SAN ZENONE OGGI
PERIODICO A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
MILANO
O LODI ?
Anno III
N. 1 - Marzo 2002
SOMMARIO
✓ Perché scegliere
pag. 1
✓ Due programmi a confronto
pag. 3
✓ La Provincia cui appartenere
pag. 4
✓ San Zenone con Lodi:
guardiamo al futuro
pag. 5
✓ Una tranquilla terra di confine
pag. 6
✓ A cosa serve la Provincia?
✓ Lodi che lavora
✓ Regolamento referendum
pag. 7
✓ I numeri per lo sviluppo
pag. 8
✓ Obiettivo efficienza
✓ Gli impegni per il 2002
pag. 9
Foto Bolzoni
INTERVISTA AL SINDACO
Signor sindaco, qual’é stato il motivo
principale che ha portato a valutare il cambiamento di provincia?
Ritengo che un buon amministratore
debba da un lato intercettare e recepire le
esigenze e i bisogni della cittadinanza, dall’altra essere portatore di progettualità in
ambiti diversificati, svolgere un ruolo propositivo, essere lungimirante nelle scelte
con l’unico obiettivo di garantire e migliorare i servizi alla cittadinanza.
Ecco, su questa base penso che se San
Zenone al Lambro rientrasse nella provincia
di Lodi, ci sarebbero le migliori condizioni
per trarre vantaggi concreti in infrastrutture
e servizi per la nostra comunità.
Da amministratore, Milano ha
qualche delusione?
dato
Non vi é dubbio che non solo San
Zenone, ma tutto il sud Milano é trascurato
dalla metropoli. Evidente l’atteggiamento
della provincia in merito alla viabilità del
nodo di Melegnano. E’ stato più volte chiesto dai sindaci di Melegnano, Cerro,
Colturano e San Zenone, di dar seguito al
progetto di bretella Colturano-Melegnano,
scelta più realistica, praticabile soprattutto
in termini di tempi e costi: 13 miliardi, inseriti dal 1999 nel bilancio provinciale di
Milano, senza risultato. La provincia ritiene
che sia la tangenziale est esterna la scelta
migliore, non considerando il forte impatto
ambientale, i 35 comuni contrari, la spesa, i
lunghi tempi di realizzazione, la necessità di
un pedaggio, e lo stesso risultato finale é
incerto in termini del problema traffico.
Da non trascurare poi che l’Atm si é
fermata a Melegnano, e gli ultimi episodi
poco edificanti sulla strada provinciale: il
guard rail del ponte della ferrovia sostituito
dopo circa due anni e i dislivelli sul ponte
✓ L’ICI: una tassa per il tuo paese pag. 10
✓ Screening mammografico
✓ Integrazione lavorativa
pag. 11
✓ Operazione sicurezza
✓ Il 730? Si fa in Comune
✓ Bravi, bravissimi!
pag. 12
✓ Le ricette della primavera
pag. 13
SPECIALE PROVINCIA
dell’autostrada ancora da sistemare
nonostante i solleciti
del comune.
Lodi, piuttosto,
cosa ha da offrire?
Già oggi la cittadinanza ha scelto, di
fatto, i servizi del lodigiano al di là della
questione provincia. Più della metà degli
studenti delle superiori frequentano le scuole del Lodigiano, i trasporti sono assicurati
dalle società lodigiane, in cui la provincia di
Lodi ha una forte partecipazione azionaria.
Lo smaltimento dei rifiuti é nell’ambito
lodigiano: conferiamo il secco a Montanaso
e l’umido a San Rocco al Porto. Lodigiane
sono, per la maggior parte, le preferenze per
centri commerciali, cinema, discoteche,
negozi, imposte dirette, associazioni sportive, culturali. Senza dimenticare in prospettiva il Polo Universitario.
Secondo lei, quindi, come mai la comunità sanzenonese o i suoi amministratori
non “saltarono sul carro” della Provincia
di Lodi quando essa fu istituita, nel 1992?
Sono tuttora convinto che la scelta fatta
nel 1991 dalla nostra comunità, di rimanere
nella provincia di Milano sia stata la scelta
giusta, tra l’altro mi sento in dovere affermare che io stesso ho firmato allora per
Milano. Eravamo in un contesto nel quale
sapevamo cosa offriva Milano, mentre su
Lodi pendevano grosse perplessità su più
fronti. Oggi però non possiamo non osservare che viviamo in un contesto diverso:
alcune promesse di Milano non sono state
mantenute. Viceversa é indubbio che, nei
sette anni di vita amministrativa, la
Provincia di Lodi abbia dimostrato di essere
forte e capace, di aver erogato tanti servizi
SAN ZENONE OGGI
Periodico a cura dell’Amministrazione Comunale
Direzione e redazione presso il Municipio
di San Zenone al Lambro
Direttore Responsabile: Carlo Catena
Direttore Editoriale: Mario Rota
Stampa e preparazione grafica Tipolito Sabbiona
Autorizzazione Tribunale di Lodi
n° 313 del 26.05.2000
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SAN ZENONE OGGI
utili alla cittadinanza, di aver saputo investire molto nelle infrastrutture, di aver costruito una presenza istituzionale riconosciuta
dagli altri enti, soprattutto dagli stessi
comuni. In questi anni, la Provincia di Lodi,
su 86 miliardi di investimento, ne ha spesi
38 in viabilità con interventi di riqualificazione su 400 strade.
E’ ragionevole aspettarsi che i circa
3.500 Sanzenonesi possano aver più rappresentatività e ritorno di investimenti in servizi e opere pubbliche con Lodi, dove rappresenterebbero l’1,7 per cento della popolazione totale della provincia (195.700 residenti) su 62 comuni, che con Milano, dove
sono lo 0,09 per cento (3.757.609 abitanti)
in mezzo a 188 comuni?
Non solo ragionevole ma doveroso,
visto che é in base alla dimensione del territorio e al numero degli abitanti che viene
attribuito un valore nel voto ponderale alle
assemblee della conferenza provinciale dei
comuni. Ritengo che l’appartenenza alla
Provincia di Lodi ci potrà permettere di far
riqualificare, con pista ciclopedonale, il tratto della provinciale 204 in località S.Maria
in Prato mediante la bretella esterna al centro abitato fino al congiungimento con la
Lodivecchio-Salerano. L’appartenenza alla
Provincia di Lodi ci permetterà inoltre di
rivedere il distretto scolastico, in questo
ambito é realistico pensare di costruire in
zona C2, in accordo con il comune di
Sordio, lodigiano, con cui dovremo misurarci ed integrarci sempre di più in futuro per
garantire un bacino adeguato di utenza a una
scuola media inferiore, fornendo un servizio
primario alla cittadinanza, irrealistico in
ipotesi diversa.
Passare da Milano, che potenzialmente
potrebbe trasformarsi come forma istituzionale da “provincia” a “area metropolitana”, a Lodi, potrebbe voler significare la
scelta di un differente modello di sviluppo,
meno “cittadino”, anche a costo di dover
dire in futuro qualche no?
Ritengo che sia i vecchi del paese, sia i
nuovi arrivati si aspettino una San Zenone a
misura d’uomo: più servizi alla cittadinanza
ma difesa di ambiente e assetto urbano,
riqualificazione delle aree degradate piuttosto che cementificazione selvaggia. Per questo é fondamentale che sia sempre di più
garantita l’autonomia dei comuni di concerto con le linee guida dei piani territoriali
provinciali. Il Testo unico degli Enti locali
(Dlgs.267/2000) chiarisce che un comune
debba rientrare nell’area metropolitana
quando ha con essa stretta integrazione in
merito alle relazioni culturali, economiche e
sociali. Penso che per il Sud Milano questo
possa valere fino al massimo a Melegnano.
San Zenone inserito nell’area metropolitana
milanese, al di là di un non senso storico,
culturale, economico e sociale, non ci garantisce nella difesa ambientale in quanto non
inserito a tempo dovuto nel Parco Agricolo
del sud Milano. Significa invece maggiori
rischi di decisioni sopra la nostra testa in una
zona poco urbanizzata ma libera da vincoli,
e la decisione verrebbe presa dal sindaco di
Milano. San Zenone nel lodigiano avrebbe
invece, un potere contrattuale maggiore. La
salvaguardia e la difesa del nostro territorio
sarebbero garantite in un contesto a noi più
affine: il Lodigiano.
L’eventuale cambiamento avrà ripercussioni dirette sulla vita dei cittadini o sul loro
portafogli, ad esempio per i documenti?
Nessuna ripercussione. Nessun documento dovrà essere cambiato. Lo stesso discorso vale per le licenze commerciali e non.
L’iscrizione alla camera di commercio verrà
effettuata d’ufficio. Sono a rassicurare: il
cambio di provincia non comporterà costi né
perdita di tempo per i cittadini sanzenonesi.
In paese circolano voci contrarie, totalmente
prive di fondamento.
E per quanto riguarda i servizi, come
l’Asl di appartenenza o l’Inps?
Innanzitutto va precisato che già oggi un
cittadino può decidere di essere ricoverato in
qualsiasi ospedale di Italia. Inoltre non si
deve cambiare il medico curante. In merito
alla Asl, va evidenziato che sarà quella di
Lodi e non più di S.Angelo. Relativamente
ai servizi di distretto, non vi é dubbio che
recarsi a Lodi sia penalizzante rispetto a
Melegnano, ma questo aspetto penalizzante
riguarda esclusivamente solo pochi servizi
amministrativi, quali la richiesta di esenzioni. L’attivazione di tutti gli altri servizi viene
garantita dall’ASL di Lodi attraverso il
decentramento degli stessi: prelievi, vaccinazioni, assistente sociale, pediatra direttamente presso l’ambulatorio comunale.
Attivazione dell’assistenza domiciliare integrata e dei prelievi a domicilio attraverso
medico curante e centro unico di prenotazione attraverso numero verde gratuito. È
importante sottolineare l’apertura a breve di
un consultorio direttamente a Tavazzano.
Un ultimo aspetto non secondario da
precisare è che gli attuali servizi sociali forniti a totale carico del Comune (pre-post
scuola, centro estivo, assistenza educativa
sul territorio, assistenza domiciliare alberghiera, assistenza agli alunni portatori di
handicap) sono forniti direttamente dalla
ASL di Lodi in collaborazione con i comuni
del lodigiano, questo permette una economicità di scala e una significativa riduzione di
costi per il nostro Comune che ci potrà permettere a parità di servizi forniti di poter
ridurre il prelievo fiscale quale l’addizionale
comunale Irpef.
SAN ZENONE OGGI
SPECIALE PROVINCIA
METÁ MANDATO: DUE PROGRAMMI A CONFRONTO
Lorenzo Guerini,
presidente della
Provincia di Lodi
Da www.provincia.lodi.it una sintesi
della relazione al bilancio di previsione
2002, a metà del secondo mandato del presidente alla guida del centrosinistra:
“Riguardo alla gestione dell’ente, la Provincia di Lodi aveva
rispettato tutti i parametri del patto di stabilità, ma riusciamo
comunque a mantenere ai livelli minimi le tariffe e le aliquote di
imposte e tributi, grazie anche all’alienazione del patrimonio non
strategico.
Gli investimenti dal ‘96 a oggi sono stati di circa 84 miliardi di
lire, di cui circa 38 in viabilità e strade, con la messa in sicurezza di
numerosi punti critici, ampliamenti e una serie di interventi sulle
piste ciclabili e la riqualificazione in variante di alcune importanti
strade, come la provinciale 16 Lodi-Zelo Buon Persico. 17 miliardi
di lire sono stati impegnati per l’edilizia scolastica, 29 per altri interventi legati in particolare all’università, alla sede, alle caserme.
