COMUNE DI GAVARDO
Assessorato ai Servizi alla Persona e alla Famiglia
PIANO
SOCIO
ASSISTENZIALE
ANNO 2011
Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 18 del 10 marzo 2011
Piano Socio Assistenziale 2011
Comune di Gavardo
INDICE
Cap. 1
Cap. 2
Cap. 3
Cap. 4
Cap. 5
§. 1
§. 2
§. 3
§. 4
PREMESSA
1
SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI
Cosa sono i Servizi Sociali
Obiettivi di un sistema di servizi sociali
Destinatari dei servizi sociali
Disciplina Economica per l’accesso ai contributi e ai servizi –
L’indicatore della situazione economica equivalente (I. S. E. E.)
Organizzazione del Servizio Sociale Comunale
Funzioni Amministrative
Ruolo dell’Assistente Sociale
Ruolo dell’Educatore Professionale (Responsabile Tecnico del
settore minori giovani)
Attività di segretariato sociale
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CONTRIBUTI
Cap. 1
§. 1
§. 2
Cap. 2
§. 1
§. 2
§. 3
§. 4
§. 5
§. 6
§. 7
Contributi comunali
Contributi straordinari
Contributi ordinari
Contributi sovracomunali
Contributo Affitto
Bonus energia elettrica e bonus gas naturale
Buono Sociale per anziani non autosufficienti
Assegno nucleo familiare numeroso
Assegno di maternità
Buono sociale a favore di famiglie con assistenti famigliari con
regolare contratto
Buono sociale a sostegno delle funzioni di cura delle famiglie con
quattro o più figli
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LE AREE D’INTERVENTO
Cap. 1
§. 1
§. 2
§. 3
§. 4
§. 5
§. 6
§. 7
§. 8
AREA MINORI
Asilo Nido “Il Girotondo”
Attività psicomotoria e laboratori di psicomotricità
Continuità Asilo Nido – Scuola materna
Appuntamenti con la lettura
Interventi di sostegno alla disabilità e di collaborazione con
l’A.S.L.
Uscite
Tirocini finalizzati all’inserimento socio lavorativo di disabili
adulti
Corsi di formazione per genitori
Progetto “giocare nell’acqua”
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I
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Piano Socio Assistenziale 2011
Comune di Gavardo
§. 9
Cap. 2
§. 1
§. 2
§. 3
§. 4
§. 5
§. 6
§. 7
§. 8.
§. 9
Cap. 3
Cap. 4
Cap. 5
§. 1
§. 2
§. 3
§4
§5
§6
§7
§8
§9
Cap. 6
§1
§2
Cap. 7
Cap. 8
Progetto “alimentazione”
Centro di Aggregazione Giovanile (C. A. G.)
Microprogetto “Genitori e figli al cag”
Microprogetto “Il Cag e la Biblioteca di Gavardo”
Microprogetto “Apri Cag”
Microprogetto in collaborazione con il centro sociale “incontro”
Microprogetto in collaborazione con la Fondazione “La
Memoria”
Progetto Cag – Servizio Minori ed Handicap (Distretto 12 VS)
Progetto “Fantasia di strumenti”
Inserimento di LSU e volontari AVULSS e ANTEA
Inserimento di tirocinanti al cag
Centro Ricreativo Estivo Diurno (C. R. E. D.)
Camposcuola 6 – 10 anni
Socializzazione - Educazione
Legge Turco 285: Progetto Affettività e Sessualità (all’interno
della Scuola Media di Gavardo per complessive 70 ore)
Legge Turco 285: Sportello Ascolto (all’interno della Scuola
Media di Gavardo per num. 60 ore)
Legge Turco 285: Costituzione di un tavolo tecnico di lavoro
“Scuola – Famiglia – Territorio” (Progetto Azioni in circolo per
un totale di 6 ore annue)
Progetto Dipendenze
Progetto di Mediazione Culturale
Progetto presa in carico e tutela
Progetto doposcuola
Progetto Camposcuola
Progetto “Sostegno alla genitorialità”
Interventi di sostituzione del nucleo familiare
Contributi per affidi minori
Accoglienza di minori in strutture protette
Deleghe Comunità Montana
Consultorio Familiare Valle Sabbia
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Cap. 5
Cap. 6
Cap. 7
AREA DISABILITA’
Assistenza educativa domiciliare
Assistenza educativa scolastica
Centro Diurno Disabili (C. D. D.)
Centro Socio Educativo (C.S.E.) e Servizio Formazione
all’Autonomia (S. F. A.)
Servizio “Social Work”
Voucher Socio - Assistenziali
Progetto Psichiatria Territoriale “Il maglio sul Chiese”
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Cap. 1
Cap. 2
AREA ANZIANI
Servizio di Assistenza domiciliare (S. A. D.)
Pasti a domicilio
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Cap. 1
Cap. 2
Cap. 3
Cap. 4
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Cap. 3
Cap. 4
§. 1
§. 2
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§. 4
§. 5
§. 6
§. 7
§. 8
§. 9
§. 10
Cap. 4
Cap. 5
Cap. 6
Cap. 7
Voucher Sanitari – Servizio Assistenza Domiciliare Integrata
Il Centro Sociale
Ambiti di intervento
Destinatari
Struttura operativa
Aperture
Tesseramento
Servizio Trasporto Persone fornito da terzi
Servizio Trasporto Persone per visite e cure
Servizio ritiro e consegna prescrizioni farmaceutiche
Servizio raccolta e distribuzione pacchi alimentari
Corso di ginnastica dolce
Mensa per anziani
Telesoccorso
Integrazione rette per inserimenti in strutture residenziali
Accordo con i Sindacati dei Pensionati
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Cap. 1
Cap. 2
VOLONTARIATO
Festa annuale delle Associazioni
Attività di presenza dei volontari in aree scolastiche
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EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA
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III
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Piano Socio Assistenziale 2011
Comune di Gavardo
PREMESSA
Continuità. Anche per quest’anno la parola d’ordine che ha indirizzato la stesura del
Piano Socio Assistenziale 2011 è stata “continuità”. Ma se per lo scorso anno, come più
volte ribadito, ha significato proseguire il buon lavoro svolto nel tempo dalle varie
amministrazioni precedenti, integrandolo con cinque nuovi servizi e proposte, quest’anno
dare continuità ha assunto un ulteriore valore: infatti, nonostante le ormai note difficoltà che
affliggono i comuni e con le quali anche la nostra amministrazione ha dovuto fare i conti,
riducendo fortemente con un pesante taglio, la spesa corrente, è stata ferma volontà della
giunta intera, mantenere inalterati i servizi offerti per il settore del sociale e del piano diritto
allo studio. Anche per il 2011 ogni gavardese che si troverà in particolari situazioni di
disagio o difficoltà, potrà contare sui tutti i servizi di assistenza previsti: le nostre famiglie, i
nostri figli e anziani continueranno ad essere al centro delle nostre attenzioni e delle nostre
scelte.
Questo 2011 è l’anno europeo del volontariato e quindi è mio dovere ringraziare
idealmente una ad una tutte quelle persone, che a vario titolo e in varie realtà, anche senza
far parte di associazioni o gruppi, operano per il bene comune e per gli altri, dedicando
tempo, forze e risorse a titolo gratuito.
Il Piano Socio Assistenziale 2011 è il primo redatto con l’aiuto del Dottor Zambelli
Giancarlo, nella sua nuova veste di Responsabile dell’Area Socio Culturale e al quale va il
mio augurio di buon lavoro, sicuro che con le sue capacità sarà sicuramente all’altezza di
raccogliere la non facile eredità lasciata dal Dott. Faini Giuseppe che il dicembre scorso ha
lasciato l’incarico per diventare “pensionato”. È con immensa stima che lo saluto e lo
ringrazio per quanto ha fatto in quest’anno e mezzo di collaborazione.
Infine voglio pensare anche a quanti, trovandosi per vari motivi in difficoltà, si
rivolgono ai servizi sociali. A loro il mio più sincero saluto con la speranza che quanto
offerto da questo Piano Socio Assistenziale possa aiutare a superare le piccole e grandi
necessità della vita.
Gavardo febbraio 2011
L’Assessore ai Servizi alla Persona e alla Famiglia
Alessandro Salvadori
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Piano Socio Assistenziale 2011
Comune di Gavardo
SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI
Capitolo 1: Cosa sono i Servizi Sociali
Per Servizi sociali si intendono “tutte le attività relative alla predisposizione ed
erogazione di servizi, gratuiti e a parziale pagamento, o di prestazioni economiche destinate a
rimuovere e superare temporanee situazioni di bisogno e di difficoltà che la persona umana
incontra nel corso della sua vita, escluse soltanto quelle assicurate dal sistema previdenziale e
da quello sanitario, nonché quelle assicurate in sede di amministrazione della giustizia.” (art.
128 D. Lgs. n. 112/98).
L’utente che si rivolge ai Servizi Sociali deve trovarsi a proprio agio e i servizi stessi
devono essere rispettosi della dignità della persona.
In altre parole, i Servizi Sociali sono quell’insieme di servizi rivolti alla comunità e
finalizzati alla ricerca delle migliori soluzioni possibili per far fronte alle varie problematiche
personali e/o sociali.
La L. 328/00 all’art. 6 assegna ai Comuni la titolarità delle funzioni amministrative
concernenti gli interventi sociali a livello locale, concorrendo anche alla programmazione
regionale. Tale attribuzione ai Comuni è il risultato di un graduale processo di decentramento
che si ispira ad alcuni principi cardine quali la territorialità, la programmazione, la
partecipazione, la prevenzione, principi che scaturiscono da una mutata concezione dei
Servizi Sociali, non più rivolti a soli gruppi marginali, ma a tutti i cittadini, concetto ribadito
dalla L. 328/00 e dal Piano Nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2001-2003 che
definisce “le politiche sociali come politiche universalistiche, rivolte alla generalità degli
individui, senza alcun vincolo di appartenenza” inoltre, le politiche sociali “ tutelano il diritto
a star bene, a sviluppare e conservare le proprie capacità fisiche, a svolgere una soddisfacente
vita di relazione, a riconoscere e coltivare le risorse personali, a essere membri attivi della
società, ad affrontare positivamente le responsabilità quotidiane.”
Il legislatore ha voluto creare un sistema integrato di servizi sociali che si caratterizza
per:
• centralità del Comune e della comunità locale;
• il cittadino al centro del sistema dei servizi;
• un ruolo crescente per operatori privati, quali associazioni di volontariato, cooperative
sociali, ONLUS.
Assume, quindi, importanza strategica la funzione di programmazione svolta a livello
locale, dove la legge riconosce un ruolo fondamentale ai singoli comuni, o associati che,
d’intesa con le aziende sanitarie locali, provvedono, nei limiti delle risorse disponibili, agli
interventi sanitari e socio sanitari. In questo quadro, il Piano di Zona è lo strumento offerto,
alla comunità locale, per leggere, valutare, programmare e guidare il proprio sviluppo. Per
quanto riguarda il funzionamento del Piano di Zona riguardante il Distretto Socio Sanitario n.
12, di cui fa parte il Comune di Gavardo, è stato individuato un assetto organizzativo nel
quale il ruolo di coordinamento è riconosciuto alla Comunità Montana di Valle Sabbia.
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Piano Socio Assistenziale 2011
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Capitolo 2: Obiettivi di un sistema di servizi sociali
Considerando che il grado di sviluppo di un paese, e quindi il suo progresso, va
correlato con alcuni indici di sviluppo umano, possiamo considerare come obiettivi prioritari:
• Passare dalle politiche passive a quelle attive
incentivando tutte le forme di promozione, responsabilità, informazione e formazione. Si
tratta di superare ogni concezione residuale di assistenza, utilizzando il sistema di servizi e
prestazioni come base ed opportunità per realizzare progetti volti alla partecipazione e alla
corresponsabilità delle singole persone;
• Passare da interventi di tamponamento a politiche per l’inclusione sociale
partendo prioritariamente dalla promozione e dal sostegno alle famiglie, quali ambiti
privilegiati per la costruzione di processi di identità, appartenenza e interazione sociale;
• Esplicitare i diritti di cittadinanza sociale
garantendo adeguati livelli di protezione e promozione, coniugati con il sistema dei doveri, e
individuando correttamente l’insieme delle responsabilità chiamate in causa;
• Organizzare servizi e percorsi solidaristici improntati ai principi di
responsabilità, solidarietà, sussidiarietà
ponendo al centro il ruolo della comunità locale, secondo il principio che la collettività nel
suo complesso deve promuovere la qualità della vita e farsi carico delle situazioni in difficoltà
dei singoli e/o delle famiglie;
• Passare da politiche improntate su atti a politiche intese come esiti di processi
partecipativi, dialettici, collaborativi, concertativi
Questi indici di sviluppo umano costituiscono il contesto culturale che fa da base alla
legge 328/2000 e rappresentano gli obiettivi strategici con i quali i diversi livelli
programmatori devono confrontarsi, affinché il sistema dei servizi alla persona esca dalla
residualità e si collochi correttamente come opportunità per lo sviluppo consapevole e
responsabile delle persone e della comunità locale, nelle sue varie articolazioni.
Capitolo 3: Destinatari dei servizi sociali
Le prestazioni dei servizi Socio-Assistenziali contenute nel presente piano, sono
rivolte (nei limiti delle risorse disponibili)
• alle singole persone
• alle famiglie
• alla comunità
Particolare attenzione viene garantita a coloro che si trovino in “stato di bisogno”,
che si può manifestare nei seguenti modi:
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Piano Socio Assistenziale 2011
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• insufficienza del reddito familiare, inteso come reddito disponibile in un nucleo
familiare in rapporto alle esigenze minime vitali dei membri del nucleo, allorquando non
vi siano altre persone tenute agli alimenti o che di fatto non vi provvedano;
• presenza nel nucleo familiare di persone in tutto o in parte incapaci di provvedere a
se stesse in modo autonomo;
• esistenza di circostanze particolari anche temporanee che comportino situazioni a
rischio di emarginazione per i singoli dello stesso nucleo familiare;
• presenza di un soggetto sottoposto a provvedimenti dell’autorità giudiziaria che
impongano o rendano necessari interventi e prestazioni socio- assistenziali per i familiari.
Capitolo 4: Disciplina Economica per l’accesso ai contributi e ai servizi – L’indicatore
della situazione economica equivalente (I. S. E. E.)
Per l’accesso ai contributi e ai servizi a tariffa agevolata, si deve fare riferimento, per
quanto riguarda la situazione economica del richiedente, alla disciplina comunale dei servizi
socio assistenziali e scolastici, stilata in base al regolamento sull’indicatore della situazione
economica equivalente (I. S. E. E.) e secondo il dettato dei decreti legislativi n. 109 del 1998 e
n. 130 del 2000.
L’I. S. E. E. prende in considerazione la situazione reddituale e patrimoniale del
richiedente e del suo nucleo familiare; le novità previste sono quelle di valutare, oltre al
reddito prodotto, anche una percentuale del patrimonio immobiliare (case, terreni, fabbricati
ecc…) e di quello mobiliare (risparmi, conti correnti bancari, postali, titoli, patrimoni netti
delle imprese, valore delle azioni possedute, ecc…) e di rapportare tali valori alla situazione
familiare e abitativa del nucleo (casa in affitto o di proprietà, numero di componenti, presenza
di handicap, di un solo genitore con figli minori, di entrambi i genitori o l’unico esistente che
abbiano lavorato ecc…). L’ufficio raccoglie tutti questi dati, attraverso la compilazione e la
sottoscrizione, da parte del cittadino, della dichiarazione sostitutiva unica e dei relativi fogli
allegati, li trasmette per via telematica alla banca dati dell’INPS, e infine rilascia
l’ATTESTAZIONE ISEE con validità annuale, necessaria per la valutazione della situazione
economica.
Il Comune è uno degli enti, insieme ai CAAF e all’INPS, che può rilasciare
l’attestazione ISEE da utilizzare per accedere alle agevolazioni dei servizi anche di altri enti
pubblici (per esempio università ecc…)
Con deliberazione della Giunta Comunale n. 207 del 24.11.2010 il Comune di
Gavardo ha approvato uno schema di convenzione con il quale si incaricano i CAAF
Sindacali di gestire lo sportello informativo sull’ISEE per il triennio 2011/2013. Il Comune,
previa rendicontazione del numero di pratiche evase, riconosce la somma di € 5,00 + IVA per
ogni attestazione ISEE rilasciata a cittadini residenti a Gavardo.
