N°4 Anno 2
Agosto 2013
Il Polo Affido della ASL Roma G
In questo numero
Pag. 2 - PROGETTO IN.SE.RI.RE. Uno
strumento per migliorare la condizione
sanitaria dei rifugiati sul nostro
territorio.
Pag.5 - Figli di passaggio:
il polo affido della ASL Roma G
Pag.9 - Il centro antiviolenza itinerante
La Via Lattea approda alla ASL Roma G
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ROMA G INFO
Direttore Responsabile:
Dott. Nazareno Renzo Brizioli
Redazione:
Marco Dominici, Pasquale Trecca,
Giuseppe Sabatelli, Sara Cerqua.
Progetto grafico
e impaginazione:
Stefano Ribeca
Medilife SpA
Palombara
C
Monterotondo
H
Tivoli
H
Subiaco
M
H
Stampa:
Centro Stampa ASL Roma G
P.zzle Salvo D’Acquisto
Palombara Sabina (RM)
Registrazione del Tribunale di Tivoli
N° 4/2012
Palestrina
H Presidio Ospedaliero
M Presidio Ospedaliero Montano
G1
G2
G3
G4
G5
G6
Distretto di Monterotondo
Distretto di Guidonia
Distretto di Tivoli
Distretto di Subiaco
Distretto di Palestrina
Distretto di Colleferro
C
Colleferro
Casa della Salute
H
Finito di stampare
Agosto 2013
Recapiti redazione:
Via Acquaregna nn 1-15 - 00019 - Tivoli
Tel. 0774.701194 - Fax 0774.331809
[email protected]
www.aslromag.info
PROGETTO IN.SE.RI.RE.
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N
Uno strumento per migliorare la condizione
sanitaria dei rifugiati sul nostro territorio
el febbraio 2012 l’Assessorato alla politiche sociali della
Regione Lazio ha deciso di prendere parte, in qualità di
capofila, al bando del Fondo Europeo per i Rifugiati (FER)
e ha chiamato la ASL Roma G a partecipare in qualità
di partner per l’area socio-sanitaria e per le azioni che il
progetto avrebbe dovuto mettere in campo.
Alla nostra ASL è stato quindi assegnato uno degli Obiettivi
specifici previsti dal finanziamento FER: l’attuazione
di interventi di referral (cioè propri di una struttura di
riferimento) per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, la
cura e la riabilitazione.
Per il raggiungimento di tale obiettivo l’azione prevista
nella proposta progettuale della Regione Lazio era così
articolata: “Al fine di rispondere alla necessità di migliorare
la condizione sanitaria dei RARU (cioè dei Richiedenti
Asilo, Rifugiati e Titolari di Protezione Umanitaria) saranno
attivate misure straordinarie per la cura [...]. A tal fine
saranno rilevate le diverse problematiche sanitarie, come
ad esempio i problemi di comunicazione con i beneficiari,
tramite incontri coi referenti delle ASL e Aziende Ospedaliere
(ASL/AO) territorialmente competenti [...]. È altresì prevista
la redazione di un Manuale contenente linee guida sulla
presa in carico dei beneficiari che verrà distribuito e discusso
nel corso di un incontro finale con i referenti delle ASL/
AO coinvolte al fine di contribuire al rafforzamento delle
capacità di intervento e cura degli operatori delle ASL/AO”.
In sintesi il progetto prevedeva che la ASL Roma G realizzasse
un’analisi dei bisogni dei rifugiati presenti sul territorio
e attivasse interventi a favore di almeno 25 beneficiari
sottoposti a cure straordinarie, avendo a disposizione un
budget pari a € 28.500,00.
Mantenendo fede al principio ispiratore della proposta
progettuale con la quale la Roma G si proponeva di
“rispondere alla necessità di migliorare la condizione
sanitaria dei Rifugiati”, sono stati attivati diversi interventi:
• Presso il CARA di Castelnuovo di Porto (il più grande
ed importante centro di prima accoglienza presente sul
territorio della Regione Lazio che oggi ospita circa 700
rifugiati), sono stati attivati due ambulatori specialistici:
uno di Ginecologia e uno di Pediatria. In queste
strutture è stato così possibile fornire assistenza e cure
alle donne e ai bambini, due categorie che certamente
presentano particolari difficoltà in termini di accesso
ai servizi sanitari. Fondamentale nel raggiungimento
degli obiettivi è stato il coinvolgimento dei responsabili
sanitari del CARA, la dott.ssa Alessandra Sannella e la
dott.ssa Patrizia Brogna, nonché di tutti gli operatori del
centro fra cui citiamo il direttore dott. Vito Tornambè, la
dott.ssa Mizar Paragona, l’infermiera Valdivia Niciarelli
dell’ambulatorio di ginecologia e la dott.ssa Serena Vita
dell’ambulatorio di pediatria.
