LE NOVITA’ PEDAGOGICO –
DIDATTICHE DELLA
RIFORMA
PECUP
Obiettivi specifici di apprendimento
Obiettivi formativi e piani di studio
personalizzati
Gruppi classe e gruppi laboratorio
Portfolio delle competenze individuali
Dal Profilo all’immagine del
bambino
Il profilo educativo, culturale e
professionale
Esplicita ciò che ogni
studente deve sapere e
fare per essere l’uomo e il
cittadino atteso al termine
del primo ciclo d’istruzione
Mette in luce il passaggio
dalle conoscenze
disciplinari/interdisciplinari
e dalle capacità operative,
apprese ed esercitate, alle
competenze personali
Le articolazioni del profilo
Autonomia e identità: operare scelte
personali e assumersi responsabilità
Orientamento: fare piani per il futuro,
verificare ed adeguare il proprio progetto
di vita
Convivenza civile: coesistere, condividere,
essere corresponsabili
Strumenti culturali per leggere e governare
l’esperienza
Identità e autonomia
Identità: preferenze, trasformazioni,
immagine di sé
Ricerca di senso e unità
Accrescere fiducia e dominare
dinamiche emotive e intellettuali
Fare ipotesi su di sé e sul proprio
futuro
Porsi in modo attivo e critico di
fronte alla quantità crescente di
informazioni e sollecitazioni
comportamentali
Esercitare le proprie competenze in
compiti significativi e socialmente
riconosciuti
Orientamento
Elaborare, esprimere e
argomentare circa il
proprio futuro esistenziale,
sociale, formativo e
professionale
Conoscenza delle proprie
capacità
Collaborazione con scuola
e famiglia per
preparazione portfolio
Disponibilità a verificare e
rivedere le proprie
decisioni circa il futuro
scolastico e professionale
Convivenza civile
L’altro come occasione per riconoscersi
Porsi problemi esistenziali, morali, politici
e sociali
Capacità di mettersi in relazione, di
dialogare e cooperare
Essere cooperativi nei gruppi di compito,
affrontare costruttivamente le situazioni
conflittuali
Conoscere le regole e le ragioni della
prevenzione del disagio e delle
dipendenze
Assumere comportamenti rispettosi delle
regole nei diversi contesti
Rispettare l’ambiente, curarlo, conservarlo
e migliorarlo
Riflettere sui propri diritti e doveri di
cittadini
Confrontarsi con i valori della Costituzione
Strumenti culturali
Padroneggiare conoscenze e abilità
motorie
Competenze nell’ambito linguistico,
espressivo e comunicativo
Competenza funzionale nelle lingue
straniere
Competenze nell’ambito artistico e
musicale
Competenze nell’ambito storico e
geografico
Competenze nell’ambito matematico e
scientifico
Competenze nell’ambito informatico e
tecnologico
Traguardi conclusivi
Riconoscere e gestire i diversi aspetti della propria
esperienza motoria, emotiva e razionale nella
consapevolezza di unità e interdipendenza
Riflettere con spirito critico
Concepire liberamente progetti di vario ordine
Avere strumenti per valutare se stessi, le proprie azioni,
fatti e comportamenti
Avvertire, sulla base della coscienza personale, la
differenza tra bene e male
Essere disponibili al rapporto di collaborazione con gli
altri
Avere consapevolezza adeguata di inclinazioni e
capacità e progettare su questa base il proprio futuro
Porsi domande sul mondo, sulle cose, su di sé e sugli
altri
Quale immagine del bambino?
Autoconsapevolezza
e
orientamento
Riflessione critica,
problematizzazione,
consapevolezza morale
Identità e autonomia
Competenze
e strumenti culturali
Abilità sociali
e di cooperazione
Come usare il profilo?