In particolare, i CAAF Sindacali effettueranno:
• l’accoglienza dei cittadini e l’informazione relativamente all’ISEE e alla compilazione
della dichiarazione sostitutiva unica;
• se richiesto dal cittadino in applicazione della convenzione, assistenza alla
compilazione ed invio all’INPS per via telematica, consegna al cittadino
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Piano Socio Assistenziale 2011
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dell’attestazione INPS relativa al calcolo e all’indicatore della situazione economica
equivalente del nucleo familiare;
In situazioni eccezionali e di emergenza l’ufficio provvede autonomamente al rilascio
dell’attestazione ISEE.
Per i contributi economici l’attestazione ISEE serve per stabilire se il richiedente ha
diritto o meno ad ottenere un contributo economico, sempre nel limite delle risorse previste
dal bilancio comunale determinato di anno in anno.
Per tutti i servizi l’attestazione ISEE serve per stabilire la tariffa che l’utente deve
corrispondere per la prestazione che riceve. In questo caso l’attestazione non preclude
l’utilizzo del servizio, la cui regolamentazione viene disciplinata con altri atti comunali
(regolamenti, piani ecc..), ma la sua presentazione è condizione necessaria per ottenere una
riduzione sulla tariffa massima prevista dall’Amministrazione Comunale; chi non la esibisce è
tenuto a pagare il costo massimo previsto per quella prestazione.
Per ogni servizio di seguito descritto, viene specificata o meno la compartecipazione
economica dell’utente con la dicitura “Servizio normato dalla disciplina ISEE”.
Capitolo 5: Organizzazione del Servizio Sociale Comunale
L’organico dei Servizi Sociali Comunali, che fra le proprie competenze ha anche i
settori dell’istruzione, cultura e sport, è costituito da un Responsabile dell’Area Socio
Culturale, un Istruttore Amministrativo, un’Assistente Sociale, una Educatrice Professionale.
Alcuni Servizi sono gestiti in convenzione con la Comunità Montana di Valle Sabbia,
che si avvale poi della Società Vallesabbia Solidale, di cui il comune di Gavardo è socio. In
specifico, relativamente all’area anziani, il Servizio di Assistenza Domiciliare, all’area minori
- giovani il C.A.G, il C.R.E.D, nell’are handicap l’assistenza educativa domiciliare e
scolastica.
Date le funzioni specifiche di ogni figura, presente all’interno dell’organigramma e
specificate di seguito, ogni procedimento è stato assegnato ad una figura specifica, ma ogni
prestazione sociale fornita vede il coinvolgimento anche di più figure. Pertanto il lavoro
svolto è un lavoro d’equipe, dove ogni addetto ha una sua precisa funzione, autonomia e
responsabilità, che, messe insieme a quelle degli altri, permette di erogare nel modo più
completo possibile le prestazioni descritte nel presente piano.
§ 1. Funzioni Amministrative
L’organizzazione del servizio sociale comunale prevede la figura del Responsabile
dell’Area Socio Culturale; alcuni suoi compiti specifici sono:
•
•
•
•
organizzazione delle risorse del settore di competenza;
attuazione gestionale degli indirizzi dell’Ente;
gestione del Piano Esecutivo di Gestione;
integrazione operativa con gli altri settori;
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• supervisione professionale e collaborazione alla formazione del personale: il
responsabile coordina l’equipe dei servizi socio culturali;
• coordinamento del personale dei vari servizi di riferimento: bibliotecaria,
amministrativo servizi socio-culturali, educatrice, assistente sociale.
• Sovrintende e predispone le procedure per appalti e convenzioni per la gestione
dei servizi di competenza ;
• Sovrintende e approva ordini ed impegni di spesa;
• Sovrintende e predispone bozze di regolamento, convenzione ecc….
Il personale amministrativo cura e gestisce l’aspetto burocratico - amministrativo
inerente la totalità dei Servizi Sociali presenti sul territorio del Comune interagendo con le
diverse figure professionali dell’ufficio stesso.
Alcuni settori in particolare gestiti dal personale amministrativo sono:
• accoglienza dell’utente e promozione dei servizi;
• attività di segretariato sociale;
• predisposizione procedure per appalti;
• predisposizione di tutta la documentazione riguardante i vari servizi, i progetti e le
varie iniziative;
• predisposizione piani, bozze di regolamenti, convenzioni ecc…;
• rilascio attestazione ISEE;
• supporto amministrativo per servizi di promozione sociale e prevenzione;
• alloggi di E. R. P. (Edilizia Residenziale Pubblica): raccolta domande, predisposizione
pratiche burocratiche per l’assegnazione di alloggi, per il calcolo degli importi dei
canoni ecc…;
• gestione del personale in mobilità, predisposizione orario di servizio, assegnazione dei
vari compiti, ecc….;
• gestione contabile - amministrativa per il Servizio Mensa Scolastica: raccolta
iscrizioni, predisposizione graduatoria d’accesso, rette e controllo pagamenti, rapporti
con la società Gavardo Servizi srl ecc…;
• gestione contabile del Servizio di Assistenza Domiciliare: raccolta domande,
predisposizione rette e controllo pagamenti;
• gestione contabile - amministrativa per il Centro di Aggregazione Giovanile: raccolta
iscrizioni , predisposizione graduatoria d’accesso, rette e controllo pagamenti ecc…;
• gestione contabile - amministrativa del Centro Ricreativo Estivo Diurno (CRED):
raccolta iscrizioni, predisposizione graduatoria d’accesso, rette e controllo pagamenti,
rapporti con i vari fornitori;
• gestione contabile – amministrativa per vari contributi comunali, regionali o statali
quali il fondo sostegno affitto, assegno nucleo familiare numeroso, assegno di
maternità, buono sociale, dote scuola ecc: raccolta domande, rapporti con i vari enti di
riferimento (Regione, Provincia, Comunità Montana di Valle Sabbia ecc….),
predisposizione graduatorie;
• predisposizione ordini ed impegni di spesa;
• gestione contabile – amministrativa nel settore del Diritto allo Studio;
• gestione interventi nel settore Sport.
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§ 2. Ruolo dell’Assistente Sociale
I compiti riferiti alle funzioni del servizio sociale professionale, rappresentata
dall’Assistente Sociale comunale, sono finalizzati “alla lettura e decodificazione della
domanda, alla presa in carico della persona, della famiglia e/o del gruppo sociale,
all’attivazione ed integrazione dei servizi e delle risorse in rete, all’accompagnamento e
all’aiuto nel processo di promozione ed emancipazione…” (Piano Nazionale interventi e
servizi sociali 2001-2003).
• L’Assistente Sociale opera con autonomia tecnico professionale e di giudizio in tutte le
fasi dell’intervento per la prevenzione, il sostegno e il recupero di persone, famiglie,
gruppi e comunità in situazioni di bisogno e di disagio e può svolgere attività didattico formative.
• L’Assistente Sociale svolge compiti di coordinamento nell’ambito dei Servizi Sociali,
rivolti in particolare a favore degli adulti anziani.
• L’Assistente Sociale gestisce i rapporti con il terzo settore, con i servizi esterni con cui il
Comune collabora o è convenzionato, con l’Autorità giudiziaria, con gli enti e le strutture
presenti sul territorio.
Le funzioni e i compiti principali affidati all’Assistente Sociale attraverso le direttive
professionali che le sono proprie sono le seguenti:
• analisi, studio, informazione e documentazione: è questa una funzione di carattere
generale che ha lo scopo di raccogliere e produrre la documentazione necessaria per
rilevare le problematiche sociali emergenti nella zona di competenza per valutare la
corrispondenza dei servizi alle esigenze e ai bisogni dei cittadini e per realizzare un
efficace sistema informativo e partecipativo. Rientrano tra queste funzioni tutti i
collegamenti attivati con i soggetti pubblici e privati;
• interventi e consulenza psico - sociale, giuridico – amministrativa: questa parte del
lavoro pone l’Assistente Sociale in rapporto diretto con l’utenza per individuare,
valutare, modificare e prevenire situazioni di disagio e di emarginazione sociale
espresse a livello individuale, familiare e di gruppo.
Tali interventi trovano la collocazione operativa nell’attività di segretariato sociale
tese ad accogliere le richieste, a decodificare i bisogni esposti a dare informazioni su tutte le
risorse disponibili in merito ai problemi espressi.
§ 3. Ruolo dell’Educatore Professionale
L’Educatore professionale è l’operatore che, in base ad una specifica preparazione di
carattere teorico pratico, svolge la propria attività mediante la formulazione e la realizzazione
di progetti educativi volti a promuovere la formazione e l’integrazione dell’individuo nelle
diverse fasce d’età, lo sviluppo e la partecipazione sociale. Gli strumenti di cui si avvale sono
relativi a metodologie di operatività psicopedagogica e socio culturale. L’Educatore conduce
azioni di studio, ricerca e documentazione indirizzate all’intervento educativo e formativo per
e con i minori, adolescenti, giovani. Le sue funzioni promuovono la crescita e l’integrazione
del soggetto nel contesto socio culturale di appartenenza.
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Comune di Gavardo
Vista la particolare complessità e articolazione del ventaglio di proposte in area
minorile e giovanile esistente a Gavardo, l’educatore professionale è colui che:
• accoglie la “domanda educativa” istituzionale, individuando metodologie e risorse
attraverso cui trasformare tale domanda in azione progettuale d’area;
• opera affinchè la domanda dell’Ente sia accolta dai soggetti a cui sono affidati i
Servizi e a sua volta trasformata in piani d’intervento specifici relativi ai vari target;
• crea all’interno della macro azione d’area l’assetto organizzativo necessario perché gli
interventi possano essere sostenuti e legittimati (risorse, strumenti, personale, spazi)
• partecipa alla predisposizione dei progetti specifici gestiti in modo diretto o
convenzionato;
• coordina, controlla e verifica che le modalità operative e i risultati dei vari interventi
rispondano agli obiettivi indicati annualmente nel Piano Socio Assistenziale comunale;
• promuove sinergie operative fra servizi comunali e territorio in modo da rispondere
concretamente ai bisogni di accompagnamento educativo, sostegno e tutela del minore
e della famiglia;
• promuove, attiva e coordina i progetti avviati dall’assessorato ai Servizi Sociali
all’interno delle agenzie educative del territorio;
• individua e indirizza l’azione di assistenza educativa e scolastica, del personale
educativo della cooperativa e promuove con loro interventi di integrazione dei minori
sul territorio;
• individua iniziative e proposte a favore dei giovani;
Il Responsabile tecnico di settore agisce quindi fuori e dentro la complessità
organizzativa e gestionale dei Servizi ed in generale dell’area minori – giovani; costituisce
l’interlocutore tecnico comunale dei servizi e degli interventi educativi per i referenti
istituzionali, amministrativi ed operativi che, a vari livelli, cooperano perché ogni azione
progettuale rivolta al singolo prenda senso in un’ottica di comunità educante.
§ 4. Attività di segretariato sociale
Il servizio di Segretariato sociale è rivolto all’intera comunità ed è finalizzato a
garantire ai cittadini l’ottenimento delle informazioni necessarie relative ai servizi pubblici
funzionanti sul territorio, delle prestazioni che vengono svolte e delle modalità di accesso.
Il segretariato sociale può riguardare svariati settori:
• il lavoro;
• la formazione;
• l’abitazione;
• la tutela della salute negli aspetti preventivi e terapeutici;
• le risorse per la sopravvivenza;
• i servizi per tutti i cittadini.
La funzione del servizio si articola in:
• funzioni informative comprendenti l’informazione diretta e la fruizione o lo smistamento;
• funzione di aiuto personale e facilitazione all’uso delle risorse, che non rivesta carattere
sostitutivo;
• funzione di raccolta di informazioni relative all’area territoriale in cui agisce il servizio.
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Tutto ciò viene attuato con ricevimento pubblico presso gli uffici, con informazioni
domiciliari, telefoniche, epistolari, avvisi pubblici e altri mezzi di comunicazione.
L’attività di segretariato che interessa a vario titolo le varie figure inserite nei servizi
socio-educativi comunali, si può concretizzare attraverso tre modalità che sono comunque
interagenti e possono consistere in:
1) servizio di informazione di base ed istruttoria di pratiche burocratiche;
2) attività di filtro;
3) attività di consulenza psico - sociale.
CONTRIBUTI
Capitolo 1: Contributi comunali
I contributi, di seguito elencati, sono erogati sempre nei limiti delle risorse disponibili
e sono regolamentati dalla relativa disciplina economica dei servizi socio assistenziali e
scolastici, elaborata in base al regolamento sull’indicatore della situazione economica
equivalente (ISEE), approvato dal Consiglio Comunale.
§ 1. Contributi straordinari
Gli interventi di assistenza economica straordinaria, soggetti a valutazione da parte
dell’assistente sociale con riferimento alla situazione socio economica del richiedente, sono
diretti ai singoli e ai nuclei familiari, che non dispongono di risorse sufficienti a garantire il
soddisfacimento dei bisogni primari e che si trovino in occasionali situazioni di emergenza.
Questo contributo ha come obiettivo quello di favorire il superamento di alcune
difficoltà eccezionali e temporanee, che il nucleo familiare interessato non è in grado di
affrontare con le proprie risorse o con l’aiuto dei propri familiari.
Gli interessati, pertanto, dovranno presentare apposita domanda all’assistente sociale
del Comune allegando:
• attestazione ISEE del nucleo familiare;
• dichiarazione, ai sensi del DPR 445/2000, di ogni altro emolumento percepito
nell’anno economico di riferimento;
• documentazione riguardante la propria situazione di difficoltà.
§ 2. Contributi ordinari
Gli interventi di assistenza economica ordinaria sono diretti ai singoli e ai nuclei
familiari, che si trovano in una situazione economica svantaggiata. Tale contributo permetterà
al nucleo familiare di affrontare le spese necessarie per il soddisfacimento dei bisogni primari.
Gli interessati, pertanto, dovranno presentare apposita domanda all’ufficio servizi
sociali del Comune allegando l’attestazione ISEE del nucleo familiare in corso di validità.
Le richieste devono essere presentate dal 19 settembre al 16 novembre 2011.
Entro il 31 dicembre 2011 l’Amministrazione Comunale provvederà all’esame delle domande
e alla quantificazione delle somme da erogare.
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Piano Socio Assistenziale 2011
Comune di Gavardo
Le tabelle seguenti indicano, per ogni tipologia di contributo, il numero di domande
raccolta ed il numero di contributi erogati nei tre anni precedenti.
interventi economici di carattere generico
Anno di
riferimento
Numero totale
domande
2008
2009
2010
5
13
18
Numero di
contributi
erogati
4
13
18
Numero
domande non
accolte
1
0
0
contributo spese sanitarie
Anno di
riferimento
Numero totale
domande
Numero di
rimborsi erogati
2008
2009
2010
49
73
84
47
69
81
Numero
domande non
accolte
2
4
3
contributo Tariffa Rifiuti Solidi Urbani
Anno di
riferimento
2008
2009
2010
Numero totale
domande
25
61
34
Numero di
rimborsi erogati
25
52
13
Numero domande
non accolte
0
9
21
contributo spese riscaldamento
Anno di
riferimento
Numero totale
domande
Numero di
rimborsi erogati
2008
2009
2010
40
73
83
39
70
83
Numero
domande non
accolte
1
3
0
contributo retta scuole dell’infanzia
Anno di
riferimento
Numero totale
domande
Numero di
rimborsi erogati
2008
2009
2010
10
36
39
10
36
39
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Numero
domande non
accolte
0
0
0
Piano Socio Assistenziale 2011
Comune di Gavardo
contributo spese per servizio trasporto persone per visite e cure
Anno di
riferimento
Numero totale
domande
Numero di
rimborsi erogati
2008
2009
2010
5
2
4
5
2
4
Numero
domande non
accolte
0
0
0
Capitolo 2: Contributi sovra comunali
Questo capitolo è dedicato alla descrizione sintetica dei contributi che vengono
disposti da enti sovra comunali (Comunità Montana di Valle Sabbia, Regione Lombardia
ecc…). In questo caso le risorse economiche sono stanziate, a volte interamente a volte per la
maggior parte, da altri enti diversi dal Comune di Gavardo, ma il personale dell’area sociale è
comunque impegnato nella gestione amministrativa e non delle varie domande, che i cittadini
gavardesi presentano presso la sede.
