AMBIENTE FUTURO
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FILOSOFIA
Radici
Dapprima è solo un’idea, quasi una filosofia di vita
Impegno, studio ed esperienza, per acquisire la necessaria conoscenza
Assunzione di responsabilità, per aggiungere la sensibilità del fare
Investimenti personali, per imparare a cogliere il rischio intrinseco alla decisione
Lungo un cammino peraltro ricco di azione gratuita, riflessione civile, attenzione sociale.
Quindi è un “mix” di risultati dalle
radici profonde.
Competenza professionale, visione d’insieme, capacità di analisi e di progetto
in un mercato in cui l’
Ambiente non è solo un bene da tutelare
ma anche matrice di Tecnologie, Investimenti, Nuovi materiali e Prodotti, Cultura, Lavoro
sempre più occasione per “portare una pietra” nel costruire il “luogo” del nostro
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Futuro.
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Investimenti
Tra Ambiente e Prodotto, dalla sinergia di sensibilità proprie dello smaltimento di rifiuti così come della produzione
da materie prime, il
Recycling di materiali “fuori uso”
è il settore dell’economia industriale che più
direttamente coniuga nuove opportunità d’investimento produttivo con obiettivi propri della salvaguardia ambientale.
Un mercato recente, indotto da nuove strategie legislative per una gestione dei rifiuti ambientalmente sostenibile; il
cui sviluppo sarà peraltro risultato della qualità competitiva dei materiali prodotti in un quadro di regole consolidate in
mercati più maturi e nella produzione dei manufatti di abituale consumo.
Applicando le logiche dello sviluppo al trasferimento tecnologico di K.H. consolidati, un’Impresa Europea può
disporre di tutte le risorse tecniche, professionalità, sistemi di produzione e reti commerciali la cui organizzazione “in
filiera” è in grado di trasformare una semplice opportunità di recycling in un redditivo “core business”. Senza
sottovalutare, come del resto in ogni settore dell’economia in fase di sviluppo, la cultura specifica in grado di
concepire un Progetto “multisettoriale” di questo tipo.
Fattore critico di successo è disporre, appunto, anche di questa nuova
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competenza.
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Una competenza che trae linfa da
radici avviluppatesi nel tempo attraversando il mondo dei rifiuti pericolosi, i
processi della petrolchimica, la sofisticazione dei prodotti da optoelettronica; sullo scenario vasto dei mercati
internazionali come nei meandri stretti di un’autorizzazione provinciale; che auspica l’impegno della P. A. al Green
Public Procurement ma confida soprattutto nella qualità dei prodotti e nella competizione commerciale sui mercati.
Radici irrobustite negli ultimi anni da investimenti tecnici e finanziari dedicati da IMF ad attività correnti
in particolare nel settore del recycling: sviluppo di nuovi materiali, validazione ed impiego di tecnologie, costruzione
di partenariato societario, invenzione di marchi commerciali, organizzazione di vendita sui mercati internazionali.
La realizzazione di una nuova
Impresa costituisce, sempre, un’esperienza affascinante.
Ancora di più quando ciò
non costituisce la risposta di furbizia ad un’opportunità speculativa bensì, per una visione d’insieme della nostra
società, la risposta competente alla domanda proveniente dal mercato, la sfida impegnata ad un insieme di
“complessità”: di ordine tecnico ed impiantistico, di qualificazione del prodotto e relativa valorizzazione, di
conoscenza diffusa ed organizzazione commerciale.
Per questo, gli investimenti effettuati da
IMF nel settore del recycling , le società prodotte, i materiali ottenuti, le
professionalità formate – lungi da costituirne una delimitazione del “raggio d’azione” culturale e professionale hanno costituito una non comune occasione di consolidamento della
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propria competenza.
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Management
Ma non solo. La cultura
del Progetto, integrata da competenza specifica, è ingrediente fondamentale anche per
organizzare altre attività utili a supportare la trasformazione antropica del Territorio soprattutto se in una prospettiva di
futuro sostenibile
ogni Impresa assume la responsabilità di porsi, sempre, obiettivi di
Anche qui solide appaiono le
radici:
Qualità ambientale.
dalla costruzione societaria alla progettazione ed investimento tecnico
finalizzato alla minimizzazione ed al trattamento dei rifiuti; dallo studio e realizzazione di procedure V.I.A. alle
indagini LCA; dallo sviluppo di un sistema aziendale per lo smaltimento di hazwaste sul piano nazionale alla
direzione di un raggruppamento di piattaforme per il trattamento di rifiuti pericolosi in una grande multinazionale.
Un pregresso alla base di quella competenza che oggi ha consentito ad IMF di progettare e realizzare interventi di
Bonifica e Ripristino Ambientale relativo ad un’area industriale compromessa dagli effetti di un colossale
incendio e dall’inquinamento di grandi quantità di terre utilizzate per il suo “soffocamento”.
