Club Amici Dalmata
periodico del Club Amici Dalmata - dicembre 2014 - nr.0
Il Consiglio Direttivo
Muto Espedito MassimoPresidente
Pedercini PiaVicepresidente
Belleggia PaoloConsigliere
Bonino RenataConsigliere e Segretaria
Leo DomenicoConsigliere
Michilli VincenzoConsigliere
Poggesi ManolaConsigliere
Vettori GabrieleConsigliere
Collegio dei Revisori dei Conti
Benedetti Fausto – Ricchetti Francesco
Gionfriddo Alessandro (supplente)
Collegio dei Probiviri
Errani Elisa – Ferraiuolo Evangelista – Arnetoli Sandro
Vacondio Emilio – Vesentini Gaetano (supplenti)
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DICEMBRE 2014 - NUMERO 0
Club Amici Dalmata
Sommario
La parola al Presidente
Campionato Sociale Erba
Raduno di fine estate – speciale dalmata
Speciali e Raduni: best of breed 2014
Galleria dei Campioni 2013 / 2014
Giovani Promesse Enci 2013 / 2014
Europea 2014
Quando i dischi sono a pois...... ....L’esperienza di Max....
Appunti di viaggio disordinati e semiseri di una
dalmatista molto per caso
The FireHouse Dog
pet... APP
_Pongo va in pensione_
Dalmata RESCUE
L’incontinenza urinaria nel cane
Quando il cane è un senior
In Libreria...
Soci Allevatori CAD/ENCI /FCI
Hanno collaborato a questo numero:
Isabel Bagna, Renata Bonino, Claudia Federighi, Roberta Giulini, Antonella Grimaldi,
Luisa Pecorari, Manola Poggesi, Francesco Ricchetti, Emilio Vacondio.
Presidenza:
Massimo Espedito Muto
Via Squedre snc
81016 Piedimonte Matese (CE)
[email protected]
Segreteria:
c/o Renata Bonino
Via Riboli 17/1
16033 Lavagna (GE)
[email protected]
La segreteria è reperibile il lunedì e il venerdì dalle 10 alle 12 e il mercoledì dalle 18 alle 20 esclusivamente al numero di cellulare 3292972296
Il numero dell’ufficio 0185/377660 è attivo esclusivamente per le comunicazioni a mezzo fax
Per invio di materiale:
Renata Bonino
Emilio Vacondio
Roberta Giulini
Francesco Ricchetti
Alessandro Gionfriddo
Francesca Ferretti
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
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La parola al Presidente
Carissimi Soci,
mi è gradita questa occasione di fine anno per indirizzarvi il mio caloroso saluto e vorrei soffermarmi un momento, per prima cosa, sulla grande novità che questo nostro nuovo giornalino on line
comporta.
E’ del marzo 1997 il nr. 0 dove eravamo partiti con semplici fotocopie, per poi passare ai ciclostilati e
finalmente alla tipografia. L’evoluzione dei tempi negli strumenti e nella comunicazione ci porta a fare
un ulteriore passo in avanti. Come già annunciato nel numero del marzo 2013 il Consiglio Direttivo era
orientato ad inviare il Magazine del CAD in formato digitale tramite mailing list; non ultima la volontà, se non il desiderio di voler dare un’identità a questa nostra pubblicazione.
Ed è così, che con grande piacere, vi presento il nr.0 di “MACCHIEA4ZAMPE” rivista in formato
digitale del nostro Club.
Ciò comporterà una sostanziale riduzione dei tempi di impaginazione e pubblicazione non escludendo a
priori il meticoloso impegno nel raccogliere, comporre e catalogare tutto il materiale necessario. Non mi
stancherò mai a richiedere a tutti voi una costante e produttiva collaborazione.
Questo appuntamento ci da occasione per soffermarci brevemente su alcune riflessioni del lavoro svolto
nell’anno appena passato, appuntamento quasi dovuto che consente di dare un riscontro alle attività del
Consiglio e ci permette di elaborare linee guida di programmi futuri.
Stiamo vivendo momenti non facili, resi ancor più duri da una crisi che di certo non ci rassicura e rende
incerte le nostre aspettative, nonostante ciò ho potuto riscontrare la partecipazione, lo spirito di aggregazione e convivialità che ha accompagnato le speciali e raduni di questo ultimo anno.
La competizione e le aspettative di vittoria hanno lasciato spazio ad una sempre maggiore voglia nel
rincontrarsi e nello stare insieme, per trascorrere una giornata che va al di là dei meri risultati espositivi.
Atteggiamenti che ben si addicono al carattere felice e giocoso dei nostri Dalmata.
Il numero di Giovani Promesse proclamate mi fa ben sperare in una futura e sempre più numerosa presenza all’interno delle manifestazioni cinotecniche. Presenza che porterà ad una maggiore visibilità della
razza.
A tal proposito consentitemi di ringraziare i Soci Allevatori che ogni giorno si adoperano ad una selezione seria e consapevole, atta a preservare le caratteristiche morfologiche e caratteriali della razza.
Selezione che va al di la dei semplici dati numerici e che ci permette di allevare e crescere cani sani e forti
e soprattutto equilibrati.
Nel lasciarvi alla lettura delle pagine che seguono mi è gradito rinnovare a tutti voi un augurio di un
sereno Natale e di un 2015 pieno di sorprese.
Dino Muto
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Campionato Sociale Erba
Domenica 14 dicembre si è svolto il nostro 18°
Raduno di Campionato Sociale nell’ambito
dell’Esposizione Internazionale di Erba.
Calorosa l’atmosfera a bordo ring che ha scaldato quest’incontro prenatalizio tra amici e
soci.
I giudizi sono stati affidati al giudice israeliano Yochai Barak Lifac che ha vagliato attentamente i 28 soggetti iscritti ed in particolare le
classi “libera” e “intermedia” per l’assegnazione del CAC valido ai fini dell’acquisizione del
campionato italiano.
ring i due Campioni Riproduttori: Mangiami di
Baci delle Crose per i maschi e Daumont Made
in Heaven at Herberia per le femmine.
L’incontro si è chiuso, come di consueto, di
fronte ad un ricco buffet che ha accompagnato i brindisi e lo scambio di auguri.
Risultati:
Campioni maschi:
1 ecc. BOB - Daumont Standing Ovation (All.
Daumont) - CAD WINNER
2 ecc. - Herberiensis Gallant Gambler (All.
Herberiensis) - CAMPIONE SOCIALE
Libera maschi:
1 ecc. CAC - Herberiensis Havana Haze (Centenaro)
2 ecc. - Daumont Thunderbolt (All.Daumont)
Intermedia maschi:
1 ecc. - Tobacco in un Sorriso delle Crose
(Fabri)
Daumont Standing Ovation - BOB
Born Free for Flying Dominoes - BOS e CAC
In classe “campioni” Daumont Standing Ovation maschio bianco nero ha conquistato il
BOB e il titolo di Cad Winner. Particolarmente
nutrita la classe “libera” femmine dove erano
presenti 10 soggetti. Il CAC è stato assegnato
al femmina bianco nero Born Free for Flying
Dominoes che ha poi conseguito anche il BOS
e il titolo di Cad Winner.
Nei maschi il CAC è stato assegnato al soggetto bianco fegato Herberiensis Havana Haze.
Il titolo di Giovane Campione Sociale a Daumont Winter’s Tale maschio bianco nero.
Presenti anche i sempre attesi cucciolini: Aristotele del Parnaso per i maschi e Daumont
X-Factor per le femmine si sono visti assegnare il titolo di Speranza Sociale.
Una “schiera” di figli hanno accompagnato nel
Herberiensis Havana Haze CAC
Giovani maschi:
1 ecc. Miglior giovane - Daumont Winter’s
Tale (Giulini) - CAMPIONE SOCIALE GIOVANI
2 B. - Ace of Hearts (Patelli)
N.G. - After Eight (Fabri)
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ecc. - Black Pearl Vom Riesblick (Ickenroth)
M.B. - Herberiensis Gala Gown (Tramelli)
M.B. - Themi del Parnaso (Vesentini)
M.B. - Herberiensis Endora (Villani)
Juniores femmine:
1 M.P. - Daumont X-Factor (All.Daumont) SPERANZA SOCIALE
2 M.P. - Aurora del Parnaso (Felli)
3 M.P. - Artemide del Parnaso (Soldati)
Fuori concorso femmine:
Herberiensis Heaven Heiress (Vacondio)
Daumont Jenesaisquoi (All.Daumont)
Riproduttori femmine:
Miglior Riproduttore - Daumont Made in Heaven at Herberia (All.Herberiensis) - CAMPIONE SOCIALE RIPRODUTTORI
Daumont Winter’s Tale - Giovane Campione Sociale
Juniores maschi:
1 MP Miglior juniores - Aristotele del Parnaso
(Soldati) - SPERANZA SOCIALE
Riproduttori maschi:
Mangiami di Baci delle Crose (Merlo) - CAMPIONE SOCIALE RIPRODUTTORI
Miglior Gruppo d’Allevamento
Daumont Thunderbolt
Daumont Jenesaisquoi
Daumont Unforgettable Dream
(All.Daumont)
Commento del giudice Yochai Barak Lifac
Questa era la prima volta che giudicavo la vostra razza in Italia; naturalmente l’avevo già
giudicata in altri paesi precedentemente ma
non nel vostro paese.
Inizierò dai pregi riscontrati.
Prima di tutto devo dire che il livello generale
è molto buono e che il “tipo” della razza era
presente nei vostri soggetti. Di 28 iscritti a catalogo non ce n’era nessuno di cui abbia dovuto dire “non in tipo” o “ai margini del tipo”. E
già questa è una cosa molto importante.
In molti altri paesi del mondo si vedono problemi con la struttura delle teste; in particolare spesso ci sono problemi relativi ai rapporti crani/muso, al parallelismo degli assi e alla
pigmentazione. Sono molto contento di aver
riscontrato che quest’ultimo problema da voi
non sussiste. La pigmentazione, che per me è
Prime classificate in “Libera Femmine”
Campioni femmine:
1 ecc. - Tersicore del Parnaso (Soldati)
Libera femmine:
1 ecc. CAC BOS - Born Free for Flying Dominoes (Hanmer) - CAD WINNER
2 ecc. risCAC - Hope of Dalmawords (Merlo)
3 ecc. - Herberiensis Greta Garbo (Zarbà)
4 ecc. - Daumont Unforgettable Dream (All.
Daumont)
ecc. - Daumont Red Rose (Vacondio)
ecc. - Sigma del Parnaso (Vesentini)
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una delle caratteristiche più importanti della
razza, se non la più importante, nei vostri soggetti non da problemi. Anche i soggetti più
bianchi e meno macchiati avevano comunque
ottima pigmentazione delle rime palpebrali,
delle commessure labiali, dei tartufi e degli
scroti. Questo è molto importante ed è anche
un indizio della salute della razza, in relazione
alla problematica della sordità.
Un’altra cosa che vorrei sottolineare e, che ho
notato in altri paesi, riguarda la linea dorsale;
molto spesso ho riscontrato cattive linee dorsali.
Si possono vedere cani che hanno un garrese
molto forte e rimarcato e dopo il garrese c’è
una sorta di avvallamento come si può trovare negli Amstaff. Per me è stata dunque una
grande sorpresa constatare che nemmeno uno
dei soggetti che ho valutato oggi presentava
questo tipo di problematica.
