Istituto Tecnico Industriale Statale
Leonardo da Vinci di Napoli
Dies Natalis Solis Invicti
“Inquinamento Ambientale”
02/12/13
IC1
A.S. 2013/2014
DISCIPLINA
ARGOMENTO
ITALIANO/STORIA
2013: ANNO DELL’ARIA
CHIMICA
GLI INQUINANTI
MATEMATICA
STATISTICHE E GRAFICI SUI TASSI
D‘ INQUINAMENTO
INGLESE
POLLUTION AND ITS DAMAGES
FISICA
INQUINAMENTO AMBIENTALE
ACUSTICO
SCIENZE DELLA TERRA
GESTIONE RIFIUTI
DIRITTO
L'ART. 9 DELLA COSTITUZIONE E LA
DIFESA DELL'AMBIENTE
SCIENZE MOTORIE
LO SPORT E IL MOVIMENTO
NELL'AMBIENTE NATURALE
2013: Anno dell’aria
Italiano - Storia
Relatori: Aiello - Lin - Tubelli
2013: Anno dell’aria
 “L’inquinamento dell’aria fa male alla salute.
Riduce l’aspettativa di vita delle persone, in media,
di più di otto mesi nelle città maggiormente
inquinate. Gli Stati membri devono raggiungere
velocemente gli standard di qualità dell’aria e
ridurre le emissioni inquinanti”
 Così si apre il documento “Air quality in Europe”
dell’European Environment Agency.
4
 E’ per questo che l’Unione Europea ha deciso di
dichiarare il 2013 “Anno dell’aria”.
 In quest’anno le discussioni sulle politiche
ambientali dell’Unione Europea si sono
concentrate sul tema della qualità dell’aria e
dell’inquinamento.
5
 L’inquinamento dell’aria, a
differenza di quello terrestre o
delle acque, può non essere
visibile.
 Le
micro
polveri
che
rimangono sospese nell’aria
sono infatti molto pericolose
per la salute e, nella maggior
parte dei casi, sottovalutate.
 L’impegno della Comunità
Europea per il 2013 è stato il
controllo ed il monitoraggio
della qualità dell’aria.
6
 Come ha dichiarato Janez Potocnik, a capo della Commissione
Ambientale dell’ Unione Europea:
É necessario ridurre le emissioni di CO2 e gas serra
in tutti gli stati membri
 La situazione è infatti molto più seria di quanto si possa
pensare.
 Ogni anno 400 mila persone muoiono per le conseguenze
dovute all’esposizione all’aria inquinata .
…..Troppe !!
7
 Le iniziative prese riguarderanno
principalmente le nuove tecnologie
volte a ridurre le emissioni nocive.
 Tra di esse:
 le macchine elettriche
 le macchine ibride
 la sensibilizzazione allo sfruttamento
delle energie rinnovabili
 una maggiore consapevolezza a
livello personale.
8
 Oltre alle contromisure ambientali
che devono essere prese dalle
aziende, la tutela dell’aria passa
per i comportamenti individuali con
un
utilizzo
moderato
e
consapevole di:
 automobili (andare a piedi)
 riscaldamento
 raffreddamento dell’aria in
casa.
9
 I consigli comunali dovrebbero
stabilire dei piani viabilità per evitare
ingorghi e quindi traffico.
 Le aziende dovrebbero rispettare le
direttive europee in materia di
emissioni.
10
Cause del fallimento