§1. Contributo Affitto
La Regione Lombardia, da alcuni anni, ha istituito un fondo per il sostegno finanziario
alle abitazioni in locazione, erogando contributi sulle spese connesse all’affitto, destinatari
sono i conduttori dei contratti di locazione, relativi ad unità immobiliari ad uso residenziale.
Il comune, attraverso l’ufficio Servizi Sociali, si è attivato e si attiverà, in conformità
alle direttive regionali, per l’istituzione di uno Sportello Affitto per la raccolta delle domande
e la distribuzione dei contributi.
Anno di
riferimento
Domande idonee
(A)
2008
(sportello
affitto 2008)
2009
(sportello
affitto 2009)
2010
(sportello
affitto 2010)
Legenda:
Domande non
idonee (C)
Totale domande
163
Domande in
difficoltà socio
economica (B)
0
17
180
125
0
17
142
142
0
8
150
A – contributo completamente erogato dalla regione
B – contributo erogato in parte dal comune e in parte dalla regione
C – contributo non erogato
Il Comune ha sottoscritto una convenzione di durata triennale (2011 - 2013) con i CAF
Sindacali, aventi uno sportello in Gavardo, per la gestione delle varie pratiche per il
riconoscimento della suddetta agevolazione. Il Comune, previa rendicontazione del numero di
pratiche evase, riconosce la somma di € 5,00 + IVA per ogni pratica FSA rilasciata a cittadini
residenti a Gavardo.
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Piano Socio Assistenziale 2011
Comune di Gavardo
§ 2. Bonus energia elettrica e bonus gas naturale
Il Comune di Gavardo, rispettivamente all’inizio e alla fine dell’anno 2009, ha istituito
gli sportelli bonus energia elettrica e bonus gas naturale, aderendo alle azioni governative
orientate a supportare le fasce più deboli della popolazione. Il bonus viene erogato mediante
detrazione dell’importo delle fatture riguardanti le citate utenze.
Il Comune ha sottoscritto una convenzione di durata triennale (2011 - 2013) con i CAF
Sindacali, aventi uno sportello in Gavardo, per la gestione delle varie pratiche per il
riconoscimento delle agevolazioni della spesa energetica. Il Comune, previa rendicontazione
del numero di pratiche evase, riconosce la somma di € 5,00 + IVA per ogni pratica rilasciata a
cittadini residenti a Gavardo.
Anno di riferimento
Domande ammesse
Domande non ammesse
Totale
2009
2010
141
323
1
3
142
326
§ 3. Buono Sociale per Anziani Non Autosufficienti
L’erogazione del buono sociale da parte del comune di Gavardo, rientra tra gli
interventi contemplati dal Piano di Zona ex L. 328/00, predisposto dalla Comunità Montana di
Valle Sabbia, Ente delegato dai Comuni del Distretto Socio Sanitario n. 12. Finalità di tale
intervento sono la valorizzazione della cura dell’anziano a domicilio, la limitazione dei
ricoveri in strutture residenziali e l’offerta alle famiglie degli anziani non autosufficienti di
un’ulteriore opportunità di risposta ai bisogni dalle stesse espressi.
Per quest’anno è necessario, entro e non oltre la data che verrà comunicato con
apposito bando, rivolgersi all’ufficio Servizi Sociali (via Mangano 7 – 2° piano) per ritirare
la documentazione necessaria per presentare apposita richiesta.
Anno di
riferimento
2008
2009
2010
Numero di domande
raccolte
8
11
12
Numero domande
idonee
8
10
9
Numero
beneficiari
7
10
3
Numero domande
non idonee
0
0
0
N. B. Per domande idonee s’intendono quelle che, pur avendo i requisiti, non hanno
beneficiato di alcun contributo per l’esiguità delle risorse.
Per beneficiari s’intendono le persone che hanno ricevuto il contributo.
§ 4. Assegno nucleo familiare numeroso
L’art. 65 delle legge 23 dicembre 1998 n. 448 (finanziaria del 1999) ha istituito, a
partire dall’anno 1999, questo contributo rivolto a tutti i genitori cittadini italiani e comunitari,
residenti in Italia, che abbiano nella propria famiglia anagrafica tre minori di anni 18, che
siano figli propri o del coniuge o da essi ricevuti in affidamento preadottivo. Il comune
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Piano Socio Assistenziale 2011
Comune di Gavardo
accerta la sussistenza dei requisiti, trasmette i dati all’INPS che ne dispone il pagamento;
l’importo dell’assegno e i limiti ISEE per accedervi vengono aggiornati annualmente con
provvedimento del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale.
Gli interessati devono presentare domanda per l’anno 2011 presso l’ufficio servizi
sociali entro e non oltre il 31 gennaio 2012, allegando l’attestazione ISEE del proprio nucleo
familiare.
Anno di
riferimento
2008
2009
2010
Numero domande
raccolte
13
14
23
Numero di domande
idonee
11
14
22
Numero domande non
idonee
2
0
1
§ 5. Assegno di maternità
L’art. 66 delle legge 23 dicembre 1998 n. 448 (finanziaria del 1999) ha istituito, a
partire dal luglio dell’anno 1999, questo contributo rivolto a tutte le madri italiane o
comunitarie o extracomunitarie in possesso della carta di soggiorno, residenti in Italia, per le
quali sia intervenuto uno di questi avvenimenti: nascita di un bimbo o affidamento preadottivo
o adozione senza affidamento di un minore che non sia stato adottato dal coniuge. Il comune
accerta la sussistenza dei requisiti, trasmette i dati all’INPS che ne dispone il pagamento;
l’importo dell’assegno e i limiti ISEE per accedervi vengono aggiornati annualmente con
provvedimento del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale. L’assegno è concesso pienamente alle madri o donne che non beneficiano del
trattamento previdenziale dell’indennità di maternità, perché casalinghe o disoccupate da
molto tempo; qualora l’indennità di maternità corrisposta dagli enti previdenziali, in quanto la
donna è lavoratrice o ha richiesto l’assegno ad altri enti, quali l’INPS, risulti inferiore
all’importo previsto per questo beneficio, può essere avanzata richiesta per la quota
differenziale.
Gli interessati devono presentare domanda presso l’ufficio servizi sociali entro e non
oltre sei mesi dalla data di nascita del figlio o dell’ingresso dello stesso nella famiglia
anagrafica in quanto affidato o adottato, allegando l’attestazione ISEE del proprio nucleo
familiare.
Anno di riferimento
2008
2009
2010
Numero domande
raccolte
19
34
20
Numero di
domande idonee
19
33
19
Numero domande
non idonee
0
1
1
§ 6. Buono sociale a favore di famiglie con assistenti famigliari con regolare contratto
L’erogazione del buono sociale a favore di famiglie con assistenti famigliari con
regolare contratto da parte del comune di Gavardo, rientra tra gli interventi attivati nell’anno
2010, dall’Ambito Distrettuale n. 12. Finalità di tale intervento, quantificato in € 250,00
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Piano Socio Assistenziale 2011
Comune di Gavardo
mensili, è di sostenere le spese derivanti dalla regolarizzazione del contratto di lavoro delle
assistenti familiari in servizio presso famiglie con persone non autosufficienti.
Anno di riferimento
n. buoni sociali richiesti
n. buoni sociali erogati
2009
2010
2
1
2
1
§ 7. Buono sociale a sostegno delle funzioni di cura delle famiglie con quattro o più figli
L’erogazione di questo buono sociale, che rientra tra gli interventi attivati negli anni
2009 e 2010, dall’Ambito Distrettuale n. 12, è finalizzato alla riduzione dei costi che le
famiglie sostengono per la fruizione di servizi rivolti alla cura, alla socializzazione e
all’educazione dei figli, nonché ad agevolare l’accesso ai servizi che si prestano a conciliare i
tempi di lavoro con quelli di cura.
Anno di riferimento
n. buoni sociali richiesti
n. buoni sociali erogati
2009
2010
3
3
3
3
LE AREE DI INTERVENTO
Per aree di intervento si intendono quei settori, ovvero quei determinati campi di
azione, nei quali si esplica la progettualità e gli interventi dei servizi socio-assistenziali.
Le aree di intervento peraltro definite all’interno del PSA della regione Lombardia,
sono di riferimento per lo svolgimento dei Servizi Sociali al fine di una corretta ed efficace
programmazione.
Tali aree sono così elencabili:
1. Area minori
2. Area disabilità
3. Area anziani
AREA MINORI
VALORI E MISSIONE PER L’AMBITO DEI MINORI
Riconoscere a bambini il diritto di nascere e crescere in un ambito famigliare
responsabile, a crescere sani. a non essere discriminati in alcun modo in relazione al proprio
sesso, al proprio stato di salute, alla cultura d’origine della propria famiglia.
Fare in modo che i bambini possano disporre della migliore educazione possibile, che
possano giocare, utilizzare e sviluppare la propria fantasia , che possano disporre degli spazi
adatti, del tempo necessario, dell’ambiente idoneo, della protezione e cura della propria
famiglia e degli adulti in generale.
Difendere i bambini dallo sfruttamento, dalla violenza e da un’informazione che non
ne rispetti la dignità, i bisogni, la sensibilità.
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Piano Socio Assistenziale 2011
Comune di Gavardo
L’obiettivo principale degli interventi nell’area minorile è pertanto quello di
sviluppare tutte le iniziative tese a rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno ed
armonico sviluppo della personalità. La promozione e la tutela dell’età evolutiva è
perseguita mediante una stretta correlazione dell’intervento sociale con la sfera sanitaria,
educativa e ricreativa. La finalità è il contrasto dello stato di disagio emergente da difficoltà
nel processo di socializzazione dovute a fenomeni di carenza o disgregazione familiare,
conflittualità e manifestazioni di devianza minorile.
Capitolo 1: Asilo Nido “Il Girotondo”
Il servizio Asilo Nido è stato trasferito, a partire dal 01.09.2010, alla società Gavardo
Servizi srl; tale trasferimento ha comportato il passaggio di tutto il personale alla società
comunale. E’ intenzione comunque di questa amministrazione, in collaborazione anche con la
scuola dell’infanzia “G. Quarena”, attivare la costruzione di un polo scolastico unico, situato
presso gli immobili di via Dossolo, che consenta ai bambini di fruire di un percorso formativo
che copra il periodo 9 mesi – 5 anni, senza soluzione di continuità.
Di seguito riportiamo la relazione programmatica 2010/2011, stilata e curata dalla
società Gavardo Servizi.
“L’Asilo Nido “Il Girotondo”, oltre a rappresentare un importante sostegno alle
famiglie i cui componenti svolgono attività lavorativa, si propone, sul territorio, come
servizio che consente a tutti bambini di vivere esperienze sociali stimolanti favorendone
l’armonico sviluppo psicofisico.
La capienza della struttura è stata portata da 45 a n. 60 posti in età dai 9 mesi ai 3
anni. Tenuto conto che la possibilità di concretizzare tale ampliamento è condizionata dal
rispetto del rapporto tra educatori e bambini, nel mese di settembre 2010 al nido sono stati
accolti 45 bambini. Al fine di rispondere alle nuove richieste, entro il 2010, verrà attivata una
nuova sezione con assunzione di una/due educatrici. Questo permetterà di accogliere
ulteriori 8 bambini anche di età inferiore a un anno. (Tale sezione è stata attivata dal
02.11.2010 ed attualmente sono in servizio due nuove educatrici, mentre i bambini
accolti sono diventati n. 53).
Il servizio funziona dalle 7.45 alle 18.00 cinque giorni settimanali (escluso il sabato) e
per 11 mesi all’anno (escluso agosto). Sono contemplati periodi di sospensione, programmati
per tempo, in occasione delle festività Natalizie e Pasquali.
Il personale, particolarmente motivato, prende parte ogni anno a corsi di
aggiornamento, programmati sia dal Comune che da altri Enti, su tematiche inerenti la loro
professione. Durante l’anno sono altresì programmati incontri di vario genere con i genitori
dei bambini a carattere informativo generale sul funzionamento del servizio, a carattere
psicopedagogico, medico, alimentare nonché incontri tra i genitori e le educatrici di
riferimento.
Il nido è il luogo in cui sono posti aspetti educativi e formativi. Le scelte operative
vengono illustrate e spiegate ai genitori per renderli sempre più consapevoli della loro
funzione educativa. Al riguardo, il personale ha elaborato e consegnato alle famiglie, due
opuscoli informativi in cui sono raccolte, per fasce d’età, le finalità di alcune attività di
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Piano Socio Assistenziale 2011
Comune di Gavardo
gioco, quelle spontanee che ogni bambino ha in sé e quelle sollecitate dall’adulto e da questo
favorite.
Tutte le attività proposte quotidianamente sono comunicate ai genitori su pannelli
informativi, sul diario, utilizzando anche supporti fotografici e filmati. Questo permette al
nido di presentarsi a visitatori e ai genitori in modo trasparente raccontando le esperienze
che ogni giorno bambini e adulti condividono all’interno dei diversi spazi.
§ 1. Attività psicomotoria e laboratori di psicomotricità
Per l’anno in corso continueranno gli incontri di psicomotricità, circa 10/12 per ogni
gruppo di bambini grandi.
Questa attività ha un posto di fondamentale importanza nella programmazione
dell’Asilo Nido. E’ ormai unanimemente considerato lo strumento più indicato per conoscere
i bisogni, i desideri e le capacità di bambini anche molto piccoli.
§ 2. Continuità Asilo Nido – Scuola Materna
Continua la collaborazione con le scuole dell’infanzia presenti sul territorio
attraverso incontri programmati con le insegnanti e con i bambini nelle due diverse realtà
istituzionali e partecipando a progetti comuni.
§ 3. Appuntamenti con la lettura
I bambini in età prescolare traggono grandi benefici dalla lettura. Come i bibliotecari
invitano i genitori a trascorrere momenti di lettura con i loro bambini, così l’Asilo Nido vuole
integrare questi momenti mettendo a disposizione libri adatti e pieni di significato. In questo
contesto continua l’iniziativa “nati per leggere”.
In particolare, anche quest’anno, verrà dato grande spazio alle storie del “Pesciolino
Arcobaleno”. Questo personaggio accompagnerà i bambini durante tutte le attività proposte
al nido, soprattutto in quelle legate all’esperienza dell’acquaticità.
§ 4. Interventi di sostegno alla disabilità e di collaborazione con l’A. S. L.
L’Asilo Nido rappresenta un’importante opportunità educativa anche per bambini in
difficoltà quali i disabili anche con importanti problemi psico – fisici, segnalati dai servizi
specialistici dell’Asl. Nell’anno scolastico 2010/2011 frequentano il Nido n. 2 bambini
disabili.
Dall’esperienza acquisita e dal confronto tra le educatrici, l’insegnante di sostegno e
l’equipe dell’Asl, si è potuto constatare che le stimolazioni ricevute nell’ambiente del nido, si
sono rivelate molto utili per ottenere significativi e globali miglioramenti del bambino in
difficoltà.
Accogliendo la proposta dell’Asl, verrà attivata una particolare opera di
sensibilizzazione sui “pericoli domestici”. Dopo una serie di incontri tra gli operatori verrà
programmata una riunione specifica sul tema e, a cadenza mensile, proprio attraverso i
bambini, verranno fatti pervenire ai genitori consigli e messaggi per prevenire gli incidenti
domestici.
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Piano Socio Assistenziale 2011
Comune di Gavardo
§ 5. Uscite
Anche nell’anno scolastico 2010/2011 si intende programmare, per i bambini grandi,
un’uscita finalizzata alla visita di una fattoria della zona e al Centro Ippico di Limone di
Gavardo.