Quindi penso che dal punto di vista dell’allevamento stiate andando nella giusta direzione.
Veniamo ora alle note dolenti. Devo rimarcare
che alcuni soggetti non erano ben bilanciati,
equilibrati: nel senso che avevano strutture
molto grandi ma non erano ben strutturati
in relazione all’età (nei maschi) oppure altri
soggetti con teste pesanti non armoniche con
corpi più leggeri e snelli (nelle femmine).
Normalmente, quando giudico, trovo che circa il 10/15% dei cani siano soggetti veramente
eccellenti ma oggi ho trovato questa percentuale intorno al 20/25%; questo significa che
il club sta andando nella corretta direzione e
che il lavoro fatto sta dando buoni frutti.
Sono contento di aver potuto giudicare i vostri
cani.
Yochai Barak (Israel)
RINNOVO QUOTA ASSOCIATIVA - ANNO 2015
Si ricorda a tutti i soci del CAD che è iniziata la campagna per il rinnovo della quota associativa per l’anno
2015.
Il rinnovo potrà essere effetuato versando l’importo di € 30,00 (soci italiani) o di € 35,00 (soci esteri)
intestato a: CLUB AMICI DALMATA. tramite bollettino sul CONTO CORRENTE POSTALE
41996372 o bonifico: IBAN - IT 45 S 07 601 149 000 000 419 963 72
Inoltre per accelerare la spedizione delle nuove tessere si potrà inviare copia dell’avvenuto versamento alla segreteria del club (Sig.ra Renata Bonino) ai seguenti recapiti:
FAX: 0185 377660
MAIL: [email protected]
Per chi non fosse ancora socio CAD potrà inviare relativa richiesta sempre alla segreteria del club, stessi recapiti, indicando nome, cognome, indirizzo, nr. telefonico.
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Raduno di fine estate – speciale dalmata
In un caldo sabato di settembre si è svolto, presso la
fiera di Roma, il Raduno di fine estate.
28 i cani iscritti sottoposti al giudizio della Dr Annuka Paloheimo proveniente dalla Finlandia, la quale ha vagliato accuratamente tutti i soggetti presentati.
Risultati:
Campioni maschi
I ecc BOS - Daumont Standing Ovation (All.Daumont)
II ecc - United Spots Phoenix (Colombo)
III ecc - Herberiensis Gallant Gambler (Ricchetti)
Decisamente rigido il metro di giudizio adottato IV mb - Shumaher S Nevskih Ostrovov (Sorte)
dalla giudice soprattutto per gli esemplari presenti nella classe libera e intermedia. Nessun CAC as- Libera maschi
segnato ai soggetti maschi iscritti. L’unico CAC è I mb - Herberiensis Havana Haze (Centenaro)
stato assegnato al soggetto Herberiensis Heaven II mb - Daumont Thunderbolt (All.Daumont)
Heiress femmina bianco nero di 17 mesi. BOB e BOS III mb - Idro della Belcora (Taccalite)
alle classi campioni, rispettivamente a United Spots Intermedia maschi
Queen (femmina bianco fegato) e Daumont Stan- I mb - Elvis di Lumina Umbraeque (Sorte)
ding Ovation (maschio bianco nero).
Giovani maschi
I ecc - Zefiro del Parnaso (Svalduz)
II mb - Dalmino Whitchcraft Wizard (Mondo Dalmata)
Baby maschi
I mp - Aristotele del Parnaso (Soldati)
II mp - Adone del Parnaso (Riccio)
Campioni femmine
I ecc BOB - United Spots Queen (Colombo)
II ecc - Tersicore del Parnaso (Soldati)
III ecc - Asia (Ferretti)
IV mb - Sorriso del Parnaso (Mirizzi)
Libera femmine
I ecc RisCAC - Black Pearl Vom Riesblick - (Ickenroth)
II mb - Daumont Unforgettable Dream (All.Daumont)
III mb - Herberiensis Gala Gown (Ricchetti)
IV mb - Utica del Parnaso (Colella)
Intermedia femmine
I ecc CAC - Herberiensis Heaven Heiress (Vacondio)
Giovani Femmine
I ecc Miglior giovane - Zenobia del Parnaso (Torelli)
II ecc - Kalokairie’s Vera Wang (Colombo)
III - Lanza Straciatella (Polci)
Baby femmine
I mp Best baby - Artemide del Parnaso (Soldati)
United Spots Quenn - BOB e Daumont Standing Ovation - BOS
Herberiensis Heaven Heiress - CAC
Particolarmente apprezzate dalla giudice le classi
giovani.
Il nostro ormai consueto momento conviviale di fine
gara ha chiuso la giornata tra un brindisi e l’altro.
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gradire a loro volta. I miei commissari di ring sono
stati molto professionali, rendendo così piacevole la
mia giornata di giudizi.
La miglior notizia: i vostri cuccioli sono super: Così
tanta speranza in loro - questo promette bene per il
futuro. Seguirò il loro sviluppo con interesse.
Un’altra buona notizia: in generale, ho trovato
le femmine migliori dei maschi! Ed anche questo è un bene per la razza. Una linea di femmine forti porta a cuccioli di buona qualità.
Sono appassionata di dalmata dal buon movimento e tutti i miei vincitori eccellevano nel movimento.
La lunghezza dell’allungo del passo (falcata), la potenza del posteriore, la linea dorsale solida: questo
è quello che voglio in un dalmata ed i miei vincitori
l’avevano.
Alcuni concorrenti avrebbero ottenuto risultati migliori se solo un pò più snelli, altri avrebbero potuto
avere anteriori migliori - problema comune a molte
razze.
Altri avevano linee dorsali deboli.
Le conformazioni delle teste erano buone specialmente nelle femmine; alcuni maschi erano un filo
troppo pesanti nelle loro teste. La colorazione in
generale era eccellente e i temperamenti di prima
classe. Grazie per la bella giornata e continuate con
il buon lavoro fatto!
Dr Annukka Paloheimo (Finland)
momenti di: abbuffate
Commento del giudice Annuka Paloheimo
Giudicare il Raduno Dalmata è stata un’esperienza
piacevole e sono stata molto toccata dall’amichevole benvenuto ricevuto.
Condividere l’hobby dei cani è la cosa più importante. E’ per il bene della razza che lo
facciamo e non per ambizioni personali.
Grazie per aver accettato le mie decisioni così gentilmente e per esservi congratulati con i vincitori.
Grazie per il delizioso omaggio. La vostra razza elegante e sportiva sembra avere in Italia proprietari
altrettanto eleganti e sportivi.
Il ring era eccellente; molto spazioso così da far
muovere abbondantemente i cani che sembravano
La Dott.ssa Annuka Paloheimo, giudice All-Rounder FCI, e’attiva in cinofilia da oltre 40 anni,
come allevatrice ed espositrice prima, e dal 1986 anche come giudice.
È una specialista di razze Toy ed ha allevato con successo Cavalier King Charles and King
Charles Spaniels con l’affisso “Anncourt”, dal 1971.
Ha allevato e posseduto oltre 60 campioni, alcuni dei quali hanno anche vinto al Cruft’s. È
socia del Kennel Club britannico. Ha giudicato parecchie volte in Gran Bretagna, Irlanda,
Francia, Italia e Scandinavia, oltre ad altri 30 paesi inclusi Australia, Giappone e Russia. È
giudice All-Rounder FCI ed è abilitata a giudicare tutte le razze riconosciute FCI, i raggruppamenti ed il Best in Show. La sua rigorosa educazione e formazione vengono dai suoi mentori
All-Rounders, i famosi giudici finlandesi Hans Lehtinen, Rainer Vuorinen e Kari Järvinen. Ha
già giudicato in due mondiali ed ha avuto l’onore di giudicare il nono Raggruppamento alla
mondiale di Parigi 2011.
Ha giudicato il raggruppamento terrier all’ Amsterdam Winner 2012, i gruppi d’allevamento
a Stoccolma 2012 e il nono raggruppamento all’Eurasia 2013 in Russia. È stata invitata a
giudicare alla mondiale di Helsinki 2014.
La Dott.ssa Paloheimo e’ una rispettata specialista di ricerca in servizi bancari e di finanziamento. La sua famiglia e’ composta dai suoi due figli e dal marito la cui storia famigliare e’
fortemente legata alla storia della musica classica tramite il noto compositore finlandese
Sibelius. Oltre alla cinofilia le sue passioni sono l’opera e la natura.
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Speciali e Raduni: best of breed 2014
ASIA
(Ferretti)
INTERNAZIONALE DI CAGLIARI
(Bauchal - 23.02.2014)
INTERNAZIONALE DI PADOVA
(Dondina - 29.03.2014)
ALFRIN ELANOR S NEVSKIH OSTROVOV
(Sorte)
NAZIONALE DI RAVENNA
(Kane - 25.04.2014)
TEOREMA EUCLIDEO DEL PARNASO
(Liquori)
UNITED SPOTS QUEEN
(Colombo)
INTERNAZIONALE DI ERCOLANO
(Mentasti - 04.05.2014)
RADUNO DI ROMA
(Paloheimo - 20.09.2014)
ZELDA DEL PARNASO
(Riolo)
INTERNAZIONALE DI MESSINA
(Balducci - 19.10.2014)
DAUMONT STANDING OVATION
(All.Daumont)
RADUNO SOCIALE ERBA
(Y.Barak - 14.12.2014)
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Galleria dei Campioni 2013 / 2014
HERBERIENSIS GALLANT GAMBLER
maschio b/f
All. Herberiensis (pr. Ricchetti Francesco)
GIOVANE PROMESSA ENCI
CAMPIONE ITALIANO
CAMPIONE CROATO
CAMPIONE INTERNAZIONALE
TOP DOG GIOVANI E ADULTI 2013
CAMPIONE SOCIALE (in omologazione)
TERSICORE DEL PARNASO
femmina b/n
All. del Parnaso (pr. Soldati Donatella)
CAMPIONE ITALIANO
CAMPIONE HR, SI, SK, ME, MK
GRAN CH. CY, AZ, MD
CAMPIONE INTERNAZIONALE
CAMPIONE SOCIALE (in omologazione)
FLAMING HEART DELLA BELCORA
maschio b/f
All. della Belcora (pr. Valenti Lidia)
CAMPIONE ITALIANO
CAMPIONE INTERNAZIONALE
CAMPIONE DI SAN MARINO
GRAN CH. AZ, GEO, MD
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Galleria dei Campioni 2013 / 2014
ASIA
femmina b/n
All. e pr. Ferretti Francesca
CAMPIONE ITALIANO
DAUMONT QUO VADIS ET HERBERIA
femmina b/n
All. Daumont (pr. Ricchetti Francesco)
CAMPIONE ITALIANO
CAMPIONE SOCIALE
CAMPIONE INTERNAZIONALE (IN OMOLOGAZIONE)
HERBERIENSIS GALA GOWN
femmina b/f
All. Herberiensis (pr. Tramelli Valentina)
GIOVANE PROMESSA ENCI
CAMPIONE INTERNAZIONALE (IN OMOLOGAZIONE)
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Galleria dei Campioni 2013 / 2014
NOTIZIA DI CRONACA DELLE CROSE
femmina b/n
All. delle Crose (pr. Fontana Enrica)
CAMPIONE SOCIALE
UNITED SPOTS PAINTED DESERT
femmina b/f
All. United Spots (pr. Sorte Bruno)
CHRISTI ORMOND EXPLOSIVE COMPETITION
CAMPIONE ITALIANO
maschio b/f
All. Lehmann M. (pr. Sorte Bruno)
SHUMAHER S NEVSKIH OSTROVOV
CAMPIONE ITALIANO
maschio b/n
All. Zemtsova A. (pr. Sorte Bruno)
CAMPIONE ITALIANO
CAMPIONE INTERNAZIONALE
AVVISO IMPORTANTE
•
Best of breed speciali e raduni: vengono inseriti tutti i soggetti che nell’anno in corso abbiano ottenuto il
BOB in speciali e/o raduni. Solo per cani appartenenti ai soci viene pubblicata l’immagine.