Cinque le principali cause del fallimento sul
fronte anti-smog evidenziate da Bruxelles:
1.
2.
3.
4.
5.
Inadeguato coordinamento delle politiche
Persistenza dell'inquinamento transfrontaliero
Mancata riduzione delle emissioni del traffico
Mancato coinvolgimento di tutti i settori nel taglio
degli inquinanti
Poca sinergia con le politiche contro i
cambiamenti climatici.
11
Cause del fallimento
 In occasione del lancio dell'Anno europeo dell'aria,
Potocnik ha spiegato :
 '‘ Dobbiamo riconoscere che alcuni degli standard
Ue sulla qualità dell'aria stabiliti alla fine degli anni
'90 non sono stati rispettati '‘.
12
Cause del fallimento
 A dispetto delle proroghe e
della flessibilità concessa da
Bruxelles, la maggioranza
degli Stati membri viola le
norme Ue sulla qualità
dell'aria, con relativi costi per
la salute e per l'ambiente: i
due terzi della rete dei siti
protetti di Natura 2000, oggi
sono colpiti dal fenomeno
dell'eutrofizzazione
legata
all'inquinamento dell'aria
13
 Per affrontare il problema il commissario europeo intende
prima di tutto:
'‘ Assicurare il rispetto della legislazione attuale
al più presto possibile ''.
 I segnali in questo senso negli ultimi anni non sono
mancati.
 Pioggia di procedure di infrazione per i Paesi fuorilegge
 Tra questi, l'Italia, appena riconosciuta inadempiente dalla
Corte di Giustizia Ue per il superamento dei limiti delle
Pm10 negli anni 2006 e 2007.
14
GLI INQUINANTI
CHIMICA
Relatori: Aiello - Tubelli
Quali sono i principali inquinanti dell'aria
PARTICOLATI




Particelle
microscopiche
sospensione nell'aria;
Provengono soprattutto
combustione del legno
carburante
in
dalla
o del
Le particelle più piccole penetrano
in profondità nelle vie respiratorie,
ma anche nel sangue
Molto nocive per la salute umana.
16
OZONO
•Ha origine da diverse reazioni chimiche sotto
l'effetto dell'irradiazione solare;
•La presenza maggiore si verifica durante i mesi
estivi, e i venti possono trascinare le sostanze
che lo contengono
•L'ozono è un gas potente ed aggressivo, in
grado di corrodere non solo materiali o edifici,
ma anche tessuti viventi
•Riduce la capacità delle piante di effettuare la
fotosintesi ed è in grado di causare
infiammazioni polmonari e bronchiali.
17
OSSIDI DI AZOTO
•Si tratta del monossido di azoto (NO) ma
soprattutto del diossido (NO2).
•Gli ossidi di azoto sono prodotti dalla
combustione
•L'NO2 è il più nocivo per la salute umana
•E’ un gas irritante
18
ALTRE SOSTANZE
Diossido di zolfo: è all'origine di numerose patologie respiratorie e
contribuisce alle piogge acide;
Benzene: prodotto dalla combustione del legname da riscaldamento e
dai motori automobilistici, è uno dei composti organici volatili più
nocivi;
Ammoniaca: è prodotta dalla reazione dell'azoto e dell'idrogeno.
Le industrie emettono, inoltre, metalli pesanti, piombo, cadmio, nichel,
arsenico e mercurio, che si accumulano nell'organismo e possono
danneggiare il sistema nervoso e le funzioni epatiche, renali o
respiratorie.
19
Quali sono i principali inquinanti dell'acqua
Inquinanti fecali


Materiali, provenienti dagli scarichi fognari o liquami zootecnici non
adeguatamente trattati.
Un elevato inquinamento di tipo fecale può provocare la presenza
nell'acqua di microrganismi patogeni.
20
Sostanze inorganiche tossiche


Costituite dagli ioni di metalli pesanti che possono
avvelenare o uccidere organismi viventi.
In teoria, le industrie devono depurare le acque per
eliminare ogni residuo di metallo pesante
….. ma lo faranno davvero?.......
Sostanze inorganiche nocive



Sostanze a base di fosforo
Contenute nei detersivi, fertilizzanti, composti fosforati
e azotati e in alcuni scarichi industriali.
Provocano l'eutrofizzazione.
Sostanze organiche non naturali



Diserbanti, antiparassitari, insetticidi, ecc.
Vantaggiose per l'agricoltura ma possono inquinare
sia le acque sia il suolo.
Tra esse si trovano anche i solventi organici utilizzati
dalle industrie, come ad es. la trielina, l'acetone, il
benzene, ecc.; sostanze che devono essere eliminate
prima che l'acqua venga scaricata.
21
Oli liberi e emulsionanti