§ 6. Tirocini finalizzati all’inserimento socio lavorativo di disabili adulti
Con i Servizi S.F.A (Servizio Formazione all’Autonomia) e C.S.E (Centro Socio
Educativo) della Cooperativa “La Cordata” di Roè Volciano è in corso, da anni, una positiva
collaborazione che proseguirà anche nel corrente anno, accogliendo una frequentante di tali
servizi. La persona in questione è affiancata dalla cuoca e dalle ausiliarie che la stimolano
nell’esecuzione di piccole incombenze (asciugare le stoviglie, riporle al posto giusto, stirare
le tovaglie ecc…). In questo modo si aiuta la persona nel percorso di socializzazione e di
autonomia.
§ 7. Corsi di formazione per genitori
Vivere accanto ad un bambino e saper accogliere la ricchezza di un rapporto, per un
genitore, non è facile. Oggi i genitori sono maggiormente consapevoli, hanno il desiderio di
sapere qualcosa di più sui loro figli, sulle modalità di relazione e sui rischi che la crescita
comporta.
Viene pertanto proposto, nel 2011, un percorso formativo rivolto ai genitori. Gli
obiettivi sono quelli di conoscere meglio le tappe dello sviluppo emotivo del bambino, i suoi
bisogni reali (sicurezza, stima di sé, appartenenze…), le strategie educative, i modi di
rapportarsi nella quotidianità.
I genitori, grazie al confronto, sperimentano la condivisione e non affrontano, soli, le
problematiche legate alla crescita di un figlio. Li fa sentire, altresì, coinvolti nel trovare
possibili risposte.
§ 8. Progetto “Giocare nell’acqua”
Vista la buona accoglienza avuta nelle due precedenti esperienze, si intende
riproporre il progetto “giocare nell’acqua”.
L’obiettivo è quello di permettere al bambino di conoscere e sperimentare l’elemento
“acqua”. Non si tratta di “imparare a nuotare” ma di “imparare a stare dentro nell’acqua”,
a interagire con essa, con autonomia e consapevolezza, sperimentando nuove sensazioni non
esprimibili sulla terraferma. Sono coinvolti due gruppi di bambini “grandi”, suddivisi in due
mattinate (dalle 9,15 alle 11,00) che vengono accompagnati in piscina dalle educatrici ed
ausiliarie del nido. Si prevedono dieci uscite per ciascun gruppo, nei mesi di maggio e giugno
2011.
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Piano Socio Assistenziale 2011
Comune di Gavardo
§ 9. Progetto “Alimentazione”
Nell’ambito dell’ampliamento delle proposte educative, verrà integrato, nell’anno
2011, il progetto sul significato dell’alimentazione. Questo è stato pensato per coinvolgere,
nel tema conduttore del cibo, la cuoca, le educatrici, i genitori ed ovviamente i bambini.
Verrà sottolineata l’importanza relazionale ed educativa rappresentata dal pasto.
Verranno proposte attività di “scoperta” degli alimenti (il profumo, i colori, la consistenza
ecc.). Si inviteranno alcuni genitori affinchè, partecipando al pranzo al nido, possano vivere
“da vicino” il clima che accompagna questa “routine”.
Si intende dare maggiore spazio a iniziative volte alla conoscenza di piatti tipici delle
varie culture che sono rappresentate anche dai frequentanti il Nido.”
Capitolo 2: Centro di Aggregazione Giovanile (C. A. G.)
Il C.A.G. si colloca all’interno di un generale obiettivo di prevenzione e rimozione
delle cause di varia natura, che possono provocare situazioni di bisogno e fenomeni di
emarginazione a vari livelli, offrendosi come agenzia educativa “Che risponde a bisogni di
educazione extrascolastica”
Anche per l’anno 2010/2011 l’Amministrazione Comunale intende riconoscere il
C.A.G. come fondamentale intervento di prevenzione e sostegno rivolto ai minori ed alle loro
famiglie. L’idea è quella che al C.A.G. la relazione educativa con il minore è centrale e
diviene prioritaria per gli obiettivi di socializzazione educativa, di promozione e sviluppo
delle capacità personali. come l’anno scorso il C.A.G. si pone i seguenti obiettivi:
• creare spazi ludici e educativi, nei quali avviare relazioni favorevoli tra minori e
educatori,
• prevenire potenziali fenomeni di emarginazione e disagio sociale,
• avviare processi di lavoro con i referenti istituzionali delle associazioni presenti sul
territorio,
• strutturare spazi guidati nei quali il minore sperimenti, attraverso attività concrete,
alcune regole di convivenza,
• facilitare, in alcuni pomeriggi della settimana, lo svolgimento dei compiti assegnati
dai docenti delle scuole elementari,
• creare momenti di conoscenza – scambio (e all’occorrenza di aiuto) per e con i
genitori dei bambini iscritti,
• facilitare l’accoglienza e la strutturazione di momenti di aggregazione e
socializzazione con il coinvolgimento dei bimbi stranieri,
• agevolare, occasionalmente, momenti di animazione giocosa in luoghi o ambiti
diversi dal C.A.G. (strada, piazza, oratorio, ecc...)
Gli elementi di specificità sono:
AGGREGAZIONE E SOCIALIZZAZIONE
• Relazioni tra i ragazzi: si offre l’opportunità di un confronto e di un contato tra pari
che stimolano l’acquisizione di competenze per vivere con gli altri relazioni
positive.
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Piano Socio Assistenziale 2011
Comune di Gavardo
•
•
Relazioni tra ragazzi e adulti: si offre uno spazio ed un tempo in cui i bambini/e
possano incontrare adulti educativamente significativi (educatori – insegnanti –
genitori) sia per acquisire competenze relazionali, sia per confrontarsi con modelli
adulti.
Relazioni con i vincoli e le opportunità: si offre un contesto ambientale e
relazionale aperto e poco strutturato che stimola a sperimentare originali modalità
di convivenza e ad elaborare sistemi di regole viste come possibilità di integrare la
dimensione individuale con quella sociale.
ACCOMPAGNAMENTO EDUCATIVO
• La presenza di figure educative attente all’accoglienza ed all’ascolto accompagna e
stimola il bambino/a nel lavoro di rielaborazione del senso che le diverse esperienze
assumono per la sua soggettività e per un suo adeguato approccio alla realtà. Ciò
favorisce la presa di coscienza delle sue potenzialità e dei suoi limiti, aiutandolo a
ricomporre ed integrare in una dimensione unitaria queste diverse esperienze.
ANIMAZIONE
• Non intesa come tecnica, ma come vera e propria proposta educativa, che stimola
l’espressione, la creatività, la partecipazione ed il protagonismo, la possibilità di
imparare facendo esperienza, al fine di sviluppare la consapevolezza del proprio
potenziale.
ORIENTAMENTO
• Il C.A.G. è un punto di riferimento che aiuta i bambini/e a esplorare e conoscere il
territorio, a individuare le opportunità, offrendogli, in tal modo, la possibilità di attuare
scelte più idonee rispetto ai propri bisogni ed al proprio progetto di vita.
TUTELA E ACCUDIMENTO
• Offre risposta alla domanda espressa, in particolare, da genitori che lavorano, di
custodia e di accudimento nel tempo libero in un ambiente fisico e relazionale che non
si limita a tutelare ma stimola a sperimentare e a crescere.
CONTROLLO SOCIALE
• Il C.A.G. può rappresentare uno strumento utile ad evidenziare le situazioni di
difficoltà e di disagio dei ragazzi per contribuire a sostenerli ed attrezzarli per
affrontare i compiti evolutivi, aiutandoli a costruire una prospettiva di futuro possibile.
PROMOZIONE DEI DIRITTI DEI MINORI
• E’ uno spazio dove vengono garantiti e si sperimentano concretamente alcuni diritti
fondamentali dei minori: diritto al gioco, alle relazioni, alla partecipazione alla vita del
territorio.
Queste funzioni sono comuni a tutti i C.A.G., ma la loro attuazione è legata a diverse
variabili: la lettura dei bisogni, il mandato istituzionale, le risorse interne ed esterne ecc.
Avremo così dei C.A.G. che curano maggiormente gli aspetti ludici, altri più centrati
sull’ascolto e sull’accompagnamento, altri ancora orientati ad accogliere e rielaborare il
disagio educativo. Ne deriva che il servizio C.A.G. si caratterizza per una forte flessibilità che
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Piano Socio Assistenziale 2011
Comune di Gavardo
gli fa assumere una forma e un modello educativo ed organizzativo originale a seconda delle
variabili in gioco. Il C.A.G. di Gavardo è aperto tutti i giorni dal Lunedì al Venerdì dalle
14:00 alle 18:00.
Il personale educativo è composto da 3 educatori assunti per 20 ore settimanali; allo
scopo di integrare i minori e le famiglie sul territorio e prevenire eventuali situazioni di
disagio sociale, organizzano aperture straordinarie del servizio, colloqui individuali con le
insegnanti della scuola, tutelando un costante rapporto con le famiglie e i referenti dei Servizi
di competenza del territorio.
Anno
scolastico di
riferimento
2008/2009
2009/2010
2010/2011
Numero
totale
domande
raccolte
60
68
65
Numero domande
accolte
Numero
domande
rinunciatarie
Numero domande
non accolte
46
49
54
14
19
10
0
0
1
Servizio normato dalla disciplina ISEE
Il filo conduttore annuale del Servizio è il macro progetto “L’isola del tesoro” tratto
dal romanzo d’avventura di Robert Louis Stevenson, di seguito vengono elencate le azioni
specifiche in merito a tale filo conduttore:
• laboratorio Associazione “Vocifera” per la realizzazione di scenografie circa il
racconto di storie e pirati;
• laboratorio teatrale ed espressivo per la sperimentazione di improvvisazioni teatrali e
di espressione corporea;
• laboratorio di lettura animata in collaborazione con la biblioteca di Gavardo;
• laboratorio musicale per la propedeutica, l’utilizzo di strumenti semplici e con essi del
proprio corpo;
• laboratorio di giocoleria e clowneria per la sperimentazione di attività di equilibrio e
coordinazione (utilizzo palline, clavette ecc);
• laboratorio di educazione ambientale per la sensibilizzazione e conoscenza di alcuni
temi a carattere naturalistico, attraverso l’utilizzo di elementi botanici recuperati in
spazi del posto;
• laboratorio di scavo in collaborazione con il Museo Civico di Gavardo;
• laboratorio di mediazione culturale per facilitare la conoscenza di usi e costuni diversi
dalla nostra cultura e provenienza;
• laboratorio per la realizzazione del logo del Cag dal titolo “Regala un nome al Cag”
inteso come entità all’interno dell’isola
A compimento di ciascuna attività i bambini riceveranno “pezzi di mappa” che
andranno poi a costituire la cartina geografica di Gavardo inteso come isola del tesoro.
§ 1. Microprogetto “Genitori e figli al Cag”
Il progetto predilige lo scambio di informazioni fra personale educativo del Servizio e
genitori dei minori iscritti ma tutela anche il fatto che genitori e figli possano incontrarsi al
Cag per sperimentare attività giocose e animative.
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Piano Socio Assistenziale 2011
Comune di Gavardo
Per perseguire l’obiettivo della collaborazione con i genitori coinvolgendoli
pienamente alla vita del Cag vengono ipotizzate iniziative anche fuori dal normale orario di
apertura del Servizio in modo da agevolare la presenza al Cag dei genitori che lavorano.
§ 2. Microprogetto “Il Cag e la Biblioteca di Gavardo”
Per favorire la conoscenza da parte dei minori del territorio gavardese si intende
promuovere, attraverso laboratori di lettura interpretata, un progetto che preveda la
conoscenza dettagliata della biblioteca comunale e del prestito libri mensile in modo da creare
poi al cag momenti di lettura interpretata e di rielaborazione collettiva del messaggio
contenuto nel testo.
§ 3. Microprogetto “Apri Cag” (Apertura occasionale del Cag a tutti i bambini dalla I alla V
della Scuola primaria di Gavardo)
Si è pensato di permettere periodicamente a tutti i bambini di poter conoscere e
frequentare il Centro di Aggregazione allo scopo di vivere momenti di libera aggregazione
anche se fondati su attività specifiche e produzioni finali da svolgere.
In tal senso vengono individuate una serie di date all’interno delle quali si ipotizzano
laboratori di vario genere.
Le iniziative vengono pubblicizzate in modo creativo all’interno delle sedi scolastiche
di riferimento.
§ 4. Microprogetto in collaborazione con il Centro Sociale “incontro”di Gavardo
L’azione progettuale consiste nell’individuare iniziative ad hoc da svolgere in
collaborazione con alcuni anziani del Centro sociale “Incontro”.
L’obiettivo di tale strategia operativa è quello di avvicinare mondi e abitudini diverse
ad uno stesso compito o risultato da raggiungere, per poi ragionare successivamente sulle
differenze di metodo e culturali che caratterizzano i due mondi.
§ 5. Microprogetto “Il Girasole”in collaborazione con la casa di riposo Fondazione “ La
Memoria”
L’intenzione progettuale è quella di continuare a far sperimentare durante l’anno agli
utenti del Cag attività di laboratorio e animative svolte in collaborazione con gli ospiti della
fondazione “ La Memoria” di Gavardo.
Il progetto “ Girasole” nasce in collaborazione con il personale operativo della Casa di
riposo e ha l’obiettivo di creare un percorso fatto da iniziative specifiche: visite alla casa di
riposo, conoscenza di alcuni ospiti e di storie a loro realmente accadute, elaborazione di
disegni , allestimento di una mostra e realizzazione di un giornalino come risultato finale
dell’esperienza in oggetto.
§ 6. Progetto CAG – Servizio Minori ed Handicap (Distretto 12 VS)
Assume particolare importanza la collaborazione che ogni anno viene avviata fra
C.A.G. e Servizio Minori – Handicap dell’A. S. L..
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Piano Socio Assistenziale 2011
Comune di Gavardo
Si tratta della stesura da parte dell’equipe operativa degli enti territoriali coinvolti, di
piani operativi specifici per l’inserimento di bimbi con particolare situazione di bisogno,
all’interno del C.A.G..
Tale collaborazione prevede che vengano individuati spazi di conoscenza, scambio
informazioni ed altro, a carico del personale operativo dell’Assessorato Servizi Sociali e del
Servizio Minori e Handicap del Distretto 12 VS. Tale modalità permette la stesura di un
progetto educativo a favore del minore da inserire al C.A.G..
§ 7. Progetto “Fantasia di strumenti” in collaborazione con la Scuola Primaria
Questo importante progetto attivo ormai da 8 anni all’interno del Centro aggregazione
giovanile, è rivolto a 25 bambini/e di varia nazionalità compresa quella italiana, iscritti alla
Scuola primaria di Gavardo. L’azione consiste nel dare l’opportunità ad alcuni minori di poter
migliorare il livello di alfabetizzazione e integrazione sociale attraverso l’utilizzo del Centro
di aggregazione giovanile e delle attività da esso proposte.
Ogni anno infatti la scuola individua minori con particolare bisogno di integrazione e
struttura con il personale operativo dei Servizi Sociali e del Cag di Gavardo, un percorso ad
hoc per il raggiungimento dell’obiettivo sopra esposto.
Il progetto richiesto ufficialmente della Scuola Primaria vede la presenza al Cag di
un’insegnante ufficialmente incaricata dalla Direzione didattica e di 25 minori ai quali
attualmente non viene richiesto nessun contributo economico.
I bambini (che si aggiungono a quelli regolarmente iscritti) frequentano il Cag ogni
giovedì a partire dal mese di marzo 2010 dalle ore 14:30 alle ore 17:00 per un momento di
animazione e gioco organizzato.
L’ipotesi per il futuro è che questo progetto possa essere potenziato sia in termini di
reale presenza dei minori, ma soprattutto possa far parte di un’azione più complessa legata
alla creazione di interventi di rete in risposta ad alcune forme di disagio sociale in
collaborazione con la scuola primaria e con la Comunità Montana attraverso l’erogazione di
interventi con contributi di leggi di settore specifiche.
§ 8. Inserimento di lavoratrici socialmente utili e volontari AVULSS e ANTEA all’interno del
CAG
Da qualche anno sono inserite al C.A.G. alcune volontarie AVULSS e ANTEA, che dopo
una serie di incontri con il personale operativo del servizio, collaborano a favore dei bambini
e delle attività che il C.A.G. quotidianamente propone.
