n. 1 Newsletter antibiotico-resistenze Semestrale di informazione dell’Agenzia sanitaria e sociale regionale, Regione Emilia-Romagna Infezioni delle vie urinarie Le resistenze di Escherichia coli Le resistenze agli antibiotici rendono difficile la gestione delle infezioni delle vie urinarie (IVU) sia delle forme complicate che di quelle non complicate. Questo primo numero si focalizza su Escherichia coli, enterobatterio gram negativo, prima causa di IVU (75-95%) a livello extraospedaliero.1 Popolazione ambulatoriale Gli antibiogrammi relativi a E. coli (figura 1) da urinocolture di pazienti ambulatoriali dimostrano che: • la resistenza a nitrofurantoina è poco frequente (5.3% nel 2009) e stabile nel tempo • la resistenza a cotrimoxazolo e fluorochinoloni è elevata (superiore al 20%) e in aumento costante. nitrofurantoina cotrimoxazolo fosfomicina fluorochinoloni (*) 20 10 0 2005 2006 2007 2008 2009 2005 2006 2007 2008 2009 2005 2006 La resistenza a fosfomicina non è riportata perché non testata comunemente: i dati disponibili indicano una percentuale paragonabile a quella di nitrofurantoina. 2007 2008 2009 Figura 1. Percentuali di E. coli resistenti (R+I) da urinocolture di pazienti ambulatoriali dal 2005 al 2009.2 Donne di 18-65 anni con IVU Quali resistenze agli antibiotici raccomandati? Le IVU nelle donne di 18-65 anni sono in gran parte cistiti non complicate. I dati sulle resistenze di E. coli ai farmaci raccomandati dimostrano che: • le resistenze a nitrofurantoina e fosfomicina sono rare (figura 2) con un frequenza che è meno della metà rispetto a quella osservata per i fluorochinoloni (11%), antibiotici non raccomandati3 ma frequentemente prescritti nelle cistiti non complicate • le resistenze a cotrimoxazolo sono inferiori a quelle osservate nella popolazione generale (figura 1 e 2). Prevalenza (%) 19% 20 (*) 15 10 4% 5 5%# 0 Nitrofurantoina Fosfomicina Cotrimoxazolo Figura 2. Percentuali di E. coli resistenti (R+I) agli antibiotici raccomandati nella terapia delle IVU non complicate, in donne fra 18 e 65 anni nel 2009. (# dato 2008 di una sola azienda) Il problema Le resistenze ai fluorochinoloni nelle IVU complicate Nei pazienti a rischio di IVU complicate le resistenze ai fluorochinoloni sono frequenti (figura 3). Questa situazione è grave perché determina problemi di trattamento nelle IVU in cui questi farmaci rappresenterebbero la terapia empirica di scelta. Per ridurre le resistenze ai fluorochinoloni, e aumentare la possibilità che funzionino quando necessari, bisogna ridurne i consumi, attualmente molto elevati (vedi retro). Non si devono dunque usare i fluorochinoloni quando ci sono a disposizione altri antibiotici efficaci, come nelle IVU non complicate (figura 2). 80 Prevalenza (%) Prevalenza (%) 30 60 40 DONNE 56% UOMINI 72% 48% 29% (*) 20 0 >65 anni Lungodegenza extraospedaliera >65 anni Lungodegenza extraospedaliera Figura 3. Percentuali di E. coli resistenti (R+I) ai fluorchinoloni in donne (rosa) e uomini (blu) >65 anni o in lungodegenze extraospedaliere, 2009. (*) La linea rossa orizzontale rappresenta il limite del 20% di resistenza oltre il quale non è raccomandato l’uso di quell’antibiotico per la terapia empirica. Newsletter antibiotico-resistenze n.1 ottobre 2011 n. 1 Newsletter antibiotico-resistenze Semestrale di informazioni dell’Agenzia sanitaria e sociale regionale, Regione Emilia-Romagna Tutti gli antibiotici In Emilia-Romagna il consumo globale di antibiotici continua ad aumentare (+12% dal 2005 al 2009). Lo stesso incremento si osserva anche nella popolazione di età <65 anni.2 Fluorochinoloni Il consumo di fluorochinoloni in Emilia-Romagna è elevato e non si riduce. Anche se inferiore al consumo medio italiano è però circa triplo rispetto alla Svezia e al Regno Unito, e comunque superiore anche a paesi quali la Francia (figura 4). I consumi elevati correlano con l’aumento delle resistenze a questa classe di antibiotici (figura 1).4 Per invertire questa tendenza non basta contenere l’uso di fluorochinoloni, ma bisogna ridurlo. L’uso dei fluorochinoloni, inoltre, si associa alla diffusione