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Progettazione tecnica, Sviluppo di nuove attività, Organizzazione di piccole aziende per conto di grandi Gruppi,
Esperienze di top management in Imprese italiane e Multinazionali, Sviluppo di prodotti sul mercato globale e
gestione di servizi ambientali.
radici profonde di una cultura di management diversificata, trasferita ora nella gestione delle società
partecipate da IMF in termini proprietari, utilizzabile nella costruzione e nel coordinamento di nuove
partnerships orientate alla sintesi strategica basata sull’ analisi economica; alla gestione per il risultato; a
Queste le
standard di qualità nella gestione aziendale, nell’offerta di servizi, nella commercializzazione di prodotto.
Componente essenziale di una cultura formatasi sui diversi ambiti dell’attività d’impresa - sia che si tratti di realizzare
uno stabilimento produttivo oppure di progettare la bonifica di un sito inquinato - la
management
permea così strutturalmente l’approccio
sensibilità del
IMF nei diversi “tempi” di una qualsiasi attività: l’analisi
della domanda e dei fattori di successo, il disegno di una soluzione, la progettazione d’obiettivo, le modalità di
attuazione e realizzazione, la proiezione dei risultati, gli strumenti di verifica e controllo.
Ecco perché, sia che si tratti di gestire un investimento condiviso oppure di una più semplice consulenza, il dialogo
con IMF è perlopiù qualificabile in un unico modo:
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la partnership d’impresa .
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Formazione
Un progetto imprenditoriale “aperto” quello della IMF, quindi, basato su di una precisa “visione” del mercato, della
società in cui viviamo, della sostenibilità ambientale del nostro sistema economico produttivo.
Una filosofia della vita e della responsabilità dell’Impresa in grado di “spiegare” un insieme di attività economiche che
IMF ha cercato di perseguire, tese a coniugare interesse all’Investimento
Management in una
particolare competenza professionale, fatalmente destinata ad esprimere un altro ambito di attività: la Formazione .
e cultura del
Per un soggetto teso alla partnership d’Impresa, il concetto di formazione assume molteplici connotati: la comunicazione
al Mercato della filosofia d’impresa e di prodotto, l’ideazione del marchio commerciale GommAmica, la progettazione
di strumenti pubblicitari,
programmi volti al management d’impresa per valorizzare la variabile ambientale, la
formazione specialistica di quadri tecnici e commerciali, lo sviluppo ed il trasferimento tecnologico.
La filosofia della IMF per la partnership
d’Impresa , s’inserisce così in un processo culturale teso a favorire il costituirsi
del suo stesso Mercato; basato sulla conoscenza delle opportunità di produzione ed impiego di nuovi materiali da recycling,
dell’adozione di “best practices” tese alla qualità ambientale, dello sviluppo teso a favorire unFuturo
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Sostenibile .
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RISULTATI
1999.
Per iniziativa di un gruppo di managers con esperienza consolidata nello sviluppo, organizzazione e gestione di imprese operanti nei settori
dell’innovazione e dei servizi, con specifico riferimento al settore ambientale, nasce la I.M.F. srl, società d’Investimenti, Management e Formazione (100.000 !
interamente versati) . Presidente del CdA è nominato il socio di riferimento, Elio A. Savi.
1999 – 2000. La società studia, sperimenta e mette a punto il processo ARCEM, per il recupero di polveri e fanghi inorganici dalla depurazione dei cicli
termici in qualità di materia prima nell’ambito dell’edilizia civile. Gli studi relativi vengono sviluppati in collaborazione con ricercatori dell’Università
d’Ingegneria a Brescia e con l’unità di business “bicarbonato” della Solvay Italia.
1999 – 2001. Con un gruppo d’industriali toscani IMF partecipa a Tytec srl e, tramite questa, alla fondazione della Nuova Meridiana Spa, società industriale
dedicata alla produzione di manufatti in granulo di gomma da recycling a matrice poliuretanica, tra le più significative in Italia nello specifico settore. Con
questa esperienza IMF entra in contatto con i temi del “tyre recycling” e dello sviluppo di uno specifico mercato d’uso (antivibranti, fonoassorbenti, antishock).
2000 – 2001 . In collaborazione con Confindustria Toscana, IMF progetta e conduce due programmi di formazione di lungo termine per una cinquantina di
managers di imprese toscane sul tema “Valorizzare la variabile ambientale” (Qualità ambientale e Recycling dei materiali) . Realizzato con la collaborazione di
una serie di “esperti” di livello nazionale e la programmazione di una serie di incontri seminariali, il programma (durata 1 anno) ha consentito di stimolare
l’attenzione dei quadri coinvolti a valorizzare anche sotto il profilo economico la sostenibilità ambientale dell’attività aziendale di loro responsabilità.
2002 .