Gli obiettivi sono:
• offrire a bambini/e la possibilità di potersi rapportare a persone diverse da quelle
presenti ogni giorno al C.A.G.,
• offrire all’equipe operativa del Servizio un aiuto nella gestione del gruppo C.A.G. e di
bimbi in particolari condizioni di bisogno.
§ 9. Inserimento di tirocinanti al CAG
Il progetto tutela, previo accordo con la scuola di provenienza (IAL ecc…),
l’inserimento di tirocinanti che hanno così l’opportunità di conoscere l’organizzazione della
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Piano Socio Assistenziale 2011
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struttura nella quale operano, il personale operativo e l’utenza sperimentando attività di vario
genere.
Tale esperienza rivela alle tirocinanti la modalità con la quale l’educatore
professionale affronta ogni giorno elementi di conflitto fra coetanei di varia estrazione
culturale.
Capitolo 3: Centro Ricreativo Estivo Diurno (C. R. E. D.)
Viene confermato anche per l’anno 2011 il servizio diurno denominato Centro
Ricreativo Estivo (C. R. E. D.) che si terrà in località “Monticello”.
Il CRED è un servizio rivolto ai ragazzi dai 6 ai 10 anni che ha come obiettivo
generale, in continuità con l’attività del CAG, quello di educare alla vita di comunità, favorire
lo sviluppo e l’espressione delle capacità creative, oltre che la formazione culturale del
ragazzo, integrando il ruolo della famiglia e della scuola.
Il servizio CRED svolge attività ricreative e di tempo libero per i minori che nel
periodo di vacanza rimangono nel luogo di residenza.
Gli obiettivi si realizzano attraverso l’organizzazione di attività strutturate che vanno
dall’attività sportiva ai giochi di gruppo, alla drammatizzazione, all’attività grafico – manuale.
Sono inoltre previste frequenze in piscina.
La gestione del servizio è affidata:
• al responsabile del servizio, che è il referente dell’amministrazione comunale,
• al coordinatore, che è il responsabile del programma di attività,
• ai singoli educatori e animatori,impegnati quotidianamente nel rapporto diretto coi
ragazzi.
Il CRED si articola in più turni; è intenzione dell’Amministrazione Comunale
verificare la possibilità di aumentare il numero dei posti disponibili presso la sede in località
Monticello. L’accesso al servizio è determinato in base ad un apposito regolamento,
disponibile per la visione presso l’ufficio Servizi Sociali del Comune.
L’orario delle attività ed i costi di partecipazione al servizio sono fissati in relazione al
programma stesso delle attività e alla durata di ogni turno del CRED.
Lo staff operativo è composto da educatori professionali, impegnati per 44 ore
settimanali per i mesi di luglio e agosto, e da volontari e lavoratori socialmente utili. Su
proposta dell’assistente sociale viene valutata la possibilità di concedere esenzioni e riduzioni
per la partecipazione di minori appartenenti a famiglie con problematiche sociali ed
economiche.
Anno di
riferimento
2008
2009
2010
Numero
totale
domande
raccolte
125
140
116
Numero
domande accolte
Numero
domande
rinunciatarie
Numero
domande non
accolte
98
99
104
2
2
12
25
39
0
Servizio normato dalla disciplina ISEE
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Piano Socio Assistenziale 2011
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Capitolo 4: Camposcuola per i minori in età compresa fra i 6 e i 10 anni
Il progetto prevede l’avvio, in collaborazione con la Scuola Primaria e l’Oratorio di
Gavardo, di un campo scuola in prossimità dell’inizio dell’anno scolastico.
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di supportare, i minori che frequentano la Scuola
Primaria, nello svolgimento dei compiti assegnati dai docenti durante le vacanze estive e,
pertanto, di iniziare, in modo positivo, il nuovo anno scolastico
Capitolo 5: Socializzazione – Educazione (età 11 – 14 anni)
Da tempo l’Amministrazione Comunale in collaborazione con la scuola media e
con la Comunità Montana di Valle Sabbia sta realizzando, all’interno della scuola, progetti
condivisi in grado affrontare i bisogni dei minori in età compresa fra gli 11 e i 14 anni, in
modo da intervenire, a livello preventivo, sia nei confronti del singolo che di gruppi di
coetanei.
Nel corso degli anni l’opera si è rafforzata individuando due livelli di lavoro:
1. micro progettazioni singole (progetto Affettività – Sessualità, Sportello Ascolto) svolti
da personale esperto direttamente nelle classi di appartenenza dei ragazzi;
2. macro progettazioni (progetto Insieme per la qualità della vita, Azioni in circolo) a
carico degli adulti che a vari livelli affiancano i minori.
In tale direzione, oltre al lavoro svolto dai referenti dei progetti all’interno delle classi,
si è creato un gruppo di lavoro formato da personale operativo della scuola , dell’ente locale e
degli esperti mandati dalla Comunità Montana con contributi erogati da leggi di settore
specifiche, in grado di monitorare il lavoro svolto nelle classi e di individuare azioni sempre
più specifiche in rispondenza ai bisogni reali dei ragazzi.
§ 1. Legge 285/97: Progetto Affettività e Sessualità (all’interno della Scuola Secondaria di I°
grado di Gavardo per complessive 70 ore)
La legge 28 Agosto 1997 n° 285 “Disposizioni per la promozione di diritti e di
opportunità per l’infanzia e l’adolescenza” si pone come obiettivo quello di rafforzare
l’attenzione verso i temi dell’infanzia e dell’adolescenza, chiamando a condivisione di priorità
ed obiettivi istituzioni ed enti diversi. La legge 285 intende, privilegiando l’ambito familiare,
favorire la promozione dei diritti, la qualità delle vita, lo sviluppo, la realizzazione individuale
e la socializzazione dell’infanzia e dell’adolescenza, agendo sul piano dei servizi socio –
educativi, assistenziali e sanitari, di sostegno del reddito, dei servizi ricreativi, culturali ed
ambientali.
Le finalità di tale legge, come per le altre denominate “di settore” sono state
concretizzate in specifichi progetti inseriti nel Piano di Zona e condivisi con i comuni del
distretto 12 Valle Sabbia, con la Comunità Montana di Valle Sabbia, l’A. S. L., il terzo
settore.
Per quanto riguarda in specifico l’esperienza del Comune di Gavardo:
L’EDUCAZIONE SESSUALE NELLA SCUOLA
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Piano Socio Assistenziale 2011
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Parlare di educazione affettiva – sessuale in particolare nell’ambito scolastico, anche
se a livello legislativo è prevista l’introduzione dell’educazione sessuale nella scuola, genera
spesso perplessità, dubbi (anche per carenza di proposte metodologiche).
Succede che la famiglia è ben contenta (ma contemporaneamente teme) di delegare
alla scuola anche questo aspetto dell’educazione dei figli, mentre la scuola a volte entra in
crisi per molteplici, svariati, complessi motivi.
Ma sicuramente non sono né la famiglia né la scuola in quanto istituzioni a trovarsi in
difficoltà su questo tema più che su altri, bensì i genitori e gli insegnanti in quanto persone, e
questo perché la sessualità (nei molteplici significati assunti nella società odierna) e
l’affettività riguardano l’intimità di ciascuno di noi. Per superare questo disagio occorre
arrivare ad un concetto più ampio e completo di sessualità, intendendola come parte
integrante della personalità e della vita di un individuo, alla luce dei modelli sociali.
Ciò significa superare il concetto di sessualità come genitalità o come sinonimo di
sesso, che significa pensare che la sessualità non si esaurisce né nella differenza biologica né
tanto meno nel rapporto sessuale e che non è in questo che essa esplica tutti i molteplici
significati che contiene ed in cui si è andata articolando.
E’evidente che la sessualità in questa accezione ampia, ricca ed articolata, riguarda
l’individuo in ognuna delle dimensioni (fisica, sociale e psicologica) che in maniera
inscindibile lo compongono e lo caratterizzano.
L’obiettivo generale è quello di favorire nei ragazzi un confronto sereno per il
raggiungimento di un equilibrato approccio all’affettività e alla sessualità in genere, che
comprende quindi anche l’amicizia, il rapporto con gli altri ecc, attraverso la verifica e il
confronto delle conoscenze, dell’informazione e delle esperienze già vissute, in un clima di
comunicazione libera e spontanea tra adolescenti ed adulti.
Si cercherà nel momento educativo di permettere all’adolescente di far emergere i
vissuti personali, l’ambiente culturale e sociale, l’educazione globalmente ricevuta e i
messaggi comunque assorbiti che condizionano il suo approccio e il vissuto della affettività e
sessualità permettendogli un confronto costruttivo con i pari e gli adulti nel rispetto delle idee
e del punto di “maturazione” da ciascuno raggiunto.
L’intervento è indirizzato agli alunni delle classi seconde e terze della scuola
secondaria di primo grado e, con finalità diverse, avviato nelle classi prime (da parte dei
docenti).
Classi seconde
Obiettivi:
• conoscere le tappe dello sviluppo sessuale dal punto di vista anatomo – fisiologico; i
segni premonitori dello sviluppo sessuale;
• conoscere le trasformazioni ed i cambiamenti psicologici ed affettivi che lo sviluppo
puberale comporta;
• affrontare le scoperte, paure, gioie di fronte all’innamoramento e al nascere della
curiosità, desiderio, attrazione, eccitazione;
• sostenere il processo di separazione dalle figure genitoriali ed analizzare i nuovi
significati dell’amicizia e della libertà.
Classi Terze
Obiettivi:
• conoscere parole, gesti, atti della presessualità – sessualità;
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• essere informati sulle problematiche, i disturbi, le patologie connesse alla sessualità;
• seguire le evoluzioni dell’affettività e saperla coniugare con gradualità ed armonia alla
sessualità nel percorso di crescita;
• comprendere il significato di maternità – paternità per affrontarle in modo
consapevole;
• prevenire le molestie e le violenze sessuali.
§ 2. Legge 285/97: Sportello Ascolto (all’interno della Scuola secondaria di primo grado per
num. 60 ore)
La preadolescenza è caratterizzata da compiti evolutivi, cioè da obiettivi tipici di
questa fase del ciclo della vita, il cui difficile – mancato conseguimento non consente o rende
problematico il passaggio all’età successiva. Questi compiti, che talvolta si presentano al
ragazzo come problemi, spesso finiscono per “intersecarsi” con difficoltà scolastiche e/o
familiari scatenando un disagio personale che cerca di trovare un luogo di ascolto e degli
interlocutori . Questi hanno il compito di sostenere il cambiamento, le cui premesse implicano
una separazione dal proprio sé infantile e dai propri genitori, l’integrazione di una nuova
rappresentazione di sé e la costruzione di nuove identificazioni. In questa trasformazione il
rapporto con il gruppo dei coetanei è importante perché costituisce un punto di riferimento, un
laboratorio di cambiamento.
In questa età sono concentrati i passaggi più significativi del “crescere” e può essere
problematico cercare – trovare il metodo con cui affrontare le difficoltà, scegliere lo stile con
cui si cercano di raggiungere gli obiettivi, trovare la via attraverso la quale si cerca la
soluzione.
FINALITÀ DELL’INTERVENTO
L’apertura di uno sportello di ascolto nella Scuola secondaria di primo grado va vista
in una prospettiva di prevenzione primaria e quindi essere rivolta a tutti gli alunni che possono
accedere spontaneamente o inviati da insegnanti e genitori.
Il ruolo che lo psicologo assume è quello di consigliere che, restando aderente
all’attualità dei problemi confidati, cerca di aiutare il preadolescente a focalizzarli e valutarli
incoraggiandolo e orientandolo nella ricerca – scoperta di strategie per affrontarli e risolverli.
Il bisogno generale cui si risponde è un bisogno di comunicazione prima che di aiuto
psicoterapeutico ed è quindi importante non “patologizzare” immediatamente la domanda di
colloquio.
CARATTERISTICHE E FUNZIONI DELLO SPORTELLO DI ASCOLTO
Lo sportello di ascolto è caratterizzato dai seguenti aspetti:
• Funzione conoscitiva: attivare l’ascolto a scuola significa innanzitutto istituire un
osservatorio delle problematiche preadoloscenziali con finalità preventiva del disagio.
• Funzione preventiva: la manifestazione prevalente del disagio può riferirsi a problemi
evolutivi ma spesso il disagio può essere familiare e/o scolastico. E’ necessario
riconoscere il problema prevalentemente e valutare conseguentemente le modalità per
affrontarlo.
• Le funzioni che lo psicologo assume nell’ascolto possono essere:
supporto psico – pedagogico per problemi scolastici,
consigliere nella soluzione di compiti – problemi evolutivi,
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facilitatore comunicativo in casi di difficoltà,
aiutante nella ricerca di strategie di cambiamento,
rilevatore di problemi – disturbi che necessitano di interventi psicoterapeutici e/o
segnalazione ai servizi sociali, in questi casi è necessaria la collaborazione del medico
scolastico, un preciso riferimento nell’A. S. L., la collaborazione dell’assistente sociale.
§ 3. Legge 285/97: Costituzione di un tavolo tecnico di lavoro “Scuola – Famiglia –
Territorio” (progetto Azioni in circolo per un totale di 6 ore annue)
Il progetto nasce con l’intento, da parte dei referenti istituzionali e operativi della
Scuola, della Famiglia e del Territorio (in questo caso l’Assessorato Servizi Socioli e Pubblica
Istruzione), di creare una forma di coordinamento fra i progetti 2010 che la scuola propone.
Il gruppo nasce per:
• individuare i bisogni dei ragazzi,
• individuare i bisogni della Scuola,
• monitorare i progetti in base ai reali bisogni,
• creare una forma di coordinamento “per” e “con” i progetti allo scopo di offrire, ai minori,
valide possibilità formative.
Successivamente il gruppo ha il compito di individuare eventuali situazioni a rischio fra i
minori da segnalare ai Servizi Territoriali di competenza, in modo che ci possa essere una
prima “presa in carico”.
§ 4. Progetto Dipendenze
Il progetto, rivolto ai ragazzi delle classi terze, parzialmente finanziato con risorse
della legge 45/99, ha come obiettivo l’informazione e la formazione dei ragazzi rispetto
all’uso-abuso di sostanze psicotrope e alcooliche.
Per l’anno 2010-2011 vengono proposti n. 4 incontri formativi per i docenti
unitamente a un incontro informativo plenario per tutti i docenti su tematiche legate alla
dipendenza/abuso di sostanze psicotrope.
A favore dei minori oltre agli incontri in classe viene prevista una visita al polo
ricreativo ITALPARK allo scopo di far conoscere ai ragazzi un luogo al quale possono
accedere per sperimentare iniziative di vario genere.
§ 5. Progetto di Mediazione Culturale
Il progetto, finanziato con la legge 40/98, prosegue l’azione inserita nel progetto
realizzato dalla Comunità Montana di Valle Sabbia in attuazione del Piano di Zona, ha invece
come prerogativa la gestione ed il superamento, da parte degli alunni stranieri, di alcune
problematiche legate alla diversità linguistica e culturale, vero scoglio ad un effettivo e
proficuo inserimento, nel mondo della scuola e nella stessa società contemporanea .
§ 6. Progetto presa in carico e tutela
L’intenzione operativa è quella di ridefinire le azioni di presa in carico di situazioni a
rischio a carico dei minori e delle loro famiglie, mettendo in rete risorse ed interventi
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individuati dalla scuola, dell’ente comunale e dai servizi territoriali di competenza (Asl e
tutela minori).
§ 7. Progetto Doposcuola
Il Centro Pomeridiano Preadolescenti pensato come un Servizio a favore dei minori
residenti nel Comune di Gavardo e frequentanti le classi Iª IIª e IIIª della Scuola Secondaria di
I° grado, nasce come spazio fisico e relazionale, all’interno del quale poter svolgere i compiti
assegnati dai docenti della scuola e in contemporanea, sperimentare iniziative educative e
formative di vario genere, anche attraverso l’utilizzo di tecniche espressive e di animazione.
Tale Servizio è da considerarsi come un punto di “raccordo” con le azioni preventive e
formative già messe in campo dalla Scuola Secondaria di I° grado, dall’Amministrazione
Comunale e da vari interlocutori del territorio (vedi “Insieme per la qualità della vita”).
