“Pierre Restany. La part des anges”.
Presentazione al Museo del Novecento
Pierre Restany. La part des anges. Il pensiero critico di
Pierre Restany ricostruito attraverso i documenti inediti
dell’archivio di D’ARS.
Pierre Restany è senza dubbio uno tra i più importanti critici d’arte del secondo ‘900; francese di
nascita, elegge Milano come sua patria di adozione: una città che ama molto e nella quale trascorre
gran parte del suo tempo, dividendosi tra la redazione di “Domus” e quella di “D’ARS”. Con
quest’ultima, Restany inizia a collaborare già dai primi anni ’60 come inviato speciale fino a
diventarne direttore dal 1984 fino al 2003, anno della sua scomparsa.
Cristina Trivellin – che ha lavorato a fianco di Restany dal 2000 al 2003 e che già nel 2006 ha curato
la versione italiana del saggio dedicato a Yves Klein (Le feu au coeur du vide) – ha raccolto
documenti e registrazioni inedite custodite presso l’archivio della rivista D’ARS, traendone questa
ricerca, preziosa testimonianza dello spessore del pensiero del critico francese.
Copertina del volume “Pierre
Restany. La part des anges”, a cura di Cristina Trivelli, Edizioni Mudima, Milano 2015
Restany è conosciuto per il ruolo fondamentale ricoperto nella teorizzazione del Nouveau Réalisme e
negli sviluppi che tale movimento avrà in Europa e in Italia; pochi sono però al corrente di ciò che è
avvenuto “dopo”, e nella fattispecie cosa è accaduto “attraverso” le pagine di D’ARS, una
pubblicazione indipendente di nicchia, che gli permette di esprimere liberamente le proprie teorie.
Queste trascendono la critica d’arte tout-court per addentrarsi nella complessità della cultura, mai
scissa dalla contemporaneità politica e sociale.
Nella prima parte del libro si trova ripubblicato il “Diario Brasiliano” che era apparso su D’ARS, in
tre puntate, nel 1975. Uno straordinario resoconto giornaliero dei quarantacinque giorni che
Restany trascorre nella foresta amazzonica, navigando lungo il Rio Negro. Alla fine di questo viaggio
scriverà il Manifesto del Naturalismo Integrale.
Pierre
Restany a Documenta11, Kassel, 06/06/2002. Foto © Pino Guidolotti
Il cuore della pubblicazione Pierre Restany. La part des anges è costituito dalle trascrizioni delle
registrazioni avvenute durante le riunioni di redazione (1990-2003), materiale totalmente inedito che
permette di avvicinarsi e comprendere non solo il pensiero critico di Restany, ma il suo rapporto con
i collaboratori, la necessità di entrare in relazione con i propri interlocutori. Il titolo di questo libro è
infatti legato a una metafora che gli stava molto a cuore e che racconta in un editoriale del 1997
intitolato: L’ecologia mentale: la part des anges – i viticultori in Francia chiamano “Part des anges”
quella misteriosa e volatile dose di alcool che evaporando conferisce al Cognac il suo tipico aroma.
Per Restany ogni argomento tematico doveva essere trattato come un liquore in fase di distillazione:
era la part des anges nata dall’evaporazione delle idee che doveva conferire sapore alla rivista.
Come scrive Lorella Giudici nell’articolo Pierre Restany. La part des anges pubblicato su D’ARS 221
“In un fluire continuo e avvincente di intuizioni, di idee e di considerazioni, a volte persino di
preveggenze, sul proprio tempo, sull’arte e sul pensiero, le parole di Restany si dispiegano in un
lucido racconto – a tratti talmente lucido da sembrare quasi visionario – sul presente, sul futuro e
sulle verità nascoste dell’arte e dell’intelletto: Scrivere d’arte – diceva – significa entrare in relazione
con la vita”.
Pierre
Restany a Castello di Vigevano, 2001. Foto © Archivio Garghetti
Restany ha vissuto con grande ardore intellettuale la propria epoca, incarnando la figura del critico
militante in modo esemplare, credendo fino in fondo nelle proprie idee e intuizioni, ma anche
superandole quando le sentiva esaurite. È nelle intenzioni della curatrice del libro trasmettere
questo ardore che non conosceva separazione tra arte e vita e che può essere illuminante esempio
per le nuove generazioni.
Pierre Restany. La part des anges pubblicazione a cura di Cristina Trivellin, Edizioni Mudima, sarà
presentata il prossimo 10 dicembre alle ore 18:30 (ingresso gratuito) al Museo del Novecento di
Milano. Insieme alla curatrice dell’edizione, interverranno Gino di Maggio, Presidente delle Edizioni
Mudima, Lorella Giudici, storica e critica dell’arte, Maria Grazia Mazzocchi, per molti anni
redattrice della rivista Domus a fianco di Pierre Restany e fondatrice di Domus Academy (oggi
Presidente del Conservatorio di Milano) e Carmelo Strano, collaboratore della rivista D’ARS ai tempi
della direzione di Restany.
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