IMF elabora il Progetto GommAmica teso a “giustificare” iniziative di consulenza, investimenti diretti, progettazione e management nel quadro
d’interessi riconducibili alla filiera del pfu recycling. In questo ambito viene ideato e registrato il Marchio commerciale GommAmica (da un granulo … ti salva
la vita) successivamente adottato da un certo numero di operatori del settore per l’identificazione della propria produzione di granulati da recycling. In tale
ambito IMF sviluppa analisi diverse circa la possibilità di acquisire società industriali operative nel settore.
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2002 . Avviando ad Asti un investimento per la realizzazione di un impianto di pfu recycling per la produzione di granulo di gomma, IMF fonda PolyRec srl e
progetta così il primo investimento diretto riconducibile al programma sopra richiamato. Tutti gli aspetti operativi (sperimentazione e progettazione tecnica
della linea di produzione, coordinamento di management, procedimenti autorizzativi e normativi) sono gestiti direttamente da IMF.
2003 . A seguito di aumento di capitale, la proprietà di PolyRec è condivisa tra IMF, Eco Logica Italiana (società del Gruppo Waste Italia) e ASP Spa (Asti
Servizi Pubblici). Nell’ambito della partnership societaria IMF mantiene la Presidenza della società con Elio A. Savi ed il management operativo.
Il Piano strategico della società prevede la realizzazione d’investimenti tesi alla produzione di granulati di gomma (destinati all’utilizzo quale materia prima
nella produzione di manufatti e quale intaso prestazionale nei campi di calcio in erba artificiale) dal recycling dei pfu e, successivamente, di manufatti a
matrice poliuretanica destinati all’impiego nei settori delle pavimentazioni e del contenimento acustico. Obiettivo Turn Over a regime: 5 ML di !/a .
2003 - 2004. IMF sviluppa una collaborazione con Galgano & Associati, leader italiano nel settore della Qualità, finalizzato a promuovere l’adozione di
standard e l’applicazione di prodotti consulenziali riferibili alla Qualità Ambientale attraverso la Consulenza di Direzione. A questo proposito si cita in
particolare la ideazione e conduzione di seminari d’ aggiornamento e formazione sull’introduzione di un “Sistema di gestione dei rifiuti”. Nel quadro di
un’evoluzione organizzativa aziendale orientata a criteri di Qualità ambientale, adottare un sistema di gestione dei rifiuti garantisce l’azienda circa l’adozione
delle migliori pratiche operative, il rispetto delle leggi vigenti, la riduzione possibile dei costi collegati.
2004 . In collaborazione con la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Brescia, IMF partecipa attivamente alla definizione delle linee strategiche del CETAMB,
iniziativa di cooperazione per il trasferimento di tecnologie compatibili ai Paesi in via di Sviluppo dovuta in particolare al prof. Carlo Collivignarelli. Di
particolare rilievo il Convegno su “Le tecnologie appropriate per la cooperazione e lo sviluppo sostenibile” in cui IMF è relatore per la sezione “Ruolo delle
Imprese”. Frutti significativi dell’iniziativa del CETAMB sono un brevetto relativo a tecnologie di brichettatura e – prossimamente – l’avvio di un Dottorato di
Ricerca in tecnologie compatibili presso la stessa Università bresciana.
2004 – 2005 . La società partecipata PolyRec viene coinvolta da un colossale incendio che ne compromette l’attività, sia per aspetti direttamente riconducibili
all’evento sia per l’enorme quantitativo di terre e rocce da scavo che la P.A. ha imposto all’azienda di utilizzare per “coprire” un piazzale di 10.000 mq in
fiamme e contenerne l’impatto sul territorio circostante.
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Attraverso la Direzione Tecnica dell’ing. Ruocco, IMF ha progettato e diretto tutte le attività necessarie a superare la crisi: lo spegnimento dell’incendio nei due
mesi successivi, la qualificazione dei danni ed il contenzioso assicurativo, la caratterizzazione di 6000 T di rifiuti conseguenti l’intervento di salvaguardia, la
ideazione e conduzione di un progetto di recupero ambientale del sito ammalorato, (definitivamente concluso nel corso del 2006), le tecnologie di trattamento
dei rifiuti prodotti. Senza sottovalutare l’onere di tutte le procedure tecniche ed amministrative connesse alle autorizzazioni .
Conseguenza inevitabile dell’incendio e del prolungato periodo di sospensione dell’attività è il rallentamento sostanziale del programma d’investimenti e delle
attività previste in sede di Business Plan.
2005 . Unitamente alla Presidenza di ARGO (associazione delle imprese di Tyre recycling aderente a Confindustria) IMF collabora attivamente a livello
ministeriale alla redazione del regolamento attuativo della Legge 203 / 2003 (Green Public Procurement) per il settore “gomma” approvata dal Parlamento
nazionale in ossequio a specifica Direttiva Europea. Le procedure di attuazione di tale regolamento – una volta definitivamente approvate - consentiranno alla
Pubblica Amministrazione di contabilizzare anche i materiali realizzati in granulato di gomma da recycling nella quota prevista del 30% dei propri acquisti.