Il C.P.P. si colloca quindi all’interno di un progetto già da anni consolidato, che
prevede azioni dirette ai minori e alle loro famiglie.
Gli obiettivi del servizio sono:
• svolgimento compiti assegnati dai docenti della Scuola Sec. I° grado
• aggregazione e socializzazione
§ 8. Progetto Camposcuola
Il progetto prevede l’avvio in collaborazione con la Scuola Secondaria di I° grado e
l’Oratorio di Gavardo di un campo scuola in prossimità dell’inizio dell’anno scolastico.
Attraverso questo servizio si vuol dare l’opportunità agli allievi che frequentano la scuola di
poter terminare lo svolgimento dei compiti assegnati dai docenti per le vacanze estive.
§ 9. .Progetto “Sostegno alla genitorialità”
Accanto alle azioni pensate per i minori, nel corso degli anni, sono state realizzate
iniziative a favore della famiglia e, in particolare, in ambito formativo.
Nel 2010, in collaborazione con A.Ge e Comitato genitori, sono stati programmati
percorsi formativi caratterizzati da:
• sportello ascolto genitori con l’obiettivo di orientare ed aiutare i genitori nel
difficile compito di educare e nella gestione di problematiche legate alla
preadolescenza;
• percorsi formativi laboratoriali con l’obiettivo di mettere a confronto i genitori
su regole e comportamenti da adottare nell’azione educativa quotidiana;
• percorsi formativi tramite incontri plenari sulle dinamiche di coppia.
Al fine di reperire nuove risorse per sostenere e ampliare gli interventi in ambito
educativo e formativo, l’Amministrazione Comunale ha aderito ai progetti “Meta-scuola” e
“Genitori in cammino” predisposti dall’A.Ge di Gavardo come titolare, da alcune
associazioni del territorio e dalla Cooperativa Sociale Tempo Libero che gestisce i servizi
educativi comunali; il progetto è stato oggetto di uno specifico finanziamento in base alla
legge regionale n. 23/99 sulle politiche familiari.
Le azioni specifiche inserite nel progetto Meta - scuola sono:
• -doposcuola nelle frazioni
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•
•
•
•
•
-training su metodo di studio per i frequentanti il doposcuola
-formazione adulti insegnanti e volontari sul metodo di studio
-orientamento e ri-orientamento scolastico
-potenziamento tavolo “Azioni in circolo”
-percorso formativo per volontari da utilizzare su servizi come il doposcuola ma
anche su servizi di tipo animativo
• -campo amicizia prima del ri-avvio dell’anno scolastico
Le azioni specifiche inserite nel progetto “Genitori in cammino” sono alcune serate
formative per adulti sul rapporto di coppia e sull’interazione educativa con i figli, percorsi
formativi per genitori e insegnanti sul rapporto famiglia scuola, percorsi di alfabetizzazione
informatica, attivazione forum genitori su patto di corresponsabilità educativa, creazione
rivista “Genitori in cammino”,organizzazione di momenti conviviali per la famiglia.
Capitolo 6: Interventi di sostituzione del nucleo familiare
§ 1. Contributi per affidi minori
L’affidamento dei minori è un intervento rivolto a quei bambini che, essendo
temporaneamente privi di un ambiente familiare idoneo, vengono affidati ad un’altra famiglia,
o ad una persona singola. Questo istituto si distingue nettamente dall’adozione perché non
crea vincoli familiari tra il bambino e la famiglia affidataria, ma solo un rapporto educativo
assistenziale temporaneo. Il Comune, tenuto conto dell’estrema importanza di tale servizio,
interviene su specifica richiesta e/o segnalazione erogando contributi per quei progetti
d’intervento definiti dagli operatori del Servizio Tutela Minori della Comunità Montana di
Valle Sabbia, a cui è delegato il servizio con specifica convenzione. L’importo massimo del
contributo è stabilito in € 500,00 mensili, fatto salvo particolari esigenze del minore
relazionate dall’Assistente Sociale. Attualmente è in affido n. 1 minore.
§ 2. Accoglienza di minori in strutture protette per disposizione dell’autorità giudiziaria
Qualora venga disposto dall’autorità giudiziaria il ricovero di soggetti minorenni
presso comunità educative o centri di pronta accoglienza quali misura di tutela del minore,
l’onere della retta è a carico del comune. La gestione degli interventi è stata, anche in questo
caso, delegata all’A.S.L. prima ed ora alla Comunità Montana di Valle Sabbia. Attualmente
sono ospiti di comunità educativa n. 4 minori.
Capitolo 7: Deleghe alla Comunità Montana di Valle Sabbia relative ad alcuni interventi
a favore di handicappati e minori
La Comunità Montana di Valle Sabbia, in quanto contemplate nel Piano di Zona e
nell’Accordo di Programma ex L. 328/00, gestisce, su delega dei comuni del Distretto n. 12,
specifici servizi per minori relativamente alla:
• gestione delle funzioni relative alla tutela dei minori interessati ai provvedimenti della
magistratura;
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• gestione delle funzioni del servizio di assistenza domiciliare educativa (attualmente i
minori interessati sono 11).
Anche la delega per il settore handicap, precedentemente assegnata all’A.S.L., su
decisione dell’Assemblea dei Sindaci Distrettuale, è stata trasferita alla Comunità Montana di
Valle Sabbia e riguarda in specifico:
• progettazione, analisi del bisogno, definizione dei costi ordinari e verifica della rete dei
servizi socio assistenziali e socio assistenziali a rilievo sanitario dell’area handicap.
Nello specifico, i Servizi Sociali Comunali, oltre i compiti di verifica, garantiscono la
collaborazione nella predisposizione degli interventi e il necessario raccordo con le risorse del
territorio.
Capitolo 8: Consultorio Familiare della Valle Sabbia
I Servizi Consultoriali, non più gestiti dall’A.S.L., tramite convenzione con la Regione
Lombardia, vengono gestiti sul nostro territorio dalla Cooperativa Sociale Area con sede a
Nozza di Vestone e a Villanuova S/C in via Bostone..
Il Consultorio Familiare è strutturato in tre aree di lavoro integrate fra loro:
• il servizio di ostetricia e ginecologia rivolto alle donne ed in particolare per
l’accompagnamento alla gravidanza;
• il servizio sociale che si occupa delle problematiche di carattere familiare, delle
domande di affido e della mediazione familiare;
• il servizio di psicologia che garantisce colloqui di consulenza psicologica in tutte le
fasce d’età per problemi di disagio e difficoltà. È stato inoltre inserito uno psicologo
che garantisce una presenza nell’èquipe del Servizio Tutela Minori.
AREA DISABILITA’
VALORI DI RIFERIMENTO E MISSIONE PER L’AMBITO DISABILI.
Definizione dei servizi e degli interventi al fine di venire incontro alle esigenze dei
cittadini disabili, con particolare attenzione all’opportunità di facilitare l’accesso ai servizi
per garantire e/o migliorare le opportunità di vita (lavoro, educazione, scolastica e
professionale, vita sociale e di relazione.)
Coinvolgere la società e quindi quanti erogano, a diverso titolo, servizi a favore della
popolazione disabile, affinché gli stessi rendano tali servizi più accessibili nella logica di
offrire ai disabili, pur con le loro limitazioni, una vita migliore.
Sostenere le famiglie perché queste possano garantire alla persona disabile l’assistenza più
efficace.
Operare efficacemente perché alla stessa persona disabile possa essere garantita,
anche in mancanza di una propria rete famigliare, condizioni tali da assicurare l’accesso ai
servizi previsti dalle norme vigenti che gli consentano pertanto d fare parte integrate della
società, come cittadini attivi.
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Il piano nazionale degli interventi e servizi sociali pone per quest’area i seguenti
obiettivi generali:
• sostenere e sviluppare tutta l’autonomia e le capacità possibili delle persone non
autosufficienti, in particolare disabili gravi;
• rimuovere gli ostacoli che aggravano la condizione di disabilità;
• creare condizioni di pari opportunità;
• sostenere, ma anche sollevare le famiglie con interventi mirati.
Gli obiettivi di questa Amministrazione, in sintonia con quelli nazionali sono:
• concorrere alla definizione di un modello a rete dei servizi socio-sanitari e socioassistenziali;
• sostegno e sollievo alla famiglia del disabile.
In concreto tali obiettivi si declinano in :
• realizzazione di progetti personalizzati educativi e di reinserimento sociale;
• realizzazione di progetti finalizzati alla prevenzione neonatale di soggetti a rischio
• agevolare la vita sociale del disabile;
• attuare un sostegno educativo scolastico e domiciliare.
perseguiti attraverso i seguenti servizi:
• Inserimento e supporto per la frequenza in Centri Diurni a carattere
educativo/riabilitativo
• Servizio di Assistenza Educativa Domiciliare
• Servizio di Assistenza Educativa Scolastica
Relativamente all’analisi sulla realtà attuale dei servizi e degli interventi, sono emersi
alcuni nodi problematici quali:
• l’onerosità dei servizi C. D. D., C.S.E. e S. F. A. per i quali il Comune di Gavardo ha
attuato misure a tutela dell’utenza;
• l’integrazione sul territorio, in considerazione del fatto che molti utenti disabili, una volta
rientrati dai Centri Educativi diurni, non riescono a svolgere attività sul loro territorio di
appartenenza. Da ciò l’importanza per ogni soggetto del raggiungimento di un grado di
integrazione sociale soddisfacente, perseguibile con il coinvolgimento del terzo settore.
Capitolo 1: Assistenza educativa domiciliare
Il Servizio viene offerto a soggetti portatori di handicap per i quali necessitano
interventi volti a favorire le relazioni in ambito familiare e/o l’integrazione e socializzazione
in realtà non scolastiche, in collaborazione con il Servizio Specialistico dell’ASL, viene
attivato il Servizio di assistenza educativa domiciliare. Attualmente usufruiscono di tali
prestazioni n. 12 utenti, dei quali 7 seguiti a domicilio, 3 seguiti in servizi Nido e 2 seguiti
presso il Centro di Aggregazione Giovanile di Gavardo.
E’ utile specificare che nel corso degli anni, oltre all’impegno di assistenza ad
personam “invernale”, si è cercato di garantire ai minori disabili la frequenza ai servizi estivi
presenti sul territorio; anche per quest’anno si prevede l’inserimento di 13 minori presso tali
centri.
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Piano Socio Assistenziale 2011
Comune di Gavardo
Capitolo 2: Assistenza educativa scolastica
La legislazione nazionale e regionale hanno sancito il diritto del soggetto disabile
all’educazione presso le agenzie educativo - formative rivolte alla generalità dei minori. In
collaborazione con l’Assessorato Pubblica Istruzione è stata attivata l’Assistenza Educativa
Scolastica (A. E. S.) intesa come supporto ed aiuto al compito educativo che si differenzia nei
suoi interventi a seconda delle necessità portate dall’utenza. Nell’anno scolastico 2010/2011
usufruiscono di tale servizio n. 23 minori frequentanti le scuole di ogni ordine e grado
collocate sia in Gavardo che in altre località.
Capitolo 3: Centro Disabili Diurno (C. D. D.)
I centri disabili diurni sono strutture integrate, non residenziali, che accolgono
giornalmente soggetti con notevole compromissione nell’autonomia delle funzioni elementari.
Essi costituiscono una struttura d’appoggio alla vita familiare che mira alla crescita evolutiva
dei soggetti nella prospettiva di una costante socializzazione. L’Amministrazione Comunale
sostiene tali servizi con una contribuzione proporzionale alla popolazione residente, quale
quota spettante per il Fondo di Solidarietà, che viene trasferita alla Comunità Montana. A
questa somma il comune deve aggiungere, in concorso con la famiglia, un’ulteriore quota in
proporzione ai propri residenti che usufruiscono del servizio. Nell’anno 2010/2011,
frequentano tale servizio n. 5 gavardesi di cui n. 3 nel Centro di Villanuova S/C, gestito dalla
Cooperativa COGESS, e n. 2 in quello di Toscolano - Maderno, gestito dall’ANFFAS.
Servizio normato dalla disciplina ISEE
Capitolo 4: Centro Socio educativo (C.S.E.) e Servizio Formazione all’Autonomia
(S.F.A.)
Per i soggetti meno gravi, per i quali non è ipotizzabile l’inserimento nel C. D. D., è
possibile ricorrere a Servizi quale il C.S.E e lo S. F. A. generalmente gestiti da cooperative
sociali del territorio. La finalità dell’inserimento è il potenziamento e il recupero delle
capacità residue per sviluppare attività di socializzazione e per dare un sostegno alla famiglia
e, con la possibilità, in alcuni casi, di un inserimento lavorativo. Ogni qualvolta si decide per
un inserimento viene individuato il Servizio e viene steso un progetto dettagliato con gli
operatori del Servizio Handicap dell’A.S.L. e della cooperativa di riferimento. Attualmente
nel C.S.E. della Cooperativa “La Cordata” di Roè Vociano sono inseriti n. 2 utenti.
Servizio normato dalla disciplina ISEE
Capitolo 5: Servizio “Social Work”
Il Servizio “Social Work”, precedentemente gestito dall’A.S.L. è stato affidato, dai
comuni del Distretto 12 Valle Sabbia, alla Società Valle Sabbia Solidale.
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Piano Socio Assistenziale 2011
Comune di Gavardo
Valle Sabbia Solidale, pertanto, dirige operativamente il servizio, coinvolgendo
costantemente i Comuni e i loro tecnici nella verifica relativa al raggiungimento dei risultati
conseguiti. Il servizio per sua natura è flessibile e orientato alla risposta ai nuovi bisogni in
tema di politiche attive del lavoro del territorio.
Il servizio Social Work è un servizio al lavoro rivolto ai soggetti svantaggiati e alla
fasce deboli del mercato del lavoro. È accreditato dalla Regione Lombardia ed inserito nella
Rete dei Servizi per il Lavoro regionale e provinciale, ed è autorizzato dalla Regione a
svolgere attività di intermediazione (incontro domanda/offerta di lavoro).
Gli aspetti innovati del progetto mirano ad una creazione di una Banca Dati unica per
il territorio che “dialoga” con gli operatori, con la rete sociale, con le aziende profit e noprofit. Il servizio si propone inoltre di sviluppare e potenziare la rete per l’inserimento
lavorativo e creare una forte interconnessione con i servizi sociali del territorio, le
cooperative sociali e il mondo delle imprese. Un altro obiettivo è quello di sviluppare una rete
locale di sostegno per le fasce deboli per l’accompagnamento al lavoro, la formazione e
l’orientamento.
Al 31.12.2010 le persone seguite dal Social Work, in attesa di essere avviate al lavoro
o al tirocinio formativo, erano 68, di cui 5 disabili con intervento economico del comune
(contributo economico motivazionale).
Capitolo 6: Voucher Socio - Assistenziali
Il voucher sociale, a differenza del buono sociale, non contempla l’erogazione di
contributi economici, ma è uno strumento utilizzato per erogare, a domicilio, a soggetti adulti
in situazione di fragilità, prestazioni finalizzate a favorire la loro permanenza nell’ambiente di
vita e nel tessuto sociale di appartenenza.
Per soggetti fragili adulti si intendono:
• portatori di handicap o invalidi;
• soggetti con patologia psichiatrica.
Il voucher è stato attivato alla fine dell’anno 2009 ed è caratterizzato da prestazioni di
assistenza educativa domiciliare.
L’assegnazione del voucher è le modalità di erogazione delle prestazioni sono
contenute nel Progetto individualizzato predisposto dall’Assistente Sociale che, nel rispetto
della libera scelta da parte del beneficiario, sottopone all’interessato l’elenco delle agenzie
accreditate presso cui è possibile acquistare le prestazioni necessarie, facilitando l’incontro fra
cittadino e gestore accreditato.
Anno di riferimento
2009
2010
n. voucher socio-asssitenziali attivati
1
3
n. ore erogate
78
470,50
Capitolo 7: Progetto di Psichiatria Territoriale “Il maglio sul Chiese”
Il progetto predisposto dal C.P.S. di Salò facente capo all’Azienda Ospedaliera di
Desenzano del Garda, ha come fine la costituzione di equipe funzionali per la gestione di
bisogni complessi.