Il quadro 2002-2004 delle opere pubbliche vede un investimento di circa 95 miliardi di lire. Sulla viabilità l’intervento più importante é la strada 23 Lodi-Borghetto, in cantiere a fine anno, su cui
abbiamo lavorato assieme ai comuni e alla regione Lombardia per
finanziare 13 miliardi, quasi 7 milioni di euro. Il secondo grande
intervento sarà sulla ex statale 234 Mantovana, su cui abbiamo aperto un tavolo con la regione, a partire dalla variante di Maleo, per
7.000 euro dal 2004. Nel 2003 realizzeremo invece una riqualificazione in variante, per un investimento di oltre un milione di euro.
Interverremo anche sulla strada provinciale 140 Borgo San
Giovanni-Lodi Vecchio, sugli innesti di Castiglione e Casalmaiocco,
a Cadilana, sulla 17 a Casaletto Lodigiano e a Caselle Lurani.
Per l’edilizia scolastica, proseguirà il programma di
manutenzione e adeguamento normativo, e la realizzazione di
un nuovo edificio scolastico a Lodi, nella zona di via Giovanni
XXIII dove sorgono il liceo scientifico Gandini e l’Itis Volta, per 2
milioni di euro.
Lo sviluppo del progetto dell’Università é ben visibile con il
cantiere della Clinica veterinaria; Il Centro Zootecnico ha visto l’insediamento del cantiere per l’inizio di febbraio, per un costo di 10
miliardi. Per le aule per la didattica, l’Università ha assegnato l’incarico per il progetto esecutivo. Il progetto esecutivo della
Fondazione Parco Tecnologico Padano sarà pronto entro maggio.
Sono già stati predisposti i preliminari con Cnr, istituto Spallanzani,
Dipartimento di produzioni vegetali dell’Università Statale di
Milano.
La nuova prospettiva sarà quella di aprire l’orizzonte del passaggio al Parco industriale, provvedendo anche a predisporre gli
opportuni strumenti urbanistici.
Il contratto per lo sviluppo sottoscritto da 34 comuni prevede tra
l’altro la costruzione del centro Servizi di San Grato per la piccola
e media impresa e l’artigianato, i cui lavori sono stati aggiudicati a
fine febbraio, oltre all’Agenzia di marketing territoriale. La nuova
sede del Centro di Formazione Professionale Consortile sarà in
costruzione da quest’anno.
Sono già avviate anche tre aree comprensoriali di sviluppo per
attività che consumino territorio, come la logistica: sono l’ex Gulf a
Bertonico, l’ex Seliport e l’ex Scar a Somaglia. Il recupero delle
aree dismesse é un criterio che intendiamo applicare anche al nuovo
Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, individuando
anche dei Poli Industriali Intercomunali, in modo che oneri e onori
di carattere economico dei nuovi insediamenti vengano distribuiti.
Nella predisposizione del Piano rifiuti, le scelte per gli urbani
sono quelle di Montanaso, di Terranova e di Cavenago. I criteri a cui
vogliamo attenerci sono quelli dell’autosufficienza e del contenimento delle tariffe, tra le più basse in Lombardia fra quelle ottenute
con soluzioni ambientalmente compatibili.
Stiamo inoltre organizzando la Terza Assemblea dei Giovani
dell’ONU che si svolgerà a Lodi all’inizio di dicembre di quest’anno.
Particolarmente significativo per noi da un punto di vista istituzionale sarà anche il referendum programmato per giugno a San
Zenone al Lambro in merito all’ipotesi di ingresso nella Provincia di
Lodi: Guardiamo a questo appuntamento con grande attenzione e se
la popolazione di San Zenone deciderà di entrare a far parte della
provincia di Lodi sarà anche un riconoscimento del ruolo assunto e
del lavoro svolto dalla Provincia a beneficio del territorio”.
Ombretta Colli,
presidente della
Provincia di Milano.
Da www.provincia.milano.it alcuni
stralci del discorso in apertura del nuovo
anno, con particolare riferimento a quanto
può toccare il Sudmilano:
“Il 2002 segna la metà del nostro mandato elettorale. Questa
“legislatura” provinciale coincide con la caduta storica del
governo di Palazzo Isimbardi da parte del Centro-Sinistra.
Abbiamo fatto molto: il “Rating” acquisito attraverso l’agenzia Moody’s (AA3) ci ha classificati allo stesso livello dello
Stato Italiano e dei maggiori enti del Paese: questo consentirà di
emettere, a partire dall’anno in corso, prestiti obbligazionari sui
mercati internazionali a condizioni più vantaggiose. Il volume
complessivo degli investimenti 2001 è stato di 149.772.500,74
euro. Grande attenzione e importanti iniziative sono state profuse a tutela e per lo sviluppo del patrimonio dell’ente: abbiamo
riaperto il Teatro Dal Verme, dopo una lunga attesa. Voglio
aggiungere la rinascita dell’Idroscalo, divenuto luogo principe
dello spettacolo estivo.
Per gli impianti di produzione calore, oggi il 70% delle centrali è a metano, il 30% a biodisel (nessuna più a gasolio). Per la
scuola, abbiamo 229 edifici di competenza, circa 118 mila studenti.
E’ stato effettuato il censimento di oltre 1.000 scarichi nei
fiumi Lambro e Olona. Il costo unitario di smaltimento dei rifiuti è sceso da 215 lire (0.11) a 170 (0.08 euro) per chilogrammo.
Nel periodo 1999/2001 sono stati effettuati 350 controlli a siti
contaminati e certificati 20 siti bonificati. E’ in avanzata progettazione la pista ciclabile Martesana-Muzza.
Con il Bando per l’Innovazione, la provincia ha messo a disposizione delle piccole e medie imprese, risorse per circa 13
milioni di euro). L’obiettivo del 2002 sarà l’attivazione del
Portale del Lavoro: le imprese potranno accedere a tutte le procedure amministrative. Siamo stati capofila della prosecuzione
della Linea Metropolitana M2 su Assago, la prima linea metropolitana verso il Sud milanese”.
3
SPECIALE PROVINCIA
SAN ZENONE OGGI
LA PROVINCIA CUI APPARTENERE
La parola ad un illustre
esponente del fronte del “no”:
Romano Tronconi
(sindaco dal 1985 al 1995)
Pur non essendoci ancora atti ufficiali, si parla da ormai più di un anno del
problema della provincia: è bene quindi
entrare pienamente nel merito per fare
alcune importanti considerazioni.
Il nostro comune fa parte della provincia di Milano ininterrottamente dalla
seconda metà dell’Ottocento, e nel marzo
1991 il consiglio comunale, chiamato a
esprimere la sua posizione in quanto il
Consorzio del Lodigiano, cui aderivamo,
si sarebbe sciolto per la nascita della provincia di Lodi, deliberò di restare nella
provincia di Milano, e di non aderire
quindi alla costituenda provincia lodigiana.
MILANO,
UNA SCELTA CONDIVISA
L’amministrazione comunale di allora
non fece una scelta emozionale, né fu guidata da convenienze politiche, ma esclusivamente dalla salvaguardia degli interessi
dei cittadini, e si attenne scrupolosamente
ai criteri di legge, che nel merito affermano che “L’area provinciale deve corrispondere a quella nell’ambito della quale
i cittadini intrattengono la maggior parte
delle relazioni di carattere sociale, culturale ed economico”; dall’indagine socioeconomica che avevamo messo a punto
verificammo che la stragrande maggioranza (circa l’80 per cento) dei cittadini di
San Zenone intratteneva le relazioni
sociali, culturali, economiche e affettive
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con il territorio sud milanese. Anche la
presunta nostra “identità lodigiana”, ove
fosse mai esistita, poteva se mai riferirsi
agli anni Sessanta, quando il nostro
comune contava circa un migliaio di abitanti quasi tutti indigeni. Ma nel 1991 gli
abitanti erano già oltre 2.700, e la crescita era originata da una trasmigrazione
proveniente dalle aree sud milanesi. Si
pensi per esempio che nella mia prima
legislatura, dall’85 al ‘90, i 12 consiglieri
comunali erano originari di ben sette (!)
regioni differenti. Le caratteristiche e i
legami con il territorio di provenienza
erano proprio quelli citati dalla legge.
La riprova di quanto affermato si ebbe
con la raccolta, in meno di una settimana,
di ben 1.323 firme di cittadini (ovviamente con tanto di nome, cognome e indirizzo) a sostegno di Milano: cioè il 63,75 per
cento del corpo elettorale, o il 71 per
cento dei votanti alle precedenti elezioni!
I cittadini avevano scelto in massa! E se
allora avessimo potuto effettuare un referendum, l’adesione a Milano sarebbe
stata ancora più massiccia.
Anche per uscire dall’Ussl di
Sant’Angelo e tornare a quella di
Melegnano furono raccolte ben 1.068
firme: ciò per rimarcare il forte orientamento per il territorio sud milanese e per
i suoi servizi.
COSA E’ CAMBIATO?
In questi 11 anni la nostra comunità è
ulteriormente cresciuta, oggi siamo 3.500
abitanti, per un’ulteriore trasmigrazione
dal Sudmilano: non si comprende quindi
per quali motivi si dovrebbe lasciare la
provincia di Milano per confluire in quella di Lodi.
Non c’è ricerca demografica né indagine sociale, né ci sono lamentele e disagi
denunciati dai cittadini per giustificare un
cambiamento dell’appartenenza provinciale. Spero che il Comitato promotore
per la provincia di Lodi nasca per iniziativa popolare, con la raccolta delle firme
pari al 15 per cento del corpo elettorale,
dando così fin dall’inizio la misura dell’entusiasmo con cui i cittadini vedono
questo cambiamento: se nascesse per iniziativa consiliare, senza raccolta di firme,
sarebbe un brutto segno per la credibilità
di questa iniziativa!!
Dalle assemblee fatte è emerso solo
che sarebbe più facile colloquiare con la
provincia di Lodi che non con quella di
Milano: questo però è un problema degli
amministratori e non dei cittadini, ed è
vero quanto casuale oggi, in virtù dell’assonanza politica. Ma se domani cambiassero le coalizioni al governo? Dovremmo
ricambiare per questo provincia?
MILANO
NON E’ UNA MATRIGNA
In tema di viabilità la “vituperata”
provincia di Milano, dopo averci erogato
220 milioni di lire per fare il sottopasso di
Villabissone, ci ha rifatto interamente il
tracciato della strada provinciale 204
dalla via Emilia fino a Cassinetta, e l’amministrazione comunale potrebbe ora
trattare la realizzazione della parte restante fino al confine con il Lodigiano. Sono
certo che ne avrebbe titoli e capacità.
Quando io ero sindaco ho ottenuto
dagli enti superiori (Provincia, Ferrovie,
Autostrade e Consorzio acqua potabile)
la realizzazione di opere per svariati
miliardi, comprese quelle che verranno
realizzate ora contestualmente alla linea
ferroviaria a alta velocità, pur essendo tali
enti non facilmente accessibili e politicamente non in simbiosi con noi.
Per quanto attiene la cultura, la scuola, la sanità e i servizi sociali l’offerta del
territorio milanese è di gran lunga superiore a quella del Lodigiano, molto più
sperimentata e soprattutto più accessibile.
Per non parlare poi delle opportunità di
lavoro, per le quali proprio non vi è paragone tra le due province.