2005 – 2006. Nel quadro delle attività di management condotte nella partecipata PolyRec , IMF sperimenta la produzione di un massetto alleggerito gomma .
La destinazione prevista per tale soluzione di recycling è nelle pavimentazioni antisdrucciolo e drenanti. Evoluzioni del prodotto sono previste nell’edilizia
civile quale anticalpestio.
2006 . In accordo con altre principali imprese nazionali del settore “tyre recycling” (ADRIA, ORP, REP, ALTER ECO), IMF e PolyRec “costituiscono” Elastrade
Srl , il più consistente fornitore di granulati da pfu recycling di interesse nazionale, allo scopo di disporre di una società specificamente dedicata a supportare lo
sviluppo commerciale d’interesse comune. In base ad accordi intervenuti con IMF, tutto il granulato di gomma da recycling venduto da Elastrade (potenzialità
di produzione dei soci pari a15.000 t/a) viene qualificato con il marchio commerciale GommAmica.
Il mercato di riferimento di GommAmica è esteso a
diversi Paesi Europei ed all’area Mediterranea. Oltre che con la produzione di PolyRec, la IMF partecipa attivamente al management di Elastrade sia attraverso
la sua Presidenza (Elio A.Savi) che per attività di comunicazione e immagine. Elastrade ha un programma di vendite per il 2007 pari a 5 ML di !.
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2006 . In collaborazione con ARGO, IMF partecipa ai lavori della Commissione ministeriale (Min. Salute) d’indagine sugli impatti connessi all’impiego dei
granulati di gomma vulcanizzata quale materiale d’intaso nei campi di calcio in erba artificiale.
2006 . Nel quadro delle attività condotte per conto della partecipata PolyRec , con la collaborazione della partecipata Elastrade, IMF mette a punto e realizza
un impianto di incapsulamento del granulo da recycling in resina poliuretanica. Applicazioni previste per questo prodotto: playgrounds per aree gioco e
granulati d’intaso per campi di calcio in erba sintetica.
2007. PolyRec rielabora un programma di sviluppo che prevede d’incrementare nel corso dell’esercizio le attività di produzione di granulati da pfu recycling.
A tal fine IMF sviluppa le attività di audit necessarie a valutare l’acquisizione di un altro impianto di granulazione già esistente, progettandone le modifiche tese
a riqualificarne l’attività.
Venuta meno l’ipotesi non avendo trovato l’accordo sufficiente all’acquisto in sede di negoziato, si è deciso d’implementare le capacità produttive dello
stabilimento di Asti, investendo 650.000 ! per uno sbottigliamento dell’impianto esistente. Realizzato il progetto tecnico, è stato avviato l’ acquisto degli
impianti e le apparecchiature necessarie.
Nel frattempo è stato deciso di deliberare un aumento di capitale che nel corso del 2007, con l’ingresso di un altro socio nella proprietà, avrebbe dovuto
consentire un apporto di risorse necessarie a supportare l’ulteriore programma d’investimenti finalizzato all’utilizzo diretto del granulato prodotto;
l’investimento è previsto nel 2008. Il nuovo Piano Strategico elaborato da IMF prevede un’opzione tra diversi possibili scenari settoriali (specialties, arredo
urbano, acustica).
2007. La IST Group di Macerata affida alla IMF la progettazione dei propri programmi di sviluppo nel campo del tyre recycling, in cui è già presente
attraverso una raccolta e la triturazione primaria , per circa 9000 t/a.
A fine anno vengono assunte decisioni definitive in ordine alla realizzazione
dell’impianto di produzione in relazione al quale IMF svolge il ruolo di main contractor realizzando in proprio l’attività di progettazione, acquisizione dei
fornitori, coordinamento della fornitura, installazione ed avviamento ..
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2007.
A seguito della decisione CEN, si riavvia l’attività dell’Ente europeo di Normazione al fine di redigere le Norme tecniche inerenti le attività di Tyre
Recycling e le applicazioni delle diverse famiglie di granulato prodotto. La segreteria del gruppo di lavoro europeo – CEN/TF 145 “Tyre recycling”, poi
ribattezzato PC 366 – è affidata all’UNI e la Presidenza della Task Force europea è italiana. Per la professionalità specifica l’UNI ha proposto l’incarico a Elio
A. Savi , presidente della IMF, che è stato confermato Chairman della Commissione durante la prima riunione tenutasi il 12 – 13 novembre, a Milano.
2008.
La realizzazione ed installazione dell’impianto IST di Macerata costituisce l’impegno più significativo della società nel corso dell’anno.
Concepito secondo una tecnologia consolidata di pfu recycling, con innesco di unità innovative nelle sezioni di vagliatura e di rimozione del tessile, l’impianto
è progettato per consentire il massimo di flessibilità gestionale e la maggiore produttività possibile in termini di frazione fine.