• In considerazione delle esigenze emerse negli incontri
con i Centri di Accoglienza e a seguito delle molteplici
richieste pervenute si è provveduto ad attivare un
rapporto di collaborazione con il dott. Emir Voloder,
medico odontoiatra, il quale svolgendo la sua attività
nell’area della Stazione Termini di Roma, ha permesso di
erogare cure a rifugiati provenienti da diverse zone del
territorio laziale. Tra questi anche 9 bambini provenienti
dal CARA di Castelnuovo di Porto già visitati presso
l’ambulatorio di pediatria dalla dott.ssa Vita.
• Con le risorse economiche residue è stato possibile
attivare altri importanti interventi che vanno
dall’acquisto di farmaci per i quali il nostro SSN prevede
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il pagamento di un ticket spesso non alla portata dei
rifugiati, all’acquisto di ausili ortopedici o oculistici.
Questo ha consentito in qualche caso di risolvere
problemi (come ad esempio l’impossibilità di acquistare
un paio di occhiali da vista) che limitavano fortemente
la possibilità di trovare un impiego.
I risultati ottenuti dalla ASL Roma G sull’azione “Cure e
Assistenza Socio-Sanitaria” sono andati ben oltre le più
rosee previsioni. Rispetto a un indicatore di risultato atteso
che poneva l’obiettivo di 25 destinatari di cure siamo
riusciti a raggiungere l’importante risultato di 107 persone
assistite e curate.
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L’ambulatorio di ginecologia ha prestato assistenza a
28 pazienti; quello di pediatria a 38 bambini. Le persone
sottoposte a cure odontiatriche sono state 27, mentre sono
stati erogati rimborsi per spese farmaceutiche (4), occhiali
da vista (4), ausili ortopedici (4), analisi del sangue (1) e
cure riabilitative (1).
Fin qui i numeri e le analisi tecniche, ora ci sia concessa una
breve considerazione sull’esperienza maturata nel portare
avanti un progetto a nostro avviso molto interessante
sopratutto in considerazione della significativa presenza
di soggetti richiedenti asilo politico o protezione
internazionale nella nostra regione.
Troppo spesso quando si parla di immigrati, rifugiati,
richiedenti asilo, richiedenti protezione umanitaria si
parla di integrazione, assistenza, inserimento in maniera
piuttosto astratta. Anche se per la legge il migrante e il
rifugiato hanno gli stessi diritti alla salute dei cittadini
italiani, nella pratica questo non sempre avviene. Spesso
una barriera importante è legata alle differenze culturali.
Non sempre, infatti, appare comprensibile al rifugiato la
nozione di “prevenzione”, così come non è chiara l’esigenza
di seguire le cure prescritte in modo scrupoloso e non
saltuariamente o in modo approssimativo.
L’esperienza maturata con questo progetto ha una volta
di più evidenziato il fatto che spesso “immigrato” vuol
dire soggetto fragile e che questa fragilità si traduce in un
disagio sociale che va affrontato con
strumenti dedicati.
È evidente quanto sia necessario
definire a livello regionale una policy
specifica, che deve tener conto e
integrare le esigenze e le peculiarità di
tutti i soggetti coinvolti nel processo
di accoglienza e assistenza: gli enti
gestori dei centri di accoglienza, le
istituzioni locali, le aziende sanitarie,
le imprese, le cooperative sociali, le
associazioni di volontariato e così
via. È importante che l’obiettivo
degli interventi non sia ridotto alla
mera erogazione di prestazioni sanitarie, ma tenga conto
e valorizzi anche gli aspetti legati all’ambito culturale, con
una particolare attenzione ai problemi di comunicazione
legati alle barriere linguistiche. Insomma, interventi che
abbiano come obiettivo (sfidante, ma realizzabile), un
miglioramento della qualità di vita dei destinatari, per il
tramite di un approccio il più possibile multidimensionale
che sappia comprendere e affrontare bisogni molteplici e
differenti al fine di ottenere una vera integrazione.
Marco Dominici
Responsabile Progetto Inserire
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MANUALE
PER LA PRESA IN CARICO SOCIO-SANITARIA DEI
RICHIEDENTI/TITOLARI DI PROTEZIONE INTERNAZIONALE
NELLA REGIONE LAZIO
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Figli di passaggio: il polo affido della ASL Roma G
Per qualcuno l’avventura comincia con la voglia di rendersi utili,
per altri il progetto di accogliere un minore in affido nasce dal
desiderio di genitorialità, o dall’incontro con qualcuno che ha
già vissuto l’esperienza dell’affido. Un’esperienza, comunque,
impegnativa: fare i genitori affidatari significa accogliere,
per un periodo di tempo teoricamente predeterminato, un
bambino o un adolescente in difficoltà. In pratica si chiede alle
famiglie di crescere i ragazzi come fossero figli propri, sapendo
che potrebbero tornare a casa. Ma anche di entrare in contatto
con realtà difficili, di avere relazioni con famiglie d’origine a
volte assenti e comunque problematiche.
