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inserto
I DISTINTIVI
PER LE UNIFORMI
DELLA POLIZIA
DI STATO
di Boris Dijust
SOMMARIO
1. Decorazioni
2. Distintivi d’onore
3. Distintivi di specialità, reparto e specializzazione
pag.
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Inserto
1. Decorazioni
Premessa
Poliziamoderna
I segni distintivi di gloria, onore e merito o semplicemente di ricordo nascono probabilmente con le prime comunità quando una persona importante volle distinguersi
dagli altri, magari per un atto di coraggio, ornandosi il capo con una piuma o le
corna di un animale che aveva ucciso.
Nell’antica Roma abbiamo la certezza che ai soldati valorosi venivano
conferite delle piastre d’oro o d’argento per ornare il pettorale della corazza in modo da rendere visibile, il riconoscimento dell’Impero per atti
di coraggio e valore in battaglia. Ai trionfatori poi venivano poste sul capo corone d’alloro, di quercia o di gramigna a seconda degli atti compiuti. E le attuali medaglie al valore e al merito non portano riprodotte
forse fronde di alloro o di quercia?
Altri simboli, generalmente riservati ai nobili, nacquero con le prime
crociate. Nel 1103 un antico diploma di Baldovino I autorizzava il patriarca di Gerusalemme a nominare cavalieri e di quegli anni abbiamo
la notizia della nascita dei più antichi ordini cavallereschi quali i Cavalieri di San Giovanni (Malta), i Lazzariti e i Cavalieri dell’Ordine del
Santo Sepolcro.
Ecco che un gesto eroico, un atto di valore, una lunga carriera,
una capacità professionale o semplicemente l’appartenenza ad un
reparto oggi, nella Polizia di Stato, come in tutti i corpi militarmente organizzati del mondo, hanno risalto sull’uniforme con un
nastrino, uno scudetto o un distintivo. Ma questi segni esteriori
hanno valore solamente se conferiti da un organismo riconosciuto quale conseguenza di un atto meritevole, se il distintivo con il
quale è fregiata la divisa è previsto da un regolamento o da una
disposizione quale riconoscimento di un brevetto o specializzazione. L’utilizzo sull’uniforme di distintivi e medaglie è regolamentato dalla normativa vigente, come si vedrà più avanti, e l’art. 6
del dm 19 febbraio 1992 – Determinazione delle caratteristiche
delle divise degli appartenenti alla Polizia di Stato, nonché criteri generali circa l’obbligo e le modalità d’uso – fa divieto di applicare sulla divisa distintivi, insegne, decorazioni, nastrini, fregi ed
altri emblemi non riconosciuti e non autorizzati dall’Amministrazione. Qualora autorizzati devono essere conformi ed applicati
nell’ordine e secondo le prescrizioni stabilite dalla normativa vigente per la Polizia di Stato e qualora non prevista, quella per le
forze armate. L’uniforme è di per sé stessa un segno distintivo da
portare con decoro ed onore ed ogni segno di cui è caricata deve
essere supportato da un brevetto, una concessione, un conferimento o più semplicemente dall’appartenenza ad un determinato
Ufficio come nel caso dei distintivi di reparto.
Nella nostra trattazione dobbiamo distinguere le diverse categorie di fregi di cui è previsto caricare l’uniforme:
1. distintivi di qualifica; ben conosciuti e che non verranno trattati in questo inserto;
2. decorazioni (onorificenze e medaglie);
3. distintivi d’onore;
4. distintivi di specialità e di reparto;
5. distintivi di specializzazione.
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I distintivi per le uniformi della Polizia di Stato
1. Decorazioni
La normativa prevede che agli appartenenti ai ruoli della Polizia di Stato possono essere conferite onorificenze, ricompense al valor militare, ricompense al valor civile, ricompense al merito civile, ricompense per meriti straordinari e speciali, ricompense
per lodevole comportamento, riconoscimenti per anzianità di servizio, riconoscimenti
al merito di servizio nonché ricompense ed onorificenze attribuite da parte di Stati
esteri e organismi nazionali ed internazionali.
A parte le ricompense per meriti straordinari e speciali e quelle per lodevole comportamento che si concretizzano con il rilascio di un attestato che non comporta un fregio da apporre sull’uniforme (encomio solenne, encomio e lode), le altre sono decorazioni che consistono in medaglie, croci o stelle metalliche appese ad un nastro, oppure, le più prestigiose, sono formate da placche o fasce che indicano la concessione di ricompense al valore e al merito oppure di onorificenze concesse da ordini cavallereschi.
Le loro caratteristiche sono individuate dai provvedimenti istitutivi di ciascuna decorazione.