Così integrato, l’impianto IST è dotato di 5 sezioni di lavorazione; le ultime 4 sezioni sono gestite in modo automatico ed integrale da un quadro centralizzato
pur consentendo al gestore di sezionare l’impianto sia orizzontalmente che verticalmente, secondo il fabbisogno produttivo per produttività o granulometria.
2008.
Venuta meno la possibilità di un aumento di capitale della PolyRec la società, non autosufficiente sotto il profilo economico finanziario e non
bancabile causa l’incendio di alcuni anni prima,
viene messa in liquidazione.
Seguono il complesso di attività necessarie a progettare, finanziare e
promuovere il piano di liquidazione, successivamente trasformatosi in un progetto di concordato preventivo.
2008.
Proseguono le attività del gruppo di lavoro CEN per la redazione della prima Norma tecnica del settore.
2009.
Nasce il Progetto Sassi di Gomma
®
(Tyre Stones). Investendo in proprio nella ideazione di una nuova formulazione di materiali compositi a
matrice polimerica, con marchio Sassi di Gomma, la IMF avvia una nuova linea di utilizzo dei granulati ottenuti dal pfu recycling finora inesplorata. Gli articoli
della Collezione sono complementi di arredo progettati con cura estetica e funzionale, per abbellire l’interno di abitazioni, uffici, luoghi del tempo libero.
Moderne lampade sicure e funzionali (tecnologia led), orologi da tavolo e da parete, vassoi e supporti d’uso comune, vasi, tavolini, ecc.
2009.
Il 3 dicembre a Milano presso la sede UNI e sotto la presidenza di Elio Savi, viene definitivamente approvata da parte del Project Group CEN/PC
366, all’unanimità, la prima Norma tecnica inerente le attività del settore del pfu recycling nel mercato europeo. Uno strumento utile sia all’organizzazione
dell’attività commerciale che all’attività legislativa in materia, in quanto elemento essenziale perché nel corso di un’attività di riciclo possa avvenire la
trasformazione da rifiuto a materia prima seconda.
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2010.
La società si concentra nello sviluppo del Progetto Sassi di Gomma®, sempre nell’intento di ampliare la base di possibili impieghi del materiale
composito messo a punto esportandone l’applicazione dal tradizionale impiego tecnico e di filiera alla più ampia platea dei Consumatori individuali.
Ciò avviene sia affrontando difficoltà progressive nella messa a punto prototipale di soluzioni tecniche innovative; sia nello studio di tecnologie dedicate a
consentirne la produzione secondo modalità compatibili con prezzi accettabili dal mercato.
2010.
L’attività di marketing viene estesa ad approfondire le caratteristiche e regole proprie della distribuzione commerciale (dalla grande distribzione al
dettaglio) attraverso test dedicati a stimare la distribuzione dei costi lungo la catena del prezzo ed a valutarne l’impatto sui costi di produzione / tecnologie di
®
lavorazione / leganti ed agenti di polimerizzazione utilizzati nella realizzazione del composito Sassi di Gomma e nelle possibili varianti del caso.
2010.
L’attività tecnica che ne consegue è finalizzata alla messa a punto di tecnologie dedicate alle applicazioni individuate del materiale composito
seppure a livello prototipale, adeguando allo scopo tecnologie di produzione manifatturiera ampiamente testate, previo l’approfondimento di tutte le possibili
semplificazioni atte a rendere compatibili tanto l’investimento che il costodi lavorazione con la condizione tipica di un mercato ancora in fase di sviluppo.
2010.
Traendo conclusioni positivedai progremmi fin qui svolti la socieà delibera in ordine alla strategia da perseguire per lo sviluppo del Progetto,
decidendo d’investire ulteriormente anche al fine di mantenere il controllo e di valorizzarne gli apsetti innovativi messi a fuoco.
2011.
Continuano gli studi di mercato tesi a definire le migliori soluzioni di commercializzazione degli articoli realizzabili con il composito da riciclo.
Le tendenze emerse in ordine al progressivo emergere di un target di consumatori sensibili all’impatto ambieltale delle attività connesse al consumo privato
porta alla concezione del Programma Consumare Riciclando.
2011.
La società concepisce la proposta di Sustainability Shop & Lab Centre, iniziativa commeriale di vendita, divulgazione e servizi destinata a
supportare nuove modalità di offerta commerciale strettamente legata ai prodotti del Riciclo di Qualità e comunque riferiti al Consumo sostenibile.
2011.
®
IMF espone i Sassi di Gomma attraverso alcuni ariticoli in una specifica sezione di MACEF Sustainabyle Home (ed. settembre) nel quadro di una
iniziativa dedicata all’innovazione nel campo del Riciclo promossa da CCIA Milano e curata dall’architetto Capellini (MATREC).
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2011.