NON ILLUDIAMOCI
In riferimento alla provincia, si sente
spesso parlare di strutture e servizi che
non rientrano nei suoi compiti, né sono
organizzati in funzione dei confini provinciali: mi riferisco al tribunali, alle parrocchie, alle sedi Inps, ai patronati, agli
uffici fiscali, e a molti altri enti, che
hanno organizzazioni e delimitazioni territoriali proprie, e quindi indipendenti dai
confini provinciali. Mentre con il cambio
di provincia si dovrebbero modificare
tutti i documenti (carta d’identità, patente
di guida, passaporto, libretti di circolazione, licenze...con i relativi costi!): sarebbero contenti i cittadini?
Spero che i sanzenonesi vadano in
massa a votare e si esprimano per la
Provincia di Milano.
SAN ZENONE OGGI
SPECIALE PROVINCIA
SAN ZENONE CON LODI: GUARDIAMO AL FUTURO
Parla il
coordinatore
del Comitato
per Lodi,
Marzio
Cardinale
“Dieci anni sono passati da quando, sul
finire del 1991, fu definita la composizione
territoriale dell’allora istituenda provincia di
Lodi. Questa sembrava naturalmente indirizzata a comprendere i 64 comuni che, a partire dal 1965, avevano formato il Consorzio del
Lodigiano, creando i presupposti perché una
realtà come il Lodigiano diventasse un’entità
amministrativa autonoma, visto che per gli
altri aspetti, da quello storico a quelli culturali, religioso ed economico era già una realtà
ben definita e con proprie peculiarità rispetto
al Milanese. L’autonomia amministrativa era
diventata ormai indispensabile per consentire
ai Lodigiani di poter fare le scelte politiche
per il loro territorio in modo responsabile e
tempestivo.
I TRE NO
Ma tre dei comuni che per così tanto
tempo avevano portato in grembo la nascitura provincia si tirarono indietro: San
Colombano, Cerro e San Zenone al Lambro.
Già dalla posizione geografica di questi tre
centri situati sulle rive del fiume più inquinato d’Italia si può intuire una certa dose di
autolesionismo nel voler rimanere legati al
Milanese, che contribuisce alla contaminazione del Lambro in modo fondamentale e
senza nulla ancora fare in concreto per porvi
rimedio. Proprio nel tratto più infestato, questo corso attraversa il Lodigiano. Non è
nostra volontà ripercorrere qui le motivazioni
che spinsero queste tre amministrazioni a
chiedere di uscire dal territorio naturale del
Consorzio del Lodigiano, ma questa è una
premessa necessaria per inquadrare meglio le
motivazioni che invece ora spingono alcuni
cittadini e consiglieri di San Zenone a chiedere di rivedere quella scelta politica, e consultare la popolazione con lo strumento del
referendum, dopo averla informata sia sulla
situazione attuale, sia sui probabili sviluppi
futuri.
NOI E L’AREA METROPOLITANA
Nei prossimi anni Milano è destinata ad
accrescere ulteriormente il peso in questo territorio, con la trasformazione della provincia
in Area metropolitana milanese, che comprenderà tutti i comuni limitrofi che hanno
posizione geografica ed affinità tali da costituire un tutt’uno con il capoluogo.
In questo quadro riteniamo che San
Zenone non debba e non possa trovare posto,
pensando a una ragionevole collocazione del
nostro territorio e della popolazione, e anche
a un’efficiente distribuzione di risorse e servizi ai cittadini.
CAMBIARE A COSTO ZERO
E’ bene sgomberare fin d’ora il campo da
ogni territorio burocratico in merito a presunte necessità di cambi di documenti, numeri
telefonici, targhe automobilistiche e così via:
è sufficiente chiedere a qualsiasi cittadino dei
61 comuni che nel 1992 hanno costituito la
provincia di Lodi per rendersi conto che, se
cambio c’è stato, è avvenuto alla naturale
scadenza dei documenti, e senza nessun
costo o perdita di tempo aggiuntiva. Anzi,
tanto meglio se per alcuni rinnovi ci si potrà
recare a Lodi anziché dover andare a Milano.
Ciascuno si terrà la propria targa sull’auto, di
qualunque provincia essa sia. Ciò che si sembra necessario sottolineare fin d’ora è che
passare sotto la provincia di Lodi non significherà per nessuno rinnegare i propri legami
affettivi, di studio, di lavoro e qualsiasi relazione esistente con Milano e con il suo territorio. Siamo nell’epoca della mobilità, e dire
di rimanere agganciati alla realtà milanese
sarebbe niente se non si pensasse ai contatti
che ciascuno di noi ha, ha avuto ed avrà con
orizzonti ben più vasti che non il territorio
milanese.
PICCOLO E’ BELLO
Dieci anni fa molti erano scettici sulle
possibilità che il Lodigiano riuscisse in breve
tempo ad assumere la sua piena autonomia
senza perdere in efficienza dei servizi. Fu
anche questo scetticismo a far sì che a San
Zenone prevalesse l’idea di rimanere nella
provincia di Milano, ma ora, dopo questi
primi anni, molti di coloro che così pensarono allora si stanno ricredendo. A contribuire
a questo mutamento è stato sicuramente
anche il lavoro positivo svolto dagli amministratori lodigiani a partire dal 1995, anno del
primo governo provinciale. E qui parlano
soprattutto i numeri: 84 miliardi di investimenti, una cifra superiore per i prossimi tre
anni, e molti soldi saranno spesi anche a
beneficio del territorio limitrofo ai nostri confini comunali. L’aspetto viabilistico in particolare non può lasciarci indifferenti, visto
come si è evoluto il traffico che, per esempio,
ogni giorno attraversa la frazione di Santa
Maria in Prato.
Il territorio Lodigiano, del quale San
Zenone fa in ogni caso geograficamente
parte, sarà al centro del lavoro del Piano territoriale di coordinamento provinciale, che
servirà a coordinare gli strumenti che i comuni avranno a disposizione per la gestione
futura del territorio. Solo aggiungendosi al
novero di questi comuni San Zenone avrà
voce per esprimersi per una programmazione
seria a tutela del proprio territorio, non sarà
certo così se la nostra pur autorevole voce
dovesse indirizzarsi agli amministratori provinciali milanesi, molto più sensibili alle voci
di realtà con ben altro peso.
Il futuro nostro e dei nostri figli non
risparmierà certo la necessità di grande attenzione ai temi ambientali, e anche allo smaltimento dei rifiuti che produciamo. Già oggi il
nostro comune si serve di impianti e discariche del Lodigiano. Piano rifiuti e piano cave
sono oggetto della pianificazione che la provincia di Lodi deve aggiornare nel prossimo
futuro: non possiamo certo dire di condividere a priori le decisioni che saranno prese, ma
sicuramente con Lodi potremo aver modo di
discuterne, cosa non altrettanto certa, o forse
impossibile, se continueremo a fare parte
della realtà amministrativa milanese.
PIÙ SERVIZI AI CITTADINI
Per quanto riguarda i trasporti, la
Provincia di Lodi ha programmato un apposito piano territoriale e già oggi San Zenone
fa affidamento esclusivo su linee di trasporto
gestite da società lodigiane: trovarsi nella
provincia di Lodi significherà poter contribuire ulteriormente a migliorare questa programmazione, anche per gli studenti della
scuola media, a Tavazzano, delle superiori a
Lodi e del futuro polo universitario tra Lodi e
Lodi Vecchio.
Per la sanità, oggi l’impegnativa del
medico di base autorizza tutti i cittadini a
recarsi dove vogliono per i servizi ospedalieri senza alcuna limitazione. Attualmente
l’Asl di Lodi ha comunque attivato un punto
prelievi presso l’ambulatorio di Sordio.
Saranno piuttosto da approfondire i servizi di
distretto, se concentrati a Lodi oppure dislocati anche a Lodi Vecchio o a Tavazzano.
Altri settori vedono San Zenone già di
fatto inserito nell’ambito lodigiano: i gironi
dello sport e la Diocesi. Per Inps e provveditorato agli studi si potrà fare riferimento agli
uffici decentrati di Lodi.
Intendiamo comunque guardare al futuro
piuttosto che perderci in inutili polemiche sul
passato: crediamo infatti che molti abbiano
scelto San Zenone con la speranza di uno
stile di vita meno legato in modo asfissiante
al Milanese, nel quale anche un piccolo
comune come il nostro abbia i titoli per far
valere le sue ragioni e la sua identità.”
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SPECIALE PROVINCIA
SAN ZENONE OGGI
UNA TRANQUILLA TERRA DI CONFINE
Storia di San Zenone dai monaci di Serravalle alla Tav
Quando fu il momento di scegliere,
all’inizio degli anni Novanta, San Zenone
preferì rimanere legato alla provincia di
Milano, piuttosto che lanciarsi in quella che
allora pareva un’avventura: la nuova provincia di Lodi. Che però riprendeva sostanzialmente l’esperienza di autonomia del
Consorzio del Lodigiano, cui San Zenone
già apparteneva: un modello amministrativo
che ancora lascia il segno nella programmazione urbanistica, basti pensare al comparto
residenziale di interesse comprensoriale C2
che è a cavallo dei territori comunali di San
Zenone e di Sordio. Nella situazione attuale, verrebbe tagliato in due dai confini provinciali: un bel pasticcio per chi ci andrà a
abitare, ne sanno qualcosa i residenti della
Madonnina di Casalmaiocco (LO), che
vivono una situazione analoga, divisi a metà
con Dresano (MI). Motivi sostanzialmente
politici portarono un altro comune a abbandonare il Consorzio quando questi trasfuse
la sua esperienza nella nuova provincia: San
Colombano al Lambro, che però non ha
continuità territoriale con la provincia di
Milano, nella quale è rimasta, facendosene
però un motivo di orgoglio che sembra per
ora tenere nonostante le complicazioni nella
gestione di parecchi servizi. La collina fa la
differenza: la gente della “bassa” pianura
lodigiana l’hanno sempre potuta guardare
dall’alto in basso.
Questa considerazioni valgono al giorno d’oggi, ripercorriamo però le vicende
storiche, quelle dei tempi in cui i confini
erano dettati dalle barriere naturali dei fiumi
e non da quelle artificiali moderne, come
ferrovie, autostrade e agglomerati urbani e
industriali.
ORA ET LABORA
Cominciamo con il nome di San
Zenone: martire, nominato vescovo di
Verona nell’anno 362, è ritenuto dalla
Chiesa protettore contro i pericoli delle
acque, e per questo é diventato patrono o
titolare di diocesi e chiese che sorgono
lungo i corsi d’acqua. Così nei carteggi
degli archivi compare per la prima volta nel
1261, sulla sponda sinistra del Lambro, la
chiesa pievana di San Zenone, dalla cui giurisdizione dipendevano le chiese di
Mairano, Santa Maria in Prato, Ceregallo,
Casali de Alamanis, di Santa Maria di
Pezzolo, di Villavesco e di San Leonardo. Vi
possedevano fondi i monaci di Serravalle e
risulta anche un carteggio nel quale i benefici di numerosi fondi agricoli della zona,
nell’anno 1162, furono ceduti da tale
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Ruggero di Cerro a favore dell’ospedale di
San Leonardo in Lodi Vecchio.
MILANESI ÜBER ALLES
Nel Millecinquecento San Zenone
apparteneva a pieno titolo al Ducato di
Milano, e il suo attuale territorio comunale
era diviso in due realtà amministrative autonome, quelle del comune di Ceregallo con
San Zenone e beni dei Bergamini e quello di
Santa Maria in Prato con Codazza e Porra.
La chiesa parrocchiale fu edificata nei primi
del secolo XVIII a spese dei parrocchiani e
benedetta il 23 ottobre 1711 dal vescovo
Ortensio Visconti. Intanto, la suddivisione
amministrativa con Santa Maria fu riconfermata anche nel 1801, con la costituzione
della Repubblica Cisalpina: le due municipalità vennero registrate come San Zenone
con Ceregallo, con poco meno di 500 abitanti, e Santa Maria in Prato e Uniti, con
altri 350 residenti circa.