•
Galleria dei Campioni: vengono inseriti solo i soggetti, di proprietà di soci, che hanno conseguito per l’anno in corso il titolo di campione italiano e/o campione internazionale e/o campione sociale corredati da tutti
gli eventuali ulteriori titoli che verranno comunicati.
•
Giovani Promesse Enci: vengono inseriti in questa sezione tutti i soggetti, di proprieà di soci, là dove sia
l’unico titolo Enci/FCI conseguito nel corso dell’anno con eventuali altri titoli giovani o esteri.
I soci che vorranno pubblicare le immagini dei loro cani e relativi titoli conseguiti all’interno della rubrica “Galleria
dei Campioni” e “Giovani Promesse Enci” dovranno necessariamente inviare i seguenti dati e documenti:
•
Nome, sesso, colore, allevamento e proprietario del cane;
•
Immagine del cane in stazione o in movimento (formato JPG, PDF o PSD)
•
Eventuali ulteriori titoli conseguiti
Inviare a:
Emilio Vacondio - mail: [email protected]
Renata Bonino - mail: [email protected]
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Giovani Promesse Enci 2013 / 2014
HOPE OF DALMAWORDS
femmina b/n
All. Dalmawords (pr. Merlo Benedetta)
GIOVANE PROMESSA ENCI
HERBERIENSIS GRETA GARBO
femmina b/n
All. Herberiensis (pr. Zarbà Lorena)
GIOVANE PROMESSA ENCI
STRAPAZZAMI DI COCCOLE DELLE CROSE
maschio b/n
All. Delle Crose (pr. Brignoli Antonio)
GIOVANE PROMESSA ENCI
IRKA DELLA BELCORA
femmina b/n
All. Della Belcora (pr. Colombo Cristina)
GIOVANE PROMESSA ENCI
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Giovani Promesse Enci 2013 / 2014
HERBERIENSIS HEAVEN HEIRESS
femmina b/n
All. Herberiensis (pr. Vacondio Emilio)
GIOVANE PROMESSA ENCI
HERBERIENSIS HAVANA HAZE
maschio b/f
All. Herberiensis (pr. Centenaro Fabiola)
GIOVANE PROMESSA ENCI
IDRO DELLA BELCORA
maschio b/n
All. Della Belcora (pr. Taccalite Paola)
GIOVANE PROMESSA ENCI
HERBERIENSIS HEAVEN HORIZON
maschio b/n
All. Herberiensis (pr. Filanci Chiara)
GIOVANE PROMESSA ENCI
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Giovani Promesse Enci 2013 / 2014
HERBERIENSIS HEAVENLY HONEY
femmina b/f
All. Herberiensis (pr. Valenti Lidia)
GIOVANE PROMESSA ENCI
GIOVANE CAMPIONE SANMARINESE
TOBACCO IN UN SORRISO DELLE CROSE
maschio b/f
All. Delle Crose (pr. Levratto Michela)
GIOVANE PROMESSA ENCI
RADUNI E SPECIALI PRIMO SEMESTRE 2015
Esposizione Internazionale di Padova - sabato 24 gennaio
giudice: Manola Poggesi
Esposizione Internazionale di Ravenna - sabato 25 aprile
giudice: Mr.Oates Seamus (UK)
Due speciali sono ancora in fase di assegnazione
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Europea 2014
di Manola Poggesi
Avevo già giudicato i Dalmata alcuni anni fa all’europea di Zagabria e di nuovo quest’anno all’europea
di Brno nella Repubblica Ceca. Circa 90 i soggetti
iscritti, di giusta taglia, buona macchiatura e corretti
nel movimento.
L’unica nota stonata e che mi ha sorpreso è stato il
temperamento: molti cani timidi, se non anche aggressivi. E dire che la prima voce dello standard recita al riguardo: AMICHEVOLE.
Il ring non si addiceva alla nostra razza, troppo piccolo (potevano muovesi solo 5 soggetti per volta) e
per di più con il tavolo dei commissari al centro che
impediva la visuale.
Nonostante questo i giudizi si sono svolti regolarmente e nel rispetto dei tempi; ogni soggetto è stato valutato in stazione ed in movimento con emissione delle relative qualifiche e classifiche.
I BIANCO FEGATO HANNO FATTO LA PARTE DEL
LEONE ( e dire che qui da noi
hanno pochi estimatori). Mi fa
piacere a questo proposito ricordare un aneddoto. Tanti anni
fa un signore scelse un cucciolo
fegato. Vedendo che gli toccava continuamente le macchie
gli chiesi il perché e lui in risposta:”Ma quando diventeranno
nere”?Ed io serafica: mai!
Inutile dire che prese il cucciolo.
Bianco fegato era il maschio
1° ex CAC in libera DALMINO
OZONE LAYER ; il maschio 1°ex CAC in intermedia
CROATA AL CAPONE; il maschio 1° ex CAC in campioni ZENITH ANUSI MARZENE; la giovane femmina
1° EX CAC DALMINO BEAUTIFUL LEGEND; la femmi-
na 1° Ex CAC in campioni CINNAMON SWIRL VON
ASCABAH.
Bianco neri invece il giovane maschio 1° Ex CAC JAMIROQUAI THE ASTONISHING; LA FEMMINA IN INTERMEDIA 1° cac MELISSA IZ TARLETSKOY DUBRAVY; LA FEMMINA IN LIBERA 1° eX cac TREE FALKE’S
FANLIGHT FANNY; la
femmina in veterani 1° ex CAC MAGNOLIA DEL
PARNASO con i suoi 9 anni
ottimamente portati , con una dorsale solida da far
invidia ad un giovane.
Il tipo ed il movimento hanno deciso i massimi titoli.
Cacib /BOS.........Dalmino Ozone Layer
Cacib /BOB.......CINNAMON SWIRL VON ASCABAH
una splendida femmina di 5 anni con un movimento a dir poco stratosferico e che ha meritato a ragione il 2° posto di un numerosissimo gruppo 6
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Aspettiamo la mondiale........
Quando i dischi sono a pois......
I
mmaginate un cane, dal cui standard è descritto
come “capace di grande resistenza e buona velocità”, e poi pensate a uno sport, che prevede che
si lanci un disco (comunemente chiamato frisbee)
che dovrà essere recuperato al volo, e penserete di
aver trovato una combinazione perfetta e l’attività
ideale da far fare al vostro amico a pois. Perché sì,
il primo è il vostro dalmata, giocherellone e riserva inesauribile di energie, e il secondo è uno sport
cinofilo non troppo conosciuto ma
che sta prendendo sempre più
piede anche in Italia: il disc
dog.
È necessario premettere che io non
sono una cinofila, cioè non allevo, non educo (se non il
mio cane, e
a fatica), non
addestro e
soprattutto
non avevo
mai
tirato
un frisbee, se
non in spiaggia
e quando mio
papà caldeggiava affinché giocassi
con lui. Perciò posso
limitarmi a raccontare la
mia esperienza (altrettanto limitata) nel mondo del disc dog con
Monet, il mio dalmata.
Come dicevamo, l’abbinamento dalmata-dischi essere perfetto, perfino naturale per un cane che viene catalogato tra i segugi come “cane da pista di
sangue” e che si appresterebbe quindi a praticare
una disciplina in cui è proprio l’istinto predatorio
che la fa da padrone, e lo credevo anch’io nel momento in cui mi sono avvicinata a questa attività
per la prima volta, per poi scoprire al contrario che
no, i dalmata in realtà non praticano il disc dog. O
per lo meno, se lo fanno, non è noto. Il perché l’ho
dedotto o meglio, pienamente realizzato, quando
ho capito cosa fosse il disc dog. (E come fosse Monet).
Il Disc Dog nasce con Alex Stein e soprattutto con
il suo cane Ashley, un whippet, che all’inizio degli
anni ’70 cominciò a essere istruito dal suo compagno umano nell’arte di prendere e riportare il frisbee. In breve, quando Alex si accorse della bravura
del suo cane non si limitò a invitare gli amici a casa
sua per ammirarlo, ma alla fine dell’ottavo inning di un’importante partita
di baseball, mentre l’America aspettava che il match
alla tv riprendesse, saltò
dentro al campo con
il suo beniamino e
diede spettacolo a
suon di dischi! Nel
1975 il Dog Disc
divenne una disciplina ufficiale
e Ashley, che
vinse i campionati per tre anni
di seguito, entrò
a pieno titolo nella storia degli sport
cinofili.
Oggi esistono sempre
più club specializzati e
federazioni molto importanti che organizzano gare
in tutto il mondo, sono previsti
differenti regolamenti e vari criteri di valutazione per assegnare i punteggi, ma la formula
di gara rimane pressoché la stessa e prevede due
generi di prova: il distance (anche throw and catch),
in cui il conduttore, in un limite di tempo prestabilito, tira il disco al cane in un campo diviso in zone
quotate, e il freestyle, durante il quale il binomio si
esibisce con la musica in figure e lanci variabili di
più di un disco.
È a questo punto che in gioco entriamo io e Monet,
che dopo aver seguito un corso di educazione di
base nella provincia di Aosta, siamo invitati a par17
tecipare a delle lezioni propedeutiche di disc dog e
ascoltiamo dalla bocca del nostro futuro allenatore
una presentazione della disciplina simile a quella
che ho proposto. Si prendono i dati dei cani e un
piccolo particolare comincia a essermi evidente: gli
altri partecipanti hanno quasi tutti cani da pastore.
Memore del poco che ho assaggiato di cinofilia mi
dico che è normale, perché i cani da lavoro lavorano
anche quando si gioca, e la riprova di questo fatto
mi viene servita poco dopo, quando i suddetti cani,
a cui viene lanciato il disco, non solo (quasi sempre) lo riportano, ma bramano per averne un altro.
Altrettanto serafica la controprova che il mio macchiato un cane da lavoro non è: il disco gli viene fatto rotolare davanti, lui lo prende, e poi non solo non
me lo riporta ma, naso a terra, comincia a esplorare
tutto il campo da gioco e mostra a tutti la sua attitudine da cane da caccia (che a casa non è mai riuscito
a catturare nemmeno le mosche)!
In breve, dopo mesi di lavoro per alzare la soglia di
attenzione di Monet, costellati da momenti di grande scoramento e da sessioni di allenamento brevissime in cui gli proponevo i dischi con la frenesia di
un lanciatore di coltelli, ma soprattutto con il supporto preziosissimo del mio coach, Riccardo Gaido, al quale va il mio plauso già solo per non aver
scosso la testa alla parola “dalmata”, ma per avermi
motivata con fermezza e in maniera sempre propositiva, ho realizzato un’altra amara verità: il freestyle
prevede anche figure e sollevamenti del cane, e io
giocavo con un cavallino di 30 kg che mi riempiva di
lividi ogni volta che per inerzia “frenava” in ritardo!