di resistenze multiple (vedi approfondimento). DDD/1000 abitanti-die Consumo territoriale di antibiotici 4 Italia* 3 Emilia-Romagna° 2 Francia^ 1 Svezia^ Regno Unito^ 0 2005 2006 2007 2008 2009 Figura 4. Andamento del consumo di fluorochinoloni in EmiliaRomagna e in altre realtà geografiche nel periodo 2005 - 2009. * OSMED rapporto 2010, ° ASSR Dossier 210-2011, ^ ESAC 2008 Quale scelta terapeutica? Consumi inappropriati Anche in Emilia-Romagna4, come nel resto d’Italia,5 per il trattamento delle cistiti acute non complicate vengono spesso prescritti antibiotici non raccomandati come i fluorochinoloni (es. levofloxacina, ciprofloxacina o norfloxacina) e altri antibiotici ad ampio spettro d'azione (cefalosporine orali e penicilline protette) al posto degli antibiotici raccomandati (nitrofurantoina, fosfomicina e cotrimoxazolo). Le linee guida raccomandano: Attenzione! La nitrofurantoina non viene rimborsata pur essendo formalmente in fascia A. Il preparato in fascia A dal 2009 non è praticamente più disponibile in farmacia; quindi le donne acquistano la nitrofurantoina a proprie spese. • Non trattare la batteriuria asintomatica: questa non va Le resistenze multiple Approfondimento La resistenza contemporanea di E. coli a due o più classi di antibiotici è in aumento. Ciò è dovuto al trasferimento da un batterio a un altro di plasmidi contenenti più geni codificanti per la resistenza a fluorochinoloni, cefalosporine e aminoglicosidi. I fluorochinoloni promuovono con questo meccanismo la diffusione di resistenze anche ad altre classi di antibiotici come ad esempio le cefalosporine. L’uso di fluorochinoloni deve, quindi, essere ridotto e per il trattamento delle cistiti devono essere preferiti altri antibiotici, quali nitrofurantoina o fosfomicina. • Nelle donne fino a 65 anni non usare fluorochinoloni. Nelle cistiti acute, anche se ricorrenti, la prima scelta per la terapia empirica è nitrofurantoina; come seconda scelta fosfomicina o, in alternativa, il cotrimoxazolo (E. coli nelle donne fino a 65 anni ha un livello di resistenze nei confronti di questa molecola inferiore a 20%). • Nei portatori di catetere vescicale non eseguire la profi- lassi antibiotica al cambio di catetere o periodicamente. mai ricercata e trattata (tranne che in gravidanza, prima di interventi chirurgici sulle vie urinarie a rischio elevato di sanguinamento o per calcolosi complesse). (per approfondire: Linea Guida Regionale3) Bibliografia 1. Gupta K et al. IDSA. International clinical practice guidelines for the treatment of acute uncomplicated cystitis and pyelonephritis in women: A 2010 update. Clin Infect Dis 2011;52:e103-2 2. Agenzia sanitaria e sociale regionale. Sorveglianza dell’antibioticoresistenza e uso di antibiotici sistemici in Emilia-Romagna. Rapporto 2009. Dossier 210-2011 3. Agenzia sanitaria e sociale regionale. Infezioni delle vie urinarie nell’adulto. Linea guida regionale. Dossier 1902010 4. Gagliotti C et al. Resistance to fluoroquinolones and treatment failure/short-term relapse of communityacquired urinary tract infections caused by Escherichia coli. J Infect 2008;57:179-84 5. Vaccheri A et al. Pattern of antibiotic use in primary health care in Italy. Eur J Clin Phar 2000;56:417-25 La Newsletter antibiotico-resistenze è realizzata all’interno del Progetto “Antibioticoresistenza e uso di antibiotici” dell’Area Rischio Infettivo dell’Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale dell’Emilia-Romagna in collaborazione con il Centro per la Valutazione dell’Efficacia dell’Assistenza Sanitaria (CeVEAS) di Modena. Questo numero rientra in un progetto di ricerca finanziato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). Testi e analisi dati: Simona Di Mario°, Carlo Gagliotti^, Rossella Buttazzi^, Giulio Formoso°, Oreste Capelli°, Anna Maria Marata°, Nicola Magrini°, Maria Luisa Moro^ Editing e impaginazione: Barbara Paltrinieri Stampa: Premiato Stabilimento Tipografico dei Comuni - Santa Sofia (FC) °Ceveas ^Agenzia sanitaria e sociale regionale, Regione Emilia-Romagna Newsletter antibiotico-resistenze n.1 ottobre 2011