Sull’uniforme ordinaria di servizio ci si fregia di nastrini che
riproducono i colori del nastro
della decorazione e che la rappresentano, sarebbe infatti poco
pratico indossare quotidianamente sull’uniforme le decorazioni in formato normale. I nastrini si portano al lato sinistro
Onorificenza
Onorificenza
Onorificenza
del petto al di sopra del taschino
di cavaliere
di cavaliere
di cavaliere
della giubba tra il risvolto del dell'Ordine al merito
dell’Ordine
del Sovrano
equestre del Santo militare ordine di
della Repubblica
bavero e l’attaccatura della maSepolcro
Malta al merito
italiana
di Gerusalemme
melitense
nica. In caso di più nastrini essi
vanno posizionati su più righe orizzontali, in numero di tre o massimo quattro se sono
molti, in modo che le righe successive alla prima siano complete e la prima, se di numero inferiore, deve essere centrata rispetto alle sottostanti.
Le decorazioni hanno un ordine di precedenza disciplinato da leggi e regolamenti.
Relativamente alle decorazioni la Polizia di Stato deve uniformarsi al Regolamento
sulle uniformi dell’Esercito così come previsto dalla tabella 43/14 lettera d del dm 19
febbraio 1992.
La regola base di osservanza è la seguente:
1. decorazioni al valore;
2. onorificenze nazionali;
3. onorificenze non nazionali;
4. decorazioni estere;
si deve inoltre tenere conto che tra le medaglie commemorative ha la precedenza
quella conferita per prima e le decorazioni estere si susseguono in base all’anno di fondazione dell’ordine.
Le decorazioni vanno portate con l’ordine di precedenza indicato nella tabella riportata nelle pagine VIII e IX.
È appena il caso di sottolineare che per fregiarsi dei nastrini sopra riportati bisogna
prima aver ottenuto l’autorizzazione ministeriale e la conseguente trascrizione a matricola del diploma attestante la concessione della ricompensa. Il decorato può quindi fregiarsi sulla divisa del nastrino rispecchiante la decorazione. Si ricorda che ci si può freIII
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1. Decorazioni
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giare solo del riconoscimento di grado più elevato. Quindi, se si è decorati di tutti e tre i gradi (oro, argento e bronzo) della medaglia al merito
di servizio, si porterà sull’uniforme
Medaglia
Croce
Medaglia
solo il nastrino con la stelletta in oro. commemorativa
commemorativa
commemorativa
di interventi
operazioni di
di operazioni
Se si è insigniti delle onorificenze di
per pubbliche
soccorso umanitario
di pace
calamità
ufficiale e di cavaliere dell’Omri (Ordine al merito della Repubblica italiana) si vestiranno solo le insegne di ufficiale.
Ora si noti che nell’elenco dei riconoscimenti abbiamo inserito anche diverse medaglie commemorative per missioni di pace all’estero. Tali decorazioni sono attribuite al
personale della Polizia di Stato in applicazione del decreto interministeriale del 27 novembre 1996 a chi abbia prestato o presti servizio al di fuori del territorio nazionale in
base ad accordi bilaterali, multilaterali o per conto dell’Onu. Nella Polizia di Stato prestano servizio molte persone che hanno svolto il servizio militare e di recente sono stati immessi in ruolo anche molti ex volontari in ferma breve che durante il periodo di
servizio nelle forze armate hanno partecipato con onore ad operazioni internazionali e
sono stati decorati di medaglie commemorative Nato, Ue o Onu oppure hanno conseguito particolari brevetti o specializzazioni. Anche in questo caso è ammesso fregiarsi
dei nastrini e dei distintivi solo nel caso in cui il conferimento della medaglia sia stato trascritto sul foglio matricolare della Polizia di Stato relativo all’interessato.
Nelle cerimonie civili, religiose e militari ed in particolar modo nelle cerimonie che
ricorrono il 2 giugno, il 4 novembre, il giorno della Festa della Polizia di Stato e del
Santo patrono San Michele Arcangelo le insegne metalliche delle decorazioni vengono
indossate in formato normale.
Ora vediamo quali sono le decorazioni proprie della Polizia di Stato istituite con dm
5 giugno 1990:
z la medaglia al merito di servizio;
z la croce per anzianità di servizio;
z la medaglia al merito di lunga navigazione;
z la medaglia al merito di lunga navigazione aerea;
z medaglie commemorative per la partecipazione ad operazioni di soccorso;
z la medaglia di commiato.
Per ottenere questi riconoscimenti gli interessati devono presentare istanza all’ufficio di appartenenza indicando tutti i periodi e gli incarichi che danno luogo al conferimento della decorazione.
La medaglia al merito di servizio
Questa decorazione è conferita nei tre gradi: oro, argento e bronzo, al
personale che abbia raggiunto rispettivamente 20 anni, 15 anni e 10
anni di direzione di unità organizzative od operative ed abbia prestato onorevole servizio nei ruoli della Polizia di Stato.
