SUONI, PAROLE E STRUTTURE
NELLE OPERE “AFRICANE”
DI MARIO DEI GASLINI
L’IMPERO COLONIALE ITALIANO
LE TAPPE DELL’ESPANSIONE
PRIMA FASE:primordi dello Stato italiano
(Sinistra di Depretis e Crispi)
 1882: il governo acquista i diritti sulla baia di
Assab
 1890: occupazione dell’Eritrea
 1896: sconfitta di Adua
 1899: acquisizione della Somalia

Retorica imperialista + ideologia nazionalista
+ metafora del risveglio e della rinascita
 “L’Italia era sorta, si era affermata come
nazione, aveva anzi preso il posto suo, per
ragion di popolazione, tra le gradi potenze
europee; ma quanto non le rimaneva a fare,
per essere veramente grande, per non
vedere il presente impallidire di fronte ai
magnifici ricordi del passato, per giustificare
in faccia alla storia il suo stesso meraviglioso
risorgimento” (Brunialti, 1885)

SECONDA FASE (governo Giolitti)
 1911-1912: guerra italo- turca
 Vittoria contro i Turchi
 Conquista della Tripolitania e Cirenaica (1934:
colonia di Libia)

Richiami mitici + formule suggestive +
immagini evocatrici + toni epici e trionfalisti
 “Vi è una luminosa gioia in queste pagine,
anche dove hanno più orrido e più buio: vi è
la gioia della vittoria, e non solo la vittoria
della nostra patria sui turchi e sugli arabi, ma
anche la vittoria della guerra sugli animi de’
nostri compatrioti” (Corradini, 1911)

TERZA FASE (periodo Fascista)
 1935-1936: conquista dell’Etiopia
 1944: disfacimento dei possedimenti

Vis retorica mussoliniana
 Uso di strumenti comunicativi che suscitano nella
massa comportamenti immediati e muovono i
sentimenti irrazionali e la parte emotiva
 “se per un ipotesi, un equo areopago
internazionale dovesse procedere dopo la
presente guerra ad una giusta redistribuzione dei
paesi coloniali fra gli Stati capaci di colonizzarli, in
base ai titoli alle attitudini ed ai bisogni, nessuno
altro paese presentare a tal fine tanti titoli quanti
il popolo italiano” (Mondaini, 1940)

I MOTIVI
Tema nazionalista
 Il mito di Roma: “Roma lasciò sopra tutte le
altre civiltà le sue impronte indelebili nelle
terre che fasciano quel bacino; e l’Italia del
Medio Evo come l’Italia moderna ritornano e
ritornano per antico diritto su quelle orme
stampate nelle coste africane” (Cesari, 1920)

TEMA DELLA VOCAZIONE CIVILIZZATRICE ITALIANA

“A differenza dei soldati inglesi che trattano con
grande disprezzo e una grande durezza gli indigeni
nelle loro colonie […] i nostri soldati, di indole mite
e buona, se non fraternizzano con gli arabi, li
trattano con una certa gentilezza, e spesso
discorrono con loro […]. Il che non impedisce che
qualche volta, si lascino scappare anch’essi qualche
scappellotto o qualche frustata. Non sarà bello né
umano, ma basta star qui due giorni per vedere
quanta parte bisogna fare alle illusioni, in certe idee
teoriche di umanità” (Mantegazza, 1888)
TEMA DELL’AFRICA

Debbo confessare di aver provato una vera
commozione nel ritrovarmi su quel suolo africano che
mi ha sempre attirato con irresistibile fascino. Io credo
che poche ebrezze siano comparabili a quella di colui
che si mette in cammino per inoltrarsi verso paesi
ignoti […] di colui che vedrà il volto selvaggio della
Natura, senza la maschera artificiosa che l’uomo gli ha
applicato nei paesi civili […] di udire melodie di uccelli,
canzoni di cascate, stormir di piante che ancora
l’orecchio di suoni simili non ha udito; di straziar la gran
sete che arde in ogni cuore umano: la sete degli
orizzonti nuovi. (Citerni, 1913)
LA LETTERATURA COLONIALE

Il sacrificio e l’eroismo italiano hanno dato
all’Italia le sue colonie. Conviene conoscerle per
farle conoscere. Bisogna cantarle per farle
amare. Bisogna insomma secondare lo
scossone dato agli italiani dal Duce per
chiamarli a vedere e capire l’importanza di
un’Italia ferma e vigile sull’altra sponda del
Mediterraneo. Bisogna fare la letteratura
coloniale, partire, vedere, amare, descrivere;
[…] un pugno di giovani vuole l’Italia grande
anche al di là del mare. (L’Esotica)
LA LETTERATURA COLONIALE
PASCOLI (poesie coloniali)
 Africa: terra promessa + campo pacifico per
una nuova e felice emigrazione
 vs
 D’ANNUNZIO (Più che l’amore; Canzoni di gesta
d’Oltremare; Teneo te Africa)
 Africa:occasione storica per un riapproprio e
una riconquista (mutilazione territoriale)

IL ROMANZO COLONIALE
Anni ’20 (1921: Un’imperatrice d’Etiopia, Arnaldo
Cipolla)
 Schema paradigmatico del romanzo d’avventura
 Elemento esotico
 Componente razzista
 Attenuazione paternalistica del disprezzo razziale
 Fine pedagogico e didascalico
 Intenzione propagandistica

