ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
CERCEMAGGIORE – SEPINO
PIANO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2014 - 2015
ADOTTATO DAL CONSIGLIO D’ISTITUTO NELLA SEDUTA DEL 5 FEBBRAIO 2015
INTEGRATO DAL CONSIGLIO D’ISTITUTO NELLA SEDUTA DEL 3 GIUGNO 2015
Il Piano dell'offerta formativa è la carta d'identità della scuola: in esso vengono illustrate le linee
distintive dell'istituto, l'ispirazione culturale-pedagogica che lo muove, la progettazione
curricolare, extracurricolare, didattica ed organizzativa delle sue attività
1
2
INDICE
PAGINA
Presentazione dell’Istituto
 Situazione socio-ambientale di Cercemaggiore
 Situazione socio-ambientale di Sepino
Risorse
Piano dell’Offerta Formativa
3
3
4
5
 Strutture
 Risorse interne
 Risorse finanziarie




3
Analisi dei bisogni
Linee pedagogiche e didattiche
Aggiornamento del POF
Valutazione interna dell’Istituto
5
5
7
9
9
10
11
12
Figure di riferimento nell’ambito del Piano di Offerta Formativa
13
Incarichi e funzioni
16
Organigramma alunni
32
 Cercemaggiore
 Sepino
32
33
Docenti assegnati alle classi
34
Personale amministrativo
42
Collaboratori scolastici
42
Orario delle attività
43
Adeguamento del calendario scolastico
43
Modello didattico - organizzativo
44
Il curricolo
45
La valutazione
54
La continuità del processo educativo
Valorizzazione delle differenze
Il patto di corresponsabilità
58
63
68
PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
A partire da quest’ anno scolastico 2014-1015, per via del dimensionamento scolastico, gli istituti
comprensivi di Cercemaggiore e di Sepino sono stati accorpati, diventando un unico istituto.
L’Istituto Comprensivo è, dunque, costituito dalle scuole dei Comuni di Cercemaggiore e Sepino.
L’elaborazione del P.O.F. è stata effettuata dopo aver analizzato la situazione socio-ambientale del
territorio in cui si trovano gli istituti, in quanto tali informazioni rivestono un ruolo di fondamentale
importanza per l’impostazione del piano stesso. Si è cercato, pertanto di conoscere il contesto in
cui la scuola opera, gli alunni, la loro realtà (cognitiva, socio-affettiva, comportamentale) e di
esaminare le diverse risorse, materiali e non, della scuola stessa, sulle quali più direttamente opera
l’azione programmatoria.
SITUAZIONE SOCIO-AMBIENTALE
Cercemaggiore
Il paese sorge a m 957 s.l.m. , sul costone che dal monte Santa Maria domina l’Alta valle del
Tammaro. Il centro storico ricorda ancora le sue origini medievali e, camminando per il borgo, si
può intuire l’antica struttura urbana, oggi in parte modificata dal passare del tempo e dagli
interventi che nella storia sono stati fatti.
Il nome Cercemaggiore deriva dal latino volgare “cercea da quercea”, ossia “quercia” con l’aggiunta
di maggiore per distinguerla da Cercepiccola, uno dei comuni confinanti.
Una corrente di pensiero vorrebbe far risalire Cerce dall’inglese CHURCH , Chiesa, per la presenza
in zona dei Sassoni nell’Alto Medioevo. I Sassoni possono essere considerati gli antenati degli
Inglesi e difatti l’inglese è una lingua anglo-sassone. Gli studi preliminari sono in corso.
Le sue 64 contrade, ancora piene di vita e tradizioni, costituiscono un intreccio di mondi medievali
a se stessi, adagiati nella quiete e nelle bellezze paesaggistiche delle vallate sannitiche.
La sua struttura economica è quella tipica di un ambiente costituito prevalentemente da piccole
aziende agricole a conduzione familiare; sono presenti altresì imprese edili e artigiane, impiegati
nella Pubblica Amministrazione, operatori di commercio. Non è assente il fenomeno del
pendolarismo, per gli operai che lavorano nei nuclei industriali o per gli operatori scolastici e degli
uffici, impiegati nel capoluogo e nei paesi limitrofi.
4
Il tessuto sociale è omogeneo, la comunicazione interfamiliare ed interpersonale utilizza
normalmente il dialetto locale; il ruolo educativo all’interno della famiglia, come il rapporto con la
scuola, è svolto frequentemente dalla madre.
La popolazione residente al 31 dicembre 2014 ammonta a circa 4.000 abitanti di cui circa 1.000
risiedono nel centro urbano. La situazione socio-culturale è contraddistinta dal prevalere della
fascia d’età anziana, i giovani vanno diminuendo di anno in anno , anche a causa di un elevato
tasso di disoccupazione. Stanno scomparendo le famiglie patriarcali di un tempo e prevale anche
qui ormai la famiglia con un ridotto numero di figli.
Il fenomeno migratorio, molto vistoso negli anni 50/60, è soprattutto limitato ai lavoratori
dell’edilizia che, durante la settimana, prestano la loro opera in altre regioni italiane, rientrando in
paese alla fine della settimana oppure ogni quindici giorni. Oggi è inoltre presente un altro
fenomeno migratorio, quello dei “giovani migranti alla ricerca del futuro”. La maggior parte dei
giovani che decidono di continuare gli studi si iscrivono in università fuori dal Molise e una volta
conseguita la laurea decidono di cercare lavoro in altre città italiane e/o del mondo.
Al contrario si registra una crescita delle presenze di immigrati, soprattutto di nazionalità rumena.
I collegamenti con i centri maggiori (Campobasso e Bojano) sono abbastanza frequenti: i pullman
di linea coprono il percorso nel tempo medio di circa 30 minuti e trasportano soprattutto studenti
pendolari delle Scuole Secondarie di II grado.
Mancano servizi sociali di un certo rilievo e strutture aggreganti a sfondo ricreativo e culturale.
Molti avvertono la necessità di uscire dalle realtà di provenienza, frequentando attività sportive e
culturali al di fuori del paese.
Nondimeno sono presenti sul territorio molti comitati pro-festa e associazioni, sorte per le più
svariate finalità, separate tra di loro, creando una frammentazione che non sempre avvicina l’intera
comunità. Molto sentito è il culto per la Madonna della Libera; lo scorso anno è stato festeggiato il
seicentenario del ritrovamento della preziosa statua lignea, custodita nel santuario, con adiacente
convento, a Lei intitolato.
Da alcuni anni si pubblica a Cercemaggiore, la rivista bimestrale “Millemetri”.
Sepino
a) Il contesto territoriale
Sepino sorge sopra un colle, a 702 metri di altitudine, ultime propaggini nord-orientali del
massiccio del Matese, circondato da verdi boschi, vede racchiusi nel suo nome secoli di storia. Il
paese moderno conta circa 2.000 abitanti e sorge sulle rovine di un antico castello medievale: il
borgo antico è caratterizzato da vicoli stretti, ben curati. Il paese è abbellito da un'elegante piazza.
Sepino ospita perle archeologiche e naturalistiche di particolare interesse: Sepino Altilia è, infatti,
la sintesi perfetta di storia e natura nella quale respirare l'aria di un'antica città romana. Il sito è un
parco archeologico aperto al pubblico e parzialmente abitato dove è possibile ammirare anche
case
medievali
ancora
in
uso.
Conosciuta con l'appellativo di Altilia, Saepinum sorge all'incrocio del tratturo PescasseroliCandela, attraversato dalle greggi transumanti nei loro spostamenti stagionali, e di un altro piccolo
tratturo che scende dalla catena montuosa del Matese e continua in direzione della fascia costiera.
5
Già in epoca sannita il luogo era punto d'incontro e di scambio dei prodotti agricoli con quelli
pastorali in occasione delle migrazioni stagionali.
Oltre alla sua storia millenaria, che getta le sue radici nell'antica civiltà sannita, Sepino è un paese
di cultura che ha dato i natali allo scienziato di fama mondiale Vincenzo Tiberio, precursore della
penicillina, a cui è intitolato l’istituto scolastico . I cittadini di Sepino sono legati profondamente al
culto di Santa Cristina, della quale la chiesa principale ne conserva alcune reliquie ed ad altre
importanti tradizioni, come i caratteristici "Bufù", strumenti della tradizione folklorica locale.
Tra le tante risorse presenti nel comune di Sepino, un grosso rilievo va attribuito all' acqua oligominerale che sgorga dalle sorgenti presenti in località Tre Fontane. Le acque delle storiche "Tre
Fontane" di Sepino hanno proprietà curative note già duemila anni fa all'epoca dell'antica Altilia
Saepinum. Un Municipio romano è sorto, non casualmente, proprio nei pressi della fonte.
Il comune ha una forte vocazione agricola con attività a conduzione familiare, dando luogo a
produzioni tipiche di nicchia. È inoltre possibile riscontrare attività economiche degne di nota
dovuta alle sorgenti di acqua oligominerale.
Il trasporto è organizzato per rispondere alle esigenze dei lavoratori che si spostano e alle necessità
degli studenti che frequentano le scuole superiori.
Il tessuto sociale di questo territorio è rimasto ancorato alle tradizioni tipiche dell’area; sebbene la
struttura familiare si sia ridotta in piccoli nuclei, il legame resta sempre forte e regola i rapporti
sociali soprattutto tra i più anziani.
Il settore turistico fa registrare una certa vivacità grazie all'ambiente, a siti archeologico-artistici e
naturalistici e all'agriturismo, sebbene la domanda sia stagionale e tematica. Il territorio, come la
maggior parte del territorio molisano, è poco frequentato dal turismo di massa.
I giovani che hanno frequentato le scuole superiori, non trovando in loco sbocco professionale o
lavorativo in ragione degli studi conseguiti, nella maggior parte dei casi sono costretti a spostarsi o
ad abbandonare il territorio.
Le attività ludiche e i centri sportivi sono limitati e non sempre rispondenti alle effettive esigenze
dei ragazzi .
Entrambi i Comuni sono componenti dell’Unione dei Comuni della Valle del Tammaro.
RISORSE
A.
Strutture.
L’ ISTITUTO DI CERCEMAGGIORE
Il Comune di Cercemaggiore comprende tre plessi, uno centrale e due periferici.
PLESSO CENTRALE " CAPOLUOGO"
6
È ubicato nell'edificio scolastico sito in via Fonte Peluzzo, comprende: scuola dell'infanzia, scuola
primaria e scuola secondaria di primo grado.
 Il piano seminterrato ospita la scuola dell'infanzia e una sezione “Primavera”, una palestra,
una cucina ed un locale utilizzato per il refettorio dei bambini della scuola dell'infanzia.
 Il piano rialzato ospita le cinque classi della scuola primaria, gli uffici amministrativi e la sala
per le riunioni collegiali che all’occorrenza diventa laboratorio d’informatica. Sul piano è
presente la scala d'emergenza esterna, facilmente accessibile e che garantisce
un'evacuazione veloce e sicura.
 Il primo piano ospita tutte le classi della scuola secondaria di primo grado, un’aula di
laboratorio per le attività di sostegno agli alunni diversabili, un secondo laboratorio di
informatica ed una sala per la biblioteca e per le esigenze degli insegnanti.
Gli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado utilizzano la palestra comunale situata
di fronte all'edificio.
PLESSO " S. MARCO”
L'edificio, situato nell’omonima contrada, ospita la Scuola dell'Infanzia e la Scuola Primaria. È
circondato da un ampio cortile recintato. La struttura esterna è simile a quella del plesso
“Marcantonio”, mentre alcuni lavori di adeguamento effettuati la scorsa estate, hanno modificato
la struttura interna. La maggior parte delle aule sono situate lungo il perimetro dell’edificio; al
centro, dove prima c’era un ampio salone, sono state edificate due aule con le pareti in
cartongesso.
PLESSO " MARCANTONIO”
L'edificio, situato nelle vicinanze dell'omonima contrada in una zona scoperta e soleggiata, ospita
la Scuola dell'Infanzia e la Scuola Primaria. Strutturato su un piano unico, le aule sono ubicate
lungo il perimetro dell’edificio con un ampio salone centrale utilizzato per svolgere attività motorie
e manifestazioni. Gli spazi esterni recintati e protetti circondano l’intera struttura.
L’ ISTITUTO DI SEPINO
La scuola dell’Infanzia, primaria e secondaria di primo Grado sono ospitate nel nuovo edificio sito
in c.da Colle e inaugurato nel 2009.
Le aule, capienti e luminose, sono dislocate su due piani: a piano terra si trova la
scuola secondaria di I grado mentre ai due piani sfalsati si trovano la scuola dell’Infanzia, la
Primaria e gli Uffici Amministrativi.
I docenti e gli alunni possono usufruire anche di una moderna aula multimediale.
Sono presenti spazi all’interno dell’edificio che possono essere utilizzati anche per attività
ricreative.
La scuola dispone di una ampia sala mensa, di cui usufruiscono gli alunni della scuola dell’Infanzia.
E’ in costruzione la palestra.
b)
7
Risorse interne
L'Istituto Comprensivo è dotato di un assetto organizzativo e di supporto funzionale al
perseguimento degli obiettivi educativi - didattici e strumentali.
La struttura organizzativa si articola sui seguenti livelli:
-
Dirigente Scolastico: responsabile legale dell'istituto, custode e garante dell’Offerta
Formativa.
-
Personale amministrativo, tecnico e ausiliario: garantisce la qualità delle strutture e il
funzionamento delle attività amministrative e burocratiche.
-
Due Collaboratori per l’istituto di Cercemaggiore e due Referenti per l’istituto di Sepino:
coordinano tutte le direttive impartite dal Dirigente.
-
Un coordinatore della scuola dell’infanzia.
-
Due responsabili dei plessi Marcantonio e San Marco: uno per la scuola dell’infanzia ed uno
per la scuola primaria.
-
Funzioni strumentali: n°4 coordinatori delle attività previste dal P.O.F.
-
Collegio dei Docenti: organo collegiale responsabile degli indirizzi didattici.
-
Consiglio d'Istituto: organo collegiale di programmazione degli indirizzi generali e di
controllo .
-
Referenti di progetti: coordinano le attività previste nei progetti, volte alla programmazione
di linee comuni di lavoro.
-
Team docenti: responsabili della classe (scuola primaria).
-
Coordinatori del consiglio di classe: docenti che coordinano le attività di programmazione e
di gestione della vita delle classi della scuola secondaria di primo grado.
-
Rappresentanti di classe: genitori che partecipano al processo educativo didattico
contribuendo alle diverse scelte in rappresentanza della componente genitori.
c) Risorse finanziarie
La scuola dispone di finanziamenti per la sperimentazione dell'autonomia da quota spettante
(CCNL, CCNI, C.M. 194/99 ), riferiti a:
 Fondo dell'Istituzione scolastica;
 Potenziamento autonomia 2013/2014;
 Formazione aggiornamento autonomia;
 Piano dell'offerta formativa;
8
 Progetti speciali finanziati dal Ministero della Pubblica Istruzione;
I fondi che il Ministero della Pubblica Istruzione assegna alla Istituzione Scolastica sono utilizzati
per:
 realizzare i progetti specifici ai quali sono destinati, secondo quanto indicato nei piani di
previsione allegati ai progetti stessi;
 garantire il normale funzionamento amministrativo generale;
 garantire il funzionamento didattico ordinario di tutte le scuole dell'Istituto.
I fondi sono distribuiti fra i tre ordini di scuole dell'Istituto con criteri proporzionali che tengono
conto sia del numero delle classi, sia del numero degli alunni, avendo riguardo alla presenza di
alunni disabili.
L'istituzione scolastica , avrà cura di richiedere ulteriori risorse mediante la presentazione di
specifici progetti ai vari Enti Territoriali:
 COMUNE, allo scopo di integrare le dotazioni di sussidi delle scuole o per iniziative che
coinvolgono i tre ordini di scuola (mostre finali, manifestazioni sportive, visite guidate, etc,
).
 Provincia, Regione, Ministeri, etc. ) per iniziative che riguardano un più vasto ambito
territoriale ( consulenze, gemellaggi; progetti, etc. ).
 Soggetti privati, sotto forma di sponsorizzazione, interessati e/o disponibili a collaborare
con la scuola per la promozione di attività culturali rivolte agli alunni e alle famiglie.
Le famiglie degli alunni contribuiranno alla copertura finanziaria delle spese connesse alla
realizzazione del Piano dell'offerta formativa, limitatamente a:
 visite guidate e viaggio d'istruzione e di integrazione culturale;
 eventuali particolari attività di arricchimento dell'offerta formativa che richiedono un
consistente impiego di risorse finanziarie.
In ogni caso le quote poste a carico delle famiglie tengono conto delle diverse situazioni socioeconomiche delle stesse in modo da non costituire motivo di esclusione dalle attività
programmate.
Il fondo d'Istituto e comunque ogni altro stanziamento destinato alla retribuzione di prestazioni
straordinarie del personale, sono destinati a :
 valorizzare e sviluppare le molteplici risorse umane esistenti nei tre ordini di scuola;
 migliorare l'organizzazione complessiva dell'Istituto;
 sviluppare le attività delle commissioni e dei gruppi di lavoro;
9
 riconoscere i maggiori impegni individuali di docenti referenti e/o responsabili di specifiche
iniziative;
 promuovere e sostenere l'aggiornamento professionale del personale,

valorizzare il lavoro articolato del personale A.T.A.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
…la scuola non può abdicare al compito di promuovere la capacità degli studenti di dare senso alla
varietà delle loro esperienze, al fine di ridurre la frammentazione e il carattere episodico che
rischiano di caratterizzare la vita dei bambini e degli adolescenti.
…La scuola è investita da una domanda che comprende, insieme, l’apprendimento e “il saper stare
al mondo”… le spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi
un’identità consapevole e aperta.
[Essa] raccoglie con successo una sfida universale, di apertura verso il mondo, di pratica
dell’uguaglianza nel riconoscimento delle differenze.
Dunque il “fare scuola” oggi significa mettere in relazione la complessità di modi radicalmente
nuovi di apprendimento con un’opera quotidiana di guida, attenta al metodo, ai nuovi media e alla
ricerca multidimensionale. Al contempo significa curare e consolidare le competenze e i saperi di
base, che sono irrinunciabili perché sono le fondamenta per l’uso consapevole del sapere diffuso e
perché rendono precocemente effettiva ogni possibilità di apprendimento nel corso della vita.
(Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, 2012).
In linea con le indicazioni sopra citate, si è articolata l’offerta formativa che ha preso spunto
dall’analisi dei bisogni formativi degli alunni, stabilendo così le linee guida pedagogiche e
didattiche, le strategie di intervento e i criteri di valutazione.
1) Analisi dei bisogni formativi degli alunni
Nell’ambito degli obiettivi istituzionali dell’istruzione e della formazione generale dell’alunno
adolescente la scuola finalizza i propri interventi per rispondere ai seguenti bisogni:





10
Necessità di gestire positivi rapporti con coetanei e adulti
Necessità di acquisire adeguate capacità di valutazione
Necessità di acquisire un adeguato senso civico
Necessità di conseguire competenze essenziali
Necessità di acquisire il desiderio di migliorarsi attraverso l’apprendimento permanente
(saper pensare per saper fare)
 Necessità di essere orientati nella scelta della scuola superiore
Per rispondere ai bisogni formativi che sono emersi dall'analisi del territorio, dagli indicatori socioeconomici o che sono stati evidenziati nei numerosi incontri con gli operatori che lavorano sul
territorio e con le famiglie degli allievi, il Collegio dei Docenti ha individuato le linee pedagogiche e
didattiche che seguono.
2) Linee pedagogiche e didattiche
1. Ogni alunno viene accolto con fiducia e stima, rispettando le sue esigenze affettive, culturali,
etiche.
2. La scuola si affianca alla famiglia per l’educazione dei ragazzi con atteggiamento di
collaborazione responsabile.
3. La socializzazione va intesa come: apprendimento, sviluppo del proprio bagaglio culturale,
comprensione della società in cui viviamo attraverso la collaborazione e il reciproco scambio di
conoscenze; questo modo di lavorare consente ai ragazzi, a qualsiasi comunità appartengano, di
stare insieme e di vivere nell'ambiente scolastico una utilissima esperienza di vita democratica.
4. Le regole di convivenza e di comportamento date dalla scuola non devono essere intese come
mera costrizione, ma come strumento che, nella correttezza dei rapporti interpersonali, consente a
tutti condizioni ottimali di lavoro.
5. Ogni insegnante si sente impegnato nel proporre a tutti gli allievi l'acquisizione di fondamentali
competenze trasversali che promuovano la maturazione sociale della persona. Tali competenze
scelte dal collegio sono indicate come obiettivi trasversali comuni a tutte le discipline ed hanno
tutte una particolare valenza orientativa.
6. La programmazione tiene conto degli obiettivi e della gradualità degli stessi, della realtà
psicologica e delle potenzialità di ogni ragazzo, delle risorse e dei tempi di apprendimento.
7. II controllo dell’apprendimento deve avvenire con scadenze, strumenti e giudizi atti a suscitare,
nell'alunno capacità di autovalutazione e, nel docente, verifica del proprio lavoro.
8. Le attività di integrazione del curricolo hanno lo scopo prevalente di: sostenere la motivazione,
evitare il livellamento, approfondire le varie aree disciplinari, collegare le conoscenze acquisite.
9. Lo studio personale a casa e i vari momenti operativi in classe hanno lo scopo di favorire sia
l'acquisizione di un metodo di lavoro autonomo sia il consolidamento di strutture mentali e
operative, pre-requisiti alle conoscenze successive.
10. Il Consiglio di Classe e i Team Docenti sono l'organo fondamentale entro il quale si organizza, si
attiva e si verifica ogni azione scolastica.
11
AGGIORNAMENTO DEL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA
La redazione attuale del P.O.F. riflette il cambiamento avvenuto in seguito all’accorpamento degli
Istituti Comprensivi di Cercemaggiore e di Sepino. È stata effettuata innanzitutto un’analisi dei
Piani dell’Offerta Formativa di questi due istituti per giungere ad una sintesi.
Nel corso del corrente anno, inoltre, il P.O.F. è stato aggiornato ed integrato anche mediante
apposite "consultazioni" che hanno coinvolto:
 Il Collegio dei Docenti;
 Il Consiglio d'Istituto;
 I consigli di interclasse, intersezione e di classe;
 I rappresentanti dei genitori;
 La Commissione “Valutazione e Miglioramento”;
Il P.O.F. anche in futuro potrà essere rivisto e/o integrato a seguito degli esiti di rilevazioni condotte
fra gli alunni, le famiglie o gli operatori.
Le proposte di modifica/integrazione/aggiornamento sono predisposte, eventualmente anche su
propria iniziativa, dal Dirigente e dai Docenti nominati in qualità di Funzioni Strumentali.
Il P.O.F. è controllato e aggiornato anche in relazione ad una periodica valutazione degli esiti
formativi, realizzata mediante strumenti diversificati:
• autoanalisi dei diversi team di docenti impegnati nelle attività;
• analisi collegiale degli esiti di apprendimento condotta sulla base di strumentazione
oggettiva;
• analisi della congruenza fra obiettivi del Piano e risultati raggiunti da svolgersi in sede di
Collegio dei docenti e dei consigli dei tre ordini di scuola, per gli aspetti di rispettiva
competenza;
• questionari rivolti agli alunni e alle famiglie per verificare l'accettazione dell'organizzazione
didattica;
• incontri con esperti allo scopo di controllare e regolare i processi in atto.
12
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO P O F
OBIETTIVI
A LUNGO TERMINE
OBIETTIVI SPECIFICIE ATTIVITA’
REDAZIONE POF DI
Incontri periodici per la revisione del P.O.F.
 Valutazioni periodiche
con questionari
Redazione questionari di monitoraggio progetti
 Valutazioni
con
questionari
e
produzione tabelle e
grafici
Redazione questionari di monitoraggio progetti
 Valutazioni finali con
questionarie
produzione di tabelle e
grafici
documentati
attraverso
presentazione grafica e
multimediale
MODALITA’ DI VERIFICA
ISTITUTO
MONITORAGGIO
PROGETTI IN
ITINERE
MONITORAGGIO
FINALE DEI
PROGETTI
13
Figure di riferimento nell’ambito del
Piano dell’Offerta Formativa
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
NOMINATIVO
TITOLO
1
DI BIASE Sergio
PRIMO COLLABORATORE
2
MORENA Nadia
SECONDO COLLABORATORE
COORDINATORI REFERENTI dei plessi scolastici
PLESSO
NOMINATIVI
1
SEPINO – Primaria
ARCARI Giovanna
2
SEPINO – Secondaria
DI MATTEO Maria Grazia
SCUOLA SECONDARIA COORDINATORI DEI CONSIGLI DI CLASSE
CLASSI
COMUNE
NOMINATIVO
1
PRIMA A
Sepino
CAMPANELLA Marisa
2
SECONDA A
Sepino
PAOLETTI Maria Antonietta
3
TERZA A
Sepino
MEROLA Vincenzo
4
PRIMA A
Cercemaggiore
IZZO Iole
5
SECONDA A
Cercemaggiore
CERIO Carmela
6
TERZA A
Cercemaggiore
CARRIERO Stefania
7
PRIMA B
Cercemaggiore
MORENA Nadia
8
SECONDA B
Cercemaggiore
MORENA Nadia
9
TERZA B
Cercemaggiore
DI MARIA Maria
COORDINATORI DI SCUOLA DELL’INFANZIA
PLESSO
COMUNE
NOMINATIVO
1
CENTRO
Sepino
LERZA Amelia
2
CAPOLUOGO
Cercemaggiore
RICCI Esterina
3
QUARTARELLA
Cercemaggiore
CIOCCA Carmela
4
MARCANTONIO
Cercemaggiore
TESTA Angela
COORDINATORE DEL CONSIGLIO DI INTERSEZIONE TECNICA (Cercemaggiore e Sepino)
1
RICCI Esterina
COORDINATORE DEL CONSIGLIO DI INTERSEZIONE COMPLETA
PLESSO
NOMINATIVI
1
CERCEMAGGIORE
RICCI Esterina
2
SEPINO
LERZA Amelia
COORDINATORI DI SCUOLA PRIMARIA
PLESSO
COMUNE
NOMINATIVO
1
CENTRO
Sepino
ARCARI Giovanna
2
CAPOLUOGO
Cercemaggiore
DI BIASE Sergio
3
SAN MARCO
Cercemaggiore
ORLANDO Paola
4
MARCANTONIO
Cercemaggiore
DI FLORIO Mariangela
COORDINATORE DEL CONSIGLIO DI INTERCLASSE TECNICA
PLESSO
NOMINATIVI
1
CERCEMAGGIORE
DI BIASE Sergio
2
SEPINO
ARCARI Giovanna
COORDINATORI DEL CONSIGLIO DI INTERCLASSE COMPLETA
PLESSO
COMUNE
NOMINATIVO
1
CENTRO
Sepino
ARCARI Giovanna
2
CAPOLUOGO
Cercemaggiore
DI BIASE Sergio
3
SAN MARCO
Cercemaggiore
ORLANDO Paola
4
MARCANTONIO
Cercemaggiore
DI FLORIO Mariangela
PLESSO
CERCEMAGGIORE
SEPINO
TUTOR DOCENTI IMMESSI IN RUOLO
NOMINATIVI
RICCI Esterina
LERZA Amelia
1
PLESSO
SEPINO
TUTOR TIROCINANTI UNIVERSITARI
NOMINATIVI
ARCARI Giovanna, CHIARIZIA Maria Cristina
1
PLESSO
CERCEMAGGIORE
RESPONSABILE SERVIZIO BIBLIOTECA
NOMINATIVI
CARRIERO STEFANIA
1
PLESSO
TUTTI
COMMISSIONE CURRICOLI E VALUTAZIONE
NOMINATIVI
DOCENTI VARI
1
PLESSO
TUTTI
COMMISSIONE VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO
NOMINATIVI
DOCENTI VARI
1
PLESSO
TUTTI
1
PLESSO
TUTTI
1
2
3
4
FUNZIONI STRUMENTALI
AREA
NOMINATIVI
Pof ,Autovalutazione
ORLANDO Paola
Curricoli , Aggiornamento e Valutazione
CARRIERO Stefania
Prevenzione Disagio e Sostegno Alla Persona
ANTINOLFI Rossella,IANNONE Marcella
Rapporti con Il Territorio,Orientamento, Continuita’
DI MARIA Maria
1
2
COMMISSIONE BES E PAI
NOMINATIVI
DOCENTI VARI
COORDINATORE DOCENTI DI SOSTEGNO
NOMINATIVI
1 DOCENTE
INCARICHI E FUNZIONI SULLA SICUREZZA
SCHEDA DEGLI INCARICHI A.S. 2014-2015 DECRETO LEGISLATIVO 81/2008
PLESSO CAPOLUOGO DI CERCEMAGGIORE
nominativi
1. Annibale ROCCO DS
2. Sergio DI BIASE
3. Nadia MORENA
4. Esterina RICCI
5. Nicandrina VICCIONE
6. Carmela CERIO
nominativi
1. Anna ROSA
2. Nicolina VARRIANO
attività e funzioni
esplicitazione dei compiti e delle responsabilità
a) Coordinatore delle operazioni di a) Emana l’ordine di evacuazione, coordina le relative operazioni e
evacuazione e di primo soccorso,
fornisce ai soccorritori le informazioni necessarie all’ottimizzazione
emana l’ordine di evacuazione;
dell’intervento.
b) controllo delle operazioni di b) controlla che le operazioni di evacuazione si svolgano con il massimo
evacuazione;
ordine e celerità, sorveglia affinché non si creino intralci lungo le vie
c) effettua le chiamate di soccorso.
di emergenza e interviene in soccorso di coloro che sono in difficoltà,
il tutto in relazione alla formazione ricevuta;
c) segnala telefonicamente situazioni di emergenza alle strutture
FORMAZIONE ART. 37
esterne di soccorso pubblico , fornendo le seguenti indicazioni:
 descrizione del tipo di incidente che ha determinato l'emergenza
(incendio, esplosione, infortunio, ecc.);
 entità dell'incidente e sua localizzazione all'interno dell'edificio (piano
interrato, terra, fuori terra);
 esatta ubicazione della scuola (via, numero civico, città);
 stato di avanzamento dell'evacuazione ed eventuale presenza di feriti
o personale impossibilitato all'esodo (localizzandolo esattamente).
attività e funzioni
a) Diffonde l’allarme generale
l’ordine di evacuazione;
esplicitazione dei compiti e delle responsabilità
e a) Diffonde l’ordine di evacuazione impartito dal coordinatore, secondo
le modalità acquisite durante la formazione;
b) segnala telefonicamente, su indicazione del Coordinatore delle
b) effettua le chiamate di soccorso;
emergenze o di un suo incaricato, situazioni di emergenza alle
3. Maria Libera TESTA
4. Silvana NARDACCHIONE
5. Carolina SANZO’
6. Giovanni CIRELLI
c) interrompe l’alimentazione del
l’energia elettrica e della centrale 
termica;

d) controlla
MENSILMENTE
l’interruttore differenziale;

Giovanni CIRELLI

e) controlla
SEMESTRALMENTE
l’efficienza degli estintori e degli
idranti;
( CORSO ANTINCENDIO 8 ORE )
Giovanni CIRELLI
c)
d)
f) controlla GIORNALMENTE le uscite
di sicurezza e la praticità dei e)
percorsi di fuga interni ed esterni
dell’edificio;
Anna ROSA
Maria Libera TESTA
Silvana NARDACCHIONE
f)
Carolina SANZO’
FORMAZIONE ART. 37
strutture esterne di soccorso pubblico , fornendo le seguenti
indicazioni:
descrizione del tipo di incidente che ha determinato l'emergenza
(incendio, esplosione, infortunio, ecc.);
entità dell'incidente e sua localizzazione all'interno dell'edificio (piano
interrato, terra, fuori terra);
esatta ubicazione della scuola (via, numero civico, città);
stato di avanzamento dell'evacuazione ed eventuale presenza di feriti
o personale impossibilitato all'esodo (localizzandolo esattamente);
interrompe
l’erogazione
dell’energia
elettrica,
azionando
l’interruttore generale del quadro generale e interrompe l’afflusso
del combustibile alla centrale termica azionando il pulsante di
emergenza posto all’ingresso della centrale stessa;
verifica l’efficienza degli interruttori differenziali con prova mensile di
intervento mediante pressione sul pulsante di test individuato sul
differenziale, la verifica dello scatto dell’interruttore e il suo
successivo riarmo;
controlla almeno semestralmente che gli estintori e gli idranti siano
efficienti e funzionanti, in particolare che la targhetta degli estintori
risulti aggiornata nella revisione e che l’estintore risulti carico.
Consulta l’apposito registro di manutenzione sia degli estintori che
degli idranti e verifica che la manutenzione sia stata effettivamente
eseguita da ditta specializzata;
verifica quotidiana della fruibilità delle uscite di emergenza; in
particolare verifica che le porte di emergenza non siano chiuse a
chiave e siano sempre apribili dall’interno attraverso il maniglione
antipanico; verifica quotidiana della fruibilità delle vie di fuga con
particolare riferimento ad eventuali ostacoli.
nominativi
1. INSEGNANTI DI SOSTEGNO
2. Silvana NARDACCHIONE
attività e funzioni
DIVERSAMENTE ABILI
esplicitazione dei compiti e delle responsabilità
L'addetto all'assistenza disabili aiuta nel corso di un'emergenza, la
persona disabile o infortunato alla quale è stato preventivamente
assegnato, ad evacuare dall'edificio scolastico, accompagnandola al punto
di raccolta esterno, dove resterà, a disposizione della stessa, fino al
termine dell'emergenza.
Al segnale di allarme o su segnalazione dagli addetti alla gestione delle
emergenze, l'addetto all'assistenza disabili e/infortunato deve
raggiungere immediatamente il disabile e/o infortunato e condurlo,
insieme ad altro incaricato se la persona è totalmente incapace di
collaborare da un punto di vista motorio, al punto di raccolta esterno.
Qualora il trasporto del disabile possa avvenire senza ostacolare il
corretto deflusso degli occupanti la scuola e in assenza di barriere
architettoniche (es. ragazzo su sedia a rotelle, in un locale al piano terra,
con uscita di emergenza dotata di scivolo) non è necessario adottate
alcuna ulteriore cautela. Qualora invece il trasporto ostacoli l'evacuazione
(con grave pericolo per il disabile che rischierebbe di essere travolto)
come ad esempio la discesa di scale (è vietato l'uso di ascensori),
l'addetto conduce la persona in prossimità dell'uscita di piano dove
attende l'evacuazione della restante parte dei presenti prima di
abbandonare l'edificio.
Al segnale di cessato allarme:
 riaccompagna il disabile alla propria postazione.
nominativi
1. Carmela Rita CAPALDO
2. Teresa DE MICHELE
3. Giovannina TESTA
4. Esterina RICCI
5. Carolina SANZO’
attività e funzioni
INFORTUNATI E PRIMO SOCCORSO
esplicitazione dei compiti e delle responsabilità
L'addetto al primo soccorso interviene in presenza di un'emergenza
sanitaria (infortunio, malore, svenimento, ecc.). La sua attività viene
CORSO DI PRIMO SOCCORSO 12 ORE + prestata anche nei confronti delle persone (es. genitori) che essendo
AGGIORNAMENTO TRIENNALE 4 ORE
presenti nella scuola a vario titolo, necessitano di assistenza.
L'addetto al primo soccorso venuto a conoscenza di una situazione di
emergenza sanitaria (es. allievo che accusa un malore) deve:
 raggiungere l'infortunato prestando le prime cure;
 comunicare l'accaduto, anche avvalendosi di personale scolastico,
al Responsabile delle emergenze;
 contattare, se necessario i soccorsi sanitari esterni.
E' obbligo dell'addetto al primo soccorso, assistere l'infortunato fino alla
presa in carico da parte del personale dell'autoambulanza, dei famigliari
(in caso di minori), del medico curante o del personale ospedaliero in
caso di trasporto con autovettura.
In caso di allarme (evacuazione generale dell'edificio), l'addetto deve:
 interrompere immediatamente la propria attività;
 collaborare insieme agli altri componenti della squadra di
emergenza alle
operazioni di sfollamento;
 assicurare l'assistenza ad eventuali infortunati;
 contattare se necessario i soccorsi sanitari esterni;
 raggiungere il punto di raccolta esterno solo dopo che è stata
completata l'evacuazione.
L'incaricato al primo soccorso si tiene aggiornato sui prodotti chimici
eventualmente utilizzati nella scuola e raccoglie le schede di sicurezza.
Almeno un incaricato, denominato Responsabile cassette di primo
soccorso, provvede al controllo periodico (mensile) della cassetta di
pronto soccorso.
SCHEDA DEGLI INCARICHI A.S. 2014-2015 DECRETO LEGISLATIVO 81/2008
PLESSO DI MARCANTONIO
nominativi
1. Mariangela DI FLORIO
2. Liliana ROSA
3. Candida DE FILIPPIS
nominativi
1. Mariangela DI FLORIO
2. Liliana ROSA
3. Candida DE FILIPPIS
4. Rosario FANELLI
attività e funzioni
esplicitazione dei compiti e delle responsabilità
a) Coordinatore delle operazioni di a) Emana l’ordine di evacuazione, coordina le relative operazioni e
evacuazione e di primo soccorso,
fornisce ai soccorritori le informazioni necessarie all’ottimizzazione
emana l’ordine di evacuazione;
dell’intervento.
b) controllo delle operazioni di b) controlla che le operazioni di evacuazione si svolgano con il massimo
evacuazione;
ordine e celerità, sorveglia affinché non si creino intralci lungo le vie
c) effettua le chiamate di soccorso.
di emergenza e interviene in soccorso di coloro che sono in difficoltà,
il tutto in relazione alla formazione ricevuta;
c) segnala telefonicamente situazioni di emergenza alle strutture
FORMAZIONE ART. 37
esterne di soccorso pubblico , fornendo le seguenti indicazioni:
 descrizione del tipo di incidente che ha determinato l'emergenza
(incendio, esplosione, infortunio, ecc.);
 entità dell'incidente e sua localizzazione all'interno dell'edificio (piano
interrato, terra, fuori terra);
 esatta ubicazione della scuola (via, numero civico, città);
 stato di avanzamento dell'evacuazione ed eventuale presenza di feriti
o personale impossibilitato all'esodo (localizzandolo esattamente).
attività e funzioni
a) Diffonde l’allarme generale
l’ordine di evacuazione;
esplicitazione dei compiti e delle responsabilità
e a) Diffonde l’ordine di evacuazione impartito dal coordinatore, secondo
le modalità acquisite durante la formazione;
b) segnala telefonicamente, su indicazione del Coordinatore delle
b) effettua le chiamate di soccorso;
emergenze o di un suo incaricato, situazioni di emergenza alle
strutture esterne di soccorso pubblico , fornendo le seguenti
c) interrompe l’alimentazione del
indicazioni:
l’energia elettrica e della centrale  descrizione del tipo di incidente che ha determinato l'emergenza
termica;
(incendio, esplosione, infortunio, ecc.);
 entità dell'incidente e sua localizzazione all'interno dell'edificio (piano
d) controlla
l’interruttore
Rosario FANELLI
MENSILMENTE
differenziale; 