Disciplina a
Disciplina b
Disciplina c
Obiettivi formativi
Obiettivi formativi
Obiettivi formativi
Competenze a
Competenze b
Profilo educativo, culturale e professionale:
unità delle dimensioni personali
Competenze c
Il profilo nella programmazione
didattica
Dalle discipline agli
obiettivi specifici di apprendimento
Obiettivi formativi
Capacità personali
Profilo
Competenze da certificare
Modelli di apprendimento e modelli
di progettazione didattica
Un modello evolutivo dai campi di
esperienza alle discipline
Grado
scolastico
Organizzazione
disciplinare
Punto di
attenzione
Scuola
dell’infanzia
Campi di
esperienza
educativa
Rapporto fra
esperienza e
prime forme di
simbolizzazione
Primi tre anni
della scuola
primaria
Nuclei
esperienziali
unitari
Rapporto fra
discipline ed
esperienza
Ultimo biennio
della scuola
primaria
Ambiti disciplinari
Rapporto fra
discipline
Scuola
secondaria di
primo grado
Discipline
Discipline
Trasversalità
Educazione alla
convivenza
civile
(organizzazione
multidisciplinare)
Questioni terminologiche
Discipline: intreccio costante fra dimensione
esistenziale e logica di sviluppo del sapere
scientifico, tra soggetto e verifica dell’identità
epistemica, fra processi di conoscenza e prodotti
sociali del pensiero scientifico
Educazioni: dimensioni trasversali alle discipline,
che realizzano la finalità morale dell’educazione
Laboratori: situazione di apprendimento, di tipo
disciplinare o multidisciplinare, che impegna
conoscenze e abilità specifiche in compiti unitari
e significativi per gli alunni, in una dimensione
operativa, progettuale e cooperativa
Dalle Indicazioni Nazionali:
caratteri dell’ apprendimento
Il bambino che viene a scuola
possiede già una visione
ingenua del mondo
Ogni nuova conoscenza fa i
conti con questa matrice
cognitiva
Ogni nuova conoscenza
prende il via dal fare,
dall’operare, dall’esperire
Il corpo è tramite
imprescindibile degli
apprendimenti ed affermazione
dell’integralità dei processi
Dalle Indicazioni Nazionali:
caratteri dell’ apprendimento
Passaggio dalle categorie
empiriche a quelle formali
attraverso adattamento,
integrazione o
ristrutturazione
Principio dell’ologramma e
riferimento alla
complessità e unità
dell’esperienza
Il gruppo di apprendimento
potenzia i processi
cognitivi e sociali
Modi e forme della “primarietà”
didattica
A partire da temi significativi per gli alunni o
comuni a più discipline
A partire da obiettivi educativi
A partire dallo sviluppo di abilità trasversali
A partire dai bisogni degli alunni
A partire da problemi o domande
A partire da un progetto per realizzare un
prodotto
Percorsi di ricerca ambientale
Curricolo e modelli di progettazione
Articolazioni del
curricolo
Modelli di
progettazione
Curricolo di base
Unità di apprendimento
Primi 3 anni: nuclei esperienziali
unitari
Ultimo biennio: didattica per
problemi o progetti e didattica
narrativa
Personalizzazione offerta formativa
Laboratori
LARSA (mastery learning)
Trasversalità: educazione alla
convivenza civile
Matrice multidisciplinare
I nuclei esperienziali unitari:
caratteri qualificanti
Riferimento all’esperienza del
bambino
Unitarietà della conoscenza e
dell’attività
Non assunzione precoce di
prospettive disciplinari
Approccio multi-intertransdisciplinare
Integralità educativa della
proposta
Funzionalità degli strumenti
disciplinari
Progettare per nuclei:
“L’autobiografia”
Mi descrivo
Mi esprimo
Mi conosco
Io conosco attraverso...
Io sto bene/male quando...
Comunico con gli altri
Vivo nel tempo...
Vivo nello spazio...
