PROVINCIA DI PISA
PROGETTO ESECUTIVO CASSA E4
COMUNI PECCIOLI - LAJATICO
ASPETTI GENERALI
Con riferimento a quanto prescritto dalla Regione Toscana con Decreto Dir. n° 3864
del 04/08/2006 di esclusione dalla procedura di VIA del progetto Cassa d’espansione E4
nei comuni di Peccioli e Lajatico (PI) è stato elaborato il presente “Piano di gestione per
il riutilizzo delle terre di scavo provenienti dai lavori del I lotto funzionale della Area
d’espansione di Roffia – I lotto Cassa dei Piaggioni”.
Nello specifico i terreni risultanti dagli scavi della cassa dei Piaggioni saranno
reimpiegati nell’ambito della stessa opera ed in parte per la formazione degli argini delle
casse d’espansione previste dalla Verifica di fattibilità della Valdera.
Il Comune di S. Miniato è ente attuatore degli interventi a seguito dei quali si ha
disponibilità di materiale in eccedenza, la Provincia di Pisa è soggetto responsabile del
riutilizzo.
Tra i Responsabili del Procedimento della Provincia di Pisa e Comune di S. Miniato
in data 16 /11/2005 è stato stipulato un accordo, approvato dalla Giunta Municipale di S.
Miniato con Del. n.119 del 19/10/2005, nel quale si dà mandato al Dirigente del Settore
Programmazione e Gestione del Patrimonio Pubblico di provvedere ad adottare ogni atto
necessario e sufficiente a dare attuazione al riutilizzo delle terre in esubero dagli scavi a
favore dell’Amministrazione Provinciale di Pisa per le esecuzioni dei lavori in oggetto
secondo i fabbisogni che deriveranno da ogni progetto.
Dalla Verifica di fattibilità della Valdera risulta, per la realizzazione delle casse
previste, un fabbisogno di mc 950.000. Dagli scavi del I lotto della cassa dei Piaggioni
risulta un esubero di terra di circa 307.000 mc.
L’attuazione dell’intervento della cassa d’espansione E4 comporterà una stima
complessiva di circa 150.000 mc di materiale terroso per la realizzazione delle
arginature. Altri circa 20.000 mc saranno utilizzati per la realizzazione delle opere
previste dal progetto della cassa di Peccioli i cui lavori hanno tempi di inizio
concomitanti con quelli della cassa E4.
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PIANO DI GESTIONE PER IL RIUTILIZZO DELLE TERRE DI SCAVO PROVENIENTI
DALL’AREA DI ESPANSIONE DI ROFFIA - CASSA DEI PIAGGIONI
ai sensi della L. 443/01 e D.lgs 152/06
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Le modalità di esecuzione degli scavi del progetto Roffia sono tali da mantenere il
bilancio degli scavi e degli esuberi delle terre nullo. Le attività di scavo saranno
effettuate nei momenti in cui è definita l’attività di riutilizzo del materiale.
Riguardo le condizioni di riutilizzo dei materiali si sottolinea che le terre di scavo
possono essere utilizzate per rinterri, riempimenti, rimodellazioni e rilevati a condizione
che rispettino i requisiti previsti dall’art. 186 del D.lgs 182/06
Il rispetto di tali requisiti è stato verificato mediante specifiche determinazioni
analitiche.
Per quanto riguarda l’idoneità del materiale dal punto di vista geotecnico si riportano
i risultati delle analisi effettuate nell’ambito del progetto esecutivo Area di espansione di
Roffia I lotto - Cassa dei Piaggioni.
CARATTERISTICHE DEL MATERIALE REPERIBILE PER LE OPERE IN
TERRA
L’ampliamento dell’area destinata a cassa di espansione avviene attraverso
l’escavazione di una zona compresa tra l’attuale specchio d’acqua e l’argine perimetrale
lato sud così come rappresentato nelle Tavv. T1 e T5 estratte dal progetto esecutivo Area
d’espansione di Roffia I Lotto – Cassa dei Piaggioni.
Nella tabella 1.1 sono indicati i litotipi presenti alle varie profondità, per uno spessore di
13 metri dal piano di campagna, individuati dalle stratigrafie dei sondaggi eseguiti
nell’area di prevista escavazione rappresentati nella tav. T3 estratta dal progetto esecutivo,
distinguendoli secondo le seguenti classi litologiche: GHIAIE SABBIOSE, SABBIE
GHIAIOSE, SABBIE MEDIE FINI, LIMI SABBIOSI, LIMI ARGILLOSI e ARGILLE.
