INCONTRO
L’araba fenice
Il terremoto, le macerie, la ricostruzione, la rinascita: ecco come
la Menù si è rialzata più forte di prima
di MAURIZIO QUARANTA
N
on è un caso che il Premier Enrico
Letta abbia visitato a Medolla - epicentro modenese della tristemente
seconda scossa tellurica del 29 maggio
2012 - ad un anno esatto dal sisma l’azienda alimentare Menù, azienda leader
con 80 anni di storia nella produzione di
specialità alimentari destinate alla ristorazione professionale.
La Menù è il simbolo della straordinaria capacità di reazione e riscossa dell’Emilia manifatturiera, un’azienda che suo malgrado
ha dovuto fare i conti 35 milioni
di euro di danni in pochi secondi
di terremoto.
Ma a Medolla la famiglia Barbieri
si è subito mossa, dapprima per
salvare il magazzino e le preziose
scorte che gli avrebbero consentito di evadere gli ordini in itinere,
e successivamente per rimettere
in sesto macchinari, stabilimento
e quindi la propria intera produzione.
L’obiettivo ambizioso, da perseguire con il necessario aiuto di
maestranze fedeli e instancabili,
era quello di ricostruire subito
ben tre edifici in un massimo di
due o tre mesi, utilizzando tecnologie che garantissero elevati
standard qualitativi, sia dal punto
di vista strutturale che dal punto
di vista termoigrometrico, sì da
poter riprendere in breve tempo
la produzione con i macchinari e
le tecnologie già in possesso;
macchinari e tecnologie che nel
contempo si sarebbero dovute
estrarre dai capannoni disastrati
nonché ispezionare minuziosamente, riparare ove necessario e quindi rimettere in
funzione.
È Romolo Barbieri, Amministratore Delegato, Direttore di produzione e ora della
ricostruzione, a riferirci che “in noi ha prevalso l’ambizione di non mollare, abbiamo
voluto affrontare una nuova sfida tutti assieme. Il magazzino era pieno, prima abbiamo dovuto trasferire tutto, tra i 500 e i
600 camion di merce, in un nuovo magazzino a Nonantola, creare gli allacciamenti
per computer e bollettazione e lavorare in
doppi turni, anche il sabato e la domenica,
per recuperare gli ordini arretrati e smaltire anche i nuovi in arrivo. Da oltre un anno
lavoriamo per ricostruire tutto il nostro stabilimento e la felicità negli occhi dei nostri
operai alla riapertura della prima parte della
fabbrica è stato il premio più grande che
potessimo ricevere nella nostra vita di imprenditori”.
Per la ricostruzione “abbiamo scelto il legno lamellare per la categoria antisismica
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superiore, per i requisiti antincendio e per
la rapidità di montaggio garantita dal fornitore e così ci siamo affidati a Wood Beton
che realizza strutture in legno ma, come è
già insito nel suo nome, da sempre riconosce l’importanza di utilizzare al meglio ogni
materiale strutturale, sia esso legno, calcestruzzo o acciaio”.
Wood Beton diviene così capo commessa
del maxi cantiere, e “fin da subito abbiamo
intrattenuto un vivo scambio di idee e di
proposte, un confronto lungimirante e fecondo come provato dai risultati raggiunti”.
Le analisi strutturali effettuate, incrociate
con le necessità pratiche di riprendere
quanto prima la produzione, limitare le operazioni in cantiere e contenere i costi hanno
indotto Menù e Wood Beton a optare per
un sistema integrato, che unisse al legno
lamellare elementi prefabbricati in calcestruzzo armato - per i quali Wood Beton si
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è sempre rivolta a Prefabbricati Camuna,
azienda storica del settore.
Si è quindi pensato, mantenendo le fondazioni esistenti, ad un modello strutturale ad hoc con pilastri prefabbricati proposti con sezioni ridotte, sì da ridurre la
sollecitazione sismica al
piede.
La leggerezza del legno,
invece, è stata sfruttata
per la copertura e la parte
superiore dei tamponamenti di parete: il ridotto
peso del materiale ha consentito di estendere al
massimo la prefabbricazione, realizzando grandi
elementi di peso contenuto, e di ridurre il carico
proprio degli elementi
strutturali in quota.