Nell’ambito del programma Consumare Riciclando, finalizzato a divulgare l’idea che il Riciclo di Qualità sia funzionale allo sviluppo si un
mercato dedicato al Consumo Sostenibile, la società espone articoli realizzati in Sassi di Gomma® in collaborazione con alcune cooperative milanesi. In
particolare URO BURO e DI MANO IN MANO.
2012.
IMF riprende programmi precedenti tesi a valorizzare le competenze cumulatesi nel tempo in ordine alle tecnologie di riciclo dei PFU.
Di particolare rilevanza sono le attività svolte in collaborazione con Waste Italia spa, la maggiore compagnia privata del nord italia impegnata nel settore dei
rifiuti industriali e assimilati.
Citiamo a questo proposito:
- La progettazione dell’Impianto di raccolta, stoccaggio temporaneo, cernita, trattamento e valorizzazione di prodotti derivati da pneumatici usati e scarti di
gomma, finalizzata alla richiesta di autorizzazione per la realizzazione di un Impianto di trattamento nel quadro del nuovo e più complesso progetto di
investimento Kilometro Verde a Montanaro (Piemonte).
- Attività di “Caratterizzazione tecnica e funzionale in condizioni operative (Audit) dell’Impanto di riciclo PFU e altri scarti in gomma” della SMC, società del
Gruppo Waste Italia, a Chivasso.
- Un articolato programma di realizzazione di attività e progetti inerenti la valorizzazione economica e patrimoniale delle unità tecniche costituenti l’Impianto
di trattamento SMC sopracitato.
2012.
Nel quadro dell’iniziativa “PREMIO MILANO PRODUTTIVA” organizzata nel mese di settembre al Teatro alla Scala di Milano dalla Camera di
Commercio, lo SPOT “Sassi di Gomma” riceve il premio YOU IMPRESA quale “miglior video” tra i 600 presentati dalle aziende milanesi. Attraverso i
commenti ricevuti dal Presidente di Conf-Commercio C. Sangalli e dagli altri imprenditori presenti si evince chiaramente che, oltre all’idea del tutto originale
®
che ha ispirato la realizzazione dello SPOT, il premio alla IMF è stato attribuito proprio in virtù dell’originalità intrinseca al progetto Sassi di Gomma , teso
allo sviluppo di un mercato nuovo e Sostenibile per il Riciclo della gomma da PFU.
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BACKGROUND
Elio A. Savi
si è laureato in Ingegneria chimica al Politecnico di Milano nel 1972. Specializzatosi in tecnologie ambientali con due anni
di R&D nell’Istituto d’Ingegneria Sanitaria, ne applica inizialmente i contenuti in attività di pianificazione ambientale, progettazione e costruzione
d'impianti in stabilimenti diversi, per conto Dagh Watson e nel Gruppo ENI. Completata la formazione attraverso responsabilità a carattere economico
e sociale, per una quindicina d’anni è stato impegnato in funzioni di Top management in Gruppi di grande e piccola dimensione, a capitale pubblico e
privato sia nazionale che multinazionale, gestendo servizi ambientali in ambito nazionale e sviluppando prodotti da optoelettronica sul mercato
globale. Ha così acquisito competenze nel campo del business development (definizione strategie, obiettivi di mercato, valutazioni economiche,
organizzazione aziendale), del coordinamento di funzioni e della gestione d'impresa, della responsabilità in ordine agli Organi amministrativi ed al
risultato d'esercizio.
Negli ultimi 8 anni ha integrato l’esperienza manageriale acquisita attraverso la gestione globale di business in Gruppi di
organizzazione complessa, con altre più propriamente imprenditoriali attraverso investimenti propri in aziende di piccola dimensione dando vita al
progetto della IMF srl.
Dal gennaio 1999: Socio di riferimento e Presidente della I.M.F.srl, società di Investimenti, Management e Formazione. In tale veste ha sviluppato
tecnologie di riciclo dei materiali fuori uso, tra cui gomma e pneumatici in particolare, e realizzato linee di lavorazione in conto proprio e conto terzi
sperimentando numerorse applicazioni dei granulati di recupero ottenuti. Al fine di ampliarne gli utilizzi abituali ha dato vita da alcuni anni al
complesso programma di sviluppo di materiali compositi Sassi di Gomma® (Tyre Stones).
E’ altresì Chairman del Project Comitee CEN (Comitato europeo per la Normazione) che ha redatto lo Standard relativo al settore “Tyre recycling”
(CEN PC 366 “Tyre recycling”) con segreteria tecnica delegata dal CEN all’UNI di Milano, nonché componente il Direttivo dell’associazione di
categoria aderente a Confindustria (ARGO) .
Durante questo periodo è stato Presidente delle partecipate PolyRec Srl (Soci: ASP spa e WASTE Italia spa) ed Elastrade Srl.