L’educazione alla convivenza civile
nelle Indicazioni Nazionali
Non è solo affidata agli
enunciati ma si sostanzia
di strumenti culturali
Superamento di ogni
formazione settoriale
Fondamento etico di ogni
conoscenza
Trasversalità rispetto alle
discipline
Fine di ogni insegnamento
scolastico
Tematiche dell’educazione alla
convivenza civile
Il sé
Le condizioni di salute e benessere del sé
La relazione, la collaborazione, il gruppo
Emozioni, sentimenti e affetti
Le regole, i principi, le forme e
l’organizzazione della convivenza civile
Impegni e applicazioni: l’ambiente, la
strada, le associazioni,la pace,
l’intercultura
Il modello di progettazione
multidisciplinare
obiettivi
Obiettivo 1
Obiettivo 2
Contributi disciplinari:
contenuti/attività
italiano storia Arte e
scienze Tecn.
immagine
Il modello progettuale del
laboratorio: le condizioni didattiche
Utilizzo di conoscenze e abilità,
dimensione operativa e progettuale
Compiti unitari e significativi, problemi da
risolvere, prodotti da realizzare
Attivazione di saperi espliciti e conoscenze
pregresse
Situazione cooperativa
Itinerario di ricerca: problematicità
cognitiva e attualità dei saperi
Il modello progettuale del
laboratorio: le condizioni
organizzative
Organizzazione
interclasse
Tipologia: di livello, di
compito, elettivo
Personalizzazione
dell’offerta formativa:
insegnamenti facoltativi
e/o opzionali
Approfondimento di
aspetti disciplinari;
vocazione interdisciplinare
Il laboratorio: un modello
progettuale
Il prodotto atteso: un CD, un giornalino, uno
spettacolo teatrale, una ricerca, una mostra...
Conoscenze ed abilità implicate: disciplinari e
trasversali
Fasi di sviluppo delle attività
Tempi
Organizzazione dei gruppi e compiti
Materiali necessari e strumenti
Modalità di apprezzamento delle competenze
acquisite
Dalle unità didattiche alle unità di
apprendimento: cosa cambia?
Individuazione di un compito di
apprendimento unitario
Obiettivi formativi,tra loro integrati, definiti
con relativi standard di apprendimento
relativi a conoscenze e abilità coinvolte
Attività educative e didattiche unitarie,
metodi, soluzioni organizzative
Criteri e modalità di verifica, standard,
valutazione delle competenze
Dagli obiettivi specifici di
apprendimento agli obiettivi
formativi
Obiettivi specifici di apprendimento
Art. 8 del D.P.R. 275/99: il ministero
stabilisce … gli obiettivi specifici di
apprendimento relativi alle competenze
degli alunni …
•Si riferiscono a risultati attesi di apprendimento degli alunni
•Non vanno confusi con le competenze o con gli obiettivi formativi
•Vanno tradotti in obiettivi formativi dalle scuole
•Risultano dalla definizione operativa di conoscenze e abilità disciplinari
e/o interdisciplinari
•Hanno un valore normativo nazionale e si riferiscono ad un alunno medio
che non esiste
•Indicano standard di riferimento per la scuola, non per il singolo alunno
Gli obiettivi formativi
Sono contestualizzazione, nella scuola, degli obiettivi
specifici di apprendimento
Sono gli strumenti che i docenti usano per promuovere
le competenze
Sono compito di apprendimento accessibile, importante
e significativo per un allievo concreto
Sono una prerogativa esclusiva della comunità
scolastica
Obbediscono alla logica dell’ologramma
Devono essere verificati: definizione di standard di
prestazione attesi
Dagli obiettivi specifici di
apprendimento agli obiettivi formativi
(nella didattica per obiettivi)
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Analisi degli obiettivi specifici di apprendimento:
operazionalizzazione e definizione di standard di
prestazione
Ordinamento gerarchico mediante tassonomie
(gerarchizzazione per livelli)
Individuazione operativa dei prerequisiti logicodisciplinari
Indagine sul possesso dei prerequisiti da parte degli
alunni
Identificazione degli obiettivi formativi per la classe e
per ogni alunno di essa
Elaborazione di unità di apprendimento
Dagli obiettivi specifici di
apprendimento agli obiettivi formativi
(secondo la didattica per concetti)
1. Redazione della mappa concettuale di
ciò che si vuole insegnare
2. Attraverso la “conversazione clinica” con
gli alunni emerge la mappa mentale
3. Dal confronto emergono per carenza i
concetti intorno ai quali saranno formulati
gli obiettivi formativi
Come procedere
nell’individuazione?