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bambini di avere vicino figure adulte di riferimento solide,
capaci di dare conforto, incoraggiamento, amore, quindi
educare con cura accettando la custodia di una vita in
evoluzione, rispettando la famiglia in difficoltà.
Attraverso diverse fasi, nel maggio 2006 si è giunti alla firma
a Palazzo Valentini di un protocollo d’intesa tra Provincia di
Roma, il Direttore Generale della ASL Roma G e i Sindaci dei
Comuni referenti di Guidonia e Valmontone, per il progetto
provinciale “Poli Affido”. Nell’ambito del protocollo, i Comuni
referenti si sono impegnati a rappresentare l’interlocutore
Che cos’è il Polo
E’ un luogo dove si incontrano, si analizzano e si abbinano
i bisogni dei bambini in difficoltà e la disponibilità familiare,
coinvolgendo minori da zero a diciassette anni, genitori
naturali, genitori affidatari, servizi territoriali di ASL e Comuni.
Nella ASL Roma G sono presenti due poli affido, uno
collocato a Guidonia (per il territorio afferente ai distretti
di Monterotondo, Guidonia e Tivoli: G1, G2, G3) e uno a
Valmontone (per il territorio afferente ai distretti di Subiaco,
Palestrina e Colleferro: G4, G5, G6).
Come funziona
I due poli affido, con le proprie equipe multidisciplinari ad
alta integrazione socio-sanitaria (con personale della ASL e
dei Comuni, integrate da personale psico-socio-educativo del
privato sociale), si attivano per campagne di pubblicizzazione
e sensibilizzazione nei territori di competenza, sollecitando la
curiosità delle persone, favorendo le adesioni per intraprendere
un percorso informativo-formativo di gruppo (10-15 persone)
per gli aspiranti affidatari. Il percorso prevede sei incontri
di due ore ciascuno per sviluppare tematiche di ordine
psicologico, sociale e legislativo, con l’intento di rafforzare
l’idea di sviluppare un servizio di affidamento eterofamiliare
o di scoraggiarlo, qualora l’autoanalisi personale e familiare
indicasse l’opportunità di rimandare ad un’altra fase della
vita un’esperienza tanto coinvolgente. Successivamente ai sei
incontri, il personale che ha condotto il gruppo calendarizza
le visite domiciliari concordandole con le famiglie interessate.
Quando e perchè è nato
I due poli affido ASL Roma G collocati nei Comuni referenti di
Guidonia e Valmontone, sono servizi pubblici fortemente voluti
dalla Provincia di Roma, a partire già dal 1998, allo scopo di
sostenere le famiglie in difficoltà e partendo dall’esigenza dei
per la Provincia di Roma, a promuovere e sostenere le azioni
utili per la realizzazione del progetto e a prendere in carico la
gestione amministrativa delle attività del Polo. La ASL Roma
G e i Comuni afferenti ai rispettivi Distretti sociosanitari, si
sono impegnati (tra l’altro), a favorire l’affidamento familiare
quale intervento privilegiato di protezione e tutela di minori
e a collaborare con continuità e stabilità alla realizzazione
delle attività del Polo in sinergia con tutte le realtà pubbliche
e del privato sociale presenti sul territorio, anche attraverso
l’erogazione di risorse finanziarie.
Successivamente i distretti sociosanitari hanno inserito i
progetti nei rispettivi Piani di Zona.
Il verbo “affidare” ha vissuto una vera e propria evoluzione
sociale e semantica, passando dal “baliatico” (Decreto
luogotenenziale 4 agosto 1918 n. 1395) al “collocamento”
(baliatico per il bambino non da allattare). A partire dagli anni
‘70 si sono avviate esperienze di affidamento eterofamiliari da
parte degli Enti Assistenziali allora operanti (ONMI, ENAOLI,
Province) per arrivare, nel 2013, a progetti come “Nuovi Cortili”
che hanno l’ambizione di attivare sinergie a scopo preventivo,
lavorando sulla costruzione di rapporti sociali tra le famiglie
di territori non troppo estesi (a livello di quartiere). A cura del
Ministero del lavoro e delle politiche sociali è stato pubblicato
un testo riguardante le “Linee di Indirizzo per L’Affidamento
Familiare”, che rappresenta la sintesi di un lavoro pluriennale
avviato con il progetto nazionale “Un percorso nell’affido”. Le
linee di indirizzo concretizzano un accordo di portata storica
per il nostro sistema dei servizi sociali.
Dott.ssa Rosalba Carosi
Responsabile Polo Affido G1-G2-G3
Dott.ssa Brunella Battilomo
Responsabile Polo Affido G4-G5-G6
ATTIVITÀ DEL POLO AFFIDO G1-G2-G3
Il Polo Affido G1-G2-G3 è costituito da due assistenti sociali dei comuni afferenti (Francesca Paulillo, e Patrizia Ranucci)
e da tre operatori della ASL Roma G (due psicologhe e un’assistente sociale : Rosalba Carosi, Lucilla Cardosa e Daniela
D’Andria) e ha iniziato l’attività nel 2006 dopo la partecipazione degli operatori a un percorso formativo specifico e una
selezione da parte della Provincia di Roma.