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Fino a gennaio 2000 è stato A.D. della partecipata Tytec e Consigliere della collegata Nuova Meridiana, società industriale dedicata al Recupero di
pneumatici ed alla produzione di materiali riciclati; sviluppa progetti di recupero in settori diversi (Arcem), accordi di collaborazione con Galgano &
Associati, programmi di Formazione su “lo sviluppo sostenibile” con Confindustria Toscana per il F.S.E, il Programma GommAmica. In particolare:
Dal 1996 a fine 1998: Direttore del Settore Rifiuti Industriali della Waste Management Italia, all’epoca subHolding taliana del maggiore Gruppo
mondiale nel campo dei servizi ambientali, nonchè Presidente e Amministratore Delegato della Ecoservizi Spa, capofila delle Società operative
impegnate nel recupero e trattamento dei rifiuti speciali e tossico nocivi. In tale veste, èstato componente del Board della WM Italia (700 MLD di
fatturato), rispondendo direttamente al Country Manager ed al V.President della W.M. International per il settore Hazwaste; ha coordinato e gestito 5
Società operative, per un portafoglio di 70 miliardi di lire, con 130 dipendenti; e garantito il rilancio del settore aziendale in termini di risultato
economico attraverso la riorganizzazione dell'Ecoservizi, attività di qualificazione ambientale, rapporti con P.A. ed Organi di controllo.
Dal 1990 al 1996 : Direttore Generale e, quindi, Amm. Delegato della 3R Associati spa, la Holding tecnico finanziaria promossa da Federchimica per
introdurre obiettivi dell'industria chimica italiana (trasparenza, qualità aziendale, comportamenti gestionali) nelle attività di recupero e smaltimento dei
rifiuti industriali, con capitale partecipato da oltre 70 Gruppi chimici a carattere nazionale e multinazionale.
In tale veste ha impostato e sviluppato il progetto aziendale portando l’attività a 35 miliardi di lire/anno di fatturato consolidato, (pretax sempre positivo)
assumendo responsabilità dirette nella gestione delle 7 società operative controllate, tra cui la Presidenza della 3R Gestioni Industriali e della 3R
Laboratori, in società con la svizzara SGS ( Societè Generale de Survailance).
Nella stessa funzione ha avuto modo di negoziare con le autorità responsabili per il rilascio di Autorizzazioni; partecipare attraverso Federchimica allo
sviluppo di progetti nazionali finalizzati al Recupero ed alla Qualità ambientale quali il Consorzio OLI, Replastic, Responsible Care, Certichim;
collabora con il management dei Gruppi industriali azionisti della Società.
Dal 1983 al 1990 : incarichi diversi nel Gruppo ENI, in particolare:
• 1989-90: Responsabile dell' Energy Saving per Enichem ANIC spa, società petrolchimica al 100% di Enimont.
Elabora obiettivi di risparmio energetico ed ambientale riferiti ai diversi stabilimenti produttivi del Gruppo; per conto dell'industria chimica partecipa a
livello ministeriale all’elaborazione di normative inerenti le politiche di energy saving nell'ambito del Piano Energetico Nazionale.
• 1985-89 : Amministratore Delegato della Sinel spa (Gruppo Enichem), società costituita per lo sviluppo di uno dei progetti industriali elaborati nel
periodo precedente, relativo alla produzione di materiali optoelettronici innovativi in partnership con Loctite Inc.(USA) e Sumitomo Chemical.
• 1983-85: Assistente dell' A.D. di Enichem Polimeri (società Enichem per la termoplastica) per lo sviluppo e la diversificazione industriale.
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Nel corso di questa prolungata esperienza,
Elio A. Savi ha usufruito della collaborazione di numerosi quadri tecnici, amministrativi e commerciali,
condividendo responsabilità nelle diverse attività di sviluppo o di consolidamento aziendale. Tra gli altri in particolare
Alberto C. Ruocco, ingegnere di
processo, analista, progettista di base e di dettaglio, nelle diverse attività condivise – dal Gruppo Eni alla 3R Associati, dalla IMF alla partecipazione in
PolyRec – seppur con intervalli lungo l’arco di 20 anni , ha infine avuto modo di approfondire e rielaborare un’ampia gamma di aspetti tecnici e progettuali
inerenti il riciclo dei pfu e, più in generale, l’ambito tecnico industriale. Per la IMF in particolare ha assunto la Direzione Tecnica della partecipata PolyRec
Srl allo scopo di coordinarne la progettazione e realizzazione dell’investimento industriale. Si è occupato quindi di ingegnerizzazione ed ottimizzazione di
processi dl riciclo dei rifiuti a base elastomerica e del coordinamento tecnico di stabilimento; degli aspetti inerenti le Autorizzazioni (relazione tecnica,
interfaccia Provincia e ARPA, ecc); del ripristino ambientale del sito industriale contaminatosi a causa di un incendio di vaste proporzioni (Piano di ripristino
ambientale, attività di caratterizzazione del sito contaminato; progetto di bonifica e reimpiego in situ del rifiuto prodottosi. Successivamente, sempre in
squadra nella IMF, ha coordinato le fasi di progettazione, realizzazione ed avviamento dell’impianto di riciclo di pneumatici fuori uso della IST Group di
Macerata.
