DIREZIONE ATTIVITÀ SOCIO-SANITARIE • PARMA 6 APRILE 2009 • Sala Convegni Centro S. Maria ai Servi Romano Superchi Direttore Attività Socio Sanitarie DIREZIONE ATTIVITÀ SOCIO-SANITARIE • Nei Servizi alla persona è necessario sviluppare un riferimento di base comunitariamente condiviso per la comprensione dei bisogni e l’organizzazione delle risposte. Romano Superchi Direttore Attività Socio Sanitarie DIREZIONE ATTIVITÀ SOCIO-SANITARIE • Il “punto di partenza, di vista”, il modello di comprensione dei “bisogni sociali” che Istituzioni, soggetti sociali e professionisti condividono e adottano, costituisce una variabile decisiva per le prospettive di organizzazione e di sviluppo degli interventi intrapresi e poi di successo o di insuccesso di quelli messi in campo per affrontare i problemi. Romano Superchi Direttore Attività Socio Sanitarie DIREZIONE ATTIVITÀ SOCIO-SANITARIE • Don Ciotti afferma che non esiste nessuna giustizia senza prossimità o vicinanza. • Applicata a noi, nei Servizi alla persona, non può esistere equità (una comunità coesa, in contatto, non in competizione) che si limiti alla semplice allocazione di risorse (umane, tecnologiche, economiche ecc) o servizi. • Va fatta, cioè, una scelta, e cercata dimensione collettiva d'interpretazione dei bisogni. Romano Superchi Direttore Attività Socio Sanitarie DIREZIONE ATTIVITÀ SOCIO-SANITARIE • E’ necessaria una scelta, una programmazione partecipata, cioè vicina, prossima ai bisogni; • vicinanza indispensabile per il loro ascolto, la loro descrizione e rappresentazione. • Per questo è necessario che vi sia una gestione interpersonale, relazionale, negoziale e vicina a ciò che si scambia nella relazione di aiuto alle persone. Romano Superchi Direttore Attività Socio Sanitarie DIREZIONE ATTIVITÀ SOCIO-SANITARIE • Alcune specificità del settore socio-sanitario portano a dire che i soggetti che “prestano cure” non sono mai singoli professionisti, ma una rete allargata di tecnici, familiari e comunità. • Chi “riceve le cure” non è quasi mai un singolo individuo, ma un intero nucleo. • Questo porta a dire che gli interventi in area socio-sanitaria devono essere interventi di “sistema” a costo di mancata produzione di benessere ed eventualmente produzione di disequità. Romano Superchi Direttore Attività Socio Sanitarie DIREZIONE ATTIVITÀ SOCIO-SANITARIE • Per questa ragione gli interventi in area socio sanitaria sono quasi sempre risultato di “scambi” di pensieri, disponibilità, sensibilità, • Sono cioè il risultato di una “alleanza di lavoro” fra due sistemi, “curante e ricevente” in cui la qualità e il significato è dato soprattutto dalla riconoscibilità dei reciproci scambi e percorsi. • Ci si scambia, si negozia, infatti, sia la quantità sia il significato per entrambi di ciò che si mette in campo e anche il livello dei risultati attesi. Romano Superchi Direttore Attività Socio Sanitarie DIREZIONE ATTIVITÀ SOCIO-SANITARIE • Il luogo in cui questi interventi, il risultato di questa programmazione diventa efficace è quello più prossimo ai contesti di vita dei cittadini . • Il domicilio, sotto questo profilo, ne costituisce la dimensione elettiva. Romano Superchi Direttore Attività Socio Sanitarie DIREZIONE ATTIVITÀ SOCIO-SANITARIE • Il domicilio è il luogo di un progetto di vita condiviso con la famiglia e la comunità: luogo di un diritto praticato, non solo dichiarato, luogo di staria, di vissuti individuali, familiari e comunitari • La condivisione di un progetto di vita avviene attraverso la “biografia”, la “storia”, la “narrazione” e “l’interesse”, “l’ascolto”. Romano Superchi Direttore Attività Socio Sanitarie DIREZIONE ATTIVITÀ SOCIO-SANITARIE • La condivisione di una storia, di una biografia non avviene attraverso una prestazione, bensì attraverso l’ascolto. • L’attivazione di un intervento di aiuto ne è una successione non predeterminata, bensì “negoziata” nei signficati e nelle attese. Romano Superchi Direttore Attività Socio Sanitarie DIREZIONE ATTIVITÀ SOCIO-SANITARIE La domiciliarità non è, quindi, solo un modo particolare di erogare una prestazione o un servizio socio-sanitario, ma un valore in sé. È anche un modello di interpretazione, descrizione e rappresentazione di una condizione e di un progetto di vita interpersonale. È quindi anche un vero e proprio principio di programmazione e gestione di una parte fondamentale di quello che potremmo definire un welfare della prossimità. Romano Superchi Direttore Attività Socio Sanitarie DIREZIONE ATTIVITÀ SOCIO-SANITARIE • Domicilio è, dunque, certamente la casa, ma anche la residenza, temporanea o prolungata, in un luogo dotato di presidi assistenziali più complessi e fruibili. • Perché questo sia, è fondamentale è che al centro di questo luogo sia posto il progetto di vita personale, familiare, comunitario. Romano Superchi Direttore Attività Socio Sanitarie DIREZIONE ATTIVITÀ SOCIO-SANITARIE • Grazie per l’attenzione Romano Superchi Direttore Attività Socio Sanitarie