La prima fase di attività ha riguardato la condivisione del progetto “Per ora abito qui”, con la funzione di ampliare il
messaggio di sensibilizzazione portato al territorio.
Nel 2009 con la partecipazione delle associazioni sportive appartenenti ai tre territori distrettuali è stato organizzato
un evento presso lo Stadio Comunale di Tivoli con mini-gare di calcio, mini-volley, rugby, ecc. Inoltre, in collaborazione
con le scuole superiori dei tre distretti, sono stati organizzati incontri tematici per la produzione di materiale inerente
l’affidamento familiare.
Negli anni, presso le principali piazze di mercato dei tre distretti (Tivoli, Guidonia e Monterotondo), sono state installate
postazioni informative per la sensibilizzazione dei cittadini, con l’obiettivo di raccogliere adesioni ma, soprattutto, di
chiarire il significato del concetto di affidamento.
Vista l’esigenza dell’organizzazione di avere un luogo fisico che costituisse un punto di riferimento per i cittadini, a partire
dal 2006 presso il Distretto di Guidonia (Gualandi), sede del Polo, gli operatori dei tre distretti hanno lavorato al Servizio
di Segreteriato Sociale garantendo l’apertura al pubblico di uno Sportello tutti i lunedì dalle ore 9.00 alle 13.00, al fine
di rinsaldare i contatti con il territorio, dettagliare i progetti di sensibilizzazione da attuare nei Distretti, rispondere alle
esigenze delle famiglie affidatarie.
Il 28 maggio del 2011, nell’ambito delle attività proposte dalla Provincia di Roma, è stata organizzata con grande
successo una giornata titolata “La magia dell’affido” nella Villa dell’Imperatore Adriano con giochi, trampolieri e giocolieri,
un’estemporanea di pittura con gli studenti delle scuole d’arte, stand con gadget, magia e pranzo caldo preparato dagli
scout del Roma 91.
Altri eventi organizzati sono stati: incontri tematici sull’accoglienza, spettacoli in piazza, canti corali, feste e attività ludiche,
cineforum, presentazione di foto, consulte e incontri con i genitori e ragazzi delle scuole medie sul tema dell’affidamento
familiare, laboratori creativi e attività ludiche, feste musicali, spettacoli teatrali, tornei, spettacoli sportivi, punti informativi
nei mercati e parrocchie.
In questi anni sono state formate circa cento famiglie e venti single. Sono stati realizzati circa venti percorsi di formazione/
informazione sull’affidamento e sono stati abbinati circa cinquanta minori. Sono stati creati due gruppi di auto-aiuto per
famiglie formate e affidatarie sui territori di Setteville di Guidonia e Monterotondo.
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POLO AFFIDO PROVINCIALE
nel privato sociale e nel servizio pubblico:
Centro per la famiglia di Guidonia:
piazz.le degli Anemoni n° 1
Colle Fiorito di Guidonia (Roma)
Tel.: 0774 300451
martedì e giovedì dalle 10:00 alle 12:00
e dalle 15:00 alle 19:00
…………………………………………………
Associazione “Sotto una Buona Stella”:
via Tiburtina n° 219
Villa Adriana di Tivoli (Roma)
Tel.: 0774 532377
[email protected]
martedì e giovedì dalle 15:00 alle 19:00
…………………………………………………
Associazione “La Metafora”:
via Tiburtina n° 181 Bivio di Guidonia (Roma)
Tel.: 347 6207911
[email protected] - www.lametafora.it
lunedì e mercoledì dalle 9:30 alle 12:30
…………………………………………………
POLO AFFIDO
PROVINCIALE
Provincia di Roma
Assessorato alle
Politiche Sociali e per la famiglia
Azienda Sanitaria
locale ROMA G
Illustrazione di Lorenzo Terranera
Sono stati istituiti degli
SPORTELLI INFORMATIVI
Tivoli - Guidonia - Monterotondo
Distretti G1, G2, G3
Tivoli - Guidonia - Monterotondo
Sede centrale
ASL RM/G
via F.lli Gualandi, SNC
Guidonia (Roma)
Tel.: 0774 6545784
[email protected]
Orari:
Lunedì e mercoledì
dalle 9:30 alle 12:30
POLO AFFIDO
Tivoli - Guidonia - Monterotondo
Cooperativa Sociale “Ceas”:
via Moscatelli, 284 Mentana (Roma)
Tel.: 06 9093076
lunedì e mercoledì dalle 15:00 alle 17:30
Comune di Tivoli
Assessorato
Politiche Sociali
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Comune di Guidonia
Assessorato
Politiche Sociali
Comune di Monterotondo
Assessorato
Politiche Sociali
ATTIVITÀ DEL POLO AFFIDO G4-G5-G6
Il Polo affido G4-G5-G6 è composto da: dott.ssa Brunella
Battilomo (psicologa referente per la ASL Roma G); dott.ssa
Monica Pellacchia (assistente sociale referente per il Comune
capofila di Valmontone); dott.ssa Liliana Romani, (psicologa);
dott.ssa Olimpia Pietroselli, dott.ssa Rosalina D’Alessandro,
dott.ssa Benita Potente e dott.ssa Maria Trombetta (assistenti
sociali).