Squadra di cui continua a far parte il sig.
Carlo Mondo, perito elettronico con competenze in ambito elettrico ed elettromeccanico che, entrato in PolyRec
Srl per applicare competenze consolidate in precedenti esperienze di manutenzione ed avviamento di impianti per l’industria automobilistica ha acquisito le
conoscenze tecniche necessarie ad esercitare tali competenze nel processo di riciclo dei pneumatici fuori uso. Competenze che gli hanno consentito di
partecipare attivamente alla realizzazione ed avviamento dell’impianto IST Group di Macerata e, successivamente, di impegnarsi nel Progetto di sviluppo
®
Sassi di Gomma , processo manifatturiero particolarmente innovativo al fine di implementare il recupero di materia nel riciclo dei pneumatici fuori uso
attraverso la produzione per stampaggio di complementi e componenti d’arredo.
Squadra che, fin dall’inizio, ha potuto contare anche sull’attività a tempo pieno di
Barbara Savi, che ha seguito da sempre gli aspetti amministrativi
inerenti la gestione di un impianto di riciclo e, nell’ultimo periodo, si è impegnata altresì in attività di sperimentazione inerenti il Progetto Sassi di Gomma™;
sulla collaborazione del rag.
Claudio Codazzi esperto nell’analisi di bilancio e nel controllo di gestione che , oltre nelle esperienze Polyrec e IST
Group in numerose altre situazioni ha consentito la formulazione di progetti economici e lo studio di scenari; negli ultimi tempi anche sulla collaborazione
di
Daniele Savi,
specialista di WEB managing, che ha curato la campagna di comunicazione della società ed in particolare del Progetto Sassi di
®
Gomma anche attraverso l’utilizzo dei più attuali social networks.
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Le competenze cumulate dalla IMF attraverso le attività sopra illustrate la preparazione professionale della rete di collaborazioni, consentono di
affrontare una serie di argomenti tecnici inerenti il mondo del Riciclo.
Nuovi Impianti
- Studio/analisi di fattibilità e stima dell’investimento
- Stima dell'impatto ambientale
- Progettazione ai fini dell'ottenimento di permessi e concessioni
- Engineering di base
- Supervisione della progettazione specialistica, disegni e documenti
- Pianificazione termini per la messa in opera
- Montaggio dell'impianto
- Formazione del personale
- partecipazione alla realizzazione degli impianti, alle procedure di prova e collaudo, a manutenzioni su
apparati complessi e che integrino più
tipologie di apparati elettrici ed elettronici, tenendo anche presenti le criticità meccaniche, pneumatiche ed idrauliche
Impianti esistenti
MIGLIORIE
- Analisi della linea di produzione, per ricercare e sperimentare nuovi assetti di produzione
- Sviluppo di sistemi di acquisizione ed elaborazione dati in funzione dell’ottimizzazione dei costi aziendali (consumi energetici, manutenzione, etc.)
- Interventi di miglioramento impianto dal punto di vista funzionale, elettrico, energetico e manutentivo.
- Misura dei parametri elettrici di funzionamento dell’impianto e delle singole unità.
- Analisi, con riferimento ai consumi elettrici, del processo, dei cicli e della operatività dell’impianto.
- Studio di strategie funzionali alternative al fine di aumentare la flessibilità produttiva e ridurre i costi di funzionamento dell’impianto.
- Studio di soluzioni particolari che richiedano competenze in ambito elettrotecnico, elettronico ed informatico
-Verifica della possibilità di alimentare gli impianti o parti di essi con fonti energetiche alternative.
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GESTIONE DELLA MANUTENZIONE
- Piani di manutenzione
- Implementazione di sistemi automatici di controllo dello stato di componenti critiche degli impianti. (manutenzione predittiva)
- Miglioramento di particolari di impianto soggetti ad usure anomale.
- Studio di approcci manutentivi che limitino al massimo i fermi di produzione.
- Esecuzione o supervisione delle attività di modifica o implementazione.
- Collaudi tecnici e start up
SVILUPPO PRODOTTO, PER MIGLIORARE LA QUALITÀ E L'EFFICIENZA DI PRODUZIONE
- Sistemi di controllo di processo per migliorare la qualità del prodotto (controllo continuo della curva granulometrica, dei risultati del processo di
colorazione, della presenza di corpi estranei nel prodotto, della quantità di granulo scartata dai processi di pulitura).
- Sistema per il controllo di qualità e la tracciabilità del prodotto.
- Gestione informatica del PFU in entrata.
- Gestione informatica della qualità e della resa del processo produttivo.
- Gestione informatica del magazzino del prodotto finito.
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