Ben presto quindi, grazie alla competenza di Riccardo, abbiamo iniziato a pensare a una routine che
prevedesse superamenti in salto (over) senza che ci
fosse contatto fisico tra me e Monet, e a uno stile
di gioco che si adattasse alle caratteristiche della
razza e che mostrasse i suoi punti di forza. Nel frattempo il debutto: Monet mette a segno 4 evasioni
di campo su 4 manches, (due per il freestyle e due
per il distance, giusto per non farsi mancare niente),
cioè decide sempre che il prato in cui si svolge la
gara è interessante da esplorare nella sua interezza e soprattutto nel bel mezzo delle nostre prove!
Io corro, rincorro, chiamo e soprattutto imparo una
grande lezione: nel disc dog nessuno giudica, ma
tutti, e dico tutti, persino i campioni del mondo,
sono pronti a dare consigli e, chicca rara, a tifare, per
ogni binomio e indistintamente, e specialmente là
dove il gioco si fa più duro. Seguono i complimenti
e gli incoraggiamenti a persistere, perché il mantra
in questo sport è che “si può fare” anche per chi va
in gara con un cane a macchie “che non si è mai visto”; allora io e la mia zebra a pois (dalla colonna sonora che ha sancito la routine del nostro esordio) da
quel momento iniziamo davvero il nostro percorso
sportivo.
Durante l’ultima stagione abbiamo partecipato
principalmente al campionato italiano DDGP, e tra
tante difficoltà e grandi delusioni, perché forse se
fosse facile mi sarei appassionata molto meno a
questo sport e alle persone che lo popolano, sono
arrivati anche alcuni risultati. In particolar modo io e
Monet abbiamo vinto più volte lo Spirit of the game,
premio assegnato dagli altri partecipanti alla coppia
cane-padrone che durante la gara si è distinta per
aver incarnato maggiormente lo spirito del gioco;
in breve perciò sono diventata per tutti “La ragaz-
18
za col dalmata”. Inoltre, un altro macchiato Delle
Crose ha esordito nel distance nel 2014, D’Aramis,
con la sua conduttrice
Tiziana Provenzano.
Questo binomio ha dimostrato pienamente
come un’educazione
al gioco regolamentata e ben metabolizzata
dal cane fin da cucciolo possa permettere
a qualsiasi cane, e in
particolar modo a un
dalmata, di essere realmente competitivo
in questa e in altre discipline cinofile. Infatti, praticamente al debutto, si
sono classificati terzi in classe novice in una tappa
del concorso.
In questo anno il disc dog e soprattutto i disc doggers mi hanno insegnato che in questo sport l’invito a “crederci” viene rivolto ai partecipanti non per
pura retorica, ma perché davvero chiunque, se ha
voglia di divertirsi col proprio cane e di farlo rispettandone l’indole, le
capacità e la sicurezza, può farcela e farcela a proprio modo,
permettendosi anche
il lusso di pretendere
di migliorarsi, per vedere l’esito dei propri
successi non tanto
dall’alto di un gradino
del podio, quanto dalla gioia con cui la coda
del proprio amico a
quattro zampe esprima l’invito a fare un altro lancio.
E nel mio caso questa coda è a pois!
19
Isabel Bagna
....L’esperienza di Max....
Ciao a tutti, vogliamo raccontarvi l’esperienza di
Max, dalmatone di 10 anni.
Tutto e’ iniziato con una zoppia alla zampa anteriore
dx, non gli abbiamo dato molto peso perche Max, 7
anni fa, saltando un fosso subì un infortunio che gli
procurò strascichi di questo tipo. Iniziamo quindi a
somministrargli il solito antiinfiammatorio, ma notiamo che anziché regredire, la zoppia tende a farsi
più decisa. Dopo circa 15 giorni sembra migliorare.
Improvvisamente, una mattina notiamo che sembra irrigidito. Andiamo comunque a fare il solito
giretto e sembra riprendersi bene. Dopo circa due
ore Max guaisce, fatica a fare il minimo movimento,
è chiaro che sta molto male. Chiamiamo il veterinario e, comunicando i sintomi, ci dirotta alla clinica
veterinaria di fiducia dove avrebbero potuto effettuare esami più approfonditi. Arriviamo alla clinica
e Max sembra stare molto meglio. Gli facciamo fare
comunque una visita generale e viene riscontrata
solamente una certa rigidità a ruotare il collo verso
destra. Anche la lastra non evidenzia gravi anomalie
se non un poco di artrosi dovuta all’età. Il veterinario ci fa sospendere gli antiinfiammatori e prescrive
del cortisone per 5 giorni. Già dopo la prima somministrazione Max sembra ritrovare la scioltezza
nei movimenti e riprende a fare la sua solita vita,
seppure con una certa limitazione per evitare ulteriori guai. Sembra andare tutto bene ma dopo 5
giorni ripiombiamo nell’incubo. Come prima, Max
si lamenta, è anoressico, completamente rigido, fa
molta fatica a camminare. Richiamiamo il veterinario di fiducia e ci chiede di portarglielo. Alla prima
occhiata ci dice che è sicuramente un problema di
colonna, potrebbe trattarsi di un ernia del disco o
anche molto peggio. Ci suggerisce di effettuare una
risonanza magnetica e ci consiglia due strutture,
entrambe molto valide; scegliamo per comodità
quella a noi più vicina, l’Ospedale San Michele di Tavazzano (LO); telefoniamo e ci fissano un appuntamento nello stesso giorno. Ci rechiamo all’ospedale
veterinario e Max viene visitato con estrema attenzione e competenza dal dottor Hoffer Zeira, il responsabile della struttura, il quale rileva una rigidità
nel collo e una dolorabilità a livello toraco lombare;
consiglia una risonanza magnetica e dà istruzioni al
suo staff per preparare Max all’esame. Viene visitato
dall’anestesista, gli viene applicata un’ago cannula
e viene sedato. L’esame dura più di tre ore (un vero
incubo, non sapevamo cosa aspettarci) e finalmente esce il dottor Zeira con la diagnosi. Max ha una
protrusione cervicale che potrebbe generare sicuramente dolore ma il problema più grave è un’importante ernia discale toraco lombare che comprime gravemente il midollo. Tiriamo un respiro di
sollievo in quanto tutte le altre ipotesi erano peggiori ma in ogni caso Max deve’essere operato o
rischia la paralisi degli arti posteriori. Ci avverte che
anche l’operazione potrebbe comportare un deficit
motorio agli arti posteriori che verrebbe recuperato con fisioterapia. Ci fissa quindi l’appuntamento
due giorni più tardi, il lunedì mattina. Durante il WE
sottoponiamo Max a forti dosi di cortisone e Max
riprende completamente la sua mobilità, quando
il lunedì ci presentiamo in clinica il dottor Zeira ci
parla apertamente e vedendolo così attivo ci chiede
20
se vogliamo procedere con l’operazione o vogliamo
aspettare, il rischio è che l’ernia interrompa il midollo con la conseguente paralisi degli arti posteriori
con operazione più complessa e tempi di recupero
molto lunghi. Ci prendiamo 10 minuti e decidiamo
di procedere con l’operazione, anche perché Max
ora è ancora forte e potrà superarla con meno fatica.
Lasciamo a malincuore il nostro piccolino (da quando è con noi non aveva mai passato una notte solo)
che dovrà rimanere tre giorni in ospedale; non potremo neanche vederlo perché dovrà rimanere assolutamente tranquillo.
Aspettiamo in sala di attesa e dopo circa 2 ore il
dottor Zeira ci informa che l’operazione è andata a
buon fine e che dovremo attendere le ore successive per capire la condizione delle gambe posteriori.
Nei giorni successivi ci informano che purtroppo
Max ha riportato il temuto deficit alle zampe posteriori; concordiamo che al ritiro di Max sarà presente
anche la Dott.ssa Helen Giuliano, responsabile della
Clinica Veterinaria Via Emilia di Sordio, che si occuperà del programma di recupero.
Torniamo a prendere Max tre giorni dopo, è felice
e quando ci vede sembra impazzire; vederlo con le
zampe posteriori immobili e cercare di trascinarsi
sulle zampe anteriori ci spezza il cuore. Insieme alla
dott.ssa Giuliano concordiamo un programma giornaliero di fisioterapia, che comprende magnetoterapia, laserterapia, elettrostimolazione, ginnastica
passiva e nuoto controllato in vasca.
Arrivati a casa riorganizziamo l’ambiente e la nostra
vita per poter seguire Max, che necessita di assistenza continua, alternativa chiuderlo in gabbia,
chiudiamo tutte le scale che chiaramente non può
fare e blocchiamo l’accesso al “suo” divano, ci organizziamo per dormire con lui e per portarlo in giardino spesso per spremere manualmente la vescica
in quanto non ha il controllo della stessa.
Ogni giorno, da lunedì a venerdì, portiamo Max
a Sordio e Martina, la sua personal trainer, aiutata
dalle sue colleghe, con pazienza e decisione riporta
Max a muovere di nuovo i suoi primi passi.
Noi contribuiamo alla riabilitazione portando Max a
fare delle brevi passeggiate sorretto posteriormente con uno speciale guinzaglio, ripetendo a casa
esercizi di ginnastica passiva e il ragazzone si rimette lentamente in piedi.
Dopo circa un mese però Max manifesta ancora
dolore e anche se in modo molto meno “grave” lo
segnala con leggeri guaiti e mantenendo costantemente una posizione a sfinge (non si sdraia liberamente).
Ne parliamo con la dottoressa Giuliano e si evince
chiaramente che è la protrusione al collo che sta
dando dolore a Max.
Decidiamo insieme alla dottoressa di procedere con
l’ozono terapia , una cura non invasiva ma efficace
poiché adesso il piccolino non presenta più dolore
e rigidità al collo.
Attualmente (dopo 4 mesi) Max presenta ancora
un leggero deficit alla zampa posteriore destra, che
speriamo ridurrà sempre più nel tempo; ciò non gli
impedisce comunque di fare le sue lunghe passeggiate, trotterellare, fare brevi corsette per salutare le
sue amiche o discutere con i cani maschi che passano dietro la sua siepe. Ovviamente non salterà
più sulla macchina (abbiamo provveduto acquistando una rampa) e non potrà più fare passeggiate in montagna e correre dietro gli scoiattoli ma ha
riconquistato una buona qualità di vita, soprattutto
senza dolore; vederlo sdraiato sul divano a pancia
all’aria ci riempie il cuore di tenerezza …
Ringraziamo quindi tutto lo staff dell’Ospedale veterinario San Michele e tutto lo staff della Clinica Veterinaria Via Emilia.
21
Antonella Grimaldi
Appunti di viaggio disordinati e semiseri di una
dalmatista molto per caso
di Luisa Pecorari
Chi mi conosce sa che i dalmata sono entrati a
far parte della mia esistenza quando ho conosciuto Francesco e da allora non c’e stato un
solo giorno senza. Chi mi conosce molto bene
sa che osservo con meraviglia il mondo delle
esposizioni cercando, a volte con ironia, di coglierne ogni aspetto. Così, cari lettori, portate pazienza se talvolta sembrerò urtare con le
mie parole l’amore per la cinofilia e per i nostri
amati dalmata.
Quando Francesco mi ha detto “amore, prendi
ferie a fine maggio perché andiamo a Madrid”
avrei dovuto intuire che non sarebbe stato per
una settimana romantica. Per una brevissima
frazione di secondo ho creduto nel miracolo.