Gli incarichi che possono dare titolo alla medaglia al merito di servizio sono:
z per gli appartenenti al ruolo dei dirigenti e dei commissari, ed
equiparati:
Medaglia
– direzione di uffici, reparti, enti e istituti;
d’argento
al merito
– indirizzo e coordinamento di più unità organiche di carattere ordi servizio
ganizzativo od operativo;
– direzione di unità organiche nell’ambito di uffici, reparti, enti e istituti;
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I distintivi per le uniformi della Polizia di Stato
– l’esercizio di supplenza degli incarichi di cui sopra;
– istruzione e formazione del personale;
z per gli appartenenti al ruolo degli ispettori, ed equiparati:
– indirizzo e coordinamento di più unità organiche di carattere organizzativo od
operativo;
– l’esercizio di supplenza di incarichi superiori;
– formazione o istruzione del personale;
z per gli appartenenti al ruolo dei sovrintendenti, ed equiparati:
– comando di posto di polizia o di unità equivalenti;
– comando di più agenti o di piccole unità operative od organizzative;
– l’esercizio di supplenza degli incarichi di cui sopra;
– addestramento del personale.
Tutti gli incarichi devono risultare da provvedimenti formali dell’Amministrazione e
vanno rilevati dal foglio matricolare, oppure da un decreto di conferimento dell’incarico ma si possono anche desumere dai rapporti informativi o da precedenti di servizio.
z Gli appartenenti al ruolo degli assistenti e agenti per poter ottenere la decorazione
devono:
– non aver riportato nell’ultimo quinquennio sanzioni disciplinari più gravi del richiamo scritto;
– non aver riportato nell’ultimo decennio sanzioni disciplinari più gravi della deplorazione.
Per raggiungere gli anni previsti sono cumulabili periodi di servizio di minore durata risultanti da provvedimenti formali dell’Amministrazione riportanti gli incarichi
svolti. Tali periodi possono essere relativi anche a servizi svolti in ruoli diversi dell’Amministrazione purché per ogni singolo periodo risultino i relativi incarichi.
La croce per anzianità di servizio
Questo riconoscimento può essere conferito a tutto il personale della Polizia di Stato che abbia prestato onorevole servizio. La croce di anzianità è
conferita nei tre gradi: oro, argento e bronzo, al personale che abbia compiuto rispettivamente 35 anni, 30 anni e 20 anni di onorevole servizio.
Per il raggiungimento degli anni indicati si sommano i periodi di onorevole servizio comunque prestato nei ruoli del personale della Polizia
di Stato.
Sull’uniforme di servizio ci si fregia del nastrino recante al centro
una stelletta in oro, in argento o in bronzo rispecchiante il grado della
decorazione.
Croce d’oro
per anzianità
di servizio
La medaglia al merito di lunga navigazione
Questa medaglia è conferita, nei tre gradi: oro, argento e bronzo, al personale che abbia compiuto rispettivamente 20 anni, 15 anni e 10 anni
di servizio sui natanti dell’Amministrazione della pubblica sicurezza o
sul naviglio militare dello Stato o comunque sulle unità navali di cui al
dm della Difesa 18 agosto 1978.
Il computo degli anni di servizio valutabile si può effettuare anche
sommando periodi di minore durata. Il nastro di seta reca al centro un
palo bianco, affiancato da due pali azzurri con alle estremità altri due
pali color cremisi lievemente più larghi.
Sul nastro viene posta al centro una stelletta in oro, in argento o in
bronzo rispecchiante la decorazione.
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Medaglia
al merito
di lunga
navigazione
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La medaglia al merito di lunga navigazione aerea
Questa medaglia è conferita, nei tre gradi d’oro, argento e bronzo, al
personale in possesso del brevetto di pilota di elicottero o aereo, oppure del brevetto di specialista di elicottero o aereo oppure del brevetto di osservatore che, complessivamente, abbia compiuto rispettivamente:
z 20 anni di servizio aeronavigante e 600 ore di volo;
Medaglia d’oro
z 15 anni di servizio aeronavigante e 450 ore di volo;
al merito di lunga
navigazione aerea
z 10 anni di servizio aeronavigante e 300 ore di volo.
Ai fini del conferimento sono valutabili periodi di minore durata di servizio aeronavigante effettivamente prestato e per il quale l’interessato abbia percepito le indennità di aeronavigazione o di volo.
Il nastro di seta è azzurro con ai lati due pali di colore cremisi.
Il nastrino è caricato al centro di una stelletta in oro, in argento o in bronzo a seconda del grado della medaglia.
1. Decorazioni
Le medaglie commemorative
Poliziamoderna
Al personale della Polizia di Stato possono essere concesse medaglie commemorative e
diplomi di benemerenza per la partecipazione ad operazioni di soccorso di popolazioni
colpite da pubbliche calamità ai sensi dell’art. 13 del dm 5 giugno 1990. La concessione di queste decorazioni viene disciplinata di volta in volta con apposito decreto ministeriale.