Un periodo storico significativo, citati
più volte ad esempio della capacità di realtà
provinciali piccole di ben amministrare, fu
quello della provincia di Lodi e Crema,
dalla caduta del Regno Italico fino al 1859,
ai tempi della dominazione austro-ungarica,
di cui San Zenone faceva pienamente parte.
In quei decenni vi fu un fiorire di iniziative
e istituzioni benefiche in città, ma quel
retaggio della dominazione imperiale fu
volutamente abolito all’arrivo degli eserciti
alleati di Vittorio Emanuele Secondo e
Napoleone Terzo.
Ai tempi del Regno di Sardegna (1859),
San Zenone contata quasi 800 abitanti, mentre la popolazione di Santa Maria era invece
rimasta pressoché stabile.
La politica di unificazione voluta dal
Regno d’Italia portò così, il 9 giugno 1869,
all’assorbimento di Santa Maria in San
Zenone. Nel 1904 vi fu un’ulteriore aggregazione in San Zenone delle frazioni
Sabbiona e Lunetta, che furono staccate da
Cerro al Lambro.
Lo storico lodigiano Giovanni Agnelli
così annotava i riferimenti di San Zenone
all’inizio del Novecento: il collegio elettorale era quello di Lodi, cui ci si doveva rivolgere anche per l’agenzia delle imposte, le
ipoteche e l’ufficio del registro; l’ufficio
postale invece era a Melegnano, mentre per
i trasporti su rotaia c’erano solo le stazioni
ferroviarie di Melegnano e di Tavazzano,
oppure la fermata del tramway a Bissone.
COM’ ERA BELLA LA CITTA’
In questa situazione si arrivò a una
L’antico ponte del Cavo Marocco
punta demografica di 1.367 abitanti nel
1961, poi cominciò la “fuga dalle campagne” e si arrivò attorno al 1971 a toccare il
minimo storico di poco più di mille residenti. Gli altri, soprattutto giovani, si erano trasferiti nelle metropoli industriali o nelle loro
immediate vicinanze: la terra non aveva più
bisogno di molta manodopera, e per giunta
San Zenone sembrava ingabbiato fra
l’Autosole, il Lambro e la ferrovia, collegato al mondo solo da poche stradine tutte
curve. Eppure, proprio negli anni Settanta,
erano attive ben 44 aziende agricole, con un
patrimonio di 1.500 bovini e 5.000 suini.
Ma, così come si vede ancora in tutta
Europa, la fuga della popolazione ha portato al degrado di un ingente e spesso pregiato patrimonio immobiliare, che solo in questi ultimi tempi i più cominciano a rivalutare, dopo decenni di smog e di stress sopportati per conquistare il benessere.
La sfida per San Zenone fu quella di
realizzare, con grossi investimenti da parte
del comune, il collegamento stradale diretto
con la via Emilia, che ha richiesto ben due
cavalcavia.
Così, per ogni abitante perso, San
Zenone ne ha gradualmente riconquistati
almeno tre, negli ultimi trent’anni. I nuovi
residenti provengono in grande maggioranza per cento dalla Lombardia, segno che qui
si cerca, più che la vicinanza al luogo di
lavoro, anche la qualità della vita.
SAN ZENONE OGGI
SPECIALE PROVINCIA
A COSA SERVE LA PROVINCIA? LODI CHE LAVORA
La provincia è storicamente individuata come ente intermedio tra
comuni e regione, sia come dimensione territoriale sia nell’intermediazione tra la periferia e la centralità. Con la riforma delle autonomie avviata nel 1990 la provincia si è andata via via arricchendo di
competenze, trasferite o delegate, prima riservate allo stato, in un
contesto di generale accresciuta autonomia, in adempimento del dettato costituzionale.
Ecco i principali compiti attribuiti alle province dalla legge varata dalla regione Lombardia nel gennaio 2001 per il riordino del sistema delle autonomie, in attuazione del decreto legislativo 112 del
marzo 1998.
CULTURA: attività e sviluppo dei sistemi museali, promozione
di servizi e attività di rilevanza locale, coordinamento a livello provinciale delle attività di catalogazione dei beni culturali.
CASE POPOLARI: realizzazione di una rete informativa su
base comunale, finalizzata all’individuazione del fabbisogno, alla
programmazione e al coordinamento regionale di manutenzione e
nuova costruzione di alloggi di edilizia residenziale pubblica.
FORMAZIONE PROFESSIONALE: tutte le funzioni in materia sono delegate a province ed enti locali, che contribuiscono alla
definizione della programmazione strategica regionale. E’ attribuita
alla provincia la rilevazione dei fabbisogni formativi del personale
operante nei servizi sociali.
INDUSTRIA: funzioni amministrative concernenti la programmazione, nell’ambito del Piano territoriale di coordinamento provinciale, sentiti gli enti locali interessati, di aree industriali e di aree ecologicamente attrezzate di carattere sovracomunale, ferma restando in
capo ai comuni l’individuazione di aree di livello inferiore.
Promozione di ammodernamento e sviluppo dei sistemi produttivi
locali di piccole e medie imprese.
ACQUE: collabora con la Regione alla conoscenza delle caratteristiche qualitative e quantitative di falde, acque superficiali e degli
usi in atto delle risorse. Si occupa di opere di pronto intervento,
monitoraggio e prevenzione. Rilascia le autorizzazioni a pozzi e
attingimenti, le concessioni per piccole derivazioni e si occupa della
conseguente applicazione delle norme di polizia delle acque, comprese le fasce di rispetto dei pozzi.
SCUOLA: spettano alle province, in materia di istruzione secondaria superiore, e ai comuni in relazione ai gradi inferiori dell’istruzione scolastica, i compiti su aggregazione, la fusione e la soppressione di scuole, oltre al loro dimensionamento sulla base delle linee
statali e regionali.
PROTEZIONE CIVILE: realizzazione e gestione dei sistemi di
monitoraggio dei rischi, predisposizione e attuazione del programma
triennale provinciale di previsione e prevenzione, predisposizione del
piano provinciale di emergenza, coordinamento dei piani comunali.
RIFIUTI: redazione e l’adozione dei piani d’ambito, individuazione, sentiti i comuni, delle zone idonee e non idonee agli impianti
per rifiuti urbani e assimilati, definizione delle tariffe di esercizio
degli impianti di smaltimento e dei corrispettivi a carico dei gestori
da versare agli enti locali interessati; vigilanza e controllo. In materia di rifiuti speciali e pericolosi, sono delegate alle province: l’approvazione del progetto e l’autorizzazione delle operazioni di smaltimento e recupero relative a deposito nel suolo di inerti e deposito
temporaneo di rifiuti effettuato nel luogo in cui sono prodotti.
TRASPORTI: Ruolo di coordinamento degli orari del trasporto pubblico locale di ambito provinciale
VIABILITÀ: Costruzione e manutenzione delle strade provinciali e relativa vigilanza; classificazione e declassificazione delle
strade provinciali.
Guardando a nord si vedono le città, a sud invece i campi. Milano
ricca e Lodi povera, quindi?
Non é così semplice: in tempi di alti e bassi economici, il Lodigiano
é evidentemente interessato da un quadro dinamico di cambiamento e
sviluppo rispetto alla fase di terziarizzazione consolidata del Milanese.
I dati della situazione occupazionale nel 2001 danno fiducia: ci sono
state 12.742 assunzioni, il 10 per cento in più del 2000, con un saldo di
694 nuovi posti di lavoro rispetto alle cessazioni.
Le assunzioni a tempo indeterminato sono state il 37%
(32% nel 2000). Il boom degli anni precedenti dei contratti flessibili si sta ridimensionando, ma è leggermente salita l’incidenza del lavoro
interinale, che passa dal 12,9 al 14,4% delle assunzioni.
Il 67% delle nuove assunzioni Ë avvenuto nel terziario, il 27% nell’industria, il 3% nell’agricoltura e il 2,5% nel pubblico impiego. Il
numero di non lodigiani assunti da imprese locali é decisamente superiore a quello dei lodigiani assunti fuori provincia, sempre per quanto
riguarda le nuove assunzioni: il mercato del lavoro locale non riesce a
soddisfare i fabbisogni delle aziende per gli operai nel settore edile, chimico, alimentare, metalmeccanico e per il settore trasporti, un settore
che vale circa 500 imprese targate LO.
Riguardo al pendolarismo, é in calo: i dati Istat indicano che i lodigiani che lavorano nella provincia di residenza nel ‘95 erano l’87,1%
degli occupati, nel ‘99 l’88,2%, sempre in quell’anno i lodigiani pendolari per lavoro erano 9.800.
REGOLAMENTO REFERENDUM
Ecco uno stralcio delle norme sui referendum comunali approvate
dal consiglio all’inizio dell’anno:
Il referendum consultivo previsto nello Statuto comunale deve avere
per oggetto materie di esclusiva competenza locale. I referendum sono
indetti dal sindaco, previe deliberazione consigliare e parere di un
Collegio dei garanti, su richiesta di almeno il 15 per cento degli elettori
oppure a maggioranza assoluta dei voti dei consiglieri. La data é stabilita dal sindaco almeno 60 giorni prima.
Chi intende promuovere un referendum consultivo procede alla
costituzione di un Comitato Promotore, composto da almeno 3 persone
iscritte nelle liste elettorali. Sono necessarie le sottoscrizioni autenticate
di 100 residenti o di un terzo dei consiglieri.
Il Collegio dei Garanti, che decide sull’ammissibilità, é composto da
tre esperti giuridico/amministrativi, nominati dal Consiglio con la rappresentanza delle minoranze. L’eventuale Comitato di opposizione al
contenuto del referendum potrà avere rappresentanti negli uffici di sezione.
Il procedimento per le votazioni é improntato a criteri di semplicità
ed economicità. La consultazione é valida se ad essa prende parte il 30%
degli elettori di San Zenone e se é raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi. Entro il 45∞ giorno precedente la votazione, il sindaco dispone che siano pubblicati manifesti con i dati essenziali dei contenuti e dell’iter referendari.
Il Sindaco mette a disposizione per la propaganda elettorale del
Comitato Promotore e dei Comitati di opposizione uguali spazi; possono
chiederne anche i gruppi consiliari e altre forze politiche presenti in città
che ne facciano richiesta entro i 3 giorni successivi al manifesto di convocazione dei comizi. L’elettore vota tracciando sulla scheda con la matita un segno sulla risposta da lui scelta (si o no), sul rettangolo che la contiene. Conclusa la votazione ha immediato inizio lo scrutinio, che continua fino alla conclusione. L’ufficio centrale per i referendum inizia i suoi
lavori entro le ore 15:00 del giorno successivo a quello delle operazioni
di voto e tutte le operazioni dell’ufficio centrale dei referendum si svolgono in adunanza pubblica.
Il sindaco provvede, entro dieci giorni dal ricevimento dei verbali
alla comunicazione dell’esito della consultazione; quindi entro 30 giorni
il consiglio comunale esamina la materia e il risultato della consultazione e adotta le proprie determinazioni.
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SPECIALE BILANCIO
SAN ZENONE OGGI
I NUMERI PER LO SVILUPPO
Relazione della giunta al bilancio di previsione di quest’anno
Cari concittadini,
il bilancio di previsione 2002 rappresenta il momento più alto di confronto degli
indirizzi strategici e programmatici dell’amministrazione comunale con i rappresentanti eletti da tutta la cittadinanza.: è
infatti lo strumento attuativo di progetti,
idee e soluzioni che l’amministrazione
porta al confronto con l’organo istituzionale depositario della più elevata forma di
democrazia della nostra Repubblica negli
enti locali, il consiglio. In quest’ottica la
giunta ha ritenuto fondamentale rendere il
consiglio partecipe delle riflessioni e delle
modalità di attuazione di indirizzo politicostrategico, a medio-lungo respiro.