Sono invece precipitata nell’abisso quando in
sequenza mi ha sparato “gara, cani e camper”.
Ho risposto con un laconico “ok”; ma nella mia
testa sentivo solo un assordante e ripetitivo
“may day-may day si salvi chi può!!!”.
Da li a qualche settimana l’arca sarebbe ripartita con il suo bagaglio di umani e quadrupedi,
per complessivi 4 piedi e 16 zampe per “conquistare la Spagna”!
ticipo di 1 settimana). Io mi limito a stivare in
camper tutto ciò che e’ presente in casa, tipo
“io speriamo che me la cavo”, 2 ore prima della
partenza. Siamo partiti giovedì (22/5) a mattino inoltrato.
A questo punto, come ogni narratore, dovrei
raccontarvi dei paesaggi che ho visto lungo la
Liguria e la Francia. Ma io, che narratore non
sono, ho una confessione da farvi: mi sono
addormentata a Genova
e ho ripreso conoscenza,
con il collo a pezzi, all’altezza di Montpellier! Arriviamo a Perpignan a sera
inoltrata in un area super
attrezzata per i camper e
decidiamo di sostare per
la notte. Facciamo correre i cani e prepariamo la
cena.
“e fu sera e fu mattina”:
secondo giorno.
Ora, dovete sapere che In
casa Ricchetti le sveglie
sono bandite.
Il big ben ufficiale e’ Magnolia. In qualsiasi stagione, senza distinzione di giorno, alle
6,30 inizia il suo lamento che cresce
di intensità stile Bolero di Ravel (nei
giorni di grazia si aiuta anche con la
coda) e che cessa solo se ti alzi.
Ci alziamo e ci prepariamo per riprendere il nostro viaggio (destinazione Saragozza) verso le 8.30, dopo aver
dato da mangiare agli affamati e fatti scorrazzare! La giornata e’ splendida e davanti a noi si
aprono i suggestivi paesaggi della Catalogna
Come per ogni partenza, rispettiamo il rito prima e dell’Aragona poi. Arriviamo a Saragoz“propiziatorio”:
za, parcheggiamo il camper e facciamo correFrancesco prepara con meticolosa precisione re i cani.
tutto il materiale per cani (nota bene: in an- Poi (finalmente soli) ci avventuriamo per cal22
le e avenida alla “riscoperta” della città della
Madonna del Pilar. Dopo aver mangiato, ripartiamo per Madrid destinazione fiera dove arriviamo a serata inoltrata. Sostiamo in un parcheggio esterno alla fiera (i cancelli saranno
aperti solo il mattino della esposizione).
Accanto a noi tanti altri espositori.
Nota: Il quartiere fieristico si trova in una area
moderna e prossimo al parco “Re Juan Carlos”;
un’ area enorme, bellissima ed estremamente
pulita dove è possibile passeggiare con i cani
liberi (nel rispetto delle regole del parco).
Facciamo scorrazzare i quadrupedi fino a
quando esausti si accasciano al suolo (perche
i dalmata sono così, non hanno mezze misure) e ritorniamo in camper per prepararci
per la notte.
“e fu sera e fu mattina”: terzo giorno.
Finalmente alle 7,00 aprono i cancelli e noi
ancora in uno stato catatonico (ma già in
piedi da mezz’ora!) ci mettiamo in fila per
entrare in fiera. Padiglione 10, controlli rigorosi e ring a prima vista enormi. Il mio handler di fiducia sorride
soddisfatto; lui adora i ring enormi. Ma il
sogno si infrange da
li a poco. Il ring dei
dalmata e’ fra i più
piccoli.
Decidiamo di lasciare i cani in camper (
i dalmata sono previsti vs tarda mattina)
e di fare il tifo per
alcuni espositori e
amici, anche loro alla
conquista del punto
obbligatorio.
Nell’arco di mezz’ora veniamo travolti da una
serie di baci e abbracci: potenza di facebook!
Ritroviamo José Moura(all. Chappaquidick)
conosciuto anni fa in Portogallo al raduno
del club. Persona carinissima che ci fa sentire a casa pur così lontani; ci avvolge l’allegria
cristallina di Pedro Baquero (all. Cliveal) conosciuto a Badoz e con un linguaggio misto
tra inglese,italiano e spagnolo (praticamente
l’esperanto) ci raccontiamo di noi e dei nostri dalmata. Il tempo passa veloce e la gara
si avvicina. Pronti partenza via: classe juniores
maschi. Classe intermedia maschi. Ok! Tranquilli! Galante e’ pronto! Francesco e’ pronto!
Chiamano classe libera maschi. Entra il primo
cane (non mi chiedete chi era, non saprei dirlo
neanche sotto ipnosi), bello fiero. Poi tocca a
Gallo! Dentro di me penso: vai vai vai, Galante!
Deve averlo percepito: affronta l’ingresso del
ring come il giovane signore del Parini affronta il suo risveglio!
Ora ne ho la matematica certezza: i dalmata
sono dispettosi.
Ma benedetto cane, fino a due minuti prima
eri intenibile e ora sembri quasi annoiato dal
mondo. Deve aver percepito anche questo (e
qui la seconda certezza: i dalmata ti leggono
dentro) perché improvvisamente si mostra
pimpante e fiero. Entrano tutti i rimanenti cinque cani e inizia l’avventura del punto obbligatorio. Ad uno ad uno i cani sfilano poi il giudice procede a posizionarli: Gallo primo! Urlo
di gioia! Chiamano la classe intermedia: Gallo
cac!
Classe campioni e poi partecipiamo allo spareggio. Niente da fare per il cacib e la riserva.
Siamo stra contenti lo stesso!
Partono le femmine. Juniores, intermedia e
libera. Entra Missy che con il suo eccellente
conquista il secondo posto. Entrano le campionesse: vince la campionessa di José, che
10 minuti più tardi conquista il meritato bob
23
e che nel pomeriggio sara’ 3 Bog. La gara e’
terminata e la tensione cala.
Veniamo invitati da José, Pedro e dagli amici di Portolagoa Dalmata ad unirci a loro per
mangiare prelibatezze spagnole e portoghesi
e brindare alla bella giornata. Faccio mente
locale: accidenti, in camper non ho nulla da
offrire. Nota per il prox viaggio: portare sempre un pezzo di parmigiano, 1 salame e aceto balsamico della nonna da condividere con
gli amici! Decidiamo di usare il jolly: ci aggreghiamo con Lucy che per quasi un quarto d’ora ride ininterrottamente a tutti. E qui la terza
certezza: il dalmata ride!
Contenti ritorniamo in camper per riprenderci
un attimo. Alla fine dei bog ci aspetta il ring
per bis coppie.
Nell’attesa facciamo fare il deposito del dna a
Galante, obbligatorio in Spagna per i cani che
fanno il cac nel punto obbligatorio e apprendiamo che nel bis oltre le altre razze ci saranno ben 3 coppie di dalmata (due bianco nero e
noi bianco fegato). Ore 18.00, finalmente Francesco, Galante e Missy sono nel prering. Ingresso con speaker, giro di rito, Up and down!
Chiamano il 3 posto: bearded colli! 2 posto:
dalmata. Lo speaker non declina il colore e
dopo qualche (interminabile) secondo di attesa legge i numeri. 2573-2584! Gallo e Missy!!
La serata volge alla conclusione: raccogliamo
le nostre cose e ci affrettiamo per salutare tutti gli amici.
Eravamo partiti con un sogno; ora stiamo viaggiando verso casa “ammaliati” da questa esperienza madrilena!
Non fraintedetemi: i risultati hanno la loro
importanza soprattutto quando ti fai oltre
3600km.
Ma ciò che realmente ha reso speciale la giornata e’ stato l’affetto, il coinvolgimento e l’allegria che i nostri amici ci hanno voluto donare.
Ancora un grazie e un arrivederci a tutti gli
amici spagnoli e portoghesi dall’Italia.
REGOLAMENTO CAMPIONATO SPAGNOLO
Per ottenere il titolo di Campione di Bellezza della “Real Sociedad Canina de
España” il soggetto dovrà ottenere 4 CAC
Uno dei 4 CAC dovrà essere ottenuto in uno dei due concorsi nazionali canini
con punto obbligatorio, più la qualifica di Eccellente alla Monografica.
I concorsi di PUNTO OBBLIGATORIO si pubblicheranno ogni anno nel calendario dei
concorsi che si potranno consultare nella
pagina web della Real Sociedad Canina de España.
www.rsce.es
24
The FireHouse Dog
I
dalmata come cani delle caserme dei pompieri sono diventati così
comuni nei libri e nei film
che sono praticamente
diventati uno stereotipo.
In effetti e’ stato constatato che hanno davvero
una lunga storia come
mascotte nelle caserme
dei vigili dei fuoco ed
erano soliti avere anche una certa utilità.
Originariamente, prima dei moderni camion dei
pompieri, si utilizzavano carri trainati da cavalli. Uno
dei più efficienti mezzi
per la lotta agli incendi,
alla metà del diciottesimo
secolo, era l’autopompa
a vapore – un macchinario che consisteva in una
sorta di boiler in grado
di utilizzare la potenza
del vapore per spingere
l’acqua che serviva a spegnere l’incendio attraverso le manichette.
Il carro dei vigili del fuoco veniva caricato con questo macchinario, i cavalli venivano agganciati al
mezzo e il veicolo era pronto per sfrecciare lungo
le strade.
Quando i vigili del fuoco dovevano correre a spegnere un incendio, non avevano tempo per evitare
che qualcosa spaventasse i cavalli e nemmeno potevano rallentare ad ogni pedone che voleva attraversare la strada. A questo punto furono introdotti
i dalmata.
Oltre ad essere rinomati per formare strettissimi
legami con i cavalli, all’inizio del 1700, fu osservato
che i dalmata avevano una perfetta conformazione
per trottare su lunghe distanze.
Come riportato dal Club Dalmata d’America, “gli
inglesi si accorsero che i dalmata avevano la forza,
la vitalità, il coraggio e la giusta taglia per correre a
fianco delle carrozze per centinaia di miglia”.
Quando i viaggiatori riposavano per la notte, i cani
erano anche utili per fare la guardia ai cavalli e agli
effetti personali dei passeggeri. Gli aristocratici inglesi presto presero l’abitudine di avere dalmata al
seguito delle loro carrozze ed i cani divennero presto una sorta di status simbol sociale – più dalmata
affiancavano una carrozza, più il proprietario era
benestante.
Tornando ai dalmata e ai carri a cavalli dei vigili del
fuoco, in ragione della loro forza e resistenza non
sembravano avere nessun tipo di problema a tenere il passo dei carri dei vigili del fuoco nemmeno quando questi erano lanciati a tutta velocità per
le strade. I dalmata allontanavano qualsiasi cosa
avrebbe potuto spaventare i cavalli e, cosa
non meno importante,
fungevano da prima
sirena. Il loro abbaiare
avvisava tutti i pedoni
lungo la strada dell’arrivo del carro dei vigili e
li faceva spostare dalla
pubblica via.