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Obiettivi specifici di apprendimento: mappa delle conoscenze e
abilità disciplinari
Dall’ordine epistemologico all’ordine didattico: riorganizzare il
percorso attraverso conoscenze ed abilità, da raccordare,
secondo l’ordine dell’apprendimento
Indagare conoscenze ed abilità (e la loro organizzazione) in
possesso degli alunni
Selezionare, nel percorso, le conoscenze ed abilità (obiettivi
formativi) su cui progettare l’attività didattica
Individuare le connessioni possibili fra obiettivi formativi
disciplinari o interdisciplinari
Organizzare le unità di apprendimento a partire da apprendimenti
“interi”: gli obiettivi formativi indicano compiti di apprendimento
significativi, non performance analitiche ed inesistenti
Decidere la scansione dei tempi di svolgimento
Obiettivi formativi: personalizzare o
individualizzare?
Personalizzare:
Valorizzare
eccellenze e
originalità
Valorizzare i punti
di forza
Differenziare i
percorsi
Individualizzare:
Individuare
traguardi minimi
comuni
Adattare la
didattica alle
differenze
individuali
Differenziare i
percorsi
Verificare e valutare …
Verificare
Accertare
Obiettivi formativi
Valutare
Personalizzazione
Apprezzamento qualitativo
Competenze
Certificare
Riconoscere
Conferire valore legale
Competenze
Problemi di “Portfolio”
Chiarire le funzioni
Orientamento: stimolare
l’autovalutazione e la conoscenza
di sé, in vista dell’elaborazione di
un personale progetto di vita
Valutazione: verificare il
conseguimento degli obiettivi
formativi, valutare e certificare le
competenze
Continuità: rendere i genitori
corresponsabili del processo
educativo, favorire la continuità
educativa nel percorso scolastico
Dalle funzioni alla struttura
Funzione
Orientamento
Valutazione
Continuità
Chi se ne
occupa
Quali materiali
interessano
Alunno
Famiglia
Scuola/lavoro
Produzioni dell’allievo,
capaci di descrivere le più
spiccate competenze
Osservazioni dei docenti e
della famiglia, relative alle
caratteristiche originali
Commenti su lavori ed
elaborati significativi
Scuola
Prove scolastiche
significative
Indicazioni di sintesi che
emergono dall’osservazione
sistematica
Alunno, scuola,
famiglia
Indicazioni di sintesi che
emergono dall’osservazione
sistematica , da colloqui,
test o questionari …
Definire una possibile struttura
Sezioni
Materiali
Orientamento
Elaborati significativi
Prove scolastiche
Commenti
Scheda di sintesi
Valutazione
Documento di
valutazione
Scheda di valutazione
e certificazione delle
competenze
Continuità
Scheda di sintesi
Scheda di valutazione
e certificazione delle
competenze
Chi li raccoglie
Docenti
Alunni
Famiglie
Docenti
Docenti e alunni
Il portfolio e l’alunno
Promuove una
maggiore
autoconsapevolezza
Partecipazione e
motivazione
Indirizza gli impegni
Fa emergere la
“vocazione”
Il portfolio e la didattica
Attenzione agli aspetti
educativi
Riflettori
sull’interazione fra
apprendimenti e
formazione personale
Centratura sulle
competenze
Il portfolio e la famiglia
Partecipazione
Corresponsabilità
Sostegno educativo
Maggiore e più
articolata conoscenza
dell’alunno
Riferimenti per il portfolio
Profilo educativo,
culturale e
professionale
Obiettivi specifici
di apprendimento
Obiettivi formativi
Valutazione e certificazione
delle competenze
Profilo di sintesi degli orientamenti
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LE NOVITA` PEDAGOGICO – DIDATTICHE DELLA RIFORMA