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Le principali motivazioni alla base del progetto di affido
risultano essere (riferite a condotte o condizioni riferibili ai
genitori naturali):
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totale famiglie: 77.251
•
totale affidamenti 2009: 60
•
totale affidamenti 2010: 58
•
età media dei minori in affidamento: 11 anni e 4 mesi •
(con prevalenza di quelli fra 12 e 15 anni)
nazionalità italiana dei minori in affidamento: 87,14%
incidenza affidamenti in presenza di fratria : 67,14%
Abbandono/grave trascuratezza: 52
Conflittualità della coppia/separazione: 19
Tossicodipendenza/alcolismo: 17
Abuso/violenza: 13
Devianza/problemi giudiziari/detenzione: 10
Problemi psichiatrici: 11
Ospedalizzazione/problemi sanitari: 6
Difficoltà socio-economiche: 2
(dati estratti da un’indagine realizzata
dalla Dott.ssa A. Aleandri
Sei richieste agli organi di
governo centrali, regionali e
locali
A nome delle famiglie affidatarie delle associazioni e delle reti
familiari aderenti al tavolo nazionale affido e, ancor più, a nome
delle migliaia di bambini, ragazzi e famiglie bisognose di sostegno e di accoglienza, chiediamo:
1. allo Stato, di fissare i livelli essenziali per rendere esigibili i
diritti civili e sociali così come previsto dall’art. 117 della Costituzione italiana a cui deve fare riferimento la definizione
delle prestazioni sociali;
2. allo Stato e alle Regioni, di completare quanto prima il processo di attivazione di un sistema informativo nazionale dei
servizi sociali che permetta di avere dati aggiornati, omogenei, confrontabili;
3. alle Regioni, di adottare tutti gli atti normativi necessari a
che le recenti Linee di Indirizzo trovino compiuta attuazione
nei territori di loro competenza;
4. allo Stato, alle Regioni e agli Enti Locali: sotto il profilo eco-
nomico, di disporre stanziamenti adeguati ad assicurare l’effettiva tutela del diritto dei bambini e dei ragazzi a crescere
in famiglia, anche mettendo in conto una revisione degli
attuali sistemi di allocazione delle risorse finanziarie; sotto
il profilo umano, di implementare la cultura della condivisione della progettualità tra i diversi soggetti, della trasparenza
degli atti che riguardano i minori e dell’ascolto dei minori,
favorendo forme che ne valorizzino il pensiero e il vissuto;
5. alla Conferenza Stato-Regioni, di definire gli standard minimi per le diverse tipologie di comunità a cui le singole normative regionali devono far riferimento, in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale, garantendo altresì un
effettivo monitoraggio circa l’esistenza e il mantenimento
degli standard richiesti, prevedendo atti formali di sospensione o cessazione dell’attività , laddove ciò non si verifichi;
6. a tutte le istituzioni competenti in materia di affidamento
familiare, di valorizzare, secondo le rispettive competenze,
la collaborazione non sostitutiva che può essere offerta dalle
associazioni familiari e dalle reti delle famiglie, a effettivo
supporto e sostegno degli affidatari.
(Da Prospettive Sociali e Sanitarie – Maggio 2013)
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Il centro antiviolenza itinerante La Via Lattea
approda alla ASL Roma G
Secondo un’indagine ISTAT del 20071 solo il 12% delle
donne che nel corso della vita hanno subito violenza fisica
o sessuale, sporge denuncia. Tale percentuale di denunce
aumenta, fino a toccare il 62,3%, nel momento in cui le donne
hanno la possibilità di chiedere e ricevere aiuto all’interno
delle strutture sanitarie presso cui vanno a curare le ferite
prodotte dai maltrattamenti. È quello che accade presso il
DEA dell’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli dove,
dall’inizio del 2012, il Codice Rosa2 Integrato è diventato
una prassi consolidata a sostegno delle donne vittime di
violenza. Là dai primi mesi del 2013 il centro antiviolenza
Le Lune del Comune di Guidonia, gestito da Differenza
Donna3 (un’associazione che da oltre venti anni si occupa
di donne vittime di violenza) ha svolto circa 46 interventi
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1.Iindagine Istat su “La violenza e i maltrattamenti contro le donne
dentro e fuori la famiglia”, anno di riferimento 2006
2.Il Codice Rosa Integrato è un intervento congiunto tra Centro an­
tiviolenza Le Lune, Commissariato di P.S. Tivoli-Guidonia e Pronto
Soccorso dell’Ospedale San Giovanni Evangelista, a sostegno di
donne e minori vittime di violenza.