Per ridurre il più possibile i tempi di realizzazione, Wood Beton ha sfruttato la sua
grande esperienza nelle tecnologie altamente industrializzate e, sovvertendo i tradizionali cronoprogrammi della pratica costruttiva, ha assemblato a terra la copertura mentre contemporaneamente si completava la demolizione delle strutture danneggiate dal sisma e si svolgeva la posa
dei pilastri in calcestruzzo armato.
A parte il vantaggio in termini di riduzione
dei giorni di lavoro, la prefabbricazione assicura una migliore qualità di realizzazione
dei pacchetti (le stratigrafie vengono realizzate in stabilimento, in condizioni di lavoro controllate) e, questione molto importante, garantisce maggiore sicurezza di lavoro alle squadre di montaggio.
Inoltre, nel caso particolare di Menù, tale
metodo di operare ha inoltre consentito di
salvaguardare le canalizzazioni impiantisti-
Tipo di edificio
Ubicazione
che rimaste in posizione dopo la demolizione del fabbricato danneggiato, pronte
ad essere collegate alla nuova struttura e
ad entrare in servizio quanto prima.
E Wood Beton a sua volta, per garantirsi
macchine idonee e sicure e un servizio noleggio professionale e ineccepibile, si è appoggiata al GV3 GruppoVenpa3 - sempre
pronto ad affiancare la propria clientela oltrechè con macchinari moderni e affidabili
anche con consulenze e un presenza in
cantiere discreta quanto competente - per
la fornitura dei mezzi necessari per l’esecuzione dei lavori, tra cui una miniflotta di
piattaforme aeree articolate composta da
JLG 510 AJ (altezza max di lavoro 17,5 m),
Genie Boom 45 4WDJ (16 m), Genie Z
51/30 4WD (17 m) Haulotte HA 18 PX (18
m), Haulotte HA 16 SPX (16 m), Haulotte
HA 20 PX (20 m), alcune piattaforme ver-
Edificio industriale
Medolla (MO)
Circa 12.000 m2
Superficie totale
(3 capannoni)
Altezza edificio
Circa 12 metri
Committente
Menù s.r.l.
Progettazione e direzione
Yuppies - Ing. Alessandro Sola (con la collaborazione del
generale dei lavori
prof. Ing. Claudio Comastri)
Progettazione e DL architettonica
Yuppies - Arch. Carolina Venturelli
Progettazione e DL strutture in opera Politecnica - Ing. Fabio Camorani
Progettazione e DL strutture Wood
Ing. Giovanni Spatti - Wood Beton Spa
Beton e Prefabbricati Camuna
Responsabile tecnico di commessa
Ing. Marco Bottazzi Wood Beton
Wood Beton Spa
Geom. Emanuele Corrà, Geom. Stefania Torri - Wood
Tecnici Wood Beton
Beton Spa
Progettazione e valutazione
Ing. Michele Di Pasqua - Wood Beton Spa
economica
Responsabile tecnico di commessa
Ing. Giovanni Bono
Prefabbricati Camuna
Tecnico Prefabbricati Camuna
Geom. Simone Corrà
Responsabile di cantiere Wood
Geom. Renato Turra - Wood Beton Spa
Beton
Impresa esecutrice di demolizioni,
F.lli Baraldi Spa
scavi, sottofondazioni in opera
Inizio operazioni in cantiere: prima settimana agosto 2012.
Tempi di realizzazione
Completamento lavori: seconda settimana ottobre 2012
ticali tra cui Iteco IT 12151 (14 m) e sollevatori telescopici, come il JCB 540.170
(sollevamento max oltre i 16 m con portata max di 4000 kg).
In conclusione, non possiamo che dirci entusiasti per quello che abbiamo visto nella
nostra trasferta modenese: cuore, corag-
gio, determinazione, spirito di sacrificio,
professionalità, competenza, umiltà e il ricorso alle migliori compagini e tecnologie
disponibili come unica soluzione ai propri
problemi.
Anche questa è Italia…mannaggia!! n
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