I nuovi modelli di
governance locale: I
Sistemi turistici locali
• L’esigenza di posizionarsi in un mercato turistico sempre
più complesso (nuove modalità di produzione di beni e
servizi, nuovi modelli culturali e di consumo,
globalizzazione dei mercati..), ha aumentato la
competizione tra territori, determinando l’individuazione
di nuovi strumenti d’azione e la scelta di forme
organizzative innovative fondate sul
coordinamento dei processi decisionali degli enti
pubblici e delle imprese
Legge 135/2001
Prevede un nuovo strumento per lo sviluppo turistico locale
SISTEMI TURISTICI LOCALI
Contesti turistici omogenei o integrati, comprendenti ambiti
territoriali appartenenti anche a regioni diverse,
caratterizzati dall’offerta integrata di beni cultural,
ambientali e di attrazioni turistiche, comprendenti i
prodotti tipici dell’agricoltura e dell’artigianato locale, o
dalla presenza diffusa di imprese turistiche singole od
associate
• La legge introduce quindi un nuovo modello di
governance dell’offerta turistica esaltando la
dimensione territoriale della stessa, prevedendo una forte
integrazione delle diverse componenti del sistema ed in
particolare tra gli attori pubblici e privati non solo nella
fase della gestione, ma soprattutto in quella di elaborazione
progettuale.
• La presenza di autorità pubbliche e private nei STL denota
la volontà di aprire settori di azione pubblica ad
interventi concorrenti e simultanei di attori che
appartengono a livelli istituzionali differenti.
• Il STL, che fonda la sua ragione sul principio del
partenariato, basa la sua costituzione ed il suo
funzionamento sul principio della
corresponsabilizzazione ovvero l’associazione
simultanea di diversi soggetti interdipendenti in un
medesimo ambito di intervento per il perseguimento
dello scopo comune che è lo sviluppo turistico del
territorio di riferimento .
• I STL presentano un elevato grado di innovatività
rispetto alle politiche di sviluppo turistico precedenti: si
prescinde infatti, per la loro previsione, dalla adesione a
logiche di partizioni amministrative per fondare la loro
legittimità sui caratteri propri degli ambiti territoriali
prescelti, riconoscendo valore ai requisiti di omogeneità
e di integrazione propri del territorio di riferimento.
• Elemento di ulteriore interesse è l’abbandono di una visione
settoriale del turismo e il contestuale superamento della
separazione tra le politiche per il turismo e quelle per lo
sviluppo locale (politiche per i beni culturali, per i beni
ambientali, per le produzioni enogastronomiche,
dell’artigianato artistico, etc…)
• I STL vengono in tal modo a fondare la propria identità sui
caratteri identificativi del territorio prescelto, che viene
individuato sulla sua capacità di offrire un sistema articolato
ed integrato di attrattive e servizi che possa contribuire alla
costituzione del brand locale.
• Il STL deve quindi qualificarsi come il progetto di
sviluppo che deve integrare territori, soggetti e
progetti strategici, e poiché ogni strategia comincia
necessariamente con la messa a fuoco dell’identità, i STL
devono partire da una riflessione su questo tema e non
da un semplice protocollo di adesione ad un patto
geografico-amministrativo .
Differenze con il modello
precedente di OTP locale
• PRIMA le singole Regioni individuavano direttamente gli
ambiti turisticamente
• OGGI i STL si costituiscono per iniziativa autonoma
degli enti territoriali e delle imprese. Il ruolo regionale è
limitato al riconoscimento dei STL per favorire
l’integrazione tra politiche del turismo e politiche di
governo del territorio. (consolidamento di paradigmi
organizzativi bottom-up)
• Una proposta turistica di successo non può venire in
essere affiancando semplicemente realtà e territori
limitrofi, non è una banale operazione di alleanza dei
territori, ma fa leva su qualcosa di più profondo, ovvero
l’identità locale che trasforma un insieme di
località in un ambito turisticamente rilevante
TIMORI
• Creazione di un nuovo ed ulteriore soggetto nel
panorama turistico locale,
• Presenza di sovrapposizioni di competenze o di
accavallamento delle attività proposte
• Complicazione burocratica-amministrativa,
• Problemi funzionali rispetto alle Apt, qualificandosi quale
soggetto aggiuntivo di un’organizzazione territoriale che
si sovrappone all’attività dei comuni, delle province, delle
Comunità montane, dei Gal, dei patti territoriali.