I cavalli, poi, spesso erano restii a stare così vicini ad edifici in fiamme quando arrivava il momento di fermarsi. (Si può fargliene una colpa?) Mentre
i pompieri scaricavano il loro equipaggiamento e
correvano a spegnere l’incendio, i loro fidati dalmata stavano vicini al carro, tenendo calmi i cavalli e
25
Quando vennero inventati i più efficienti camion
dei vigili del fuoco a motore, non c’ era più bisogno
dei dalmata per tenere compagnia ai cavalli e non
c’era nemmeno più bisogno del loro abbaiare per
avvisare le persone dell’arrivo del carro dei vigili del
fuoco – ora c’erano le sirene per questo scopo. La
loro utilità calò. I dalmata sarebbero dovuti sparire
dalle caserme dei vigili del fuoco e, invece, rimasero
come mascotte, particolarmente popolari quando i
vigili vanno ad insegnare ai bambini le nozioni di
base sulla sicurezza antincendio.
Certamente, a questo punto, qualsiasi cane potrebbe essere usato ma data la lunga tradizione consolidata di utilizzare dalmata, sembra probabile che
rimarranno ancora nelle caserme dei vigili del fuoco
per il prossimo futuro.
facendo la guardia ai loro effetti personali.
Oltre a questo, una volta tornati alla caserma i dalmata venivano addestrati a scovare e uccidere ratti
ed altri animali infestanti – era come avere un gatto traduzione a cura di: Francesco Ricchetti
in grado di abbaiare che era anche molto meno pigro di un cacciatore di topi miagolante.
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24h su 24.
26
_Pongo va in pensione_
In questi anni abbiamo seguito in televisione le av- go va in pensione. E’ un momento doloroso per il
venture di Sophie e del suo cane dalmata: Pongo.
duo padrone-cane guida.
Nei diversi anni, abbiamo messo i piedi nelle tracce
Sophie Massieu, cieca dalla nascita, è una giornali- lasciate dalle loro zampe, confidando ciecamente in
sta di professione.
loro. Al di la di questo abbiamo condiviso molto di
Nel 2011 Sophie è stata protagonista di un’avven- più che passeggiate, momenti di convivenza e giotura fuori dal comune, in compagnia del suo cane chi…..
guida, Pongo. In 10 mesi, ha visitato 23 paesi raggiungendo gli angoli meno noti del mondo, dalla …. Eccoci pronti. E’ con il dolore nel cuore che anGermania alla Cina all’ India e all’Ethipia.
nuncio che mi lascerò nel week end. Ma Pongo sarà
Nessun limite al viaggio ma una sola condizione: contento della sua nuova vita di cane di campagna
avere sempre al fianco il suo compagno di viaggio! e libero.
Ho impiegato molto tempo e cura per cercare la famiglia che l’accoglierà. Mi farò inviare notizie di lui
regolarmente, ma più tardi, quando sarò abbastanza forte per superare questo distacco….
…..Da parte mia, vado ad imbarcarmi nell’avventura di una nuova compagna a quattro zampe…. Il
suo arrivo non attenua per nulla il dolore della perdita di Pongo.”
Sophie
Per noi dalmatisti, “Dentro i tuoi occhi”
ci ha colpito non solo per l’esperienza
umana ma per le doti straordinarie dimostrate da un dalmata, come cane da
cieco.
Nei mesi scorsi, Sophie ha scritto sul suo
sito questa lettera di addio a Pongo.
Dopo 7 anni di servizio, su indicazione
del Centro dei Cani per Ciechi, Pongo è
andato in pensione.
Di seguito riportiamo le parole toccanti
di alcuni estratti della lettera, sapendo
che alcune di queste emozioni sono anche nostre.
“A dieci anni, ancora in piena forma,
dopo 7 anni di lavoro di eccezionale
qualità, al mio fianco tutti i giorni, Pon27
Dalmata RESCUE
di Claudia Federighi
“AIUTIAMOFIDO” è un’associazione nata con lo
scopo di dare voce a chi non ce l’ha...di gridare
e combattere per chi è debole, per chi ha la disperazione nel cuore ma non può parlare... per
i cani abbandonati., maltrattati, malati...
Ecco chi siamo, siamo una rete di volontari di
tutta Italia che in questi anni hanno cambiato la vita a tanti cani abbandonati, cercando
per loro nuove famiglie e portandoli a proprie
spese da chi era pronto a donargli amore, siamo volontari che hanno prelevato dai canili,
più disparati e disperati, cani malati… sofferenti…
per curarli, guarirli
e farli vivere felicemente in una
calda casa... siamo
volontari che ogni
settimana
organizzano viaggi per
far raggiungere le
case degli adottanti, …siamo volontari che non lasciano mai soli gli
adottanti prima e
dopo le adozioni.
Aiutiamofido è pronta ad intervenire nei limiti
delle proprie finanze in quanto vive solo dei
contributi di privati e degli associati.
L’associazione ha dato vita in particolare a due
progetti: adotta un vecchino micro, riservata a
cani sopra i dieci anni di età e sotto i dieci chili
e Fondo amici di Miki.
Fondo amici di Miki è nato quando una socia
(ovvero la sottoscritta) ha perso il suo amato
dalmata, Miki, ed ha voluto creare qualcosa di
costruttivo che lo ricordasse. Fondo amici di
Miki è un progetto che si occupa dei dalmata o mix dalmata che si trovano in difficoltà
e purtroppo sono tantissimi. Comunemente si
pensa che i cani di razza non finiscano in canile ma non c’è niente di più falso. Dopo l’errata
pubblicità della “carica dei 101”, troppi, senza
informarsi minimamente delle reali caratteristiche di questa splendida razza, sono andati
di corsa a comprarli per poi altrettanto di corsa sbarazzarsene. Il dalmata, e certo non devo
dirlo a voi, è un cane bellissimo, pieno di vita e
simpatia ma con un carattere deciso e di taglia
medio grande che lo rendono un cane impegnativo e non per tutti .
Cerchiamo disperatamente aiuti per mantenere cani, per staffette, cerchiamo volontari
che ci aiutino a
diffondere appelli, che si uniscano
alle nostre grida
per loro... cerchiamo anche adozioni a distanza, per
permettere di far
uscire un cane dal
canile e magari
sistemarlo in una
pensione finchè
non trovi una casa.
Mentre guardate
il vostro cane giocare in giardino,
dormire nella sua
morbida cuccia o aspettare fiducioso la pappa, pensate un pochino anche a chi tutto questo non l’ha più o non l’ha mai avuto; un piccolissimo contributo di tanti , può diventare per
un cane in canile la differenza tra la vita e la
morte, tra la vita ed il carcere a vita.
Associazione Aiutiamofido
www.aiutiamofido.org
Associazione Aiutiamofido
Conto bancoposta
IT62H0760103400000092185677
C/C POSTALE 92185677 intestato a Aiutiamofido
28
LISTA DI ALCUNI DALMATA
ADOTTATI NEL 2014
UN APPELLO PER SIMBA
Simba, circa otto anni, di cui i
primi sette passati alla catena
per poi essere portato in una
perreira spagnola dove dopo
15 giorni qualsiasi cane viene
soppresso se non viene riscattato prima.
Simba è stato salvato e portato
in Italia. Dopo un primo periodo di socializzazione, ora è
pronto per una casa tutta per
lui……dopo quasi 8 anni di prigionia si merita un po’ di amore.
Per info
3357409288/3388106834
Eolo mix dalmata 1 anno spagna
Pongo dalmata 8 anni roma
Miki mix 7 mesi spagna
Bobyn mix 6 anni spagna
Axel 2 anni sud italai
Punto spagna dalmata giovane
Pebles dalmata spagna 3 anni
Putnik dalmata spagna 1 anno
Lola femmina sorda 5 anni
Pongo dalmata maschio 9 anni
Aura dalmata spagna
4 cuccioli mix dalmata 5 mesi viterbo
Lord 3 anni dalmata spagna
Leo 1 anno e mezzo spagna
Sally 6 anni perugia
ODE AL CANE
Il cane mi domanda e non rispondo.
Salta, corre pei campi e mi domanda senza parlare e i suoi occhi sono due richieste umide,
due fiamme liquide che interrogano e io non rispondo,
non rispondo perche’ non so, non posso dir nulla.
In campo aperto andiamo uomo e cane.
Brillano le foglie come se qualcuno le avesse baciate a una a una,
sorgono dal suolo tutte le arance a collocare piccoli planetari su alberi rotondi
come la notte, e verdi, e noi, uomo e cane, andiamo a fiutare il mondo, a scuotere il trifoglio,
nella campagna cilena, fra le limpide dita di settembre.
Il cane si ferma, insegue le api, salta l’acqua trepida, ascolta lontanissimi latrati,
orina sopra un sasso, e mi porta la punta del suo muso, a me, come un regalo.
E’ la sua freschezza affettuosa, la comunicazione del suo affetto, e proprio li’ mi chiese
con i suoi due occhi, perche’ e’ giorno, perche’ verra’ la notte,
perche’ la primavera non porto’ nella sua canestra nulla per i cani randagi,
tranne inutili fiori, fiori, fiori e fiori.
E cosi’ m’interroga il cane e io non rispondo.
Andiamo uomo e cane uniti dal mattino verde,
dall’incitante solitudine vuota nella quale solo noi esistiamo,
questa unita’ fra cane con rugiada e il poeta del bosco, perche’ non esiste l’uccello nascosto,
ne’ il fiore segreto, ma solo trilli e profumi per i due compagni:
un mondo inumidito dalle distillazioni della notte, una galleria verde e poi un gran prato,
una raffica di vento aranciato, il sussurro delle radici, la vita che procede, e l’antica amicizia, la felicita’
d’essere cane e d’essere uomo trasformata in un solo animale
che cammina muovendo sei zampe
e una coda con rugiada.
(Pablo Neruda)
29
L’incontinenza urinaria nel cane
Reichier Iris, PD Dr.Med.Vet, Hubler Madeleine, Dr.Med.Vet., Dipl. ECAR, Arnold Susi, Prof.DR.Med.Vet., Dipl. ECAR
Animal Reproduction, University of Zurich, Switzerland
(seconda parte)
MORFOLOGIA E FUNZIONE DELL’URETRA
È ben noto che gli estrogeni sensibilizzano gli alfa-recettori ai farmaci simpaticomimetici (ad es., efedrina o fenilpropanolamina) . Ciò indica l’esistenza
di una correlazione fra funzionalità ovarica e chiusura uretrale. Spiega anche perché la maggior parte
delle cagne incontinenti risponda al trattamento
con farmaci alfa-adrenergici o conestrogeni . Per
valutare una possibile correlazione tra la funzione
di chiusura e la lunghezza anatomica dell’uretra è
stato effettuato il seguente studio. Sono stati rilevati i profili della pressione uretrale in 6 cagne che in
seguito sono state soppresse. L’uretra di ognuno di
questi animali è stata asportata e tagliata in 8 pezzi di uguale lunghezza. Anche le registrazioni della
UPP sono state suddivise in 8 tratti di uguale lunghezza per poi misurare le pressioni di chiusura ai
vari livelli e metterle in relazione con i riscontri istologici rilevati nelle sezioni corrispondenti. I risultati
dimostrarono che la funzione di chiusura non può
essere messa in relazione con l’estensione di strutture discernibili al microscopio ottico . Confrontando con precisi metodi stereologici strutture uretrali
diverse di cagne intere o sterilizzate, non è stata
riscontrata alcuna differenza . Quindi, non esiste
alcuna correlazione morfologica con la significativa
riduzione della pressione di chiusura uretrale entro
12 mesi dalla sterilizzazione. Forse, tale pressione è
correlata a tipo, quadro di distribuzione e/o densità
dei diversi recettori.
