Emanuel Wyler, se dovesse ricominciare, sceglierebbe di nuovo la biochimica all’università di Zurigo, perché si sente ben preparato e seguito. L’istituto universitario, sulla collina dell’Irchel, è a quindici minuti dal
centro. Dietro il campus universitario, si estende un bosco dove è
possibile fare passeggiate o andare
a correre.
Emanuel è all’ottavo semestre. Trascorre la maggior parte del suo tempo in laboratorio: compie esperienze, precise e documentate, con apparecchi, provette e soluzioni misteriose al profano, valuta i risultati
e riflette su formule chimiche. Quest’attività richiede concentrazione e
pazienza, perché bisogna fare molte prove prima di raggiungere un
risultato utilizzabile, in generale poco
spettacolare.
Mentre ora lo si incontra quasi tutti
i giorni in laboratorio, all’inizio aveva 30 - 35 ore de lezione settimanali, con redazione di compiti a casa.
La biochimica si propone di descrivere le basi molecolari dei processi
vitali. Si pone domande caratteristiche della biologia, ma cerca le risposte sui complessi fenomeni delle cellule o degli organismi viventi
con metodi scientifici chimici e fisici. La biochimica identifica le molecole che compongono la materia
vivente ed esamina i meccanismi che
stanno alla base dei processi vitali.
Le sue scoperte scientifiche troveranno applicazione nella medicina
umana e veterinaria e nello sviluppo di nuovi medicamenti.
La struttura degli studi cambia secondo la sede universitaria. Qui diamo alcune informazioni su Zurigo,
che non possono essere generalizzate ad altre sedi, perciò è necessa-
rio che vi informiate direttamente alla sede che
vi interessa. All’università di Zurigo gli studenti
hanno la scelta tra due indirizzi: uno più fisicochimico e uno più biologico-medico.
I futuri biochimici dell’università di Zurigo possono anche scegliere se assolvere il biennio di base
in biologia oppure in chimica/biochimica.
Chi parte da biologia, dopo quattro semestri,
potrà ancora scegliere se continuare in biologia
o in biochimica, mentre che ha compiuto gli studi di base in chimica/biochimica avrà la scelta tra
una di queste due materie.
Dal terzo anno si approfondiscono le competenze in biologia cellulare molecolare, immunologia e medicina, biofisica e bioinformatica. Nel
secondo biennio la libertà di scelta aumenta. Inoltre, si aggiunge una materia secondaria. scelta di
solito tra quelle della facoltà di scienze, ma anche
da altre facoltà o tra i corsi del politecnico. Alcuni esempi di materie opzionali sono la biologia
molecolare, l’immunologia, la chimica organica,
inorganica e fisica, l’informatica, la farmacologia,
la tossicologia, la fisiologia, le scienze ambientali e
le scienze economiche. Emanuel ha dato la preferenza alle scienze ambientali. Questa grande libertà di indirizzare la formazione verso i suoi interessi lo ha convinto a iscriversi qui. Ai liceali,
consiglia di partecipare alle giornate informative
di varie sedi, per trovare quella che meglio si addice alle loro esigenze.
Della sua sede, apprezza particolarmente l’atmosfera di studio, l’ambiente in cui tutti si conoscono - a volte a un corso pratico assiste solo una
dozzina di studenti - e l’attività di ricerca, non
scolastica ma volta a risolvere problemi scientifici
reali. Gli studenti sono introdotti alla ricerca per
gruppi di lavoro, in cui collaborano con dottorandi.
Si impara come compiere indagini con metodi
scientifici e che cosa accade nella ricerca reale.
All’istituto di biochimica zurighese in questi anni
si compiono ricerche sulla chimica delle proteine
e dei peptidi, sulla cristallografia delle proteine,
sull’ingegneria proteica, sulla biofisica delle proteine, sulla chimica bio-organica, sull’enzimologia,
sulla biologia cellulare molecolare, sulla neurobiochimica, e sull’immunologia chimica.
perspektiven no. 2/2004
(Perspektiven no. 2/2004, pag. 18)
LA BIOCHIMICA
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La biochimica cerca di decifrare i fondamenti molecolari dei processi vitali.
Chi studia biochimica all’università di Zurigo può compiere gli studi di base in
chimica / biochimica oppure in biologia.
Anche Emanuel preparerà il dottorato. Ha già
trovato un posto di pratica a Parigi.
Le prospettive professionali sono buone. Sarebbe auspicabile che un numero maggiore di giovani dotati si interessassero della biochimica.
Si trovano biochimiche e biochimici nei labora-
tori di ricerca di università e aziende private. Non
tutti i biologi sono nel mondo della ricerca: alcuni
lavorano nell’informatica, nei brevetti, nel
marketing, nel settore commerciale e dei servizi,
nella direzione aziendale, nel giornalismo scientifico, nell’amministrazione pubblica e nell’insegnamento della chimica e della fisica.
Un esempio di curricolo: l’università di Zurigo
Dopo tre anni di studio, si consegue già il primo
titolo: il bachelor, un anno e mezzo dopo ilmaster,
che corrisponde al vecchio diploma.
Il bachelor è una preparazione generale che consente di esercitare attività scientifiche generiche,
ma, per essere in grado di eseguire lavori scientifici in piena autonomia ci vuole ilmaster.
Le prestazioni di studio (corsi frequentati e relativi esami superati) sono registrate sotto forma
di punti di credito.
Con un master si può intraprendere un dottorato, la cui preparazione dura da tre a quattro anni.
Questo titolo qualifica, in tutto il mondo, ad assumere ricerche biochimiche autonome e di rilievo.
La biochimica alle università svizzere
perspektiven no. 2/2004
Si studia biochimica alle università di Basilea, Berna, gia, a volte un indirizzo della chimica.
Friburgo, Ginevra, Losanna, Neuchâtel, Zurigo e
Nel sito:
al politecnico di Zurigo. A volte è materia a sé
www.orientamento.ch si trova la descrizione dei
stante, a volte è una specializzazione della biolo- curricoli di studio.
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Biochimica 2004 02