Angelo Mariano
Corpo Forestale dello Stato
Indicatori statistici per il reporting internazionale: Criticità informative
Gestione Forestale Sostenibile
“La gestione e l’uso delle risorse forestali effettuati in modo
da mantenere la loro biodiversità, produttività,
rinnovazione, vitalità e capacità di svolgere, ora e in futuro,
rilevanti funzioni ecologiche, economiche e sociali. Ciò da
intendersi a livello locale, nazionale e globale, nel rispetto
degli altri ecosistemi”.
Definizione MCPFE (Helsinky 1993), condivisa dalla FAO.
La Conferenza Ministeriale per la Protezione delle Foreste
in Europa - MCPFE (45 paesi membri, rappresentati dai
ministri responsabili delle Politiche Forestali) dal 1990 fissa
impegni comuni per proteggere le foreste in ambito “paneuropeo”.
La FAO è la più importante Organizzazioni delle Nazioni
Unite ad occuparsi di foreste.
Argomenti trattati in questa presentazione
• Questionario delle Nazioni Unite e della
Commissione europea sul mercato dei prodotti
forestali (JFQ).
• Indagine sull’impiego di prodotti legnosi a fini
energetici.
• Rapporto sullo stato delle risorse forestali globali
(Forest Resources Assessment della FAO).
• Indicatori di Gestione Forestale Sostenibile
adottati dalla MCPFE.
Principali risultati del FRA 2005
• La superficie forestale globale è pari a circa
4 miliardi di ha, corrispondenti al 30% delle
terre emerse.
• La quota media di foresta pro capite è di
0,62 ha. La ripartizione non è equa: i 2/3
delle foreste si trovano in soli dieci paesi.
• Nel mondo, la deforestazione prosegue in modo
allarmante: circa 13 milioni di ettari l’anno, in parte compensati da nuove
piantagioni e dalla (ri)forestazione naturale. Il cambiamento netto di superficie
forestale relativo al periodo 2000-2005 è pari a 7.3 milioni di ettari l’anno (8.9
milioni nel periodo 1990-2000).
• In Europa le foreste si espandono con un ritmo di circa 600.000 ha/anno
(periodo 2000-2005) e coprono circa 1 miliardo di ettari (pari al 44% della
superficie del continente). La boscosità europea varia dall’1.1% di Malta al 74%
della Finlandia. l’Italia si colloca a metà strada con circa il 35%.
A livello globale la necessità di terre agricole è
ancora la prima causa di deforestazione
Decremento annuo > 0,5%
Incremento annuo > 0,5%
Tasso annuo di cambiamento dell’uso del suolo compreso tra –0,5 e +0,5%
Le Risorse Forestali
La FAO dal 2000 adotta le seguenti definizioni universali:
“FORESTA”
• Superficie minima = 0,5 ha (5.000 mq)
• Larghezza minima = 20 m
• Copertura minima delle chiome = 10%
• Altezza minima degli alberi al raggiungimento della loro
maturità = 5 m
Aree tematiche del FRA 2005 e Criticità
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Estensione delle Risorse Forestali
Forme di proprietà
Funzioni designate
Caratteristiche
Provvigione
Biomasse
Carbonio
Danni alla salute e alla vitalità delle risorse forestali
Aree tematiche del FRA 2005 e Criticità
9. Diversità specifica della componente arborea
10. Ripartizione della provvigione per specie arboree
11. Prelievo legnoso
12. Valore dei prodotti legnosi
13. Prelievo di prodotti non legnosi
14. Valore dei prodotti non legnosi
15. Occupazione nel settore forestale
Il rapporto italiano è stato curato da una equipe inter-istituzionale.
Per monitorare lo stato della GFS in Europa, la
MCPFE adotta:
• 6 criteri.
• 35 indicatori quantitativi.
• Indagine sugli aspetti qualitativi.
La prossima edizione verrà presentata in
novembre a Varsavia in occasione della
quinta conferenza ministeriale.
Come nel caso del FRA 2005, l’edizione del
rapporto italiano è stata possibile grazie al
lavoro di una qualificata equipe di esperti.
I Criteri di GFS della MCPFE
1. Mantenimento e miglioramento delle risorse forestali e loro
contributo al ciclo globale del carbonio;
2. Mantenimento della salute e vitalità degli ecosistemi forestali;
3. Mantenimento e potenziamento delle funzioni produttive;
4. Conservazione e miglioramento della diversità biologica degli
ecosistemi forestali;
5. Mantenimento e potenziamento delle funzioni protettive
previste dalla gestione forestale (con particolare riferimento
alle risorse idriche ed ai suoli);