MARIO EDOARDO DEI GASLINI








31 ottobre 1893 (Paderno Dugnano) – 1984 (Milano)
1911: Libia (Col generale Cantore alla caccia del Gran Senusso; I
predoni della Sirte: romanzo della guerriglia libica scritto per la
gioventù; Profumo di terra vergine).
1922: Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia.
28-30: massimo periodo di produzione romanzesca (Natisc, Fiore
dell’oasi: romanzo coloniale; Paradisi d’Oriente; Aquilotti
sull’Adriatico; I predoni della Sirte:romanzo della guerriglia libica
scritto per la gioventù; Profumo di terra vergine; Gli adoratori)
36- 40: Si trasferisce in Africa (Il canale di Suez e l’Italia; L’Italia nei
paesi Neri; Paradiso nell’inferno: usi e costumi abissini; L’Italia sul
Mar Rosso; Le ricchezze del Galla-Sidma)
1940 Commendatore dell’Ordine Coloniale della Stella d’Italia
Rientra in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale
Dopo 1950 si ritira a vita privata dedicandosi alla letteratura e
all’insegnamento (cattedra di africanista presso l’Università
milanese)
I TESTI CONSIDERATI
Piccolo amore beduino, Milano, L’Eroica, 1926.
 La commedia araba (Serpetta 2013)

PICCOLO AMORE BEDUINO
Amore tra un militare italiano e una giovane
indigena bellissima ostacolato dal Grande Capo
dei Fuarez di cui lei era schiava
 Breve storia d’amore che si consuma durante
una rivolta beduina
 Ritorno in Italia del militare e fine della storia
d’amore

I TEMI DEL ROMANZO

LA SUPERIORITA’ DEGLI ITALIANI:
Sbarcarono altre camicie nere. Era tutto il fascismo che
voleva abbattere le anticaglie della politica infrollita. Ufficiali
e truppa dell’esercito sentivano l’ardore del gioco che
incomincia, come nei giorni della guerra grande (Natisc: 161).
La fuga, durata per più di dieci chilometri, ha lasciato dietro a
sé una scia di morti e molte donne e bambini che le truppe
hanno rispettato (Natisc: 197).
L’INFERIORITÀ DEI NERI

Stereotipo
Le prime portatrici d’acqua mi passarono accanto, alitandomi in
faccia quel nauseante odore di carne e di droga che riempie le
tende e somiglia al traspirare dei suini (Piccolo Amore: 18)

Apertura
Se si riesce a vincere il pensiero delle diversità enormi tra noi e
loro e tengono costantemente aperto un varco incolmabile tra
il nostro e il loro cuore,[…]allora si finisce col vederli quali in
fondo essi sono: uomini come noi, con un’anima simile alla
nostra, figli di un Dio che forse è ancora il nostro o somiglia al
nostro nelle sue predicazioni d’amore (Piccolo Amore: 91-92).
L’ORIENTE FANTASTICO
i figli di questo paese candido di calcine e rosso di
ghibli […]Paese bianco di falsi bucati, tutto cupole,
stalattiti, frastagli, ricami di ghiaccio, scrive nel
canovaccio delle brume l’abbozzo argenteo
(Piccolo Amore: 65)
dilagante bianchezza del sole […] è un gioco di
colori cupi che fanno quasi un discorso con le
palme brune specchiate nelle sabbie […], i
fantasmi bianchi nati all’improvviso dal candore
delle sabbie (Piccolo Amore: 129).
LA COMMEDIA ARABA
Inganno ordito ai danni di un vecchio mercante
da parte di un giovane ricco (El Muadden) che
vuole sedurre la moglie di lui
 Il vecchio viene corrotto da un taverniere e da
una ballerina; i fumi dell’alcol lo portano a
picchiare la moglie
 Il Cadì ordina il divorzio
 La moglie del taverniere svela l’inganno

MORGANE DEL DESERTO

Nelle Morgane del deserto ci sono le favole
pensate durante la marcia della lunga carovana
nelle albe fredde, nelle afe stordenti, nelle tappe
stellate, scritte sotto la tenda, a lume di candela,
con gli occhi fissi nel vuoto e l’anima intesa ad
ascoltarsi vivere e a sentirsi morire.
ROMANZO VS COMMEDIA
Caratteristiche comuni tra romanzo e
commedia (sintassi paratattica, fitta
punteggiatura; frasi retoriche ed esclamazioni;
figure della ripetizione; similitudini con il
mondo animale; esotismi) che sono anche
comuni al linguaggio oratorio mussoliniano
 Diversa funzione:romanzo (smuovere le
emozioni e il favore del pubblico alle imprese
coloniali) VS commedia (mimesi del parlato)

CONCLUSIONI
“… per la verità l’Africa reale, così ricca di
elementi antropologici e di costume, immagini
e studi che mio padre coltivava sul campo
erano de tutto diversi e alternativi all’Africa
coloniale e ufficiale. La vera Africa papà l’aveva
ne cuore e nella mente e con i suoi racconti
privati ce la faceva conoscere e amare,
insegnandoci il rispetto per la diversità”
(Giorgio Gaslini)
Scarica

slide - Francesco Bianco