La “Medaglia commemorativa per la partecipazione ad operazioni di soccorso alle
popolazioni colpite da pubbliche calamità” è in bronzo e porta nel diritto una stella a
cinque punte e due mani che si incontrano, di cui una uscente dalle acque inondanti
una città e una da una nuvola in tempesta. Nel retro della medaglia è riportato lo
stemma della Repubblica italiana contornato dalla dicitura BENEMERENZA e INTERVENTI PER PUBBLICHE CALAMITÀ.
Altre decorazioni commemorative sono state coniate appositamente a ricordo di
gravi episodi sismici che hanno colpito il nostro Paese:
z la la medaglia commemorativa per le operazioni di soccorso alle popolazioni colpite
dal sisma del 1976 (Friuli);
z la medaglia di bronzo commemorativa per le operazioni di soccorso alle popolazioni
colpite dal sisma del 1980 (Campania-Basilicata);
z la medaglia di benemerenza per l’emergenza dell’Etna ’91-’92;
z la medaglia di benemerenza per le operazioni di soccorso per le alluvioni nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo del novembre 1994;
z la medaglia di benemerenza conferita dalla presidenza del Consiglio dei ministri - Di-
Medaglia
commemorativa
operazioni
di soccorso
in Friuli (1976)
Medaglia
di benemerenza
per le operazioni
di soccorso
in Piemonte (1994)
Medaglia
commemorativa
operazioni
di soccorso in
Campania (1980)
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Medaglia
di benemerenza
emergenza
Umbria Marche
(1997)
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I distintivi per le uniformi della Polizia di Stato
partimento della protezione civile per il terremoto che nel 1997 che ha colpito l’Umbria e le Marche.
Le decorazioni, come abbiamo già precisato, vanno portate seguendo un ordine di
importanza e, a parità di importanza, ha la precedenza la distinzione onorifica conferita prima. Essendo quindi decorati di tutte e cinque queste medaglie si porterà prima
quella del Friuli, poi quella della Campania-Basilicata, quella dell’Etna, quella per il
Piemonte e, a seguire, quella del sisma umbro-marchigiano. Per l’inserimento nel medagliere della medaglia commemorativa bisognerà tenere conto dell’anno del conferimento e quindi posizionarla adeguatamente tra le altre.
La medaglia di commiato
La vigente normativa prevede il conferimento di una medaglia personalizzata di commiato in argento ed un foglio di congedo da conferire al personale che cessi dal servizio per limiti di età, per infermità contratta in servizio o perché deceduto in servizio. Un riconoscimento di gratitudine da conferire al personale che ha dedicato la
Medaglia
vita al servizio della collettività.
di commiato
La medaglia reca al centro, nel diritto, in rilievo, lo stemma araldico della Polizia di Stato contornato dalla dicitura POLIZIA DI STATO. Nel rovescio
la dicitura IL CAPO DELLA POLIZIA CON GRATITUDINE.
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Inserto
Ricompense
Cavaliere
dell'Ordine
Militare d'Italia
Medaglie
al Valor Militare
Medaglie
al Valor Civile
Medaglie
al Merito Civile
Medaglia
della Fondazione
Carnegie
Croce
per Anzianità
di Servizio
Medaglia
commemorativa
operazioni di pace
Croce
commemorativa
operazioni di
soccorso umanitario
Croce
commemorativa
operazioni di
Ordine Pubblico
Medaglia
commemorativa
operazioni di
soccorso in Friuli
(1976)
Medaglia
commemorativa
NATO
Kosovo
Medaglia
commemorativa
NATO
Macedonia
Medaglia
commemorativa
NATO
Kosovo (2003)
Medaglia
commemorativa UN
Kosovo
Medaglia
commemorativa EU
Monitor Mission
in ex Yugoslavia
Ordine di
San Gregorio Magno
Ordine equestre
di S. Silvestro Papa
Ordine Equestre
del Santo Sepolcro
di Gerusalemme
Nastrini militari di specializzazione
I nastrini indicati qui a fianco sono alcuni distintivi di merito o di istruttore previsti per le
forze armate ma rappresentanti specializzazioni in possesso anche del personale della Polizia
di Stato. Il personale se ne può fregiare dopo i nastrini delle decorazioni, nell’ordine di precedenza indicato, dalla sinistra alla destra di chi guarda.
Personale qualificato
N.B.C.R.
