA PROVA (27/04/2015) Materia:IGIENE 1)Morbo di Parkinson: patogenesi,terapia e assistenza 2)Le malattie cardiovascolari 3)Descrivi le curvature fisiologiche della colonna vertebrale e le patologie dell’adolescenza ad essa correlate Materia:INGLESE Answer these questions in 10 lines: 1) Discuss eating disorders 2) Define what Down syndrome is 3) Describe drug abuse and its consequences Materia:DIRITTO 1)Che differenza c’è fra azioni ordinarie e privilegiate 2)In cosa consiste il controllo contabile di s.p.a e da chi è esercitato 3)Cosa si intende per s.r.l unipersonale Materia:EC: AZIENDALE 1)Finanziamenti e investimenti aziendali 2) Spiegare il concetto di economia aziendale 3) I mezzi di pagamento 58
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5 G L - Pietro Verri