Sostanze che formano degli strati
superficiali oleosi
Impediscono
lo
scioglimento
dell'ossigeno nell'acqua, provocando
veri e propri disastri ecologici.
Solidi sospesi


Composti che rendono l'acqua torbida e
impediscono alla luce solare di passare.
Depositati sul fondo, impediscono
crescita della vegetazione.
la
Calore, acidi e basi forti
Diminuiscono la solubilità dell'ossigeno
 Modificano
la temperatura dell'ambiente,
causando alterazioni patologiche, oppure la
scomparsa di organismi viventi o al contrario
l'apparizione di altri.

22
Quali sono i principali inquinanti del suolo
RIFIUTI solidi, liquidi o gassosi

Solidi





Rifiuti liquidi



Carta, vetro, plastica, pile scariche,
medicinali scaduti e rifiuti organici.
Alcuni sono biodegradabili (rifiuti organici) ,
altri invece no ( carta, vetro, e altri).
Questi ultimi, per essere smaltiti, vengono
buttati nelle discariche.
In certi paesi, come il nostro, esiste la
raccolta differenziata.
Insetticidi, fertilizzanti, concimi chimici,
mercurio, medicinali liquidi scaduti, liquidi
di pile usate.
Si sono rivelati molto dannosi per l'ambiente
Rifiuti gassosi

Come il CFC che viene espulso dalle
bombolette al momento dell'uso
23
Conseguenze della contaminazione del suolo
La contaminazione del suolo da
parte di quantità eccessive di
sostanze chimiche determina
un’alterazione delle caratteristiche
del suolo stesso, causando
problemi anche alle acque
sotterranee
e
superficiali,
all’atmosfera, e alla catena
alimentare interessando anche
la salute umana.
24
Altri fenomeni dannosi per il suolo
Erosione del suolo:
Fenomeno che, pur non
inquinando, provoca numerosi danni. Interessa il 30%
del territorio italiano. Le acque di ruscellamento
superficiale asportano parte della superficiale del
suolo.
Salinizzazione:
portare alla
Accumulo di sali nel suolo che può
desertificazione
Agricoltura intensiva:
Fa uso di fitofarmaci e
fertilizzanti chimici
Attività
estrattiva:
Produce
modifiche
irreversibili nel paesaggio, perdita di suolo e
possibili inquinamento delle acque.
Industria:
Influisce particolarmente sul suolo:
acidificanti, metalli pesanti e composti organici
come
idrocarburi
vengono
immessi
nell’atmosfera per poi cadere al suolo,25 o
direttamente sparsi su questo.
Statistiche e grafici sui tassi
d’inquinamento
Matematica
Relatori: Storto - Albanese
Indicatore sintetico di qualità dell’aria per Macro - Regioni
Europee. Anni 2004-2008
27
Indicatore sintetico di qualità dell’aria per alcune città italiane.
Anni 2004-2008
28
PM10
 PM10: è il particolato, cioè le particelle
solide sospese nell’aria, di diametro inferiore
a 10 micron, in grado di penetrare nel tratto
respiratorio superiore
 PM2,5: sono particelle di diametro più
piccolo, inferiore a 2,5 micron, e in grado di
raggiungere trachea, bronchi e alveoli
polmonari
29
PM10 - Giorni di superamento nell’anno del valore limite di
50 µ/m3 in alcune città italiane. Anni 2004-2008
30
31
32
POLLUTION AND ITS DAMAGES
ENGLISH
SPEAKERS: Tubelli- Aiello
Pollution
Inquinamento
Modern
industrial
society
caused many damages to the
environment in the last years.
La società industriale moderna ha
causato danni all’ambiente negli
ultimi anni.
Pollution overpopulation,
deforestation are some of the
big problems of our society.
L’inquinamento, il sovraffollamento, la
deforestazione sono alcuni dei
grandi problemi della nostra
società.
Polluting agents make the air,
the water and the land
dangerously dirty.
Gli agenti inquinanti rendono l’aria,
l’acqua e il suolo pericolosamente
inquinati.
34
Tutela dell’ambiente nel Regno Unito
e in Inghilterra

Le grandi quantità di anidride
solforosa
che
vengono
emesse dalle industrie nel
Regno Unito producono un
notevole
inquinamento
atmosferico.