Poliziamoderna
Corso di Stato
Maggiore
Formatore
VIII
Tiratore scelto
Personale qualificato
EOD 1° livello
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I distintivi per le uniformi della Polizia di Stato
Cavaliere dell'Ordine
al Merito della
Repubblica Italiana
Medaglia al Merito
della Croce
Rossa Italiana
Medaglia al Merito
di Servizio
Medaglia al Merito
di lunga
navigazione aerea
Medaglia al Merito
di lunga navigazione
marittima
Medaglia
commemorativa
operazioni di
soccorso in
Campania (1980)
Medaglia
di benemerenza
emergenza
Etna 1991-92
Medaglia di
benemerenza
emergenza
Umbria Marche
(1997)
Medaglia
commemorativa
interventi per
Pubbliche Calamità
Medaglia
commemorativa
NATO
Bosnia Herzegovina
Medaglia
commemorativa EU
Eufor Concordia
in FYROM
Medaglia
commemorativa
EU Eufor Althea
in Bosnia
Herzegovina
Sovrano Militare
Ordine di Malta
Sovrano Militare
Ordine di Malta
al Merito Melitense
Ordine Piano
Altre onorificenze
e decorazioni
di stati esteri
nell'ordine
di fondazione
Sacro Militare
Ordine
Costantiniano
di San Giorgio
Ordine equestre
di Sant'Agata
di San Marino
Personale qualificato
EOD 2° livello
Personale qualificato
IEDD
Istruttore di sci
Guida alpina
Istruttore
di educazione fisica
Istruttore
di equitazione
Pilota istruttore
di specialità
Istruttore
di scuola guida
Istruttore
di difesa personale
Istruttore di tiro
a
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2. Distintivi d’onore
3. Distintivi di specialità, reparto e specializzazione
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2. Distintivi d’onore
Distintivi d’onore per feriti, mutilati o deceduti
per causa di servizio
I distintivi d’onore previsti per i feriti, mutilati o deceduti per causa di servizio, appartenenti al personale della Polizia di Stato, sono a spillo, di metallo
bianco, a forma di scudetto e recano rispettivamente la dicitura “ferito in servizio”, “mutilato in servizio”, “alla memoria”. Gli stessi hanno un’altezza di mm 19 e
una larghezza di mm 15.
Con decreto ministeriale pubblicato sul Bollettino ufficiale del personale (Supplemento straordinario n. 1/28 Bis) del 10 novembre 1993 il ministro dell’Interno ha disposto che “Art. 1 - I distintivi d’onore della Polizia di Stato sono quelli previsti dal decreto del presidente della Repubblica 17 luglio 1957, n. 763, riguardante le norme di
esecuzione del regio decreto 23 gennaio 1940, n. 70, con il quale sono state estese al
personale civile delle amministrazioni dello Stato le disposizioni contenute nel regio
decreto 28 settembre 1934, n. 1820, relativo all’istituzione dei distintivi d’onore per i
militari feriti, mutilati o deceduti per causa di servizio”.
Non è sufficiente aver riconosciuta una qualsiasi causa di servizio per potersi fregiare del distintivo, ma l’avente diritto deve inoltrare istanza all’Amministrazione che, valutati i presupposti, rilascia il distintivo d’onore e un attestato della concessione dello
speciale riconoscimento. Dopo la trascrizione a matricola il personale in servizio può applicare i distintivi d’onore sulla giubba delle uniformi ordinarie e di servizio al di sopra
dei nastrini delle decorazioni, dalla sinistra verso destra di chi guarda, con precedenza
su ogni altro distintivo che vada portato in questa posizione. Per il personale della Polizia di Stato non è pertanto previsto di potersi fregiare sulla manica destra dell’uniforme del galloncino ricamato in filo dorato (ferito in guerra) o argentato (ferito in servizio) previsti invece dal Regolamento sulle uniformi dell’Esercito al quale la Polizia di
Stato deve fare riferimento solo quando la materia non è diversamente regolamentata.
Il distintivo di “ferito in servizio” spetta a coloro che abbiano riportato, in servizio e
per causa di servizio, ma non per fatti di guerra, ferite o lesioni interessanti in modo
grave e con esiti permanenti i tessuti molli, le ossa e gli organi cavitari, senza che per
altro abbiano dato luogo alla concessione del distintivo d’onore previsto per i mutilati.
Il distintivo di “mutilato in servizio” spetta a coloro che abbiano riportato in servizio e per causa di servizio, ma non per fatti di guerra, ferite o lesioni con esiti gravi di
mutilazioni o di permanenti alterazioni nella funzionalità di organi importanti.
Il distintivo “alla memoria” è concesso ai familiari del personale deceduto a seguito
di ferite o lesioni riportate in servizio e per causa di servizio.
Distintivo “cifra d’onore” della presidenza della Repubblica
Istituito e regolamentato con i decreti presidenziali n. 19/N del 14 ottobre
1986 e n. 84/N/bis del 20 settembre 1990 questo distintivo d’onore è previsto
per il personale che presta servizio o abbia prestato servizio presso l’Ufficio
presidenziale della Polizia di Stato o presso l’Ispettorato generale di pubblica
sicurezza Quirinale per un periodo continuativo di almeno 12 mesi e con alto senso del
dovere e irreprensibile comportamento disciplinare. Con circolare N.333.A/9808.D.5 del
25 luglio 2002 sono state emanate le disposizioni per il rilascio: d’autorità per il personale in servizio nei suddetti uffici e a domanda per il personale che vi abbia prestato servizio in passato.