Questo bilancio di previsione 2002
recepisce, sviluppa e consolida le direttive e
le linee programmatiche tracciate nel triennio 2000-2002. In particolare conferma e
amplia l’erogazione dei servizi, la progettazione e la realizzazione delle opere pubbliche in previsione.
Pagare meno, pagare tutti
Per quest’anno San Zenone non impone
alcun aumento di tasse e di imposte, nonostante la legge finanziaria 2002 penalizzi i
comuni, attraverso la riduzione dei trasferimenti dallo Stato, il vincolo di patto di stabilità interno, la riduzione dell’autonomia
operativa degli enti locali (e questo in contrasto con il titolo V della Costituzione).
Nel caso della tassa sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti siamo riusciti addirittura
ad andare in controtendenza, da una parte
un’ulteriore riduzione dello 0,5% del costo
al metro quadro per i privati (-9% complessivamente dal 2000), dall’altra un aumento
dei servizi erogati.
Abbiamo avviato lo scorso anno, e ne
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consolidiamo e ottimizziamo le basi quest’anno, il processo di attuazione di un’efficace integrazione dei servizi comunali con i
paesi limitrofi con popolazione inferiore ai
15 mila abitanti (segreteria e aree economico finanziaria, tecnica e vigilanza), con il
duplice obiettivo di ottimizzare i costi e di
reperire risorse umane ed economiche in
modo più organico e strutturale, permettendo altresì una progettazione e una pianificazione degli interventi con un più ampio
respiro.
Abbiamo avviato lo scorso anno, ma
nello stesso tempo dovremo consolidare,
una profonda trasformazione delle modalità
di reperimento di risorse economiche integrative a quelle fornite dall’erario, con l’obiettivo di elevare l’autonomia finanziaria.
Questo processo di accertamento e lotta
all’evasione si può realizzare solo attraverso
l’introduzione massiccia dei sistemi informatici e la relativa costruzione di una base
dati integrata e incrociata sia sulle utenze
sia sui fabbricati sia sulle aree edificabili.
L’ottimizzazione delle entrate si sviluppa attraverso:
• l’introduzione organica e capillare di sistemi informatici;
• l’informatizzazione di tutte le informazioni anagrafiche, realizzata attraverso la costruzione di una base
dati dettagliata sulle utenze, sui fabbricati e sulle aree
edificabili;
• il controllo e l’accertamento particolareggiato a
partire dal 1994 di quanto dovuto rispetto a quanto
riscosso, con l’obiettivo di colpire l’evasione e rimediare agli errori;
• la valorizzazione della rendita catastale definitiva;
• la riscossione diretta da parte dell’imposta comunale sugli immobili;
• la conferma della differenziazione delle tariffe Ici:
5 per mille per la prima casa, 7 mille per tutte le altre
le altre condizioni, cosi come largamente applicato dai
comuni limitrofi;
• la previsione di una maggiore entrata Ici dovuta ai
nuovi insediamenti residenziali e alle aree edificabili;
• la conferma della copertura del 100%, comprensiva
della pulizia delle strade, del costo del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti (Tarsu);
• la conferma dell’addizionale Irpef allo 0,4%;
• la trasformazione delle cappelle in loculi; in modo
da recuperare le spese già sostenute;
• la revisione delle tariffe per la vendita dei loculi,
delle tombe e degli ossari sulla base dei valori applicati dai comuni limitrofi;
• la revisione dei parametri relativi agli oneri di urbanizzazione;
• l’agevolazione dei piani di recupero tesi alla riqualificazione dell’assetto urbanististico e territoriale;
• la valorizzazione del patrimonio comunale con una
più equa applicazione dei parametri affittuari e l’aumento delle case comunali che passano da 24 a 26;
• la vigilanza e il controllo delle violazioni sia del
codice della strada sia dei regolamenti comunali di
polizia urbana e ambientale.
Rinnovare nella tradizione
Nel biennio precedente si è avviato il
processo di riqualificazione urbanistica,
attraverso l’approvazione del Piano regolatore generale, gli appalti del centro polivalente e di palazzo Meridiana. Quest’anno la
seconda fase del riassetto urbanistico e territoriale passa attraverso opere di iniziativa
privata come il piano di recupero cascina
Cattaneo, il “Recupero Urbanistico 2” (l’area dismessa dell’azienda F.lli Ferrari), il
RU3 (in via De Gasperi) e opere di iniziativa pubblica come la costruzione della nuova
autorimessa per i mezzi comunali, la sistemazione dell’arredo di piazza Olimpia e il
parcheggio di via Rimembranze. Un importante contributo all’assetto urbanistico del
centro storico sarà offerto dal concorso di
idee tra ingegneri e architetti, che ci permetterà di avere più proposte progettuali e
quindi di effettuare le scelte più adatte per il
nostro paese.
La residua fase di recupero del centro
storico (piazza Roma, largo Caccia
Dominioni e i marciapiedi di via Dante)
sarà oggetto, cosi come previsto nel piano
triennale opere pubbliche, di riqualificazione a partire dal 2003.
In merito alla macchina comunale, nel
2002 dovremo migliorare ed ottimizzare lo
snellimento dell’attività burocratica, il rapporto diretto con l’utenza, la progettazione,
la gestione e il controllo sui processi aziendali.
SAN ZENONE OGGI
OBIETTIVO EFFICIENZA
Quest’anno vede la nostra amministrazione focalizzarsi su alcuni aspetti nevralgici:
Il Contenimento dei costi di gestione che si attua attraverso:
➢ il rispetto del patto di stabilità interno (anche se non previsto
per i piccoli comuni) con un miglioramento 1999-2001 del 25%
➢ l’integrazione degli uffici comunali con il Comune di Sordio;
➢ la riconferma dei vincoli Isee per i servizi agevolati;
➢ il rimborso nell’ambito del sociale da parte dei cittadini che
hanno problemi di tipo psicomotorio ma non di tipo economico,
applicando in questo l’Isee;
➢ il riequilibrio di bilancio della scuola civica di musica;
➢ la ricerca dell’autonomia finanziaria, attraverso la riduzione
dei costi di gestione, del nuovo centro polivalente;
➢ la ricerca di soluzioni economicamente più vantaggiose per le
utenze (telefonia fissa, energia elettrica e gas metano).
Le prestazioni di servizi erogati che si realizza attraverso:
➢ la riconferma di tutti i servizi erogati nel 2001, sia in ambito
sociale, scolastico, ambientale e di trasporti sia in un ambito più
generale di servizi al cittadino;
➢ l’ampliamento dei parametri di accesso ai servizi erogati con
ISEE;
➢ l’ampliamento del servizio di pattugliamento in consorzio
con i comuni limitrofi per un reale controllo e vigilanza sul territorio;
➢ la riconferma del servizio di vigilanza notturna;
➢ l’aumento della disponibilità delle case comunali che passano da 24 a 26;
➢ la pulizia meccanizzata delle strade comunali su base settimanale;
➢ l’avvio dello studio per l’introduzione del servizio portaporta anche per la raccolta del vetro, della carta e della plastica;
➢ l’introduzione del servizio di compilazione del modello 730
o Unico gratuito per i cittadini meno abbienti e anziani;
➢ l’avvio dello studio per l’inserimento in variante al PRG del
Piano di Insediamento Produttivo (Pip), per facilitare, da un lato,
lo sviluppo della piccola industria locale e l’occupazione relativa,
mediante nuovi posti di lavoro, dall’altro favorire l’uscita dal centro abitato delle aree artigianali con la conseguente riqualificazione delle aree stesse.
Il completamento delle opere pubbliche in itinere che avviene attraverso:
➢ l’utilizzazione del centro polivalente entro giugno;
➢ l’utilizzazione di Palazzo Meridiana sede della nuova biblioteca e centro culturale entro giugno;
➢ lo spostamento della cabina ENEL di piazza Olimpia entro
aprile;
➢ l’utilizzazione dei due appartamenti inseriti nel centro sociale di Santa Maria in Prato entro giugno;
➢ l’ultimazione ed estensione dei passaggi pedonali (moderatori di velocità) lungo le principali vie del paese per salvaguardare la
sicurezza dei pedoni e limitare la velocità delle auto entro la primavera;
➢ la realizzazione del progetto di segnaletica orizzontale e verticale entro l’estate;
➢ la razionalizzazione della numerazione civica entro l’estate;
SPECIALE BILANCIO
GLI IMPEGNI PER IL 2002
Tassa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani: viene ampliato il capitolo di spesa per offrire
anche i servizi di pulizia meccanizzata delle strade e di raccolta porta a porta del vetro, plastica e carta. Rispetto allo
scorso anno la spesa aumenta di 34.400 euro da 198.850 a
233.250 euro.
Prima dotazione di beni per il patrimonio disponibile: acquisto di materiali per un miglior utilizzo degli uffici
e degli spazi comunali. L’impegno é finanziato con oneri
di urbanizzazione come i tre seguenti. Rispetto al 2001,
l’investimento è contenuto di 2.600 euro, da 15.500 a
12.900 euro.
Trasformazione di 6 cappelle in 72 loculi: questo capitolo, inserito nel corso del 2001, viene ulteriormente
aumentato per far fronte alle necessità della comunità e
vale 26.050 euro.
Manutenzione ordinaria del verde pubblico: viene
confermato questo capitolo di spesa, ma con un risparmio
dovuto a un più preciso rendiconto. Rispetto all’anno scorso, la spesa scende da 33.550 a 28.400 euro.
Prima dotazione per il centro sportivo: acquisto di
materiali e arredi per il centro polivalente, con una valutazione mirata che permette un contenimento della spesa da
64.550 a 39.750 euro.
Manutenzione straordinaria del Centro Sociale di
Santa Maria in Prato: E’ una nuova opera in conto capitale, relativa alla sistemazione delle parti esterne, finanziata con avanzo di amministrazione: 15.500 euro.
Manutenzione straordinaria del sistema fognario:
nuova opera in conto capitale, relativa alle vie Dante,
Bernocchi, Brian e Gramsci, finanziata con residuo di
mutuo disponibile e avanzo di amministrazione: 95.550
euro.
Manutenzione straordinaria del cimitero: nuova
opera in conto capitale, relativa alla sistemazione della facciata, finanziata con avanzo di amministrazione: 31.000
euro
Manutenzione straordinaria di strade e marciapiedi:
opera in conto capitale, finanziata con oneri di urbanizzazione: 51.650 euro.
Costruzione di una rimessa per i mezzi comunali:
nuova opera in conto capitale, organica al progetto di riqualificazione urbanistica, finanziata con oneri , avanzo e contributi statali: 154.950 euro
Sistemazione dell’arredo urbano in piazza Olimpia:
nuova opera in conto capitale, organica e omogenea al progetto di riassetto territoriale, finanziata con oneri: 175.600
euro.
Parcheggio in via Rimembranze: nuova opera in conto
capitale, in centro storico, finanziata con avanzo di amministrazione: 31.000 euro.
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SAN ZENONE OGGI
SAN ZENONE OGGI
L’ICI: UNA TASSA PER IL TUO PAESE
SCREENING MAMMOGRAFICO
Con il nuovo regolamento stop alle “cartelle pazze”
La diagnosi precoce del tumore al seno
LA PRIMA CASA: abitazione principale è l’unità immobiliare nella quale il contribuente, che la possiede a titolo di proprietà,
usufrutto o altro diritto reale, dimora abitualmente con i suoi familiari, in conformità alle risultanze anagrafiche. Agli effetti dell’applicazione delle agevolazioni Ici, si considerano parti integranti dell’abitazione principale le sue pertinenze. Dall’imposta dovuta per la
sola unità adibita ad abitazione principale si detraggono 103,29 euro.