6. Mantenimento delle funzioni socio-economiche.
Indicatori MCPFE - principali criticità
•
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1.1
1.2
1.3
1.4
2.1
2.2
2.3
2.4
3.1
3.2
3.3
3.4
3.5
4.1
4.2
4.3
4.4
4.5
Superficie forestale
Provvigione
Struttura in classi di età e/o distribuzione in classi di diametro
Contenuto in carbonio della biomassa legnosa e dei suoli forestali
Deposizione di inquinanti atmosferici
Condizioni del suolo
Defogliazione di una o più specie arboree principali
Danni alle foreste
Incremento e utilizzazioni
Produzione legnosa
Prodotti non legnosi
Servizi forestali
Foreste sottoposte a piani di gestione
Composizione di specie arboree
Rinnovazione
Naturalità
Specie arboree introdotte
Necromassa
Indicatori MCPFE - principali criticità
• 4.6
Risorse genetiche
• 4.7
Struttura del paesaggio
• 4.8
Specie forestali minacciate
• 4.9
• 5.1
• 5.2
• 6.1
• 6.2
• 6.3
• 6.4
• 6.5
• 6.6
• 6.7
• 6.9
• 6.10
• 6.11
Foreste protette
Boschi di protezione - suolo, acqua e altre funzioni ecosistemiche
Boschi di protezione - infrastrutture e risorse naturali
Proprietà forestali
Contributo del settore forestale al PIL
Guadagno netto delle imprese forestali;
Investimenti nel settore delle attività forestali
Forza lavoro nel settore forestale
Sicurezza occupazionale e salute
Consumo di legno pro capite
Energia da risorse legnose
Accessibilità per la ricreazione
Valori culturali e spirituali
Esempio – l’indicatore 6.1
Numero di proprietà forestali, classificate per forma di
proprietà e classi di ampiezza.
• Per l’Italia le informazioni disponibili derivano dal
censimento dell’agricoltura, ma non è stato possibile
utilizzarne i dati a causa della inconsistenza tra queste e le
fonti di riferimento per la proprietà forestale.
• Ad aggravare la criticità è subentrato il lancio da parte
dell’UN/ECE di una dettagliatissima indagine riguardante
le foreste private. L’Italia non ha potuto rispondere a causa
della mancanza di informazioni spendibili in tema di
caratteristiche dei conduttori (genere, formazione, età,
tempo pieno o parziale, ecc.) e delle aziende (superficie di
foresta e altre terre boscate, ubicazione, indirizzo
produttivo, protettivo e altri obiettivi gestionali, ecc.).
Esempio - l’indicatore 6.11
Numero di siti forestali, che rivestono valori culturali o spirituali.
(L’indicatore comprende anche paesaggi forestali e alberi
designati “monumenti naturali”).
• In mancanza di dati raccolti ad hoc riguardo ai siti forestali di
interesse archeologico, storico e culturale, e ai monumenti
naturali designati ufficialmente, la compilazione è risultata
particolarmente difficoltosa.
• Sebbene l’analisi dei singoli dati nazionali non rientri fra gli
obiettivi degli Indicatori Pan-europei, incuriosiscono i dati della
Svezia che riporta 1.000.000 siti di interesse archeologico in
aree forestali e 820.000 alberi monumentali.
Impegni a breve termine
In vista di Biodiversity Target 2010, International Year of Forest 2011 e
Global Objectives on Forests (UNFF-2010), la FAO attiverà nuove aree
tematiche da affrontare nella redazione del FRA 2010:
•
•
•
•
Deforestazione e (ri/af)forestazione, espansione naturale e rivegetazione.
Degrado delle cenosi Forestali.
Stato della certificazione forestale.
Approfondimenti sulla Biodiversità (specie aliene, impronta ecologica,
frammentazione e connettività degli ecosistemi forestali).
• Attuazione della Gestione Forestale Sostenibile e relativi aspetti
istituzionali, giuridici e di politica forestale nazionale e locale.
• Approfondimenti socio-economici (occupazione, genere, formazione
degli addetti al settore forestale, ecc.).
Conclusioni
Per soddisfare la sempre crescente richiesta di
conoscenza sullo stato dell’ambiente e
sull’uso sostenibile delle risorse naturali, è
necessario potenziare le fonti di informazione
forestale attualmente a disposizione di
tecnici, politici e dell’intera società civile.
Conclusioni
Purtroppo la repentina evoluzione dei fabbisogni
conoscitivi, i costi e le altre difficoltà insite nella
realizzazione di accurate indagini statistiche,
limitano la disponibilità di informazioni
prontamente utilizzabili per la compilazione dei
diversi indicatori forestali in uso.
Conclusioni
Pertanto, si prevede che la capacità di stimare fenomeni
complessi rimarrà una caratteristica fondamentale del
reporting internazionale.
Allo stesso tempo è bene sottolineare che
l’aggiornamento regolare dell’Inventario Forestale e
delle altre indagini statistiche di settore rappresenta il
punto di partenza per la redazione di rapporti
armonizzati sulle Risorse Forestali.
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Le foreste, un bene multifunzionale: tutela e gestione