e) controlla
SEMESTRALMENTE
l’efficienza degli estintori e degli
idranti;
( CORSO ANTINCENDIO 8 ORE )
Rosario FANELLI
c)
d)
f) controlla GIORNALMENTE le uscite
di sicurezza e la praticità dei
e)
percorsi di fuga interni ed esterni
dell’edificio;
Rosario FANELLI
Mario CIOCCA
FORMAZIONE ART. 37
f)
interrato, terra, fuori terra);
esatta ubicazione della scuola (via, numero civico, città);
stato di avanzamento dell'evacuazione ed eventuale presenza di feriti
o personale impossibilitato all'esodo (localizzandolo esattamente);
interrompe l’erogazione dell’energia elettrica, azionando l’interruttore
generale del quadro generale e interrompe l’afflusso del combustibile
alla centrale termica azionando il pulsante di emergenza posto
all’ingresso della centrale stessa;
verifica l’efficienza degli interruttori differenziali con prova mensile di
intervento mediante pressione sul pulsante di test individuato sul
differenziale, la verifica dello scatto dell’interruttore e il suo
successivo riarmo;
controlla almeno semestralmente che gli estintori e gli idranti siano
efficienti e funzionanti, in particolare che la targhetta degli estintori
risulti aggiornata nella revisione e che l’estintore risulti carico.
Consulta l’apposito registro di manutenzione sia degli estintori che
degli idranti e verifica che la manutenzione sia stata effettivamente
eseguita da ditta specializzata;
verifica quotidiana della fruibilità delle uscite di emergenza; in
particolare verifica che le porte di emergenza non siano chiuse a
chiave e siano sempre apribili dall’interno attraverso il maniglione
antipanico; verifica quotidiana della fruibilità delle vie di fuga con
particolare riferimento ad eventuali ostacoli.
nominativi
1. INSEGNANTI DI SOSTEGNO
attività e funzioni
DIVERSAMENTE ABILI
esplicitazione dei compiti e delle responsabilità
L'addetto all'assistenza disabili aiuta nel corso di un'emergenza, la
persona disabile o infortunato alla quale è stato preventivamente
assegnato, ad evacuare dall'edificio scolastico, accompagnandola al punto
di raccolta esterno, dove resterà, a disposizione della stessa, fino al
termine dell'emergenza.
Al segnale di allarme o su segnalazione dagli addetti alla gestione delle
emergenze, l'addetto all'assistenza disabili e/infortunato deve
raggiungere immediatamente il disabile e/o infortunato e condurlo,
insieme ad altro incaricato se la persona è totalmente incapace di
collaborare da un punto di vista motorio, al punto di raccolta esterno.
Qualora il trasporto del disabile possa avvenire senza ostacolare il
corretto deflusso degli occupanti la scuola e in assenza di barriere
architettoniche (es. ragazzo su sedia a rotelle, in un locale al piano terra,
con uscita di emergenza dotata di scivolo) non è necessario adottate
alcuna ulteriore cautela. Qualora invece il trasporto ostacoli l'evacuazione
(con grave pericolo per il disabile che rischierebbe di essere travolto)
come ad esempio la discesa di scale (è vietato l'uso di ascensori),
l'addetto conduce la persona in prossimità dell'uscita di piano dove
attende l'evacuazione della restante parte dei presenti prima di
abbandonare l'edificio.
Al segnale di cessato allarme:
 riaccompagna il disabile alla propria postazione.
nominativi
1. Liliana ROSA
2. Rosario FANELLI
attività e funzioni
INFORTUNATI E PRIMO SOCCORSO
esplicitazione dei compiti e delle responsabilità
L'addetto al primo soccorso interviene in presenza di un'emergenza
sanitaria (infortunio, malore, svenimento, ecc.). La sua attività viene
CORSO DI PRIMO SOCCORSO 12 ORE + prestata anche nei confronti delle persone (es. genitori) che essendo
AGGIORNAMENTO TRIENNALE 4 ORE
presenti nella scuola a vario titolo, necessitano di assistenza.
L'addetto al primo soccorso venuto a conoscenza di una situazione di
emergenza sanitaria (es. allievo che accusa un malore) deve:
 raggiungere l'infortunato prestando le prime cure;
 comunicare l'accaduto, anche avvalendosi di personale scolastico,
al Responsabile delle emergenze;
 contattare, se necessario i soccorsi sanitari esterni.
E' obbligo dell'addetto al primo soccorso, assistere l'infortunato fino alla
presa in carico da parte del personale dell'autoambulanza, dei famigliari
(in caso di minori), del medico curante o del personale ospedaliero in
caso di trasporto con autovettura.
In caso di allarme (evacuazione generale dell'edificio), l'addetto deve:
 interrompere immediatamente la propria attività;
 collaborare insieme agli altri componenti della squadra di
emergenza alle
operazioni di sfollamento;
 assicurare l'assistenza ad eventuali infortunati;
 contattare se necessario i soccorsi sanitari esterni;
 raggiungere il punto di raccolta esterno solo dopo che è stata
completata l'evacuazione.
L'incaricato al primo soccorso si tiene aggiornato sui prodotti chimici
eventualmente utilizzati nella scuola e raccoglie le schede di sicurezza.
Almeno un incaricato, denominato Responsabile cassette di primo
soccorso, provvede al controllo periodico (mensile) della cassetta di
pronto soccorso.
SCHEDA DEGLI INCARICHI A.S. 2014-2015 DECRETO LEGISLATIVO 81/2008
PLESSO DI SAN MARCO QUARTARELLA
nominativi
1. Paola ORLANDO
2. Giuseppina PERSICHELLI
3. Maria PERUGINI
4. Carmela CIOCCA
nominativi
1. Marcella IANNONE
2. Natalina MANCINO
3. Carmela CIOCCA
4. Maria Lucia RUSSO
5. Salvatore DI BONA
attività e funzioni
esplicitazione dei compiti e delle responsabilità
d) Coordinatore delle operazioni di d) Emana l’ordine di evacuazione, coordina le relative operazioni e
evacuazione e di primo soccorso,
fornisce ai soccorritori le informazioni necessarie all’ottimizzazione
emana l’ordine di evacuazione;
dell’intervento.
e) controllo delle operazioni di e) controlla che le operazioni di evacuazione si svolgano con il massimo
evacuazione;
ordine e celerità, sorveglia affinché non si creino intralci lungo le vie
f) effettua le chiamate di soccorso.
di emergenza e interviene in soccorso di coloro che sono in difficoltà,
il tutto in relazione alla formazione ricevuta;
f) segnala telefonicamente situazioni di emergenza alle strutture
FORMAZIONE ART. 37
esterne di soccorso pubblico , fornendo le seguenti indicazioni:
 descrizione del tipo di incidente che ha determinato l'emergenza
(incendio, esplosione, infortunio, ecc.);
 entità dell'incidente e sua localizzazione all'interno dell'edificio (piano
interrato, terra, fuori terra);
 esatta ubicazione della scuola (via, numero civico, città);
 stato di avanzamento dell'evacuazione ed eventuale presenza di feriti
o personale impossibilitato all'esodo (localizzandolo esattamente).
attività e funzioni
g) Diffonde l’allarme generale
l’ordine di evacuazione;
esplicitazione dei compiti e delle responsabilità
e g) Diffonde l’ordine di evacuazione impartito dal coordinatore, secondo
le modalità acquisite durante la formazione;
h) segnala telefonicamente, su indicazione del Coordinatore delle
h) effettua le chiamate di soccorso;
emergenze o di un suo incaricato, situazioni di emergenza alle
strutture esterne di soccorso pubblico , fornendo le seguenti
i) interrompe l’alimentazione del
indicazioni:
l’energia elettrica e della centrale  descrizione del tipo di incidente che ha determinato l'emergenza
termica;
(incendio, esplosione, infortunio, ecc.);
 entità dell'incidente e sua localizzazione all'interno dell'edificio (piano
j) controlla
MENSILMENTE
l’interruttore differenziale; Maria 
Lucia RUSSO

k) controlla
SEMESTRALMENTE
l’efficienza degli estintori e degli
idranti;
( CORSO ANTINCENDIO 8 ORE )
Salvatore DI BONA
i)
j)
l) controlla GIORNALMENTE le uscite
di sicurezza e la praticità dei
k)
percorsi di fuga interni ed esterni
dell’edificio;
Maria Lucia RUSSO
Salvatore DI BONA
FORMAZIONE ART. 37
l)
interrato, terra, fuori terra);
esatta ubicazione della scuola (via, numero civico, città);
stato di avanzamento dell'evacuazione ed eventuale presenza di feriti
o personale impossibilitato all'esodo (localizzandolo esattamente);
interrompe l’erogazione dell’energia elettrica, azionando l’interruttore
generale del quadro generale e interrompe l’afflusso del combustibile
alla centrale termica azionando il pulsante di emergenza posto
all’ingresso della centrale stessa;
verifica l’efficienza degli interruttori differenziali con prova mensile di
intervento mediante pressione sul pulsante di test individuato sul
differenziale, la verifica dello scatto dell’interruttore e il suo
successivo riarmo;
controlla almeno semestralmente che gli estintori e gli idranti siano
efficienti e funzionanti, in particolare che la targhetta degli estintori
risulti aggiornata nella revisione e che l’estintore risulti carico.
Consulta l’apposito registro di manutenzione sia degli estintori che
degli idranti e verifica che la manutenzione sia stata effettivamente
eseguita da ditta specializzata;
verifica quotidiana della fruibilità delle uscite di emergenza; in
particolare verifica che le porte di emergenza non siano chiuse a
chiave e siano sempre apribili dall’interno attraverso il maniglione
antipanico; verifica quotidiana della fruibilità delle vie di fuga con
particolare riferimento ad eventuali ostacoli.
nominativi
1. INSEGNANTI DI SOSTEGNO
2. Maria Lucia RUSSO
attività e funzioni
DIVERSAMENTE ABILI
esplicitazione dei compiti e delle responsabilità
L'addetto all'assistenza disabili aiuta nel corso di un'emergenza, la
persona disabile o infortunato alla quale è stato preventivamente
assegnato, ad evacuare dall'edificio scolastico, accompagnandola al punto
di raccolta esterno, dove resterà, a disposizione della stessa, fino al
termine dell'emergenza.
Al segnale di allarme o su segnalazione dagli addetti alla gestione delle
emergenze, l'addetto all'assistenza disabili e/infortunato deve
raggiungere immediatamente il disabile e/o infortunato e condurlo,
insieme ad altro incaricato se la persona è totalmente incapace di
collaborare da un punto di vista motorio, al punto di raccolta esterno.
Qualora il trasporto del disabile possa avvenire senza ostacolare il
corretto deflusso degli occupanti la scuola e in assenza di barriere
architettoniche (es. ragazzo su sedia a rotelle, in un locale al piano terra,
con uscita di emergenza dotata di scivolo) non è necessario adottate
alcuna ulteriore cautela. Qualora invece il trasporto ostacoli l'evacuazione
(con grave pericolo per il disabile che rischierebbe di essere travolto)
come ad esempio la discesa di scale (è vietato l'uso di ascensori),
l'addetto conduce la persona in prossimità dell'uscita di piano dove
attende l'evacuazione della restante parte dei presenti prima di
abbandonare l'edificio.
Al segnale di cessato allarme:
 riaccompagna il disabile alla propria postazione.
nominativi
1. Paola ORLANDO
2. Salvatore DI BONA
attività e funzioni
INFORTUNATI E PRIMO SOCCORSO
esplicitazione dei compiti e delle responsabilità
L'addetto al primo soccorso interviene in presenza di un'emergenza
sanitaria (infortunio, malore, svenimento, ecc.). La sua attività viene
CORSO DI PRIMO SOCCORSO 12 ORE + prestata anche nei confronti delle persone (es. genitori) che essendo
AGGIORNAMENTO TRIENNALE 4 ORE
presenti nella scuola a vario titolo, necessitano di assistenza.
L'addetto al primo soccorso venuto a conoscenza di una situazione di
emergenza sanitaria (es. allievo che accusa un malore) deve:
 raggiungere l'infortunato prestando le prime cure;
 comunicare l'accaduto, anche avvalendosi di personale scolastico,
al Responsabile delle emergenze;
 contattare, se necessario i soccorsi sanitari esterni.
E' obbligo dell'addetto al primo soccorso, assistere l'infortunato fino alla
presa in carico da parte del personale dell'autoambulanza, dei famigliari
(in caso di minori), del medico curante o del personale ospedaliero in
caso di trasporto con autovettura.
In caso di allarme (evacuazione generale dell'edificio), l'addetto deve:
 interrompere immediatamente la propria attività;
 collaborare insieme agli altri componenti della squadra di
emergenza alle
operazioni di sfollamento;
 assicurare l'assistenza ad eventuali infortunati;
 contattare se necessario i soccorsi sanitari esterni;
 raggiungere il punto di raccolta esterno solo dopo che è stata
completata l'evacuazione.
L'incaricato al primo soccorso si tiene aggiornato sui prodotti chimici
eventualmente utilizzati nella scuola e raccoglie le schede di sicurezza.
Almeno un incaricato, denominato Responsabile cassette di primo
soccorso, provvede al controllo periodico (mensile) della cassetta di
pronto soccorso.
SCHEDA DEGLI INCARICHI A.S. 2014-2015 DECRETO LEGISLATIVO 81/2008
PLESSO DI SEPINO
nominativi
attività e funzioni
1. Maria Grazia DI MATTEO
g) Coordinatore delle operazioni di g) Emana l’ordine di evacuazione, coordina le relative operazioni e fornisce ai
evacuazione e di primo soccorso,
soccorritori le informazioni necessarie all’ottimizzazione dell’intervento.
emana l’ordine di evacuazione;
h) controlla che le operazioni di evacuazione si svolgano con il massimo ordine
h) controllo
delle
operazioni
di
e celerità, sorveglia affinché non si creino intralci lungo le vie di emergenza
evacuazione;
e interviene in soccorso di coloro che sono in difficoltà, il tutto in relazione
i) effettua le chiamate di soccorso.
alla formazione ricevuta;
i) segnala telefonicamente situazioni di emergenza alle strutture esterne di
soccorso pubblico , fornendo le seguenti indicazioni:
2. Giovanna ARCARI
3. Maria Cristina CHIARIZIA
esplicitazione dei compiti e delle responsabilità

FORMAZIONE ART. 37



descrizione del tipo di incidente che ha determinato l'emergenza
(incendio, esplosione, infortunio, ecc.);
entità dell'incidente e sua localizzazione all'interno dell'edificio (piano
interrato, terra, fuori terra);
esatta ubicazione della scuola (via, numero civico, città);
stato di avanzamento dell'evacuazione ed eventuale presenza di feriti
o personale impossibilitato all'esodo (localizzandolo esattamente).
nominativi
attività e funzioni
1. Angiolino ARIENZALE
m) Diffonde l’allarme generale e l’ordine m) Diffonde l’ordine di evacuazione impartito dal coordinatore, secondo le
2. Adelina DI PIO
di evacuazione;
3. Angiolina FICOCELLI
4. Paolo MUCCI
n) effettua le chiamate di soccorso;
esplicitazione dei compiti e delle responsabilità
modalità acquisite durante la formazione;
n) segnala telefonicamente, su indicazione del Coordinatore delle emergenze
o di un suo incaricato, situazioni di emergenza alle strutture esterne di
soccorso pubblico , fornendo le seguenti indicazioni:

o) interrompe
l’alimentazione
del

l’energia elettrica e della centrale
termica;

descrizione del tipo di incidente che ha determinato l'emergenza
(incendio, esplosione, infortunio, ecc.);
entità dell'incidente e sua localizzazione all'interno dell'edificio (piano
interrato, terra, fuori terra);
esatta ubicazione della scuola (via, numero civico, città);

p) controlla MENSILMENTE l’interruttore o)
differenziale;
Angiolino ARIENZALE
q) controlla
SEMESTRALMENTE
l’efficienza degli estintori e degli p)
idranti;
( CORSO ANTINCENDIO 8 ORE )
Paolo MUCCI
q)
r) controlla GIORNALMENTE le uscite di
sicurezza e la praticità dei percorsi di
fuga interni ed esterni dell’edificio;
1. Angiolino ARIENZALE
2. Adelina DI PIO
3. Angiolina FICOCELLI
4. Paolo MUCCI
FORMAZIONE ART. 37
r)
stato di avanzamento dell'evacuazione ed eventuale presenza di feriti
o personale impossibilitato all'esodo (localizzandolo esattamente);
interrompe l’erogazione dell’energia elettrica, azionando l’interruttore
generale del quadro generale e interrompe l’afflusso del combustibile
alla centrale termica azionando il pulsante di emergenza posto
all’ingresso della centrale stessa;
verifica l’efficienza degli interruttori differenziali con prova mensile di
intervento mediante pressione sul pulsante di test individuato sul
differenziale, la verifica dello scatto dell’interruttore e il suo
successivo riarmo;
controlla almeno semestralmente che gli estintori e gli idranti siano
efficienti e funzionanti, in particolare che la targhetta degli estintori
risulti aggiornata nella revisione e che l’estintore risulti carico.
Consulta l’apposito registro di manutenzione sia degli estintori che
degli idranti e verifica che la manutenzione sia stata effettivamente
eseguita da ditta specializzata;
verifica quotidiana della fruibilità delle uscite di emergenza; in
particolare verifica che le porte di emergenza non siano chiuse a
chiave e siano sempre apribili dall’interno attraverso il maniglione
antipanico; verifica quotidiana della fruibilità delle vie di fuga con
particolare riferimento ad eventuali ostacoli.
nominativi
attività e funzioni
esplicitazione dei compiti e delle responsabilità
1. INSEGNANTI DI SOSTEGNO
DIVERSAMENTE ABILI
L'addetto all'assistenza disabili aiuta nel corso di un'emergenza, la persona
disabile o infortunato alla quale è stato preventivamente assegnato, ad
evacuare dall'edificio scolastico, accompagnandola al punto di raccolta esterno,
dove resterà, a disposizione della stessa, fino al termine dell'emergenza.
2. Angiolino ARIENZALE
3. Adelina DI PIO
4. Angiolina FICOCELLI
5. Paolo MUCCI
Al segnale di allarme o su segnalazione dagli addetti alla gestione delle
emergenze, l'addetto all'assistenza disabili e/infortunato deve raggiungere
immediatamente il disabile e/o infortunato e condurlo, insieme ad altro
incaricato se la persona è totalmente incapace di collaborare da un punto di
vista motorio, al punto di raccolta esterno.
Qualora il trasporto del disabile possa avvenire senza ostacolare il corretto
deflusso degli occupanti la scuola e in assenza di barriere architettoniche (es.
ragazzo su sedia a rotelle, in un locale al piano terra, con uscita di emergenza
dotata di scivolo) non è necessario adottate alcuna ulteriore cautela. Qualora
invece il trasporto ostacoli l'evacuazione (con grave pericolo per il disabile che
rischierebbe di essere travolto) come ad esempio la discesa di scale (è vietato
l'uso di ascensori), l'addetto conduce la persona in prossimità dell'uscita di
piano dove attende l'evacuazione della restante parte dei presenti prima di
abbandonare l'edificio.
Al segnale di cessato allarme:

riaccompagna il disabile alla propria postazione.
nominativi
attività e funzioni
esplicitazione dei compiti e delle responsabilità
INFORTUNATI E PRIMO SOCCORSO
L'addetto al primo soccorso interviene in presenza di un'emergenza sanitaria
(infortunio, malore, svenimento, ecc.). La sua attività viene prestata anche nei
confronti delle persone (es. genitori) che essendo presenti nella scuola a vario
titolo, necessitano di assistenza. L'addetto al primo soccorso venuto a
conoscenza di una situazione di emergenza sanitaria (es. allievo che accusa un
malore) deve:
1. Maria Grazia DI MATTEO
2. Giovanna ARCARI
3. Maria Cristina CHIARIZIA
4. Nicolina PEDICINO
5. Marisa CAMPANELLA
6. Maria Antonietta PAOLETTI
7. Angiolino ARIENZALE
8. Adelina DI PIO
9. Angiolina FICOCELLI
10. Paolo MUCCI
CORSO DI PRIMO SOCCORSO 12 ORE +
AGGIORNAMENTO TRIENNALE 4 ORE
 raggiungere l'infortunato prestando le prime cure;
 comunicare l'accaduto, anche avvalendosi di personale scolastico,
al Responsabile delle emergenze;
 contattare, se necessario i soccorsi sanitari esterni.
E' obbligo dell'addetto al primo soccorso, assistere l'infortunato fino alla presa in
carico da parte del personale dell'autoambulanza, dei famigliari (in caso di
minori), del medico curante o del personale ospedaliero in caso di trasporto con
autovettura. In caso di allarme (evacuazione generale dell'edificio), l'addetto
deve:
 interrompere immediatamente la propria attività;
 collaborare insieme agli altri componenti della squadra di
emergenza alle
operazioni di sfollamento;
 assicurare l'assistenza ad eventuali infortunati;
 contattare se necessario i soccorsi sanitari esterni;
 raggiungere il punto di raccolta esterno solo dopo che è stata
completata l'evacuazione.
L'incaricato al primo soccorso si tiene aggiornato sui prodotti chimici
eventualmente utilizzati nella scuola e raccoglie le schede di sicurezza. Almeno
un incaricato, denominato Responsabile cassette di primo soccorso, provvede al
controllo periodico (mensile) della cassetta di pronto soccorso.
POPOLAZIONE SCOLASTICA
Cercemaggiore
SCUOLA DELL’INFANZIA
DENOMINAZIONE
CAPOLUOGO
SEZIONE
SEZ. A
SEZ. B
SEZ. UNICA
SEZ. UNICA
N. ALUNNI
24
23
8
15
CLASSE
1^
2^
3^
4^
5^
1^
2^
3^
4^
5^
1^
2^
3^
4^
5^
N. ALUNNI
15
15
21
17
20
09
03
0
06
07
05
03
09
07
05
SCUOLA SECONDARIA DI 1°
GRADO
SEZIONE
CLASSE
A
1^
2^
3^
1^
B
2^
3^
N. ALUNNI
16
18
22
15
20
24
MARCANTONIO
SAN MARCO
TOTALE ALUNNI N° 70
SCUOLA PRIMARIA
DENOMINAZIONE
CAPOLUOGO
MARCANTONIO
SAN MARCO
TOTALE ALUNNI N° 142
TOTALE ALUNNI N°115
33
POPOLAZIONE SCOLASTICA
Sepino
SCUOLA DELL’INFANZIA
DENOMINAZIONE
CAPOLUOGO
SEZIONE
SEZ. A
SEZ. B
N. ALUNNI
21
20
CLASSE
1^
2^
3^
4^
5^
N. ALUNNI
16
17
10
10
11
SCUOLA SECONDARIA DI 1°
GRADO
SEZIONE
CLASSE
A
1^
2^
3^
N. ALUNNI
20
24
18
TOTALE ALUNNI N° 41
SCUOLA PRIMARIA
DENOMINAZIONE
CAPOLUOGO
TOTALE ALUNNI N° 64
TOTALE ALUNNI N°62
TOTALE ALUNNI ISTITUTO N°494
34
DOCENTI ASSEGNATI AI PLESSI E ALLE CLASSI
SCUOLA DELL’INFANZIA
Cercemaggiore
DENOMINAZIONE Sez.
N.
Nome dell’Insegnante
Alunni
Nome dell’Insegnante
di…
A
23
IZZO Paola
RICCI Esterina
CIOCCA Michelle
(Religione)
B
22
PADULO Katia
RICCHETTI Annalisa
CIOCCA Michelle
(Religione)
Capoluogo
Marcantonio
UNICA 8
FERRUCCI Roberta
IAFIGLIOLA Domenica
TESTA Angela
San Marco
UNICA 15
CIOCCA Carmela
GALANTE Marietta
CIOCCA Michelle
(Religione)
MANCINO Natalina
(Religione)
Sepino
DENOMINAZIONE
Sez.
N.
alunni
A
20
B
21
Nome dell’insegnante
Nome dell’insegnante
di…
CHIARIZIA Maria Cristina
MARRONE Maria Pasqualina
PANICHELLA Rita
(Religione)
LERZA Amelia
DE SOCIO Annarita
PANICHELLA Rita
(Religione)
SEPINO
35
Scuola Primaria Statale CERCEMAGGIORE - CAPOLUOGO
Aggregazione delle discipline ed assegnazione dei docenti alle classi A.S. 2014 – 2015 (Organizzazione a 30h settimanali)
Capaldo Carmela
Di Biase Sergio
Zollo Adelaide
De Michele
Teresa
Scienze……........3h
L2…………...........1h
1^A
4h
Viccione
Nicandrina
Testa Giovannina
Matematica...5h
Musica………...1h
Tecnologia.....1h
Ed. Fisica……..1h
8h
Italiano……..….8h
Arte……….….....2h
Matematica…..5h
Musica………..…1h
Tecnologia..…..1h
L2………..………..2h
9h
2^A
Italiano……….....7h
Storia……………..3h
Arte...…………....1h
3^A
11h
4^A
5^A
15h+7 marcantonio
Geografia....3h
Scienze………3h
Ed. Fisica.....1h
12h
7h
Ciocca
Michelle
Storia…...3h
Geografia3h
R.C. 2h
6h
12h
Matematica…...6h
Tecnologia….…1h
Ed. Fisica……....1h
Scienze………....2h
5h
Italiano……....6h
L2……………....3h
Arte…………….2h
Storia……….….3h
Geografia......3h
Musica………..1h
11h
Italiano………..6h
Storia...……....3h
Ed. Fisica….….1h
7h
Scienze….…...3h
Geografia…..3h
Arte…..….......1h
10h
21h + 1h disp.
7h
22h
.22h
2h
R.C. 2h
TOT.
ORE
30h
30h
Geografia3h
Ed.Fisica..1h
Musica.....1h
Antinolfi Rossella: Ins. di sostegno - 22h ore settimanali - cl.3^
36
10h
Italiano………...7h
Storia………...…3h
Arte…………......2h
Rubbo
Annamaria
Matematica…...6h
Tecnologia…..…1h
Scienze…………..2h
L2…………………..3h
10h
Matematica..…6h
Musica…………..1h
Tecnologia….…1h
L2……………….…3h
11h
20h+ 2h disp.
De Filippis
Candida
R.C. 2h
2h
R.C. 2h
30h
2h
30h
2h
10h
30h
R.C2h
22h
7h +15h
Marcantonio
11h+ 11h
Sepino
Scuola PRIMARIA - Cercemaggiore – MARCANTONIO A.S. 2014 - 2015
Aggregazione delle discipline e assegnazione dei docenti alle classi
1^/2^
4^/5^
DI
FLORIO
Mariangela
Matematica
7h
Tecnologia
1h
Ed. Fisica
1h
ROSA
Liliana
Italiano
Arte
9h
Matematica
6h
Tecnologia
1h
Ed. Fisica
1h
8h
17+ 6h x dividere
pluriclasse
8h
Italiano
Arte
7h
1h
8h
1h
9h
17+ 6h x dividere
pluriclasse
CAPALDO
Carmela
Inglese
Musica
*
3h
Inglese
Musica
2h
1h
3h
1h
4h
7h + 15 h capol.
DE FILIPPIS
Candida
Storia
3h
Geografia
3h
Scienze
2h
CIOCCA
Michelle
Religione
2h
Totale
ore
8h
Storia
3h
Geografia
2h
Scienze
2h
7
15h + 7h capol.
2h
Religione
2h
30h
2h
4h
30h
* CLASSE 1^ : 1h L2 + 2h musica
CLASSE 2^ : 2h L2 + 1h musica
Le pluriclassi saranno sdoppiate per 12h ore settimanali ( 6h la pluriclasse 1^/2^ - 6h la pluriclasse 4^/5^).
37
Istituto Comprensivo di Cercemaggiore – Plesso San Marco
Aggregazione delle discipline ed assegnazione delle insegnanti alle classi
Anno Scolastico 2014/15
Ins.
Perugini
Persichelli
Orlando
Maria
Giuseppina
Paola
classi
M
Pluriclasse 1^-3^
Pluriclasse 2^- 4^- 5^
Classe 1^
Italiano
Inglese
Storia
Arte e imm.
15h
Classe 3^
Italiano
Inglese
Storia
Arte e imm.
15h
Classe 2^
Geografia
Arte e imm.
Musica
G
9h
1h
3h
2h
8h
3h
3h
1h
2h
1h
1h
4h
Classe 4^
Geografia
Arte e imm.
Musica
38
Classe 1^
Matematica
Scienze
Tecnologia
9h
Classe 3^
Matematica
Scienze
Tecnologia
9h
Classe 2^
Matematica
Scienze
Tecnologia
6h
2h
1h
Classe 1^
Geografia
Musica
Ed. Fisica
6h
2h
1h
4h
Classe 3^
Geografia
Musica
Ed. Fisica
7h
2h
1h
Classe 4^
Matematica
Scienze
Tecnologia
4h
9h
Classe 5^
Geografia
2h
Arte e imm.
1h
Music
1h
Classe 5^
Matematica
Scienze
Tecnologia
6h
2h
1h
7h
2h
1h
4h
Classe 2^
Italiano
Inglese
Storia
Ed. Fisica
14h
Classe 4^
Italiano
Inglese
Storia
Ed. Fisica
15h
Classe 5^
Italiano
Inglese
Storia
Ed. Fisica
Sostegno
Iannone Marcella-
totale ore
per classi
Altro docente
P
10h
2h
1h
1h
Mancino
Natalina
RC
H
Religione
2h
2h
Religione
2h
2h
1h
1h
2h
1h
1h
2h
Religione
30h
2h
8h
2h
3h
1h
2h
Religione
30h
2h
8h
3h
3h
1h
2h
Religione
7h
3h
3h
1h
30h
2h
Sostegno
11h+11h
Tot. Ore ins.
4h
10h
14h
18h + 5h disp
+ 1h prog.
20h+ 3h disp
+1h prog.
18h+ 5h disp
+1h prog.
2h
4h
30h
22h
+2h prog.
L’ ins. Iannone Marcella è in servizio il martedì dalle h 9.20 alle h 12.20- il mercoledì dalle h 8.20 alle h 12.20 – il giovedì dalle h 8.20 alle h12.20;
39
Scuola Primaria Statale SEPINO
Aggregazione delle discipline ed assegnazione dei docenti alle classi A.S. 2014 – 2015 (Organizzazione a 30h settimanali)
Arcari Giovanna
Barricelli Maria
Biscotti Maria
Vincenza
Matematica…..7h
1^
7h
Matematica…..7h
Inglese……. .…2h
2^
De Michele
Anna Gerarda
Lerza Luigia
Italiano……….8h
Storia………….2h
Geografia…...2h
Inglese…….....1h
Arte………….…2h
Musica………..2h
17h
Ed. Fisica……1h
9h
Inglese ……….3h
1h
Italiano………..8h
3^
3h
4^
5^
Matematica …..7h
Tecnologia …....1h
Musica…………...1h
Ed. Fisica…….....1h
10h
Matematica …..7h
Tecnologia …....1h
Musica…………...1h
Ed. Fisica………..1h
10h
20h +2h disp.
8h
Prioriello
Rita
Ed. Fisica…...1h
Scienze…..…2h
Tecnologia..1h
R.C. 2h
1h
Italiano……...8h
Storia………...2h
Geografia…..2h
Scienze……...2h
Arte……………2h
Ed. Fisica…...1h
17h
Storia………...2h
Geografia…..2h
Arte…………...1h
5h
3h
Tecnologia..1h
Musica……….1h
2h
R.C. 2h
4h
Inglese………..3h
3h
22h.
Italiano…….....8h
Storia…………..2h
Geografia…….2h
Arte……………..1h
13h
21h+ 1h disp.
Battaglino Milena: Ins. Sostegno 22h settimanali
40
Rubbo
Annamaria
Storia……..….2h
Geografia.….2h
22h
22h
Mannello
Maria Giovanna
2h
Matematica…...7h
Scienze……......…2h
Ed. Fisica…………1h
10h
Italiano………...8h
Inglese……….…3h
Arte………….…..1h
Tecnologia..1h
Musica……...1h
12h
2h
Scienze……2h
22h
30h
30h
R.C. 2h
2h
Miniello Laura: Ins. Sostegno 6h settimanali
TOT.
ORE
2h
2h
Scienze……2h
2h
11h + 11h
Cercemaggiore
Mancino
Natalina
30h
R.C. 2h
2h
30h
R.C2h
2h
30h
10h
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
ELENCO DOCENTI ASSEGNATI ALLE CLASSI
Cercemaggiore
DOCENTI
(Discipline)
CLASSE CLASSE
1A
2A
CLASSE
3A
CLASSE
1B
CLASSE
2B
CLASSE
3B
BOSCO RITA
(Religione)
1h
1h
1h
1h
1h
1h
8 h
10 h
6h
6h
6h
CIRELLI
MARIA 2 h
ANTONIETTA
(Scienze Motorie)
2h
2h
2h
2h
2h
D’ALESSIO
CARMINE
(Musica)
2h
2h
2h
2h
2h
6h
6h
6h
CARRIERO
STEFANIA
(Lettere)
CERIO CARMELA
(Matematica)
2h
DI MARIA MARIA
(Matematica)
DI
TERESINA
(Inglese)
PALMA 3 h
IZZO FRANCA
(Arte e Immagine)
2h
IZZO IOLE
(Lettere)
8h
3h
3h
3h
3h
3h
2h
2h
2h
2h
2h
10 h
MORENA NADIA
(Lettere)
NIRO INES
(Tecnologia)
2h
2h
PETRAROIA ANNA
(Geografia)
2h
2h
ZAPPONE GIUSEPPE
(Sostegno)
ROMANO SONIA
41
2h
8h
10 h
2h
2h
2h
12 h
2h
2h
2h
6h
2h
2h
2h
(Francese)
LARINO CRISTINA
(Francese)
2h
ROSSODIVITO
MARIA CARMELA
(Sostegno)
18 h
Sepino
DOCENTI
(Discipline)
CLASSE
1
CLASSE
2
CLASSE
3
ARIENZALE DON ANTONIO
(Religione)
1h
1h
1h
CAMPANELLA MARISA
(Inglese)
3h
3h
3h
D’ABATE ANTONIO
(Musica)
2h
2h
2h
DI MATTEO MARIA GRAZIA
(Matematica)
6h
6h
6h
IZZO FRANCA
(Arte e Immagine)
2h
2h
2h
MEROLA VINCENZO
(Lettere)
2h
PAOLETTI
ANTONIETTA
(Lettere)
MARIA 8 h
10 h
10 h
BUONGUSTO LORENZO
(Scienze Motorie)
2h
2h
2h
PALLADINO PIERPAOLO
(Tecnologia)
2h
2h
2h
CONTE FILOMENA
(Francese)
2h
2h
2h
PEDICINO NICOLINA
(Sostegno)
DI BRINO CINZIA
(Sostegno)
21 h
42
12 h
ELENCO DEL PERSONALE ADDETTO AGLI UFFICI DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI
COGNOME
NOME
QUALIFICA
PALLADINO
Maria Rosaria
Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi
CIRELLI
Giovanni
Assistente Amministrativo
CIRELLI
Tiziana
Assistente Amministrativo
FELICE
Antonella
Assistente Amministrativo
VASSALLOTTI
Antonietta
Assistente Amministrativo
ASSEGNAZIONE DEI COLLABORATORI SCOLASTICI AI PLESSI
PLESSO
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA
DI 1° GRADO
SEPINO
MUCCI Paolo
ARIENZALE Angiolino
DI PIO Adelina
NARDACCHIONE Silvana
ROSA Anna
TESTA Maria Libera
SANZO’ Carolina
VARRIANO Nicolina
FICOCELLI Angiolina
Capoluogo
Marcantonio
FANELLI Rosario
CIOCCA Mario
San Marco
RUSSO Maria Lucia
DI BONA Salvatore
43
ORARIO DI SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’ EDUCATIVE E DIDATTICHE
PLESSO
CAPOLUOGO
MARCANTONIO
QUARTARELLA
CAPOLUOGO
MARCANTONIO
QUARTARELLA
CAPOLUOGO
PLESSO
UNICO
UNICO
UNICO
COMUNE DI CERCEMAGGIORE
CICLO
SETTIMANA
INFANZIA
dal Lunedì al Venerdì
INFANZIA
dal Lunedì al Venerdì
INFANZIA
dal Lunedì al Venerdì
PRIMARIA
dal Lunedì al Sabato
PRIMARIA
dal Lunedì al Sabato
PRIMARIA
dal Lunedì al Sabato
SECONDARIA
dal Lunedì al Sabato
COMUNE DI SEPINO
CICLO
SETTIMANA
INFANZIA
dal Lunedì al Venerdì
PRIMARIA
dal Lunedì al Sabato
SECONDARIA
dal Lunedì al Sabato
ORARIO
dalle ore 8,30 alle ore 16,30
dalle ore 8,15 alle ore 16.15
dalle ore 8.20 alle ore 16.20
dalle ore 8,20 alle ore 13,20
dalle ore 8,15 alle ore 13,15
dalle ore 8,20 alle ore 13.20
dalle ore 8,25 alle ore 13,25
ORARIO
dalle ore 8,20 alle ore 16.20
dalle ore 8,20 alle ore 13,20
dalle ore 8,25 alle ore 13,25
ADATTAMENTO DEL CALENDARIO SCOLASTICO
Rappresentate le esigenze didattiche , valutato il quadro socio-economico e culturale delle
Comunità di Cercemaggiore e Sepino , il Consiglio di Istituto ha disposto per l’anno scolastico 20142015 il seguente adattamento al calendario scolastico:
1. la sospensione delle attività didattiche nei giorni di seguito elencati:
Comune di Sepino
Sabato 10 gennaio 2015
Martedì 17 febbraio 2015
Mercoledì 18 febbraio 2015
Comuni di Cercemaggiore e Sepino
Sabato 2 maggio 2015
Lunedì 1° giugno 2015
2. la chiusura delle scuole di Cercemaggiore e Sepino nei giorni prefestivi di seguito elencati:
Mercoledì 24 dicembre 2014
Sabato 27 dicembre 2014
Mercoledì 31 dicembre 2014
Sabato 3 gennaio 2015
Lunedì 5 gennaio 2015
Sabato 4 aprile 2015
Tutti i sabati del mese di luglio 2015 , 4-11-18-25
Tutti i sabati del mese di agosto 2015, 1-8-22-29
Venerdì 14 agosto 2015
44
MODELLO DIDATTICO – ORGANIZZATIVO
Passaggi procedurali attuati
In virtù delle richieste espresse dalle Nuove indicazioni Nazionali, il nostro Istituto Comprensivo ha
affrontato il problema della progettazione di un proprio modello didattico-organizzativo,
assolvendo i seguenti compiti:
 Studio dei documenti della riforma per le scelte pedagogiche e didattiche;
 Ricognizione dei bisogni formativi (degli alunni, delle famiglie e del territorio) e di
quelli organizzativi (tempo-scuola; impostazione dei piani di studio);
 Analisi critica dei bisogni formativi e organizzativi;
 Scelta del modello di proposta della quota obbligatoria (Q/O)
 Elaborazione del modello didattico-educativo, relativo alla quota obbligatoria con l’offerta
formativa e le diverse forme di flessibilità previste;
 Elaborazione del modello organizzativo temporale, attraverso diverse forme di
flessibilità;
 Proposta, tramite il POF, del modello didattico-organizzativo alle famiglie ed agli
alunni, al fine di consentire il loro diritto di scelta;
 Operazioni gestionali, conseguenti alla scelta degli alunni, necessari alla
realizzazione del modello elaborato.
45
Il CURRICOLO
SCELTA EDUCATIVA
L’Istituto è in linea con le finalità Istituzionali stabilite nelle “Indicazioni Nazionali per
il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” a norma
dell’articolo 1 del Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n.89:
CENTRALITA’ DELLA PERSONA IN RELAZIONE SE’ E AGLI ALTRI
Prendere coscienza delle dinamiche che portano all’affermazione
della propria identità per imparare ad interagire con i coetanei e
con gli adulti.
CITTADINANZA ATTIVA
Essere consapevole della titolarità di diritti e dei doveri per essere
un buon cittadino dell’Italia, dell’Europa e del Mondo
ORIENTAMENTO
Pensare al proprio futuro, dal punto di vista umano, sociale e
professionale.
COMUNICAZIONE
Acquisire consapevolezza nell’uso dei diversi tipi di informazione
e nella comunicazione attraverso una varietà di linguaggi
46
FINALITA’ ISTITUZIONALI
Indicazioni nazionali per il Curriculo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione
(4
settembre 2012)
CENTRALITA’ DELLA PERSONA
1. Garantire e promuovere la dignità e l’uguaglianza di tutti gli studenti “senza distinzione di
sesso, di razza, di lingua , di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”
e impegnandosi a rimuovere gli ostacoli di qualsiasi natura che possano impedire “il pieno
sviluppo della persona umana”.
2. Considerare gli studenti non come individui astratti, ma persone che vivono qui e ora, che
sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato.
3. Considerare la persona che apprende, nel rispetto dell’originalità del suo percorso
individuale, della singolarità e complessità della capacità e della fragilità nelle sue fasi di
sviluppo e formazione e nel rispetto delle aperture offerte dalle relazioni che la legano alla
famiglia, al gruppo dei pari, agli ambiti sociali di vita.
4. Valorizzare simbolicamente i momenti di passaggio che segnano le tappe principali di
apprendimento e di crescita di ogni studente.
5. Fornire le chiavi per apprendere ad apprendere, per costruire e trasformare le mappe dei
saperi rendendole continuamente coerenti con la rapida e spesso imprevedibile evoluzione
delle conoscenze e dei loro oggetti.
NUOVA CITTADINANZA
1. Insegnare le regole del vivere e del convivere, promuovendo la valorizzazione della
diversità.
2. Valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni studente, sostenendo
l’integrazione attraverso la conoscenza della nostra e delle altre culture, in un confronto
che non eluda questioni quali le convinzioni religiose, i ruoli familiari, le differenze di
genere.
3. Educare ad una cittadinanza unitaria e plurale per formare cittadini consapevoli della
propria identità locale.
NUOVO UMANESIMO
1. Insegnare a ricomporre i grandi oggetti della conoscenza.
2. Promuovere i saperi propri di un nuovo umanesimo.
3.
47
Diffondere la consapevolezza che i grandi problemi dell’attuale condizione umana possono
essere affrontati e risolti attraverso una stretta collaborazione non solo fra le nazioni, ma
anche fra le discipline e fra le culture.
FINALITÀ DELLA SCUOLA EDUCATIVE TRASVERSALI
Alla luce delle Indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola dell'Infanzia e del primo ciclo di
istruzione, la Scuola deve “porre le basi del percorso formativo dei bambini e degli adolescenti,
sapendo che esso proseguirà in tutte le fasi successive della vita.
In tal modo la scuola fornisce le chiavi per apprendere ad apprendere, per costruire e trasformare
le mappe dei saperi rendendole continuamente coerenti con la rapida e spesso imprevedibile
evoluzione delle conoscenze e dei loro oggetti”.
In tale scenario la presente progettazione didattico – educativa è stata predisposta nel rispetto
delle seguenti finalità educative trasversali:
-
Promuovere la capacità degli studenti di dare senso alla varietà delle loro esperienze, al fine di
ridurre la frammentazione e il carattere episodico che rischiano di caratterizzare la vita dei bambini
e degli adolescenti
-
Assolvere ad una domanda educativa che comprende l’apprendimento e il “saper stare al mondo”
-
Fornire supporti adeguati e realizzare percorsi formativi significativi affinché ogni persona sviluppi
una identità consapevole e aperta, nel rispetto delle differenze di tutti e delle inclinazioni personali
di ciascuno, con particolare attenzione alle disabilità e ad ogni fragilità
-
Curare e consolidare le competenze e i saperi di base mettendo in relazione la complessità di modi
radicalmente nuovi di apprendimento con un’opera quotidiana di guida, attenta al metodo, ai nuovi
media e alla ricerca multi-dimensionale
-
Formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare
positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali, culturali e professionali
presenti e futuri.
-
Educare alla convivenza attraverso la valorizzazione delle diverse identità e radici culturali di ogni
studente
-
Proporre un’educazione che spinga gli studenti a fare scelte autonome e feconde, quale risultato di
un confronto continuo della sua progettualità con i valori che orientano la società in cui vive
e delle seguenti finalità specifiche:
48
-
Offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base
-
Far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a
selezionare le informazioni
-
Promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in grado di
fare da bussola negli itinerari personali
-
Favorire l’autonomia di pensiero degli studenti, orientando la didattica alla costruzione di
saperi a partire da concreti bisogni formativi
-
Prestare particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità e di
svantaggio, riconoscendo e valorizzando le identità di ciascuno, per evitare che si
trasformino in disuguaglianze
COMPETENZE CHIAVE TRASVERSALI PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
Competenza digitale

Saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società
dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione

Utilizzare il computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e
scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite
internet
Imparare ad imparare

Organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del
tempo e delle informazioni, sia a livello individuale sia di gruppo

Essere consapevole del proprio processo di apprendimento e dei propri bisogni

Identificare le opportunità possibili ed essere capace di sormontare ostacoli per
apprendere in modo efficace

Acquisire, elaborare e assimilare nuove conoscenze e abilità, come anche la ricerca e
l’uso delle opportunità di orientamento

Applicare conoscenze e abilità in tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro,
nell’istruzione e nella formazione
Senso di iniziativa e imprenditorialità

Saper tradurre le idee in azione

Pianificare e gestire progetti per raggiungere obiettivi

Acquisire consapevolezza del contesto in cui si opera e saper cogliere le opportunità
che si offrono
49
COMPETENZE CHIAVE DISCIPLINARI PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Competenza chiave
Comunicazione nella madrelingua
1. Esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e
opinioni in forma sia orale sia scritta
2. Interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano
linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali,
quali istruzione, formazione, lavoro, vita domestica e tempo
libero.
Comunicazione in lingue straniere
1. Esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e
opinioni in forma sia orale sia scritta
2. Interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano
linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali,
quali istruzione, formazione, lavoro, vita domestica e tempo
libero.
3. Acquisire abilità quali la mediazione e la comprensione
interculturale
Competenza matematica
1. Sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere
una serie di problemi in situazioni quotidiane
2. Padroneggiare competenze aritmetico – matematiche
3. Saper usare modelli matematici di pensiero (pensiero logico spaziale) e di presentazione (formule, modelli, schemi, grafici,
rappresentazioni).
Competenza chiave
Disciplina/e
Italiano
Inglese
Francese
Matematica
Disciplina/e
Competenza in campo scientifico
1. Usare l’insieme delle conoscenze e delle metodologie
possedute per spiegare il mondo che ci circonda
Scienze
2. Identificare le problematiche traendo le conclusioni che siano
basate su fatti comprovati
Competenza in campo tecnologico
Tecnologia
1. Applicare la conoscenza metodologica per dare risposta ai
Geografia
desideri o ai bisogni avvertiti dagli esseri umani
50
2. Comprendere i cambiamenti determinati dall’attività umana;
essere consapevoli della responsabilità di ciascun cittadino.
Consapevolezza ed espressione culturale
1. Comprendere l’importanza dell’espressione creativa di idee,
esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di
comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la
letteratura e le arti visive.
Arte
e Immagine
Musica
S. Motorie
Competenze sociali e civiche
Includono competenze personali, interpersonali, interculturali e riguardano
tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di
partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa in Storia
particolare alla vita in società sempre più diversificate multietniche e Religione
Cittadinanza
interculturali.
Costituzione
La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare
appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture
sociopolitici e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica.
COMPETENZE CHIAVE DISCIPLINARI PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
SCUOLA PRIMARIA
Competenza chiave
Disciplina/e
Comunicazione nella madrelingua
Esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e
opinioni in forma sia orale sia scritta
Italiano
Interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico
in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali
istruzione, formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero.
Comunicazione in lingue straniere
4. Esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e
opinioni in forma sia orale sia scritta
5. Interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano
Inglese
linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali,
quali istruzione, formazione, lavoro, vita domestica e tempo
libero.
6. Acquisire abilità quali la mediazione e la comprensione
interculturale
Competenza matematica
4. Sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere
Matematica
una serie di problemi in situazioni quotidiane
5. Padroneggiare competenze aritmetico – matematiche
51
e
6. Saper usare modelli matematici di pensiero (pensiero logico spaziale) e di presentazione (formule, modelli, schemi, grafici,
rappresentazioni).
Competenza chiave
Competenza in campo scientifico
3. Usare l’insieme delle conoscenze e delle metodologie
possedute per spiegare il mondo che ci circonda
4. Identificare le problematiche traendo le conclusioni che siano
basate su fatti comprovati
Competenza in campo tecnologico
3. Applicare la conoscenza metodologica per dare risposta ai
desideri o ai bisogni avvertiti dagli esseri umani
4. Comprendere i cambiamenti determinati dall’attività umana;
essere consapevoli della responsabilità di ciascun cittadino.
Consapevolezza ed espressione culturale
2. Comprendere l’importanza dell’espressione creativa di idee,
esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di
comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la
letteratura e le arti visive.
Disciplina/e
Scienze
Geografia
Tecnologia
Arte
e Immagine
Musica
S. Motorie
Competenze sociali e civiche
Includono competenze personali, interpersonali, interculturali e riguardano
tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di
partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa in Storia
particolare alla vita in società sempre più diversificate multietniche e Religione
Cittadinanza
interculturali.
Costituzione
La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare
appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture
sociopolitici e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica.
52
e
COMPETENZE
CHIAVE
SPECIFICHE
PER
CAMPO
DI
ESPERIENZA
PER
Campo/i
Esperienza
di
L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
SCUOLA DELL'INFANZIA
Competenza chiave
Comunicazione nella madrelingua
1. Esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e
opinioni in forma sia orale sia scritta
2. Interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano I discorsi
parole
linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali,
e
le
e
le
quali istruzione, formazione, lavoro, vita domestica e tempo
libero.
Comunicazione in lingue straniere
1. Esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e
opinioni in forma sia orale sia scritta
2. Interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano
linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, I discorsi
parole
quali istruzione, formazione, lavoro, vita domestica e tempo
libero.
3. Acquisire abilità quali la mediazione e la comprensione
interculturale
Competenza matematica
1. Sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere
una serie di problemi in situazioni quotidiane
2. Padroneggiare competenze aritmetico – matematiche
3. Saper usare modelli matematici di pensiero (pensiero logico -
La conoscenza del
mondo
spaziale) e di presentazione (formule, modelli, schemi, grafici,
rappresentazioni).
Competenza in campo scientifico
1. Usare l’insieme delle conoscenze e delle metodologie La conoscenza del
mondo
possedute per spiegare il mondo che ci circonda
53
2. Identificare le problematiche traendo le conclusioni che siano
basate su fatti comprovati
Competenza in campo tecnologico
1. Applicare la conoscenza metodologica per dare risposta ai
desideri o ai bisogni avvertiti dagli esseri umani
2. Comprendere i cambiamenti determinati dall’attività umana;
La conoscenza del
mondo
essere consapevoli della responsabilità di ciascun cittadino.
Consapevolezza ed espressione culturale
1. Comprendere l’importanza dell’espressione creativa di idee, Il corpo e il
esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di movimento
Immagini, suoni e
comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la colori
letteratura e le arti visive.
Competenze sociali e civiche
Includono competenze personali, interpersonali, interculturali
e riguardano tutte le forme di comportamento che
consentono alle persone di partecipare in modo efficace e
costruttivo alla vita sociale e lavorativa in particolare alla vita
in
società
sempre
più
diversificate
interculturali.
multietniche
e Il sé e l’altro
Religione
La competenza civica dota le persone degli strumenti per
partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei
concetti e delle strutture sociopolitici e all’impegno a una
partecipazione attiva e democratica.
54
La Valutazione
La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento
scolastico complessivo degli alunni.
L’istituzione scolastica assicura alle famiglie un’informazione tempestiva circa il processo di
apprendimento e la valutazione degli alunni effettuate nei diversi momenti del percorso scolastico.
La valutazione periodica e finale degli apprendimenti è effettuata dal docente, ovvero
collegialmente dai docenti contitolari della classe, e nella scuola secondaria di 1°grado, dal
consiglio di classe, presieduto dal D.S. o da un suo delegato.
L’ammissione o la non ammissione alla classe successiva, in sede di scrutinio conclusivo dell’anno
scolastico, è deliberata secondo le disposizioni di cui agli artt. n°2-3 del D.L. 22/06/2009 n°222.
Nel caso in cui l’ammissione alla classe successiva sia deliberata in presenza di carenze
relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, l’istituzione scolastica provvede
ad inserire una specifica nota a riguardo nel documento individuale di valutazione, di cui al comma
2 e da trasmettere quest’ultimo alla famiglia dell’alunno.
La valutazione del comportamento degli alunni, ai sensi degli artt. 8, comma 1° e 2°, comma 2 del
D.L. n°59 del 2004, e successive modificazioni, e dell’art. 2 del decreto-legge, è espressa:
a) nella scuola primaria dal docente, ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe,
attraverso un giudizio, formulato secondo le modalità deliberate dal collegio dei docenti,
riportato nel documento di valutazione;
b) nella scuola secondaria di 1° grado, con voto numerico espresso collegialmente in decimi ai
sensi dell’art. 2 del decreto – legge; il voto numerico anche in lettere nel documento di
valutazione.
Scuola dell'infanzia
Scuola primaria
Scuola secondaria di 1^ grado
- mensilmente da parte degli - settimanalmente a livello di - alla fine di ogni quadrimestre a
livello di Consiglio di classe.
insegnanti di sezione;
team docenti;
- trimestralmente a livello - collegialmente,
a
livello
collegiale.
d'istituto, alla fine di ogni
quadrimestre.
Da quanto presentato emerge con chiarezza che il momento valutativo deve essere collegato alle
condizioni di partenza del singolo alunno, accertate allo scopo di assicurare un inizio realistico, cioè
conforme ai suoi bisogni, alle sue capacità, alle sue attitudini, ma anche conforme alle finalità
educative e agli obiettivi che ci si propone di far raggiungere, attraverso un attento esame dei
contenuti, dei metodi, delle attività e delle esperienze educative scolastiche proposte.
I criteri generali di attribuzione del voto espresso in decimi, di ammissione e di non ammissione
alla classe successiva o all’esame di Stato, di cui i team docenti e i Consigli di Classe devono tenere
conto in sede di scrutinio di 1° e 2° quadrimestre:
a) il voto espresso in decimi è proposto per ogni singola disciplina, in sede di scrutinio, dal singolo
docente e accerta il profitto, inteso come acquisizione di competenze disciplinari e trasversali
relative agli obiettivi cognitivi;
55
b) l’impegno, la partecipazione, la motivazione, lo sforzo compiuto, le qualità del carattere, così
come eventuali ed eccezionali fattori non scolastici, ambientali e socio-culturali, sulla base delle
osservazioni sistematiche registrate, devono trovare il giusto e dovuto spazio nel giudizio globale di
maturazione dell’alunno nella Scuola Primaria formulato dal team docente e nella motivazione
espressa dal Consiglio di Classe e trascritta nel verbale per la scuola secondaria di primo grado;
c) nella Scuola Primaria la non ammissione dell’alunno alla classe successiva, in casi eccezionali e
comprovati da specifica motivazione, è decisa all’unanimità dal Collegio dei Docenti;
d) gli insegnanti di classe di Scuola Primaria, allorché ritengano di dover proporre la non
ammissione di un alunno alla classe successiva, sono tenuti a presentare apposita e motivata
relazione al Dirigente Scolastico, che convocherà tempestivamente il Collegio dei Docenti nel
mese di maggio per una prima valutazione del caso;
e) nella Scuola Secondaria di 1° grado l’ammissione o la non ammissione dell’alunno alla classe
successiva o all’esame di Stato a conclusione del ciclo sono deliberate dal Consiglio di Classe, con
decisione assunta all’unanimità o a maggioranza. Si ricorda che, in sede di scrutinio, i componenti
del Consiglio di Classe o del team docente non possono, per legge, astenersi;
f) i progressi fatti registrare dagli alunni che frequentano i corsi di recupero, a giudizio del team
docente o del Consiglio di Classe, sono considerati deroghe ai criteri di non ammissione alla classe
successiva o all’esame di Stato, sempre che si tratti di progressi sostanziali e documentati nelle
prove di verifica;
g) per gli alunni stranieri non o parzialmente alfabetizzati e per gli alunni con disturbi specifici di
apprendimento, la valutazione fa riferimento alla specifica programmazione didattica
personalizzata, mentre per gli alunni con disabilità si rimanda alle norme vigenti e al piano
educativo individualizzato.
La tabella di valutazione di ogni disciplina, per ogni classe, è inserita nella programmazione
disciplinare.
Per quanto riguarda la valutazione del comportamento, espresso con un giudizio nella scuola
primaria, in decimi nella scuola secondaria, si fa riferimento alle tabelle seguenti.
56
INDICATORI DEL COMPORTAMENTO – SCUOLA PRIMARIA
VALUTAZIONE
Ottimo
Distinto
Buono
Sufficiente
Non Sufficiente
PARTECIPAZIONE E
IMPEGNO
Frequenze assidue o
assenze sporadiche, rari
ritardi
e/o
uscite
anticipate.
Interesse
e
partecipazione attiva alle
lezioni e alle varie
attività.
Costante
adempimento
dei doveri scolastici.
Alcune assenze, ritardi
e/o uscite anticipate.
Costante attenzione e
partecipazione
alle
lezioni e alle varie
attività.
Svolgimento regolare dei
compiti assegnati.
Frequenti assenze, ritardi
e/o uscite anticipate.
Discontinua attenzione e
partecipazione
alle
lezioni e alle varie
attività.
Interesse
selettivo
e
svolgimento discontinuo
dei compiti assegnati.
Frequenti
assenze,
numerosi ritardi e/o uscite
anticipate.
Scarsa partecipazione alle
lezioni
e
disturbo
dell’attività didattica.
Disinteresse per alcune
discipline e svolgimento
saltuario ed inadeguato
dei compiti assegnati.
Numerose assenze e
continui ritardi e/o uscite
anticipate.
Continuo
disturbo
dell’attività didattica.
Completo disinteresse per
le attività didattiche e
mancato svolgimento dei
compiti assegnati.
INDICATORI
SOCIALIZZAZIONE
RISPETTO
DELLE
REGOLE
Media nelle situazioni di Rispetta sempre le regole
conflitto.
concordate nei momenti
E’propositivo
e strutturati e non.
collaborativo nelle varie
attività.
Ascolta le opinioni altrui ed
esprime le proprie senza
imporsi.
Media nelle situazioni di Rispetta quasi sempre le
conflitto.
regole
concordate
nei
E’ collaborativo nelle varie momenti strutturati e non.
attività.
Ascolta le opinioni altrui
sforzandosi di esprimere le
proprie senza imporsi.
Richiede la mediazione
dell’adulto per trovare un
accordo con il compagno.
E’ abbastanza collaborativo
nelle varie attività.
Ascolta le opinioni altrui
sforzandosi
di
non
interrompere.
Generalmente rispetta le
regole concordate e se
richiamato adegua il proprio
comportamento.
Necessita
dell’intervento
dell’adulto per trovare un
accordo con il compagno.
E’ poco collaborativo nelle
varie attività.
Fatica ad ascoltare le
opinioni altrui e a rispettare
il
proprio turno per
intervenire.
Tende
ad
imporsi.
Necessita
dell’intervento
dell’adulto per trovare un
accordo con il compagno.
Non è collaborativo nelle
varie attività.
Non ascolta le opinioni
altrui e si impone negli
interventi.
Ha bisogno della mediazione
dell’insegnante per rispettare
le regole concordate; se
richiamato, non sempre
adegua
il
proprio
comportamento.
Ha bisogno della mediazione
dell’insegnante per rispettare
le regole concordate; se
richiamato, non adegua il
proprio comportamento.
TABELLA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO – SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
VALUTAZIO
NI IN
DECIMI
57
INDICATORI
PARTECIPAZIONE E IMPEGNO
SOCIALIZZAZIONE
RISPETTO DELLE REGOLE
Frequenze assidue o assenze
sporadiche, rari ritardi e/o uscite
anticipate
10
Interesse e partecipazione attiva,
critica e costruttiva alle lezioni e alle
varie attività
Ruolo propositivo all’interno
della classe e ottima
socializzazione
Scrupoloso rispetto del Regolamento
d’Istituto e del Patto di Corresponsabilità
Puntuale e serio svolgimento delle
consegne scolastiche
Frequenze assidue o assenze
sporadiche, rari ritardi e/o uscite
anticipate
9
Interesse e partecipazione attiva alle
lezioni e alle varie attività
Costante adempimento dei doveri
scolastici
Alcune assenze, ritardi e/o uscite
anticipate
8
Costante attenzione e partecipazione
alle lezioni e alle varie attività
Svolgimento regolare dei compiti
assegnati
Equilibrio nei rapporti
interpersonali
Rispetto del Regolamento d’Istituto e del
Patto di Corresponsabilità
Ruolo positivo e collaborativo
nel gruppo classe
Correttezza nei rapporti
interpersonali
Osservazione regolare delle norme
disciplinari d’Istituto e del Patto di
Corresponsabilità
Ruolo collaborativo al
funzionamento del gruppo
classe
Frequenti assenze, ritardi e/o uscite
anticipate
7
Discontinua attenzione e
partecipazione alle lezioni e alle varie
attività
Rapporti collaborativi con gli
altri
Episodi limitati e non gravi di mancato
rispetto del Regolamento d’Istituto e del
Patto di Corresponsabilità
Rapporti non sempre
collaborativi con gli altri
Episodi di mancato rispetto del
Regolamento d’Istituto e del Patto di
Corresponsabilità, anche soggetti a
sanzioni disciplinari
Interesse selettivo e svolgimento
discontinuo dei compiti assegnati
Frequenti assenze, numerosi ritardi
e/o uscite anticipate
6
Scarsa partecipazione alle lezioni e
disturbo dell’attività didattica
Disinteresse per alcune discipline e
svolgimento saltuario ed inadeguato
dei compiti assegnati
Numerose assenze e continui ritardi
e/o uscite anticipate
Continuo disturbo dell'attività
didattica
5
Completo disinteresse per le attività
didattiche e manato svolgimento dei
compiti assegnati
58
Comportamento scorretto nel
rapporto con compagni,
insegnanti e personale non
docente
Funzione negativa nel gruppo
classe
Gravi episodi di mancato rispetto del
Regolamento d’Istituto e del Patto di
Corresponsabilità che hanno dato luogo
a sanzioni disciplinari
La Continuità del processo educativo
“La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso
formativo organico e completo, che mira a promuovere uno sviluppo articolato e
multidimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni
scolastiche, costruisce così la sua particolare identità. Una corretta azione educativa, infatti,
richiede un progetto formativo continuo.(C.M. n. 339 – 18/11/1992).
La continuità tra i diversi gradi di scolarità è uno dei nodi centrali del discorso educativo, in quanto
ogni alunno ha diritto ad un percorso formativo organico e completo per tutta la durata della
scuola dell’obbligo, che valorizzi le competenze già acquisite, che riconosca la specificità e la pari
dignità educativa di ogni scuola. Si pone come obiettivo primario di attenuare le difficoltà che
spesso si presentano nel passaggio tra i diversi ordini di scuola. L'idea centrale del progetto è quella
di individuare e condividere gli obiettivi, sia di carattere cognitivo sia comportamentale, sulla base
dei quali costruire gli itinerari del percorso educativo e di apprendimento e di realizzare un clima
culturale, relazionale ed istituzionale che consenta a tutti di partecipare ed essere protagonisti,
favorendo una graduale conoscenza del "nuovo", per evitare un brusco passaggio dalla scuola
dell'infanzia, alla scuola primaria, alla scuola secondaria di primo grado. Si tratta di costruire un
percorso che colleghi le diverse singolarità: in questo modo il bambino potrà mantenere, anche nel
cambiamento, la consapevolezza della propria identità e del proprio ruolo. La continuità, oltre ad
essere un momento di socializzazione, di scoperta di nuovi spazi, di conoscenza degli insegnanti, di
preparazione di semplici percorsi didattici, deve essere intesa come momento di proficua
collaborazione tra gli insegnanti dei vari ordini di scuola, oltre che per agevolare gli alunni in questo
momento importante, anche per uno scambio di informazioni e per la verifica delle attività
educative.
Finalità delle attività di continuità:
 favorire un rapporto di continuità metodologico - didattica tra gli ordini scolastici;
 favorire una prima conoscenza del futuro ambiente fisico e sociale;
 favorire la crescita e la maturazione complessiva del bambino;
 sviluppare attività individuali e di gruppo fra ordini di scuola;
 promuovere la socializzazione, l’amicizia e la solidarietà;
 favorire, se possibile, la formazione di classi “equilibrate”
Per garantire, quindi, un percorso formativo sereno improntato sulla coerenza/continuità educativa
e didattica l’Istituto propone un itinerario scolastico che:
 crei “continuità” nello sviluppo delle competenze che l’alunno può acquisire dall’ingresso
nella scuola fino ad orientarlo nelle scelte future (continuità verticale);
 eviti che ci siano fratture tra vita scolastica ed extra-scuolastica facendo si che la scuola si
ponga come fondamento di un sistema allargato ed integrato in continuità con l’ambiente
familiare e sociale (continuità orizzontale)
In particolare sono stati progettati i seguenti strumenti di lavoro.
Continuità verticale:
 coordinamento dei curricoli tra vari ordini scolastici:
la Commissione Curricoli e valutazione si è incontrata per realizzare un curricolo verticale
coerente con il POF e le indicazioni ministeriali;
 progetti e attività di continuità:
59
◊ dalla sc. dell’Infanzia alla sc. Primaria
◊ dalla sc. Primaria alla sc. Secondaria di I grado
 colloqui fra i docenti delle classi ponte (ultimo anno sc. dell’Infanzia e prima sc. Primaria,
quinta Primaria e prima Secondaria I grado) per lo scambio di informazioni e riflessioni
specifiche sugli alunni, attraverso la compilazione di una tabella preparata dai docenti
dell’ordine scolastico superiore.
SCAMBIO DI INFORMAZIONI SCUOLA PRIMARIA – SCUOLA SECONDARIA
I GRADO
ALUNNI
---------------COMPETENZE
Livello di secolarizzazione
Livello di socializzazione
Partecipazione e impegno
Rispetto delle regole
Rispetto dei
scolastici
Lettura
doveri
Comprensione
dei
messaggi disciplinari
scritti
Comprensione
dei
messaggi disciplinari
orali
Comprensione
dei
messaggi della lingua
inglese
Comprensione
di
aspetti e processi fondamentali della storia
Comprensione
di
aspetti e fenomeni territoriali e geografici
Uso e comprensione di
carte geografiche e
storiche
Esposizione degli argomenti di studio
Esposizione degli argomenti relativi alle esperienze di vita extra60
scolastiche
Padronanza dei linguaggi disciplinari
Competenza linguistica a livello orto-morfosinattico
Competenza lessicale
Produzione di testi
scritti chiari, coerenti e
coesi
Conoscenza dei procedimenti del calcolo
Applicazione delle regole matematiche
Risoluzione dei problemi
Classificazione delle
figure geometriche
Rappresentazione grafica
Utilizzo di tecniche
pittoriche e degli strumenti essenziali
Rispetto delle regole
nella
competizione
sportiva
Coordinazione ed utilizzo dei diversi schemi motori
DESCRITTORI: ACQUISITA – PARZIALMENTE ACQUISITA – NON ACQUISITA
61
Scambio informazioni (SC. INFANZIA – SC. PRIMARIA)
COMPETENZE
Controlla
i
movimenti
grosso – motori
ALUNNI
LEGENDA: SI – NO - IN PARTE
62
Coordina la
motricità
fine
Impugna
correttamente la
matita
Si
orienta
correttamente nel
foglio
E’ lateralizzato
Ha sviluppato
un’adeguata
autonomia
personale
Interagisce
Correttame
nte
con
adulti
e
compagni
Sa rispettare le
regole stabilite
Pronuncia
fonetica
corretta
Sa mantenere
l’attenzione
per i tempi
richiesti
63
Struttura
Correttamente
La frase
Racconta vissuti
ed
Esperienze
personali
Utilizza strumenti
e materiali in
modo corretto
Sa usare le più
semplici
coordinate
temporali
Sa riconoscere le
coordinate
topologiche
Disegna e sa
completare la
figura umana
Compl. figure
seguendo tratteggi
e colora
ANNOTAZIONI
Continuità orizzontale:
 progetti di comunicazione/informazione alle famiglie:
 colloqui individuali e generali con gli insegnanti;
 colloqui con il preside e/o coordinatore di grado;
 colloqui pre-iscrizione: ogni genitore interessato può avvalersi di un colloquio
con il preside e/o coordinatore del grado scolastico di interesse;
 assemblea plenaria di inizio anno scolastico;
 assemblee di classe;
 assemblea di presentazione del POF e consegna di una brochure di sintesi.
 progetti di raccordo con il territorio
 aggiornamento di un sito WEB rivolto alle famiglie, agli alunni e agli operatori scolastici, con
le seguenti funzioni:
 informare i visitatori sulle attività dell’Istituto;
 animare il dibattito culturale sui problemi complessivi della scuola;
 favorire la documentazione e lo scambio di esperienze didattiche.
VALORIZZAZIONE DELLE DIFFERENZE ATTRAVERSO
DIDATTICA INCLUSIVA (BES)
UNA
(Riferimenti normativi: D.M. del 27 Dicembre 2012, C.M. n. 8 del 06 Marzo 2013, nota ministeriale
n. 1551 del 27 Giugno 2013 sul “Piano Annuale di Inclusività” e C.M. n. 2563 del 22 novembre
2013).
Il nostro Istituto Comprensivo si propone di incrementare al suo interno la cultura dell’inclusione
per consentire ad ogni alunno con Bisogni Educativi Speciali (BES) di crescere e sviluppare le
proprie potenzialità.
Ogni studente è portatore di una propria identità e cultura, di esperienze affettive, emotive e
cognitive. Nel contesto scolastico egli entra in contatto con coetanei e adulti, sperimentando
diversità di genere, di carattere, di stili di vita, mettendo a confronto le proprie potenzialità con
quelle altrui. Nella valorizzazione delle differenze l’individualizzazione è questione riguardante tutti
gli alunni, non solo gli alunni in difficoltà, come possibilità di sviluppo delle potenzialità individuali.
All’interno di questa cornice di riferimento, la scuola è chiamata a rispondere in modo puntuale e
non approssimativo ai bisogni peculiari di quegli alunni la cui specificità richiede attenzioni
particolari.
Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) vivono una situazione particolare che li ostacola
nell’apprendimento e, talvolta, nella partecipazione alla vita sociale. Tali difficoltà possono essere
globali e pervasive, specifiche, settoriali, gravi, severe, permanenti o transitorie. In questi casi i
normali bisogni educativi che tutti gli alunni hanno (bisogno di sviluppare competenze, bisogno di
appartenenza, di identità, di valorizzazione, di accettazione) si arricchiscono di qualcosa di
particolare. Pertanto il bisogno educativo diviene “speciale”.
La scuola si occupa anche di questa tipologia di alunni, con l’obiettivo generale di garantire alle
fasce di alunni più fragili una didattica individualizzata o personalizzata. Le forme di
64
personalizzazione, che la scuola mette in atto, vanno da semplici interventi di recupero, sostegno e
integrazione degli apprendimenti, fino alla costruzione di un Piano Educativo Individualizzato (PEI)
per gli alunni con disabilità, e di un Piano Didattico Personalizzato (PDP) per gli studenti con
Disturbi Evolutivi Specifici (DSA, deficit del linguaggio, ADHD, deficit abilità non verbali, deficit
coordinazione motoria) e con svantaggio socio/economico e culturale; documenti sottoscritti e
firmati dal Dirigente scolastico, i docenti e la famiglia dell’alunno.
Il concetto di Bisogno Educativo Speciale è una macrocategoria che comprende dentro di sé tutte
le possibili difficoltà educativo - apprenditive degli alunni, sia le situazioni considerate
tradizionalmente come disabilità mentale, fisica, sensoriale, sia quelle di deficit in specifici
apprendimenti clinicamente significativi, la dislessia, il disturbo da deficit attentivo, con o senza
iperattività, ad esempio, e altre varie situazioni di problematicità psicologica, comportamentale,
relazionale, apprenditiva, di contesto socio-culturale, ecc.
CLASSIFICAZIONE DEI BES
Distinzioni BES
(Bisogni
Educativi
Speciali)
Problematiche
Alunni con
Disabilità
Menomazioni
biologiche e
pscicologiche
L. 104/’92
Alunni con DSA
Dislessia,
disgrafia,
disortografia,
discalculia
1. ADHD
(Disturbo da
deficit di
attenzione e
iperattività)
(Disturbi
Specifici di Apprendimento)
Alunni con altri
BES
(Disturbi
Evolutivi
Specifici)
DOP (Disturbo
Oppositivo
Provocatorio)
Normativa
Documentazione
Insegnante di
sostegno
Documentazione specifica
Certificazion
e
sì
Profilo Dinamico
Funzionale (PDF)
Piano Educativo
Individualizzato
(PEI)
L. 170/2010
Diagnosi
no
Piano Didattico
Personalizzato
(PDP)
Direttiva
MIUR
27.12.2012 e
Circolare
MIUR n. 8
del 6.3.2013
1. Diagnosi /
Relazione
no
Piano Didattico
Personalizzato
(PDP)
e successiva
normativa
2. Svantaggio
socio-culturale,
familiare,
affettivo,
linguistico, etc.
65
2. Considerazioni
psicopedagogiche e
didattiche
Il personale del nostro Istituto assume comportamenti non discriminatori, attenti ai bisogni di
ciascuno, accetta le diversità presentate dagli alunni con Bisogni Educativi Speciali e le valorizza
come arricchimento per l’intera scuola, favorisce la strutturazione del senso di appartenenza,
costruisce relazioni socio-affettive positive.
La progettualità didattica orientata all’inclusione ci porta ad adottare strategie e metodologie che
considerano l’alunno protagonista dell’apprendimento qualunque siano le sue capacità, le sue
potenzialità e i suoi limiti, il nostro Istituto incoraggia la costruzione attiva della conoscenza,
attivando le personali strategie di approccio al “sapere”, rispettando i ritmi e gli stili di
apprendimento e assecondando i meccanismi di autoregolazione.
In quest’ottica, il compito del nostro Istituto diventa quello di perseguire l’uguaglianza delle
opportunità formative: la scuola non è uguale per tutti, ma diversa per ciascuno, pertanto essa
deve essere capace di garantire a tutti il pieno esercizio del diritto allo studio, creando i
presupposti per il successo scolastico. La nostra, vuole essere una scuola in cui non si persegua
esclusivamente la standardizzazione delle prestazioni attese, ma la personalizzazione dei percorsi, il
successo scolastico diventa la possibilità per ciascuno di ottenere il massimo possibile, secondo le
sue aspirazioni e le sue capacità. La scuola quindi persegue la valorizzazione delle differenze
promuovendo l’inclusione di tutti gli alunni, con la finalità di rendere tutti i discenti
complessivamente autonomi e serenamente partecipi della loro crescita personale; a tale scopo si
impegna e redigere e mettere in pratica gli strumenti inclusivi che prevedono la pianificazione di
misure compensative, dispensative, criteri specifici di verifica e valutazione, strumentazione
didattica “ad hoc” e modalità di svolgimento degli Esami di Stato (anche in riferimento
all’effettuazione delle Prove Invalsi).
STRUMENTI PER L’INTEGRAZIONE E L’INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ
E/O IN SITUAZIONE DI DISAGIO.
La legge Quadro individua i tempi e le modalità per l'integrazione; l'Atto di Indirizzo (D.P.R. 24/2794)
stabilisce gli strumenti per una sua effettiva realizzazione:
 Diagnosi Funzionale: è la descrizione analitica della compromissione funzionale, dello stato
psicofisico dell'alunno e deriva dall'acquisizione di elementi clinici e psicosociali;
 Profilo Dinamico Funzionale: riassume in chiave pedagogica e sinergica i contributi offerti dai
diversi esperti del settore e consente l'individuazione delle caratteristiche di partenza del
bambino, dei suoi bisogni e delle sue possibilità. E' uno strumento particolarmente delicato,
capace di cogliere la realtà del soggetto nel suo divenire, nel suo farsi;
 Il Piano Educativo Individualizzato è un documento costruito da tutti gli operatori sociosanitari, scolastici ed extrascolastici e tiene conto delle informazioni raccolte in sede di
formazione del P:D:F: per la definizione di una progettazione scolastica ed educativa.
STRUMENTI PER L’INTEGRAZIONE E L’INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON BES
66
Per gli alunni con DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento) ed altri tipi di BES il nostro Istituto
ha avviato un percorso più consapevole che si snoda attraverso alcuni punti fondamentali e che
mira alla realizzazione di diverse attività:
- l’identificazione precoce dei casi sospetti di DSA o altri tipi di BES, disturbi definiti spesso subdoli
perché non hanno un’identità ben riconosciuta e, soprattutto, non sono mai precisamente
sovrapponibili nelle loro manifestazioni; ciò implica l’attenzione costante alla formazione ed
all’aggiornamento dei soggetti coinvolti;
- instaurare un dialogo costruttivo con la famiglia e fungere da raccordo con i soggetti che operano
a scuola e nell’extrascuola;
- predisporre ed attuare percorsi formativi ed educativi personalizzati (P.D.P.) che prevedano
adeguate strategie metodologiche, misure compensative e/o dispensative;
- ricercare modalità di verifica e valutazione specifiche e significative;
- monitorare periodicamente le misure educative e didattiche di supporto per valutarne l’efficacia.
-
STRUMENTI COMPENSATIVI
Gli “strumenti compensativi” sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la
prestazione richiesta nell’abilità deficitaria.
Esempi di strumenti compensativi sono:
o
o
o
o
o
o
libri digitali per i periodi e i motivi prestabiliti;
tabelle, formulari, procedure specifiche , sintesi, schemi e mappe;
calcolatrice e computer con videoscrittura, correttore ortografico;
risorse audio (registrazioni, sintesi vocale, audiolibri, libri parlati, …);
software didattici free;
utilizzo di computer;
o vocabolario multimediale.
-
MISURE DISPENSATIVE
Le “misure dispensative” sono interventi che consentono all’alunno o allo studente di non svolgere
alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non
migliorano l’apprendimento (es. la lettura ad alta voce, la scrittura veloce sotto dettatura, l’uso del
vocabolario, lo studio mnemonico delle tabelline). L’adozione delle misure dispensative, al fine di
non creare percorsi immotivatamente facilitati, che non mirano al successo formativo degli alunni
con disagio e degli studenti con DSA o DSE, dovrà essere sempre valutata sulla base dell’effettiva
incidenza del disturbo e del disagio sulle prestazioni richieste.
Esempi di misure dispensative sono le seguenti:
o
o
o
o
o
dalla lettura ad alta voce;
dal prendere appunti;
dai tempi standard per i periodi e i motivi prestabiliti
dal copiare dalla lavagna;
dalla dettatura di testi/o appunti;
67
o
o
o
o
o
da un eccesivo carico di compiti a casa;
dalla effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati;
dallo studio mnemonico di formule, tabelle; definizioni, poesie;
dalle verifiche a risposta aperta utilizzando le domande a risposta multipla;
altro (es.: sostituzione della scrittura con linguaggio verbale e/o iconico).
Da un punto di vista strutturale ed operativo il nostro Istituto ha predisposto:
 l’attribuzione dell’incarico di Referente per i BES alla funzione strumentale per la
prevenzione, disagio e sostegno della persona (BES e PAI) con il compito di approfondire le
tematiche relative ai DSA e agli altri tipi di BES e sensibilizzare sulle stesse; supportare i
colleghi nella ricerca ed elaborazione di materiali didattici e di valutazione, procedure di
osservazione, modelli di PDP*; curare i contatti con enti ed associazioni specifiche;
relazionarsi con la segreteria per segnalare la presenza di alunni con DSA per le prove
INVALSI ed avviare un monitoraggio della presenza di alunni con DSA;
 l’elaborazione di un P.D.P. - dopo l’acquisizione della diagnosi da parte del Consiglio di
Classe – secondo un modello condiviso;
 la promozione di azioni di formazione ed aggiornamento.
Il nostro Istituto, pertanto definisce i seguenti obiettivi e le seguenti azioni per l’attuazione del
Piano Annuale dell’Inclusione (definito e curato dalla Commissione BES e PAI):
- garantire il diritto all’istruzione e i necessari supporti a tutti gli alunni;
- favorire il successo scolastico e prevenire blocchi nell’apprendimento di “alcuni” alunni,
agevolandone la piena integrazione sociale e culturale;
- ridurre il disagio formativo ed emozionale, favorendo al contempo il successo scolastico;
- adottare forme di corretta formazione che preveda un ruolo interattivo degli insegnanti, delle
famiglie, nonché degli Enti e delle Istituzioni territoriali;
- definire pratiche comuni all’interno dell’istituto;
- facilitare l’accoglienza e realizzare un proficuo percorso formativo degli studenti con BES;
- monitorare situazioni di difficoltà e di disturbo;
- mettere in atto strategie di recupero;
- segnalare alla famiglia la persistenza delle difficoltà nonostante gli interventi di recupero posti in
essere;
- prendere visione professionalmente della certificazione diagnostica rilasciata dagli organismi
preposti;
- predisporre percorsi didattici individualizzati;
- favorire la continuità, ove possibile, dello stesso docente;
- sensibilizzare al problema il personale ausiliario;
- costruire proficui rapporti di comunicazione e collaborazione con le famiglie, anche attraverso un
accordo sugli obiettivi da raggiungere seguendo strategie comuni;
- coinvolgere gli Enti Locali per l'adeguamento delle strutture e la fornitura di sussidi;
68
- dialogare con tutti i servizi socio-sanitari e, ove possibile, coinvolgere le agenzie educative
operanti sul territorio;
- favorire il passaggio da un ordine di scuola ad un altro nelle migliori condizioni di continuità
attraverso un’unità di raccordo ed un efficace passaggio d'informazioni;
- predisporre e realizzare incontri tra docenti e famiglie per esigenze correlate a bisogni speciali;
- formulare tempestivamente il PDP o il PEI anche quando le certificazioni arrivano nel corso dell’
anno;
- adottare il PDP anche se l’evidenza del disagio di tipo socio-linguistico-culturale
(indipendentemente da certificazioni) sia palese nel corso dell’anno.
PATTO DI CORRESPONSABILITÁ
DIRITTI E DOVERI DEGLI ALUNNI, DOCENTI, PERSONALE NON DOCENTE, FAMIGLIE E DIRIGENTE SCOLASTICO.
Il Patto Educativo di Corresponsabilità per la Scuola Primaria e per la Scuola Secondaria di I° grado è stato
redatto tenendo conto della seguente normativa di riferimento:

DPR 249 del 24/06/1998 – Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti
della Scuola Secondaria;

Direttiva Ministeriale 5843/A3 del 16/01/2006 – Linee di indirizzo sulla cittadinanza
democratica e legalità;

Prot. n. 30 del 15/03/2007 – Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni
cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l'attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari,
dovere di vigilanza e di corrresponsabilità dei genitori e dei docenti;

DPR 235 del 21/11/2007 – Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del
Presidente della Repubblica n. 249 del 24/06/1998.
COS'E'
E’ un contratto tra la Scuola , gli alunni e le rispettive famiglie finalizzato a migliorare gli interventi di tipo
educativo e l'organizzazione della scuola al fine di:



promuovere un clima sereno che possa permettere un pieno sviluppo dei processi di
apprendimento e socializzazione;
far crescere rapporti di rispetto, fiducia, collaborazione e partecipazione;
favorire lo sviluppo del senso di responsabilità e l'impegno personale nel rispetto dei ruoli e delle
competenze di ciascuna componente.
Al fine di garantire itinerari di apprendimento che siano di effettiva soddisfazione del diritto allo studio,
i docenti si impegnano a:
- creare un ambiente educativo sereno e rassicurante;
- favorire momenti d’ascolto e di dialogo;
- incoraggiare gratificando il processo di formazione di ciascuno;
-favorire l’accettazione dell’ “altro” e la solidarietà;
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- promuovere le motivazioni all’apprendere;
- organizzare le attività didattiche e formative promuovendo azioni concrete ed efficaci in considerazione
dei bisogni educativi speciali di ogni alunno, dei tempi e dei ritmi di apprendimento, delle diverse abilità,
delle situazioni di disagio e difficoltà;
- far acquisire una graduale consapevolezza nelle proprie capacità per affrontare, con sicurezza, i nuovi
apprendimenti;
- rendere l’alunno consapevole degli obiettivi e dei percorsi operativi;
- favorire l’acquisizione ed il potenziamento di abilità cognitive e culturali che consentono la rielaborazione
dell’esperienza personale;
- favorire un orientamento consapevole delle scelte relative al curricolo opzionale;
- concordare, nel gruppo d’insegnamento, i compiti pomeridiani da assegnare per non aggravare l’alunno;
-pubblicizzare i quadri orari delle attività giornaliere per consentire, all’alunno, di selezionare gli
strumenti di lavoro;
-rispettare i tempi di pausa tra le unità di apprendimento;
- mantenere costantemente rapporti di comunicazione con la famiglia informando i genitori dell’andamento didattico-disciplinare e del percorso formativo dello studente, per affrontare insieme eventuali
situazioni di difficoltà .
Al fine di promuovere la preparazione e assolvere ai propri compiti sociali, gli alunni si impegnano a:
- prendere coscienza dei personali diritti-doveri;
- rispettare persone, ambienti, attrezzature;
- usare un linguaggio consono ad un ambiente educativo nei confronti dei docenti, dei compagni, del
personale ausiliario;
- adottare un comportamento corretto ed adeguato alle diverse situazioni;
- attuare comportamenti più adeguati alla salvaguardia della sicurezza propria e degli altri in
condizioni ordinarie e straordinarie di pericolo;
- accettare, rispettare, aiutare gli altri ed i diversi da sé comprendendo le ragioni dei loro
comportamenti;
- rispettare i tempi previsti per il raggiungimento degli obiettivi del proprio curricolo mettendo in atto
un atteggiamento responsabile nell’esecuzione dei compiti richiesti;
- rispettare gli orari delle lezioni e portare il materiale necessario allo svolgimento delle attività;
- comprendere gli errori, le modalità per correggerli e il significato di eventuali rimproveri;
- imparare ad affrontare le difficoltà;
- imparare a superare situazioni di conflittualità;
- migliorare le capacità di attenzione e concentrazione;
- scoprire e valorizzare le proprie capacità ed attitudini;
- sviluppare la curiosità, la fantasia, la creatività;
- acquisire autonomia organizzativa: saper preparare lo zaino, utilizzare correttamente il materiale
scolastico, riconoscere l'orario delle lezioni e l'alternanza delle attività, portare a termine un impegno
scolastico ed usare efficacemente il proprio tempo;
- far firmare puntualmente comunicazioni e valutazioni ai genitori e restituirle nei tempi stabiliti;
- rispettare in ogni circostanza il Regolamento di Istituto e di disciplina .
Al fine di una proficua collaborazione tra la scuola e la famiglia,
le famiglie si impegnano ad
assicurare:
-
la costruzione di un dialogo costruttivo con l’Istituzione;
l'assunzione, da parte dei loro figli, di un comportamento corretto nei confronti di persone, ambienti,
materiali e attrezzature;
il rispetto delle scelte educative e didattiche condivise;
70
-
-
la condivisione e il sostegno alle attività didattiche e formative, nonché alle azioni concrete ed efficaci
promosse dai docenti in considerazione dei bisogni educativi speciali di ogni alunno, dei tempi e dei
ritmi di apprendimento, delle diverse abilità, delle situazioni di disagio e difficoltà;
atteggiamenti di proficua e reciproca collaborazione con i docenti;
l'assunzione, da parte dei loro figli, di atteggiamenti di rispetto, di collaborazione, di solidarietà nei
confronti dell’ “altro”;
il rispetto dell’orario d’entrata e d’uscita;
la garanzia di una frequenza assidua alle lezioni;
il controllo quotidiano del materiale scolastico necessario;
la partecipazione agli incontri periodici scuola-famiglia;
l’esecuzione dei compiti assegnati;
un atteggiamento responsabile da parte dei loro figli verso gli impegni scolastici;
il rispetto del Regolamento d’Istituto e di disciplina.
I collaboratori scolastici si impegnano a
-
:
collaborare con i Docenti nella vigilanza degli alunni nelle diverse fasi di entrata, uscita, pausa, cambio
classe;
vigilare per evitare l’ingresso di estranei;
svolgere il proprio lavoro garantendo aule e spazi comuni puliti ed ordinati.
Il personale amministrativo si impegna a
-
:
fornire un servizio efficiente ed efficace ;
assicurare, anche per mezzo della flessibilità oraria, orari di servizio funzionali all’utenza;
garantire la riservatezza dei dati relativi agli alunni , alle famiglie , al personale docente e non docente;
rapportarsi con l’utenza con gentilezza e cortesia .
Il Dirigente Scolastico è il garante e il custode degli impegni condivisi . Favorisce un clima orientato al
dialogo, all’accoglienza, all’integrazione , al rispetto reciproco, al confronto responsabile di condivisione di
azioni e di obiettivi fondanti il tessuto scolastico.
I bambini imparano ciò che vivono
Se un bambino vive nella critica
impara a condannare.
Se un bambino vive nell'ostilità
impara ad aggredire.
Se un bambino vive nell'ironia
impara ad essere timido.
Se un bambino vive nella vergogna
impara a sentirsi colpevole.
Se un bambino vive nella tolleranza
impara ad essere paziente.
Se un bambino vive nell'incoraggiamento
Impara ad avere fiducia.
Se un bambino vive nella lealtà
impara la giustizia.
Se un bambino vive nell'approvazione
impara ad accettarsi.
71
Se un bambino vive nell'accettazione e nell'amicizia
impara a trovare l'amore nel mondo.
Doret's Law Nolte
ACCORDI DI RETE CON LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE DELLA
REGIONE MOLISE
A partire dall'anno scolastico 2013/2014 il nostro Istituto ha stipulato degli Accordi di rete con altre
istituzioni scolastiche presenti sul territorio al fine di predisporre ed attivare iniziative di formazione,
informazione ed aggiornamento su tematiche di vario genere, derivanti dalle esigenze di una formazione
continua e costante nei nuovi contesti non solo normativi e sociali ma anche tecnologici e digitali che
investono la Scuola.
ACCORDO DI RETE
"La noità come valore educativo"
Il progetto “La noità come valore educativo" s’inserisce negli interventi di informazione e formazione
previsti nell’ambito delle iniziative promosse dal MIUR relative alle misure di accompagnamento delle
Indicazioni Nazionali 2012.
L'accordo di rete è stato stipulato tra l'Istituto Comprensivo di Cercemaggiore e gli Istituti Comprensivi di
Castropignano, Vinchiaturo, l'Istituto Comprensivo Colozza e il II Circolo Didattico di Campobasso.
Obiettivi
 favorire il successo scolastico, attraverso misure didattiche di supporto, per garantire una
formazione adeguata e promuovere lo sviluppo delle diverse potenzialita'
 ridurre i disagi emozionali e relazionali che ostacolano lo sviluppo delle potenzialità cognitive
dell’adolescente
 attivare un percorso di formazione che favorisca l’acquisizione di strumenti adeguati per individuare
e costruire un personale metodo di studio efficace e produttivo
 predisporre percorsi di apprendimento che possano aiutare gli alunni con disturbi e/o difficoltà di
apprendimento al fine di consentire la loro integrazione nel sistema di istruzione generale
 sperimentare nuove metodologie di insegnamento volte anche allo sviluppo e/o utilizzazione di
tecnologie innovative al fine di ottenere contenuti educativi di qualità
 acquisire maggiori ed adeguati livelli di comunicazione e specifiche competenze per l’apprendimento
di contenuti disciplinari
72
 migliorare la capacità di ascolto e comprensione reciproca per trovare un punto di equilibrio fra le
esigenze didattiche del gruppo classe e quelle dell’alunno in situazione di svantaggio
 sviluppare la capacità di risolvere i problemi attraverso il gruppo
 supportare discenti nella delicata fase del passaggio tra gli ordini di scuola.
Contenuti
 attivazione di una didattica inclusiva attraverso la sperimentazione di metodologie, strategie e
tecnologie applicate ai contenuti disciplinari per il raggiungimento dei Traguardi delle Competenze
previste dalle Indicazioni Nazionali;
 produzione di testi e ipertesti di diversa tipologia e contenuto attraverso l’utilizzo di linguaggi verbali
e non verbali.
ACCORDO DI RETE
"CLIL, LIM e Lingua Inglese"
L'accordo di rete "CLIL, LIM e Lingua Inglese è fnalizato alla progettazione-attivazione di attività di
formazione e aggiornamento sull’uso della lingua inglese nell’ambito della metodologia CLIL (Content and
Learning Integrated Languages) e delle nuove tecnologie, in particolare la lavagna interattiva multimediale.
Esso risponde alla diffusa esigenza da parte dei docenti di Scuola Primaria e Secondaria di I grado di
potenziare o apprendere le abilità linguistico-comunicative in lingua inglese e di migliorare la propria
professionalità. Ciò si coniuga con le recenti direttive ministeriali che tendono a promuovere la conoscenza
e l’uso di una lingua straniera non solo tra gli studenti ma tra gli stessi docenti, per favorire percorsi di
apprendimento in L2 (CLIL), per migliorare l’uso delle TIC, per favorire uno sviluppo professionale aperto a
nuove metodologie ed a progetti collaborativi con insegnanti d’Europa (progetti eTwinning).
L'accordo di rete è stato stipulato tra l'Istituto Comprensivo di Cercemaggiore e gli Istituti Comprensivi di
Castropignano, Vinchiaturo, l'Istituto Comprensivo Colozza e il II Circolo Didattico di Campobasso.
Obiettivi
 acquisire una competenza linguistico-comunicativa generale di livello A2 e B1 che consenta
sufficiente autonomia nella gestione e partecipazione a progetti internazionali
 favorire una maggiore disinvoltura nell’utilizzo delle tecnologie informatiche laddove risulti
necessaria la conoscenza della lingua inglese
 agevolare l’accesso alle fonti di informazione offerte dalla rete per aggiornare ed ampliare
conoscenze e metodologie
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ACCORDO DI RETE
"Gli alfabeti della cittadinanza"
Il presente accordo ha per oggetto la collaborazione fra le Istituzioni scolastiche della Regione Molise
allo scopo di:

promuovere la cultura della Legalità, Diritti Umani e Cittadinanza tra gli studenti intesa come
acquisizione della capacità di potenziare le virtù democratiche: la virtù cognitiva (cognitive
virtue) e la virtù civica (civic virtue)

stimolare l'assunzione di un ruolo attivo sul fronte del rispetto e dell’osservanza dei valori
fondamentali del vivere comune da parte degli allievi

valorizzare le attività didattiche sulla legalità e sul senso di responsabilità civica e sociale, da
inserire nei P.O.F. d’Istituto

formare i docenti coinvolti in attività didattiche riguardanti la legalità rivolte agli allievi

mettere in rete esperienze e materiali, implementando e disseminando le best practices
attraverso procedure d’Istituto

sviluppare una strategia di cooperazione, di alleanza pedagogica sul territorio e di partnership
tra Scuola e tutti gli stakeholders compresi i decisori politici, i professionisti dell’educazione, i
discenti, i genitori, le istituzioni educative, le autorità educative, i funzionari pubblici, le
associazioni, le organizzazioni non governative, le organizzazioni giovanili, i media e il pubblico
in generale, al fine di vivere in una Community Care, ossia una comunità che sa prendersi cura
di se stessa e sa partecipare politicamente
L'accordo è stato stipulato tra l'Istituto Comprensivo di Cercemaggiore e le seguenti Istituzioni
scolastiche: Istituto Omnicomprensivo di Riccia e Jelsi, Istituto Omnicomprensivo di Bojano, Liceo
Scientifico “A. Romita” di Campobasso, Istituto Comprensivo “G. A. Colozza” di Campobasso, Liceo
Scientifico “E. Majorana”di Isernia, I.S.I.S.S. “Giovanni Paolo I” di Agnone, Istituto Istruzione
Secondaria Superiore “F. D’Ovidio” di Larino, I.I.S. “S. Pertini” di Campobasso, Circolo Didattico di
Bojano e I.P.S.E.O.A. “Matese” di Vinchiaturo.
PROGETTI
L’Istituto promuove l’attivazione di vari Progetti, che rappresentano un arricchimento dell’Offerta
Formativa. Essi sono coerenti con le finalità del POF, si inseriscono pienamente nella
programmazione didattico - educativa delle classi e, in molti casi, nascono dal coinvolgimento delle
Istituzioni del territorio, realizzando una continuità tra scuola, luoghi e momenti diversi della vita
dello studente.
Molti sono i Progetti d’Istituto che coinvolgono gli alunni dei diversi ordini di scuola e conservano
una linearità con le scelte operate negli anni precedenti.
74
Scuola dell’Infanzia
Progetto“ …….NATALE IN FESTA………”
Il progetto è rivolto agli alunni delle sezioni della Scuola dell’Infanzia di Cercemaggiore e si pone il
raggiungimento dei seguenti obiettivi:
-
Saper percepire gli eventi nel tempo circostante;
-
Offrire ai bambini di età diverse la possibilità di sperimentare attività insieme;
-
Ripercorrere la storia delle tradizioni familiari e dell’ambiente sociale di appartenenza;
-
Acquisire fiducia nelle proprie capacità comunicative ed espressive.
Progetto “Allegramente in fattoria”
Il progetto è rivolto agli alunni delle sezioni della Scuola dell’Infanzia di Cercemaggiore e Sepino e
si pone il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
-
Riscoprire e apprezzare la semplicità, la genuinità della natura, i suoi prodotti, gli
odori, i sapori;
-
Promuovere la conoscenza ed il rispetto degli animali della natura;
-
Rafforzare il valore culturale e ambientale del territorio di appartenenza;
-
Favorire un atteggiamenti interrogativo nei confronti della realtà
-
Stimolare il rispetto per la natura
Scuola Primaria
Laboratorio teatrale “VIVERE IL NATALE!”
Il progetto è rivolto agli alunni delle classi della Scuola Primaria di Cercemaggiore e si pone il
raggiungimento dei seguenti obiettivi:
- Sviluppare la fantasia e la creatività
- Favorire le conoscenze delle proprie e altrui potenzialità
- Migliorare la capacità relazionale
- Essere disponibili al rapporto di collaborazione con gli altri
- Realizzare una drammatizzazione.
Progetto “Giocando… nel passato”
75
Il progetto è rivolto agli alunni delle classi della Scuola Primaria di Cercemaggiore e si pone il
raggiungimento dei seguenti obiettivi:
- Favorire le conoscenze delle proprie e altrui potenzialità
- Migliorare la capacità relazionale
- Essere disponibili al rapporto di collaborazione con gli altri
- Riscoprire le tradizionali del proprio paese.
Progetto Ampliamento e Approfondimento di italiano e
matematica
Il progetto è rivolto agli alunni delle classi della Scuola Primaria di Cercemaggiore e si pone il
raggiungimento dei seguenti obiettivi:
-
Aumentare le occasioni di automotivazione e consolidare il senso di sé.
Creare proficue occasioni di individualizzazione dell’insegnamento.
Creare situazioni alternative per l’apprendimento anche attraverso l’uso del computer;
-
Creare molteplici opportunità per operare in modo finalizzato nelle varie aree di
apprendimento.
Offrire l’opportunità agli alunni di sviluppare alcune abilità disciplinari.
Realizzare percorsi in forma di laboratorio.
-
Progetto continuità
Il progetto è rivolto agli alunni delle classi ponte della Scuola Primaria di Cercemaggiore e si pone il
raggiungimento dei seguenti obiettivi:
-
Offrire possibilità agli alunni di età diverse di sperimentare attività insieme;
Favorire la continuità nei curricoli educativi e didattici;
Favorire momenti di confronto e di accoglienza;
Agevolare scambi di informazione tra insegnanti;
Far superare ansie e timori legati al passaggio dalla scuola di grado inferiore a quella di grado
superiore;
Favorire lo sviluppo della fiducia in sé, nei coetanei e negli adulti.
Progetto: “RECUPERO E POTENZIAMENTO DI LINGUA ITALIANA”
Il progetto è rivolto agli alunni della classe quarta della Scuola Primaria di Sepino e si pone il
raggiungimento dei seguenti obiettivi:
-
Consolidare la tecnica della lettura e della comprensione del testo.
-
Produrre semplici testi corretti dal punto di vista lessicale e morfo – sintattico.
76
Progetto: “RECUPERO E POTENZIAMENTO DI MATEMATICA”
Il progetto è rivolto agli alunni della classe seconda della Scuola Primaria di Sepino e si pone il
raggiungimento dei seguenti obiettivi:
-
Sviluppare interesse.
-
Recuperare carenze d’impegno.
-
Migliorare l’autostima
Progetto: “RECUPERO E POTENZIAMENTO DI MATEMATICA”
Il progetto è rivolto agli alunni della classe quinta della Scuola Primaria di Sepino e si pone il
raggiungimento dei seguenti obiettivi:
-
Acquisire e potenziare le abilità di calcolo con numeri interi e decimali.
-
Riconoscere figure e unità di misura
Progetto: “LINGUA INGLESE”
Il progetto è rivolto agli alunni della classe quinta della Scuola Primaria di Sepino e si pone il
raggiungimento dei seguenti obiettivi:
-
Suscitare negli alunni l’interesse verso codici linguistici diversi e culture diverse.
-
Rafforzare la fiducia in sé stessi.
-
Apprendere attraverso lo scambio e il confronto
Progetto :”INSIEME PER CAPIRE” (Recupero)
Il progetto è rivolto agli alunni della classe seconda della Scuola Primaria di Sepino e si pone il
raggiungimento dei seguenti obiettivi:
-
Porre in atto interventi singoli o/e a piccoli gruppi per acquisire abilità strumentali di base.
-
Educare alla relazione nel piccolo e nel grande gruppo e alla responsabilità del lavoro
individuale
-
Obiettivi:
77
-
Raggiungere un’adeguata autonomia nella tecnica della letto-scrittura.
-
Raggiungere un accettabile grado di autonomia nella comprensione del testo
narrativo
Scuola Secondaria
PROGETTOPOTENZIAMENTO DELLE CONOSCENZE INFORMATICHE –
CERTIFICAZIONE ECDL
(prof.ssa NADIA MORENA)
Il progetto è rivolto agli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria di I grado di
Cercemaggiore e si pone il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
-
valorizzare le reali potenzialità di ciascuno
valorizzare la figura dell’alunno come protagonista del proprio percorso di apprendimento
stimolare l’interesse ed educare alla disponibilità rispetto all’impegno richiesto
sviluppare la capacità di costruire un adeguato metodo di studio
elevare il livello di competenza nell’uso degli strumenti informatici di base
acquisire il lessico specifico disciplinare
far comprendere che saper usare il computer è requisito indispensabile anche per la ricerca
di una futura occupazione in riferimento alle caratteristiche dell’attuale mondo del lavoro
promuovere l’utilizzo del computer per accrescere consapevolmente le proprie competenze
scolastiche e non
potenziare conoscenze e abilità informatiche richieste per conseguire la patente europea del
computer
Gli esami previsti dalla Nuova ECDL Base saranno sostenuti presso il Liceo Scientifico “A.
Romita” di Campobasso con il quale il nostro Istituto ha stipulato una Convenzione.
PROGETTO TEATRO
(prof.ssa STEFANIA CARRIERO – prof.ssa MARIA DI MARIA – prof. CARMINE D’ALESSIO)
Il progetto è rivolto agli alunni delle classi seconde della Scuola Secondaria di I grado di
Cercemaggiore e si pone il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
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-
approfondire la conoscenza di sé
migliorare il rapporto con se stessi e con gli altri
sviluppare capacità comunicative più adeguate ed efficaci
sviluppare le capacità espressive in soggetti timidi, canalizzare l’eccessiva vivacità in alcuni
soggetti
sperimentare diversi linguaggi espressivi
capacità di leggere, comprendere ed ascoltare un testo teatrale
possibilità di arricchire il patrimonio lessicale acquisendo una maggiore padronanza
linguistica
capacità di elaborare e rielaborare un testo espressivo, anche da un punto di vista linguistico
potenziare la capacità ci coordinazione individuale e relazionale
potenziare la capacità di attenzione e concentrazione
sviluppare la capacità di ascolto di testi verbali e non
sviluppare la capacità di interpretare in modo per sonale un testo
sviluppare la capacità di narrare in modo efficace aiutandosi con il gesto e con l’espressione
del volto
sviluppare la creatività personale sia nella fase di ideazione di un testo da drammatizzare sia
nel trovare soluzioni che lo rendano più efficacemente rappresentabile (scelta della tecnica
rappresentativa più adeguata, scenografia, musica, luci, costumi)
PROGETTO
RECUPERO DI MATEMATICA
(prof.ssa CARMELA CERIO – prof.ssa MARIA DI MARIA)
Il progetto è rivolto agli alunni della Scuola Secondaria di I grado di Cercemaggiore e si pone il
raggiungimento dei seguenti obiettivi:
-
acquisire consapevolezza e padronanza nel calcolo
sviluppare le capacità di analisi, sintesi e astrazione
stimolare le capacità logico – intuitive
acquisire la capacità di raccogliere dati, analizzarli, rielaborarli ed utilizzarli in situazioni
diverse
stimolare l’acquisizione di procedimenti analitici nell’affrontare situazioni problematiche di
varia natura
PROGETTO
RECUPERO DELLE ABILITA’ LINGUISTICHE – ITALIANO
(prof.ssa STEFANIA CARRIERO – prof.ssa IOLE IZZO – prof.ssa NADIA MORENA)
Il progetto è rivolto agli alunni della Scuola Secondaria di I grado di Cercemaggiore e si pone il
raggiungimento dei seguenti obiettivi:
-
stimolare la motivazione ad apprendere
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-
favorire l’acquisizione di un metodo di studio efficace ed efficiente
stimolare l’ascolto attivo di messaggi e testi diversi
leggere ed analizzare testi di diversa tipologia
riflettere sulle strutture linguistiche grammaticali per comprenderne il corretto uso
leggere ed analizzare testi di diversa tipologia, comprendendone il contenuto e
rielaborandone il messaggio principale in testi di sintesi
comprendere le regole di pianificazione e stesura di un testo in riferimento alla tipologia di
appartenenza
produrre testi orali e/o scritti di diversa tipologia, anche personali e di fantasia, che siano
coerenti, coesi e rispettosi delle regole di pianificazione e stesura
PROGETTO
AVVIAMENTO ALLA PRATICA SPORTIVA – SCUOLAGIOCANDO
(prof.ssa MARIA ANTONIETTA CIRELLI)
Il progetto è rivolto agli alunni della Scuola Secondaria di I grado di Cercemaggiore e si pone il
raggiungimento dei seguenti obiettivi:
-
prendere coscienza delle proprie potenzialità e limiti con spirito ludico e collaborativi
sviluppare l’autocontrollo, l’autonomia e l’osservanza delle regole
aumentare la motivazione all’attività fisica e sportiva
sviluppare la capacità di confrontarsi con gli altri in maniera corretta
-
partecipare attivamente ai giochi sportivi, organizzati anche in forma di gara, collaborando
con gli altri, accettando la sconfitta, rispettando le regole, accettando le diversità
manifestando senso di responsabilità
conoscere ed applicare i principali elementi tecnici
-
PROGETTO
BADMINTON A SCUOLA
(prof.ssa MARIA ANTONIETTA CIRELLI)
Il progetto è rivolto agli alunni della Scuola Secondaria di I grado di Cercemaggiore e si pone il
raggiungimento dei seguenti obiettivi:
-
familiarizzazione e conoscenza degli attrezzi
apprendere le abilità di base del badminton attraverso le attività delle lezioni
apprendere le tecniche del gioco nell’area frontale e gli scambi
migliorare le capacità coordinative e perseguire un armonioso sviluppo somatico
stimolare la ricerca di rapide soluzioni per risolvere i problemi che il gioco impone
rispettare le regole del gioco praticato
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-
favorire la creatività
favorire la socializzazione
PROGETTO
TENNIS A SCUOLA
(prof.ssa MARIA ANTONIETTA CIRELLI)
Il progetto è rivolto agli alunni delle classi prime e seconde della Scuola Secondaria di I grado di
Cercemaggiore e si pone il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
-
migliorare le capacità coordinative e perseguire un armonioso sviluppo somatico
favorire la creatività
stimolare la ricerca di rapide soluzioni per risolvere i problemi che il gioco impone
favorire la socializzazione
rispettare le regole del gioco praticato
riconoscere le traiettorie e i rimbalzi di piccoli oggetti in movimento
migliorare la capacità di traslocazione
PROGETTO
RECUPERO MATEMATICA
(prof.ssa MARIA GRAZIA DI MATTEO)
Il progetto è rivolto agli alunni della classe seconde della Scuola Secondaria di I grado di Sepino e
si pone il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
-
migliorare le capacità percettive e logiche: memorizzazione, intuizione, attenzione,
osservazione, conoscenza, comprensione, produttività, analisi, sintesi
PROGETTO ECDL
(prof.ssa MARIA GRAZIA DI MATTEO)
Il progetto è rivolto agli alunni della classe terza della Scuola Secondaria di I grado di Sepino e si
pone il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
-
potenziare conoscenze e abilità informatiche richieste per conseguire la patente europea del
computer
far acquisire competenze nell’uso di un computer ne nella gestione dei file
far acquisire la capacità di usare un programma di elaborazione testi per creare lettere e
documenti
far comprendere il foglio elettronico e insegnare ad usarlo per produrre risultati accurati
Gli esami previsti dalla Nuova ECDL Base saranno sostenuti presso il Liceo Scientifico “A.
Romita” di Campobasso con il quale il nostro Istituto ha stipulato una Convenzione.
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PROGETTO
RECUPERO DELLE ABILITA’ LINGUISTICHE - ITALIANO
(prof. VINCENZO MEROLA – prof.ssa MARIA ANTONIETTA PAOLETTI)
Il progetto è rivolto agli alunni della Scuola Secondaria di I grado di Sepino e si pone il
raggiungimento dei seguenti obiettivi:
-
elaborare un metodo di studio efficace, che avvalori sia il proprio stile di apprendimento sia
la natura e la complessità degli argomenti disciplinari
stimolare la motivazione ad apprendere
saper ascoltare in maniera attiva messaggi e testi di diverso tipo
saper leggere e comprendere testi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature
di significato proprie di ciascuno di essi
riflettere sulle strutture linguistico – grammaticali per comprenderne il corretto uso
comprendere le regole di pianificazione e stesura di un testo in riferimento alla tipologia di
appartenenza e alla finalità comunicativa
riflettere sui propri errori tipici, segnalati dall’insegnante, allo scopo di imparare ad
autocorreggerli nella produzione scritta
saper esprimere in modo chiaro e preciso le conoscenze acquisite
padroneggiare gli strumenti argomentativi indispensabili per gestire in maniera costruttiva il
confronto ed ottenere il riconoscimento della legittimità del proprio pensiero
possedere ed utilizzare un patrimonio lessicale ed espressivo adeguato alle esigenze
comunicative nell’ambito dei vari contesti sociali e culturali
produrre testi orali e scritti di diversa tipologia, coerenti, coesi e corretti
“L’istituto riconosce la valenza educativa dell’istruzione domiciliare. Essa, laddove vi sia necessità
e richiesta da parte delle famiglie, verrà attivata sulla base della predisposizione di uno specifico
progetto a domicilio presentato in qualunque momento dell’anno scolastico in corso a cura del
consiglio di classe dell’alunno interessato oppure attraverso l’attivazione di un progetto a distanza,
supportato e garantito dalle nuove tecnologie”.
Variazione apportata dalla delibera del Consiglio d’Istituto in data 3 Giugno 2015.
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Cercemaggiore, 6 Febbraio 2015
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
ANNIBALE ROCCO
DOCUMENTO PDF CON FIRMA DIGITALE
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PIANO DELL`OFFERTA FORMATIVA