Da gennaio il comune ha deciso di riscuotere in proprio, senza
più affidare a società esterne, l’Imposta comunale sugli immobili:
una sperimentazione per quest’anno 2002 che è una scelta in un
certo senso controcorrente, rispetto alla tendenza a esternalizzare
che ha portato la generalità delle amministrazioni a pagare una
società esterna, privata, nella speranza di ottenere ogni anno denaro
sonante, senza preoccuparsi neppure di avere a che fare con i cittadini tassati. L’aiuto esterno invero è stato richiesto anche per cercare di aggiornare le banche dati delle proprietà immobiliare, ma questo ha creato enormi disagi proprio per colpa del mancato aggiornamento delle schede del catasto.
San Zenone ora sceglie la gestione diretta dell’Ici, non tanto con
l’illusione di risparmiare, in quanto inevitabilmente ci sarà più lavoro per gli uffici (e quindi magari la creazione di un posto stabile
anziché il ricorso alle flessibilità di terzi), ma piuttosto per poter
dare delle risposte dirette ai cittadini e seguire puntualmente gli
aggiornamenti: pagare meno, pagare tutti.
L’Ici ha sostituito gradualmente l’Invim, una tassa nazionale
scomparsa definitivamente proprio in questi mesi: a differenza di
questa, l’Ici alimenta direttamente le casse del comune. E’ il federalismo fiscale. Per questo motivo, entro parametri minimi e massimi
imposti dalla legge, ciascun comune può disporre in autonomia le
aliquote da applicare.
COSA TASSA: Presupposto dell’imposta comunale sugli
immobili è il possesso di fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli, siti nel territorio del comune, a qualsiasi uso destinati. La base
imponibile è il valore degli immobili. Per i fabbricati iscritti in catasto, il valore è determinato applicando all’ammontare delle rendite
catastali i moltiplicatori determinati dal Testo unico delle disposizioni concernenti l’imposta di registro. Per le aree fabbricabili, il
valore è quello venale in comune commercio al primo gennaio.
CHI DEVE PAGARE: il proprietario di immobili, in altre
parole il titolare di diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie, concessione sugli stessi.
CHI INCASSA: L’imposta Ë liquidata, accertata e riscossa dal
comune per gli immobili la cui superficie insiste, interamente o prevalentemente sul proprio territorio.
QUANTO SI PAGA: l’aliquota deve essere deliberata ogni
anno dalla giunta assieme al bilancio di previsione, in misura non
inferiore al 4 per mille, né superiore al 7 e può essere diversificata
nei casi di immobili diversi dalle abitazioni, o in aggiunta all’abitazione principale, o non locati; l’imposta è ridotta del 50% per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati.
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TERRENI AGRICOLI: Per i terreni agricoli, il valore è calcolato applicando alll’ammontare del reddito dominicale risultante
in catasto, aumentato del 25 %, un moltiplicatore pari a 75. I terreni agricoli posseduti da imprenditori agricoli che esplicano la loro
attività a titolo principale, purché dai medesimi condotti, sono soggetti all’imposta con riduzioni.
DICHIARAZIONI: vanno presentate entro i termini della
dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui il possesso ha avuto
inizio, e valgono anche per gli anni successivi, salvo variazioni.
PAGAMENTI: il comune controlla le dichiarazioni, verifica i
versamenti e, sulla base dei dati ed elementi delle dichiarazioni stesse e delle informazioni fornite del Ministero delle Finanze provvede
anche a correggere gli errori e liquida l’imposta.
.
ACCERTAMENTO: il comune provvede alla rettifica delle
dichiarazioni e delle denunce nel caso di infedeltà, incompletezza o
inesattezza ed effettua accertamenti d’ufficio nel caso di omessa presentazione. A tal fine emette avviso di accertamento motivato con la
liquidazione dell’imposta o maggiore imposta dovuta e delle relative sanzioni ed interessi; l’avviso deve essere notificato, anche a
mezzo posta con raccomandata con avviso di ricevimento, al contribuente, a pena di decadenza, entro il terzo anno successivo a quello
in cui doveva essere presentata la dichiarazione o la denuncia corretta. Il comune può invitare i contribuenti, indicandone il motivo, ad
esibire o trasmettere atti e documenti.
RISCOSSIONE: le somme liquidate, se non versate entro il
termine di 90 giorni dalla notificazione dell’avviso sono riscosse
coattivamente mediante ruolo.
SANZIONI: per l’omessa presentazione della dichiarazione si
applica la sanzione amministrativa dal 100% al 200% per cento del
tributo dovuto, con un massimo 516,45 euro. Se la dichiarazione è
infedele si applica la sanzione amministrativa dal 50% al 100%. Se
l’errore non incide sull’ammontare dell’imposta si applica la sanzione amministrativa fino a 258,23 euro. La sanzione si applica per la
mancata esibizione o trasmissione di atti o documenti. Le sanzioni
sono ridotte a un quarto se, entro il termine per ricorrere alle commissioni tributarie, interviene adesione del contribuente con il pagamento del dovuto.
RICORSI: contro l’avviso di liquidazione, l’avviso di accertamento, il provvedimento che irroga le sanzioni, il ruolo può essere
proposto ricorso.
INCENTIVI ALL’EFFICIENZA: il comune può erogare agli
uffici interessati all’Ici dei compensi incentivanti collegati al raggiungimento dei prefissati obiettivi di gettito, con particolare riferimento al recupero dell’evasione.
Severamente vietato
non partecipare!!
L’A.S.L. MI 2 ha avviato nel Comune di San Zenone lo screening per la
diagnosi precoce del tumore della
mammella che interesserà le 328 donne
residenti di età compresa tra i 50 e i 69
anni.
Il programma si propone l’obiettivo
di sconfiggere una malattia molto diffusa e molto temuta che, se diagnosticata
precocemente, può essere affrontata
con interventi medici limitati che garantiscono alte prospettive di guarigione o
di lunga sopravvivenza in buone condizioni generali.
Per diagnosi precoce si intende l’in-
INTEGRAZIONE
LAVORATIVA:
ASL e Comune alleati perché tutti
davvero possano sentirsi uguali
Il consiglio comunale ha delegato
all’Asl Milano 2 i servizi di inserimento
e integrazione lavorativa dei soggetti
appartenenti alle fasce deboli, cioè
svantaggiati nella ricerca, nel mantenimento e nel miglioramento del proprio
posto di lavoro: disabili, chi ha deficit
intellettivi, pazienti psichiatrici, immigrati, persone che hanno avuto problemi
di carcere o tossicodipendenza. Sono
previste anche semplici consulenze a
privati o anche aziende.
Si tratta di un compito che istituzionalmente spetta all’ente locale (cioè al
comune), ma che inevitabilmente deve
essere nei fatti attuato da un’équipe specializzata, che racchiude diverse competenze: psicologo, assistente sociale e
operatore della mediazione. Il principio
della delega di funzione viene altresì
considerato, in ambito socio-sanitario,
come un criterio indispensabile per raggiungere gli obiettivi di qualità e di efficienza nella gestione dei costi che inevitabilmente le competenze comportano,
dividuazione di tumori in fase ancora
iniziale quando cioè la lesione non é
ancora rilevabile alla palpazione e non
ha ancora dato segni clinici della sua
presenza.
La diagnosi precoce viene attuata
offrendo alle donne la possibilità di sottoporsi gratuitamente alla mammografia presso il reparto di radiologia
dell’Ospedale di Vizzolo Predabissi, in
giornate ed orari appositamente dedicati.
Le donne verranno invitate mediante una lettera personalizzata contenente
tutte le indicazioni per eseguire la
mammografia, il cui esito verrà successivamente recapitato per lettera all’interessata.
soprattutto se in relazione a utenze
numericamente limitate, ma non per
questo meno meritevoli per quanto
riguarda la tutela dei diritti, a cominciare da quello al lavoro, su cui si basa
peraltro la dignità del cittadino nella
Costituzione italiana.
Gli interventi spaziano dal tirocinio
alle borse lavoro, con periodi di affiancamento lavorativo o monitoraggio,
fino all’erogazione di contributi alle
aziende, da quelli per l’integrazione del
salario a quelli per adeguare il posto di
lavoro, per esempio nei confronti di chi
ha disabilità fisiche.
L’Asl elabora un preventivo di
gestione, operando in nome e per conto
del comune che attua la delega, ed è
tenuta a seguire un preciso modello di
comportamento e a fornire un rendiconto anche economico dell’attività.
Questa prima delega ha una durata
annuale, ed è garantita la continuità
operativa dei servizi già in essere al
momento della stipula del contratto, con
criteri di progressività negli adeguamenti al nuovo sistema. In caso di adesione di altri comuni al conferimento
della medesima delega, la maggioranza
dei comuni già convenzionati può esprimere il proprio parere, vincolante, a
proposito di tempi e modi delle nuove
adesioni, in quanto gli altri enti sono
tenuti a conferire sia attività, sia risorse.
Gli approfondimenti, che si rendessero necessari dopo la mammografia,
vengono garantiti in tempi brevi,
seguendo una via preferenziale.
Non é necessaria l’impegnativa
del medico curante e anche gli eventuali esami di approfondimento sono
esenti dalla corresponsione del ticket.
Per informazioni sul programma e
per aderire spontaneamente allo screening le donne interessate possono
rivolgersi al numero verde
800.940.007
(Centro Operativo Screening).
Dott. Luigi Fantini
L’ospedale di Melegnano
La delega può essere finanziata sia
attraverso i finanziamenti regionali del
Fondo sociale, sia attraverso le risorse
proprie del comune, chiamato a integrare quanto eventualmente non coperto
dalla regione. I costi per personale e
struttura vengono ripartiti in base alla
popolazione, quelli per Inail, integrazioni salariali e borse lavoro vengono invece imputati al comune di residenza dell’utente.
Sono previsti incontri di verifica, e il
servizio viene coordinato dal direttore
sociale, attualmente, per l’Asl Milano 2,
il dottor Giuseppe Inì.
L’accesso al servizio avviene esclusivamente su segnalazione scritta dei
servizi sociali del comune, cui seguono
un approfondimento diagnostico e l’elaborazione del progetto mirato per ciascuna persona assistita.
11
SAN ZENONE OGGI
SAN ZENONE OGGI
OPERAZIONE SICUREZZA
IL 730? SI FA IN COMUNE
LE RICETTE DELLA PRIMAVERA
Sentirsi più sicuri in casa propria e anche per la strada:
questo è uno degli obiettivi dell’amministrazione per quest’anno 2002.
E’ stato istituito il servizio di assistenza fiscale presso la
sede comunale: su proposta del sindaco, alla fine di gennaio la
giunta ha infatti deliberato che per quest’anno venga attivata,
in fase sperimentale, l’assistenza fiscale presso un locale
messo a disposizione dal municipio. Il servizio è relativo ai
modelli 730 e Unico, e non si può quindi sostituire all’attività
del commercialista per le gestioni complesse, quali quelle
delle attività imprenditoriali. Per questo incarico è stato scelto il Caf della Cgil di Lodi Cremona, più precisamente la
società Centro servizi Cgil, che espleta appunto già da anni
questo delicato compito di assistenza ai cittadini.