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Piano Socio Assistenziale 2011
Comune di Gavardo
Vi aderiscono, oltre il citato servizio sanitario, la Comunità Montana di Valle Sabbia e
i Comuni di Gavardo, Roè Volciano, Vobarno e Vestone. Le equipe territoriali funzionali
composte da operatori sanitari e sociali hanno il compito di predisporre programmi e
interventi integrati a favore di pazienti psichiatrici “gravi” residenti nel comune aderente e in
carico al C.P.S. di Salò.
AREA ANZIANI
VALORI DI RIFERIMENTO E MISSIONE PER L’AMBITO ANZIANI
Realizzare una rete di servizi e di relazioni tra Amministrazione Comunale, utenti,
famiglie ed ambiente sociale che rispetti la soggettività degli anziani, che ne riconosca le
differenti necessità, che riduca al minimo il ricorso all’istituzionalizzazione dell’anziano.
Attivare e rendere efficiente la rete delle relazioni famigliari, sociali, di servizio che
permettano la permanenza degli anziani nel proprio ambiente di origine. Impostare i servizi
in coerenza con le tendenze demografiche del nostro Comune.
Impostare, sperimentare, proporre, nuovi criteri di relazione e collaborazione tra
cittadini, organizzazioni economiche non profit, volontari, amministrazione pubblica
(Comunità Montana e Provincia) per aumentare risorse e capacità di servizio agli anziani,
garantendo certezza delle regole e rispetto del principio di equità.
Impiegare tutto ciò che la tecnologia può offrire per qualificare i servizi, per
migliorare la vita degli anziani, per concorrere alla loro permanenza nell’ambiente
d’origine.
Oggetto dell’interesse del presente Piano Socio Assistenziale pertanto non è l’anziano
in quanto tale ma principalmente l’anziano in condizioni di fragilità, vale a dire con
limitazioni nel grado di autosufficienza e/o autonomia. E’ pertanto obiettivo della presente
programmazione contribuire al potenziamento sul territorio della rete di servizi e interventi
che consenta alla persona in condizione di fragilità di esercitare pienamente il diritto di libertà
di scelta, all’interno di un sistema non solo più sviluppato a livello quantitativo, ma
soprattutto in grado di offrire una maggiore diversificazione dell’offerta, che meglio possa
aderire alle esigenze dei singoli e delle loro famiglie.
Nella nostra zona si può constatare che si confermano le tendenze generali all’aumento
della aspettativa di vita. A questo corrisponde in particolare un aumento delle persone
parzialmente non autosufficienti o totalmente non autosufficienti che pongono sempre nuovi
problemi non solo al sistema sanitario, ma anche alle famiglie ed ai servizi socio assistenziali
comunali e territoriali. La risposta tradizionale alla non autosufficienza delle persone anziane
sul nostro territorio si è basata principalmente sulle strutture residenziali e sulle famiglie.
Queste ultime, seppur spesso sostenute dai “Servizi di Assistenza Domiciliare”, evidenziano
talvolta una difficoltà estrema a reggere il carico assistenziale necessario.
Infatti l’assistenza a domicilio all’anziano non autosufficiente o parzialmente
autosufficiente ha mostrato in questi anni tutta la sua problematicità, in quanto la famiglia
nell’arco di poche generazioni ha mutato profondamente la sua composizione, i suoi
riferimenti culturali, le sue strategie economiche, proprio in corrispondenza del citato
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Piano Socio Assistenziale 2011
Comune di Gavardo
aumento dell’aspettativa di vita degli anziani e conseguentemente dell’aumento di patologie
molto impegnative dal punto di vista assistenziale come ad esempio il morbo di Alzheimer.
ecc.
Negli ultimi anni la situazione si sta modificando grazie alla possibilità delle famiglie,
talvolta, di ricorrere a badanti straniere con costi accessibili e che garantiscono alla famiglia
l’assistenza diurna e notturna. Il ricorso alle badanti, pur positivo, presenta alcuni limiti quali:
• la scarsa preparazione di queste figure in relazione a determinate patologie
• la diversità linguistica e culturale
• il costo economico
• la continuità dell’intervento (spesso queste persone rimangono solo per un certo
periodo)
• la difficoltà dell’anziano nell’accettare i propri limiti
• la diffidenza di certi anziani nell’accettare figure esterne alla famiglia di origine.
L’obiettivo principale di questa programmazione è potenziare interventi,
attraverso il S.A.D. funzionali al mantenimento adeguato dell’anziano nel proprio
territorio, garantendo cosi una migliore assistenza e partecipazione del servizio quale
integrazione attiva alla famiglia d’origine.
Capitolo 1: Servizio di Assistenza Domiciliare (S. A. D.)
L’assistenza domiciliare nel Comune di Gavardo è ormai ampiamente consolidata.
Tale servizio, che all’inizio della sua istituzione aveva come utenza la sola fascia
anziana della popolazione, si è col tempo rivolto a tutti i cittadini in stato di bisogno, non solo
al singolo ma all’intero nucleo familiare, al fine di favorirne l’unità.
Il Servizio di Assistenza Domiciliare si propone come obiettivo principale, quello di
contrastare l’istituzionalizzazione e l’emarginazione delle persone anziane, degli inabili in
età lavorativa e delle famiglie con minori in situazioni di disagio, di rispondere ai bisogni
immediati di situazioni carenti sotto l’aspetto socio-economico, abitativo, sanitario e
contribuire a prevenire e/o superare l’isolamento sociale mediante un’azione di
informazione e di attivazione di forme di relazione sociale.
Assicura all’utente, attraverso l’adozione di adeguati strumenti di valutazione del
bisogno, interventi che gli consentano di conservare la routine quotidiana, di mantenere
relazioni affettive, famigliari e sociali indispensabili per vivere in maniera autonoma.
Promuove iniziative sul piano culturale sollecitando il cittadino e la collettività sui
temi della solidarietà, con funzioni di supporto e prevenzione mirando alla crescita del
volontariato.
Gli scopi del servizio possono così essere schematizzati:
• evitare o contenere i ricoveri in istituto o ospedalizzazioni improprie;
• assicurare prestazioni che consentano, restando al proprio domicilio, di condurre
un’esistenza autonoma anche se parzialmente protetta;
• favorire l’unità del nucleo familiare evitando l’emarginazione dei membri più deboli;
• rompere l’isolamento sociale per reinserire e rendere partecipi gli utenti alla vita
comunitaria;
• sostenere il nucleo familiare nella propria funzione assistenziale ed educativa laddove sia
carente.
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Piano Socio Assistenziale 2011
Comune di Gavardo
Anche per il triennio 2009 – 2011, il Servizio di Assistenza Domiciliare è stato
affidato alla Comunità Montana di Valle Sabbia che si avvale della società “Valle Sabbia
Solidale, e viene svolto, dal punto di vista operativo, dalla Cooperativa di Operatori Sociali
“La Vela” di Brescia, per un monte ore stimato di circa 100 ore settimanali che impiegano al
momento n. 5 operatori Ausiliari Socio Assistenziali (ASA).
Nella convenzione stipulata è previsto che al personale dipendente della Cooperativa
venga garantita una formazione permanente anche attraverso un’attenta attività di
supervisione.
Il S. A. D. è coordinato dall’Assistente Sociale del Comune e si attua attraverso:
1. un primo colloquio e una prima visita domiciliare per considerare la situazione;
2. analisi del bisogno pervenuto al servizio (tramite segnalazioni dirette/indirette);
3. definizione del progetto iniziale;
4. programmazione del servizio;
5. verifiche periodiche sulla validità dell’intervento.
Il lavoro dell’assistente domiciliare presuppone lo svolgimento di mansioni integrate
quali:
• CURA DELLA PERSONA: gli interventi riguardano tutto ciò che si fa per garantire alla
persona l’igiene personale e un aspetto decoroso.
• AIUTO DOMESTICO: comprende tutte le attività finalizzate a mantenere l’ambiente di
vita delle persone decoroso e igienicamente garantito e sicuro (cura della condizione
igienica dell’alloggio, riordino delle stanze, aiuto per la preparazione e la
somministrazione dei pasti, aiuto per spese e commissioni varie);
• SEGRETARIATO SOCIALE: si tratta di verificare se il soggetto e la sua famiglia sono
informati e messi in collegamento dagli operatori del servizio con le iniziative promosse
dal territorio, notizie relative all’accesso ai servizi sanitari e sociali. In caso di bisogno
accompagnamento a visite mediche.
• ATTIVITÀ’ DI SOCIALIZZAZIONE: interventi tendenti a favorire la socializzazione
dell’assistito mediante il coinvolgimento di vicini, parenti e volontari;
• PROGRAMMAZIONE: contributo alla programmazione delle attività di assistenza
domiciliare e al piano di lavoro nei confronti di ogni singolo utente, nel corso dell’équipe
settimanale, coordinata dall’Assistente Sociale, e periodicamente in caso di necessità viene
fatta la verifica di ogni situazione al fine di personalizzare sempre più la qualità del
servizio.
anno di
riferimento
2008
2009
2010
numero utenti del
S. A. D.
33
30
40
numero di ore di
servizio erogate
2993,0
2671,50
3148,50
numero di ore in
media per utente
circa 91
circa 89
circa 78
La domanda di richiesta di intervento del servizio S.A.D. viene presentata
all’Assistente Sociale che procede ad un’analisi della situazione del richiedente, alla
valutazione del bisogno e alla proposta di intervento.
Nell’analisi e valutazione della richiesta l’assistente sociale tiene conto dei seguenti
indicatori:
a) valutazioni complessive del grado di autosufficienza psicofisica;
b) grado di consapevolezza rispetto al proprio stato di bisogno;
c) disponibilità ad accettare il servizio;
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Piano Socio Assistenziale 2011
Comune di Gavardo
d) rapporto con i familiari;
e) condizioni economiche.
Servizio normato dalla disciplina ISEE
Capitolo 2: Pasti a domicilio
Il servizio pasti a domicilio viene inteso come un’importante forma di aiuto e come
momento di educazione alimentare laddove si riscontra che alla situazione di solitudine
corrisponde un’apatia alimentare. E’ opportuno precisare che il servizio è sì rivolto a tutta la
popolazione anziana, ma con precedenza ai non autosufficienti o privi di sostegno familiare, o
a persone completamente sole o dislocate territorialmente in località disagiate, per evitare che
la novità del servizio o il suo costo contenuto, correndo il rischio di favorire una “non
utenza”, incidano pesantemente sulla possibilità di rendere operativo il servizio.
I pasti vengono forniti da una ditta specializzata, che provvede a preparare e
confezionare i pasti in contenitori termici ed igienici. Il menù settimanale è stato concordato
con l’A.S.L. di Brescia.
Il servizio, con deliberazione del Consiglio Comunale n. 36 del 30 maggio 2008, è
stato affidato per il periodo 01.09.2008 – 31.08.2011 alla società Gavardo Servizi srl
Il trasporto a domicilio dei pasti attualmente è effettuato dall’Associazione
Volontari Gavardesi, con la quale la Gavardo Servizi ha stipulato un accordo.
anno di riferimento
2008
2009
2010
numero utenti dei Pasti a
Domicilio
42
42
37
numero di pasti erogati
7490
7873
8272
Servizio normato dalla disciplina ISEE
Capitolo 3:Voucher Sanitari - Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata
Su proposta dell’Ufficio di Piano situato presso la Comunità Montana di Valle Sabbia,
la Società Valle Sabbia Solidale ha ottenuto, dall’Azienda Sanitaria Locale di Brescia,
l’accreditamento per l’erogazione, ai sensi della legge 328/2000, del voucher sanitario.
Quest’ultimo, come il voucher socio assistenziale, non contempla l’erogazione di contributi
economici, ma prestazioni, in questo caso, a carattere sanitario.
Si tratta di un aggiornamento del servizio di assistenza domiciliare integrata e le
relative prestazioni infermieristiche e riabilitative vengono ora erogate dalle fondazioni socie
della Valle Sabbia Solidale, che gestiscono sei case di riposo nella nostra valle.
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Piano Socio Assistenziale 2011
Comune di Gavardo
Capitolo 4: Il Centro Sociale
Il Centro Sociale di Gavardo, nato come risorsa per la fascia anziana della
popolazione, nel suo processo di sviluppo ed evoluzione si sta sempre più connotando come
uno “spazio” dal quale partono ed al quale fanno riferimento vari servizi, unità d’offerta,
possibilità. Parliamo di un Centro che, fondando le sue radici nella cultura dell’accoglienza,
della solidarietà e dello scambio, intende rivolgere il suo intervento alla Comunità intera e
coinvolgere la medesima nella sua attività creativa, propositiva ed operativa, pur mantenendo
quel legame imprescindibile con le origini attraverso l’attenzione particolare e specifica verso
le persone anziane.
In tale accezione il Centro Sociale diventa uno spazio che mira ad offrire:
• possibilità d’incontro tra persone e nuove conoscenze
• possibilità di socializzazione e di aggregazione
• possibilità di mantenere e consolidare rapporti amicali e relazioni sociali in genere
• accoglienza e ascolto da parte di figure professionali e volontarie
• assistenza e sostegno a situazioni e persone
• attenzione alla salute delle persone sia in forma di cura ma soprattutto di prevenzione
(controllo pressione arteriosa e glicemia)
• interventi socio-assistenziali ad opera di volontari
• momenti ricreativi e di festa
• proposte culturali e formative
Un notevole e insostituibile contributo alla funzionalità del Centro nonché di vari
servizi a favore, e non solo, della popolazione anziana, lo sta fornendo, ormai da cinque anni,
l’Associazione Volontari Gavardesi O.N.L.U.S. con la quale il Comune ha sottoscritto una
specifica convenzione per la gestione delle attività socio assistenziali e ricreative del Centro
Sociale
Esistono, inoltre, concreti rapporti di condivisione e collaborazione con le diverse aree
di intervento comunale: settore Servizi Sociali , Politiche Giovanili e Cultura, Istruzione e
Sport.
Le iniziative realizzate, in ambito ricreativo, culturale e formativo, oltre che aver
riscosso significativi consensi e risultati hanno confermato l’importanza della collaborazione
ed il valore nell’unire ed ottimizzare le risorse a disposizione.
§ 1. Ambiti di intervento
L’ampio spettro di finalità che oggi caratterizzano il Centro Sociale di Gavardo
riguardano i seguenti ambiti: socio-assistenziale, salute e benessere, ricreativo, culturale
formativo. Essi trovano riscontro nella molteplice tipologia di proposte, iniziative, ed
interventi attivati ed in programma.
Il settore socio-assistenziale si caratterizza per l’erogazione di servizi a carattere di
volontariato, ovvero sostenuti ed erogati da personale volontario.
In questo ambito va ricordato il Trasporto per le persone che frequentano il Centro Sociale
dal domicilio al Centro e viceversa nonché il Servizio Consegna pasti a domicilio, il Servizio
Trasporto Persone per visite mediche e cure sanitarie, il servizio ritiro e consegna
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Piano Socio Assistenziale 2011
Comune di Gavardo
prescrizioni farmaceutiche, la raccolta e distribuzione di pacchi alimentari a famiglie
bsognose, garantiti dall’Associazione Volontari Gavardesi ONLUS”.
Ancora è importante sottolineare che il Centro Sociale risulta essere un significativo
riferimento per servizi come il S.A.D. (Servizio di assistenza domiciliare) e la Mensa per
anziani e persone sole, perché la loro collocazione organizzativa al suo interno ne valorizza i
contenuti e ne completa la funzione.
Il Centro Sociale, tramite il Comitato Promotore che lo rappresenta, i volontari che lo
frequentano, l’Associazione Volontari Gavardesi ONLUS, rappresenta un importante
elemento di supporto nella prevenzione e nella cura di situazioni d’emarginazione, di
solitudine, di abbandono, di chiusura sociale, attraverso la sua funzione di osservazione, di
accoglienza, di ascolto e di erogatore di prestazioni e servizi.