La cifra d’onore è un distintivo a spillo di mm 15 x 10 costituito dalle lettere iniziali di Repubblica italiana intrecciate in colore dorato e sormontate da corona turrita in
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I distintivi per le uniformi della Polizia di Stato
colore dorato poggiati su scudo argentato. Dopo la trascrizione a matricola della concessione il personale in servizio può applicare il distintivo sulla giubba delle uniformi
ordinarie e di servizio al di sopra dei nastrini delle decorazioni, dalla sinistra verso destra di chi guarda, dopo il distintivo di ferito in servizio e con precedenza su ogni altro
distintivo che vada portato in questa posizione.
3. Distintivi di specialità, reparto
e specializzazione
Con decreto ministeriale del 10 gennaio 2005 è stato integrato il dm 23 settembre 1993
nelle parti concernenti i distintivi di specialità e di reparto in quanto, considerata la necessità di rivedere e riorganizzare il sistema degli scudetti, delle placche e dei distintivi
previsti per il personale della Polizia di Stato, istituendone dei nuovi, modificando quelli
già in uso e disciplinando i criteri per la loro attribuzione, si è ritenuto di dover disporre
l’adeguamento della suddetta materia alle innovazioni ordinative ed organizzative che
hanno interessato la Polizia di Stato. Pertanto sono stati previsti i seguenti distintivi e
placche di specializzazione, di merito, per istruttori, di incarico e di appartenenza anche
al fine di promuovere più efficacemente l’immagine istituzionale sul territorio:
1. distintivi e placche di specializzazione: indicano una particolare qualificazione professionale in specifici settori, conseguita con la frequenza di apposito corso;
2. distintivi di merito: indicano particolari titoli conseguiti durante il percorso professionale o durante corsi di formazione;
3. distintivi e placche per istruttori: individuano il personale al quale, dopo uno specifico corso, è stata riconosciuta la capacità di formare altro personale;
4. distintivi di incarico: indicano la titolarità di una specifica funzione di direzione, di
comando di unità minori o di diretta assistenza alle autorità responsabili e rappresentative della Polizia di Stato. Tali distintivi competono per il tempo strettamente
connesso all’espletamento dell’incarico;
5. distintivi di appartenenza: indicano il settore o l’area geografica in cui il personale
presta stabilmente servizio.
Il dm del 10 gennaio 2005 prevede inoltre che la foggia, il disegno, le dimensioni, le
tipologie, i criteri di attribuzione e le modalità d’uso dei distintivi sopra indicati, nonché quelli di specialità e di reparto, saranno stabiliti con provvedimento del capo della Polizia - direttore generale della pubblica sicurezza. Nel frattempo rimane in vigore la normativa vigente per la Polizia di Stato e laddove essa non provvede a disciplinare la materia il personale è autorizzato a fregiarsi dei distintivi che individuano il
possesso di particolari titoli conseguiti o l’acquisizione di un particolare brevetto in applicazione delle normative relative alle forze armate, sempre che gli stessi siano registrati a matricola. Ciò anche in virtù della circolare n. 333-A/9811.A.7.1.(1) del 30 marzo 1987.
Quindi come previsto dalla circolare n. 559/A/I/753.M.14/220 del 10 ottobre 1994, occorre pertanto che il distintivo sia legittimamente previsto da un atto formale dell’Amministrazione dell’Interno o della Difesa e sia intervenuta la variazione matricolare a testimoniare che l’Amministrazione della pubblica sicurezza riconosce ai propri
fini istituzionali il titolo, il brevetto od il superamento del corso, oltre che l’avvenuto
conseguimento del medesimo. Negli altri casi, l’Amministrazione, a seguito della richiesta inoltrata dall’interessato, valuta, anche sulla base della normativa vigente per
le forze armate, l’opportunità di autorizzare la trascrizione matricolare e quindi l’interessato di potersi fregiare del previsto distintivo.
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3. Distintivi di specialità, reparto e specializzazione
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Poliziamoderna
Distintivi di specialità
Il distintivo di specialità costituisce segno di identificazione del personale della Polizia
di Stato impiegato in particolari settori operativi, caratterizzati dalla tipicità delle attribuzioni ad essi devolute e dalla peculiarità dell’assetto organizzativo nel quadro degli uffici, reparti e servizi in cui si articola l’Amministrazione della pubblica sicurezza.
Con dm 17 aprile 1987 è stato istituito il distintivo di specialità per il personale dei
ruoli professionali dei sanitari della Polizia di Stato.
Con dm 23 settembre 1993 sono stati quindi
individuati i distintivi di specialità relativi alla polizia stradale, alla polizia di frontiera, alla polizia ferroviaria, al servizio aereo e alla
polizia postale. Per quest’ultima, in considerazione della radicale evoluzione delle strategie
operative adottate sulla scorta dei progressi
tecnologici collegati allo specifico settore, con
Polizia postale
Servizio sanitario
decreto del capo della Polizia del 6 febbraio
2006 è stato istituito il nuovo distintivo di specialità per il personale della polizia postale e
delle comunicazioni.
