MEDICINA POPOLARE
IL MITO DI
DRACULA
E LE PROPRIETA’
DELL’AGLIO
DRACULA E L’AGLIO
Fin dall’antichità è profondamente sentita, nelle varie
tradizioni popolari, la convinzione che l’aglio faccia
bene alla salute ed allontani le entità-creature
malefiche quali streghe, demoni e vampiri quali
appunto il Conte Dracula.
Nei Carpazi, terra appunto del Conte Dracula,
questa usanza protettiva era molto radicata e
seguita. Cerchiamo di capire e giustificare le ragioni
di questa credenza popolare, con un po’di sana
fantasia, perché spesso la fantasia e l’intuito
precedono la Scienza, ma comunque rimanendo
con i piedi ben saldi a terra e seguendo la falsa riga
del ragionamento scientifico.
DRACULA E L’AGLIO
Nei Carpazi, come in tutti i luoghi freddi per molti
mesi dell’anno, le abitazioni erano anguste
per poterle riscaldare con più facilità e cupe per le
ridotte dimensioni delle finestre, volutamente
piccole per difendersi dal freddo.
Ciò rendeva bui e mal areati quegli ambienti
spesso superaffollati anche dalla presenza degli
animali domestici ed utili. Le abitazioni si
presentavano quindi come spelonche, buie, fredde
e puzzolenti.
I servizi igienici, si fa per dire, erano assenti o
aleatori ed il riscaldamento era offerto da fuochi di
legna che ardevano in caminetti usati anche
per cucinare.
DRACULA E L’AGLIO
In conclusione, pochi metri quadrati lezzi e
fumosi, erano l’habitat domestico usuale e
protettivo dal freddo delle lunghe e buie
giornate invernali.
Tutto ciò offriva evidentemente le condizioni
migliori per lo sviluppo delle varie infezioni
respiratorie, quali la tbc, che al pari del
Conte, ama e prolifica nel buio, odia l’aria
aperta e soleggiata e colpisce le sue vittime
subdolamente, succhiandone il sangue.
DRACULA E L’AGLIO
Sì, succhia quel sangue che rappresenta l’energia
vitale, l’essenza della vita, riducendo le vittime ad
esangui spettri che, ancore una volta, come nel
mito, diventano a loro volta, ignari seguaci e
malefici untori di morte.
Ma cosa c’entra l’aglio con il mito di Dracula?
La risposta plausibile sta nel fatto che questo bulbo,
una volta ingerito, libera le sue “proprietà curative”
che passano dal tubo digerente al sangue e da
questo agli alveoli polmonari dove, accomulandosi,
vengono eliminate con la ventilazione.
DRACULA E L’AGLIO
Gli alveoli polmonari divengono quindi la struttura
anatomica comune, cioè la porta d’ingresso del
bacillo alcool-acido resistente di Koch, ma anche
la porta d’uscita dei vapori del tubero curativo!.
Se Dracula con il suo morso assiderante è
paragonabile alla tbc, possiamo capire il culto
ed il mito, creato intorno all’aglio.
L’uso domestico del bulbo rappresentava una base
preziosa per arricchire la povera cucina dei tempi
antichi, si intuisce quindi facilmente come fosse
amorosamente conservato e protetto.
DRACULA E L’AGLIO
Le varie ghirlande o trecce che, come tuttora
raccoglievano le teste d’aglio sono così fatte
per permetterne una sana e lunga
conservazione, preservandole dal temuto
rischio della muffa. Una volta così aggiustate
dove potrebbero esser meglio conservate se
non vicino al camino o alle finestre che
tutt’altro che ermetiche, permettono una pur
minima areazione protettiva dalla muffa ed
insieme responsabile di diffondere nell’aria il
segreto terapeutico ?
DRACULA E L’AGLIO
Sembra quindi traducibile in questi termini il
folclore che vuole i mazzi d’aglio esposti alle
finestre per allontanare i demoni.