A cura di Alvira Tirloni, vice Presidente della commissione biblioteca
POLIZIA MUNICIPALE: abbiamo consolidato e
ampliato sia il servizio di vigilanza notturna sia il servizio di
pattugliamento pomeridiano e serale in consorzio con i comuni limitrofi e di concerto con gli interventi della pattuglia delle
forze dell’ordine, carabinieri compresi. Viene ottimizzata la
rotazione sui due turni del personale di polizia municipale,
istituito lo scorso anno con l’assunzione del secondo vigile,
con l’obiettivo di migliorare il controllo e la vigilanza sulla
nostra comunità. Riteniamo che si debba perseguire questo
percorso sia in termini ambientali, sia in termini di infrazioni
del codice della strada, per elevare il grado di sicurezza e tranquillità dei nostri cittadini.
VIGILANZA NOTTURNA: il servizio attivato a livello
sperimentale dal maggio scorso viene ulteriormente aumentato per coprire 12 mesi di intervento, sette giorni su sette.
L’amministrazione ritiene che la sicurezza e la tranquillità dei
cittadini debbano essere tutelati in modo capillare.
LO SPORTELLO SARA’ ATTIVO DAL GIORNO
8 AL GIORNO 11 DI APRILE, dalle ore 9 alle 12
• PREVIO APPUNTAMENTO •
Ciascun utente verserà al comune 26 euro (50.000 lire) per
ogni pratica. Trattandosi di un servizio socialmente utile, tale
spesa potrà essere rimborsata sulla base della situazione economica degli utenti.
BRAVI, BRAVISSIMI!
I primi dossi salva pedoni
NON SI CORRE FRA LE CASE: sono stati realizzati in
via sperimentale tre passaggi pedonali con dossi moderatori di
velocità lungo le principali vie del paese (Dante, Milano e
Garibaldi) per salvaguardare la sicurezza dei pedoni e limitare la velocità delle auto. In base al risultato verranno realizzati anche in altre zone.
PREDABISSI di R. Ganzerli
ONORANZE FUNEBRI
Funerali - Cerimonie - Tumulazioni - Trasporti
Vizzolo Predabissi - Via delle Betulle 10 (Strada Cerca)
Melegnano - Via Dezza, 74
PREVENTIVI SENZA IMPEGNO
TELEFONO DIURNO E NOTTURNO
02.98230446
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Sono state consegnate sabato 9 marzo le venti borse di studio per i “bravissimi” di San Zenone, gli studenti che lo scorso anno avevano conseguito le licenze medie con la votazione
massima di “ottimo”, oppure che, alle superiori o alle scuole
professionali, abbiamo portato a casa pagelle di fine anno con
una media superiore al 7, o ancora che abbiano conseguito la
maturità con almeno 70 punti. Fra i criteri di assegnazione
adottati dal comune anche una graduatoria delle situazioni
economiche familiari: il criterio ispiratore di questo riconoscimento, ormai una tradizione per il comune di San Zenone, é
infatti quello di voler essere anche un pur piccolo contributo
alle spese per la carriera scolastica. Ciascuna borsa di studio
consiste in un assegno di 258,22 euro (pari a mezzo milione di
lire). La cerimonia di consegna si é tenuta nell’aula consiliare
del municipio, alla presenza del sindaco Mario Rota e dell’assessore all’istruzione Ettore Zaninelli.
I bravissimi di quest’anno sono Jessica Rombolacci per la
licenza media, per la maturità Antonella Baccigaluppi, Anna
Iovino e Stefania Scuotto, per gli altri anni delle superiori
Alessandro Baccigaluppi, Simona Bernocco, Ilaria Bufano,
Valeria Fraschini, Fabio Grilli, Marica Massari, Tania Mella,
Laura Merli, Denita Michelini, Simone Monopoli, Roberto
Ognissanto, Giuseppe Pacilli, Veronica Pacilli, Stefano
Petrella, Daniel Rodelli e Alberto Varenna.
Alla primavera non si resiste,viene una gran voglia di rinnovare tutto.
Primavera: Buoni propositi. Insomma, parola d’ordine: Tanta
allegria ..E tanta voglia di uscire dopo un lungo e freddo inverno.
E allora; forza ,andiamo nei prati o in bicicletta o a piedi in
questa stagione è il momento di raccogliere le erbette commestibili più tenere per depurarsi e insaporire insalate ancor più gustose. Impariamo a conoscerle insieme:
Tarassaco. Molti lo conoscono come Dente di leone”.
Diffusissimo, molto diuretico e depurativo, si consuma sia cotto
che crudo. Il mio consiglio è di raccogliere le piantine appena
cresciute. Con l’aiuto di un coltellino scalzando il fittone, perché
la base bianca delle foglie, se ancora tenera è la più gustosa. In
insalata, io aggiungerei alcuni cubetti di pancetta rosolata.
Crescione. Cresce lungo le sponde dei corsi d’acqua: le
foglioline, piuttosto acidule e piccanti, si usano in insalata o nelle
minestre. Questa piccola erba, ha delle grandi doti: contiene
fosforo, manganese, iodio e calcio.
Rucola. Il consumo di quest’erba spontanea è ormai diffusissimo per il suo sapore speziato e le sue
Proprietà diuretiche, e la ritrova, coltivata, da qualsiasi ortolano. Ma quella raccolta nei prati ha un sapore molto più intenso
e piccante. Le foglie più giovani e tenere sono buonissime anche
da sole, o aggiunte a tanti altri piatti. Io consiglio di aggiungerla
molto sminuzzata nelle patate bollite e fare un bel piatto di gnocchi. Sarà un successo assicurato.
Pimpinella. Cresce a ciuffi in zone erbose o rocciose, anche
secche; le foglioline, frastagliatissime, sono ricche di vitamina C
e danno alle insalate un sapore lievemente pungente, che ricorda
vagamente il cetriolo. Si possono usare anche per aromatizzare i
formaggi freschi.
Riunione di famiglia, allargata agli amici: si festeggia un
compleanno, una prima comunione o semplicemente la primavera….L’importante è passare una giornata insieme. Avvolti dal
primo, delicato sole e dall’atmosfera soft e raffinata per un invito
in giardino, sul terrazzo, anche semplicemente sul vostro balconcino.
Per una straordinaria composizione, un centrotavola a sorpresa, facilissimo da realizzare ma da preparare con qualche giorno
di anticipo per dare modo all’erba di crescere…. L’unica attenzione è quella di maneggiare con delicatezza i gusci delle uova
durante le varie operazioni di svuotamento e di coltivazione. Per
portarle in tavola, perfetto il nido di paglia . Nelle uova svuotate
metterete un po’ di terra qualche filo di erba e alcune violette e
margherite.
Fantasie di fiore in fiore, per un’insalata d’effetto aggiungete
alle classiche foglie verdi e al mais corolle di violette. Ma potete
inventare nuove composizioni che hanno come base sempre le
foglie verdi, da arricchire con corolle di nasturzi, fiori e foglioline di menta, fiori di salvia e di aglio, ben puliti dalle parti verdi.
Insalata alla borragine, ingredienti: un cespo di insalata riccia, fiori di borragine, petali di calendula, nasturzi.
Insalata alle violette, ingredienti: un cespo di lattuga, foglie di
rucola, peperone, mais, violette.
Preparazione: mescolate le verdure, ben pulite e tagliate a
pezzi, quindi appoggiate le corolle di fiori sopra il resto dell’insalata. Condite solo all’ultimo momento con una vinaigrette fatta
di olio extravergine di oliva, limone e sale ben emulsionati.
Un’idea originale, per stupire i vostri amici, sarà quello di
preparare dei gustosi e svariati panini e servirli in modo elegante
e inusuale, ma anche pratico e igienico, incartate ciascun panino
in carta alimentare o in carta velina e chiudete il “pacchetto” con
un nastro bianco possibilmente di raso. In questo modo potete
confezionare i panini con un po’ di anticipo e lasciarli all’aperto
al riparo degli insetti. Disponeteli su un piatto da portata o un
vassoio.
E per i bambini golosi dei biscotti facili facili da fare in poco
tempo
Biscotti di zia Celeste
Ingredienti:
250 g di zucchero, 750 g di farina bianca, 15 di bicarbonato
di ammonio, tre uova, 1/8 l di latte, tre cucchiai grossi
d’olio,mezzo limone, spremuto, un pizzico di sale.
Mescolate in una zuppiera lo zucchero con le uova, il succo
di mezzo limone, il sale, la farina e poi il latte tiepido in cui avrete sciolto il carbonato di ammonio. Amalgamate con cura, poi
sull’asse fatene tante strisce appiattite. Tagliate a bastoncini.
Ungete una teglia e disponetevi i biscotti ben distanziati perché
crescono molto cuocendo. Infornate a fuoco ben caldo.
Termostato del forno a 250°C.
Biscotti Delicati
Ingredienti:
10 uova, 200 g di zucchero, 200 g di farina, un limone, zucchero a velo.
Lavorate i tuorli con lo zucchero, la buccia grattugiata del
limone, il succo del limone. Incorporate la farina, poi gli albumi
montati a neve. Ungete un latta e disponetevi, a pallina un po’
schiacciate, questi biscotti. Mettete in forno a calore tenue e
lasciate cuocere. Quando li togliete lasciateli raffreddare e poi
cospargeteli di zucchero a velo.
BIBLIOTECA DI
SAN ZENONE AL LAMBRO
Via Visconti, 2 - Tel. 02 98870311
ORARI DI APERTURA
lunedì
martedì
mercoledì
giovedì
venerdì
16,00-19,00
15,00-18,00
16,00-19,00
15,00-18,00
16,00-19,00
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IL DIARIO DELL’AMMINISTRAZIONE
I LAVORI DELLA GIUNTA
Sedute di ottobre
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Copertura del posto di istruttore cat. C - area amministrativa dei servizi al cittadino e scolastici tramite mobilità, ex art. 30 D. Lgs. 165/01.
Modifica quadro economico lavori di ristrutturazione Palazzo Tre Porte.
Incarico ufficio tecnico per realizzazione deposito cicli e motocicli.
Progetto di realizzazione deposito cicli e motocicli.
Progetto esecutivo per realizzazione dissuasori di velocità.
Nomina componente commissione ecologia.
Nomina componenti commissione trasporti.
Approvazione integrazione contratto integrativo decentrato anni 1999/2001.
Atto di indirizzo in materia di finalizzazione delle risorse per le politiche di sviluppo delle risorse
umane e per la produttività.
Esame e adozione del programma dei lavori pubblici e relativo elenco annuale.
Approvazione rimborso economo comunale.
Conferimento incarico Sig.ra Schiavi Fedra per insegnamento dell’attività motoria presso la locale
scuola elementare – a.s. 2001-2002.
Conferimento incarico direzione didattico – artistica della locale Scuola Civica di musica.
Approvazione disciplinare (A.S. 2001/2002).
Conferimento incarico insegnanti Scuola Civica di musica: Approvazione disciplinare.
Modifica al piano risorse ed obiettivi.
Esame e approvazione progetto definitivo sistemazione ed abbattimento barriere architettoniche
marciapiede di via Dante.
Nomina componenti Commissione Sport.
SAN ZENONE OGGI
Maggioranza
Rota Mario
Zanelli Ettore
Manzoni Ursula
Cuoccio Raffaele
Gurrisi Filippo
Tessera Enrico
Montoleone Stefano
Rossini Barbara
D’Agostino Giuseppe
Minoranza
Bussola Maurizio
Zenone Marco
Cattaneo Paolo
}
Fedeli Sergio
155
156
157
158
159
160
161
162
Proroga contratto a tempo determinato per la copertura del posto di collaboratore amministrativo
cat. B.3 - area tecnica -.
Integrazioni alla delibera 146 del 16.10.2001 avente ad oggetto “Esame ed adozione dei
programmi dei lavori pubblici.