Questi distintivi vengono rilasciati a chi ha
frequentato, con esito positivo, gli appositi corsi di specializzazione che prevedono la formazione tecnico-professionale del personale destiPolizia ferroviaria
Polizia stradale
nato a prestare servizio presso uno dei reparti
delle citate specialità della Polizia di Stato.
Ulteriore requisito per potersi fregiare del
distintivo di specialità, oltre all’aver superato
favorevolmente lo specifico corso, è quello di
prestare servizio in uno dei citati reparti.
Lo scudetto rappresentante il distintivo viene
portato, sulla divisa ordinaria, cucito sulla
Servizio aereo
Polizia di frontiera
manica sinistra della giubba con il bordo inferiore a cm. 15 dall’attaccatura della spallina.
Il personale del servizio sanitario, quando veste il camice, applicherà il distintivo
sul lato sinistro del petto sotto le insegne di qualifica.
Non è superfluo sottolineare che solo quelli qui indicati sono i distintivi autorizzati
ed identificativi delle specialità. Altri distintivi di foggia diversa, metallici o altro, che
spesso si notano sulle divise di alcuni operatori, sono di pura fantasia e non hanno alcun valore. Peraltro una volta trasferiti dal reparto di specialità di cui si è frequentato il corso non è più possibile fregiarsi del relativo distintivo.
Distintivi di reparto
Il distintivo di reparto costituisce segno di identificazione del personale della Polizia
di Stato in servizio presso unità organiche istituite con particolari compiti istituzionali e caratterizzate da un notevole grado di autonomia funzionale e strutturale. Requisito unico ed indispensabile che permette al dipendente di fregiarsi di uno dei distintivi di reparto è quello di appartenere ad un reparto impiegato nello specifico settore.
Con dm 23 febbraio 1987 è stato istituito il distintivo di reparto in dotazione al personale in servizio presso l’Ufficio presidenziale della Polizia di Stato.
Con dm del 23 settembre 1993 sono stati individuati i distintivi di reparto relativi a
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I distintivi per le uniformi della Polizia di Stato
Cinofili
Reparto mobile
Squadra volante
Polizia scientifica
Polizia a cavallo
Istituti
di istruzione
Nucleo Operativo
Centrale
di Sicurezza
Ispettorato
Presidenza
del Consiglio
Ispettorato Ministero
del Lavoro e
delle Politiche Sociali
Ispettorato
Senato della
Repubblica
Ispettorato
Vaticano
Ispettorato
Palazzo Viminale
Ispettorato
Camera dei
Deputati
Ispettorato
Ministero delle
Comunicazioni
Ispettorato Ministero
delle Infrastrutture
e dei Trasporti
Fiamme oro
Nucleo
Prevenzione
Crimine
Ufficio
presidenziale
Centro addestraUfficio tecnico
logistico provinciale mento della Polizia
di Stato di Cesena
delle questure
reparto mobile, squadra volante, polizia a cavallo,
cinofili, Nocs, istituti di istruzione, polizia scientifica e agli otto ispettorati generali della pubblica
sicurezza.
Con dm del 20 dicembre 1993 è stato istituito il
distintivo del personale della Polizia di Stato in
servizio presso i nuclei prevenzione crimine.
Centro nautico
Squadra nautica
sommozzatori
Con dm 1° ottobre 1997 è stato individuato il
distintivo del personale in servizio presso i gruppi sportivi Fiamme oro e con dm 3 luglio 2000 i distintivi di reparto per il personale in
servizio presso le squadre nautiche e presso il Centro nautico e sommozzatori.
A seguito della modifica del Centro addestramento polizia stradale di Cesena in
Centro addestramento della Polizia di Stato a partire dal 1° gennaio 2006, con i decreti
del capo della Polizia del 22 dicembre 2005 e 6 febbraio 2006 è stato istituito e modifiXIII
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3. Distintivi di specialità, reparto e specializzazione
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Inserto
Poliziamoderna
cato il distintivo di appartenenza al Centro addestramento della Polizia di Stato per le
attività di polizia stradale, ferroviaria, dell’immigrazione e di frontiera, postale e delle comunicazioni di Cesena.
A seguito quindi dell’istituzione, nell’ambito delle questure, degli uffici tecnico-logistici per le esigenze di amministrazione, gestione e funzionamento dei mezzi e delle risorse logistiche delle questure, dei commissariati e di tutti gli uffici dell’Amministrazione
presenti nel territorio provinciale, con decreto del capo della Polizia 5 aprile 2006 è stato istituito il distintivo di appartenenza per il personale in servizio nei citati uffici.
Anche per i distintivi di reparto vale quanto detto per quelli di specialità, quindi una
volta trasferiti da uno di detti reparti, ovvero non prestandovi servizio, non ci si può
fregiare del relativo distintivo.
