L'origine della vita è ancora un mistero. Biologi,
chimici e da poco anche astronomi si sono impegnati
a fondo per risolverlo. Senza ottenere, a dir la
verità, risultati del tutto soddisfacenti. Si vive nel
mondo delle ipotesi; alcune di queste, però, sono
davvero affascinanti.
NASCE CIRCA 3,5
MILIARDI DI ANNI FA,
IN SEGUITO ALLE
TRASFORMAZIONI NEL
LA VITA
ACIDI
NUCLEICI
BRODO
PRIMORDIALE
AMINOACIDI
COACERVATI
NUCLEOTIDI
DOVE SI FORMARONO LE
MOLECOLE VIA VIA PIU’ COMPLESE
PROTEINE
ARCHEOZOICA
SI EVOLVE NEL
TEMPO SEGUENDO
LE ERE
GEOLOGICHE
DIVISE IN
UNA LENTA
PERIODI
PALEOZOICA
MESOZOICA
CENOZOICA
EVOLUZIONE
DELLE SPECIE
PER
SELEZIONE
NATURALE
NEOZOICA
IN CUI
COMPARE L’ UOMO
Prima ipotesi: la generazione spontanea
Il primo a riflettere profondamente sulla questione
fu Aristotele (384-322 a.C.). Sembra che il filosofo
greco ammettesse la possibilità della generazione
spontanea, ovvero che la materia inanimata potesse,
in qualche modo, trasformarsi in vivente. Questa
teoria rimase una credenza diffusa per molti secoli.
Gli antichi greci, non
riuscendo a spiegarsi la
provenienza dei ranocchi
credevano che fosse il
fango degli stagni a
modellarsi spontaneamente
assumendo la forma dei
ranocchi e la vita stessa.
Redi – Spallanzani - Pasteur: Teoria della Biogenesi
Il primo a condurre degli esperimenti per dimostrare la sua
infondatezza fu Francesco Redi (1668), medico, naturalista e
poeta. Redi dimostrò che, al contrario di quanto si credeva, non
nascevano larve sopra la carne, se questa era sigillata in un
recipiente in modo che gli insetti non potessero depositarvi le uova.
Un secolo dopo, un altro naturalista italiano, Lazzaro Spallanzani, dimostrò che
liquidi isolati e bolliti rimanevano sterili. Ma per molti anni si continuò a credere che
vermi e insetti potessero nascere spontaneamente da materia organica in
decomposizione sotto l’azione del sole. Solo con Lous Pasteur, nel1862, la questione
fu definitivamente risolta. Il biologo francese ripeté gli esperimenti di Spallanzani,
ma con accorgimenti tecnici che li resero inconfutabili.
L’ipotesi dell’atmosfera riducente
J. B. S. Haldane
(1892–1964)
Alexander Oparin
(1894-1980)
Oparin teorizza la comparsa della vita in un’atmosfera primordiale riducente, dove non sarebbe
esistito ossigeno libero come oggi, bensì una miscela di gas composta prevalentemente da
idrogeno. In particolare, sviluppando l’idea del contemporaneo John B. S. Haldan, egli postula
che tale atmosfera fosse ricca di metano, ammoniaca e acqua, sostanze in grado di reagire tra
loro sotto l’azione di raggi ultravioletti e fulmini. I composti del carbonio che si formavano come urea, formaldeide e amminoacidi - trasportati in mare, andavano poi a costituire il “brodo
primordiale”. Qui ci sarebbero state le condizioni per la sintesi di molecole complesse, simili
agli acidi nucleici.
L’ipotesi di Oparin, qualche decennio dopo, verrà in parte
confermata sperimentalmente dal biochimico Stanley Miller
Attraverso un esperimento che consisteva nel mettere in un pallone di vetro, dell’acqua
mantenuta in ebollizione, il vapore affluiva in un secondo pallone dove, con l’ammoniaca, il
metano e l’idrogeno, formava una miscela simile all’ipotetica atmosfera primordiale sottoposta
a continue scariche a simulare i fulmini frequenti nell’atmosfera primitiva. Successivamente il
vapore passava in un condensatore nel quale, raffreddandosi, ritornava allo stato liquido
raggiungendo di nuovo il primo pallone. Dopo una settimana di ininterrotto funzionamento si
osservarono la presenza di aminoacidi nel liquido, che dimostrarono che anche nell’atmosfera
primordiale poteva essere avvenuto qualcosa del genere.
A) Le piogge danno origine al brodo
primordiale
che
contiene
gli
elementi indispensabili alla vita
C) Dalle molecole proteiche si
formano i coacervati
B) Nel brodo primordiale si
formano le prime molecole
proteiche
D) Nei coacervati si formano gli acidi
nucleici che permettono a queste
strutture di riprodursi: nasce la cellula, il
primo essere vivente
Le Ere Geologiche
ERA ARCAICA o Precambriana o Archeozoica: va dalla nascita della Terra a
circa 550 milioni di anni fa. All'inizio la Terra era un ammasso di materiale
incandescente. Man mano si formarono le prime rocce solide e comparve
l'acqua. Nelle rocce di quest'era sono state trovate tracce fossili di esseri
vissuti in quel tempo.
ERA PRIMARIA o Paleozoica: va da 550 a 250 milioni di anni fa. La crosta
terrestre è continuamente modificata da terremoti e da eruzioni vulcaniche.
Le terre emerse (PANGEA) si ricoprono di una fitta vegetazione, i cui resti
formano in milioni di anni ingenti depositi di carbon fossile. La vita animale
pullula negli oceani mentre sulla terraferma è ancora poco sviluppata.
ERA SECONDARIA o Mesozoica: va da 250 a 65 milioni di anni fa. È
caratterizzata da notevoli variazioni del livello del mare. I Continenti
cominciano a separarsi. La Terra è dominata dai grandi rettili (dinosauri), ma
compaiono i primi mammiferi e gli uccelli.
ERA TERZIARIA o Cenozoica: va da 65 a 1 milione di anni fa. I Continenti
cominciano ad assumere la forma attuale. Nascono le grandi catene
montuose, come l'Himalaya, i Pirenei, le Alpi e gli Appennini. I mammiferi
dominano le terre emerse.
ERA QUATERNARIA o Neozoica: va da 1 milione di anni fa fino ad oggi; è
dunque l'era in cui noi viviamo. È il periodo delle grandi glaciazioni in cui il
ghiaccio è arrivato a ricoprire il Nord America e mezza Europa fino alla
Germania. Sono comparsi molti mammiferi attuali, come il cavallo e
l'elefante, infine è comparso anche l'uomo.
Le molte somiglianze tra le grandi scimmie antropomorfe
e l’ uomo , tutti i mammiferi appartenenti all’ ordine dei
primati, fanno ritenere che hanno avuto origine da un
antenato comune, ma abbiano poi
seguito percorsi
evolutivi differenti differenziandosi sempre più.
Diversi
tipi
di
lavorazione
delle pietre
usati dagli uomini della
Preistoria
:
dalla
percussione diretta alla
levigatura.
Durante un lunghissimo periodo l‘uomo vive come cacciatore e raccoglitore, ha a
disposizione molte scoperte e tecnologie : uso del fuoco, abitazione artificiale ,
strumenti di pietra molto raffinati. I membri si dividevano molto probabilmente i
ruoli: alcuni cacciavano, altri raccoglievano, altri ancora costruivano strumenti.
Dopo la comparsa dell’ uomo sapiens sapiens non si parla più di evoluzione biologica
ma bensì di evoluzione culturale.
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