Tabella 1.1 – Distribuzione dei litotipi tra le profondità 0,00 e -13,00 dal p.c.
SOND.
Ghiaie
sabbiose
Sabbie
ghiaiose
Sabbie
medie e fini
Limi
sabbiosi
0,0-1,5
Limi argillosi Argille
1,5-5,8
17
5,8-7,4
7,4-11,8
11,8-13,0
0,0-5,2
18
5,2-7,4
7,4-8,2
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Tabella 1.1 – Distribuzione dei litotipi tra le profondità 0,00 e -13,00 dal p.c.
8.2-11.1
11.1-12.2
12.2-13,0
0,0-1,2
1,2-2,4
2,4.5,6
5,6-6,2
19
6.2-6.8
6.8-9.5
6,2-10,5
10,5-12.2
12,2-13,0
0,0-3,8
3,8-5,7
26
5,7-8.1
8.1-9.7
9.7-12
12,0-13,0
0,0-2,5
2,5-4,5
4,5-5,4
5,4-7,5
27
7,5-9.1
9.1-9.4
9.4-10.3
10,3-13,0
0,0-5,5
28
5,5-7,5
7,5-13,0
30
0,0-5,9
5,9-13,0
0,0-2,6
31
2,6-6,2
6,2-8,4
8,4-12
0,0-2,0
32
2,0-5,4
5,4-7,6
7,6-12,0
0,0-1,6
33
1,6-2,6
2,6-3,0
3,0-12,0
34
0,0-2,4
2,4-8,4
8,4-8,8
8,8-12,0
35
0,0-3,0
3,0-5,4
5,4-5,9
Le percentuali delle varie unità conseguenti alle indicazioni stratigrafiche in tabella sono
rappresentate nella figura 1.1
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Figura 1.1 Distribuzione % dei litotipi nell’area soggetta alla escavazione
Per determinare le caratteristiche del materiale al fine del suo impiego per ampliamenti
delle arginature e rinterri sono state eseguite analisi geotecniche su campioni prelevati in
vari punti e profondità.
Si dispone di analisi su 4 campioni relativi all’area di escavazione dei Piaggioni di cui 2
prelevati mediante saggi con escavatore nei punti indicati con le lettere D ed E e n° 2
campioni dal carotaggio dei sondaggi Sich 6 e Sich 7 (Tav. T3). I campioni dei saggi D e
E sono stati prelevati alla profondità di 2-3 metri. Quelli dei sondaggi Sich 6 e Sich 7
provengono da materiali prelevati rispettivamente alle profondità 10,0-11,0 e 3,5-5,0
(Tav. T4).
I campioni D e E sono costituiti da limi sabbiosi argillosi, mentre i campioni Sich 6 e
Sich 7 sono francamente sabbiosi.
Si rimanda alla tabella 1.2 per una sintesi dei risultati delle prove eseguite.
Tabella 1.2 – Proprietà dei campioni analizzati
D
E
Sich 6
Sich 7
Ghiaia
Sabbia
0
0
4
3
1
22
72
70
Limo
56
49
Argilla
43
29
Limite di liquidità
41
27
Indice di plasticità
20
6
NP
NP
Classificazione CNR UNI 10006
A-7
A-4
A-2-4
A-2-4
Densità secca massima (AASHO St.) (*)
16,9
17,9
19,6
20,3
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Umidità ottimo (%) (*)
18,2
14,5
10,5
9,3
Angolo attrito interno (*)
20°
32°
41°
35°
Coesione (kPa) (*)
Coefficiente di permeabilità K (cm/sec) (*)
46
7 × 10
35
−9
3,9 ×10
17
−8
8
−7
9,1×10
6,6 ×10−5
(*) valori su campioni costipati con energia proctor standard in laboratorio
Le proprietà geotecniche dei terreni ottenute previo costipamento sopra indicate possono
essere considerate facilmente raggiungibili in cantiere in quanto ottenute in laboratorio
con energia corrispondente a quella standard.
Le caratteristiche dei campioni contrassegnati D e E sono simili a quelle dei materiali
impiegati per la costruzione del tratto del nuovo argine perimetrale eseguito nel 1995, ad
Est di Casenuove di Roffia. Nella tabella 1.3 sono stimate le percentuali di terre ricadenti
nei gruppi di classificazione della normativa CNR UNI 10006 in base alle stratigrafie del
terreno ottenute dall’insieme dei sondaggi e saggi eseguiti nell’area di escavazione dei
Piaggioni.