Il settore salute e benessere, include le seguenti proposte: corso di ginnastica dolce
(paragrafo 8), prestazioni infermieristiche di base (rilevamento pressione) rivolte a tutti i
cittadini e svolte in collaborazione con l’Associazione ANTEA di Gavardo. L’attività viene
svolta a Gavardo presso il Centro Sociale, a Sopraponte e a Soprazocco presso le scuole
elementari. A questa si aggiungono incontri di informazione ed approfondimento per la salute
incentrati su tematiche opportunamente individuate e alla presenza di persone qualificate
(cardiologo, ginecologo, ortopedico ecc…).
Il settore ricreativo prevede l’articolazione di attività ludiche, feste per ricorrenze
particolari, per occasioni specifiche, feste mensili per compleanni e danzanti, gite, visioni di
films, spettacoli teatrali, concerti, soggiorni climatici, iniziative varie finalizzate alla
collaborazione e socializzazione con altre realtà territoriali ed extraterritoriali. Vengono
organizzate partecipazioni a manifestazioni musicali (opere liriche, concerti).
Il settore culturale prevede incontri di storia locale, di geografia e cultura sociale, di
conoscenza/approfondimento in ambito musicale; inoltre allestimento di mostre d’arte e
manufatti, visite culturali sia a mostre che a città d’arte, partecipazione a spettacoli teatrali e
musicali.
Il settore formativo annovera corsi vari che vanno dalle lingue straniere, all’arte
decorativa su ceramica, alla maglia, cucito e ricamo. Obiettivo per l’anno in corso è quello di
ampliare l’offerta e le collaborazioni con altri interlocutori prevedendo l’attivazione di nuovi
corsi.
§ 2. Destinatari
L’attività del Centro Sociale si rivolge a tutta la comunità con attenzione specifica per
la popolazione anziana.
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Piano Socio Assistenziale 2011
Comune di Gavardo
§ 3. Struttura operativa
Nel 2009, con l’approvazione del Regolamento del Centro Sociale, è stato eletto a
novembre il Comitato Promotore, di durata triennale, come organo fondamentale nella
gestione del Centro Sociale.
Il Comitato, come da regolamento, ha funzioni di proposta, organizzazione e gestione
della “vita” del Centro.
Elemento fondamentale ed imprescindibile nell’organizzazione del Centro Sociale è il
nucleo dei volontari i quali consentono la realizzazione dei vari servizi, interventi, delle
attività programmate.
§ 4. Aperture
Il Centro Sociale osserva un calendario d’apertura che si articola su cinque giorni fissi
settimanali, lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì e domenica dalle 14,30 alle 18,00. Alle
aperture ordinarie se ne aggiungono altre straordinarie in funzione di eventi particolari,
ricorrenze o festività, oppure, per occasioni particolari, in forma di prolungamento dell’orario
di apertura ufficiale.
§ 5. Tesseramento
La quota annuale stabilita per l’iscrizione o per il rinnovo della tessera 2011 è di Euro
10,00 e può essere effettuata senza termini di tempo. Per il rilascio della tessera non sono
previsti limiti d’età e di residenza. Le agevolazioni per gli associati sono definite dall’organo
di gestione del Centro costituito dal Comitato Promotore, debitamente comunicate e
pubblicizzate, e caratterizzate da riduzioni economiche per iniziative a pagamento. Nella
quota della tessera è compreso il costo per la stipula di una polizza infortuni per tutte le
attività organizzate dal Centro Sociale. Gli ospiti delle due case di riposo di Gavardo sono
considerati automaticamente tesserati onorari.
§ 6. Servizio Trasporto Persone fornito da terzi
Nonostante attualmente nessun minore utilizzi il servizio si è ritenuto di rinnovare la
convenzione con il Comune di Desenzano del Garda in quanto Ente di riferimento
nell’organizzazione del trasporto per minori con handicap che frequentano la Casa del Sole di
Mantova.
§ 7. Servizio Trasporto Persone per visite e cure
Con deliberazione della Giunta Comunale n. 205 del 24.11.2010, il Comune di
Gavardo ha approvato una convenzione con l’Associazione Volontari Gavardesi per la
gestione di alcune attività socio assistenziali. Fra queste vi è, ai sensi dell’art. 6 della predetta
convenzione, il servizio di trasporto di persone anziane e/o bisognose che abbiano necessità di
recarsi presso ospedali o ambulatori diversi per cure mediche e visite specialistiche. Gli
introiti del servizio saranno utilizzati dall’Associazione per gli scopi previsti nel proprio
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Piano Socio Assistenziale 2011
Comune di Gavardo
statuto. Nel corso dell’anno 2010 sono stati effettuati n. 2063 servizi (trasporti per dialisi, day
hospital, riabilitazione ecc…) per un totale di 182 utenti e di 39.952 km percorsi.
§ 8. Servizio ritiro e consegna prescrizioni farmaceutiche
Grazie alla collaborazione con l’Associazione Volontari Gavardesi ONLUS, la
Direzione Distrettuale dell’A.S.L., alcuni medici di medicina generale e le farmacie di
Gavardo, dal mese di febbraio 2010 è stato avviato il servizio ritiro e consegna prescrizioni
farmaceutiche.
I Servizio è rivolto a persone che hanno difficoltà negli spostamenti e il cui medico
curante riceve presso l’Ambulatorio San Luca di Bostone.
Ogni martedì e giovedì pomeriggio, i Volontari ritirano le ricette presso l’ambulatorio
di Bostone e le consegnano alle tre farmacie di Gavardo. In questo modo gli interessati
possono ritirare le “ricette” presso la farmacia più vicina alla propria abitazione.
§ 9. Servizio raccolta e distribuzione pacchi alimentari
Tra gli aiuti a favore delle famiglie bisognose va inserito il servizio di raccolta e
distribuzione pacchi alimentari effettuato nel periodo delle ultime festività natalizie, ma che si
intende riproporre dando, possibilmente, una cadenza più ravvicinata.
Questo servizio è stato possibile attuarlo aderendo al “Banco alimentare Bennet” e
grazie alla preziosa collaborazione dell’Associazione Volontari Gavardesi ONLUS.
L’intervento ha contemplato il ritiro degli alimenti presso il Centro Commerciale
Bennet di Gavardo, la confezione dei pacchi e la consegna degli stessi, presso il Centro
Sociale, alle persone segnalate e preventivamente avvisate dall’assistente sociale del Comune.
§ 10. Corso di ginnastica dolce
Il Corso di ginnastica dolce è proposto dall’Assessorato ai Servizi Sociali in
collaborazione con l’Assessorato allo Sport, e rientra nelle attività offerte dal Centro Sociale
per gli ultra cinquantenni.
I corsi si svolgono da novembre a giugno presso il Palazzetto dello Sport con cadenza
bisettimanale. Il corso di ginnastica è un’opportunità offerta alle persone della terza età (e non
solo) che vogliono mettersi in esercizio o fare della attività motoria per motivi di salute,
migliorando lo stato fisico generale. Inoltre il corso costituisce un’ulteriore occasione per
ritrovarsi, comunicare e socializzare. Durante l’anno sportivo 2010/2011 il corso è frequentato
da circa 60 persone.
Capitolo 4 : Mensa per anziani
Con l’apertura del Centro Sociale all’inizio dell’anno 2000, è stato avviato il servizio
di mensa per anziani presso la sede dello stesso.
E’ opportuno precisare che il servizio è normato da un regolamento approvato dal
consiglio comunale, nel quale sono privilegiate le persone sole o chi è privo di sostegno
familiare.
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Piano Socio Assistenziale 2011
Comune di Gavardo
I pasti vengono forniti da una ditta specializzata che provvede alla preparazione e, con
proprio personale, al servizio a tavola.
Inoltre con deliberazione del Consiglio Comunale n. 36 del 30 maggio 2008,
l’Amministrazione Comunale ha affidato alla Gavardo Servizi srl in concessione il servizio
per il periodo 01.09.2008 – 31.08.2011, salvo rinnovo espresso come previsto nell’art. 3 del
contratto stipulato.
anno di riferimento
2008
2009
2010
numero utenti della Mensa per
Anziani
10
15
11
Numero di pasti erogati
1677
1997
2006
Servizio normato dalla disciplina ISEE
Capitolo 5: Telesoccorso
Il Telesoccorso è un servizio d’assistenza telematica a distanza, gestito da una
centrale operativa funzionante giorno e notte, senza interruzione alcuna, alla quale
vengono collegati gli appartamenti in cui risiedono gli utenti i quali a loro volta indossano al
collo un apparecchio di rilevazione nel quale è evidenziato un pulsante da schiacciare in caso
di bisogno. Proprio attraverso l’attivazione del pulsante, il segnale di richiesta di aiuto giunge
alla centrale operativa, la quale interviene per i necessari soccorsi da impartire, a mezzo della
preventiva chiamata telefonica dei congiunti e se quest’ultimi fossero assenti, delle strutture
sanitarie.
Il sistema di Telesoccorso, utilizza l’impianto telefonico dell’utente, mediante
l’abbinamento alla linea telefonica stessa di un congegno elettronico. Assieme a tale
congegno viene fornita una minuscola trasmittente munita di pulsante. In caso di necessità,
l’utente schiaccerà il pulsante della piccola trasmittente appesa al collo e sullo schermo della
Centrale Operativa apparirà la richiesta di soccorso con l’indicazione del nome dell’utente,
dell’indirizzo, del telefono, delle condizioni di salute (cardiopatico, diabetico, anziano solo,
ecc.) ed il nome della persona che deve essere avvertita.
L’utilità di questo servizio appare evidente: massima tranquillità per l’utente e per i
suoi familiari, possibilità di interventi immediati con cure adeguate e quindi limitazione dei
danni che possono essere provocati da malori improvvisi o incidenti.
Il Comune di Gavardo, con deliberazione del Consiglio Comunale n. 78 del 22
dicembre 2008, ha conferito la delega all’ACB di Brescia per l’organizzazione e la gestione
del servizio a partire dal 01.01.2009 e fino al 31.12.2010. La stessa delega è stata rinnovata
anche per l’anno 2011.
Sono destinatari del servizio:
• anziani soli o in coppia non autosufficienti e che presentano una situazione sanitaria a
rischio;
• adulti portatori di handicap che vivono soli, in nuclei familiari con parenti o genitori
anziani.
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Piano Socio Assistenziale 2011
Comune di Gavardo
anno di riferimento
2008
2009
2010
numero utenti del Telesoccorso
3
5
7
Capitolo 6: Integrazione rette per inserimenti in strutture residenziali
I servizi residenziali si rivolgono a persone che per particolari condizioni sanitarie,
familiari, sociali non possono più condurre una vita autonoma e, per le quali, le prestazioni
socio assistenziali, sanitarie ed educative a carattere domiciliare e diurno non possono
garantire il mantenimento nel proprio nucleo familiare o nella propria abitazione.
L’inserimento in struttura residenziale deve essere perciò considerata come ultima soluzione
una volta accertata l’indispensabilità di tale scelta. L’ammissione in struttura protetta con retta
a parziale o totale carico dell’Amministrazione Comunale deve essere preventivamente
autorizzata da quest’ultima, previa valutazione e proposta dei servizi sociali comunali.
Attualmente il Comune integra la retta di ricovero: presso la Casa di Riposo “la Memoria” di
Gavardo per n° 7 persone, presso la Casa di Riposo di Salò per n° 1 persona e presso la casa
di Riposo di Roè Volciano 1 persona.
Servizio normato dalla disciplina ISEE
Capitolo 7: Accordo con i Sindacati dei Pensionati
Anche per il 2011 l’Amministrazione Comunale intende definire con i sindacati dei
pensionati una serie di interventi a favore delle aree più deboli della popolazione, attraverso
un percorso teso a favorire l’accesso di tutti i cittadini alla vita pubblica e a rinsaldare il
dialogo tra le parti sociali.
Tali interventi riguardano oltre alle varie forme di contributo (spese sanitarie, tariffa
rifiuti, affitto ecc…), i servizi inseriti nel presente piano (SAD, pasti ecc…), anche la viabilità
e la sicurezza, il sostegno alle associazioni di volontariato.
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Piano Socio Assistenziale 2011
Comune di Gavardo
VOLONTARIATO
I Servizi Sociali Comunali nella realizzazione dei propri servizi, iniziative, prestazione
e progetti, fanno sempre più riferimento del supporto organizzativo e operativo dei gruppi di
Volontariato presenti sul territorio.
Il Volontariato è inteso come risorsa di integrazione fra i servizi erogati sul territorio
con l’obiettivo di consolidare la rete di collaborazione già esistente al fine di promuovere una
concreta solidarietà sociale e un supporto alla persona. Esso è considerato giustamente una
“ricchezza” per la nostra comunità.
Proprio per questo motivo, l’Amministrazione Comunale sostiene, anche
economicamente, le iniziative messe in atto dalle Associazioni di Volontariato locale aventi
finalità sociali, sanitarie ed educative.
Capitolo 1: Festa annuale delle associazioni
L’intento dell’Amministrazione Comunale è quello di valorizzare al massimo “tutto” il
mondo dell’associazionismo presente sul nostro territorio e pertanto si ritiene utile cercare di
dare visibilità a “tutte” le associazioni offrendo ad esse l’opportunità di potersi presentare e/o
ripresentare alla popolazione gavardese e non solo.
Tale visibilità si concretizza anche quest’anno, nel mese di maggio, attraverso
l’allestimento di una “Festa annuale delle Associazioni”, che è prevista nel mese di maggio, e
che sarà dedicata propriamente al tema del volontariato.
Capitolo 2: Attività di presenza dei volontari in aree scolastiche
Il Comune di Gavardo, anche nel corrente anno scolastico ha sottoscritto una
convenzione con le associazioni ANTEA e AUSER per l’attività di presenza in aree
scolastiche cittadine da parte dei volontari appartenenti a queste Associazioni. Il Servizio
viene garantito in stratta collaborazione secondo le indicazioni del locale comando di polizia
Locale.
La convenzione ha la finalità di costituire nelle zone interessate un’importante attività
di presidio continuativo per quanto riguarda situazioni di pericolo o di danno a persone o beni,
mediante la presenza dei volontari.
Alle Associazioni firmatarie vengono erogati, annualmente, somme a titolo di
rimborso calcolato in proporzione al servizio svolto tramite i propri volontari.
EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA
In data 03 febbraio 2004 il Consiglio Regionale ha approvato definitivamente il nuovo
regolamento “Criteri generali per l’assegnazione e la gestione degli alloggi di edilizia
residenziale pubblica, ai sensi dell’art. 3 comma 41 lettera m) della legge regionale 5 gennaio
2000 n. 1”. Pertanto la materia, prima disciplinata da più leggi regionali, è stata delegificata in
favore di questo nuovo strumento normativo, basato sull’utilizzo di procedure informatiche.
Questo regolamento è entrato in vigore dal 01 gennaio 2004; a partire dal mese di luglio 2004
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Piano Socio Assistenziale 2011
Comune di Gavardo
è cominciata, con il primo bando semestrale, la raccolta delle domande di assegnazioni di
alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Si precisa che alla stessa normativa soggiacciono anche gli appartamenti di edilizia
residenziale pubblica di proprietà comunale.
L’Ufficio Servizi Sociali si avvale della collaborazione dell’Ufficio Tecnico, per
quanto riguarda l’effettuazione di sopralluoghi alle abitazioni, e dall’anno 2006 si occupa
anche di quanto riguarda il calcolo degli affitti e delle spese degli appartamenti di proprietà
comunale.
Inoltre il Consiglio Regionale della Lombardia, nella seduta del 30 ottobre 2007, ha
approvato una nuova legge relativa ai criteri generali per la determinazione dei canoni
dell’edilizia residenziale pubblica; la novità più importante è l’introduzione del concetto di
canone sopportabile, che viene calcolato tenendo conto, oltre che delle caratteristiche
dell’abitazione (superficie, stato di conservazione, livello di piano ecc…), anche della
situazione economica (reddito + patrimonio) del nucleo familiare di riferimento e della
composizione della famiglia stessa. Pertanto si introduce anche in questo settore l’ISEE – erp
(indicatore della situazione economica equivalente relativa all’edilizia residenziale pubblica).
Anno di riferimento
2008
2009
2010
Domande in attesa di
assegnazione
88
88
86
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Assegnazioni effettuate
0
1
1
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