3. Differenza Donna è capofila dell’ATI (con le associazioni Arnica
e Pleiadi) che gestisce il Centro antiviolenza Le Lune dal 2009
per intercettare, valutare e intraprendere percorsi di uscita
dalla violenza. Oggi, all’interno dello stesso ospedale viene
offerto qualcosa di più alle donne maltrattate: uno spazio
d’ascolto permanente dove un’operatrice specializzata in
violenza di genere accoglie la donna. Il neonato sportello
è espressione del progetto La Via Lattea. Finanziato dalla
Presidenza del Consiglio dei Ministri e gestito da Differenza
Donna, il nuovo servizio mira a raggiungere le donne nel
luogo in cui fanno richiesta di cure e dove, attraverso quei
“lividi sul corpo” che rappresentano gli effetti visibili del
loro dramma, si può meglio riconoscere la violenza subita.
Il tipo di risposta che una donna riceve nel momento in cui
chiede aiuto è determinante per l’evoluzione della situazione:
una risposta opportuna nel frangente propizio può
rompere il silenzio in cui la donna è intrappolata da tempo.
Perché, nonostante le donne vittime di violenza si rechino
frequentemente al pronto soccorso o dal medico curante
anche per il solo bisogno di essere accolte, è frequente che
le stesse donne, inconsapevoli e spaventate, continuino
a restare in silenzio. Silenzio per paura, vergogna e senso
di colpa a causa di quello che subiscono. Attribuiscono
progetto La Via Lattea
realizzato con il contributo del
Dipartimento per le Pari Opportunità
La via Lattea: gli sportelli fissi
del Centro antiviolenza itinerante
366.1669013
Monterotondo (Rm): Piazza Guglielmo Marconi 4, 00015
Tivoli (Rm): loc. Villa Adriana (Rm); via Galli 23, 00019
c/o Consultorio familiare
Tivoli (Rm): via Parrozzani 3, 00019 c/o Ospedale San Giovanni
Evangelista
Marcellina (Rm): via Manzoni 3, 00010
I servizi
Accoglienza a donne in qualsiasi situazione di disagio: ascolto telefonico h24 –
colloqui su appuntamento – sostegno nel percorso di uscita dalla violenza consulenza legale - gruppi di auto aiuto.
Codice Rosa Integrato: è un intervento complessivo di contrasto alla violenza.
Mette in sinergia il Centro antiviolenza Le Lune, il Pronto Soccorso dell'Ospedale
San Giovanni Evangelista di Tivoli, il Commissariato distaccato di P.S. di Tivoli.
Serve a intercettare nel Pronto Soccorso la donna /il minore vittime di violenza,
valutare il medio e alto rischio, intraprendere un percorso di uscita dalla violenza.
Sostegno alla genitorialità: riappropriazione delle capacità genitoriali spesso
inespresse a causa dei disagi determinati dall'esperienza di violenza vissuta dalla
madre.
Gruppi di auto – aiuto: il confronto fra donne che aiuta a ritrovare la stima e la
fiducia in se stesse per una nuova progettualità.
Servizio antistalking e valutazione del rischio: rivolto a vittime di stalking, parenti,
amici e operatori istituzionali.
Spazio adolescenza: rivolto ai giovanissimi con disagi legati alla famiglia, al gruppo
dei pari, al bullismo o alla dispersione scolastica.
Castel Madama (Rm): via Pio La Torre, 00024, c/o Consultorio familiare
Incontri protetti: lo spazio neutro di osservazione e/o facilitazione della
relazione tra i minori e i genitori per i quali è sospesa la potestà genitoriale.
Formello (Rm): loc. Le Rughe; viale Africa 23, 00060
Formazione – informazione: incontri interattivi con operatori istituzionali e delle
case famiglia del territorio sul tema della violenza.
Castel Sant’Elia (Vt): via Umberto I 41, 01030
Sostegno legale: rivolto a donne che necessitano di consulenza legale in ambito
civile, penale, minorile.
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lividi e ferite a ripetuti incidenti domestici. Solo quando
timidamente si rivolgono a un centro antiviolenza le donne
riescono ad esprimere tutto il loro malessere e il loro dolore
e prendono coscienza della propria drammatica realtà.
Purtroppo la gran parte di esse ignora l’esistenza dei centri
antiviolenza e tende a rassegnarsi al “proprio destino”. È
per questo che Differenza Donna ha sentito la necessità
di raggiungere le donne nei luoghi dove maggiormente si
recano per essere curate: pronto soccorso, distretti sanitari
e consultori (come indicato dalle statistiche le donne
vittime di violenza ricorrono alle cure mediche 4-5 volte di
più rispetto alle donne non vittime. In quel luogo e in quei
momenti deve scattare l’aiuto programmato).