Tabella 1.3
Gruppo
%
A1
A 2-4
A4
A 6 e A7
60
20
15
5
La scarsità dei materiali limoso sabbiosi, presenti perlopiù solo nei primi 3-4 metri di
profondità impone un accurato bilancio delle quantità di materiali utilizzati per la
realizzazione dell’opera; indirizzando verso le nuove arginature le terre limose
appartenenti al gruppo A-4 e agli interventi di ringrossi arginali e riempimenti le terre
appartenenti ai gruppi A-1 e A-2. Le terre appartenenti ai gruppi A-6 e A-7 potranno
essere utilizzate per la realizzazione di nuclei impermeabili ovvero per la costruzione
degli argini previa miscelazione con terre del gruppo A-1 o A-2.
In conclusione si evidenzia che le prospezioni geognostiche eseguite nell’area hanno
evidenziato una situazione litostratigrafica complessa, per frequenti variazioni di facies
sia in senso verticale che orizzontale, che rendono talvolta estremamente complesso
eseguire correlazioni di strato anche tra verticali poco distanti tra loro.
In linea generale il terreno può essere rappresentato da un livello superiore costituito in
prevalenza da limi sabbiosi, al quale segue una serie di sabbie fini limose e sabbie
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ghiaiose con rare intercalazioni di ghiaie; successivamente, a profondità superiori, si
rinvengono argille e limi argillosi di consistenza molto variabile. Il passaggio tra le
sabbie e le argille talvolta caratterizzato dalla presenza di livelli argillosi organici con
resti vegetali. Nell’interno delle argille vi sono sporadici e discontinui livelli di ghiaie.
Il contatto tra le sabbie e le argille, è situato a profondità diverse; esso tende comunque
ad innalzarsi spostandosi da nord verso sud. Questa
configurazione del substrato
condiziona la piezometria dell’area che evidenzia la presenza di un flusso freatico dalla
pianura verso il lago dei Piaggioni che a sua volta alimenta l’Arno.
Il progetto prevede l’ampliamento dell’attuale specchio d’acqua nella parte meridionale
del lago attraverso rilevanti scavi di sbancamento. Nell’area destinata alla escavazione e
limitatamente alla profondità di scavo prevista, vi è una marcata prevalenza di sabbie e
sabbie ghiaiose che soggiacciono a uno strato di materiale sovrastante più limoso con
spessore generalmente compreso tra 0 e 5 m. Questo primo livello superficiale più
limoso ha fornito in passato il materiale per la realizzazione dell’argine perimetrale
attuale, con risultati soddisfacenti.
I controlli geologici e geotecnici sulle variazioni litologiche del terreno avranno altresì
rilevanza nella fase realizzativa, per la selezione e collocazione dei materiali di scavo in
relazione alle diverse funzioni attribuite alle terre messe in opera. Con riferimento alla
classificazione CNR UNI 10006, dovranno essere privilegiati l’inserimento di materiali
ricadenti nei gruppi A1 e A2 nei tratti di ringrosso del setto e delle arginature esistenti; in
questo caso le terre messe in opera avranno la funzione prevalente di drenaggio e filtro
essendo la funzione di tenuta idraulica esercitata dalle porzioni più interne della sezione.
Per i nuovi tratti arginali si adotteranno invece i materiali del gruppo A4 (limitando
l’incidenza della sabbia al 50%) mentre materiali riconducibili ai gruppi A6 o A7
saranno da adottarsi nella realizzazione di nuclei impermeabili e nella formazione della
sigillatura in corrispondenza dell’intersezione tra nuovo argine e alveo dell’Arnino
deviato.
Per cui si può concludere che il materiale di scavo che sarà movimentato per la
realizzazione della cassa dei Piaggioni in località Roffia, nel comune di S. Miniato
presenta, come evidenziato dalle analisi effettuate a supporto della progettazione,
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caratteristiche granulometriche idonee ad essere impiegato per le finalità del progetto
cassa E4.
In particolare per la realizzazione delle nuove arginature esso dovrà ricadere nella
tipologia A4 o A6 secondo quanto previsto dalla normativa CNR UNI 10006.
PIANO DI GESTIONE E CAMPIONAMENTO DEL MATERIALE
La verifica della contaminazione e del rispetto dei limiti della normativa vigente sarà
accertata sul sito di produzione. Il materiale prodotto sarà prelevato e campionato in
corso d’opera con il controllo contestuale da parte del Dipartimento ARPAT che
rilascerà la relativa certificazione seguendo la seguente procedura:
per ogni 2 metri di profondità di scavo saranno prelevati 1 campione per ettaro secondo
una maglia che posizioni in modo equidistante gli stessi all’interno dell’area.
Alla luce dell’estensione dell’area di scavo si può dunque ipotizzare che saranno
prelevati circa 40 campioni.