Dal 1980 le emissioni si
sono
però
ridotte
e
dovrebbero
calare
ulteriormente in seguito alle
direttive
dell’Unione
Europea.
35
Inquinamento delle acque
 La qualità dell’acqua dei fiumi e delle spiagge
britanniche è gradualmente migliorata negli ultimi
vent’anni
 E’ in corso un programma di investimenti per rendere più
efficiente il trattamento delle acque.
 Lo smaltimento dei rifiuti urbani sta diventando un
problema crescente nel paese, per la progressiva
scarsità di luoghi adatti a ospitare discariche.
 Le acque del mare risultano ancora parzialmente
contaminate dalle scorie della produzione di energia
nucleare.
Produzione elettricità
 Il 22,8% dell’elettricità del paese è prodotto da reattori nucleari.
 Inizialmente sembrava che l’energia nucleare avrebbe
soppiantato il carbone
 Essa ha consentito la chiusura di molti impianti di carbone,
fortemente inquinanti.
 Il suo sviluppo produttivo è stato rallentato da numerosi
problemi.
 Le centrali idroelettriche e quelle a carbone forniscono la
maggior parte dell’elettricità.
Deforestazione
 Il Regno Unito condivide, con gran parte dei paesi europei,
il processo di deforestazione.
 Esso era coperto per due terzi da foreste.
 Le attività umane hanno ridotto la superficie forestale
all’11,7% ( 2005).
 Il 12,7% (2007) del territorio britannico è tutelato da parchi
nazionali e regionali e aree protette di minore estensione.
 In tutto il paese vi sono inoltre numerosi enti locali per la
conservazione: il solo National Trust protegge e cura aree
per oltre 250.000 ettari.
INQUINAMENTO AMBIENTALE
ACUSTICO
FISICA
Relatori: Arrigo-Albanese-Storto
L’Acustica
►
►
L'acustica è quella branca
della Fisica che studia
il suono.
In particolare:
le sue cause
 le onde di pressione
 la sua propagazione
 la sua ricezione