Proseguendo il lavoro avviato dal Dott. Donati (Primario
del DEA di I livello dell’ospedale San Giovanni Evangelista e
co-protagonista del Codice Rosa Integrato), il Dott. Stalteri,
(Direttore Sanitario dell’ospedale San Giovanni Evangelista
di Tivoli) e la Dott.ssa De Arcangelis (Direttore Sanitario del
Distretto di Tivoli) con il sostegno del Dott. Brizioli (Direttore
Generale della ASL Roma G), hanno aderito al progetto La
Via Lattea, ospitando lo spazio d’ascolto antiviolenza presso
il suddetto pronto soccorso, il consultorio di Villa Adriana e
il poliambulatorio di Castel Madama.
La Via Lattea, il centro antiviolenza che si “sposta”, si muove
per andare incontro ai bisogni delle donne, è un ulteriore
esempio di efficace intervento di contrasto alla violenza.
In sinergia con gli interlocutori istituzionali maggiormente
coinvolti ha l’obiettivo di contrastare il fenomeno e
contribuire al contenimento degli elevati costi sociali ed
economici conseguenti alla violenza che riguardano non
solo le donne, ma tutta la comunità.
Dott.ssa Lina Losacco
Responsabile Centro Antiviolenza “Le Lune”
Coordinatrice Codice Rosa Integrato
Dea I° Livello S. Giovanni Evangelista
Responsabile Centro Antiviolenza Itinerante
“La Via Lattea”
UFFICI RELAZIONI CON IL PUBBLICO ASL ROMA G
CUP - Orari di apertura al pubblico
LUNEDÌ
MARTEDÌ
MERCOLEDÌ
Monterotondo
Ospedale
7.30 - 17.15
7.30 - 17.15
7.30 - 17.15
7.30 - 16.15 7.30 - 17.15 7.30 - 11.45
Guidonia Distretto
7.30 - 16.30
7.30 - 16.30
7.30 - 16.30
7.30 - 16.30 7.30 - 16.30 7.30 - 12.00
Palombara S. Casa
della Salute
7.30 - 11.45
7.30 - 16.15
7.30 - 11.45
7.30 - 16.15 7.30 - 11.45 7.30 - 11.45
Tivoli Distretto
7.30 - 16.00
7.30 - 16.00
7.30 - 16.00
7.30 - 16.00 7.30 - 16.00
Tivoli Ospedale ****
7.30 - 17.00
7.30 - 17.00
7.30 - 17.00
7.30 - 17.00 7.30 - 17.00 7.30 - 12.30
8.00 - 12.45
8.00 - 12.45
8.00 - 12.45
Arsoli
GIOVEDÌ
VENERDÌ
SABATO
Olevano Romano
7.45 - 12.05
7.45 - 11.30
7.45 - 12.05
7.45 - 11.30 7.45 - 12.05
Subiaco Ospedale
7.30 - 18.00
7.30 - 18.30
7.30 - 18.30
7.30 - 18.30 7.30 - 18.30 7.30 - 12.30
Palestrina Distretto
8.00 - 12.00
8.00 - 17.00
8.00 - 17.00
8.00 - 17.00 8.00 - 17.00 8.00 - 12.00
Palestrina
Ospedale
7.30 - 12.00
7.30 - 12.00
7.30 - 12.00
7.30 - 12.00 7.30 - 12.00 7.30 - 12.00
Cave
8.00 - 12.30
8.00 - 12.30
8.00 - 17.00
8.00 - 17.00 8.00 - 12.30 8.00 - 12.30
Genazzano*
9.00 - 12.00
9.00 - 12.00
9.00 - 12.00
9.00 - 12.00 9.00 - 12.00 9.00 - 12.00
San Cesareo*
8.00 - 12.00
8.00 - 12.00
8.00 - 12.00
8.00 - 12.00 8.00 - 12.00 8.00 - 12.00
Zagarolo Analisi
7.30 - 9.00
7.30 - 9.00
7.30 - 9.00
7.30 - 9.00
Zagarolo CUP
8.30 - 12.00
8.30 - 12.00
15.00
- 17.00
8.30 - 12.00
8.30 - 12.00 8.30 - 12.00
15.00
- 17.00
Colleferro Distretto
7.30 - 16.30
7.30 - 16.30
7.30 - 16.30
7.30 - 16.30 7.30 - 16.30 7.30 - 12.00
Colleferro
Ospedale***
8.00 - 12.30
8.00 - 12.30
8.00 - 12.30
8.00 - 12.30 8.00 - 12.30 8.00 - 12.30
Colleferro Farmacia
Comunale *
16.30 19.30
16.30 19.30
16.30 19.30
16.30 ­
19.30
Carpineto **
9.00 - 12.00
8.00 - 12.00
Segni **
8.00 - 11.30
8.00 - 11.30
8.00 - 11.30
8.00 - 11.30 8.00 - 11.30
Valmontone Ospedale 7.30 - 12.00
7.30 - 12.00
7.30 - 12.00
7.30 - 12.00 7.30 - 12.00
7.30 - 9.00
16.30 ­
19.30
7.30 - 9.00
8.30 - 12.00
16.30 ­
19.30
14.0017.00
Orari tratti dal sito aziendale http://www.aslromag.info/web/
in data 12.04.2013
* No cassa - Solo prenotazioni ambulatori e ospedali Asl Roma G
** No cassa - Solo prenotazioni e accettazioni analisi
*** Solo cassa ticket per visite ospedaliere
**** Orario prenotazioni visite ed esami: dal Lun al Ven dalle ore
10,30 alle ore 16,15. Il sabato dalle ore 7,30 alle ore 12,00
I numeri “Eliminacode” vengono tolti 30 minuti prima della chiusura
del punto Cup, tuttavia gli operatori si riservano comunque di
toglierli in base alla programmazione di lavoro.