Indizione selezione interna per la copertura di n. 1 posto di specialista di vigilanza della polizia
municipale e locale cat. D 1.
Adeguamento tariffe concessioni cimiteriali.
Adesione ai progetti di intervento predisposti dal Comune di Melegnano, in applicazione della
L. 40/98 e 45/99.
Adesione al progetto di intervento predisposto dal Comune di Vizzolo P.
in applicazione della L. 45/99.
Assenso alla mobilità del dipendente C.G. verso il Comune di Melegnano.
Acquisto caravan per piazzola ecologica.
Indizione 9° bando di concorso integrativo per l’aggiornamento della graduatoria valevole ai fini
dell’assegnazione di alloggi di Edilizia residenziale pubblica.
Dicembre
163
164
165
166
167
168
169
170
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172
173
174
175
Proroga contratto a tempo determinato per la copertura di n. 1 posto di esecutore cat. B.1
Ufficio Tributi .
Determinazione del punteggio per la valutazione dei risultati delle prestazioni dei responsabili
di servizio.
Erogazione finanziamenti per attrezzature religiose (L.R. 20/92).
Erogazione di contributi a favore di enti ed associazioni – Anno 2001.
Utilizzo del Fondo di Riserva previsto nel bilancio di previsione 2001.
Approvazione bando concorso di idee.
Approvazione del Regolamento Comunale per la costituzione e la ripartizione del fondo
incentivante di cui all’art. 18 comma 1 Legge 109/94.
Assegnazione alloggio di proprietà comunale alla signora D.M.C.
Proroga contratto per servizio sgombero neve (stagione 2001-2002).
Presa d’atto bozza convenzione per utilizzo aule scuola elementare.
Scorrimento della graduatoria per la copertura di n. 1 posto di autista-conducente-messo.
Determinazione addizionale comunale IRPEF anno 2002.
Ricorso in appello della Sig.ra V.D. contro il Comune di San Zenone al Lambro.
Rinnovo incarico all’avvocato Sarah Aleotti di San Donato Milanese
DS
IND
DS
DS
IND
IND
DS
DS
DS
Gruppo
“Tempo futuro”
Gruppo “Lavorando
insieme per cambiare”
LA GIUNTA
• Sindaco
Mario Rota
•Vicesindaco Ass. Pubb. Istruzione e Sport
Ettore Zanelli
• Assessore Ecologia e Trasporti
MUNICIPIO ........................................................
POLIZIA MUNICIPALE........................................
CARABINIERI ....................................................
CARABINIERI PRONTO INTERVENTO ............
POLIZIA STRADALE ..........................................
VIGILI DEL FUOCO............................................
VIGILI DEL FUOCO............................................
PRONTO SOCCORSO ......................................
GUARDIA MEDICA ............................................
CROCE BIANCA ................................................
OSPEDALE PREDABISSI ..................................
PRENOT. PRESTAZIONI SANITARIE USSL ......
CONSULTORIO FAMILIARE ..............................
CROCE ROSSA ITALIANA ................................
PROTEZIONE CIVILE ........................................
FARMACIA..........................................................
POSTA ................................................................
BIBLIOTECA ......................................................
ENEL ..................................................................
METANO NORD ................................................
UFFICIO COLLOCAMENTO ..............................
TELECOM ..........................................................
PARROCCHIA ....................................................
PARROCCHIA ....................................................
PARROCCHIA ....................................................
SCUOLA MATERNA ..........................................
SCUOLA ELEMENTARE ....................................
SCUOLA MEDIA ................................................
SCUOLA MEDIA ................................................
SCUOLA MEDIA ................................................
CENTRO ACCOGLIENZA SABBIONA ..............
POLISPORTIVA ..................................................
FERROVIA INFORMAZIONI ..............................
BANCA POPOLARE DI LODI ............................
CARIPLO ............................................................
BANCA CREDITO COOPERATIVO LAUDENSE
L’ANAGRAFE INFORMA
I cittadini che per ragioni di privacy non volessero comparire nella presente rubrica sono pregati
di comunicarlo agli uffici del comune, che procederanno tempestivamente a eliminare i loro
nominativi dall’elenco destinato a essere pubblicato su San Zenone Oggi.
DECEDUTI
BIANCARDI MADDALENA
BRUSCHI MARTINA
PANDINI ADA MARIA BEGNIS DIRCE
PARMINI ALDO
MATRIMONI
PISCITELLO GIUSEPPE con PORRU CINZIA
CANEVARI ANDREA con TESSARO CINZIA
TARGHETTI WALTER con MOCA LUCIANA
CHIAVERI ENRICO con BEGO KATARINA
SEDUTA DEL CONSIGLIO - 11/12/2001
ASSENTI: Fedeli - Monteleone
55
56
57
58
14
Comunicazioni del Sindaco. Lettura e approvazione verbali della seduta precedente.
Esame ed approvazione regolamento per l’applicazione dell’Imposta Comunale sugli Immobili.
Piano di recupero Cascina Cattaneo. Esame richiesta di revoca deliberazione CC.32
del 28.06.2001Provvedimenti conseguenti.
Interrogazione del gruppo consiliare “Tempo Futuro” sul tema:
Situazione dei lavori inerenti il Centro Polivalente Sport e Tempo Libero La Locomotiva.
P.zza A. Moro ........................................
P.zza A. Moro ........................................
Via delle Robinie - Melegnano..............
..............................................................
Melegnano ............................................
Lodi ......................................................
EMERGENZA ......................................
EMERGENZA ......................................
Largo Crocetta - Melegnano ................
Largo Crocetta - Melegnano ................
Vizzolo Predabissi ................................
Vizzolo Predabissi ................................
Melegnano ............................................
Lodi ......................................................
San Zenone al Lambro ........................
San Zenone al Lambro ........................
San Zenone al Lambro ........................
San Zenone al Lambro ........................
Lodi ......................................................
Copiano (PV) ........................................
S.Donato Milanese................................
Milano ..................................................
San Zenone al Lambro ........................
Santa Maria ..........................................
Sordio....................................................
San Zenone al Lambro ........................
San Zenone al Lambro ........................
Melegnano ............................................
Tavazzano ............................................
Vizzolo ..................................................
San Zenone al Lambro ........................
San Zenone al Lambro ........................
Melegnano ............................................
San Zenone al Lambro ........................
San Zenone al Lambro ........................
San Zenone al Lambro ........................
Tel. 02.98870024 - Fax 02.987736
Tel. 02.98870024
Tel. 02.9834051
Tel. 112
Tel. 02.326781
Tel. 0371.412222
Tel. 115
Tel. 118
Tel. 02.9833351
Tel. 02.9833351
Tel. 02.98051
Tel. 02.98052888
Tel. 02.9836691
Tel. 0371.411411
Tel. 02.98870024
Tel. 02.98870133
Tel. 02.987743
Tel. 02.98870311
Tel. 0371.4541 - servizio guasti 0371.430283
Tel. 0382.968600
Tel. 02.5272177
Tel. 187
Tel. 02.98870019
Tel. 02.98870142
Tel. 02.9810264
Tel. 02.98870259
Tel. 02.98870177
Tel. 02.9832887
Tel. 0371.470219
Tel. 02.9832961
Tel. 02.98870392
Tel. 02.987441
Tel. 02.9834045
Tel. 02.98870056
Tel. 02.98874010
Tel. 02.987481
SERVIZI PUBBLICI - ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO
LUNEDI’
MARTEDI’
MERCOLEDI’
GIOVEDI’
VENERDI’
SABATO
UFFICIO
ANAGRAFE
09.00 - 11.00
15.00 - 16.30
11.00 - 12.30
17.00 - 19.00
09.00 - 11.00
15.00 - 16.30
09.00 - 11.00
15.00 - 16.30
09.00 - 11.00
15.00 - 16.30
09.00 - 12.00
UFFICIO SEGRETERIA
SERVIZI SOCIALI
SCOLASTICI
09.00 - 11.00
15.00 - 16.30
09.00 - 11.00
15.00 - 16.30
09.00 - 11.00
15.00 - 16.30
09.00 - 11.00
15.00 - 16.30
09.00 - 11.00
15.00 - 16.30
CHIUSO
UFFICIO RAGIONERIA
UFFICIO TRIBUTI
CHIUSO
09.00 - 12.30
17.00 - 18.30
CHIUSO
17.00 - 18.30
CHIUSO
09.00 - 12.00
UFFICIO
TECNICO
CHIUSO
09.00 - 12.30
17.00 - 18.30
CHIUSO
17.00 - 18.30
CHIUSO
09.00 - 12.00
16.00 - 19.00
15.00 - 18.00
16.00 - 19.00
15.00 - 18.00
16.00 - 19.00
BIBLIOTECA
ASSISTENTE SOCIALE
17.00 - 19.00
17.00 - 19.00
ORARIO RICEVIMENTO AMMINISTRATORI
NATI
ROSSI MATTEO - VEDOVELLI ANDREA
PARISI ELENA - RANDO FRANCESCO
SORRENTINO GIUSEPPE
URSO NICHOLAS SERGIO
ROMEO DANIELE - BENIVEGNA SIMONE
BARONE ALESSANDRO
LOSI ARIANNA - NESPOLI ENRICO
AUDINO ELEONORA
ANGIOLINI MARTINA
ARDIGO’ ELISA
VALERIO SOFIA
BIANCHI STEFANO
INFORMAZIONI DI SERVIZIO
NUMERI TELEFONICI DI PUBBLICA UTILITÁ
IL CONSIGLIO
Novembre
154
SAN ZENONE OGGI
MARTEDI’
SINDACO
GIOVEDI’
10.00 - 11.00
Rota Mario
VICESINDACO e ASSESSORE
Pubblica Istruzione e Sport
Zanelli Ettore
ASSESSORE
Ambiente, Ecologia, Trasporti
D’Agostino Giuseppe
SABATO
17.00 - 18.00
17.00 - 18.00
10.00 - 11.00
17.00 - 18.00
17.00 - 18.00
10.00 - 11.00
15
INFORMAZIONI DI SERVIZIO
SAN ZENONE OGGI
SS. MESSE DOMENICALI
PARROCCHIA S.ZENONE
8.30 - 10.30 - 17.30
PARROCCHIA SANTA MARIA
10.00
PARROCCHIA SORDIO
8.00 - 11.00 - 17.00
ORARIO TRENI
(*soppresso nei giorni festivi)
S. ZENONE - LODI
0.10 - 5.14* - 6.31 - 7.55* - 9.07* - 9.40* - 11.20* - 12.47 - 13.59
14.51* - 15.43 - 16.45 - 18.00* - 18.38 - 18.52* - 19.29* - 21.00
21.51 - 22.59
S. ZENONE - MILANO
5.15 - 6.01* - 6.30* - 6.55 - 7.32* - 8.31* - 12.40* - 13.10*
14.25 - 16.07 - 17.15* - 18.08 - 19.21 - 21.17 - 22.17
ORARIO ANNUALE
LINE s.p.a.
IN VIGORE DAL 4 MARZO 2002
NOTA:
LUNEDI’/MARTEDI’/MERCOLEDI’/VENERDI’
TRANSITA A SORDIO
SCOL
INV
EST
FER 5
SI EFFETTUA NEL PERIODO SCOLASTICO
SI EFFETTUA NEL PERIODO INVERNALE
SI EFFETTUA NEL PERIODO ESTIVO
SI EFFETTUA DAL LUNEDI’ AL VENERDI’
FERIALE
SI EFFETTUA DAL LUNEDI’ AL SABATO
FERIALE
FER 6
NEI GIORNI FESTIVI
TUTTO IL SERVIZIO È SOSPESO
Belloni
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