Opportunità
• i STL sono occasione di razionalizzazione territoriale
attraverso un’attività di semplificazione dei ruoli propri
dei molteplici enti turistici territoriali (uffici di
informazione turistica, Apt, Pro-loco, etc.)
• Creazione di una sistema, prodotti, progetti, attori
pubblici, imprese e servizi per la formulazione di un
progetto
di
sviluppo
dell’offerta
turistica
Opportunità
Potenziamento del ruolo dei STL
a) attribuzione non delle tradizionali competenze in
materia di promozione turistica,
b) sensori del territorio e quindi soggetti in grado di
progettare e qualificare lo sviluppo turistico locale
attraverso la messa a sistema di interventi da parte di
tutti i soggetti interessati alla crescita economica del
territorio, diretti a realizzare, migliorare il prodotto ed
eventualmente anche a promuoverlo e
commercializzarlo.
c) aggregare soggetti differenti non solo turistici
Opportunità
• una riforma radicale nella formulazione delle politiche di
valorizzazione e sviluppo territoriale, pervenendo ad un
modello che sperimenti politiche di più ampio respiro,
quali quelle rivolte ai temi della qualità, della
integrazione e messa in rete di interventi sul prodotto
turistico;
• sinergica attività tra enti locali e privati che,
rinnovando e trasformando i termini del
loro storico rapporto, individuano progetti
intorno ai quali far convergere ed aggregare interessi
differenti ma comuni e si qualificano non più
soggetti uniti da vincoli di
subordinazione, ma partner di un
progetto di sviluppo unico.
•
[
Opportunità
• nuovo rapporto tra enti locali (ruolo manageriale di
pianficatori dello sviluppo locale), e tra questi e i privati,
inserisce elementi di forte innovazione che possono
creare nuovi prodotti, migliorare la qualità dei
servizi nonché dei margini operativi
Difficoltà degli enti locali nello
sviluppo dei sistemi turistici locali
• basso livello di consapevolezza interna sull’importanza
del turismo quale fattore di sviluppo della comunità
locale;
• limitato peso del turismo nella contrattazione politica
locale;
• limitata esperienza nel turismo e carenza di dirigenti e
quadri esperti nelle articolate competenze necessarie;
• esasperati campanilismi tra enti locali di una medesima
area sistema;
• delega, spesso in bianco, attribuita agli enti strumentali
del turismo;
• limitate risorse economiche da destinare al settore;
Vantaggi
• un effettivo coordinamento tra gli attori istituzionali e i
privati
•
una collaborazione anche con altri attori pubblici
competenti in settori strettamente collegati con quello
turistico
• al fine di creare un sistema di servizi integrati utili allo
sviluppo non solo del turismo ma anche delle produzioni
regionali nel loro complesso
Vantaggi
• La doppia sinergia che si viene ad instaurare, tra enti
locali e tra questi ed i privati
garanzia di una gestione integrata non solo delle risorse
turistiche primarie, ma anche dei prodotti tipici,
agroalimentari, dell’artigianato locale ed artistico,
nonché delle specificità locali
Nuovo modello di governance
I nuovi modelli di governance del sistema
locale turistico, non saranno quindi di
tipo solo pubblico o solo privato ma
anche di tipo misto, ossia pubblicoprivato
Nuovo modello di governance
•
Rifacendosi all’approccio reticolare e ricalcando i modelli
di governance si possono distinguere tre classi di
strumenti di politica per il turismo che possono essere
codificate utilizzando il concetto di partnership:
1. la partnership pubblico/pubblico, quando più
istituzioni pubbliche si accordano per sostenere iniziative
a supporto del sistema turistico;
2. la partnership pubblico/privata quando
organizzazioni pubbliche e istituzioni private si
accordano per affrontare problemi o promuovere
iniziative a favore del sistema locale,per la creazione di
prodotti turistici, per l’integrazione di realtà territoriali al
turismo
Nuovo modello di governance
3. partnership tra privati quando più soggetti privati si
accordano per la creazione di consorzi, reti e
collaborazioni più o meno formalmente strutturate per la
valorizzazione di un determinato prodotto turistico, un
territorio, un servizio specifico.
Nuovo modello di governance
• I STL risultano essere la sintesi tra due realtà interagenti
tra di loro:
a) le caratteristiche proprie del territorio di riferimento e
l’insieme delle relazioni a rete che uniscono tra di loro i
soggetti della rete stessa e gli stessi con il territorio;
b) un sistema di interessi e di attori strutturato, capace di
presentarsi all’esterno come soggetto collettivo
attraverso forme di governance strategica
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