Distretto di Guidonia: i numeri dall’eliminacode saranno tolti un’ora
prima della chiusura degli sportelli, ovvero dal Lunedì al Venerdì alle
ore 15.45 ed il Sabato alle ore 11.00
•
SedecentraleUOCURPeComunicazione
Via Borgo San Martino – Zagarolo (RM)
Recapito Posta: Via Acquaregna, 1/15 - 00019 Tivoli (RM)
Tel. e fax 06/95322822
Email: [email protected]
Orari: dal lunedì al venerdì h 9.00- 12.00 (pomeriggio su appuntamento)
•
URPDistrettodiCOLLEFERRO
Via degli Esplosivi n. 9 – 00034 Colleferro (RM)
Tel. e Fax 06/97097532
Email: [email protected]
•
URPOspedaleCOLLEFERRO
P.zza A. Moro – 00034 Colleferro (RM)
Tel. e Fax 06/97223372
Email: [email protected]
Orari: dal lunedì al venerdì h.9.00 – 12.00 (pomeriggio su appuntamento)
•
URPDistrettoGUIDONIA
Via F.lli Gualandi 35 – 00012 Guidonia (RM)
Tel. 0774/6545719 Fax 0774/353517
Email: [email protected]
Orari: dal lunedì al venerdì h. 8.30 – 12.00 (pomeriggio su appuntamento)
•
URPDistrettoMONTEROTONDO
Via G. Garibaldi 7 – 00015 Monterotondo (RM)
Tel. 06/90075911 Fax 06/90075935
Email: [email protected]
Orari: dal lunedì al venerdì h 8.30 -12.30
•
URPOspedaleMONTEROTONDO
Viale B. Buozzi – 00015 Monterotondo (RM)
Tel. e Fax 06.90075890
Email: [email protected]
Orari: martedì, mercoledì e venerdì h. 10.00 – 12.30
lunedì e giovedì h. 10.00 – 12.30 e 14.00 – 16.30.
•
URPCasadellaSalutePALOMBARA
P.zza S. D’Acquisto 00018 Palombara S. (RM)
Tel. 0774/6545448 Fax 0774/65032
Email: [email protected]
Orari: lunedì, mercoledì e venerdì h. 8.30 – 12.00
martedì e giovedì h. 8.30 – 12.00 e 14.30 – 16.30
•
URPDistrettodiPALESTRINA
Via Pedemontana 36 (ex Inam) 00036 Palestrina (RM)
Tel. 06/95322603 -02 Fax 06/9534280
Email: [email protected]
Orari: dal lunedì al venerdì h. 8.30 – 11.30
•
URPOspedalePALESTRINA
Viale Pio XII, 42 00036 Palestrina (RM)
Tel. e Fax 06.9532 2822
Email: [email protected]
Orari: dal lunedì al venerdì h. 8.30 – 11.30
•
URPDistrettoSUBIACO
L.go Mazzini snc 00028 Subiaco (RM)
Tel. 0774.82 41 51 - 0774.82 41 38 Fax 0774.82 41 22
Email: [email protected]
Orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 - 12.30 (pomeriggio su appuntamento)
•
URPOspedaleSUBIACO
Via C. Colle Cisterna 00028 Subiaco (RM)
Tel. 0774.8115210-5351 Fax 0774.8115210
Email: [email protected]
Orari: dal lunedì al venerdì h. 9.00 – 12.00
•
URPDistrettodiTIVOLI
P.zza Massimo 1 - 00019 Tivoli (RM)
Tel. 0774/704768-02 Fax 0774/704768
Email: [email protected]
Orari: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 8.30 alle 12.00
•
URPOspedaleTIVOLI
Via Parrozzani 3, 00019 Tivoli (RM)
Tel. e Fax 0774/3164332 Email: [email protected]
Orari: da lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle 12.00
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n4anno2agosto2013