►
Più in generale, si intende
talvolta con acustica lo
studio
delle
vibrazioni
meccaniche
nei
mezzi
materiali.
40
►
►
►
Il suono è un fenomeno
fisico di carattere ondulatorio
che stimola il senso dell‘
udito.
Il significato del termine
suono è stato esteso dai fisici
moderni anche a fenomeni
ondulatori che si verificano in
campi di frequenza situati al
di fuori del campo di udibilità
dell'orecchio umano.
In particolare, ai suoni di
frequenza
superiore
ai
20.000 hertz, che sono detti
ultrasuoni.
41
Cause dell’ inquinamento
►
L'inquinamento acustico è causato da un'eccessiva
esposizione a suoni e rumori di elevata intensità. Questo
può avvenire in città ed in ambienti naturali.
►
La legge n. 447/1995 art. 2 fornisce la definizione di
inquinamento acustico:
 è “l'introduzione” di rumore nell'ambiente
abitativo, o nell'ambiente esterno tale da
provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle
attività umane.
42
Inquinamento da rumori
►
►
L'inquinamento
acustico
può causare nel tempo
problemi psicologici, di
pressione e di stress alle
persone che ne sono
continuamente sottoposte.
Le cause e/o sorgenti
dell'inquinamento acustico
possono essere fabbriche,
cantieri,
aeroporti,
autostrade, circuiti per
competizioni motoristiche.
43
Inquinamento acustico sulla
tangenziale di Napoli
►
L’inquinamento acustico sulla
tangenziale di Napoli, rilevato nel
tratto Vomero-Fuorigrotta incide
“fortemente”
lungo gli 1,2
chilometri dell’area abitata che
attraversa;
infatti
si
sono
registrate in essa immissioni
rumorose superiori ai 75 decibel
(livello limite stabilito per legge).
►
Interventi di riduzione delle
suddette immissioni sono stati
previsti e realizzati dalla società
Tangenziale
di
Napoli
con
l’impiego, in particolare, di
protezioni acustiche.
44
Misure di protezione acustiche
Una barriera antirumore o
barriera acustica o barriera
fonoassorbente è un'opera avente
lo scopo di ridurre la propagazione
dei rumori verso uno o più
soggetti sensibili (ricevitori o
ricettori).
Il
sistema
è
utilizzato
principalmente per proteggere i
luoghi abitati dall'inquinamento
acustico prodotto da strade,
autostrade, ferrovie o nuclei
industriali.
45
Misure di protezione acustiche
Teoria del rumore nella progettazione di una barriera
La progettazione scientifica di una barriera antirumore è basata
sull'ipotesi di considerare la carreggiata stradale come una
particolare e complessa fonte sonora involontaria.
Si sviluppa in laboratorio un modello che deve prevedere una
“fonte sonora” contenente: il rumore del motore, il rumore
aerodinamico, il rumore di rotolamento delle gomme su asfalto.
Inoltre in tale studio si devono considerare varie caratteristiche
al contorno quali:
il tipo di veicolo,
la velocità dello stesso.
46
Misure di protezione acustiche
Per ridurre l'immissione, le barriere sfruttano tre fenomeni
acustici:
Diffrazione, solitamente il fenomeno più rilevante dal punto
di vista progettuale: le onde sonore devono scavalcare la
barriera, allungando il proprio percorso
Assorbimento: la barriera assorbe l'energia sonora incidente,
piuttosto che rifletterla
Potere fonoisolante: la barriera attenua la propagazione
diretta del suono attraverso di sé.
47
Misure di protezione acustiche
Tangenziale di Napoli
La società ”Tangenziale di Napoli SpA” che gestisce il tratto di
tangenziale di Napoli ha già eseguito in passato ed ha ancora in
corso di realizzazione interventi per mitigare l'inquinamento
acustico prodotto dal flusso veicolare in tale tratto stradale.
 A tal fine sono in corso di istallazione barriere fonoassorbenti e
fono isolanti su alcuni tratti dell'infrastruttura.
 I principali interventi sono quelli in corso sui tratti PozzuoliFuorigrotta, Fuorigrotta-Camaldoli e Corso Malta. I lavori iniziati a
gennaio 2005 con un investimento di 22,5 milioni di euro, con
completamento previsto entro luglio 2012.
48
Gestione dei rifiuti
Scienze della Terra
Relatori: Storto-Simeone-Arrigo
Gestione dei rifiuti



Riguarda l’ insieme delle politiche, procedure o metodologie
necessarie per gestire l’intero processo dei rifiuti, dalla loro
produzione alla loro destinazione finale
Coinvolge la fase di raccolta,
trasporto, trattamento
(riciclaggio o smaltimento) fino al riutilizzo dei materiali di
scarto, solitamente prodotti dall'attività umana.
Tenta di ridurre i loro effetti sulla salute umana e l'impatto
sull’ambiente.
50

Un interesse particolare negli ultimi decenni riguarda:



la riduzione degli effetti dei rifiuti sulla natura e
sull'ambiente,
la possibilità di risparmiare e recuperare risorse
naturali da essi
la riduzione della produzione di rifiuti stessi.
51
Principi del sistema integrato italiano
La gestione integrata dei rifiuti affronta la questione
delineando delle priorità di azioni da seguire. Esse
sono:

Criteri di priorità, quali:
 Sviluppo di tecnologie pulite.
 Ideazione e messa in commercio di prodotti che diano
un contributo minimo alla produzione di rifiuti ed
all'inquinamento.
 Miglioramenti tecnologici.
 Ruolo attivo delle amministrazioni pubbliche.
52
Principi del sistema integrato italiano

Prevenzione della produzione di rifiuti, vale a dire:



Corretta valutazione dell'impatto ambientale
Promozione di accordi e programmi sperimentali per prevenire e
ridurre la quantità e pericolosità dei rifiuti
Recupero dei rifiuti, quali:




Riutilizzo, reimpiego e riciclaggio
Produzione di materia prima secondaria
Favorire il mercato dei prodotti reimpiegati
Uso dei rifiuti per produrre energia
53
Trattamento dei rifiuti




Consiste nell'insieme di tecniche volte ad
assicurare che i rifiuti abbiano il minimo impatto
sull'ambiente.
Può riguardare sostanze solide, liquide o gassose
Le pratiche di trattamento dei rifiuti sono diverse
Secondo le attuali politiche di gestione, una delle
possibili modalità di trattamento dei rifiuti solidi
urbani, attuata in Italia, è:
 Raccolta differenziata
 Raccolta indifferenziata
54
Raccolta differenziata

I
rifiuti
raccolti
in
maniera
differenziata possono sostanzialmente
essere trattati, a seconda del tipo,
mediante due procedure:


Riciclaggio, per le frazioni secche;
Compostaggio, per la frazione umida.
55
Riciclaggio dei rifiuti





Comprende tutte le strategie organizzative e tecnologiche per riutilizzare,
come materie prime, materiali di scarto
Numerosi sono i materiali che possono essere riciclati: metalli, carta, vetro
e plastiche sono alcuni esempi
Vi sono tuttavia complessità associate ai materiali cosiddetti
"poliaccoppiati" come ad es. flaconi di succhi di frutta o latte, nonché per
oggetti complessi (per es. automobili, elettrodomestici ecc)
Particolare è, anche, il caso delle differenti tipologie di plastica (PET, PVC,
polietilene ecc.)
In alcuni casi la plastica viene comunque avviata all'incenerimento anche
se dal punto di vista energetico e ambientale non è certo la scelta
ottimale.
Non sono tuttavia problemi insormontabili e possono essere
risolti con tecnologie particolari, in parte già adottate anche in
Italia
56
Compostaggio della frazione umida


Il compostaggio è una tecnologia biologica usata per trattare
la frazione organica dei rifiuti raccolta differenziatamente
(anche detta umido), sfruttando un processo di bioossidazione, trasformandola in concime naturale
Tramite digestione anaerobica viene ottenuto anche
del biogas che può essere bruciato per produrre energia
elettrica e calore; in tal modo è possibile diminuire il livello di
emissioni inquinanti della discarica e migliorarne la gestione
approfittando anche della conseguente
diminuzione dei volumi legata al riciclo
dell'umido.
57
Raccolta indifferenziata

Questi rifiuti sono naturalmente molto più difficili da trattare
di quelli raccolti in modo differenziato. Possono essere
seguite tre strade principali:



Trattamenti a freddo, ovvero separazione e parziale recupero di
materiali, biostabilizzazione e conferimento in discarica;
Trattamenti a caldo ovvero incenerimento cosi com’è o a valle di
separazione e produzione di CDR e conferimento in discarica;
Conferimento diretto in discarica (oggi molto usato ma certamente
da evitarsi).
In ogni caso è evidente che gli inevitabili scarti di questi
processi finiranno per forza di cose in discarica.
58
L'ART. 9 DELLA
COSTITUZIONE E LA DIFESA
DELL'AMBIENTE
DIRITTO ED ECONOMIA
Relatori: Dell'Ascenza -Simeone
Articolo 9
Nell’articolo 9 della Costituzione Italiana,
si
fa
riferimento
alla
tutela
del
paesaggio e non a una vera e propria
difesa
dell’ambiente,
in
quanto
i
Costituenti, al momento della stesura
del testo costituzionale, non potevano
pensare
che
l’ambiente
dovesse
essere oggetto di una particolare
salvaguardia: all’epoca la natura era
ancora ben conservata e il pianeta non
temeva ancora di soffocare a causa
dell’inquinamento.
60
Tuttavia, negli anni successivi, anche la
legislazione ordinaria è stata scarsa,
tardiva e di difficile applicazione, tanto
da favorire la speculazione privata che,
quasi indisturbata, ha provocato danni
ambientali gravi e in determinati casi
irreparabili.
Ma il diritto all’ ambiente, inteso come
salvaguardia dei beni naturali, è stato
riconosciuto
come
un
diritto
fondamentale all’individuo soltanto nel
1986 dalla stessa legge che ha istituito il
relativo ministero (attualmente Ministero
dell’Ambiente, tutela del territorio e del
mare).
61
La
Corte
Costituzionale
invece,
nell’interpretare l’articolo 9, nel 1987,
ha
ricompreso
nel
concetto
di
‘’paesaggio’’ quello dell’ ambiente in
generale con la sentenza 210/1987 :
<<
La
conservazione,
la
razionale
gestione e il miglioramento delle
condizioni
naturali
(aria,
acqua,
suolo e territorio in tutte le sue
componenti),
preservazione
l’esistenza
dei
e
la
patrimoni
genetici terrestri o marini di tutte le
specie animali o vegetali che in
esso vivono allo stato naturale e in
definitiva la persona umana in tutte
le sue estrinsecazioni >>
62
Interventi normativi
Gli interventi normativi per la salvaguardia
dell’ambiente, anche in seguito all’adesione a
trattati
internazionali
e
all’applicazione
di
normative Comunitarie, sono:
– notevoli
– tendenti a recuperare e tutelare i beni
naturali, facendo leva sulla formazione di
una coscienza ambientale.
63
Lo sport e il movimento
nell’ambiente naturale
Scienze Motorie
Relatori: Albanese-Nunziata-(Storto)

Gli sport più conosciuti, e
praticati
in
ambiente
naturale,
sono
ad
esempio quelli che si
praticano in mare o nei
laghi o nei grandi fiumi,
quindi il canottaggio, la
canoa, la vela e il nuoto
di gran fondo.
65
Il Canottaggio
Il canottaggio ci fa pensare alla mitica
regata che si svolge da tantissimi anni in
Inghilterra nel fiume Tamigi.
 Partecipano
studenti
universitari
di
Cambridge
e Oxford, insieme ad altri
studenti inglesi e stranieri.

66
La Vela


Per la vela, il pensiero va a
Luna Rossa, nome con cui
era riconosciuta la barca
italiana che partecipò alla
famosa gara velica “Coppa
America”
Negli ultimi due anni, noi
napoletani abbiamo avuto il
piacere di vivere e vedere,
dal nostro golfo, alcune
regate di qualificazione della
Coppa America
67
Il nuoto di gran fondo


Il nuoto di gran fondo,
sport
recentemente
inserito
alle
Olimpiadi,
comporta tre gare da: 5
Km, 10 Km e 25 Km.
Per quanto riguarda le
traversate italiane, che
hanno
una
consolidata
tradizione, ricordiamo la
traversata di nuoto Capri Napoli
e
quella
dello
Stretto di Messina.
68
Il nuoto di gran fondo

In questo sport, la Campania, e
soprattutto Napoli, ha dato alla nazionale
italiana atleti eccellenti che hanno
ottenuto risultati di gran prestigio.
69
Conclusione
…..e TU
puoi fare qualcosa?
70
In 5 mosse
1.
2.
3.
4.
5.
Privilegia i mezzi pubblici, spostati in bicicletta o a
piedi. Per i lunghi tragitti usa il treno.
Limita il più possibile l’uso dell’auto privilegiando
l’utilizzo del car-sharing
Se devi usare l’auto, cerca di viaggiare con più
passeggeri.
Se devi acquistare un’automobile, scegli tra le
vetture più ecologiche.
Insieme
ad
altri
cittadini,
chiedi
alle
amministrazioni locali di realizzare piste ciclabili o
zone pedonali e a traffico limitato.
71
La IC1
ringrazia della partecipazione
e
(con un po’ di anticipo)
Augura a tutti
BUON NATALE
Scarica

L` anno dell`aria