Concludendo la parte romanzata, possiamo dire
che l’uso commestibile ha permesso in duplice
maniera e più o meno inconsciamente di praticare
un sana prevenzione antinfettiva sia a livello
respiratorio che enterico.
Non è facile capire fino a quando e come, vi possa
essere una conoscenza dietro a questi usi popolari
ma certo è suggestivo verificare che le usanze
popolari hanno dietro di se una profonda verità
terapeutica.
AGLIO
Fu PASTEUR ad evidenziare l’azione antibatterica
dell’aglio. La Scienza ufficiale ha recentemente
avvallato e confermato le teorie terapeutiche degli
antichi.
Già gli Egizi ne suggerivano l’uso consigliando ben
ventidue piatti a base d’aglio, con i quali curare
svariate malattie, sia di natura infettiva, ma anche
astenia e cefalee. E’ doveroso ricordare che il bulbo
contiene OE, olioelementi, sali minerali, vitamine A,
B1, B2 e C.
Anche i greci ne apprezzavano i benefici terapeutici
e lo chiamarono “rosa fetida”.
AGLIO
Recentemente, vari Ricercatori hanno messo in
evidenza che il tubero possiede proprietà
antibatteriche, antimicotiche e antiblastiche.
Viene considerato l’antisettico ed antibiotico naturale
più potente.
Possiede inoltre proprietà ipoglicemizzante e
vasodilatatrici modulando il metabolismo ed il tono
della struttura muscolare delle arterie, in virtù del OE
(0,2%) contenente diversi prodotti solforati, tra cui
l’allicina. Il contenuto totale di zolfo è pari all’1% del
peso secco.
AGLIO
Per la riconosciuta azione di rinforzare il tono e ritmo
cardiaco (effetti inotropo e batmotropo positivi), oltre
che nel dilatare le arterie, riducendone la costrizione e
fungendo da ipotensivo ( riduce del 5% della PA
sistolica) l’aglio si dimostra un’ottima arma naturale
contro l’ipertensione ed arteriosclerosi anche in virtù
della diminuzione della colesterolemia totale (del 7%),
diminuzione del colesterolo HDL (quello dannoso)
nell’ordine del 4%, associata all’azione di inibizione
dell’aggregazione piastrinica nell’ordine del 30%.
L’ indicazione clinica deriva dalla somma di questi
effetti singolarmente modesti ma utili.
AGLIO
Altre proprietà documentate sono quella di tonificare
il SN Autonomo per azione sui recettori colinergici
dai quali dipende il tono e motilità del tubo
digerente.
E’ ben evidente l’azione dell’aglio (fonte di cisteina)
quale antiossidante come ben dimostrano sia la
diminuzione del livello plasmatico della
malonaldeide (indice di ossidazione lipidica) che
l’aumento di concentrazione eritrocitaria del
glutatione (la cisteina è il precursore del glutatione,
ovvero dell’antiossidante per antonomasia).
AGLIO
Sintetizzando l’aglio ha le seguenti indicazioni
principali:
Profilassi dell’arteriosclerosi,
supporto nel trattamento delle dislipemie,
miglioramento della circolazione arteriosa,
azione antibatterica, antisettica e vermifuga,
prevenzione delle forme e malattie
degenerative,
potenziamento delle difese immunitarie
AGLIO
Secondo la letteratura , gli effetti benefici dell’aglio
dovrebbero aversi con una posologia di 4gr. di bulbi
freschi al di, distribuiti ai pasti, ovvero 4-10 mg di
alliina… con conseguenti effetti secondari dati
dll’effetto irritante dei solfati che dell’alitosi
La soluzione ideale sarebbe rappresentata
dall’assunzione di estratti d’aglio invecchiato,
procedura brevettata (AGE, ovvero aged garlic
extract- Kyolic), che trasforma i composti solforati
pungenti e puzzolenti in inodori e non irritanti, tra cui
la S-allil- cisteina (SAC) presente nell’AGE,(2mg/g)
e da assumere in misura di 2-3 gr/die.
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