Distintivi di specializzazione
Questi distintivi indicano particolari specializzazioni che si identificano nelle qualifiche tecnico-professionali conseguite dal personale previa frequenza di appositi corsi di
istruzione che sono programmati dall’Amministrazione presso centri e istituti di istruzione della polizia o presso enti esterni. L’idoneità conseguita dal dipendente al termine del corso viene annotata sul foglio matricolare. Con dm n. 333-D/9805.H.A.2 del
29 agosto 1994 è stato istituito il Nuovo albo delle qualifiche operativo-professionali,
specializzazioni e abilitazioni a particolari impieghi per il personale della Polizia di
Stato che espleta attività di polizia (artificiere, tiratore scelto, istruttore di tiro, paracadutista, alpinista, pilota di elicottero, pilota di aereo, comandante costiero, comandante d’altura, istruttore di difesa personale, eccetera). Come già indicato, laddove non
sia stato individuato un distintivo specifico per la Polizia di Stato il personale, in attesa che venga emanato il provvedimento del capo della Polizia previsto dal dm del 10
gennaio 2005, può fregiarsi dei distintivi previsti per le forze armate purché il brevetto o la specializzazione siano trascritti a matricola.
Per il personale aeronavigante sono stati previsti cinque distintivi corrispondenti alle diverse specializzazioni. Il decreto ministeriale del 12 settembre 1995 e il successivo decreto del capo della Polizia del 31 agosto 1998 hanno individuato disciplinato i distintivi per:
z pilota;
z pilota di elicottero;
z osservatore d’aereo;
z specialista di aereo;
z specialista di elicottero.
Pilota
Osservatore
d’aeroplano
Pilota di elicottero
Specialista elicottero
Paracadutista
militare
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Specialista aereo
Paracadutista
abilitato al lancio
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I distintivi per le uniformi della Polizia di Stato
Comandante di unità
navale per la
navigazione costiera
Comandante di unità
navale per la
navigazione d’altura
Motorista
navale
Sommozzatore
Relativamente invece alle squadre nautiche, per il personale navigante della Polizia di Stato, con dm 3 luglio 2000 sono stati individuati i distintivi professionali di:
z comandante di unità navale per la navigazione d’altura;
z comandante di unità navale per la navigazione costiera;
z motorista navale;
z sommozzatore.
Conclusioni
Abbiamo cercato di fornire un panorama il più possibile completo dei segni distintivi
che si possono indossare sull'uniforme, citandone le fonti normative. Si sente però la
necessità di una normativa che regoli in modo unitario la materia. Tutti i distintivi che
qui non abbiamo citato non sono autorizzati o autorizzabili. Tali spille, placche e scudetti spesso sono inventati da operatori durante corsi di formazione o sono creati con
grande fantasia da commercianti intraprendenti. Tali oggetti, come la spilla riportata
qui sotto, non hanno alcun valore se non di sminuire la persona che le indossa.
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Copyright © 2006 - Fondo assistenza per il personale della pubblica sicurezza
Edizione a cura di Poliziamoderna – www.poliziamoderna.it
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Nessuna parte di questo inserto può essere riprodotta con sistemi elettronici,
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Si ringrazia per la collaborazione la Direzione centrale per gli affari generali
della Polizia di Stato - Servizio affari generali
Gli inserti
L’ARRUOLAMENTO
LE PENSIONI
Luglio 2005
Ago./Sett. 2005
MATERIALI
AD ALTO RISCHIO
IL TRATTAMENTO
ECONOMICO
Ottobre 2005
Novembre 2005
GLI STRANIERI
IL PASSAPORTO
I RICORSI
LE ASSENZE
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
inserto
inserto
REGOLE
AL VOLANTE
PATENTE: PERDITA E RECUPERO DEI PUNTI
di Giandomenico Protospataro*
pag.
Introduzione
Il proprietario non perde i punti
Quando avviene la perdita dei punti
Revisione della patente per perdita totale dei punti
Ricorso contro la decurtazione dei punti
Come recuperare i punti persi
Patente a punti per i conducenti titolari di patente estera
II
IV
V
VII
VII
VIII
IX
COSA TENERE IN AUTO
di Paolo Mazzini**
pag.
Introduzione
I documenti
Il controllo del veicolo
X
X
XIII
LE ARMI
Come districarsi nel
labirinto di autorizzazioni
e licenze di polizia
di Caterina Carannante
SOMMARIO
TIPOLOGIE
ATTIVITÀ
COME RICHIEDERE LE LICENZE
pag.
II
VI
XIV
LE VIOLAZIONI
AMMINISTRATIVE
LE REGOLE
AL VOLANTE
PEDOFILIA:
LE NUOVE NORME
ARMI E LICENZE
DI POLIZIA
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
PER RICHIEDERE I NUMERI ARRETRATI:
Ufficio abbonamenti Poliziamoderna
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