TRATTAMENTO MEDICO
Il trattamento medico della USMI è il metodo d’elezione e deve sempre precedere la terapia chirurgica. L’obiettivo del trattamento medico è aumentare
la funzione della chiusura uretrale.
Farmaci alfa-adrenergici: come prima scelta vengono impiegati gli agonisti alfa-adrenergici. L’effetto
di questi simpaticomimetici è spiegato dal fatto che
il 50% della pressione di chiusura uretrale è generato dal sistema nervoso simpatico Gli agonisti alfa-adrenergici migliorano le pressione di chiusura ure18
2
19
20
trale attraverso la stimolazione degli alfa-recettori
della muscolatura liscia uretrale . Il trattamento
con agonisti alfa-adrenergici esita nella continenza
nel 75% delle cagne incontinenti. Gli alfa-recettori
sono suddivisi nei sottotipi alfa- 1 e alfa-2. Questi
sono distribuiti in modo diverso in ogni singolo effettore. I recettori alfa-1 si riscontrano in molti organi bersaglio del sistema nervoso simpatico. Con
poche eccezioni, quelli alfa-2 non sono invece presenti in tali organi, ma nelle sinapsi neuronali. Si sa
che gli alfa-recettori a livello del collo della vescica
e del tratto prossimale dell’uretra della cagna, che
sono responsabili della continenza, appartengono
al sottotipo 125. Gli effetti collaterali degli agonisti
alfa-adrenergici sono spiegati dal fatto che i recettori alfa-1 non si riscontrano soltanto sul collo della vescica, ma anche in altri organi, specialmente
nei vasi sanguigni. La fenilpropanolamina (PPA)
agisce selettivamente sui recettori alfa-1. L’efedrina, sostanza utilizzata in passato, è meno selettiva
della PPA. Stimola anche i recettori beta, e quindi
ha più effetti collaterali . A differenza di quanto avviene con la PPA, con l’efedrina si ha assuefazione.
Per queste ragioni la PPA rappresenta la terapia di
prima scelta . Il trattamento con PPA dei pazienti umani è talvolta causa di effetti collaterali, quali
aumento della pressione sanguigna e mal di testa.
Può occasionalmente provocare un ictus o un attacco cardiaco e quindi non è più impiegata. Nel cane,
quando è stata utilizzata alla dose raccomandata di
1,5 mg/kg di peso corporeo bid o tid, la PPA non
ha fatto riscontrare alcun aumento della pressione sanguigna . Gli effetti collaterali riscontrati nel
cane non sono mai risultati potenzialmente letali
e di solito erano autolimitanti; sono stati osservati
diarrea, vomito, anoressia, apatia, nervosismo e aggressività
.
Estrogeni: un’alternativa è il trattamento con estrogeni, che ha buon esito nel 65% delle cagne incontinenti . Tuttavia, quando vengono utilizzati questi
agenti si possono riscontrare degli effetti collaterali
30
3,21-24
26
26
23,27
2,24,28,29
2,30,31
indesiderati come la tumefazione della vulva e l’attrazione dei cani maschi . Oggi vengono utilizzati
soltanto estrogeni ad azione rapida . Le preparazioni deposito usate in passato sono obsolete, in parte perché sono potenzialmente in grado di causare
una depressione del midollo osseo . Gli estrogeni
aumentano indirettamente la pressione della chiusura uretrale sensibilizzando gli alfa-recettori alle
catecolamine endogene e esogene . Se la terapia
con agonisti alfa adrenergici è insoddisfacente, è
possibile potenziarne l’effetto combinandola con
estrogeni.
Analoghi del GnRH deposito: come già ricordato,
non tutti i quadri riscontrati possono essere spiegati dalla carenza di estrogeni come unica causa
sottostante di incontinenza urinaria dopo la sterilizzazione. Inoltre, tale carenza non è la sola alterazione ormonale endocrina conseguente all’intervento.
Rimuovendo le ovaie, viene abolita la funzione di
feedback degli ormoni gonadici sul sistema ipotalamo-ipofisario , il che a sua volta esita in un aumento
di diverse volte dei livelli plasmatici iniziali delle due
gonadotropine (ormone follicolo- stimolante [FSH]
e ormone luteinizzante [LH]) . A questo punto, ci si
deve chiedere se le elevate concentrazioni di FSH e
LH siano responsabili dell’alta incidenza dell’incontinenza urinaria nelle cagne sterilizzate. Se è così,
la soppressione della secrezione di gonadotropine
potrebbe rendere continenti le cagne colpite. Per
la soppressione della secrezione di FSH e LH sono
adatte le preparazioni di GnRH deposito. Si tratta
di impianti da inoculare per via sottocutanea, che
secernono costantemente GnRH e, a seconda della
preparazione, esitano in una elevata concentrazione ematica che persiste per settimane o mesi. Questo porta a una desensibilizzazione dei recettori del
GnRH nell’ipofisi e, in seguito, alla riduzione delle
concentrazioni di FSH e LH fino a un livello basso.
In seguito al trattamento con preparazioni deposito di analoghi del GnRH, è stata ottenuta effettivamente la continenza, per un periodo medio di 229
giorni, in 18 su 35 cagne con USMI post-sterilizzazione . Tuttavia, non è stato possibile accertare se
il successo terapeutico fosse dovuto a una riduzione
delle concentrazioni di gonadotropine, perché non
è stata rilevata alcuna differenza di concentrazione fra i soggetti che hanno risposto alla terapia e
30
32
33
34
35
36,37
38,39
quelli che non hanno risposto . È possibile che il
successo del trattamento non si basi su una riduzione dei livelli di FSH e LH, ma bensì su un effetto diretto del GnRH sulle basse vie urinarie. Questa idea
è del tutto sostenibile, perché il nostro gruppo di
lavoro è stato recentemente in grado di dimostrare
per la prima volta la presenza di recettori per LH,
FSH e anche GnRH nella vescica e nell’uretra delle
cagne . A parte ciò, è stato dimostrato che il GnRH
non agisce soltanto sulla regolazione degli ormoni
ipofisari, ma viene anche prodotto al di fuori dell’ipotalamo e può avere un effetto diretto sugli organi
bersaglio . Il fatto che i recettori per GnRH, FSH e
LH siano espressi nelle basse vie urinarie e in altri
organi depone a favore dell’ipotesi secondo cui il
GnRH svolge funzioni specifiche nel tessuto ed esiste un sistema regolatore autocrino e paracrino ampiamente distribuito. Il trattamento con analoghi
del GnRH ha successo nel 50% circa delle cagne con
incontinenza urinaria . Sulla base della fisiopatologia proposta per l’USMI, secondo cui dopo la sterilizzazione la causa sottostante dell’incontinenza
urinaria è la riduzione della pressione della chiusura
uretrale, sembra ragionevole presumere che il successo terapeutico sia dovuto a una normalizzazione del meccanismo dello sfintere uretrale. Tuttavia,
questa ipotesi è stata chiaramente confutata dalla
registrazione dei profili della pressione uretrale delle cagne incontinenti prima e dopo il trattamento
con GnRH. L’impiego di quest’ultimo non ha avuto
alcun effetto significativo sui parametri urodinamici, anche nelle cagne trattate con successo.
Studi recenti nelle cagne Beagle possono far presumere che il GnRH moduli la funzionalità della
vescica . In 10 cagne Beagle sterilizzate sono stati
effettuati degli esami cistometrici prima e dopo il
trattamento con formulazioni deposito di analoghi
del GnRH. I risultati hanno dimostrato un raddoppiamento della differenza tra il valore massimo e minimo del volume di riempimento alla stessa pressione della vescica dopo trattamento con GnRH. Nelle
cagne che non rispondono in modo soddisfacente
ad estrogeni, farmaci simpaticomimetici o analoghi
del GnRH, potrebbe avere esito positivo una terapia combinata. Se il trattamento medico non risulta
soddisfacente, si può prendere in considerazione
l’intervento chirurgico.
31
39
40
41
38,39
39
42
INIEZIONE DI COLLAGENE PER IL TRATTAMENTO DELLA USMI
Secondo la fisiopatologia, la terapia medica e chirurgica sono finalizzate a migliorare la chiusura uretrale. Se il trattamento medico è insoddisfacente o l’effetto diminuisce nel tempo, si possono impiegare
procedure chirurgiche come la colposospensione ,
l’uretropessi o l’iniezione endoscopica di collagene
nella sottomucosa della porzione prossimale dell’uretra . È stata descritta l’iniezione endoscopica di
collagene (Arnold 1996). Dopo essere stati sottoposti ad anestesia generale, i cani vengono posizionati
in decubito dorsale con gli arti posteriori estesi cranialmente. Attraverso l’orifizio esterno, si fa passare
nell’uretra un cistoscopio per uso umano (Karl Storz
GmbH & Co. KG, 78532 Tuttlingen, Germany; KARL
STORZ Veterinary Endoscopy, Goleta, CA 93117). In
un punto situato circa 1,5 cm causalmente al collo
della vescica, vengono praticate tre iniezioni di collagene (Zyplast, Inamed, Santa Barbara, 93111 California, USA) nella sottomucosa uretrale, nelle posizioni corrispondenti a ore 2:00, 6:00 e 10:00 (Fig. 2).
I depositi fanno procidenza nel lume dell’uretra
e migliorano la chiusura della stessa a livello della
sede di iniezione. La procedura viene considerata
completa quando, ad un esame ispettivo mediante
43
44
45
per l’applicazione del collagene si è fatto ricorso ad
un intervento di laparotomia e cistotomia. I cani che
presentavano una recidiva di incontinenza urinaria
dopo intervento chirurgico vennero trattati con fenilpropanolamina (1,5 mg/kg ogni 8 ore; Incontex,
Dr. Gräub AG, 3018 Bern, Switzerland; Proin, PRN
Pharmacal, Pensacola, FL 32514) o efedrina cloridrato (1,0 mg/kg ogni 12 h; Caniphedrin, G. Streuli
& Co. AG, 8730 Uznach, Switzerland) per via orale
alla dose raccomandata, oppure furono sottoposti
a una seconda procedura di iniezione di collagene.
Durante un periodo di follow-up di 9- 78 mesi (media, 33 mesi), 27 cani (68%) sono risultati continenti
per 1-64 mesi (media, 17 mesi) dopo il trattamento.
Con un trattamento aggiuntivo con farmaci alfa-adrenergici, l’incontinenza è migliorata in 10 cani ed
in 6 è stata raggiunta e mantenuta per un periodo
di 9-47 mesi (media, 23 mesi). In 3 cani è invece
rimasta immutata. A 12 mesi dal trattamento si riscontrò un deterioramento progressivo nei risultati
in 16 cani, e successivamente a questa data le loro
condizioni si stabilizzarono (Tab. 2). Più probabilmente, la causa della ricomparsa dell’incontinenza
fu un appiattimento dei depositi piuttosto che un
loro riassorbimento. Effetti collaterali lievi e transitori si svilupparono in 6 cani (15%). Il successo a lungo
termine risultò soddisfacente. Nella maggior parte
degli animali, il risultato finale risultò evidente nei
primi 12 mesi dopo il trattamento. La percentuale di
successo nei cani risultò simile a quella del polytef
(pasta di teflon, pasta di politetrafluoroetilene) ,
ma a differenza di quanto si verificava con quest’ultimo, dopo le iniezioni di collagene non sono state
rilevate alterazioni da corpo estraneo. Nei soggetti
in cui l’iniezione di collagene determina solo una risposta parziale, è possibile ottenere la continenza
con un impiego aggiuntivo di fenilpropanolamina
e/o efedrina cloridrato, anche se queste molecole
erano risultate inefficaci prima dell’iniezione. Sembra che persino nei casi resistenti al trattamento
le sostanze simpatico mimetiche esercitino sulle
fibre muscolari lisce dell’uretra un effetto che non
risulta clinicamente evidente senza la presenza dei
depositi di collagene. L’incidenza delle complicanze
risultò del 15%, valore paragonabile a quello della
donna . Tuttavia, nei cani questi problemi erano
lievi e di breve durata. La ritenzione urinaria è una
47
FIGURA 2 - Iniezione endoscopica di collagene nella sottomucosa per il
trattamento dell’incontinenza urinaria.