Il prelievo avverrà secondo i criteri tecnici e le linee guida sopra richiamate.
L’area campionata ed uno schema della maglia di campionamento al primo livello è
rappresentato cartograficamente nella Tavola T6 estratta dal progetto esecutivo.
La caratterizzazione chimica sarà indagata con riferimento ai seguenti parametri:
pesticidi,
metalli di base (Zn,Cd,Cu,Pb),
idrocarburi pesanti (c>12),
idrocarburi policiclici aromatici IPA (fitofarmaci).
SITI DI ACCUMULO E UTILIZZO
Il progetto della cassa dei Piaggioni prevede che contestualmente allo scavo il materiale
sia reimpiegato per la realizzazione delle opere idrauliche in progetto (argini, ringrossi
arginali, rinforzo del setto) pertanto non si prevedono al momento aree di accumulo
temporanee.
Il materiale proveniente dagli scavi sarà reimpiegato nell’ambito della stessa opera ed in
parte per la formazione degli argini per la realizzazione delle casse d’espansione previste
dalla Verifica di fattibilità in base all’accordo stipulato tra la Provincia di Pisa e il
Comune di S. Miniato in data 16 /11/2005.
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Le modalità con le quali è previsto eseguire lo scavo, stante l'entità dei materiali
movimentati, sono state individuate in modo da permettere una costante regolarizzazione
delle scarpate formatesi dall'attività di scavo, che avverrà tramite tagli verticali.
L'obiettivo è quello di mantenere il bilancio delle terre a zero, nel senso che l'attività di
scavo è attuata nei momenti in cui è chiara e definita l'attività di reimpiego del materiale
scavato, sia esso da utilizzare per le nuove arginature, ringrossi e riprofilature, sia per
l'utilizzo delle terre da parte dell'Amministrazione Provinciale. Per tanto l'attività di
scavo risulta costantemente chiara e definita nei riguardi delle terre ancora da scavare.
TEMPISTICHE DI FORMAZIONE DEI MATERIALI DI SCAVO E DI
UTILIZZO
Si riporta il cronoprogramma degli scavi e riporti previsti nell’ambito del cantiere della
cassa dei Piaggioni nel comune di S. Miniato e del riutilizzo del materiale previsto per la
realizzazione delle casse d’espansione Peccioli ed E4 da parte dell’Amministrazione
provinciale di Pisa.
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CASSE DI ESPANSIONE DI ROFFIA - Bilancio materiale di scavo e di riporto - I° LOTTO - CASSA DEI PIAGGIONI
LAVORI DI SCAVO E RIPORTO TERRENI (I° LOTTO - CASSA DEI PIAGGIONI)
GIORNI
0
30
60
90
120
150
180
210
240
270
300
330
360
390
420
450
480
510
540
570
540
570
600
630
660
690
720
A - scavi (Piaggioni) scavo per
realizzazione deviazione Rio
Arnino e area di compenso
B - Stoccaggio per
tombamento Rio Arnino
C - Tombamento Rio
Arnino
mc
mc
mc
0
65,000.00
0
15,301.00
90,400.00
15,301.00
D+D* - Scavo di
E+F - Riporti di materiale per
sbancamento per
realizzazione ringrossi
ampliamento cassa di
spondali (E) e nuove
espansione e risagomature
arginature (F)
G - ESUBERO utilizzato dalla
Provincia di Pisa per
realizzazione casse di
espansione e scolmatore
H - materiale necessario per la
realizzazione argini dalla
Provincia di Pisa cassa di
espansione E4 e Peccioli
mc
0
65,000.00
130,000.00
195,000.00
260,000.00
325,000.00
0
65,000.00
130,000.00
195,000.00
260,000.00
325,000.00
390,000.00
455,000.00
520,000.00
585,000.00
650,000.00
390,000.00
455,000.00
520,000.00
585,000.00
650,000.00
715,000.00
780,000.00
845,000.00
910,000.00
975,000.00
1,040,000.00
1,105,000.00
1,170,000.00
1,235,000.00
1,300,000.00
1,365,000.00
715,000.00
780,000.00
845,000.00
910,000.00
975,000.00
1,040,000.00
1,105,000.00
65,000.00
130,000.00
195,000.00
260,000.00
306,959.62
0
18,000.00
36,000.00
54,000.00
72,000.00
90,000.00
108,000.00
126,000.00
144,000.00
162,000.00
180,000.00
198,000.00
216,000.00
1,180,282.98
1,412,143.60
Casse di espansione di Roffia
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90400.00 - Provincia di Pisa