A: Veduta endoscopica: il primo deposito di collagene viene iniettato nella
posizione a ore 12.
B: I tre depositi di collagene iniettati alla fine della procedura. Alla visualizzazione endoscopica, il lume appare chiuso.
cistoscopio, il lume uretrale appare chiuso dai depositi di collagene. È stato recentemente condotto
uno studio retrospettivo per valutare il successo a
lungo termine dell’iniezione endoscopica di collagene come trattamento per l’USMI in 40 cagne .
L’endoscopia è stata utilizzata per la diagnosi e il
trattamento con tre iniezioni di collagene nella sottomucosa uretrale, nella porzione prossimale dell’uretra. In 5 cani non fu possibile introdurre il cistoscopio nell’uretra attraverso l’orifizio esterno. Perciò,
46
32
48
complicazione molto temuta che si verifica nel 1,9%
- 18% delle donne trattate . Nel presente studio,
questa condizione non è stata riscontrata. L’iniezione di collagene può essere validamente paragonata ai metodi chirurgici consolidati per il trattamento della USMI del cane. Dopo un’uretropessi, il
56% delle cagne colpite risultò continente e il 27%
presentò un miglioramento dell’incontinenza . Un
tasso di successo simile si riscontrò dopo la colposospensione, a seguito della quale il 53% delle cagne
risultò continente e il 38% presentò un marcato miglioramento . L’iniezione di collagene è un metodo
adeguato per il trattamento della USMI nelle cagne,
perché comporta una buona probabilità di successo e rappresenta una procedura dall’invasività minima e con un rischio molto basso di effetti collaterali.
Tuttavia, il risultato iniziale può degenerare anche
fino a 12 mesi dopo la procedura e può essere necessaria la somministrazione di sostanze alfa-adrenergiche e un nuovo trattamento. Recentemente
è stato condotto uno studio volto a valutare il successo a lungo termine dell’iniezione endoscopica di
collagene. Dopo un periodo medio di osservazione
di 33 mesi, la probabilità finale di successo risultò
del 68% .
(fine seconda parte)
48,49
44
50
46
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33
Quando il cane è un senior
Anche per l’inseparabile amico a quattro zampe la vita media è più lunga. E, proprio come
il suo padrone, deve prendere delle contromisure.
Queste
Un tempo per calcolare l’età del cane in rapporto alla nostra si moltiplicava un suo anno per
sette. Oggi, questa formula è diventata inadeguata perché anche la loro vita media si è sensibilmente allungata. Lo dice il Guinness dei
primati, costretto ad aggiornare di continuo il
record del “cane più vecchio del mondo”, ma
soprattutto gli ultimi studi condotti negli Usa,
concordi nel dire che sono sempre di più quelli che arrivano alla soglia dei 15 anni. I veterinari americani parlano di una “vera e propria
rivoluzione”, mentre Robert T. Goldston, noto
esperto di geriatra e gerontologia veterinaria,
sostiene che longevità e qualità della vita degli animali dipendono in gran parte dalla dieta
e dall’esercizio fisico e mentale. “E’ inevitabile
che a questo fenomeno si accompagni un aumento dei problemi tipici della vecchiaia” afferma Andrea Calderone, medico veterinario.
Ecco alcuni consigli per accudire al meglio un
amato “senior”.
_Stop alla pigrizia, si esce. Con l’avanzare
dell’età il cane si impigrisce. Ma non bisogna
assecondarlo, pensando che una buona dose
di riposo possa “ricaricarlo”. Fare movimento
con regolarità lo aiuterà invece a conservare il
tono muscolare e a migliorare la circolazione
del sangue. “L’ideale sono uscite brevi più volte al giorno, evitando però sforzi intensi come,
per esempio, i salti” raccomanda l’esperto. “Se
poi il cane ha problemi di cuore o alle articolazioni, meglio farsi dire da veterinario quali
movimenti possano nuocergli e quali gli fanno
bene. E una volta al parco bisogna seguire con
scrupolo le sue indicazioni”.
_Ora si gioca un po’. Il divertimento, si sa, tira
su di morale. Quindi anche se il cane è diventato lento, poco reattivo e spesso goffo, ogni
giorno è bene farlo giocare. Questo tempo che
gli viene dedicato è vissuto dall’animale anche
come una manifestazione d’affetto. E un cane
anziano ha ancora più bisogno di amore, rassicurazioni e compagnia: quindi è importante
coinvolgerlo in tutto quello che si fa e coccolarlo.
_Abbasso le calorie. E’ dimostrato: i chili in
più fanno male a tutte le età. Le ultime ricerche
concordano sul fatto che un cane in linea vive
in media due-tre anni in più di uno cicciottello.
Al senior, poi, il sovrappeso mette sotto stress
lo scheletro e gli organi interni, prima tra tutti il cuore. Bisogna anche considerare che un
animale anziano ha bisogno di meno calorie di
uno giovane: ecco perché è importante che la
sua dieta sia equilibrata. “Gli vanno dati pochi
grassi e carboidrati, più vitamine e fibre, che
aiutano l’intestino. In commercio ci sono pappe per cani anziani studiate su misura.
_Attenzione al freddo. Il cane senior sta
meglio al caldo. In inverno, per evitare che
prenda raffreddamenti o che soffra di dolori
dell’artrosi è bene non portarlo fuori al mattino presto o la sera tardi. L’umidità diventa un
problema quando il cane è anziano. Perché gli
acciacchi peggiorano. Quindi, ogni volta che
fa il bagno o al ritorno da una passeggiata
sotto la pioggia, bisogna frizionare il mantello
con un telo di spugna e poi asciugare il pelo
con il phon (aria tiepida a bassa velocità).
_W le vecchie abitudini. Con gli anni il cane
ha un calo progressivo di vista e udito. Per non
disorientarlo, è meglio non spostare la cuccia e le ciotole. E’ bene anche non modificare il percorso delle passeggiate. Inoltre, non
si deve lasciarlo solo a lungo in un posto che
non conosce.
_Un check up periodico. Anche se sta bene,
ogni sei mesi bisogna portarlo dal veterinario
per un controllo generale. E qualsiasi sintomo
sospetto va segnalato. La tosse, per esempio
può essere dovuta a problemi cardiaci e una
sete eccessiva, alla sua età, di solito è la spia di
un malfunzionamento dei reni o del diabete.
In questo modo si tutelano la sua salute e il
benessere psichico.
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In Libreria...
ZANDA CARLO
UNA MISTERIOSA DEVOZIONE - STORIE DI SCRITTORI E DI CANI
MOLTO AMATI
editore: MARCOS Y MARCOS
Ciò che lega un uomo al suo cane è un mistero che non finisce mai
di affascinare. Un’unione che crea qualcosa di nuovo, che non esisteva prima, e che dunque accresce la natura, secondo le parole di
Fulvio Ervas, che in questo libro è ritratto con il cane Argo, protagonista di due dei suoi romanzi. Si, perché Carlo Zanda ha voluto
soffermarsi proprio sul rapporto privilegiato che ebbero con i loro
cani molti scrittori nel tempo. Viaggiando nella storia della letteratura e per le contrade d’Italia, Zanda ha intessuto un dialogo reale o immaginario con queste strane coppie, cogliendo con pochi
tocchi, sicuri e intensi, aspetti sempre diversi, e meravigliosamente
delicati, di un rapporto che va ben oltre le parole e rivela lati inediti
di tante personalità. Sfilano in questo libro, con i loro cani: Sigmund
Freud, Raffaele La Capria, Curzio Malaparte, Jack London, Rosetta Loy, Emily Dickinson, Carlo Coccioli, Indro Montanelli, Konrad Lorenz, Laura Bosio, Dino Buzzati, Ernest Hemingway, Primo Levi, Lalla
Romano, Marie Bonaparte, Emanuele Trevi, Margherita Hack, Edmondo Berselli, Giuseppe Tomasi di
Lampedusa, Goffredo Parise, Giosetta Fioroni, Antonio Gramsci, Francoise Sagan, Franco Marcoaldi,
Tullio De Mauro, Thomas Mann...
MARCIULIANO FRANCESCO
POTREI SBAVARCI SOPRA. E ALTRE POESIE SCRITTE DA CANI
editore: IL CASTORO
Il migliore amico dell’uomo non si limita a scodinzolare: con
queste 60 poesie vi rivelerà ogni suo intimo segreto, ogni suo
sfrenato entusiasmo e ogni sua inarrestabile passione.
Dai barboncini agli alani, i cani di tutte le razze, età e dimensioni
nascondono un animo poetico sotto al manto di morbido pelo.
Leggendo le imperdibili “Perdo la testa quando te ne vai”, “L’hai
fiutato anche tu?”, “Ho lasciato cadere una palla” e “Biscottino”,
scoprirete perché fanno cose come cercare di leccarvi dentro il
naso, fermarsi ad annusare ogni centimetro quadrato del marciapiede, abbaiare a cani cinque volte più grandi di loro, e farvi
le feste tutti i giorni come se foste stati via per un mese. Ogni
poesia presente in questa raccolta coglie perfettamente tutte
le manie e le esaltazioni senza freni del vostro amico a quattro
zampe.
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Soci Allevatori CAD/ENCI /FCI
Allevamento Daumont
di Gabriele Vettori
Salorno (BZ) tel/fax 0471/884510
http://www.daumont.dalmatians.com
e-mail: [email protected]
Allevamento del Parnaso
di Poggesi Manola
Montevarchi (FI) Tel. 055/900707
http://www.canitalia.it/PARNASO/Index.htm
email: [email protected]
Allevamento della Belcora
di Pia Pedercini
Somma Lombardo (VA) tel. 0331/256632
http://www.belcora.com
e-mail: [email protected]
Allevamento delle Crose
di Renata Bonino
Lavagna (Ge) Tel. 0185/320173 - 335/7017649
http://www.dalmatadellecrose.it
email: [email protected]
Allevamento di Torre Astura
di Casagrande e Michilli
Nettuno (RM) Tel. 06/9858671
http://www.dalmataditorreastura.com
e-mail:[email protected]
Allevamento Herberiensis
di Richetti Francesco
42048 Rubiera RE - Via Mozart 3/1 - 340/2910304
http://www.herberiensis.it
e-mail: [email protected]
Allevamento Lumina Humbraeque
di Bruno Sorte
Bienate/Magnago (Mi) . 0331/657569 -349/5669383
email [email protected]
Allevamento Saude di Boezia
di Ferraiuolo Antonia e Muto Espedito
Piedimonte Matese (CE) Tel. 347/3767633 - 0823/784727
e-mail: [email protected]
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